La Resistenza in Europa: classi dirigenti e nascita dell'Unione Europea

Tutto a tutti
Una bella giornata è una bella serata
Benvenuti
Anche a chi non è di Milano
E benvenuto anche se essa arrivando adesso all'onorevole Mogherini
Nella casa dei milanesi credo che sia un motivo d'orgoglio per noi
Il patto di ospitare questa bellissima iniziativa del Partito Democratico che parli vuole parlare soprattutto vuole portare un messaggio io
Che che quello che d'Europa si costruisce anche e avanza anche partendo dalla resistenza
Io credo che sia particolarmente importante oggi parlare di Europa ma parlare di Europa fin dalle sue radici per guardare soprattutto avanti per fare quel passi piccoli passi ma
Dovrebbero essere talvolta passi da gigante perché l'Europa venga vissuta come un punto di riferimento per tutti gli abitanti dei Paesi
Che fanno parte dell'Unione europea
Credo che sia importante
Questo momento di dibattito che
E questo è un ulteriore motivo di ringraziamento che è parte integrante di bellissime iniziative che ci sono state
In queste settimane
Iniziative che sono state riassunte in una bellissima parola d'ordine
Milano Bella ciao
Perché è parte dalla nostra città
Ma Bella ciao è una
Canzone che si sente cantare dappertutto dove c'è democrazia dove c'è libertà dove c'è volontà di guardare avanti soprattutto volontà di fare passi in avanti
Ed è importante parlare di resistenza europea anche per un altro motivo perché talvolta di qualcuno ancora oggi dice o anzi osa dire che la Resistenza è stata una guerra civile
Se fosse stata una guerra civile non ci sarebbe stata una resistenza europea invece tutti Europa c'è stata una resistenza
Perché era la Resistenza e la capacità anche di unire contro logico contro la violenza contro il razzismo contro quello che accadeva
E non possiamo ricordare la Shoah ma anche do sterminio degli zingarelli omosessuali è stato movimento a comparti in momenti diversi con iniziative diverse ma quante partigiane partigiani sono stati a fianco
Dei partigiani spagnoli sono state a fianco dei partigiani francesi e questo
Ci fa dire che l'Europa è nata
Anche con la Resistenza perché avevamo
Chi faceva la resistenza alle partigiani partigiani le staffette partigiane di
E tutti coloro che erano impegnate che si sono ribellate all'odio
Erano uniti per gli stessi valori e per gli stessi principi che sono i principi della nostra Europa di un'OPA che
Possedeva ancora crescere ma che è fondamentale per reggere in momenti difficili e mi riferisco in particolare visto che sono quotidiani a quello che sta succedendo nel nostro Mediterraneo commenti taragna non dell'Italia o della Francia
Ma il mare di tutta Europa con quello sterminio incredibile che ha trasformato un mare bellissimo in un mare di sangue
Io credo che
Ricordare ad esempio Duccio Galimberti
è importante perché in cui c'è Duccio Panti Aliberti che ha scritto un bellissimo libro che c'era
Lasciato e che invito tutti a leggere racconta proprio
Questa capacità di unire la pratica della Resistenza della lotta alloggio della lotta nemico della lotta al Pacifico della torta al nazismo pur nell'unità delle forze partigiane europee
Lui ha operato
Ha vinto anche
è stato capace di fare grandi passi avanti nella Resistenza in vari luoghi di Europa combattendo a fianco di partigiane partigiani francesi e aveva una fissa che deve diventare una pista di tutti i tuoi
E la pista cioè che
D'Europa ha saputo e spendere il nazismo che era nato in Europa che ha saputo spendere fascismo che era nato Europa perché è stata unita abbia
Contro chi cercava e dati far vincere la dittatura
E invece c'era chi voleva la democrazia
Le lattine la stessa Europa democratica è riuscita a vincere e quindi a spostata completamente il problema
E mentre in toga Liberti
In montagna era polvere informazione partigiani italiano europee già d'ora
Ragionava scriveva e incitava a un'Europa unita
Dove la guerre nazionalismi sarebbero stati cessati per sempre ci siamo riusciti sulla carta non ci siamo riusciti di fatto però importante che ci sono dei punti fermi che uniscono la Europa democratica
Il
La pregiudiziale antifascista
Sicuramente proprio in questo periodo in cui ancora ci sono rigurgiti di fascismo ancora c'è chi
E anche interi partiti che purtroppo hanno ancora un consenso nel loro Paese
Cercano di schierarsi seppure in maniera nascosta al fascismo e nazismo ma hanno gli stessi disvalori
Noi
Siamo stati capaci di dare risposte precise e direi che il nostro Paese su questo e all'avanguardia
Che quei gruppi che pure ogni tanto cerca routine batteva il nostro Paese invadeva anche la nostra città sono stati sconfitti sono state di mandati
Nel loro posti ma l'altro punto è che l'Europa è unita da dei principi base i principi della democrazia i principi
Della lotta
Ed impegno contro ogni movimento xenofobo ogni movimento razzista ogni movimento totalitario
Settanta anni dell'abitazione con questa bellissima iniziativa che ci è stato al piccolo che attimo perché abbiamo scelto il Piccolo Teatro col
E abbiamo invitato al Piccolo Teatro il presente parte aleggia perché quello era un luogo di struttura
è un luogo dove
La famigerata multi torturata i partigiani torturati antifascisti torturato e gli omosessuali strutturava
Gli ebrei
Eppure è diventato un luogo di cultura e da un luogo di cultura che lancia quotidianamente messaggi di democrazia e Copaco come daremo i messaggi del Presidente Napolitano
Ed è presente sul sito io posso dire
Che
Oggi qua e nei prossimi mesi avremo il mondo
Che consente verrà alla sua attenzione su Milano se noi riusciremo
Insieme a tutti i Paesi europei e ricordo che domani saranno curate fra i titoli dell'Unione europea
A parlare
A far capire che Expo Milano due mila e quindici e ed essere ponesse soprattutto un impegno concreto contro la fame nel mondo per di imitare per quanto umanamente possibile
Gli sprechi alimentare per una sana alimentazione e non solo sei mesi e che debbono rimanere
Esclusivamente una vetrina di prodotti ma deve essere una vetrina di detti impegni precisi e mi danno
In questa direzione si sta muovendo come molti sanno
Stiamo lavorando con grandi città le grandi città del mondo da est a ovest da Sud a Nord del pianeta
Per
Concretizzare in una intesa
In una carta che sarà chiamata urbana Mila no food policy una grande progetto perché ci sia l'impegno concreto per incidere sulla lotta al fumo hanno alla fame nel mondo per la lotta agli sprechi alimentare
E come Sindaco dico che quando tanti Sindaci fanno queste battaglie alla fine li vincono perché
Ormai quasi il sessanta per cento della popolazione mondiale vive nelle grandi metropoli fra poco sentiremo di messaggi del dissi che aspettiamo l'onorevole Mogherini io posso dire che sono contento di essere cittadini terminano sono contento di essere e fiero di essere italiano ma sono ancora più felice di essere cittadino europeo e direi in questi sei mesi ma anche dopo cittadino del mondo e credo che sia così anche per voi grazie
Sono felice anch'io di portare la saluto della Partito Democratico e la Lombardia e anche di
Ringraziare il partito metropolitano Segretario Pietro Bussolati chi ha lavorato con lui a questa bellissima manifestazione Bella ciao che interpreta anche
In chiave moderna il novantuno un messaggio bellissimo né quello
Sacrificio fatto da nostri padri dei nostri nonni per garantirci la
La libertà io parto da qui per dire
Che il progetto dell'Unione europea un progetto di pace affonda le proprie radici
In un desiderio di pace in Europa martoriata dalla
Dalla guerra e lo dice nella sua Dichiarazione Schuman nel cinquanta nove maggio l'avete riportata quando dice parla di
Sforzi proporzionati alle minacce
Che in quel momento preoccupava nel continente e alcune latenti ci sono
Ci sono ancora la straordinaria intuizione di mettere il
Insieme carbone l'acciaio cioè le materie
Quindi ci si era combattuti nel secolo precedente ha fatto di reale Callan può ma come il Presidente Ciampi ci sono cinquanta milioni di ragioni
Per sostenere all'Europa riferendosi al prezzo di sangue pagato purtroppo
Nel secolo nel secolo scorso
Spesso vi ritorna alla mente
Che sono tra le pagine più belle scritte per l'Europa il manifesto di Ventotene vado lì perché resistenza ed Europa
Li trovano forse
L'elemento di
Congiunzione più significativo più simbolico pensate è stata del quarantuno periodo più cupo
Il terrore le pene prescindevano sull'Europa
Era il giugno della
Ventidue giugno della quarantuno quando Hitler scattano l'operazione
Barbarossa
Da lì all'ottobre quando lancio la sfida a Mosca fu forse il periodo più cupo
Il Mediterraneo permane tedeschi la conquista di Creta e nel nord Africa Rommel avanzava sostituendo le truppe di fatto italiane
Recuperava la Cirenaica entrare in Egitto quindi tendo più cupo
Della storia dell'Europa in cui sembrava che non ci fosse argine alla teoria del mancanza all'avanzata di Hitler nazifascismo il totalitarismo
Ebbene c'erano dei signori che venivano da storie diverse da sensibilità diverse
Persone che
Venivano la tradizione potenti cade la sinistra europea
Chi comunista come Altiero Spinelli chi socialista come
Colorni chili però socialista ingiustizia libertà come
Ernesto Rossi litigavano discutevano in maniera animata con altri al confino a
A Ventotene discutevano di come provare a uscire da
Dall'ostaggio in cui
Il continente europeo si trovava negli ultimi decenni e decenni appunto martoriati dal sangue e poi dall'avvento dei totalitarismi del fascismo della
Del nazismo scrissero pagine bellissime
Di come solo superando la protervia degli Stati nazionali incapacità di Stati nazionali di mettersi d'accordo di
Di cooperare
Che Progetto utopico allora degli Stati Uniti d'Europa come antidoto alla alla protervia degli Stati nazione
C'è una frase che mi ha colpito più di altre quando parlava di evitare la lava incandescente delle passioni popolari che finiscono ogni detti stanti degli Stati nazioni
Ebbene
Quegli uomini
Che nel momento più cupo della storia d'Europa discutevano
Di come evitare
Finita la vite umane
Dicevo
Quegli uomini che
Ragionavamo su come evitare
Una prospettiva l'Europa e come
Ridare significato a parole come diritti le libertà l'espressione di professare la propria religione
Ebbene è stato un passaggio fondamentale per la
Per la nostra storia che quei messaggi poi
Sono ricorsi nella storia d'Europa e ama impressionato vado a chiudere su questo
La mia esperienza allora di giovane diplomatico alla fine degli anni Novanta quando andavamo nei paesi che erano avevano fatto parte del
Dell'area di influenza sovietica
E dove avevano trovato negli Stati Uniti liberatori e quindi nell'Alleanza atlantica vedevano la rassicurazione rispetto l'esigenza di sicurezza di stabilità nel continente europeo ma avevano bisogno di credere in un progetto che andasse oltre
I temi della sicurezza da rassicurazione di un futuro appunto non più caratterizzato dalla dal terrore dalla provocazione per il proprio futuro ed era quello dell'Unione europea
Di dentro vedevano appunto nella garanzia della democrazia del rispetto dei diritti umani di quelle libertà di cui non avevano potuto godere
La capacità di dare un futuro alle generazioni successive mi impressiona di cominciare facciamo presto quegli accordi di stabilizzazione Associazione abbiamo bisogno di entrare subito in questo spazio
Che ha garantito pace benessere prosperità per tanti anni in Europa bene quel sogno va tenuto vivo
Allora la battaglia per tenere vivo il ricordo della liberazione di chi ci ha garantito la libertà va di pari passo con la costruzione europea
Perché è la libertà
è qualcosa che va conquistata ogni giorno e io penso che con la costruzione europea corra forza mento progresso da costruzione europea B e l'antidoto migliore
Rispetto a un'esigenza una richiesta sempre maggiore di libertà di democrazia che viene non solo dall'Europa ma dall'altra sponda del Mediterraneo ruolo che può avere vita Anna e ruolo che può avere il Partito Democratico che la principale forza democratica che ha sempre creduto nell'Europa bene quindi questa iniziativa buon la
Ora buona serata
Un confronto come quello di stasera che sulla Resistenza sui valori dell'antifascismo e sull'Europa non poche prescindere anche dal parlare di Milano ed essere fatto a Milano
In quest'anno settantesimo della Resistenza dove il PD a livello locale ha voluto organizzare una serie di iniziative ricordassero quei valori e quella festa quella festa che abbiamo visto in piazza il venticinque aprile qua mi piace ringraziare tutti volontari che hanno reso possibile che sono impegnati con passione con coraggio
Penalizzare un corteo festoso la brigata passeggini i bambini nonni che si tenevano per mano e che componevano una colorato corteo per le vie di Milano la stessa festa la stessa aria di festa di partecipazione che abbiamo visto pochi giorni fa sempre qui a Milano nell'iniziativa Nessuno tocchi Milano
Che ha visto ventimila persone in piazza ricordare di dare
La dignità che Milano merita e che Milano e delle milanesi di milanesi che le vogliono bene
Che vogliono guardare a Milano come quel centro di valori che la resistenza al nazifascismo che a livello europeo c'è stata è al centro è nel DNA dei milanesi è al centro i nostri valori
Quella quell'esperienza quella forza e la capacità di reagire dire sollevarsi con orgoglio di rimboccarsi le maniche e lavorare per la propria città ed è un'eredità che arriva dal passato est ho citato il Movimento federalista europeo che anche che qua mi danno ha visto i suoi Natali che qua mi hanno visto il suo sviluppo e quindi Milano è centrale in questo in questo aspetto
Nel mille novecentoquarantatré
In poi la nascita del terrorismo europeo la l'opera di Altiero Spinelli Ernesto Rossi non può che essere ricordata come l'elemento centrale di nascita e dello sviluppo di quella capacità che nel cuore dei milanesi di sapersi rialzare quando ci sono queste difficoltà
Ed è questo senso che ne abbiamo cercato di lavorare come Partito Democratico di Milano per organizzare
Tutta una serie di iniziative che potessero ricordare quella forza che i nostri non i nostri padri come ricordava Alfieri ci hanno consegnato questa storia è quella che noi dobbiamo ricordare bene è al centro mette Milano al centro dell'Europa e nell'anno di Expo è ancora più importante sottolineare questo aspetto proprio nell'anno di Expo Milano si trova ad essere vetrina internazionale
Vetrina che deve essere
Forte rispetti e contenuti che sale a trasmettere ma anche nella sua capacità di essere centro di valore Centro di cultura per questo siamo sta veramente felici di avere ospiti questa sera Federica Mogherini credo che sia uno dei prime iniziative partecipa libero dibattito democratico la ringrazio enormemente di essere qui insieme homo Rizzo Martina e tutti gli altri ospiti
E il nostro incoraggiamento hanno per la serata la nostra passa per la serata vorrebbe partire da due saluti che ho il piacere di presentare
Il primo dei quali il Presidente del Parlamento europeo Martini Schulz
Cari amici condensati Fitto avrei prendessi adeguai trovano Tubinga tattico sanno quei dettagli mi porrei Cina dell'istituto certi studiato per tre lavoro Polverini a Gianni Pittella
Fa uso di Forza Italia in se stesso
Quali avvale UE versato opportuno sottoporre metterci
Tu danni proseguire nel senso che guarisce la chiamo
Appena mai un rispetto Odeon rimase spalti secundis senza fare sospetto offro richiesto un qualcos'altro fisso dobbiamo voi o dell'esistenza e alle Province
Quindi master sforzo ai strumentali in memoria la
Casarsa di India tattico ma maoismo già Staffolo fui spetta Ötzi dominus RUEF presiedono assorbito dall'AIFA o Freedom bavarese democratica antipodi
Ed esprima noi lo snodo passi FOS padre vecchie fin qua
Quando
Tenga il sangue ecceduto end fiducia
Ente io lo vidi memoria
Qui diritto Galileo è chi stava svago Zanda sancito venite un immenso aveva voto seicento decoroso mezzi fasce intolleranza cancello Formia
Che fairness io eventi adjusted Adolf
Io dei con mobili Montagni
Ida e dia lingue torna ex viverne soldi vorrei c'erano resistenze onde assenti internet evasori come tabula rasa continuo che introduce
E litigi dei partigiani
Guiderà value scandalo eccedenza obsolete fa un deciso ovvio gruppi in Union tocca
Assente un foglio e per
Forse ciò investimenti o dell'ente quindi italiane privazione vivo opinioni tensione
La seconda persona che
Scelto di farcelo saluta la persona che Milano ama profondamente transato Milano alla profondamente perché ci ha insegnato il senso di comunità e come si dicono le istituzioni come si vive un partito vi chiedo l'applauso presente intimo al Presidente emerito
Grazie buonasera
Celebriamo settant'anni di distanza una storica vittoria della causa della libertà diciamo pure della civiltà
Contro la barbarie nazista
Credo che
Prima
Di
Porre mente alla vittoria suo straordinario significato le sue molteplici implicazioni
Le relazioni internazionali per la vita dei popoli
Dobbiamo sempre
Richiamare soprattutto all'attenzione dei più giovani che cosa è stata
La guerra e che cosa è stato dunque il pregresso della vittoria
Abbiamo vissuto anni terribili in Europa e anche
In Italia io appartengo ad una generazione che
Ha vissuto quegli anni in una condizione
Estremamente dura
Io
Vivevo a Napoli
Voi
Come dire iniziata una fase della Seconda guerra mondiale da da
Da quindicenne
Successivamente
Ho
Cominciato a vivere in un'Italia liberata sud
Che avevo diciotto anni
Primo ottobre quarantatré liberazione di Napoli dopo le quattro giornate ma siamo passati
In quella grande città come in altre grandi città
Di tali e poi di Europol contemporaneamente in Europa a Napoli abbiamo vissuto cento bombardamenti perché non dobbiamo dimenticare che è un aspetto
Nuovo fondamentale della seconda guerra mondiale fu il coinvolgimento delle popolazioni civili come inermi obiettivi di una guerra che si conduceva anche in modo particolare
Dal cielo attraverso
Bombardamenti che avevano per così dire un carattere terroristico come si dice poi naturalmente
Soprattutto da parte dei detrattori anche
Delle forse angloamericane che guidava questi bombardamenti
Sull'Italia fino a quando poi non ci furono anche nella fase
Dell'occupazione tedesca bombardamenti tedeschi dei che
Molto più lievi quindi abbiamo vissuto incita
Sotto l'incubo della paura che
Che diciamo il confronto quotidiano
In modo particolare notturno lunghe notti con
La morte che poteva arrivare anche qui
Persone di ogni età che non erano direttamente partecipi vigente della guerra nel conflitto credo che quindi il prezzo pagato lo ripeto per quello Littoria
Un punto essenziale di riferimento per uno sforzo di trasmissione della memoria storica
è importante che le nuove generazioni di acquistino in pieno in generale
Uso della conoscenza storica e attraverso
Una conoscenza
Della storia di quel periodo un po'il motorino una consapevolezza che e parte oramai della nostra identità nazionale europea
La consapevolezza della inaccettabilità della guerra e soprattutto di un ripetersi di guerre
Distruggi edifici nel cuore dell'Europa tra europei come fu
La prima guerra mondiale
Secondo verrà appunto assunto molto più della prima un carattere mondiale
Però
Non dimentichiamo che fu sempre una guerra
Scoppiata nel centro dell'Europa nel cuore dell'Europa e tra due
Grandi
Potenze europee tra due grandi Paesi europei che si erano confrontati già nella prima
Guerra mondiale
Germania e Francia in modo
In modo
Particolare
La lezione salta
Io credo pienamente
Compresi racimola e assimilata dal leader politici di grande lungimiranza e si è tradotto in un altro anniversario in qualche modo in maggio
Celebriamo due anniversari l'anniversario settant'anni fa della conclusione della seconda guerra mondiale e l'anniversario della nascita dell'Europa comunitaria
Nascita dell'Europa comunitaria consegnata
Alla firma da parte sei Paesi dell'Europa occidentale della Dichiarazione Schuman il nove maggio mille novecentocinquantacinque anni soltanto dopo a fine della guerra parte il
Il progetto straordinario di unire d'Europa nella pace
Naturalmente quadro mondiale nel frattempo era mutato perché la grande coalizione antifascista uscita
Uscita vittoriosa nel maggio del mille novecentoquarantacinque dal dallo scontro con la Germania e poi ci sarebbe stato ancora dei Piro della guerra con il Giappone
Quella coalizione recidivi se ci fu diciamo
Duro confronto
L'esercizio per la conquista di una posizione egemonica anche in Europa a parte mutare degli equilibri mondiali in Europa tra l'Unione Sovietica
E e gli Stati Uniti d'America che una parte di Europa quella che essendo stata liberata dalle forze angloamericane era rimasto fuori dall'orbita sovietica
Poi bisogna sovietica abbracciava
Paesi importanti in Europa centrale e orientale cominciare
Dalla già martoriata Polonia l'Italia era nella sfera di influenza perché ben presto diciamo dalla coalizione antifascista si possono esser influenza e poi ci posso alla guerra fredda
E tutto questo se io ho voluto anche il cammino politico dell'Italia
Ma vorrei dire soltanto quei soldi e giusto che lo dica
Una persona della mia generazione e e la mia
Esperienza politica concreta cioè io
Sposare da giovanissimo
A causa sostenuto Nurra di trasformazione del Paese
Trasformazione in senso
Democratico nel segno del progresso sociale dal Partito Comunista Italiano e quindi fui partecipe anche del più grave errore storico compiuto dalla Sinistra comunista Socialista in Italia dopo la conclusione non Seconda guerra mondiale l'atto tale radicale incomprensione
Il progetto di integrazione europea e una posizione di una opposizione che fu dettata molto da un'identificazione fuorviante del Progetto europeo
O nulla disegno di Potenza
Americana
Quell'errore lo abbiamo pagato a lungo come sinistra italiana il cammino prego uscire da qui le posizioni
Di ostilità preconcetta al progetto di integrazione europea identificato appunto
Con il Progetto di presenza e
Prevalenza americana in Europa occidentale non fu breve mi uscì dapprima con i primi passi di riconoscimento della realtà dell'Europa comunitaria il Partito Socialista italiani cinquanta ne uscì
Circa un decennio dopo il Partito Comunista Italiano fino poi a riconoscerci
Tutti i partiti dell'arco costituzionale come allora si chiamava tra i partiti che avevano fondato la Costituzione come
Fondamento della Repubblica
Nel mille novecentosettantasette in una famosa risoluzione parlamentare
Camera e Senato approvata da tutti i partiti che allora collaboravo col Governo di solidarietà nazionale tutti allora o si riconobbero superando
Totalmente le contrapposizioni del passato nei due
Fondamenti dei due pilastri della collocazione internazionale dell'Italia Leanza atlantica e
La Comunità europea come allora si chiamava l'integrazione europea come il processo di costruzione
Su comprese
So
E poi porto anche ad una evoluzione della comunità in Unione europea Trattato di Maastricht del mille e novecento novanta due
Quindi io
Ho solo agire in vista anche delle celebrazioni che in questi giorni ci sarà anche alcuni lo stesso parteciperò
Dell'anniversario nove maggio mille novecentocinquanta accanto anniversario maggio è stato un mese radioso se pensiamo punto al combinarsi della vittoria quarantacinque
Ed è la fondazione del cinquanta in quello stesso mese della Comunità europea la Dichiarazione Schuman poi
Diede luogo alla
Al concepimento della prima Comunità europea del Carbone e Perrucci aglio per la messa in comune
Della produzione
Precisamente invisibili quelli che erano stati
Diciamo gli elementi di base anche di una politica di una politica degli armamenti glissa
Di una possibile Seconda guerra dopo la Prima guerra mondiale e quindi queste due risorse fondamentali
Il carbone comunque risorsa naturale l'acciaio come produzione orientata fortemente in senso bellico
Diventarono più l'oggetto di una contesa fatale tra Germania e Francia ma diventano invece l'oggetto di un impegno comune a costruire un'Europa in cui vive in tasse
Ripeto parole della Dichiarazione Schuman impensabile la guerra e anche
Dopo che
La Europa si allargò ben oltre i confini dei sei Paesi fondatori
Dei sei Paesi fondatori della comunità
Prima dar da sei a nove poi da nove
A dodici a quindici e infine il grande allargamento degli inizi degli anni due mila a ventisette Paesi membri e successivamente c'è stato
Qualche nuovo ingresso
Questa fondamentale
Divisione della possibilità di unità e di pace si è consolidata e quindi oggi davvero non possiamo dire che tante cose
Sono in discussione
Di quello che è stato il cammino della costruzione europea va di sicuro l'obiettivo di rendere impensabile la guerra in Europa questa Europa praticamente unificarsi
Integralmente
Io credo che la Comunità europea dei sei aveva in sé
Una rappresentanza legittima e forte dei valori che potevano unire tutta l'Europa è che sono riusciti poi a trasfondere sì in questa Europa tanto più larga di come era nata
Questo è lo spirito in cui quindi celebriamo il marchio mille novecentoquarantacinque
E oggi il maggio due mila quindici
Che definiamo settant'anni
Bene
Mi sembra che le testimonianze che
Mi sentite testimonianze che abbiamo
Ascoltato siano state
Toccanti
Centrate
Contribuiscono
In questa sala
Andare il giusto significato
A questo incontro
Masi resistenza in Europa classi dirigenti
E nascita dell'euro per la storia
Necessito molto io ho ascoltato con grande interesse
Questo richiamo alla memoria
E io credo che nessun Paese nessuna comunità
Possa davvero aspirare
A un futuro
Non solo civile
Ma a un futuro consapevole se non sa
Se non conosce
Se non ha fatto
Su fino in fondo
La storia a cui appartiene quindi questo richiamo alla memoria un richiamo molto importante
Perché cemento sul quale si costruisce il Palazzo del futuro
Questo è un tema qua sul quale io insisto molto
Soprattutto sulla domenica del sole
Perché credo che noi abbiamo bisogno di riconoscerci
E molte delle cose che ci dividono a quel punto
Perdono gran parte di quella spinta polemica
Certi momenti addirittura imbarazzante perché contesto diamoci un contesto di tale difficoltà
Rete posso solo fare un piccolo riferimento iniziale non pubblicato di recente come solleva un rapporto dalla Fondazione Davide Yuma del sole sulle disuguaglianze nel mondo
E c'è un grande tema che accredita questa crescita delle disuguaglianze data abbiamo dentro la Cina dentro l'India una crescesse uguaglianza mediata il mondo cammina
E la disuguaglianza in qualche misura si riduce dove la disuguaglianza cresce
Ad esempio enti nel nostro Paese
Lo diciamo sempre sbrigativamente che dall'inizio della crisi ad oggi abbiamo perso nove punti di PIL ma chi dice che il Mezzogiorno ne ha persi quindici
Quando
Diciamo che
D'Italia per su
Quarto della produzione quarto della produzione industriale
Bisogna porsi la domanda ti quanto dei tre quarti sopravvissuti ce la faranno ancora e soprattutto bisogna chiede sia distintamente ma l'Italia in cui sono cresciuto io evitate di oggi o è un altro Paese
La cosa ci può soccorrere nell'affrontare problemi così
Pesanti
Che introduce tutte le nostre case a memoria
E questo se sulla Resistenza
Appartiene alla parte più nobile la storia di questo Paese
E io voglio ricordare
La Resistenza
Di una parte politica
Ma anche tutta quella parte cattolica
Che ha avuto un ruolo importante in quel momento che viene spesso dimenticata
E soprattutto visto che tutti voi hanno richiamato con la memoria
Voglio ricordare quello che è accaduto nel tessuto quando
Il Presidente Napolitano ha fatto riferimento alla guerra e
Come dire
Che tu insomma voglio dire diciamo le cose come stanno alla mattina sinonimo una famiglia poteva succede che alla sera qualcuno mancava questo la guerra
La perfetta
Improvvisa
Per gli affetti più cari
Ecco io ho sempre pensato che il dopoguerra italiano
Quello che ha prodotto un lunghi compere un miracolo economico di questo Paese quando
La lira vinceva l'Oscar mondiale la moneta quando un Paese più ricco di secondo livello dipinto prima economie industrializzate poi una potenza economica e pochi anni e l'atto durante la guerra
Perché e durante la guerra
Che è nata la voglia di riscatto e che è nato il dopoguerra
E io credo che questo miracolo
Fu frutto
Una comunità
Che mise insieme intelligenza tecnica cultura cattolica e riformismo laico io voglio credere che questa resistenza ci sia questo segnale importante
Per il nostro futuro che il non di non dobbiamo dimenticare per essere all'altezza di quel passato quindi io credo
Al ministro mattina di
Iniziare questo
Il dialogo a tre
Ovviamente vi chiedo di ricordare il passato ma soprattutto di parlare al futuro
Grazie intanto grazie del dall'invito
Questa occasione
Io dico sinceramente che
Mi approccio con moltissima l'umiltà alla riflessione di questa sera perché
Intanto penso che
Facciano fede per tutti noi le riflessioni che abbiamo sentito fin qui a proposito
Di quello che giustamente il direttore
Il direttore ci proponeva vorrei cioè la profondità di un ricordo il senso
Il senso della storia
Oggi
Ricordare perché
Sono affezionato ad una
Ad una
Ad una riflessione che a un certo punto incrociato di un pedagogista
Che diceva una cosa per me dice una cosa per me formidabile
Lì popoli
Possono quello che sanno
E
Credo che sapere
E cioè ricordare in primis sia
Una condizione
Fondamentale per capire anche dove vuole andare
Ed è molto importante che questa sera approviamo magari insieme a sviluppare
Una riflessione che dal ricordo però ci porta anche alla prospettiva perché io credo che uno dei valori
Veri che dobbiamo
Provare a a sviluppare in particolare
Nell'anno di grazia due mila quindici
è un punto di vista ragionato sulla prospettiva europea ora abbiamo
L'occasione di avere qui con noi
Federica Mogherini quindi un'autorevolissima
Esperienza dell'oggi nel contesto europeo in cui stiamo
Io credo che
Se vogliamo portare fino in fondo la riflessione che
Facciamo giustamente in questi giorni rispetto ai fatti della Resistenza come fatti fondamentali non solo per il nostro Paese ma per
L'Europa né per quello che è accaduto noi non possiamo vedere
Che
Oggi
Il tema del Progetto politico europeo la grande questione di come si
Riorganizza si rafforza e diventa
Diciamo ancora fatto riconosciuto il grande tema del Progetto europeo ancora lì tutto
Questa una questione ancora aperta mi ha molto colpito la riflessione di qualche giorno fa di Romano Prodi
Credo che a un certo punto in una
Suo intervento Prodi ha detto una cosa che
A me ha colpito tantissimo dice fino a qualche anno fa
Girato per il mondo e
Mi domandavano di raccontare il Progetto europeo
Oggi
Non è più così
Sono rare
Le occasioni in cui
Dalla Cina e lui conosce molto bene ad altri contesti
Il racconto di questa operazione politica straordinaria che è stata l'Europa sia affievolito
Ora io non so se questo sia vero o meno ma si capisce
Lontano un miglio che noi abbiamo un grande tema legato a come l'Europa
Rafforza se stessa in un passaggio dalla globalizzazione
Molto complicato e radicalmente cambiato anche solo rispetto a qualche anno fa
Io penso che questa sia una grandissima questione per le classi dirigenti per le attuali classi dirigenti
A proposito di chi ha la lungimiranza anche di utilizzare alcuni termini alcune parole se andiamo a leggerci la Dichiarazione di Schuman l'utilizzo di alcuni termini fa spavento
Sforzi creativi
In un atto politico
Richiamare a sforzi creativi tanto più dopo la
La guerra
A come dire dal punto di vista della
Coraggio
Uso non a caso
Questa parola fa una certa impressione
Io non so se oggi noi saremo in grado di scrivere in un documento di impegno politico sforzo creativo
E non è una questione come dire semplicemente di lessico e
è indice secondo me di una capacità di essere classe dirigente di indicare una strada e di come dire alzare lo sguardo
Di una potenza impressionante la domanda che mi faccio è
Nel tempo in cui stiamo come possiamo aiutare l'Europa
Innanzitutto a riconoscersi di più
Io immagino il lavoro enorme che
Esperienze come quella di Federica hanno davanti tutti i giorni
Su questo fronte ma
Qual è la nuova frontiera
Del Progetto europeo
Questa è una domanda che ci dobbiamo porre qual è l'acciaio
Di oggi
Dove fondiamo rifondiamo rafforziamo
Uno dei progetti politici più incredibili che
Come dire questo pianeta conosciuto alla luce di quello che sta succedendo io credo che ad esempio noi italiani non possiamo
Nomina continuare a battagliare in Europa perché in particolar
Il Mediterraneo sia
Il cuore
Di questa Rifondazione
Io credo che sia ancora lì tutto intatto il grande tema del rapporto dell'Europa con i grandi processi migratori
Epocali che attraversiamo in particolare
Guardando al grande continente africano
E se noi a proposito di quello che è accaduto in queste settimane non ripartiamo dell'iter
Aggiornare
Una certa idea di solidarietà
Nel Progetto europeo da dove partiamo
No io credo che questa sia una partita
Politica
Cruciale per le nuove classi dirigenti dico innanzitutto l'ho finito per le nuove
Sedicenti nuove classi dirigenti italiane
Cioè se non è l'Italia
A sviluppare fino in fondo questo tentativo
Per come si è fatto anche nelle ore drammatiche che abbiamo purtroppo alle spalle e di più soprattutto nelle prossime settimane nei prossimi mesi chi lo può fare
Io sento tutta questa
Questione lo dico anche pensando a alle occasioni che abbiamo ora
Giustamente siamo tutti molto soddisfatti di come ex prepartita
Bene
Ve lo dice chi insieme a Giuliano a tanti altri ha lavorato perché accadesse questo fatto positivo
Dopodiché
Lì c'è un tema gigantesco
La questione alimentare globale ecco non è
Una delle nuove non so se nuove è o non è
Una delle
Sfide di prospettiva
Nel tempo della globalizzazione nel rapporto tra Europa al resto del mondo e anche dentro casa nostra voi vedrete tra poco
L'ultimo l'ultima indagine FAO sulla povertà e scopriremo delle cose
Che a qualcuno di noi sono
Ahimè
Abbastanza chiare ma all'opinione pubblica probabilmente no cioè che ci sono Paesi emergenti che sono già emersi
E stanno facendo salti di qualità enormi ad esempio nella lotta alla malnutrizione e alla povertà e c'è la
Vecchia Europa
E anche il nostro Paese
In grande difficoltà
Quindi queste categorie vanno rilette riempiere interpretate riutilizzate expo un'occasione per fare questo io dico di sì
Se ci sforziamo tutti di andare oltre la logica
Dal racconto di quel sito espositivo e facciamo come devo dire onestamente lo dico alla presenza del direttore come il vostro giornale ad esempio fatto
Recentemente con un bello speciale se capiamo che attorno ad esempio la questione alimentare c'è una grandissima questione geopolitica
Colossale c'è sempre stata perché le primavere arabe non sono nate
Per caso
O la vicenda Ucraina forse ha a che vedere anche un po'con il tema delle commodity o sbaglio
Ma tanto più in prospettiva questa una grande questione che ci serve per leggere il futuro del contesto europeo dello scenario italiano di che cosa può fare l'Italia
Per la vocazione che ha dentro
In particolare il quadrante mediterraneo e soprattutto
Di cosa può accadere sul piano politico adeguavo ad un'Europa secondo me in cerca di un nuovo racconto
Che attorno a questa questione nei rapporti in particolare con
Il continente africano può trovare gli dissi un'altra vera funzione
Io sento forte questa esigenza e credo che l'occasione che abbiamo di lavorare su Expo nei prossimi sei mesi fa parte fa parte della strumentazione che le classi dirigenti hanno per provare a fare le classi dirigenti
Io siccome a collocare questa
Questo dibattito all'altezza di queste sfide
O no questo un tema aperto che non è che deve scrivere qualcun altro e
Odiamo Stival noi
A partire da da come interpretiamo i prossimi giorni
A pochi chilometri da qui fuori da questa città
Allora
Io credo che in questo Milano obiettivamente
Ha una capacità di reazione può muovere energie competenze attenzioni sensibilità particolari e straordinari utili all'intero Paese non te lo non possono farlo altre realtà
Ma non c'è alcun dubbio che cui può scattare una molla che incrocia anche
Questioni più complesse che fanno i conti con quello che dicevi tu direttore a proposito di doveva questo Paese
In particolare
Come disegna il suo modello di sviluppo alla luce di anni anni di crisi che hanno cambiato la pelle la sostanza di un modo di produrre fare in questo Paese
Questa è la sfida che abbiamo aperto allora passato e futuro finito io sono per vivere il presente con la consapevolezza di quello che abbiamo alle spalle
E con la
Forza e l'ambizione di
Essere
Almeno nel tentativo all'altezza di quell'ispirazione
E qui veramente il tema delle classi dirigenti è cruciale
Io non so se saremo nelle condizioni di farlo e di completare
Fino in fondo questo lavoro sorte dobbiamo provarci e so che l'Italia per diverse ragioni e al centro di questa possibilità
Credo che ragionare in questi termini di passato e futuro e quindi di resistenza e persino di Expo
Ci possa aiutare perché la prima svolta che dobbiamo produrre a una svolta nella nostra mentalità
Nella nostra mentalità nel nostro sguardo su queste partite che spesso e volentieri
E ancora uno sguardo provinciale mio
Quando discutiamo di questo nel sistema
Sembra che si discuta diffusa
Quando in realtà
Le intere classi dirigenti e i Paesi avanzati
Quelli che hanno prodotto classi dirigenti all'altezza di queste questioni queste sono le discussioni pubbliche che fanno
Andate a vedere nelle università
Cinesi mediorientali quali sono le grandi questioni che vengono messe al centro la discussione scoprirete che ad esempio il tema della democrazia del cibo
è uno dei pilastri fondamentali per formare le classi dirigenti
Allora finito io penso che ci sia tanto tanto lavoro da fare però penso anche che abbiamo tante energie da mettere al servizio di questo sforzo grazie
Come tante cose da dire ma non voglio sottrarre tempo gli interventi penso che
Questa primavera milanese che è stata segnata da tante cose importanti
Che anche come giornale Adamo volutamente fortemente deciso di sottolineare rivela lo che nel passato di questa città
E nella storia sociale economica di questo Paese c'è un qualcosa di profumatamente forte
Che ogni volta che si è riacceso
Assegnato una ripartenza del Paese quindi almeno la speranza abbiamo il dovere di non fermarla
Però il tema di oggi
è passato e futuro il ricordo di un grande momento politico mi fa chiedere al professor Martinelli dando la parola
Se pensa che ci sia
In Europa ci siano le condizioni
Perché il rito orti questa spinta politica e si completi questo disegno rimasto pericolosamente a metà
Grazie e buonasera a tutti
Ma mi sembra sia stato ed è felice quella di
Organizzare un convegno
In cui si lega
La memoria al Progetto cioè doveroso tributo
A chi ha dato la vita per la nostra libertà per la democrazia
Alle
Origini all'inizio
Di un grande
Progetto ricostruzione dell'Europa unita
La storia
Imprevedibile complessa
E quindi anche da
Grandi tragedie
Un lavoro interrogo nel come quelli della seconda guerra mondiale può nascere
Qualcosa di buono un progetto che può
Migliorare
La vita per gli esseri umani
Nella
Alla fine settanta anni fa alla fine di una guerra sanguinosa
Guerra mondiale
Ma che va definita anche europea
Non solo perché combattuta
In modo significativo in Europa ma perché è stata una guerra
Civile europea
Tra popoli che avevano moltissimo in comune condividevano molto
Ebbene quell'Europa spiegata piaga
A compreso
Che non bastava restaurare la democrazia la libertà
Per sconfiggere tre miliardi definitivamente il totalitarismo nazista
Fascismi
Rete generazioni
Dello stalinismo ma bisogna munirsi
E a decidere di porre fine una volta per tutte a quelle che ho definito le guerre civili europee
E quindi
Il progetto i pochissimi intellettuali state ricordate giustamente
I tre autori del manifesto di Ventotene
Sono diventate
Gruppi molto numerosi che intellettuale basta ricordare per tutti Capriglia Spes grande filosofo tedesco che a differenza di Marte ATER
Era stato un intransigente opposizione del oppositore del nazismo e che rivendica in quegli anni subito dopo la fine della guerra
La
Identità comune degli europei
Nella
Difesa della libertà
Senso del divenire storico inteso come costruzione insieme il futuro migliore e
Atteggiamento scientifico riconoscenza del reale rifiutando ogni donna ma quello che è interessante questo convegno lo metterei in mostra è che questo atteggiamento a questo progetto sono fatte proprietà una parte
Delle classi dirigenti europee alcuni tratti
Sicuramente i più grandi statisti europei nell'epoca abbracciano a questo progetto
Volevo farla breve citazione
Perché di qualcuno che forse non vi aspettate
Vi è una via che potrebbe essere invocata spontaneamente dalla grande maggioranza del giovane dalle donne di molti Paesi e che in pochi anni sarebbe in grado
Di rendere felice l'intera Europa la maggior parte di essa come oggi la Svizzera
Sta parlando agli studenti Zurigo nel quarantasei ero felice dalla Svizzera
Quale questa medicina miracolosa
E la creazione di una famiglia dei popoli europei o almeno di quanti lo possono fare
Che posso avere una struttura nella quale
Consenta loro di vivere in pace libertà e sicurezza dobbiamo costruire una sorta di Stati Uniti ed Europa
Non esce umana
Non è immune
Non Adenauer non è De Gasperi
Winston Churchill
Forse il caso visto che non sta in un Twitter meglio non da più di Mele nel caso di inviarla Caner
Visto che dovrà fare scelte importanti nei prossimi mesi
E comunque è chiara questa
Consapevolezza
Bisogna unirsi
Per mettere definitivamente fine alle guerre civili europei
Però questo rimane un progetto di classi dirigenti e gran parte un progetto di élite illuminate
La storia la fanno le minoranze organizzate queste chiaro però devono essere progetti che suscita entusiasmi collettivi a questo riguardo
Diciamocelo europea un ideale un po'freddo
Funziona molto bene negli anni successivi quando Mammano si allontanava memoria
Degli orrori la sua guerra mondiale
Fa presa anche sulle generazioni quando vissuto direttamente questi drammi
Perché di fatto per molto tempo l'Europa conviene
Cioè parla agli interessi
Ricordo una famosa frase di Jefferson
Che disse federate i loro portafogli i cuori seguiranno
Ecco perché adesso siamo un po'in crisi
Perché l'Europa sembra non convenire più
Ma
C'è anche da dire
Che avere troppo puntato
Soltanto sui vantaggi della crescente interdipendenza economico prevalentemente non soltanto prende sui vantaggi di questa certezza dipendenza economica aveva puntato troppo su quello che
Nel nostro linguaggio si chiama
Processo devo funziona lista di aggiungere continuamente nuove competenze e trasferire porzione di sovranità in modo che poi
Tutto il resto segua
Oggi arrivato un punto in cui non basta più
Non basta più
è necessario risolvere due contraddizioni fondamentale del processo di costruzione dell'unità europea la prima
Quella di costruire una grande unione sovranazionale lo dico anche federale su questo turba alcuni uso sopravanza
Male
Partendo naturalmente dagli Stati nazionali questo inevitabile realismo politico come si fa se non partendo da Stati nazionali di lunga data però bisogna avere ben chiaro
Che fare questo significa anche
Portare con sé i nazionalismi
Cioè una forte
Presenza di interesse nazionale spesso di egoismi nazionali e a volte anche come entità pare giudizi
Stereotipi sugli altri
La seconda posizione è che abbiamo continuamente trasferito porzioni di sovranità dal livello degli Stati membri
Al
Le istituzioni comunitarie regime oggi diciamo dell'Unione europea senza un parallelo trasferimento di lealtà e impegno dei cittadini europei nei confronti
Dall'Europa unita
E quindi che
C'è molto da fare molto devono fare anche istituzioni come
La scuola
I mezzi di comunicazione di massa
Per
Costruire una vera cittadinanza europea è chiaro che questa non sarà mai in grado di sostituire le cittadinanze le identità nazionali ma deve accompagnarle
Perché solo in questo modo si potrà procedere lungo la cinghia dalla Costituzione europea finisco dicendo che
Realisticamente
Il processo può proseguire sta proseguendo è proseguito anche in questi anni così difficili di crisi
Economico-finanziario difese dell'euro può proseguire
Con un nucleo forte che procede attraverso cooperazioni rafforzate
Questo nucleo forte
è oggi quello dei Paesi dell'eurozona
Inevitabilmente
Dal momento che procedono attraverso accordi intergovernativi tendono emarginare il Parlamento
E anche alla Commissione diventa più un esecutore di decisioni questo è inevitabile come si fa ad ammettere che un organo che ha vinto la pesanti di Paesi che non fanno parte da una zona possono contribuire a prendere decisioni
Che riguarda non solo video rozzo
Allora se ne che ci sia un'apparente contraddizione finisco su questo
Tra
Più buono d avanguardia
Che può aveva
Lucro il Paese da eurozona il fatto che queste emargina
Destituzione comunitari quelle sopravanza ma
Come si esce
Vario modo volevo farla breve breve concludo su questo per legge è una proposta che faccio ormai da molto tempo certo non da solo
Costruendo un Parlamento
Beh l'evoluzione
Non è una proposta di Joschka Fischer conforme capitate discutere recentemente
Di creare un ennesimo organismo perché l'architettura
Politico europea già abbastanza barocca noi farli aggiungere anche il Parlamento
Della Presidente degli Stati dell'euro zona che si aggiungerebbe al resto ma più semplicemente facendo sì che ci sia
Una sorta di sotto insieme del Parlamento europeo costituito tutti coloro che erano stati eletti nei Paesi membri dall'Europa
Possono partecipare naturalmente che erano stati gli altri Paesi senza diritto di voto la decisione
Io penso che
L'Europa adesso sembra installati in realtà procede non è vero che si afferma
I però è vero che rischia
Il progetto rischia e quindi come è stato detto molto bene da chi mi ha preceduto richiede uno sforzo di noi tutti perché rimane
Il più grande progetto politico che
In quest'epoca in questa parte del mondo possiamo realizzare grazie
Grazie
Grazie al professor Martinelli
Mi permetto solo di dire che ascoltando lungo questo richiamo alla politica
C'è un senso forte di quello che vogliamo
Credo ricordare oggi cioè il fatto che ci sia tanta gente di venerdì sera per parlare sentire questa cosa è un fatto politico lievemente
Ascoltando
Quello che è stato ad esempio l'esperienza politica di aiuto con l'uno per
Momo Croma mai
Tremonti salire una parola in inglese nemmeno un francese
Però riuscì costretti soli voti
A unire
Le due Germanie
E non chiese de meno
Mi chiese mai nulla
Al bilancio pubblico tedesco per sosteneva unificazione economica
E sociale della Germania
Due posizioni i cittadini e le famiglie
Te la Germania dell'Ovest è una tassa di solidarietà
C'è ancora quei cittadini quelle famiglie partendo
E il risultato
Lungimirante di questa scelta politica lungimirante e quella che l'unificazione economica sociale di quel Paese è avvenuta
E molti Länder della Germania e l'estero Cina muretto di crescita competitivo se non superiore accorda la Germania dell'Ovest ha toccato con le
Revoca andò Thomas Mann diceva sempre se vorrei una Germania europea non Europa germanica
Io credo che
Il cammino da cui
Il cammino dell'unificazione politica europea debba partire proprio questo
E per fare questi cambiamenti ci vuole una forte
Spinta
Politica io credo che
Federica Mogherini che ha una grandissima responsabilità
Rappresenta l'Italia
In questo
In questo disegno incompiuto
Debba
Esprimere il peso politico che appartiene peso politico di questo Paese che è uno dei Paesi fondatori ho visto richiamare tutti da Schumann Damone Adenauer perché questo cammino interrotto o riprenda comunque porre la parola
Grazie
Lei fosse grazie mille
Grazie soprattutto per nell'occasione si sente
Spesso affetto
Grazie mille per avermi dato soprattutto l'occasione
Di tornare a casa in qualche modo perché avevi ragione questa la prima iniziativa politica faccio in Italia ma oggi è la prima
Giornata che
Passo in Italia come impegno istituzionale vengo adesso da Firenze dove abbiamo
Avuto con
Un bel
Diciamo così com'un bel controllo dello stato della nostra Unione europea
Lo stato dell'Unione si tiene a Firenze ormai da cinque anni
E mi sembrava giusto che il mio primo incontro istituzionale in Italia fosse quello ma questa è sicuramente la prima iniziativa politica faccio da sei mesi a questa parte in Italia
E domani sarò con il Presidente Martin Schulz
Allora inaugurare il padiglione dell'Unione europea a expo quindi credo che questo
Pacchetto di tre incontri italiani sia un buon modo di segnare un
Rito un primo ritorno a casa dopo questi sei mesi di impegno
Di impegno a Bruxelles
E vorrei iniziare con la condividere con voi un nane tutto Maurizio
Martina citava le parole di Prodi
Che io non ho sentito ma io sono di ritorno proprio ieri dalla Cina
E posso condividere con voi il fatto che anche lì ovviamente si celebrano
I settanta anni
Alla fine nella seconda guerra mondiale
Anche lì si celebrano ma si celebrano in un attimo sfera
Molto diversa da quella che essi può vivere qui
Perché in Asia e la Cina molto al centro di questo intreccio regionale
La commemorazione
Di quell'episodio della fine della seconda guerra mondiale porta con sé ancora difficoltà di relazioni tra i principali Paesi della regione
Non è una novità ma i settant'anni
Di distanza non hanno attenuato
Il senso del peso della storia delle responsabilità della storia delle relazioni incorra difficili che ci sono tre chi ha vinto e chi ha perso con la quale
Chi durante quella guerra stava dalla parte giusta vicino
E parlando con la a tutti i miei interlocutori cinesi così come era stato già da prima con quelli coreani
E così come è stato due settimane fa con quelli giapponesi per dare il quadro completo della complessità regionale
Con tutti dicevamo questo che la differenza del tonno e anche della speranza delle nostre celebrazioni rispetto alle loro sta in due cose
Una
Propriamente italiana non solo italiana ma propriamente italiana che oggi qui ricordiamo e la resistenza
L'Italia è uno
Quei pochi Paesi diciamo così che nel corso della
Breve e lunga storia al tempo stesso
Della seconda guerra mondiale
Ha condiviso all'interno delle stesse dello stesso territorio nazionale a volte all'interno delle stesse famiglie responsabilità di un campo e in un altro
Chi era dalla parte giusta chiara la parte sbagliata
E quindi forse anche
Come italiana
Mi era più semplice spiegare il perché l'elaborazione da noi è stata forse più dolorosa ma anche più compiuta ed è questo che ci consente oggi tutto di costruire sulla memoria guardando al futuro
Ma la grande differenza quella che ci viene invidiata ancora
Non solo in Asia ma anche l'America latina in tante parti del mondo la grande differenza che ha fatto sì che l'Europa oggi possa celebrare i settant'anni unità
Mentre in Asia questo non può avvenire ancora è
La lungimiranza della scelta di condividere il futuro che è stata compiuta solo cinque anni dopo la fine
Nella seconda guerra mondiale questo è avvenuto solo in Europa questo noto solo in Europa
Ed è avvenuto
Insieme
Con la scelta di condividere il futuro
Dichiarazione di Schuman su cui poi torno
E parallelamente
La
Presa di responsabilità per il passato
Questi due elementi insieme
Hanno consentito l'uno all'altro di essere forte
Un anno fa ero con il Ministro degli esteri tedesco Steinmeier in quanto ministro degli esteri italiano a Civitella Valdichiana per il settantesimo anniversario dell'eccidio
E lui peso politico simbolico emotivo del sentire un Ministro degli esteri tedesco a Civitella Valdichiana settanta anni dopo chiedere scusa in italiano
E questo
Che ha reso forte la costruzione del progetto europeo l'assunzione di responsabilità
E la condivisione di futuro
Questo settanta anni fa e sessantacinque anni fa come Presidente Napolitano ci diceva con parole come sempre sagge e giuste
Sessantacinque anni fa l'avvio dell'integrazione europea il
Il costruire
Su questa assunzione di responsabilità e io credo che la
La citazione che che viene riportata qui in apertura del
Della descrizione del nostro incontro di stasera
Sia perfetta
Sono gli sforzi creativi che hanno colpito anche me ma non per caso veniamo dalla stessa esperienza politica
Dove qualche sforzo pratico se fatto infatti siamo tutti qua altrimenti
Non ci saremmo probabilmente la citazione del dell'apertura della Dichiarazione di Schuman la pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi proporzionali ai pericoli che la minaccia
Qui c'è l'intuizione del dell'iniziare
A me ha colpito sempre molto la distanza che c'è
Teoricamente tra
Le parole di Spinelli
Manifesto di Ventotene l'idealità talmente forte da sembrare quasi
Irrealizzabile
E
I piccoli passi concreti piccoli grandi passi concreti che sono invece nella Dichiarazione di Schuman dove in fondo si tratta di condividere
La gestione
Trenta praticati di alcuni interessi molto specifici molto limitati un piccolo passo da una parte la concretezza degli interessi materiali
E l'idealità di Ventotene in realtà
Sono assolutamente complementari l'una senza l'altra non avrebbe vissuto in questi sessantacinque anni non ci avrebbe portato qui
Credo che
Oggi
Le sfide siano molto diverse ma ugualmente difficili
E che abbiamo bisogno di tenere insieme questo doppio livello dell'idealità coraggiosa creativa
E la concretezza del condividere interessi anche piccoli anche potenzialmente meschini tra virgolette
E anche accettarlo
Allo stato dell'Unione
Non solo dell'Unione come sapete negli Stati Uniti
Lo fa ogni anno il Presidente dicendo sornione forte sornione non è forte e su questo si basa il termometro della vita politica di tutto l'anno negli Stati Uniti
In Europa non facciamo ma se Ciccio del genere se non a Firenze e giustamente invece credo che sarebbe utile ogni anno fermarsi un attimo a pensare qual è lo stato della nostra unione europea
E io
Guardando indietro
Di un anno preciso
Se vi ricordate un anno fa
Eravamo alla vigilia delle zone europea ci chiedevamo se sarebbe stato possibile
Avere una
Un Presidente della Commissione
L'obiettivo del semestre italiano era quello di garantire una certa transizione istituzionale
Possibile alla cura della paralisi
Istituzionale in Europa di un Parlamento europeo frammentato al punto di vedere le forze estreme
Prendere totalmente il sopravvento ma ingovernabilità europeo potenzialmente un collasso dell'Europa questa era lo stato dell'Unione esattamente un anno fa
Oggi
Sarà perché appunto opportuna responsabilità
Grande ancora più di come non sia per carattere chi mi conosce sa che per carattere sono tendenzialmente ottimista tendo a perdere ancora di più il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto perché altrimenti
Pensate
Se fossero stati pessimisti i nostri nonni e i nostri padri settanta anni fa sessantacinque anni fa ci saremmo sì che mi viene allora io oggi dico che lo stato della nostra Unione oggi è più forte di come era un anno fa
Ed è anche più forte di come lo percepiamo
E credo veramente che qui si tratti di esercitare di esercitare la responsabilità
Molti hanno usato la parola classi dirigenti in ogni caso di esercitare una responsabilità
Di una leadership sia a livello nazionale pur se a livello europeo
E guardate
A costo di vini di sembrare fuori dal coro ne dobbiamo smettere smettere
Di non riconoscerci
Perché
Dipingere
Io dico il l'Europa ma potrei dire lo stesso dell'Italia dipinge ARCI come
Piccoli divisi irrilevanti deboli
Quando il resto del mondo
Ci vede in un altro modo ci fa male e fa anche ma nel resto del mondo
Noi dopo il Trattato di Lisbona abbiamo costruito l'Europa pienamente non siamo ancora all'Europa federale io sono federalista a livello istituzionale
Rappresento l'Unione per come ma a livello politico sono sempre stata convinta che siano dei passaggi siano dei passi in avanti verso un'integrazione più forte
Ma noi oggi abbiamo degli strumenti a livello europeo e credo che ci sono abbiamo anche a livello italiano
Avere degli strumenti
E dire sì
Percepire siccome impossibilitati o incapaci di usarli come non averli ed è il peggiore servizio che possiamo fare l'integrazione europea e anche il peggiore servizio possa fare al nostro Paese se abbiamo degli strumenti non lo siamo ma questo non è mio compito stasera
Allora a me piacerebbe tenerissimo scatto di orgoglio
In più
Senza cancellare tutti i limiti che ci sono e adesso ci vengono
Perché ce ne sono tantissimi il nostro Stato del non è non è forte non è forte
Ma siamo l'unica parte di mondo che conosce un'unione
E siamo l'unica parte di mondo in cui non soltanto
Per settant'anni non c'è stata guerra la guerra è diventata impensabile
Come ci ricordava il Presidente Napolitano l'unica parte di mondo in cui la guerra tra noi e diventata impensabile ma siamo anche l'unica parte di mondo in cui ancora cui ancora il resto del mondo guarda
Sotto tantissimi punti di vista
Ne siamo abituati a pensare all'Europa come a un'entità separata
A volte
Anche per responsabilità delle classi dirigenti
C'è
L'Italia e Bruxelles ce la Germania a Bruxelles c'è l'Inghilterra Rossella c'è Malta Bruxelles ce la Finlandia e Bruxelles
Oltretutto ci sarà anche un Belgio Roussel perché altrimenti poveri a farlo diritto a contrapporsi a qualcosa
Ma non è che a Bruxelles ci sono dei marziani a Brussa ci sono degli italiani dei francesi degli inglesi dei belgi degli spagnoli di portoghesi le maltesi dei finlandesi
Cioè l'Europa quello
Che noi ne facciamo l'Europa siamo noi parafrasando una grande canzone di vederlo non soltanto la storia siamo noi anche l'Europa siamo noi allora avere la percezione esatta di che cosa siamo di che cosa possiamo fare
Fa parte
Dell'esercitare la nostra responsabilità storica non quella soltanto che ci mette sulle spalle
Questa storia di settant'anni e tutta quella di secoli precedenti perché
Abbiamo avuto la forza di fare la pace perché sapevamo bene che per secoli eravamo stati quelli che hanno fatto la guerra non soltanto tra di noi ma anche in giro per il mondo
Allora l'esercitare la responsabilità storica i tanti secoli di guerra e di tanti decenni di pace significa anche guardarci allo specchio e dirci sì va bene avremmo avuto una crisi economica una crisi finanziaria saremmo stati
A saremo in calo di popolarità avremo un sacco di problemi divisioni mancanza di sorridente
Però
è l'unica parte del mondo in cui cioè
Ventotto Paesi insieme e non è
Bruxelles se voi mettete prendete le statistiche su qualsiasi settore qualsiasi
La cooperazione allo sviluppo la difesa sulla difesa ci sarebbe un po'di parlare la rete diplomatica il commercio
Tutto tutto
Prendete i dati
Del peso dell'Unione europea nel mondo è una fetta
Non irrilevante ma la fretta prendere dati aggregati dell'Unione europea più i ventotto Stati membri c'è l'euro che siamo noi
E siamo oltre la prima potenza mondiale in quasi tutti i settori
Ma una potenza che non si riconosce potenza è impotente
Allora dobbiamo iniziare a essere
Per primi noi che ci crediamo in questa storia perché altrimenti
è facile lasciare lo spazio a quelli che
A me interessa che questa storia non funzioni iniziare
Prenderci le nostre responsabilità e a usare gli strumenti che abbiamo
Il che significa
Fatta l'Unione europea a fare gli europei
Costruire la volontà politica di essere europee
Il che significa farlo a livello istituzionale a Bruxelles
Chi vive la realtà di Bruxelles
Patrizia
Antonio brano altri sa benissimo che uno dei problemi grandissimi che abbiamo
è la competizione o il contrasto tra le diverse istituzioni europee
Lo conosciamo anche in Italia nella nulla di nuovo
Il modo migliore per paralizzarci
E pensare che non parli l'italiano parli
Un pezzo d'Italia contro l'altro pezzo d'Italia
Stessa cosa vale a livello europeo quante volte
Ci perdiamo nella
Infinita diatriba se è colpa del Consiglio colpa della Commissione è colpa del Parlamento colpa di qualcos'altro quando quando va in Cina o in Brasile non è il Parlamento la Commissione al Consiglio è l'Unione europea
è l'Unione europea
Oltre al fatto che un interesse per personale privata a questo perché rappresentante o due istituzioni se litigano tra di loro una presidi identità ma
A parte
La consapevolezza a livello di istituzione europea c'è bisogno di
Crescere e di far crescere la consapevolezza la volontà politica degli Stati membri e qui credo che l'unico modo che abbiamo
Ricorrere
Al
Al trucco di Schuman
E cioè mantenendo
La prospettiva ideale
Ventottenne Spinelli
Partire dalla condivisione degli interessi
Prendete l'Inghilterra
Paese
Complicato quando si parla delle relazioni tra Stato membro e Unione europea prendete la politica estera e la Gran Bretagna e l'euro
Ora
Qual è stata la nostra forza ma si può discutere di tutto ma quale sarà la nostra forza nella reazione
Alla crisi trentina
L'Unione
L'Unione europea
L'unità dell'Unione europea
Uno può essere d'accordo o meno sulle decisioni che sono state prese ma
La nostra forza sovranità
E persino la Gran Bretagna
Paese per definizione orgoglioso dalla politica estera
Non solo riconosce e investe nell'unità dell'Unione europea in questo ma è stato anche uno dei Paesi che più ha spinto per una posizione europea in relazione alla crisi idrica
Questo cosa significa che al di fuori della campagna elettorale
Al di fuori di alcune posizioni che possono essere espresse a livello politico nel Parlamento europeo ma quale Paese non ha i suoi dibattiti anche all'interno sono stata abbastanza nel Parlamento italiano per non
Stupirmi del pagamento europeo anzi è una passeggiata confronto
Entrambi molto interessanti ma
Il la Gran Bretagna il primo Paese
In Europa che spinge ad una politica estera europea sì io dicessi questa frase fuori dal contesto farebbe il titolo di qualsiasi giornale giusto se invece si guarda alla realtà di quello che è successo in questo anno così
E così è sulla Libia così IST forse sull'emigrazione procedendo trovati questo per dire che quando si viene all'interesse
Dei ventotto Stati membri
Credo che sia
Inevitabile arrivare alla conclusione che non c'è
Un solo Paese dei ventotto che possa perseguire i propri interessi nazionali se non attraverso strumenti europei
Non ce n'è uno
Ed è questo che farà credo la nostra rinascita
Il renderci conto che di fronte alle sfide che abbiamo davanti a noi oggi che siano opportunità da prendere o che siano crisi da risolvere solo insieme possiamo pensare di riuscirci
Ma non si non basta credo costruire questa consapevolezza restituzione dobbiamo
Costruirla
Tra i cittadini europei e questa la cosa più difficile
Questa è la cosa più difficile perché richiede assunzione di responsabilità da parte delle leadership
Il messaggio
All'interno degli Stati membri
Dei Parlamenti nazionali delle campagne elettorali
è colpa di Bruxelles quando poi
Si va a Bruxelles e magari non si solleva neanche il problema
Che a casa su quei a casa si incolpa a Bruxelles
è il modo migliore per uccidere il nostro unico strumento di sopravvivenza e di incidere nel mondo
è un incidente è un suicidio
Allora io credo che
Per questo
Credo che sia utile
Sto provando a farlo in questi mesi costruire dal basso un senso di appartenenza al senso di consapevolezza del fatto che ci serve l'Europa che bella è bellissima l'Erasmus bellissimo ma ci serve
è nostro spazio lo spazio non non c'è modo di incidere se non attraverso quello
E
O qui vengo al tema del Mediterraneo brevemente poi finisco perché alcuni l'hanno detto credo che Maurizio abbia perfettamente ragione quando dice è su questo che si misura la capacità di essere europei
Il mio dolore
E che c'è voluta l'ennesima tragedia per reagire e questo è un dolore
Che va oltre la politica ha un dolore da essere umano
Perché alla domanda ma ci volevano altri settecento morti
La risposta umana no non ci volevano altri settecento morti evidentemente la risposta della politica la risposta delle istituzioni nei ventotto Stati membri essi ci voleva
Facciamo in modo però che non ce ne vogliono altri
Cioè facciamo in modo da quello che stiamo provando a fare
Con assunzione di responsabilità italiana
Di altri Stati membri che hanno spinto molto in questa direzione mia personale
Insieme ad altri commissari
In particolare avremmo prossima anche Tim romanzo
Per dare una risposta che è complicata
Che che non sarà semplice che non sarà risolutiva dall'oggi al domani
Però anche qui l'Unione europea e l'unica che può mettere insieme
Pezzi diversi di una risposta dalla cooperazione allo sviluppo per risolvere i problemi di lungo periodo dell'accesso la risorsa all'acqua il cibo
Alle alla riduzione delle diseguaglianze
Alla lotta alla povertà di questo ne parliamo di più a Expo domani
Alla prevenzione o alla risoluzione delle crisi dei conflitti perché la maggior parte delle persone che viene in Europa attraversando il Mediterraneo fugge da situazioni di conflitto
Al
Contrasto alle reti e le organizzazioni di criminali che speculano sulle disperazione della gente per fare soldi non so tanto sull'ultimo tratto quello del Mediterraneo ma su tutto il tratto precedente lavorando con i Paesi di origine lavorando con i presidi transito perché ne vediamo la disperazione della morte in mare
Non vediamo la disperazione del viaggio che a volte è ancora più forte ogni tappa è una violazione dei diritti umani fondamentali è
Una tortura dobbiamo agire
Lungo tutta
La fase del traffico ed è quello che stiamo facendo insieme
Ai nostri partner africani e arabi in particolare
E anche condividendo la responsabilità dell'accoglienza questo il punto più difficile
Questo il punto più difficile
E credo siamo triplicare
La presenza in mare come abbiamo deciso di fare
Io ho sentito poco la sottolineatura di questo
Mi è dispiaciuto perché mezzora prima del vertice
Che l'Italia ha chiesto
E che abbiamo fatto bene a fare
Tutti si chiedevano se saremo stati in grado di raddoppiare i fondi per tra i tanti vi abbiamo triplicato
Non è una cosa da poco
Basteranno basterà
Perché salvare vite in mare
Non è sufficiente
Però forse anche sottolineare ogni tanto quello che facciamo nella buona direzione un incoraggiamento a quelli a cui pesano queste scelte perché hanno opinioni pubbliche a casa questi ramo dall'altra parte è un modo per incoraggiare andrebbero giusta direzione
Ma
Il punto che resta che resta aperto che cercheremo di chiudere questa settimana presentando la l'agenda per la migrazione
Per l'immigrazione mercoledì
In Commissione sarà il tema del condividere l'accoglienza
E su questo sono d'accordo si misurerà
Il livello di
Rilancio della solidarietà interna dell'essere Unione su questo si misurerà quanto la nostra unione sta
Forte
Finisco col dire che
Alla base di quello che noi abbiamo
Visto i nostri padri i nostri nonni hanno visto nascere
Sessantacinque anni fa c'era il motto dell'Unione europea hanno all'Unione
Nella diversità che poi anche
L'esperienza di resistenza ci veniva ricordato prima l'unità nella diversità di esperienze politiche ma l'unità di intenti
Credo che sia anche la cifra che
Può portare l'Unione europea
Nella Regione nel mondo perché in questa fase in cui le crisi stanno moltiplicando soprattutto intorno a noi
è chiaro che alla pace
Serve l'Europa
Non c'è altro soggetto in questo momento soprattutto che possa portare pace nel mondo e all'Europa serve moltissimo
La pace senza pace
Il noi non sappiamo agire
Che significa che dobbiamo imparare ad agire per costruire la pace
E per
Portare questa iniziativa che se nel Mediterraneo che si altrove serve un'Europa unita servono roccaforte ma serve anche un'altra cosa di questo tratto distintivo credo della nostra Unione e cioè il fatto che abbiamo imparato anche questo dalla storia di settanta anni fa
Che a noi servono partner forti non ci serve dominare ma ci serve creare cooperazione e creare partnership che è un tratto distintivo del nostro essere europea nel mondo
Allora
Prendendo questa responsabilità che la storia ci ha dato e la geografia ci sta dando perché le crisi sono tutte intorno a me in questo momento
E considerando che dalle crisi nella storia come la seconda guerra mondiale ci insegna sono nate le esperienze migliori soprattutto in Italia ma anche in Europa e oggi l'abbondanza di crisi non è un problema abbiamo soltanto da scegliere
Credo che sia questa l'occasione per
Da cogliere per esercitare in pieno la nostra responsabilità come italiani certamente come europei senza chiedere che cosa altri possono fare ogni volta che c'è un problema
Votarci sul gradino più in alto e dire
In questo caso non so e Milano è Roma a Bruxelles a sono le Nazioni Unite
A New York è difficile trovare un livello superiore
Ma
Iniziando a prenderci la responsabilità di che cosa possiamo fare noi per risolvere i problemi credo che questo aiuti anche livelli superiori a prendersi le responsabilità
L'esempio dell'Italia in questa fase di gestione della crisi migratoria esemplare prendersi le proprie responsabilità invitando gli altri a fare la stessa cosa il modo migliore per farlo
E sono sicura che che sia il modo sia il modo per rendere la nostra unione più forte prenderci le nostre responsabilità prende c'è una seduta abita soprattutto di rendere l'Unione europea più forte e più fedele suo ideali che sono quelli
Della nostra fondazione
Sessantacinque anni fa e in qualche modo settant'anni fa quelli della democrazia pulite la libertà della pace del rispetto dei diritti umani grazie
Grazie
Volevo
A seguire
Credo che
Diciamo
Siamo partiti
Siamo
Partiti che vanno dall'esistenza siamo adesso infatti nel cuore del
Nella discussione politica sul tema europeo l'integrazione europea che
Mi sembra in modo
Migliore
Per ricordare questo passaggio la storiella
Io comincerei con chiedere proprio all'onorevole
Panzeri se questa Europa così come
La soddisfa
Che cosa manca perché questo disegno politico si completi
Che cosa manca perché
I cittadini europei a partire da quelli italiani
Senta ma questa Europa
Come un qualcosa di più vicino
è un qualcosa che
Appartiene a loro per davvero
Viene io
Pochissimi minuti per
Dire questo che sarebbe opportuno guardare con un certo realismo
Quanto attiene in Europa
Il che non significa che non bisogna avere dosi di ottimismo fanno sempre bene alla salute ma
Guardare la realtà per quella che è forse ci aiuta anche a comprendere sostanzialmente le cose che devono essere fatte
Se dovessimo e allacciarci un po'al tema di questa sera l'unica cosa che penso di poter dire questa la lezione che
Viene dai padri fondatori è a me sembra un
Una sola
Abbiamo avuto una guerra perché c'era un'idea sbagliata della sovranità nazionale
E siccome bisognava regolare quella sovranità nazionali si decise sostanzialmente che era opportuno per evitare guerre nel futuro di cedere sovranità
è stata una lotta contro il nazionalismo il nazionalismo
Abbiamo avuto realizzazione si importanti realizzazioni la domanda che però ci dobbiamo porre oggi sostanzialmente se all'orizzonte in realtà hanno e non abbiano oggi nubi che si addensano e che ci ripropongono il tema dell'azionista
Perché io questo è quello che deve
Poi cosa sia questa nuova religione
Nazionale non si sa bene
è un misto di di lingua di storia di identità
Di confini
Di valori condivisi
E si può dire che in tempi di di prosperità l'Europa ha felicemente convissuto con
Questa indeterminatezza delle identità nazionali coltivando il progetto di integrazione politica oltre che monetaria
Ma in questa fase storica come noi siamo oggettivamente messi collocati
Quello che
Si rende evidente che la crisi economica le reazioni negli occhi
Delle classi dirigenti l'immigrazione incontrollata
L'allargamento improvvisato
Ha spianato la strada movimenti xenofobi populisti anche europei
E devo dire che un po'comunque
Hanno complicato la vita i Governi al processo di adesione al processo europeo
E la mia percezione oggi è che
Abbiamo davanti un rischio che la situazione possa sfuggire di mano
Questa è la mia opinione
Tra l'altro in questi anni abbiamo avuto alcuni campanelli d'allarme che siccome il titolo parla di classi dirigenti
Che mettono in evidenza quanto le classi dirigenti sono state poco altri tutte
Il primo campanello d'allarme l'abbiamo avuto
Nel referendum francese sul Trattato costituzionale
Ed è stato un campanello d'allarme importante perché sostanzialmente se vi ricordate la discussione era contro l'idraulico polacco
E noi oggi abbiamo quei gruppi dirigenti uno dei quali tra l'altro molto importante attuale Ministro degli esteri francese Laurent Fabius che è stato fautore della grande battaglia contro il Trattato costituzionale
E non si può non sottolineare che le classi dirigenti quando sbagliano
Fanno errori anche di portata storica
E se oggi possiamo guardare il Trattato di Lisbona come bicchiere mezzo pieno o mezzo un mezzo vuoto ma sta di fatto che quel processo è stato rimandato
Abbiamo avuto poi un secondo campanello d'allarme
E ancora in Francia
è stata la rivolta delle periferie che hanno evidenziato il potenziale eversivo
Di masse di giovani poco integrati immigrati di seconda e di terza generazione
Ma francesi disoccupati come tanti milioni di giovani europei
E poi abbiamo avuto il terrorismo che ha stravolto poi le questioni sul tappeto perché gli argomenti del facile populismo trovano oggi dignità nella riscoperta del nazionalismo inteso come identità come valori come luogo
Di nascita
Come religione
Continua a guardare il modello francese perché guardate la storia sia di questa Europa che passa da lì
La possibilità di costruzione del processo europeo
Perché tutte le volte nella storia la Francia è mancata questo appuntamento
E allora
Da lì parto perché noi abbiamo avuto altri fatti che riguardano complessivamente sia a destra e sinistra
Abbiamo avuto in Francia una discussione con una legge che è stata varata sulla laicità che poi si è tradotta esclusivamente
Nel tema del velo e contro i simboli religiosi
A
Abbiamo avuto Sarkozy che ha aperto un dibattito sulle identità
Nazionale che si è trattato semplicemente in un rapporto con una religione c'è l'Islam
E abbiamo avuto Hollande che ha aperto invece un dibattito sulla
Sui valori per così dire della Repubblica ma che l'attribuzione sono sostanza oggi può dire sostanzialmente così che i valori sono minacciati se c'è qualcuno che li minacce occorre sollevarsi e combattere
Perché dico questo perché
Sostanzialmente
La mia opinione è che
Allo sforzo dalla costruzione necessaria del processo europeo oggi più del passato
Sì nel senso che è un po'l'alternativa nazionale
Che è fatta di tante cose
Io non so chi vincerà questa battaglia
Ma in campo in campo in maniera molto forte e decisa
Ed è importante sostanzialmente che noi
Si abbia piena conoscenza su questo
E l'alternativa nazionale la paura di di di di perdita
Di identità
Di sottomissione all'Islam dell'aggressione
Esterna
Ritratto tutto questo è entrato nel linguaggio comune dei media dei programmi dei partiti guardiamo anche queste elezioni in Inghilterra
Perché è pur vero che farai cioè si è dimesso perché
Non ha ottenuto un grandissimo risultato ma i programmi
Dei conservatori in qualche modo hanno di gran lunga accoppiato pezzo del programma di Faraci
Ecco allora questo è il tema sostanzialmente perché poi si ripropone e termino
Sul dibattito odierno sulle difficoltà
Ad esempio che abbiano nell'idea di
Su cosa dobbiamo fare di Schengen
Io lo so adesso qui si tratta di valutazioni e quindi le consegno
Oggettivamente a
La vostra discussione
Le conclusioni del Consiglio sono state conclusioni non all'altezza
Per la sfida che noi abbiamo dinanzi
Abbiamo certamente ha avuto il triplicati gli sforzi finanziari siamo riportati sostanzialmente su quello che era prima ma in realtà tutto il resto è molto generica e
Allora bisogna con molta forza riproporre a riproporre uno sforzo perché questo tema non solo dalla solidarietà ma del processo europeo possa ripartire
Non so
Se i Governi saranno in grado di fare questo io credo che bisogna ripartire dal fatto che bisogna ricostruire un movimento di natura europea il più largo possibile per poter realizzare questi obiettivi grazie grazie Onorevole Panzeri
Tutto grazie per i irreali
Il suo racconto europeo
Invito tutti a una certa concisione se non altro per l'ora
Chiedo onorevole ve ne fece condivide aderisco all'onorevole Panzeri chiedo se è un'idea un po'più
Tra virgolette ottimista cammino muro no io credo e lo dirò anche in conclusione del mio ragionamento di oggi che il realismo è pensare in grande pensare a completare l'integrazione europea
è una
Falsa utopia un'utopia sbagliato utopia negativa quella di coloro che credono che si possa
Continuare
Crescere recuperare competitività
Sviluppo come paesi dell'Europa ciascuno per conto proprio in un ripiegamento interno
Bisogna ribaltare il discorso è un'utopia pensare questo utopia negativa ma un'utopia in qualcosa di impossibile
La il realismo e quello che dice dobbiamo fare un passo in avanti
Io voglio partire da una mia esperienza personale perché sono stato anch'io al
Alla manifestazione del venticinque aprile quando l'anno la prima volta che ho partecipato al corteo nazionale è stato
Molto bello emozionante ma mi sono emozionato ancora di più quando qualche giorno prima per la prima volta in veste di auto Rita diciamo come parlamentare europeo o ha avuto il la richiesta l'invito e dall'ANPI e ho partecipato davvero
Sotto davvero felice di partecipare alla commemorazione a una solenne anche saluto alle lapidi di partigiani più giovani di me che sono morti
Prima della
Del raggiungimento dei dei trent'anni per salvare il nostro Paese dal nazifascismo devo dire che ho otto ho avuto un momento di vertigine e di forti inadeguatezza personale nel momento in cui mi sono trovato davanti a queste
A queste lapidi in un momento anche solenne di di celebrazione perché credo che quello che hanno fatto questi giovani io non lo riuscirò mai a fare nella mia vita nella mia
A intendo anche come politico e la stessa vertigine un polo provata incontrando nella mia attività di politica di attivista
Politico dir
Sono stato vice presidente dei giovani socialisti europei prima di essere eletto al Parlamento europeo incontrando i giovani che hanno partecipata le primavere arabe giovani che avevano partecipato a a piazza Tahrir avevano
Rivoluzionato la Tunisia che sappiamo essere forse il migliore la migliore eredità delle delle primavere arabe lo stesso parlando con quei giovani ho pensato per loro hanno fatto qualcosa che penso che io non riuscire nella mia vita fare
Niente di paragonabile a quello che hanno fatto loro per la libertà per lo sviluppo del loro del loro Paese nonostante questo ecco con tutta l'umiltà del caso però credo davvero che la mia generazione a generazione
Erasmus si dice per tanti motivi io stesso sono stato uno studente l'altro insomma
Anche per chi non lo ha fatto sicuramente una generazione che
Per tanti aspetti vive di più fin da data da giovanissimo all'Europa
Sono il parlamentare europeo più giovani del Partito Democratico credo di avere
Sicuramente questa responsabilità di far ritrovare
Fiducia alla mia generazione nel progetto europeo una fiducia che però deve passare
Sicuramente tra un recupero di fiducia fra i popoli europei una fiducia che è stata spezzata in questi anni da chi
Ha truccato i conti anche da chi ha applicato le regole in maniera più favorevole diciamo hai più forti possiamo
Fare l'esempio delle regole sulle esportazioni che abbiamo e che alcuni Paesi non seguono in maniera pedissequa diciamo
Diciamo così
Una una crisi di fiducia
Quella fiducia che invece ha unito le classi dirigenti che hanno fatto la resistenza nel volantino di quest'iniziativa lo si racconta come
Culture diverse hanno persone con culture politiche molto diverse hanno saputo costruire però un progetto comune equo
Questa fiducia va ritrovata ricostruendo anche fra di noi motivi i motivi che
Possono portarci a fare un passo in avanti per conto vostra contrastare scusate il risorgere dei fascismi dell'antisemitismo delle intolleranze
Che stanno ritornando in Europa dopo anni in cui l'Europa diverge dopo anni e quindi per i Paesi membri hanno avuto su tutti i parametri Nicola economici macro economici per stare
A la ma questi più materiali un periodo di lunga divergenza anche all'interno della dell'Unione con i tagli fatti apprezzo piena
Molto le le proposte che ha fatto il professor Martinelli perché trovo che siano quelle
Quelle giuste infatti l'occasione per ritrovare
Una volontà politica parlo nella realismo di dire
Il passo in avanti si può fare costruendo le condizioni per un impegno politico comune quel cliente o politico comune degli Stati membri e quello del completamento dell'unione monetaria un'unione monetaria che non ha
Uno milione bancaria piena non ha un'unione fiscale abbiamo visto cosa c'è dal punto di vista del coordinamento della tassazione nostro continente abbiamo visto con la vicenda del Lussemburgo ma se ne potrebbero
Parlare anche di altre il tema della in uno stato sociale per l'euro zona è un tema che il
Il Governo italiano ha posto nel suo programma del semestre come
Tema da lanciare per questi anni costruire degli stabilizzatori automatici dell'euro zona si intende mi arrivo con conclusione
Una gli stabilizzatori automatici per l'euro zona cioè uno una indennità di disoccupazione europea strumenti di welfare
Che riequilibrio nostra
Unione monetaria la legge il coraggio di un'integrazione differenziata si può fare
Buttando il cuore oltre le coltre ostacolo potrei fare degli esempi on c'è tempo non li faccio per esempio sulla direttiva maternità la direttiva bloccata a livello
Del Consiglio proprio perché
Ci sono troppe differenze tra i nostri Paesi nord Europa troppo avanzato
Europa
Fuori dalla moneta unica che non ha
Le capacità anche di economiche per sostenere un avanzamento del Welfare un'Inghilterra che non vuole su questo fare dei passi in avanti allora
E concludo credo che davvero con esenti come quelli anche di Giorgio Napolitano che abbiamo ascoltato credo che la mia generazione polvere degli esempi per
Recuperare un ruolo propulsivo in Europa per
Tutti ma in primis dico per l'Italia come ha ricordato anche oggi Renzi al discorso sullo stato dell'Unione quando io leggo al Parlamento europeo il l'edificio principale intitolato dal e lo Spinelli un grande italiano l'Italia è stata protagonista
Di uno sviluppo stanco straordinario dell'integrazione europea
Ecco
Credo
E concludo che serba
Per citare un altro grande europeo Jean Monnet
La capacità non solo di fare ciò che è possibile ma anche di rendere impossibile ciò che è necessario questo è quello che dobbiamo fare in questa legislatura
Al Parlamento europeo e
Con l'aiuto anche
Della Commissione che la nostra
Commissariamo che
Grazie
Chiedo al senatore
Volta accetta
Cece ce la faremo davvero a mettere il cuore oltre l'ostacolo
Io
Grazie
Apprezzo molto questa impostazione di questo dibattito
Qui questa sera giocare un po'fra passato e futuro e capire
Che cosa dal passato ne possiamo portare per il futuro dico solo una cosa che Micol mi ha colpito nel preparare questa questo incontro
Quando parliamo di Europa facciamo riferimento è anzitutto al mito di Europa che era una bella ragazza restava sulle rive del
Citati tiro in Libano e che prendeva il sole ventidue punto arriva questo poco bianco
Grazie bis e cerca di sedurre la
E quella porta accreditate
Innanzitutto voglio sottolineare un aspetto Europa
Era ma extracomunitaria dal nostro punto di vista cioè era una
Che
Consistente
Parlo
Dentro nemico
Va bene
Sottolineo il fatto che
Nella stesse origini del nostro nome Europa
Sta questa idea di un viaggio rinviati di chi viene dal sud del Mediterraneo di chi in e trasporta di quando ero io oggi respingiamo utilizziamo
Chi ci deve essere un respingimento alla frontiera di tutto del nostro continente
Di quelli che vengono dal sud
Né non solo respingiamo degli stranieri ma respingiamo noi stessi quindi nel riflettere su questa parola
Le medie noi non possiamo fare a meno di è
Pensare dopo in termini di integrazione in termini di accoglienza prima cosa
Seconda cosa zero stenta dipende questa ragazza e di
Come facevano del al tempo di forzarla di farle violenza diciamo per ottenerne i favori
Sessuale
E questa idea di un'Europa violentata
E purtroppo la storia da cui veniamo direi celebriamo la fine di una violenza
Di questo tipo cioè di una
Di una struttura di rete che si fa storie nella carne delle
E questa violenza Napolitano ha detto prima non abbiamo pensato che la guerra deve essere impensabile
Ma non è vero perché le continuo a pensare alla violenza in Europa
Continuo a pensarla violenza quando guardiamo il confine intorno all'Europa l'Ucraina sicuramente
Tanto enterica Mogherini mensile sarà occupata la vediamo
Nel bordo sud del Mediterraneo ancora una volta con tutto quel questo tema di cui non molto dibattuto del califfato della del terrorismo che però non è soltanto a sud del Mediterraneo ma che ci ritroviamo molto spesso nelle metropolitane sugli autobus sui treni della stazione di Madrid di opporci
Ecco quindi il rischio del terrorismo fa ancora parte della sosta europeo
Fa parte anche di una prassi politica come quella che abbiamo visto anche pochi giorni fa che a Milano perché c'è chi ritti Rizza
Che
La la forma antagonista della
Dal della di una politica che si contrappone i valori democratici come quello
Che ne abbiamo sperimentato in giorni scorsi è una prassi che è praticabile quindi non è vero che noi siamo
Grazie ma è vero che noi siamo immuni per sempre dall'idea della violenza all'interno del nostro è una lotta
è una una
Una un'eventualità che ci portiamo dietro
Continuamente
Ultimo pensiero perché voglio essere veloce
Europa
E anche in una visione
Professor Martinelli anche evocato il tema del dell'euro zona mila nello strambo mentre noi abbiamo queste immagini d'Europa sicure guardiamo la banconota da cinque euro dodici euro in filigrana
Abbiamo l'immagine di
Della
Del di Europa
Nel senso mitologico che è proprio
Io me la sono cavata di pomeriggio ma ne sono solo qui ma insomma
Vi invito a guardarla in filigrana me l'idea della della moneta europea c'è ancora il richiamo il mito di Europa c'è ancora richiamo questo mito di
Di un viaggio che che il partito di un'antenna di un popolo in qualche modo Pellegrino di un popolo che si trasforma che si è che si fa cogliere che accoglie
Quando noi oggi oggi guardiamo al grande tema
Della crisi finanziaria e dimentichiamo
I valori
Profondi chi Miroglio il mito d'Europa fa presente noi dimentichiamo gli stessi non possiamo pensare di venir fuori anche una grande crisi
Europea come quella che oggi
Cerchiamo di superare con il Piano Juncker e quant'altro
Se non teniamo anche conto di quello che
Il nostro il nostro passato e concludo
Se mi permette direttore qua anche con una piccola citazione davanti un americano perché visto che oggi celebriamo sabato rivesto Cerci doccia possa debba Churchill e c'è stata nessuna delle altre mi piace capire come ci vedono gli americani su questa cosa e
Scrive questo autore
Questi sono tempi tumultuosi su gran parte del mondo
Su questo su gran parte del mondo sta nascendo sta scendendo l'oscurità
E a molti uomini manca un chiaro orientamento
Ma il sogno europeo e un fascio di luce in un paesaggio sconvolto ci indica la via verso una nuova era di inclusività diversità qualità della vita un gioco profondo di sostenibilità diritti umani universali e pace sulla terra
Gli americani sono soliti dire che per loro tipo il sogno americano vale la pena di morire facciamo in modo che per il sogno europeo valga la pena di militare
Questo ricordo anche altre come quella bella detta Robertella
Che è stato Jeremy Rifkin
Che un sognatore americana e penso che forse libero discendenti di coloro che settanta anni fa sono venuti a a portarci un po'di voglia di impegnarci dibattito adesso grazie grazie
Grazie per la brevità
Che non toglie valore al solo
Che però deve diventare realtà
Onorevole
Quanto a perdere diciamo ha avuto un ruolo
Ha voluto questo incontro
Non so se questi punto aumentato
O come dire
O a
Ridotto le sue speranze d'Europa diversa sentiamo
Io
Vorrei partire
Anch'io da un ricordo come Brando bene FI da o da un'esperienza dal trasmette di un'esperienza
Alla Camera dei deputati noi facciamo spesso
Una serie di celebrazioni di ricorrenze
Capita molto poco spesso che queste celebrazioni si tengano dentro l'Aula di Montecitorio
Voi sapete che il cuore della democrazia italiana sta nelle aule parlamentari
E che uno degli elementi che distingue le aule parlamentari da tutto il resto del territorio nazionale è che nelle aule parlamentari non può entrare nessuno se non un parlamentare
Persino i funzionari che voi vedete dietro
In televisione dietro la Boldrini o dietro il Presidente Grasso sono funzionari che per entrare in aula devono chiedere il permesso
Quest'anno la cosa più bella che noi abbiamo vissuto dentro l'aula parlamentare abbiamo fatto tante cose quest'anno questo due mila quindici dentro un'aula parlamentare
è stata la celebrazione del venticinque aprile
Perché dentro l'aula parlamentare per un giorno sono entrati i partigiani e i figli dei delle donne degli uomini che hanno combattuto per la libertà la democrazia
E l'Italia repubblicana sono entrati nell'aula
Ed è stata una sensazione
Davvero forte perché le persone che erano lì presenti sono persone che hanno dovuto chiedere il permesso per entrare in aula ma sono le persone
Che hanno permesso
A me
Roberto Kocijančič e a tutti i nostri colleghi
Di avere l'onore
E il peso di rappresentare i cittadini italiani
E davvero
Quel momento a me ha dato molto il senso del mandato parlamentare e della e
E del valore
Di quello che noi rappresentiamo il valore storico il valore quotidiano insomma la fatica
La bellezza del nostro lavoro noi
L'approviamo tutti i giorni ma vedere fisicamente
Chi si era speso senza
Tante volte senza neanche pensarci perché insomma noi siamo ritenuti una generazione di giovani di politici ma chi ha fatto la Resistenza era molto più giovani di noi
Ha davvero dato un senso diverso al nostro lavoro e io sono sono stata lì è stato Manna una cerimonia molto bella
Per per l'appunto per il
Per la presenza di chi c'era
Per il senso della storia per il senso di del
Del compito e della della generosità e del sacrificio
Ma è stato una cerimonia che a me ha fatto molto pensare io non sapevo che che Federica Mogherini questa sera
Avrebbe richiamato al senso di responsabilità che ciascuno di noi hanno nel costruire quello che è un sogno tra il sogno europeo
Però io sono venuta qui per lasciare
Perché con l'idea di lasciare due domande due domande che in una sede di partito come questa sono domande che interrogano sicuramente chi ha delle responsabilità ma interrogano tutti quanti noi sul senso della cittadinanza
E sono due domande che partono dal pensiero che quelle persone che ci hanno dato la libertà che hanno costruito il senso
Del del progetto di integrazione europea hanno sviluppato nel corso del tempo e parta anche da una citazione che è una citazione di Ferruccio Parri
Un un protagonista della Resistenza che scritte disse nell'Aula parlamentare nel mille novecentocinquanta commentando la guerra di Corea
Pareri diceva il contrasto di fondo di quello che stiamo vivendo in questi giorni è fra democrazia e antidemocrazia fra i dieci
Fra i regimi che io chiamo democratici cioè aperti e tutti gli sviluppi possibili e quelli che non ammettono possibilità interni di sviluppo
Parto da questa citazione perché a me la presenza appunto di quelle donne in quegli uomini nell'Aula di Montecitorio qualche settimana fa mi ha fatto chiedere ma noi siamo degni riusciamo a comportarci
All'altezza di quel di quel di quel sogno di quel sacrificio di quella generosità che cosa dobbiamo fare
Per comportarci all'altezza delle persone che hanno perso la vita che hanno dedicato una parte di loro stessi una parte
In alcuni casi enorme appunto perdendo la vita
E allora la domanda che rivolgo a tutti noi
è una domanda duplice da un lato
E lo faccio in una serie di partito di un partito che si chiama Partito Democratico
Come che noi lavoriamo ogni giorno dentro le istituzioni fuori dalle istituzioni nelle sedi di partito in una città importante come mi e hanno
Per rendere più democratico più inclusiva e più seria la nostra società e questa è la prima domanda e la seconda domanda invece
è una domanda che nasce dal contrasto
Di quello che le persone che si sono sacrificate per dare la libertà e per dare la pace per dare il benessere
Avevano nel pensare al loro compito io credo immagino che chi l'ha fatto che abbia fatto quelle scelte l'abbia fatto senza pensare di diventare un eroe l'abbia fatto semplicemente per un istinto non l'ha fatto
Per per un senso di visibilità non l'ha fatto per per andare da qualche fa parte noi oggi invece come europei vediamo esattamente il contrario noi pensiamo
Di fare delle cose buone
E quello che sta succedendo nel Mediterraneo invece ci restituisce un'immagine esattamente il contrario noi pensiamo
Di essere una potenza positiva e per certi versi lo siamo l'Alto rappresentante insomma a ha dato un senso dello Stato della nostra Unione che è mezzo pieno o mezzo vuoto
Ma l'immagine che noi abbiamo di noi stessi è un'immagine molto spesso molto più alta
Di quella che in realtà proiettiamo nel resto del mondo quello che stiamo facendo per il Mediterraneo
E soprattutto nei confronti di quello che accade nel Mediterraneo esattamente il contrario noi stiamo dando un'immagine
Molto più bassa di quella che noi pensiamo di avere
E allora è la seconda domanda che io
Che io lascio
Lascia tutti noi perché credo insomma che nel momento in cui celebriamo
Settantesimo e un sessantacinquesimo come ci ricordava il Presidente non Napolitano sì anche un'occasione per riflettere su quello che dobbiamo fare nei prossimi anni partendo da un esempio fa un esempio straordinario
è la domanda è esattamente questa come facciamo noi nella nostra quotidianità
A ridurre la distanza tra quello che noi pensiamo di essere in particolare in Europa in realtà quello che gli altri Paesi gli altri popoli intorno all'Europa pensano che noi siamo
Che cosa pensano di noi
I bambini siriani che in questo momento non vanno a scuola Illy i le decine di migliaia centinaia di migliaia e milioni di rifugiati
Che bussano per entrare in Europa e noi non li facciamo entrare che cosa pensano di noi quei popoli da un comma dall'Ucraina che hanno combattuto che si sono espressi per la democrazia e noi abbiamo dato delle risposte che sono a metà
Io no su queste queste domande non per
Non per chiudere su una nota negativa la serata no davvero per spronare il CIPE come cittadini come partito e poi come rappresentanti delle istituzioni a cercare di fare
Qualcosa che sia all'altezza
Quanto meno dell'esempio quanto meno della storia che ci hanno portato i nostri padri che oggi celebriamo
Grazie
Credo
Il settore
Di opporre proprio
Tirare un po'anche
Qualche conclusione
Sull'orlo avvertita per un fatto quest'Aula questi soldi ma questa serata è stata talmente ricca di spunti anche molto diversi avete sentito nel nel tono diciamo nella messa appunto di alcuni aspetti anche nelle accentuazioni somme sta fuori tutta questa Europa che porti CIPE si percepisce più forte di quello che a volte si percepisce più deboli o migliore
è o o meno o meno meno preparata insomma un po'tutte le contraddizioni però di una istituzione molto viva l'abbiamo capito questo certamente molto ricca di tante cose tanta storia
E molto carica anche della consapevolezza delle ambizioni che la storia oggi le vecchie rimette sulle spalle mi interessa fare due brevissime osservazioni per richiamare le faccio prima di tutto mi stesse insomma
Innanzitutto
Io dico grazie non per una forma ma perché meriti se abbiamo fatto questo percorso e qui ci sono centinaio
Sono centocinquanta io ne cito tre Mario ora si invia in Francia e Francesco poi gli altri centoquarantasette si sentano tutti ringraziati ma insomma grazie al PD di Milano a Pietro voi che ha firmato questo project che altro un animato sì ma dubbi
Abbiamo fatto un percorso
Chi si ma ha toccato luoghi di questa città o di questa Regione dove episodi della Resistenza si sono svolti il Piccolo Teatro San Vittore
La valle alla Valsassina Bolchi ricordati bitte venivano rivisitati dialoghi recuperati e racconti insomma
Tutta una serie di diritti di percorsi che ci portano qui questa sera un po'a coronamento di questo percorso celebrativo della liberazione
E allora l'abbiamo detto e abbiamo sentito in molti interventi l'abbiamo letto in molti testi eccetera
Però io penso che dobbiamo sempre ricordare che
La liberazione la Resistenza la liberazione che intendiamo sempre come il momento
Fondativo della costituzione della nostra Repubblica no dello Stato italiane di Repubblica sono anche la culla della creazione dell'Europa
Si può leggere il manifesto di Ventotene sono o sono al confine o non solo i cittadini liberi in un periodo storico senza senza senza dittatura che concepiscono sono questi giovani concepiscono questo ma guardati
Lo pensa non
Alcuni più consapevolmente sono degli iscritti no i testi di giustizia e libertà e devi costruttive della Democrazia Cristiana tanto per ricordarci quarantatré forse quarantaquattro cioè futuro si è visto successore
è giusto che su questo dopodiché tornò e questo per dire come arrivava nella Resistenza CTC arrivava anche per una grande insiste per la preparazione pulito
Dica diciamo così prima di tutto Civiletti voglia della Resistenza politica c'è chi ci arrivava come diceva anche lì a molti scritti lo dimostrano è
è
Così patto per un impeto di senso di giustizia per un rifiuto dell'oppressione per una ricerca della libertà
Quindi quasi per un sentimento fatto testé di cuore perché nel reagire c'era dietro con pensiero di non accettazione di quelle cose
Ma si va
Questi partigiani questi combattenti queste combattenti e anch'io Prato quando penso a questi esempi ricco di queste donne che magari facevano sono affiancamento mi chiedo ma io avrei avuto quel coraggio non so probabilmente non fosse la Stone
Poi ti porta anche essere più forte di quello che magari per temperamento sette allora tutte queste persone anche quelle inconsapevoli hanno creato un pezzo d'Europa le quote ma frasetta di una di una
Partigiano di giustizia e libertà
Che racconta come sulle montagne cuneesi insomma si incontra con alcuni partigiani francesi e dice così sul piano dell'azione concreta senza retorica salti si perde un po'il valore di questa scrittura ma due popoli che il fascismo aveva cercato di dividere affermano la loro trentinità fianco a fianco per la medesima causa sulle molta
Delle Valli del cuneese era un lento della nuova Europa che mi diceva dalle torbide acque dell'oppressione
Nazifascista
Quindi lei dopo di questa Europa nasce lì queste due persone che magari con ragioni diverse con riflessioni diverse sollevati da combattere per
Insieme
Per ribellarsi una storia ingiusta
Quindi per cercare di democrazia
Rivelandosi al totalitarismo per cercare indipendenza libertà
Lo tanto per le cose per cui contro cui lottavano e in qualche modo ponendo le premesse insieme
Quel discorso un po'del futuro e non di farsi carico
L'insieme di questo futuro tempo il progetto dell'Europa insomma in questa grande riconciliazione dopo facevamo insieme dibattute eravamo insieme e via
Non
Non dopo la Seconda Guerra ma dopo trent'anni quelle dopo una prima quella bottiglia
E quindi
C'era già di un pezzo di Europa e allora mi piace pensare ribadirlo perché spesso non è una percezione così mediante atti la Resistenza e anche la culla dell'euro
Lo sono i pensieri degli scritti di quel periodo di quelli che facevano formazione per reagire
A lo pressioni e lo sono anche state le esperienze concrete questo partigiano mentre assieme a quello francese hanno posto le premesse per costruire qualcosa di migliori in futuro insieme dunque l'unità
L'integrazione la premessa dell'Europa dell'istituzione Benatelli con questo incontro quindi per essere breve ma per
Per ribadirlo dalla resistenza quindi se dobbiamo essere grati a questi padri a questi nodi a queste persone noi dobbiamo essere perché al
Il costruito su basi democratiche il nostro Paese istituzioni democratiche del nostro Paese ma hanno posto le premesse anche
Per la creazione
Mentre facevano la nazione libera hanno capito che la nazione da sola poteva essere anche
Una
Deviazione verso forme di chiusura di cui sputi
L'aziendalismo e sono stati poi le premesse di quella guerra che volevano scongiurare e dunque porre
Un'entità sovranazionale con cui
La statualità atti di matita
Si doveva rapportare cedendo quote di sovranità trovando soluzioni e per alcuni già all'ora la federazione degli Stati
Cosa che ancora adesso non abbiamo l'ho pensato questo gli attori quei ragazzi sognatori il non vuol dire non per gli altri la capacità di legge presente lo sottoscrive De Gasperi che lo firma quel manifesto che parla di Federazione e oggi dopo tutti questi anni alla Federazione non ci siamo ancora
Ma comunque c'è questa unità questa istituzione politica che va avanti
Allora se quelle anche un po'diciamola la Puglia però la Resistenza e
Come diceva lei direttore insomma la storia assente a darci una percezione di noi ma anche per la fruizione del su qualche cosa insomma prendendo dagli aggiornando
E coi ed esso penso che quella lezione
Le risposte date all'ora sono quelle qui dobbiamo che ricorrere per confrontarci per dare le risposte vuote ammonta a Stintino
Martini dai altrui arte stessa quando leggo sulla ci stupiamo di
Questa parola
Sforzi creativi però qui c'è un signore che parla di sforzi creativi in un documento una dichiarazione politica
E poi accanto a questa visione così così grande pone però vittime molto concreti
ITC anche come vi sono degli strumenti parla di un'alta autorità che doveva presiedere la gestione comune dell'acciaio i tempi della oggi e la moneta non so qual è l'acciaio di oggi ma poi la bolletta poi se la politica estera
Può essere messi insieme le cose delle quali normalmente si identifica in muoverci all'occhiello comunque ci ha detto delle cose
Le consentirà con la percezione della sovranità di uno Stato o la difficoltà che poi lo Stato non riesce ad affrontare oggi lavoro la sfida più grossa più uno se la mette insieme allora
Io credo che l'oggi dobbiamo capire un po'questo e e ritrovare anche in queste esperienze la forza di qualcosa sa qui si trattava di ricostruire tutto
Mura il venti
Materialmente e da tutti i punti di vista qual è una sfida grandissima oggi abbiamo altre sfide altrettanto gratis ma penso che
Anche qui la storia ci aiuta a
A riprenderli riprendere le fila di queste sfide perché non ho permesso di fronte di nuovo la guerra
Non al proprio interno ma una guerra all'esterno
E alle tensioni conseguenti al proprio interno alle paura le ansie a quello che dice realtà alle
Alle sfide e insomma
Questo arretramento delle condizioni di vita del nostro continente guardate ha comportato il fatto per esempio che non siamo più la parola prosperità che è una delle parole dei compiti dell'Europa costruire un'aria dirà e di prosperità
Oggi abbiamo il pudore di non usarla perché sarebbe talmente imponga rispetto alle sfide che abbiamo che sono
E quando si accennava la povertà
Quando ci siamo battuti perché non venissero meno i fondi alimentari gli aiuti alimentari quel tipo il Banco alimentare poi vengono distribuiti con le varie cose siamo a che vedere un po'i dati abbiamo visto che l'Italia il Paese
Assieme non mi ricordo più quale altro fa notoriamente un po'più povero di noi il Paese che maggiormente in usufruiva
Quindi vuol dire che abbiamo talmente bisogna in questi aiuti alimentari è anche vero che abbiamo una capacità distributiva più efficiente che fa sì che le
Siamo qualche molto
Riceventi e capaci di smaltire tutto questo vuol dire che cerchiamo in grado di povertà io
E e questa cosa è molto diffusa in vari Paesi dell'Europa
Povertà che casi camuffa che magari è donna e dei bambini e meno percepibili dispetto diciamo al dato delle delle persone adulte quindi penso che oggi l'Europa a queste sfide esterne
E interni perché la criticità
Ieri e di lavoro su questi due parole sono ancora difficili da costruire però l'Europa gli strumenti per fare questo deve però ritrovare
Vorrei che la parola che abbiamo sentito la riprendo in questa conclusione riconoscersi si è detto ritrovarsi si vede che si è smarrita
Il Papa ci ha detto Europa spende atti chi sia un po'da Giata addormentata è che sulla percezione diritto i compiti del potere Antezza e delle sue capacità
Della fu generosità dell'atto sull'identità quelli
Parole che vanno ritrovate quei criteri quelle linee guida che vanno ritrovati per dare anche la risposta a queste sfide quindi io penso che i rischi che sono grandissimi la storia di pone di fronte
All'Europa il tema della guerra sembrava assolutamente scongiurato
Abbiamo fatto di tutto perché la la guerra fuse impossibile lo dicono i padri fondatori lo ripeteva pulita che purtroppo l'Europa torna a essere la guerra magari in forma
E diverse abbuffata sotto forma di terrorismo sotto forma di tensioni diverse torna essere purtroppo possibile piante presenti per certi versi
Io penso che
Queste sono le sfide ma come diceva
Si dedica con molta a pacatezza direi ma con la consapevolezza che i problemi sono tantissimi ma che l'Europa a
Gli strumenti si fuori batterò ampi necessità diciamo di trovare un loro congiunti trovare
Una visione dei propri compiti alla quale devono essere
Conseguenti le azioni che sono in qualche modo identificati una maggiore integrazione politica
Perché ci possa dire un'istituzione capaci di funzionare con attribuzione di quelle sovranità necessari per prendere le decisioni che deve prendere una maggiore integrazione economica e monetaria e
Una maggiore integrazione diciamo di politica economica
Pensate un'Europa che quando deve rispondere due mila undici anche per quanto riguardava l'Italia altri Paesi alla sfida di un rischio che diventa diciamo in alcuni Paesi più deboli per la
Loro realtà finanziaria di finanza pubblica più oggetto anche di speculazione un'Europa che per reagire dire convocare un Consiglio chi le fa di un gruppo di fuoco ma ci vogliono due mesi per mettere in piedi ci vogliono una serie di passaggi
E nomina
Presidente di una banca della BCE che dice farò tutto il possibile e basta questa parola questa volontà
Più politica che economica detta da un organo non politico tentare in qualche modo segno
A chi voleva speculare su queste difficoltà che l'Europa non avrebbe abbandonato nessuno Stato membro credo avrebbe che avrebbe impedito il fallimento quindi un'Europa politica dove qualcuno può dire queste parole Credit
In mente e con la voglia poi di dirle e a chi era la politica in Europa non è una cosa strana è una cosa che occorre
Perché qualcuno vuole una certa Europa qualcuno nulla buoni ma non è questa la sede stasera
Per dipingere le diverse posizioni che vuol peraltro conoscete quindi maggiore integrazione una volontà di andare avanti io credo Choir latte con ottimi
Bocche penso blindata da realismo che lotto non può fare a meno di fare questo che cosa mi fa pensare che faremo questi passi con tutta la difficoltà necessaria
Lo fa pensare il fatto che non vedo alternative
Non vedo alternative credibili non vedo alternative percorribili se non quella di una specie di dissoluzione di una specie di spie di mente ulteriore e con tutte le corse perché ci saranno quindi penso che questa sera dobbiamo un po'
A conclusione per quanto mi riguarda ricordarla dove nasciamo anche come europei
Cioè dove lasciamo anche per le lotte che sono state fatte non solo per il pensiero per la costruzione diciamo di questo rotta ripassare la difficoltà di passi che sono stati fatti
Che sono stati sempre frutto di una lungimiranza di una visione di un idealismo come è stato detto di una passione e poi di fare i conti con la realtà con le esistenze che ci sono con i Governi che di volta in volta non riconoscono i loro interessi dentro quindi non ci torno
Diciamo non arrivano novità ma che con la consapevolezza che la storia a volte venti giuoco minimi istituzioni migliori di quello che sono e quindi in grado di fare i passi necessari che la storia chiede di fare
Grazie
Onorevole storia credo che dico proprio gruppo proprio trenta secondi come
Ne nutrimento titoli ieri che abbiamo fatto sul Sole ventiquattro Ore a Berlino tesoretto da trentotto miliardi
Tesoretto di cui si è parlato qui unitario non c'è nel senso che
Paese che al decreto che hanno un po'vede tesoretti la sentenza
La Corte costituzionale ci ha fatto anche capire che
A torto o ragione bisogna trovarli si tesoretti però sempre in questa stessa Europa
La Germania ha disposizione un tesoretto trentotto miliardi per le entrate fiscali superiore al previsto che serviranno très investite in infrastrutture e voi ci resta la speranza chele investa
Nel retto recita i tedeschi
Che aumenti dei consumi interni
Consumando acquistando anche ciò che noi produciamo bene perché ho fatto questa piccola annotazione tecnica
Perché io che ho sempre detto che i numeri hanno ancora un'anima perché faccio direttore de il Sole ventiquattro Ore che confronto comparativo competitivo spiega la storia tipo oppure le comunità medio di qualunque altro aggettivo
Credo che oggi e ed è molto importante fa parte la primavera milanese che alle undici e trenta si sia ancora pari queste cose che il Sindaco
Abbia iniziato e concluso i lavori
Tengo a sottolinearlo perché o esperienze passate di altre città dove il Sindaco non concludeva i favori al massimo salutava
Bene però tutto questo si deve tradurre ve lo dico l'ho riletto il volano economico di una spinta politica
L'Europa
Come deve i cittadini italiani per sentirsi cittadini europei come cittadini tredici come cittadini spagnoli quelli che hanno perso la Terza guerra mondiale che pagano per le colpe loro e per le colpe che non sono loro
Hanno bisogno di sentire un'Europa
Più ammicca
E quindi bisogna ritornare accolte a Thomas Mann l'Europa deve cambiare molto molto più in fretta la sera il rischio che qualcuno ha detto e molto pesante e guai a chi lo sottovaluta era grazie