Intervista ad Alessandro Leogrande sul suo libro "La Frontiera" (Edizioni Feltrinelli) a cura di Massimiliano Coccia

Buona sera e ben trovati a non lo spazio culturale di Radio Radicale questa sera siamo in come in compagnia di Alessandro le ho grande buonasera Alessandra Serra autore scrittore animatore culturale come si diceva un tempo Alessandro in libreria in questi mesi con un libro molto bello edito da Feltrinelli non dico molto bello perché c'è l'autore presente insomma
Ma molto bello per progetti aumenterà che si chiama la frontiera
Alessandro racconterà I nostri tra gli ascoltatori come nasce questo libro e quali argomenti tratte su quali via poi si snoda
Ah nasce dall'idea di di raccontare la frontiere attraverso
L'attraversamento della frontiera quello che percepiamo essere il principale fenomeno della nostra contemporaneità cioè l'esodo di centinaia di migliaia di persone di uomini donne e bambini
Verso l'Europa verso le varie coste europea
Io ho avuto l'impressione che la frontiera che questa parola che tutti evochiamo costantemente che quotidianamente blocchiamo costantemente nel dibattito pubblico e nel dibattito quotidiano e nell'agone politico
è qualcosa che poi quando andiamo a cercare chi definire sfugge un po'da tutte le parti per ci rendiamo conto che la frontiera la somma di varie frontiere che ci sono delle frontiere
Geografiche delle frontiere geografiche delle frontiere culturali che gli stessi viaggi non attraversano per dire una sola frontiera se noi prendiamo siriano iracheno un eritreo che provo a raggiungere
L'Italia o la Grecia ebbe non c'è solamente la frontiera Mediterranean dovrà affrontare il sette otto frontiere per raggiungere
Europa ognuna di quelle frontiere un mondo con una di quelle frontiere un attraversamento il viaggio dura
Mesic anni allora mi interessava da una parte indagare il sostrato umano di viaggi e degli attraversamenti
E dall'altro dei costruire in quanti modi la frontiera può essere detta e può essere narrata perché che tutto venga ridotto alla sulla frontiera mediterranea
Che sicuramente la principale fatica del mondo per come oggi la percepiamo però quella falda se ne porta appresso tante altre
E da una parte e dall'altra di quella faglia e credo che andasse appunto raccontato tutto questo con un tasso
Sicuramente di indagine giornalistica ma anche di ricostruzione letteraria narrativa di ecco diciamo che questo è un è un tassello importante del tuo libro e anche di natura ricerca perché spesso quando parliamo di migranti di frontiere di di popoli cammino voi perché in realtà
I fenomeni migratori ormai son così ampi da diciamo
Come dire anche dagli lontana arsi dal dalle diciamo dagli episodi singoli ma sul proprio pezzi di nazioni che si spostano
E e ai restituire in qualche modo una dignità narrativa una dignità letteraria questo che
Generalmente siamo abituati a inquadrarli statistiche numeri o siamo abituati magari
Giornalisticamente a trovare le storie quelle più eclatanti come il picco Evian su
E quindi sappiamo tutto in maniera molto come dire quasi funeraria ogni volta PRA con le storie vive in il tassello vivo e e e forse quello che manca anche
Per avere un'integrazione culturale sociale mentale migliore insomma conoscerle storici aiuterà senza dubbio a un processo di osmosi
E questo è è un dato secondo me anche proprio di impegno il proprio livello di scrittura molto importante perché sarebbe stato più facile forse fare un libro con la con sommità dei con con cose voi un libro anche di trecento pagine che però insomma scorre anche molto diciamo a un po'il flusso anche di viaggio insomma sembra quasi un diario
Ecco come è stato mettere insieme questi due dati perché tu metti sia mandato oggettivo un dato numerico delle ricerche insieme a a un dato narrativo come Stato unirli perché poi
L'esperimento è sempre rischioso
Sì un esperimento rischioso che richiede ovviamente molta
Perizia il lavoro da quasi del TAR lavoro di scultura nuovi come se la massa va
Scolpita sottratta ridotta per per produrre qualcosa che non è assolutamente dato in natura le storie non non si danno in natura vanno raccolte vanno raccolte vanno rielaborate letterariamente
Sicuramente i numeri sono importanti perché anche i numeri
Di di prendiamo i numeri degli ultimi anni ci danno davvero la dimensione epocale del fenomeno ottocentocinquanta mila persone Perrotti giunte in Europa dalla frontiera Greco milione nella nel suo complesso tre mila e settecento morti accertati
Sono numeri imponenti
Eppure io penso che quei numeri vanno di costruiti Ivano di costruiti anche i numeri delle tragedie perché spesso quando diciamo giornalisticamente ha fondato un barcone ci sono duecentocinquanta morti
Percepiamo quel muro come puro dato ma se solo si soffermassimo un attimo pensare quanti sono duecentocinquanta morti duecentocinquanta corpi stesi in un hangar
Ci rendiamo conto che sono una dimensione umana immane di quella tragedia
Io credo che si dovessero pro si potesse rompere questa cappa di assuefazione di silenzio di oblio anche nei confronti e delle tragedie e dell'attraversamento di migliaia decine di migliaia di persone
Secondo una duplice operazione è un'ora quell'appunto del recupero del dato biografico individuale cioè le storie chi carte perché carte perché lo fa ovviamente non tutte le storie ma un bel numero di storie
Significative di dirigente che era venuta dall'Eritrea del Silvia dall'Iraq dal Kurdistan
E secondo provare a ricostruire attraverso le loro storia
Per cui la storia non è mai semplicemente la storia individuale ma interrelata ad una storia più generale
Il contesto da qui si parte perché un altro dato che noi spesso o mettiamo e come dire come se per cerchiamo la gente arrivare su un barcone materializzarsi mare
Non percepiamo o mettiamo di percepire che c'è un passato e questo passato quella fuga da guerra o la dittatura ma cos'è questa guerra o questa dittatura come la raccontiamo come è stata raccontata come non è stata raccontata
Ad esempio in Italia assolutamente paradossale se non
Ambiguo
Il silenzio enorme che avvolge le vicende del Corno d'Africa dal Corno d'Africa arriva almeno il quaranta per cento della gente che si mette in viaggio verso l'Italia
Il Corno d'Africa e una nostra ex colonia erano nostro ex colonie la Somalia l'Eritrea che producono un altissimo numero di richiedenti asilo e di profughi oggi
Ma non nominiamo tutto questo raramente lo nominiamo come questione coloniale opposto coloniale c'è anche lì un'operazione totale di rimozioni sembra che l'Italia non mangia Sandrino De Bellis diciamo gli
Gli italiani brava gente e ci meravigliamo quando dei marziani eritrei arrivando sulle nostre coste possano parlare l'italiano ci meravigliamo perché questo possa accadere allora come raccontare tutto questo
Come articolare le storie con la essi minuscola con la storia
Con la S maiuscola sia quella del dato epocale che sta avvenendo in questi giorni ma sia quello anche della rimozione storica precedente che inevitabilmente inerisce con quanto stiamo dicendo
E credo che questa fosse un po'la la la strategia narrativa ce ne sono reso conto che poi
La letteratura più che la saggisti colpo il giornalismo può raccontare queste cose come li ha sempre fatto e come l'hanno fatto anche
Altri rami scrittori di non fiction recentemente penso Kapuscinski la stessa svilita analizzi e vice cui salutato il Nobel
L'ultimo Nobel per la letteratura che sono tutti i tentativi di scrittura in cui il dato umano viene recuperato non solo come dato in sé come dato di soli training
Ma viene recuperato in relazione a una dimensione
Stratificata più profonda io credo che solo
Un'opera di non fiction di reportage letterario di metà giornalismo come vogliamo chiamare un edificio migliori di finzioni possono sprecati assi
Possa stare al tasso di e la complessità del mondo c'è possa provare anche i briganti dei generi e brindando l'approccio di scrittura
A
Recuperare come dire più strati del reale che non sono mai uno solo ma sono sono sempre molteplici
Ecco il dimensione della frontiera
Nel tuo libro non assume solamente il significato di un confine sia del Mediterraneo piuttosto che di altre frontiere ma assume
Un orizzonte prossimo Rizzotti di vicinanza forse lo stesso Rizzon teche osserviamo aprendo la finestra di casa ecco cosa sono e quali sono le frontiere che quotidianamente magari inciampi amo nelle nostre città
Mendo i vivendo nelle capitali europee abbiamo sempre la percezione che la frontiera sia un fatto distante un qualcosa che relativamente all'Italia riguarda Lampedusa la Sicilia
La Puglia meridionali o appunto l'isole dell'Egeo c'è qualcosa che pure essendo Europa e e al di là delle nostre città
E non ci rendiamo conto che quella frontiera è una metafora concretissima delle frontiere di altre frontiere che già tra versano le nostre città
Nel merito c'è tutto un capitolo dedicato a Torpignattara non solo perché
è un luogo chiave del
Del confronto emergono anche del conflitto culturale tra tra gruppi diversi di Roma ma perché a Torpignattara benché spesso Roma venga definita come una città violenta molte lo ero come una città in preda
A conflitti tra diversi fra noi e gli altri ed è l'unico morto che c'è stato unico morto ammazzato che c'è stato a Roma negli ultimi anni è un ragazzo pachistano che chiede appunto ammazzato a Torpignattara perché dava fastidio
E di quella vicenda mi interessava raccontare come erano andate le cose ma anche la cappa di omertà e protezione nei confronti era scattata immediatamente nel quartiere nei confronti del del ragazzino ragazzo di sedici anni Daniel che le ha commesso
Quell'omicidio
E mi interessava là di quella storia recuperare qui non solo la dimensione umana il fatto di cronaca ma anche come questo fatto piovesse o poggiarsi sul portiere molto stratificato Torpignattara è davvero
La fotografia di di Roma di una certa Roma ma anche della Roma in generale per come
La città è cambiata gli ultimi vent'anni per come sono arrivati non alcuni gruppi etnici ma molti gruppi etnici anche diversi fra loro europei dell'est i magrebini gli asiatici bengalesi gli africani
Come tutto questo ha delle differenze religiose differenze generazionali differenze di genere come tutto questo incontri una città c'è anche quello non è una sola città italiana perché molto stratificato quel mondo degli italiani a Roma e anche
A Torpignattara ecco questa
Dicendo un po'ci dice di quante complicate e complesse siamo anche le frontiere che attraversano quotidianamente le nostre vite e alcune hanno a che fare con le frontiere storiche della società italiana altre con le nuove frontiere ci andiamo
Ad assumere ad inglobare a volte anche sclerosi Zare nel in un incontro che
Con gli altri con i nuovi arrivati che spesso e quindi non è all'insegna dell'integrazione ma segna del dell'acuirsi del conflitto che io non credo che la le soluzioni di integrazioni siano si possano disporre automaticamente nella società se serve la politica serve diceva anche il lavoro di base il lavoro sul campo di dei mediatori reti degli insegnanti del
Dei giornalisti anche
Il però come dire molte volte abbiamo due opzioni davanti accanto a quello di non fare niente o appunto a cui lasciare che i conflitti si acuiscono o risolverli o lavorare per un sul loro
Ha mollato si sul loro del dei costumi diversi e quando questo viene fatto quando questo deve essere fatto vedo che che ci possono essere delle basi di una società diversa
E con la gli esempi Torpignattara come dire quello che si chiama esempio campione un po'di quello che
Accade magari nelle tante periferie italiane se pensiamo alla grande trasformazione magari in altri una periferia varia insomma neanche era troppo periferia come via Paolo Sarpi a Milano ha avuto nel corso di decenni
Piuttosto che che che penso anche altri quartieri per esempio il sud Italia che adesso inizio a fare i conti anche con
Una coabitazione più Clemente grazie ad un po'forzata
Però e in qualche modo abbiamo accennato a a a un aspetto diciamo tutto questo che la politica la politica sembra essere in qualche modo la grande assente tutta quanta la partita
Sembrava da una parte con sempre la solita metafora dell'ordine pubblico scambiato per ordine sociale e via dicendo quindi la grande assente di questi processi integrazione è questa
E lì dove voi ad esempio anche in Italia forse comporsi ministra ci siamo spesso come dire
Fatti belli ad esempio delle mutuare il modello francese modello francese che
Possiamo dire che ampiamente insomma come dimostrano purtroppo i recenti fatti di cronaca neanche non tanto recenti è fallito
C'è chi pensa qualche giorno fa insomma intervista del ministro Giannini
Diciamo forse quello inglese un modello un po'più di riferimento però io paradossalmente dico non abbiamo una classe politica in grado di cogliere
Però per quello che diciamo per la capacità di auto come dire di di auto preservarci delle periferie diciamo italiane romane nella fattispecie
Forse potremmo iniziare a pensare a un modello italiano perché in qualche modo
Se lo mettiamo a confronto con quello che succede all'estero forse uno dei modelli che oziosa verso quale forse proprio per il lavoro sul campo i tanti sacerdoti tanti operatori culturali però è un modello che paradossalmente tiene insomma
Oltre speculazioni magari del del furto del della cosa che quelle rientrano paline statistiche mondiali insomma
Credo credo di sì un modello italiano inevitabilmente si è creato in questi venticinque anni perché
Sono venticinque anni che l'Italia è terra di arrivo di immigrati ma anche terre costantemente di frontiera dei viaggi e questa è una percezione
Che non hanno altri Paesi europei come la Germania per dire no ce ne siamo stati costantemente in questi venticinque anni un Paese che ha raggiunto
Il quattro quattro milioni e mezzo di stranieri residenti ma che contestualmente è un Paese in cui arrivano centosessanta centosettanta mila persone
Via mare all'anno e questo quindi è un dato sono due facce della stessa medaglia che ha un grande Paese di frontiera come l'Italia
è vero che le politiche spesso sono stati assenti e che la società si è organizzata da sé e credo che questo sia anche un po'quello che restituisce il Paese questo pesa macchia di leopardo dove a volte non c'è tanto una differenza sociologica
Naturalistica ma certo con la differenza tra chi le cose le ha fatte khimar pensiamo appunto Romano a volte tu hai periferie
Due periferie sono più o meno evidenti che socialmente in alcune integrazioni ha funzionato di più e in altre meno perché di Chieti poi vai sul posto ti rendi conto che risposte molto semplice perché lì c'era quella parrocchia perché lì c'era quella scuola di italiano perché lì c'era quel gruppo
Interetnico o quello gruppo dedito al dialogo interreligioso magari dall'altra parte non non c'era niente io credo che questo costruzione di ponti questo saltare i muri come diceva l'ex under Langer
è qualcosa che ho la società produce da sé o viene incentivato una sua produzione dal basso o inevitabilmente non può essere indotto in maniera dirigista dall'alto quello che è mancato all'Italia e che manca
Dal punto di vista legislativo e da una parte ovviamente una
Revisione di quei punti che non reggono del del Testo Unico dell'immigrazione ci avvolge continuano a produrre clandestinità clandestini in Sezione non processi di integrazione
Più in generale direi una visione geopolitica più articolata nei confronti delle cause che generano i viaggi questo corrente non mancano ne sono anche un dato che manca l'italiano è andato male ma se l'intera Unione europea
Perché nei confronti dei naufragi devo chiamare la posizione del Governo Renzi è stata una posizione tutto sommato lodevole anche molto più avanzata rispetto a quella
I Paesi europei sostanzialmente
Lavorare perché si continuassi un'operazione simile a quella di mare nostrum che fosse sostanzialmente divisa è coadiuvata anche da altre forze europee
Quello che però manca ma oggi manca l'intera Europa e non solo all'Italia e una riflessione forte su che cos'è l'Europa nei confronti di quelle crisi che generano
In Libia ovviamente non stiamo parlando di otto mila crisi ma stiamo parlando quasi specificamente del conflitto siriano iracheno della dittatura Eritrea dello stato di anarchia somalo
L'impressione e che la risposta vada anche in in un'epoca di legge emergenziali relazioni
Al terrorismo verso l'edificazione di muri o di barriere più o meno visibili che facciano lenti nel flusso ma non le cause che lo generano
Che ero genero e questo inevitabilmente una soluzione politica miope alle spalle di tutto questo che per costituisce come dire
Il calore del del dibattito pubblico quotidiano in queste settimane di questi mesi c'è ovviamente una quello cui colui devi c'è una riflessione sui grandi modelli europei e come questi stanno venendo meno è vero che il modello francese cui ha dimostrato tutta la sua crisi
Non credo che la soluzione lavora del modello inglese perché un modello che come dire un po'una fase di addirittura legittimato le corti islamiche con seri problemi senza togliere autonomia della donna
E quindi non sicuramente ovviamente la Francia la Gran Bretagna costituiscono dei modelli di società multiculturale più avanzata nel senso cronologico dico di anni si dicevano rapporto con le colonie per cui sicuramente hanno
Sono giunte a maturazione molte questioni prima dell'Italia la complessità del caso italiano e che non siamo portati da una parte a riflettere costantemente sul nostro volo di frontiera e su questo lo dico chiaramente confronti dei flussi
Dall'altro a riflettere sul fatto di essere un Paese in cui il dato delle seconde generazioni e di una cultura delle seconde generazioni diventerà fatto determinante nei prossimi dieci anni
Ed è questo il tema secondo me nei confronti del quale la politica
E in grave ritardo sia sulla riflessione per dieci percorsi di cittadinanza
Eccetera ma anche
Nel non capire che quello è un dato sa che c'è anche il dato saliente che fallita in Francia
Il problema delle integrazioni delle seconde generazioni che non è semplice anche integrazione repubblicane era anche una questione molto concreta rispetto
A quello che è avvenuto nelle dagli da una parte
E alla creazione di modelli alternativi rispetto alla situazione oggi del mito della lotta armata scia di chi sta
Con la prima tu citavi Alex Langer ed altri diciamo qualche decennio fa ormai perché il tempo passa inesorabilmente scrisse un appello articolo molto bello che l'Europa o nasce umore a Sarajevo
Ecco forse diciamo che a Sarajevo quell'idea di Europa su cui quella generazione aveva costruito un suo sogno
Di unità di completo complementarità molto abilmente e veramente morta a Sarajevo perché
I risultati poi li vediamo insomma ogni giorno sulle pagine dei giornali
Ma anche proprio nell'idea fondamentale di un'Europa che detta un'agenda rispetto anche legittimamente ai diritti civili o avrebbero per procedure di infrazione a cui l'Italia non aderisce
Qui però poi è un'agenda che non viene mai accompagnata da da un piano complessivo di sviluppo sembra quasi un arbitro ed è anche così poi magari sulle idee Olivia migratorie e su quello che abbiamo affrontato
Riprendendo punto la frase di Langer c'è secondo te un modo però per non dico farli suscitare con l'Europa perché come dire troppi morti troppi conosci
Il Mediterraneo è diventato quello che è diventato i Balcani perché poi ormai in cui appunto diciamo all'inizio non c'è solo quella linea di confine quella frontiera ci sono tante linee di confine
Sembra quasi che
è come quando vidi la porta di casa insomma c'è sempre uno spiraglio dove entra la luce Bur sensibili in di tutto insomma quindi
Ecco Bercea secondo della speranza che in virtù proprio anche di questi nuovi cittadini europei che che si formeranno cioè la possibilità secondo le quasi
Di di creare un'altra Europa rispetto a quella che abbiamo proprio grazie a questa seconda generazione ma inevitabilmente va Barba costruita o fuori costruita Langer scrisse quell'articolo appello nel mille novecentonovantacinque
Poco prima di togliersi la lista sono passati esattamente vent'anni
Fra l'altro l'ora i Balcani così tiro ma davvero la pietra di paragone del di ogni ragionamento di politica estera ma direi anche il ragionamento di filosofia morale di filosofia politica
E vedere poi che quegli stessi Balcani oggi siamo attraversati da vent'anni di distanza dalla rotta balcanica dalla cosiddetta rotta balcanica dall'attraversamento di centinaia di migliaia di persone
E vedere anche che molti che Paesi all'ora emersero dalle dissoluzione della Jugoslavia e e che produssero l'ora profughi ora su un i primi Paesi a volere erigere dei mutui dei nuovi vostro parlare filo spinato verso gli ultimi arrivati
Beh un rovesciamento che avrebbe
Sicuramente intervenga con la coscienza
Critica di Langer
Io credo che bisogna ripartire da lì cioè non è solo un problema di solidarietà o di costruzione di solidarietà è un problema di come dice Langer dico
Mozione di una dimensione interetniche di ammorbidire quelli che sono le conflittualità etiche la rozzezza e la durezza
La compattezza delle tecnicismo
E da aggiungere anche un altro elemento la grave ha capito che l'unione europea la vera Unione europea
Nasce ogni
Solamente dall'incontro fra l'Europa dell'est Europa dell'Ovest
Cioè che il muro di Berlino è una cosa che aveva scavato con davvero una differenza sociale culturale enorme e vediamo ancora oggi che c'è un muro di Berlino
Più o meno visibile o meno visibile la differenza tra Europa dell'est Europa dell'Ovest nei confronti della gestione dei flussi
Risulta essere norme il fatto che sia totalmente assente qualsiasi dimensione sociale se non per ristrette minoranze dal dibattito politico di molti Paesi usciti dalla distruzione del comunismo reale
è una questione politica non solo sociale
L'occasione culturali politica non solo sociale
Fondamentale Langer credeva che l'Europa unita non solo avesse rinascerà Sarajevo ma dovesse rinascere da un dialogo di tutti gli Europa nuovo dialogo dell'Europa dell'est Europa dell'Ovest intorno alle sorti dell'Europa medesima
E credo che questa sia l'unica
Cruna dell'ago che che si può percorrere per evitare il disastro non serve solamente dire non europea non può essere abbattuto non serve a me solamente dire non possiamo rinunciare a Schengen
Serve interrogarsi non solo sul progetto europeo ma anche su un incontro reale noi italiani perché in questo momento credo che anche perché ci occupiamo poco della rotta balcanica questo ho detto e come si sa che non ci riguarda sono decisamente erogando molto poco di un dialogo per dire con la Slovenia con la Croazia in termini intorno a queste questioni invece quei dialogante Inter Adriatico andrete ricreato al più presto
Perché la storia ci insegna che ciò che non precedenti come dialogo culturale e politico poterlo ritrovi come Tsunami e a quel punto non lo gestirà il più
Esatto
In chiusura abbiamo affrontato tanti temi tanti dati strutturali politici co complessivi però diciamo che la frontiera un libro fatto di di storia
La storia cui Alessandro grande è più è più legato tra tra quelle raccontare all'interno
Ma ce ne sono molte che hanno un indubbio dimensione letteraria non perché l'abbia creato io o meglio quei certo io ho lavorato per ricostruirla ma perché era in Nucera nelle loro storie
C'è una storia che attraverso tutti gli proprio è quella di short Chevron curdo iracheno che ho conosciuto a Roma in un centro di sole un centro sociale la fine degli anni Novanta dove insegnavo italiano incidiamo italiano in una scuola terre
Per richiedenti asilo e short cercherà cuntu coordina fino scappato dalla repressione
Totalitario di Saddam Hussein era arrivato a Roma in quegli anni sono diventato amico l'ho conosciuto per un certo punto avevo perso le sue tracce
E lui tornato in Iraq dopo il due mila e tre per un certo punto però dal momento in cui pensavo che fosse rimasto schiacciato dall'avanzo dello Stato islamico perché la sua città l'origine del PIL
Un amico comune ci dice no guarda Schiochet tornato in Italia ora vive a Bolzano ora sono andato a trovarlo stato con lui alcuni giorni
Che insieme abbiamo raccontato ricordato non solo romana della fine degli anni Novanta
è stato molto interessante vedere con lui di i viaggi di oggi attraverso gli occhi di uno ingaggi aveva fatto quindici anni fa
Però in questo incontro dove alla fine come dire l'intervista viene messa in un cassetto e quello che emerge l'incontro umano
Alla fine ho capito tante cose anche dei colpi di scena sulla vita di shock scelte non sapevo o che ignoravo assolutamente
E questo mi ha fatto interrogare moltissimo su quanto sia
Complicato conoscere le persone
Su quanto volte diamo per assodato a conoscenza che tante volte va rivista
A suo modo come fosse poi complicato restituire lettere realmente tutto questo perché come se alla fine del libro
L'autore cioè io mi ritrovi anche un po'denudato nei confronti di storie che pensi di poter maneggiare ma che sostanzialmente alla fine si sostanzialmente attraversato
E allo stesso tempo chi ti dono ti depone
Una storia e una persona molto più complessa di quanto tu possa codificato in cambiarla in certe categorie
E ciò si è sicuramente il paradigma di tutto questo una persona complicata complessa dalle molte maschere quasi letterari come Schiochet
è una persona che ci dice quanto al di là dei numeri ci siano non solo delle persone il che banale dirlo ma quanto le persone siano molto complicati il Chiesa diventa un dato più indagato di resa altro
Bene noi ringraziamo Alessandro volevo grande per essere stato insieme a noi questa sera e di auguriamo un buon proseguimento di serata e ci risentiamo la prossima settimana
Grazie a voi