Nel trigesimo della scomparsa dell'ex sindaco Renato Zangheri, intervento del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano

Tutte invito cortesemente a prendere posto
Pensava di Consiglio per potere
Cominciare
Sindaco signore Consigliere signori Consiglieri colleghi di Giunta autorità civili e militari cari cittadini care cittadine
La scelta di ricordare Renato Zangheri nel grigio esimo dalla scomparsa nasce da motivi tanto evidenti quanto profondi
Eletto in Consiglio comunale nel mille novecentocinquantasei fu chiamato in Giunta da Dozza nel cinquantanove a quanto è dato sapere è stato il primo assessore a ricoprire una delega come quella alle istituzioni culturali in tutt'Italia
Con queste parole
è chiaro che noi dovremo utilizzare le qualità del processo Zangheri in un campo più affine alla sua personalità e alle sue capacità
E cioè nelle attività culturali noi continua il sindaco di Bologna Dozza attraverso questa decisione intendiamo approfondire allargare le attività del Comune nel campo culturale
è stato sindaco di Bologna in anni difficili quelli della crisi economica della contestazione studentesca della strategia dell'ATER si pone sette in ogni occasione rappresentare una guida sicura forte determinata di questa città
Poteva farlo per più ragioni per parità manifesta in ambito professionale e politico e anche per tratte personali
Giorgio Napolitano Presidente emerito della Repubblica cui rivolgo il nostro benvenuto il nostro Statuto il ringraziamento per aver accettato il nostro invito ad intervenire oggi
Ha riservato nei confronti di Renato Zangheri parole affettuose e allo stesso tempo particolarmente preziose
Lo ha definito un intellettuale e politico non intellettuale prestato alla politica per questo vorrei in questo mio breve saluto di benvenuto all'interno del Consiglio comunale
Mettere in evidenza le qualità intellettuale di un lavoro amministrativo che spesso può sembrare tutti ma che lumi è stato meditato pensato
E poi con la tenacia che riconosceva necessarie per la grande sfida fortemente perseguito
Docente di storia economica concentrò le sue ricerche sulle rocce per sulle lotte braccianti limiti sulla storia agraria in particolare sul socialismo ebbe a dire lo definì una storia politica non tanto nel senso della consapevolezza dell'azione delle élite
Ma dell'ingresso nella politica e della trasformazione della politica da parte delle masse
Pubblico per Einaudi storia del socialismo italiano pubblicò Terzani Chelli la proprietà terriere all'origine del Risorgimento bolognese pubblico i miei anche in altre lingue non sono in italiano appunti sullo terno problema della storia pubblico con il Mulino conosceva profondamente la storia di questa città
Di questo territorio e mi scuso per la banalità di questo termine che pubblicò nella collana storia delle città italiane edita da Laterza a metà degli anni ottanta
Mise in evidenza sto parlando ancora di Zhang ri docente studioso come questa terra così povera in tutti i sensi economica
Economico culturale e sociale certamente fino alla metà dell'Ottocento tutto quello che è stata successivamente lo ha conquistato con lotte battaglie sacrifici
è un'alta partecipazione delle persone alla vita pubblica della città
Prima che stava molto a cuore all'allora sindaco di Bologna
E si discute molto in questo nostro tempo storico di minor partecipazione alla vita pubblica da parte dei cittadini di sfiducia nei confronti dei partiti questione che si tocca con mano leggendo degli alti livelli di astensionismo al voto
Sandri già nel mille novecentosettantasei in una lunga intervista giornalisti stranieri arrivati per pochi giorni e poi rimasti a lungo
Per approfondire questo esperimento amministrativo questa esperienza amministrativa del governo della città di Zhang ieri
Disse
Non esiste una contraddizione tra la delega della partecipazione
Credo che una delega senza la partecipazione sarebbe una cosa un po'formalistica ma anche una partecipazione senza delega avrebbe i suoi difetti
Quindi questa integrazione dell'uno e dell'altro elemento della rappresentante della partecipazione
è stata vista da tutti noi
Ma anche da parte di cattolici anche devo dire da uomini di altri partiti come una possibile soluzione al problema di dare un fondamento più solido alla vita democratica e alle istituzioni democratiche del nostro Paese
Non l'intento quindi di chiudersi rivendicare la singolarità di Bologna ma la scelta di concorrere con altre municipalità alla crescita del Paese
Rivendicava con grande forza parola che sono estremamente attuali lo sa bene il Presidente dell'ANCI Fassino che saluto
Rivendicava con grande forza l'autonomia locale la centralità
Dei Comuni nell'assetto repubblicano scrisse pochi anni fa in occasione del sessantesimo anniversario del volto in Italia
Noi sappiamo bene che il primo voto su un voto amministrativo in questa terra e prima di scegliere per la Repubblica e prima di scegliere per la Costituente scrisse
Mi si permetta di dire a conclusione di queste note che i comuni non vanno dunque assegnata alla categoria degli enti e degli interventi sociali
Al politico o alla strettamente amministrativo in contrapposizione agli enti quali il Parlamento e il Governo nei possono ridursi ad agenzie distesa
Come voleva una certa teoria della programmazione poiché la sovranità dei Comuni a norma della Costituzione è un attributo nomi per il fatto ma originario e i Comuni immersi più che possibile nella società
Emergono come primari soggetti politici partecipi della dialettica che anima la Repubblica e non solo questuanti o disobbedienti rispetto agli organi centrali dello Stato
Enzo Biagi in una bellissima intervista del mille novecentosettantasei pubblicata da Ricardo Franco levi editori che gli chiese come intendesse essere ricordato al termine del suo mandato dai cittadini e lui rispose
Lascio a loro stessi decidere
Se dovessi però parlare di un'epoca anziché di uomini direi che il Comune di Bologna grazie ad un appropriato piano di investimenti è riuscito in questi anni a raggiungere un livello di servizi i quali hanno poche città in Europa
è stato un'epoca di programmazione pur nell'assenza nel fallimento di una programmazione nazionale è stata una programmazione democratica a cui hanno partecipato i quartieri e le forze sociali
Ha fornito la prova che la spesa pubblica può essere regolata secondo rigorosi criteri di priorità
E di questo lavoro Renato Zangheri intrecciato a fini comuni nell'azione amministrativa dei sindaci che l'avevano preceduto
Da Nardi il Sindaco del pane Dozza al Sindaco della ricostruzione e stanti che affermano essere colui che aveva portato avanti con intelligenza rapporto col mondo cattolico
Rivendicava quindi un lungo un lavoro di lungo corso ma mai mai in alcun momento cedette all'immagine di Bologna come isola o peggio come modello
Avrebbe avuto molte ragioni per cedere a questa lettura Newsweek scriveva nel settantaquattro Bologna le ritenuto un po'dappertutto la città meglio amministrata d'Europa no Der Spiegel scriveva negli stessi anni Bologna sono realizzato dei restano attori di pubblica ancora Bologna non smette di far parlare di sé
Affermano invece
Non esistono isole in una situazione sociale e politica culturale come quella italiana e generale nel mondo moderno in una società matura sviluppata dove esistono mille India di Inter dipendenze
Se avanza l'inflazione continuava già anche risse consumi vengono distorti da un determinato tipo di espansione economica se la disperazione prende una parte della gioventù non c'è isola che possa sfuggire
Definire il modello Bologna gli suscitava fastidio affermava di preferire che modelli e morte fossero questione da lasciare alle sartorie
Per settantacinque in uno dei tanti interventi pubblici pubblici affermò ancora il più grande giornale italiano ritenendo forse di rivolgerci una lode scriveva ieri che Bologna in Scandinavia
Forse perché questa è una città civile in cui non esistono guasti risse così frequenti che in altre città italiane
Ma si tratta mi scusi di un errore colonna l'Emilia-Romagna queste Regioni non sono in Scandinavia sono in Italia parte integrante di una battaglia che in Italia si conduce per l'avanzata della democrazia
Deve essersene accorto più d'uno che questa battaglia stava diffondendosi e che la sua avanzata poteva non trovare ostacoli nella chiarezza della democrazia
E iniziarono gli attentati prima Brescia poi Bologna più volte di tali CUS la stazione in quel drammatico due agosto dove persero la vita più di ottanta persone rimasero ferite più di duecento
Ed anche eri da Piazza Maggiore il sei agosto curiosamente la data della sua scomparsa trentacinque anni dopo
Si chiedeva perché Bologna
E affermava
Sulla linea che divide la democrazia dalle versione non arretreremo al contrario combatteremo con maggiore vigore e coscienza più chiara a della posta in gioco e ancora abbiamo forse convinzioni che non esauriscono nel giro di giorni o degli anni
E così seguendo l'impegno di Renato Zangheri questa città non ha mai chiesto vendetta o la Bosnia Margherita e giustizia uniche questioni su cui è possibile costruire una comunità civile e democratica
Arrivo alla conclusione signor Sindaco
E non cederò la tentazione di attingere a ricordi personali
Perché penso che in questa sala tra i relatori certamente ma non solo altri ne abbiano di maggiori e di più profondi
Avendo molti tra cui ha avuto la fortuna di intrecciare le proprie esperienze intellettuali che politica e con quelle di Renato Zangheri
Ma non rinuncerò invece a testimoniare quanta attenzione ripropose sempre alla trasmissione tra generazioni diverse di sapere di esperienza e anche di potere
Non solo voglio al proprio fianco dorsali Fanti nella campagna elettorale del settanta
Ma in ogni momento anche quando non più Sindaco ricercava il confronto con i ragazzi e le ragazze delle nuove generazioni consapevole che senza trasmissione ogni giornata generazione è costretta a ricominciare daccapo
E questo certamente lunga nuove generazioni non lo avrebbe augurato
Nell'intervista già citata prima ho concluso Enzo Biagi affermava
Renato Zangheri viene dalla ricerca dall'università
La sua vocazione per l'insegnamento ma accettato di gestire per tutti e con l'aiuto di tutti la comune l'esistenza di mezzo milioni di uomini di capire i loro bisogni di cercare di rendere più leggera la loro fatica
Si è portato naturalmente dietro la cultura ma come mezzo per decifrare ancor meglio gli orientamenti e le speranze di una società che vuole progredire senza ostentazione e senza spirito di casta
Rappresenta secondo me nelle vicende bolognesi qualcosa di nuovo
E di questo tipo di novità di figure così capaci di rigore tirare di dare priorità ai bisogni della comunità
Di passione carica politica il nostro Paese ancora enormemente bisogno ed è per questo che continueremo a ricordare Renato Zangari
Alla signora Zangheri al figlio Renato Maria rivolgo nuovamente il nostro cordoglio e quindi l'impegno a ricordare Zangheri nei nostri comportamenti quotidiani e nella trasmissione della sua esperienza
Prima di dare la parola al Sindaco permettetemi di salutare con affetto e anche riconoscenza per avere voluto essere qui il senatore Zavoli
E di ricordare Dry tantissimi messaggi che sono arrivati e che non ho occasione oggi di
Leggere comunque tutti quanti di ricordare però quelli arrivati da Vacca Barbagallo da Galli e da Barberis signor Sindaco prego
Grazie signora Presidente quindi discordi saluto affettuosi
La famiglia al nostro Presidente emerito tutte le autorità civili e militari presenti alla signora Clio
Nostro senatore Zavoli
Prendo Ranieri studioso dei Andrea Costa
Dell'anarchia e del socialismo
Ci ha consegnato con l'esempio del suo istituti e della sua azione politica
L'idea che dimensione ideale il pragmatismo devono essere un binomio indissolubile
Che un partito o un Governo è quello che fa
Non cercare di imporre quello che pensa di essere
Altrimenti la politica del genere in utopia massimalisti ca o pragmatismo senza ideali nera dei trasformisti card gestione del potere
Renato vaghi nella politica può essere autentica
Se partecipata se affidata al consenso grave conflitto attivo dei cittadini
Poi è questo o non c'è il moderno principe che tenga
Serve quindi più che un'avanguardia la costruzione di una comunità intesa come insieme di persone e non come masse da asservire attraverso un consenso passivo
Perciò Zangheri è stato un umanista in conto lucido ed ironico interprete dell'umanesimo socialista
Un politico realista determinato a cambiare in meglio la società e la Repubblica attraverso successive e graduali riforme
Riforme che per essere tali devono incidere sulla cultura e sulla mentalità trasformarsi cioè un cittadinanza attiva e democratica nello spazio pubblico
Come ha appena ricordato la nostra Presidente del Consiglio
Non può essere dunque di stranieri l'idea di Bologna come un modello da esportare
Non è diffusa anche nell'accettazione delle definizione di Bologna come isola rossa pone invece riprendere dall'introduzione dalla sua introduzione alla storia antica colonia questa fase questa frase
Venne soprattutto alla luce un criterio nuovo
Quello della partecipazione come targhina dell'opera politica e amministrativa
Questo può essere pensavamo
L'alimento di una democrazia nuova che in parte ancora oggi
Da riscoprire riattivare
Nelle forme che attendono di essere ritrovate nelle nuove condizioni locali nazionali ed internazionali
Nell'ambito della nostra Costituzione
Il confronto con il passato a questo fine evolutive ma più utile
E guardare al futuro come voi vi accingete a a fare
è stato dunque un interprete originale del socialismo municipale
Pensiero che identificava come capacità di tenere insieme dimensione locale dimensione nazionale europea
Punto limiti ancora oggi così pesanti ed evidenti del localismo ed il centralismo statalistico
Per questo voglio ricordare che ci dobbiamo un ampliamento inedito del welfare cittadino
Cultura dei diritti sociali insieme in quartieri come protagonisti della partecipazione pluralistica subirla
Questa idea praticata di comunità venne come sappiamo selvaggiamente aggredito dallo stragismo neo fascista e i dati sui mandanti con le stragi di Ustica del due agosto dell'Italia
Pesanti riserve rappresentare il sentimento collettivo della nostra città
Per tenere uniti i bolognesi nella richiesta di verità di giustizia nella difesa delle istituzioni democratiche e nella proposta di una loro riforma
Così come comprese per il settantasette la rivolta giovanile potevano segnare una frattura irreparabile tra migliaia di giovani dell'idea stessa della politica come convivenza fra diversi
Con capacità autocritica cerco di evitare che anche l'allora Partito Comunista Italiano il suo governo cittadino venissero identificati con la repressione e quello che oggi chiamiamo l'establishment
Voglio inoltre ricordare il suo impegno per i diritti umani e civili ad esempio a fianco della nostra comunità ebraica o del nascente movimento che
Dunque
Nel suo pensiero emancipazione liberazione sono intrecciati democrazia progressiva significa redistribuire non solo reddito ma anche potere come capacità di fare
Qui io vedo il senso profondo dalla sua definizione che li dobbiamo di Bologna come città dell'incontro e del dialogo
Non una generica retorica definizione ma la sintesi di una lucida ricostruzione degli avvenimenti storici e dei problemi del presente
Ma soprattutto
L'affermazione di un obiettivo da confermare continuamente nelle scelte amministrative
Voglio infine concludere
Con un ricordo sul riunire di Renato Zangheri
Per il suo stile nei rapporti interpersonali
Non è mai intervenuto
Con giudizi sui suoi successori sindaci pubblicamente
Ho avuto la fortuna di incontrarlo Imola caso sua insieme alla moglie
E poi a pranzo insieme
Mi ha messo a mio agio
Mi sentivo come immaginate un anno
Sulle spalle dei giganti
Lo ricordo oggi come un gentiluomo che mi sprona va al futuro e a nuove strade attento inconsapevole con umorismo Gentile hanno non sovraccaricare il peso di un gigante
E di un'idea sbagliata di passato su un giovane amministratore che non deve vivere il passato come un fardello pesante di giganti sulle sue spalle
Grazie Renato grazie Sindaco
Ringraziamo anche al Sindaco dà la parola alla Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano
Saluto cordiale innanzitutto a voi presenti
Oggi tra i quali
Vedo e saluto in modo particolare molti amici antichi
Recenti
Io la ringrazio signor Sindaco e ringrazio lei signora Presidente l'aver voluto associarmi all'questo speciale incontro
Consentendo quindi di rendere testimonianza con animo fraterno del lungo in termini di itinerario esperienze pensieri sentimenti
Che Renato e io lo abbiamo percorso insieme i Comuni interessati che viene dal
E la seconda volta vedete e mi accade di prendere la parola in questa sala innanzi all'Assemblea rappresentativa della città di Bologna convocata in seduta pubblica riaperta al numerosi ospiti
La prima volta fu molti anni orsono per la celebrazione della quarantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci e mi era stata affidata dal Sindaco Zangheri
E cito quell'episodio come un momento di un segno tra i tanti del rapporto strettissimo quindici allegato per una vita
Rapporto di reciproca stima di affettuoso anche integrale e amicizia
I comunanza ideale di collaborazione politica istituzionale culturale
Dire nato Zangheri sindaco di Bologna naturalmente hanno detto il prossimo voglio dire meglio di tutti come hanno un loro ha fatto
La Presidente del Consiglio comunale il Sindaco quanti vi sono stati più vicini nell'esercizio
Di quel ruolo
Illy assunse per poi mantenerlo a lungo dopo gli anni di quotidiana cooperazione con il predecessore Guido Fanti e dopo gli anni del decisivo apprendistato
Politico umano amministrativo
Affianco di Giuseppe Dozza
Diversissime scelto le fisionomie del grande Sindaco nel periodo immediatamente successivo alla liberazione
E del nostro Renato ma comune profondo l'afflato ideale e morale
In cui si riconvochi però oltre ogni distinzione degenerazione e di temperamento
Vorrei dal canto mio limitarmi oggi
A mettere in evidenza della fondamentale esperienza di governo della città di Bologna a cui è rimasto legato il nome di Renato Zangheri due dimensioni
Quella dell'acqua vita culturale e quella dello strenuo attaccamento alle istituzioni repubblicane e alle regole di vita democratica da coltivare e tutelare con assoluta fermezza
Queste due dimensioni si intrecciare uno d'altronde fin dall'inizio nella personalità e dell'impegno di Renato e non solo
Nello svolgimento delle funzioni per le funzioni
Di amministratore il Sindaco
Renato è stato un intellettuale di prima grandezza
E figura di Sindaco tra le più alte dell'Italia repubblicana
Aveva iniziato dando sia gli studi di storia all'Università di Bologna allievo e depresso assistente di grigi dal pane
E si era dedicato in modo particolare alla storia dell'agricoltura e del movimento contadino allargando via via gli interessi e di orizzonti della sua attività di studioso e incontrando ben presto la politica
Egli disse di sì
Presentando la sua prima gara la sua ultima grande opera di storico
Chi scrive ha compiuto dopo la tesi di laurea e le prime ricerche
Un lungo detto
Occupandosi prevalentemente sul piano
Scientificamente storia economica e via via di politica in mischiando sì finissima parola in mischiando si in molte speranze
Ed errori
Del suo tempo
Gli effetti lungo questo percorso l'intellettuale politico egli fu chiamato a importanti incarichi nazionali così nella presidenza dell'Istituto Gramsci come nella direzione di una rivista studi storici
Diventando in particolare il punto di riferimento e di raccordo
Dell'ampia Area eccezionalmente rappresentativa della cultura storiografiche italiana politicamente orientata verso il Partito comunista
E più in generale contribuì in modo in modo continuativo allo sviluppo di quella
Politica culturale del PC e fu il fenomeno peculiare
Essenze uguali nell'ambito della sinistra comunista e socialista europea
La finezza intellettuale e la sensibilità culturale di Renato Zangheri
Caratterizzano al tempo stesso scelte e iniziative della sua attività di Sindaco
O si quelle della pianificazione urbanistica con la collaborazione
I rappresentanti tra i più significativi quel campo sul piano nazionale e internazionale
E tutte le altre che fecero di Bologna un polo di attrazione della vita intellettuale politico-culturale nel Paese e altro musica valorizzazione del patrimonio storico artistico
Mi si consenta di ricordare per tutti il momento in tutti i sensi emozionante ambiente rimasto carissimo
Del concetto di Maurizio Pollini
Ospitato nel gennaio
Del settantatré al Teatro Comunale di Bologna in solidarietà con le sofferenze del popolo vietnamita
Sull'attualità culturale di Renato quale si espresse fino a quando non ne vennero meno le condizioni
Sul piano della produzione di studioso tornerò più avanti
Ma prima mi tocca dar conto dell'accento dammi imposto anche sul tema del rapporto tra la visione dell'azione pubblica di Renato Zangheri e la causa suprema della salvaguardia delle istituzioni e delle regole di convivenza democratica
La celebrazione che ho già richiamato all'inizio nel quarantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci dinanzi al Consiglio Comunale di Bologna si tende il sette giugno del mille novecentosettantasette
Due mesi prima Bologna era stata teatro di violenze e vandalismi senza precedenti
Per reazione all'uccisione di un giovane militante dell'estremismo di sinistra
Nel corso di una pesante contestazione da
Parte di quell'area di una libera Assemblea
Del movimento di Comunione e Liberazione
Personalmente rammento che mi trovavo quel giorno fuori d'Italia a Londra per un incontro politico culturale
E giuridici giunsero le notizie le immagini di ciò che stava accadendo nel capoluogo emiliano
Seguire come altre insieme commessi aprirono quei terribili fatti un senso di dolore e di sgomento
Nel vedere così profondamente ferita una città civilissima una comunità operosa sempre portatrice di una tradizione di apertura e di progresso sociale
La situazione che si presentava un loro nel giugno del mille novecentosettantasette
Non solo a Bologna ma nel paese deve richiamata dal Sindaco Zangheri nelle parole che pronunciamo prima del mio discorso
Cioè l'imperativo cito la nostra convivenza politica e civile è insidiata è attaccata ed è necessario richiamare tutte le forze dei più profonde
Tutte le più genuini ispirazioni al fine della salvaguardia e dello sviluppo dei lavori di libertà e di giustizia posti a fondamento dello Stato
Repubblicano
E continuo
Bologna è stata in questi mesi uno dei teatri prescelti per l'assalto antidemocratico che siamo uniti più che non fossimo dando prova della capacità di far fronte ai pericoli tenendo conto di un interesse democratico superiore
C'è che ci avverte che l'assalto continuerà in altre forme la previsione non ci spaventa
Ogni evento ci troverà al vostro fossato con coscienza retta consapevoli del nostro dovere la città è il Paese
Attendono da chi ha responsabilità politiche
Solo una prova di fermezza insieme con la capacità di uscire dalla crisi di fronteggiare l'eversione
Il della citazione
Quella stessa fermezza quale venne esercitata di fatto dal Sindaco Zangheri
E da lui indicata nel settantasette come ineludibile dovere di fronte
All'eversione sedicente rivoluzionaria o di sinistra
Sarebbe stata egualmente dichiarata dall'ONU in Consob mai Energia
Qualche anno più tardi nell'agosto mille novecentottanta di fronte alla criminale strage della stazione di Bologna
Momento culminante della strategia della tensione
E della destabilizzazione antidemocratica l'immagine la voce di Renato
E pronuncia quelle parole a Piazza Maggiore accanto al Presidente Sandro Pertini e col braccio fermo regia con lui il podio
Sono diventate
Uno dei simboli più belli della vitalità della democrazia italiana
Ecco questo della fermezza contro ogni ambiguità e di debolezza
Rispetto a chi è attento alla legalità democratica ovvio
Le regole della convivenza civile resta un grande esempio insegnamento sempre attualissimo lasciato cinque da Renato Zangheri
La vita di Renato
Assegnata anche da vicende complesse e dolorose nella sfera degli affetti dei rapporti personali più sensibili
La cera azioni rotture la perdita della moglie pensioni e lontananza nel rapporto con la figlia
Infine
Un nuovo inizio Roncato tragicamente un travaglio dunque da cui Renato Fusco osso nel profondo
Nel corso della sua esistenza venne via via cambiando
Forse al termine la partecipazione all'attività parlamentare concludendo sei nel mille novecentonovantadue il suo secondo mandato dei deputati
Per qualche anno fu un Rettore dell'Università di San Marino presso
La quale operava la Scuola Superiore di Studi storici
Già da anni in aspettativa come professore dell'Università di Bologna per impegni parlamentari diede le dimissioni nel luglio mille novecentonovantaquattro
Oltre che l'università lascio la città stessa di Bologna
Si è trasferito il novantatré e nulla più raccolta i limoni così vicina Alloni storico del socialismo e peraltro città sempre animata da particolare fervore
Sociale e politico ONU belli un nuovo calore familiare mi abbracciò anche una nuova paternità
Ma se si ritrasse da ogni favore Renato di certo non restò in operoso a dimora potesse Renna mente cimentarsi con il suo più alto Progetto di storico
Quella storia del socialismo italiano il cui riuscire a completare e dare alle stampe i due primi volumi oltre i quali
Il declinare le sue forse non gli è consentito di procedere
Si tratta di un lascito importante per rigore metodologico senso di partecipazione ricchezza della ricerca
Puntualità delle documentazioni maturità dei risultati voluta e non poco l'avete inteso Renato il socialismo come dice
Oltre ogni restrizione di partito e di dottrina e quel che conviene sottolineare innanzitutto la motivazione dell'opera
Cito la pratica e la teoria del socialismo sono state poste in crisi da tragici fallimenti
Ma il socialismo prosegue Zangheri ha fatto parte della lealtà dell'Italia dell'Europa in modo non marginale per più di un secolo
Non sarebbe immaginabile
La storia contemporanea del nostro Paese senza dare al socialismo la parte che in ogni senso lieto voluta
E della citazione Renato dunque non è mosso da alcun nostalgici sono o da un qualche impulso di attualizzazione ideologica egli guarda al presente e al possibile futuro
Mi preme studiare e dice che cosa è stato il movimento di veri passioni e si chiama socialismo nella storia d'Italia e degli italiani
Oggi che questa storia
E la storia del mondo sembrano giunti a un bivio dal quale si dipartono strade
Invesco rotabili
Non si può dunque a me pare voglia dire Zangheri operare consapevolmente oggi se manca una base di conoscenza e riflessione storica
E ciò vale io aggiungo perché tutte le grandi forse correnti politiche sociali
Vale per ciascuna di esse e abbia conosciuto anche profonde
Evoluzioni e trasformazioni avendo pure sempre alle spalle idee passioni esperienze e aspirazioni incancellabile
Dal mondo
Idolo ingenerare ma insieme Danut dannare rimuovere o ignorare
Non ci si può caratterizzare come il partito anche nato da più radici mantenendo solo un'altra marcia sbiadita del DNA dei propri progenitori
E non si può non sapere Renato mostra di saperlo bene
Quindi una politica impoverita culturalmente indebolita nei suoi presupposti di autocoscienza storica
E nella sua capacità di sempre nuovo nutrimento ideale terrebbe forza di persuasione e capacità di guida
Possiamo trarre anche questa audizione
Dal bilancio di una vita e di un'opera come quelle dell'intellettuale e politico Zampieri del nostro indimenticabile amico Renato
Sì ne sono convinto e questa è l'occasione per renderli n non certo io soltanto
Merito pieno con riconoscenza e affetto grazie
Grazie a una volta il Presidente Napolitano questo intervento in ricordo di Renato Zangheri con il suo intervento ha terminato questi Arsène magna permettetemi di salutare e ringraziare ancora tutte le persone che
è hanno a scelta oggi hanno potuto e intervenire a questa cerimonia i lavori del Consiglio comunale sono sospesi e riprenderanno alle ore tredici