Visita di Papa Francesco al Tempio Maggiore di Roma

Auspichiamo discusso appunto al primo ma
Corruttore duro giorno più fermo
Con il permesso del Rabbino Capo
Ritardo scemo enti disegni
Con il permesso dei maestri
Saluto le autorità religiose
Civili e militari presenti i rappresentanti dello Stato di Israele
E voi tutti
Sono
Emozionata mentale il benvenuto a nome mio
E di tutta la comunità ebraica di Roma all'ente Papa Francesco
Terzo Pontefice a varcare la soglia del nostro Tempio Maggiore
La cui distanza da San Pietro seppur breve ed è
è sembrata per secoli incolmabile
L'incontro odierno dimostra che il dialogo
Tra le grandi Fedi è possibile
Un impegno
Volto a garantire accoglienza pace e libertà per ogni essere umano
Questo impegno comune che si è concretizzato per la prima volta il tredici aprile del mille novecentottantasei
Con la storica visita di un Papa in questa sinagoga
Se oggi siamo qui è grazie a due grandi del nostro tempo e soprattutto grazie al loro coraggio
Giovanni Paolo secondo ed è gli otto a
Sinistro no Libera fa
Che la loro memoria
Sia di benedizione
Il diciassette gennaio del due mila e dieci quel gesto si è rinnovato dando il segno della continuità dei rapporti di amicizia tra le due sponde del Tevere
Ed è per questo che un caloroso saluto voglia indirizzarlo al Papa e merito Benedetto sedicesimo
Oggi scriviamo ancora una volta la storia
Più di mezzo secolo fa incontri come quello al quale partecipiamo oggi sarebbero stati difficili da immaginare
Il Concilio Vaticano II voluto da Giovanni ventitreesimo concetti la dichiarazione Nostra aetate aprendo le porte
Di un nuovo percorso all'insegna del dialogo
Percorso che a cinquant'anni di distanza continua con la produzione di nuovi di documenti anche grazie alla Commissione patti canna per i rapporti con le brevissimo
La sua visita non porta con sé il segno dei rituali simile
è una tappa importante in un momento delicato in cui le religioni devono rivendicare uno spazio nella discussione pubblica per contribuire alla crescita morale e civile della società
Mi sento di poter dire
Che ebrei e cattolici a partire da Roma debbono sforzarsi di trovare assieme soluzioni condivise per combattere i mali del nostro tempo
Abbiamo la responsabilità di rendere il mondo in cui viviamo un posto migliore per i nostri figli
Come sappiamo
Roma un ruolo universale gli ebrei sono qui da ormai ventidue secoli
La nostra comunità che ha vissuto una storia straordinaria di sopravvivenza dell'identità nonostante le discriminazioni e le persecuzioni è una comunità vivace
Attività e complessa
In questa sinagoga simbolo dell'emancipazione politica della nostra comunità dopo la segregazione perdurata per oltre quattrocento anni
Sono oggi presenti le tante espressioni delle brevissimo romano nazionale ed internazionale
Gli enti ebraici
Sono istituzioni con radici antiche e tradizioni solide che rappresentano un mio brevissimo impegnato nei secoli
Al sostegno dei bisognosi alla cura dei malati e degli anziani e soprattutto all'educazione dei figli e delle nuove generazioni
Persone nella stragrande maggioranza volontari
Che lavorano ogni giorno e silenziosamente con o senza ruoli ufficiali per tenere viva una comunità che il mio più grande orgoglio ed è un grande orgoglio per tutta la città
Lei
Papa Francesco ha dimostrato da sempre un'amicizia con il mondo ebraico
Dall'Argentina ha portato con sé un bagaglio di rapporti salti con l'ebraismo ribaditi fin dai primi atti del suo pontificato
Voglio ricordare due momenti
In cui mi sono sentita particolarmente toccata dalle sue parole
Il primo quando durante la visita della delegazione di questa comunità in Vaticano l'undici ottobre del due mila e tredici al quale ho avuto l'onore di partecipare
Lei si è rivolto al nostro tardino capo dicendo che
Un cristiano non può essere
Antisemita l'antisemitismo
Sia garantito
L'antisemitismo sia bandito dal cuore e dalla vita di ogni uomo e di ogni donna
Il secondo quando incontrando poche settimane fa il Presidente del work Jewish Congress
Ha detto che attaccare gli ebrei e antisemitismo ma anche un attacco deliberato a Israele antisemitismo
Lo ribadisco perché questa comunità come tutte le comunità ebraiche nel mondo rapporti identitario con Israele
Siamo italiani profondamente orgogliosi di essere italiani e allo stesso tempo siamo parte del popolo di Israele
Attraverso le sue parole che riafferma con forza che l'antisionismo è la forma più moderna di antisemitismo
Il suo viaggio in Israele
E nella sua capitale Gerusalemme
è stato un atto per noi importanti
Anche in quell'occasione lei ha usato parole di profondo rispetto per lo Stato ebraico auspicando che possa vivere in pace e insicurezza
Per vedere tutto questo e realizzato dobbiamo però ricordare che la pace
Non si conquista seminando il terrore con i coltelli in mano
Non si conquista versando il sangue nelle strade di Gerusalemme di tela di petita Mardi Bercea illecito di Sderot
Non si conquista scavando tunnel e non si conquista lanciando missili
Possiamo
Possiamo affrontare un processo di pace contando i morti del terrorismo no
Tutti noi dobbiamo dire al terrorismo di fermarsi
Non solo al terrorismo di Madrid di Londra di Bruxelles
O di Parigi ma anche a quello che colpisce ormai in tutti i giorni in Israele
Il terrorismo
Galan mai estetica azioni
La lezione dell'odio che porta solo morte è davanti agli occhi di tutti
Lo insegna la storia recente quella meno recente
Lo ha visto lei papà Francesco con i suoi occhi a voi non sarà IRES che ha conosciuto il terrore antisemita il diciotto luglio del mille novecentonovantaquattro ottantacinque morti ed oltre duecento feriti
Molti si chiedono se il terrorismo islamico colpirà mai in Roma
Signori Roma è già stata colpita
Un solo nome Stefano Gaeta scelto si fanno Libera fa
Due anni
Nove ottobre del mille novecentottantadue
Ucciso da un commando di terroristi palestinesi
Ringrazio il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella per averlo notato la memoria del piccolo Stefano ricordandolo nel suo discorso del sei
Trova Camere riunite e il Presidente Giorgio Napolitano per averlo inserito fra le vittime italiane del terrorismo
L'olio
Che nasce dal razzismo e trova il suo fondamento nel pregiudizio o peggio usa le parole il nome di Dio per uccidere
Merita sempre il nostro impegno e la nostra ferma condanna
Papà Francesco oggi abbiamo una grande responsabilità di fronte al mondo
Di fronte al sangue sparso dal terrore in Europa e in Medio Oriente
Di fronte al sangue dei cristiani perseguitati e agli attentati perpetrati contro civili inermi anche all'interno dello stesso mondo arabo
Di fronte agli orrendi crimini compiuti contro le donne
Non possiamo essere spettatori non possiamo restare indifferenti
Non possiamo cadere negli stessi errori del passato fatto di silenzi assordanti e testé depositati
Uomini e donne
Che rimanessero immobile diamo anche i vagoni stipati di ebrei spediti nei forni crematori
Ecco lì
Oggi in prima fila i nostri sopravvissuti alla tragedia della Shoah
I nostri sopravvissuti alla tragedia della Shoah a ricordarci
Che la memoria non è un esercizio di auto consolazione per riparare agli errori commessi
La memoria del più grande genocidio della storia dell'uomo la teniamo viva affinché nulla di simile possa ripetersi
Questo
Il nostro impegno per il futuro e per le nuove generazioni
Con questa visita e Bray e cattolici lanciano oggi un messaggio al nuovo rispetta le sedi che hanno riempito alle tragedie che hanno riempito le cronache degli ultimi mesi
La fede
Non genera odio la fede non spargere sangue la fede richiamo al dialogo una convivenza ISP grazie all'accoglienza alla pace
E alla libertà in cui si impari a rispettare ciascuno con la propria identità l'altro
Come è oggi qui a Roma così in ogni luogo
Siamo certi che questa consapevolezza che non appartiene esclusivamente alle nostre religioni possa trovare la collaborazione anche dell'Islam
La nostra speranza e che questo messaggio giunga i tanti musulmani che condividono con noi
La responsabilità dirigo migliorare il mondo in cui viviamo insieme possiamo farcela
Letta accanto o la
Del marco accettai
Per rigenerare il mondo sotto all'interno dell'n potenti Ciarlo Papa Francesco Charlotte a tutti
Ascoltiamo ora al discorso
Blu dell'Unione abbiamo unito al bravo il più
Ritorneranno o in un solo giorno premio
Saluto tutte le autorità
E tutti i presenti
E soprattutto
A lei
Caro papà Francesco
Mi rivolgo con spirito
Di profonda stima
Per porgerle a nome di tutte le comunità ebraiche italiane il più caloroso benvenuto
Sono consapevole
Che lei viene in questo tempio
Ad incontrare l'ebraismo italiano con il suo millenario carico di fede
E di cultura
Di dolore e di vita
Questa sua visita
Giunge a rinsaldare ancora di più
Il cammino di dialogo di amicizia e di fratellanza tra il popolo ebraico
Il popolo dell'alleanza e la Chiesa cattolica
La sua visita
Oggi
Segue le due precedenti di Papa Giovanni Paolo II nel mille novecentottantasei e di Papa Benedetto sedicesimo
Nel due mila dieci ognuna delle quali
Assegnato un innalzamento nel livello delle nostre relazioni
Sono indelebili
Nella nostra memoria
Le immagini dello storico a braccio che trent'anni fa
Il tredici aprile mille novecentottantasei
Vede uniti Papa Giovanni Paolo secondo e Rampelli otto Aharf anziché o no le però h
Ero presente
E vi dicono i miei occhi le loro figure avvicinarsi
L'una all'altra stringersi prima le mani
E poi lasciarsi andare in quel gesto uno appoggiato all'altro come per sostenersi a vicenda e annullare quella distanza che per secoli era stata incolmabile
Il diciassette gennaio due mila dieci
Ebbi l'onore di partecipare personalmente come rappresentante delle ventuno comunità ebraiche italiane alla visita di Papa Benedetto sedicesimo
Ora
Come allora insieme al nostro rabbino capo Riccardo Di Segni
Un incontro
Significativo
E ricco di contenuti durante il quale
Il Papa ribadì la condivisione
Delle comuni radici sulla
Base delle quali
Superare ogni forma di incomprensione e pregiudizio
I due momenti di incontro sono stati il coronamento e l'ideale prosecuzione di un percorso non sempre facile
Che trova la sua origine e ha avuto una fondamentale svolta positiva con la promulgazione della dichiarazione conciliare nostra dettate
Quel passo cinquant'anni fa cambia radicalmente il rapporto tra la Chiesa cattolica e liberalismo intero
E per il giudizio unanime costituisce una pietra miliare
Che segna l'inizio di un dialogo costruttivo
Ciò
è stato largamente condiviso durante le numerose celebrazioni che si sono svolte negli ultimi mesi
Per ricordarne il cinquantenario
Nella loro diversità
Nel reciproco rispetto alle due di differenti tradizioni
Nell'accettazione di una pari dignità il rapporto tra la Chiesa cattolica l'ebraismo vive da allora un periodo di grande progresso
Che possiamo sicuramente definire di portata storica
Questa nuova era
Sta avendo negli anni più recenti una ulteriore accelerazione
Per merito suo papà Francesco
E personalmente avendo avuto l'onore di incontrarla più volte mi sono reso conto di quanto sia forte e profondo il suo legame con il mondo ebraico
Nel dove nome nel novembre due mila tredici fu pubblicata la sua prima esortazione apostolica
Denominata evangelica audio ma
In quella in altre occasioni sono state da lei rese pubbliche affermazioni che tante generazioni di ebrei in passato
Hanno sperato di poter sentire pronunciare
In particolare
Quelle
Della cui importanza non tutti si sono ancora resi conto
Cito solo alcuni brani
La conversione che la Chiesa chiede all'idolatria non è applicabile agli ebrei
E ancora
Uno sguardo speciale si rivolge al popolo ebraico la cui alleanza con Dio
Non è mai stata revocata perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabile
E ancora la Chiesa considera il popolo dell'alleanza e la sua fede come radice sacra della propria identità cristiana
E infine la più recente che risale al dicembre due mila quindici attraverso la Pontificia commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo
Che afferma
Il fatto che gli ebrei abbiano parte nella salvezza di Dio è teologicamente fuori discussione
Questo panorama
Questo panorama innegabilmente positivo non deve indurre alcuno a interrompere il cammino intrapreso per raggiungere nuovi e ulteriori progressi
In particolare ritengo necessario
Realizzare una strategia comune
Che consenta un'ampia diffusione presso tutta la popolazione
Dalla conoscenza del grande lavoro svolto e del consolidamento dei sentimenti di rispetto reciproco di amicizia e di fratellanza
Che fino ad oggi sonori marxisti circoscritti I vertici religiose e culturali
Mentre
Ancora circolano con frequenza
Pregiudizi e discorsi improntati a un disprezzo che ci offende e ci ferisce
Guardiamo alle
Giovani generazioni con la speranza che sappiano cogliere i frutti di quanto abbiamo seminato
E molto altro
Per affermare i valori del dialogo e della vita
In questo senso riponiamo grande fiducia nella sua capacità di parlare di dialogare di farsi ascoltare
Dalla comunità dei fa dei dei fedeli oltre che dalle gerarchie ecclesiastiche
Tanto in passato l'antisemitismo si è nutrito di falsi simboli creati per diffondere stereotipi e immagini deformate
Soprattutto negli strati della popolazione che aveva meno l'accesso all'istruzione
Si pensi tanto per citarne un paio I Protocolli dei Savi di Sion e al culto del Simoni nota a Trento
Quello che è nato
In epoche remote
Di comunicazioni appena tecnologico usate oggi con la potenza della comunicazione digitale
Può diventare e forse Tristano ente già divenuto una nuova e ancor più pericolosa arma
La Chiesa cattolica è sempre stata attenta e consapevole l'importanza dei simboli e delle parole
E lei caro papà Francesco
Ha mostrato una grande capacità di diffondere in maniera virtuosa messaggi importanti e complessi in modo semplice proprio attraverso la forza dell'esempio e dei gesti simbolici
Alzando lo sguardo al panorama internazionale che ci circonda e tanto ci condiziona
Appare chiaro che in questo difficile momento cristiani ed ebrei sono accomunati da un comune destino
Come da lei
Ricordato nel corso del suo viaggio in Israele sia nelle occasioni in cui
Ha avuto modo di incontrare il presidente Shimon Peres e il Presidente reo venderei plenum
Cristiani ed ebrei sono costretti a difendersi
Da spietati nemici violenti e intolleranti che stanno usando il nome di Dio per spargere il terrore compiendo di più atroci crimini contro l'umanità
La salvezza
Per tutti
Può venire solo dalla formazione di una forte coalizione
Basata sulla condivisione di alti valori etici quali il rispetto della vita e la ricerca della pace
Che sia in grado di vincere questa sfida
Camminando tutti fianco a fianco
Nel rispetto della diversità ma al tempo stesso consapevoli dei molti valori principi e speranze che ci uniscono Shalom mattutini Shalom per tutti grazie
Coloro
Intorno
Il sommo quindici misurabili
Solo gli stranieri Zamprogna PAM brutto Fumarola
E fermo
Da dei
Ma dove noi io ago ma a vuole fra il ciclo la bene da Coreco una
Può tale do ratio del do DB buona uno buono
Giuridico rimangano all'uomo e del ciò non dello ANSA
Favorirà
Se all'epoca o nella zona o all'
Zona una
Nemo a eterna ma do di fra in serbo a non abbiamo bello indire avete l'uomo
Borioli ad una
Ma se inversione
Da da
Ma che Alagna votò o se liberare erano a ma dove o qualcosa
Ascolti
Ascolterò muro
Portarono ad oggi non proprio
Pagavano il proprio di sì
Benvenuto
Argomento
Venuto nel tempio maggiore di Roma
Nell'uovo che fu edificato assegno della libertà ottenuta dopo secoli di restrizioni di umiliazioni
Nel luogo visitato dare Presidenti ministri offeso dai nazisti e insanguinato dal terrorismo palestinese
Ma soprattutto nella casa di preghiera in cui gli ebrei romani hanno celebrato e continuano a celebrare i momenti più importanti della loro vita privata e collettiva
Oggi questo tempio
Accoglie con gratitudine la visita la terza visita di un Papa e Vescovo di Roma
Secondo la tradizione giuridica rabbinica un atto ripetuto tre volte diventa casacca consuetudine fissa
Decisamente il segno concreto di una nuova era
Dopo tutto quanto è successo in passato
La svolta salta cito dal Concilio Vaticano cinquant'anni fa è stata confermata da numerosi e fondamentali atti e dichiarazioni
L'ultima di un mese fa
Ci hanno prima paesotto e poi consolidato un percorso di conoscenza
Di rispetto reciproco e di collaborazione
A ricevere Papa Francesco e la Comunità ebraica di Roma
Noi lo accogliamo nella consapevolezza di essere una comunità di fede
Con una vocazione antica è sacra che come fu promesso al nostro patriarca Abramo imboccava benedizione su chi ci benedice beni dirò Chiti benefici
Nel nostro pubblico qui presente la memoria storica della comunità figli ormai purtroppo pochi sopravvissuti agli orrori dei campi di sterminio i feriti degli attentati terroristici
Ma anche i testimoni protagonisti dell'intensa vita organizzative religiosa di questa nostra comunità
Che non solo resiste alle istituzioni del tempo ma investe le sue energie in una crescita spirituale sociale sedere agli enti di insegnamenti
Una dimostrazione bella e costruttiva di testimonianza di valori in una società che stenta a trovare la sua strada
Insieme agli ebrei romani sono qui rappresentanti
I dirigenti delle brevissime italiana di liberismo mondiale rabbini italiani delegazioni da beni che israeliani europee i rappresentanti del Governo e dello Stato di Israele
E anche tante persone che lavorano attivamente per consolidare un rapporto di amicizia tra le persone delle due feriti
Questo evento non è evidentemente limitato alla comunità ebraica geograficamente più vicino al cuore del cattolicesimo è un evento la cui portata si irradia in tutto il mondo con un messaggio benefico
La visita di Papa Francesco avviene all'inizio di un anno speciale per i cristiani Daloui indetto
Ora noi sappiamo che la Bibbia istituito il Giubileo che il popolo ebraico non ha più potuto celebrare nelle forme prescritte perché erano legate
A particolari condizioni storiche politiche
Ma l'idea originale della Dora rimane comunque valida in quanto rappresenta un modello di rifondazione della società sulla base della dignità dell'uguaglianza e della libertà
In ogni caso
Il popolo ebraico mantiene il conto degli anni i sabati sci sette ciclista baltici sette per sette quarantanove inseriva cinquantesimo anno che il Giubileo biblico
E nell'anno sabbatico
Che l'ultimo appena trascorso la terra di Israele deve riposare e i debiti vengono rimessi
E noi tra poco celebreremo anche giusto Capodanno degli alberi
Che anche esso collegato al ciclo agricolo della terra di Israele
Sono tanti segni che ribadisco nel rapporto essenziale e religioso che abbiamo con la terra che c'è stata promessa
Ora comprendere questo legame non dovrebbe essere una difficoltà per i chi rispetta la Bibbia ma lo è ancora
In questi giorni in cui i cristiani celebrano con antichi riferimenti e nuovi significati un anno speciale centrato sul tema della Misericordia
Non ci è sfuggito il momento iniziale in cui all'apertura della porta e state recitata la formula del
Brutti Ortica che ti dice aprite le porte della giustizia
Per un ebreo che ascolta
E qualcosa di note familiare
E la citazione del verso dei Salmi centodiciotto piccolo lisciare il sede che noi anche citiamo nella nostra liturgia festiva
è un confronto interessante
L'evento della cristianità centrato sulla misericordia
Mantiene un rapporto con l'origine bibliche Usai diversi dei Salmi da cui riprendo il tema della giustizia che indispensabile della Misericordia è un segno di come le strade divise
E molto diverse dei due mondi religiosi condividerlo comunque una parte di patrimonio comune che entrambe considerano santo
Questa divisione è un dato storico antico
Nelle diverse visioni può essere considerata un dramma un enigma o l'evento provvidenziale
Certo è che la divisione ha garantito la crescita di grandi patrimoni spirituali autonomi ma anche portato ostilità persecuzioni le sofferenze
Tutti attendiamo momento chissà quanto lontano nella storia in cui
Le divisioni si risolveranno in che modo ognuno alla sua visione
Ma nel frattempo ciascuno rimanendo fedele alla propria tradizione deve trovare un modo per rapportarsi all'altro in pace e con rispetto
Alla luce di questo credo che siano due i segnali principali da mettere in evidenza in questo incontro di oggi il primo e quello della continuità
Il terzo papà a visitare la nostra sinagoga conferma la validità la validità e l'intenzione del gesto il primo Papa che voleva significare la rottura con un passato di disprezzo nei confronti dei libri di sbocco
L'intuizione di Giovanni Paolo secondo fu quella di tradurre in gesti concreti e messaggi essenziali e comprensibili a tutti le difficili elaborazioni dottrinali del Concilio
La sua visita alla sinagoga ebbe questo ruolo e a sua volta aprì la strada per il riconoscimento dello Stato di Israele
Il Papa successivo Benedetto sedicesimo ha voluto confermare questa linea ora la scelta di Papa Francesco stabilisce una consuetudine
Interpretiamo tutto questo nel senso che la Chiesa cattolica non intende tornare indietro per il percorso di conciliazione
L'impegno personale
Impegno personale di Barba Francesco
Lo conferma nei molti segni di attenzione che ha dimostrato nei nostri confronti da Buenos Aires come arcivescovo a Roma come papà e ore qui con noi
Il secondo segnale di questa visita e dettato dall'urgenza dei tempi
Il vicino Oriente l'Europa e tante altre parti del mondo sono travagliate da guerre e terrorismo la triste novità dei nostri giorni e che dopo due secoli di disastri prodotti da nazionalismi e ideologiche
Ora la violenza torna scatenarsi alimentate giustificate da visioni fanatica ispirati dalla religione e di nuovo si scatenano purtroppo persecuzioni religiose
L'impulso distruttivo in assenza di altri riferimenti o scuse trova nella religione il sostegno e l'alimento
Al contrario un incontro di pace tra comunità religiosi differenti
Come i più quello che avviene ora qui a Roma è un segnale molto forte che si oppone all'invasione e alla sopraffazione delle violenze religiosi
Lui non accogliamo il Papa per discutere di tipologia ogni sistema è autonomo la fede non è oggetto di scambio e di trattativa politica accogliamo il Papa per ripartire
Che le differenze religiose da mantenere e rispettare non devono però essere giustificazione all'odio e alla violenza ma ci deve essere invece amicizia e collaborazione
E che le esperienze i valori le tradizioni dei grandi idee che ci identificano devono essere messe al servizio della collettività
Dobbiamo insieme e far sentire la nostra voce contro ogni attentato di matrice religiosa in difesa delle vittime
Ma non dobbiamo essere insieme solo per denunciare gli orrori dobbiamo lavorare e collaborare nel quotidiano
La nostra comunità investe tutte le sue risorse per garantire il suo future pratico ma vive questo impegno in un rapporto armonico e di servizio con la società a favore di tutti
Ieri
In tutte le sinagoghe del mondo abbiamo letto i capitoli del libro dell'esodo che parlano dello scontro finale di mosse
Tra mosse
Che chiede al faraone liberale liberi dalla schiavitù e il faraone che gli si oppone con tutti i suoi mezzi
Noi non abbiamo MOSE che ci guida né per fortuna non abbiamo neppure un faraone da contrastare
Anche se proprio la storia di questa sinagoga in quella labile là in fondo
Dimostra che orde benevolo potrà formarsi in persecutore
Ma questa storia biblica base delle nostre feriti dimostra come la forza dello spirito riesce a trionfare e piegare anche i sistemi e i vicini più duri
Dobbiamo avere la consapevolezza della nostra forza fiducia nella bontà dei nostri valori e procedere insieme per affermarli in pace
Abbiamo parlato di porte che si aprono
Vorrei citare condividere per concludere le parole dell'invocazione che riceviamo ogni giorno alla fine della preghiera dell'Armida secondo il rito italiano
Che ci siano aperte le porte della Torah della Sapienza dell'intelligenza e della conoscenza le porte del nutrimento del sostentamento
Le porte della vita della grazia dell'amore e della Misericordia e del gradimento davanti a tempo signore
Io le reazioni meriti milioni per le fa ne fa ad una esso di riguardi che ci siano gradito signore mia forza e mio Redentore le mie parole e l'espressione del mio cuore va bene
Sì
Ascoltiamo
Ma il problema di proprio Francesco
Infrante
Sono felice
Dietro farmaci con voi in questo tempio maggiori
Ringrazio parlerò cortesi parole dottor sistemi
La dottoressa
Riferito
L'avvocato cartelli
E ringrazio voi tutti
Carla calorosa accoglienza
Tutto
Prima visita questa sino ad ora
Con il Vescovo di Roma
Desidero esprimere a voi
Estendendolo a tutti nel comunità ebraiche
Il saluto fraterno equipaggi di queste chiesta e che l'intesa Chiesa cattolica
I nostri due relazioni mi stanno molto a cuore
Già voi non sai se il solito andare nelle sinagoghe
E incontrare l'inconveniente Arar rinveniente
Seguito da vicino le feste le commemorazione membra anche
Rendere grazie signori
Che citronella dritta e che ci accompagna
Nel cammino della storia
Nel corso del tempo
Si è creato un legame spirituali
Che ha favorito la nascita di autentici rapporti di amicizia
E anche ispirato un impegno comune
Nel dialogo interreligioso e fondamentali che ci incontriamo come farà a te esso Adele
Davanti al nostro creatore e ai lunghi prendiamo lo
Che dice rispettiamo e apprezziamo a vicenda e cerchiamo piccoli lavorare
E nel dialogo ebraico cristiano e c'è un legame
Univoco
E peculiare
In virtù delle gratis sì ebraiche del cristianesimo
Ebrei cristiani devono dunque sentirsi fratelli
Dallo stesso motivo e da un ricco patrimonio spirituale il Comune sul quale abbassarsi e continuare a costruire il futuro
Con questa
Mia visita
Si vuole oralmente in mente censori
Papa Giovanni Paolo secondo
Beni PM qui trent'anni fa il tredici aprile mille novecentottanta stanco e Papa Benedetto sedicesimo è stato tra coloro i segnali sei Agnolo insomma
Sono anni Paolo secondo in quella occasione con un mio
La bella espressioni espressioni
Fratelli maggiori
Voi siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella feriti
Tutti quanti noi apparteniamo ad un'unica famiglia la famiglia effettivo il quale ci accompagni ci perché come poca suo popolo
Insieme come ebrei come cattolici siamo chiamati
Ad assumerci che i nostri responsabilità per questa città
Ah portando il nostro contributo anzitutto spirituale e favorendo la risoluzione dei diversi problemi attuali
Mi auguro
Che crescano sempre più la vicinanza TAR reciproca conoscenza e la stima tra le nostre due comunicati fare
Significativo
Che io sia avvenuto tra voi
Proprio oggi
Diciassette gennaio
Quando la Conferenza episcopale italiana eccetera la giornata del dialogo tra cattolici
Abbiamo detto commemorato
Cinquantesimo anniversario della Dichiarazione Nostra aetate del Concilio Vaticano II che ha reso possibile il dialogo sistematico per la Chiesa cattolica e liberalismo
Il ventotto ottobre scorso in piazza San Pietro potuto salutare anche un gran numero di rappresentanti ebraici che mi sono corsi espresso
Una speciale gratitudine attivo merita la vera e propria trasformazione che ha colto in questo cinquant'anni il rapporto tra cristiani ed ebrei
Indifferenza e opposizione si sono mutate in collaborazione benevolenza
Da nemici ed estranei siamo diventati amici e fratelli
Il Concilio con una dichiarazione dichiarazione non stentato ha tracciato la via
Sì
Alla riscoperta
Delle affranti sì ebraiche del cristianesimo
Lo
Attolini in forma
Di antisemitismo
Coniugare
Di ogni giuridica discriminazione e persecuzioni che ne derivano
Fra il cantiere infinito perché logicamente per la prima volta in maniera esplicita le relazioni della Chiesa cattolica con l'ebraismo e sta naturalmente
Non ha risolto tutte le questioni etiche non logici che ci riguardano
Ma abbia fatto riferimento
In maniera incoraggiante
Fornendo un importantissimo stimo per ulteriori necessarie riflessioni
A questo proposito il decimo
Il dieci
Dicembre
Due mila quindici la Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo ha pubblicato un nuovo documento
Che affrontando in questi anni geologiche emerse negli ultimi decenni trascorsi dalla promulgazione di nostra vita
Infatti
Da dimensione netti e logica
Del dialogo ebraico cattolico merita di essere sempre più approfondita
E i testi dirlo incoraggiare tutti coloro che sono impegnati in questo dialogo a continuare in tal senso con discernimento e perseveranza
Proprio
Da un punto di vista archeologico appare chiaramente
Inscindibile
Gli incentivi nell'esame riunisce i cristiani ed ebrei
I cristiani per comprendere se stessi non possono fare
Fedelmente alle radici ebraiche e l'ha chiesta pur protestando
La saldezza attraverso una fede in Cristo riconosce agli atti revoca appigli ditta dell'antica alleanza nell'amore e costante fedele detti io Israele
Insieme
Con le questioni
Illogiche
Non dobbiamo perdere di vista le grandi sfide che il mondo di oggi si trova ad affrontare
Quella
Di un'ecologia integrarne che ormai prioritaria
E come cristiani ed ebrei possiamo e dobbiamo offrire all'umanità intera il messaggio della Bibbia circa la cura del creato
Conflitti guerre violenze
Ed ingiustizie aprono ferite profonde nell'umanità
E ci chiamano a rafforzare l'impegno per la pace che la giustizia
La violenza dell'uomo sull'uomo in contraddizioni con ogni religione
Degna di questo nome
Titolari
Con le tre grandi religioni monoteistiche
La vita è sacra quale torno al ritiro
Quinto comandamento ad altre caro prodotti sì no
CPE
Io ed io della vita e vuole sempre promuoverla e difenderla enormi che reale
A sua immagine e somiglianza siamo tenuti a fare lo stesso
Ogni essere umano in quanto creatura chi Dio
E il nostro fratello Independiente mente dalla sua origine o dalla sua appartenenza religiosa
Ogni persona
Ogni persona
Va guardata con benevolenza come fattivo
Che porge la sua mano misericordioso a tutti indipendentemente terrà l'offerente
E te la loro provenienza e che si prende cura di quanti hanno più bisogno di lui
I poveri i malati gli emarginati Pink essi
Laddove la verità è in pericolo
Siamo chiamati ancora di più a proteggerla
Nella violenza nella morte avranno mai l'ultima parola davanti Attilio che io dell'amore della vita
Noi dobbiamo pregarlo consistenza affinché ci aiuti a praticare
In Europa in Terra Santa in Medio Oriente in Africa e in ogni altra parte del mondo la logica della pace della riconciliazione
Del perdono e della vita
Pubblico
Nella sua storia
Ha dovuto sperimentare la violenza la persecuzione
Fino allo sterminio degli ebrei europei durante la Shoah
Sei milioni di persone
Solo
Perché appartenenti al popolo ebraico
Sono state vittime interattivo ITIS Manna Barbati
Per per trattare il nome di genitori fino all'omicidio che voleva
Sostituire l'uomo attivo
Il sì del sedici ottobre mille novecentoquarantatré
Oltre mille uomini e donne e bambine della Comunità ebraica di Roma
Furono deportati atti auspici
Oggi
Del sito
Ricordarli
Ho il cuore
In modo particolare
Glielo aveva una sua coerenza
Nello angosce
Allora
Non devono mai
Feste sentimenti atti
Osservatori
Il passato ci deve servire da lezione per il presente e per il futuro
Adesso ACI insegne che occorre sempre Maxim vigilanza
Per poter intervenire tempestivamente investe indifferenza
Tele
Finita umana né della pace
Vorrei esprimere
La mia vicinanza
Ad ogni testimone che lascio ancora viventi
E rivolgo il mio saluto particolare
A coloro
A voi
Ai fratelli maggiori
Dobbiamo davvero
Di essere dichiarati
Per tutto ciò che è stato possibile realizzare negli ultimi cinquant'anni
Perché tra noi sono cresciute e si sono approfondite la comprensione reciproca
La mutua fiducia
E l'amicizia
Prendiamo insieme signori
Affinché conduca il nostro cammino verso un futuro buono migliori
Io ha per noi però i gettiti salvezza come dice il profeta Geremia
Io conosco i progetti che ho fatto a vostro al riguardo oracolo del Signore
Progetti tipo accenti
E no
Chi sentore
Per concedervi un futuro pieno di speranza
C'è il signor Licci veneti il tralicci più attenti
Faccia splende il suo volto su di noi e cito ogni la sua grazie
Rivolga
Sfruttino io e il suo volto
E ci conceda la pace
Sarò male
Ed allora
Assistiamo allo scambio dei doni
Il coro intonerà anni mammina
Ifi
Umano
Nessuno
Dello uno minuto un minuto a
A
Un
E
E
Bisogno
Alle
Vorrei avere
Di
Una
Lo
Si conclude qui
L'incontro ufficiale
Ausonia onorevoli scorso appunto al progetto di Roma
Corruttore duro giorno più giorno
Con il permesso dell'inoptato
Ritardano scemo enti disegni
Con il permesso dei maestri
Saluto le autorità religiose
Civili e militari presenti i rappresentanti dello Stato di Israele
E voi tutti
Sono
Emozionata mentale il benvenuto a nome mio
E di tutta la comunità ebraica di Roma all'ente Papa Francesco
Terzo Pontefice a varcare la soglia del nostro Tempio Maggiore
La cui distanza da San Pietro seppur breve ed è
è sembrata per secoli incolmabile
L'incontro odierno dimostra che il dialogo
Tra le grandi Fedi è possibile
Un impegno volto a garantire accoglienza pace e libertà per ogni essere umano
Questo impegno comune
Che si è concretizzato per la prima volta il tredici aprile del mille novecentottantasei
Con la storica visita di un Papa in questa sinagoga
Se oggi siamo qui è grazie a due grandi del nostro tempo e soprattutto grazie al loro coraggio
Giovanni Paolo secondo ed è gli otto a
Sinistro no Libera fa
Che la loro memoria
Sia di benedizione
Il diciassette gennaio del due mila e dieci quel gesto si è rinnovato dando il segno della continuità dei rapporti di amicizia tra le due sponde del Tevere
Ed è per questo che un caloroso saluto voglia indirizzarlo al Papa emerito Benedetto sedicesimo
Oggi scriviamo ancora una volta la storia
Più di mezzo secolo fa incontri come quello al quale partecipiamo oggi sarebbero stati difficili da immaginare
Il Concilio Vaticano II voluto da Giovanni ventitreesimo concetti la dichiarazione Nostra aetate aprendo le porte
Di un nuovo percorso all'insegna del dialogo
Percorso che a cinquant'anni di distanza continua con la produzione di nuovi di documenti anche grazie alla Commissione patti canna per i rapporti con le brevissimo
La sua visita non porta con sé
Il segno dei rituali simile
è una tappa importante in un momento delicato in cui le religioni devono rivendicare uno spazio nella discussione pubblica per contribuire alla crescita morale e civile della società
Mi sento di poter dire
Chiederei cattolici a partire da Roma debbono sforzarsi di trovare assieme soluzioni condivise per combattere i mali del nostro tempo
Abbiamo la responsabilità di rendere il mondo in cui viviamo un posto migliore per i nostri figli
Come sappiamo
Roma un ruolo universale gli ebrei sono qui da ormai ventidue secoli
La nostra comunità che ha vissuto una storia straordinaria di sopravvivenza dell'identità nonostante le discriminazioni e le persecuzioni è una comunità vivace
Attività e complessa
In questa sinagoga
Simbolo dell'emancipazione politica della nostra comunità dopo la segregazione perdurata per oltre quattrocento anni
Sono oggi presenti le tante espressioni delle brevissimo romano nazionale ed internazionali
Gli enti ebraici
Sono istituzioni con radici antiche e tradizioni solide che rappresentano un mio brevissimo impegnato nei secoli
Al sostegno dei bisognosi alla cura dei malati e degli anziani e soprattutto all'educazione dei figli e delle nuove generazioni
Persone nella stragrande maggioranza volontari
Che lavorano ogni giorno e silenziosamente con o senza ruoli ufficiali per tenere viva una comunità che il mio più grande orgoglio ed è un grande orgoglio per tutta la città
Lei
Papa Francesco ha dimostrato da sempre un'amicizia con il mondo ebraico
Dall'Argentina ha portato con sé un bagaglio di rapporti salti con l'ebraismo ribaditi fin dai primi atti del suo pontificato
Voglio ricordare due momenti
In cui mi sono sentita particolarmente toccata dalle sue parole
Il primo quando durante la visita della delegazione di questa comunità in Vaticano l'undici ottobre del due mila e tredici al quale ho avuto l'onore di partecipare
Lei si è rivolto al nostro tardino capo dicendo che
Un cristiano non può essere
Antisemita
L'antisemitismo
Sia garantito
L'antisemitismo sia bandito dal cuore e dalla vita di ogni uomo e di ogni donna
Il secondo quando incontrando poche settimane fa il Presidente del work Jewish Congress
Ha detto che attaccare gli ebrei e antisemitismo ma anche un attacco deliberato a Israele antisemitismo
Lo ribadisco perché questa comunità come tutte le comunità ebraiche nel mondo ha un rapporto identitario con Israele
Siamo italiani profondamente orgogliosi di essere italiani e allo stesso tempo siamo parte del popolo di Israele
Attraverso le sue parole che riafferma con forza che l'antisionismo è la forma più moderna di antisemitismo
Il suo viaggio in Israele
E nella sua capitale Gerusalemme
è stato un atto per noi importanti
Anche in quell'occasione lei ha usato parole di profondo rispetto per lo Stato ebraico auspicando che possa vivere in pace e insicurezza
Per vedere tutto questo e realizzato dobbiamo però ricordare che la pace
Non si conquista seminando il terrore con i coltelli in mano
Non si conquista versando il sangue nelle strade di Gerusalemme di tela Vibe Titta Mardi beh CNC o di Sderot
Don si conquista scavando tunnel e non si conquista lanciando missili
Possiamo
Possiamo affrontare un processo di pace contando i morti del terrorismo no
Tutti noi dobbiamo dire al terrorismo di fermarsi
Non solo al terrorismo di Madrid di Londra di Bruxelles
O di Parigi ma anche a quello che colpisce ormai tutti i giorni in Israele
Il terrorismo
Galan mai stratificazione
La lezione dell'odio che porta solo morte è davanti agli occhi di tutti
Lo insegna la storia recente quella meno recente
Lo ha visto lei papà Francesco con i suoi pochi a voi non sarà IRES che ha conosciuto il terrore antisemita il diciotto luglio del mille novecentonovantaquattro ottantacinque morti ed oltre duecento feriti
Molti si chiedono se il terrorismo islamico colpirà mai in Roma
Signori Roma è già stata colpita
Un solo nome Stefano Gaeta scelto offrono Libera fa
Due anni
Nove ottobre del mille novecentottantadue
Ucciso da un commando di terroristi palestinesi
Ringrazio il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella per averlo notato la memoria del piccolo Stefano ricordandolo nel suo discorso del sei
Torno a Camere riunite e il Presidente Giorgio Napolitano per averlo inserito fra le vittime italiane del terrorismo
L'olio
Che nasce dal razzismo e trova il suo fondamento nel pregiudizio o peggio usa le parole il nome di Dio per uccidere
Merita sempre il nostro impegno e la nostra ferma condanna
Papà Francesco oggi abbiamo una grande responsabilità di fronte al mondo
Di fronte al sangue sparso dal terrore in Europa e in Medio Oriente
Di fronte al sangue dei cristiani perseguitati e agli attentati perpetrati contro civili inermi anche all'interno dello stesso mondo arabo
Di fronte agli orrendi crimini compiuti contro le donne
Non possiamo essere spettatori
Non possiamo restare indifferenti
Non possiamo cadere negli stessi errori del passato fatto di silenzi assordanti e testé depositati
Uomini e donne
Che rimanessero immobile diamo anche i vagoni stipati di ebrei spediti nei forni crematori
Ecco lì
Oggi in prima fila i nostri sopravvissuti alla tragedia della Shoah
I nostri sopravvissuti alla tragedia della Shoah a ricordarci
Che la memoria non è un esercizio di auto consolazione per riparare agli errori commessi
La memoria del più grande genocidio della storia dell'uomo la teniamo viva affinché nulla di simile possa ripetersi
Questo
Il nostro impegno per il futuro e per le nuove generazioni
Con questa visita ebbene ai cattolici lanciano oggi un messaggio al nuovo rispetta le sedi che hanno riempito alle tragedie che hanno riempito le cronache degli ultimi mesi
La fede
Non genera odio la fede non spargere sangue la fede richiamo al dialogo una convivenza ISP in realtà l'accoglienza alla pace
E alla libertà in cui si impari a rispettare ciascuno con la propria identità l'altro
Come oggi qui a Roma così in ogni luogo
Siamo certi che questa consapevolezza che non appartiene esclusivamente alle nostre religioni possa trovare la collaborazione anche dell'Islam
La nostra speranza e che questo messaggio giunga i tanti mussulmani che condividono con noi
La responsabilità diritti migliorare il mondo in cui viviamo insieme possiamo farcela
Letta accanto o la
Del marco accettai per rigenerare il mondo sotto l'impero delinei potenti Ciarlo Papa Francesco Charlotte a tutti
Ascoltiamo ora al discorso
Blu dell'Unione abbiamo unito al bravo il più
Ritorneranno o in un solo giorno premio
Saluto
Tutte le autorità
E tutti i presenti
E soprattutto a lei
Caro papà Francesco
Mi rivolgo con spirito
Di profonda stima
Per porgerle a nome di tutte le comunità ebraiche italiane il più caloroso benvenuto
Sono consapevole
Che lei viene in questo tempio
Ad incontrare l'ebraismo italiano con il suo millenario carico di fede e di cultura
Di dolore e di vita
Questa sua visita
Giunge a rinsaldare ancora di più
Il cammino di dialogo di amicizia e di fratellanza tra il popolo ebraico
Il popolo dell'alleanza e la Chiesa cattolica
La sua visita
Oggi
Segue le due precedenti di Papa Giovanni Paolo II nel mille novecentottantasei e di Papa Benedetto sedicesimo
Nel due mila dieci ognuna delle quali
Assegnato un innalzamento nel livello delle nostre relazioni
Sono indelebile
Nella nostra memoria
Le immagini dello storico a braccio che trent'anni fa
Il tredici aprile mille novecentottantasei
Vede uniti Papa Giovanni Paolo secondo e Ravelli otto Aharf anziché erano le però h
Ero presente
E vi dicono i miei occhi le loro figure avvicinarsi
L'una all'altra stringersi prima le mani
E poi lasciarsi andare in quel gesto uno appoggiato all'altro come per sostenersi a vicenda e annullare quella distanza che per secoli era stata incolmabile
Il diciassette gennaio due mila dieci
Ebbi l'onore di partecipare personalmente come rappresentante delle ventuno comunità ebraiche italiane alla visita di Papa Benedetto sedicesimo
Ora
Come allora insieme
Al nostro rabbino capo Riccardo Di Segni
Un incontro
Significativo e ricco di contenuti durante il quale
Il Papa ribadì la condivisione
Delle comuni radici sulla
Base delle quali
Superare ogni forma di incomprensione e pregiudizio
I due momenti di incontro sono stati il coronamento e l'ideale prosecuzione di un percorso non sempre facile
Che trova la sua origine e ha avuto una fondamentale svolta positiva con la promulgazione della dichiarazione conciliare nostra dettate
Quel passo cinquant'anni fa cambia radicalmente il rapporto tra la Chiesa cattolica e l'ebraismo intero
E per il giudizio unanime costituisce una pietra miliare
Che segna l'inizio di un dialogo costruttivo
Ciò è stato largamente condiviso durante le numerose celebrazioni che si sono svolte negli ultimi mesi
Per ricordarne il cinquantenario
Nella loro diversità
Nel reciproco rispetto alle due di differenti tradizioni
Nell'accettazione di una pari dignità il rapporto tra la Chiesa cattolica l'ebraismo vive da allora un periodo di grande progresso
Che possiamo sicuramente definire di portata storica
Questa nuova era
Sta avendo negli anni più recenti una ulteriore accelerazione
Per merito suo papà Francesco
E personalmente avendo avuto l'onore di incontrarla più volte mi sono reso conto di quanto sia forte e profondo il suo legame con il mondo ebraico
Nel dove nome nel novembre due mila tredici fu pubblicata la sua prima esortazione apostolica
Denominata evangelica audio ma
In quella in altre occasioni sono state da lei rese pubbliche affermazioni che tante generazioni di ebrei in passato
Hanno sperato di poter sentire pronunciare
In particolare
Quelle
Della cui importanza non tutti si sono ancora resi conto
Cito solo alcuni brani
La conversione che la Chiesa chiede all'idolatria non è applicabile agli ebrei
è ancora
Uno sguardo speciale si rivolge al popolo ebraico la cui alleanza con Dio
Non è mai stata revocata perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabile
E ancora la Chiesa considera il popolo dell'alleanza e la sua fede come radice sacra della propria identità cristiana
E infine la più recente che risale al dicembre due mila quindici attraverso la Pontificia commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo
Che afferma
Il fatto che gli ebrei abbiano parte nella salvezza di Dio è teologicamente fuori discussione
Questo panorama
Questo panorama innegabilmente positivo non deve indurre alcuno a interrompere il cammino intrapreso per raggiungere nuovi e ulteriori progressi
In particolare ritengo necessario
Realizzare una strategia comune che consenta un'ampia diffusione presso tutta la popolazione dalla conosce sa del grande lavoro svolto e del consolidamento dei sentimenti di rispetto reciproco di amicizia e di fratellanza
Che fino ad oggi sonori marxisti circoscritti I vertici religiose e culturali
Mentre
Ancora circolano con frequenza
Pregiudizi e discorsi improntati a un disprezzo che ci offende e ci ferisce
Guardiamo alle
Giovani generazioni con la speranza che sappiano cogliere i frutti di quanto abbiamo seminato
E molto altro
Per affermare i valori del dialogo e della vita
In questo senso riponiamo grande fiducia nella sua capacità di parlare di dialogare di farsi ascoltare
Dalla comunità dei fa de dei fedeli oltre che dalle gerarchie ecclesiastiche
Tanto in passato l'antisemitismo si è nutrito di falsi simboli creati per diffondere stereotipi e immagini deformate
Soprattutto negli strati della popolazione che aveva meno l'accesso all'istruzione
Si pensi tanto per citarne un paio I Protocolli dei Savi di Sion e al culto del Simoni nota a Trento
Quello che è nato
In epoche remote
Di comunicazioni appena tecnologico usate oggi con la potenza della comunicazione digitale
Può diventare e forse Tristano ente già divenuto una nuova e ancor più pericolosa arma
La Chiesa cattolica è sempre stata attenta e consapevole all'importanza dei simboli e delle parole
E lei caro papà Francesco
Ha mostrato una grande capacità di diffondere in maniera virtuosa messaggi importanti e complessi in modo semplice proprio attraverso la forza dell'esempio e dei gesti simbolici
Alzando lo sguardo al panorama internazionale che ci circonda e tanto ci condiziona
Appare chiaro che in questo difficile momento cristiani ed ebrei sono accomunati da un comune destino
Come da lei
Ricordato nel corso del suo viaggio in Israele sia nelle occasioni in cui
Ha avuto modo di incontrare il presidente Shimon Peres e il Presidente reo membri plenum
Cristiani ed ebrei sono costretti a difendersi
Da spietati nemici violenti e intolleranti che stanno usando il nome di Dio per spargere il terrore compiendo di più atroci crimini contro l'umanità
La salvezza
Per tutti
Può venire solo dalla formazione di una forte coalizione
Basata sulla condivisione di alti valori etici quali il rispetto della vita perché la ricerca della pace
Che sia in grado di vincere questa sfida
Camminando tutti fianco a fianco nel rispetto della diversità
Ma al tempo stesso consapevoli dei molti valori principi e speranze che ci uniscono Shalom mattutini Shalom per tutti grazie
Coloro
Intorno
Il sommo quindici misurabili
Solo gli stranieri Zamprogna PAM brutto fu Mauro
Lui schermo
Da dei
Ma dove noi io ho avuto ora ma a vuole fra il ciclo ora bene da Coreco con la
Voto dare lo ratio del do DB buona buono buono
Grillo rimangano all'uomo e del ci sono no
Dello NASA
Delle R. avevo rilevava
Di fiere potrà o nella zona o all'
Zone non ha Nemo a ma do di fra in serbo a riguardavano ve lo indire avere l'uomo
Borioli laddove ma
Ma se inversione ocra da
Ma che Alagna
La poi se fibra erano a ma dove o ancora
Ascolto
Ascolterò muro
Provengono dal primo proprio
Pagavano il proprio business
Benvenuto
Alla Francia
Venuto nel tempio maggiore di Roma
Nell'uovo che fu edificato assegno della libertà ottenuta dopo secoli di restrizioni di umiliazioni
Nel luogo visitato dare Presidenti ministri offeso dai nazisti e insanguinato dal terrorismo palestinese
Ma soprattutto nella casa di preghiera in cui gli ebrei romani hanno celebrato e continuano a celebrare i momenti più importanti della loro vita privata e collettiva
Oggi questo tempio
Accoglie con gratitudine la visita la terza visita di un Papa e Vescovo di Roma
Secondo la tradizione giuridica rabbinica un atto ripetuto tre volte diventa casacca consuetudine fissa
Decisamente il segno concreto di una nuova era
Dopo tutto quanto è successo in passato
La svolta salta cito dal Concilio Vaticano cinquant'anni fa è stata confermata da numerosi e fondamentali atti e dichiarazioni
L'ultima di un mese fa
Ci hanno prima Pairetto e poi consolidato un percorso di conoscenza
Di rispetto reciproco e di collaborazione
A ricevere Papa Francesco e la Comunità ebraica di Roma
Noi lo accogliamo nella consapevolezza di essere una comunità di fede
Con una vocazione antica è sacra che come fu promesso al nostro patriarca Abramo imboccava benedizione su chi ci benedice beni dirò Chiti benefici
Nel nostro pubblico qui presente la memoria storica della comunità figli ormai purtroppo pochi sopravvissuti agli orrori dei campi di sterminio i feriti degli attentati terroristici
Ma anche i testimoni protagonisti dell'intensa vita organizzative religiosa di questa nostra comunità
Che non solo resiste alle istituzioni del tempo ma investe le sue energie in una crescita spirituale sociale sedere agli enti di insegnamenti
Una dimostrazione bella e costruttiva di testimonianza di valori in una società che stenta a trovare la sua strada
Insieme agli ebrei romani sono qui rappresentanti
I dirigenti delle brevissime italiana di liberismo mondiale Rabin italiani delegazioni da beni che israeliani europee i rappresentanti del Governo e dello Stato di Israele
E anche tante persone che lavorano attivamente per consolidare un rapporto di amicizia tra le persone delle due feriti
Questo evento non è evidentemente limitato alla comunità ebraica geograficamente più vicino al cuore del cattolicesimo è un evento la cui portata si irradia in tutto il mondo con un messaggio benefico
La visita di Papa Francesco avviene all'inizio di un anno speciale per i cristiani Daloui indetto
Ora noi sappiamo che la Bibbia istituito il Giubileo che il popolo ebraico non ha più potuto celebrare nelle forme prescritte perché erano legate a particolari condizioni storiche e politiche
Ma l'idea originale di natura rimane comunque valida in quanto rappresenta un modello di rifondazione della società sulla base della dignità dell'uguaglianza e della libertà
In ogni caso
Il popolo ebraico mantiene il conto degli anni i sabati sci sette ciclista baltici sette per sette quarantanove inseriva cinquantesimo anno che il Giubileo biblico
E nell'anno sabbatico
Che l'ultimo appena trascorso la terra di Israele deve riposare e i debiti vengono rimessi
E noi tra poco ce le prendiamo anche giusto Capodanno degli alberi
Che anche esso collegato al ciclo agricolo della terra di Israele
Sono tanti segni che ribadisco nel rapporto essenziale e religioso che abbiamo con la terra che c'è stata promessa
Ora comprendere questo legame non dovrebbe essere una difficoltà per i chi rispetta la Bibbia ma lo è ancora
In questi giorni in cui i cristiani celebrano con antichi riferimenti e nuovi significati un anno speciale centrato sul tema della Misericordia
Non ci è sfuggito il momento iniziale in cui all'apertura della porta e state recitata la formula del brutti Ortica che ti dice aprite le porte della giustizia
Per un ebreo che ascolta
E qualcosa di note familiare
E la citazione del verso dei Salmi centodiciotto piccolo lisciare il sei Tec che noi anche citiamo nella nostra liturgia festiva
è un confronto interessante
L'evento della cristianità centrato sulla misericordia
Mantiene un rapporto con l'origine bibliche Usai diversi dei Salmi da cui riprendo il tema della giustizia che indi sociabilità la Misericordia è un segno di come le strade divise
E molto diverse dei due mondi religiosi condividerlo comunque una parte di patrimonio comune che entrambe considerano santo
Questa divisione è un dato storico antico
Nelle diverse visioni può essere considerata un dramma un enigma o l'evento provvidenziale
Certo è che la divisione garantito la crescita di grandi patrimoni spirituali autonomi ma anche portato ostilità persecuzioni e sofferenze
Tutti attendiamo momento chissà quanto lontano nella storia in cui
Le divisioni si risolveranno in che modo ognuno alla sua visione
Ma nel frattempo ciascuno rimanendo fedele alla propria tradizione deve
Trovare un modo per rapportarsi all'altro in pace e con rispetto
Alla luce di questo credo che siano due i segnali principali da mettere in evidenza in questo incontro di oggi il primo e quello della continuità
Il terzo papà visitare la nostra sinagoga conferma la validità la validità e l'intenzione del gesto il primo Papa che voleva significare la rottura con un passato di disprezzo nei confronti dei libri sbocco
L'intuizione di Giovanni Paolo secondo fu quella di tradurre in gesti concreti e messaggi essenziali e comprensibili a tutti le difficili elaborazioni dottrinali del Concilio
La sua visita alla sinagoga e beh questo ruolo e a sua volta aprì la strada per il riconoscimento dello Stato di Israele
Il Papa successivo Benedetto sedicesimo ha voluto confermare questa linea ora la scelta di Papa Francesco stabilisce una consuetudine
Interpretiamo tutto questo nel senso che la Chiesa cattolica non intende tornare indietro per il percorso di conciliazione
L'impegno personale
Impegno personale di Barba Francesco
Lo conferma nei molti segni di attenzione che ha dimostrato nei nostri confronti da Buenos Aires come arcivescovo a Roma come papà e ore qui con noi
Il secondo segnale di questa visita e dettato dall'urgenza dei tempi
Il vicino Oriente l'Europa e tante altre parti del mondo sono travagliate da guerre e terrorismo la triste novità dei nostri giorni e che dopo due secoli di disastri prodotti da nazionalismi e ideologiche
Ora la violenza torna scatenarsi alimentate giustificata da visioni fa natiche ispirati dalla religione e di nuovo si scatenano purtroppo persecuzioni religiose
L'impulso distruttivo in assenza di altri riferimenti o scuse trova nella religione il sostegno e l'alimento
Al contrario un incontro di pace tra comunità religiosi differenti come chi quello che avviene ora qui
A Roma è un segnale molto forte che si oppone all'invasione e alla sopraffazione delle violenze religiosi
Lui non accogliamo il Papa per discutere di tipologia ogni sistema è autonomo la fede non è oggetto di scambio e di trattativa politica accogliamo il Papa per ribadire che le differenze religiose da mantenere e rispettare
Non devono però essere giustificazione all'odio e alla violenza ma ci deve essere invece amicizia e collaborazione
E che le esperienze i valori le tradizioni dei grandi idee che ci identificano devono essere messe al servizio della collettività
Dobbiamo insieme far sentire la nostra voce contro ogni attentato di matrice religiosa in difesa delle vittime
Ma non dobbiamo essere insieme solo per denunciare gli orrori dobbiamo lavorare e collaborare nel quotidiano
La nostra comunità investe tutte le sue risorse per garantire il suo future pratico ma vive questo impegno in un rapporto armonico e di servizio con la società a favore di tutti
Ieri
In tutte le sinagoghe del mondo abbiamo letto i capitoli del libro dell'esodo che parlano dello scontro finale di mosse
Tra mosse
Che chiede al faraone liberare liberi dalla schiavitù e il faraone che gli si oppone con tutti i suoi mezzi
Noi non abbiamo MOSE che ci guida né per fortuna non abbiamo neppure un faraone da contrastare
Anche se proprio la storia di questo sinagoga in quella labile là in fondo
Dimostra che oltre benevolo o trasformarsi in persecutore
Ma questa storia biblica base delle nostre fedi dimostra come la forza dello spirito riesce a trionfare e piegare anche i sistemi e Jimi più duri
Dobbiamo avere la consapevolezza della nostra forza fiducia nella bontà dei nostri valori e procedere insieme per affermarli in pace
Abbiamo parlato di porte che si aprono
Vorrei citare condividere per concludere le parole dell'invocazione che riceviamo ogni giorno alla fine della preghiera dell'Armida secondo il rito italiano
Che ci siano aperte le porte della Torah della Sapienza dell'intelligenza e della conoscenza le porte del nutrimento del sostentamento
Le porte della vita della grazia dell'amore e della Misericordia e del gradimento davanti attento signore
Io le reazioni meriti e io libere fa ne fa ad una esso di Rivoli che ci siano gradito signore mia forse e mio Redentore le mie parole e l'espressione del mio cuore a meno
Sì
Scontrino mutano il problema di proprio Francesco
Infrante
Sono felice
Dietro farmaci con voi in questo tempio maggiori
Ringrazio parlerò cortesi parole dottor sistemi
La dottoressa
Tricarico
L'avvocato cartelli
Ringrazio voi tutti
Carla calorosa accoglienza
Tutto
Prima visita questa sino a ora
Con il Vescovo di Roma
Desidero esprimere a voi
Estendendolo a tutti nel Comunità ebraiche
Il saluto fraterno equipaggi di queste chiesta e che l'intesa Chiesa cattolica
Le nostre relazioni mi stanno molto a cuore
Già voi non sai se il solito andare nelle sinagoghe
E incontrare le comunità trarremo e niente
Seguito da vicino le feste le commemorazioni membra anche
Rendere grazie signori
Che citronella dritta e che ci accompagna
Nel cammino della storia
Nel corso del tempo
Si è creato un legame spirituali
Che ha favorito la nascita di autentici rapporti di amicizia
E anche ispirato un impegno comune
Nel dialogo interreligioso e fondamentali che ci incontriamo come Farhat esso Adele
Davanti al nostro creatore e ai lunghi prendiamo lo
Che dice rispettiamo e apprezziamo a vicenda e cerchiamo piccoli lavorare
E nel dialogo ebraico cristiano e c'è un legame univoco
E peculiare
In virtù delle gratis sì ebraiche del cristianesimo
Ebrei cristiani devono dunque sentirsi fratelli
Dallo stesso motivo e da un ricco patrimonio spirituale il Comune sul quale abbassarsi e continuare a costruire il futuro
Con questa
Mia visita
Si vuole oralmente in mente censori
Papa Giovanni Paolo secondo
Beni venne qui trent'anni fa il tredici aprile mille novecentottanta stanco e Papa Benedetto sedicesimo che è stato tra coloro i segnali
Sei anni o insomma
Sono anni Paolo secondo in quella occasione con un mio
Labella espressioni espressioni
Fratelli maggiori
Voi siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella ferita
Tutti quanti noi apparteniamo ad un'unica famiglia la famiglia effettivo il quale ci accompagni ci perché come poca suo popolo
Insieme come ebrei come cattolici siamo chiamati
Ad assumerci dei nostri responsabilità per questa città
Ah portando il nostro contributo anzitutto spirituale e favorendo la risoluzione dei diversi problemi attuali
Mi auguro
Che crescano sempre più la vicinanza TAR reciproca conoscenza e la stima tra le nostre due comunicati fare
Significativo
Che io sia avvenuto tra voi
Proprio oggi
Diciassette gennaio
Quando la Conferenza episcopale italiana eccetera la giornata del dialogo tra cattolici
Abbiamo detto commemorato
Cinquantesimo anniversario della Dichiarazione Nostra aetate del Concilio Vaticano II che ha reso possibile il dialogo sistematico per la Chiesa cattolica e liberalismo
Il ventotto ottobre scorso in piazza San Pietro potuto salutare anche un grande romeno di rappresentanti ebraici e mi sono corsi espresso
Una speciale gratitudine attivo merita la vera e propria trasformazione che ha colto in questo cinquant'anni il rapporto tra cristiani ed ebrei
Indifferenza e di opposizione si sono mutate in collaborazione e di benevolenza
Dai nemici ed estranei siamo diventati amici e fratelli
Il Concilio con una dichiarazione dichiarazione non segretati ha tracciato la via
Sì
Alla riscoperta
Delle Alpi sì ebraiche del cristianesimo
Lo
Attolini in forma
Di antisemitismo
Coniugare
Di ogni giuridica discriminazione e persecuzione che ne derivano
Fra il cantiere infinito perché logicamente per la prima volta in maniera esplicita le relazioni della Chiesa cattolica con liberalismo e sta naturalmente
Non ha risolto tutte le questioni etico logici che ci riguardano
Ma abbia fatto riferimento
In maniera incoraggiante
Fornendo un importantissimo stimo uno per ulteriori necessarie riflessioni
A questo proposito invece non
Il dieci
Dicembre
Due mila quindici la Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo ha pubblicato un nuovo documento
Che affrontando in questi anni geologiche emerse negli ultimi decenni trascorsi dalla promulgazione di nostra vita
Infatti
Da dimensione netti e logica
Del dialogo ebraico cattolico merita di essere sempre più approfondita
Ente siti erano incoraggiare tutti coloro che sono impegnati in questo dialogo a continuare in tal senso con discernimento e perseveranza
Proprio
Da un punto di vista tecnologico appare chiaramente
Inscindibile
L'inscindibile legame che unisce i cristiani ed ebrei
I cristiani per comprendere se stessi non possono fare fedelmente alle radici ebraiche e l'ha chiesta pur protestando
La saldezza attraverso una fede in Cristo riconosce agli atti revoca appigli ditta dell'antica alleanza nell'amore e costante fedele
Detti oltre che Israele
Insieme
Con le questioni
Illogiche non dobbiamo perdere di vista le grandi sfide che il mondo di oggi si trova ad affrontare
Quella
Di un'ecologia integrarne e ormai prioritaria
E come cristiani ed ebrei possiamo e dobbiamo offrire all'umanità intera il messaggio della Bibbia circa la cura del creato
Conflitti guerre violenze
Ed ingiustizie aprono ferite profonde nell'umanità
E ci chiamano a rafforzare l'impegno per la pace e la giustizia
La violenza dell'uomo sull'uomo in contraddizioni con ogni religione
Degna di questo nome
Titolari
Con le tre grandi religioni monoteistiche
La vita è sacra quale torno al ritiro
Quinto comandamento ad altre caro prodotti sì no
CIPE
Io e io della ditta e vuole sempre promuoverla e difenderla enormi che reale
A sua immagine e somiglianza siamo tenuti a fare lo stesso
Ogni essere umano in quanto creatura chi Dio
E il nostro fratello Independiente mente dalla sua origine o dalla sua appartenenza religiosa
Ogni persona
Ogni persona
Va guardata con benevolenza come fattivo
Che porge la sua mano misericordioso a tutti indipendentemente terrà loro offerente
E te la loro provenienza e che si prende cura di quanti hanno più bisogno di minori
I poveri i malati gli emarginati Pinter fessi
Laddove la verità è in pericolo
Siamo chiamati ancora anche in più a proteggerla
Nella violenza nella morte avranno mai l'ultima parola davanti a Dio che io della morte della vita
Noi dobbiamo pregarlo consistenza affinché ci aiuti a praticare
In Europa in Terra Santa in Medio Oriente in Africa e in ogni altra parte del mondo la logica della pace della riconciliazione
Del perdono e della vita
Pubblico
Nella sua storia
Ha dovuto sperimentare la violenza la persecuzione
Fino allo sterminio degli ebrei europei durante la Shoah
Sei milioni di persone
Solo
Perché appartenenti al popolo ebraico
Sono state vittime della Pivetti su Manna Barbati
Per per trattare il nome dei genitori fino all'omicidio che voleva sostituire l'uomo attivo
Il sì del sedici ottobre mille novecentoquarantatré
Oltre mille uomini e donne e bambine della Comunità ebraica di Roma
Furono deportati atti auspici
Oggi
E sintetico
Ricordarli
Ho il cuore
In modo particolare
Glielo sofferenza
Nello angosce
Allora
Non devono mai
Feste sentimenti atti
Piuttosto alto
Il passato non ci deve servire da lezione per il presente e per il futuro
Adesso ACI insegne che occorre sempre Maxim vigilanza
Per poter intervenire tempestivamente investe indifferenza
Tele
Finita umana né della pace
Vorrei esprimere
La mia vicinanza
Ad ogni testimone tralascio ancora vivente
E rivolgo il mio saluto particolare
A coloro
A voi
Ai fratelli maggiori
Dobbiamo davvero
Di essere dichiarati
Per tutto ciò che è stato possibile realizzare negli ultimi cinquant'anni
Perché tra noi sono cresciute e si sono approfondite la comprensione reciproca
La mutua fiducia
E l'amicizia
Prendiamo insieme signori
Affinché conduca il nostro cammino verso un futuro buono migliori
Io ha per noi però i gettiti salvezza come dice il profeta Geremia
Io conosco i progetti che ho fatto a vostro al riguardo oracolo del Signore
Progetti tipo accesi
E no
Chi sentore
Tra il concedervi un futuro pieno di speranza
C'è il signore ci venne entità e ci protegge
Faccia splende reso volto su di noi che cito mila sua grazie
Rivolga
Su di noi ha il suo volto
E ci conceda la pace
Sarò male
Ed allora
Assistiamo allo scambio dei doni
Il coro
Intonerà anni mammina
Ifi
Umane
Presumo
Dell'ordine del giorno numero
Volevo a
Ma
Un
E
Una
Combattere
Alle
Vorrei avere
E allora
Una
Si conclude qui
L'incontro ufficiale