Piazza Bella Piazza - La festa della CGIL di Roma e del Lazio (7ª edizione)

Torniamo in questa città
Ritorniamo
Poi
Anche se quest'anno abbiamo deciso di farlo ad una modalità completamente differente da quelle degli anni passati
Ma ci siamo nella città
E
Testimonianza della pianta ormai una
è un'abitudine del
Ok grazie ad internet è un dato che non sentivo
Dice è vero che sette in un angolo che siamo qui presenti anche se in piazza differente modalità differenti
Negli anni passati ricordate abbiamo fatto a Caracalla aveva sterline edizioni
Hanno avuto anche durare maggiori di quella di quest'anno quest'anno abbiamo fatto un'altra scelta
Coerente con le scelte che questa nostra grande organizzazione sta facendo anche avendo la Conferenza dei tra di noi
è quella di fare tantissime feste mi scuso dentro i territori
Si sono svolte nel mese di luglio spegnimento ringraziamo innanzi compagnia compagnia dei nostri territori delle importanti iniziative
è un'unica base
Da qui a piazza Farnese insieme a tutti voi
E vi ringraziamo per essere presenti devo dire che abbiamo avuto fino a luglio
Una stampa di questa mattina sebbene
Siamo stati Graziani nazionale azzurra ce l'abbiamo fatta
Intanto voglio partire con ringraziare per l'organizzazione di questa grande macchina tutti i compagni e le compagne a partire da
Chi ci ha aiutato a scegliere la musica penso a Diana
Ah Fabio che ha curato in questi giorni tutta la parte organizzativa ad Alessandro ai nostri compagni anche di segreteria di apparato
A Bari a Barbara Karl al grande lavoro quotidiano che fanno tutte e devo ringraziare tutta la macchina organizzativa voglio ringraziare a nome della Segreteria tutta la macchina organizzativa che sia messa in moto
Tutti i tanti pensionati e pensionandi presenti in questa nostra piazza ma non solo le tante categorie e la struttura di tutti i nostri territori
Perché l'abbiamo detto in questi giorni è vero noi abbiamo fatto tante feste diffuso a Frosinone latina Viterbo Rieti dentro tutte le nostre Camere il lavoro a crolla a estrarlo Massud a Pomezia Castelli
Ma era giusto che tutti fossimo qui oggi anche per territorio esteri perché questa è la festa di tutta la CGIL di Roma e del Lazio
Quindi come ogni anno noi chiudiamo una fase una fase importante
Che è la fase di tutta la mobilitazione messa in atto finora
Ma con questa festa non vogliamo aprire una nuova fase vogliamo aprire la nostra campagna di autunno perché i problemi intorno a noi sono numerosi sono notevoli tutti viviamo nel nostro quotidiano gli attacchi ai corpi intermedi gli attacchi alla rappresentanza
Gli attacchi al mondo del lavoro nel suo complessivo questa estate abbiamo vissuto tutti voi leggiamo quotidianamente i giornali grandi attacchi che hanno fatto la nostra organizzazione probabilmente questa è un'organizzazione che fa paura
Probabilmente questa è l'unica grande organizzazione insieme a CISL e UIL e qui ringrazio per la presenza i segretari confederali di CISL e UIL che
Cortesemente sono presenti alla nostra iniziativa
è l'attacco a chi rappresenta ancora al mondo del lavoro quindi noi da questa piazza
Lanceremo la nostra campagna d'autunno lancerei nei grandi temi
Su cui provare a riconquistare un futuro a un mondo differente perché pensiamo di non volerci arrendere a quello che non ci piace dentro questo nostro Paese e il segnale ce l'abbiamo da questa sponda Anita dallo spontaneismo dei popoli che spesso sullo sfondo quell'ove non fanno i Governi se pensiamo a quello che in questi giorni sta accadendo in termini di solidarietà di vicinanza di accoglienza
Per il grave problema dei migranti che c'è
Per il problema di
Quelli che sono costretti a scappare in altri Paesi ci rendiamo conto di come dal basso dalle persone in carne ed ossa
Ci sia una grande voglia di dare un senso di cambiamento con queste parole do la parola Claudio Di Berardino Segretario generale della CGIL Roma e Lazio perché è lui che ci descriverà
Come in autunno noi intendiamo bili darci grazie ancora tutti a tutte
Anch'io voglio iniziare con i ringraziamenti
Voglio ringraziare tutte tutte voi deleghe dello spin mi nostri delegati le nostre delegate
Che svolgono una funzione importante nei luoghi di lavoro nel territorio dove la contrattazione sempre più complicata in alcuni casi una contrattazione negata voglio ringraziare i segretari di CISL e UIL
Per essere qui per le tante battaglie fatte unitariamente per quelle che dovremo fare nel prossimo periodo
Restiamo convinti che un sindacato unitario e non unico
Fondamentale per salvaguardare i diritti le tutele dei lavoratori dei pensionati
Dei giovani e più complessivamente la democrazia e la libertà del nostro Paese
Così come voglio ringraziare il nostro Segretario generale Susanna Camusso
Per aver garantito anche quest'anno la sua partecipazione a piazza bella piazza e quindi ad una festa che da sette anni continua ad essere la prima iniziativa pubblica che riapre la stagione politico
Sindacale qui a Roma e nel Lazio
Ed è proprio sul nostro territorio che io vorrei richiamare l'attenzione di tutti noi sia sulla crisi in corso economica sociale e morale sia sulla prospettiva e sul futuro
Noi siamo tra coloro che pensano che per adottare provvedimenti capace di risolvere i problemi
Bisogna prendere atto dell'esistenza dei problemi stessi e quindi voglio dirlo subito anche a fronte dei dati recenti pubblicati dall'Istat
Circa la piccola diminuzione del tasso di disoccupazione
Noi possiamo dirlo
Che questa rappresentazione a Roma e nel Lazio ancora non riusciamo a constatare la ed essendo per nostra natura ancorati al merito chiaramente seguiremo con molta attenzione l'andamento del mercato del lavoro
Intanto
Da noi risulta questa condizione dal due mila e nove ad oggi abbiamo bruciato più di centoventi mila posti di lavoro
C'è un tasso di disoccupazione giovanile
In
Continua di in diminuzione a luglio abbiamo avuto un ulteriore incremento della cassa integrazione straordinaria che significa
Una condizione secondo la quale
Si procede poi immediatamente al licenziamento i giovani che non studiano e non lavorano continuano a essere oltre duecento mila continua invece la fuga dei giovani all'estero
E il progetto regionale torno subito non attenuato questo fenomeno
Il reddito delle famiglie è sempre più indebolito dal blocco dei contratti dalla perdita di lavoro dal blocco delle pensioni da le tasse locali sempre più elevate con una maggiore ricaduta sui redditi bassi facendo così crescere le disuguaglianze
E la povertà
Un numero di disoccupati che sfiora i trecentosessanta mila unità questo è quello che noi registriamo nella nostra realtà
Di fronte a questo quadro il due mila occupati in più
Tra marzo due mila quattordici marzo due mila e quindici
Rappresento no allora davvero la svolta oppure semplicemente come noi crediamo sono l'espressione di un mercato del lavoro che oscilla in attesa di trovare la via effettiva della ripresa
E ancora la trasformazione dei contratti da tempo determinato quella tutele crescenti
Grazie agli incentivi incentivi che sono a tempo rappresentano l'effettiva stabilizzazione del rapporto di lavoro rappresentano l'effettiva cancellazione della precarietà noi francamente crediamo di no
L'unica possibilità per consolidare l'occupazione e la ripresa economica e la crescita
Questa fotografia parziale
Ma rappresentativa della nostra realtà viene confermata anch'essa di volgiamo lo sguardo a settori produttivi come l'edilizia come il commercio
Come il l'apparato industriale della nostra regione sempre più in difficoltà e in affanno o ancora la sanità privata caro ma sta toccando livelli di vero e proprio allarme occupazionale e di servizio
Stretta tra gli scandali e la il taglio delle risorse
Anche a se consideriamo il tema degli investimenti pubblici della nostra Regione dal due mila nove ad oggi sono mancati circa cinquanta miliardi di euro
L'unica fonte di finanziamento su cui potremmo contare nei prossimi anni
Sono i fondi europei incardinati su obiettivi quali la ricerca l'innovazione la tecnologia la competitività le piccole impresa e l'ambiente
Per determinare ricadute significative sui territorio sul lavoro per far questo c'è bisogno di definire progetti coordinati e non più eccessivamente frazionato
Questo quadro sicuramente ha destinato a peggiorare se trovassero conferma nella prossima legge di stabilità i tagli già anticipati dal Governo
Penso ai dieci miliardi della sanità che nel territorio del Lazio rischiano di superare il miliardo di euro con conseguente tali da mettere in discussione l'uscita
Dal commissariamento della sanità e l'impossibilità di applicare l'accordo fatto con la Regione per rimodulare ridurre i ticket sanitari e con conseguenze pura sugli investimenti non solo nella sanità
Ancora l'annunciato taglio della tassi senza alcuna selettività significherà per i Comuni del Lazio una minore entrata di quattrocento milioni di euro
O questi importi vengono coperti dal debito pubblico da parte del Governo
Oppure si tagliano i servizi oppure il Governo costringerà i Comuni a mettere una nuova tassa e per i cittadini non cambierà nulla e conseguentemente non avremo alcuna riduzione delle tasse
Equità e progressività ragionamento che noi dobbiamo riportare a livello regionale territoriale soprattutto sul fisco
Perché il livello di tassazione così alto che gli accordi e sull'esenzione
Degli aumenti che abbiamo fatto per le fasce di reddito più basso non è chiaramente più sufficiente dei prossimi mesi quando affronteremo i bilanci preventivi due mila sedici con gli enti locali
E con la Regione vista la gravità della condizione reddituale delle famiglie non consentiremo più a nessuno di scaricare su altri compiti e responsabilità proprie
Ecco perché quando noi le nostre Camere del lavoro le categorie svolgeranno gli incontri con i Comuni
Sui temi del fisco e degli investimenti e del socio sanitario nessun amministratore può pensare di cavarsela dicendo sì il Governo ci ha tagliato e noi non possiamo più contrattare nulla
Noi non accettiamo più questa giustificazione
Soprattutto da quelle istituzioni locali
Che continuano ad accettare supinamente assieme le loro associazioni Anci e Conferenza delle Regioni tali tagli senza battere ciglio senza protestare o avanza aree controproposte per difendere lo sviluppo il Welfare i servizi dei loro territori perché non si può lasciare solo il sindacato a protestare
E poi magari definirlo pure conservatore
Noi
Al termine di quegli incontri se non positivi dobbiamo lanciare iniziative mobilitazioni
Far conoscere i lavoratori e pensionati ai cittadini le nostre proposte dare il segno che noi ci siamo che ci battiamo per il lavoro per l'equità per la salvaguardia del reddito
Insomma bisogna dire che mettiamo in campo un'altra idea per migliorare le condizioni delle persone
Come sempre abbiamo detto per noi la contrattazione è proposta merito risultato ma anche mobilitazione per ottenerlo
Consentitemi di dire che non basta più imboccare la parola riforme
Soprattutto quando esse producono un arretramento sul piano dei diritti e sul piano economico legandolo alla parola ripresa e sviluppo
Ad esempio cosa c'entra la riforma del rio con la ripresa nel Lazio questa riforma produce un futuro incerto
Per circa mille seicento lavoratori solo una parte di essi circa trenta per cento potrà essere assorbito dalla Regione altri mille duecento persone
Provenienti dai destini delle società delle Province
Ora
Sono numeri che si aggiungono alla crisi del nostro territorio oltre a indebolire i servizi le manutenzioni e le politiche attive nei territori o ancora che cosa c'entra
Il gioco sa
O ancora la riforma costituzionale una riforma della pubblica amministrazione di questa riforma o ancora la riforma della scuola e potremmo continuare
Ma credo
Sia importante soffermarsi su una
Delle più grandi emergenze che al momento vive il nostro Paese e anche il nostro territorio
Penso al tema dell'immigrazione sono urgenti ogni giorno
Su ogni giorno
Vediamo che ci sono persone che fuggono da situazioni disastrose dalla miseria dalla guerra
Dalla fame e dalle malattie questo è il fenomeno che rappresenta l'emergenza in Italia ma anche qui da noi
Allora
Sono
è importante certamente che si realizzino le politiche nazionali o meglio ancora le politiche europee
Orientate a rafforzare la funzione sociale ruolo solidaristico contrastando gli egoismi e le costruzioni dei muri ma anche noi qui nel Lazio dobbiamo dare una risposta in termini di accoglienza
Dando per adibita alla legge regionale sull'immigrazione
E coniugando con opportune scelte pubbliche il diritto all'opportunità di tutti dei migranti e dei residenti potenziando l'inclusione e l'integrazione sociale ed evitando ghettizzazione io sfruttamenti
Anche per questo noi
Assieme ad altri a partire da CISL e UIL se sarà possibile lavoreremo per realizzare in occasione della manifestazione nazionale
Dell'undici settembre anche qui a Roma la marcia donne uomini scalzi consapevoli anche di essere una città multiculturale e consapevoli della necessità di sensibilizzare tutti ad affrontare questo tema
Un'altra questione è il cambiamento disegno delle politiche economiche del Governo
Perché come sindacato pure avendo salvaguardato con la contrattazione molti posti di lavoro realizzato alcune stabilizzazioni
Senza job Bach
Senza una politica per lo sviluppo e la crescita che si fonda anzitutto sugli investimenti pubblici animando un'economia anticiclica basata sull'innovazione e ricerca
Tecnologia non usciremo a breve da questa lunga crisi
Questo discorso vale specialmente per la nostra realtà romana
Dove le inchieste della magistratura su mafia capitale hanno portato alla luce un sistema di illegalità e corruzione
Molto diffuso articolato ramificato che ha coinvolto vari livelli della macchina capitolina
Comportamento rallentamenti e ritardi nello stesso lavoro amministrativo
A Roma la crisi anche etica per questo continuiamo a ribadire la necessità di una rigenerazione morale a partire dalle classi dirigenti di questa città
A nostro avviso la crisi romana non sia risolta e non si risolverà
Con il provvedimento del Governo che affianca al Sindaco altre figure istituzionali con compiti diversi ma sulle stesse materie cui il Comune dovrà decidere
Comprendiamo tutti i limiti di questo intervento che certamente mette una pezza alla gestione amministrativa per focalizzare tutta l'attenzione al Giubileo
Si tratta di un provvedimento che non pensa alla città non pensa i suoi problemi alle periferie all'emergenza abitativa alle tasse troppo alte al lavoro che non c'è non pensa al suo sviluppo non pensa al suo futuro
Se i poteri di questo Sindaco della Giunta e del Consiglio sono riconosciuti
Allora è bene che si apra la fase del fare altrimenti si scelga la via delle elezioni perché non si può vivere a lungo con l'equivoco e con una democrazia sospesa
Occorre ridefinire una programmazione
è un piano strategico
Includendo un nuovo modello di sviluppo superando i vecchi mali di Roma come la rendita e la speculazione ma superando anche nuovi mali di Roma che sono la corruzione l'illegalità e le mafie
Vanno poi portate a conclusione le tante vertenze aperte con il Comune mi riferisco alla Multiservizi ai trasporti ai rifiuti solidi urbani ai dipendenti capitolini
E ad altre società altrimenti dovremo pensare noi all'unificazione di tutte queste vertenze in un'azione generale basata sulla contrattazione capace di coniugare servizi
E diritti dei lavoratori
Ogni tanto riaffiora una frase sono tutti un po'responsabili noi siamo tra coloro che credono che mischiare
Tutti quanti nello stesso calderone sia profondamente sbagliato non è stato forse il sindacato e la CGIL tra questi tanti anni fa
A chiedere la verifica a chiedere agli incroci delle utenze
Per contrastare le occupazioni abusive delle case pubbliche o per adottare provvedimenti nei confronti di chi non aveva più titolo ad abitare quegli alloggi per ragioni economiche
In altre iniziativa abbiamo detto che a Roma le mafie non erano solo un tema di infiltrazione ma erano radicate
Così come abbiamo denunciato i fenomeni della corruzione e dell'evasione che sono due spia dell'illegalità
La profondità del fenomeno criminale
è tale per cui dobbiamo prestare anche noi anche noi sindacato più attenzione di prima nello svolgimento del no
Sono mestiere
Colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta le forze dell'ordine e la Procura di Roma
Per il prezioso lavoro svolto ora dobbiamo lavorare senza confusione di ruoli tutti insieme perché nessuno da solo può farcela lo ribadiamo anche qui neanche il Sindaco
Per costruire la Roma del futuro da Roma oltre il Giubileo
Ciò significa
Moltiplicare l'impegno politico
L'impegno della pubblica amministrazione dell'intera comunità contro tutte le mafie per la legalità la libertà l'economia sana il lavoro dignitoso e la democrazia
Lotta alle mafie e all'illegalità per noi vuol dire
Ridare lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate una prospettiva occupazionale
Lotta all'evasione con i patti anti evasione da parte dei Comuni piani di prevenzione contro la corruzione
Cambiare il sistema degli appalti a superare le tante troppe stazioni appaltanti salvaguardando i lavoratori e i loro diritti superare al massimo ribasso e contrastare la concorrenza sleale
Niente abbia affidamenti diretti neanche alle cooperative evitare i tagli al sistema giudiziario stabilizzando i precari e cassintegrati negli uffici giudiziari
Lotta al caporalato che è presente non solo al sud pontino anche alle porte di Roma contrastare il lavoro nero diffondere la cultura della legalità
Realizzare la politica delle sicurezze costruendo infrastrutture materiali e immateriali sociali creando posti di lavoro per sottrarre manodopera alla criminalità
E alla mafia lottando contro le povertà
Con la Regione
Occorre aprire un capitolo di verifica che noi
Questa sera
Vorrei vorremmo definire definitivo circa l'attuazione del protocollo per lo sviluppo e l'occupazione
E questo per noi deve rappresentare un cambio di passo nel senso che ora quel patto va reso operativo in tutti i suoi aspetti dalla politica fiscale
Agli investimenti al sociale alle politiche di sviluppo territoriale a partire dai contratti Daria fino al programma di reindustrializzazione
Anche i tavoli aperti con le parti datoriali su crisi lavoro Investimenti Infrastrutture debbono trovare una conclusione prima dell'approvazione dei bilanci degli enti locali
La CGIL
Non si rassegna e intende giocare il proprio ruolo ricercando l'unità con CISL e UIL
Discutendo e confrontandosi con tutti con i partiti con i movimenti con le associazioni partendo dalla contrattazione per conseguire risultati che ci stanno più a cuore
E quindi
L'approvazione della legge regionale sul sociale l'uscita dal commissariamento della sanità la riorganizzazione della medicina nel territorio l'integrazione socio sanitaria la riduzione dedicati
Un fisco locale basato su criteri di equità e progressività facendo riferimento almeno alle cinque aliquote nazionali IRPEF
La verifica del piano del lavoro
Il recupero la riqualificazione delle periferie
L'emergenza abitativa i giovani e la precarietà la contrattazione di anticipo in vista del Giubileo la legge regionale sugli appalti la riforma della pubblica amministrazione a partire da Roma
Sono queste le priorità che intendiamo perseguire nel prossimo periodo rendendo più il saldo il rapporto con i luoghi di lavoro
Con i delegati con le leghe con delega dell'ospite perché abbiamo bisogno di ridare senso alla nostra militanza
Dalla nostra identità alla nostra rappresentanza alla nostra autonomia
Occorre allargare la partecipazione
E ridare forza ha un lavoro collettivo
Al noi
Solo così saremo in grado di riaccendere la speranza di produrre un vero cambiamento per un futuro fondato sul lavoro sui diritti sull'inclusione senza lasciare nessuno da solo grazie compagni
Allora Claudio Di Berardino sa lanciato le tantissime cose da fare per questa punto campagna d'autunno come avete sentito sono tante mi dice ma non dobbiamo rassegnarci quindi bisogna rimboccarsi le maniche
Adesso invece la parola alla nostra segretaria generale Susanna Camusso perché ci darà il quadro più complessivo e anche qui come vedete si aggiungeranno tantissime altre mobilitazioni iniziative la parola Susanna Camusso
è ormai quasi un appuntamento rituale quello di
Piazza bella piazza l'abbiamo fatta in molti luoghi è il modo per ritrovarsi dopo
La breve interruzione che che abbiamo avuto ma anche per fare per fare un Bilancio
Su questi perdono i foglietti
L'ultima volta gravame in questa piazza
C'eravamo per
L'attentato che era venuto a Parigi
Per salire a bordo
E in fondo ci sembra
Una data lontanissima anche se ovviamente
Tutto possiamo fare tranne che dimenticare
Ma proprio perché eravamo qui quella sera
Non possiamo non partire da guardare cosa sta succedendo succedendo intorno a noi in Europa
Sappiamo bene
Il fondo ognuno di noi pensa a quanti problemi attuali appuntamenti lo aspettano
A quali scadenze pure non possiamo non ricordarci le immagini di questi giorni
Ma non solo
Per essere colpiti dalla commozione necessaria
Di fronte al nostro mare mediterraneo che sempre di un cimitero di fronte a questa straordinaria incertezza che domina l'Europa rispetto al che fare
Ma credo che bisogna partire da lì perché stanno succedendo in questi giorni questo
E in questa estate delle cose in Europa che suonano a noi
Come un terribile ricordo
Non abbiamo voluto
Abbiamo voluto l'Europa e l'abbiamo voluta perché ci ricordiamo cosa ha voluto dire
L'Europa divisa perché sappiamo cosa ha voluto dire la prima la seconda guerra mondiale
L'olocausto
E allora come si fa
A pensare che la nostra vita può continuare come se nulla fosse
Quando è diventato normale in alcuni Paesi d'Europa a parlare di Muriel fili spinati
Quando si pensa che si può affrontare il tema del rapporto con gli altri popoli utilizzando un gesto tragico scrivere sulle braccia delle persone dei numeri
Ne abbiamo una tristissima memoria
E allora forse
Ci viene il dubbio che è difficile parlare delle cose da fare se non partiamo da lì
Se non partiamo dal fatto che abbiamo bisogno di ricostruire un'idea dell'Europa dell'accoglienza dei rapporti di integrazione che non può essere quella che sentiamo nel dibattito politico
C'è chi continua in qualche modo far prevederei
L'idea che ci siano le invasioni che arrivano coloro che ci ridurranno in difficoltà
E nessuno pensa
Che se una grande straordinaria responsabilità abbiamo come popoli europei e che abbiamo lasciato
Che i nostri confini al di là del mare
Continuassero a svolgersi delle guerre che continuano a che hanno un nome una responsabilità le coalizioni che avevano raccontato che sarebbero andate a mettere in ordine e ha lasciato Paesi nella guerra civile
Una dopo l'altra
Dal Golfo uno al Golfo due alla Libia
Tutte queste non sono cose che avvengono lontano da noi e senza che noi sappiamo perché
E allora forse non si può voltarsi dall'altra parte giocare su chi chiede picchi chiude prima le frontiere che ha il cerino in mano
Perché così stiamo semplicemente ignorando
Come andrà al mondo quali saranno le cose che succederanno
E ci illudiamo di poter chiudere le frontiere di poterci solare rispetto al mondo e anche qui la memoria Preve
Quella che non si ricorda
Che abbiamo sempre migrato dal nostro Paese siamo andati per il mondo c'è un'Italia più grande di quella che vive sul suolo nazionale che vive nel resto del mondo
E vorremmo dire a quei Paesi che stanno emergendo muri e che parlano di sviluppi nel vivi filo spinato che bloccano i treni verso l'Ovest
Vorremmo dire a quei Paesi che tanti dei loro della loro popolazione sono stati accolti quando venivano invasi dai nazisti e quando c'era una guerra e che bisogna ricordarsi come fatta la nostra storia di europei
E non è per parlar d'altro
Ma perché sentiamo troppe sirene
Che vogliono utilizzare questa drammatica situazione per dire che bisogna fare una guerra tra poveri nel nostro Paese
Che vogliono utilizzare il grande tema dei confini della sicurezza della pace la vogliono utilizzare come ragione
Per usare
Qualche caccia al voto di elezioni che non sapeva neanche quando sono
Ed è per questo
Che noi vorremmo partire vorremmo dire che il primo appuntamento che abbiamo in mente
E quello dell'undici a Venezia con la marcia degli Scalzi
Promossa da una serie di intellettuali
Alla quale noi abbiamo aderito ma noi abbiamo un sogno un'ambizione che non ci sia solo a Venezia quella marcia ma che ci sia in tutte le città d'Italia
Per dire i leghisti di torno dismetterla ripensare seminare paura per domandarsi invece tutti insieme
Come facciamo a di utilizzare la straordinaria forza dei popoli per dire che il tema si chiama pace accoglienza e integrazione
Perché noi continueremo a stare con chi ha combattuto a Koba né contro lo Stato islamico e non vogliamo vedere i figli di Copanello morire sulla spiaggia
è questo il tema che c'è perché loro hanno combattuto anche per la nostra sicurezza
E bisogna riconoscere
Perché se non si ha la forza di capire queste cose non si andrà da nessuna parte
E vogliamo che sia
La nostra partecipazione quella dei popoli perché vogliamo combattere anche un'altra cosa che abbiamo visto
Noi non ci dimentichiamo
Lo diceva Claudio prima non ci dimentichiamo mafia capitale
E non ci dimentichiamo quanti hanno mangiato sulla pelle dei migranti e sulla pelle dei rifugiati
E allora anche per questo bisogna andare a un modo diverso di affrontarlo e vogliamo essere avvenisse vogliamo esserlo in tutte le città
Perché noi sappiamo anche
Che prima di tutto viene la vita di quelle persone e perché venga la vita di quelle persone non basta a discutere delle quote tra un Paese l'altro tema straordinariamente importante
Bisogna che l'Europa saprà che deve cambiare le regole di Dublino e bisogna che l'Europa sappia che bisogna costruire corridoi umanitari
E cioè bisogna rimettere le persone nella condizione di poter viaggiare chiedere asilo nelle condizioni migliori possibili
Lo dobbiamo noi stessi lo dobbiamo la nostra storia prima ancora che all'accoglienza di altri
Lo dobbiamo a noi stessi perché non è vero
Che siamo di fronte alle cose epocali all'emergenza e quindi basta voltare le spalle e il dramma epocale sparirà
Il mondo fatto di migrazioni
Lo è stato della storia e continuerà a esserlo la capacità di pace del mondo è sempre stata quando quei fenomeni non dico che da dettavano conflitto non diventavano aggressione reciproca
E allora credo che debba venire debba avvenire per i governanti di Europa una lezione che quella che dice di pigliate il senso delle cose forse bisognerebbe dire
Più bruscamente ripiegate di non capite più dove siete e costruite le soluzioni che siano giuste che permettano a tutti
Di affrontare questo tema così come va affrontato e un minuto dopo che avete affrontato l'emergenza
Domandiamoci che cosa possiamo fare perché tacciano le armi e le persone possano cominciare a pensare di continuare a vivere nei loro Paesi nelle loro condizioni anche perché diciamoci
Se la crisi nel mondo continua se la povertà è così aumentar TA se non si spengono i focolai i focolai sono un pericolo per tutti
E questa Europa vedi i muri vede fili spinati ma comincia a vedere anche Paesi che cominciano a combattersi l'abbiamo conosciuta qualche anno fa nei Balcani non vorremmo conoscerla di nuovo i confini della nostra comunità europea
E per questo che deve essere
Nella nostra iniziativa e deve esserlo anche per
Quella ragione
Che mi guida tutte le cose che ha detto Claudio ma guida le cose che faremo
Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi
Ci stanno raccontando tutti insieme appassionatamente
Dalle grandi banche le grandi impresa al Governo
Che la crisi è finita e c'è la ripresa
Dovremmo essere in festa
Dovremmo tutti
Tirare un sospiro di sollievo e dire dopo otto anni otto anni lunghissimi otto anni difficilissimi è cambiata la fase possiamo ricominciare a sperare a fare delle cose positive
Ecco noi vorremmo dire a tutti costoro
Che ogni giorno ci danno questa informazione che non la vogliamo proprio la ripresa
Noi vogliamo davvero che cambi la lunghissima fase della crisi ma per noi c'è un solo indicatore che ci dice se stiamo uscendo davvero dalla crisi oppure no e quell'indicatore si chiama occupazione
Ma si chiama l'occupazione di quel quarantadue per cento dei giovani che restano disoccupati
E che non hanno trovato posto
Nelle grandi pensate di riduzione dei diritti che ci ha servito questo Governo nell'anno in corso perché a loro che dobbiamo dire che possono restare in questo Paese non devono farla valigie non devono andarsene
Perché a loro che bisogna riconsegnare il diritto di scegliere dove stare dove esercitare le loro competenze del loro futuro
E a loro che noi dobbiamo
La possibilità
Di costruirsi la loro vita di avere un loro futuro non possiamo continuare a pensare che siccome non gli diamo una risposta
Li consideriamo giovani all'infinito li condanniamo a vivere a casa dei genitori all'infinito i diciamo che non c'è bisogno che si costruiscano una famiglia un avvenire no quello è il metro di misura
E allora si possono raccontare i numeri in tanti modi abbiamo assistito al mese in cui avete sembrava che tutti fossimo diventati improvvisamente dei matematici e degli statistici
La verità sono però i grandi numeri quelli che non sono ancora cambiati quelli che dicono che la disoccupazione e al dodici per cento e quella che dice che i giovani sono
Disoccupati al quarantadue per cento e quella che dice che ci sono tre milioni di disoccupati una parte dei quali sono disoccupati di lunga lunghissima durata
Questo è l'indicatore allora la domanda che vorremmo fare visto che tutti dobbiamo immaginare
Che vogliamo la ripresa la domanda che vogliamo fare ma non c'è
Nessuna responsabilità del Governo nel promuovere effettivamente la ripresa nel cambiare
La situazione nel cominciare non ad annunciare
Che forse un giorno si apriranno i cantieri ma ad aprirli concretamente non solo perché c'è il Giubileo ma perché rimettiamo in moto il Paese perché ridiamo una possibilità
Ai giovani che non ce l'hanno e allora vorrei dirlo con nettezza
Non riparte il Paese abolendo la Tanase l'IMU
E forse dobbiamo avere il coraggio di dircelo esplicitamente stiamo riproducendo la discussione di sette anni fa l'abbiamo già fatta già abbiamo buttato miliardi e abbiamo solo peggiorato le condizioni del Paese
E vorrei che il Presidente del Consiglio ci dicesse perché
Pensa anche di abolire l'IMU
Perché uno può dire Lattanzi la tassa su tutti anche sul proprietario di una sola casa anche quelli che hanno redditi bassi e allora gli veniamo incontro ma perché l'IMU
Oggi l'IMU c'è solo sulle case di lusso o sulle case multiple
E allora stiamo ancora una volta facendo un'operazione per cui restituiamo a chi ha di più e non ci preoccupiamo del fatto che così non abbiamo le risorse per fare gli investimenti e per dare lavoro
Queste è il punto per cui non si può dire che il nostro appuntamento con la legge di stabilità e solo quello perché è come dire che ci si lava le mani e sarà qualcun altro che penserà a far crescere questo Paese
E allora arriva li abbiamo ascoltati in questo periodo
Arriva il Presidente di Confindustria
Che ci spiega che è colpa nostra se uno ha fatto gli investimenti
Devo dire con una strana
Operazione per cui in questo Paese da vent'anni il tasso degli investimenti crolla la ricerca e sviluppo sostanzialmente scomparsa una serie di impresa che potevano essere una prospettiva per questo Paese sono state vendute al miglior offerente
Hanno fatto a gara per trasferirsi in giro per il mondo
E se non investono loro dove sarebbe la ripresa
E allora anche qui vorrei dire al Governo che ancora oggi pomeriggio
Parla le banche parla l'impresa
Gli dice che viali Beraki di lacci lacciuoli così finalmente possono fare
Non ci pare che
Abbiano utilizzato le risorse che gli sono state date le libertà eccessive che gli sono state date per ricominciare ad investire
E allora invece bisogna ripartire da lì di nuovo il tema è gli investimenti e l'occupazione perché quella è la misura
Se crescono solo i loro profitti e le loro rendite non c'è il cambiamento della qualità del Paese continua ad allargarsi la forbice
E se continuiamo a separare il centro dal nord e il centro dal sud non abbiamo la prospettiva per uscirne
E allora partiamo dalle risorse che ci sono partiamo dai fondi strutturali siamo in ritardo
E vorrei dire che siamo in ritardo sulla pura applicazione delle regole europee a partire dagli accordi di partenariato perché questo Governo evidentemente paura di confrontarsi con gli altri soggetti e di decidere quali sono i programmi
E allora
Possiamo ripetere ancora una volta la scena per cui
Non decidiamo quali sono le priorità del Paese non investiamo i fondi e poi a un certo punto ci racconteranno che siamo il Paese
Che utilizzati meno le risorse che l'Europa mette a disposizione
Sono queste le scommesse che abbiamo detto davanti alla legge di stabilità non può essere
L'occasione per un gigantesco spot elettorale
La legge di stabilità deve essere l'occasione in cui proviamo a dire se stiamo uscendo dalla crisi se non abbiamo più la situazione precedente proviamo a mettere in campo
Le cose necessarie perché si traducano in posti di lavoro e facciamo la vende in mente l'equità di questo Paese che ha subìto divisioni ingiustizie e che è diventato un Paese sempre più diseguale e ne diciamo una tra le notizie di oggi
Che però evidentemente non è l'attenzione del Governo
C'è un dato
La nostra nostro Paese detiene la seconda posizione in Europa per evasione dell'IVA più di un terzo viene evasa
Però non è forse quella l'emergenza rispetto alla quale bisognerebbe muoversi e invece di continuare
A spostare le tasse da un luogo all'altro dal dare o non dare risorse comuni in ragione delle tasse che si muovono non potremmo decidere che la battaglia numero uno
è quella di combattere l'evasione in questo Paese
Quante risorse verrebbero fuori
E insieme quanta corruzione meno ci sarebbe non essendoci più i fondi neri le risorse dell'evasione
E non c'è bisogno di fare delle cose particolarmente straordinarie ma nelle cose che ricordano il tempo di qualche anno fa quello che abbiamo contrastato ce n'è un'altra oltre a ricominciare a discutere dell'IMU
Abbiamo rialzato di nuovo la soglia dei contanti che ognuno può portare con sè che sono fuori da ogni controllo siamo a tre mila euro
Quanti sono quelli che fanno una vita normale che hanno bisogno di avere in contanti tre mila euro per affrontare le piccole sospese
Si è scelto ancora una volta di costruire la possibilità che ci siano le evasioni che ci sono i fondi neri che ci sia questa modalità e allora noi diciamo al Governo che tanto dice che vuole fare innovazione che ci ha raccontato le grandi riforme farne una piccolina basta un decreto
L'obbligo dell'uso della moneta elettronica per tutte le transazioni superiori a qualche euro e cambierà rapidamente il ciclo dell'evasione
Non è una cosa difficile e invece no
Ogni volta si dice che è volontaria la modalità e ogni volta poi scopriamo quando si tirano le somme
Delle tasse pagate in questo Paese scopriamo che i pensionati i lavoratori dipendenti sull'i redditi più alti del Paese perché gli altri si sono dileguati variamente
E allora ci sono delle cose da fare queste sì io chiamerei riforme perché queste si cambiano il Paese
E soprattutto hanno l'idea che si esce dalla crisi non mantenendo le ingiustizie le diseguaglianze ma chiudendo quella forbice portandola verso la direzione della condizione positiva delle persone
E sapendo che l'unica vera grande risposta che tu puoi dare ai giovani disoccupati non è quella di dirgli che già avrà magari
Un po'di tasse in meno
Ma è quella di dire che si avrà un lavoro e che tutti stiamo lavorando per darglielo quel lavoro e vorrei dire che se qualcuno al dubbio
Che non si sa cosa far fare non abbiamo ma sterminata quantità di cosa fare in questo Paese
La prima delle quali
In questa città si potrebbe chiamare rendere abitabili le periferie
è una cosa anche questa semplice
Vuol dire avere i servizi vuol dire avere i collegamenti vuol dire riorganizzare il trasporto vuol dire non avere case fatiscenti vuol dire darà la possibilità alle persone di non sentirsi parcheggiate in un dormitorio ma di vivere in una città in cui c'è la qualità della vita
Perché è straordinariamente bello
Pedonalizzare Fori imperiali
è straordinariamente bello occuparsi della bellezza del centro cittadino ma non se diventa un altro punto di diseguaglianza rispetto alle persone che non ce la fanno e che vivono in un contesto di degrado e allora lo diceva Claudio
Non messaggio che va data al Sindaco ma che va dato anche al Governo
Smettetela di giocare su questa città su quanti con la comandano a quanti la governano e diteci qual è il programma di governo di questa città
E quali sono le cose che concretamente si vogliono e si possono fare quali cosa sono in relazione
A quelle che devo fare il Governo
Ma se la proprietà e l'occupazione c'è un'altra cosa che è fondamentale della legge di stabilità
Sulla quale dobbiamo dire che cominciamo a sentirci un po'presi in giro
Cioè non ha contato Ministro del lavoro in primis che avrebbe aperto il confronto sulle pensioni che quello era il tema il Parlamento è impegnato a discutere una serie di progetti di legge
Oggi mentre Presidente del Consiglio continua a dire che l'unico tema della legge stabilita e toglierla case limo Ministro del welfare dice ma forse non ci sarà nella legge stabilita le pensioni
E no e non può funzionare così
Non può funzionare così per due ragioni la prima che ci pare che l'ingiustizia che abbiamo subito dal due mila undici l'abbiamo subita abbastanza e non ne possiamo più
La seconda e che sta diventando un problema per l'occupazione il fatto che le persone debbano restare a lavorare fino a sessantasette anni
E la terza che è un'ingiustizia nei confronti dei tanti
Che fanno lavori che non ti permettono di pensare che a sessantasette anni che arrampichi per le impalcature piuttosto che tante altre cose
E allora bisogna tornare ad avere un'idea una qualità del lavoro e a riconoscere le persone che quando ha lavorato quarantun anni ha lavorato abbastanza
E che non puoi
Costringerla stare i lavori che non riusciranno a fare si chiama flessibilità quella che gli è tanto piaciuto sul mercato del lavoro la vogliamo invece sul sistema previdenziale perché è lì che si deve esercitare la prego
La flessibilità è lì che bisogna conciliare la condizione delle persone
E vorremmo anche dirci
Che se lo si facesse seriamente questo potrebbe rappresentare un'occasione per i giovani non di doversi cercare chissà quali lavori
Ma per poter entrare dei luoghi di lavoro per sostituire coloro che vanno
Che vanno in pensione a ruolo diciamo lo diciamo anche CISL e UIL
Il primo impegno che abbiamo che la legge di stabilità le risposte sulle pensioni ci siano
E se non sono in agenda bisogna che cominciamo di nuovo a frequentare le piazze e a fare le discussioni e a mobilitarci affinché quella cosa ci sia
Perché se non c'è nella legge di stabilità poi dopo ci diranno non ci sono le risorse e siccome non ci sono le risorse non si fanno
E a quelli che si sono subito allarmati dicendo quanto ci costa vorremmo dirgli ci costa un po'di giustizia e ci costa al fatto che chi ha avuto di più provi a contribuire per il futuro di questo Paese
Perché non possiamo continuare ad essere gli unici che pagano il conto
Di questa lunghissima crisi
Basta l'evasione basta la progressività fiscale ci sono tante risposte che si possono dare
E forse questo è una battaglia più seria da fare
A Bruxelles
Quella di dirgli che se è finita
In Europa la stagione del rigore dell'austerità della fine della stagione del rigore dell'austerità
Fa parte anche smetterla di pensare che lavoreremo fino alla tomba e che c'è un tempo di riposo della previdenza che come è stato garantito a coloro che l'hanno conquistata deve continuare I sarà garantito per quelli che verranno
E allora il primo appuntamento come ben capite
Si chiama quale legge di stabilità e quale prospettiva abbiamo dinnanzi a noi
Si chiama nonna fermarsi ha i numeri del prima ma provare a misurarsi invece su delle risposte delle risposte concrete
Che diano il segno davvero
Non che finanziamo la sostituzione di posti di lavoro già esistenti o la trasformazione ma che cominciamo a spende le risorse del Paese per creare
Nuovi posti di lavoro per dare più servizi alle persone per cominciare a ricercare di più
E insieme in questi giorni
In cui ovviamente c'è sempre quello che si alza e dice ma come non siete contenti abbiamo stabilizzato i precari della scuola ma certo che siamo contenti che si sono stabilizzati precari della scuola continuiamo a domandarvi
C'era bisogno di peggiorare la scuola italiana per dare la risposta giusta e corretta di stabilizzazione di quei lavoratori e c'era bisogno di costruire delle ingiustizie e c'era bisogno di farlo di corsa in modo tale che dovremo Mammano correggerlo
Perché forse le riforme sono tali se vengono vissute dall'insieme del Paese come delle risposte positive ma guardate non è che siamo accaniti di persone sul tema della scuola ma continuiamo a pensare
Che non abbiamo un debito verso le nuove generazioni è un debito fatto del fatto che non hanno lavoro ma anche un debito che il determinare le condizioni per cui loro non siano deboli sul mercato del lavoro in futuro
E invece se la scuola non si qualifica se l'obbligo non aumenta se l'istruzione non diventa la priorità loro saranno più deboli perché il resto del mondo sta investendo in conoscenza e non diverse età e noi anche qui deteniamo un record che non ci piace
Quello dove l'iscrizione all'università diminuiscono invece di aumentare
Che vuol dire che i nostri ragazzi delle nostre ragazza saranno più deboli
E allora siccome ogni giorno ci viene detto che bisogna pensare al futuro che il tema è che cosa consegneremo alle nuove generazioni ecco anche qui abbiamo un'ambizione
Noi vorremmo consegnargli un Paese dove si può studiare studiare bene studiare tanto e poi poter lavorare del Paese in cui si è studiato
E credo che si possa fare non perché con uno schiocco di dita ovviamente si risolve tutto ma perché bisogna mettere in moto questa scelta e allora bisogna cambiare le priorità che si hanno in mente e se non
Ce la fanno da soli a cambiarle dovremmo aiutarli a cambiare a cambiare queste priorità e poi c'è un'altra cosa
Continuiamo ad una situazione per cui per riconoscere i diritti ai pensionati e lavoratori pubblici dobbiamo andare alla Corte costituzionale o torniamo alla normalità
Torniamo a quella normalità che ha fatto del fatto che ci si confronta sulle condizioni delle pensioni che si rinnovano i contratti noi preferiremmo un Paese normale
In cui non c'è bisogno di ricorre alla Corte costituzionale ma vorremmo dire a un Governo con intanto sentiamo parlare di cose strane
Non ci fa paura continuare a ricorrere alla Corte costituzionale
E lo diciamo a partire da una cosa
La nostra Costituzione alla prima parte della Costituzione ha molto preciso
è scritta con grande lungimiranza
Tra le cose che c'è scritta
Nella Costituzione all'articolo trentanove c'è scritto
Che l'organizzazione sindacale è libera e i lavoratori decidono loro a quale sindacato e quale sia e come iscriversi
Lo ricordiamo anche a delle tentazioni
Di mettere regole di vietare lo sciopero di fare delle strane cose
Ricordata della Costituzione perché forse non vorrete diventare il Governo che c'è un record di sentenza della Corte costituzionale da rispettare e di cose da cambiare fattelo facendo le cose normali
Rinnovando i contratti dei pubblici
Oggi il Presidente del Consiglio di nuova detto
Che la rappresentanza bisogna trovare le regole di manderemo di nuovo gli accordi che abbiamo sottoscritto con le controparti
E gli ricorderemo forse che non deve rivolgersi a noi ma deve essere mai rivolgersi al sistema delle imprese che ha preso degli impegni e oggi non certifica invece gli iscritti che ci ha nelle aziende per permettere al meccanismo di funzionare ma vorremmo avete degli non si preoccupi
Noi sappiamo bene che il nostro compito fondamentale la contrattazione
Mi sappiamo bene che il nostro compito fondamentale in questa stagione a rinnovare i contratti
Esattamente per questo che ricordiamo che l'Unione datore di lavoro e che ci sono innanzitutto i contratti pubblici e da rinnovare
E non c'è bisogno di fare nuovi modelli bisogna mettersi intorno a un tavolo e cominciare a decidere normative condizioni salariali di quei lavoratori
E questo vale per le altre categorie
E non siamo in ritardo abbia presentato le piattaforme
Vorremmo ricordare al Presidente di Confindustria che oltre a dichiarare ogni tanto
Che lui a terra difesa dei contratto nazionale per lo sviluppo il contratto nazionale se vuole davvero difenderlo innanzitutto rinnovi i contratti che sono in scadenza e noi sappiamo che questa
è l'impegno che abbiamo insieme la contrattazione territoriale la contrattazione sociale
A tutti i temi di welfare che proponeva Claudio che sono un'altra faccia di un Paese che si è diviso che è diventato
Un Paese difficile anche da vivere per le diseguaglianze per le diseguaglianze che ci sono
Abbiamo quindi tante cose da fare
E le facciamo in una stagione in cui non ci siamo dimenticati
Che ci hanno sottratto dei diritti che hanno aggredito lo Statuto dei lavoratori
Nel Consiglio dei ministri di ieri poi forse un giorno troveremo anche i testi
Hanno deciso delle norme del controllo a distanza delle norme del demansionamento
Hanno affrontato il tema degli ammortizzatori li hanno ridotti
C'è un'idea che quella che il lavoro deve pagare tutti i conti
E lo fa lo si fa attraverso l'aggressione delle condizioni concreta dei lavoratori delle loro tutele si è giunti a un mostro giuridico che quello che si sono resi legittimi dei comportamenti che la legge stessa dicessero illegittimi
Provate a immaginare se tutto l'ordinamento fosse in questo modo ma l'idea evidentemente quella che
Il lavoro
Era troppo privilegiato ANAS brava che mancasse lavoro invece non che avesse
Dei privilegi ci pregiamo di Asa proprio di una condizione in una condizione differente e allora siccome non ci facciamo mancare nulla negli appuntamenti
Noi l'abbiamo detto e continuiamo a farlo
Noi non rinunciamo
Alle tutele contro licenziamento illegittimo noi non rinunciamo al fatto che i lavoratori non possono essere spiate controllati noi non rinunciamo al fatto che le imprese non possono del mansionario la gente
Ed è per questo che continueremo a lavorare per avere noi una proposta dello Statuto dei diritti dei lavoratori
E vorremmo dire che in questa stagione in cui
Gli attacchi alle organizzazioni sindacali si moltiplicano sono diventato una sorta di sport nazionale chi la fa più grossa e chi la spara di più
Tanto vorremmo dire non ne siamo particolarmente preoccupati
Per una banale ragione che la stessa che sta scritta nella nostra Costituzione
L'organizzazione sindacale libera e decido di lavoratori se esiste non esiste quanti iscritti c'era e come funziona e bisogna dirlo se lo ricordino tutti
E se fa paura fa dove ci siano delle organizzazioni sindacali che coinvolgono milioni di lavoratori forse invece bisogna provare a domandarsi
Se si può fare una politica vera di uscita della crisi e di cambiamento del Paese senza misurarsi con i problemi del lavoro
Noi continueremo a misurarci con quel tema lì quello che sono le risposte che ci chiedono ogni giorno le persone che incontriamo qualunque sia l'età che hanno
Perché hanno perso il lavoro tanto tempo fa o perché ci hanno i figli disoccupati
Io vorremmo dire
Racchiude endo l'insieme degli impegni che ci aspettano in questa otto-nove ad avere una legge di stabilità e per avere delle scelte che diano delle risposte
Che per noi c'è una una sola vera priorità
Quella priorità si chiama lavoro che noi non pensiamo che bisogna raccontare storie ai giovani bisogna dargli il lavoro che noi non pensiamo che il lavoro possa essere senza diritti non c'è un lavoro purché sia un lavoro in nero un lavoro schiavisti co basta
Provino tutti a misurarsi
Con cosa è successo dal mondo del lavoro a furia di dire che c'erano troppi diritti
Prodi non ha indignarsi in agosto per qualche giorno perché si muore nei campi
Ma provino a essere coerenti il giorno dopo sul come ci vogliono le regole sul come bisogna mettere in galera i caporali ma su come c'è una responsabilità delle imprese che utilizzano i caporali
E su come c'è un problema della qualità del lavoro che qualità della produzione
Questa è la nostra situazione e ce l'avremmo ogni giorno
Perché è ogni giorno
Nessuno lo dice perché è meglio parlare di altre cose
Ma perché ogni giorno ci sono migliaia di delegati migliaia di funzionari
Che stanno nei luoghi di lavoro che ci mettono la faccia che vanno ne cambia cercare le persone che provano a dare delle risposte e noi saremo sempre orgogliosi di questo perché questo è quello che siamo queste quello che continueremo ad essere e nessuno ce lo può togliere
Grazie a Susanna Camusso grazie a tutti voi alle nostre Camere del lavoro le categorie dei pensionati degli attivi i nostri delegati le nostre
Delegati grazie di questa iniziativa chiaramente come abbiamo detto continueremo attraverso un lavoro puntuali nel territorio nei luoghi di lavoro grazie e buon rientro
Alle ore ventuno e la musica chiaramente che essendo una giornata di festa