I giorni dell'Iran

Buona sera
Allora diamo inizio
A questa
La conversazione
Benvenuti al maxi siamo lietissimi di
Ospitare questa occasione di confronto organizzata con l'istituto degli affari internazionali
E
Nel darvi il benvenuto
Purtroppo devo subito
Dare una
Brutta notizia naturalmente legata
A questa tragica giornata
Che ha visto la furia terroristica e omicida colpire un museo
Colpire Tunisi
Purtroppo il Ministro Gentiloni che
Aveva voluto costruire questa giornata con noi ha dovuto cancellare la sua presenza qui e questo mi fa dire proprio nel salutarvi e nel lasciarle la parola alcune
Parole di riflessioni che spero potranno essere anche un filo rosso di questa conversazione oggi su quanto
I luoghi della cultura e i luoghi della
Produzione dell'identità culturale sembrano essere sempre di più il teatro simbolico e anche molto concreto drammaticamente
Della ferocia della brutalità del terrore oggi il museo Bardot con il drammatico bilancio di vite umane ieri la furia iconoclasta animo ruga a terra che la direttrice generale dell'UNESCO
Ha definito pulizia culturale all'altro ieri la furia iconoclasta che ha portato a
Alla distruzione di dell'impresa attingo tutto il
Biblioteca di una
Di una storia antichissima insomma
Crimini di guerra ecco io credo che
Solo questo ci consente di di spiegare il perché grande museo una certa forma
La piattaforma nazionale dedicata alla produzione della contemporaneità e si apra un confronto di politica internazionale
Perché è un centro di produzione artistica e creativa sta nel mondo si sta nella storia del mondo
Perché gli artisti la produzione artistica e oggi in prima linea nelle grandi trasformazioni di oggi io voglio dire due parole sulla mostra che spero che tutti voi abbiate visto che vedrete
Questa una mostra importante
E credo che posso dire importante politicamente culturalmente certamente ma anche politicamente la prima volta
Che in Europa tra l'altro una coproduzione con il musei da moderno della vite pari è una mostra curata dalla vice direttrice del Beaubourg la Cather in David è una moto è una delle non abbiamo
Molte mostre coprodotta anche quella che avete attraversato arrivando qui sull'architettura la seconda guerra mondiale un modello di produzione di questa istituzione
E è un'attenta tipo una grande tentativo di
Ricreare per la prima volta e portare in Europa le grandi sequenze di idee di fatti degli ultimi cinquant'anni dell'Iran contemporaneo è una mossa divisa in tre sezioni come avete visto dagli anni dello Scià
Quegli anni in cui
Come avete visto dalla storia del Festival di Chirac cito solo questo perché non voglio fare troppo lunga
Veramente Teheran era al centro della vita culturale europea e internazionale
E
E ritroviamo tre erano al centro dalla vita culturale anche oggi questa l'aspetto interessante poi raccontiamo la rivoluzione la nascita della Repubblica islamica
La guerra con l'Iraq e l'ultimo decennio è una ricostruzione
Piena di assenze di vuoti
Dichiarati voluti dovuti anche alla complessità della storia iraniana più recente
Oltre duecento opere oltre venti artisti tante donne lo voglio sottolineare tante artiste
Per raccontare la cultura visuale iraniana una mossa che prende a prestito linguaggio cinematografico dal titolo ampi è di trenta Iran
è per sottolineare l'idea di una storia non ancora completamente leggibile hanno edite da e condivisa
Ecco io nella salutare che nel dirvi due parole su questo Paese su sul punto di osservazione che abbiamo maturato anche in questo lavoro di ricerca per la mostra
Voglio voglio dire questo insomma pochi giorni fa il ministro della cultura già in atti qui in Italia con il Ministro Dario Franceschini ha firmato un protocollo di collaborazione ecco
In quel protocollo c'era un appello alla conservazione alla tutela del patrimonio io credo che qui ci sia già una parte della ridefinizione identitaria di questo grande Paese
Proprio perché davanti alla furia iconoclasta
Che distrugge i segni della storia del tempo l'Iran viene in Italia e si accredita come difensore della storia di questi temi pertanto da prevedere
Quell'accordo un
Un esplicito riferimento al restauro e la conservazione alla alla ricerca sono per l'Iran giorni cruciali
Io
Voglio dare il benvenuto Ettore Rosati apre Bergamini naturalmente al Presidente dello IAI che con il maxi organizzato questo evento dal
Notturna li feroci a Franco Venturini
Esperto di quella
Territorio
Non non sono io un'esperta di politica internazionale dei né di Nantes però fatemi dire due cose proprio a mo'di introduzione
Siamo sono giorni veramente cruciali per l'Iran
Siamo un passo dalla scadenza del negoziato
Nucleare la comunità internazionale si interroga è un'occasione storica per definire il profilo geopolitico del Medioriente
Rimettendo forse in campo
Quella potenza sciita al momento in cui
è in atto questa sfida mortale all'interno del mondo sunnite probabilità un'occasione storica per l'Iran
Anche per fare i conti con chi come Netanyahu
Fresco vincitore che ha rimontato e vinto in Israele ieri e che ancora pochi giorni fa negli Stati Uniti ha parlato di questo accordo come di un potenziale cattivissimo accordo cito testualmente
In cui si sa Iran sarebbero solo in competizione tra di loro per la
Corona dell'Islam militante o con liste o
I conti con l'ostilità dell'Arabia Saudita ma anche i conti con chi in Europa a Washington
Ritiene che ormai il rischio maggiore sia costituito dalla
Radicalismo sommità dall'irrompere dell'ISI vista la fondazione del califfato e non più
Dal Paese che sotto la guida di
Romanista cambiando pelle e vuole liberarsi da un isolamento politico ed a quell'embargo
Che qualcuno ha descritto anche qui di nuovo vi propongo questa immagine che mette le donne al centro di questi processi come lanciato della nazione
Un Paese che attraversa profondi cambiamenti
Alcuni dei quali sono rintracciabili in controluce in questa mostra io spero che
Li abbiate colti per esempio la grande questione demografica
Il presidente Rua niente che avrebbe vinto grazie al voto delle donne e di uscita ci chiediamo e si chiedono delle artiste a ricondurre
La Società iraniana nel segno della famiglia un Paese con un enorme problema demografico che si ha un tasso di
Fertilità analogo ai Paesi europee ormai
Con una società civile
Sempre più
Diciamo incline a
Chiedere ai processi di
La citazione di modernizzazione e il ruolo della donna centrale centrale intanto perché il settanta per cento dei laureati in quel Paese è donna
Ho letto alcune cifre incredibile il cinquanta per cento delle giornaliste quindi la dignità la dimensione culturale di quel Paese dominata dalla presenza di un protagonismo femminile
Un Paese pieno di contraddizioni io concludo veramente dicendo questo
La deadline del negoziato si avvicina
Assieme ad esso il grande interrogativi sul futuro di questo Paese
Forse è presto per dire che
Il potere a Teheran abbia deciso di assecondare pienamente la crescente richiesta di laicizzazione gli artisti gli artisti
Testimoniano una ricchezza oggi in quel Paese straordinario che noi speriamo di avere rappresentato e restituito
Anche noi cogliamo questa occasione per
Augurarci che il negoziato giunga a buon fine e che la trasformazione
Di quel Paese sia anche una buona notizia per gli equilibri del Medioriente
Grazie Presidente Melandri io sono Riccardo Alcaro sono un
Responsabile di ricerca presso l'Istituto Affari internazionali e
Ho qui il compito semplicemente di guidare un po'ma alla discussione
Tentando di trarre le nostre speaker spunti su aspetti diversi del tema che oggi discuteremo e cioè l'Iran nella sua centralità nel dibattito internazionale
In una in questi in questi ultimi in questi ultimi tempi
Naturalmente la questione nucleare il principale il titolo più grande sotto il quale si legge di Iran c'è una scadenza in arrivo la scadenza formale ufficiale per
La conclusione dei negoziati fra l'Iran il gruppo dei così detti cinque più uno cioè cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza e la Germania
Coadiuvati anche dall'Alto rappresentante degli europea fine giugno ma c'è una scadenza più importante informale Internal gruppo stabilità grossomodo da esigenze politiche
Sia sentite sia a Washington che a Teheran e che invece vede nella fine di marzo il momento entro il quale
I negoziatori in particolar modo gli americani insieme loro partner le cinque più uno e gli iraniani debbano perlomeno raggiungere un accordo quadro sulle principali questioni
Sul tavolo negoziale questioni su cui io non mi dilungherò anche perché
Vi assicuro sono
Estremamente tecniche e difficili da sintetizzare e certamente difficili certamente non sono solo un un argomento che le Trizza a un pubblico intrattiene un'udienza non è soltanto però la questione nucleare il motivo per cui l'Iran è tanto centrale
Oggi
Abbiamo nella della regione mediorientale dalla dalla dalla dal vicino renda diceva niente rilevante fino
Alla Mesopotamia fino all'Iraq una situazione di emergenza in cui è nata una nuova minaccia quella di Disease
E che ha visto un allineamento di interessi fra un blocco che fa capo AIEA agli Stati Uniti e e l'Iran stesso
Esiste come molti di voi ormai penso abbiamo imparato un gruppo estremista di confessione wahabita cioè una parte più radicale della verso un ISMU che è la principale confessione interna
Al mondo dell'Islam
E in quanto tale radicalmente avverso allo scisma opera principale invece religione praticata in Iran anzi alla religione ufficiale de la Repubblica islamica in questo senso gli Sciti sono considerati eretici
Dai membri di ai SISS sono pertanto
Dei dei nemici giurati dialisi spesso per quanto riguarda gli americani
Paesi se ovviamente avverso la presenza americana nell'aria considera
Comunque foriera di una serie di sviluppi tutti contrari agli interessi
E ha l'onore dell'Islam
E e quindi in questo senso dal momento che ai SISS soprattutto ha messo a repentaglio la la unità per non dire la sicurezza stabilita dell'Iraq
Producendo un causando un reale rischio di frammentazione permanente di quel Paese
Ecco che americani e gli iraniani sono allo stesso modo interessati
A che l'Iraq si tenga si tenga unito come Paese e che la minaccia di sinistra venga contenuta il la porzione di territorio che controlla ridotta e alla fine il Gruppo stesso distrutto
Questo allineamento di interessi è in parte ravvisabile anche in Siria doveva esista in realtà
Ha cominciato la sua ascesa sebbene ai sia un
Un gruppo nato in Iraq ha trovato in Siria il il diciamo il la piattaforma sulla quale risplendere poi da lì
è tornato in Iraq e oggi controlla una parte di territorio che abbraccia la Siria orientale l'Iraq centrosettentrionale avendo di fatto annullato
L'antica linea di confine negli accordi sì spicco del mio novecento
Sedici fra tra Siria e Iraq
Quindi
La questione del ruolo regionale dell'Iran nella
Si va in cui ISI se percepito come una minaccia più urgente in Occidente certamente anche in Iran
Ha creato la percezione o quanto meno ha sollevato la domanda sul
Che cosa fare
Con l'Iran da parte in particolar modo degli americani ma non solo e l'Iran e gli Stati Uniti sono tradizionalmente
Stati avversari hanno non hanno neanche relazioni diplomatiche sebbene
Dopo l'accordo ad interim sul nucleare raggiunto a fine a fine due mila tredici il Ministro degli esteri iraniano tariffe il Segretario di Stato carry ormai Parrino su quasi quasi
Quotidianamente abbiano a quanto si a quanto è dato sapere sviluppato anche un'ottima chimica personale che fare con l'Iran come relazionarsi a un Paese che
Non è soltanto stato avversario e che non soltanto considerare gli Stati Uniti un avversario ma ha che è considerato tale si misura anche superiore
Da alleati storici degli Stati Uniti in primo luogo Israele ma anche
L'Arabia Saudita e gli altri Paesi arabi del Golfo
Iran quindi è una è un enigma è una è un dilemma strategico per gli americani a in part time in misura minore anche per gli europei
Una un enigma per all'opinione pubblica occidentale che da una parte si si vede raccontare l'Iran come un possibile opportunità di pienamente avere una leva stabilizzante nell'aria e dall'altra però è anche
Abituato a leggere i titoli dei giornali di giornali o di telegiornali dei quali l'Iran è spesso accostato a una minaccia nucleare
E
Come tutti i Paesi
L'Iran la percezione estera dell'Iran sotto soggetta a un
Una forte dose di per semplificazione di
Di di stereotipi in parte anche di pregiudizi
Ma certamente c'è una conoscenza molto approssimativa di come funziona di come è strutturato articolato ed esercitato il potere politico in Iran a volte diranno quando c'era manine già
Presidente che era un Presidente parti ammette controverso per
Alcune dichiarazioni che fece
Impartiva modo riguarda l'Olocausto e alla diritto di esistere di Israele
Era paragonato una sorta di dittatura quando uscì
Quando poi
E Acquaviva Giada ha finito il suo mandato quindi dimostrando che in effetti la Presidenza iraniana non è ha fatto un potere dittatoriale sa ho sentito Darù anni
Un uomo molto più pragmatico con una grande capacità di public diplomarsi
La visione è cambiata a volte l'Iran viene rappresentato come una come una repubblica teocratica o con un sistema teocratico centralizzato sulla figura non eletta della guida suprema Alì Khamenei
In realtà
Il sistema politico sezione dell'Iran è molto complesso e la relazione del rive del regime clericale con l'opinione pubblica
Non è certo binaria non è soltanto
Un regime oppressivo che non ha alcun consenso interno al paese nonostante l'Iran sia in buona parte noi secondo in base ai nostri Standard sia certamente oppressivo di alcune libertà
Gode di regime
Di un certo consenso deve da qui che io vorrei partire dando la parola al Primo speaker
Onorevole Ettore Rosato che Presidente della gruppo
Gli amici IPSIA ITO iraniano se
Onorevole ci può raccontare un po'di più che cosa che cose l'Iran al di là dei titoli di giornali quante complessa questa struttura politico-istituzionale quanto e verticale il potere e soprattutto che relazione c'è fra
La popolazione regime
Accidenti buona sera
Insomma direi che provo a sintetizzare alcuni pensieri ecco dandovi alcuni alcuni flash e poi
Mettendo insieme i pezzi che ognuno di noi da magari forse ne viene anche un quadro interessante perché virale un grande Paese io la prima volta che ci sono andato intanto saluto l'ambasciatore Giansanti che
Stato la nostra guida ogni volta che siamo andati lì e ci ha consentito dei nostri incontri siano molto proficui e utili come spero di comunicarvi
La prima volta che siamo a seconda di lì siamo andati con molti stereotipi in testa con molti pregiudizi e con una una serie di ecco anche
Mancanza di conoscenze che poi abbiamo cercato almeno in parte di colmare con un confronto con un
Con una con un rapporto con le persone che abbiamo tentato tentato di costruire io vi direi tre cose con la prima
Che le nostre le mie impressioni sul rapporto con le istituzioni lì collegandomi anche con
Le cose che diceva la presidente Melandri e che quelle dell'introduzione un po'che ci è stata fatta
Istituzioni molto più democratiche
E molto più partecipate direi di quanto di quanto può apparire un contese elettorali vere reali all'italiana ecco
In cui i collegi perché lì ci sono i collegi i collegi e sono contendibili e contesi tra le diverse fazioni politiche che hanno che non hanno gli schieramenti che noi possiamo immaginare tra destra e sinistra ma che sia che sono partiti
Organizzati anche i gruppi parlamentari come esattamente come un modello
Come il nostro con un Parlamento molto dove sono presenti molte donne
Che hanno anche ruoli di responsabilità all'interno delle delle istituzioni con un sistema di
Di discussione politica che a a molte analogie con come le nostre probabilmente ha molte più analogia con il nostro sistema
Parlamentare che con gli altri sistemi e istituzionali che sono che sono nei paesi arabi confinanti
E questo la e anche un elemento che ha caratterizzato la loro voglia di scambi istituzionali con di scambi istituzionali con noi che in effetti ci sono la collega Bergamini presiede il gruppo
Che che ha che ha costituito proprio la Camera dei deputati con un protocollo con la racconta lei che mi sembra molto interessante che ha una sua storia ne abbiamo istituito questo gruppo tra Camera e Senato per lavorare parallelamente
E insieme sui rapporti ma perché c'è una grande attesa da parte loro di di scambi e di confronti ecco io penso che quel Paese sia un Paese che a un modello istituzionale che sta crescendo
Che sta crescendo in una forma di partecipazione con loro sistemi elettorali naturalmente ma anche le anche da noi diciamo che la discussione sulle leggi elettorali una discussione aperta così come lo hanno da noi anche da loro hanno
Le loro
Discussioni ma la caratteristica della loro campagna elettorale sono molto molto simili alle nostre e anche le attese ricordo che ci raccontavano di alcuni collegi che pensavano che fossero presi per una fazione
E non fossero e non fossero che fossero scontati per una frazione che invece sono andati all'altra fazione per
Dell'ENEL l'attività di campagna elettorale molto efficace che ha fatto un candidato
Piuttosto che l'altro ecco quindi un Paese molto vivace sotto questo profilo e l'altro dato e che anche all'interno delle istituzioni
In particolare per le minoranze religiose ci sono seggi garantiti in Parlamento come nelle più moderne democrazie con cui noi abbiamo interloquito
Mi riferisco per esempio alla minoranza alle minoranze cristiane le minoranze ebraiche che lì sono
Ci sono
Petronio poi qual è il livello di di tutela quale livello di confronto quale livello proprio probabilmente sicuramente è tutto migliorabile così come lo è ovunque
Però ecco io la l'impressione che ho avuto andando via da quegli incontri è stato di una
Di una di un contesto di confronto democratico all'interno di un sistema contendibile infatti c'è chi vince e c'è chi perde le elezioni di cosa che generalmente non caratterizza le i sistemi i sistemi non democratici quindi ecco questo un elemento che volevo comunicarvi la seconda la seconda cosa invece che mi ha molto colpito e rapporto preferenziale che loro hanno con il nostro Paese
Illy gli iraniani ci considerano e non la mia impressione non è stata che lo dicessero a qualsiasi visitatore vada lì
Ma ci considerano un po'un patriarca privilegiato
Soprattutto lo sotto il profilo culturale perché considerano la loro società persiana la loro cultura persiana una cultura che ha molte analogie per radici profonde e con la con la Società italiana è la nostra cultura
Romana un po'come loro considero neanche hanno un rapporto preferenziale per alcuni versi con
I come la Cina e la loro
Millenaria millenaria cultura e questo rapporto preferenziale
Che poi ha radici profonde nel senso che
Anche nell'economia lei mi è stato il primo prima estrattore il primo è la prima compagnia petrolifera che andata lì e le strade ad estrarre petrolio e sapete
L'Iran e il più diciamo ai giacimenti più ricchi e le riserve più ricche che ci sono
Ma questo questa questa sinergia e questa simbiosi che loro vivono nei confronti dell'Italia si verifica anche dalle migliaia di iscritti che ci sono ai corsi di italiano che l'ambasciata italiana fa falliti
E migliaia di iscritti che di ragazzi Regnani che vanno a studiare l'italiano
Ecco un segno di una particolare attenzione al nostro Paese che a mio giudizio mai abbiamo avuto valorizzato negli anni insomma prima del settantanove molto con una forte presenza
Nostra reciprocamente reciproca con
La loro presenza quindi Italia ma che probabilmente in una logica di un quadro di uno scenario politico diverso che si può costruire che non lo auspichiamo si costruisca può può essere un elemento per
Continuare ad avere rapporti forti con quel Paese anche sotto il profilo economico le nostre imprese almeno quelle che io ho incontrato lì abbiamo incontrato e sempre per la cortesia dell'ambasciatore Giansanti andando Daloui
Riferivano soprattutto prima delle sanzioni economiche naturalmente quelle che hanno bloccato i flussi di pagamento che poi hanno reso tutto diverso e molto più complicato
Ma riferivano che il lavorare in Iran e
Il io ricordo le parole di qualche grande impresa che era lì mi diceva per noi l'Iran e il miglior mercato al mondo che abbiamo perché il rapporto che abbiamo con le
Con le realtà istituzionali di questo Paese sono rapporti seri non abbiamo contenziosi abbiamo noi dobbiamo essere seri ma abbiamo una controparte sempre seria
E del resto loro hanno preferito sempre storicamente poiché oggi ripeto le sanzioni hanno creato una situazione molto diversa hanno sempre preferito interlocutori italiani piuttosto che interlocutori che venissero da
Dalla Russia dalla Cina gli altri Paesi che le sanzioni non ne le hanno applicate hanno fatto sforzi grandi per continuare a lavorare a lavorare con noi penso che questo la quantificazione per dire una cifra che
Lascia sono ne abbiamo
Applicato le sanzioni le abbiamo applicate con convinzione e siamo convinti che
Abbiano avuto un effetto stiano avendo un effetto perché se oggi il negoziato sul nucleare sta andando in una certa direzione e anche ahimè per le sanzioni
Ma
Che hanno avuto effetto nella politica interna di quel Paese che hanno aiutato probabilmente ma questa è una mia valutazione personale che lascia il tempo che trova hanno aiutato anche il cambiamento che c'è stato
Politico che c'è stato
Che c'è stato in Iran
Ma per una volta che noi riusciamo a superare queste sanzioni è possibile che quella i rapporti economici tra i nostri due Paesi diano anche un serio impulso alla nostra economia e in tutte le occasioni
Di incontro che ne abbiamo avuto in quel Paese abbiamo sempre avuto un riscontro molto chiaro e diretto ricordo abbiamo incontrato il Presidente la Camera di Commercio di Tarantelli l'unica camera di commercio che c'è
Un po'rassomiglia molto ministro dell'economia
Dell'industria più dell'economia lui ci ha detto veramente dipende tutto da voi non da noi perché per può per noi voi siete i nostri partner i nostri partner ideali
La terza cosa
Anche sotto l'aspetto culturale volevo fare un'osservazione mi veniva in mente ascoltando prima Giovanna
Presidente Melandri quando citava questa mostra bellissima l'abbiamo vista di corsa ma molto bella
E abbiamo
Ci hanno fatto visitare un museo di arte contemporanea che peraltro e qui prestatore delle opere e ci hanno fatto visitare i magazzini del museo di arte contemporanea un deposito che somma fosse stato qui avrebbe sarebbe stato fortuna OCSE per quello che era Cotral conteneva
Che e che esattamente all'opposto di quanto vediamo in televisione cioè di delle opere devastate che vediamo opere della loro cultura devastate li conservavano opere occidentali
Moderne
Custodite gelosamente in maniera non esposte per una scelta evidentemente politico religiosa ma custodite gelosamente e custodite perché non abbiano nessun danno
Una e questo negli anni della rivoluzione dopo la rivoluzione con
Con chiunque si è si è alternato
In quel Paese
E poi l'ultima considerazione invece più sulla diciamo lo scenario politico noi li abbiamo avuto una serie di incontri poi il ministro Zarifa è venuto anche qui lo abbiamo incontrato nelle Commissioni quando siamo andati
Li abbiamo avuto incontri anche di grande
Qualità onestamente nera una delegazione parlamentare
Sono
Debbo il buon lavoro di chi ci guidava ha consentito che abbiamo incontrato Rafsanjani in quell'occasione della gli atti somma anche personalità politiche molto rilevanti nel Paese
Se
Il l'osservazione che loro hanno sempre fatto che io penso me che io condivido e dire guardate che voi non dovete tener conto che che l'Occidente sia d'accordo non sia d'accordo e l'Iran in questo scenario in questo scenario territoriale in questo in questo luogo e il punto di riferimento per tutto quello che avviene intorno per tutti i Paesi confinano per la situazione in Afghanistan per la situazione complicata che c'è i oggi più che mai in Iraq in Siria
Per quanto attiene gli equilibri con i paesi del Golfo
Per quanto attiene i nostri rapporti di dicono gli iraniani con l'ex repubbliche sovietiche del Caucaso quindi
Loro si considerano ha ragione anche per dimensioni per stabilità del Paese una un paese centrale rispetto agli equilibri di quell'area e io
Che insomma un po'ho seguito anche
Il le l'evoluzione della nostra presenza militare in Afghanistan penso che sia giusto riconoscere quanto iraniani sono stati utili con la loro autonomia e nelle cose che
Ritenevano di fare
Per la stabilizzazione e per un supporto
Nei limiti e nei confini che loro ritenevano di dare rispetto al il nostro lavoro che poi la nostra area come sapete quella confinante proprio come
Con con l'Iran
E quanto loro sono utili anche lì a loro modo con la loro capacità e voglia di comunicazione nella lotta al traffico di stupefacenti che da loro viene perseguire comunque un reato
Molto grave che viene punito con quello che noi combattiamo quotidianamente che la pena di morte ma che che loro contrastano in maniera molto forte peraltro la trovo un problema molto molto serio in quel Paese
Devastante per una generazione insomma
Probabilmente addirittura più devastante che da noi però col perché loro combattono in maniera molto seria anche in collaborazione con le forze di polizia occidentali e con le nostre forze di polizia e le nostre autorità giudiziarie ecco quindi io penso che
L'affrontare in maniera
Utile la vicenda del nucleare ed arrivare una composizione di quelle di quello
Di quelle dossier sia un vantaggio per l'Iran innanzitutto sia un vantaggio per noi sia un vantaggio anche per tutti gli altri Paesi in particolare quelli che più temono l'Iran
Perché è evidente che i nostri tradizionali alleati le nostre tradizionali
Le nostre tradizionali linee presso di di di di dialogo che ci sono con i paesi i Paesi del Medioriente a cominciare da Israele sono linee che non noi difendiamo fino in fondo ma che le difendiamo anche con il nostro punto di vista di politica
Di politica estera che quella che il dialogo può contribuire in maniera determinante contribuisce in maniera determinante la stabilizzazione di un'area
Che non può che essere stabilizzata con il dialogo con gli accordi culturali
E e commerciali perché da questo insomma io penso che ne possa venire solo che grandi benefici io mi fermerei qui grazie
Grazie grazie mille onorevole
E io passo la parola all'onorevole Bergamini mi piacerebbe tornare sulla questione delle relazioni fra Italia e Iran che tra ICI ammette sono state sempre
Relazioni buone sono in qualche modo riuscite a sopravvivere anche alla crisi al settantanove alla guerra successiva
Con l'Iraq e
D'Italia però come ricordava l'onorevole Rosato anche delle preoccupazioni legate la questione nucleare quindi
Che cosa quali sono le nostre aspettative quali sono le nostre priorità sull'Iran quali lepri tale nostre delle nostre aziende quali soprattutto le nostre preoccupazioni
Sì grazie buona sera a tutti prima di tutto ci tengo a ringraziare
Il maxi dunque la Presidente Melandri e voi dello IAI che faccia un lavoro eccezionale
E e ringrazio per questa occasione di confronto su un Paese che è tornato prepotentemente dopo anni di buio
Sull'orizzonte geopolitico internazionale ed è importantissimo che ci sia una mostra molto evocativa molto simbolica che abbiamo visto un po'di corsa col collega Rosato ma che ci ha dato subito
Il senso di questi anni di storia dell'Iran dei quali nonostante tutto conosciamo ancora molto poco prima e Giovanna Melandri diceva un ma un Paese
Pieno di contraddizioni e davvero è giusto dire che come Italia noi vediamo verso quel Paese abbiamo verso quel Paese grande speranza
E e però anche grande preoccupazione
Grande speranza perché noi non dobbiamo perdere la speranza come occidente di immaginare un Medioriente stabilizzato in Medioriente di pace
è difficile senza sembrare velleitari immaginarlo così in questo momento storico momento drammatico in cui tutti siamo terrorizzati da quello che sta avvenendo in cui dobbiamo ogni giorno registrare abbiamo ricordato poco fa quello che accaduto proprio oggi in Tunisia
Dati drammatici tragici che ci fanno veramente
Pongono una coltre scrissi ma sul nostro futuro di libertà
E tuttavia proprio in questo scenario l'Iran si pone come un interlocutore
Del quale non possiamo fare a meno
Un interlocutore strategico importante esserlo ska chiaro sullo scacchiere geopolitico e un interlocutore lo ricordava poco fa il collega Rosato che ha con l'Italia un rapporto molto buono
Io sono stata incaricata dalla Presidenza della Camera Laura Boldrini ne approfitto per ringraziarlo anche in questa sede di coordinare e quello che ha un
Un protocollo di collaborazione fra la Camera dei deputati italiani e l'Assemblea consultiva islamica al nostro omologo
La ma ci servisse iraniana
Che è in piedi dal mille novecentonovantotto quindi da moltissimo tempo
E che mira a farsi che anche la diplomazia parlamentare tra i nostri due Paesi possa essere una leva di dialogo una leva di mediazione politica e non solo politica fra i due Paesi
Questo protocollo di cooperazione è stato un po'roller Coster sono del partito con i migliori auspici poi ha registrato un raffreddamento nelle attività di scambio raffreddamento anche legato alle posizioni durissime
Accennava poco poco Falcaro
E della presidenza di Arma di Taggia Ahmadinejad alle posizioni fortemente antisemite prese dalla presidenza di Ahmadinejad dunque che ha provocato un raffreddamento
Poi con la scorsa legislatura e con questa c'è stato una ripresa progressiva dei rapporti e ci siamo accorti riprendendo i rapporti con i nostri omologhi
Dell'Assemblea consultiva islamica che appunto
Questi anni di raffreddamento non aveva nominato in alcun modo le relazioni fra i nostri due Paesi anzi dagli iraniani l'Italia percepita come un Paese
Importante da stimare un Paese rispettato anche per le sue
Missioni di pace all'estero un Paese credibile un Paese che ha una lunga tradizione di mediazione di diplomazia di comprensione di scambio e dunque un Paese preziosissimo in Occidente
E questo lo vediamo a trecentosessanta gradi e permette di svolge a mio parere all'Italia un ruolo di capofila ruolo di capofila che l'Italia
A svolto sin dalla dall'avvio della nuova presidenza di romani perché voglio ricordare che sono stati membri del nostro Governo i primi arrecarsi atterranno
è stata una scelta simbolica importantissima che gli iraniani hanno apprezzato molto
Nell'ambito di questa cooperazione della i nostri due Parlamenti
Gli elementi in comune sono
Anche a mente superiori alle preoccupazioni che tuttavia noi abbiamo ancora per il rapporto
Tra
Iran e Israele
Per il grandissimo tema grandissimo punto interrogativo legato naturalmente alla tutela dei diritti umani in Iran che ha un grande buco nero
E che visto dal nostro punto di vista dal punto di vista di un Paese democratico occidentale rappresenta una grandissima preoccupazione che è un grandissimo allarme
Dall'altra parte invece tanti punti in comune sicuramente una
Cooperazione naturale da costruire da rafforzare sul contrasto
Ero ritmo di matrice fondamentalista islamico questo è evidente e stiamo vedendo proprio in questi mesi una fortissima accelerazione in questa direzione
Sicuramente dobbiamo registrare un cambiamento di posizione riguardo alla alle armi nucleari da parte della Presidenza due anni che è un elemento
Per noi
Fondamentale
Nel
Rapportarci in maniera diversa all'Iran
Ha poi c'è molto altro
Accennava poco fa il il collega Rosato a una collaborazione già molto stretta che certe nel nostro Paese e l'Iran l'autorità iraniane rispetto al contrasto al narcotraffico al traffico di stupefacenti che è una piaga vera e propria per quello che riguarda l'Iran
E nell'ambito del quale l'Iran si avvale della straordinaria ex fertilizzante nostri specialisti
Ed è un terreno sul quale possiamo sicuramente potenziare la nostra collaborazione così come su quello legato proprio la cooperazione culturale in particolare alla cooperazione in ambito archeologico anche lì
Abbiamo la stessa identica sensibilità abbiamo potuto coglierla nel corso delle tante riunioni che abbiamo fatto
E c'è spazio per
Lavorare
Voglio dire anche in maniera simbolica di
Rispetto quello che sta avvenendo da una parte si distruggono siti che sono patrimonio della nostra del nostro della nostra umanità e noi invece con gli iraniani vogliamo preservare e costruire siamo capaci di farlo
Il rispetto per quelli che sono appunto per un Clancy India che purtroppo un Clancy in culturale proprio la pulizia vero pulizia culturale
Sulla quale noi
Non possiamo assolutamente reagire quel silenzio con la passività ma sul quale dobbiamo lavorare Italia e Iran hanno tutte le carte in regole per poter fare un lavoro importante da questo punto di vista e sarà un argomento di collaborazione
Sul quale insisteremo molto quando ci recheremo in una missione istituzionale a Teheran nel mese di maggio anche insieme
Al collega Rosate ad altri delegati del nostro del nostro Parlamento poi c'è tutto il tema degli scambi commerciali
Abbiamo convintamente sostenuto dal due mila sei in avanti le sanzioni all'Iran
L'italiana è stata ovviamente una convinta sostenitrice però dobbiamo anche dirci che queste sanzioni questo regime sanzionatorio avuto un costo per la nostra economia
L'Iran è un partner commerciali importantissimo per il nostro Paese e
Stime ci dimostrano che queste sanzioni hanno pesato per circa quindici miliardi di euro di appunto mancati guadagni per il nostro Paese
Stimiamo che tra il due mila quattordici del due mila sedici le esportazioni dell'Italia verso l'Iran ammonteranno a circa tre miliardi di euro
Senza le sanzioni
Quell'ammontare sarebbe stato di diciannove miliardi di euro quindici prendiamo bene conto dell'orizzonte nel quale ci muoviamo e delle potenzialità
Economiche che l'Iran rappresenta per il nostro Paese proprio ritornando al punto che l'Italia è percepita come un Paese amico
Il made in Italy è fortemente percepito in Iran fortemente cercato
Fortemente desiderata uno status
Ed è una ricchezza della quale sicuramente dobbiamo ringraziare il lavoro fatto in questi anni dalle nostre istituzioni ma è anche qualche cosa che ci giunge in modo quasi gratuito perché a un nostro a tu
E
Sul quale possiamo assolutamente fare riferimento anche in un Paese appunto come l'Iran che ricorda oltre settanta milioni di abitanti dunque una realtà economica impotenza straordinariamente importante per noi quindi
C'è un terreno
Ampissimo di convergenza e di sviluppo tra i nostri due Paesi rimangono delle questioni importanti
Lo scopo di questo protocollo di cooperazione e dunque di questa attività di diplomazia parlamentare è uno scopo molto chiaro quello di rafforzare il dialogo tra i due Paesi di re imparare ad agire
In concomitanza in cooperazione
E credo che ci riusciremo bene perché il clima è cambiato profondamente da parte del Governo iraniano in questi anni
C'è una volontà citi ci chiedono sempre venite venite portate le vostre aziende da noi vedete che l'Iran rappresenta davvero un potenziale abbiamo bisogno di vogliamo bisogno dell'expertise italiana delle imprese italiane
Che sono le migliori le infrastrutture la meccanica di precisione tanti settori della nostra economia sono fortemente ricercati allora
Credo che dobbiamo utilizzando tutti i canali possibili non ultimo quello appunto
Che ci siamo dati in ambito istituzionale e parlamentare credo che abbiamo una strada molto ampia che possiamo percorrere
E credo che con il pragmatismo che proprio dell'Italia si anche attraverso questa strada che potremmo
Riavvicinare l'Iran
Ecco perché ho cominciato dicendo un Paese che conosciamo poco difficilmente conosciuto da noi che possiamo riavvicinare l'Iran è fare in modo che l'Iran possa giocare in modo costruttivo quel ruolo centrale
Nello scacchiere geopolitico che è riuscito a recuperare che ha recuperato in questi anni
Franco Venturini
Finora abbiamo sentito parlare di l'Iran soprattutto in termini di opportunità però l'Iran è anche una minaccia o così percepito da Paesi amici l'Italia come Israele
Presiede la Primo Ministro Netanyahu
Che ha appena rivinto le elezioni
Ha più volte paragonato ho fatto analogia fra l'Iran e la Germania nazista
Come stanno le cose allora
Grazie
Tale
Parlerò a conclusione del mio intervento che cercherò
Di fare un breve mentre perché l'ora di cena avanza per tutti
La prima cosa che voglio dire e che lira Annales
Sta già cambiando la geopolitica del Medio Oriente e anche al di là del Medioriente
E la cambierà ancora di più se andrà in porto questo famoso
Accordo nucleare del quale
Abbiamo ripetutamente fatto degli accenni io non entrerò nei dettagli di questo accordo perché vi annoierei mortalmente ma quello che vi posso dire
E che quando gli americani dicono
Fifty-fifty lo fanno anche per ragioni interne
Perché non vogliono dire al Congresso che notoriamente contrario all'accordo noi siamo già pronti qua o quasi a firmare gli iraniani si mostrano un po'più ottimisti
Per anche per una ragione interna cioè per far vedere all'interno
Che i progressi ci sono e dunque per scoraggiare
Quelli che all'interno dell'Iran si oppongono ci sono due posizioni molto forti sia negli Stati Uniti che in Irlanda
E poi ci sono gli europei
Quella il purtroppo la realtà è questa vedremo se anche questa volta
Il Ministro degli esteri francese che
Di solito fa così
Quando americani iraniani si trovano d'accordo al San Vito al dice non per avente veramente dovrebbe parlare anche di quell'altra questioni allora si fa una nuova riunione presenti i francesi e tutto va posto
Il tempo però
Stringe fa sono stato forse cattivo con i miei amici e fratelli francesi sono andato nella loro scuole dunque non volevo essere cattivo
Però
Il tempo stringe e dunque questa volta bisogna
Trovare entro la metà la fine di questo mese un accordo di grandi linee c'era arrivare entro la fine di giugno
A un accordo tecnico dove non saranno più carry e il suo collega iraniano a discutere ma saranno i tecnici appunto nucleari ma quello che vi voglio ricordare perché questo è importante a parte d'accordo
E che la geopolitica sta già cambiando a causa dell'Iran ebrei della sua linea
In cambio sarebbe cambiata anche se l'accordo non andasse in porto non so come forse tutti dicono che non ci sarà un altro rinvio
A me sembrerebbe una pazzia buttare tutto nel cestino casomai non si raggiungesse un accordo non ci credo però comunque diciamo che c'è il deadline ma il cambiamento geopolitico e già in atto
Perché forze iraniane combattono assieme ai peshmerga cioè
Ai curdi
In Iraq in sostituzione di quelle truppe irachene che sono state
Rovinosamente battute dall'ISI s'a Mosul e poi anche altrove
Combattono in attesa che arrivino gli americani
Che dovrebbero arrivare per riconquistare Mosul mettendo lo stivale nella sabbia questo è la frase
Con l'UPI che di solito distingue limite della politica americana ma questa volta c'è stata una richiesta
Gli iraniani hanno praticamente assunto il comando della zona dell'ex confine tra Siria e
Iraq è un generale iraniano sulle Maini dando o sulle mai né non so come si pronunci che di fatto il comandante diventato il comandante anche di Hezbollah
Siamo tutti Traisci ti ricordo e dunque il contributo militare che sta dando l'Iran mentre
Gli europei mandano compresi nomi mandano aiuti
Ho mandano armi
Oppure bombardano ma nessuno si è ancora messo a combattere per
Per terra come si suol dire a mettere gli stivali nella sabbia gli iraniani lo stanno facendo e se Lisi sa ha dei problemi
E ha per esempio
Perso la metà di Tikrit e anche perché gli iraniani un po'ci sono e un po'hanno
Spronato le milizie uscite presenti in Iraq e a quelle che loro da anni
Controllano visto che gli Stati Uniti hanno fatto questo straordinario regalo di regalare all'Iraq agli Sciti
Iraniani naturalmente ne hanno approfittato hanno le loro milizie che combattono benissimo e che oggi combattono assieme ai curdi persino assieme ad alcuni alcune formazioni sunnite
Dell'Esercito che cerca di
Di rimettersi in ordine e sono loro che sono dava che stanno combattendo per Tikrit e che poi combatteranno per Mossul se saranno arrivati anche gli americani questo è un cambiamento
Non so se è facile rendersene conto
Ma è un cambiamento giacché epocale
Perché l'Iran era il Paese cattivo era il Paese dell'asse del male era il paese del terrorismo era il Paese che minacciava
Di cancellare Israele dalla carta geografica dunque era un
Un Paese con il quale non si poteva neanche parlare
Oggi di fatto l'Iran l'Iran e sul terreno nessuno lo dice
Ma alleato degli Stati Uniti militarmente e anche alleato nostro perché sta facendo delle cose che ci vengono bene
Questo non vuol dire che
In Iran vada tutto bene naturalmente
Però vuol dire che uno scatto
Prima dell'accordo nucleare sia già verificato
E gli americani in maniera più o meno discreta per non fare arrabbiare troppo il Congresso lo riconoscono e dunque è già un clima completamente diverso rispetto a quello di prima
Questa alleanza più o meno dichiarata sarà in grado di battere Lisi so comunque lo vogliamo chiamare non lo sappiamo
Non lo sappiamo ma
Se
Andremo avanti comma senza rotture perché per esempio la ma il mancato accordo nucleare potrebbe indurre
L'opposizione iraniana l'accordo a prendere il sopravvento è a ritirare l'attuale presenza in Iraq o in Siria
Dunque
Potremmo avere delle conseguenze indirette che però aiuterebbero molto Lisi disse e creerebbero dei nuovi problemi per noi
Aggiungo una annotazione ironica nella
Nell'accordo nucleare che si sta studiando e che si spera che entrambe le parti accettino
è previsto che un'area buona parte del
Dell'uranio che l'Iran ha arricchito con le sue
Con le sue centrifughe
Di vive chiari anche di ultima generazione il cui numero dovrebbe essere idoneo ridotto sembra sei mila cinquecento una via di mezzo una gran parte in questo uranio
Dove andrebbe indovinate un po'in Russia per essere
Diciamo trasformata in una nuova materia che non si può usare per fabbricare una bomba atomica e poi rimandata in Iran
E curioso perché questa Russia
Sembra essere il nostro nemico per quanto riguarda l'Ucraina però sembra essere il nostro alleato addirittura all'alleato degli Stati Uniti
Che guida la campagna delle sanzioni per quanto riguarda
La trasformazione dell'uranio
Iraniana
Israele su Israele ho un'opinione
Che c'era il piano cercherò di riassumere e che resiste anche dopo il risultato elettorale di ieri e anche dopo il viaggio di Netanyahu
A Washington dove al Congresso ha detto le cose che tutti sapete
Io credo che se
Vogliamo arrivare un giorno a un equilibrio mediorientale più pacifico e più stabile
Equilibrio nel quale ancora ci sono tre mila cose da risolvere la prima eliminare all'ITIS ma anche i rapporti tra Iran e Arabia Saudita tra sciiti e sunniti ASI eccetera
Se vogliamo arrivare a questo non possiamo considerare folli le preoccupazioni di Israele dobbiamo capire che quando Israele preoccupato
Lì non c'è soltanto Netanyahu o il suo
Estremismo qualche volta ma c'è una preoccupazione genuina
Perché che Israele ha sempre avuto fino adesso
Anche se non lo ammette ufficialmente il monopolio nucleare nella regione perché Pakistan e India non sono esattamente nella stessa regione
Dunque
Un paese che che alle dimensioni geografiche che ha per cui basterebbe un attacco atomico per distruggerlo e che ha un arsenale nucleare che non vuole confessare
Si è sempre comportato nello stesso modo quando iracheni facevano troppo loro hanno attaccato all'Iran quando c'era qualche sospetto in Siria hanno attaccato in Siria
L'Iran però oggi oggi per loro e una minaccia che Netanyahu enfatizza troppo dicendo l'Iran può avere l'atomica fra tre mesi fra quattro mesi
Nessuno crede questo però si deve poter capire la loro paura
E si deve naturalmente poter capire spiegando agli israeliani cosa che l'INPS certamente Netanyahu non fa e che noi facciamo troppo poco banche dovremmo trovare il modo di fare
Quale l'alternativa a un accordo nucleare tra l'Occidente e l'Iran l'alternativa alla a un accordo nucleare e che l'Iran in Iran ma gli equilibri cambiano
La parte più dei falchi diciamo probabilmente prende il sopravvento perché RU armi avrà perso la sua scommessa
E il progetto il programma nucleare
Andrà avanti solo che andrà avanti senza il controllo dell'Agenzia atomica di Vienna senza nessuna trattativa con gli Stati Uniti o con le loro gli europei da dunque completamente al buio
Allora
Ostacolare un accordo nucleare con l'Iran
Perché sia giustamente paura di un'atomica iraniana diventa assurdo perché
Se si ostacola quest'accordo l'Iran arriva la bomba atomica molto più velocemente
Ammesso che ci voglia arrivare
Esiste una fattuale del della guida suprema contro l'arma atomica questo non viene spiegato all'opinione pubblica israeliana io lo vedo anche sui giornali più
Fare ex più aperti non viene spiegato un meccanismo molto semplice e anche gli americani glielo dico romani io credo che se
Si facesse uno sforzo di spiegazione del problema nei confronti di Israele
Calcolando che l'Iran non è uno dei suoi nemici tradizionali lo è stato con Ahmadinejad ma
Non lo è stato in altri tempi c'è stata una grande
Comunità israelitica in Iran e ci sono stati momenti in cui Israele e l'Iran quando il nemico era un altro hanno persino collaborato hanno persino dialogato dunque
Questa paura dell'arma atomica che io capisco
Dovrebbe essere stemperata da tutte e due le parti ma in particolare
Con gli israeliani spiegando che l'alternativa e peggio del ammesso che questo accordo sia un male come dice Netanyahu l'alternativa e peggio
Ecco qui io mi ha chiesto di Israele e manterrò quello che ho detto sulla brevità del mio intervento spero di non aver turbato troppe cose perché noi due ci occupiamo degli stessi temi però
Moderatore fai tu
O nel finale riguardo o qualche riflessione ulteriore quanti minuti ho a disposizione prima che scattino tutti
No no
No allora io prima di tutto voglio ringraziare Giovanna Melandri la Presidente del maxi per questa iniziativa per questo invito ringrazio anche Ministro degli esteri che purtroppo
Purtroppo purtroppo non non ha potuto essere con noi oggi per motivi pienamente comprensibili
Voglio ringraziare Giovanna la squadra i suoi collaboratori per questa straordinaria mostra io l'avevo vista prima quando ancora questo progetto non era nemmeno nella mente di chi poi la Nova
Gestito partorito su qualche modo esautorata straordinaria una se posso una parola un'occasione straordinaria per offrire un'immagine un po'meno convenzionale un po'meno stereotipata
Nell'Iran un'immagine alla quale in media hanno abituato il grande pubblico questa carrellata
Di cinquant'anni di produzione artistica di questo Paese che ha vissuto le vicende così sconvolgenti
Sì complesse così contraddittorie è veramente una grande testimonianza di come e la società civile italiana sia stata in grado di mantenersi dinamica vitale propositiva
Nonostante forse anche grazie alle turbolenze che hanno attraversato il Paese
Mi veniva in mente
Prima ne siamo abituati a proposito di stereotipi sono infatti presenti nel linguaggio comune due termini che sono un po'il risultato della storia recente dell'Iran è che siamo spesso portati autorizzare il termine Ayatollah
O il termine Pasdaran la quando vogliamo indicare
Fenomeni di radicalismo di fondamentalismo lo dico per voi perché purtroppo molto spesso sono stati portati a leggere avente per fare questo Paese attraverso un'unica chiave di lettura che era quella delle delle vicende della politica
Abbiamo parlato molto di nucleare oggi credo che effettivamente è una circostanza particolarmente fortunata quella
Di questa mostra di questa serata ma anche della contesto in cui si svolge questa serata
Siamo parliamo di nucleare non solo perché siamo spero speriamo tutti come mi sembra sia emerso chiaramente dalle dall'esposizione di di chi mi ha preceduto
Alle battute conclusive di questa
Prima parte del negoziato quella che dovrebbe portare ad un accordo politico ad un accordo quadro ma anche per un altro motivo perché purtroppo
Il nucleare ha preso in ostaggio il rapporto dell'Occidente con l'Iran da un numero enorme di anni
Però non ricordo esattamente quando le prime risoluzione del Consiglio di sicurezza mi sembra che sia nel due mila sette due mila e sei forse
Ma prima del nucleare aveva preso in ostaggio il rapporto con l'Occidente da molto tempo e devo dire va detto per onor del vero che il rapporto tra l'Oriente l'Occidente e l'Iran non è mai stato
Un rapporto facile rapporto complesso difficile per mille motivi parte condizionato da un passato
In cui l'Iran ha subìto pesanti interferenze da parte delle potenze coloniali occidentali in primis l'Inghilterra e gli Stati Uniti ma in parte anche addirittura la Russia zarista
C'è stata poi una rivoluzione quella khomeinista che era si è sviluppata all'insegna di una marcata ispirazioni antioccidentali anche questa per motivi perfettamente comprensibili basta ricordare l'episodio noto a tutti
Della presa degli ostaggi nell'ambasciata americana
Che è durato qua lungo portato alla caduta di un Presidente americano
C'è
Fondamentalmente anche questo va detto nel rispetto delle differenze delle divergenze ci sono delle differenze profonde che ci caratterizzano quanto ad alcuni standards per esempio in materia di diritti dell'uomo di diritti fondamentali
Di libertà fondamentali sulle quali ancora le soste sensibilità hanno qualche dici difficoltà ad adeguarsi standard molto distanti
Lo stesso sistema costituzionale iraniano cui accennava Riccardo Alcaro è un motivo per certi aspetti di diffidenza da parte
Di un Occidente che è abituata a confrontarsi con altri modelli politico-istituzionali detto questo
Detto questo io credo che cercherò di andare molto rapidamente
Alla alla conclusione io credo che noi oggi siamo in presenza di una congiuntura forse un po'eccezionale forse unica
Che dovrebbe poter rendere possibile finalmente la conclusione di questo accordo sul nucleare e quindi in qualche modo dovrebbe sbloccare questo rapporto tra d'Europa gli Stati Uniti in generale la comunità internazionale l'Iran
Che ha finora costretto l'Iran in una situazione di sostanziale isolamento politico diplomatico oltre che economico e commerciale perfetto
Di questo progressivo
Impianto sanzionatorio che è stato applicato nei confronti dell'Iran
Come misure destinate a in qualche modo incentivare la ricerca di un accordo sul nucleare e perché siamo
In presenza di una condizione di contesto più favorevole che nel passato
Abbiamo in primis abbiamo l'Amministrazione americana che ha scommesso sull'accordo non era così evidente fino a qualche tempo fa
Oggi anche a rischio di uno scontro diretto con un Congresso a maggioranza repubblicana fortemente critico fortemente negativo sull'ipotesi di accordo l'Amministrazione Obama è fortemente impegnata vogliamo Segretario di Stato che passa giornate intere
Con il suo omologo iraniano impegnato direttamente personalmente nel negoziato
Abbiamo un'amministrazione ed una leadership politica tenere anche mai come ora disponibile pronta a concludere un accordo
Ed abbiamo in Europa che in fondo l'accordo la sempre voluto e desiderato e l'ha sempre sostenuto e che è fortemente impegnata
A favorire a stimolare questo processo di ravvicinamento delle posizioni
Non entro nei dettagli del delle questioni critiche sulle quali c'è ancora evidentemente qualche qualche dettaglio
Pur indifferente da mettere a punto
Problemi di fondo sono quelli delle verifiche e del come quando delle ipotesi di accordo smantellare l'impianto sanzionatorio
Però vorrei ricordare che se ci sono delle condizioni di contesto favorevole ci sono anche delle forse che si oppongono non è soltanto
Israele
E devo dire che in questo senso purtroppo lasciatemi dire purtroppo risultato delle elezioni di ieri non non non non dà un segnale positivo
Probabilmente sarebbe stato diverso se avesse vinto la coalizione
Guidata dal laburista e adesso
Ma c'è una corrente c'era traccia la forte componente della politica americana diciamo grosso modo il Partito repubblicano che ancora si oppone abbiamo visto
Questa iniziativa estemporanea costituzionalmente istituzionalmente scorretta di scrivere di quaranta senatori repubblicani che hanno scritto direttamente al presidente iraniano
Per mettono in guardia dal concludere un accordo che il lo stesso congresso avrebbe poi rinnegato
Una volta dopo le prossime elezioni presidenziali americane
Ci sono e non dimentichiamolo delle potenze regionali che continuano a considerare le grandi più una minaccia che un'opportunità ho in mente le monarchie del Golfo in sintesi dalla DIA saudita alle altre monarchie del Golfo quindi c'è una costellazione di forze
Che non condivide questo disegno di reinserimento delle grandi il nulla in un disegno di stabilizzazione del giornale io credo invece che
E interesse
Nostro dell'Italia dell'Europa dell'occidente in generale favorire e questo accordo e e per tre semplicissimi motivi è stato citato dagli onorevoli dosato e per i termini le straordinarie potenzialità
Che esistono nel campo del raccordo apporto economico commerciali sono fortemente condizionate dall'impianto sanzionatorio che grava sui rapporti
Con l'Iran dell'Occidente con l'Iran se arrivassimo lo smantellamento progressivo detrazioni questo libererebbe un potenziale enorme
Che favorirebbe sicuramente una ripresa degli scambi degli investimenti c'è poi l'aspetto che forse non è stato sufficientemente
Sottolineato e quello del rapporto energetico
Noi ormai da due anni se non sbaglio due mila tredici sono siano due mila dodici addirittura abbiamo imposto un embargo sui prodotti petroliferi e su gas che ha di fatto tagliato
Le possibilità di approvvigionamento energetico dall'Iran mettendo in grossa difficoltà alcuni Paesi europei io ricordo
Ero a Bruxelles in quel periodo dovremmo negoziare
Una clausola particolare per la Grecia per consentire
L'entrata in vigore
Progressiva di queste sanzioni per non mettere in ginocchio un Paese come la Grecia che era fortemente dipendente dalle forniture di gas iraniano e quindi c'era possibilità di riaprire una fonte di approvvigionamento di cui in questo momento l'Europa in particolare ha un disperato bisogno in un momento di crisi così evidente del rapporto con la Russia
La possibilità di riaprire i rubinetti di gas e greggio dall'Iran ci darebbe un enorme chance
E tersa questione terza opportunità lo hanno citato Franco Venturini è inutile che insegni detta lì
C'è questa opportunità di recuperare inserire l'Iran in un disegno destabilizzazione regionale
Io
Sono del parere che l'Iran può e probabilmente vuole svolgeva un ruolo costruttivo in un concerto di grandi potenze
I
Per per rizzare questo obiettivo di stabilizzazione di una Regione che oggi invece caratterizzata da
Fenomeni fortemente destabilizzanti
Franco citato
L'impegno sul terreno controlli SIS
Presidente io vorrei sottolineare
Un aspetto che non è stato ricordato poco fa pochi giorni fa Segretario di Stato per gli ha detto qualcosa che
Forse a molti sembrava ovvio ma era tutt'altro che ovvio fino a che non l'ha detto espressamente cioè che è necessario per stabilizzare le situazioni si va a riprendere un dialogo con l'Assad
E lo sappiamo benissimo chi c'è dietro a Sadr e sappiamo benissimo che dialogare con la strada in qualche modo vuol dire dialogare con l'Iran ecco detto questo
Credo che abbiamo tutti più o meno
Constatato che ci sono solo vantaggi
Dalla conclusione di questo accordo speriamo che si realizzi ma su tutto speriamo che
Iniziative come queste contribuiscono a conoscere meglio questo straordinario Paese Gazzellone
Grazie
Grazie per gli alloggi
Tagliava le feroci
Credo che nonostante il tempo limitato e siamo riusciti a
I
Esatto immettere nel dibattito sull'Iran un po'qualche elemento di sosta i sofisticati sofisticazione in più qualche analisi un po'più con un po'più approfondita dalla complessità
E del sistema era l'internamento
E del contesto regionale del quale
L'Iran si muove e del delle
Tensioni che caratterizzano le le relazioni fra l'Iran e l'Occidente in particolar modo l'Italia e l'Iran e l'Italia
Tensioni anche opportunità io ringrazio il nuovo gli speaker la ringrazio e Ministero degli Esteri per avere avviato che si sa iniziativa il maxi rata della resa possibile
Ovviamente ringrazio voi per essere intervenuti
Buonasera