Intervista a Giorgio Tonini sull'ipotesi di bombardamenti di aerei italiani in Iraq

Radio Radicale abbiamo qui con noi Giorgio Tonini vicepresidente dei senatori del Partito Democratico allora senatore Tonini ma ho capito bene l'Italia sia presto e potrebbe apprestare a a bombardare con i suoi aerei con i Tornado l'Iraq e in cambio di avere un ruolo in Libia
No non ho nulla di questo genere c'è
Una richiesta ancora peraltro non formalizzata
Da parte almeno a quello che risulta a me da parte dei dei nostri alleati di un maggiore impegno
Del nostro Paese
In Iraq
E in Siria
Peraltro si tratta ancora appunto di ipotesi che sono allo studio
Sia negli Stati Uniti che negli altri alleati tra gli altri alleati europei
Vedremo se ci sarà una proposta formalizzata in quel caso naturalmente come è stato detto più volte dai ministri sia degli esteri e della difesa il Governo verrà in Parlamento
E sottoporrà qualunque ipotesi
Di rafforzamento del nostro impegno che ricordo già c'è autorizzato dal Parlamento in Iraq
Qualunque ipotesi rafforzamento per appunto sottoposta al vaglio delle Camere alle chiunque sarebbe stata la strategia che la cosiddetta coalizione internazionale guidata gli Stati Uniti sta adottando controlli sì sì il cosiddetto il sedicente Stato islamico insidia in Iran che sta funzionando
Beh diciamo funziona come contenimento ancora non siamo in una fase di sradicamento
In questa in questo stallo possiamo pure dire che c'è una fase inserita la Russia di farlo senza e ritarare urla Russia di Putin
Con una strategia efficace nell'immediato ma a mio modo di vedere con anche dei limiti nel medio periodo perché se
La schierando
La Russia a fianco di una parte precisa del mondo arabo islamico
Cioè la parte diciamo così sciita ignorando del tutto la componente sunnita che a sua volta diviso al suo interno tra una fazione radicale che quella che poi adesso in questo momento è rappresentata da LIS
E dall'altra parte però invece componenti sunnite che
Cercare una strada diversa
Quindi
Diciamo nella strategia russa ci sono elementi evidenti di di successo immediato ma ci sono anche i limiti che possono rivelarsi sul medio termine limiti molto molto grave che la strategia occidentale non ci sono limiti molto grave
La strategia occidentale secondo me il contrario cioè a delle evidenti difficoltà immediate mai a mio modo di vedere più saggia perché non prende le parti di una o dell'altra componente
In particolare di tipo culturale religioso
Anche nazionale noi cerchiamo il dialogo con l'Iran accettiamo nello stesso tempo il dialogo con i sunniti cioè noi stiamo cercando di
Fare sponda tutte le forze che vogliono farsi carico del problema dell'evoluzione del riassetto del del Medioriente allargato diciamo
In modo costruttivo e positivo in modo anche pacifico e diciamo pure
Democratico almeno in prospettiva
Questo ovviamente ci pone in alternativa secca diciamo così non negoziabile con il disegno dello Stato islamico in senso totalitario e teocratico però se me lo potevo Smimmo democratico e
Neanche la rabbia solido diciamo così non è proprio la nostra
Certamente infatti diciamo sto sto dicendo appunto che le il tentativo di fare sponda tutte le forze che cercano di lavorare su un'evoluzione positiva del quadro
Da un lato al mondo sunnita con tutte le sue difficoltà le sue contraddizioni basti pensare a quello che succede in Egitto
Basti pensare appunto al pro prema all'enigma diciamo pure Arabia Saudita dall'altra parte anche però le forse sciite che si vogliano mettere in una prospettiva costruttiva e positiva io penso che
Questa strategia che apparentemente può
Risultare più debole
Nell'immediato rispetto a
Una scelta come quella di Putin di prendere le parti in maniera così netta
E anche così rudere potremmo dire dall'altra parte però credo sia la scelta più lungimirante sul medio periodo rigettiamo Tosolini vicepresidente dei senatori del PD come sempre un saluto da Radio Radicale
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