Presentazione della prima edizione del premio di giornalismo "Giustizia e verità - Franco Giustolisi"

Presidente
Gentili ospiti signori buongiorno a tutti
In questi giorni a settant'anni dall'anniversario della liberazione abbiamo sentito molti
Parlare
E citare un po'quasi quasi in automatico
Che non c'è giustizia
Senza
Non c'è perdono senza giustizia e non c'è giustizia senza verità lo abbiamo sentito ripetere in molte commemorazioni e una cosa sicuramente molto bella ma
Chi deve cercare
Questa verità e chi deve perseguire questa giustizia
Ecco Franco Giustolisi
Che noi oggi ricordiamo qui sicuramente era fra questi era fra questi che cercavano la verità ci credevano non pensavano che fosse solo un punto di vista
E
Cercava di perseguire anche la giustizia facendo in modo che
Tutti quelli che ne avevano l'obbligo e
Il potere se ne facessero carico
E
In questo lui a a questo Lucia dedicato la sua vita molti di noi in molti di voi lo conoscevano
Molti di quelli che sono qui sono stati accanto a me le persone che Luis più a
Stimato apprezzato con cui ha condiviso
Pezzi di vita e di carriera professionale ma io credo che prima di dare la parola alloro e sarebbe bello darla Luigi
E e in questo grazie alla contributo di di un grande regista è un genio assoluto Vittorio Nevano che dovrebbe essere qui con noi siamo riusciti
In in poche in poche ore e con
Il sapiente aiuto di nel montaggio della di quattro e del materiale Teche RAI
A farlo rivivere qui accanto a noi se possiamo mandare
Questo breve filmato
Noi siamo al servizio del padrone ma dall'informazione
è assurdo
Io perché il lavoro insomma invece vista non posso attaccare Prodi Bersani
Ragazzata quello che lavora
Nel
Regionale non può attacca Berlusconi
Queste informazioni
Bene
Preme
Non viene
Viene
Nell'ordine
A a
Ma
Stradale
La strage di Bologna e quindi criminale del titolo di studio
E
La storia va raccontata dentro
Nel corso degli ultimi due anni della seconda guerra mondiale decine di migliaia di italiani rimasero vittime di Kevin paraggi compiute da nazisti e dai fascisti la Santa vista l'Zeman Marzabotto da Fossoli affini Pisa solo per citare i più conosciuti
Dei mesi che seguiranno la liberazione molti dei responsabili degli eccidi vennero arrestati
Quasi settecento fascicoli richiesta per
Ma nel mille novecentoquarantasette qualcuno pensò bene di chiudere tutto questo materiale
In un armadio di palazzo Cesi
Sede della procura generale militare
Con gli anta rigorosamente rivolte verso il muro
Dove rimasero per cinquant'anni silenziosi massacri i Comuni pratici ebrei di gente comune
Con rastrellamenti di vecchi donne e bambini alla tragedia della morte violenta azione giunse quella della giustizia bravi anche dell'opinione
Titolo del libro L'armadio della vergogna nutrimento editore
Scritto dal giornalista Franco Giustolisi
Già dice molto su questa coltre di silenzio insabbiamenti e di dolose dimenticanze
Un delitto contro la memoria è contro la storia di questo Paese un insulto per le migliaia e migliaia di vittime ancora in attesa di giustizia
Dei numeri uno nove sette sei e due uno sei tre del registro corrispondono quei fascicoli giudiziari relativi alla strage di Sant'Anna
Giornalista Franco Giustolisi si è impegnato per ricostruire raccontare le stragi nazifasciste impunite che secondo conflitto mondiale
Per tornare vuol dire anche assolvere mi ricordo chi uno di essi prendono
Ed è maggiore Reder il
L'assassino di Marzabotto e poi disse
Per il Governo hanno chiesto i miei avvocati
Assolvere si arrabbia comma ci agosto mille novecentoquarantaquattro a Sant'Anna di Stazzema Luca truppe di essenze al comando di Walter Reder uccidono e bruciano seicentoundici civili di cui centoquindici bambini la più piccola aveva venti giorni cinquantuno e cadaveri rimasti ignoti stremati di un prete di far notti a don Innocenzo laziali che a Sant'Anna aveva trovato asilo con i suoi parrocchiali cercò inutilmente di offrire la vita per la salvezza di credenti
Le banche gli eredi della chiesa del paese furono portati sulla piazza attrezzati per bruciare le vittime con il massacro i tedeschi avevano voluto punire gli abitanti della zona fermamente antifascista
Dodici agosto due mila uno
La Germania manda Sant'Anna mi caricato dell'ambasciata di Roma pubblicamente perdono per la strage quel giorno il Governo e le istituzioni italiane erano assenti si può fare giustizia
Per il semplice motivo che la Germania il nemico Bontempo alimentata alleato
Infine l'acquisto di un tempo per la salute sovietica e diretta altrimenti
Durante l'inchiesta della magistratura militare è stata trovata anche questa lettera negli archivi del ministero degli esteri e dell'ottobre del cinquantasei per militare di Roma chiede un intervento del ministro per ottenere dalla Germania e generalità di trenta criminali nazisti autori delle stragi di costui Cefalonia
Dove persero la vita migliaia di italiani
Il ministro degli esteri Gaetano Martino scrive a quello della difesa Paolo Emilio Taviani
Non posso nascondere mi come responsabile della politica estera la sfavorevole impressione che produrrebbe sull'opinione pubblica tedesca una richiesta di estradizione lui avanzata al Governo di bon alla distanza di tredici anni in quel momento in Germania stava avviando la ricostruzione delle Forze armate volute dalla NATO
Martino chiude così la lettera a tagliare
Vi prego di voler prendere in attento esame questa delicata questione che si dovesse essere avviata nei termini procedurali proposti dal tribunale militare darebbe luogo a gran di difficoltà italiani risponde sono pienamente d'accordo con te circa l'assoluta inopportunità di corrispondere alle richieste dell'autorità giudiziaria
Specialmente se si tiene conto del medesimo tempo trascorso poca dei fatti
Taviani nell'intervista che mi ha dato per L'Espresso ha messo senza difficoltà
Pur senza neanche iattanza certamente che lui
Concordo con il ministro
Degli esseri dall'ora Gaetano Martino concordo dite non perseguire incriminare ritardi criminale
Che arrivano ucciso dopo devastato bandiera bianca i soldati della divisione Acqui a Cefalonia
Su calcolato con numeri al ribasso
Circa dieci mila
Del resto io vi erano nell'armadio cosiddetto numero Tecnital maggiore del pubblico
Depaoli tante altre trasmissioni
Argomentare
Menti numero
Perché
Ma lombarda Trasaghis a Bologna Onara
Terriccio implicitamente al termine il tempo
In campo di concentramento Napolitano una colonna notizie vigilata prorogarli
Erano parentesi inglesi americani
Ora
Di ogni nazionalità
Italiani
Tirano fuori
Italiani centotrenta
Tagliente ci aveva revocato il fascismo il nazismo
Privato rame
Il porto in una cava
Doloso dalla prima
Stanno fuori altri
Quanto e compagni
Uno di loro
Per me è un uomo un uomo vero
Credo magna lardo rimane lì per fare in merito
Dopo che portata la liberazione il suo intervento a cercare
Di identificare ricordi dalle compagnie parlo
Anni
Mia amica
Scusatemi sia del capitano
Mi
Falorni Jolly Hotels era
Argomenti a maggioranza degli italiani del suo tempo
Non latino buongiorno
Per la dignità
Insieme a tanti altri amici questi e la verità
Che le cose
Tutte le storie
Io dico che non può essere il
Ma grazie
Lungo
Ecco con pochi spezzoni quello che abbiamo trovato all'ultimo lamento con poche ore di montaggio credo che solo
Vittorio Nevano grandissimo documentarista regista premiata a Cannes più volte il conosceva Franco Giustolisi dei tempi di TV sette poi
Parleremo anche di TV sette poteva riuscire nella magia di portarcelo qua era lì
Molti di voi se lo ricordano l'anno scorso e e qui ebbe la la soddisfazione più grande dei suoi ultimi giorni perché
Quando finalmente qui vide che la sua battaglia contro i silenzi su queste stragi nazifasciste
Impunite come vedremo poi ancora protette per la prima volta ebbene un evento
Nazionale e lui non non abbiamo potuto montarlo per per motivi di semplicemente di tempo ma vorremmo che questo poi appunto diventasse un film su di lui
E Luigi ringrazio moltissimo gridò puntando il dito Rocco che il dito contro il Presidente Grazie dicendo lo dobbiamo all'Hui lo dobbiamo all'UE credo che a questo punto il resto ce lo possa dire Presidente
Autorità relatori i gentili ospiti poco più di un anno fa come abbiamo visto nel commovente video
Di Vittorio avevano in questa stessa sala dopo un mio breve intervento sul tema del convegno dal titolo settant'anni dalle stragi nazifasciste prendeva proprio la parola a Franco Giustolisi
La grinta con cui intervenne me l'avete vista per la sua la forza della sua denuncia la costanza
Della sua battaglia
La tenacia
Nel cercare di mantenere viva
La memoria di quanto avvenne nel periodo più tragico
Della nostra storia non ci poteva fare immaginare che sarebbe stato
La sua ultima uscita pubblica
Prima di entrare qui in quei minuti in cui i relatori si incontrano nella stanza affianco mi disse che era la prima volta che finalmente
Al settant'anni di distanza si teneva un incontro nazionale
E per di più in una sede istituzionale sull'armadio della vergogna e sul processo per le stragi
Non posso però dimenticare soprattutto la frase con cui esordi nel suo intervento ufficiale
Da oggi entriamo nel futuro
Poi abbiamo avuto anche uno scambio
Così scherzoso
Perché
Mostrava insofferenza la cravatta e allora il leasing guardi penso che qua e di regolare attenere la cravatta però se la può togliere e quindi questo lo altri in un mettendolo a suo agio ancora di più
Che bella frase da oggi entriamo nel futuro soprattutto perché detta da un uomo di ottantotto anni
Franco Giustolisi era un giornalista vero
Scomodo che ha dedicato la sua vita a scoprire il lato oscuro del potere
E della società attraverso le sue inchieste abbiamo visto iniziando dal Paese Sera allora di Palermo un giornale
Eretico l'ora che tra le sue film già visto ben tre giornalisti uccisi dalla mafia Cosimo Cristina che ho ricordato pochi giorni fa a Rosarno Mauro De Mauro Giovanni Spampinato
Franco andò puoi al giorno e da lì alla RAI dove fu impegnato nei primi approfondimenti relativi punta approfondimenti televisivi con inchieste dure
Di informazione di denuncia quando all'Espresso dove
Ha lavorato per trent'anni
Avremo modo grazie a tre grandi giornalisti Roberto Martinelli che con lui ha lavorato al giorno il presidente Sergio Zavoli col quale collaboro in RAI
E Bruno Manfrè lotto dell'Espresso di ricordare quegli anni di ascoltare da loro il ritratto professionale è umano di Franco
Un ringraziamento particolare va Virginia Piccolillo del Corriere della Sera
Che modo nel nostro incontro e con lei Franco ha combattuto le ultime battaglie a lei affidato quella finale per far luce sui crimini compiuti
All'estero dei militari fascisti
E parlare del lavoro di Giustolisi significa inevitabilmente ripercorre le pagine più drammatiche della storia del nostro Paese le vicende
Criminali del banditismo sardo sardo dei sequestri in Calabria lo scandalo del Banco Ambrosiano la vita e la morte di caldo il caso Mattei le inchieste di mafia e quelle sul terrorismo
Su cui avremo
Il piacere di sentire il ricordo di Giancarlo Caselli
La P due le interviste esclusive a Licio Gelli le carceri
Tema su cui ascritto moltissimo dallo scandalo delle carceri Doro alla durezza
Dell'Asinara e di Pianosa fino al libro al di là di quelle mura con Pier Vittorio buffa che era con noi anche l'anno scorso e che fra poco ci presenterà il premio che è stato istituito
Negli ultimi anni il suo lavoro si concentrò su quello che con sintesi mirabile definiti L'armadio della vergogna
Il ritrovamento dopo quasi cinquant'anni di silenzio e di rimozione di ben seicentonovantacinque fascicoli di inchiesta occultati presso l'archivio della procura generale militare di Roma
E da tale ritrovamento dalla sua campagna di stampa e venisse una serie di processi che arrivo a sentenze definitive di condanna all'ergastolo un risultato
Importante sotto certi aspetti paradossale per altri
Da un lato infatti è tornato all'attenzione pubblica il disprezzo per la vita
La barbarie la crudeltà dei massacri perpetrati dei tedeschi in ritirata negli ultimi mesi di guerra
Dall'altro invece urla alla coscienza civica del nostro Paese la beffa di sapere i condannati liberi
In un suo noto articolo giusto di si conclude con queste
Amare parole
Non sono fuggiaschi non sono evasi non sono latitanti sono tranquilli e liberi la Germania li protegge l'Italia fa finta di niente
E dalle lettere che sono state riportate
Nel filmato abbiamo il pieno riscontro di quello che era la volontà politica dell'epoca
Franco non ha smesso fino all'ultimo giorno di chiedere giustizia per tutte le quindici mila vittime di quelle stragi di denunciare l'indifferenza delle istituzioni di raccontare quelle storie affinché tutti ne venissero a conoscenza
Lasciatemi dire che
Vedere qui oggi in quest'occasione di lancio del premio a lui dedicato e vi ricordo della sua vita vedere
E
I sopravvissuti a quelle stragi ebbe mi commuove ancora oggi siete un importanza notevole si è più un'importanza notevole perché costituite la testimonianza viva
Vivente che deve fare ancora memoria
Che voglio davvero salutare ringraziare di cuore per voi che siete denunce da Sant'Anna di Stazzema insieme al vostro Sindaco da Borgo da Borgo Ticino dal munite immuni nasce di Arezzo
Marcella deleghi figli del Capitano
Francesco ucciso a Cefalonia l'abbiamo vista nei filmati
La vostra presenza qui per ricordare Franco settanta anni dopo quei fatti ci dà la misura di quanto questo rapporto con lui fosse profondo
Col suo lavoro arrivato a voce a voi che per anni avete raccontato le vostre storie drammatiche senza incontrare l'attenzione dovuta
Avete ripercorso quelle ore terribili senza alcun conforto e avete vissuto una vita in compagnia dell'assenza dei vostri cari
Ha continuato senza sosta indagare Franco sull'occultamento di quei fascicoli apprendere sull'opinione pubblica affinché lo Stato si facesse carico di azioni coraggiose nei confronti dei condannati e il procuratore militare
Marco De Paolis ci dirà cos'è cambiato nell'anno trascorso dal nostro convegno appunto di un anno fa
Come era nello spirito di Franco per il quale come abbiamo ricordato un anno fa cominciava il futuro la giornata di oggi non è rivolta solo al passato
La presentazione del premier giustizia e verità Franco Giustolisi per il giornalismo di inchiesta è una buona notizia
Perché guarda in avanti perché mira a raccogliere i frutti di quei sei mila Chatila Franco
Il coraggio la passione la determinazione lo scrupolo della verifica il non piegarsi anche quando si sa di pagare un prezzo
E correre un rischio
Un rischio e non avere timore né dei padroni né dei padrini
In Italia i giornalisti veri corrono dei rischi quotidianamente ci sono regioni in cui chi cerca di descrivere la realtà senza veli rischia ancora la vita
In cui si combatte una battaglia quotidiana tra il dovere dell'informazione e la pretesa del silenzio
In cui si arriva a minacce intimidazioni querele temerarie
Martedì scorso a Rosarno o premiato due giornalisti
Nieri in tv ho sentito il racconto di Sandro Ruotolo sulle minacce ricevute dal boss Zagaria e da qui io rinnovo la mia
E la nostra vicinanza il lavoro del giornalista quando non è asservito al potere o al potente di turno è un lavoro prezioso per la democrazia per l'opinione pubblica per i cittadini
Parafrasando Longanesi potremmo dire che non è
La libertà di stampa che manca
Pur con i problemi che sappiamo mancano i giornalisti liberi ma quelli che ci sono e non sono pochi
Illuminano una professione fondamentale se vogliamo nutrire ancora la speranza di migliorare il nostro Paese cara Lidia
Tuo padre era uno di questi un combattente combattente vero
E noi tutti siamo qui per ricordarlo con tanta tanta emozione grazie
Se agli atti
Non mi ecco
Allora abbiamo sentito dalle parole del Presidente anche parte di su qua la sua
Grande ricchi mancarvi era giornalistica
E forse però pochi credo che pochissimi anche anche in questo tavolo sappiano
Come lui ha iniziato
E meno raccontava ieri appunto Livia Giustolisi la figlia che sicuramente ha ereditato dal suo papà molte cose
Inclusa la grinta
E
Lui dove va lui era figlio di un noto grande avvocato
E chi lo voleva ingegnere anche se lui non amava i numeri
E non avrebbe mai voluto che facesse il giornalista purtroppo
Mori improvvisamente come sua madre
E lui in qualche maniera ne approfittano per cambiare la sua vita e il appunto cominciare i suoi sordi alla a Paese Sera poi come abbiamo sentito dalla per dalle parole del Presidente
Ci fu Italia domani Ninì l'ora di Palermo e e e poi arrivò al giorno
Dove incrociò
Roberto Martinelli
Il decano dei giornalisti giudiziaria adesso mi insulta che ci può raccontare qualcosa di quei giorni
Grazie
Dedicano in che senso
Franco arrivano da noi questo appartamento di via Della mercede quarantadue
E il sessanta
Con corridoio sette otto stanze
Dove nacque il giorno
Un giorno era diretto da un ex medico
Baldacci è un o meno a un omone alto severissimo
Che credeva nella nostra professione veramente
Diceva prima il Presidente Grasso
Che
Ci sono ancora i giornalisti liberi in Italia
La stampa è in crisi però qualcosa ancora si può fare
Purtroppo io non credo più impresa stampa libera e me ne scuso
Franco
Incontro in questi corridoi in queste stanze
Colleghi che si chiamavano Grilli De Luca
Gianni Rocca
Mario Pastore
Luigi Locatelli
E tanti altri ancora nomi illustri questo nostro mestiere
Lui imparò qualcosa da questi colleghi ma insegno anche tante cose
Ci insegnò Estense liberi
E corretti verso il nostro pubblico
Era burbero di carattere sul lavoro era severissimo andava confidenza
Redazione c'era un'atmosfera diversa da quella che c'è oggi nei giornali eravamo amici ci volevamo bene ci scambiavamo nostre esperienze
Sì diceva Livia chilogrammo anche appare letta e corridori Franco no era in disparte sempre serio sempre impegnato
Certo restava allibito quando noi facevamo cose che
A pensarle oggi sulla solamente incredibili e ricordo una soltanto Giovanni ventitre
Un giorno che ha visitato le carceri detenuti cose ricevere a nobiltà romana la nobiltà nera
Diciamo nella tra virgolette
Chiedemmo al nostro dica vista mi raccomando ci fa un bel servizio
Il rischio che noi non si entra in un incontro riservato non possiamo raccontare nulla
Allora con quelli dell'Ucraina
Che poi diventa direttore generale grande amico e grande giornalista
Decidemmo di
Andare di nascosto facendoci passare per nobili anche noi comprammo duettare ittica
Ho una Mercedes netta a noleggio e l'autista del giornale
Sì presentammo al portone Sant'Anna buona lettera stampata nobiluomo negli De Luca e nobili luogo Roberto Martinelli entrammo
Che il bicchiere più basso di me mi ha detto alla spalla sulla quale io prendevo appunto a Ponte di quello che diceva il Papa finché a Livorno due guardie svizzere
Spesso scesero lor signori siamo giornalisti bene accordati ecco questo era il giornalista un giornalismo di oggi ieri e il giornalismo al quale Giustolisi ha lavorato e ci ha fatto a lavorare
Perché Franco
Naturalmente severo con noi e qualche volta ci rimproverava ci si gridava ci correggeva anche gli errori che facevamo
E ora
Questo premio che voi avete
Vorrei che organizzare verità e giustizia fatto molto riflettere
Franco ha rivelato una verità terribile
Nel suo libro nei suoi libri raccontato cose che oggi forse sono non pura contabili
Ma mi sono chiesto quale verità e quale giustizia saranno premiati
La verità processuale
La verità
Mediatica la giustizia processuale con la giustizia mediatica è un problema quello di oggi
Io ci scherzando con i colleghi
Dicevo che i miei tempi ho fatto il solito giudiziario per tanti anni non sapevo cosa fossero e conferenze stampa dei pubblici ministeri
Quando ho visto il video conferenza stampa non ci sto ma cosa sta accadendo in questo Paese
Io penso che Franco l'abbia pensato a come me totalmente severe corretto che ci sia un po'scandalizzato tra virgolette
Anche lui
Io penso che
Esistono ancora
Delle norme del Codice penale che vieta no e divulgazione notizie che devono essere sette segrete riservate o comunque possono essere
Rivelata soltanto dopo il dibattimento nel dibattimento o come dice il codice quando l'imputato non l'invecchiamento ne venga a conoscenza
Ecco perché mi chiedo approvare giustiziabilità intendete riferirvi voi
è un problema che mi sono posto tante volte
Su un processo famoso
Negli anni sessanta
Il professor Fenaroli Franco era da noi
Tra un anno prima sentenza Furet Giulio nel sessantuno discutemmo tendendo al centro della colpevolezza
E che il processo che si sarebbe fatto
E devo dire che io porto un rimorso
Perché quel processo segno
La data importante francobollo
Lo compra lo contesto tantissime volte
è un passo molto atteso
Sui giornali
Pubblicavano pagine intere
Sui verbali degli imputati
Il giudizio usate degli interrogatori degli imputati
è il giorno in cui
Si iniziò gli sorpreso in Corte d'Assise
Il fotografo levano entrare perché i giornali e volevano le foto dei protagonisti Fenaroli da una parte piani dall'altra divieto assoluto del Presidente da Borgo che chiuda
Va bene effettua la buona disse nolo dentro le fotografie
E io fui colpevole in questo
Consiliari fotografia di nascondersi
Dietro la giacché dietro la cravatta
Una macchinette sia ma ora non ricordo come attaccata conosco OSCE dietro alle spalle
La schiena e con il telecomando siano così insomma in tasca
Altri
Giovani entrano con dei codici fasulli
Nei quali
Cioè discussa soltanto aperto la diciamo la copertina e dentro questi piccole macchine fotografiche le meno ACXA che naturalmente fecero
Centinaia di poter venire
Presidente la Bua il giorno dopo quando mi dei giornali
Coperte di foto si arrese e fece in modo che
Tu Fazio quando i ricordi quei tempi fece dette spazio ai fotografi cominciò allora presso mediatico comincio allora la verità mediatica non lo so io penso che questi anni sia forse esagerato
E Franco che ho sentito qualche tempo fa
Abbia in qualche modo condiviso quella che premia siamo convinzione di vecchio entri quattro cronista non tempo antico
Ecco io mi chiedo e vi chiedo di tener conto di questo problema nel TPL dare questo premio acqua e giustizia voi vorrete a quale giustizia e verità voi volete riferirvi grazie
Abbiamo sentito in sicuramente Franco Giustolisi
Fino alla fine
A cercare appunto di e e di trovare
La verità e di di combattere per questa informazione
Pulita come diceva lui con la schiena dritta che è un modo di dire che usano in molti ma pochi invece mettono in pratica approvato fino
Lo possiamo dire fino all'ultimo respiro
Non sappiamo in quali condizioni venuto qui
E e oggi ci promuoviamo ancora ricordare quanto faticava ma fino all'ultimo e ve lo posso garantire fino
Agli ultimi giorni alle ultime ore
E Louilt continuata a provare tentare qualsiasi strada per far emergere la verità e anche la giustizia quindi abbiamo visto questa sua lotta
Infaticabile da combattente come diceva il Presidente Grasso e è andata avanti negli anni
E dopo il giorno come diceva Roberto Martinelli Lin contrordini De Luca noi proprio da vinti Danieli De Luca viene portato in RAI e fece parte di quella squadra
Che modificò il giornalismo televisivo e facendo TvSette il primo rotocalco d'inchiesta di denuncia
Che appunto assegnato una svolta nella storia della televisione e di cui ci parlerà adesso il presidente Sergio Zavoli
Che ne è stato uno dei motori non immobili ma molto il movimento direi visto appunto che con
Le sue coraggiose inchieste
Una per tutti quella sul Codice Rocco che per la prima volta
Scatenò o dopo la reazione dell'azienda che era
Ancora
Più paludata
Sicuramente dei tempi successivi scatenò una reazione ci fu per la prima volta uno sciopero si arriva addirittura alle dimissioni se non sbaglio del
Presidente della RAI
E ci puoi raccontare tocca incontrato Franco Giustolisi a TvSette che cos'era quella trasmissione come lo ricordi
Giustolisi arrivo in televisione
Da una reputazione ormai conquistata e largamente consolidata sui giornali
Qui sono state dette delle cose essenziali per capire la personalità professionale di Franco quando arrivo in televisione
Avevamo già come posso dire un senso di timidezza nei suoi confronti aveva fatto una una scelta
Che a me parve subito straordinaria tante scusate la citazione di me stesso ma d'altronde siamo delle creature pubbliche quindi in qualche modo ci esponiamo tutti i giorni a qualche
Ha qualche disapprovazione mi cito perché a quei tempi io fui risolutamente d'accordo con Giustolisi quando dicevo che la televisione doveva
Essere animata da un senso di civismo
E di responsabilità civile che fa di cui francamente non si coglievano bene disegni
Eppure eravamo il servizio pubblico
Eppure si concedevano privilegi alla televisione il Cannone tanto per dirne una
Eppure in televisione
Ci sono arrivate delle personalità del giornalismo le più accreditate
Dai concorsi per esempio molto severi che avevano selezionato
Una
Piccola classe dirigente si così si può dire
In una in un sistema che era ancora regolato da alcune nefandezze
Che purtroppo avevano sedimentato
Una situazione suggestivo Rampelli chi doveva dar conto di ciò che era il servizio pubblico e lo strumento era sulle prime il latifondo
Debbo dire senza volere fare una dichiarazione di carattere politico evidentemente che era notoriamente voglio dire una
Una questione
Sostanzialmente prevalentemente democristiana
Poi abbiamo avuto il periodo della spartizione in cui i partiti potevano partecipare
A questo sistema portando ciascuno si presumeva il meglio di sé stessa
Di modo che si potesse dire che si era lontani ormai dei tempi in cui
La divisione apparteneva solo a qualcuno
E infine il pluralismo
Se non che nel mille novecentosettantasei Martinelli lo conosce bene Masiello storico del nostro nel nostro mestiere di qualcosa di più evidentemente
Accade una cosa davvero bizzarra
Una curiosa sociologia aziendale si inventò un pluralismo che si fondava su questo principio che ogni tre stanza dovesse essere diretta
Da un risaputo appartenente ad un partito
E al quale avrebbero fatto capo tutti quei giovani o non giovani giornalisti
Che si riconoscevano in qualche modo nel pensiero politico di questo direttore
Con il risultato che si avevano con due telegiornali il terzo ancora forse non era cominciato
E
E tre Giornali Radio che diventavano
La come posso dire la specie Elettronica
Dell'informazione io ricordo la prima riunione quando inaugurando il GR uno che mi era toccato
Mi sono mai di fronte a una serie di i colleghi
Che avevano
Riuscirà a parte voglio dire le qualità professionali è una caratteristica assoluta che li rendeva veramente omogenei erano tutti i socialisti
Allora io spiegai che non intendevo nero lì per questo non intendevo dirigere va avanti
E che da quel momento io mi sarei adoperato sperando di poter contare sulla loro collaborazione
Contavo di portare nel giornale del servizio pubblico
I rappresentanti di tutte le formazioni politiche per così dire i pensieri politici mi dispiaceva dire brutalmente i partiti politici ma era una piccola ipocrisia mie
Andai alla ricerca dei comunisti dei liberali dei democristiani socialdemocratici eccetera per contaminare un pochino quell'idea che ho chiamato bizzarra ma che era veramente nefasta
De come posso dire il problema del pluralismo verticale
Per cui tante tante diversità
Finivano per essere una somma di faziosità praticamente perché ciascuno doveva corrispondere al proprio principio che era quello di dover rappresentare l'azienda in nome di un'appartenenza politica
Ci vuol poco per capire come un sistema che assegni ai partiti un potere di questa natura è destinata a rovinare direbbe Machiavelli
E le cose andarono
Andarono abbastanza bene a parte il fatto della
Della ricerca
Di questi colleghi che mi ricordo che mi mancava illiberale
E mi dispiaceva perché il liberale voleva dire tante cose da un punto di vista soprattutto culturale
Ed invece alla ricerca e andai mi dissero anzi alcuna voce
Che mi portò in viale Mazzini alla sede della RAI quello del cavallo
Mi dissero che c'era un liberale
Io arrivai in viale Mazzini chiesi notizie di questo di banane solo conosceva fiction uscire dissero no io credo di sapere dove sotto il Corso Toscana lava c'è un ufficietto io mi presentai Boussaidi si sono già o di questo
Avevo un tono un po'mi riferisco era una
Persone
E anche educata secondo una disciplina si vedeva scattò quasi sull'attenti sembrava un militare
E io non mi diceva norme ci seduto io sono semplicemente un tuo un tuo collega sono venuto qui per dire sì se si è disposto a venire a lavorare per il mio giornale che è il GR contro
Per assistette una specie di svenimento questo ragazzo di vento uno dei migliori viaggiatori delle GR uno la la prima notizia anzi la seconda per la verità
Mi costo molto doverlo ammettere ma non posso farne a meno che la prima notizia dal
Della cattura di Moro fu del GR due e del mio rivale giovedì di Gustavo Selva perché
Ci ha appena lasciato
E questo non è liberale che Eraldo bello purtroppo non c'è più
Fu la seconda voce
E diventò un grande economista
Con questa premessa
Non si poteva pensare che la RAI avesse trovato la strada giusta ricevevamo dall'estero tutta una serie di provocazione di molto fondate tra queste
Giustolisi che avevamo un tesoretto un patrimonio non di esperienze e di prove documentabili
E che il giornalismo era un'altra cosa
Non dico si offrì
Perché fummo noi in qualche modo a coinvolgerlo nelle nostre questione e non diciamo collaborare
Articolo sette si occupa in televisione di ricordo tutti emigrazione
Piano di rientro di colore
Ed era un argomento che non tema in risalto l'importanza drammatica che ha assunto oggi
Sembrava strano che un giornalista di quella modernità
Si occupasse di un tema nonché l'Italia aveva lasciato un po'alle spalle che era diventato un po'ridondante e retorico crepuscolare qua eccetera
E
Malgrado questo
Giustolisi ne trasse un'inchiesta di una
Di una preveggenza così profetica così utopica direi quasi ma l'utopia politica Piva parlando con delle persone intelligenti che che voleva dire un'altra cosa di quello che si crede normalmente
Utopico così come retico tutto quello che che può esserlo diventare diverso semplicemente
E hanno una è quella inchiesta aveva un tonalità così nuova così in moderna e così allarmante così inquietante da industria pregarlo di continuare ad occuparsene
Seppure con prezzatura e più deboli
Perché è un'inchiesta bene o male anzi
Ci obbliga
Esercitare il racconto alla narrazione in una serie di puntate tanto da dar luogo a un ciclo mentre TV sette poteva ospitare al massimo un un servizio di un quarto d'ora reca
E fu liti comincio la mia frequentazione indi di Franco che si manifestò con una specie di lusinga da parte mia perché si era occupato del Codice da rifare
Io avevo fatto un servizio per articolo sette in cui
Insomma potete immaginare insomma descrivevo questo codice come qualcosa su cui bisognava ritornare per giudicare loro per
Per ritardi vita ma ammodernato ore
E condotto ad essere ciò che serviva a una democrazia conclamata alla quale dovevamo tante cose eccetera
E accadde che uno degli intervistati dopo avere parlato una ventina di minuti solo
Sottoposto a far qualche mio taglio che lo ridusse credo cinque o sei minuti intervento penso bene Egisto casi con il Presidente dalla Repubblica di allora
E il sarà grazie il quale in televisione aveva evidentemente dei punti di riferimento
Fece sì che ci montasse un grande scandalo per dire che il servizio pubblico esercitava dei poteri incongrui addirittura eversivi
Citando questo
Vere questo mio servizio Bernabei che al contrario di quanto si è detto in quei tempi era un uomo molto il più libero di quanto non ci credesse
Si rifiutò di accettare l'idea che il cronista cioè io avesse sbagliato
Dimostrò che il servizio obbedire a tutte le regole di un servizio giornalistico
E avvertì
Inc coloro che stavano così tirando un po'l'accordo che lui non avrebbe mai concesso che venisse praticamente allontanato un giornalista che non sapeva fare il suo mestiere
La sua difesa fu condivisa direi gas quasi tutta la stampa nazionale potete immaginare quale si ritrasse da quel concerto
Che in qualche modo salvo
Il servizio pubblico parliamoci chiaro
E io rimasi dovere e il Presidente della RAI purtroppo
Dottor Grasso lei non correrà questo
Questo rischio
Perché qui il Presidente di allora era un uomo delizioso in un certo senso
Ma che non amava moltissimo la politica nel senso che
Ne capiva poco
E pensava che fosse una cosa molto seria molto importante e rigorosa si sentiva un po'estraneo rispetto a questo problema che invece investiva la RAI la mattina alla sfera
E diventa quindi un messaggio molto fastidio si offrì il quale anzi di essere lui il capro espiatorio si chiamava Sandulli è una persona personalità che Caselli per esempio agli altri che si occupano
Di cose di questa natura
Sa bene che era un uomo di di di prestigio da personalità servi eccetera
Tant'è che io lo andai a trovare a casa casi per scusarmi e lumi alla moglie sì ed è tenuta a fare con persino con l'offerta del per Rosolino
Che ne io non dovevo sentirmi in colpa che ringraziamo anzi di questo gesto che io compivo finora impara statistico ricordo ecco questa lezione molto legata allora alla mia
Non possono anche dire amicizie perché fu una conoscenza che rimaneva
Affidata intanto al poco delle occasioni in cui ci si incontrava
E al molto invece che significava nella relazione quello che ha detto Martinelli cioè che era un uomo di di grande come posso dire energia mentale
Che aveva euro un'opinione severa del della personalità
Talché non era sempre il facile da da frequentare non era l'amicone per così dire
E questo è un pochino
Evitava insomma il rapporto stretto eccetera
Però io non ho mai dimenticato le cose che ha fatto che sono state qui citate
E mi dispiace dei di avere preparato Unione un piccolo sunto che rischia di diventare quattro righe perché tutte le cose che mi parevano meritevoli di ricordo sono state dette a sé il meglio di quanto avrei potuto fare meglio
E poi tuniche dire insomma che
Siamo due passi dal servizio pubblico nella nuova gestione
Che nelle sue mani Presidente
No è anche no voglio dire nelle sue mani mi riferisco alla dimensione molto interno insomma alla allo stabilimento del Senato
E che però
Si muove in un'atmosfera che secondo me
Esigere un cambio di
Di tonalità diciamo
Intanto nel definire il servizio pubblico e soprattutto nel modo di realizzarli
E così un po'della scuola che ogni tanto si crede di avere fatto grandi cose
E poi si finisce col dover ammettere con
Con Ennio Flaiano che sceglie come è vero che si spendeva in paradossi ma non di rado seccare quando disse tutto quello che che non so noi imparato a scuola e i Comuni che non lo si dice essere anche della televisione
Che ha preso una strada che mi sembra meritevole quanto meno l'interesse
Dove l'inchiesta è diventata veramente era
La regina per così dire di quel giornalismo di cui tutti qui hanno avuto motivo in qualche modo di coloro che hanno già parlato di dispiacere però non voglio rinunciare a dire alcune cose
Che avevo in qualche modo promesso di dire all'idea
Per dire che è meritoria veramente meritoria in un tempo in cui si concedono i premi amarlo bonaria
Di
Testimoniare con questo premio
Quanto è dovuto a Franco perciò che perdura del suo lascito professionale specie in un tempo segnato dal dibattito sulle più o meno rispettate responsabilità di quanti si occupano di informazione
Quasi non ci sentissimo più in obbligo di rispettarne la funzione civile ed etica
Da quando si esige che il giornalismo si faccia interprete strumento
Di una vera la nostra realtà corrispondente al dovere essi dell'informare ma anche ha la responsabilità del comunicare cioè di garantire la Pubblica rappresentazione della realtà e il diritto di poterne cogliere il senso più complessa e profondo
Franco Giustolisi è stato per usare
Un'espressione non più in voga
Un giornalista di frontiera
Che non amoreggia va con la notorietà cioè obbedendo un costume generato dalla TV oggi chiamato visibilità bensì
Al di là di ogni lusinga intendendo se stare dalla parte di chi considera il suo lavoro una forma di pedagogia civile garante di un pluralismo che manifesti la struttura ideale concreta della democrazia
Giustolisi futuri prime interpretare questa premessa il suo giornalismo coltiva particolarmente l'interesse per l'ambito complesso ma stimolante dalla giustizia
E non a caso il Presidente Grasso mi ricordo di una solidale vicinanza
Incorra Gérard come abbiamo avuto del resto la prova stamattina
La lettura di ciò che Giustolisi mise al centro di un impegno difficile e rischioso con una narrazione sugli non una narrazione suggestiva ma il coraggio
E la forza di una civica dedizione in cima a tutto
Articoli rubriche servizi corrispondenze su L'Espresso Paese serve allora il giorno collaborando con l'unità del manifesto ed indimenticato ne abbiamo avuto la prova
Teste il TV sette dalla RAI si impone l'inchiesta
Dedicata all'inquietante armadio della vergogna
Così si chiama la ricerca la scoperta e la denuncia di una storia collocabile tra le pagine più preziose e più dolorosa sulla repressione dei partigiani tenuti in vita
Dal calore fraterno di una speciale cittadinanza riservate agli complimenti signor Sindaco
Da Sant'Anna di Stazzema in quell'armadio ardeva nel silenzio il fuoco dalla vergogna dopo un'indicibile se quella di contrasti di menzogne
E si rischi di ogni genere Giustolisi restituì ha una coscienza pressoché universale
Seicentonovantacinque capitoli di un dossier contenente nientemeno due mila duecentosettantaquattro notizie di reato cioè la gran parte delle violenze nazifasciste rimaste nel silenzio
Occorre dunque conoscere quelle voci perché la storia persone non è solo un bilancio e anche la sua fonte anche il suo futuro
E quando è occultata
Va prestata alla sua restituzione Franco dunque
Ruppe quei lacci e alla storia tornarono porci grazie
Abbiamo sentito come tutti quelli che hanno lavorato con loro che lo conoscono che lo hanno amato ricordano questo rigore unito alla a voluta non disponibilità compromessi di Nelson genere
Che oltre ad averlo reso a volte
Insipido come personalità agli anche procurato adeguai professionali e Luis diceva in RAI Palmizi batterono alle onde corte che erano in programmi destinati all'estero per
E dopo la RAI però trova una sua casa accogliente all'Espresso dove questo suo
Impegno duplice come abbiamo sentito di di informazione ma anche di impegno civile e forte
E queste sue battaglie trovarono questa
Questo giusto riconoscimento ce ne parla l'ex direttore de L'Espresso Bruno Manzi dell'otto maggio
Ecco buongiorno
Ma scusatemi intanto non rinuncio alla da due-tre ringraziamenti scusate il primato mettono al Presidente Grasso che che ci ospita vorrebbero ringraziare il Sindaco di Stazzema che
è stato un po'il promotore di questo di questo premio
Ringrazio Pier Vittorio buffa che ne è diventato il motore diciamo così rotolamento voglio ringraziare Livia
La figlia di Franco di cui ho subito nelle ultime settimane
Amichevole pressione perché si andasse avanti in questo
Non è riuscita a temperare diciamo l'inevitabile emotività di questo momento ha poi alla tenacia di famiglia diciamo quindi
Beh quindi grazie ma io Orengo avuto a che fare diciamo con il ciclone Giustolisi chi lo conosce sa che non è saggio quando uso questa
Questa parola
In due fasi diverse nella prima negli anni novanta quando arrivare la prima volta L'Espresso dal dal caporedattore poi del vicedirettore
è una seconda volta invece appunto negli ultimi anni quando ne sono stato ne sono stato
Direttore e avere a che fare con con lui capite non è non è semplice perché
Ho già detto di una volta delle telefonate di Franco che era una caratteristica o di io la telefonata di Franco e poi gli incontri cioè le discussioni quando lui spiegava le notizie che aveva raccolto
E cercava di imporre di spazzini lui che non avevano non aveva idea di cosa fossero le battute i computer li internet le mail
Per lui era il flusso delle notizie delle emozioni
E dei sentimenti che finivano finivano sulla sulla carta quindi non erano non erano in continuano discussioni spesso erano
Erano liti erano era molto difficile sempre da contenesse gli avesse detto fai tu avrebbe probabilmente riempito l'intero giornale rifiutandosi sempre di
Scendere lo ricordava anche Virginia compromesso a mediazioni che giudicava delle non solo del dette le debolezze ma quasi degli atti di moralità
Diciamo così delle cose che non assolutamente non non gli appartenevano il problema è che
Luigi trovava misterioso e incomprensibile il fatto che la sua indignazione morale per la sua passione civile non fossero patrimoni dell'intero Paese
Una delle ultime lettere che ha scritto al Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli concludeva la sua lettera dicendo ci impegniamo a tirar su il relitto dalla concordia e poi non facciamo lo stesso per tirare
Fuori dagli armadi lei i misteri segreti cioè cercando di fare emergere la verità come quella nave che che veniva chi veniva fuori
Negli anni a parte il carattere conosciuto insomma di Franco le difficoltà che sapete inutile che visibile vi dica altro
Negli anni poi nella prima fase diciamo così il GP giornale che facevamo il giornale di Rinaldi
Aveva anche meno possibilità di ospitare le cose faceva Franco se perché perché era la stagione della del del della grande valanga berlusconiana
Quindi il giornale era molto impegnato in questo su questo fronte è una spiaggia pare altresì di antologia no di antiberlusconismo di anti Berlusconi
E molto concentrata e quindi riuscire a trovare spazio per i vostri Franco era assai di filtro e III compiuto spettava Megolo dispiegare della difficoltà delle cose ben potete immaginare però
Nonostante questo in quegli anni Franco è riuscito a mettere a segno alcune inchieste alcuni servizi e sono rimasti pezzi di di giornalismo e me le sono segnate alcuni alcuni li avete già visti dice visti qua ma
Il filmato che abbiamo visto ha ricordato il Grand Hotel Pianosa e Asinara ma non è passiamo sulle cose così poi no norme non ci rendiamo conto ma insomma lì per la prima volta
Si raccontava che cosa era un carcere di massima sicurezza del carcere nel quale in quegli anni condannate quarantuno bis c'erano personaggi come Riina Bagarella Vallanzasca
Il boss Santapaola
Memorabile fu il suo racconto rendez la marcia su Palermo carattere la prima volta che si svelava si svelano le manovre che si intreccia ora intorno alla Procura
Di Palermo di cui si voleva ridurre a rafforzare l'autonomia Presidente Grasso ricorda molto bene quella quella fase
Naturalmente lo ricorda anche procuratore Caselli e devo dire che mi fa molto piacere bidelli entrambi qui in questa sala a dimostrazione che ci sono
Valori i principi e punti fermi che vanno molto al di là di quelle che possono essere le discussioni contingenti ci sono dei valori dei valori più alti
Io ricordo che è una discussione nel feroce con Franco Murru utilmente rivedendo il film fu
Su quell'articolo che poi io stesso titolari trecento per cominciare che era un'intervista all'ex sindaco di Reggio e come l'ex Sindaco raccontava il sistema cinque per cento cioè il sistema delle mazzette con le quali
In uso in Calabria con le quali venivano assegnati gli appalti naturalmente richiederà molto spazio pagine non finire eccetera
Io confesso che in quella in quel momento giudicavo questa storia una storia locale Massara calabrese siamo nell'ottobre-novembre del novanta
Due quindi da qualche mese era stato arrestato Mario Chiesa
Era cominciata quella pioggia di avvisi di garanzia che poi sarebbe diventata la valanga di Tangentopoli si era appena esplicitato Sergio Moroni in carcere
Posso anche delle cose che ci diceva Roberto Martinelli prima
A me sembrava confesso una storia parziale quindi Franco comincia a far l'ira di Dio volevo andare da Caracciolo De Benedetti dal Papa non so da chi per ottenere quello io con molta
Freddezza di dicevo guarda non cambio idea Franco se penso di avere
Di avere ragione alla fine naturalmente penso uscì uscì in una dimensione che era
La dimensione secondo me giusta almeno all'epoca tale la giudica ai ripensandoci oggi devo dire che probabilmente aveva ragione lui
Ma per una ragione molto semplice perché anche lì per la prima volta si dava il segno di come quella vicenda che si stava svolgendo soprattutto alla procura di Palmi di di Milano
In realtà stava svelando una storia che era molto più profonda molto più diffusa e cioè
Nel lontano comune di Reggio lontano rispetto a Milano
C'era un meccanismo in atto molto simile uguale se non a quello dei grandi gruppi imprenditoriali che erano finiti nell'ambito della
Nella griglia diciamo così di di Tangentopoli quindi dove c'era diciamo così una
Una notizia ma c'era anche una battaglia civile morale Franco Franco Cera
Io dico che quando arrivai all'Espresso
Avevo un po'di timore riverenziale nei confronti date che lì c'erano appunto grandi in chi gestisce in quegli anni
Franco aveva già fatto tutto per così dire no cioè di
Cito soltanto alcune delle cose che aveva fatto
Va raccontato gli imbrogli Sindona e i misteri delle ultime ore della vita di di dicendo
Era saltato diciamo così addosso alla P due aveva raccontato le trame di Gelli congeli poi un rapporto particolare curioso cioè si sentivano continuamente detto Adriana mi dicevo se ti do Gelli che ha detto che
Cioè
Lo utilizzava naturalmente per le informazioni come è ovvio e quindi si era creato tra i due un rapporto di di di do ut des esso professionale molto molto curioso insomma da trattati personaggi
Insieme a Maurizio De Luca poi un altro protagonista importante giornalista importante di di quegli anni aveva intervistato Umberto Ortolani
Bertotto a mani
Era quello che aveva creato può il fenomeno Gelli in qualche modo l'aveva fatto ricco gli ha aperto i mercati del Sud America
Eccetera e i due riuscirono a farsi raccontare da Ortolani quello che Ortolani non aveva raccontato nemmeno alla Commissione d'inchiesta
Che era in corso sulla sulla P due aveva svelato le trame
Di Rocco tranne l'avete visto Rocco i tre miliardi cosa facevamo dei bei titoli pura diciamo la verità oltre a stazione di Arma
E ed era uno dei primi protagonisti di quel mondo che pure appunto sarebbe esploso con più tardi con con Tangentopoli aventi indagato pagano Alessandro De Feo un altro nostro bravissimo collega
De L'Espresso che spesso lo affiancava in queste cose sugli affari paralleli dell'ENI era entrato nel nel profondo dei personaggi delle Brigate Rosse
Lavorando a personaggi come Curcio
Mara Cagol sui quali poi con Pier Vittorio scriverà
Un un libro che è un
Che consiglio a chi non l'ha letto perché entra nella
Nell'animo nella nella testa nella cultura nell'anno i comportamenti di queste di queste di questi enti queste persone
Io dico che quella dell'Espresso am un anno per usare una una definizione usata per altre cose da da Pasolini era una tribù specialissima un po'un po'particolare
è stato ricordato qui
Carattere di Franco il suo impegno lo hanno fatto Roberto Martelli Sergio Zavoli infinitamente meglio di come potrei farlo io del resto sono in qualche modo da loro abbiamo appreso
Quasi tutto quello che che sappiamo insomma del nostro dal nostro mestiere però io vorrei ricordarlo in questo modo qua lo io l'ho scritto anche di di recente ma
Io agli inizi proprio mercato ha avuto la fortuna di lavorare con Arrigo Benedetti che per un periodo brevissimo fu direttore di di Paese Sera
Io ero appena arrivato lì e quindi
Colui si crea un bellissimo rapporto professionale quasi dicono poi no i destini della vita voglio far sapere che un giorno sarei andato all'Espresso va beh
E di chi si ma scusa ma perché che cos'era l'Espresso c'è modo facesse L'Espresso che cosa arrivi in testa
E lui disse semplicemente ma diciamo un certo modo di fare giornalismo
E quindi intendeva quel giornalismo che poi ha ha cambiato il modo di fare giornalismo in tutto il Paese ha cambiato non solo il settimanale cambiano anche i quotidiani forse influito anche sulla televisione l'uso dell'immagine
Il modo di raccontare le lascia il tre gli argomenti il fatto di mescolare la politica la cultura l'economia e delle grandi trasformazioni del costume del Paese insomma
Era un modo importante del fare giornalismo dico
E invece ben scaffali che cos'era l'Espresso diciannove Scalfari
Fece un sorriso di Siena un certo modo di intendere il Paese e con questo credo
Che volesse dire anzi da porle abbiano con me lo confermò in qualche modo
Tutti quei quei quei valori civili e morali politici
Ai quali deve essere legato a un una testata on o un giornale per darli un'identità per darli una forza no
Ecco io credo che insomma Franco in qualche maniera riuscisse a tenere insieme queste due queste due anime no
Le due anime si fondevano a volte lunare a sopravvento sull'altra
Però riusciva sempre a farle le sapeva far convivere questo lo dimostrano specialmente i lavori
Che ha fatto per esempio fine anni Novanta e poi per gli anni due mila finché è stato è stato invitato appunto l'armadio della vergogna il carrello della della vergogna Sant'Anna di Stazzema gli eccidi
Nazisti fascisti non era un bambino io lo ricordo sempre cioè Franco scriveva queste cose a settanta ottanta anni non era un ragazzino
Rampante che si lanciava su un'inchiesta un giornalista che aveva un profondo senso sono del dell'impegno dell'impegno
Civile cioè lui pensava che il giornalismo non potesse essere disgiunto
Da un impegno civile dalla passione politica lo diceva benissimo prima il Presidente Zavoli io
Penso che sia questo il modo in cui si si onori un po'
Il nostro mestiere ma non solo diciamo il nostro mestiere cioè dare tutte le notizie specialmente quelle che il servizio non si vorrebbero prendere nota da parte di qualcuno
E dico io avere anche
Il coraggio di essere partigiani
Con questo intendo dire cioè battersi dire chiaramente che ci si batte per l'affermazione di valori civili e morali
Che devono essere di tutti e non possono appartenere solo ad alcuni sono quelli che stanno sopra le cose i mestieri che si fanno e gli impegni che si prendono io penso che se noi tenessimo
A mente sempre questo principio
Molte delle osservazioni che Roberto Martelli fa fatto con saggezza ma anche con
Compassione anche lui è stato
Giornalista è giornalista di grande
Grande passione di grande
E di grande impegno e penso che molti di quelle domande che lo si fa potrebbero essere superate se noi tenessimo a mente sempre quei quei principi Lincesso sapessimo che c'è qualcosa che sta sopra
E che dà forza al mestiere si fa insomma io dico che un insegnamento da non dimenticare grazie
E in questa sua battaglia questa sua resistenza lui avuto come compagni di strada delle delle sue inchieste i magistrati che
Cercavano appunto la verità tra questi avuto Giancarlo Caselli
E I tempi credo di sì a te conosciuti e tempi dell'eversione rosso delle Brigate Rosse e poi è diventato
Amico per tutta la vita di risulta forse troppo a raccontare
Il ciclo Lidia mia assegnato
Il tema terrorismo
In realtà avrei voluto parlare anche un po'dell'armadio della vergogna
Lo farà sicuramente nel migliore dei modi qualcuno dopo di me ma almeno un accenno vorrei fare
Ed è che
E Franco quando ne parlavamo secondo me non avevano avvertito l'importanza della cosa che sto per dire
Ormai vergogna avuto un ruolo fondamentale importantissimo nel dibattito per l'affermazione e la difesa dell'indipendenza della magistratura
Perché la telefonia è stata possibile
Finché la Procura generale militare
Era alle dipendenze
Del governo dell'Esecutivo ed il Governo ed esecutivo doveva eseguire gli ordini
Quando le cose sono cambiate
Anche
Con la creazione del consiglio superiore della magistratura militare Rigoni anche cessata
E De Paolis
Ci fa capire quanto eccome
Vengo al tema che mi è stato assegnato solo recuperato grazie alla cortesia degli amici terrestre su alcuni articoli
Di questo settimanale
Che Giustolisi ha scritto sul tema del terrorismo prossimo
Sono articoli secondo me preziosi
Illuminano il modo di
Scrivere di fare inchiesta di Giustolisi e molte volte illuminano i problemi di cui Giustolisi ci sta occupano soltanto li descrivono riunioni fanno capire questi problemi
Perché è giusto riceve accogliere descrivere l'essenzialità del momento
I cambiamenti intervenuti e insieme le svolte che si profilavano come
Possibili
Intuiva
Queste svolge anche quando
Erano ancora nascoste
Aveva
Come ha detto
Prima di me esauriti
Anche qualcosa di
Profetico nel suo modo di
Vedere descrivere ricostruire le cose
Il primo articolo è stato scritto subito dopo l'omicidio di Guido Rossa a Genova ci amore gennaio settantanove
Il titolo
è bello
Lo diceva prima anche il lotto il titolo era espresso erano azzeccati
Terroristico sempre più isolati ma sempre più armati
è un titolo giusto per motivi che cercherò di dire
Perché soprattutto facendo parlare sindacalisti genovesi
Giustolisi evidenzia le incertezze le divisioni
Che ancora
La faceva da padrone
Soprattutto sul problema
Che ancora mordeva che ancora
Lacerata
Della denunzia che Guido Rossi avrei voluto fare da solo per conseguente abbandono isolamento e quindi della sovraesposizione anche la rappresaglia brigatista
E qui la capacità
Giusto rigidi mettere insieme
Anche gli opposti modo da avere un quadro preciso netto della situazione complessiva
Chi dice qualcuno di noi non ha avuto esitazioni seri dovesse capitare un brigatista tra le mani non farebbe come rossa non lo denunceremo dell'oggetto è aver bene la colata Pacciani
Ma altre voci
Noi
Senza metterci a fare la caccia al brigatista con coscienza dal nostro posto di lavoro faremo quello che riteniamo nostro dovere ma non sarà più una denuncia isolata
Ne stiamo discutendo
O sarà tutto il consiglio di fabbrica che farà la denunzia
O sarà una denunzia seguita da due mila quattro mila firme
Obietta Giustolisi che non faceva soltanto le domande per avere la risposta è scontata e la faceva le domande anche per avere delle risposte
Personale di buonsenso vieta Giustolisi ma la legge lo consente
Risposta con le nostre lotte abbiamo cambiato molte cose lotteremo se necessario anche per cambiare questa legge c'è forse un
Ancora un fraintendimento della complessità della gravità del problema del terrorismo
Ma nello stesso tempo
L'articolo Giustolisi lo tratteggia a tutto tondo dopo Ross affiora la rabbia
Comincia anche ad affermarsi la convinzione che il terrorismo e nemico
Di tutti nemico della classe operaia e che bisogna testualmente andare nelle scuole nei quartieri a parlare con i giovani per far capire appunto che il terrorismo è questo
Giustolisi coglie così l'inizio i germogli di un processo che diverrà impetuoso ed che sarà decisivo per l'isolamento politico dei terroristi e quindi a loro sconfitta
Ecco perché il titolo era giusto terroristi sempre più isolati ma sempre più armati ma al tempo stesso ecco l'avvisaglia
Preannunzio di un percorso finalmente diverso
Gli uffici il peso recinto vice che le cose stanno cambiando ed ecco il secondo articolo
Intitolato maggiori ma voi dove eravate
Qui ci sia siamo alla fine del settantanove le riflessioni le cronache e l'inchiesta di Giustolisi nasce dal processo di Padova cosiddetto sette aprile
E Giustolisi sottolinea la cecità Marco sono parole sue la sottovalutazione da miopia forse anche la paura che aveva portato un'infinità di persone
Ad usare parole che giusta risibile bolla con giudizi davvero sferzanti
Che riguardano chiamava dire non si processa nuove idee
Parentesi di Giustolisi le famose idea Scorpion
Questi vuole criminalizzare il dissenso
Se ci vogliono soffocare le bocche parentesi Giustolisi anche come alchimie come tutti coloro che hanno conosciuto ho letto capace di fiere Unia sicuro soffoca le poche parentele sorrisi bocche da fuoco
Occorre raddrizzare storicizzare non dimentichiamo che si battono per rimuovere le ingiustizie sociali
E via San motivando fino al consunto né con lo Stato né con le Brigate Rosse che
Giustolisi bolla insieme alle altre formule
E oggi queste considerazioni di Franco Giustolisi sono
Di particolare otto attualità perché
In un mondo di violenti che comprende anche molti violenti
Troppo spesso costoro possono contare sull'alleanza della mia opere
Sottovalutazione o compiaciuta indifferenza
Di forze politiche e culturali che al massimo balbettano qualche frase lettere circostanza
Invece di condannare esattamente come avveniva
Nei tempi in cui Franco Giustolisi scriveva senza speciosi distinguo ma con determinazione e chiarezza l'esplosione di violenza perché non si può scherzare sul fuoco
Un altro articolo il terzo ci porta alla fine settantanove quando a Torino
Prima linea opera una vera e propria decimazione e il titolo dell'articolo
Era soltanto la scuola di Amministrazione aziendale Vittorio Valletta dieci persone da terroristi vengono messi al muro letteralmente e poi facciate tutte e dieci
Sparando loro nelle gambe gambizzarlo le tutte dieci cinque insegnanti e cinque studenti
Giustolisi descrive
Sofferenza dalla città di Torino in quel momento uno sciopero
Di protesta per questa rappresaglia di stampo razzista sostanzialmente fallito la crisi del sindacato le perplessità degli industriali a parlare
Sergio Pininfarina
Una situazione
Vien fuori dal dall'articolo dall'inchiesta lì Franco Giustolisi di confusione di incertezza mentre l'offensiva terroristica investe la città
E l'incipit dell'articolo di Giustolisi R.G. trattorino
Torino leggera
Giustolisi però in questo momento coglie la centralità
Di Torino della sua esperienza perché
Torino era la citata la FIAT cito operaia cita comunista Ferrante antonomasia in quanto tale esercitavano speciale attrattiva sui gruppi terroristici sui vari partiti comunisti combattenti
Le Brigate Rosse avevano la colonna più forte a Torino in prima linea aveva qui il maggior radicamento il maggiore attivismo
Giustolisi avverte spente
Che Torino
E il Palazzo d'inverno di tutti gli estremismi italiani recita che le violenze eversiva vuole espugnare ma in certo qual modo intuisce forse ancora confusamente ma
A rileggere un'intuizione
Balza fuori che Torino saprà diventare una città capace di sfrecciare
Le fortificazione delle organizzazioni terroristiche e di contribuire fortemente allo sconfitto
Determinando per una serie di fattori che non ho il tempo di rincari
Il sorgere di una crisi di cui pentirsi saranno sì
Pentiti non sono un fulmine a ciel sereno
Sono la conseguenza di questa crisi
Ed è una crisi che esclude proprio a Torino
E difatti è qui che si registrano i primi decisivi pentiti pentimenti
Le collaborazione deciso di gestionale rilievo di Patrizio Pecci Brigate Rosse di Roberto Sandro prima linea con il crollo verticale la fine delle due organizzazioni terroristiche
Ed ecco
Che Giustolisi affronta anche il problema dei ponti in un articolo dell'ottantotto ottantuno per esempio intitolato ironicamente c'è un nuovo personaggio essermi pentito
Si tratta di
Marco Donat Cattin
Virgolette Alberto per gli intimi del terrorismo Alberto era il nome di battaglia segretissimo finché naturalmente non ci sono operazioni di polizia che lo desiderano
E noto soltanto all'interno dell'organizzazione e questa segretazione questa internista esclusiva Giustolisi la traduce con queste parole Alberto per gli intimi del terrorismo
Per poter giungere subito dopo comandante della Sezione omicidi di Milano
Un modo apparentemente leggero in realtà molto incisivo per
Dire come stavano le cose junior
Del quale si dice che anche se ha fatto autocritica non ha tradito i compagni
E già dice Giustolisi perché il delatore non piace a nessuno
E tratteggiando con ironia la figura del comandante Alberto di Junior
Giustolisi c'entra il problema dei pentiti utilissimi indispensabili per il terrorismo come per la mafia ma invisi
Perché dico io che lo imperatore salesiani chi farà scusi scusi pensiamo tutti dico io dico io che chi farà stia non esita a Di Maria figuriamoci poi se parla non soltanto di santi ma anche di santi
Giustolisi infine infine per quanto riguarda gli articoli proprio in considerazione io dedica un lungo lunghissimo articolo
Nel mille novecentottantotto intitolato dietro il piombo e i risultati di una importante ricerca dell'Istituto Cattaneo di Bologna che intervistando oltre cinquanta terroristico insieme rossi e neri ricavandone
Mi pare una decina di volumi che poi sono stati stampati
Vi dovete hanno raccolto testimonianze di estremo interesse circa le motivazioni o percezioni soggettive delle scelte lì ciascuno Giustolisi esamina queste motivazione percezioni con rispetto
Sempre che offre una cricca antologia Ristori e personali
E in quello che i terroristi Rossi spicca il mito della Resistenza
Ed è l'antifascismo traditi in questo modo Giustolisi ci offre spunti importanti di riflessione sul fatto che neppure la fine della loro esperienza neppure dopo il piombo indietro il piombo
I terroristi si sono reprobo molti di loro hanno saputo rendersi conto che l'appropriazione indebita dei valori della Resistenza partigiana dell'antifascismo
Apporto potentemente contribuito all'indebolimento di questi valori
Perché associandole la violenza esercitata brutalmente
In democrazia hanno di fatto certo inconsapevolmente anche queste interviste lo dimostrano favorito revisionismo rotta partigiana e dei valori democratici
Conclusione
Franco Giustolisi era
Un giornalista
Di inchiesta ovviamente
Curioso
Molto attento a cogliere ogni profilo dei fatti e delle persone che incrociava con le sue inchieste
Ma la sua è una fedeltà
Pensa distacco
Una nel trevigiano quasi un ossimoro compartecipazione
Ma per otto parlato di partigianeria nel senso che ha precisato
Sotto l'incalzare di eventi drammatici terribili per la parte che io esaminata ovvio
E sotto la pressione insistente del mondo circostante
Riusciva a ritrarre dietro le azioni militari la nullità
La futilità perché citate la lotta armata
Reazione a cascata con conseguenze sproporzionate rispetto alla realtà esterna
Un universo che stava esplodendo mentre ancora causava immani sofferenze un processo di corruzione tanto inconsapevole quanto privo di Visco
Articoli che parlano di questi temi allora vale la pena conservare le e una polizza cartellina
Magari per sempre e sono
Noi magistrati anche se va in pensione ragiono ancora così un buon PQM per questi motivi ha un senso ha una spiegazione a una logica
Forte il premio intitolato proprio a Franco Giustolisi grazie
La battaglia della vita però Franco Giustolisi la dedicò con me tutti sappiamo alle
Alle stragi nazifasciste impunite e
Abbiamo sentito dire che la vergogna è finita qui accanto a me c'è un magistrato di quelli che non indignano Roberto Martinelli non è
Uno un magistrato che ha compiuto le sue indagini sotto i riflettori e il procuratore militare di Roma che da la Spezia ha aperto quell'armadio a
Portato avanti e le indagini fino alla conclusione ha condannato i criminali nazisti pian piano stanno morendo nessuno vorrebbe
Magari portarli in carcere o farli chissà cosa però noi votando penso che come Paese sarebbe giusto e che su questo sia dannato fino alla fine
Franco Giustolisi che la a quelli
Ormai rimasti in vita fosse quanto meno esatto e che testimoniata questa esecuzione della pena se non
Pretesa
E
Invece
Ci dirà proprio Marco De Paolis che li ha condannati e che ancora
Tre giorni fa ha ricevuto le ultime notizie dalla Germania
Se la vergogna davvero finita oppure no
Devo vorrei iniziare facendo un ringraziamento non formale ma sostanziale Presidente Grasso perché
No norma voglio fra un anno perché questo questo gesto di di riunirci qui ha un significato che non è soltanto quello diciamo di ricordare ecco figura
Con quella di Franco Giustolisi enti di evidenziare a tutti l'importanza del suo lavoro io da magistrato la la intendo anche come un atto di sensibilità verso
La solitudine del magistrato
Che
Emas solitudine diciamo fisiologica e patologica
Penso che diciamo i due illustri colleghi che sono qua hanno hanno vissuto soprattutto quella patologica
Io diciamo
Più quella fisiologica ma un pochino anche quella patologica quindi mi permetto di invitare questo
Ecco questo tributo al Presidente grazie
E e quindi questo con questo accenno diciamo un pochino alla solitudine del tipica dalla funzione del magistrato
Mi mi avvia diciamo a una descrivere quella che che è stata personalmente la mia
Esperienza professionale sa ordinaria che che ha fatto in questi ultimi dieci anni e che si è accompagnata alla
Alla conoscenza e poi successivamente posso dire negli ultimi anni anche l'amicizia di con con Franco Giustolisi
Chi mi ha diciamo inizialmente non dico che mi sono scontrato perché non è diciamo nel mio ecco carattere scontrarmi però dico sicuramente qualche problema con i cicloni lo hanno avuto inizialmente
Però poi ecco col passare degli anni o
Ho trovato proprio perché diciamo vivendo un pochino quella della solitudine invece ho trovato in con Franco Giustolisi anche in altre ma anche in altri suoi colleghi ma soprattutto a lui
Un un sostegno lasciamo una
Pilastro e copie che mi ha che mi ha sempre accompagnato e che mi ha aiutato a
Che mi ha dato diciamo
A dare un un senso a quello che facevo perché
Sembrerebbe una contraddizione in termini quasi una bestialità dire un magistrato che dice che si interroga sul senso di quello che fa però quando si proviene da una situazione come quella di ingiustizia
Che cinquant'anni
Di consentitemi anche di insensibilità contemporanea
Perché
Non possiamo negare che
A tutti in tutti i livelli tutti i contesti compreso anche purtroppo quello giudiziario
C'è stata nei confronti di questa
Di questa vicenda una insensibilità ecco o comunque una mancanza di sensibilità
Basta
Citare i numeri basta vedere quello che è stato fatto dopo dopo novantaquattro cioè dopo la scoperta
Di questi di questi fascicoli
Basta riflettere sul fatto che a trovare Priebke non sono stati i Carabinieri non sono stati i magistrati è stato un giornalista quindi questa questa vicenda giudizi questa stagione processuale che si è avviata va nel novantaquattro non è stata una stagione
Della quale la magistratura militare che si può attribuire un merito
è stata una una casualità di questa casualità si è fatto
Diciamo così interprete portato Franco Giustolisi ha cercato di fare luce
Ma ci vuole ci vuole anche tempo per
Tra cui ci vogliono mesi ci vuole sulle sensibilità ci vuole
Intelligenza per farlo lui mi ha aiutato a farlo perché
In
In quegli anni superati diciamo così
I
Dopo dopo gli squilli di tromba in cui
Si creano degli eroi sì sì si innalzano a sugli altari diciamo
De persone o si gettano la polvere poi sono i numeri quelli che contano sono i fatti quelli che
Quelli che contano
E allora
A
Una figura come quella di Franco Giustolisi e sicuramente poco una una figura che ha
Cercato
Di
Di fare luce su anche successive anche soprattutto successivamente su questa su questa insensibilità
Voglio
Evidenziare voglio ricordare che
Non è solo ciò tutto negli ultimi anni lui non ha
Portato
Avanti il
Quella bellissima ecco campagna giornalistica che nota sta sintetizzata nel
Stessa ma della vergogna valuta cercato anche con una con impeto con orgoglio con una con entusiasmo
Veramente ammirevole di
Di farci riflettere su altre due cose su tutto sul
Che
Che sono un po'il
Una seconda vergogna dei nostri ma se i tempi i crimini si è battuto ha scritto parecchio sui sui crimini commessi dagli italiani
Sui quali non c'è stata nel su una iniziativa giudiziaria l'unico procedimento a parte i due processi insomma voglio dire che risalgono a negli anni Cinquanta Graziani
Approvata che diciamo che peraltro poi se andiamo a vedere le imputazioni ci sarebbe anche parecchio da
Da dire quindi
Perché
Imputazioni che riguardano aspetti marginali della loro
Responsabilità quindi c'è già un
Ha difficoltà a capire cosa c'è scritto nei libri di storia su quello che hanno avrebbero commesso queste persone quello che c'è scritto nelle sentenze che di loro si sono occupati che parla di tutt'altro ma lasciamo
Perché non è questa la sede
Ma ecco l'unico procedimento
Su un su cui
Procedimento penale è un procedimento che io iscritto come la griglia tre anni fa nel due mila undici allorché una commemorazione alla una delle tante come al solito partecipata Marzabotto un signore greco
Mi ha tirato per la giacché mi ha detto io sono uno dei
Dei familiari dei cento
Centoquarantasei uccisi Domenico ma sul quale
Nessuno aveva mai
Indagato benché ci fossero ecco libri ci fosse di Tura documentario Irlanda e la RAI
Andati in onda penso nel
Nel silenzio generale o comunque nella
Nell'insensibilità ecco generale e poi anche questa quest'ultima quest'ultima vicenda dell'esecuzione delle sentenze perché
Le sentenze penali io nel
Nell'ultima stagione ecco processuale che
Nel quale mi sono impegnato in questi dieci anni
Abbiamo
Portato
No ha fatto condannare cinquantasette
Seminario di guerra tedesco
Che non si riesce a Vergassola che
Sono praticamente il dieci volte ed uno di quelli
Processati e condannati nel in tutta Italia negli anni precedenti eppure nessuna di queste sentenze un'unità
Otto
Dice che si tratta quasi di una forma di persecuzione perché si tratta di poveri vecchietti
Io con tutto il rispetto e preferisco definirli vecchi criminali considerando che questi vecchi criminali pentiti non si sono
Quando hanno microfono in mano come Albert Meier di fronte alle telecamere della
Derrate a tratteggiare tedesca ha usato il sentire
I Martiri di Marzabotto di definendoli lo skipper figli avendo
Avendo definito quindi il più di ottocento vittime ICE i i duecentoquindici bambini sotto i dodici anni dello Ski bacilli da eliminare
Ecco io penso che
Di fronte ad affermazioni del genere
Fatte davanti a una telecamera da una persona che non solo
Offendere la memoria e la dignità di queste persone ma non è mai stata sfiorata da un procedimento penale non c'è stato neanche un giudice che abbia
Ha avuto la possibilità di affermare che è responsabile della morte di quelle persone ecco questo
A credo non ma credo di dovere aggiungere molto sulla
Doverosità sullo sulle al di là dell'obbligo formale chiaramente previsto dalla legge ma
D'obbligo morale etico di
Di impegnarsi e di affermare
Anche se tardivamente ma
Obbligatoriamente impietosamente fermamente dignitosamente la giustizia penale
E in questo contesto
Prima Regina vicoli lo faceva riferimento a una
Alla recente recente caso ecco una io sono rimasto stupefatto davanti
Da una
Un da un provvedimento del giudice in un tribunale bavarese
Per carità provvedimenti
San siamo i primi a dire che proventi giudiziario non si commentano si accettano per quello che ci sono però io mi sento di leggere un rigo di questi questo provvedimento per
Perché ritengo che sia
Importante illuminante per capire il significato del diciamo del non solo giudiziari e quindi anche il significato dell'impegno dei giornalisti che come Franco Giustolisi hanno speso la vita per questi principi
In relazione a una sentenza passata in giudicato del tribunale militare di Roma per la Corte militare d'appello di Roma quindi
Con la quale venivano condannati all'ergastolo tre dei dei criminali
Del di guerra tedeschi che contribuirono al massacro del Padule di Fucecchio dove furono uccisi centosettantasei civili bambini donne e anziani
Ebbene
Questa
Questo
Che sta sempre sopra di quest'ordinanza del
Del diciannove febbraio di quest'anno e ci fu una legge che è un tema ci dice che gli accertamenti della sentenza non soddisfano
I presupposti minimi che lo Stato di diritto richiede per una sentenza penale cioè l'Italia produce delle sentenze che non sono
Proprio di uno Stato di diritto
Io mi auguro che questa
Sentenza che questo provvedimento non rifletta
L'orientamento il convincimento il pensiero della Ministero Ministro il Governo tedesco della giustizia tedesca del popolo tedesco perché sarebbe grave
Penso
Ma mi permetto ecco di
Pubblico utilizzare questo microfono questa questa situazione semplicemente per evidenziare come
Anche nel due mila quindici anche in questo in questo contesta in questa
In questa società questa Unione europea adesso
In questo tempo
DD di civiltà
Ci si possa ecco permettere di offendere io credo che sia una
Sostanzialmente senza offesa per questo
La la dignità di un
Di un popolo anche dalla magistratura di uno Stato ma soprattutto delle persone che hanno
Dato la propria vita per queste
Così come
Pochi giorni fa mi sono permesso di
Ritenere insolente nella
Di rintracciare un contenuto di insolenza nelle domande che spesso vengono fatte in
In contesti anche giudiziari o comunque
Come questo del significato che possono avere questi processi perché questi processi debbano essere fatti anche a distanza di tempo
Perché
Penso che
Abdicare alla funzione giudiziaria anche
Laddove questa oltre che doverosamente obbligo veramente prevista dalle norme e prevista anzitutto dalla dall'etica dalla
Alla morale sia
Una sarebbe un
Un peccato mortale che con
Che non potremo mai perdonare c'è farci perdonare dai sopravvissuti
Quindi Franco Giustolisi io lo ringrazio forte cede diciamo che sa di essere stato invitato a parlare oggi qui di luglio perché vivendo
Grave grazie al nuovo pubblicamente il tributo il mio più affettuoso sincero ricordo perché mi ha
Aiutato a vincere a superare quella della solitudine di cui parlavo prima vi ringrazio
Quindi oltre a non far sentire soli chi fasce cercava di combattere questa vergogna
E avuto anche una importanti funzioni di pungolo diciamo l'unico continuamente cercava di
Sollecitare chi aveva ruoli
Istituzionali i e poteva in qualche modo farsene carico e avuto delle persone vicine in questa in questa sua battaglia Noemi
Non è potuta fare è qui con noi
Ma è venuta a darci un saluto anche
L'ex al Ministero della giustizia e soprattutto soprattutto ex procuratore ex il capo del Consiglio sopra vicepresidente del Consiglio Superiore la magistratura militare
La professoressa Severino e abbiamo qui con noi il presidente emerito della Corte costituzionale
Giovanni Maria Flick che sicuramente è stato fra quelli molto sollecitati Franco Giustolisi che
Forse ci uguale andrebbe
è carne
Grazie non sono tecnologico volevo venire e limitarmi ad ascoltare
Poiché sono stimolato ad adempiere una promessa che avevo fatto a Franco in quest'Aula il ventiquattro aprile dell'anno scorso quando per la prima volta si parlo ufficialmente di crimini di guerra e di responsabilità
Riuscendo Franco Giustolisi quale mi aveva
Assillato in senso buono con le sue chiamate con le sue telefonate
E qui sui stimoli mi disse bisogna continuare questa battaglia con riferimento lo ha ricordato oggi il procuratore militare al carrello della vergogna non solo l'armadio della vergogna
Credo che il mio rapporto con Franco Giustolisi nasce vitale
Fattibilità essermi occupato istituzionalmente molti anni fa nella corto mille novecentonovantasei della vicenda di Priebke
Problema della ergastolo a Priebke il problema del riconoscimento a Priebke nella sostanza
Nucleo ricorda quella sera al tribunale militare
Riconoscimento la prescrizione per il riconoscimento delle generiche perché negli ultimi anni non aveva compiuto altre stragi era questa la motivazione che aveva portato al declaratoria di prescrizione dell'effetto
Ne abbiamo cominciato a lavorare insieme il Giustolisi mi ha insegnato qualcosa che provo a sintetizzare
Non ci può essere convivenza senza perdono
Ma non ci può essere pretendono senza giustizia lo ricordava il Grauco presidenza e Tedesco a Sant'Anna di Stazzema insieme dal Presidente Napolitano
Ma non ci può essere giustizia soprattutto perché la giustizia è lenta senza memoria
E il problema comincia qua
Perché non ci può essere memoria senza una verifica costante perché le trappole della memoria sono troppe e tante le trappole della memoria si smontano
E
Comunque
Le verifiche di giustizia e con le verifiche delle inchieste perché altrimenti troppo spesso trappole della memoria portano una memoria
Ufficiale che può diventare omicidio ci siamo occupati tutti come memoria dell'armadio della vergogna
Non ne abbiamo sufficiente conoscenza e non ci siamo occupati del carrello della vergogna che per noi italiani forse e quasi più importante dell'armadio della vergogna
Perché nell'armadio della vergogna ci sono fascicoli in cui gli italiani sono soltanto vittime
Nel carrello della vergogna ci sono fascicoli nei quali ci sono degli italiani che non sono vittime ma sono concorrenti sono complici e tra loro sono otto di Prima Valle di certi ideali
Quindi
Necessità della memoria ma attenzione con cui siamo dato che la memoria deve essere una memoria condivisa
Però la memoria rischia anche di diventare un mito quando e una memoria ufficiale quando è una memoria retorica quando la memoria passata dalle esigenze della politica
E
Per avere una memoria condivisa che è assolutamente necessaria vivere insieme occorre sapere
La condivisione e la conclusione di un processo estremamente faticoso come l'ha insegnato Franco Giustolisi di indagini pubbliche indagini giudiziarie ed indagini tra virgolette private e di professionalità
Come quelle
Di un giornalista come Franco Giustolisi per svegliare le indagini o per supplire alle loro carenze
Una memoria non solo per ricostruire il passato ma soprattutto una memoria per costruire il futuro
Quello che sta scritto sul campo di concentramento di Dachau chi non ricorda passaste condannato a ripeterlo quello che mi ricordava sempre Franco Giustolisi e che stamattina ci ha detto il Presidente Grasso quando ci ha ricordato
Questo giorno e il giorno in cui può cominciare un pezzetto di futuro
Ho apprezzato molto la capacità di Franco Giustolisi indignarsi perché abbiamo perso la capacità di indignarci
Non solo noi in Italia ma in generale viviamo in un contesto in cui troppi per diventare dignitari
Smettono di essere vignetta corsi e allora la capacità di indignarsi una sveglia molto molto opportuna penso solo
Per toccare un problema attuale diverso ma grave per la nostra convivenza
Al problema della corruzione e all'incapacità di una politica di prevenzione della corruzione che passi attraverso la cultura della vergogna e la cultura della reputazione ce l'ho dovuto ricordare il Papa
La memoria un momento essenziale per la dignità di un Paese di una convivenza vorrei ricordare due esempi a conclusione della mia testimonianza di ringraziamento Franco Giustolisi
Il primo è l'anticamera della Corte costituzionale l'anticamera dell'aula di udienza della Corte costituzionale
Tra i tanti busti di personaggi illustri che stanno nell'anticamera dell'accordo dell'udienza della Corte costituzionale c'è il busto di Gaetano Azzariti
Presidente della Corte costituzionale
Ci siamo dimenticati che prima di essere Presidente della Corte costituzionale Gaetano Azzariti fu Presidente del Tribunale grassa
A meno che quel busto all'ingresso dell'aula d'udienza debba ricordarci che la Corte costituzionale non deve diventare un tribunale della razza non credo che fosse questa
Secondo
Considerazioni
Sulla memoria è quella della copertina dell'armadio della vergogna mi ha sempre colpito moltissimo lo dicevo Franco il girotondo dei bambini
Che nel giugno due mila e quarantaquattro festeggiavano nel cortile della scuola di Sant'Anna di Stazzema l'inizio delle vacanze
Quei bambini del girotondo due mesi dopo erano tutti morti
Tra i sessanta quanti sono settanta bambini tra
Degli altri tra venti giorni e dieci anni che morirono la strage di Sant'Anna di Stazzema
La memoria e la capacità di indignarci perché altri bambini non dico che la stessa cosa grazie
Come abbiamo sentito dal Presidente Flick allarme la memoria non può essere solo retorica come abbiamo sentito dal procuratore
Marco De Paolis la vergogna non è finita quindi
è per questo che che il miglior ringraziamento a quello che Franco Giustolisi affatto è considerarlo ancora il nostro pungolo per questo
Grazie a la figlia Lidia Giustolisi l'impegno di del Sindaco disse Sant'Anna di Stazzema e soprattutto il suo coautore di inchieste di liberi Pier Vittorio buffa gli è stato dedicato questo premio
E di cui
Ci può parlare direttamente l'ultima Presidente della giuria
Due parole buongiorno buonasera buongiorno e sono
Emozionato poco dico avevo messo in conto perché entrando Saso conto che sto qua
Sedeva Franco un anno fa quando diceva
Quelle frasi che abbiamo sentito prima una per tutte non ci può essere pace senza giustizia è una
Fra le forze alla
Alla Franco che non solo condivido io ma ci dovrebbe essere un patrimonio comune condivisibile da condividere per tutti
Franco era anni negava lui un
Forte sodalizio cessò di prossima umana e professionale perché l'ho conosciuto nel mille novecentosettantasei
Quando arriva l'Espresso io non ce li avevo ventiquattro anni non aveva più del doppio
Quindi era un
Ci allora un anziano sulla lista come lo stimato poi negli ultimi anni e per me era un
Un esempio diventammo amici cominciamo a fare
Mi coinvolse in alcuni suoi articoli poi facemmo insieme risulta cioè alcuni ricordi personali ma brevissimi una
Cosa che mi è stata forse una delle più grandi inchieste che ho fatto nell'emendamento e comunque mi ha consegnato di più mi portò con lui in giro
Per
Venti e passa carceri italiane in atto un'inchiesta per L'Espresso e poi un libro ma
Lì mi innamorai professionalmente di Franco cioè
Lui si fece dare un'autorizzazione che nessun giornalista mai avuto in Italia un authority una carta in bianco entrare in tutte le carceri e parlare con tutti i detenuti i magistrati sanno perfettamente che non si può parlare sui detenuti soprattutto sugli atti del giudizio
E ne vogliamo parlare con tutti i forum era l'ottantatré ottantaquattro e Franco che era sarebbe stato cantava in televisione insomma sappiamo
Entrava in queste celle c'è mi metteva avevo nemmeno trent'anni mettevano angosciato nel Trecento c'entrava in queste celle
Come se avesse microfono in mano ma se mafioso ha inciso se nascente ma tanto c'è la tua mamma io restavo esterrefatta ecco questo
Questo andare diretto diretto al
Al nocciolo della questione
Un grande insegnamento semina dato fa anche perché il modo più
Sano
Diciamo che fine efficace di fare questo mestiere lei mi chiamava ammende aveva
Poi dato il
Me l'ha nominato suo allievo io nero di questo molto fiero e come dicevo prima Rollo ricambiamo chiamando ma sta zitto te anziano solista che ormai e quindi si è stavamo
Fino all'ultimo
Un
Un paio d'anni fa
Hanno fatto un lavoro pubblicato per lo stesso editore della maga vergogna e ho raccolto trenta storie
Di
Sopravvissuti alle stragi naziste
Ho girato tutta l'Italia mezza Italia ho parlato con tutti loro alcuni sono qua in sala
E troppo
Ho registrato ho visto nei nostri quello se lo avevano visto settanta anni fa
A molti di questi alcuni di questi Franco era legato fondamenta e ho capito
Facendo quel lavoro
Dove Franco traeva quella forza che a volte mi travolgere attrasse travolgerà molti dei presenti incalzando su cose
Che per uno diretta di essenziali la forza
Franco la trovata secondo me non me l'ha mai detto in quelle persone molte di molte dei quali va detratta mi son perché
Se tu vedi persone che dopo settant'anni hanno la
Forza interiore fisica di chiedere ancora giustizia e per questa battersi giorno per giorno fare tutto quello che è necessario fare fino all'ultimo con una tenacia c'è una forza tale Franco sicuramente conoscendole
Ne ha votato con la forza
Incedibile scelta ci ha avuto fino veramente all'ultimo giorno in cui ha potuto averla
Quindi io
Vorrei fare prima di parlare del premio se mi consentite personalmente estivi per tutti un
Applauso a queste persone perché queste persone che sono anche in sala fascicoli se non ci sono sono veramente persone e che stanno dietro
Ogni dietro ogni grande inchiesta ci sono non c'è il giornalista che ha la fama ci sono anche le persone che mettono in condizione già in salita lo rinvio vorrei fare applauso a tutti
Il premio il premio sedeva l'iniziativa del Sindaco e della Giunta di Sant'Anna di statista al tema del Comune e si dava mandato messaggi ha dovuto assentarsi un attimo ed è un'iniziativa
Molto bella perché me nata subito dopo
La morte di Franco mettiamo Sindaco mi pare due tre giorni dopo
Una regione quindi immediata Franco era cittadino onorario di Stazzema Caccia se non sbaglio casa proprio davanti a dove vedeva la televisione la la la targa con chi soffre dice le stesse case risolveranno era particolarmente pensiero
E quindi penso che sarebbe stato molto contento
Di che avere una premio intitolato lui ma soprattutto
Su iniziativa del Comune di stazione
Il premio è un primo giornalistico semplice
Sì chiudo nella consegna delle sono indica un premio alla meglio l'inchiesta giornalistici adesso diremo
Richiesta ne hanno mandato entro il dodici agosto cioè l'anniversario
Della strage di Sant'Anna di Stazzema dove vennero uccise
Più di cinquecento cinquecento seicento persone non sa mai saputo il numero esatto
E poi la premiazione sarà novembre nel primo anniversario della morte di Franco
Concorrerà e chi vincerà questo premio me lo sono posto io sono stato mi è stato chiesto di fare il Presidente della giuria ho fatto volentieri per
Lo faccio volentieri per per Franco soprattutto
Quale sarà l'inchiesta ci e vincerà questo per me lo chiedevo questa mattina
Il movente per capire quale scriteriato io il criterio che personalmente
E mi guiderà nella nella parte che aveva nella giuria composta di alcuni giornalisti molto molto più autorevoli esce a fasce di merito da parte dei quali sono qua compra cominciare da Bruno Manfrè lotto
Ecco lontano così dentro di Roma che direbbe Franco di questa inchiesta farebbe un'inchiesta con questo giornalista
C'è la risposta è sì a settanta ottanta per cento diciamo che è una una scrematura sarà fatta ecco quindi tutto quello che si è detto oggi che non sto a ripetere
Saranno
I criteri tesi personalmente cercherò distinti sintetizzare in questo giudizio molto semplice Franco che direbbe si appalesa Franco intravede suda può andare avanti questo e il premio
Giustizia e verità Franco Giustolisi indetta dal Comune di Stazzema per ricordare
Franco grazie
A questo punto nel ringraziare il Presidente Grasso ENEL rinnovare l'invito a tutti le persone che sono in sala alcune
Molto importanti altri molto amici di Franco e a fare ciascuno nel suo piccolo nel suo grande ciò che può per continuare appunto la sua battaglia
Io dedicherà è l'ultima applauso proprio all'UPI