"Riforme istituzionali e sistema dei partiti"

Rettore
Caro il segretario politico
Caro amico Arnaldo Forlani
Elettore nella città della provincia
I cittadini
Sono lieti
E ti ringraziano
Per la tua presenza
Noi
Amici democratici cristiani
Ti salutiamo fieri rassicurati
Per la prudenza la lungimiranza
Con cui hai navigato nelle ultime settimane
Nelle acque procedure osé di una disputa istituzionale
Quasi mai elegante
Quasi sempre incomprensibile
Sempre angosciante
Scandita da scontri imprevedibili
Allarmanti
Devastanti
Che hanno disorientato e disorientano la gente
E la spingono ad aggrapparsi così come è avvenuto
In occasione di questo ultimo referendum
A qualsiasi cosa che somigli seppur vagamente
A un cambiamento ad un miglioramento
Senza valutare appieno come stanno le cose
Senza approfondire talvolta purtroppo
Senza neanche capire
Noi qua caro Segretario politico
Avremo ancora tanti consensi
Perché la prudenza
La lungimiranza
è l'unità
Fanno della Democrazia Cristiana un partito credibile
Con una classe dirigente credibile
Infatti
Le uniche cose serie
Le uniche cose serie
E concrete in campo
Istituzionali
Sono state
Un saggio di Franco Maria Malfatti pubblicato
Recentemente su la nostra discussione
E le decisioni unanime del consiglio nazionale del nostro partito
Sono soluzioni concrete e serie
Che difendono e salvaguardano
L'immenso prezioso patrimonio
Di democrazia
Accumulato in questi quarantacinque anni
Di vita Repubblica
Quale sia per essere infatti
Il risultato
Dell'azione riformatrice esso sarà sempre è solo
Uno strumento
Per la governabilità
Governa verità che viene
Non dai congegni istituzionale ma dalla intesa politica
Fra i partiti
Un'intesa politica si
Non numerica
Una intesa politica fra i partiti ed è per questo che abbiamo bisogno di un profondo serio concreto
Rinnovamento che tutti
Li attraversa
Perché non è vero affatto
Che i partiti sono destinati al declino
Non è vero affatto che essi debbano cedere il passo alle personalità forti del paese
Mi pare che oggi leggevamo la quinta del beatitudine
Beati i miti
Perché erediteranno la terra
Ciò che avvenne per opera nostra della Democrazia Cristiana
Dopo la vittoria del mille novecentoquarantotto
Quando rinunciammo
Alle genomi all'egemonia per la solidarietà fra i partiti
Ha creato nel nostro Paese
La costituzione non scritta
Ha creato il patrimonio costituzionale della nazione
Con questa solidarietà
Che tu
Onorevole Forlani hai sempre difeso
Questa solidarietà fra i partiti
Di governo
Che è diventata quasi una seconda tua natura
La Democrazia Cristiana ricostruito
Il Paese
Portandolo ai primi posti della graduatoria
Dei Paesi industrializzati del mondo
Questa democrazia cristiana con questa solidarietà
Ha combattuto e vinto le sconfitto il partito comunista italiano travolgendo né ideologia e prassi
Questa solidarietà e il nostro partito
Ha mantenuto l'Italia in un contesto internazionale congeniale con le tradizioni
Di progresso e di libertà del nostro Paese
Questa solidarietà fra i partiti il nostro partito rafforzato la democrazia nei cuori e nelle menti
Degli italiani
Siamo sicuri siamo ben consapevoli che questa è una fase
Oramai esaurita
Una fase che oramai abbiamo alle spalle
Che compiti nuovi nuove mete nuovi traguardi attendono la Democrazia Cristiana
Siamo ben consapevoli anche e in questa parte del sud del nostro Paese
Nel nuovo ruolo che la Democrazia Cristiana deve assumere
La morte
La morte
Del materialismo storico
Ha purtroppo generato
Il
Materialismo
Laico il consumismo
Che già a i suoi apologeti
Basta guardare
Il pezzo di Alberoni di stamattina sul Corriere della Sera
Per avere immediatamente l'impressione
Che probabilmente
Sarà difeso
Affondo e a lungo
Questa forma di vita che invece
Corruttiva tanto quanto è stata corruttiva l'azione del materialismo storico
Noi ancora una volta
Consapevoli del nostro ruolo siamo convinti di essere chiamato
E stavolta non soltanto per il nostro Paese ma per l'intera Europa
A propugnare a realizzare
Quel materialismo cristiano che è cominciato con la ai rom Novaro
E che ora ha visto allargare ad allungare le sue prospettive
Con la la bora Mézières è con il centesimo stanchi
Una strada
Per la difesa come è stato nel passato affidata la democrazia cristiana degli emarginati dei deboli dei non abbienti
Una lunga via difficile
Esaltante affascinante
Una via che è affidata alle nuove generazioni della Democrazia Cristiana
Ma che noi abbiamo
Interamente il dovere
Di portare avanti e di preparare
Qua a Catania
Caro Forlani e siamo
Impegna in un difficile compito in un duro scontro
Contro una società
Che mostra segni dal Volta di sbigottimento di paura
Una città
Una provincia
Che invece ha tanta voglia di riscatto
Siamo impegnati in un confronto duro con la criminalità organizzata noi che operiamo nelle istituzioni
Un confronto duro e difficile
Che non dà tregua
Uno scontro duro e difficile
Che nella mente della criminalità organizzata vorrebbe
Le istituzioni in ginocchio e piegate alla volontà di questi nuovi forti della società civile
Noi abbiamo certezza
Se siamo tutti insieme
E se riusciamo a ricavare forzata ai nostri ideali
Se avremo la perseveranza di continuare su questa strada di averla vinta contro la criminalità organizzata
Che non è soltanto un fatto economico in questa città non è soltanto un fatto sociale che riguarda soltanto alcuni aspetti della vita della comunità
Noi lottando contro la criminalità organizzata lottiamo per sottrarre alle grinfie della droga e della devianza minorile intere fette della nostra gioventù e dalla nostra infanzia
Non intendiamo delegare
Alle forze di polizia solamente questo impegno
Ad esse chiediamo
Ecco lo stanno facendo egregiamente
Con severità
Con rigore
E anche bisogna dire con efficacia chiediamo che vengano sgominate le bande che si organizzano
Per terrorizzare la città
Noi vogliamo
Assumere interamente sulle nostre spalle noi delle istituzioni
La prevenzione
Per impedire che i giovani della città di Catania siano domani al servizio della criminalità organizzata invece siano al servizio del progresso di una società civile fittizia cui i catanesi la grande stragrande
Maggioranza dei catanesi Aspica
Noi abbiamo grandi difficoltà caro Segretario politico
A governare enti locali
E in questo momento si trovano senza regole che consentano
Un buon governo
In cui viene troppo spazio per le fazioni che vogliono dominare
Per le fazioni
Che vogliono prevalere in cui c'è troppo spazio
Per le opposizioni che non vogliono migliorare ma vogliono paralizzare l'attività
Nonostante gli sforzi l'impegno della Democrazia Cristiana
Dei nostri uomini del presidente della regione non siamo riusciti proprio per questo serpeggiante
Detto delle opposizioni
A far varare prima nello scioglimento dall'Assemblea regionale siciliana l'adeguamento della normativa
Regionale a quella nazionale cioè il recepimento della legge centoquarantadue
Noi non siamo riusciti ma attendiamo
Che questo avvenimento
Possa cadere con l'attività della futura
Assemblea Regionale dove la democrazia cristiana sarà ancora una volta forza superiore probabilmente al quaranta per cento
Nove quindi noi assumeremo una responsabilità determinante
E tutti i colori quale oggi hanno ricevuto l'onore di essere inclusi nelle liste della Democrazia Cristiana e riceveranno dagli elettori il mandato di rappresentarlo
Abbiano la consapevolezza che le istituzioni attendono da loro una spinta
Attendono da loro una prospettiva che possa consentire loro di poter risolvere problemi fondamentali che in questo momento affliggono le società civili
Nella nostra isola specialmente le aree metropolitane
Noi siamo ancora alla ricerca di riforme quando il Parlamento italiano ha varato una riforma della importanza ed è la forma e della forza della legge centoquarantadue che dà la possibilità
Attraverso l'applicazione di una serie di norme serie
Di dare governabilità finalmente agli enti locali e stabilità agli enti locali
Noi abbiamo bisogno di questa legge la chiediamo esplicitamente a tutti coloro i quali saranno eletti rappresenteranno la Democrazia cristiana e la Sicilia nell'Assemblea regionale
Oggi siamo sicuramente
Afflitti da molte critiche
Critiche talvolta giuste
Talvolta ingiuste
Talvolta tema inappropriate talvolta proprio
La critica è il sale della democrazia non ci lamentiamo della critica anzi la cerchiamo
Laddove necessario per migliorare e perfezionare idee e programmi
Tuttavia
La critica più dure
Non può persuade Arci a rinunciare alla regione che una conquista che noi vogliamo conservare
Essa seppur con i ritardi le cadute
Che ha avuto in questi anni è stata di enorme giovamento
A questa terra
Un giovamento e no
Che ha dato la possibilità a tutti di progredire
Operatori economici la scuola
Tutti coloro i quali sono impegnate nella società hanno ricevuto dalla Regione
Il necessario per proseguire progredì
La Regione e settanta uno strumento di progresso
Giudicare la Regione
Dalle attuali patologici che provengono da un logoramento delle sue strutture della istituzione sarebbe un grande errore che noi pagheremmo amaramente
Ecco perché questa che noi conduciamo è una battaglia elettorale per la Regione per difendere la istituzione per dare ad essa maggiore forza nell'interesse del Paese
Ecco perché
Caro amico Forlani
Siamo consapevoli
Di combattere fiere di combattere una grande battaglia
Elettorale in questo momento quando sembrano sembra che i venti
Della dissoluzione Squassina il nostro Paese
è una battaglia democratica è una battaglia giusta è una battaglia in cui noi stiamo avendo la sensazione in questi giorni di essere ancora una volta collegate con la società
Vi è un grande partito come la democrazia cristiana la quale ancora rappresenta il futuro
E devo dire che questa grande voglia di riscatto della società siciliana della Società Catanese
Ci riempie di orgoglio perché abbiamo la sensazione la certezza caro Forlani che questa società affidato ancora noi alla Democrazia Cristiana le sue speranze il suo futuro
Chiaro caro Segretario
Un intervento Breve per esprimerti innanzitutto
La nostra gratitudine la tua presenza continua diffusa
In questi giorni di campagna elettorale in tutta la Sicilia
L'attenzione che tu hai posto
Alla fase della formazione delle liste e della definizione
Del documento programmatico dalla Democrazia cristiana
Ci conforta
Cita la convinzione forse come non mai della presenza assiduo è vicina della democrazia cristiana nazionale
E di come è forte sia all'attenzione di tutti democratici cristiani del Paese
Rispetto a ciò che accade in Sicilia
Una terra
Con una storia travagliata articolata e che il destino ha voluto spesso come
Punto
Di sperimentazioni politiche come punto di concentrazione di grossi passaggi
Degli stessi equilibri tra le forze politiche a livello nazionale
Molti di noi
Andando a Roma o girando per varie ragioni anche di responsabilità istituzionale per il Paese
Abbiamo colto
Nelle domande coinvolte di quadri dirigenti e dalla Democrazia cristiana di altre regioni del Paese
La viva preoccupazione dell'esito di questa vicenda lettura certamente per la carica di solidarietà ma diciamo anche con franchezza perché si coglieva nella preoccupazione nella domanda
La consapevolezza di quanto pesi questo voto oggi rispetto alla situazione del Paese
E questa convinzione che avevamo già all'inizio dalla campagna elettorale ci caricava di responsabilità
Oggi comprendiamo essere improvvisamente aumentate perché comprendiamo
Che il livello
Di passione di polemica per certi versi di confusione che ha caratterizzato la vicenda nazionale e nella quale lo diciamo con grande convinzione
La democrazia cristiana che tu guidi
E riuscita a rappresentarsi come unico riferimento non schizofrenico
Non legato alle convenienze di circostanza e di parte
Dicevo questa situazione
Per Polemica densa di contrasti e di passioni
Rischia di far alzare ancora di più la febbre del Paese anche per la interpretazione che verrà dato del voto che si è concluso oggi e che oggi stesso
Sta dando gli esiti percentuale
Comprendiamo perfettamente che ci sarà anche questa volta a fronte di un atteggiamento sereno e responsabile dalla Democrazia cristiana
Il tentativo di cavalcare
La vittoria o di addossare a qualcuno la sconfitta e comprendiamo allora che forse solo il voto della Sicilia
Potrà rappresentare un raffreddamento forte e autorevole
Di una
Interessata
E polemica tendenza
Che rischia di far precipitare la nazione in una condizione di caos forse di elezioni anticipate certamente di grande confusione politica
Siamo qui a dirti
Che abbiamo precisa
La percezione allora del valore del nostro impegno e della nostra battaglia politica in Sicilia
E che la facciamo con un respiro che va certamente al di là dei confini e gli Inti degli interessi pur rilevanti
Che noi vogliamo considerare ancora centrali della nostra Sicilia
Vogliamo cogliere nella tua presenza questo significato profondo di solidarietà e di scommessa complessiva del gruppo dirigente dalla Democrazia cristiana nazionale
Ma certamente
Accanto a questo ci sono le ragioni nostre
Più vicine più antiche
Più radicate nella realtà contraddittoria della Sicilia
Sono le ragioni dei nostri problemi ma anche qui se ci consente di mai vissuti in una logica
Particolare
In una logica di corporazione geografica
Esenti come siamo per forte maturità politica da qualunque tipo di tendenza di leghismo all'incontrario
Di sterile quanto ottusa
Chiusura della nostra vicenda regionale entro confini campanilistici o siciliani distici
Comprendiamo che oggi come non mai
I problemi della Sicilia si giocano nel merito
Su un piano più generale
Della vicenda nazionale e probabilmente con orizzonti ancora più ampi
Ai quali fino ad oggi pochi come stiamo cercando di fare almeno noi hanno adeguato la loro sensibilità la loro strategia e la loro proposta politica
Parlo del metro nuovo con il quale dobbiamo giudicare situazioni Problemi e capacità di dare risposte ai problemi
Il metro di una condizione diversa aperta internazionale
Che non consente più il rifugio dei localismi delle situazioni particolari degli interessi di basso profilo
Sui quali forse nel passato si poteva realizzare lo scontro tra le forze politiche quando questo scontro era mirato semplicemente alle alla ricerca del consenso comunque
Senza avere la capacità di misurarsi con ipotesi progettuali con dimensioni più ampie della prospettiva politica della cui urgenza noi abbiamo oggi in Sicilia piena consapevolezza comprendiamo che le questioni della Sicilia
Si gioca no sul tavolo di una linea sempre più penetrante nel Paese che quella che in maniera semplicistica tende a risolvere le questioni con la scomposizione del Paese
E poco conta se questa scomposizione attingerà a un risultato di nuovo disegno istituzionale come per esempio la divisione del paese in tre repubbliche o se invece non attingendo questo risultato
Scava però solchi sempre più profondi sugli interessi reali sugli equilibri economici e sociali noi siamo qui a dire no a questa lignea e non lo diciamo solo per paura di quello che può accadere
Ma lo diciamo perché questa strada semplicistica
Così come semplicistica e la strada che ritiene di affidare a forme di autorità più visibile presidenzialisti Ca'quella mancanza di autorevolezza che dobbiamo invece saper ritrovare nella fatica giornaliera di una politica capace di dare risposte reali e soddisfacenti alla gente
Dicevo a queste tendenze di scomposizione e di presidenzialismo noi rispondiamo con il valore alto di una proposta politica
Che non vuol valere per la situazione dei nostri interessi
Siciliani ma vuole valere per tutto il Paese e deve riuscire evitando di inseguire al Nord alla logica delle leghe e al sud
Di innescare un meccanismo perverso di ricerca clientelare del consenso
Deve riuscire a ridefinire un progetto di politica economica di politica istituzionale che sappiano io omogeneizzare
La forza degli interessi che c'è ormai al nord e che non si riconosce più
Nella realtà politico istituzionale
E i bisogni troppo spesso insoddisfatti che si condensano al Sud
E che si riconoscono nel potere politico istituzionale ma rischiano di riconoscersi su una qualità bassa del sistema politico istituzionale
Quella dello scambio quella della Spesal assistenzialistica quella delle regole della convivenza che non sono garanzia reale dei diritti e dei doveri dei cittadini
E dentro questo ragionamento presidente Forlani
Ci sta tutto il senso del nostro impegno
Che non si affida alla demagogia di ritorno che non cerca negli Stati emozionali la possibilità di costruire o di mantenere consenso
Che evita peraltro verso di ritenere che la politica e la rappresentanza dei bisogni della gente possa essere una parcellizzazione continua permanente delle risposte che si danno e che faticosamente in una strada che in questi sei anni e mezzo di presidenza mia dalla Regione abbiamo cercato di portare avanti tra tante difficoltà
Ha cercato di evitare di rimanere prigioniera dell'emergenza ha evitato anche però i voli pindarici delle fughe in avanti che non facessero continuamente i confronto con i problemi reali della gente
La strada difficile ma non impossibile di sa per
Contenere la tensione sociale
Crescente nella nostra terra ma al tempo stesso di incanalare la come potenzialità dinamica in un progetto nel quale anziché essere garanti del mantenimento della situazione quo ante
Finiamo col diventare guida di un processo di cambiamento che ci ricollega asse con il resto del Paese
Comprendiamo presidente Forlani che da soli come siciliani non ce la facciamo ma il problema non è quello dei siciliani e degli altri
Il problema è di un'unica grande proposta politica io credo che oggi nel Paese c'è un solo grande partito nazionale che può intestarsi questa difficile ma non impossibile battaglia e la Democrazia Cristiana
E noi dobbiamo avere la consapevolezza dalla difficoltà in questo senso del momento che viviamo
Solo la Democrazia Cristiana può riuscire a rompere questo doppio assedio presidente Forlani che c'è da una parte l'assedio del nord nei confronti del Mezzogiorno dalla Sicilia così non lo viviamo e l'assedio delle forze produttive straripanti dilaganti che vedono questa realtà come una realtà di mero mercato di mero consumo nella quale i redditi trasferiti qui vengono reimpiegati riportati al nord attraverso il pagamento dei prodotti che l'apparato produttivo del Nord realizzò
Noi siamo assediati perché se non rompiamo questo assedio sul piano progressivo della omogeneizzazione della produttività noi rischiamo di essere emarginati definitivamente
Ma per altro verso comprendiamo che ci sono questioni che si rivolse risolvono qui in Sicilia
E che dobbiamo rompere l'assedio all'incontrario comprendiamo che il Nord del Paese si sente assediato dal Mezzogiorno perché teme la meridionali d'azione del Paese
Teme anche noi si diventi esportatori di devianza sociale esportatori di regole di corruzione di regole oscure di criminalità e di delinquenza organizzata e non e superando la rigetti ma reattività dell'orgoglio dobbiamo allora cercare di capire le cause di questa preoccupazione di questa sensazione di assedio Tecce dalla parte del delle regioni del Nord e oggi dell'Europa che rischia di creare un clima di ostilità nel Paese
Che non costruisce nulla
Dobbiamo andare al fondo delle cose ed eliminare le cause per le quali questo doppio assedio si è determinato e questo può essere affidato solo alla politica ha una grande nuova proposta politica che superando anche errori
Del passato ma valorizzando ciò che di buono ed importante è stato fatto
Ricomponga in un'unica proposta interesse del nord e bisogni del sud
Questo va fatto
Va fatto per le giovani generazioni di siciliani per le energie che questa terra può esprimere e che se non trovano uno sbocco fisiologico si incanala no necessariamente
In maniera fatale verso forme di devianza di furbizia di rovesciamento delle regole allargando sempre di più un divario
E alimentando sempre di più una criminalità la cui soluzione non sta nel curare il sintomo nel curare la febbre anche se certamente dobbiamo provvedere con forza in questa direzione
Ma sta soprattutto nell'eliminare le cause che hanno determinato questo tipo di emergenza e questo tipo di
Isolamento
Questa è la linea che la democrazia cristiana siciliana
Ritenendo di poter contare sulla sensibilità e sulla consapevolezza di tutto il partito a livello nazionale intende presentare in questi mesi come proposta come proposta vincente
Che garantisca due tre cose se mi si consentite qualche altro minuto la prima cosa di combattere realmente le leghe nel posto e nel modo giusto e il posto e il Mezzogiorno
Le leghe si combattono nel Mezzogiorno
Le leghe si combattono recuperando nel Mezzogiorno le condizioni di sviluppo di qualità della democrazia di forza delle istituzioni che evitano l'alibi con il quale
Da un'altra parte del paese si tende a portare avanti una linea di disconoscimento
Anzi di fastidio anzi di reattività
Seconda cosa su questa linea si difende in maniera autorevole l'autonomia siciliana
Altrimenti esposta arrischi a pericoli
Che partono dalla considerarla un privilegio un privilegio parassitario del quale non non ci sappiamo servire
E allora se respingiamo con forza ogni forma di
Omogeneizzazione di modifica
Della specificità dello Statuto siciliano per riportarla al regionalismo delle Regioni a statuto ordinario
Dobbiamo però al tempo stesso cercare di realizzare le condizioni perché in Sicilia questa autonomia non venga da noi vissuta come una specie di feticcio aristocratico dei principi del mille novecentoquarantasette
Va vissuta attualizzando oggi recuperandone la forza che era
Pensata in direzione di una integrazione non di una divisione dalla Sicilia rispetto al resto del Paese ed era pensata in una logica di garanzia per i siciliani e di un autorevolezza di forza di governo
Noi dobbiamo recuperare l'autorevolezza dell'autonomia che non dipende guardate
Molto spesso dalla quantità delle prerogative che riusciamo a contendere istituzionalmente al governo nazionale
Non dipende neanche dalla quantità di risorse che riusciamo a strappare in una o nell'altra Finanziaria a livello del Governo nazionale ma dipende dalla capacità che noi abbiamo per un verso di rappresentare i problemi della Sicilia ma guidarli perché guardate che oggi censiti da una tendenza pericolosissima
Quella di scavalcare la Democrazia Cristiana nel diventare tutti interpreti delle congregazioni delle corporazioni di tutti i bisogni diffusi e tumultuosi che ci sono in Sicilia
Non per offrire una proposta di governo nella quale certamente sia anche il diritto di dire quello che si vuole concedere alla gente ma sì anche il dovere di spiegare quello che si chiede alla gente
Altrimenti non c'è attendibilità
Per i diritti che si vogliono garantire
è la democrazia cristiana con il rischio di essere scavalcata il governo negli ultimi mesi è stato scavalcato
Dalle opposizioni freneticamente tese anche nella delegittimazione degli stessi sindacati a rappresentare qualunque tipo di interesse senza più neanche un filtro che fosse di valori che fosse di compatibilità economica che fosse di razionalità di ordine di comprensibilità ordinamentale
La Democrazia Cristiana il governo hanno cercato di tenere duro perché la Sicilia ha bisogno di una classe dirigente non ha solo bisogno di partiti che si gonfiano per il consenso che riescono ad ottenere
E allora ci siamo proposti come forza come gruppo dirigente che sappia garantire l'autorevolezza dell'autonomia siciliana
Verso i bisogni interni per guidarli per omogeneizzare gli per metterli in una gerarchia di valori è un'autorevolezza verso l'esterno verso il Governo nazionale perché sappiamo perfettamente
Che conteremo di più
Non in funzione delle delegazioni assemblearistica che seguitano a Roma in una contestazione permanente ma se avremo credibilità forza di rappresentanza avremo le carte in regola per dire che abbiamo non solo le cose da chiedere ma un contributo forte da dare a questo Paese che probabilmente senza il Mezzogiorno
Senza la Sicilia rispetta la grande avventura europea caro Segretario dovranno cominciare a capirlo e Lombardia perderanno la loro battaglia
Perché ci arriveranno certo in maniera più rapida e più facile
Ma ci arriveranno con una forza di rappresentanza
Con la mancanza di un retroterra nel quale hanno profondo bisogno una forza d'urto che il Paese può mettere in una logica di nuova solidarietà nazionale al servizio di una presenza complessiva dalla nazione dentro l'Europa
Questo è il disegno deficit
Che vogliamo portare avanti
E noi siamo certi
Siamo certi
Senza facili ottimismi
Ma lo sentiamo che la democrazia cristiana in Sicilia tiene
E tiene perché la gente lo capisce questo discorso
Tiene perché si rende conto guardate di una cosa importante e non solo voi che siete qui dentro per i quali certamente non c'è forse da ricercare motivazioni per votare per la democrazia cristiana perché c'è l'appartenenza alla militanza
Ma la gente capisce che oggi in Sicilia l'unica vera forza di progresso e la Democrazia Cristiana
Perché hanno capito che le forze che si auto definivano di progresso in funzione delle verità ideologiche hanno fallito le stesse forze
Peccato di quello di andare a inseguire i mafiosi o di andare a inseguire i corrotti perché questo lo deve fare la legge noi che siamo portatori di politica dobbiamo riuscire a spostare in avanti l'equilibrio dalla convivenza civile cercando regole e modalità che evitano sempre di più che ci siano mafiosi e che ci siano corrotti
E questo è un grande progetto politico che deve essere portato avanti e che ci riguarda la Democrazia cristiana se lo vuole intestare
La democrazia cristiana e forza di progresso perché vuole aprire la società siciliana vuole ricollegarlo al resto del Paese
Non ha la presunzione siciliano gente ricca ma non ha neanche la rassegnazione fatalista Ica a fare della Sicilia una terra emarginata
Siamo qui per combattere per queste ragioni per queste emotive contee segretario con tutta la Democrazia Cristiana nazionale
Ma sono molto grato a ad alzare lo Nicolosi
Perché
Mi hanno dato motivi
E importante di riflessione
L'indicazione
Buone utile
E io sono qui cari amici per
Per dirvi brevemente
Che rispetto alle preoccupazioni che manifestante
E rispetto ai propositi
E ai programmi
Che avete definito e sui quali vi siete impegnati
Sono qui appunto per dirle che
Non vi lasceremo soli e che questo impegno questi programmi
Sono assunti
Interamente dalla Democrazia Cristiana per le responsabilità
Che abbiamo sul piano nazionale che continueremo ad a vere nel parlamento ottenendo Governo del nostro Paese
E non vi abbandoniamo e non ci lasciamo e quindi è una strada che percorreremo insieme perché
Come avete giustamente sottolineato
Qui è la sfida stasera
Per la Democrazia cristiana
Non solo perché
Come partito qui siamo nati
Qui in Sicilia
è stata
Definita la identità
Ed è stato definito il programma della Democrazia Cristiana
Quindi non solo perché qui sono le nostre radici
Ma perché qui sono i problemi più drammatici
Con i quali ci misuriamo
E che abbiamo posto al centro della nostra strategia
Se riusciamo a saldare
Tutto il nostro Paese
In una prospettiva organica unitaria
Solita nel cammino che abbiamo intrapreso verso l'Europa
Se riusciremo a centrare questo obiettivo allora la democrazia cristiana avrà vinto la sua battaglia storica
Se non riusciremo avremo perduto
Ecco dunque la ragione dalla nostra presenza qui così diffusa come ha ricordato Nicolosi
Non è una ragione di propaganda
Io poi la propaganda non la so nemmeno fare onestamente
Non vorrei nemmeno venire in occasione della vicenda elettorale quindi invitate mi fuori per del confronto elettorale
La questione quella che ho detto
Qui è la sfida qui la dobbiamo raccogliere e qui dobbiamo vincere
Io debbo qualche risposta stasera rapida anche alle cose che ho sentito in giro
Venendo qua attraverso
Una radiolina che mi collegava almeno nel tratto iniziale del volo in quello conclusivo con con quello che stava dicendo a Roma
O con quello che diceva Craxi da davvero perché crack si è allontanato restrizione aveva l'impegno
Nata
Siamo usciti da questo referendum allora debbo dire una parola su questo
Più Occhetto che fa ha fatto un comizio alle Botteghe Oscure quindi non grandi festeggiamenti
E e Craxi davvero rimprovera la la democrazia cristiana perché non abbiamo intanto una indicazione rigida
E precisa i nostri iscritti ai nostri elettori
Allora io voglio ridire da qui da Messina in modo pacato ripetere
Da Catania pertanto sempre uniti residente nel
Voglio dire da qui a Catania ripetere e cioè la opinione che ho manifestato
Anche da altre parti che noi abbiamo agito nel modo più corretto
Più corretta
Perché il referendum riguardava una questione che non può essere assunta nella Filosofia o nella nella ideologia nel programma di un partito
è una questione
Opinabile
Neppure di grandissimo rilievo
Sulla quale è legittimo che ci siano delle opinioni differenziate
Ed il voto che è stato espresso è un vuoto
Che passa attraverso tutti gli orientamenti e attraverso tutte le posizioni
Dall'estrema destra all'estrema sinistra
E quindi la cosa più ridicola quale e quella di interpretarlo secondo una logica di schieramenti oppure in termini polemici verso questo o quel partito
Ecco si potrebbe fare un esempio se tu Azzaro adesso che ho sentito si trovi di fronte a a tanti problemi seri qui a Catania
Io in parte li conosco ne ho sentiti tratterà presentati da Nicolosi e dagli altri colleghi parlamentari
Se tu dovessi decidere cosa che si fa
Svizzero ogni tanto si fa
Anche in altre altre nazioni europee
Dovessi decidere fra due progetti per alla sistemazione di un quartiere o di una piazza qui a Catania
Più che
Se tu lo affidarsi al giudizio dei cittadini degli elettori faresti un referendum in sede locale e sarebbe veramente assurdo che un partito la Democrazia Cristiana pretendesse di imporre un suo progetto una sua soluzione
Per un problema che è opinabile che ha spaccato
Fatto lasciato al giudizio libero e sereno di tutti i cittadini
La verità è che questo referendum
Noi abbiamo espresso però le nostre opinioni non è che i democristiani sono stati zitti ognuno ha espresso le sue opinioni
Io ho detto ad esempio la mia non vincolando nessuno ho detto la mia opinione
Che cioè ritenevo che questo referendum di per sé non avesse una grande importanza
E che tutta lei fasi
I discorsi che abbiamo sentito la retorica anche che l'ha accompagnato
Su
Sulle grandi novità che sarebbero venute da questo referendum e otto non ci crede
Era la mia opinione può darsi anche che mi sbaglio
Può darsi anche che da domani chissà cosa succederà non lo so
Anzi penso ancora qualche cosa di più penso addirittura che queste
Non lo so più che una riforma rischia di diventare una controriforma
Cioè se per riforma si intende
Così secondo
Nominalismo la tradizione neo con la pubblicistica
Per ciò che è avvenuto nel passato
Se per riforma si intende un fatto
Progressivo di movimento di cambiamento in avanti
Questa se non stiamo attenti rischia di essere una controriforma
Perché si è partiti dalla esigenza
Di attenuare il potere condizionante della macchina dei partiti
Liberalizzando in qualche modo la possibilità di iniziativa di intervento di giudizio delle cose politiche della società civile non organizzata nei partiti
E si rischia con la preferenza unica invece di
Rafforzare proprio i meccanismi e condizionante dei partiti e di limitare la possibilità di Scelta
Da parte degli elettori
Bisogna che riflettiamo su questo perché noi invece vorremmo poter utilizzare questo referendum
Se il referendum con il suo risultato diventasse invece
Nella interpretazione concorda dei partiti questo vorrei dire a Craxi
Diventa se una sollecitazione
Un incoraggiamento ad uscire dalle incertezze
Ad affrontare in Parlamento una riforma elettorale seria
Una riforma elettorale che colleghi veramente il voto dei cittadini alle formule di governo
Una riforma che dia maggiore sicurezza stabilita continuità di azione ai governi perché questa è l'aspetto di di fragilità del nostro sistema politico a fronte degli altri sistemi europei con i quali dobbiamo convivere e costruire insieme alla comunità
Ecco un sistema elettorale che io mi permetto di dire
E vicino alla proposta che noi abbiamo definito è formulato
Che non pretendiamo di imporre a nessuno ma la proposta che noi abbiamo avanzato quella che prevede sì la riduzione delle preferenze ma trasformando le attuali circoscrizioni elettorali riducendo le loro dimensioni
Un premio di maggioranza per le coalizioni vincenti che si presentino come tali quindi corresponsabili nell'impegno di governo
La possibilità della sfiducia costruttiva in sede parlamentare per cui nessun governo va in crisi
Se non si è costituita e formalizzata in qualche modo una diversa maggioranza nel Parlamento
Un abbassamento anche del quorum ai fini della elezione diretta per il senatore laddove abbiamo i collegi
Uninominali
Ecco questa è la riforma che è stata presentata dalla Democrazia cristiana e allora io dico stasera qui da campagna all'amico Craxi
Ecco usciamo dalle incertezze usciamo dalle declamazioni generiche è un po'retoriche sulla repubblica presidenziale o la repubblica parlamentare e avviamo in concreto sulla riforma elettorale un confronto serio e costruttivo
Che riassorbe e quindi anche in termini utili proficui la indicazione che è venuta chitarra referente
Perché io sono sensibile ai complimenti che ne sono stati fatti dall'amico lazzaroni
Ma
E che io ritengo indispensabile in Italia
Lavorare con una
Con una disponibilità
Una disponibilità a ricercare l'incontro la possibilità di collaborazione
Fra i partiti democratici che sono componibile in un impegno di governo che hanno
I partiti che hanno un denominatore comune rispetto ai temi decisivi della vita nazionale
E della vita internazionale per gli impegni che abbiamo assunto in Europa
E nel mondo
Qualcuno mi dice ma adesso il disegno
In fondo la situazione si può anche liberalizzare non c'è più quella
Quel pericolo del comunismo il comunismo è andato in crisi in tutto il mondo
Beh io ritengo che i partiti che tradizionalmente hanno avuto una linea di corresponsabilità nel governo del Paese dovrebbero continuare a camminare insieme
Naturalmente non basta soltanto la nostra volontà era nostra disponibilità bisogna che ci sia una corrispondenza
Io questo l'ho ripetuto Sempre lo dico ancora se questa corrispondenza non c'è
Nessuno deve adesso scambiare
Il modo equilibrato di porre le questioni da parte nostra come un atteggiamento di paura di pavidità
Vogliamo collaborare
E se la corrispondenza però non ci sarà non abbiamo nessuna paura di affrontare in qualsiasi momento il confronto elettorale in campo aperto perché siano i centri di cittadini agli elettori a decidere
Dell'ulteriore cammino dell'ulteriore corso del nostro Paese ma insisto
Insisto sulla utilità di ricercare il rapporto di collaborazione con i partiti con i quali abbiamo collaborato
Perché vedete
I comunisti e noi dobbiamo essere cristiani certe poiché Azzaro ci ha ricordato
Che
Ai i miti avranno erediteranno la terra
Ma i i miti del discorso dalla montagna sono visti in una prospettiva escatologica quindi di conclusione finale della storia
E quindi dobbiamo essere miti ma anche anche risoluti
E ad esempio lo siamo stati con i comunisti
Con i comunisti siamo stati risoluti perché e l'abbiam detto poi lo dicevamo
Abbiamo portato anche la documentazione della polemica nostra intransigente con il Partito comunista
Siamo stati intransigenti risoluti perché sapevano che
Se avessero vinto in Italia avrebbero portato il nostro Paese verso le stesse esperienze che sono state conosciute
Dai Paesi a noi vicini dell'Europa orientale e ci avrebbero portato verso quei disastri verso quelle
Verso quella
Quella rovina generalizzata in cui sono precipitati Paesi di antica tradizione culturale alcuni di
Alcuni Paesi che avevano una forte economia
Ne ne vediamo oggi che cosa è accaduto
E che cosa accade anche nei Paesi a noi vicini la Jugoslavia l'Albania cecoslovacchi alla Germania orientale i problemi che adesso pone la riunificazione tedesca per il divario incredibile che si è determinato fra la Germania
Dell'Ovest governata democraticamente era Germania orientale afflitta dalla dittatura comunista
Avete sentito il Papa in questi giorni in visita in Polonia
Di fronte a quale realtà se trovato eccome
E come sia difficile prevedere oggi anche sulle nuove strade della democrazia la possibilità di rinascita di questi Paesi tanto sono stati disastrati avviliti offesi umiliati ridotte in condizioni di miseria e di depressione
Questo è stato il comunismo fallimento storico del comunismo
L'Unione Sovietica
Cioè il Paese di gran lunga più ricco del mondo quello che ha
Le le le risorse più sterminate incredibili
E vero sentite Gorbaciov che ogni giorno gli appelli di Gorbaciov l'altro giorno è andato a ritirare il premio Nobel
Non passa giorno che non rivolga l'appello a angosciato accorato per ricevere aiuti dall'Occidente perché il Paese più ricco del mondo e ha ridotto alla fame
E allo sfacelo
E sull'orlo addirittura di
Dell'Anarchia della disarticolazione della guerra civile
Questo è stato il comunismo allora lì non potevamo essere tanto miti dovevamo essere risolutivo e lo siamo stati abbiamo salvato l'Italia guai se non fossimo stati risolute
Però
Però ha ragione alzare noi siamo cristiani e
E poi i colleghi parlamentari siamo sanno che anche in ordine al problema della criminalità noia
Noi siamo stati favorevoli a a a depenalizzare in qualche modo
Certe pene
Che quando ci siamo trovati di fronte ai pentiti pentiti veri quindi anche in sede politica
Noi dobbiamo a pressare il fatto che il Partito Comunista cambi cambi
E dobbiamo sperare che cambi veramente che imbocchi una strada una strada del tutto nuova
Ha operato una revisione critica
Per ha cambiato nome ha cambiato carte d'identità
Però stato sembra le botteghe oscure come indirizzo
è una è una via è un nome questo che evoca sempre cose un po'
Mi auguro
Se le cose un po'ambigue
Cioè
Però dobbiamo sperare che venga anche da lì qualche cosa di nuovo
Son pentiti ma
A un criminale o a uno che ha commesso dei reati o che ha commesso errori per cinquant'anni
E che poi si è pentito
E noi diciamo sì deve essere reintegrato pienamente la società deve trovare la sua strada concorrere anche Luís al bene comune
Però per un po'di tempo si può pretendere che il pentito non salga in cattedra per dare lezioni di moralità o per dire che cosa si deve fare
Repliche stasera Occhetto ha fatto un grande comiziale potevo scure dicendo che appunto il referendum vettura
Votato tutti smontato parte dei democristiani a moda Tennessee venga montato
Quindi non non è una cosa che può essere che uno si può attribuire come un risultato risultati adesso li vedremo le vedremo qui in Sicilia le vedremo in occasione delle altre
Elezioni
E dobbiamo incoraggiare questo partito a muoversi però ecco dobbiamo
Dire che debbono avere maggior umiltà siccome ho sbagliato tutto per cinquant'anni
E loro stessi ammettono che se avessero vinto in Italia
Avrebbero finito ha detto anche il filosofo Cacciari non l'ha ripetuto
Ha detto avremmo fatto le stesse cose avremmo fatto gli stessi errori che han fatto negli altri Paesi infatti non c'è un solo paese del mondo dove questa ideologia si è affermata
Che non ha che non abbia dato luogo attesi fallimentare ecco questa è la ragione per la quale credo che dobbiamo
Essere attenti prudenti e a riconfermare
Riconfermare l'impegno e la prospettiva e la ricerca
Di una corresponsabilità con i partiti che in modo più chiaro hanno camminato insieme a noi e sempre che vogliono camminare insieme a noi
Dicevo prima la nostra riforma deve essere mirata a dare maggiore stabilità ai governi
E da questo punto di vista non possiamo non esprimere l'apprezzamento all'amico Nicolosi
Che è riuscito a dare continuità al Governo Daloui presieduto e a realizzare se non mi sbaglio anche un primato del governo regionale
Privato che è andato che è andato anche oltre a quello che aveva realizzato l'indimenticato e indimenticabile amico Franco Restivo mi aveva preceduto per fare un governo per per sei anni che invece ho sentito che tu hai tre sotto il governo per sei anni e mezzo
E non è stato una cosa da poco perché in questi anni dei buoni risultati sono stati messi a punto e realizzati
Io sento un po'troppo di lamentazione ingegnere intendiamoci
Problemi li vedo sono drammatici voi avete toccato il tasto della criminalità e figuratevi se io non sono sensibile
A questo problema anzi lo considero il problema il problema più importante ormai
Non solo per la Sicilia è il problema più importante sul piano nazionale
Così come per gli altri Paesi industrializzati democratici paesi più avanzati oggi hanno questo problema
Al centro
E non più come fatto soltanto di giustizia o di moralità
Non ho come un fatto che che corrode il tessuto
E la convivenza democratica quindi che corrode la società con conseguenze
Imprevedibili da ogni punto di vista
Quindi non è un fatto soltanto italiano rete in America siamo arrivati nelle grandi città ormai non solo alle misure di emergenza
Ma siamo arrivati addirittura al coprifuoco
A Washington a una certa ora della sera non si può uscire non si può più circolare in alcuni quartieri
In alcune aree della città
Quindi ha un problema spaventoso perché è collegato e collegato al traffico della droga quindi
A criminalità non è più quella di tipo tradizionale soltanto è una criminalità diversa
Quindi io
Credo che poi sia condizionante condizionante in modo decisivo anche per le possibilità ulteriori di sviluppo economico
Qui non dimentichiamo che che siete andati avanti siamo andati avanti
Si dimentica che nel giro di pochi di pochi anni in fondo una ventina d'anni il il reddito medio pro capite e quasi quadruplicato
In Sicilia
Esistono qui tutte le condizioni
Tutte le condizioni
Per andare avanti
E per saldare la economia della regione con le aree più avanzati e più ricche del nostro Paese
E spesso si parla del divario ma il divario norme non è diminuito
Ma
Ma il divario è non è con are che similari il divario
E con le aree più ricche del mondo questo noi spesso lo dimentichiamo
La Lombardia e il Veneto la Padania l'Emilia sono
Per ragioni non di oggi per ragioni fortunate che sono aree fra le più ricche del mondo quelle che hanno la maggiore redditività
Sia nell'agricoltura che nell'industria
Rispetto a queste aree c'è un divario anche da parte di molte altre zone europee
L'importante è andare avanti che andare avanti in modo tale che la forbice finalmente
Si riduca ed esistono le possibilità
Perché la Sicilia
è la più bella regione d'Italia adesso non voglio offendere nessuno voi
Ma è certamente una delle più belle per me la più bella d'Italia
La capacità di lavoro la capacità di lavoro e di dedizione dei seicento dei siciliani non è assolutamente
Inferiore
Premesso
La intelligenza la fantasia
Il coraggio anche degli operatori economici
Non ha niente da invidiare su
è una regione dalla quale molti vorrebbero venire
Operatori imprenditori di altre zone
C'è la possibilità di fare affluire
Nuovi capitali nuove risorse
Io sottolineo queste cose perché se pensiamo seriamente come giustamente ha detto Nicolosi qui
E come ha fatto mettere bene puntualmente
Nel programma che è stato definito nella conferenza di Palermo i due mesi fa
Se vogliamo veramente andare avanti
Non si può pensare ad una politica a pioggia o di tipo assistenziale volo o di allargamento dell'Area di intervento della mano pubblica e delle partecipazioni statali
Se veramente andiamo in Europa dobbiamo metterci in testa che il nostro sistema produttivo
Si muoverà a sempre più con criteri dinamici di efficienza ricercando il massimo di remunerazione anche ai capitali investiti e quindi l'area della mano pubblica dovrà essere ridotta e incentrata soprattutto su alcuni settori strategici essenziali
Propulsivi in termini generali della vita economica
Se vogliamo lo sviluppo delle nostre regioni
Dovremmo pensare sempre di più alla iniziativa privata
Dovrà dovremmo come è stato creare le condizioni come è stato che come Regione creare le condizioni perché gli operatori economici possano lavorare intraprendere nuove iniziative
Aiutarci a diversificare il quadro della economia
Ma perché i capitali vengano perché gli imprenditori
Intraprendano le loro iniziative
Perché gli operatori economici più seri
Si muovano
Con decisione
C'è bisogno che noi garantiamo fra le altre condizioni quelle della legalità e della sicurezza ma questo non soltanto in Sicilia anche nelle Marche anche negli Abruzzi
Anche in Emilia anche in Lombardia perché la criminalità è un fenomeno che va estirpato dappertutto in tutte le regioni
Ecco perché dicevo la criminalità non la lotta alla criminalità non è più un fatto soltanto
Di moralità di giustizia no ormai
La barriera è l'ostacolo maggiore alle possibilità di ulteriore sviluppo della nostra economia in vaste zone del nostro Paese
Ecco perché la sfida
Che
è stata bene espresse qui anche nei giorni scorsi da dall'amico Scotti dal ministro dell'Interno
è una sfida importante
Che dobbiamo vincerla dobbiamo vincere
Io sono molto sensibile a queste cose che avete detto
Tendiamo c'è o non è vero i colleghi parlamentare lo sanno ma hanno attribuito a me addirittura il proposito di di
Di adeguare le pene in modo drastico in Italia ha detto che volevo reintrodurre la pena di morte per i reati più vergognosi e più infami
Non ho mai pensato questo perché io la la Costituzione nostra la conosco la rispetto
E credo anche che sia giusta la filosofia garantista che e ha ha pervaso un po'il sistema giudiziario nel nostro Paese dopo la esperienza autoritativa del fascismo
Credo che non dobbiamo rinunciare a certi principi
Quello che però io ho sottolineato in sede parlamentare nel Paese dovunque sono stato chiamato a parlare ed è una battaglia che continuerò a nome della Democrazia Cristiana
Quello che io
Denuncio è che spesso questa filosofia garantista è stata interpretata e viene ancora interpretata in modo tale da privilegiare spesso più chi commette reati che non le vittime dei reati stessi frequente dobbiamo intervenire
Quando sento dall'amico Scotti che l'ottanta per cento
Che dei reati
Per i quali si arriva a a provare la colpevolezza
E quindi a individuare il responsabile
Vengono commessi da gente che è stata mandata in permesso ho usufruito dell'indulto o o gli han dato la libertà provvisoria B lasciatemi dire che c'è qualche cosa che veramente non funziona
E che deve essere corretto
E qui siamo tutti impegnati vi dobbiamo veramente andare a fondo
Perché come abbiamo estirpato dal nostro Paese altre male piante dobbiamo estirpare anche la mala pianta della criminalità della criminalità organizzata e anche di quella diffusa
E specialmente di quella che si serve dei minorenni
Approfittando anche qui di una normativa lassista che ha previsto in modo eccessivo la depenalizzazione per i reati commessi dai minorenni quindi io
Capisco bene questo problema sono al vostro fianco
E direi che anche il giudizio che daremo nei confronti del governo via via che procederemo ma anche nel corso di questa legislatura della prossima
Il giudizio io loro la porterò prevalentemente ai successi ai risultati che sapremo conseguire nella lotta alla criminalità
E poi l'ultima considerazione quella fatta dall'amico Nicolosi
L'importante è il risultato di queste elezioni perché
Deve venire da qui una indicazione forte una indicazione
Unitaria unitaria
E io sono d'accordo con voi credo che la democrazia cristiana rappresenti
In questa situazione nella quale ci sono molte spinte disgregato anti molte spinte di soggetti
Dove delle aree più ricche quelle che ho ricordato prima le aree più ricche del mondo
Con la caduta della paura del comunismo serpeggiano anche tentazioni e distinti che sono perversi perché sono istinti
Egoistici
Talvolta ci sono anche
Delle venature
Vagamente e non tanto vagamente razzisti che che serpeggiano in taluni strati della nostra società
E che nel passato hanno alimentato anche esperienze politiche fra le più aberranti
Le più miserevoli ecco dobbiamo tener conto anche di queste cose
E non avere troppa indulgenza che spesso sento dire male leghe in fondo rappresentano anche esigenze giuste perché denunciano i disservizi
Le inefficienze le disfunzioni dello Stato ma che vuol dire ogni e ha
Adesso non voglio fare il paragone con i tre perché già questa ha suscitato qualche partizione Striggio rimanda venute in mente anche Hitler quando si è presentato
E in Germania con il suo nazionalsocialismo denunciava anche disfunzioni contraddizioni ed errori della repubblica di Weimar ma che significa questo noi dobbiamo guardare al fondo di questi fenomeni
Ci sono distinti perversi arroccamenti egoistici tendenze che devono essere combattute in modo risoluto con decisione
Allora anche per questo deve venire dalla Sicilia una indicazione forte
Forte una indicazione unitaria che rafforzi l'impegno della Democrazia Cristiana per una organica solidarietà nazionale
E ho sentito che il questi scriteriati quelli non so come definirle vogliono proclamare in questi giorni la Repubblica
La Repubblica del Nord perché poi si dovrebbe fare la Repubblica del centro e poi quella del Mezzogiorno e delle isole
Allora a Repubblica il centro io son del centro perché son delle Marche
Questa mia regione era fino a due decenni fa
Una regione povera perché era emarginata era fuori delle grandi direttrici del traffico dei viaggi dello sviluppo economico era un po'infatti si chiamava la marca
Le Marche erano marginale entro i confini
Questa oggi è diventata una delle regioni più ricche più ricche
Vent'anni fa ancora il sessanta sessantacinque per cento della popolazione era sull'agricoltura
Adesso è andata avanti un processo di industrializzazione
Che non ha interessato soltanto la zona costiera
Entrato lungo le vallate fino alle zone dell'entroterra
E ci sono condizioni di diffuso benessere
Ma come diventata così è diventata così perché al centro dell'Italia ha potuto un po'
Usufruire sia dei rapporti con il Mezzogiorno si dei rapporti con il Nord guai se facessimo una cosa come quella che voglion fare i leghisti
Te hai sottolineato giustamente le conseguenze anche disastrose dal punto di vista economico che ne deriverebbero
Per i lombardi per il bene del per i piemontesi per per gli emiliani
E poi riporterebbero la storia del nostro Paese indietro
Indietro
Da dove siamo usciti attraverso il sacrificio o di generazioni e generazioni di italiani che hanno lottato per
Realizzare la unità dalla nostra parte
Ho sentito
Ho sentito che
Comma noi vogliamo entrare in Europa dicono i leghisti no loro su questa strada
Non ci porterebbero verso l'Europa ci porterebbero verso una prospettiva di tipo balcanico che è quella che noi vediamo in questi giorni anche io Cusani
Guardate dove sono anche lì sull'orlo della guerra civile oltre che del disastro totale dell'economia
Verso le conseguenze che abbiamo visto
Per gli altri Paesi ordine
La Mobile Terrell e di
E questa piaga della ma che in seguito è insidiosa minaccia di corrodere il tessuto della società
Nazionale
Queste soglie impegni che sono stati assunti
Impegni nei quali si ricco
Io sono
Che su questa strada