Festa de l'Unità Città Metropolitana di Torino - Riforme su beni confiscati e codice antimafia: cosa può e deve cambiare

Buonasera a tutti
Iniziamo
Con leggerissimo ritardo questo dibattito delle diciotto la festa dell'Unità questa metropolitana dell'unità di Torino
Abbiamo oggi gli ospiti d'eccezione degli ospiti eccezione il dibattito
Che a il suo titolo su riforme su beni confiscati Codice antimafia cosa può e deve cambiare ne parliamo con Giancarlo Caselli che non credo abbia bisogno di presentazioni con l'onorevole Davide Mattiello
Eccone Maria José Fava referente regionale di libera
Io sono qui come moderatore sono il vicesegretario provinciale dei giovani democratici ragioniere del Partito Democratico e presiedo la Circoscrizione tre di Torino
Iniziamo subito con un tema di attualità per poi ricollegarci a quelli che sono i temi che andremo ad approfondire che sono oggetto del titolo di questo di questo momento insieme
E cioè il funerale
Di casa Monica
Lei ha scritto recentemente dottor Caselli quel funerale umili allo Stato e la Chiesa abbiamo vi sono sensazione del potere incredibile ci può dire due parole su su questo fatto di attualità
Buongiorno a tutti per cominciare grazie a chi ha pensato anche a me
Invitando mia questa manifestazione partecipa sempre volentieri a tutto alle feste dell'Unità
Da parecchio tempo a questa parte in modo
Se possibile ancora più più intensamente e piacevole per quanto mi riguarda almeno spero anche per voi
Questo funerale non è stato
Soltanto qualcosa di
Busto stranamente cattivo proprio
Bassa lega
Cavallin Pennacchi nati petali di rosa duecentocinquanta auto un centinaio di sub comma tanto di corona seicento persone
Più o meno
Il lutto e via seguitando
è stata una esibizione di forza
Da parte di un'organizzazione
Le cui attività sono tipicamente a riconducibili alla mafia
è un'esibizione di forza per dire
L'esibizione di forza la mafia servono appunto a questo noi ci siamo non usciamo forti noi non abbiamo paura di niente noi
Come dire rivendichiamo una sorta
Di sostanziale impunità che anche attraverso questo funerale attraverso la magnificenza del funerale stesso sottolineiamo
Ecco l'umiliazione dello Stato
è qualcosa che ricorda
La situazione delle carceri prima del quarantuno bis
Prima del quarantuno bis che è stato introdotto nel mille novecento novanta due subito dopo le stragi
Quindi è un provvedimento intriso letteralmente intriso del sangue di Falcone e Borsellino
Prima di questa data i mafiosi in carcere all'Ucciardone di Palermo ci ridevano letteralmente prego di credere non c'è nessuna esagerazione in queste parole per cose stavano proprio così alla lettera dicevano ad agosto e champagne
Erano dei signori non Grand Hotel
Buon per loro non è questo il problema è conoscere potevano stare bene e mangiare bene ed era meglio anche in un carcere
Buon per loro e poter così diretta male
Pessima mente
Che più male non si può per lo Stato
Perché se un mafioso anche in carcere
Nella
Istituzione più sotto più totalizzante che esiste democrazia Carte dei titoli e tutto a partire dalla diversa può
Fanno da padrone alla Corte champagne continuando saputo acconti a comandare sull'esterno ecco l'umiliazione dello Stato ecco che
Nella nel contrasto con lo Stato il mafioso afferma la sua superiorità
Più o meno naturalmente commi le varianti quello che è successo con il funerale
Io sono più forte Nietzsche io impongo la mia presenza in una maniera massiccia ostentata mastodontica e tu non puoi farlo niente deve soltanto registrare questa mia forza
L'umiliazione però ha riguardato soltanto lo Stato
In tutta la sua articolazione noi cittadini compresi
Variazione ha riguardato anche la Chiesa
Questo straordinario Pontefice
Che
Abbiamo avuto in sorte noi italiani e
Tutto il mondo che si chiama papà Bergoglio ha scomunicato ed è la prima volta nella storia della Chiesa e della mafia prima mai nessuno l'aveva fatto tante belle parole ma fatti zero
Parma Francesco il primo nella storia della Chiesa nel storiografica a
Tradotto le condanne
Verbali in fatti concreti il massimo della pena prevista dal diritto canonico la scomunica l'esclusione dalla comunità dei fedeli
Beh se i mafiosi sono escluso come farete Delhi consentire far finta di niente dirà io non sapevo cosa succede folla che io non mi riguarda un funerale come questo ecco è anche un'umiliazione per la Chiesa
Una sconfessione paradossalmente indirettamente magari senza volerlo dell'insegnamento dell'orientamento della direttiva di Papa Francesco
Allora tutto negativo
Di positivo c'è quello che molti hanno rilevato e cioè la disattenzione di molti
La tendenza di molti a negare addirittura l'esistenza della mafia a Roma ecco
Sono stati d'animo sono posizioni molto molto più difficili dopo questa straordinaria esibizione che per certi profili si anche ritirata un boomerang
Grazie
E
Non si può non
Condividere queste sue parole ma
Un'altra persona che
A detto parole forti su questo funerale don Luigi Ciotti
Don Luigi Ciotti ha parlato di strumentalizzazione di un rito religioso per rafforzare prestigio e posizioni di potere ma chiedo a Maria José favore Frente di Ribera in Piemonte con me
Questo funerale si collega al dibattito di questa sera parlando di beni confiscati per l'anno di Codice antimafia
Bene e tutto grazie buonasera grazie per l'invito parlai come Libera sono sempre importanti opportunità come queste per
Portare i nostri temi e per riflettere insieme su queste questioni
Io ci tengo a fare soltanto a dire o fare una parentesi su questa cosa dell'ostentazione sicuramente quel funerale e quello che diceva don Luigi e quello che diceva prima il procuratore Caselli ci tengo a dirci anche di fare attenzione perché le mafie ci sono anche quando non ostenta manco il modo il loro potere perché spesso a nord ci capita di immaginarci proprio le mafie in questo modo uno con una grande ostentazione con una con delle posizioni chiare su un territorio dove anche facilmente e con capibile dove s'le organizzazioni criminali e cosa fanno le mafie stanno farà anche l'esatto opposto invece quella di mimetizzarsi di non farsi sentire di non ostentare troppo in modo che non ci si renda conto di quale sia la loro pervasività di quale sia il loro radicamento di quali siano le loro attività quindi da una parte hanno questa grande capacità di ostentare di far vedere loro forza umiliando lo Stato umiliando la Chiesa umiliando tutti noi ma dall'altra parte poi in alcuni territori in alcune si
Ogni hanno invece la capacità di non farsi sentire per nulla in modo che così le persone se ne possono dimenticare le istituzioni se ne possano dimenticare e loro possono portare avanti i loro affari qui dobbiamo essere sempre pronti su entrambe le cose
Collegato al tema di quest'oggi e ai beni confiscati lo capisco il collegamento che hai proposto perché
I beni confiscati sono l'esatto opposto sono possono essere l'ostentazione di come le mafie possono essere combattute
E battute su un territorio i beni confiscati sono
Quello che le organizzazioni criminali ci hanno tolto
Ci hanno tolto attraverso le attività illegali attraverso tutto quello che fanno su un territorio hanno tolto ricchezza economia
E diritti in un in un Paese in una città in uno Stato il riutilizzo sociale dei beni confiscati sono invece l'ostentazione l'esempio completo completo
E chiaro di come invece ma se possono essere battute perché dico questo perché quando si mettono in campo le migliori forze dello Stato intendo tutte le forze dello Stato
La magistratura le forze dell'ordine nella prima fase poi dopo i tribunali l'Agenzia il demanio le prefetture le istituzioni comuni fino ad arrivare alla società civile e quindi agli associati
Sì ogni e cittadini alle scuole alla parrocchia quando tutte queste forze si mettono insieme e riescono ad arrivare al riutilizzo sociale di un bene confiscato a quella che è libera nella sua campagna prima campagna diceva la restituzione del maltolto quelle l'esempio concreto dico a male ma se si possa accogliere fonti fondamentali una delle cose a cui sono più interessati che sono appunto la loro roba le loro cose le loro proprietà
Quindi riuscire a rispondere a questo ostentazione con un'altra sconta azione che proprio il riutilizzo sociale dei beni confiscati e fondamentale perché quei beni confiscati riescono a fare due cose importantissime da una parte riescono a costruire
Socialità riescono a costruire economia quando per esempio si tratta di aziende o di cooperative sui beni sui terreni confiscati alle mafie in tutti Italia e quindi riescono a costruire delle opportunità
E dei diritti per le persone per i giovani e poi dall'altra parte i beni confiscati sono un segno concreto sono un no sono una barriera a tutti quelli che sono gli interessi opposti delle organizzazioni criminali
Grazie
Davide Mattiello
Dei beni confiscati speriamo si parli presto in Parlamento se ne già discusso in qualche modo in Commissione antimafia
Ricorderete Mattiello è componente per il Partito Democratico della Commissione antimafia il coordinatore del gruppo di lavoro su testimoni e collaboratori vittime di mafia
Cosa cosa bolle in pentola tu hai parlato parlando di appunto proposta di riforma sui beni confiscati di investimento culturale ed economico cosa bolle in pentola
Ma buonasera intanto anche da parte mia io credo che
Questa legislatura
Questa maggioranza questo Governo il Partito Democratico
Potranno essere ricordati
Se le cose
Procedono per come sono cominciate potranno essere ricordati come un momento alto
Decisivo nel contrasto alle mafie proprio perché
La riforma tante volte invocata del Codice antimafia e pronta è pronta
Io credo che in considerazione del contesto e del ruolo che io qui questa sera rappresento questo sia importante che condivida con voi il fatto cioè che da due anni e qualche mese ormai
Sia la Commissione giustizia alla Camera presieduta da Donatella Ferranti del Partito Democratico
Sia la Commissione parlamentare antimafia presieduta dall'onorevole Rosi Bindi hanno messo tra le proprie priorità la riforma del Codice antimafia e in particolare
Del Codice antimafia la riforma dei sequestri delle confische dell'utilizzo del patrimonio confiscato in via definitiva
Cominciò lavorarci pensate nella primavera del due mila e tredici la Commissione giustizia alla Camera raccogliendo e anche questo mi sembra un dato politicamente e culturalmente rilevante
Una proposta di legge di iniziativa popolare
Scritta dalla CGIL da libera dalle ACLI e da tante altre associazioni che aveva raccolto oltre cinquecento mila firme
Allora credo che non sfugga a nessuno intanto il significato politico e culturale di incardinare prioritariamente nei lavori parlamentari Camera Commissione giustizia una proposta di legge di riforma che arriva
Dalla cosiddetta società organizzata civile responsabile partecipe militante chiamatela come preferiamo
La Commissione parlamentare antimafia che sarà istituita e costituita nell'autunno del due mila e tredici dedicherà esattamente a questa priorità la prima inchiesta
Che sarà conclusa sei mesi dopo con una relazione votata all'unanimità quindi anche con la capacità di coinvolgere in questo lavoro di inchiesta tutte le forze politiche presenti in Commissione antimafia
Credo molti di voi sappiano che non tutte le forze politiche hanno lavorato in Commissione antimafia e tuttora stentano a prendere parte lavori della Commissione antimafia relazione approvata all'unanimità
E poi fatto conseguente straordinario Relazione discussione entrambi i rami del Parlamento anche lì votata a stragrande maggioranza con delle risoluzioni
Ne e ne è conseguito una proposta di legge di matrice Commissione antimafia
Che si è poi unità a quella sulla quale in Commissione giustizia Camera stavamo già lavorando
Morale della favola
Nelle prossime settimane siamo pronti in Commissione giustizia Camera a votare gli emendamenti che sono state nel frattempo proposti su quelle proposte di legge
Con l'obiettivo dichiarato condiviso non solo nella maggioranza parlamentare dal Partito Democratico ma anche dal Governo ci sono state già alcune riunioni
Direi molto concrete molto stringenti con il ministro Orlando in particolare col viceministro Bubbico agli interni
Per portare la riforma in Aula entro Natale possibilmente votarla
Sono convinto io come tutti coloro che nel Partito Democratico hanno lavorato su questa materia da Rosi Bindi a Donatella Ferranti al ministro Orlando il viceministro Bubbico che l'approvazione di questa riforma oltre che un fatto di giustizia
Oltre che uno strumento meglio messo appunto nel contrasto alle mafie oltre che uno strumento che produce effetti sul piano culturale che sono stati molto bene evidenziati da José
Sia anche uno strumento potente sul piano economico in un momento nel quale
Il dibattito pubblico nel nostro Paese è stato nuovamente investito dalla questione meridionale
Pensiamo che la gestione dei beni confiscati alle mafie vale decine di miliardi di euro
Pensiamo che soltanto un tribunale quello di Palermo gestisce oltre il quarantatré per cento di tutte le confische nazionali
è facile immaginare quale sia il potenziale
In queste ricchezze confiscata alle mafie qualora il potenziale di venti azione sul territorio diventino aziende salvate quando meritano di essere salvate
Perché sappiamo che ci sono aziende in mano alla mafia che nulla hanno a che fare con l'imprenditorialità vera che hanno a che fare con il riciclaggio del denaro sporco
Quando lo Stato confisca queste lavatrici che non sono delle aziende vere la cosa più igienica da fare e liquidarle per non continuare a impastare a dire il mercato già peraltro fragile ma
Se l'azienda confiscate un'azienda vera con dentro dei lavoratori e delle lavoratrici onesti che non hanno a che fare con i mafiosi è un sacrosanto dovere dello Stato
Tutelare quei posti di lavoro
Garantire che l'azienda confiscata in quelle condizioni possa essere salvaguardato dallo Stato perché guai in queste condizioni di grave crisi economica con i dati occupazionali che conoscete guai
Se lo Stato che arrivé confisca l'azienda al mafioso equivale
A perdita di posti di lavoro proprio in quei territori quindi se sono lavatrici vanno liquidate
Ci sono aziende vere vanno salvaguardate
Ecco perché e concludo per adesso su questo
La riforma che stiamo approntando che tiene conto ed è il percorso fatto con la raccolta di firme e del lavoro fatto dalla Commissione antimafia è una riforma che intanto
Velocizza il procedimento giudiziario che dal sequestro conduce alla confisca definitiva e potenzia
L'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati in modo tale che quando il bene confiscato in via definitiva l'Agenzia
Fortemente voluta negli anni da libere non soltanto
Nata in quella legislatura azzoppata azzoppata
Possa finalmente funzionare al meglio delle proprie potenzialità con ciò garantendo che i beni confiscati il maltolto diventi davvero un'opportunità culturale di contrasto e di investimento economico in quei territori poi eventualmente scendiamo nelle nei particolari della riforma
Grazie
Diceva appunto restituire il maltolto beni confiscati alle mafie in Italia
Diciamo
Diventano un qualcosa che ha un riferimento nel nostro quadro normativo e legislativo
Nel novantasei dopo una grande campagna di vivere la prima grande campagna di libera la prima raccolta firme appunto per il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati
Ma la storia dei beni confiscati è un qualcosa che parte un po'più da lontano dottor Caselli ci può ricostruire
è una storia davvero
Che parte da lontano potremmo definirla presenti profili persino una storia antica
Perché c'era una volta che la mafia non esisteva
Qualcuno magari dirà cosa viene a raccontarci questo qua la mafia non è esistita in un certo periodo nella storia del nostro Paese no
Perché qualcosa esista
Come comportamento vietato è punito
Bisogna che sia scritto nel grande libro dei delitti e delle pene cioè nel Codice penale italiano
Beh prendiamo il Codice penale italiano cerchiamo mafia
Oggi ce la troviamo
All'articolo però quattrocentosedici bis
Ecco una parolina che dice già tutto perlomeno moltissimo bensì è qualcosa che all'inizio non c'era
Viene inserito soltanto dopo quando
Quattrocentosedici invece all'articolo targato mail novecento ottantadue
Le mafie esistono in Italia da almeno due secoli per vederle riconosciute
Nel grande libro dei diritti delle pene del Codice penale come comportamento vietato pulito bisogna arrivare ai giorni nostri
Ecco che quando dico che c'è una volta che la mafia non c'era dico puramente e semplicemente una cosa storicamente incontestabile
Ma nel mille novecentottantadue
Viene inserito nel nostro ordinamento il quattrocentosedici bis e insieme
Il processo
Per le cosiddette misure di prevenzione patrimoniale cioè una sistema di norme che consentirà deve dire anche i patrimoni mafiose
Questo pacchetto quattrocentosedici bis e misure contro i patrimoni le ricchezze mafiose
Era stato scritto fortemente voluto aveva pagato con la vita
Questa sua scoperta per così dire che la mafia bisogna combatterla con un articolo specifico del Codice penale e con delle misure specificamente orientate contro i suoi patrimoni
Ha pagato con la vita questa scoperta un grande comunista Pio la Torre
E difatti questa legge davvero centotrentadue si chiama Rognoni-la Torre Rognoni perché in quel momento è l'unico Ministro degli interni la Torre perché di questa legge è stato ideatore
Autore propugnatore fino al punto di pagare con la vita questo suo impegno su un versante che la mafia capito fin da subito essere micidiale un sicuro sotto la linea di galleggiamento però
Quando viene approvata la legge Rognoni-la Torre è un passo avanti importante finalmente i beni mafiosi si possono sequestrare e confiscare prima nessuno le poteva toccare ci possono portare via dei beni mafiosi
Ma vengono portati via e rimangono lì non producono più
Si coprono di ragnatele di polvere e il mafioso
Passatemi l'espressione quel bastardo di mafioso per i mafiosi sono bastardi intellettualmente e culturalmente e operativamente parlando aveva buon gioco a dire avete visto
Quando questo bene ce l'avevo io è vero produceva ricchezza soprattutto per me eccetera anche per gli altri
Per qualcuno
Adesso che lo Stato mi ha portato via questo però non c'era di per me ma non c'è più nessuno alla fase i vostri conti come l'IVA prima o come l'IVA di più adesso
E qualcuno un po'disattento magari anche un po'disperato come succede là dove non c'è lavoro dove non c'è niente e dovrà supplenza mafiosa preclusa attirerà facilmente
Personaggi in cerca di di di di lavoro in cerca di collocati cerca di qualcosa
Qualcuno disattento disperato poteva credere
O perlomeno lasciarsi come dire lusinga are dalla bestemmia che la mafia da lavoro
Mentre questa ripeto è una bestemmia la mafia toglie lavoro la mafia blocca lo sviluppo economico potremmo eventualmente parlarne dopo adesso lasciatemi soltanto
Fare questa affermazioni le cose cambiano radicalmente con la legge centonove del novantasei
Libera raccoglie un milione di firme chissà quanti di voi che hanno più o meno a metà o anche qualche anno in meno hanno firmato milione di firme eh uno sforzo imponente
Clamoroso formidabile ma anche un clamoroso formidabile strumento di pressione nel senso buono del termine e il nostro Parlamento all'unanimità
Senza distinzioni di casacca bianchi rossi e neri verdi gialli e blu
Succede raramente ma questa volta è successo approva una legge che prevede sostanzialmente obbliga a destinare i beni confiscati ai mafiosi ad attività socialmente utili
Ecco che i beni tolti i mafiosi non sono più improduttivi non stanno più lì a coprirsi di polvere ma producono altra ricchezza ma
Socialmente utile
E allora ecco l'antimafia che diventa
Legalità che paga
Legalità che concretamente dimostra come
Portando via roba alla mafia si possa restituire alla collettività creando opportunità di lavoro opportunità di iniziative imprenditoriali e commerciali che prima non c'era creando qualcosa che restituisce dignità che restituisce
Onore
Ai giovani che lavorano le cooperative organizzate gravi per aspettare come ci aveva Fiore questi sono gli uomini d'onore non i mafiosi altro luogo comune che
Dovrebbe far ridere invece viene ripetuto soprattutto dalle fiction televisive con grande abbondanza e grande grande frequenza
Per cui
E grazie a Pio la Torre prima grazie all'impegno collettivo di tutti quanti noi di libera in testa poi che questo strumento formidabile di lotta alla mafia oggi c'è e funziona
Funziona entro i limiti che ha detto Davide Mattiello è che possono devono essere decisamente perfezionate migliorati ma c'è
Perfettibile ma c'è
E guardate non è un luogo comune questa una sacrosanta verità
Quando si dice che i mafiosi hanno sì paura di finire in galera
Allora si paura di essere toccati sul versante da libertà personale ma ancor più hanno paura Criscito chi nel portafoglio si dice ripeto una verità la confisca dei beni mafiosi
E ciò che li tocca nel portafoglio ciò che svuota almeno in parte loro portafoglio ciò che fa loro particolarmente male e facendo del male a loro fa del bene a noi fa del bene alla nostra collettività
Ma dietro il fallo
Abbiamo quindi parlato di beni confiscati ma
Qual è l'impegno di libera dei beni confiscati qual è la situazione in Piemonte per quanto riguarda i beni confiscati alle mafie
Allora come ha ricordato bene prima il Procuratore libera nasce nel mille novecentonovantacinque quest'anno abbiamo compiuto vent'anni e la prima grande mobilitazione il primo grande impegno che è stato un impegno politico
Se l'appunto questa raccolta di firme che ha portato alla legge centonove del novantasei sul riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi legge che con tutti i limiti ha dato anche dei risultati importanti in questi anni grazie a quella legge del nove da sei nel due mila uno nasce la prima cooperativa sui beni confiscati sui terreni confiscati alle mafie era il due mila uno siamo in Sicilia siamo nelle zone di Corleone del monte iato e lì nasce la prima Koper attiva cooperativa che nasce grazie al lavoro di ragazzi di quel territorio ragazzi siciliani ragazzi che erano andati a studiare in tanti altri posti in Italia ma che però hanno scelto di tornare a casa loro ed impegnarsi a casa loro lascia e su terre Conf scatterà rinata Brusca Provenzano quindi a mafiosi importanti e nasce questa prima cooperativa che quei ragazzi decidono di dedicare ha un grande siciliano che proprio per la difesa di quei terreni per la difesa di quel lavoro era stato ucciso ci quanti anni prima circa che era Placido Rizzotto quindi grazie a questa legge abbiamo visto dei risultati importanti ma possiamo parlare delle cooperative della Sicil come possiamo parlare di un bene confiscato importante che abbiamo sul nostro territorio che abbiamo in provincia di Torino che una cascina che si trova a San Sebastiano da Po
Pochi chilometri sopra Chivasso che una cascina che è stata confiscata alla famiglia Belfiore famiglia che si è che è stata responsabile uno dei membri della famiglia Domenico Belfiore dell'omicidio del procuratore Bruno Caccia
Cascina che appunto una volta era casa Belfiore e che oggi invece si chiama Cascina caccia che è un luogo di comunità di ospitalità dove vengono tantissime classi dove tutta questa estate ci sono stati i campi che state liberi se arrivati addirittura ragazzi da tutto il mondo perché abbiamo fatto due settimane di campo internazionale Cascina dalla quale oggi arriva anche il primo prodotto del nord del paniere Libera Terra che il nostro Miele quindi
Il lavoro sui beni confiscati un lavoro che con tutte le difficoltà può dare e dà dei grandi risultati come le dieci cooperative come questa cascina caccia come anche tanti altri beni che non sono gestiti da realtà associazioni perché poi non è Libera che gestisce questi beni ma sono associazioni cooperative scuole parrocchie alcune della rete di libera ma anche altre che fanno parte di altri reti e ne siamo contenti che siano tante le realtà che decidono di impegnarsi in questo
Oggi i beni confiscati i beni confiscati e sequestrati e quindi i beni sequestrati son quelli per il quale non è ancora finito l'iter processuale i beni confiscati in maniera definitiva invece son quelli per il quale l'iter è finito
In Piemonte sono seicento questo è un dato aggiornato che ci ha mandato l'agenzia ad aprile quindi un numero importante fino a poco tempo fa eravamo rimasti che erano centottanta questi beni e invece con le ultime operazioni quindi l'Operazione Minotauro per azione a colpo di coda a tutte le operazioni che hanno riguardato dall'otto giugno del due mila undici in poi il nostro territorio sono state anche importantissime lavoro fatto dalla magistrature
Quindi questi se queste queste confische sono seicento quindi è un numero importante la maggior parte sono immobili quindi sono Cascina sono appartamenti sono villette la maggior parte sono
Nella provincia di Torino quindi nella città di Torino e in tutta una serie di Comuni intorno a Torino
C'è un grande impegno su questi so
I numeri sono numeri importanti
Certo che è tutto più complicato anche dalle difficoltà che incontriamo perché i beni quando arrivano all'utilizzo solo ad utilizzo finale sono un successo però sappiamo che per arrivare a questo obiettivo le difficoltà sono tante ci sono difficoltà di tipo burocratico
Ci sono difficoltà di coordinamento di mancanza di informazione noi appunto come ricordava prima Davide abbiamo chiesto fortemente la nascita dell'Agenzia per i beni confiscati sequestrati perché volevamo che all'interno dello Stato ci fosse un organo che si occupasse sorta tanto dei beni confiscati e sequestrati mentre prima finivano nel grande calderone del demanio quindi si mischiano con tanti altri beni che arrivavano da altri percorsi però sappiamo che l'Agenzia ha bisogno di essere potenziata l'Agenzia bisogna di più strumenti ha bisogno di personale più qualificato per certi percorsi c'è tutto un lavoro da fare con gli amministratori giudiziari che sono i primi soggetti subito dopo il sequestro che iniziano occuparsi di questi beni confiscati
E poi per quanto riguarda il nostro territorio è tutto da aprire il lavoro sulle aziende in Piemonte sono state confiscate in tutto diciotto aziende diciotto attività perché sono aziende ma come sono bar altre altre tipologie di queste diciotto diciassette sono state subito chiuse quindi non abbiamo neanche potuto iniziare a seguire l'attività e capire che cosa si potesse fare l'unica che non è stata chiusa che però proprio per dire le difficoltà non risulta nessuna tabella non c'è da nessuna parte non si ritrova nei dati dell'Agenzia è un bar che è stato confiscato appunto grazie all'Operazione Minotauro che si trova in via Veglia
Era il bar Italia che oggi invece si chiama e Bari Italia libera che è gestito da una cooperativa sociale che si sta impegnando per far sì che quel luogo quel luogo che era un punto un luogo di appuntamenti delle organizzazioni criminali della 'ndrangheta dove i boss della 'ndrangheta si riunivano per fare le loro riunioni spartirsi le attività per fare i loro riti di affiliazione perché in quel bar sono stati anche affiliati dei nuovi studenti all'interno dell'organizzazione criminale bene quelle Lunik l'attività economica che in qualche modo è sopravvissuta che stiamo cercando di riportare avanti però proprio nelle difficoltà ci siamo resi conto che non risulta nei dati dell'Agenzia questo per dire come il percorso sia un percorso
Complicato ed oltre io dico ancora questo a una semplificazione a una riorganizzazione dell'Agenzia di chi si occupa di questi beni delle professioni ta un bisogno che spesso c'è quando ci occupiamo di beni confiscati ma quando se ne occupano l'associazione quando se ne occupano i Comuni e anche un bisogno di fondi
Perché spesso questi bene immobile arrivano completamente distrutti sono le stesse gli ex proprietari che li distruggono prima di lasciarli
Arrivano in situazioni di reperimento e ci vogliono dei fondi per riuscire a rimetterli a posto e questi beni che la maggior parte più grandi sono in piccoli Comuni San Sebastiano da Po per esempio un Comune di mille novecento abita anti gli stessi amministratori stessi amministratori sindaci in un momento poi di difficoltà come questo non hanno i fondi per poterli mettere a posto per poterli riconsegnare alla collettività metterli a bando farne scuole farmi asini
Asili quindi un altro elemento importante quando si parla di beni confiscati e anche capire come reperire fondi terra rimetterli diciamo
Sul rimedi darli all'associazione rimetterle a nuove poterli poi così effettivamente utilizzare questo è un altro problema importante che bisogna trovare un modo per risolvere
Quindi abbiamo visto come i beni confiscati si passino diciamo essere da ostentazione di potere sul territorio
Sì c'è il sole
Arriva dritto infanzia ostentazione di potere sul territorio ostentazione che lo Stato può avere per far capire ai cittadini quanto lo Stato al posto della della mafia può fare e anche dei nomi c'è diciamo una
Percorso simbolico interessante importante perché l'abbiamo visto come Cascina Belfiore diventi Cascina caccia
Bare Italia diventa bare Italia liberale e questo contrappasso laico possiamo possiamo chiamarlo come
Come può essere aiutato abbiamo detto di un percorso perfettibile
Entrando nello specifico parla capire come il Parlamento sta lavorando e cosa si può cambiare
Centro spero quanto basti a arrendermi comprensibile e godibile non troppo perché se no
Diventa eccessivamente tecnica la discussione ci vorrebbe più tempo quindi abbiate pazienza cerco di trovare
La giusta mediazione con un ipertesto con un sottotitolo che metto all'inizio di questo mio secondo breve intervento e che riprenderò alla fine
Visto che siamo in questo contesto
Vorrei ribadire ancora una volta confrontandomi
Confrontandoci con questa platea
Che sarà fondamentale nelle prossime settimane battere un colpo
Far sentire ciascuno per come può per come intende
La giovanile le associazioni far sentire l'importanza che si perfezioni questa riforma facciamo politica
Facciamo politica io credo che su questa materia valga proprio la pena fare politica insieme
Perché voi lo sapete quanto lo sono io come in politica le decisioni che si prendono dipendono dalla privo Rita che si assegna quelle decisioni
E a parità di importanza di una certa materia le decisioni possono slittare nel tempo a seconda che nell'agenda politica si impongano meno determinate priorità
Ecco l'ipertesto il sottotitolo che mi metto eh aiutiamoci aiutiamoci tutti aiutiamoci nelle prossime settimane nei prossimi mesi attenere in alto nell'agenda politica la priorità che
Questa riforma vada in porto
E già scritta e già condivisa non ci sono problemi politici
Deve andare in porto non deve essere dirottata
Bisogna rimanere concentrati in questo credo insieme possiamo darci una mano e allora velocemente sono alcuni punti qualificanti la riforma nel senso evocato dagli interventi che mi hanno preceduto
Il primo che può sembrare banale la inquadrato bene José con le sue parole
Nonostante
Il progresso tecnologico nonostante il fatto che siamo nel due mila e quindici
Abbiamo ancora un serissimo problema di coordinamento tra le informazioni
Di accesso alle informazioni non vi sto a dire quante sono le cosiddette banche dati presenti nel nostro Paese
Quanto troppo spesso difficilmente queste banche date dialoghino tra di loro ed è del tutto evidente come
Sia per un motivo di legalità trasparenza sia per un motivo di efficienza efficacia dei processi l'accesso alle informazioni
Il fatto che tutti i soggetti legittimati a prender parte al processo possano accedere alle informazioni sia fondamentale ecco
Con il Governo non per tutto serve la legge talvolta bastano anche dei regolamenti intanto stiamo lavorando per un migliore accesso alle informazioni
Secondo punto che di nuovo Stars sul piano della trasparenza
E dell'efficienza il ruolo degli amministratori giudiziari
L'ha detto bene io sei
Nel momento in cui l'autorità giudiziaria procede al sequestro di un bene il cosiddetto giudice delegato nomina un amministratore giudiziario che da quel momento
Cura custodisce ma anche noi diciamo valorizzare il bene in modo tale che quando il sequestro arrivi a confisca definitiva e da lì tramite l'agenzia viene assegnato non sia del perito
Io credo che si capisca facilmente l'importanza di questa figura l'amministratore giudiziario
Io credo che si intuiscono anche quanto questa figura possa essere delicata quanto poter mettere le mani su questi ingenti patrimoni
Per tutta la durata del procedimento di sequestro e confisca possa anche far venire il prurito le mani a qualcuno
Ecco perché e dal due mila e dieci
Che si chiede un albo nazionale degli amministratori giudiziari in modo tale che il giudice
Nell'incaricare in questo ruolo così delicato che ha bisogno di grande affida mento
Un professionista lo faccia quanto più secondo i crismi della trasparenza e della riconducibilità di quella decisione e dal due mila dieci
Son passati cinque anni siamo ad un passo finalmente da questo albo nazionale degli amministratori giudiziari reso efficace
Cioè dagli ultimi provvedimenti del Governo stiamo lavorando per la messa a punto
Faccio un terzo esempio ne farò quattro in tutto abbiate pazienza ma e giusto scendere un po'nel dettaglio non troppo ma per far capire che insomma si sta lavorando quanto più seriamente faccio un terzo esempio
Nell'esperienza di alcuni uffici giudiziari
Particolarmente illuminati e tra questo ci metto Torino e
L'esperienza guidata come capo della Procura dal dottor Caselli in alcuni uffici giudiziari particolarmente illuminati che lo dicesse o meno la legge la legge non lo impediva l'intelligenza lo suggeriva
Gli uffici giudiziari hanno fatto alcune scelte di organizzazione interna tali per cui sono stati creati dei veri e propri pool di magistrati dedicati al contrasto patrimoniale
In modo tale che gli uffici giudiziari
Che hanno una mole immensa di lavoro da esperire come si intuisce avessero delle forze dedicate sia nel momento del pubblico ufficio sia nel momento del giudizio quindi del tribunale
Per fare andare più spedite queste pratiche proprio per tutte le valenze che abbiamo messo in luce
Questo terzo elemento figlio dell'esperienza illuminata di alcuni uffici giudiziari diventa uno dei cardini della riforma la riforma cioè prevede
La Costituzione di uffici giudiziari sia del pubblico ministero che della fase giudicante
Dedicati alle misure di prevenzione patrimoniale o comunque I sequestra le confische perché anche qui senza entrare nel merito
La luna ha due facce
Ci sono i sequestri le confische di prevenzione patrimoniale la cui origine quella evocata molto bene da Giancarlo Caselli ma ci sono i sequestri delle confische penali
Sono due facce della stessa medaglia non ci stiamo occupando e delle une e delle altre
Finisco
Con almeno la quarta gamba qualificante di questa riforma l'ho già evocata nel mio primo intervento il potenziamento dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati
Cosa vuol dire potenziamento
Vuol dire tante cose
Che hanno a che fare per esempio con la selezione e l'assunzione del personale stesso dell'agenzia
Deve esser ce n'è di più deve essere meglio formato e deve essere più motivato
Perché talvolta in alcuni segmenti dell'amministrazione statale finiscono persone di passaggio
Che non sono particolarmente formate motivate perciò a cui vengono chiamate sono lì aspettando di fare altro sono lì affine giro
Ecco noi diciamo no l'agenzia per i beni sequestrati e confiscati talmente importante che il reclutamento del personale oltre che il numero del personale oltre che la distribuzione del personale sul territorio italiano deve essere messa a fuoco al meglio delle possibilità in tutto questo e finisco
Un pezzo di potenziamento dell'agenzia a cui noi teniamo molto
Sul quale i giochi non sono ancora fatti fatti fatti perché ci sono ancora un po'di resistenze capirete presto perché
Ed è proprio uno di quei
Motivi sotto testo di prima l'ipertesto aiutiamoci a spingere perché non si arrende la riforma
Noi vorremmo che l'Agenzia attualmente incardinata nel Ministero dell'interno fosse spostata alla Presidenza del Consiglio
Non è un mero fatto di Caselle
Dietro c'è un diverso approccio culturale a questi fatti giudiziari
Ma anche economici e cioè i beni confiscati alle mafie non so uno soltanto non sono soprattutto un problema di ordine pubblico
Che giustifica l'incardinamento nel Ministero dell'interno sono
Soprattutto non esclusivamente un fatto culturale sociale economico e quindi prendere l'agenzia e incardinarla la Presidenza del Consiglio con ciò facendo la partecipare
Non solo da chi si occupa di ordine pubblico e sicurezza ma anche da chi si occupa di politiche per lo sviluppo anche da chi si occupa di politiche per il lavoro anche da chi si occupa di politiche per l'ambiente l'agricoltura
Diventa un modo per confermare quella valenza simbolica culturale che è stata tante volte richiamata e molto più concretamente diventa anche un modo per rendere più efficace
L'utilizzo di tutto questo patrimonio un patrimonio usato più intelligentemente intanto dallo Stato
Anche da chi si occupa di ambiente l'agricoltura e io all'inizio ho detto che il procuratore Caselli non aveva bisogno di presentazioni però magari qualcuno non sa che fra le varie cose di cui si occupa ancora il procuratore Caselli
C'è
L'Osservatorio di agromafie considerato conservatore agromafie di Coldiretti di cui al Presidente
Presidente la commissione istituita dal Ministro Orlando sulla riforma dei reati agroalimentare allora come si lega l'agricoltura alla mafia lavoro nero mafia beni confiscati alle mafie
Innanzitutto volevo ricollegarmi a quello che ho appena detto Davide Mattiello a proposito del pool
I pur sono sempre stati un mio chiodo fisso
Quando dopo la strage
Che causa la morte di Falcone dei Borsellino delle come vede le donne che erano con loro la capaci di ad Amedeo decido di fare la domanda per andare a volare a Palermo
In quella Procura non c'è
Un gruppo di lavoro
Una sezione qualcuno che si occupi specificamente le misure di prevenzione patrimoniali
Siamo nel novantadue dieci anni dopo la legge più Latorre del mille novecentottantadue
Perché
Perché quelle ancora la stagione in cui il magistrato
Non si sente virgolette con tutto rispetto per la categoria ragioniere contabile
Si sente investigatore a livello giudiziario ma investigatore ed è un'altra cultura che non fa volentieri le misure di prevenzione che appartengono a una categoria diversa da quella
Per la quale è stato formato abituato è cresciuto
E vi prego di credere alla fatica
Di formare una
Sezione che si occupasse specificamente maniera progressivamente sempre più specialistica di misure di prevenzione è stata grande grandissima nella mitica procura di Palermo
Alla fine ci sono riuscito anche grazie
Alla
Collaborazione di alcuni colleghi che francamente detto col massimo affetto non soltanto rispetto non erano poi i primi della classe
Essi hanno capito come fosse importante lavorare su questo settore come lavorando su questo settore per primi ci si potesse formare una professionalità di poteva servire anche
Successivamente in altri campi
Ed è da zero siamo passati a quel quarantatré per cento di
Ammontare
Del valore dei beni amministrati in quanto confiscati dall'autorità giudiziaria di Palermo con la tre per cento rispetto al totale nazionale da zero al quarantatré per cento nazionale un patrimonio davvero oggi immensi
Ovviamente quando ho cominciato a dirigere la Procura di Torino ho cercato di nuovo nella stessa direzione e ci siamo riusciti
Il processo pilotavano
Processo che ci segnala non soltanto
Perché per la prima volta in maniera organica mira strutturale non soltanto episodica sci individuano presenze ndranghetista articolate consolidate nella provincia di Torino con centocinquanta arresti
Processo che
Per metà è già concluso definitivamente con la condanna di tutti gli imputati quelli che hanno scelto rito abbreviato quelli che hanno scelto il rito ordinario sono stati condannati praticamente tutti in appello
Pende ancora ricorso in Cassazione e quindi
Non c'è ancora nulla di definitivo ma
Processo ha già avuto delle conferme importanti
Scusate
Esatto
Lo faccio
Per dei pezzi come vedete sono sono ridotto grazie
Allora dicevo
Il processo che non Sauro oltre nel merito oramai non faccio più questo mestiere quindi posso anche parlare più di veramente
Di quanto non avessi fatto fino a ieri di individuare una presenza ndranghetista così mafiosa così cospicua così così
Massiccia nella provincia di Torino che credeva di esserne immune quanti politici sono caduti dal pelo nel momento in cui questa inchiesta reiterata disperava la sua ampiezza i suoi numeri cadevano dal pero non ci credono nel sistema per carità massima processi parlava di rapporti fra pezzi di questa organizzazione criminale e pezzi della politica ma non scherziamo ma
Non hanno
Non può essere è invece era e invece era B
Un altro aspetto positivo di questa inchiesta
E che contestualmente l'intervento sul versante propriamente penale la commissione di reati dell'accertamento di responsabilità penali per reati commessi contestualmente si è mosso il versante patrimoniale
Cioè nel momento in cui venivano eseguite misure di custodia
In carcere venivano anche eseguite misure di sequestro magari preventivo
E poi
Saranno confische di beni degli stessi imputati in quel processo
Qui non ho nessun merito sostanzialmente se non di aver
Pensato di organizzare anche questo versante in qualità di capo dell'ufficio in merito ai componenti del pool
Del la procura di Torino che si sono occupati specificamente di questo versante
Non posso nominarli tutti però qui c'è presente oggi un
Vice procuratore onorario una carica che esiste anche nel nostro ordinamento che è importante anche se
E onoraria nel senso che non è un magistrato di carriera ma Sica parando Brizzi tanto per non fare nomi
Laddove si e non è che faccio volentieri perché nasce
Cresce cominciava ad occuparsi di queste cose nell'ambito delibera e poi passerà in magistratura in questo modo
Si è formato una specializzazione straordinaria
In questo momento è uno dei maggiori esperti a livello nazionale in questa materia e quindi il grazie va soprattutto i componenti del pool arando Brizzi insieme agli altri se no se possibile anche avanti a tutti gli altri
Agricoltura due parole soltanto perché ci sono sto rubando troppo tempo
La regola dalla mafia per quanto riguarda le attività economiche di investimento del denaro sporco guadagnato con le loro attività criminali eh piatto ricco mi ci Ficco
Dove c'era far soldi
Investendo per riciclare
Ecco lì prima o poi la mafia la troviamo
L'agricoltura oggi come oggi nonostante la crisi economica un settore che tira primo perché mangia recidere le cinismo ma è realismo e quindi è un comparto come usa dire freddo che nonostante la crisi continua a produrre
E poi perché il made in Italy è un fiore all'occhiello la nostra economia
Ancora Flori dicessimo con una pistola ordinario e quindi ecco per un motivo o per l'altro settore agroalimentare tira rende piatto ricco mi ci Ficco ci troviamo anche la mafia
Ed effettivamente ci troviamo ce la troviamo in tutti i segmenti della filiera agroalimentare
E nel momento in cui ce la troviamo
Abbiamo
Un fattore di
Inquinamento di avvelenamento di questa filiera purtroppo formidabile il caporalato e lavoro nero sono attività economica strettamente collegati alla presenza mafiosa
è solo una vergogna colossale per il nostro Paese c'è un problema che va a finalmente affrontato con la stessa priorità di cui si parlava prima
Mattiello per quanto riguarda
Il riordino della gestione dei beni confiscati ai mafiosi
Questo è un altro problema prioritari
Il Governo lo sta affrontando ministro Martino ha organizzato un tavolo di lavoro proprio ieri in conferenza stampa ha detto quali sono gli obiettivi
Sul versante del caporalato il lavoro nero uno delle NTA proprio a confisca personale impegno intervenire anche su questo versante essendoci mafiosi Opara mafiosi confisca do loro i beni toccando lì nel portafoglio
Come Osservatorio di Coldiretti sulle agromafie abbiamo intenzione e lo stiamo facendo diamo fatto i primi passi concreti di costituire anche noi un gruppo di studio su questo versante
Ne ho parlato con il suo partiva poco fa poco pochi giorni fa stato così cortese da dirmi che stavamo facendo bene che anche il nostro contributo sarebbe stato tenuto in conto bene anche qui ci vuole unità di intenti ci vogliono sforzi comuni
Ultimissima cosa
Sempre a proposito di Martina sempre a proposito del nostro tema di oggi
Vito Martino sta creando credo che oramai la via creata perché ce l'aveva in testa un bel po'di tempo a questa parte Polo perso i conti ma sicuramente andata avanti la cosa una task force per accelerare quantomeno la gestione
Dei beni confiscati
Sul versante agroalimentare perché lì è un settore molto delicato un settore molto importante oltre all'importanza dell'agroalimentare
Alimentare nel quale la mafia affonda le sue radici e nel quale torna oggi essendo un piatto unico ad essere particolarmente presente
Avviandoci quasi alle conclusioni
Nel il ventisette luglio due mila e undici il procuratore Caselli scrive sul fatto quotidiano a proposito di riforma del Codice antimafia di stratificazioni successive
Quadro complessivo spesso disomogeneo una specie di foresta con alberi d'ogni tipo
Alcuni ormai vecchi da abbattere o rinvigorire altri da sfrondare altre ancora da potenziare perché crescano funzionino meglio altri infine da piantare ex novo perché siano coperti
Anche obiettivi oggi sguarniti nuovi occupa con Corradi agroalimentare ancora non si occupava di agro alimentare quindi
Però torna tutto torna tutto e in quell'articolo
Richiama un un appello di libera a fra le altre cose proprio all'istituzione dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati abbiamo visto che nel tempo questo è successo
E aggiunge alla fine non sarebbe male occuparsi anche della reintroduzione del del dell'introduzione delle auto di autoriciclaggio e abbiamo visto che questo Parlamento se n'è occupato finalmente
E di riscrivere il quattrocentosedici ter che puniva allora solo in caso di erogazione di denaro e non altra utilità
Noi un anno fa ci siamo visti proprio la festa dell'unità qui a Torino con Davide Mattiello per parlare di riforma del quattrocentosedici terra
Eravamo rimasti con un impegno a rivedere alcune cose perché
Le pene di quattrocentosedici ter non sono un po'contestate ma si era spiegato a tutti che
Non si potevano introdurre alcune pene se prima non venivano riviste altre pene del quattrocentosedici bis bis per fattispecie diverse
E allora sia preso un impegno rivediamo le pene quattrocentosedici bis e poiché rivediamo anche quelle del quattrocentosedici ter a che punto è questo processo sul reato di o giù di riciclaggio ci siamo su quattrocentosedici ter
Mi sembra che ci siamo mi sembra che a distanza di un anno da quell'altro confronto che tu evochi ci siamo dati da fare per rispettare gli impegni e per rispettarli con coerenza
Con coerenza quella coerenza in politica è sempre discutibile perché si è coerenti a principio opinabili
La coerenza su che cosa
Sul fatto che fosse bene aumentare le pene del quattrocentosedici ter in proporzione all'aumento di quelle del quattrocentosedici bis
Tu hai detto molto bene la evocato molto correttamente ha meno ci tengo richiamarlo
Perché un'altra scelta poteva essere come era stata fin dal mille novecentonovantadue quella di prevedere le medesime pene tra quattrocentosedici bis e quattrocentosedici ter
Quando noi abbiamo preso in mano la materia ci siamo dovuti far carico di alcune pronunce della Corte costituzionale che avevano detto guardate che
Voi come legislatori potete giudicare
Come gravissime entrambe le condotte però sono condotte differenti
E quindi è giusto proporzionare
In maniera differente le pene applicata quelle condotte gravissime entrambe per carità
E mai nessuno né io né coloro con i quali ho lavorato ha voluto intendere la condotta del quattrocentosedici ter cioè il politico che si accorda con il mafioso come una condotta allegra
Come una condotta da buffetto le abbiamo sempre intese condotte gravissime quella del quattrocentosedici ter e del quattrocentosedici
Bis ma condotte differenti
E allora la coerenza politica sempre discutibile perché è coerente rispetto principio opinabili e che noi ci siamo presi quel tipo di impegno cioè non di equiparare nuovamente quattrocentosedici bis e ter
Ma di alzare il quattrocentosedici bis cosa che ha fatto il Senato alcuni mesi fa
E di conseguenza aumentare in proporzione al quattrocentosedici ter condotte gravissime ma diverso una cosa è organizzare la mafia
Altra cosa è avere rapporti concludenti con la mafia sono entrambe
Condotte molto gravi
Al punto che
Ma non voglio perché poi ci mettiamo troppo tempo ma è proprio la passione civile e politica che mi in fiamme avrebbe mi spingerebbe entrare nei dettagli il quattrocentosedici ter
Cioè l'articolo del Codice penale che pur
Michel in particolare il politico che si accorda con il mafioso non è nemmeno tanto un articolo immaginato per tutelare il bene grande delle elezioni
Quanto un articolo immaginato per tutelare quell'altro bene grande che l'ordine pubblico dalla forza mafiosa perché che cosa si vuole colpire con quattrocentosedici ter il politico
Che scegliendo di cercare l'accordo con il mafioso per questo solo fatto
Per l'intenzione di accordarsi con la mafia a prescindere dal fatto che questo accordo produca conseguenze nella realtà
Cioè che ci sia per davvero il procacciamento di voti che ci sia per davvero l'erogazione di denaro di altre utilità il fatto in sé
Che il politico cerchi l'accordo con il mafioso rafforza la mafia
Rafforza la mafia perché come abbiamo detto in tutto questo dibattito la forza della mafia dipende in gran parte dalla legittimazione
Che l'organizzazione mafiosa riceve sul territorio da chi in quel territorio in particolare chiamato governarlo amministrarlo si capisce che se un politico cerca l'accordo con il mafioso per vincerà le elezioni
Beh il prestigio della ma anche sul territorio viene immediatamente decuplicato
A prescindere che poi entrino per davvero i soldi le altre utilità ma il prestigio della mafia che viene considerata dal politico non un male da evitare
Ma un interlocutore col quale parlare un amico al quale telefonare durante la campagna elettorale per chiedergli di allertare gli amici degli amici perché c'è un buon candidato da sostenere
Questo è male disse
Ed è male gravissimo
Perché aumenta il prestigio della ma anche sul territorio e quindi
Fa deperire alla credibilità dello Stato ecco perché il quattrocentosedici ter io non mi stanco di dirlo in tutti i modi
Anche provocando il dibattito pubblico come ho fatto ancora recentemente minacciando di fare una legge di interpretazione autentica una sana provocazione
Per ribadire le ragioni del quattrocentosedici ter il reato è commesso nel momento in cui il politico si accorda con il mafioso nel momento in cui c'è l'accordo e a leggere le carte di Minotauro
E a leggerle con attenzione quelle carte questo gigantesco lavoro fatto dalla Procura di Torino
Se ne incontrano essere rintracciano eccome di questi comportamenti
Del politico chi per lui che cerca di allertare di attivare non importa poi che cosa succede dopo ma intanto tu hai cercato quella complicità e quel sodalizio è questo che viene colpito da quattrocentosedici ter punto a capo non senza difficoltà ma in politica
Non esiste nulla che non si faccia con difficoltà la politica e pazienza nel conflitto sarà meglio non fare politica c'è uno accetta questa dimensione
Non senza difficoltà
In Commissione giustizia Camera nell'ambito della riforma del processo penale altra riforma importante che dovrebbe arrivare in Aula tra settembre e novembre io spero tra settembre ottobre
In quell'ambito siamo riusciti a votare un emendamento nel cuore della notte tra polemiche
Dure
Un emendamento che riposiziona le pene del quattrocentosedici ter rispettando con ciò gli impegni che ci eravamo assunti un anno fa di riposizionarli e un voto fatto in Commissione giustizia non ancora in aula
Ma è un voto fatto su un testo quello del processo penale
Che una volta arrivati in Aula non dovrebbe più essere modificato cioè farà fede e verrà proposto al voto dell'Aula il testo così come uscito dalla Commissione giustizia ecco perché mi sento di dire
Che ha meno di shock oggi imprevedibili le modifiche che abbiamo fatto in Commissione giustizia saranno confermate dall'Aula e quindi potremmo ben dire che a distanza di un anno abbiamo rispettato quegli impegni aumentarle quattrocentosedici bis
E proporzionalmente quattrocentosedici ter
Quest'ultimo giro di interventi si ricollega sempre al all'articolo del procuratore Caselli del due mila e undici
è in quell'articolo appunto procuratore riprendeva un appello di libera nella riforma del Codice antimafia restituzione dell'Agenzia nazionale per rivedere alcune misure sull'anno e sei mesi per il termine da assegni sequestro e confisca
Che ruolo ha quindi libera
Nel dibattito pubblico sulla sull'antimafia sulla madre sulla legislazione antimafia
Vediamo se che interviene spesso nel dibattito pubblico ma anche poi concretamente perché i beni confiscati alle mafie la legislazione sui beni confiscati alle mafie nasce da una appello di libera il procurato interruttore caselli la riprende
Nei suoi articoli che ruolo a libera nel dibattito pubblico italiano è piemontese perché tu fai parte Maria José anche della Commissione comunale antimafia a Torino
Diciamo che dire io che ruolo ha è un po'complicato dovrei chiedere a voi che ruolo pensate cioè che voi lo vedete che libera support manda avanti io posso dire quello che cerchiamo di fare che cerchiamo di fare a livello nazionale e che cerchiamo di fare a livello regionale
Per quanto riguarda i beni confiscati il nostro desiderio è che il sogno di Pio la Torre per la quale Pio la Torre venne ucciso il trenta aprile del mille novecentottantadue diventi realtà
Diventi concretezza diventino opportunità opportunità di lavoro opportunità di economia opportunità di segni forti
Quello che riguarda la lotta alle mafie nel nostro Paese quando parlo del sogno di Pio la Torre parlo naturalmente del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie
Dobbiamo dircelo
La maggior parte dei beni confiscati non eri utilizzato non è utilizzato nel nostro Paese nella nostra appena nostra città nella nostra Regione ma non è che utilizzate a livello nazionale da una parte non possiamo dirci effettivamente le percentuali perché come diceva prima Davide neanche sui numeri c'è chiarezza
Sui numeri che arrivano dall'Agenzia sui beni confiscati a livello nazionale non c'è ancora chiarezza i dati sono tanti io permettete vi faccio un piccolo esempio di una cosa successe in provincia di Torino
Che vi dice quanto è importante il primo punto di quelli che ha indicato prima Davide il punto sulle banche dati
E in provincia di Torino era stata confiscata una villetta era stata confiscata il percorso un percorso che a quasi vent'anni finalmente si è arrivata confisca definitiva
Arrivati a confisca villetta è occupata dare persone alle quali è stata confiscata
A un certo punto negli ultimi tre quattro mesi c'è stato un lavoro sinergico molto importante molto ben fatto da parte delle forze di polizia da parte della Prefettura da parte dell'Agenzia e da parte del Sindaco di questo Comune
L'obiettivo era quello di mandar via diciamo il la famiglia che occupava illegittimamente il bene senza avvertirli prima
Perché avvertirli prima voleva dire dargli l'opportunità di distruggerlo al bene come per esempio è capitato in altre situazioni ma l'obiettivo era quella pro
Perché andare una mattina presto bussare a quella porta chiederà la famiglia di andarsene perché era ieri erano già arrivate notificata la richiesta
Organizzare il trasloco grazie all'impegno dei vigili e dei e delle forze di polizia c'era già pronto fuori da questa villetta un camion in modo che la famiglia fosse accompagnata fuori
Gli si facesse il trasloco
Venisse invitato da parte della famiglia dove portare tutti gli immobili che erano ancora di loro proprietà perché era stato confiscato soltanto l'immobile e così in maniera veloce attenta precisa quella villetta veniva finalmente liberata in modo che se ne potesse utile iniziare l'utilizzo sociale c'era già da parte delle associazioni del territorio del Sindaco una serie di idee di progetti
Bene quella mattina alle sette del mattino i liberali i carabinieri vanno a bussare alla porta
Apre la persona che illegittimamente stava continuando ad abitare in quella villetta gli dici aspettate un attimo ma in camera da letto prende un foglio va sulla porta è da ai carabinieri un foglio che l'unica ricorso alcun Consiglio di Stato perché prima era ricorso al TAR e aveva perso ma loro che stanno bene quali strumenti usare dopo aver perso al TAR e lui si era opposto alla fiscale era ricorso all'ultimo livello possibile e quindi da questo foglio egli dice tornate quando sarà arrivato a questo ultimo grado di giudizio
I carabinieri prendono il foglio chiudono la porta e se ne vanno
Nessuno di tutti gli organi che stavano lavorando insieme da mesi quindi prefettura forze di polizia Sindaco Agenzia
Era a conoscenza nel loro ricorso al Consiglio di Stato e quindi dal fatto che in questo momento non gli si poteva mandare via
Quindi si erano messe insieme le migliori forze avevano organizzato a mio parere molto bene l'azione con tutte le attenzioni che ci dovevano essere la mancanza di informazioni la mancanza di chiarezza la mancanza appunto di come mica azione tra i vari organi tra i Tribunali eccetera ha fatto sì che tutta questa bellissima operazione che ha detto adesso ci potevamo raccontava di che cosa si fa in quella villetta non ce lo possiamo raccontare ma dobbiamo aspettare
Questo per dire come sono importantissimi tutti gli strumenti anche con gli strumenti più semplice che appunto la comunicazione e il mettere in circolo tra i soggetti che ne nel diritto le informazioni che cosa accade quindi sicuramente è libera ha come compito in questo vent'anni di continuare a lavorare sui beni confiscati con un ruolo di
Sostegno
Delle associazioni delle cooperative che decidono di riutilizzare i beni come ruolo di sostegno per le amministrazioni questo è un punto importante io lo dico anche sempre quando l'opportunità di confrontarmi con avviso pubblico che l'associazione che mette insieme gli enti perché a me che qui tanto in questi anni di incontrare tanti Sindaci che non sapevano da che parte partire tantino dispensa trustee accomuni convinti mille cinquecento abitanti dove c'è una sola persona che ci lavora e si trova a dover gestire tutto quello che l'iter compresso per l'utilizzo di un bene confiscato spesso questi Sindaci non sanno da che parte partire si spaventa no in queste situazioni quindi quello che come Libera vogliamo fare da una parte sostenere chi si vuole impegnare nell'utilizzo del bene dei beni che siano le amministra è lì che siano le associazioni che siano le cooperative e dall'altra parte continuare a scuola spronare le istituzioni le amministrazioni Rappo etica affinché si mettano in atto tutti gli strumenti possibili compresso compreso il reperimento dei fondi perché arrivare all'utilizzo sociale
E l'altro compito che io sento importantissimo per il nostro territorio per la Regione Piemonte per il Comune di Torino
E quello di continuare a informare sensibilizzare raccontare nelle modalità il posto che sono nostre ne siamo un'associazione educativa culturale
Su Cuccu su quello che è il fenomeno delle mafie sul nostro territorio questo per me è un ruolo fondamentale che a libera e che libera in Piemonte per tanti anni fino a quell'otto giugno del due mila undici il problema delle organizzazioni criminali sotto Rettore è stato sottovalutato è stato affrontato in maniera superficiale non dalla magistratura ma dalle forze culturali dalle forze politiche dalle forze pone economiche dall'informazione sembrava che le mafie fossero un problema che non ci riguardava nonostante qui i lotto l'appunto più di trent'anni fa è stato ucciso un procuratore un magistrato il dottor Bruno Caccia nonostante Bardonecchia sia stato il primo comune sciolto per mafia nel nord Italia nel mille novecentonovantacinque nonostante ci siano stati dei processi
Importanti contro le la 'ndrangheta negli anni Novanta nella nel novantacinque del nonostante questo il problema non è sempre stato sottovalutato anche da noi probabilmente che facciamo parte della società civile il compito che per me è diventato importantissimo dopo quella notte dell'otto giugno del due mila e undici che vuol dire l'Operazione Minotauro ma poi la Procura di Torino
Ha continuato a lavorare le operazioni sono state tante da quell'otto giugno del due mila e undici e continuare
A sensibilizzare a raccontare quello che è il radicamento delle organizzazioni criminali sul nostro territorio senza fare allarmismo perché bisogna prendere le situazioni nelle dovute differenze il Presidente di libera ci ricorda sempre che dobbiamo distinguere per non confondere
Quindi Torino non è Palermo Torino non è Reggio Calabria però dobbiamo assolutamente renderci tutti conto che le organizzazioni criminali ormai sono radicate sul nostro territorio fanno affari hanno interessi hanno costruito legami con pezzi di politica pezzi di economia pezzi di imprenditoria e soltanto tenendo
Molto accesa l'attenzione su questo occupando se ne occupando se ne continuamente noi possiamo arginare scacciare questo fenomeno da nostro territorio le regioni del Nord devono assolutamente arrivare a questo punto non possiamo più permetterci di sottovalutare
E di non affrontare con tutti gli strumenti necessari quelli che sono i radicalmente le infiltrazioni delle mafie nel nord Italia un bravo Sindaco visto che siamo una festa dell'Unità e magari ci sono tanti amministratori c'è insegnato né di libera lui è stato ed è presidente di avviso Pubblico che quando la politica non si occupa della mafia la mafia occupa la politica credo che questo sia un monito importante per la Poli ittica e poi per tutti noi che in modo diverso ci occupiamo di cultura di educazione di informazione le masse sono uno dei problemi fondamentali del nostro Paese
Tutti sulla base delle proprie responsabilità dobbiamo occuparci
Crediamo quindi questo incontro con
Un'ultima domanda al dottor Caselli
Diciamo è la stessa domanda che ho fatto amare io se Fava
Che ruolo può avere la società civile nella lotta alla criminalità organizzata sul soprattutto in un territorio come questo soprattutto al nord
Il ruolo della società civile la lotta alla criminalità organizzata non solo importante e decisivo
Rischio di essere monotona lasciatemi parlare ancora una volta la mia esperienza palermitana
Quando io arrivo a Palermo subito dopo le stragi
Perché siamo tutti scioccati io insieme arresto dalla popolazione italiana
Siamo convinti sono le parole di vino Caponnetto che non c'è più niente da fare che è tutto finito che hanno vinto loro con questo terribile attacco al cuore dello Stato con le stragi di Capaci e di via D'Amelio
Invece lentamente e faticosamente ci riprendiamo ri alziamo la testa evitiamo di precipitare in quel buco senza fine in cui le mafie volevano cacciarci
Questo recupero faticoso lento ma alla fine
Forze deciso avviene col contributori molti moltissimi fattori
Fattore decisivo è proprio quello della società civile
Perché quella stagione in cui superato il disorientamento lo shock iniziale
Palermo si riempie di lenzuola bianche alle finestre ai balconi le strade le piazze di Palermo si riempiono di giovani e non soltanto giovane che manifestano per dire
La democrazia avrà tanti difetti ma io voglio vivere in uno Stato democratico non voglio vivere in uno stato mafia in un arco Stato governato controllato da stragista
E ce la facciamo tutti insieme
Se siamo qui a parlare di mafia stiamo ancora parlando di un problema grave difficile e complesso che chissà quando riusciremo a venirne finalmente e definitivamente a capo ma ne possiamo di nuovo parlare non siamo stati schiacciati non siamo stati spazzati via
Soltanto che la relazione di Palermo era una relazione come dire
Spontanea di volontariato di immediatezza
Dopo le stragi
E dopo ho inevitabilmente la partecipazione popolare in quanto spontanea in quanto basata sul volontariato si affievolisce
Libera posto rimedio a questo affievolimento intervenendo con la propria Costituzione in modo da organizzare
La società civile contro il crimine organizzato organizzazione contro l'organizzazione è il segreto banale a dirsi ma difficile poter realizzarsi concretamente di libera un segreto efficace che ha
Pagato come risultati
E arriviamo ai giorni nostri
Liberatori non fa soltanto tutte le cose che ha ricordato Maria io senza ancora mi ha fatto un'altra io non mi stanco di ricordare che voglio ricordare ancora una volta
Le udienze del processo Minotauro sono state udienze complicate e difficili tormentate
Pericolose anche per chi partecipava senza essere propriamente addetto ai lavori
Bene libera c'è costituita parte civile e i ragazzi dividerà il presidio delibera Piemonte capeggiati per così dire proprio da Maria José a fare quotidianamente
Udienza per udienza erano lì
Avendo in faccia gli imputati chiusi nelle gabbie come usa dire e soprattutto faccia a faccia con i familiari
Dei tanti tantissimi detenuti i quali naturalmente non potevano vedere non vedevano comprensibilmente se volete di buon occhio questi ragazzotti che erano lì
Costituiti parte civile per chiedere la condanna dei loro congiunti però per realizzare qualcosa che sapesse di vendetta
Per realizzare qualcosa di saper sedi verità e giustizia senza retorica senza frasi fatte
Fare giustizia anche affermando
Attraverso le prove la dimostrazione processuale dell'esistenza la pericolosità della 'ndrangheta anche in Piemonte finisco su ancora un secondo tornando al discorso del lavoro nero
La priorità assoluta di questo problema
Guardate
Il lavoro nero caporalato non sono soltanto
Problemi come ricordava prima
Dalle grazie loro ricordandoci la necessità di distinguere di ordine pubblico sono problemi culturali sociali politici economici etici
Un Paese moderno come dovrebbe essere l'Italia
La
Quinta sesta settima potenza industriale al mondo sicuramente una temo devo fare democrazia occidentale avanzata che tollera al proprio interno forme di vera e propria schiavitù
Nel terzo millennio è un non senso è una vergogna è un obbrobrio una barbarie è una cosa che non sta né in cielo né in terra una cosa che deve finire al più presto
Attenzione però che
Del caporalato del lavoro nero sappiamo tutto
Le cronache anche di questi giorni c'era
Torno tutto persone che muoiono per infarto per maltrattamenti per te per per per
Operator privi di fatica
Lo sappiamo anche da mille inchieste giornalisti chiare portare
Documentari denunzie e processi che in varie parti d'Italia sono state fatte
E poi segnalazioni della FLAI-CGIL segnalazioni di
Medici senza frontiere di Amnesty International sappiamo tutto ma non cambia niente
Lo sappiamo da parecchio tempo a questa parte ma è tutto fermo anzi
Non è per niente fermo il fenomeno si sta estendendo e sta toccando anche
A niente dal punto di vista economico ricche perché non è anche questa volta problema soltanto del Mezzogiorno
è il problema nostro qui in Piemonte chi ha seguito le cronache di queste vicende caporalato lavoro nero ha visto parlare anche di Saluzzo di carrelli
Di Carmagnola persino delle Langhe un servizio di Repubblica di Paolo grigie ieri cioè di zone dal punto di vista economico agroalimentare ricchissime prolifica e produttive all'avanguardia
Eppure anche lì sembra ci possano essere fenomeni di questo tipo
Perché sappiamo tutto
Ma non succede niente e anzi quel che succede l'espansione di questo fenomeno terribile di schiavismo bello e buono
Perché fin qui lo abbiamo affrontato ancora una volta con una cultura di tipo ed ancora volta perché tutti grossi problemi nel nostro Paese vedono affrontati in questo modo
La cultura di tipo emergenziale cioè finché c'era stagione della raccolta voi dell'UPA voi delle olive voi delle pesche voi delle arance ne parliamo
Se qualcuno muore ancora di più ma appena è finita la stagione è una cosa non ne parliamo più proprio non citiamo ciò che non ci riguardano
Problema proprio perché il problema strutturale economico sociale culturale etico
Proroga di schiavitù problema di tratta delle persone di sfruttamento delle persone deve essere affrontato e trattato senza logiche emergenziali come strutturale
Perché funzionare davvero funzionare a una certa economia sia industriale sia mafiosa e allora affrontato in quanto tale
Non come qualcosa che capita ogni tanto quando si devono raccogliere le arance come qualcosa che è penetrato strutturalmente nella nostra economia e funzionale o suo certo
Suo distorto molto distorto per versamento distorto ma purtuttavia sempre sviluppo che deve essere fronteggiata riconosciuto come tale
Chiudo quindi ringraziando sentitamente i nostri
I nostri ospiti vi ricordo alle ventuno su questo palco uso a Cuba le tappe del riavvicinamento con una proiezione a seguire gratuita del film documentari occupa libera
Vi lascio alla cena nei nostri estende della festa dell'Unità
Ringraziando i volontari e le volontarie che hanno allestito distende che li portano avanti portano avanti con dedizione
Le attività culturali ed enogastronomiche di questa festa dell'Unità sentite già il profumo nei diciamo sempre non è puzza di sudore mai profumo di militanza
Buonasera a tutti