"Cultura politica azionista ed idee per la nostra sinistra"

Tempo rimproverato e cioè la mancanza di una specializzazione riformisti che nel campo dell'economia in cui naturalmente invece erano molto forti del resto c'è qui Antonio Giolitti ce lo può ricordare
Le elaborazioni da un lato di Lombardi dall'altro lato di la Malfa elaborazione diciamo così nel caso di Lombardi Foa del filone GE lista piuttosto che del filone liberalsocialista
Ma proprio questo ciclo storico in cui stiamo vivendo forse rivendica l'importanza di il fatto che il filone liberalsocialista fiorentino chiamiamolo così per comodità anche se non sarebbe giusto chiamarlo soltanto Ferrentino si basava infatti basava in particolare la sua attenzione su due temi di grandissimo rilievo le istituzioni e la scuola
E mentre anche qui concerto ciclo storico rapportato a diciamo sottolineare maggiormente la importanza dell'economia
Qualche volta sembrava che il fatto che Codignola si dedicasse in prevalenza la scuola era un po'un suo pallino un con conto fatto con suo padre Ernesto tante volte questo sembrava nella nella vulgata
Diciamo così di fatto sembrava avesse messo in conto direi che forse proprio questo momento per ciclo storico ribalta sia il problema delle istituzioni e quindi Calamandrei che lo vide così lucidamente alla costituente sia Codignola
Che nella riforma della scuola cioè sull'eguaglianza degli opportuna di partenza anche qui tipicamente tema liberalsocialista l'uguaglianza l'opportunità di partenza
E quindi la ossia di farne un grosso tema popolare della sinistra
Giocò tutte le sue carte all'inizio quando Codignola diviene responsabile scuola del PSI il tema non era di grosso rilievo non era di grossa rilevanza nella dicendo della si insediano nella vicenda politica tout court
Mentre invece lo diventò grazie all'Hui e fu purtroppo per l'insufficienza del centrosinistra quelle iniziali successi e Pauline sufficienza e che egli non poté dispiegare pienamente su disegno riformatore che Petros può dire credo tranquillamente a livello storico se si fosse uno dispiegare avrebbe portato al sistema formativo universale italiano ben altro passetto ben altra situazione
E le poté fare per la scuola media unica dispiacque a Luis voto contrario di comunisti di allora motivato da Licata ma non poté farlo sulla sua medie secondarie non poté farlo sull'università
Anche perché nel frattempo cambiava la stagione politica
E la ventitré quattordici era vista come la quintessenza del recupero del sistema capitalistico nei confronti di non si sa quale
Movimento tutti non ci ricordiamo le i cortei cui e Codignola fuori dalla scuola cui o se noi cercavamo a quell'epoca ragazzi rimettere un po'disordinato cercare di non di non farle sviluppare in questo senso ma certamente anche cambiando la temperie fu impossibile portare avanti questo punto però credo che e non credo che faccia velo diciamo l'amicizia se uno può dire che effettivamente oggi specialmente in questo ciclo storico si fosse effettivamente dire che nella storiografia sul Partito d'Azione
Forse dire due soli grandi qualcosa semplificativo mentre giusto riconoscere in questo filone direi istituzioni scuole anche nel filone non che non non espresse proposte riformatrici più direttamente legata all'economia una sua originalità ma sotto natura una sua importanza quindi direi da questo punto di vista un terzo grande nella storia del partito d'azione
Certamente la volontà di apparire di operare una sintesi fra liberalismo e socialismo apparve qualcosa di inammissibile per molto tempo sia ahimè assisti perché addirittura gli stalinisti non è non è non ne parliamo qui tutti possiamo abbondare in citazioni di Togliatti su Rosselli che naturalmente sono cose abbastanza chiare ed evidenti ma fu contrastato dallo stesso Benedetto Croce che coniò per l'occasione il termine dir kosher boh per significare l'impossibile accoppiamento i due animali non accoppiare gli animali antitetici
In realtà probabilmente anche questo giudizio credo alla luce di oggi possa essere rivisto perché in realtà
L'atteggiamento crociano si è si materializzò sempre di più poi con un atteggiamento più prepolitico che politico clou fu non solo bipartitico ma forse prepolitico
Un atteggiamento di metodo mentre invece credo che il liberal socialisti potessero con precisione con chiarezza
Articolare una Progetto di carattere riformatore che poi non è così isolato almeno la mia tesi personale queste che realtà una grossissima assonanza col movimento laburista di allora del quarantacinque cinquantuno
Dove il movimento operaio inglese le Trade Unions fecero poi di fatto proprie delle proposte e delle tesi ideologiche politiche di liberali non nel senso italiana ma nel senso europeo
Così si può considerare Lord Keynes più volte candidato sfortunato liberale alle elezioni in Gran Bretagna così si può considerare Beveridge e la sua idea di un sistema di sicurezza sociale che garantisse il lavoratore
Dalla culla la tomba anche qui in questo spirito è soltanto tutelando il lavoratore fornendo delle necessarie garanzie sociali che la società saranno Società veramente civile la Società veramente capace di potersi sviluppare ma non è a caso direi laburismo perché laburismo era in quel momento forse l'unico socialismo non marxista è indubbiamente il liberalsocialismo era un socialismo non marxista e così per certi aspetti quello di Rosselli era post marxista perché voleva porsi in un momento successivo
Vi è forse una relazione di Tristano Codignola il primo congresso regionale il Partito d'Azione diciassette trentuno ottobre quarantacinque che almeno quando lo sia io era inedito ma credo che sia ancora inedito ed è un peccato perché sono cinque giorni dibattiti intensissimo in cui si propone proposta su tutto su tutto l'arco dei problemi nazionali c'è anche una relazione di Paolo Barile e non so se la rammenta sui problemi istituzionali ma veramente furono ci alterato la pay per cinque giorni intensissimi
In cui lui dice di se stesso del Partito d'Azione noi dobbiamo creare una piattaforma democratica che dimostri che le libertà tutte le libertà possono essere sostenute difese soltanto dal nostro partito
Se noi realizziamo tutte le correnti politiche italiane vi accorgerete che le une alle altre possono garantire la difesa di certe libertà ma non possono garantire la difesa tutte le libertà e qui le numerose sociali le politiche le religiose tema evidentemente delle cinismo dello Stato che era evidentemente sentito quindi direi in questa rivendicazione integrare l'otto punto e libertà può essere efficacemente sintetizzata la concezione politica del liberalsocialismo
E direi anche qui quello che è scaturito poiché riformista voi sapete che uscito recentemente un libro di Giovanni Sabbatucci il quale nega che la sinistra italiana ci sia mai stata riformismo e lo nega dal partendo da Darwin molti punti di vista
E io direi però che almeno a me sembra di potere replicare esattamente si potrà dare un peso maggiore o minore al riformismo del periodo degli anni Sessanta del centro sinistra
Però io credo francamente che non sia cancellabile che non si possa trarre un giudizio sommario che nella sinistra italiana riformismo non è mai esistito
Pensando sì di sinistra massimalista la Nenni oppure sinistra comuniste quindi non riformista
Io direi che appunto questo filone questo filone di pensiero è poi all'origine di quel tanto molto poco di riformismo secoli cogliamo giudicare da sia italiana che emerge certamente negli anni Sessanta cioè il tentativo di correggere uno sviluppo economico impetuosi in corso e di fare l'occasione per correggere le grandi stortura cioè italiana che è un tentativo nobile che lo si guarda ancora dalle
Più il tempo passa più le polvere la diciamo così la polvere cade ma credo che oggi tende sia un tentativo nobile tutto sommato un tentativo sempre attuale dal punto di vista sue sostenibile anche oggi fu naturalmente la mutata condizione politico ideologica molte cose potrebbero essere riviste ma credo che il nocciolo della intuizione
Era certamente un nocciolo positivo ed importante appunto la scuola come dicevo prima mi faceva parte
In questo stagione di riformismo certamente Codignola poteva avere l'orgoglio quando entrò nel Partito socialista nel cinquantasette da Unità Popolare di costringere non c'era confronto che la forza organizzativa fra Unità Popolare il partito socialista
Però li costrinse a un documento comune che doveva che doveva
Questo era tipico poi insomma di questa capacità
Che poi è stata Fitto la sua vita cioè che una persona anche da sola o con pochi amici in questo caso erano dei Compagnon della resistance molto fedeli pronti a cambiare quasi gruppo parte si colorano seguito sempre
Dunque la questa fiducia anche sequestrano se gli hanno è questo è un tema anche elitario diciamo così di cambiare anche in pochi
L'opinione di molti
Dino Cozzi a un documento comune che anche questo forse val la pena di di leggerlo proprio perché aveva il coraggioso allora di rifiutare un classismo masticato esasperato di porre il problema
Poi di Sylos Labini dei ceti medi di porre il problema della classe dirigente italiana che non era risolvibile soltanto con una crescente proletari d'azione che poiché il tema su cui si misurò forse fallì il Partito d'Azione cioè l'idea di influenzare così largamente un grosso ceto intellettuale della società italiana e poi di politicizzato chiedendo l'elemento politico cosa che riuscì in parte in parte non riuscì per la vicenda organizzativa del Partito d'Azione soprattutto per questi dea
Che probabilmente i vecchi partiti non sarebbero rinati e quindi si poteva farne uno nuovo mentre invece i vecchi partiti simili si vendicarono rinacque nonostante il titolo guai tutte le loro tutti i loro difetti e quindi poi fecero vedere la difficoltà organizzativa del partito dazione
Direi che significativo anche un altro momento significativo delle cose che ho cercato di affermare e specialmente appunto di questa forse visione angolo perde liberal socialismo cercando di non farne un fatto solo di casa nostra
E il fatto che nel mille novecentocinquantadue la rivista il Ponte dei di Conso numero speciale l'esperienza socialista in Gran Bretagna c'è quest'esperienza di governo laburista e quarantacinque cinquantuno
E che il protagonista di questo numero speciale guarda caso Guido Calogero loro istituto di cultura all'ombra che era poi Stato il filosofo ispiratore
Delibera al socialisti del resto una corrente precisamente liberalsocialista era anche presente al congresso del Partito d'Azione del mille e novecento quarantasei come tale
Direi che tutto sommato questo è un
Veramente il discorso credo di forte attualità
Quando credo che oggi soprattutto un programma socialista moderno un programma di una sinistra moderna non si debba tanto porre il problema di mettere Società un coperchio di sedersi sulla società che questo poi un grosso male che riguarda un'involuzione più complessiva italiano soltanto la sinistra ma deve essere capace invece di dettare regole che possono consentire di aprire una società giusta fra società che ammette le disuguaglianze però è dotato di uguaglianza di punti di opportunità mai dotato di regole che impediscano apre disuguaglianze di fuoriuscire da una situazione socialmente accettabile
E quindi poi la Società capace di dettare delle regole anche qui forse sull'attualità liberalsocialismo nei confronti dei grandi potentati economici o dei grandi potentati del
Informazione direi che è un filone dal punto di vista io ideale diciamo e culturale sempre e costantemente di grosso interessa
Lo definirei oggi un socialismo etico un riformismo eticamente orientato stando a significare che l'attuale crisi del marxismo si porta con sé ovviamente via il comunismo ma si porta con sé anche una certa concezione del riformismo
Cioè quella che aveva in comune con l'altra il punto di arrivo
Naturalmente non era non era di poca di poco conto la diversità del metodo Metho democratico metodo ricariche ma l'idea era che alla fine c'era una società abbastanza analoghe
Che era la società socialista così come era previsto era pensata per il pensiero riformista anche quest'oggi in ovviamente in spazzata via
Molto spesso non lo si vuol dire non si vuol fare i conti fino in fondo ma credo che oggettivamente partendo da un assunto socialista liberale liberal socialista si possa fare i conti anche con questo aspetto e con questa punto di riferimento
Ma il secondo punto su cui credo
è c'è l'attualità dell'impostazione di questo genere fu la una linea diciamo così reale anche se poi una linea forse non così birretta
Si può vedere in fondo l'antecedente del socialismo eretico in Salvemini Salvemini che rompe con Turati sulla atteggiamento nei confronti del Giolitti Isman
Roberto Vivarelli spiega che Turati reali che Salvemini realtà poi non può più essere definito socialista un socialista Mario su questo mettere un punto interrogativo chissà se così forse un giudizio un po'squadrato
E comunque il punto di partenza di queste Lisia e Salvemini e Salvemini che si si incontra con i Rosselli che fa con loro circoli cultura
Nel circo di culture Piero Calamandrei Piero Calamandrei riemerge con i liberal socialisti è un po'il filo di continuità fra queste due esperienze e quindi con
I liberal socialisti più giovani e mi accorgo che sto fuoriuscendo del mio tema echi del mio tempo e quindi adesso vado a chiudere
Però certamente l'altro tema è il problema del modo di organizzare l'attività politica questa galassia è sempre incerta fra movimenti e partiti
è sempre un'incertezza strutturale sia che siano seri sia che si è Capitini che non ha perché non anche non aderisce al Partito d'Azione per la verità Codignola che una concezione molto organizzativamente molto precise e molto organizzata e le sue vicende però l'attenzione questo raccolto molto bene anche Tranfaglia nei confronti delle leggi intrinseche
Che interni ai corpi burocrazie dei partiti che obbligano a comportamenti o modificano i comportamenti delle persone e quindi poi diminuiscono la forza dirompente della novità deride questo è un punto fondamentale nella tradizione socialista e soprattutto poi in Codignola insofferente dei partiti insofferente delle correnti qui ci sarebbe da parlare evidentemente per molto molto quelli a via queste cose verranno storicizzate credo raccontate in questa direzione
Insofferente quindi dei comportamenti diciamo così moderni dei partiti nati sulla organizzazione di grandi tradizioni ideologiche
Sì assuefacendo hanno si in qualche modo l'ideologia ma rimaneva virgolette la tribù cioè la richiesta di solidarietà di chi si era comunque organizzato in sono ideologia solidarietà che facevano parte tutte quelle cose che Codignola non piacevano curarsi il collegio curare queste cose che lei ha veramente era non proprio non non li sopportava ma che sono state poi portato dell'involuzione dei partiti e portato anche di tanti guai elettorali che tutti noi che tutti noi conosciamo
Da questo punto di vista certamente credo che emerga un altro motivo un altro momento di e modernità
Certamente nel caso di Pippo l'idea fu ma forse era coerente anche con tutti resta la sua vita fu che affrontare questo problema formando un altro gruppo formando un altro movimento formando un altro partito infine della sua vita
E dire che questo era coerente un poco la sua vita che l'ha sempre portato a formare questi questi a trovarsi in queste condizioni
Si parva licet compone Magna come si usa dire io mi sono trovato di una condizione una qualche analogia cioè dieci anni dopo di lui a fare anch'io il vice segretario di un partito nell'ambito di una segreteria unitaria
E ne ho tratto questa convinzione che molto profonde e cioè che il problema forse una situazione di questo genere più che fare nuovi gruppi ecco riuscire a fare delle battaglie per cambiare le regole
Per riformare la politica per riformare le istituzioni carato riformare i partiti
Si sa che sono battaglie minoritarie si sa che sono battaglie spesso in controtendenza o contro diciamo così realismi che poi si infrangono contro realismi più forti che venga dalle cose o dalla storia
Ma certamente questa critica radicale la forma partito nato di punto di confronto su cui credo tradizioni per al socialista va confrontata
E su cui credo che abbiamo confrontarci con un messaggio sempre più vivo e l'attuale quello di Tristano Codignola io termino perché già mi ha falsato fatto sapere che ero
Ampiamente superato la mia il mio tempo
E come non superarlo del resto non superarlo anche perché insomma dieci anni non sono molti e credo che effettivamente
Saremmo tutti molto contenti oggi di poterci dibatto riscontrare anche perché insomma non era facile andare d'accordo in più Codignola ma discutere questi temi colui che fanno parlare anche in una situazione così difficile come quello attuale
Grazie anche a Valdo adesso successivo intervento di Renato Ballardini
Ecco io non so se anche voi lo avete notato
E non so neanche se
Il fatto
Sia casuale o voluto
Ma vi assicuro che il Palazzo di Montecitorio
Che è un po'il tempio oltre la politica nazionale
Simbolo
è delimitato ai due lati già due piccole stradine
Una che è quella che la separata dal palazzo del governo
Palazzo Chigi
Si chiama via dell'impresa
L'altra che separa Montecitorio dal palazzo di gruppi
Si chiama via della missione
Quasi a significare a simboleggiare cioè l'attività politica
è per metà un'impresa e per metà una missione
Naturalmente l'impresa intesa come
Mestiere
Come affarismo
Ma anche se vogliamo in un senso meno ignobile
Come profitto profitto del potere in sé
La ricerca del potere come file
Come un risultato che giustifica l'attività politica in sei persa
Dall'altra parte invece la missione come
Politica ispirata ad un impegno civico ad un impegno etico come ce la manifestazione più nobile della cittadina
E io credo che l'esperienza storica di tutti i tempi in fondo non solo la nostra più recente
Conferma la validità di questa divisione dell'attività politica in questi due grandi schermi e se dobbiamo pensare e in quale delle due metà bisogna collocarla figurati Tristano Codignola mi pare che non vi sia nessun dubbio egli ha concepito lo dimostra la sua biografia politica il fare politica come una missione come l'espressione nobile della cittadinanza
Lo conferma alla sua biografia politica i fatti della sua biografia politica
Il suo impegno nella lotta di liberazione la resistenza
Il fatto che
Ogni volta che gli ha militato nei partiti sia sempre stato in minoranza non è mai stato in maggioranza
Non è mai andato al governo non ha mai avuto funzioni di governo pure essendo o certamente dotato di tutte le qualità anche tecniche intellettuali bidone di competenza
Fidone a renderlo capace di svolgere una funzione di governo
Appunto questo suo gusto eretico
Di essere sempre in minoranza
è la conseguenza di questo suo modo di concepire la politica come impegno
Civile come impegno etico
Al punto che
Non è un fatto comune a molti
Fu per ben due volte espulso nei partiti nei quali militari perché di vere e proprie espulsioni decretate io di fatto si è trattato
Ho naturalmente
Sarebbe è sbagliato pensare Tristano Codignola come a uno stralunato moralista non è che gli fosse una persona astratta una persona che non conosceva i meccanismi del potere il potere lo conosceva non solo ma lo cercava io ricordo che qualche volta lo accusava da posizioni poco estremiste scherzando sia pure di essere un uomo del compromesso perché effettivamente Tristano Codignola sapeva
Ricercare il compromesso
Sapeva cercare la mediazione cioè sapeva usare i mezzi gli strumenti del potere ma no come Fini a se stessi proprio come mezzi come strumenti per trasformare la realtà per modificare la realtà
E io credo che appunto abbia svolto una grande funzione la si può portare come esempio storico di esercizio del potere senza essere uomo di governo
Quando appunto durante i primi anni del centrosinistra in questo periodo il periodo creativo del centrosinistra egli sette
Essere l'animatore i creatori attraverso mediazioni attraverso compromessi comunque compromessi creativi
Nella l'unico una delle poche grandi riforme fatte in questo Paese in questi quarantacinque anni di storia la scuola media un
Lasciate però che al di là delle dei fatti che ho ricordato e che confermano
Queste caratteristiche dominanti della sua figura umana e politica
Che vi lega due brevissime citazioni
Se ne potrebbero leggere moltissime ma ho preso queste due molto presi perché stanno significativamente all'inizio
Ed alla fine della sua militanza nel Partito Socialista
E che quasi a caso contengano quasi l'enunciazione di un progetto di una fede politica
Sul ponte del dodici dicembre cinquantasette
Commentava la confluenza
Del movimento di vita popolare nel PSI definitiva
Il suo articolo con queste parole la le elaborazioni dell'intelligenza non servono sul piano politico se non confrontate con la realtà quindi vedete realista e non astratto
Che è sempre piatta deludente difficile quando questo suo contatto sia reso impossibile è compito è merito degli intellettuali
E cercare la verità anche solo in astratto ma quando lo spiraglio sia aperto respingere l'impegno diventa un sofisma un'evasione da responsabilità lo sforzo di apertura ideologica e politica del socialismo italiano mille novecentocinquantasette
Merita bene l'impegno di lotta delle minoranze intellettuali che si sono formate nell'antifascismo e non hanno mai rinunciato e non rinunceranno né alla propria libertà critica ne ad una costante ricerca di verità morale nel momento in cui entrava a militare nel Partito Socialista Italiano annuncia questo programma di costante ricerca differita
Morale
Il ponte undici dodici novembre dicembre novembre dicembre mille novecentottantuno e siamo alla fine della sua militanza nel partito socialista
E commenta
Gli avvenimenti
I pochi mesi prima quando di poche settimane prima quando appunto
Presidente della commissione centrale
Il Partito Socialista
Con un suo provvedimento aveva preso atto che Tristano Codignola ed altri diciassette compagni
Membri del Comitato centrale
Con l'appello al partito che avevano fatto si erano estromessi dal partito quindi era una forma di prender prendere atto di una la loro estromissione ma in realtà era una espulsione adottata senza procedure senza rispetto viene sulla legalità
E quell'inno alla commenta il fatto è dice la protesta democratica con la quale attraverso l'appello ai socialisti del tre ottobre
Un gruppo di compagni delle componenti di sinistra del Partito Socialista Italiano ha ritenuto di richiamare l'attenzione di militanti sullo stato del partito commentando questo fatto
Più avanti
Sottolinea i motivi di questo conflitto intrecciato dice la crisi della democrazia interno erano albanesi che comitato centrale non veniva riunito
E quindi l'opposizione interna non poteva esprimersi
Nel partito socialista quindi dice rintracciato la crisi della democrazia interna
è il rilievo che ha assunto la questione morale fino allo scandalo di regime certamente più grave nella storia della repubblica l'affare P due
Il PSI apparso coinvolto nella vicenda più di ogni altra partito
Ma il suo gruppo dirigente si è salvato contrattaccando assolvendo praticamente tutti i compagni compromessi
Risollevando gli ad alti gradi di responsabilità politica e quel che è peggio sferrando un attacco alla magistratura
Designata come responsabile di un disordine istituzionale determinato dalle sue iniziative come vedete queste storie
Che continuano ancora oggi ha un'origine piuttosto antica almeno decennale l'attacco i giudici molesti
L'inizio e la fine dico una militanza che si è conclusa suo buon contrasto
Che ci riporta a quella distinzione che abbiamo fatto all'origine la politica come impresa o come missione
Perché nel mille novecentottantuno proprio questo era il conflitto che nasceva fra Codignola
E il PSI e il Nuovo PSI guardate io non alludo
All'impresa nel senso meno nobile come affarismo perché questi fenomeni di affarismo
Che sono certamente presenti nel PSI ma non solo nel PSI e non si identificano con il PSI diciamo la verità e Pablo concezione politica che ha caratterizzato questa stagione del PSI la concezione del potere come fine a se stesso
Il potere di coalizione e che quindi ha realizzava un conflitto insanabile
Con la concezione di Tristano Codignola
Che deriva il potere come mezzo non come fine
Mentre nel PSI di questo periodo e continua tuttora
Il potere infine il fine in se stesso
è stata teorizzata anche questa concezione
Devo Rizzato dal PSI e non solo del PSI in fondo è la stessa concezione di Giulio Andreotti quando Giulio Andreotti dice che il potere logora chi non ce la esprime con questo
Scaccia cinica saggezza di tipo romanesco
Una una verità che probabilmente per lui ha trovato conferme perché è difficile negare che questa principio per Giulio Andreotti non sia stato efficace questa regola ma sia stata efficace
Ma questa concezione del potere come fine a se stessa è stata fatta proprio da un partito nel quale utilizzando il potere di coalizione per occupare posti di potere
L'utilizzazione di questi posti di potere per conquistare consensi conquistare consensi allo scopo di aumentare il potere ha realizzato una catena di rapporti causali
Dei quali però il fattore era unico Sempre potere quindi il potere che genera il potere e questa è una concezione esatta diametralmente opposta
A quella di Tristano Codignola e che ha determinato appunto una rottura insanabile ora se noi dobbiamo in questo momento
Questo è il tema di questo convegno di oggi cercare se in questa tradizione azionista che intimo impersonata come diceva bene ora Valdo Spini
Anche nella biografia di Tristano Codignola valori idee che possano avere una validità anche oggi io credo che questa che mi è stata affidata della politica intesa come impegno etico e come impegno civile è io credo un'idea un valore di estrema attualità contrapposto proprio alla politica intesa come pura e semplice ricerca del potere
E perché di estrema attualità si potrà dire che è sempre stata una posizione minoritaria lo è stato detto
Che quindi è una posizione destinata restano un'utopia Anna non ha suscitare consensi di massa a non essere vincente forse no
Forse è arrivato il momento
In cui
In cui un valore questo valore può tornare ad avere un richiamo di massa badate stiamo
Poi lo avvertiamo tutti lo leggiamo tutti i giorni sui giornali lo sentiamo ogni discorso che ciascuno di noi fa conti conosce con gli amici
Vi è questa diffusa ostilità nei confronti dei partiti in quanto appunto portatori
Espressione di una politica come potere fine a se stessi
Vi è questa sensibilità nuova forse in circolazione che si esprime anche in forme inadeguate improprie quando si sente parlare il partito degli onesti di lega nazionale
Questi movimenti che nascono dalla Società il nome appunto di una rivolta morale sono tutti indici io credo di questa sensibilità nuovi questa domanda nuova che esiste
Ora attorno a questi valori ecco a questa concezione della politica come
Impegno civile come impegno etico io credo che sia possibile forse tentare di risuscitare un movimento di massa
Un consenso largo per rinnovare la sinistra per ritentare sì certo perché insomma democrazia il popolo ha sempre ragione però forse ci sono le condizioni per sperare per cominciare a credere che la ragione possano conquistare tipo
Grazie Ballardini il intervento successivo di Giovanni De Luna
Ma rispetto al programma del convegno
Ci allontaniamo dalla vicenda specifica di Tristano Codignola per occuparsi del secondo livello indicato da Luzzatto all'inizio cioè delle coordinate complessiva al cui interno si iscrisse la vicenda biografica di Codignola stesse
Rispetto al titolo del mio intervento azionismo come fenomeno carsico la seconda
Il secondo termine della del titolo è quello di più facile comprensione si allude effettivamente a questa sorta di Fiume che a un certo punto si in terra poiché riemerge si tratta soltanto di definire le condizioni che presiedono prima sull'interramento coi al suo riaffiorare
Più complicata e definire la prima parte il l'azionismo
è stato già tentato qui
Non è facile la scorciatoia sarebbe quella di ancorare questa definizione al concreta alla concretezza dell'esperienza storica del Partito d'Azione cioè intendere per azionismo
Quello che è stato il Partito d'azione nella sua vicenda di partito svoltasi nel quinquennio mila centoquarantadue mila novecentoquarantasette da cuneese storiografico queste la definizione più pregnante e se volete più corretta in realtà c'è nel senso comune
Oltre che nel dibattito storiografico una concezione dell'azionismo come qualcosa di permanente gonfiavano permanente che va va al di là del quinquennio fatidico mille novecentoquarantadue mille novecentoquarantasette è una cosa che ritorna continuamente ritorna in questo convegno ritorna nell'attualità politica ritorna nelle polemiche giornalisti vi ricordate la la virulenza con cui il sabato due anni fa scatenò contro gli azionisti avevano fatto bombardare Milano nel negozio e minacciando quando a tre con la stessa virulenza con se ci fosse ancora il Partito d'Azione sono esattamente con la stessa aprendo così un fuoco di fila contro un partito che non c'era più
Quindi se questa appartiene al senso comune qualche accredita deve esserci
E a dire che che un tentativo di definizione va data va data proprio dall'interno di coordinate storiografico più che di coordinate politiche
E il problema si pone dall'inizio secondo me e certo cercherò punti affrontarlo in questa direzione
Le esperienze che confluiscono nel Partito d'Azione sono già di per sé estremamente accidentato
Tradizionalmente si indicano questi tre filoni che voi tutti conoscete liberalsocialismo di cui si è parlato ampiamente il figlio giustizia libertà fino diciamo Gobetti hanno torinese
E il filone liberaldemocratico che faceva riferimento al gruppo parla male fa e quindi al gruppo milanese del Partito d'Azione
Se però voi passate da la considerazione di questi tre filoni alla considerazione dei singoli personaggi che popolano quella che conferisce espressione Spini ha definito la galassia azionista vedete come le cose si complicano immediatamente
Incontriamo il comunismo liberale di Silvio Trentin
Il meridionalismo rivoluzionario di Guido dorso fate attenzione sono tutti degli ossimori tutti degli assi il pragmatismo progettuale di Vittorio forte Tristano Codignola queste fino né in cui si inserisce Tristano Codignola c'è un lapsus molto evidente nella nell'esposizione di Valdo Spini le due personalità intorno a cui ruotava il dibattito evitando che la situazione non lustro alla massa non erano lombarde fa con l'accusa dell'utopia e tutta la la polarità interno privazione Rallus La Malfa difatti poi il grande sembrano lombardi Codignola forza quindi erano andiamo avanti l'utopia concreta di Ernesto Rossi
L'afflato religioso e non violento di no di Capitini che non finisce per violazione ma fa parte di questa galassia
Il concretissimo libertario di parte sotto tiro una serie di ossia allora il problema è come si fa a trovare un sedimento comune in qualcosa che unifichi questi percorsi a cui potersi riferire in termini non grossolani in termini non così scorretti come è stata fatta recentemente da parte di Flores d'Arcais questa nell'evocare un azionismo senza definito no se si eroga l'azionismo lo si definisce e si cerca di trovare le coordinate comuni all'interno di Corali inserire questo tipo di apporti così diversificato io vi dico subito due così si capisce a cosa mi riferisco quello che unifica tutti tutti i palati tutti anche Capitini anch'e la crucialità del conflitto come asse strategico per la formazione la classe dirigente
Il problema sollevato dal Partito d'azione che senza conflitto questo Paese non è in grado di esprimere nessun energie
Che le energie migliori di questo Paese quelle più riposte delle più profonde si attivano nel conflitto e del conflitto il meccanismo attraverso cui avviene la selezione della classe dirigente
Non il Partito d'azione sono gli uomini delle rotture non gli uomini delle continuità gli uomini non della mediazione non del compromesso
Conseguentemente l'attenzione ai ai processi di formazione alla classe dirigente più che a una rivoluzione sociale
La loro attenzione e come si forma un'élite
No non la rivoluzione sociale non non lo è mai anche nel nelle esposizioni più estreme pensa le tesi sui consigli operai affiorate a Torino
Tra il mio cielo quando tre mila centoquarantacinque nello stesso Lussu non c'è mai una teoria della rivoluzione sociale c'è sempre l'attenzione ai problemi di formazione della classe dirigente
Queste sono le due centralità che definiscono l'azionista e se si vuole parlare di attualità dell'azionismo lo si deve misurare su queste due centralità queste due centralità entrano a far parte del patrimonio genetico dell'azionismo perché sono strettamente correlate alla fase storica in cui l'azionismo si afferma
E questa fase storica ruota intorno a questi elementi scusate la lo schematismo dell'esposizione ma il tempo è quello che è
Primo
Il rifiuto del qui etilismo evoluzionisti
Nei giovani che affluiscono il Partito d'Azione queste una lezione permanente il terrore non era la vittoria del fascismo ma l'impotenza dell'Aventino
Quello che loro hanno interiorizzato era che la sconfitta l'antifascismo era stata legata proprio a questo sdraiarsi nell'attesa all'attesissimo a questo qui etilismo a questa fiducia nel determinismo della necessità perché le cose comunque sarebbero cambia
Ecco in questo senso il il momento della rottura e ma il momento della mediazione ma il momento del compromesso la consapevolezza che nessuna crosta si doveva formare sulla rottura che la resistenza segnava nella storia d'Italia
Nessun continuismo era era possibile
Su questo versante voglio dire rispetto alle cose che diceva Valdo Spini mi spiace sequestrata da diversi è andato via perché preservando interne
Il problema del riformismo italiano e a cui il Partito d'Azione cerca di dare la risposta esattamente questi privazione l'unica forza politica che si è confrontata fino in fondo con il grande paradosso della storia italiana del Novecento
Il grande paradosso è rappresentato dal dal partito comunista Italia
Partito Comunista Italiano rappresenta questo paradosso che ha attivato al suo interno le energie sociale energie collettive migliori che questo Paese sia stata in grado di esprime ma le ha indirizzate nel vicolo cieco di un'ideologia senza sbocco
Questa considerazione s'è una condanna a morte per il riformismo italiano
Il ritorno Italian proprio nella sua piattezza economicistica proprio nel nella sua nel suo essere sdraiato sulle categorie positivistica di fin e secolo ha regalato a quell'ideologia le energie migliori per non è stata in grado di confrontarsi con queste merci
L'unico tentativo di un riformismo militante in questo senso e quindi in grado di dialogare con quelle forze con quella è stato l'azionista queste il vera questa rotocalco di stravolgere si è proprio questa è il confronto fino in fondo con questo paradosso che era a guarda dello il per gli azionisti era lucidissima la consapevolezza di misurarsi su questa il secondo elemento è quella del dinamismo progettuale su questo credo che nell'ultimo libro di Vittorio Foa ci siano delle pagine
Eccellenti da questa direzione c'è qui si trattava di coniugare il massimo di tensione progettuale no con il minimo di utopia
Il problema del Partito d'Azione non eran tutti perché l'utopia è l'anticamera del compromesso l'utopia nel rimandare ai giorni migliori la realizzazione del mondo così alla rovescia
Apre la strada a qualsiasi tipo di compromesso del giorno per giorno nella politica del giorno per gioco
Quindi qui provvederanno gli ideali cioè la tensione progettuale coniugate con degli ideali ma che sono dell'idea che perseguirà nel giorno per giorno queste il pragmatismo azionista della concretezza
Degli azionisti
La scommessa sui ceti medi a cui faceva riferimento Valdo Spini o l'affidamento al timbro nasale proprio questo questo tentativo di coniugare diciamo il Progetto considera terza lamenta la concezione della politica
Io su questo voglio essere molto chiaro è vero che la politica per gli azionisti era essenzialmente morale
Però dobbiamo essere molto chiari in questa direzione cioè cosa vuol dire perché e cioè nel innanzitutto per esami non è la questione morale sollevata dal pit citando per intanto per essere molto esplicita questione morale sollevata etici
In a dietro di sé un progetto di società frugale di di di di corsi di pochi consumi già ha ha un progetto
Ne la la la morale coniugata con la politica così come la vino gli azionisti era una cosa di molto più precisi si riferiva al meccanismo di formazione alla classe dirigente allora questo modello Parque Nisticò di riferimento
No ma però parliamoci chiaro da questo punto di vista e qui di risponda anche a una delle sollecitazioni iniziali Luzzatto proprio in questa categoria qui del rapporto tra morale e politica c'erano le basi per la fine del Partito d'Azione
Perché quando la politica diventa morale diventa il momento in cui tu devi dare il meglio di te stesso e l'ora in cui se chiamate su queste pagine di Eugenio Colorni stupendi questa direttiva che rappresentano tutti gli azionisti anche se Colorni anche l'ultima parte della galassia non era azionista cioè la resistenza era allora in cui è richiamato a testimoniare il bisogno di essere in pace con la tua coscienza
Quella è barrister cioè per devi dare tutto testé Square lei lampo politica mora ma voi capite che non non è impotente chiederà questo Paese a questi politici di dare sempre il meglio di se stessi in quasi Simone cioè no cioè e già voglio dire
E
In questo codice genetico alla la dissoluzione successiva del Partito d'Azione infatti una cosa che voi vi trovate nelle biografie di tutti gli azionisti idee nasce da del Partito d'azione come momento alta dalla loro biografia
Un momento alto che riguardano soltanto la politica ma gli affetti il la consonanza pubblica privata se vedete questo carteggio Giorgio Agosti miglior bianco un'amicizia partigiana e e totalmente dentro questa dimensione nello stesso libro di Vittorio Foa che pura una biografia politica ricchissime Giada l'unico vero momento alto è e e qui ed è un momento irripetibile
Quando si dice perché Fini partita siamo perché era un partito adatta ai ai momenti del ferro e del fuoco e certamente non poteva riciclarsi all'interno della normalità politica del giorno per giorno
Un partito che nasce per una scommessa sul monte non si riciclano negli assessorati e e e in alta in altre direzioni no
Guardate che questa cosa io ho ovviamente come esempio paradigmatico di questa teoria in via Dante Livio Bianco comandante partigiano otto mila uomini alle sue dipendenze che fa l'avvocato fino all'otto settembre mille fanno quarantatré quando finisce la resistenza torna a fare l'avvocato tra perché son finite quelle condizioni che hanno determinato la sua scelta e quindi ma questa questo modello è applicabile anche a quelli che e del Partito d'Azione dal partito Azione uscirà come professionisti della politica tra virgolette qual è quello che le quello che accomuna Foa Codignola
Parri lusso una irrequietezza permanente una hanno sfasciato più partiti loro veto di variabile si sia già da dove deriva questa da dove deriva quel senso di Sadat questa ricerca continua questo rimettere continuamente in discussione
Gli ambiti organizzativi all'interno del quale erano inseriti pagherà questa concezione della politica come momento alte irripetibile
Quale il rapporto morale politica dobbiamo mettercelo beninteso o si coniuga con questa con questa dimensione venne messi al dalla politica oppure pure è una petizione di principio
Allora da questo punto di vista l'ultima l'ultimo terreno su cui secondo me è possibile definire l'azionismo è questa grande scommessa che sta grande tentativo di fare gli italiani
Questa è un po'il problema vero su cui oggi se si vuole confrontare con l'attualità dal Partito d'azione più del dell'azionismo bisogna parlare c'è questo secolo si è aperta con questo progetto no cioè non procede ne ho fatta l'Italia facciamo gli italiani
Andiamo a verificare nel corso di questo Novecento in che direzione questo tentativo è stata portata allora non c'è dubbio che da questo punto di vista gli anni quarantatré quarantacinque sono anni centrali non soltanto la turista cronologico nel Novecento ma lo sono centrali anche perché lì che si realizza fino in fondo questa scommessa sull'Italia
E quali sono le mode i modelli di italiani che si confronta le qual è il modello di italiano a a cui nei cui confronti il Partito d'azione del suo contributo
Assolutamente da una parte il modello tradizionale quello familistico quello che gli antropologi chiamando il familismo amorale
Cosa vuol dire vuol dire il particolare vuol dire l'individualismo il particolarismo il programma del tengo famiglia e mi faccio i fatti miei se voi leggete il libro di Claudio Pavone rispetto alla guerra civile e e molto chiara la distinzione tra la scelta fondata
Era io solo il compito di introdurre i lavori di questo incontro che è stato promosso da un gruppo di amici devo dire a suo tempo e hanno avuto in vari momenti rapporti con Tristano Codignola e che hanno voluto dare a una appunto a una riunione a un seminario in occasione dei dieci anni dalla sua prematura scomparsa non il senso di una commemorazione ma un momento di riflessione
Mista vicina tra persone più impegnate sul versante politico e persone più impegnate invece sul versante scientifico della ricerca storica per cercare di cogliere un fatto che ad alcuni di noi sembra abbastanza evidente cioè che in un momento come quello di oggi
Molti aspetti di quelle che sono state allora idee forza tesi significative
Del movimento azionista presentano elementi di estrema di estrema attualità certo le condizioni complessive del mondo sono cambiate ma se uno guarda alcuni dei documenti
Recenti di forze di sinistra italiane ed europee
Dal partito socialdemocratico tedesco ad alcuni dei documenti a cui aveva lavorato la fase costituente di quello che poi è stato il PDS si vede che alcuni spunti in una situazione di revisione critica di molte idee della sinistra che sotto certi aspetti avevano assunto più un carattere dogmatico che non un carattere di stretto rapporto con la con la realtà in trasformazione ecco questa revisione questo questo e sta crisi sotto certi aspetti ma anche tentativi di superarla spesso puntano su questioni che erano tra quelle che nei documenti nella storia del Partito d'azione che erano state prospettato eccetto in situazioni diverse ma con elementi di estrema attualità idee come quella che il direi il diritto e l'individuo
Non può mai essere sacrificato alla collettività e che quindi c'è un problema di individui oltre che un problema di forze sociali
Ho altri elementi di fatto che nell'economia la la pubblicizzazione presente a tutto un insieme di rischi di burocratizzazione per cui c'è un problema fondamentale di governo dell'economia in una prospettiva di sinistra e anticapitalistica ma non certamente un problema di gestione statalisti Ca'ecco posizione di questo tipo che potevano sembrare posizioni appunto eretiche
Molto spesso nella letteratura sull'azionismo o su elementi di una certa tradizione appunto non ortodossa della sinistra anche dalla sinistra di area socialista e nazista ritorna il termine di eresia
E alcune di queste eresie dimostrano in un momento come l'attuale che erano foriere di sviluppi che poi non hanno avuto eco nella corrispondenza per preparare questo incontro una persona che qui è presente e che quindi diciamo
Non voglio citare perché poi dirà lui il suo pensiero ha fatto rilevare giustamente che oltre che capire che cosa e era hanno lucide visioni in quella tradizione politico-culturale e anche giusto domandarci però perché ha avuto poco spazio cioè perché in realtà è stata una forza di De a cui non ha corrisposto una forza politica ecco sono un po'questi i temi che sono all'attenzione di una riunione come quella di oggi
Io ringrazio evidentemente tutti quelli che sono venuti che hanno accettato di parlare o di intervenire devo dare alcune giustificazioni di persone che lo hanno chiesto con particolare desiderio di di di spiegare la loro assenza tra gli invitati hanno fatto sapere che per vari motivi sono o per ragioni di salute impossibilitato Leo Valiani per attività all'estero
Michele Achilli dar Tocci
Cioè e Carrè Toni e Tullia carretto uniche non figurava Perón equivoco nella nell'elenco degli intervenuti previsti avevamo interpellato chiedendogli anzi una sua comunicazione
Giangiacomo Migone
Partecipa al congresso del Partito Socialista francese quindi non ha potuto essere presente
Hanno ma tra quelli che hanno mandato una lettera ho già citato Achilli
Tullia Romagnoli che alettoni vorrei leggere perché in questo caso la lettera e anche un primo contributo
Alla discussione la lettera di Francesco De Martino che tra l'altro allega alla sua lettera una lettera di Codignola del mille novecento sessantotto in una delle dei tanti momenti di crisi e ricomposizione
Delhi e vari governi di centro sinistra
La lettera di De Martino che dice che le condizioni non gli consentono di essere di salute non gli consentono di essere presente riconferma la piena adesione ai sentimenti verso un uomo con il quale ho avuto per circa quarant'anni intensa e forte comunanza di idee ma anche dissensi superati alla fine al tempo del nuovo corso del Partito Socialista Italiano con lui mi sono battuto per una definizione socialista liberale del partito d'azione del primo congresso nazionale
Da luglio mi sono diviso al momento della confluenza del Partito d'Azione nel Psi e poi nuovamente ritrovato in questo partito dopo l'affermazione della sua autonomia
Nel Psi abbiamo vissuto assieme le travagliate vicende del socialismo italiano e condotto battaglie memorabili non sempre apprezzate nel loro giusto valore
Codignola è stato il più coerente erede della tradizione della cultura azionista delle sue forti ispirazioni e innovatrici della sua entrata di Pienza morale della concezione della politica come della più alta attività ittica
Della i cinismo non solo come piena indipendenza dello Stato verso qualsiasi autorità confessionale ma anche e soprattutto come garanzia della libertà
Ma egli non era rimasto fermo al quarantatré quale stesse posizioni liberal socialiste di Calogero egli sentiva che la nostra epoca poneva problemi nuovi e che ad essi occorreva dare risposte nuove per lui la ricerca di queste non era un'esercitazione intellettuali Istica ma era piena ed appassionata partecipazione alla lotta per la libertà di progresso
Mi sia consentito di ricordare con commozione la lunga amicizia della quale questo eversiva anche la solidarietà che mi diede nel dramma del rapimento di mio figlio
Auguro che il convegno possa dare un contributo per il rinnovamento della sinistra e la sua imita unità in Italia e per la riaffermazione dei valori originali autonomi del socialismo
Invio copia di una lettera del sessantotto dalla quale si può comprendere come egli considerava il tema del Governo e della funzione del PSI non do lettura di questa lettera per ragioni di tempo visto che siamo già a un certo ritardo rispetto ai tempi previsti che d'altra parte pare non si possono mai rispettare e quindi da Rai senz'altro la parola per la relazione introduttiva dal professor Nicola Tranfaglia
Ricordare oggi a dieci anni esatti dalla sua scomparsa improvvisa un intellettuale politico come Tristano Codignola
Si inserisce non potrebbe essere altrimenti in una riflessione comune alle varie componenti della sinistra vecchia e nuova
E pone ancora una volta il problema di fondo che i Democratici di più varia tendenza si pongono in questo Paese da molti di decenni e gli storici in modo particolare
Il problema è quello della comprensione delle ragioni per cui una volta conquistata la democrazia parlamentare dopo vent'anni di dittatura
Non è stato possibile fino ad oggi condurre un processo riformatore
Tale da eliminare le sacche di arretratezza degli ostacoli di ogni genere
Le tentazioni trasformisti che che sono sempre intervenuti affermare i tentativi di fare del nostro un Paese moderno in grado di veder crescere insieme sviluppo economico e sviluppo politico e civile di consolidare uno Stato di diritto di dar vita a una società non troppo ingiusta e contraddittoria
Ha un problema come questo l'esperienza la battaglia politica di Tristano Codignola non possono come naturale fornire una risposta completa ed esauriente
Ma forniscono a mio avviso indizi ed elementi significativi per comprendere quale Italia è stata sconfitta negli anni Sessanta con lui
Quale Italia invece prevalso a loro e nei decenni successivi fino ad oggi e su quali questioni in parti differenti oggi rispetto a quelle degli anni sessanta ma in altre parte simili o addirittura identiche
Sì gioco si gioca oggi una battaglia difficile e serrata per delineare i tratti dell'Italia di fin e secolo
Il primo capitolo è costituito dalla lotta antifascista e del ruolo che in essa assunse prima il movimento liberalsocialista quei Tristano Colognola de di giovanissime
Quindi il Partito d'azione del quale egli sarebbe diventato uno dei maggiori esponenti a livello toscano come più tardi a quello nazionale
In Codignola come nel migliore azionismo e centrale fin da quegli anni il nesso tra tre dimensioni concepite come strettamente legate tra loro l'etica la cultura la politica
Così in quelli che sono a mio avviso i suoi più importanti interventi prima della liberazione di Firenze nell'agosto quarantaquattro emergono i tratti caratterizzanti e i valori cui fa riferimento nella lotta nel dicembre mille novecentoquarantatré la polemica con i comunisti con il quale pure collabora contro una dittatura di classe e la mortificazione delle libertà politiche e civili che avviene nell'Unione Sovietica
Nell'aprile mille novecentoquarantaquattro la condanna dell'uccisione di Giovanni Gentile
La violenza scrisse Codignola un limite oltre il quale si distorce su se medesima del quale pure e gli dà un giudizio durissimo come corruttore delle coscienze dei giovani
Due mesi dopo nel giugno mille novecentoquarantaquattro le sue direttive programmatiche di segno non progetto riformatore di grande respiro
Che prefigura sia pure nell'ambito di quella rivoluzione democratica battuta l'anno dopo dalla guerra fredda
La battaglia socialista più avanzata per il centrosinistra e che pone al centro il costante impegno educativo delle classi politiche
Educazione alla libertà e alla democrazia scrive Codignola in un quaderno dell'Italia libera non si consegue se non mediante l'educazione alla dignità della persona umana
L'educazione alla legalità e al rispetto del diritto non ha senso se non è insieme educazione all'autocontrollo e alla responsabilità che dell'ordinamento giuridico costituiscono la garanzia più efficace
E a materiale queste affermazioni di fondo la delineazione efficace di un'Italia profondamente mutata da quella preferisce lista
In grado di legare allo Stato le masse lavoratrici ai ceti medi attraverso un modello di società insieme democratica e tendenzialmente socialiste
Con un'economia due settori un ordinamento caratterizzato da effettive autonomie regionali e locali un Parlamento in grado di affrontare soltanto le scelte legislative essenziali e decisive per la politica nazionale
Il Partito d'Azione per Codignola il laboratorio necessario di quest'Italia nuova
L'unico dei partiti oggi operanti in Italia dirà in un'importante relazione tenuta a Firenze nel febbraio mille novecentoquarantacinque
Che si ripromette seriamente una profonda revisione economica e strutturale del Paese e meglio ancora una rivoluzione democratica in un Paese che democratico non fu mai se
Per Democrazia voli intendersi partecipazione attiva di tutto un popolo allo sviluppo dei suoi destini di cui il suo tentativo fallito assai presto di evitare la scissione del mille novecentoquarantasei e di portare la maggioranza del partito all'elezione dell'Assemblea costituente
E la successiva è inutile battaglia per mantenerlo in vita nei mesi successivi fino allo scioglimento e ancora la decisione di non aderire come Lombardi e molti altri al partito socialista e la ricerca di un approdo che non stravolga le convinzioni di fondo
Che si condensano nella critica netta al modello sovietico e al blocco di Varsavia ma nello stesso tempo all'esigenza di non accettare l'atlantismo nella sua versione oltranzista
E di mantenere forme di dialogo con quelle masse lavoratrici che accorrono sotto le bandiere comuniste quelle né nel miele e per questa via si schierano contro la NATO è il Patto Atlantico
Del resto che il problema di Codignola sia in quegli anni quello di battersi per una democrazia socialista senza cadere nel sotto l'egemonia democristiana e neppure sotto quella comunista
E testimoniato con chiarezza nel mille novecentocinquantadue quando dopo aver conquistato la maggioranza nel congresso di Bologna su una piattaforma di sinistra
La perde in quello successivo di Genova e rifiutando l'adesione alla legge maggioritaria proposta da De Gasperi viene di fatto espulso dal partito socialdemocratico e crea compare Calamandrei Unità popolare
Un minuscolo cartello di opposizione che farà fallire l'ipotesi democristiana e segnerà la prima crisi seria della formula centrista ora al di là del giudizio che si può dare oggi in sede storica della legge del cinquantatré e delle intenzioni con cui il governo De Gasperi l'aveva presentata e fatta approvare non c'è dubbio sul fatto che la minoranza raccolte intorno a Codignola Parri e Calamandrei condusse una battaglia democratica per limitare la progressiva identificazione che si andava creando tra la Democrazia cristiana e lo Stato
E spingere le forze centriste a prenderà atto di quel che nella società civile andava sia pure lentamente maturando l'esigenza cioè di una partecipazione delle masse lavoratrici alla gestione della cosa pubblica
Soltanto nel mille novecentocinquantasette Tristano Codignola sarebbe entrato nel partito socialista
Per esserne era lontananze neo esserne allontanato come già gli era capitato nel mille novecentocinquantadue nel partito socialdemocratico nel mille novecento ottantuno poco tempo prima della scomparsa
Ventiquattro anni dunque di milizia politica imposizione dirigente di rilievo nazionale sempre tra gli autonomisti che facevano riferimento a Riccardo Lombardi e che di quel gruppo rappresentavano la sinistra
E degli anni Cinquanta il suo dialogo con i cattolici democratici dato Rigola Pistelli a la Pira peraltro sconfessati dai vertici della Chiesa di Pio dodicesimo per la loro posizione di aver di apertura verso i socialisti
E giusto scrive Codignola in un editoriale del settimanale nuova repubblica che i cattolici ci chiedono garanzie sulla libertà di magistero che noi intendiamo in ogni caso assicurare alla Chiesa
Sui limiti di questa libertà sui rapporti tra queste libertà è una nuova società di tipo democratico e socialista
E da parte loro e si dovranno pur dirci che cosa ne pensa uno dei pochi grandi temi
Primo tra tutti la scuola intorno ai quali si manifestano i fatti lo scontro tra una concezione tecnico teocratica della Chiesa padrone arbitra della società civile
E la concezione moderna e laica dello Stato organizzatore di libertà
Oltre che di strutture economiche sociali e intorno a questi due punti ideologici e politici che l'apertura a sinistra riacquisterà un senso
Quello dell'acquisizione delle forze cattoliche
Più sinceramente impegnate in un'azione di rinnovamento sociale strutturale non paternalistico a quel grande complesso sforzo di trasformazione che sarà compito del socialismo unitario
L'anno dopo entrando a far parte del gruppo dirigente del partito socialista dirà che nei cinque anni appena trascorsi un nuovo schieramento politico si è formato e che inizia la costruzione della nuova sinistra italiana centrata su un grande partito socialista
Ma per Tatti colata dinamica
è il momento delle grandi speranze in una stagione di riforme come si diceva allora di struttura capace di fare dell'Italia un Paese moderno e più giusto
Codignola vi si impegnò a fondo concentrando i suoi sforzi su quel problema della formazione che già negli anni della lotta antifascista della Resistenza aveva individuata ragione come quello centrale e comunque tra i più importanti
Per un'Italia nuova
L'istituzione della scuola media unica come scuola dell'obbligo nel mille novecentosessantatré e cinque anni dopo della scuola materna statale tra le poche riforme di primo piano del lungo il centrosinistra
Vedono in Codignola responsabile del settore scuola del Partito socialista dal mille novecentocinquantanove al mille novecentosettantasei
E per quattordici anni parlamentare presente nella Commissione distrutto istruzione della Camera prima del Senato poi uno dei protagonisti principali uno dei politici più lucide e consapevoli della necessità di creare istituzioni educative adeguate ai compiti nuovi dell'Italia divenuta una potenza industriale
I suoi scritti in questo periodo in tanta parte dedicati alle riforme fatte da fare in particolare a quella riforma della scuola secondaria che attendiamo inutilmente da troppo tempo
Mostrano in maniera chiara quel singolare impasto di realismo politico e di carica utopica che ne caratterizza il pensiero e l'azione politica
Tra i temi già toccati negli anni quaranta e cinquanta ma ripresi con forza nel momento in cui è diventato un dirigente nazionale
Di grande importanza pare quello della riforma dei partiti
Il distacco e la diffidenza dei giovani scrive il venti settembre mille novecentosessantuno quando questo problema oggi esploso con particolare evidenza sembrava il più di scarso rilievo
Nei confronti dell'attuale organizzazione partitica non nasconde non non nascono dunque né da indifferenza né da qualunquismo
Ma da una critica profonda che si manifesta talvolta insofferenza gratuita o in prospettive pseudo ideologiche ma che contiene una sostanziale serietà di giudizio
Mi sembra che questa critica abbia una fondamentale natura democratica i partiti come sono soffrono tutti dello stesso male ma essi servono a conservare strutture di potere
Forme di potere moduli organizzativi predeterminati
Sempre più i partiti si modellano sullo Stato burocratico anziché modellare polemicamente lo Stato dal basso
E allargherà questo discorso negli anni successivi insistendo sull'arretratezza culturale del movimento operaio e di quello socialista come causa non trascurabile dell'incapacità di incidere sulla società a livello elettorale come ad altri livelli la cultura del partito scriverà nel mille novecentosettantadue e generalmente molto arretrata rispetto a rapido evolversi della cultura a livello nazionale e internazionale
Non esistono mezzi organizzativi specifici per tenersi al passo con le conquiste della cultura se non partecipare a queste conquiste
Il che significa in parole povere rivalutare il momento culturale e la funzione intellettuale nel partito
Opponendosi rigorosamente a uno stanco Pera Isma'che nasconde generalmente il più deteriore clientelismo
D'accordo con rime con con Riccardo Lombardi sul programma necessario al centrosinistra il dirigente fiorentino si interroga assai presto sull'effettiva volontà riformatrice della Democrazia Cristiana
E quindi sulle prospettive dell'alleanza tra i due partiti
Giungendo proprio all'indomani delle riforme realizzate
A conclusioni fortemente problematiche sull'uno che sull'altro punto
Codignola attribuisce a Moro e a suo modo di far politica in quanto rappresentativo della maggioranza democristiana l'affossamento lento ma ineluttabile del centrosinistra
I grossi problemi affrontati nei primi mesi del mille novecentosessantadue scrive nell'autunno del mille novecentosessantatré tra i socialisti nel governo Fanfani non solo furono oggetto di trattative approfondite
Ma approdarono a soluzioni preventivamente concordate più o meno bene di quei problemi
Il metodo di Moro si è ammantato invece di studiata prudenza
Di accorta segretezza senza dibattito Esterno senza vera trattativa a livello tecnico politico tra i partiti
E ne è uscito un programma non di soluzioni concordate ma di problemi aperti e denunciati la cui soluzione era rinviata all'equilibrio del potere all'interno della coalizione
Sotto il ricatto della verifica di maggioranza
La procedura in altri termini come strumento dell'involuzione del centrosinistra dietro cui stanno con tutta evidenza corpose ragioni che rinvia una ruolo politico
Della Democrazia Cristiana o della parte maggioritaria di essa nel nostro Paese
Da quel momento Codignola senza mai cessare di chiedere i comunisti una svolta radicale
Che faccia del Partito comunista un partito del tutto occidentale
Capace di un'opposizione che non si limita a dire di no ma propone misure concrete alternative ai partiti di governo si batte per un centrosinistra petto
Che faccia partecipare alla gestione della cosa cosa pubblica la maggioranza delle classi lavoratrice e costringa il partito cattolico ad accettare le riforme proposte dalla sinistra socialista
La sinistra dirà in un'intervista del mille novecentosettantuno ha sempre sostenuto che un'incisiva politica di riforme è un graduale spostamento dell'assoluto del potere in Italia verso le classi lavoratrici era improponibile se non venissero coinvolte in qualche forma le forze politiche che vi sono più direttamente interessate
E che era una pura utopia ritenere idoneo il centrosinistra chiusa in se stesso
Il centrosinistra di ferro ad attuare una politica di questo genere se non altro perché il partito socialista non era sufficiente da solo a costituire un contrappeso alle pressioni di destra che si esercitavano nella coalizione
Il problema dei rapporti tra socialisti e comunisti che rappresentano ancora a livello elettorale politico la grande maggioranza dei lavoratori e centrale nell'elaborazione politica del fiorentino degli anni settanta
Fremono nel Partito comunista osserva nel mille novecentosessantasei sull'astrolabio di Ferruccio Parri altre forze che assai lentamente e faticosamente vanno acquisendo la nozione di una verità
Che in Italia negli anni sessanta e settanta rivoluzione vuol dire appunto riforma
E condizione di potere atte a realizzarla sono queste forze comuniste sono le moltissime forze travagliate disperse della sinistra partitica e dei giovani
Sono le forze cattoliche disegno sociale avanzato che costituiscono la potenziale ma fittissima riserva per un'alternativa reale al moderatismo italiano
Di fronte alla contestazione studentesca del Sessantotto Codignola un atteggiamento di apertura e di volontà di dialogo delle ragioni della protesta anche se non cerca popolarità a buon mercato netta ce le sue riserve il quindici maggio mille novecentosessantotto in un'intervista spiega con grande chiarezza la sua posizione di fronte all'università occupate
I giovani hanno ragione anche se non sempre sono d'accordo con i loro metodi poiché non credo all'efficacia della violenza
Ma hanno ragione nel fondo sono anni che sentono parlare di rinnovamento e troppe cose sono ferme
Hanno l'impressione che anche lo stimolo rinnovatore dei socialisti rischia di spegnersi nel generoso grembo della democrazia cristiana
Senta un acutissimo il bisogno di democrazia e di libertà e non tollerano gli aspetti più densamente autoritari della nostra società
Si pensi solo all'università o alle leggi di pubblica sicurezza e alle modalità di impiego della polizia
Non vogliono vedere il loro avvenire già scatolato al preconfezionato ad uso dei padroni del vapore
L'avanzare della civiltà tecnologiche dei consumi richiede inevitabilmente un elemento riequilibratore in termini di civiltà e di libertà di autonomia e di decisione
Altrimenti gli uomini diventeranno macchine a servizio di pochi
E di fronte al governo assembleare formò una valutazione assai più quelle braccia di chi criticando ha ragione quella soluzione negava anche a torto il problema che vi era sotteso
Il movimento studentesco serva sempre nel sessantotto ha messo il dito sulla piaga il problema della rappresentanza in democrazia
Anche se poi non ha affrontato il problema della sua assoluzione se non con il metodo giacobino della negazione di ciò che c'è
Mentre ciò che c'è è un'espressione di libertà da correggere non da distruggere
Complessivamente l'esperienza di centrosinistra è fondamentale nell'itinerario di Codignola come lo era stata per altri versi quella della lotta di liberazione
Già che rappresenta il momento in cui sia pure per un periodo assai breve i socialisti riescono a incidere nella società italiana con alcune concrete riforme economiche e sociali ma si chiude con una duplice sconfitta
Quello di essersi a poco a poco esaurita per la pressione della destra al suo interno e al suo esterno e l'opposizione spesso non costruttiva ma pregiudiziale dei comunisti
E l'altra quella di aver mancato all'appuntamento con la nuova spinta riformatrice proveniente dalla società e in particolare dei giovani tra la fine degli anni sessanta e i primi anni Settanta
L'ultima parte dell'esistenza dell'attività politica di Colognola e contrassegnata prima dalla battaglia nel Partito Socialista per modificarne la linea nel senso di preparare l'alternativa alla democrazia cristiana con le altre forze di sinistra
Poi dall'allontanamento doloroso dal partito dopo l'accordo tra Craxi e Giovanni Lombardi anni
Pur nella critica al nuovo orientamento impresso da Craxi al Partito socialista Codignola non dimentica che a dare il calcio decisivo all'alternativa sono stati proprio i comunisti perseguendo a partire dal mille novecentosettantatré
La strategia del compromesso storico
E lo fa assai presto il trenta ottobre di quell'anno in un lucido intervento al Comitato Centrale socialista
Nella sostanza egli afferma la proposta di Berlinguer apre problemi di non lieve rilievo che possono così riassumersi
Uno la necessità di mobilitare quella parte dei ceti medi che si riconosce nella DC per una politica di sviluppo democratico e incontestabile
Ma tale necessità comporta un discorso aperto a tutta la DC di cui ben conosciamo la fondamentale vocazione conservatrice moderata
Se così fosse la proposta potrebbe ridursi a un grande scoraggiamento dell'azione politica di tutta la sinistra
Non più interessato a uno sforzo di superamento della sua tradizionale fetta elettorale posto che neppure il raggiungimento della maggioranza consentirebbe un Governo di Beratto dalle ipoteche della destra democristiana
Due quali sono le implicazioni pratiche di questa strategia
Ad ogni livello notiamo una tendenza del Partito comunista una disponibilità verso la Democrazia Cristiana
Che può facilmente tradursi in acquiescenza nei confronti delle esigenze conservatrici confessionali e integralisti che anche nei campi più tradizionali e caratterizzanti la sinistra italiana
Tre lo sviluppo di quella politica rischia di determinare una nuova teoria degli opposti estremismi gestita questa volta dal pc nei confronti di questi gruppi che ne contestano l'egemonia
Ora noi non condividiamo la strategia generale l'analisi di questi gruppi
Ma le riconosciamo il diritto all'esistenza nell'ambito di quel generale schieramento di sinistra che costituisce nel sui nel suo insieme la più rilevante garanzia come serbatoio democratico della nostra rete
I fatti daranno ragione a Codignola almeno su due punti
Rischi anche a lunga scadenza i rischi anche a lunga scadenza legati all'abbandono dell'alternativa complessiva all'egemonia democristiana
E quelli derivanti al pc ma anche a tutta la sinistra dall'aver assunto in prima persona in prima persona in posizione subalterna il ruolo non solo di difensori dell'istituzione
Una scelta che non mi sembra si possa rinnegare
Ma anche dire pressori delle spinte al cambiamento espresso in quegli anni da una sinistra che solo in piccola parte sarebbe approdata più tardi al terrorismo
Nel settantasei di fronte al terremoto del Midas che porta all'elezione di Bettino Craxi all'accordo tra gli autonomisti e la sinistra lombardi Anna e anche alla sua emarginazione dagli organi dirigenti del partito
Codignola critica le modalità della successione
L'alleanza politicamente non motivata tra autonomiste lombardi anni la scarsa chiarezza della linea imboccata dalla nuova segreteria
Quando al congresso di Torino Craxi porta a termine il processo che lo rende arbitro pressoché assoluto del partito Codignola sente il bisogno di chiarire sull'Avanti le ragioni politiche del suo dissenso ho sempre ripetuto serva di non poter condividere la linea politica di Craxi e nello stesso tempo di apprezzarne la logicità di impostazione e di sviluppo
è una linea diversa da quella del centrosinistra e della stessa socialdemocrazia italiana con qualche punto di affinità con altre socialdemocrazie europee
La definirei una linea moderata di illuminismo progressista che si pone come fondamentale obiettivo la formazione di un blocco laico centrista capace di aprire un conflitto di direzione politica sul medesimo territori non sociale
E tutto salvo un dissenso socialista
Ma la rottura non avviene esclusivamente sul piano politico dove ormai Codignola perduto del tutto la partita
Ma anche o soprattutto sul piano dell'impossibilità di esercitare all'interno degli organi statutari del partito il proprio diritto al dissenso e all'opposizione interna
Dopo un appello lanciato con altri dirigenti il tre ottobre mille novecentottantuno perché democrazia interna e questione morale diventino punti essenziali di dibattito nel partito
La reazione durissima della segreteria che annuncia sanzione disciplinare Codignola si allontana dal PSI e dà vita alla lega dei socialisti
Il PSI scrive sul ponte si presenta con un organismo monolitico al vertice e inerte alla base non più strumenti idonei a mediare il rapporto tra partito il Paese
Ma al contrario ingombro più o meno inutile ha una concezione messianica della politica come incontro diretto tra pochi eletti e masse plaudenti
Al di là delle polemiche che rivelano l'amarezza di un distacco che avrebbe voluto evitare
E che è divenuto dal suo punto di vista necessaria e indifferibile
La riflessione di Codignole dedicata negli ultimi anni con particolare intensità negli ultimi mesi all'analisi del progetto politico che la nuova segreteria socialista messa a punto e sta realizzando
E alla sua critica radicale
Le coordinate di fondo su cui organizza il suo discorso sono chiare e vale la pena e numerarle
La prima sta nel giudizio negativo sulla politica del centro compromesso storico la maggiore responsabile del processo di disarmo delle sinistre e dei sindacati
Rispetto al potere consolidato tradizionale la seconda riguarda l'obiettivo primo dell'alternativa che è un ridimensionamento della DC e la sua rigenerazione attraverso l'opposizione
Decidendo cioè i vincoli strettissimi con le clientele con le masse di vario genere che ne hanno determinato la compattezza
La terza concerne la proposta politica della sinistra al governo del paese
C'è osserva Codignola un fondo di incertezza nel comportamento delle elettorato italiano verso sinistra
Quando le scelte sono chiare la risposta elettorale di un tipo quando toccate nel nebuloso i partiti stessi della sinistra non sono capaci di proporre al Paese l'immagine del cambiamento la risposta è di segno opposto
Il difetto di linea programmatica precisa che per deficienze culturali e più ancora per calcoli politici la sinistra non è stata capace di darsi sta dunque alla base dell'ingovernabilità del sistema
Codignola non crede e sarà in questo sicuro profeta nella possibilità da parte di forze che appartengono per tradizione storica uomini rappresentativi alla sinistra
Di condurre un'efficace concorrenza un partito come la Democrazia Cristiana
E alla sua capacità di rappresentare quella larghissima opinione moderata
Nella quale convengono anche punte proletarie la cui esigenza fondamentale si riconosce nell'ordine sociale nella continuità del potere nel mantenimento dei ruoli sedimentate in una società come quella italiana
Formatosi sotto l'egemonia di classi conservatrice
Nello stesso tempo egli è persuaso che la sinistra non è di necessità minoritarie in Italia né in Europa
Come l'evoluzione recente in Francia in Grecia scriveva Codignola ampiamente dimostra semmai sono i minoritari partitica la esprimono
Di qui l'esigenza di lavorare di pari passo alla formulazione di un programma per l'alternativa e alla riforma dei partiti essenzialmente dal punto di vista della democrazia interna e della questione morale
Con un simile messaggio Codignola ricongiunge il suo discorso alle premesse politiche culturali da cui era partito negli anni dell'antifascismo e soprattutto in quella della liberazione
Ancora una volta per lui appare fondamentale il nesso tra la politica letti che la cultura e quindi l'esigenza dell'utopia di un'Italia nuova da costruire
Solo nella certezza che i poveri scatenati nella lotta per una maggiore giustizia sapranno anche ritrovare il valore permanente della libertà aveva scritto sul Nuovo Corriere di Romano Bilenchi trent'anni prima
Il lavoro di un socialista conserva intatto il suo senso e la sua ragione sono soltanto le utopie che alla lunga hanno ragione
Come risultava programma le varie comunicazioni successive toccano punti specifici un po'alterna no tematiche a carattere più generale sul tema della attualità e dei problemi che pone alla sinistra oggi il retaggio della tradizione azionista e interventi più specifici sulla azione politica e sulla figura di Codignola noi intenderemmo seguire in linea di massima l'ordine che era quello alfabetico con cui le comunicazioni sono state presentata e che non è un ordine legata ai contenuti ma piuttosto occasionale salvo che il primo intervento dovrebbe essere quello di Valdo Spini che chiamerai che ha un problema poi di presenze altrove che lo costringeranno quarantadue
Difficile parlare dopo questa della relazione di Tranfaglia tuttavia io ho scelto in particolare il tema del liberalsocialismo di Tristano Codignola credo per una ragione ben precisa
Ed è questo è certamente il momento dell'esordio nel senso che per lungo tempo di questa origine non dico che Codignola islamici dovettero vergognarsene ma dovettero metterla un po'sotto la cenere
Io stesso ricorderò come se avendo avuto la ventura di essere iscritto alla stessa sezione territoriale partito sui Tristano Codignola
Nei momenti più acuti dei dibattiti gli veniva chiesto con un sorrisino ma tu sei marxiste
E lui rispondeva alla croce come possiamo non dirci marxisti così come Croce rispondeva come non possiamo non dirci cristiani
Che era un modo di dare una risposta a questo tentativo piuttosto scorretto diciamo così di incastrare qualcuno perché non è nella giusta fede marxista e quindi non aveva la possibilità di potere dire la sua sui in fondo sugli avvenimenti politici del momento
Ma credo invece che oggi sia giusto ricordare quella origine
Perché dopo che questo origina è stata per lungo tempo eretica un'eresia
Credo che oggi oggettivamente essa sia alla base insieme agli altri filoni non convergenti non non coincidenti ma convergenti del socialismo liberale rosse gli hanno gli altri filoni che fecero parte la galassia azionista che madrasse molto articolata molto varia
Credo che non posso non essere all'origine di ogni progetto moderno per una sinistra degno di questo nome del nostro Paese
Lo è certamente da vari punti di vista in primo luogo da quello abbastanza banale ovvio della libertà
è chiaro che oggi il crollo del comunismo realizzato la crisi delle ideologie di socialismo autoritario danno ragione all'indissolubilità diciamo del discorso
Fra Socialismo e libertà che era poi all'origine dei manifesti liberal socialisti del quaranta e del quarantuno di Calogero di Capitini in cui si rifiutava l'idea di una contrapposizione fra questi due ideali ma si riteneva invece che vi fosse un'identità fra questi due ideali ma direi anche per un secondo motivo e cioè che impensabile una affermazione di una moderna forza di sinistra che non sia capace di dare una giusta collocazione non solo pratica
Ma anche teorica all'iniziativa individuale alla spinta la qualificazione personale
E che accetti la sfida con un nemico che non è questo sconfitto i liberali verismo dal punto di vista della costruzione o sulla giusta cioè dell'indirizzo di queste spinte
Non di una società in cui si dia ragione più forti e torto i più deboli ma una società capace di avere quelle regole che la possono connotare come Società giuste
In altre parole un po'sull'onda di quei teorici come rose ed altri che molti vedono con i moderni epigoni del liberalsocialismo del socialismo liberale
Da questo punto di vista credo che effettivamente vi sia una attualità in originalità di ritrovare
Questa radice e oggi di vederla come un momento fondamentale per ogni ricostruzione da sinistra dicevo prima che il socialismo liberale
Un liberal socialismo sempre ricordando la vertenza i Delle Piane che le due cose non erano o i denti che erano convergenti ma non erano identiche
Perché il socialismo liberale di Rosselli partiva da una revisione in campo socialista volendo superare anche il dibatto sul revisionismo i liberalsocialista Capitini per certi versi in maniera diversa da un'esperienza religiosa ma Calocero più chiaramente comunque giovane liberal socialisti Codignola destro ha testimoniato in molti scritti partivano da da Croce
E per qualche aspetto anche da Gentile per volere superare un'astratta religione della libertà nell'affermazione di riforme sociali che hanno la condizione per una realizzazione integrale delle libertà quindi le due cose non erano del tutto coincidenti ma certamente erano convergente e tuttavia come dicevo prima se il socialismo liberale ha vinto la sua battaglia nei confronti del socialismo autoritario e oggi basta guardarsi intorno su questo non c'è problema
Non è c'è è insidiato ed è molto fortemente insediato da un altro nemico Cecco delibera liberismo cioè da un fatto che la crisi di un certo concetto di sinistra o di socialismo realizzato e così via
Rischia di portarsi di dietro rischia di portarsi via il socialismo tout-court che certamente in questo momento non è all'offensiva a livello internazionale non è in una posizione di forza che tempo addietro poteva detenere anche lei termite socialdemocrazie tradizionali
Al potere o dei laburisti al potere in molti paesi da questo punto di vista l'attualità credo del pensiero dirlo grosse gli hanno codini Aliano in questo caso è questa profonda connotazione morale ed etica giustamente è stato detto questo triangolo politica economia e politica cultura ed etica
Del di lei etica proprio perché
Per molti aspetti per molti versi il socialismo riformista spesso perde la sua sfida nei confronti rivela liberismo proprio dal punto di vista etico
Perché in fondo oggi molti si chiedono in molti si chiedono che cos'è la differenza fra destra e sinistra ed è una domanda che apparentemente banale ma non è così banale forse come si crede
Una risposta che io sarei portato a dire questo cioè che la destra ritiene che lasciando libero l'uomo di competere anche aggressivamente di portare avanti il suo interesse personale anche con molta grinta ed incurante di chi rimane sul tappeto
La spinta però all'accrescimento degli individui porta ad una crescita complessiva delle società la sinistra pensa equestre liberalsocialismo del resto temi presenti anche i Roosevelt né i laburisti che soltanto se l'uomo è tutelato socialmente e libero dal morso del bisogno è tutelato alcolista l'occupazione e così via in grado di spiegare chiaramente le sue facoltà e le Società progrediscono Apollo per effetto di questo pieno dispiegamento la critica del in questo periodo storico della destra se vogliamo chiamarla così al socialismo liberale che non è vero è che se l'uomo è dotato i tutte queste garanzie e di queste salvaguardie
Deperisce nessuna spinta dalle responsabilità nei confronti della società una responsabilità che può essere assicurato solo meccanismo oggettivo di competitività di concorrenzialità ecco perché torna l'elemento etico perché non c'è dubbio che un socialismo liberale un liberal socialismo senza l'elemento etico cioè senza un'etica e sosta da collettiva e destinato hanno un vince ad essere messi in crisi
E direi che anche in questo certamente vi è una vi è una grossa attualità direi di questo pensiero e di questa e di questa impostazione tenendo conto che io però l'ho parlato di questa galassia diciamo così s'grossi Agliana socialista liberale liberalsocialista azionista tenendo conto che giusto sottolineare l'originalità anche di Codignola all'interno di questa galassia diciamo così
Io ho sostenuto una tesi non so se Tranfaglia gli altri storici lavorano meno lo confortare a livello oggettivo alleare la commozione nostra di oggi
Ho sostenuto più volte questa tesi che nell'iconografia tradizionale il Partito d'Azione si danno due grandi figure la Malfa e Lombardi
Anche perché loro più tempestivamente diciamo così abbracciarono con la militanza in due tradizioni popolari l'una più piccola ma comunque esistente della repubblicana l'altra più grossa ma certamente esistente tra socialista fin da allora
Nel caso i la Malfa fin dal primo congresso del Partito d'Azione febbraio quarantasei nel caso i lombardi nel mille novecentoquarantasette quando egli con Francesco De Martino confluiranno nel partito socialista in fondo quando si fa si fa del Partito d'Azione sì se c'era questi due grandi uno virgolette sulla destra uno virgolette sulla sinistra
Io mi domando se sia dirà appunto della commozione dell'amicizia personale se non sia giusto invece avanzare l'idea che in fondo vi è un terzo grande nella tradizione del Partito d'Azione
Ed ecco l'ignoto se vogliamo Codignola con Calamandrei che era poi suo stretto strettissimo compagno di lotte ma perché al di là del fatto che essi scelsero di mantenere fino al mille novecentocinquantasette moto nomi organizzativa di movimenti o di informazioni o di forze che in qualche modo si richiamavano più direttamente al Partito d'Azione
Che si era appunto dissolto sostanzialmente nel biennio quarantasei quarantasette allieva di questa scelta appunto che portarono Codignola entra nel PSI solo nel mille novecentocinquantasette mi domando se anche qui almeno questo ciclo storico almeno questo è il
Straw allora il da poco scomparso compianto onorevole Malfatti che alcuni meriti elemento perché le leggi ci sono la trecento e quarantotto di piena unificazione della scuola media
E la cinquecentodiciassette di abolizione degli esami di riparazione
E innovazione in tema di valutazione continua degli allievi e lì programmazione educativa arricchita i momenti intero e pluri disciplinari
Una riga nuova lo stile dell'oscurità
La seconda osservazione puntuale che vorrei fare
Riguarda la famosa questione del Tino
Che attraversa come un filo rosso tutto l'intreccio del trentennale dibattito
Con connessa interferenze clericali solo da ultimo svanite o quasi
Per merito soprattutto dei gesuiti
Questione che nella nuova legge del settantasette si riduce ad una indicazione programmatica
Laddove l'articolo due prescrive fra l'altro il rafforzamento dell'educazione linguistica
Attraverso un più adeguato sviluppo dell'insegnamento della lingua italiana
Con riferimento alla sua origine latina e alla sua evoluzione storica
E delle lingue straniere
Si tratta di un equo attenuata delle più volte della più volte ripetuta proposta socialista
Di un latino per tutti all'ultimo anno
Da effettuarsi con metodologie comparativi appropriate tale da riuscire utile anche a chi non proseguisse lo studio
Come sembrava del resto provato anche da qualche ricerca empirica Liberté
Ora questo approccio compare attivo nell'insegnamenti linguistici potrebbe proprio oggi essere opportunamente realizzato in modo più esteso anche tenendo presente i suggerimenti in merito della moderna glottodidattica
Ho l'impressione purtroppo che si faccia ancora assai poco in questa direzione
Ma sono proprio i democratici attenti ai problemi della farsa selezione quelli con cui io tanto sempre combattuto Codignola
E della dispersione scolastica come oggi si dice che dovrebbero impegnarsi in questo campo l'insufficiente competenza linguistica soprattutto nella lingua materna è uno dei fattori determinanti
Dell'altissimo tasso di dispersione che si registra in Italia nel primo biennio della scuola secondaria superiore
E che è quello che rende assolutamente inaccettabile il nostro indice di scolarizzazione poi a livello conclusivo degli studi secondari superiori
Indice che circa del quaranta per cento contro il novantacinque per cento del Giappone il settanta ottanta per cento di tutti i Paesi avanzati
Con queste due puntualizzazioni
Estremamente difformi fra loro in apparenza
Ho voluto da pedagogista il mio mestiere mettere in rilievo
La multidimensionali tali dell'impegno di Tristano Codignola in termini di politica scolastica
La quale per un verso e politica tout-court implicante complessi problemi di rapporti interpellati tipici
Complessi e cangianti troppi
Dall'altro
E e deve essere precisa competenza nei problemi specifici dei processi formativi
Codignola è stato l'uomo uno dei pochissimi in Italia
Capace di dominare tutto il campo continuo equilibrio e stupefacente capacità di lavoro
Quella loro che purtroppo lo ha forse portato precocemente alla morte
Gli altri abbiamo quindi io l'intervento del senatore Anderlini
Sceglierò per me è un punto di vista diverso
Quelli nei quali si sono collocati tutti coloro che mi hanno preceduto
Non che io non apprezzi le cose che sono state dette
Siamo riusciti a Luzzatto in
Due ore e mezzo
A tracciare un bel ritratto T tre stanno del costruire così il mondo all'interno del quale lui ha lavorato segnare le linee di teologia che si intersecano
Ci siamo riferiti anche vi siete riferiti anche
Sì all'incidenza che l'insegnamento di Pippo può avere sulla vita politica italiana di oggi
Ma io vorrei scegliere un punto di vista ancora diverso perché fondo con il signore morto solo dieci anni fa
Da quando io ho ricevuto l'invito a questo convegno e me lo son visto venire
Avanti più forte
Il viso lungo Cunski due occhi con vetture fessure questo
Sorriso qualche volta ironico
Il suo parlare Toscano meglio Trentino il busto per la polemica anche acuminata ma semper articolata mai
Manichea
E ho ripensato
E in maniera particolare a quella stagione RAI
Sessantacinque sessantasei proprio dicembre gennaio
In cui ci siamo trovati insieme a fare alla battaglia sulla scuola materna statale
Si trascinava da tempo la questione dalla scuola materna statale era già nel programma del governo Fanfani sessantatré
Avevamo dovuto ricomprare così dicevamo allora nelle trattative per il primo governo Moro del dicembre del sessantaquattro
L'estate è quella del tentativo di colpo di Stato anche se noi non lo sapevamo
Poi
Ecco i socialisti Ilo guardiani e con essi Codignola escono dal governo si potrebbe dire sono cacciati intanto il governo
Ecco ma alla tenace diritto non si arrende
Pensava che sul tema della scuola materna statale si poteva e si doveva dare ancora battaglia
E fu battaglia lunga
Si arrivò al sessantacinque una ventina credo di sedute di Commissione
Cinque sedute da una nel dicembre del sessantacinque quattro sedute da una nel gennaio del sessantasei
è chiaro che una parte della Democrazia cristiana non accettava insomma di camminare su questo terreno situazione allora
Ricordiamolo fugacemente era questa mille duecento bambini nelle scuole negli asili
Negli asili nelle scuole materne
A stragrande maggioranza direzione cattolica non esisteva una scuola materna statale solo qualche tentativo dei comuni più avanzati e più progrediti
Ma nemmeno il due tre per cento dei ragazzi frequentavano scuole di questo tipo il livello generalmente scadente
I democristiani chiedevano insistentemente da tempo
Che siamo in tasse per gli stanziamenti per la scuola
Tra
Cattolica scuole per gli assilli
E alla fine il partito accettò siamo disposti a commentare gli stanziamenti per la scuola
La Terna confessionale
Sentimenti realtà erano irrisorie
Ma in come contropartita voliamo la restituzione della scuola materna statale
Bene il testo della del governo portava all'articolo uno e poi l'articolo due la parola educatrice per riferirsi
Al fatto che ad insegnare nella scuola materna statale potevano essere solo le donne
Poi si decise delle parole educatrice non corrispondeva certi criteri pedagogici forse mi sarebbe dice potrebbe dire anche perché e sì torno alla formula più generale insegnante
Ma in Commissione fu un lunghissimo braccio di ferro un'insegnante con l'apostrofo o un insegnante senza
Un insegnante con la vostra significava Madonna un'insegnante senza posto con lasciamo aperte le due possibilità
Vi lascio immaginare i richiami alla Costituzione alla parità dei sessi il miglio argomenti che venivano portati in realtà poi resterà anche un pretesto
Il punto più debole probabilmente del Progetto più forte secondo me ma più debole per la destra democristiana era proprio lì lei che loro cercavano di di dare un colpo di ottenere all'interno del gruppo una maggioranza capace di bloccare il trattenimento
Si va in aula con il testo della commissione un'insegnante senza apposto
E comincia inaugura la balia
Che missili schierati sulle posizioni più oltranziste stranamente antiliberali di seguirlo su questo noir dovuto rilegge le prescrizioni restino gramma di quelle sedute
è un uomo intelligente mi io apprezzo povertà di tutti schierato duro a difesa del fatto che ci dovesse essere un apostrofo
Naturalmente il gruppo dei democristiani Di Resta che faceva capo a greggi si batteva anch'esso con tutte le forze a disposizione
Moro dovette capire che tirava un'aria cattiva che
Suo Governo aveva già avuto delle défaillance si era trovata più folto in difficoltà nonna rifacciamo qui la storia perché non ne avremo il tempo non è nemmeno l'occasione
E foglio non sarà in grado di fare
Così che il giorno diciannove di gennaio quando si trattò di e stabilire il passaggio agli articoli venne improvvisamente inaugura e mise la fiducia sul l'ordine del giorno Valitutti che avrebbe bloccato il provvedimento sistema si si chiedeva il non passaggio
Gli articoli
Naturalmente l'ordine del giorno fu respinto la votazione in quei casi avveniva a nascono io palese non c'erano dovute si sarebbe andata una discussione di merito e la discussione di merito fu lunga accanita quattro sedute con una serie di votazioni anche a scrutinio o palese anche a scrutinio segreto più volte
Riuscimmo in qualche modo a difendere il testo che era uscito dalla Commissione dovremo mollare con Pippo l'aveva il senso e delle cose
Amava la polemica detto poco fa ma non ero manicheo sapeva che qualche cosa bisogna volare molla Momi ricordo sul fatto che nel testo del che veniva dalla commissione il numero dei bambini che dovevano andare in ciascuna classe non poteva superare i venti abbozzando modi arrivare fino a trenta
Eravamo Roggi miranti perché a venti ci si è arrivati solo dopo vent'anni e
Voleva giusto vestiti ma insomma era era un grosso passo molta Mossul trenta qualche cosa dovevamo dare
E il testo passò praticamente con questo emendamento significativo ma non rovinoso nel testo che era arrivato da Roma commissione
Si va a lo scrutinio segreto della targa serata crede diciannove
Di gennaio
E i risultati sono modesti
Presenti quattrocentosettantaquattro votanti quattrocentosettantuno maggioranza duecentotrentasei voti favorevoli duecentoventuno voti contrari duecentocinquanta
La legge affossata
Il giorno dopo il secondo governo Moro segnava rete missione
Sì disse
Ho voluto ricordare
Titolo cantata Luzzatto una crisi per un apostrofo
Sì una crisi per un apostrofo una crisi per una questione di principio
Una crisi
Probabilmente nero insomma già
Nel dibattito delle forze politiche di maggioranza ma comunque un gesto che fa precipitare il tutto la goccia rassegna goccia che fa traboccare il basso
Certo
Anche la polemica con i comunisti futura
Perché qui duecentottantuno contro erano per più della metà voti comunisti
Ho riletto l'intervento di cerone
Anche l'uomo squisito più cultura
Fa un discorso contro ma non ha il coraggio di dire che voteranno no nell'urna voteranno certamente
Qualche volta quando vado in giro soprattutto con certe regioni d'Italia non solo in Emilia e vedo queste scuole materne statali splendidamente attrezzate alcune di queste ci sono invidiate nel mondo intero
Penso ancora Tristano Codignola
Voglio dire che l'intervento di Anderlini ha toccato così diciamo molto argutamente e l'hanno fatto anche interventi precedenti uno degli aspetti che volevamo toccare in questa giornata cioè il il rapporto tra umanità e politica si è parlato di rapporto fra etica e politica certamente qui mi sembra in tanti interventi è venuto fuori anche il rapporto tra tra la storia dell'uomo tra la biografia era politica siccome l'intervento di la porterà un po'lungo io ho scelto per concludere questo incontro meglio che con parole che potrei dire io una breve parte di questo intervento che mi sembra sia molti molto e illuminante anche perché attua male perché tocca questo tema della laicità che è un altro punto fondamentale della storia del pensiero azionista ed è la storia di Tristano Codignola e leggo quindi queste brevi considerazioni che per correttezza devo dire sono solo una parte dell'intervento di la porta
Una società civile fondata sulla libertà si perpetua attraverso una scuola che abbia tutta il medesimo fondamento
Una scuola ideologica la scuola di una sola verità non perpetua la Società libera
Inizia una citazione
Quello che importa diceva Tristano Codignola nel sessantadue
E che alla base dell'insegnamento non stia una determinata verità ma l'atteggiamento di verità dell'insegnante un atteggiamento fondato sulla convinzione che la verità consiste proprio nel dubbio metodologico e nella ricerca
Quello che era in un irrinunciabile per noi non è la nostra verità ma il confronto delle diverse verità a cui deve abbeverarsi l'animo dei giovani
Fine di questa citazione e continua la porta quindici anni prima all'assemblea costituente aveva già parlato di una scuola in cui domini
Citazione il principio fondamentale che alimenta il pensiero moderno la libertà del metodo critico la libertà della ricerca scientifica
Fine della citazione oggi che abbonda abbandonati o persi i suoi fondamenti filosofici la scienza sta imparando a trovare il proprio
Andamento in se stessa questa affermazione e più che mai valido sostegno ha una idea laica poco debitrice all'ideologia
Tesi come queste escludevano trent'anni or sono in linea teorica come escludono anche oggi
Ogni altra scuola rispetto alla scuola pubblica anche se in sede politica costituzionale si accetta accanto adesso una scuola privata questa tesi teorica ma ripetute riaffermata di fronte alle rinnovate richieste rivolte all'stato dai portatori di una fra le verità conviventi in questo tempo in questo Paese quella cattolica richiesta allo Stato però un riconoscimento più generoso di quello già oggi previsto rispetto alla loro scuola e alla loro verità
Ossia di finanziare un'isola di intolleranza nell'orizzonte costituzionalmente tollerante della scuola di Stato
Contro questa tesi trent'anni orsono Codignola chiedeva il confronto il conforto di intellettuali cattolici democratici nei suoi scritti di cita per nome quelli a cui si rivolge
Ricordati per nome come coloro che convinti della natura originaria della libertà intrinseca la persona ritenevano la scuola pubblica a migliore per il confronto delle idee e perché avendo accettato come democratici la Costituzione ne accettano tutte le implicazioni si trattava e si tratta di quei cattolici che a incominciare dalle grandi figure risorgimentali Daloui invocate fin dai tempi della cos'tre a buon diritto devono essere annoverati nell'ambito di un laicismo rispettoso di tutte le verità e tollerante verso ciascuna di esse
Oggi che la Costituzione al vaglio di nuove esigenze che sembra propagarsi il vezzo di rifiutarlo e quel consenso che l'ha custodita pur fra molti ritardi ed esitazioni per più di quarant'anni
Può essere lecito richiedere anche a queste élite cattolico-liberale che essa rinunci a difendere la scuola privata e il monopolio che il Concordato assegna di fatto alla religione cattolica nella scuola pubblica
Può essere lecito chiamarli a difendere da laici quel confronto delle idee che la scuola pubblica assicura a tutti i giovani
Mi sembra che queste considerazioni per la loro estrema attualità e anche perché tra i due termini tra cui anche oggi in questa riunione abbiamo continuato a a vedere che si muoveva Lattivi da politica di Codignola cioè la scuola come come terreno della democrazia la scuola come terreno della Costituzione mi sembra che questo può essere umani giusta conclusione dell'incontro ringrazio tutti i partecipanti
Si ritrae se stesso cioè che questa zona grigia che che è una zona appunto dominata dal particolarismo da da dal chiudersi a
Protetti nostra senza senza espose
Quello che la retata situazione lezione di morale eroica
è una lezione proprio Gobetti Anna da questo punto di vista delle pagine del Gobetti che quando torna da Roma quando scrive da Roma dice Roman Semenza non ha diritti di sconcezze perché perché proprio quello che vedeva era emersa non questi uomini Alfieri Janin che lui immaginava come nuovo modello degli italiani a questo morale italiani del tirare a campare giorno per giorno del del del del del rifiuto del Progetto del rifiuto della dimensione collettiva allora io credo che su questo però dobbiamo essere molto chiare severo
Che l'azionismo si definisce attraverso queste coordinate se è vero che l'azionismo e così connotato rispetta i tempi del ferro e del fuoco
Quando oggi si parla di rieditata in qualche modo l'azionismo dobbiamo essere veramente molto attenti a capire se questi sono i tempi del ferro e del fuoco è se su questi sono i tempi nell'azionismo perché guardate con un altro paradosso affascinante
Del dell'azionismo e che perché io parlo di di fenomeno cast perché è vero che è riaffiorato in questa storia dell'Italia repubblicana è vera che si è interrata nel quarantasette ma egli affiorato più volte piaceva per siamo nel luglio del mille a centosessanta
Ed è affiorato nel luglio mille centosessanta presentazioni sia fu fondamenta no non solo fisicamente con Parri a Genova che e che che diceva facciamo scendere in piazza i partigiani ma in tutta la temperie culturale e morale di quegli anni se voi leggete il dibattito sulle liste di sinistra vedere come azionismo in quel momento e ebbene il sale del del del del dibattito e credo che bisogna dare atto anche queste
Valdo Spini che sta senza nella stagione del centrosinistra molto dell'azionismo fu molto presente fu presente rispetto al all'ingorgo della mia generazione per esempio
Nel sessantotto con loro se non ci fosse stato quel ponte generazionale con gli azionisti pagare non ci fu con la tradizione comunista c'è dunque l'ambizione azionisti e mi riferisco effettivamente molto alla all'esperienza di Torino ma non c'è dubbio che Torino fu così
E questo garantita ad esempio rispetta una tenuta del tessuto diciamo del movimento studentesco negli anni settare il Gandhi poi del terrorismo gli anni più bui e cioè garantì una tenuta che nessun'altra cultura italiana riuscì a tenere alto
Però se se badate bene questi momenti a cui faccio riferimento sono momenti connotati da un grande protagonismo collettivo il paradosso del Partito d'azione che partito di élite partito di avanguardie partiti di pochi dà il meglio di se stesse diventa attuale solo se c'è come condizione preliminare il protagonismo collettivo un movimento dal basso
Ora io oggi francamente questo protagonismo collettivo non lo vedo non solo noto il fallimento di tutte e due le proposte del partito
Sia quella del riformismo militante non ce n'è traccia in questo momento riformismo vinta sia quella del progetto di fare in Italia
Questo progetto di fare gli italiani va in pezzi senza che è il momento dei particolarismi delle chiusure deve delle legge di tutto quello che volete cioè oggi l'unico tentativo serio di fare in Italia e quello del mercato
Un'omologazione a livello dei consumi a livello di immagini pubblicitarie livello di di media ma si rispetta l'identità forti rispetto all'identità politicamente e moralmente connotata come quella del Partito d'Azione io non ne vedo traccia grazie
Molte grazie per questi elementi molto condensati ma credo estremamente stimolanti
Do la parola adesso Antonio Giolitti
Si sa che
I titoli dati agli interventi in questi dibattiti hanno sempre un certo grado di approssimazione per l'obbligo di essere sintetici e quindi possono anche generare equivoci nel mio caso si tratta semplicemente di capovolgere lo il titolo
Perché politica e cultura fa pensare a del tema della influenza della politica verso le cultura di a di quale debba essere l'atteggiamento del politico della politica nei confronti della cultura no io intendo i fare qualche breve considerazione
Traendo spunto dal ricordo e dall'opera dal pensiero di Tristano Codignola sulla
Sulla sulla questione diciamo che che che che specialmente nella sinistra si fa sempre più insistente e pressante
Il quale cultura per quale politica quale cultura occorre per alimentare motivare una politica efficace una politica rispondente
Agli ideali ai valori che dichiara di professare che a questo riguardo Tristano Codignola aveva delle idee mi pare
Molto precise e anche
Come dire aggressive
Cito
Dal settimanale antifascista che non per caso si chiamava controcorrente
Nell'agosto mille novecentoquarantasei
Noi fermamente eretici proclamava Tristano pensiamo che le minoranze avanzate decise le avanguardie conservino ancora un loro preciso significato nella vita politica
E questo si riallacciano in un certo senso qui ciò che è stato detto appena un momento fa De Luna
Che ucciderle queste minoranze eretiche significherebbe sopprimere il fermento che fa avanzare le idee nei grandi partiti
Tipicamente azionista questa idea del fermento da trasmettere ai grandi partiti mostri informi continua Codignola questi digeriscono lentamente il cibo dell'avvenire chi lo porge loro è opportuno che se ne mantenga una certa distanza
Facendo se ne ingoiare difficilmente potrebbero operare con eguale e sia pur tarda efficacia proprio nel ventre della balena
Cultura questa intesa si appunto come fermento ma come fermento di di moralità
Moralità nel senso che questa parola avuto molto pregnante proprio in riferimento alla Resistenza nel recente importante interessante libro di Claudio Pavone in questo senso io uso il termine riprendendolo da quella con testo
A questo proposito c'è una lettera di Tristano Codignola a Mario Delle Piane in data sette gennaio quarantacinque cioè in pieno
Nel pieno vigore della Resistenza armata
Il partito deve essere partito di affermazioni morali non dobbiamo avere paura del moralismo
In italiano iato tra politica e morale ancora così vasto che non c'è
Ma il pericolo di eccessivo moralismo
E continuava esortando operare per virgolette il Partito dell'onestà il partito dell'anti privilegio e perciò il partito del popolo di questo popolo fatto scettico della politica dall'esperienza che in Italia la politica effettivamente una cosa sporca noi possiamo riportarlo alla politica se dimostreremo che ce n'è anche un'altra
Lineare semplice e onesta che guarda agli interessi del popolo e non a quelli dei politici
E otto anni dopo rivolgendosi ai socialisti scriveva su nuova repubblica nel settembre del cinquantatré finché capi socialisti italiani potranno impunemente rovesci fare le prospettive politiche dei propri partiti senza alcuna discussione collettiva senza alcuna giustificazione nuova semplicemente per impulso del MIUR Gico saremo evidentemente al di qua di ogni possibilità di lavoro serio saremo esposti al trasformismo alla corruzione all'isterismo da cui difficilmente può nascere un partito che vuole rinnovare la società la sua economia il suo costume mali antichi dunque
E perciò la cultura
Va intesa la cultura politica
L'operare della cultura sulla politica a mio avviso va intesa soprattutto come moralità nel senso che ho appena detto moralità della politica cioè una politica motivata da valori etici quindi direi una cultura che non può puramente e semplicemente rifarsi a valori che ormai hanno acquisito quasi Lauri ovvietà e anche un po'la banalità
Di uno slogan non più soltanto o semplicemente la cultura di di Giustizia e Libertà
Ma una cultura di libertà
Solidarietà e responsabilità questi mi sembrano i valori che la cultura deve riuscire a permanentemente trasmettere la politica non si tratta di fare una lezione una volta per sempre non si tratta di parlare ex cathedra ai politici si tratta di realizzare questa continua simbiosi questa continua sinergia se vogliamo tra cultura e politica mi pare soprattutto nel mondo in cui viviamo oggi
E in cui c'è bisogno soprattutto certo perché la libertà sia sostanziale è che non sia semplicemente un'invocazione un'utopia
Occorre soprattutto congiungere solidarietà e responsibility si responsabilità e allora questa concezione diciamo così della come nel senso che ho appena detto della moralità della politica
Vede tradursi in una etica deve trarre ispirazione da un'etica della libertà della solidarietà e della responsabilità e questo non soltanto perché siamo come ha scritto un grande pensatore un grande filosofo Ionas siamo all'epoca della civiltà tecnologica cioè all'epoca in cui il ci si trova di fronte al al massimo di estensione della responsabilità nello spazio e nel tempo siamo nel nell'operare politico nell'assumere dei comportamenti politici nell'esercitare funzioni politiche anche semplicemente la funzione di esprimere il proprio voto alle elezioni esercitare questo dove diritto dovere elementare nella né nella democrazia noi ci troviamo le con Sabelli non soltanto di fronte ai nostri concittadini non c'è soltanto una responsabilità di chi chi CCD cittadinanza nei confronti di una comune appartenenza ma c'è ormai una estensione del responsabilità sullo spazio mondiale per i vincoli di interdipendenza sempre più stretti che ormai e ci credono su scala su scala mondiale è una responsabilità crescente come questo questo soprattutto l'aspetto su cui appunto Ionas nel libro che ho citato insiste molto una responsabilità verso il futuro una responsabilità nei confronti del generazioni future
E io invece
Siamo siamo dominati dalla presenza occulta via enormi entità impersonale
Quell'entità impersonali che TTT si esprima attraverso interrogativi che continuamente sentiamo ripetere fino alla all'ovvietà anche qui alla banalità ma condannata la civiltà siamo di fronte alla fine della storia la l'apocalisse dell'universo è inevitabile che sono tutte formule che costituiscono implicitamente attenzione un invito alla
Dismissione della della responsabilità perché appunto ci si pongono semplicemente dei quesiti
Che sembrano condannare eletti Chiti chi chi li pone all'impotenza alla chiesa dell'evento apocalittico
Vuol dire o di redenzione
E qua mi pare che risulta evidente
E preoccupante
Da quella che chiamerei la o lo scopo soli scienza e inadeguatezza
Di quella che è stata la cultura prevalente nell'area della sinistra io credo che qui ci troviamo in presenza della necessità di una svolta ancora più profonda e sostanziale di quella che una parte importante della sinistra ha operato come è avvenuto nel caso del partito del partito comunista e qui siamo in presenza della del superamento ma che deve essere non soltanto constatato ma che deve essere
Effettuato attraverso un rilancio di in altre culture siamo di fronte al superamento all'inadeguatezza constatata di quella che che enti di quella che chiamerei la la la
La cultura organici lista della società e perciò classista
Preoccupata soprattutto di porsi raggiungere obiettivi di carattere redistributivo del reddito e della ricchezza e tutta imperniata sulla presenza del nemico il Nemico di classe
Amico su scala internazionale il nemico imperialista
Ormai ci troviamo
Non foss'altro che per constatazione storica anche se non ci fosse quella che a me pare una pressante esigenza politica di
Riconversione culturale
E qui appunto le le ricerche concerti certi fermenti azionisti possono opportunamente serie vocati e riciclati per così dire e non ci troviamo adesso
In presenza di una situazione in cui questo questa presenza del nemico è scomparsa
Che è scomparsa
Su scala internazionale prima di tutto e allora e allora mi pare che anche anche qui l'esperienza culturale e politica del Partito d'Azione e di Tristano Codignola ci aiuta cioè abbiamo bisogno di una cultura come dire
Prevalentemente individualista nel senso di cultura dei diritti dei diritti dell'uomo e del cittadino dei diritti dell'individuo
E quindi della messe in opera qui il compito è soprattutto del politico della messa in opera
Vieri strumenti di garanzia e tutela di tali diritti e questo ci riconduce mi pare alla esigenza della solidarietà della responsabilità a cui aggiungerei un un altro criterio guida che è quello della gradualità
Proprio
In una situazione in cui
In più una situazione che non è più dominata dalla presenza del nemico quando si è imprendibile presenza del nemico per una una Brera per per per
Per la parte principale della sinistra ripeto un fino a a poco tempo fa era il nemico classiste nemico capitalista imperialista dall'altra parte il nemico era il comunismo il
Il la forza politica portatrice di una
Progetto di Nuova Società di nuovo sistema politico economico e anche e anche civile scomparso questo concetto questo concetto centrale scomparsa questa centralità del nemico nella cultura politica
Complessi nel in tutte le sue componenti possiamo possiamo dire
Allora
Qua ecco che quei quei criteri dicevo di di di di quei valori di solidarietà responsabilità e gradualità acquistano con particolare vigore una particolare urgenza per una rinnovata un Tura della sinistra
Vorrei se adesso concludere
Queste vorrei che i probabilmente sui viene già scontate considerazioni che però mi pare trovano
Impulsi nella ricordo del pensiero e dell'azione di Tristano colleghi Codignola vorrei ricordare l'ultimo suo messaggio
Quello che
Egli scrisse sul traffico al giornale il manifesto del tre ottobre mille novecentottantuno
Dove considerava l'ipotesi tra virgolette di una sinistra unita per un'azione comune di alternativa raccomandava di non
Sono sempre parole sue di non cedere alla tentazione di saltare le tappe intermedie che saranno molte delicate e difficili ecco perché mi riferivo Codignola nel
Menzionare
Quel la principio quel criterio della gradualità che ho voluto sottolineare sono passati dieci anni da quella messaggio di fine ottantuno
Di Tristano Codignola e mi pare che nonostante alcune tappe intermedie di grande importanza come quella rappresentata dalla trasformazione del Partito comunista in Partito democratico della sinistra preme quella meta quella meta
Ancora lontana e lettera e per le cause del ritardo a mio avviso sono forse ancora più culturali che politiche ed è per questo che a mio avviso il ricordo del di Tristano Codignola la rivisitazione del dei messaggi che egli ci ha lasciato può assumere una particolare importanza per il futuro della sinistra in questo Paese
Molte grazie qui c'è una variazione al programma nel senso che non ha potuto essere presente ha mandato un intervento scritto Raffaele la porta penserei di fare così ci sono ancora due tra le comunicazioni che hanno qui presenti gli Autori cioè dopo questa di Leon quella di Visalberghi
A conclusione di queste intanto nel frattempo vedrò se qualche d'un altro dei partecipanti cosa che ci farebbe molto
Piacere
Volesse portare qualche contributo dire qualche cosa magari nel corso dei prossimi due interventi registrarono eventuali disponibilità mi interessa dire qualche cosa a seconda dell'ora qui ci troveremo daremo poi lettura del contributo di la porta oppure comunque lo allegheremo agli atti e colgo l'occasione per dire che con tutta probabilità abbiamo la possibilità di
Dare origine a un fascicolo a una volume speciale della collezione della biblioteca del ponte
Che dovrebbe raccogliere i contributi di oggi e quindi ci saranno insieme a questi anche i contributi di chi non ha potuto essere presente cioè la porta che va inviato per iscritto e Turone che si scusa è stato trattenuto ma comparirà anche lui nel volume della dei contributi registrati oggi grazie Leone
Io ho conosciuto Pippo Codignola nel mille novecentocinquantaquattro Unità popolare
Con altri passammo al Partito socialista prima di lui ma poi ci ritrovammo sia pure con leggeri piccoli intervalli di tempo
Ho avuto modo di lavorare per lui sostanzialmente perché con Pippo bisognava lavorare essenzialmente per lui
Per un lunghissimo pre tempo fino purtroppo alla sua scomparsa
E per tutto questo lunghissimo periodo io ho avuto sempre la sensazione che non approvasse affatto quello che sia pure in modo naturalmente disorganico io pensavo in termini in tema di politica economica in particolare che non approvasse per niente o poco
Il modo di pensare che seguiva o che era poi essenzialmente keynesiana
E mi sono sempre chiesto che l'ho anche sempre chiesto
Perché ci fosse questa
Non dico ostilità ma sospetto
Che questo filone di pensiero pur così importante naturalmente
Non potesse Daloui essere considerato appena appena leggermente
Un po'imbroglione non proprio una visione economica corretti
Un pensiero economico piuttosto opportunistico che effettivamente vero fondato
Poi nell'ultimo proprio nell'ultimo anno
Nel mille novecentottantuno io Rita ripetutamente parlando con lui in privato credo di essermi fatta l'idea del suo pensiero
Da questo punto di vista più che un pensiero dei suoi sospetti delle ragioni della
Mancanza di fiducia in questo che pur Valdo Spini considera un elemento importantissimo della cosiddetta Scuola liberalsocialista
E c'è prima di tutto da dire che gli storici e gli interpreti potranno dare tutte le etichette che variano a ciascuno di questi perciò il personaggio di cui italiano ma
L'etichetta non corrispondono soprattutto corrispondono al complesso evolversi degli eventi non tanto delle idee della cultura ma degli eventi
Dell'una detto cose molto giuste adesso ci ritornerò ma illazioni sbocchi unisce mila centoquarantasette gli azionisti anzi gli ex azionisti come si chiamava la loro stessi continuano per un lunghissimo periodo di Trento
Ma l'azionista è finito
Può darsi che appaiono elementi culturali importanti ma non foss'altro per una questione di continuità è impossibile pensare che l'azionismo sia ancora oggi vivente sbaglia radicalmente Flores d'Arcais
Esiste però un portato del pensiero compositi Simone che a far dato luogo a un partito in una particolarissima circostanze che non ha più dato luogo ad un partito successivamente molto rilevante questa questione
Un parte della della buona parte delle particolarità
Del pensiero liberaldemocratico
Del quale tipo Codignola diciamo sposa una parte neanche completamente
Non era un uomo vicino a Calogero diciamo come teste
Diciamo una parte però era certamente in campo economico ma non nel senso liberista nonché lui non pensasse che non ci fosse la necessità dell'intervento dello Stato anzi moltissime circostanze è un fortissimo interventiste
Il problema è che lui non dava un peso talmente rilevante a una regolazione dell'economia da un punto di vista macro economico
Perché non riteneva che questo fosse il punto centrale del contributo che la politica poco economica può dare alla progresso o al miglioramento della situazione di un paese come l'Italia
Allora interessava molto di più in questa regione
Dell'una interessava molto di più il momento istituzionale lo diceva anche Valdo Spini
Ancora più del momento istituzionale interessava il tipo di conflitto che avrebbe determinato la caratteristica delle istituzioni
E a differenza di molti liberali o liberaldemocratici estremamente interessata a capire quali erano le origini strutturali è fondamentale dei quel conflitto
E che non era un un pensatore liberale in senso classico assolutamente come forse nessuno è mai stato in Italia salvo nelle professioni propagandistiche negli ultimi periodi
Pippo Codignola
Aveva una profondissima
Necessità di cogliere qual era
Il cambiamento della struttura sociale sottostante gli elementi che lui stesso e tanti altri volevano riformare per portare o meglio al compimento democratico
Per dirla in termini che si riferiscono al tema che svolgo in cinque minuti
Non avrebbe apprezzato molto la il distico il dilemma regolazione piuttosto che gestione da parte dello Stato perché questa è una versione molto debole del problema che abbiamo di fronte
Soprattutto dopo la caduta dei modelli di direzione centralizzata dell'economia nei Paesi dell'Est
Il punto del conflitto non è se lo Stato deve essere piuttosto un regolatore un gestore il punto del conflitto è sempre quello originario tra democrazia e socialismo l'ossimoro principale questo la cui rappresentazione ancora più astratta tra giustizia e libertà certo sono i punti di forza
Del e le parole d'ordine del del Partito d'Azione però sono anche i punti di forza le parole d'ordine del socialismo democratico cioè assolutamente da questo punto di vista la sua differenza dov'è
Però e perché la regolazione dello Stato contro la gestione in realtà si si Turano livello un po'superficiale
Perché può essere benissimo valido lo Stato regolatore come può essere benissimo valido lo Stato gestore tutto dipende dal tipo ed a livello di conflitto che su ciascuna specifica aspetto di cui ci dobbiamo occupare che si determina sul ciascuno specifico aspetto di cui dieci dobbiamo occupare perché come forse quasi tutti quelli che provengono ma da quella da quella scuola di pensiero ma forse no non posso dire ma comunque Pippo non era quello che voleva comporre certamente il conflitto
Era quello che lo voleva risolvere sicuramente ad un livello più alto come si dice in termini un po'generici e per risolverlo in terra e Jenna a un livello un po'più alta effettivamente necessarie la progettazione
è stato detto che è giusto
E per poter progettare in maniera corretta c'è bisogno di una classe dirigente che si è convinta che il conflitto sia il punto non da risolvere ma da riprodurre che il suo mantenimento sia elemento essenziale per le democrazie
Oltre che per la realizzazione della giustizia
La grande difficoltà all'epoca del compromesso storico con il Partito comunista era essenzialmente su questi Partito Comunista riteneva che il conflitto potesse essere cooperativa manda un cooperativo
Piccola cooperazione lì per lì ma che effettivamente si potessero comporre in maniera storica le grandi forze in conflitto al nostro Paese visione organici rispettato dentro corretto no non era la visione di Topolinia
E quando il Partito socialista sposa sostanzialmente la stessa visione dopo il mille novecentosettantotto non ci si può più andare d'accordo
Perché sembra che il Partito socialista dopo settantotto sia nella collaborazione con la democrazia nella rinnovata collaborazione con la democrazia cristiana orientato a farla concorrenza con la democrazia cristiana ma siccome orientato a far concorrenza democrazia cristiana spostandosi su un terreno moderato non è più realmente conflittuale né dal punto di vista sociale né dal punto di vista dei contenuti e quindi è strumento ormai inutile
Ai fini di mettere d'accordo di di superare i corni del cuore del di lei marito all'incompleta è completamente inutile
E qui ricordo che Pippo Codignola non era un moralista come forse Flores pensa che debbano essere i nostri dirigenti politici né un molla chiome
Era una persona furba e intelligente che riuscirà a capire il comportamento degli avversari e degli amici e non era in minoranza e per
Sempre minoranza per vocazione neanche per idea pensava e questo è un momento uno stimolo importante anche per i nostri partiti di sinistra o per i futuri partiti come si rinnoveranno dopo questa bruttissima crisi che stiamo passando il suo compito lui riteneva era quello di mettere sempre in crisi è in difficoltà e i partiti nei quali si merita perché altrimenti il conflitto non se li produce
A De Martino pur grande amico perché meritavano la stessa formazione politica riavere centoquarantasette grandi botta in testa durante tutto il periodo del secondo centro sinistra dopo il mille novecentosessantotto
E e necessitato necessaria che una classe dirigente un gruppo dirigente si rafforzi se questo gruppo dirigente ha ha dentro la critica continua spossato ante rompiscatole come quella che era capace di fare titolo vigna
E quando Craxi lo taccia di senile oppure dal palco del congresso lo insulta e perché non ha capito niente di quello che la base fondamentale della sua stessa fonte culturale
Purtroppo nella regione per cui va adesso in difficoltà è che le fondamenta culturali dell'attuale politica dagli USA liste sono appunto deboli non hanno riferimento nessuna delle tradizioni di cui stiamo parlando
C'è però una differenza rispetto a quello che ha appena detto dell'una e io penso che invece oggi ci troviamo in ascensore estremamente difficile e se ci fosse e mi dispiace che non c'è tutto tavoli dispiace molto
Alcune cose molto caratteristiche sarebbe successa se vi fosse stata in cui prima di tutto sarebbe precipitato in Unione Sovietica
O in uno dei Paesi che si sono appena liberati dal come invece di rimanere seduto sugli scranni del Parlamento dove probabilmente non potrebbe essere se sedere ma invece di stare tranquillamente seduto dietro sullo scranno di editore o anche di leader di piccole formazioni o di minoranze sicuramente sarebbe corso
Invece quasi nessuno dei nostri mai corso sono tali in quest'ultimo periodo questo il segnale dell'assoluta debolezza culturale della nostra classe dirigente ma forse anche di coloro che fanno cultura politica
Secondariamente si sarebbe comportato di fronte a Cossiga
In maniera più coraggiosa di Bobbio che peraltro lui al criticava continuamente per mancanza di coerenza
Lo ammirava ma lo critica mancanza di coerenza
Perché pur Bobbio essendo soprattutto nell'ultimo periodo diciamo dal settantotto settantasei all'ottantuno
Chiaramente in conflitto con la con conflitto distillerie in conflitto dire con la maggioranza craxiana tuttavia era sempre molto prudente si spegneva in maniera molto cauta se ci fosse stato tipo oggi sicuramente gli avrebbe detto che l'altra che Bobbio ha detto Cossiga era troppo debole
Che sono convintissimo che Pippo avrebbe detto che le manifestazioni di Cossiga non sono così rilevanti ai fini di Cossiga
Ma per qualificare l'assoluta debolezza di fronte a fenomeni possibilmente autoritari della classe dirigente italiana troppo poco conflitto avrebbe detto
E avrebbe incitato dentro il PDS dentro il PSI e dentro il partito repubblicano ad una molto maggiore conflittualità di quella che si rivela oggi ci avrebbe detto che siamo tutti un po'troppo opportunisti grazie
Aldo Visalberghi colgo l'occasione per dire che intanto è arrivata uno scusa da parte di Amendola che bloccato in un qualche Europa aeroportino Rho Pero
Direi che ci stava successivamente
Una breve testimonianza però di cui dico il titolo a differenza degli altri perché quelli erano sul programma che avevamo tutti di Luigi Anderlini una crisi per un apostrofo
Arrivabene
Be'questi traduzione Turani fa pensare che
C'era un tempo in cui si poteva mandare in crisi un governo su questioni scolastiche educative
Questo citare il senso del regista
Io ho un tema di cui non mi lamento formazioni del cittadino e società democratica salvo per il fatto che ovviamente piuttosto grosso
E certamente impossibile esaurire anche solo per rapidissimi scendi
Questo il tema in una comunicazione questo tema perché comprensivo fra l'altro di tutta l'opera
Di chi li stanno Codignola
Come riformatore in materia scolastica suo impegno di politica o si è esercitato in modo essenziale
E lo hanno detto qui molti oggi
E in misura prevalente
In questo campo
Volto formazione del cittadino funzionale a una società davvero democratica
Che è anche moderna aperti
La centralità di questo interesse l'intensità di questo impegno
Era no per un verso connessi anche con la sua attività di editore gli editori e soprattutto di pubblicazioni di natura pedagogica educativa
E poi con
La sua stessa tradizione familiare
Questo padre studiosa del giansenismo parola Tornabene dati osservazioni fatte
Fin qui
Ma che si estendeva anche oltre ricordo che ambedue i suoi genitori
Promosso promossa noi curaro non poi indirettamente per molti anni scuola città Pestalozzi per Firenze
Per altro verso non meno funzionale per questo tipo di impegno
E riuscì in Tristano Codignola
Utilissima la sua formazione giuridica
Che gli permise ricondurre sempre un'azione estremamente articolata anche sul piano tecnico legislativo
Competenza che poi era ulteriormente sostanziata da viva attenzione per gli aspetti economico gestionali
Sia la com'è stato detto
In particolare dell'amministrazione scolastica
Ne è testimonianza particolarmente felice il suo volume
Nascita e morte di un piano del mille novecento e sessantadue
Il piano in questione
Era il piano in cui Fanfani
Secondo che osservo lo stesso Codignola
Disinvoltamente contrapponeva la riforma alle riforme senza Space caldeggiate da Calogero Spencer senza riforme
Questo farraginoso il piano decennale aveva per l'intento reale osservava allora Codignola no l'espansione scolastica pubblica a livello delle esigenze produttive
Ma l'espansione privatistica a livello delle richieste confessionali confindustriali
Colleghi alla si impegnò a su obiettivi di riforma delle strutture educative lungo l'intero arco delle stesse
Dalla scuola materna all'università
E nel settore statale ma anche in quello della formazione professionale regionale lo fece con una profonda consapevolezza del interrelazioni funzionali e delle esigenze
Di ispirarsi costantemente a principi generali e assale di orientamenti complessivi di democratizzazione e modernizzazione dell'intero sistema
La situazione fu decisiva
Assolutamente decisiva in tutte le più rilevanti con cui viste che il Paese riuscì a realizzare dalla Liberazione agli anni Ottanta
Tale fu l'istituzione della scuola materna statale
Cavi i processi di libera che a noi oggi sembra una cosa generale ma qualcuno ricorda che battaglie feroci cadute dico ci furono queste cose
Tali i processi di liberalizzazione degli accessi scolastici ai vari livelli
Compresi quelli universitari che però secondo con Lione e anche una dizione della legge poi disattesa
La legge larga parte non fu su proposte sue avrebbero dovuto essere razionalizzati inserite sia di riforma della fascia secondaria superiore sia di riforma universitaria
Ambedue riforme Luna ancora bloccati praticamente l'altra appena avviata anche oggi
Tali le nuove forme di partecipazione di sperimentazione anche libere autonoma sperimentazione introdotte dai decreti delegati
Tale è la legge quadro sull'istruzione professionale regionale imperfetta ma complessivamente ancora solida e che andrebbe realizzata la B
Tale però soprattutto come anche è già stato osservato l'istituzione della scuola media unità
Istituzione che finalmente realizzava il dettato costituzionale sia pure trent'anni di distanza
Per ovvia esigenza di brevità mi sono mi soffermerò appunto sul saggio di Tristano Codignola intitolato la guerra dei trent'anni
Come è nata la scuola media imitati
Saggio che è stato pubblicato ahimè postumo
Nel volume la scuola italiana del mille novecento e quarantacinque del mille novecento e ottantatré
Che ho curato assieme al compianto Mario per turno nel mille novecentottantasei
è un saggio veramente esemplare sotto vari profili
Analizzata Luta mente l'intreccio tra contesto culturale delle ideologico rispondo
Vicende relative agli equilibri politici generali
Strategie e tattiche parlamentari
Azione di governo male tre sì prese di posizione di movimenti e associazioni ruolo dell'opinione pubblica e della stampa anche i quotidiani
L'analisi è però particolarmente attenta alle proposte e controproposte di natura strutturale e al loro collegamento con disegni complessivi
Volti o a promuovere o ad ostacolare la democratizzazione dell'intero sistema
Cioè il progressivo superamento di una scuola fondata sulle successive preclusioni
Espressione con cui li qualifica la scuola nostro di quegli anni rimasto sostanzialmente alla riforma Gentile
Come è noto una lunga asta sì
Connotata da alcune operazioni gattopardesca rivolte a razionalizzare l'ingiustizia con progetti di scuola media più Cannalire sbocchi gerarchicamente differenziati di tipo proposta Gonella proposta medici legali
Questa fase venne però sostanzialmente sbloccata proprio con il nuovo governo Fanfani
Questo meraviglioso personaggio di tutte le stagioni dico meraviglioso nel senso positivo che era stato l'obiettivo polemico per la fase precedente no come ho accennato da parte di Collina
Il governo Fanfani che come e nota era succeduto all'avventura Tambroni grazie proprio all'appoggio Esterno dei socialisti
Da quel momento l'azione di Codignola responsabili della politica scolastica del Partito socialista
Fu instancabile decisa netta precisa sino alle minuzie di tattica governativa e parlamentare
Il racconto che egli ne fa nel saggio citato riesce estremamente avvincente
Penso non solo per persone come me che in quell'azione hanno partecipato investe di stretti collaboratori tecnici ma veramente per tutto ieri che abbiano interessi umani alle evoluzioni della politica in generale non solo della politica specificamente scolastico
Due sono le osservazioni puntuali
Darth ristrettezza del tempo
Anzitutto il grande equilibrio
Con cui da un lato Codignola
Da atto ai comunisti non soltanto della prima iniziativa legislativa si intende in fatto di scuola media unica
Ma anche della fermezza con cui essa fu sostenuta durante il lungo travaglio parlamentare
Ma d'altro lato condanna il settarismo della stampa comunista che assunse toni massimalisti ICI
Parlando di pasticciaccio lui Codignola quando si arrivo alla formulazione compromissoria sia pure ma positiva della legge poi uscita nel sessantasei
Circa la complessa dialettica dei rapporti tra i due maggiori partiti della sinistra
Va però notato l'apprezzamento positivo che egli formula
Delle convergenze che si presentarono quando citazione
Dopo la crisi politica del centro sinistra
Una breve stagione dico interesse dico interessamento della sinistra in questo caso intendono sinistra il comunista
Quindi all'azione di governo sia pure attraverso la formula tortuosa ed equivoca della solidarietà nazionale
Permise che cadessero da sé le incrostazioni residue che la riforma del sessantadue non era stato in grado di sciogliere
Fino in fondo e venissero in rilievo problemi molto più essenziali per latina
Come la giusta l'aggiornamento degli insegnanti e le forme di sostegno e di recupero degli alunni in difficoltà
Il processo aperto dal mille