Incontro con Tullio de Mauro "Il linguaggio degli italiani dall'Unità d'Italia a oggi"

Bene grazie grazie all'ispiratore
Numeri del Festival
Che sarebbe un Berto sorridere un po'chiamarlo così perché Umberto Eco intendo dire è grazie ad ancora gli organizzatori o il Sindaco insomma ah ecco grazie a tutti quelli che mi hanno trascinato qui
Così piacevolmente per me
Quanto a voi
Pazienza per voi
Il compito il compito è stato scelto dal professore il tema è stato scelto il professore dico io cercherò di non svolgerlo come prossimo
Trarre molte donne che hanno
Fatto anche se non sempre si ricorda
Lotta politica nell'Ottocento europeo in particolare in Italia e in quello che chiamiamo Risorgimento italiano una persona notevole si chiamava
Costanza Arconati
Ammiccanti molti patrioti
Esuli
A Parigi dove lei aveva casalinga citati per rientrare in Italia insomma a un certo punto come molti
Motori dell'unità politica italiana che ancora non c'era negli anni cinquanta dell'ottocento si trasferisce a Torino e diventa amica naturalmente
In molti torinesi politici patriottici scrittori e diventa anche amica di Cavour
E dobbiamo andrei una preziosa testimonianza era andata molto in giro anche per l'Italia conosceva bene tre diverse realtà italiane
Le guardava in faccia con me
Avrebbe detto Gramsci cioè conosceva davvero diversamente da tanti intellettuali di allora e di poi
E quindi
Le sue
Brevi notazioni linguistiche per esempio sono preziose
Lei diceva qui in Piemonte per esempio qui in Piemonte abbiamo tre lingue nazionali
Il genovese
Il torinese e francesi
Come vedete non diceva abbiamo una quarta lingua d'Italia è vero perché
L'Italia non era
Relativamente sconosciuto
Lo conoscevano le persone molto istruite che scriveva nonché leggevano che schierano di letteratura soprattutto e che legge
E dobbiamo avere questa testimonianza a un certo punto sappiamo anche dei libri di storia il Parlamento subalpino ancora Piemonte
Nel cinquantanove in uno slancio di entusiasmo patriottico decide
Di abolire
Anzi di vietare l'uso del francese come lingua normale del Parlamento e di passare alla lingua nazionale italiana perché
Il fatto che in Italia esistesse una lingua
Era
Una carta importante
Per la diplomazia di Cavour articolate pronunzia italiana per sostenere di fronte alle potenze europee che questo Paese aveva una lingua dovunque
Doveva costituirsi in Stato nazionale
è allora faceva un po'ridere
Che poi
Il Parlamento dello Stato che guidava il processo di unificazione per l'Assessore non c'è se non in Italia quindi era una impeto patriottico ma anche razionale
Parliamo italiana
Presa la decisione
Succede che
Un paio di giorni dopo il presidente del Consiglio il Conte di Cavour deve tenere suo discorso
Sul bilancio
Dello Stato
è
Naturalmente lo deve fare in Italia
Ma
L'italiano ma che non lo sapesse lo leggeva naturalmente come tutte le persone di buona cultura
Magari poteva forse anche scriverlo come
Si vede dal racconto della contessa Arconati ma non lo sapeva parlare certo lo scriveva
Con
Poca sicurezza
Ma non c'è da ridere perché anche Manzoni concessa che quando scriveva in francese scriveva pubblicava e via e nessuno diceva niente quando doveva scrivere in italiano
Compensava tre grammatica e quattro dizionari per capire come doveva dire perché anche per l'Ulivo
Alessandro Manzoni risalivano eroina lingua strana
Estranea comunque alla quotidianità dunque Manzoni
Era in questa condizione Cavour scrive il suo discorso e poi scende la sera alla Contessa Arconati distratto diversi se colui
Per correggere
Il discorso
E per farglielo sentite
è insomma
Passano la notte insieme ma
Ogni sua
Passiamo la notte
Linguistica ma sempre ogni sua per carità passa una notte rivedere questo testo Arconati che scriveva molto bene agevolmente appuntino
E il giorno dopo
Cavour si presenta quindi Parlamento corso testo scritto lo legge l'arco native lapidaria censoria
Cavour volesse LSU molto male perché leggeva incensi Pica insomma
Questa era
La situazione
Eccone Umberto Eco sa in un lontano libero oramai dei nostri anni
Giovanni e ho cercato di ricostruire
Questa situazione anche mettendo un po'di numeri cercando di capire dove e quando eccetera insomma fuori di Toscana l'italiano era una lingua poco frequentato
Sostanzialmente
Sconosciuta ai più
Qualcuno uno dei nostri più grandi filologi
Del Novecento Arrigo Castellani ha cercato di
Correggere addolcire
I dati che ho messo insieme cercando di massimizzare quelli che in qualche modo potevano conoscere l'italiano questo sforzo generoso
Cambiando un po'prospettiva non ti sapeva parlare ma chi sapeva capire
Del
Delle parole dei discorsi italiano lo ha portato a dire
Che tra il sette e mezzo l'otto per cento della popolazione italiana del mille ottocentosessantuno era in grado di capire un discorso in Italia
Naturalmente molti di meno erano quelli che erano in grado di
Parla
Questo è il punto di partenza dietro cui io
Per meglio dire
In combinazione con cui
Intercetta capire che la gente né che è stata zitta parla parlava uno dei tanti dialetti della petizione
Che
Di nuovo cito Manzoni erano le lingue videocamere in questo senso l'Arconati coglieva nel giusto erano Manzoni dice Berlinguer vive vere del nostro Paese loro i dialetti non d'Italia
E questo il punto di partenza della mostrava storica di stasera
Un paese che era rimasto linguisticamente e non solo rinvii fisicamente immobile a condizioni
Medievali
Come altri Paesi europei conoscitivo che si avviavano a uscire talmente doveva camminare sulle strade dell'età moderna l'Italia
Era stata ricca ricchissima di tante parlate locali
Senza una lingua nazionale diversamente da altri Paesi questa lingua nazionale severa data
Ah operativi letterati fondamentalmente ma era rimasta sulla carta bisogna dirlo in senso letterale cioè era una lingua che veniva scritta e che veniva parlata soltanto per i fiorentini perché questa lingua era
La trasposizione scritta nazionale del Sorrentino scritto del trecento
E
E poi per una serie di
Accidenti storici concomitanti concomitanti
Che
Poi la perdita di tempo ricordare un po'però ci fa capire che cosa è successo dopo allora un'eccezione in questo mare di dialettica parte naturalmente la Toscana e Firenze era a Roma
Come mai Roma faceva eccezione
Una lunghissima storia
Roma socio eccezione perché era RSA ancora largamente l'unica città italiana senza un
Una con Roma
Di
Una cintura
Di centri minori
Specialmente nell'Ottocento che la circonda meno intorno alla città c'era quello che belli Björk fino in un famoso soggetto chiama era il deserto
E ancora si vede arrivando con l'aereo a Roma
Nonostante tutti i guasti
Che ci sono infatti dunque perse
Poi era diventata capitale dello Stato pontificio lo Stato Pontificio era non saranno stato nell'Italia dell'epoca
L'utente cinquecento seicento settecento ottocento era l'unico Stato italiano procuri dialettale
La popolazione lo Stato Pontificio parlava romagnolo emiliano marchigiano cioè dialetti settentrionali parlava ciociaro
Napolitano e quindi quando
La città ha avuto bisogno di rinunzia lingua sì con l'apporto di immigrati popolari e si sono trovati nella città di Roma persone
Si sono trovate persone il dialetto molto diverso che hanno dovuto cercare di capirci ma questo non avveniva solo a livello popolare
Un altro
Curioso paradosso nella nostra storia nazionale e che
Lo Stato italiano pre unitario più
Coerentemente ostile al processo di unificazione era l'unico avere una classe dirigente parli italiana
I cardinali di Santa Romana Chiesa venivano tutte le Regioni
Quindi che significa che venivano tutte le Regioni un cardinale arrivava a Roma mica da solo arrivava con quella che si chiamava la famiglia con centocinquanta duecento persone maschi e femmine che
Venivano dalla Sicilia dalla Puglia dal trentotto al Piemonte e Lombardia
A livello
Ma a livello della classe dirigente di questa città anche si trovavano a persone che erano costrette a cercare di capirsi è così dal tardo Cinquecento mentre il resto dell'Italia continuava a parlare
Nella realtà sociale uno dei dialetti locali
Nella città di Roma un po'alla volta avevano cominciato a parlare italiano
Quando la persona molto intelligente come Baretti vita settecento va a Roma scopre con sorpresa che qui l'italiano è parlato ma non gli piace non è l'italiano dei liberi è un italiano
Lui dice una lingua Ciaccia
Cioè e un italiano parlato come si parla una lingua mica si parla con me si dice in Pinocchio come un libro stampato parliamo con me piene vie
Scusate dinanzi
Riesco a parlare con un ribasso
Il
E non gli piace un secolo dopo invece un grande linguista il padre della linguistica italiana che era un goriziano ebreo grazie a Dio risalirà Ascoli
A una valutazione completamente diversa
E dice va be'va bene il fiorentino ma padre della nostra lingua ma
Dobbiamo sperare che si diffonda l'italiano di Roma perché qui lo parlano senza idee sì senza che vi Bovoli dei toscani e lo parlano come una lingua viva vera
Ma queste erano speranza
E naturalmente Manzoni ad Ascoli come già Carlo Cattaneo speravano che l'unificazione politica tra le altre cose significative una corsa all'istruzione e finalmente
La
L'apprendimento dell'uso vivo della lingua italiana questa sera
L'eterno sospiro Miglio riesce addirittura ma insomma
Non succede
Non succede
In realtà i linguisti
Devono citare il capo e una intelligente economista Vera Zamagni storica dell'economia che ci aiuta a capire facendo un parallelo
Tra il non succede italiano e quel che succede in un Paese che negli stessi anni sessanta settanta dell'ottocento esce dal suo Medio Evo ed entra
Nell'età moderna e questo Paese lontano e il Giappone
La storia però è molto diversa
La classe dirigente giapponese e la popolazione giapponese lo sappiamo davvero testimonianze scommette sull'istruzione
Scommettere su scala di massima
Ci sono descrizioni anche
Emozionanti a leggere di queste folle
Una volta Angelo dovrebbe fare su questo una bellissima trasmissioni su che se folle che corrono verso le scuole la mattina presto per supplicare e e per impadronirsi
Beh
Del giapponese delle lingue moderne dell'aritmetica della matematica
E il Governo giapponese punta su questo su questo sviluppo distruzione come fattore di crescita complessiva della società e anche come fattore di sviluppo economico
Il risultato è che nell'anno mille novecentouno non c'è più ed un Paese che aveva lo stesso al
Dimenticato di dire
Ma
Bizzarra ovvio
Esattamente la stessa quota di del settantacinque per cento di persone completamente non so bene di adulti che non sapevano né leggere né scrivere in Giappone iniziale la scommessa giapponese e quella dell'istruzione eh
Bella mille duecentouno non c'è più un cittadino giapponese tranne bambinetti naturalmente non per un adulto adulta giapponese che non abbia la licenza elementare
La storia italiana è tutta diversa come sanno grandi storici dell'economia da Gershwin crollata Romeo la scommessa per lo Stato italiano è un'altra puntare
Sulle grandi infrastrutture
Sembra
No storia che si ripete puntare sulle grandi infrastrutture quindi esercito Marina ferrovie
Industria militare grande industria è
Poi lasciare correre il tempo
Un giorno CISIS istruirà il risultato del confronto con il Giappone e che settantacinque per cento di analfabeti cala
Naturalmente un po'mi cinquant'anni dopo l'unificazione ma nel mille novecentouno
Gli analfabeti sono ancora
Protestano quasi la metà della popolazione italiana ancora
Perché parlo di questo bel perché l'italiano o si imparava a scuola
Oppure si sapeva c'era poco da fare tranne che un po'alla volta nelle grandi città dove c'era un nucleo di persone che
Già
Sapevano
Sapevano scrivere leggere in italiano che sono spinte
Come già era venuto a Roma
A cercare di
Capirsi tra di loro italiano perché le grandi città diventano meta
Di un'immigrazione borghese di impiegati di militari intellettuali di giornalisti grandi giornali si fanno a Milano a Torino a Roma Napoli
Quindi cioè una circolazione
Alto borghese o meglio altoborghese
Nelle grandi città di persone che di nuovo c'è un po'strette capirsi optano per parlare in italiano e mettere da parte quella che era stata la lingua d'uso della comunicazione parlata delle persone colte
Cioè il feroce sì
Come in Piemonte ma dappertutto
Quindi il cammino è molto lento
Il cammino verso l'istruzione il cammino verso l'apprendimento di uso effettivo dell'italiano è un cammino che si svolge molto lentamente dopo l'unificazione politica
Il primo scossone a questa situazione di stagnazione della scolarità e dell'isola lingua
Viene dato
All'inizio del Novecento dal convergere di alcuni fattori
Uno
I movimenti popolari
Nasce il partito era nato il Partito Socialista e il Partito Socialista fa
Del
Dell'epoca fa dell'istruzione la sua bandiera ricordate il vecchio simbolo
Il sole nascente la falce e martello il libro aperto
Parlo del Partito Socialista
Perfetto
è
E questo
Pesa
Pensi a questa rivendicazione popolare pensa
Poi c'è un altro fatto
Terribile
Che non possiamo non dovremmo dimenticare perché
Pizzetti sono accanto a noi nel mondo c'è una enorme emigrazione di povera gente
Dalla Lombardia dal Piemonte prima di tutto poi un po'alla volta anche dal sud verso le Americhe
Del nord e ventuno
Sì si possano milioni di persone
Si è calcolato venticinque milioni di persone con una popolazione italiana che era
All'epoca di ventuno ventidue milioni di persone venticinque milioni di persone tra il mille ottocentosettanta e i primi del Novecento si spostano fuori d'Italia
Si possono fuori d'Italia vorrei ricordare
Figli hanno prolificano
Naturalmente Carboni meridionali rispetto ad altre
E termini europee insomma quei venticinque milioni secondo una stima
Sono oggi circa sessanta milioni di
Oriundi italiani di seconda tipo
Secondo terza generazione
Un'altra Italia
Di cui tendiamo dimenticarci tranne cosicché nella retorica
Quest'altra Italia province inserita nei diversi Paesi in alcuni Paesi è una delle anime
Uno scrittore argentino Ernesto Sabato diceva all'Argentina tre anime
Spagnolo
E bravi e Italia
Un nostro amico
Argentino scherzava quando girava per Luis Prieto quando girava per Roma per Milano scherzava e diceva ma come mai vedo nelle insegne negozi tanti cognomi argentini
Perché naturalmente
C'era alcuna consonanza profonda dunque quest'altra Italia e questo però
Da uno scossone perché
Questa
Povera gente che partiva dalle campagne del Piemonte della Lombardia del Friuli dalle montagne anche poco al sud
Preme sulle famiglie
Nel mille novecentodieci senza tanta retorica dieci undici celebrano con molti studi puntuali il cinquantenario dell'unificazione politica
In modo molto serio e tra le cose serie ci sono delle dei grandi studi sulla emigrazione e raccolte di documenti di emigrati e
Un
Tema ricorrente nelle lettere immigrati altri familiari marzo in Italia non solo di episodi manderanno un po'di soldi ma diretti mandato i figli a scuola perché qui
è normale sapere qui a Buenos Aires qui negli Stati Uniti qui in Inghilterra o in Francia è normale sapere leggere e scrive
E quindi cioè questa pressione
E poi per un colpo di fortuna ogni tanto succede si forma un gruppo dirigente
A capo quale cioè di nuovo piemontese Giolitti che capisce che il Paese deve crescere e per farlo crescere deve istruirsi e per istruirsi c'è bisogno di scuola e c'è bisogno anzitutto di scuola elementare
E non è che
Lo proclami
Non c'è una buona scuola di giorni ci sono i suoi piani
In cui c'è una grande attenzione su questo punto della scolarità e ci sono i provvedimenti carta canta
Provvedimenti che qualche storico della scuola non abbiamo delle tranne
Giuseppe recuperati purtroppo non abbiamo una grande tradizione gli studi di storia della scuola e in alcune storie della scuola ho letto i modesti provvedimenti scolastici di Giolitti
Cosa erano questi modesti provvedimenti beh perché la scuola elementare ed opportunità e quindi tutto il sistema scolastico Andrea del contratto
Perché le spese per l'edilizia e le spese per l'assunzione di mantenimento dei maestri erano a carico dei Comuni allora alcuni grandi Comuni che ricchi riuscirono a mantenere
Cuore edilizia e
Personale insegnante ma
Gran parte dei Comuni si è ritrovata alternative per cinquant'anni dopo l'unità nelle condizioni in cui era cinquant'anni prima cioè senza scuole elementari dette spesso letteralmente
Migliaia di comuni sappiamo erano prive di un edificio scuole elementari
Allora modesto provvedimento di Giolitti e trasferire
Vedete linguistiche devono andarci occupare invece di fare delle analisi sulla lingua direttamente dobbiamo parlare di cose che apparentemente non c'entra niente Giolitti
Si possa
Al Bilancio centrale dello Stato le spese per l'edilizia
Le spese per l'assunzione dei maestri e altro modesto provvedimento stabilisce che si diventa maestri in basso concorso nazionale tre piccoli provvedimenti la scuola elementare comincia
A camminare avrebbe camminato se
Non forse sopravvenuta la grande guerra la prima Grande Guerra mondiale
E
Che naturalmente significa contrazione di tutte le spese per distruzione altre priorità
Come si dice nel gergo politico e se alla guerra mondiale non fosse sopravvenuto il fascismo
Il quale fa molta retorica
Per lunghi anni fino
Fino al signor ministro Ministero di Bottai alla fine trentanove e quaranta fa molta retorica sull'istruzione ma
Fa alcuni modesti provvedimenti
Allora
Lo dico per scherzo stabilisce per esempio che
I cinque anni obbligatori di istruzione che la legge prevedeva dei primi del Novecento e che erano evasi completamente da buona parte come vedrete della popolazione i cinque anni legittimamente
Si possono ridurre a tre anni
Nelle zone agricole del Paese
Ora questa era una bella perché dire zone agricole del Paese
Negli anni trenta significava dire
Quattro quinti a dir poco trasparente
Pensate che ancora
Negli anni quaranta
Il
Questo dovremmo ricordarcelo il trenta per cento un po'più del trenta per cento della popolazione viveva non in campagna vieta in case sparse
In quei casolari isolati che era notoriamente isolati
Dal resto del mondo che era nuovo il insomma il grado zero della a vita agricola quindi dire
Tranne che nelle zone perché solo nelle zone agricole significava dire in tutta Italia
Questo è il primo provvedimento
Del fascismo e il secondo
E più difficile da vedere
Ma sì una produzione progressiva riduzione
Dei bilanci dello Stato che riportano che riportano il
Che riportano la spesa pubblica per l'istruzione e rivendica i primi anni del Novecento
Quindi il fascismo scivola
Sulla situazione con la sua retorica non è che non abbia incidenze linguistico certamente comincia
L'ascolto della radio
In molte parti e molti sentono dalla radio
La voce di Mussolini come esempio vitaliano parlato
Ma un esempio imporre moto
E io
Cont consiglierei a tutti di
Ascoltare
Qualche discorso di Mussolini sia perché sono
Spesso emozionanti
Oppure comunque fortemente motivi sia per capire che cosa abbiamo alle spalle nella nostra storia tradizione
Ma
Quello era un italiano ha parlato per modo di dire
Perché prostitute lo dico Masera signore e signori torride tagliare no
Persone non esista questore italiano e Italia hanno gridato
Soli mi sembra
Con un grande impatto emotivo però non riproducibile non è un buon modello diciamo di conversazione in Italia
E
E insomma a vera grande
Intensa della rivoluzione linguistica che abbiamo vissuto in questo Paese si accolla Trento dell'età della Repubblica e della democrazia
Concomitanti
Come non tutti gli alunni delle Facoltà di lettere Sarno del mille novecentoquarantasei
Ieri Luca Serianni un nostro professore che
Giustamente il signor
Ci vergogniamo di raccontare queste storielle
Professionali però non ha resistito alla tentazione di dire che
Interrogando
Interroga andò
Noi un
Trova scusi ma no ma per favore a perché
Mi dica quando è caduto il fascismo
Intorno agli anni cinquanta
Allora
Termine duecento carta si parte questa seconda vera rivoluzione succedono molte cose
Cerco di
Dire di raccontarne alcune poltrone
Intanto c'è proprio un'esplosione
Un'esplosione
Collettiva impressionante che durerà ancora tutti gli anni Cinquanta e Sessanta cioè una voglia di parlare di comunicare
Informati
Sono impressionanti
Comparati alloggi i dati di vendita dei quotidiani
Uno l'impressione che sia rimasto tutto fermo perché si rendeva
Una copia di quotidiano ogni dieci abitanti
Allora nel quarantasei si vende una copia anzi un pochino meno
Un pochino meno di una copia
Diciamo una copia un po'strappata di quotidiano ogni dieci abitanti oggi lo potrebbe dire la situazione non è cambiata no è cambiata perché
Bisogna ricorre a
Altri dati e dati sulla lingua finalmente e sull'istruzione nel mille nove dal mille novecentoquarantasei
Ancora fine
Del decennio
Sappiamo
Al primo censimento post bellico che
Il cinquantotto del cinquantanove chiedo scusa circa nove virgola otto per cento diciamo sessanta per cento della popolazione adulta italiana era privo di licenza elementare
Cioè stessa licenza elementare era una conquistati ellittica
E questo ce lo dovremmo sempre ricordarli
Punto primo
Soltanto una piccola parte della popolazione
All'incirca il trenta per cento riusciva a ottenere la licenza elementare
è solo un'altra piccola parte circa il dieci per cento riusciva andare alla scuola media alle scuole di avviamento gli istituti tecnici e crescente e persino l'uno per cento arrivava all'università
Su mille laureati uno si laureava in materia scientifica
Questo era il quadro scolastico il quadro linguistico era coerente con questa
Costante cento anni di unificazione
Due terzi
Quasi due terzi della popolazione italiana
Tornando troppo per le lunghe no quasi due manovre guardo il mio controllore
Due terzi della popolazione italiana sapeva parlare soltanto il proprio da letto forse un po'di più
Lo capiva italiano ma due terzi sapeva per parlare parlare solo uno dei tanti dialetti diversi dialetti italiani
Non devo insistere su questo sappiamo abbastanza tutti per sapere ci sono enormi differenze tra quel che resta a tutt'oggi
Di piemontesi o di genovese e il palermitano il napoletano il pugliese
Specialmente non solo il Veneto specie nella zona in cui il dialetto e più resistente nel Veneto su due nelle campagne nelle montagne
Dunque grandi differenze per grande parte della popolazione tra i diversi dialetti che erano per loro la lingua viva e vera è un terzo dalla popolazione che parlava
Solo per metà pare abitualmente italiano mettere un'altra metà di questo terzo lo parlava in alternativa al dialetto questo piccolo gruppo
E poi diventato
Complice di gruppi successivi
Il partito di maggioranza relativa non so se avremo tempo di dire qualche numero ancora Benedetti già abbastanza
Allora torniamo alla stampa direi che
Uno su dieci comprava il quotidiano nel quarantasei significa dire che tre
Questo è il calcolo che viene fatto ma in realtà forse un po'di più all'epoca tre o quattro su dieci leggevano il quotidiana
Se
Oggi
Lo sviluppo dello carta stampata
Dei quotidiani italiani avesse seguito il dato del quarantasei dovremmo averi un indice di diffusione della
Dei quotidiani non di una copia ogni dieci abitanti ma oramai con una popolazione
Che si è conquistata al
Nel due mila dieci
Al novanta per cento la licenza elementare dovremmo mettere
La cifra mostruosa dovremmo essere paese di Bengodi come il Giappone o come gli Stati Uniti o la Svizzera dei quotidiani e invece continuiamo a vedere
Una copia ogni dieci abitanti tre lettori se va bene ogni
Questa era
Però
Il salto nel quarantasei è stato il motore c'era questa sete di informazione questa sete di discutere di parlare
Che si traduce in tanti fenomeni che accompagneranno i primi decenni
Di questa
Rivoluzione che ha apportato
Eh beh qualche numero lo devo dire che ha portato ha conosciuto italiano usare italiano nel parlato
Più del novanta per cento il novantacinque per cento è la proporzione
Da tracciarlo abitualmente conservando come alternativa
In parte con una parte uno dei dialetti
Novantacinque per cento della popolazione italiana nonostante tutto quando deve parlare
Con persone estranee
Pubblico nella
Civili conversazione a scuola negli uffici delle situazioni collettive
Convergere verso l'uso dell'Italia
Allora
Purtroppo l'aggettivo epocale viene usato
Rinunciato allargare larghe mani a piene mani
Quindi un esito annunciarlo però insomma
Mi corre l'obbligo di dire che la rivoluzione linguistica dell'Italia democratica è stata una rivoluzione epocale nel senso che
O se volete millenaria siti piace di più nel senso che Mai
Mai le popolazioni riunite
Tra alti e mare
Mar Mediterraneo e isole mai avevano
Ha avuto
Grado così alto di convergenza persone stessa vinta lingua
Attenzione uno dice ma il latino no
Il latino era largamente ignoto in larghe parti Italia
Lo è stato fatto anche durante i periodi dell'impero romano non c'è mai stata una convergenza al novantacinque per cento resolution redatti
A cominciare naturalmente dalle colte ricca città greche
Della penisola italiane meridionale tra la Sicilia
Dunque o cioè Mussolini fece una mosca che si aggira intorno a me
Insomma
Fastidiosa anche nella parte
La sua
Bene
Quindi per la prima volta nella nostra storia curiosamente ci siamo ritrovati uniti nel guardare la stessa lingua per comunicare
E questo è un fatto importante
Questa rivoluzione però
Bisogna anche dire
è rimasta anzitutto nascosta
Io credo che
Nonostante mi piccolo induisti storici relativi guai io ogni tanto raccontiamo questa storia in realtà questa storia non è ben nota cioè che
Insomma che il nostro fosse un Paese di analfabeti
Lo dirò meglio troppo sottosviluppato scolasticamente e linguisticamente diviso cinquant'anni fa sessanta anni fa non è che
Sia ben noto e che abbiamo fatto questo grande cammino
Verso livelli alti di scolarizzazione
E verso il possesso della lingua comune anche questo non è avvenuto
Non è ben noto perché
Per motivi che riguardano
L'intellettualità italiana come
Comma
Molto polemicamente ma molto acutamente la descrive Gramsci nei Quaderni del carcere
Proprio per quella incapacità lui diceva
Gobbo diceva di guardare in faccia riconosce e di eludere guardare in faccia di eludere ma questo lo diceva bene anche Calvino le parole che ci richiamano immediatamente
Le coop rosse in modo trasparente
Ma
Che sia nascosta può essere poco interessante più interessante che
è rimasta incompleta
Una lingua naturalmente come diciamo le lingue sono fatte per parlare ma dentro il parlare in realtà
Come tanti anni fa abbiamo cercato di ricordare in una trasmissione che abbiamo peccato di gioventù fatto con Umberto Eco per la RAI in prima serata
Dico
Cinque ore di trasmissione cinque giorni diversi
Parlare leggere e scrivere
Volevamo sottolineare fin da allora che
Usare la lingua a pieno regime significa non solo fare bla bla
E capire bla bla ma anche sapere scrivere e saper leggere e capire
Ecco
Se il novantacinque per cento parla quanti
E qui c'è Andreose può dircelo lumi quanti leggono libri ma quanti greco è questo lo sappiamo
Ora bene da tre
Successive indagini internazionali
L'ultima fatta incombente all'OCSE eletta
Imprese varie di una trentina di Stati è un programma di studio analitico delle competenze
Al suo Abbey etiche o medio alto ad un Eric delle popolazioni adulte
E cioè le popolazioni adulte di una trentina di Paesi tra cui l'Italia quanto sanno capire un po'fare un calcolo elementare capire un grafico capire una percentuale che pure dire
E poi naturalmente reggere capendo e scrivere breve testo
Insomma quanti hanno un
Cacciano capaci di
Un uso funzionale del leggere e scrivere far di conto funzionale all'espressione alla comunicazione
Allora
Abbiamo questa bella indagine che conta ormai due anni
Che effettivamente per la prima volta ha avuto questa tendenza qualche eco nel Governo in due Ministri dell'istruzione ed il lavoro ovviamente del lavoro
Perché
Lo sappia
Il nuovo tragico misti
Che i bassi livelli di istruzione dei quadri dirigenti dei quadri tecnici della manodopera italiana sono dei fattori
Del ristagno economico di questo Paese tra i primi anni Novanta in poi
Perché questo ha pesato e continuo a pensare
Dunque anche il Ministro del lavoro che era Giovannini all'epoca saltato sulla sedia dinanzi a questi dati che vedono
L'Italia piuttosto male messa
è un fatto interessante nell'alta
Fenomeni di al nostro ha deciso di ritorno ci sono in tutto il mondo
In Germania metà della popolazione e nella condizione
Del
Settanta ottanta per cento al secondo
Dei calcoli ed i riferimenti della popolazione italiana e spagnola cioè non è in grado
Di leggere
E di iscrivere un breve semplice testo di informazione e dinnanzi
A un grafico dinnanzi a una percentuale
Va in
Crisi
In tilt
E
Quindi
Parliamo sì
A bocce
E sentiamo sì
Con le orecchie
L'italiano ma
Quando si tratta di peggior su carta o di scriverlo non riusciamo a farlo se non in una piccola percentuale
Gran parte di quel novantacinque per cento che non ha difficoltà a parlare italiano
Si trova indizi colta invece a leggerlo capirlo per iscritto e anche Fazzi fare
Se per sette
Col risultato
Questo va avanti da molti anni
Nel mille novecentonovantacinque
Lo studioso di Bologna Giancarlo Gasperoni con
La Fondazione Cattaneo ha fatto un'indagine sui l'ICI ci licenziati di media superiore Italia
Novantacinque
E
Ha visto che permetta
Esattamente netta della popolazione che
Li ha presi alle soglie della licenza liceale o del diploma secondario a maggio diciamo
Ecco metà che poi sarebbe stata promossa con ottimi voti netta era in difficoltà dinnanzi
A
Domande molto semplici distonia tipo quella che ha fatto Serianni alla sua l'una
è rispondevano a male e o a domande molto semplici di diciamo di matematica ma insomma di aritmetica elementare
Ricordo in particolare
Che
Uno dei
Testi i Gasperoni più inquadrato
Questo quadrato diviso
Cinque per cinque il venticinque quadrati
In basso a sinistra vedete che tre quadratini hanno un puntino nero
Qual è la percentuale
Scusate
Imporre
No no no economico qual è la percentuale dei tre quadratini su
Venticinque
Buona parte e poi c'erano quelli che
Il pedagogista dicevano i dissalatori c'era anche
C'erano le risposte tra le risposte c'era quella giusta ma c'erano anche risposte bizzarre
Il centosette per cento e lo zero virgola tre per cento
E c'era la risposta giusta mascherata
Io
Qualche volta ho commesso un errore di chiedere potete insegnanti
Naturalmente ricordate la percentuale di tre sul venticinque quale
è ho avuto
Insomma
Non sono cresciute le simpatie per come diciamo dopo questa
E quindi mi astengo dal farla però non ve lo dico
è
Tanto voi lo sapete benissimo
Quale la percentuale di fare sul venticinque allora
Cose molto elementari la metà
Non le sapeva ignoranti ma il guaio è che questi ignoranti poi hanno preso allora sembrava il sessantesimo sessanta la licenza di uscita
Bene
Quindi
Perché è incompleta questa rivoluzione perché non l'abbiamo accompagnata con un lavoro serio di riorganizzazione e miglioramento della nostra scuola non di tutta la scuola
Perché una parte della scuola si è riorganizzata e funziona bene
Questa scuola nella scuola elementare
La scuola elementare citata nuovi programmi ma soprattutto
Se li è letti i programmi lì a realizzarsi irrealizzabile
L'IVA concreta
E mi e
I risultati si vedono nel confronto internazionale che sempre impietoso e ci dice però che la scuola elementare i ragazzini fino all'anno scorso all'anno scorso
I ragazzini che escono dalla scuola elementare italiana sono tra i più bravi
Di tutti i Paesi del mondo sono al sesto ottavo quinto posto a seconda degli anni delle statistiche ma comunque tra i primi succeduti dai su decine e decine perlomeno i Paesi
Lo stesso non si può dire Canzi non si deve dire delle scuole medie superiori
Di quelle che ora si chiamano secondarie di secondo grado che invece
Hanno pessimi risultati nel confronto internazionale da decenni e
Dovremmo come altri Paesi hanno fatto ragionare su
Una riorganizzazione profonda dei modi di insegnamento dei contributi della secondaria superiore e
E anche
Forse dell'università ma di questo meglio non parlare
E questo non lo abbiamo fatto e ne paghiamo naturalmente
Le spese perché
Quelle che quella che si chiama speso in istruzione come
Stiglitz grandi economisti insistono nel dire
Non è una spesa di un investimento però investimento per la crescita complessiva non solo economica di un Paese
E non spendere in istruzione questo costo che ci risparmiamo politica consentita altro tipo
E di tutti i tipi e tra l'altro
Ha il costo di un uso approssimativo per buona parte della popolazione della nostra lingua approssimativo incompleto Vecchiato
Talché perdente un telegiornale nazionale può accadere che può accadere che
Spesso non una volta sulla
Si uccide il verbo paventare per dire annunciare anziché aver paura di
No annunciare
Il Governo paventa la prossima manovra e avrebbe ragione ma
Qualche
Ma
Lei voleva dire
L'annunciatrice voleva dire annuncia la prossima manovra avrebbe ragione di che
Oppure
Un'altra corrispondente sul campo questo oggetto al suo scusa durante terribile
Il terremoto
L'Emilia
Diciamo allora che la polizia è mobilitata per evitare che bandire di delinquenti vadano nelle case e facciano rappresaglia
Dove questo rappresaglia si giustifica naturalmente si capisce da prendere le immagini rappresaglia prendersi le cose portarsele via allora
Questi sono casi pittoreschi ma
Meno pittoresco
Che molta parte di nuovi
Non riesce
A
Capire comunicato anche se è scritto bene in un articolo di giornale anche se è scritto con nitidezza e a scrivere in modo decente
Qualche testo informazione sulle proprie faccende
E questo
Un peso grazie
Come se ne potrebbe uscire beh naturalmente lavorando meglio sui livelli alti di scuola e creando per esempio sistema con me
In altri Paesi del sistema di
Biblioteche e di media tecniche favoriscono favoriscano l'accesso alla cultura
Può darsi che questo riusciremmo a farlo nei prossimi anni per ora
Non ne vedo
Non ne vedo gli inizi
Pavento che
E i prossimi anni lascio a voi l'interpretazione nei prossimi anni non succederà niente di tutto questo
Ma
Vorrei però
Che non dimenticassimo che nonostante
Inerzie
I Governi di classi dirigenti siamo stati capaci di uscire dalle secche del sottosviluppo scolastico finisco ricordo che nel mille novecento cinquantuno
L'indice di scolarità gli anni di scuola medi nel mondo erano tre
I paesi sottosviluppati avevano uno due anni di scuola i Paesi ad alto sviluppo ne avevamo sei l'Italia era al margine dei paesi sottosviluppati con tre anni di scuola attendista
Il mondo è cambiato i paesi sottosviluppati di allora hanno oggi sei anni di scuola attesta
I Paesi sviluppati sono arrivati a dodici tredici anni di scuola tesa quintali arrivata dodici anni e qualche mese di scuola Immedia attesta questo significa che abbiamo fatto
Un grande salto non monumento quantitativo ma qualitativo cioè ci siamo messi
In coda al gruppo dei Paesi più sviluppati dal punto di vista culturale sarebbe tempo di tradurre questo impegno per la scuola
In impegno
E per il buon gusto della nostra lingua nazionale vi ringrazio
è stata una
Una grandissima
Una vera
L'ex o di cui siamo veramente contenti e non possiamo non ricordare anche se purtroppo per
Per poco tempo Tuglie è stato un grande Ministro dell'istruzione quindici anni
Bello poteva ad hoc cominciare nel migliore dei modi questo festival noi continuiamo come sapete dal programma alle diciannove iniziano tre incontri
Mario Andreose Annamaria Russo alla terrazza delle idee Maurizio Ferrari disse al Salone al mare a Cernobbio dei Dogi qui alle diciannove Alessandro Barbero
Siete liberi adesso potete uscire in modo tale che
Poi possono rientrare tutti coloro che si sono riservati ovviamente tranne gli ospiti i relatori che possono rimanere
Grazie a più tardi