Commissione Stragi rinvia il voto delle relazioni finali su Ustica, Gladio caso Moro, terrorismo in Alto Adige a dopo le elezioni politiche

La Commissione stragi nella riunione del ventisei febbraio approvato una proposta avanzata dal democristiano Granelli che rinvia a dopo le elezioni
Il dibattito sulle relazioni che riguardano i fatti più significativi dei quali la commissione si è occupata ad esempio la vicenda Gladio
La tragedia di Ustica gli attentati Riina Alto Adige e così via contro o questa proposta appoggiata dalla democrazia cristiana
Dal PDS dai repubblicani si sono pronunciati il verde Marco Boato de Julio per la Sinistra indipendente il radicale Cicciomessere
Il comunista Cipriani
Ne abbiamo parlato con Marco Boato senatore verde del Gruppo federalista europeo ecologista
Se è stata un compromesso come tu giustamente hai detto
E io uscendo dalla commissione giornalisti che me lo chiedevano detto in Coppa in politica a volte i compromessi sono necessarie
Si tratta di capire se sono buoni o cattivi compromessi io dico ho detto ieri oggi ripeto con più forza e si tratta e si è trattato di un cattivo compromesso e spiego subito perché
Un cattivo compromesso fra l'altro che temo faccia perdere almeno in parte io mi auguro non tutta almeno in parte quella fiducia che nei confronti dell'opinione pubblica e da parte dell'opinione pubblica la commissione Stragi sia pure con le sue travagliate vicende aveva riscosso in questi anni in particolare in quest'ultimo anno
Perché è un cattivo compromesso perché noi ci trovavamo ormai da alcune settimane di fronte a una pesantissima pressione io ho detto esplicitamente ieri in Commissione ripeto oggi qui a radio radicale a un vero e proprio ricatto
Da parte sia del movimento sociale che del gruppo della democrazia cristiana
Il Ufficio di Presidenza il rappresentante del movimento sociale Rastrelli aveva chiesto esplicitamente che la commissione venisse messa in letargo pensare l'espressione testuale usata per tutto il periodo elettorale
E aveva addirittura minacciato che se questo non fosse avvenuto ai suoi membri si sarebbero dimessi lui e Maceratini
E avrebbero quindi fu secondo loro ha fatto venir meno il plenum della Commissione e quindi impedito comunque il proseguo delle attività io non credo che le loro dimissioni avrebbero impedito affatto
Il prosieguo delle attività mancherebbe altro che ogni membro che si dimettesse da una commissione era bloccasse questo non sta né in cielo né in terra era la fesseria grande come una casa però la minaccia c'era stata e comunque la richiesta era della messa in letargo da parte della democrazia cristiana c'era stato un esplicita richiesta di bloccare le attività della Commissione
Nel corso di tutta la campagna elettorale e esplicitamente nella seduta di ieri nel primo intervento quello del capogruppo otto otto e c'era stata la dichiarazione che se queste richieste non fosse stata accettata nella sua integralità senza alcun possibile compromesso
La Democrazia Cristiana avrebbe fatto venir meno il numero legale o comunque per parte sua non avrebbe più partecipato ai lavori poi numero legale dipendeva anche dagli altri membri
Quindi messi in modo esplicito è un po'brutale letargo la democrazia cristiana in modo un po'meno esplicita un po'meno brutale
Ma conta di più il peso politico che non è il linguaggio usato avevano fatto la stessa identica richieda commissione in sonno ma non è morta
Ecco tu hai usato un'espressione che io non volevo usare ma che pensavo certamente la commissione non è morto e nessuno ha voluto formalmente la potrebbe far morire perché giuridicamente scade istituzionalmente scade il due luglio
E ovviamente si tratterà di porre semmai io mi penso che questo sia un obiettivo da porsi chi di noi ci sarà nella prossima legislatura immediatamente appena insediate le nuove Camere il ventitré aprile fare immediatamente una legge di prosecuzione dei lavori la commissione anche oltre il due luglio almeno per tutta la parte che oggi fino ad oggi la commissione non ha ancora esaminato
Il problema è questo che la soluzione di ieri tu hai citato Granelli il primo firmatario della mozione dell'ordine del giorno votato ieri da manda la maggioranza è stato tot
I firmatari anzi sono questi bene che magari gli ascoltatori lo sappiano otto otto democristiano Maciste PDS Granelli democristiano Ferrara salute Partito Repubblicano Zamberletti DC Bellocchio PDS buffoni socialista Casini
Democristiano Lipari democristiano e poi c'è stata una dichiarazione di voto entusiasticamente a favore da parte di Maceratini del movimento sociale
Questa con questo ordine del giorno la commissione in cella tarda entra in letargo per di svegliarsi ipoteticamente
L'otto aprile per quanto riguarda la presentazione di emendamenti alle quattro relazioni
Su Ustica Gladio Caso Moro
E Alto Adige nata sull'Alto Adige ci sarà una pluralità di relazioni presumo tre una mia una di Bertoldi e una di Theater stesso e e entro il ventidue aprile la commissione d'dovrebbe tassativamente concludere la discussione su questa parte poi resta aperto tutto il resto nato qual è stata la posizione del presidente della Commissione e la posizione del presidente della Commissione era del a me è sembrato di grande imbarazzo perché si è trovato in qualche modo ostaggio devo dire non entusiasta ma ostaggio della democrazie cristiane in questa richiesta
E nel momento in cui il PDS con una scelta che io non ho condiviso che ho considerato un po'suicida per quanto riguarda il PDS a avallato con con questa ordine giorno ha detto di compromesso ma che secondo me o numeri compromesso o è un pessimo compromesso perché recepisce tutte le richieste
Del gruppo della DC nel momento in cui PDS ha cambiato di centottanta gradi la posizione assunta la mattina la mattina il PDS era sulle posizioni pressoché convergenti con la mia con quelle già messe nere con quella di di luglio
Con quella di Cipriani nel pomeriggio ha accettato questo terreno a quel punto obiettivamente Gualtieri si è trovato scoperto quindi io non me la sento di accusare Gualtieri ci sicuramente non esce bene neanche lui da questa vicenda però ed è l'ultimo che io mi sentirei di accusare ovviamente lui si è trovato prigioniero di un gioco di di di di forze politiche che a quel punto essendo convergenti di una sorta di governissimo prefigurato perfino con l'adesione venisse lui si è trovato totalmente esatto cosa chiedevamo noi ed io ho presentato un ordine del giorno che ha sottoscritto anche Cicciomessere poi anche de Julio è a favore del quale ha votato anche Cipriani abbiamo tratto in quattro che diceva molto semplicemente questo preso atto della presentazione delle relazioni Gladio Ustica ora Moro e di quella preannunciata sull'Alto Adige
La commissione decideva di dedicare la giornata di oggi
Perché oggi giovedì era già convocata la commissione d'e state disdette ieri a discutere queste relazioni proseguendo perché presumibilmente una sola giornate per discutere di questo complesso di questioni non sarebbe stato sufficiente proseguendo nelle giornate del trader quattro marzo quindi noi ci facevamo carico anche noi del lasciare libero dai lavori della Commissione dal cinque marzo al cinque aprile il mese strettamente inteso di campane tra le non per ragioni istituzionali ma per ragioni di opportunità politica
Ma dicevamo abbiamo ancora una seduta convocata quella di giovedì ventisette febbraio col convochiamo neanche due per il tre per il quattro marzo facciamo il dibattito sulle quattro relazioni arriviamo al voto finale eravamo anche disposti eventualmente a non arrivare su tutte al voto finale si poteva arrivare su Ustica si poteva arrivare eventualmente su Gladio magari non su tutte l'urto finale
Ma questo l'avremmo visto dopo l'avremmo visto alla fine del dibattito ma ci sembrava assolutamente poco responsabile nei confronti dell'opinione pubblica
In cui recedere così brutalmente totalmente dal nostro compito qui voglio dire una cosa che ho detto ieri in Commissione mi ha fatto molto piacere vedere oggi di un commento di Lietta Tornabuoni sulla seconda pagina della Stampa di oggi
Io ho detto ieri questa concezione delle elezioni
Come il momento inquinatori inquinante che fa un po'schifo che bisogna in cui bisogna mettere da parte i grandi argomenti politici che sono stati toccati
In tutta questa vicenda è una concezione antidemocratica reazionaria totali Zarja totalitaria delle elezioni le elezioni sono certo con un conflitto perché giusto in democrazia che ci si abitua conflitto sono in momento supremo di espressione della sovranità popolare e la sovranità popolare per esprimersi al diritto e noi abbiamo il dovere di dargliela personalità popolare cioè i cittadini cittadino arbitro per citare la bella espressione di Ruffilli di Ruffini
Di Ruffilli domando scusa
Il cittadino a di Roberto Ruffilli il cittadino arbitro ha il diritto e noi abbiamo il dovere di dare degli elementi di valutazione per cinque quattro anni abbiamo lavorato su queste inchieste come concepibile che nel momento in cui il cittadino si deve pronunciare sulle forze politiche in uscita dalla decima legislatura e che si candidano per l'undicesima non abbia gli elementi essenziali di valutazione esattamente riferiti a temi che hanno riempito pagine e pagine tutti i giorni dei giornali da anni a questa a questa parte poi poi ci può essere chi ed è vero questo succede strumentalizza in campagna elettorale USA forme demonizzare anti demagogiche oppure forme di affossamento di di di manipolazione eccetera ma il cittadino sarà chiamato a giudicare anche su questo io ho sempre detto che su tutti questi argomenti bisogna avere il massimo di equilibrio il massimo di rigore non fare polveroni non immaginarsi grande vecchi avere la ricerca della verità storica come unico obiettivo non tutti hanno mantenuto questo stile
Non tutte però io credo che è giusto che i cittadini possano giudicare ad che il modo in cui in campagna elettorale di queste argomenti si parla ovviamente se ne parlerà comunque ma sarebbe stato molto più forte che se ne potesse parlare su relazioni presentate al Parlamento e tramite il Parlamento all'opinione pubblica vedo che l'età Tornabuoni dice esattamente le stesse cose che ho detto io ieri in Commissione stragi e mi fa molto piacere perché è veramente una concezione
Reazionario una concezione totalitaria dei come se le elezioni fossero un momento brutto della democrazia asso nel momento più solenne più importante la democrazia
A proposito di polveroni cosa pensi delle dichiarazioni rese dal democristiano Taviani sulla organizzazione Gladio e ancora delle affermazioni fatte dal dici Mazzola sulla uccisione di Moro ricordiamo come Mazzola sia stato sottosegretario alla presidenza del consiglio sul finire degli anni settanta quando il leader DC venne sequestrato con la delega sui servizi di sicurezza e come Taviani sia stato praticamente il promotore della organizzazione Gladio si tratta di cose che non sono state dette e quando rito di due esponenti democristiani sono stati ascoltati dalla commissione
Ci sono due questioni di merito e di metodo e secondo me si è fatto un errore ieri ha fatto un errore il presidente Gualtieri quando ha rischiato di travolgere il merito per un'obiezione giusta di metodo cioè sul metodo hanno sbagliato sia il senatore italiani che il senatore Mazzola a dire queste a fare queste dichiarazioni fuori dalla sede della Commissione stragi non avendo le in precedenza
Fatte alla Commissione stragi che pure li aveva interrogati li aveva ascoltati come testimoni preme non è che non si possa discutere queste cose al di fuori Commissione che se sarebbe risibile
è che entrambi sono stati ascoltati a lungo dalla commissione e avrebbero in qualunque momento potuto chiedere di essere anche riascoltate se avessero avuto resipiscenza di memoria o ripensamenti e entrambi non hanno parlato di questi argomenti di fronte alla Commissione quindi la critica di metodo è sacrosanta
Io ho trovato molto sbagliato in questo modo travolgerà anche il merito che distinguo per quanto riguarda Mazzone a mio parere ha fatto delle considerazioni fondate sugli interessi strategici dell'Unione Sovietica della fine degli anni settanta e sul ruolo reca che vede il servizio segreto sovietico di allora
E sugli interessi strategici del degli Stati Uniti d'America d'altra parte sul ruolo della CIA
Con queste considerazioni che amo così di scenario internazionale all'interno del quale si è collocato obiettivamente comunque il sequestro Moro sono considerazioni plausibili io non vorrei che si facesse un corto circuito
Che da queste considerazioni automaticamente si le si proiettasse sulla dinamica del sequestro Moro sulle conclusioni del sequestro Moro su cui le stanno aperti degli interrogativi alcuni sono stati posti nella relazione che è stata presentata dal gruppo di lavoro non tutti da me condivisi ma comunque di quelli su quelli bisogna bisogna confrontarsi però proiettare uno scenario internazionale i servizi segreti rischia di non far capire più nulla ma chi è stato allora è stato l'Unione Sovietica insomma è stata la CIA sono stati gli americani
Vedo che fra l'altro Mazzoleni intervista televisiva che ha dato ieri ha ricordato poi il contributo positivo che gli americani hanno dato per la liberazione generale dose ma Rip e tutta mente il ministro dell'Interno Rognoni e per quello che risulta agli atti vero quello che ha detto Rognoni ha rivendicato il ruolo dei servizi italiani e degli organi di polizia italiani nella liberazione del generale Dozier
E anche la meccanica Porta a porta esattamente questo la meccanica della liberazione come avvenuta e escludendo che ci sia stata una intromissione diretta dei servizi americani che se ci fosse stata sarebbe stata meritoria perché si trattava di liberare un loro generale che era stato sequestrato
Però tutto quello che si sa sul sequestro generare dosi sulla sua liberazione porta a ritenere che se una collaborazione c'è stata non è stata quella che è servita a liberarla
Ripeto rievocare forme di grande vecchio poi questo punto di grande vecchio bipolare da una parte gli Stati Uniti America d'altra parte l'Unione Sovietica io non credo che porti molto lontano diverso è ritenere che nei confronti del sequestro ci siano state gravissime omissioni da parte dei servizi italiani
Ci si era state compiacenze ci sia stato magari l'interesse a non ritrovare Aldo Moro vivo ci sia stato un lasciar fare eccetera questo e sono interrogativi enormi restano aperte su tutta la vicenda delle del l'inchiesta di allora sul sequestro di Moro e sul comportamento dei servizi che come poi abbiamo tutti saputo erano tutti governati da uomini
Appartenente alla P due ma dal dire questo al fare il corto circuito internazionale ce ne passa un'enormità
Si tramuta uno scenario in una spiegazione casuali causale
E se si vuol far questo bisogna portare via elementi io non escludo che Mazzola cosa averle però siccome l'ho letto e l'ho ascoltato mi pare che in realtà più che una raffigurazione uno scenario non sia riuscito a fare
La seconda cosa invece riguarda Taviani italiani ha detto una cosa
è di un'importanza enorme
Ma dimenticavo di ricordare riferimento grave di Taviani alla strage di piazza Fontana di grande il vero cioè quando diciamo grave non è che è grave che l'abbia detto è sbagliato che l'abbia ritenuta in non l'abbia detto alla Commissione stragi ma quando il senatore Taliani dice io ritengo che se Piazza Fontana sia stata una strage i cui autori sono stati coperti dei servizi segreti
E che poi abbia avuto un esito di quella dimensione cioè la strage
Che non avrebbe pur dovuto avevo voluto avere per un errore di orario nel collocazione a bomba dice una cosa che secondo me è assolutamente vera e il fatto che Tajani oggi la dica radice nel novantadue
Ed è grave che la dica sulla nel novantadue ma è importantissima è importantissima allora è giusto contestare il fatto che non abbia detto di fronte alla Commissione ma sembra quasi dalle reazioni che ha avuto Gualtieri che hanno avuto altri che io non condivido
Che si sperasse che si auspica se che magari italiani stesse zitta
Fosse stato e sarebbe stato meglio perché siccome era cominciata di queste cose non le ha detto a questo punto se le sarebbe portate nell'al di là il giorno mi auguro il più lontano possibile per lui che se ne fosse andato al di là ma io invece considera sbagliato nel metodo ma sacrosanto nel merito che Taviani abbia detto queste cose è meglio tardi che mai Taviani e certo ha detto una cosa che molti pensano sia vera ma diverso è che la dica Roberto Iezzi e anche Marco Boato pur senatore e membro della Commissione stragi diverso e che la dica un uomo che è stato per a moltissimi anni prima mi visto che la difesa e poi ministro dell'interno della Repubblica italiana e che come ministro dell'interno è stato liquidato alla metà degli anni Settanta quando a un certo punto ha respinto la teoria allora degli opposti estremismi e ha indicato la matrice nera delle stragi
Perché questo avvenuto nel settantaquattro che italiani allora di Sciolze rate che Taviani non era un uomo è un uomo sempre stato di assoluta fedeltà atlantica e l'uomo fondatore di Gladio sostanzialmente e l'uomo che sta alle origini politicamente della nascita di Gladio
Ma un uomo come questo che è stato sempre in qualche modo un baluardo occidentale nel governo italiano che sia stato liquidato dal ministero interno a metà degli anni settanta quando a un certo punto aveva disciolto la divisione Affari riservati dello stesso ministero dell'Interno
E che in un certo senso aveva fatto delle dichiarazioni molto forti allora mi pare al settimanale Panorama ero interista panorama che lui fece e che oggi dica una coda di questo gene su Piazza Fontana io ritengo importantissimo che l'abbia detta che abbia deciso di rivelare una sua convinzione e così importante perché è una convinzione che in qualche modo getta da parte di un uomo avuto altissime responsabilità istituzionali anche se non sessantanove Taviani non era né ministro né interno né ministro alla Difesa nel sessantanove questo è significativo che abbia detto questo anche se così tardivamente e quindi insisto non cade non fare un polverone per cui a come mai gli hanno detto cose così gravi beh intanto l'ha detta alla vetta e ha detto una cosa che ha una rilevanza enorme è ovvio che la commissione Stragi dovrà a risentire il il senatore Taviani almeno questa la proposta che io farò positivamente appena ricomincerà la sua attività ordinaria dopo le elezioni grazie al senatore Marco Boato