Intervista a Luigi Marino sulla riforma delle banche popolari

Radio Radicale abbiamo qui con noi dal senatore Luigi e Marino e un esponente politico che viene dal movimento dal mondo delle cooperative dei così detti abbia anche stato anche Presidente dell'Alleanza delle cooperative il senatore lei che cosa ne pensa e qual è il suo giudizio su questo decreto di riforma delle banche popolari
Si poteva anziché fare un decreto legge procedere in linea normale quindi con un disegno di legge consentire a tutti i due rami del Parlamento e non solo alla Camera
Di intervenire la Camera ha fatto
Passi avanti rispetto al testo del Governo
Ma penso che il Senato si sarebbe stato le condizioni
Per rendere questo testo
Un testo accettabile dal mondo delle popolari anche io credo nell'interesse
Dell'articolo quarantuno deve interessare rispetto l'articolo quarantuno della Costituzione nell'interesse
Dell'italianità quindi lei tra l'altro le dice del risparmio nazionale certa mancano con questo
Rammento con questo decreto interveniamo più la tutela del risparmio il vero prima che nessuno ha posto in questo dibattito oggi
E la tutela degli impieghi perché indichi
Tipicamente non scontato
Ma noi
Procediamo secondo le direttive dei regolatori europei
Che voglio norma lei le banche gli intermediari bancari senza rischi
E questo significa aumenti di capitale continuo e questo vuol dire ricerca tutti i costi sul mercato finanziario dei capitali sufficienti per rendere la banca senza rischi
Quindi è chiaro che la banca senza rischi e tutela del risparmio tutto sommato deve tutela il risparmio di famiglie di impresa del mondo finanziario
E ciò che invece bisogna anche tutelare è soprattutto in una nazione come quella italiana che hanno una grande rete di piccole e medie imprese
Gli impieghi verso questo mondo e verso il mondo delle famiglie
Ora se le banche popolare una volta trasformata definitivamente in S.p.A. siano contendibili siano Scalabrini esso dello scalabilità gruppi finanziari esteri
Questi continuano a drenare il risparmio italiano che è uno dei più forte e consistente rispetto al PIL in tutti i Paesi occidentali
Ma poi dove verranno impiegate prescrive
Denari
Presi dal risparmio di famiglie
E di capitalisti italiani lei quale emendamenti avrebbe voluto avere a provvedere approvati
Ma io certamente avrei ha ridotto il numero ridotto però ecco circoscritto
Alle società quotate alle popolari quotate in borsa
Interpella ricco
Preferire della riforma poi avrei aumentato la percentuale del cinque per cento
Di di di l'avrei ridotta sostanzialmente per la garanzia sull'italianità perché evidentemente riducendola rendendo un po'meno appetibile hai ai fondi
Di investimento internazionale ad altre banche di fare Chopin in Italia in queste condizioni lei approveranno il segreto
Sì lo approverò perché il decreto statuto di articoli nessuno ne parla ce ne sono undici che sono sicuramente
Validi e vanno incontro al finanziamento delle piccole e medie imprese delle esportazioni
E delle imprese innovative lo approvo anche sullo specifico perché ci sono stati introdotti alla Camera alcuni emendamenti
Che rendono una fase di passaggio più lungo e alla fase di passaggio da cooperative da cooperative diciamo dal
Legislazione attuale delle popolari a società per azioni deve proprio in questi passaggi si può anche garantire il mantenimento di una quota di italianità di queste banche
Bene la ringraziamo e ringrazio il senatore Luigi Marino e come sempre mi salutavano se mittente da Radio Radicale