Meeting di Rimini 2015 - Scuola: statale o paritaria purchè sia migliore

Buongiorno Benvenuti al dibattito scuola statale o paritaria purché sia migliore
Che
Completa
La serie di incontri sull'educazione sul capitale umano
Che ci sono stati
E ci saranno in questo meeting dell'ultimo stasera alle sette
Che evidentemente hanno un
Importanza particolare
Ma questo evidentemente
Il dibattito
Più importante sotto il profilo della del respiro
Come giudizio sulla situazione attuale
Perché
All'interno non solo di un percorso di questo meeting
Ma è all'interno di un percorso di lunghissimo periodo
Perché discutevamo di questi temi
Negli anni Novanta quando per esempio nel novantasette Luigi Berlinguer venne qua come Ministro della pubblica istruzione prima
Di varare le due leggi sull'autonomia sulla parità che come ho sempre detto in pubblico ripeto rimangono il punto di riferimento sulla scuola insuperato come visione
Allora siccome repetita iuvant o
La goccia scava la pietra noi pensiamo che andando avanti a riprendere questo tema
Si arriverà a dei risultati già la legge che è uscita va come principio almeno in questa direzione ma
Evidentemente il dibattito culturale che diventa politico è il centro e quest'anno abbiamo voluto fare una novità non solo per il ritorno graditissimo di Luigi
Qui tra di noi ma anche perché nel trattare il tema autonomia parità
Vogliamo far vedere che per noi il problema è la concezione no ma la difesa di una parte
E quindi siccome tante volte abbiamo portato degli esempi che riguardavano la paritaria questa volta vogliamo portare prima una visione che mostra anche sotto il profilo culturale
Una
La complementarietà quello che ha fatto e fa sul problema sul fatto sul sull'aspetto politico Luigi e poi è un esempio
Scuola autonoma di diritto pubblico che
Risponde a queste risultati allora insieme
A Luigi
Che
Berlinguer abbiamo tra di noi
Susanna Mantovani docente di Pedagogia generale sociale all'Università Bicocca
Che sicuramente
Uno dei punti di riferimento più importanti della paglia COGE in Italia e della
Dello sguardo sul sull'istruzione
E poi Claudia giudici che è Presidente dell'istituzione delle scuole nidi d'infanzia del Comune di Reggio Emilia e membro del CDA a dire il dieci il tre
Che forse non tutti sanno ma è una scuola studiate in tutto il mondo studiata dai
Ma un premio Nobel
Sul capitale umano e studiata in America comune esempio
Di scuola di qualità allora oggi per parlare di autonomia apparenta a parleremo in questo modo in modo tale che impariamo qualcosa di nuovo e mostriamo che noi vogliamo una concezione
Una mentalità diversa su tutta la scuola quindi comincia Susanna Mantovani poi
Claudia giudici e finisce Luigi Berlinguer
Grazie grazie di avermi invitato io avvenuta il meeting qualche anno fa parla di università ma sono particolarmente lieta di
Parlare di un tema che ci porterà a parlare di bambini e di scuola dell'infanzia cioè delle radici
Dell'educazione che sono il campo dove io mi sono impegnata di più negli anni del mio impegno di ricerche universitario date mi dà il tempo che non ho l'orologio es
Io non l'ho non ce l'ho detto quindi grazie
Innanzitutto per avermi invitato e per essere qui al titolo a questo bel titolo di aggiungere solo una parola la scuola migliore
Però tutti
Spendo due minuti a Dio e quelle per condividere con voi qualche idea molto diffondo molto anche molto semplice di quella che io credo
Sia la scuola migliore cioè la scuola è migliore se buona però tutti e torniamo un attimo su questo tema che ormai è tema molto sottolineato anche da tutti i documenti più importanti europea internazionali
Una scuola di qualità migliore però tutti a una scuola che è un conoscevo rispetta tutti i suoi allievi e anche il patrimonio culturale e
La conoscenza c'è che da sento un messaggio di
Riconoscimento di interesse ed io rispetto al patrimonio culturale
è una scuola che sollecita la passione però lo studio e la sosta sollecita la sostiene
è un termine su cui io torno perché il termine passione significa non soltanto desidero io ma anche sforzo impegno qualche volta anche sofferenza la intendo in questo senso indica secondo me è una star impegnativa
E la scuola migliore e quella che Duca
Alla cultura
A voi conosce mento culturale alla passione per apprendere e anche il senso di responsabilità quindi una scuola che mette al centro i ragazzi i bambini gli studenti mentre
La scuola come ambiente fisico e gli insegnanti che vi lavorano fanno quel ruolo fondamentale ma in qualche modo di Baxter Ige permettetemi che lo scafo Oldrini sostegno perché queste cose possano avvenire
E allora
Torno su alcuni di questi concetti prova ritornarci
La scuola migliore possibile deve essere la scuola però tutti i bambini tale di alta qualità
Però tutti i bambini e tutte le bambine tutti i ragazzi e tutte ragazzi che vivono nel nostro Paese
Qua siamo in Italia
Per tempi lunghi
O per tempi brevi e però potevo rispondeva il diritto di tutti senza escludere nessuno nessun bambino
Che ha integrato e tutto il suo i sensi nessun bambino che anche a delle disabilità nessun bambino che ha patrimoni e storie di vita diversi
Vede se ha una scuola buona di qualità è necessaria di questo io sono profondamente convinta la collaborazione e l'integrazione fra tutti i diversi soggetti che possono realizzare le offro io la
Senza contrapposizione abbiamo bisogno di tutti coloro che si impegnano nella scuola e che hanno delle esperienze educative pedagogiche di qualità da mettere in campo il diritto all'accesso
E il diritto alla qualità
Ma abbiamo un problema di dispersione polivalente mentre nella scuola dell'obbligo ma diamo anche un problema di accesso perché non tutti i bambini e ragazzi hanno lo stesso accesso alla scuola
è un elemento fondamentale più a garantire il diritto al benessere di tutti i bambini bambine e ragazze e ragazzi mi metto su questi due concetti
Perché il concetto del benessere dell'accesso sono tra quelli più sottolineati negli albo degli nuovi documenti internazionali
Europei e anche quello dei diritti nella convenzione diritti dell'infanzia in cui la definizione di benessere grazie al cielo sia ampliata
Poi guarda evidentemente i bisogni fondamentali che riguardano la vita io rispetto della proprietà ma riguardano anche la possibilità di espandere al massimo le proprie potenzialità
Cognitive emotive espressive in generale umane quindi se noi ci mettiamo nell'ottica del diritto all'accesso
E nel diritto al benessere vede né del Libano delle esigenze anche l'impegno che possiamo avevate una scuola di qualità
Proprio però questo io penso che non sia quindi così importante discutere di chi gestisca una scuola
Ma quanto e prima di tutto seconde questa scuola che già l'ansia e da
Di accesso qualità rispetto e benessere come fa a promuovere alle
A seguire
Su come investire le risorse pubbliche nel modo più produttiva nazionale su come valutare e verificare che vengano spese bene e utilizzate bene e come sosteneva che scuole tasse miglioramento costante quando non ce la fanno
Credo in modo semplice ed aveva dato alcuni dei
Delle parole
Valutazione miglioramento
Ampliamento delle risorse per le scuole medesime che sono dibattute anche se a volte con una terminologia più burocratica nel quotidiano
Uscendo dalla contrapposizione ma non dalla dialettica che è utile in modo da non adagiarsi mai e per cercare anche in competizione gli argomenti migliori
Tra scuola statale e scuola paritaria
Perché le scuole statali sia le scuole paritarie hanno
Compito comune di garantire a tutti io ITI all'accesso il diritto alla qualità il Deotto al benessere come l'abbiamo definito e in questo senso sono tutte pubbliche a mio avviso
Però
Le risorse vanno conquistate e
Sono
Una
Il dialogo
E so esuberi proiezioni cioè oggi io mi sono se sappiamo che non ce ne sono molte penso però che proprio il fatto che siamo in un tempo in cui le risorse sono limitate ma il tema della sostenibilità
Come tema realistico etica un tempo entrato in prima linea in tutto deve entrare lo anche nel nostro né pensando di educazione parlando alla scuola
Per creare il meglio possibile ma che sia sostenibile nel tempo questa sia un'occasione trust prevale
Non la dialettica come ho detto ma gli steccati e le contrapposizioni perché abbiamo bisogno delle risorse
Bene utilizzate
Bene
Verificate nel loro utilizzo bene gestite per garantire i bambini e ragazzi del nostro Paese e quindi alle loro famiglie i
Tra i temi di qualità di cui abbiamo parlato quindi una scuola di qualità di eccesso di benessere ma anche di sobrietà e di responsabilità
Queste mi sembrano gli elementi principali
E
Avendo in mente senza steccati del una prospettiva di valori comuni essenziali e di tutti io sono convinta in questo mondo così difficile so che io perché è stato uno splendido dibatte torta Kallon
E vai via
E
O le di cui ho letto e a cui mi dispiace non aver potuto partecipare sono profondamente convinta occupandomi in questi ultimi anni impedita in interculturali che quello che ci rende possibile ove conoscerci
E dal Comune è comunque maggiore di quello che ci differenzia e che divide e quindi su questo bisogna puntare sulla cultura sui patrimoni culturali neanche sulla scuola che attraverso un contesto
IV trasmetta il valore dell'infanzia pur secondo tema vado velocemente più sfaccettato etichettati Deutsche
Ed è una discussione più approfondita e anche più complessa penalmente questo momento e il tema della scelta della scuola da parte delle famiglie
La scelta è un
Scelte selezione sono due parole che vanno insieme anche nella loro da giudici è un tema più delicato
Anche nella scuola pubblica comunale o statale nella scuola di Stato in realtà ci sono scelte non sempre trasparenti non sento occulte
Sappiamo benissimo avvolto occulte sappiamo benissimo che i genitori che hanno più strumenti culturali economici che conoscono i luoghi
Si vedono quella Sezione soprattutto nelle scuole superiori quella classe quindi scelgono rispetto a chi nonna tutti gli strumenti per fare gli atti allo stesso modo in cui scelgono un tipo di scuola
Ecco io credo che anche il diritto di scelta sia molto importante ma sia successivo alle garanzie di qualità
Di accesso di benessere per tutti date da tutti i soggetti a cui prima facevo cenno ma anche su questo credo ci sarà in futuro altro modo di discutere
Ecco
Su questo se questo è il quadro che io ho tentato dal mio punto di vista di delineare brevemente
E aggiungo un ultimo tema
Legato alla scelta si parla della scelta si parla anche della selezione nella scuola perché si parla del merito
I timori sale quest'ultima considerazione prima di passare a dire due cose sui piccoli e passare la parola Claudia giudici in mente qualcosa molto importante ma il merito si riduca
Perché noi conosciamo il merito vuol dire riconoscere chi si è impegnato ma anche chi è responsabile
Di impegnarsi per il bene di tutti e l'educazione al neo eletto deve cominciare immediatamente in tutte le scuole generando il sì M. sostegno e anche senso di responsabilità qualunque sia la scuola che si frequenta e all'ora io credo
Che ci sia un settore
Per questo sono particolarmente lieta di essere qui di cui forse non si è parlato molto in questi grandi consessi e quello della servizi delle scuole per l'infanzia quello che oggi in Europa vengono chiamati Licci ai fini dell'testualmente al
Mettendo insieme educazione istruzione cura come elementi inscindibili che è già nel nostro Paese se in atto mostra quanto tempo di collaborazione tra diversi tipi di agenzie che non stanno
Qualche volta sì ma molto meno che in altri settori si contrappongono tra pubblico e poi dato statale Avitabile del sistema delle scuole d'infanzia
Cioè dalla loro nascita nel sessantotto la legge diceva che lo Stato sarebbe intervenuto
Solo laddove le scuole non esistevano già le scuole per i bambini e le scuole c'era l'anno
Nei comuni nei grandi comuni ce ne sono meno al sud del nostro Paese come io uso diretto
Nei Comuni intorno alle chiese c'era una delle scuole di comunità Milano ancora oggi il Comune di Milano gestisce l'ottantacinque per cento delle scuole dell'infanzia qui delle scuole paritarie se si chiede al Ministero
Fino a poco tempo fa ti dava insieme le scuole comunali delle alta alle scuole in questo panorama ci sono le scuole comunali le scuole del privato sociale i servizi per la prima infanzia del privato sociale
C'è lo Stato e
Questo sistema interagisce già molto di più che non ad altri livelli di scuola qualche in qualche volta in modo molto bio pulso questo periodo sarà l'esempio di Reggio Emilia di cui ci parlerà Claudio giudici dans do un esempio di come si possa collaborare attraverso progetti formazione comune impegno comune nell'accesso a Traverso meccanismi quali l'accreditamento quali anche l'esternalizzazione già messi in atto in maniera più ampia più ricca
E c'è in questi servizi un sapere da lei gestionale organizzativo che massimizzare le risorse pur cercando di creare luoghi belli che rispettino il valore dei bambini
Che Telethon possa essere un'ispirazione se non un modello anche per altri livelli di scuola però questo mi fa veramente molto piacere poteva letti in questo
Luogo si possa anche parlare di questo di questo livello di scuola servizio scuole dell'infanzia che hanno queste caratteristiche sono anche il poi occasione in cui le famiglie con i loro bambini si incontrano e si può presentarlo in pubblico
Sulle prime poi esprime esperienze di cittadinanza in qualche modo tra genitori in cui non ci sono più tanto spesso nel nostro Paese doppi amicali che
Producono bambini nello stesso periodo quindi in cui molte volte la genitorialità porte isolamento cioè la prima esperienza di importo e quindi anche in qualche modo alla prima esperienza di cittadinanza
Reggio Emilia è stata veramente una poi pista in questa
Dialogo dalla tipi diversi di scuola
C'è un problema resta una da generalizzare ma
La legge la legge recentemente approvata parla di un sistema integrato ne parla lei ne può parlare perché esperienze di integrazione esistono nel nostro Paese
Quindi e su questo concludo se non ci muoviamo se ci muoviamo verso le scuole migliori pensiamo alle scuole migliori oltre gli steccati
Dobbiamo Pent pensare le come delle nicchie puntuali e delle nicchie di sviluppo
La scuola luoghi né in cui i bambini e genitori qua Paolo dei piccoli i bambini e genitori i ragazzi e genitori si incontrano e possono trovare sia noi riconoscimento di ciascuno della sua straordinaria diversità
Ma soprattutto dei fine delle responsabilità comuni pensando al futuro di tutti noi con autonomia
E sala c'è otto Luigi Berlinguer
Che ci parlerà di questo e come si possa abilità che sono in poi IMI e le condizioni gli ingredienti fondamentali per avere una garanzia di una qualità a disposizione di tutti grazie
Infine
Ringrazio moltissimo per questo invito
A
Esso dovrebbe esserci un power point che accompagna la mia presentazione a confrontarci eccome fermiamo ecco
A confrontarci sul tema molto importante già nelle parole di Susanna Mantovani queste emergeva e anche dall'introduzione del processo ditte ad limite sempre molta acqua alle quindi quale politiche per una scuola di qualità purché sia migliore come diceva giustamente Susanna Mantovani e per tutti
Io porto a questo dibattito con un contributo come veniva detto che è quello dell'esperienza dei servizi educativi zero sei gli anni della città di Reggio Emilia
Quindi cercherò nel mio contributo di mettere in evidenza anche con alcuni passaggi storici
Delle scelte pedagogiche politiche e gestionali aspetti che sono sempre strettamente intrecciati
Che sono state compiute e che ci consegnano un patrimonio per la città ma non solo per la città particolarmente prezioso è importante
In questo racconto che vi farò cercherò di evidenziare come veniva detto l'esperienza delle politiche del comune di Reggio Emilia quindi il sistema pubblico integrato così come
Si è costruito a partire dall'esperienza delle dei nidi e delle scuole dell'infanzia comunali quindi scuole paritarie paritarie degli enti locali
E quindi queste un'esperienza che a più di cinquant'anni e in questo lungo viaggio io che sono anche una
Di nuova generazione
Si riconsegna una tentativo costante di ricerca di qualità per tutti i bambini
Con la consapevolezza che cambiare la vita dei bambini essenzialmente cambiare la nostra città
Quindi regimi di una città che ha cercato di mettere al centro sempre come obiettivo quello di rispondere al diritto all'educazione
Di tutti i bambini
Attraverso la qualità dell'esperienza di cura di benessere ed educazione
E contemporaneamente rispondere al diritto bisogno di conciliazione di vite lavoro dei genitori questo mi sembra un passaggio importante perché talvolta poi spesso con Susanna Mantovani ne parliamo
E soprattutto rispetto ai servizi educativi diverso e talvolta gli accenti questi vengano messi come in contrapposizione è invece una grande ricerca di conciliazione e di diritti
A Reggio Emilia come sapete somma è un'altra medie città dell'Emilia-Romagna chi ha una lunga tradizione di educazione laica prescolare
Lunga tradizioni di impegno della società civile ispirato ha un'idea di educazione come bene comune
Questa è sempre stata la bussola di orientamento delle varie politiche scelte che si sono succedute
E tra
I vari aspetti che
A me ha sempre
Colpito molto ecco sempre trattenuto anche quando mi sono trovata a ricoprire l'incarico che che ricopro e questo passaggio nel mille novecentoquarantacinque
Al
Dal termine della seconda guerra mondiale fu aperta e fu costruita mattone su mattone in un territorio della nostra città una scuola
Laica che porta la scritta di King dei cittadini che la costruiranno uomini e donne insieme abbiamo costruito i muri di questa scuola perché la volevamo nuova e diversa per i nostri bambini
Credo che qui ci sia un messaggio forte di una metafora potentissima ricostruire a partire dai bambini e in questo nuove di versa una bussola di ricerca costante di qualità
Ma propone anche secondo me questa esperienza una ribaltamento sostanziale che nel dibattito di oggi mi preme sottolineare
Non lo Stato che crea un servizio che fornisce un servizio
Ma cittadini che costruiscono e gestiscono una scuola nuove diversa per i bambini
Che si impegnano come cittadini a sostenere e a dare cittadinanza I diritti dei bambini insieme ai diritti dei genitori e soprattutto delle madri
Quindi l'esperienza educativa di Reggio nasce
Da questo gesto di partecipazione come molte realtà nel nostro Paese di solidarietà
Di corresponsabilità forte
Un impegno civile soprattutto delle associazioni femminili che si è saltato con gli intenti politici gli amministratori sensibili e non ideologici
E anche perché questo un passaggio che Susanna faceva credo importante
Quindi le istanze della società civile dei movimenti gli amministratori politici e pedagogisti militanti
E non me ne vogliano i relatori a questo tavolo non accademici in dissenso che talvolta questo porta con sé delle conflittualità
Ma pedagogisti come il professor Malagutti ma possiamo ricordare in questa Regione anche Sergio Nieri Bruno Ciari visionarie progressisti
Che hanno fin da subito questo un passaggio credo importante intrecciato distanza sociale
E il discorso pedagogico costruendo intorno a sé una grande intelligenza collettiva con la forza delle idee e di un progetto che si voleva perseguire
E quindi da questo incontro tra movimento istituzione pedagogia
Che ha preso vita all'esperienza delle scuole comunali di Reggio Emilia
Sottolineo comunali perché da quell'esperienza e di autogestione di partecipazione dal basso c'è negli anni Sessanta prima la scuola dell'infanzia e poi nel mille novecentosettantuno il mito
Una fase istituzionale dei servizi che assume però anche sulla base delle spinte precedente direttamente il Comune
Ma un'esperienza ispirata da subito a una nuova idea di bambino ma anche di insegnante e di genitore
Un'idea
Di scuola saldata alla città in dialogo costante con la città
Sempre
Tratto essenziale del progetto e della sua vitalità
Attraverso la partecipazione dei genitori la partecipazione sociale dei genitori dei cittadini delle associazioni
Degli organismi istituzionale un investimento collettivo sull'educazione come diritto dei bambini e contemporaneamente responsabilità della comunità
Una responsabilità Cuesta di corrispondere a questo diritto all'educazione e considerato diritto primario di tutti i bambini
Che è diventato particolarmente rilevante negli anni novanta quando com'è accaduto in molte realtà del nostro Paese
A fronte di grandi cambiamenti fenomeni sociali dovuti soprattutto a fenomeni migratori quindi una città che è cresciuta in pochi circa vent'anni
Di oltre quaranta mila abitanti quindi passando da centotrenta mila abitanti e centosettanta mila abitanti
E c'è una forte pressione
Di richiesta di servizi e ritenendo dalla politica i servizi educativi
Come essenziali alla costruzione di dinamiche di integrazione sociale quindi ritenendo il primo investimento per la costruzione di quel capitale sociale che poi ha portato anche il professore Coman
A fare una ricerca nel sulla città e sui servizi di Reggio Emilia
La città si è trovata di fronte a commi gestire questo cambiamento un cambiamento molto rapido
E che crei chiedeva
Risposte per continuare a perseguire quell'obiettivo che fino ad fino a quel momento era stato
Ricercato quindi un diritto all'educazione per tutti i bambini bambini un'educazione di qualità perché a quel punto come spesso oggi si trova di fronte in queste situazioni il rischio è sempre quello di contrapporre quantità e qualità
Ecco allora
Che
Quello che era già presente nella città la presenza di scuole comunali con una lunga tradizione le scuole
Aderenti alla fine si stia Azione Cattolica molto presenti con i quali c'era sempre stato comunque un dialogo importante quindi le scuole della comunità un'esperienza statale quasi assente
Fino a quel momento con pochissime scuole la necessità di riti
Riconfigurare l'intera politica della città dando maggiore forza maggiore consapevolezza al sistema pubblico integrato
Oggi questi sono i dati di sistema pubblico integrato della nostra città dove attraverso la pluralità di gestioni su quali dopo fare un passaggio
Scolarizzato poi in questo anno scolastico che si sta per aprire
E abbiamo un incremento di scolarizzazione sullo zero sei settanta per cento raggiunge in questo anno scolastico e il quaranta per cento all'invito l'anno scorso era al trentanove
E lo nell'ottantasette ma questa nell'ottantotto nella scuola dell'infanzia
Questo con il concorso di tutti i soggetti gestori e un altro aspetto importante e che sono tutti strutture di collettività
Che riteniamo un aspetto importante strutture di collettività che orientano il progetto educativo zero sei anni
Ma che hanno anche portato nell'esperienza all'interno di questo dialogo con
E
Lo Stato e con le diverse gestioni
Anche a un'esperienza che stiamo realizzando di continuità oltre i sei anni di scuola primaria su quale oggi non posso soffermarmi che accogliendo l'all'interno di strutture progettate dal Comune
Con un dialogo stretto con le l'organico della scuola dell'infanzia comunale con la pedagogista latte liberista sono invece scuole statali che stanno promuovendo mi dia anche differente di curricula
Bene in questo sistema pubblico integrato l'esperienza comunale sulla quale poi dopo farò alcuni assegni ha portato ad avviare
Un ruolo forte ed importante del Comune
Ecco questi sono i dati quindi il Comune è in su un soggetto gestore diretto di un numero significativo di servizi che sono trentatré dodici mite ventuno scuole dell'infanzia di
Accordo con convenzioni di quindici servizi a gestione comunale di indiretta con cooperative
Poi ci sono le scuole della FISM e le scuole dello Stato
E alcune scuole di peccati quindi il Comune nell'articolazione di queste politiche mantiene un coordinamento forte e dove a un sapere che elabora quotidianamente nei propri servizi
Il comune in quanto ente direttamente vicino ai cittadini credo che nella nostra esperienza abbia testimoniato di essere il soggetto maggiormente capace di interpretare
Attraverso politiche di partecipazione attiva
Il ruolo dei servizi educativi sul proprio territorio valorizzando le competenze interpretando i diritti e le istanze culturali e sociali
Ed è in questa prospettiva di soggetto più vicino al territorio e
Da tutti questi punti di vista
Che ha assunto la prospettiva è ha interpretato il superamento della contrapposizione ideologica pubblico-privato
Risalgono i primi accordi con le scuole della FIS negli anni Settanta nel mille novecentottantasette furono aperti i primi di cooperativi furono sostenute dal Comune esperienze di autogestione dei genitori è una collaborazione con le scuole dello Stato
Questo però non significa
Non tenere la distinzioni di identità
Le radici in cui affondo ne prendono forma le diverse esperienze
Ma significa il ruolo che il Comune assume nel sistema pubblico integrato realizzare un dialogo rispetto uso
Di tutto il sistema individuare i valori e i temi di fondo comuni
Quindi le condizioni per garantire la qualità dell'esperienza dei bambini e delle famiglie un altro aspetto importante la progettazione condivisa del sistema educativo cittadino
E
Susanna Mantovani lo diceva molto bene politiche per l'accesso occorrenti all'interno del sistema
Quindi politiche per l'accesso che hanno a che fare quei criteri di ammissione la contribuzione delle famiglie di orari di funzionamento
Aspetti che esse non coordinati rischiano di costruire servizi che accolgono pezzi di città differenti
E c'è complessivamente quindi la condivisione dell'idea e il diritto all'educazione dei bambini è una responsabilità dell'intera comunità cittadina
Quindi questo come poi molti di voi stanno avviene attraverso convenzioni che vengono come dire stipulate con i diversi soggetti gestori
Che hanno in questi cardini che ho ha richiamato dei vincoli volti a garantire modalità e criteri di accesso intrusivi
Intrusivi
Parametri di qualità condivisi costruiti attesi dalla comunità cittadina
è un'apertura dell'intero sistema pubblico integrato al controllo degli organi di rappresentanza della città e il cardine della partecipazione delle famiglie
Quindi questi vincoli che trovano poi la declinazione somma negli atti che
Innesti vanno a realizzare
E c'è
Un'idea di interpretare nel sistema pubblico integrato
Zero se lei
Un'idea di pubblico che riconosce ai diversi soggetti gestori indipendentemente dallo status giuridico che hanno ma riconosce proprio per questi vincoli a tutti i soggetti gestori una funzione pubblica quella di rispondere a un diritto all'educazione e di qualità
E se l'aspetto dell'integrato quindi cosa significa agire questa dimensione che viene dichiarata
Quindi come collaborazione tra i diversi soggetti gestori che hanno responsabilità sul territorio sinergie scambi di esperienze
Per costruire una qualità
Che siano riconosciute riconoscibile dai cittadini pur nelle differenze dei progetti educativi che incontrano
E che le scuole propongono quindi una
Sostegni o questo passaggio che mi sembra importante di coprogettazione a tutti i diversi soggetti gestori
E quindi un sistema io vado esso veloce che costruisce nel suo insieme
Anche delle
Offerte differenti disservizi
Quindi no
Come si costruisce il calendario dell'anno scolastico poi con le scuole statali
Ci sono delle delle differenze da dovute alle normative ma che una legge zero sei potrebbe portare anche un maggiore avvicinamento e questo sarebbe particolarmente importante
Diversamente invece è sulle gestioni comunali diretto indiretto con la firma l'offerta complessiva anche della modulazione degli orari
Che porta a una diversificazione per corrispondere un'esigibilità dei diritti ma che non viene trovata solo ed esclusivamente in una gestione
Un altro elemento importante perché credo che oggi più che mai nelle difficoltà che attraversano le famiglie le giovani coppie sia quello nell'interpretare un obiettivo di conciliazione dei diritti della contribuzione delle famiglie
Credo che pur nella differenza che rispetta anche l'autonomia chele diverse gestioni possano avviare sia importante un'armonizzazione
Della contribuzione delle famiglie perché non sia l'elemento economico quello che diventa inclusivo od esclusivamente per qualcuno
Tutte
Ecco quindi
E in tutte queste di Serse armonizzazioni tra le gestioni
C'è all'interno del sistema pubblico integrato un fare riferimento ad un'idea di qualità che vede alcuni cardini condivisi che vengano che si trovano nei documenti protocolli di intesa convenzioni che si vanno a firmare
Ma che soprattutto si agiscono nelle pratiche di percorsi di formazione comune di tavoli interistituzionali reali di scambi di progettazione
Io adesso per andare rapidamente perché non potrei stare sulle
Sulle tutti questi aspetti anche sarebbe un dibattito interessante
Richiamo alcune condizioni di qualità a riprendendo anche quanto ha detto Susanna Mantovani
E e le e attraverso però attraverso l'esperienza comunale e quindi
E anche le immagini che mi hanno accompagnato fino adesso fanno riferimento a questo filorusso
Quindi come quali sono condizioni nelle quali si costruisce la qualità innanzitutto la compresenze la contitolarità di più educatrici insegnanti con il gruppo di bambini
Questo è un fatto io credo importante e che anche Susanna riprendeva l'altro aspetto è la condivisione della responsabilità educativa da parte di tutte le figure professionali che compongono il gruppo di lavoro
Pedagogisti insegnanti cuoche Attilia visti quindi nella nostra esperienza educativa nelle scuole c'è una figura
è una formazione artistica che lavora con il gruppo delle insegnanti quindi portando dentro il progetto educativo una dimensione estetico una sensibilità i linguaggi espressivi
Quindi che diventano parte condivisa del gruppo di lavoro
Altra condizioni di qualità un gruppo di lavoro che ogni settimana attenti di aggiornamento condivisi in cui progettare insieme il contesto educativo nel singolo Nino della singola scuole all'interno del sistema
Un ambiente relazionale pensato come spazio relazionale
Un ambiente che consente esplorazioni ai bambini esplorazioni di tipo differente un ambiente pensate progettato per consentire autonomie ai bambini
Ma anche libere scelte all'interno del contesto di gruppo e di regole condivise uno spazio compensato per consentire scoperte
Stupori
E incontri inaspettati
Uno spazio chi ha forti contiguità tra interno esterno
Uno spazio che offre prospettive differimenti
Che cura i significati delle esperienze educativa in tutti i momenti della giornata e dell'anno
Uno spazio amabile accogliente imprudente uno spazio che nella sua quotidianità rassicurai sfida l'intelligenza dei bambini e la loro curiosità
Uno spazio di ricerca per adulti e bambini
Che attraverso la documentazione e quindi a rendersi visibili discutibili attraverso ci si può confrontare
è
Quindi uno spazio di ricerca che bambini adulti costruiscono insieme per dare identità all'esperienza educativa
La documentazione
Che è un fatto essenziale anche per la partecipazione dei genitori che occupandosi del loro singolo bambino assumono anche una prospettive uno sguardo diverso sull'infanzia e sull'educazione
Uno spazio che consente i bambini agli adulti di diventare gruppi che apprendono che conoscono insieme
E che questo costruisce nel tempo una prospettiva di essere cittadini dossier Giada nascita ma
Si continua ad alimentare questa dimensione
Sono spazzini dove la dimensione estetica al diritto alla bellezza che dobbiamo consegnare a tutti i bambini e genitori e cittadini e la cura
Sono tratti di identità essenziali e fondamentali per il progetto educativo il diritto quindi ad avere luoghi belli curati come il riconoscimento della dignità
Ad ogni
Bambino e al loro genitori e quindi un progetto che come
Dicevo all'inizio con consapevolezza con me difficoltà che tutti sappiamo attraversiamo
Quotidianamente però cerca di continuare a perseguire il diritto all'educazione e di qualità dei bambini e contemporaneamente di corrispondere ai diritti e i bisogni dei genitori
Le riflessioni che rapidamente ho proposto
Hanno cercato di fare emergere un aspetto che ricchi che ritengo particolarmente importante
Che è quello di condividere qualità e peculiarità di un'esperienza italiana
Del fare scuola del nostro Paese di fare scuola di qualità
E quindi vuole essere
Da essere una scuola paritaria degli enti locali
E quindi una scuola che interpreta l'INPS il fatto di essere scuola pubblica per la sua esperienza diretta e per quello che costruisce come condizioni per l'intera politica educativa della propria città
E quindi è un invito a produrre un dibattito sul tema pubblico e privato non ideologico
Ma capace di includere qualificare e valorizzare
Le esperienze esistenti con l'obiettivo di dare a tutti i bambini come scriveva Loris ma laguzzi nel mille novecentottantuno la scuola che si meritano grazie
Sono molto contento
Di essere qui
Ci sono stato nel novantasette
In un'altra veste
Ma
Abbiamo camminato insieme in questo periodo
E
Sono molto contento
Mi meeting Giorgio
Abbiamo assortito queste voci in cui
Dopo che il Governo si ho sentito Susanna Mantovani
Lo Giudice
Suonare una musica per Roma
Perché quello che io volevo dire oggi
C'è l'eterno problema della scuola paritaria del rapporto con la scuola di Stato
Definanziamento di
Però io comincio a percepire come una cosa stucchevole questa tema
Come una cosa proprio secondaria
Intellettualmente non mi interessa più
Perché a me interessa
La scuola
Ovunque essa si svolgono
Consapevole che la fonte che e sempre pubblica una scuola
Perché deve allevare creature
E questo stanco ritornello scuola pubblica scuola privata e vecchio come il cucco non ci si rende conto che siamo nel due mila
E che quella tematica che pure è ossessionato la lotta politica sulla scuola per decenni
Dunque esiste più
E tuttavia ritorno
Come ritorna questa paura
Di costruire nella scuola non soltanto uno spazio disciplinare che pure ci deve essere non esisterebbe scuola senza insegnare l'italiano la matematico la storia e così via
Ma anche un altro spazio
è significativo che nelle
Slide che ho visto della giudici non sia mai stata presentata un'Aula
Non c'è bisogno anche i banchi
E siccome il mio segreto intendimento di promuovere un bando un movimento per bruciare i banchi
Portarlo oggi non si può fare perché sono di plastica fanno fumo
Per interpretare il pensiero
Della Montessori che li considerava neri catafalco tutti
E anche quello che ha detto Susanna quel modo di descrivere
Attività educativa
Non è riferito all'Aula
Eppure il simbolo della scuola ancora per la maggioranza degli italiani all'Aula
E poi continuiamo a parlare di obbligo
Per fortuna la CGIL ha sposato l'idea
Che bisogna che si vada a scuola tutti fino a diciotto anni
A parlare di obbligo usando termini
Costrittiva vinti
Nella scuola il termine non è l'obbligo e lo stimolo
A crescere
E la curiosità
Nello stimolare il gusto a scoprire qualcosa che non si sa
Perché quando si scopre una cosa nuova
Si prova una grande soddisfazione
E leggo che
Papà Francesco
Parla di sana inquietudine
Di cuore in cui Ietto
Parla
Direi di dare risposte a interrogativi
Che tutti si portano dentro
Accenna il perché di San Paolo dall'aeroplano
Aree opaco
E si domanda
Che tutti si domandano che cosa stiamo a fare nel mondo
Il Papa
Vale la pena di vivere il Papa
Queste sono le domande della scuola
è una linea pedagogica il suo messaggio allibiti
è una linea che ci dice che nella scuola oggi non si vede più trasmettere un sapere
Non si deve incentrare su una lezione
Ma si deve costruire un percorso anzi lui parla
Di un processo
Di un processo
Iniziare i processi senza occupare spazi
E allora perché
Noi oggi dobbiamo
Guardare a queste cose in quest'ottica
Perché
Inquietudine significa ricerca
Significa
Che indicente
L'allievo chi imparerà
Non deve solo registrare la conoscenza trasmessa
Non deve solo magari imparati a memoria che pure va esercitata ma è un'altra cosa
Terrei scoprire
Con la sua testa i problemi che stanno dentro ciascuna materia ciascun EP Sistemi
Non si possono presentare gli EP Sistemi preconfezionati e trasmessi
E questa è una rivoluzione per la scuola italiana che è tutta basata sulla trasmessi vita
Almeno la secondaria almeno la sponda
E quindi
Si propone
Un tema centrale
Io mi rammarico che nella discussione appassionata sulla scuola degli ultimi mesi
Che ha portato la scuola alla ribalta in tutti i giornali in tutti gli organi politici non si parlava d'altro
Ho sentito pochissimo di isolare la parola studente
Sembrava
Che non fosse il protagonista prima
E questa è la verità non è demagogica la mia posizione non voglio esaltare gli studenti perché fa comodo a sinistra dire viva gli studenti e non è questo
Non li studenti l'apprendimento
Il momento in cui si impara
Il momento in cui si costruisce la persona il momento in cui il soggetto costruisce se stesso alza in dal nel segno della curiosità
Ma anche della creatività dell'espressività di tutte le potenzialità interne che sono in ogni essere umano anche il meno brillante
La scuola ecco esco
Secco esito
Va cambiato l'impianto va rovesciato
è l'idea di cambiamento in questa stagione dei mesi passati è stata detta poche volte
Mentre la dobbiamo uscire da cui
E già
Impostazione lo ha detto questo
Proponendo città alcune cose vadano cambiate da subito
Quell'assurdo orario scolastico
Basato ogni settimana per quel tipo di ore sempre uguale
Che limita la scuola soltanto al mattino
Che ci vede quindi tra lo studente per studiare al pomeriggio che studia
E studi a casa dove ci sono le distinzioni sociali e quello studiare a casa da ancora un segno di classe alla nostra scuola
Di condizionamento sociale anche sui risultati e la prova
Le due
Signore che mi hanno preceduto
E due colleghi
Hanno proposto un un orario che continua
La scuola deve stare aperta tutto il giorno tutto l'anno tutta la vita
è una rivoluzione o no sconvolge tutto noi dobbiamo fare una rivoluzione
Perché la scuola per tutti di per sé è una rivoluzione quando io sono andato nella scuola superiore
Eravamo in pochi eletti e già sostanzialmente selezionati stavo qualcuno che prendevano borse di studio un'eccezione che conferma la regola
Ma allora oggi se noi andiamo in quella direzione
Dobbiamo comprendere che non è certamente che il docente deve fare tutto il giorno gli insegnanti per carità di Dio ha un contratto che deve essere rispettata
Le ore
Del docente singolo sono fissati
Ma nei Paesi evoluti evoluti
Non ci sono insegnanti volontari e distribuito soprannumerario
Ma c'è bibliotecari oltre al docente lo psicologo scolastico l'infermiere allo specialista dell'orientamento l'animatore della vita studentesca l'assistente sociale il consigliere dell'insegnamento prescolastica
Della valutazione della rieducazione sito educatore
L'orto pedagogista lotto fuoristrada audiologo lo specialista in particolare i problemi dell'apprendimento e così via
La scuola è un grande servizio di vita a chi sta crescendo di imparando con l'apporto di competenze articolate e avere un solo docente
Un modico per dire una sola funzione di trasmissione non è più la scuola di cui abbiamo bisogno
Perché deve essere a pagare
E in questo quindi l'elemento essenziale e sollecitare la curiosità
Come ci ha ripetuto Papa Francesco
E creare in questo la
La ragione d'essere
Quell'obiettivo della dignità dignità della persona che pure lui ricorda
E legata
Ad un nuovo umanesimo
Al ritorno all'uomo metterlo al centro l'essere umano la persona di questo processo e per far questo bisogna sollecitare tutte le sue potenzialità
Bellissimo il richiamo ad Ulisse del Pontefice
Mi fa sperare per
Le culture umanistiche di questo Paese ma non ha scelto l'errore Achille che era eroi perché mi ammazzava tanti ogni giorno e più mi ammazzava chiuderà errore non ha scelto la guerra
Ha scelto il ritorno
Ha scelto la risposta a quella mancanza
Ha scelto cioè
Il fatto che nel ritorno e in quella figura di Ulisse c'è la forza della serenità e dell'intelligenza
Che il metro per costruire una politica pedagogica scoprire
Il sapere
Per aprire non solo per
Ricordare per penetrare il reale e l'autonomia è questo
Con una scuola solo dettata dalla pubblica amministrazione di viale Trastevere tutte queste cose non passano
Dobbiamo riuscire
A dare spazio a tutte le misure che potenziano la creatività
Curriculare educativa di ogni singola scuola
Perché oggi nella scuola non c'è a sufficienza una comunità educante e la scuola per tutti non può essere realizzata senza una comunità educante
Che registrate differenza di velocità nell'apprendimento che sostiene i diversi momenti di forzare e di
Debolezza
Che utilizza anche con i genitori tutte le altre forme di coinvolgimento generale
Perché attraverso l'autonomia
E la vita che entra nella scuola
E il messaggio è una vittima è un messaggio di attrazione di piacere quale continuiamo a parlare di obbligo continua a parlare di costrizione continuiamo a parlare di
Laurea severità ASS
Citando sei reca
Lo cito anch'io Seneca no alla scuola è sempre venite dice Mussi diceva l'avevano capito si impara per la vita e non solo per la scuola e se la vita non entra
Se non si aprono le porte se non si creano quegli ambienti che avete visto se non si racconta il modo in cui il Comune tutte le altre organizzazioni sono partecipi questa apertura non si realizza
Perché
Anche qui dobbiamo abbandonare tanti luoghi comuni tanti schemi del passato che sono invecchiati di fronte
Alla scuola per tutti è il primo ente che non si deve rifiutare l'idea
Weberiana della
Del bios della professione
Perché ogni cittadino deve lavorare
La società dell'antichità e la bellissima il mondo classi una bellissima ma c'erano gli schiavi
La c'erano degli essere umani diventati oggetto ed erano schiavi
Noi non vogliamo una società che possa utilizzare di schiavi per certe funzioni di schiavi moderni ovviamente
Vogliamo che tutti abbiano questa possibilità e allora e la creatività di tutti che deve essere caricato in questo e per fare questo ci vuole un elemento di attrazione della scuola che piaccia
E la bestemmia più grande d'Italia e che l'arte a scuola sia considerata inutile e dannosa perché distrae
è una bestemmia
Non è una svista non è un errore che non ci sia
è una scelta per escludere
Una platea una parte del
Discenti
Coloro che non sono abituati a ragionare con estrema logicità ed avere anche una passione per l'astrazione che ce n'è tanti ma non bastano non è
Tutta la platea dei discenti di coloro che apprendano
E questo arricchimento è inserire il Mele Mistrello destro del cervello nel pozzo il potenziale completo della capacità intellettiva dei nostri discenti è condizione per la scuola di tutti è un passaggio obbligato
E per fortuna abbiamo vinto questa battaglia e si può forse parlare imparare oltre che Alitalia la matematica la storia bellissime anche la musica perché la musica e cultura lo sapete
Pensate cosa sono costretto a dire
In un Paese come il nostro
E allora in questo caso
Io non voglio
Abutere pazienza Eurostat
Dire che la centralità dell'apprendimento
Dire che il cambiamento
Siano oggi l'Obiettivo primo
Si possono fare molte cose da subito
A legislazione vigente
Non mettiamo ci subito altre leggi non perdiamo tempo perché la passione del Parlamento non può essere solo quella di far leggi che pure deve fare ma anche quello di verificare che la normativa che c'è venga attuata
Possa camminare e già
E bisogna ottenere che cammini ciò che c'è
E andare avanti
E quindi
Per questo
Ottenere il risultato fino diciamo perché questo ci consente
Per la prima volta seriamente in questo Paese
Di uscire dal fatto che la scuola del passato
Uso una parola forte disprezzava il lavoro perché lo considerava la pratica estranea alla cultura
Ma possiamo dire che oggi il lavoro estraneo alla cultura
Che anche l'attività lavorativa qualunque essa sia
Non abbia dentro di sé il bisogno di un arricchimento costante del sapere ma non sia esso stesso leggibile
Modernamente come un elemento di cultura
E creare alternatività fra sapere e lavoro non so come classicamente sbagliato
Non so ideologicamente sbagliato ma crede le condizioni dell'uguaglianza di fatto
è vero che i comunisti hanno fatto mettere in Costituzione del primo articolo che la Repubblica fondata sul lavoro
Ma che è stato Moro a far scrivere nell'articolo tre capoverso che bisogna realizzare di fatto l'uguaglianza e la libertà
Ed è quell'incontro che ha funzionato di fatto
Il l'articolo costituzionale per la scuola e l'articolo tre capoverso
Perché chiedi lo sviluppo dell'uguaglianza e della libertà nella persona umana e la rimozione degli ostacoli ad opera della Repubblica
Ecco come torna in primo piano l'apprendere lo studente il capitale umano inteso come capitale culturale prima di tutto e con esso capitale produttivo
Io credo che la giornata di oggi ci possa riuscire ad osare di più nel proporre il cambiamento radicale nel proporre la rivoluzione che deriva dall'evoluzione dell'esposizione scolastica avvenuta alla fine del secolo scorso
Non possiamo più soltanto tollerare di fare piccoli aggiustamenti e piccoli apici catture ecco oggi e il tempo del grande cambiamento io ringrazio Giorgio il meeting per averci poi
Sito di portare
Questa voce in questo senso in quest'aula grazie
Sta succedendo qualcosa di nuovo
In molti incontri del meeting che
Risuonato Querte o qualcosa di nuovo sotto il profilo profondo culturale
Perché
Penso quando abbia cominciato a discutere con Luigi allora c'era la sinistra che parlava dell'equità
C'erano lì cattolici gli atti che parlavano del merito dell'uguaglianza
Ma voi capite che un dibattito come quello di oggi dice che
Un certo popolo trasversale culturalmente perché le nostre origini sono diversissime ha fatto un percorso comune
Di responsabilità in cui
Come sentivamo dall'intervento dal primo intervento per la
Susanna Mantovani merito e uguaglianza stato in famiglia qualità e
Equità queste parole oggi vanno insieme vanno insieme perché
Non si può rinunciare all'uno all'altro in un mondo che cambia e diverse posizioni e culturale hanno fatto un percorso
Per ascoltando le altre per costruire
Usiamo subito la parola di Luigi un nuovo umanesimo che poi la parola che c'era Tomat mettere Mattarella questo personalismo
Questo mettere al centro l'uomo in un momento in cui non è che non ci sono i nemici l'abbia visto anche questo miti il nichilismo il terrorismo liberismo la distruzione dell'umano
La riduzione
Della
Della dignità della persona che chiedono che quello che era l'intuizione
Dell'origine del della Repubblica italiana l'incontro tra culture ma allora evidentemente difficile da realizzare per per il mondo ideologico e diviso che era oggi
Arriva un percorso comune perché nella diversità delle identità nella nella
Pluralismo culturale
Si abbiano delle istituzioni
Che hanno in comune
Queste ideali ma ci sono Comuni come realizzazioni
L'esempio di Claudia
Giudici di questa
Bellissima realizzazione di reggere media come altre bellissime né sentito altre volte le scuole paritarie dice che quando questo percorso c'è
Si arriva un'apertura non una chiusura si arriva una costruzione che per il bambino in questo caso per la persona
Per la sua dignità
E nelle parole di
Luigi finale capiamo il perché
Perché
Quel
Costruzione della siccità dal basso che noi sentiamo come esigenza anche quando questo basso in questi ultimi anni certe volte andate in crisi si è deteriorato fa fatica a esprimersi sia sbagliato
E ancora più attuale soprattutto nel punto più cruciale l'educazione
Non inculcare qualcosa ma
Educare come
E Duca aree come tirar fuori da
Mi impressiona che avendo diretto il dibattito tra due grandi pedagogisti Carlo Folz Huber e e Dorigo atti
è venuta fuori la stessa cosa perché Rigotti diceva
Non possiamo istruire col principio d'autorità
Perché questo è debole
Invece dobbiamo le stesse cose che diceva Luigi tirar fuori superando anche altro grande tema del meeting la cultura umanistica la cultura tecnica l'arte la musica
Per noi è fondamentale ma
Abbiamo avuto qui inoltre idem quali dello stadio tra i tempi e che ci dicono che negli Stati Uniti paradossalmente nelle università americane
Gli studi umanistici anche riguardo alla alla Marte la musica anche
Quarto all'Italianistica è fondamentale resiste grande università pubblica privata non profit che non metta a tema questo unità
Perché è l'uomo che è capace anche di conoscere di di la tecnica la costruzione
Allora io penso che come diceva Luigi il dibattito di oggi che mette insieme autonomia parità
Questa unità che c'è questo tavolo debba essere il percorso comune di un movimento chi arrivi a superare quello che ormai è passato e che a come esito quello di chiudere
Mentre lo dobbiamo creare dobbiamo educare il giovane che sta all'altezza delle sfide di di tutti di tutti i giorni le sfide che Alitalia per mandare in serie B le sfide dell'apertura ma questa apertura non è la rottura
Del passato è la costruzione da una tradizione che come
Tante volte ci ha detto Giussani qui è l'introduzione alla realtà totale nell'oggi nella critica nel paragone del pluralismo nell'apertura culturale
Questo penso che sia la sfida che ovunque ma soprattutto nel mondo della scuola dell'educazione questo incontro del meeting questo incontro interessantissimo bellissimo apre andiamo avanti così grazie