Lezione morale: Il peccato dell'indifferenza. L'Europa e i perseguitati di oggi e di ieri

Sono Luigi Manconi
Saluto lì presenti e ringrazio innanzitutto
La Fondazione Memoriale della Shoah
Che ha accolto l'invito fatto dalla Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato di promuovere questa iniziativa
Dopo immediatamente la parola al Presidente della Fondazione
Ferruccio De Bortoli e per il saluto iniziale dopo aver
Salutato anche il vicepresidente della Fondazione Roberto Jarach che qui con noi prego ferrovie
Marco
Voi
Oggi
Adesso credo che sia accessi eccessi grazie grazie a tutti
Certo il memoriale per per questa manca azione oggi
Allora il
Il nostro memoriale coglie
I visitatori
Con una scritta
Tutto Liliana Segre che qui
E la scritta e indifferenza va la vedete
Assente all'ingresso del nostro
Alle
Che e una scritta che volle fortemente Liliana
Che fu portata verso i campi di concentramento e sterminio nazisti nell'indifferenza quando non della competenza
Colpevole dei suoi concittadini
Noi oggi riteniamo che quel comportamento
A quel
Riteniamo che quel comportamento quegli sguardi che venivano all'epoca voltati altrove
Siano stati inaccettabili
E pensiamo
Certamente dobbiamo pensarlo che siano irripetibili percepire
Nel rievocare quegli anni
Così sanguinosi di guerre massacri siamo noi certi che mai ci comporteremmo in quel modo e che mai renderemmo i nostri
Cari
Ahi loro carnefici o i nostri concittadini a coloro che ne vogliono isolamento quando non
La scomparsa
E non le fondo Nemo mai al loro destino
Devo dire
In questa giornata ma vorrei porle un un interrogativo ma ne siamo proprio sicuri che non ci comporteremmo allo stesso modo
Siamo qua
Io ho qualche dubbio comincio anno prima
Allora l'intolleranza verso i profughi emigranti il fastidio che
Che abbiamo
Che molti di noi hanno sul
Il loro sguardo
La preoccupazione addirittura che tu Urbino l'ordine
E poi insomma sarebbe anche discutere su che tipo di ordine turbano perché credo che
Anzi
Do
E lo so io purtroppo
Non so che
Che
Non so che farli
Alle piste
Così
E allora concludo
E quindi
Insomma come come reagiremo se ci ritrovassimo nelle condizioni di settanta anni fa
Questo è un è un dubbio l'interrogativo che mi sono posto più volte oggi assistiamo ad un
Formale forme di intolleranza di populismo di xenofobia quando non di razzismo
Perché a siti antisemitismo che sono particolarmente diffuse sulla Rete
Abbiamo
Paura degli altri in maniera del tutto ingiustificabile insomma
E e io
Personalmente apprendo questa giornata ringraziandovi ancora della vostra presenza rabbrividisco
Al solo pensiero di proiettare queste pulsioni identitarie cioè quelle che vediamo che constatiamo essere presenti oggi al solo pensiero di
Poi è tale nella storia fino agli anni in cui
Ecco a cui è consacrato questo memoriale perché se dovessimo proiettarla
Dovremmo dedurre
Che non siamo cambiati un granché molto
Che forse non siamo molto migliorati
Che forse siamo ancora pronti a spingere dentro i vagoni qualche nostro simile
Così come siamo tentati di chiudere la porta in faccia un profugo chi fugge da una guerra quota una persecuzione ugualmente violente ingiuste
Ma non vorrei trovarmi a fare questo tragico parallelismo voglio solo pensare che saggezza e umanità prevalgano su egoismi tesse contemporanee
Perché l'indifferenza
Quell'indifferenza della scritta che abbiamo
All'ingresso del nostro memoriale non trionfi
E che invece si affermi la legge una valenza di una solidarietà responsabile
Che dia
Finalmente il segno della nostra civiltà grazie della vostra attenzione qua
Grazie Presidente De Bortoli
Io
Ho voluto
Titolare l'incontro di questo pomeriggio
Con una frase
Molto semplice e molto nitida
Che potete trovare nell'intervista rilasciata ieri da Liliana Segre al Corriere della Sera
E quindi vorrei che
L'incontro proprio si aprisse
All'insegna di quelle parole
Bisogna stare molto attenti
Nella loro semplicità pensano che siano davvero invito intelligente razionale
Ha una vigilanza morale che chiamo annui tutti a dare testimonianza
Abbiamo voluto che l'incontro
Di oggi
Avesse anche un suo molto
Se invece molto lineare e anche molto breve tono istituzionale
E avendo comunicato alla Presidente della Camera Laura Boldrini al Presidente del Senato Piero Grasso dell'iniziativa abbiamo ricevuto da entrambi un messaggio
Diamo prima lettura
Di una parte di quello di Piero Grasso e c'è un motivo
In questo caso preciso perché nel convegno di oggi si lega
A un altro fatto meno di un mese fa appunto nella Sala Zuccari del Senato della Repubblica a Roma che aveva esattamente
Le stesse
Parole d'ordine
Quello che lo che dice lezione morale quel titolo che appunto trae ispirazione dalla scritta di Memoriale della Shoah di mira di Milano il peccato dell'indifferenza
Chiedo adesso
A
Sempre
Che
Successivamente presenterò più puntualmente perché ha un ruolo importante nel nostro incontro
Di leggere alcune righe del messaggio di Piero Grasso
E molto significativo che il convegno lezione morale il dettato dell'indifferenza l'Europa e perseguitati di oggi è di ieri si tenga in un luogo simbolo della nostra storia Binario ventuno della Stazione Centrale di Milano
Ricordare per non recriminare su ciò che è stato ma per domandarsi insieme cosa faremo la prossima volta nella quale sarà messa a rischio la nostra capacità di comprendere
Di capire di agire per difendere sempre senza se e senza ma la dignità di tutti gli uomini questo il senso della giornata di oggi
Permettetemi infine di rivolgere un saluto affettuoso a Liliana Segre che ringrazio per la sua forza il suo coraggio e soprattutto per il suo eccezionale impegno civile
E allora Liliana Segre
Spento
Qualunque rossa
In generale
Risolto
Negli altri casi
Ma
Tant'regolarità
Quando sono stata invitata
Già più volte devo dire la verità
A un convegno come questo
Io
Francamente non posso che ricordare la mia personale esperienza
Visto che
Anche se adesso sono molto vecchia e o ottantacinque anni
Come tutte come tutti i vecchi o una grande memoria del parastato mai di quando ero un giovane di quando ero una bambina e di quando ero una ragazza
E sul discorso dell'indifferenza io mi ricordo i discorsi che facevano i miei familiari al tempo delle leggi razziali
E questi discorsi tenuti a voce bassa ottenuti con grande malinconia
Tenuti con quel pessimismo che purtroppo
Ha segnato la mia famiglia nelle nelle scelte e nelle decisioni infatti siamo andati a finire tutti molto male esclusa mente
Estratto come un
Un campione cappio al collo che ho avuto tutta la vita questo senso di abbandono di quelle intorno a noi
E i pochi giusti che sono rimasti amici quelli che hanno sfidato pericoli gravissimi di allora
Sono veramente i giusti da ricordare perché non era facile allora stare con i perdenti
Tutta la vita è così i vincenti vincitori magari vincitori per un periodo hanno un'infinità di persone che li seguono
Hanno l'infinita di amici di ammiratori di servi sciocchi c'è tutto una un'umanità
Interessata un'umanità stupri davano romanità che sceglie il vincitore ma stare vicino I per venti mila ettari vicino ai poveri e stare vicino ai malati
Bene e molto più difficile
Che il fatto di dire come mi hanno detto molte mie compagne di scuola quando io sono scomparsa dalla scuola pubblica
C'è il mio banco rimasto vuoto
E poi mi hanno rivisto dopo anni e anni
Magari dieci anni dopo che erano poi state ormai
Erano state ormai digerite le tutte le cose che erano successe ma tantissime mie compagne di scuola mi hanno detto ma noi non sapevamo niente di quello che succedeva gli ebrei
Ma forse i tuoi genitori sì
Forse i tuoi genitori ditte i bambini nati otto-nove anni leggevano il giornale sentivano la radio ma non sono mai parlato
Ed erano molto poche e quelle invece i cui genitori avevano letto ascoltato e che erano rimaste amiche vicine
Anche nella tragedia più profonda perché magari con semplicità personali religiose
Avevano pregato permea
Oggi
Che assistiamo
Non del tutto impotenti e non del tutto indifferenti a quello che sta succedendo
A queste povere persone che cercano asilo che cercano aiuto che cercano conforto nell'Europa ricca e che buttati via la roba da mangiare che spreca che compra che c'è agli armadi pieni ancora compra
Siamo
Rimaniamo può sbagliare ditemi rimaniamo incapaci di prendere una decisione ma
Forse
Non c'è quell'indifferenza che c'era allora perché anche se non si sa a decidere
Se ne parla è già molto importante che se ne parli che parli il Papa che parlino ogni vari Presidenti che si incontrano con questa scusa magari poi non concludono niente però se ne parla
Se ne
Oggi
Prima di venire qui
Pensavo un attimo un attimo importante del mio primo pomeriggio
A delle figure che vengono poco apparentate tra il passato il presente che sono gli scafisti
Noi abbiamo avuto tutti quelli che han cercato di fuggire al tempo qui della persecuzione
Contro gli ebrei contro gli antifascisti contro i renitenti alla leva abbiamo avuto tutti contatto con quelli che si chiamavano allora il passato Uri
Sulle sul confine italiano dietro aerei dietro Como nelle nelle zone di confine
Anch'io e mio papà abbiamo avuti contatti con questi personaggi
Non erano molto diverse dagli scafisti di oggi erano persone italiani brava gente
Che si sono approfittati in un modo vergognoso di quella situazione e a volte
Per cifre enormi perché io ero una bambina quindi non voglio dire una cifra
Perché posso sbagliare a distanza di così tanti anni ma erano delle cifre enormi quelle che chiedevano per farci passare clandestinamente in Svizzera ma
In certi casi come nel caso mio di mio papà c'hanno fatto passare sia pure in un punto
Che non era per niente sicuro e sono stati gli svizzeri come sono i francesi corre
Colleghi come sono i francesi adesso con i fucili puntati per non fare entrare quei poveretti sugli scogli a Ventimiglia così
I gli svizzeri qualcuno l'hanno fatto passare ma quando capita veicolo svizzero tedesco nazista
Ti facevano tornare indietro con le armi puntate
E così è stato per me e mio papà e i miei cugini che siamo stati poi arrestati sul confine
Perché al di là
Allora non erano quelli italiani di Ventimiglia che bene o male riporta in qualcosa da mangiare
No quelle allora c'hanno arrestato evitarli è cominciata la storia ma il passo attori per non perdere
Di vista e di che io non perdo il filo visto che input può capitarmi i pastori allora facevano anche delle cose molto peggio
Vendevano sul confine persone che avevano pagato quelle cifre da capogiro
E so esattamente la storia di Goti Bauer perché un'altra sopravvissuta mia carissima amica alla quale con il padre la madre non so fratello
Era passata
E credeva di essere passata dopo aver pagato queste cifre norme mentre i contrabbandieri l'avevano detto lasciate qui
Le vostre valigie che vi tesa no salire la montagna che le facciamo avere domani dal nostro corrispondente
Dall'altra parte e
Come
Al momento stesso in cui pensavano di essere passati sani e salvi in Svizzera si accendevano dei fari potenti ed erano pronte delle pattuglie
Di SOS ed i fascisti e così loro furono arrestati prima di entrare
Quando io ho cominciato a sentire le storie degli scafisti subito io ho ripresentato a quel passato cuori del confine italiano
Perché persone che per soldi
Facciano questo mestiere non per aiutare qualcuno
Perché
Ci furono i giusti che tennero nascosti a rischio degli ebrei anche vicino al confine e questi tornarono sani e salvi aperta
A casa ci saranno stati anche dei marinai che non li vogliamo chiamare scafisti
Che con grande buona volontà non cercate di aiutare delle persone in fuga ma da quello che abbiamo letto
E che sentiamo tutti i giorni degli scafisti devo dire la verità anch'io li ho conosciuti di un altro
In un altro tempo sotto un altro stile di vita o di morte
Ma sempre scafisti erano anche i nostri passa attori
Italiani brava gente
Quando questo questo memoriale si stava
Abbozzando costruendo all'inizio
Su quello è un muro di ingresso e si pensava c'erano tanti ipotesi di scrivere mai più pace libertà
Quelle parole che tutti conosciamo che in cui tutti speriamo
Ma io avevo talmente sofferto
Sempre prima durante
E dopo la persecuzione anche dopo anche adesso
Dell'indifferenza rispetto a quello
Che queste persone come me colpevoli solo da essere nati ebrei avevano dovuto sopportare di dolori di torture di sofferenze e di morte nell'indifferenza generale
Beh io veramente devo dire che ho molto molto insistito per vedere prima di morire
Questa scritta che accolga le persone che vengono e che verranno in questo luogo certo questa parola so dalle guide brave volonterosi volontarie
Che stupisce
E mi fa anche piacere che stupisca perché lo stupore già porta a qualche cosa di importante ex se non ci si stupisce più allora non c'è più speranza
E i ragazzi chiedono ma perché indifferenza e io vorrei che ci fosse una postilla sotto volte atti
Tu volte atti
A guardare in altro
Si capirà credo perché abbiamo voluto titolare questi due incontri Lezzi io come morale
Perché
Non l'ho detto prima quello tenutosi a Roma qualche settimane fa vedeva
Protagonista Piero Terracina
L'acquisita la cui avventura umana non è troppo dissimile da quella di Liliana Segre
Vede coetaneo di Liliana Segre anche se credo che l'indiana abbia avuto una caduta di civetteria dichiarando ottantacinque anni che in realtà sono ancora da compiere
No Enna
Alla nostra età contano questi mese
Dicevo la lezione morale di Piero Terracina è stata altrettanto intensa
Non direi solo emotivamente forte perché se non rischia di passare nella categoria
Delle testimonianze legate al sentimento ma
Intelligente razionale e caricare di una memoria di una capacità di fare storia
Che quello che appunto oggi è un bene prezioso in un'epoca che sembra segnata dalla smemoratezza
La lezione morale di Piero Terracina così come gli atti di quel convegno
Si può trovare on line sul sito della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato così come troverete nelle prossime settimane gli atti dell'incontro di oggi
Come
Avevo anticipato
Do ora la parola a Sembler volte Georg NIS
Cittadina italiana di origine Eritrea e detti io penso
Che lavora presso l'assessorato agli affari sociali del Comune di Milano perché ha molto da dirci prego
Grazie
Buongiorno a tutti per me è un vero onore essere qui in un luogo così importante suggestivo
Un vero onore soprattutto perché mi trovo accanto ad una donna non me ne vogliano gli uomini piccoli suo coraggio impegno quotidiano ha permesso a tutti noi di conoscere una parte importante della nostra storia una parte importante di noi
Sì perché questa è anche la mia storia la storia dell'Italia la storia del nostro Paese
Un Paese che non sempre il coraggio di fare luce sui peccati commessi nel passato quasi come se nascondendo le proprie ombre queste potessero sparire
è successo per la Shoah ma anche per i crimini commessi dall'Italia durante il periodo coloniale un Paese come l'Eritrea l'Etiopia la Somalia anche questa è la parte di storia che molti non vogliono ricordare eppure lì ignorarla non servirà a cancellarla
Ed è così che luoghi come questo in cui ci troviamo sono fondamentali
Anche se non ci fa piacere ci ricordano chi siamo stati e attraverso questa consapevolezza ci ricordano ogni giorno chi non Djobbi non dobbiamo mai più essere
Innanzitutto uno dice va bene Liliana Segre non dobbiamo mai più essere indifferenti lo troviamo scritto in grande indifferenza
E ancora di più dobbiamo essere capaci di stanare l'indifferenza nelle sue molteplici sembianze
L'indifferenza infatti una grandissima capacità di trasformismo riesce ad indossare diverse maschere che a volte possono dare l'aspetto esattamente opposto di partecipazione e coinvolgimento
è il caso dell'indifferenza dei giorni nostri che non sempre si materializza con girarsi dall'altra parte con il fare finta di niente si può essere indifferenti anche partecipando negli intenti ma dimenticandosi di farlo nelle azioni concrete
Un mi piace sulla pagina Facebook una petizione firmata una spilletta acquistata tutte azioni meritevoli che spesso però sono l'alibi per il disimpegno
è una sindrome che riesce ad impossessarsi di tutti istituzioni mass media persone e che è capace di insinuarsi anche dentro al quale più ben disposto
Un'indifferenza che non lascia scampo le viti cautela vittime scusate regala stanze carnefici
E quello che accade anche nei confronti dei migranti che oggi scattano da guerre dittature carestie e che approdano le nostre coste quelli che molti etichettato come disperati
A me pare che si sanno tutto tranne che disperati
Queste persone di speranza ne hanno anche le cessa tanto da attraversare deserti di mare di terra subire stupri torture perdere tutto quello che hanno di più caro perché certi del fatto che la libertà e la felicità se in un diritto di tutti
C'è chi ce la fa c'è chi invece non raggiungerà mai la salvezza inghiottito dalle dune dalle onde ma soprattutto dal nostro disinteresse
Perché dico questo perché sono ormai più di vent'anni che immigranti attraverso le mar Mediterraneo il primo articolo che riporta il naufragio di una barca risale al mille novecentottantotto mille novecentottantotto sono ventisette anni fa
E c'è ancora chi ha il coraggio di chiamarla emergenza
Che nella stessa né di emergenza sembra essere piuttosto la nostra coscienza collettiva
Ci siamo mai chiesti da cosa scappano queste persone cosa vi spinge a rischiare la propria vita e quella dei propri familiari quanto le nostre azioni possano aver contribuito alla loro condizione e infine
Cosa succede di così terribile a casa loro
Casa c'è chi dice aiutiamoli a casa loro
Bene non possiamo chiamare alcuni Paesi casa nostra quando abbiamo il ritorno interessi particolari a chiamarla casa loro quando questi interessi svaniscono
Cosa significa questo significa non foraggiare dittatori o sedicenti leader che sistematicamente violano i diritti umani del proprio popolo
Non farlo non perché poi ci troveremo quel popolo sulle nostre coste ma perché quello che succede in altre parti del mondo deve riguardare tutti noi in questo grande casa
è arrivato il momento di agire dobbiamo trovare il coraggio di produrre nuove soluzioni non tanto perché un giorno i nostri figli ci chiederanno perché non l'abbiamo fatto
Quanto perché noi oggi oggi
Dobbiamo chiedere a noi stessi come possiamo accettare che ad alcuni esseri umani sia preclusa la libertà di costruirsi un futuro migliore come possiamo permettere che questa onda di persone in cerca di vita si trasforma in un mare di morti
Vorrei chiudere con una frase di Thomas Ankara
è una stanca è stato il primo Presidente del Burkina Faso molti lo conoscono come Che Guevara africano
Per me è stato uno dei più grandi leader che l'Africa ha avuto perché si continente africano non nessuno carestie dittature morti è anche un continente con una grande storia e un'immensa cultura
Thomas Francavilla trentasette anni quando è stato ucciso è stato Presidente del suo Paese per soli quattro anni un asse di tempo breve che però gli ha permesso di cambiare il suo Paese di ispirare un intero continente
Un uomo che avrà la capacità di andare oltre le mie dichiarazioni di combattere l'indifferenza con le azioni concrete e di considerare affar suo anche quello che da lui era più lontano
Ebbene poco più che trentenne Thomas stancati chiaro
Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio di inventare l'avvenire noi dobbiamo osare inventare l'avvenire
è nostro dovere morale costruire un avvenire in cui tutti possono trovare cittadinanza
Osiamo inventare un avvenire diverso partendo proprio dall'energia vitale di chi oggi rischia il tutto per tutto per un futuro migliore un avvenire che dobbiamo realizzare tutti insieme senza lasciare indietro nessuno
In primis gli stessi e i nostri valori grazie
Grazie davvero
E credo che
Finora non è stato detto ma sia doveroso farlo
Proprio perché
è stato un segno io credo
Importantissimo
Quando pochissimi giorni fa
Chiamai il Presidente dentro la Fondazione Memoriale della Shoah Ferruccio De Bortoli
Chiedendogli la possibilità di fare qui questa iniziativa immediatamente Ferruccio mi disse sì tra l'altro
Stiamo per assumere una decisione importante come quella di ospitare all'interno dei locali
Del memoriale un certo numero di donne profuga
Questa Scelta
Che io ritengo davvero dirimente
Anche perché a Milano certo nome la sola e non è meno Cusin rara ma certamente e quasi rara rispetto alle molte istituzioni che in questa
Città
Ci sono agiscono operano e dispongono anche di un patrimonio immobiliare come dire
Centinaia di volte maggiore di quello modesto che ospita
La Fondazione stessa e quindi questo atto che credo da ventiquattro ore è stato
Intrapreso e per cui
Una trentina di donne in particolare e alcuni bambini sono ospitati in questa
Locali credo che sia davvero un un messaggio
Da valorizzare ecco
E questo messaggio così limpido e così intenso nella sua concretezza
Non c'è altra parola più adeguata nella sua
Materialità
Permette anche di superare
Qui dubbie quelle perplessità che
Tutti
è
Per primi
Gad Lerner io abbiamo avuto quando prendiamo pensato una iniziativa che
Allo stesso tempo parlasse dei perseguitati di ieri dei perseguitati di oggi
Il merito devo dirlo subito di Lerner che
Due mesi fa scrisse un articolo su Repubblica nel quale alludeva al possibile accostamento lo fece
Con delicatezza massima con attenzione pudica e allo stesso tempo come dire capace di esprimere
Il peso di quella
Volontà di accostare due
Fenomeni Cusi incommensurabile mente diversi ma allo stesso tempo nella volontà di trovare le somiglianze quello che appunto
Liliana Segre nell'intervento che avete appena ascoltato e nella
Intervista di ieri davvero notevole sul Corriere della Sera a evidenziato d'altra parte corrente
Sappiamo
Negli studi filosofici quella categoria fondamentale che l'analogia
Non è lo studio delle somiglianze
E lustro udito di ciò che distingue e che
Allo stesso tempo avvicina
E l'analisi dei tratti distinti allo stesso tempo la considerazione dei tratti avvicinabili accomunabile
E questo è ciocche col massimo rispetto per quello che prima Ferruccio De Bortoli utilizzando un termine a mio avviso preciso e puntuale
Faceva riferimento alla irripetibilità ha voluto
Immediatamente evidenziare nel suo saluto detto tutto ciò
Do appunto la parola Gad Lerner per il suo intervento prego
Grazie
Io non ero
Affatto sicuro Luigi Manconi lo sa che
La Fondazione Memoriale della Shoah Binario ventuno avrebbero acconsentito a un incontro di questo tipo e
Aggiungo subito avrei compreso e rispettato un eventuale diniego perché
Ho ben presente la delicatezza degli accostamenti delle analogie dei paragoni storici e quante volte essi siano stati motivo di strumentalizzazione
Reti
Manipolazione Folgaria e della storia
Poi se posso dirlo con una battuta ma oggi all'ingresso coattivi a Ferrante Aporti ho visto arrivare l'elegantissimo vicepresidente
Iliaca con in mano una tinozza di plastica e dentro tanti detersivi a spiegarmi ci siamo resi conto ieri sera che queste signore
Che ospitiamo hanno bisogno di lavare i panni ENI si è non solo allargato il cuore ma
Anche definita come già diceva Manconi in concreto buon uso
Dei
Memoriali
Dei monumenti che ci sono prezzi Josè in sé diventano appunto fonte di insegnamento e mi sono ricordato guardando le brandine che molti di voi avranno visto
Entrando del l'Auditorium
Cadaveri genio della Casa della Carità invia Brambilla il luogo di cultura di questa casa costruita per l'accoglienza che molto rapidamente
Sia dovuto trasformare più volte con nelle brandine in un in un luogo di accoglienza al dicevo che non
A voi rispettato e compreso anche un'eventuale diniego perché ho
In special modo presente la cautela del mondo ebraico di fonte paragoni storici quante volte
Quante volte è accaduto che dentro al conflitto mediorientale si facesse il paragone la Striscia di Gaza e come il ghetto di Varsavia
Basterebbe davvero
Se non fosse atto a voce
La contabilità
Delle vittime per ricordare che
Nel ghetto di Varsavia nel giro di due anni furono sterminate in due anni il doppio delle persone che sono morte in oltre un secolo di riguarda arabo israeliana ma non è questo il piano
Nel quale possiamo scivolare pericolosamente per per giocare con la storia sappiamo che
Intorno alla manipolazione della storia si sono addirittura inventate nazioni ci sono degli accesi
Conflitti etnico religiosi sopiti da secoli e questa è storia recentissima anche del nostro
Continente
E
Allora azzardare il paragone si può quante volte lo abbiamo chiesto
A persone come Liliana Segre perché
Non ci sentivamo autorizzati dalle analogie che pure
Per sentivamo
Quando nelle prime visite qui a binario ventuno anche noi credo molti di voi abbiamo fatto ahimè l'esperimento di entrare dentro a quei vagoni in tanti e restarci in piedi stipati solo per qualche minuto
Per
Può fare soltanto immaginare che cosa significava il viaggio di giorni e giorni
Lì dentro al
Certo che poi scattava il paragone con le immagini che abbiamo visto dei gommoni dei barconi dove sono che erano
Ammucchiati gli uni sugli altri fuggiaschi dalla sponda sud del Mediterraneo conoscendo perfettamente la differenza di chi è stato deportato e costretto entrare detta questi vagoni e chi invece
Per libera scelta e considerandolo probabilmente ha ragione la più come dire
Ragionevole delle proprie possibilità di sopravvivenza
E di ricerca della felicità
Per sua volontà andava Asti pagasse spogliandosi tutte pagando pur di andare su quei balconi le differenze sono evidentissime
Ma
Esistono una serie di
Come dire
Categorie anche psicologiche culturali mi viene da dire che ritornano in una maniera impressionante come
Il paragone che ha fatto tra gli scafisti il Passatore Liliana Segre prima
Ci confermava ma vogliamo può fare a estendere questo
Meccanismo nella distinzione storica né la netta distinzione storica
A noi stessi al tema specifico della cosiddetta indifferenza che ha bisogno
Di
Dissimulazione ha bisogno di dare segnali di morali ha bisogno di meccanismi di de sensibilizzazione
Noi per poter essere indifferenti alla sorte dei perseguitati di oggi abbiamo bisogno di dire a noi stessi che non è proprio così
E lo possiamo fare in varie maniere la più elementare diciamo che è quella di dire sarà anche così ma io non posso farci niente cui è già saturo io non sono in grado di aiutarli quindi è meglio non sapere diceva
La barca e piena diceva la Svizzera allora
Io ricordo a questo proposito visto che Liliana Segre lo cita che la conferenza internazionale sulla sorte dei profughi ieri rifugiati che doveva tenersi nel mille novecentotrentotto in Svizzera fu allontanata dal il Governo elvetico perché riteneva poco opportuno in quel momento erano da poco avvenuta l'invasione dell'Austria il numero dei profughi e dei fuggiaschi
Dai territori sotto il regime del nazista era aumentato di centinaia di migliaia di persone la Svizzera ritenne che non era il caso di compromettere i buoni rapporti diplomatici con la Germania nazista in quel momento
E poi c'era quel tema la barca è troppo piena e
Se noi diamo un segnale di poterne accogliere degli altri questo non funzionerà come incentivo la Conferenza
Di
Nove giorni si tende a partire dal sei luglio del mille novecentotrentotto sempre sul lago di Ginevra ma sulla sponda francese nella cittadina di Evian dove si radunavano i rappresentanti di trenta
Paesi i quali posero subito la questione
Di che cosa delle quote
Se fosse possibile una ripartizione percuote dei fuggiaschi
Sobbarcando serena in popolazione l'onere
E
Non appena la maggiore delle potenze partecipanti alla conferenza di Evian cioè gli Stati Uniti di Roosevelt che pure avevano promosso l'iniziativa
Dichiaravano che gli Stati Uniti per quell'anno non era e anche per gli anni a venire a non erano in grado di assume una quota di profughi maggiore di quella che già accettavano cioè ventisette mila all'anno
Quello sfugge non come un segnale per tutte le altre nazioni partecipanti che tutte quante alzano le mani dicendo non possiamo e
Londra il Governo inglese aggiunse non possiamo e non vogliamo perché
Annunciando una politica di ripartizione per quote oggi questo funzionerebbe di incentivo non soltanto agli ebrei dell'Austria e della Germania in fuga ma anche a quelli dell'Ungheria della Romania e della Polonia che
Pure avvertono il pericolo e avremo un'ondata migratoria incontrollata
Questo avveniva nel mille novecentotrentotto la storia non si fa con il sì
E le diversità con l'oggi sono fondamentali a cominciare
Dalla maggiore sensibilità sono d'accordo con gli ha una sede
Che nel dibattito pubblico si riconosce ma c'è questo dato del la banca e troppo piena non possiamo farci niente è una tragedia storica l'avvertiamo come tale sì ma non possiamo farci niente
Poi c'è un meccanismo di De sensibilizzazione
Che si nutre invece del disagio sociale
Il
Che enfatizza il tema dell'emergenza e del degrado
è stata molto adoperata questa parola a proposito della bella vetrina di Milano e dell'expo degradata dalla presenza
Di queste alcune centinaia reporter di
Di fuggiaschi
E allora in questo caso meccanismo dite sensibilizzazione funziona di solito così
Ma
Non stanno facendo i furbi saranno davvero tutti i profughi oppure
In realtà soltanto una minoranza di loro avrebbero diritto allo status di rifugiato e per la maggioranza sono invece gente che addirittura abbandona le sue famiglie
Gente che pretende da noi che negli alberghi protesta perché non ce lo ha il fine
Abbiam
Ho sentito per televisione molto spesso
Come dire dichiarare un bisogno di
Rassicurazione saranno furbi
Solo una piccola quota davvero bisogno di noi ma noi per fortuna riusciremo essere più furbi di loro l'indifferenza
Si nutre anche di ostilità e di pregiudizio esattamente come accadeva allora perché
Le leggi razziali la discriminazione
Gli ebrei rom sinti
Fu poi ceduta da campagne di ostilità per
In seguito al quale si diceva questa gente in qualche modo se l'è cercata questa gente e per noi pericolosa io credo che noi dobbiamo
Avere presente
Il serpeggiare di questo tipo di argomenti di un linguaggio che si nutre
Anche di violenza verbale non a caso che non a caso rimette come accostamento simbolico potentissimo gli uomini e le donne accanto ai topi agli animali
I topi e i clandestini che dici invadono sono linguaggi che ritornano ancora una volta
E allora io credo che in questo senso l'azzardo del paragone storico sia giusto operarlo che credo anche che
Un luogo un memoriale come
Binario ventuno una funzione di sentinella della memoria come quello che svolgono le comunità ebraiche in Europa oggi
Possano essere felicemente
Strumento a noi poi ozioso sul piano culturale pur con tutte le cautele che ci siamo detti c'è un'ultima parola terribile
Che aleggia e sulla quale
Non osiamo
Spingerci
Che la parola genocidio
è vero che non si può fare un paragone oggi
Con il genocidio che fu perpetrato
In Europa settanta settantacinque anni fa
Ma è altrettanto vero come ci ricordava assemblee nel suo intervento che ci sono regioni del mondo alle quali noi siamo indissolubilmente legati da fattori storici ed economici nei quale nelle quali regioni
Che si parli dell'Eritrea o dell'Africa del c'è del centro Africa del Sael che si parli della Regione della Mesopotamia tra Siria e Iraq oggi nella quale
Le possibilità concrete
Che è un genocidio
Si consumi e che in parte sia già incominciato esistono e di nuovo
Voltarsi dall'altra parte
Voltarsi dall'altra parte ignorando questo tema la brutalità di questo dato io credo che questo avvilire imprese la nostra stessa civiltà la nostra stessa capacità di
Relazione e di sensibilità
Quando
Si lavora anche con queste analogie
Io credo che alla fine in queste le parole di
Liliana Segre
Mi sono state preziose sì può provare anche del sollievo perché i numeri sono diversi CIPE
Noi stiamo parlando
Dopodomani a Bruxelles con il vertice dei Capi di Governo di come
Impartire in Europa un numero di ventisette mila
Di ventiquattro mila richiedenti asilo sbarcati in Italia è di sedici mila sbarcati in Grecia quaranta mila in tutto in una Unione Europea che conta cinquecento milioni di abitanti
Noi abbiamo parlato a Milano del passaggio per la nostra città di circa sessanta mila
Profughi rifugiati fuggiaschi dei quali circa cinquecento
Togliete parecchi zeri hanno chiesto asilo in questa cita
Questi sono i numeri con i quali ci confrontiamo
Le
Decine e le centinaia di arrivi quotidiani che pongono sicuramente un problema di emergenza sopportabile
E e anche sul tema del degrado
Qualcuno ha ricordato cose erano le nostre stazioni ferroviarie alcuni anni fa dal punto di vista della pericolosità eccetera ma e non parliamo delle malattie dell'ignoranza
Che ad esse come diversi collega io credo che
Siamo di fronte a un fenomeno che può
Certamente nel disagio e nella difficoltà essere in qualche modo gestito accompagnato purché si potesse Lovino quei principi quei valori fondamentali
Che la storia dovrebbe averci insegnato appunto che nessuno può essere condannato a vita
Per via il luogo in cui è nato che non possiamo accettare che in questo nostro mondo contemporaneo ci sia un'assoluta libertà di circolazione dei capitali
Finanziari e invece un assoluto divieto allo spostamento al diritto
Allo spostamento per migliorare la propria vita delle persone e questi sono i principi fondamentali poi dopo questi principi andranno governati gestiti infiltrati d'accordo purché ci sia
Qualcuno delle sentinelle dei testimoni come Liliana che questi principi fondamentali afferma
Grazie guard
Sono anche
Molto soddisfatto perché
La mia posizione che ha Espresso coincidendo totalmente con la mia
Esime dal dovere ribadire quella
Atteggiamento di massimo rispedito e allo stesso tempo di volontà di indagare fino in fondo
Proprio perché
Tuttavia come facciamo a non ricordarlo
C'è
Una forza così prepotente della storia
E delle immagini che la storia ci consegna e della
Violenza drammatica di quelle immagini di quelle figure di quegli atti che
Qualunque sia la nostra prudenza anche l'accortezza con cui ma nutriamo le categorie storiche poiché ecco ci costringe a un corto circuito tra
Passato e presente molti dei presenti conosceranno la vicenda del Transatlantico sei luglio
E di quella odissea lunga infinita durate giorni giorni e settimane un transatlantico guidato da un tedesco
Poi
Chiamato giusto
Che aveva
Come è suo dolente carico
Novecento e Barelli e che
Solo poco l'oceano cercando approvando a Cuba negli Stati Uniti e poi in Inghilterra e venendo sempre respinto
E poi quel transatlantico partito da un borgo
Che
E costretto a tornare quasi con lo stesso numero di profughi ebrei ad Anversa e da qui quei profili si disperse ero
Per l'Europa
La totalità di essi trovo la morte nei lager eco come non
Far sì che ci torni alla mente quelle barche respinte tra Malta e la Grecia e la Sicilia ecco
Troppo davvero forte e
Il peso della lezione morale della storia per sottrarsi e poi volevo aggiungere
Solo questo il ragionamento di
Di Gardez partendo
Da
Un riferimento utilissimo
Che avete sentito nelle parole di segue
Dice se Blair il primo non fragile di cui si parla del nostro Paese nel mare Mediterraneo viene documentato in un articolo del mille novecentottantotto
La cosa per me è una sorpresa perché nei miei calcoli era il mille novecentonovanta e quindi mi
Sono subito informato della cosa ma c'è un motivo
Perché io forse mi ero concentrato su quella data perché
Quella data fa a oggi esattamente un quarto di secolo
Bene in questo quarto di secolo
Le stime
Le più attendibili e probabilmente errate per difetto ci dicono che in quel mare nostrum in questo quarto di secolo dobbiamo
Correggere devo correggere in questi ventisette anni e hanno trovato la morte venti tre mila persone
Queste sono le stime probabilmente sbagliate per difetto sulla base di un monitoraggio fatto dal coordinamento di alcune chiese e delle loro associazioni umanitarie ma allora
C'è una domanda che una glossa inevitabile
Discorso fatto dalle armi sui meccanismi no della nostra
De sensibilizzazione
Io penso che l'abbiamo visto più nitidamente che mai proprio nelle ultime settimane
E in atto oggi un singolare il processo che viene
Nominato con le sue parole esatte
E così è stato espresso
Non solo in tribune televisive ma impegno e solo così editoriali di giornali quotidiani
Bisogna sottrarsi ciò è
Al senso di colpa pensate
Il problema non è solo
Quell'indifferenza di cui
Così felicemente parla Liliana Segre che dà il titolo a questo memoriale ma è
La capacità che viene rivendicata
Dini esercitare un'indifferenza che sia capace di inno in tour Barshai
Cioè non un po'tette e fare accenni in qualche modo corresponsabili dunque non mi sentirei un senso di colpa per quello che accade
Non la voglio fare lunga questo corrisponde però
Lo dico sinteticamente per un verso
è una tendenza irresistibile della società contemporanea
Altro che alla liquidità qui siamo un passo ulteriore a una sorta di sua strutturazione in nicchie
Per cui il senso di irresponsabilità quello che
Mancando
Può produrre il senso di colpa vale nel perimetro chiuso circoscritto dell'ambiente domestico e poco più in là
Ma soprattutto
C'è qualcosa di ulteriore che
Il sottrarsi alla tentazione del senso di colpa improprio una dichiarazione
Di
Assoluta irresponsabilità rispetto al proprio destino di uomini di esseri umani
E la dichiarazione
Di una sorta di
Sottrazione a qualsiasi legame sociale a qual sia si vincolo di reciprocità
Io non avverto senso di colpa perché
Non
Sono titolare di alcuna relazione con l'altro se non quella che scelgo liberamente e per il mio esclusivo interesse
Ecco questo è il nodo terribile ma per potere attuare questo processo
E qui che
Il dato citato da assemblee torna utile
Noi dobbiamo aggiungere quei meccanismi che Gad evidenziato un ultimo più terribile meccanismo che quello di
Come dire corso iniziazione reificazione di una parte di quegli esseri umani
Se
Il popolo italiano siamo in testa formula e quindi ciascuno di noi quindi io spesso parlo per me innanzitutto abbiamo potuto accettare che un centimetro al
Villa del nostro confine nazionale un centimetro al di là dell'isola di Lampedusa
Nel corso di venticinque anni Maurice zero
Circa e sicuramente oltre ventitré mila persone
E che questo non ha indotto un sufficiente senso di colpa per ribellarsi nei modi che ciascuno
Poteva ovviamente con i mezzi di cui ciascuno disponeva a questa strage e perché nell'inconscio abbiamo accettato
Che
La gerarchizzazione degli esseri umani è un fatto concreto materiale che opera e quelli Moratti nel Mediterraneo sono sì
Esseri umani ma probabilmente o sicuramente pensiamo che siano quasi uomini simil Lumini
Altrimenti come potremmo tollerare per me la strage quotidiana ecco perché
Questi ragionamenti ci riguardano così tanto in così intimamente perché non sono atti d'accusa
Non sono atti d'accusa sano
Nel senso di una profonda il crudele autocritica riflessioni sugli stessi
Quando appunto
Sì opera l'accostamento tra uomini e topi e immagino anche non si stesse pensando a Steinbeck
Chi fa questo accostamento non è il prevedibile Matteo Salvini ma è il leader di un partito del venti per cento che oggi in Italia seguito crescente
E allora all'interno di quel partito esistono migliaia e migliaia
Di
Militanti seri onesti e sinceri volenterosi generosi
Che è per le ragioni più complesse che tocca a me giudicare accettano
Quell'accostamento comunque ne subiscono il peso senza sottrarsi
A quella veleno che quell'accostamento contiene proprio perché
Fa assegno su comune proprio perché contribuisce alla mentalità condivisa ecco quello che io penso sia
Il tema al quale proprio noi dobbiamo oggi riflettere
Ecco questo mi sentivo di dirlo perché
Tutto ciò che abbiamo detto finora e ancora qualcosa dobbiamo dire penso ci induca a una riflessione che riguardi in primo luogo ciascuno di noi grazie
Ora
Voglio chiedere intanto assemblee di leggere qualche riga del messaggio
Della Presidente della Camera e poi vorrei chiedere a voi
Un ospite che abbiamo qui
Don Virginio Colmegna
Di voler intervenire
Di solito desidero rivolgere il mio saluto più cordiale a tutti i partecipanti all'incontro dal titolo lezione morale il peccato dell'indifferenza l'Europa ai perseguitati di oggi è di ieri
La memoria è uno degli antidoti più forte l'indifferenza coltivarla anche attraverso iniziative come la vostra e trasmetterla le nuove generazioni
è una fondamentale responsabilità oltre che della società civile della politica delle istituzioni
Alimentare la memoria vuol dire anche operare per scongiurare nuove insidiose indifferenza
Sta dando vita nel Mediterraneo dando accoglienza rifugiati intervenendo politicamente nelle crisi che sono all'origine delle migrazioni
I Paesi membri dell'Unione europea hanno la possibilità di dimostrare di essere all'altezza della loro storia e per i loro valori Laura Boldrini
Pongo
Ero venuto per ascoltare per meditare perché
Mi ha colto di sorpresa
Devo dire che
Quello che stiamo vivendo anche qui in questo luogo
Ci chiede una profonda riflessione anche inferiori a in questi
Giorni anche per il clima che c'è attorno clima
I parole pesanti
C'è dentro un profondo sentimento di spazio di silenzio l'interrogativo di inquietudine
Che non vorrei che sia facilmente tradotto in parole perché c'è
Un interrogativo né in Regione che ha una portata
Uno momenti come questi vanno consegnati che i giovani perché la memoria
Sia profondamente capace di ridare il senso anche alla storia che stiamo vivendo anche quelle piccole
C'è già detto molto anche
L'altra sera quando abbiamo accolto ieri avete
Alle dodici e mezza mezzanotte due pullman dell'Atm che
Portavano questi volti donne e bambini
Poche volte piango li ho pianto
Interiormente lo dico senza
Pudore mettendomi qui perché ho visto una storia umana senza volto non so come si chiamavano sono arrivati senza nome sono andati via senza nome e cognome perché
Qualche volta si sorride dicendovi le quote ma queste persone che abbiamo colto non sono più qui da noi sono già andati
Sono già le quote di anonimato che entrano dentro nella storia anzi
Qualche volta speriamo che vengano che vadano via in fretta
E quasi non vorremmo trattenerli accompagniamo con quel minimo di umanità e guai se non ci fosse l'abbiamo fatto tutti con le brande come stiamo facendo
Quei centodieci che ho accolto era se non ce n'è più uno
Però la loro storia deve entrare in noi come coscienza
Perché se no si dice la barche piena ma per fortuna ce ne sono andati
E questo non vorrei che si è l'interrogativo che entra anche all'interno della consapevolezza
Che stiamo vivendo l'altra sera con alcune realtà con la Comunità di Sant'Egidio ad altre realtà abbiamo fatto una verifica di preghiera e anche lì
Siamo riusciti a dire i nomi qualche nome perché altri erano dei morti nel Mediterraneo pochi nomi che conosci conoscono
La ricerca drammatica che si fa per riscoprire in quelle bare spesso vuote
O comunque senza nome
Devo guardare che sul volto
E stiamo ripensando lo molto non solo noi
Sul volto di quei bimbi e deve soprattutto di alcune donne ce lo ha in mente perché quella sì ero passato tempo guardare quella notte
Ci sono i segni delle torture
Perché
In Libia sono torturati molto
E anche questo è un segnale
Che Fatah pugno
Consentendo alcuni linguaggi che arrivano pesantemente che
Poi si caricano tra Sciuto no anche
Di odio
Di svuotare il significato e quando si crea questo clima credo che l'attenzione tempo è breve
Dobbiamo
Non permetterci soltanto di assistere guai se non lo facessimo e con grande
Spessore perché continuamente poi
Viene fuori anche un'altra cultura lo voglio dire qui questa sera perché ci sentiamo interrogati e ringrazio anche
Ci ritorno anche trama di mafie capitale
Dell'utilizzo brutale che viene fatto dell'emergenza per
Rimettere dentro semplicemente uno scopo di interesse speculativo e quindi si creano delle contraddizioni enormi
Perché la parola emergenza ritorna mentre emergenza non è
è un fatto evidentemente normale
Entra dentro una vecchie che della nostra storia che stiamo vivendo
Ho la sensazione lo dico che abbiamo bisogno io
Ho sentito i sentimenti la parola indifferenza mi ha colpito evidentemente mi permettete quando nel primo viaggio che ha fatto Papa Francesco la Lampedusa ha parlato della globalizzazione dell'indifferenza
E quella parola vi sono ha parlato della commozione se permettete anche
Dell'indignazione della capacità di custodire dentro anche i sentimenti di responsabilità e di rifiuto
E tempo cd silenzio ma il tempo anche di renderci conto che attorno a questo episodio se
Siamo qui a dire che è il segno le brande che ci aveva anch'io nell'auditorio
è il segnale se qualche cosa che non funzionano i pezzetti
La nostra civiltà del modo con il quale si dà delle risposte
E guai a noi serie
Queste sono il segno del segnale di una dimensione di ospitalità che interroga però la dimensione anche culturale e politica riconsegnata I giovani alle persone che crescono adesso perché la memoria
E cariche anche di futuro guai a noi se perdessimo questa speranza qui Bindi
Quei voti quelle storiche che hanno affrontato poi
Beh grandi tragedie
Passano sul treno abbiamo accolte qualcuno che erano stati respinti poi ci è venuto da dire io
Mi rimane ancora come inquietudine
Cito l'episodio la barche piena ma
Non vorrei che venisse fuori per fortuna se ne sono andati
Perché il tema della
Dei pass solo il rischiamo di riconsegnare anche noi passa sopra
E ritorno allora una domanda molto forte
Di dare il tempo di dare senso a questa
Accoglienza che non è di gente buona
Gente che vibra per una cittadinanza per una responsabilità comune per un mondo senza barriere
Mi diceva la malaria
La scabbia culturale
Qualcuno ha usato da scrivere
Il filo spinato che entra nella coscienza
Credo che sia davvero un interrogativo anche molto forte un'inquietudine che ci deve prendere e momenti come questi poi omento non la nostra responsabilità di andare non a raccontare quanto si è aiutato Muddy andare inondare desinenza di interrogativi l'inquietudine anche il cammino che stiamo compiendo perché non posso più
Non deve succedere
Che anche in un luogo come questo dove c'è un viaggio dove Celli
Ci siano
Dei silenzi dei linguaggi
Che che io non ho offeso e quasi il senso della rassegnazione quasi che l'agenda me lo lasciaste dire così visto che Luigi ne parlava proprio
Rischiamo che l'agenda dei problemi la detti no quelli che rispondono e dobbiamo dire no
Le priorità sembra che le diano altri e noi supplemento dobbiamo reagire a dire no però non è così no no dobbiamo riprenderla in mano questa questione di una solidarietà di legami di appartenenza di storia
Che appunto per questo Rita il gusto di vivere una cittadinanza noi stiamo riflettendo molto
Su come portare lo faremo con molte realtà anche venerdì
Dentro dalla Fondazione da Cina Trilussa che lo spettro del no profit
Dentro all'Expo
Porremo rilanciare questo di portare un pezzo di questa storia dentro lì in quel luogo dove si parla anche di sviluppo di storia Dini il futuro per fare intravedere che
Da queste basi si radica anche un modo di guardare a questa civiltà un modo di guardare anche lo sviluppo la capacità anche economica politica culturale quello che stiamo vivendo non è un pezzo di assistenza di capitolo di bontà
è un pezzo di dignità anche culturale di capacità di rifiuto anche di una logica che poi entra dentro e spinge alla rassegnazione
Ecco
Una persona che per me molto cara che ha lasciato tutta la storia dalla non violenza che anche Luigi conosce
Balducci che ci ha lasciato usava sempre una frase questo siate ragionevoli chiedete l'impossibile
Grazie don Virginio Colmegna con questo intervento concludiamo il nostro incontro
Io ancora una volta al rinnovo un ringraziamento non formale non
Fatto di cerimonia Maldini convinta
Gratitudine alla fondazione Memoriale della Shoah e dunque al presidente Ferruccio De Bortoli al vicepresidente Roberto Jarach e ringrazio poi in particolare Liliana Segre
Che ha consentito questo incontro che è nuova davvero illuminato col suo esempio con le sue parole
E poi ringrazio Gad Lerner se eseguo il back office
E ringrazio tutti voi ancora una volta grazie davvero
Ancora il personale della fondazione che ci ha dato immediatamente
Mano con grande disponibilità io amicizia grazie ancora volesse