Intervista a Gea Schirò sulle dichiarazioni del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sulle prospettive di risoluzione della crisi libica

Radio radicale con all'onorevole Gea Schirò del Partito Democratico mano dalla Commissione politiche comunitarie scritta al partito radicale per parlare della
Del del della Libia delle ad dopo le parole del del Ministro della difesa Pinotti
Possibile intervento nel nel nostro
Venne nel
In quella che noi chiamavamo una volta quarta sponda allora che tipo di valutazioni può fare su questa
Su queste parole su questa polemica che si è scatenata le ultime ventiquattro ore
No non vedo perché ci sia polemica d'la ministra non ha parlato di un intervento mani dalla prima dichiarazione e quella rassicurato tutti che con l'opera se nel mare sicura non dimentichiamo da non confondere con mare nostrum ma non dimentichiamo
Ma di sicuro è un'operazione italiana di difesa risponde mediterranei che
Come dire comporta ed impegna né nati anche sottomarini a difesa sia per la sicurezza delle coste ma anche delle l'ASI petroliferi
Petrolifere dei lavoratori italiani delle immenso ma non le minacce l'Emilia ricevute non dimentichiamo che il primo attacco alla prima minaccia all'Italia quella famosa
Del drappo nero dove mandato alcuni diversi mesi fa ormai da una parte c'era il Colosseo ma dall'altro non era il deserto ma era alla base di meditazione dei termini
In Libia
Ecco proprio su questo si è scatenata una grossa polemica sui quotidiani
Sui quotidiani libici perché molti hanno riportato con grande evidenza le parole del del ministro Pinotti sugli interessi italiani in in Libia questo può avere dei risvolti negativi
Sul Governo libico lei intende
Salvaguardando la nostra immagine rispetto agli interessi che noi abbiamo
Con la Libia per l'interesse di una pace giornata una questione
Guardi d'Italia sta nel G otto la Libia ad a contributi la Libia scusi d'Italia e lei mi hanno contribuito al benessere della Libia e anche la nascita dell'anno così oggi esiste la notte l'agenzia libica del petrolio e grazie alle inizia
Detto questo mi sembra doveroso quello che farebbe qualsiasi beh stato responsabile che difende i propri interessi libici possono solo ringraziare l'ENI la presenza dell'ENI
Ho la confusione degli ultimi tempi e da forse secondo me Peppa fatte e anche ospiti ipocrisie diplomatiche hanno esacerbato l'animo libico detto questo mi sembra che l'atteggiamento del mio dice che l'atteggiamento del Governo italiano e della ministra Pinotti siano in linea con quello di un grande Governo occidentale che difende le sue aziende i suoi la
Fattori e anche la memoria storica della presenza italiana in Libia ecco il per quanto riguarda la formazione del governo che cosa
Libico cosa può dire su
Su questo c'è una grande difficoltà e l'Italia ha condizionato la possibilità di intervenire a questo
Beh giustamente perché un intervento si procrastina il più possibile ovviamente vede bisogna capirne le regole di ingaggio ma non potremmo sottrarci perché
E la nostra responsabilità e non dimentichiamo che il comando delle è una porre che la grande missione europea pubblica in testa l'ammiraglio credendo di marzo ed è qui a Roma
Detto questo
O che il Governo libico lo debbono fare i libici nel rispetto assoluto della
Autodeterminazione di un popolo
Capiscano l'importanza di avere un governo unitario l'ultima domanda ci vuole un mandato o no
E ma mi permetta somma perplessa non ho riflettuto sulla cosa mi sembra molto facile una semplificazione dire che vogliamo il mandato ONU probabilmente con quello che terrore avviene
In tutto il quadrante scusi la frase fatta mediorientale probabilmente sarebbe giusto coinvolgere l'ONU do ma il problema libico per noi è più vicino quindi probabilmente
Io personalmente ma è questa è un'opinione ribadisco non non è frutto di una riflessione approfondita penserei che un mandato europeo sarebbe sufficiente ma è un'opinione personale mia colta di sorpresa in insomma le sto rispondendo con uno dei pensieri intimi
E non ufficiali ringrazio ringrazio non aveva già scritto del Partito Democratico