Oikonomia

Buongiorno agli ascoltatori la scorsa settimana ho passato in rassegna in occasione della ripubblicazione di un suo importante lavoro in Italia le tesi diciamo invece accademico di Francia e professore emerito di sociologi alla Sorbona
Beh se le è tra quanti si sono cimentati con il tentativo di dare una spiegazione al miracolo europeo inteso come processo di arricchimento di fioritura straordinari rispetto al resto del mondo
Nel suo libro le origini del capitalismo del mille novecentosettantuno enfatizzo per primo i fattori istituzionali
E non economici o culturali che erano dietro la nascita del sistema capitalistico influenzando poi tutti i maggiori studiosi dopo di lui
In estrema sintesi Bechet lei scrive che l'espansione del capitalismo alla sua origine la sua ragion d'essere nell'anarchia feudale adotta dunque un approccio istituzionale
Un modo per sottoporre a verifica tale ipotesi e quella di analizzare la parabola di altre società che quella fase di anarchia feudale non l'hanno attraversata
E quanto ha fatto in molte delle sue opere il sociologo italiano Luciano Pellicani studioso del capitalismo e uno dei primi a rilanciare sostenere in maniera decisa nel suo analisi sul mondo islamico le tesi di pesce
Quanta responsabilità quando le istituzioni infatti ci chiede Pellicani nel processo di decadenza e pietrificazione economiche intellettuale del mondo islamico
Per rispondere lo studioso italiano in particolare cito allo storico islamico il caldo uno vissuto nel quattordicesimo secolo che scrive che la sua tesi così riassumibile
La rovina economica della civiltà islamica
Era da imputare al fatto che i diritti di proprietà erano metodicamente calpestati dei governanti i quali ritenevano di poter disporre ad libitum dei beni dei sudditi con l'inevitabile conseguenza di soffocare sul nascere ogni motivazione a lavorare intraprendere
Scriveva infatti caldo uno nella sua opera intitolata mucca dilemma del mille trecentosettantasette
Vessare la vita privata significa uccidere negli uomini la volontà di guadagnare di più riducendoli attenere che la spoliazione la conclusione dei loro sforzi una volta arrivati della speranza di guadagnare essi non si Prodi che erano più
Gli attentati alla proprietà privata fanno crescere il loro avvilimento se si sono universali sembra sono tutti i mezzi di esistenza allora l'assegnazione degli affari generale a causa della scomparsa di un incentivo a lavorare
Al contrario Aglieri attentati alla proprietà privata corrisponderà un lieve arresto del lavoro
Perché la civiltà e il benessere e la prosperità pubblica dipendono dalla produttività ed agli sforzi che compiono gli uomini in tutte le direzioni loro proprio interesse per il loro profitto
Quando gli uomini non lavorano più per guadagnare la loro vita il cessa ogni attività lucrativa la civiltà materiale deperisce di ogni cosa la di male in peggio
Gli uomini per trovare lavoro si disperdono all'estero la popolazione si riduce il Paese si svuota e le società cadono in rovina la disintegrazione della civiltà coinvolge quella dello Stato come ogni alterazione della materia è seguita dall'alterazione della forma
Così parlava il Cardone nel quattordicesimo secolo descrivendo il dispotismo che in quel tempo caratterizzava il dare all'Islam cioè la casa dell'Islam
Nonché la figura del cittadino con un senso compiuto di diritti fosse già affermata in tutta l'Europa ma almeno quei osserva Pellicani rifacendosi ancora una volta becere
I baroni cavalieri gli ordini religiosi riunirsi dai mercanti gli artigiani e persino i contadini continuano di diritti stabiliti con precisione e di regola rispettati
Lo Stato islamico invece India Biava le società sulle quali esercitava il suo dominio impedendo con l'originalissimo sviluppo che ebbe l'Europa occidentale uno sviluppo che iniziò a partire dalla rivoluzione comunale
Mi mantra quale grazie alla libertà e diritti strappati armi in pugno debordi Gianni
Come non essere basi istituzionali della società civile vale a dire come diceva Marx e come la definì venga sulla società dell'industria della concorrenza generale degli interessi privati conseguenti liberamente i loro fini
Dunque della Società centrata sul mercato ed egemonizzare dalla borghesia imprenditoriale protagonista assoluta di quella smisurata metamorfosi espansiva che va sotto il nome di capitalismo
La conclusione di Pellicani e perciò la seguente
La superiorità tecnologica grazie alla quale le potenze europee fra il sedicesimo diciannovesimo secolo hanno potuto estendere i loro tentacoli sull'intero pianeta è stata la conseguenza di lungo periodo della nascita delle città auto c'è affare
Nella formazione della società distributrice di diritti ed era l'istituzionalizzazione di uno spazio protetto il mercato
In cui la borghesia avuto agio di creare un'economia avuto propulsiva vocazione planetaria
Al contrario come ha scritto lo storico arabo Amin Maalouf nel mondo islamico non fu posto alcun limite al potere arbitrario del principe
E perciò lo sviluppo delle città mercantili come l'evoluzione delle idee non potevano che essere ritardati
Una conferma della felice intuizione di decidere sulla prolifica anarchia feudale che a un certo punto Regno nella nostra Europa
Grazie per l'ascolto da Marcovalerio Loprete un'economia torna lunedì prossimo nel frattempo è sul Twitter e l'account Emma con Valerio lp