Intervista a Francesco Vignarca su interventi militari italiani, in particolare sulle dichiarazioni del Ministro Pinotti su Iraq e Libia

Radio radicale ci occupiamo di interventi militari nel nostro Paese innanzitutto
è stato deciso o gli in Dio in Iraq di centotrenta militari con compiti di personal recovery
Che il oggi il ministro della difesa
Pinotti ha definito
Questo con un intervento unitario contestato
Decisa la di portare in Consiglio dei Ministri e poi il Parlamento questo decreto per aumentare quindi la presenza italiane in Iraq da e inoltre
Ci sarà anche la questione della messa in sicurezza della diga di Mossul e la Nista della dei l'ESA a dei fini ha detto che di questo se ne parlerà
In primavera ci sono i tempi tecnici per la costruzione
Del cantieri altro o fronte è quello libico dove appunto si sta pensando un intervento militare e gli Stati Uniti in testa però su questo sempre dal Ministro della difesa
E intervenuta dicendo
Nulla deciso fin quando i libici non ci diranno di cosa hanno ho bisogno quello che è successo in questi giorni è solo un'accelerazione giornalistica i giornali parlano molto della Libia del lavoro che si sta facendo compreso il contatto che esiste sia con la nostra intelligenza che con i nostri Stati maggiori ma in realtà è un lavoro che va avanti da mesi in questi ultimi tempi c'è una maggiore preoccupazione è determinata dalla possibilità di espansione del da esce in Libia che subendo sconfitte rilevanti in Iraq Insiel la pensa di spostare il proprio campo di intervento in Libia cioè un aumento della preoccupazione ma lavoro comune era cominciato da più
Di un anno ecco dei tout do questo vogliamo parlare con Francesco Bignardi anche coordinatore della Rete disarmo buona sera Frecciabianca
Guaccero era allora anche in casa ne pensate voi di
Questi due fronti più in generale insomma dell'impegno militare italiana
Dobbiamo a mio parere differenziare le cose perché da un lato ci sono altri
Capiti citato indicato dalla Libia il caso dell'Iraq e dall'altro c'è il senso generale degli interventi militari
Partiamo da questi ultimi quando noi sentiamo discutere strategiche di politica estera solo di politica militare
Sembra sempre che non ci sia la memoria sei per cento perché quello che succede oggi le problematiche che bisogna affrontare a livello internazionale oggi siano
No e un giorno per caso tutto un cavolo
Purtroppo no purtroppo situazioni infine la situazione in Libia circa l'Iraq
Perché non c'erano i cani stando vi ricordo che i talebana non molto più territorio sotto controllo oggi che il due mila e uno sono figlie dell'intervento militare degli ultimi quindici anni sono figli di un mondo che ha scelto
In questo millennio di aumentare in quindici anni del cinquanta per cento del proprio li militari è aumentato a dismisura gli interventi militari
Quindi cercare di riproporre lo stesso modello di intervento per cercare di sanare un problema che invece è nato da prima dell'intervento
Quanto meno ci sembra
Particolare e quanto meno che non se ne parli in meno che non si intensi nemmeno ad altre situazioni per risolvere problematiche questo è il primo commento che mi sento di fare a livello generale
Secondariamente mi sembra che invece
Tutte le notizie che sono usciti questi medici sull'Iraq e poi adesso sulla Libia dimostrino una certa difficoltà del Governo lenti a gestire tutta la partita perché queste fughe di notizie di Curia appunto avete periferiche e realtà su l'ordine del giorno già qualche minuto settimana fa vi ricorderete il Corriere che uscirò sull'opportunità o la possibilità
Di dispiegare dei nostri aerei in Iraq eccetera allora il fatto che ci siano queste cui notizie non depone
A favore di una gestione
Sicura e certa e soprattutto mi sembra che molto le cose vengano fatte un poco navigando a vista cercando di capire quello che succede quello che ci viene chiesto Fina a qualche giorno fa sembrava che è appunto l'Italia dovesse prendere in mano la situazione in Libia per prossimità territoriale per ragioni storiche adesso invece su richiesta degli Stati Uniti in particolare di carte che ha fatto questo giro in Europa
Sembra che noi dobbiamo impegnarci soprattutto in Iraq e che sarà lì a il nostro maggiore contingente peraltro se le cose andranno come sembra dei numeri diffusi in questi giorni saremo il primo contingente in Iraq allora
Già anche questo già anche il fatto di doversi spostare su scenari che hanno comunque ovviamente delle situazioni diverse delle la crisi e diverse fa capire come forse non ci sia un'idea vera un'idea strategica su come risolvere le problematiche
E si tenti di mettere la testa dell'intervento militare perché sia in mano quello strumento e circa il re qualcosa tanto per tra virgolette fare qualcosa
Che credo sia la scelta più deleteria non bisogna fare qualcosa a cercare di risolvere situazioni davvero
Quindi diciamo che voi sostenete che la politica militare appunto in realtà poi gestita in questo modo sostituisce un'idea di politica internazionale appunto più strategica
Qui e questo lo dicono in diverse dichiarazioni molti militari e molti che hanno avuto responsabilità ma in Italia fiscali spesso e volentieri si mandano in giro per il mondo gli eserciti perché non si ha un'idea di politica estera di politica sociale che possa andare a risolvere i problemi e quindi
Si dispiegano delle forze perché da un lato nell'opinione pubblica sembra in questo modo di intervenire in qualche modo di fare qualcosa appunto e dall'altro perché non sapendo cosa fare quanto meno civici circa di
Per costruire un fantomatico o anche reale ma magari da girando nelle portata nemico da attaccare credendo che in una maniera qualità una turistica abbattere Collevico significhi risolvere tutte le problematiche
Purtroppo non è così
E a livello e lo dimostra sembrava che il problema fosse Gheddafi e invece
Pur nella
Ovviamente la condanna di quello che era il regime di Gheddafi però
L'abbiamo varato ad hoc
Peggiorato la situazione peraltro ricordo sempre avendo fatto fare con lui fino a pochi mesi prima quindi ecco questa contino di
L'altro le posizioni questo continuo cambiare in base alle esigenze del momento e quindi anche magari a un'esigenza in tema di politica di consenso
Le proprie decisioni non è certo una cura migliore periodici c'è di più di lungo periodo che sono quelli che dovrebbero caratterizzare la politica estera del nostro
Dell'Europa in generale del mondo ecco ma più in particolare da una parte in Iraq appunto si il contingente italiano
Dovrebbe diventare il primo anche se
Viene sostenuto che non è appunto un contingente impegnato direttamente sul fronte di guerra dall'altra parte in Libia una appunto si continua a a prospettare un'operazione
Militare vere e proprie certo le ultime notizie come ricordarli sembrano cambiare un po'lo scenario Marx finora si è parlato impossibile intervento con le Italia in primo piano in in questo intervento militare in Libia e e d'altra parte però le notizie che dà esce sta crescendo in Libia queste vene pure sono verificabili in qualche modo o no
Sì certo non capisco come facciano a dire appunto nelle dichiarazioni mi i ministri e sottosegretari che
L'intervento di natura militare perché non saremo sul fronte quando i conflitti di questi ultimi anni ci ha dimostrato che non esiste più un fronte non ci sono più dure eserciti una parte o dall'altra perché è perché tutto parcellizzato perché i gruppi anche jihadisti o comunque che utilizzano strumenti
Violenti per cercare magari no un autoformazione territoriale non si sa chi sono non si sa che alleanze abbiano e tutta la mia è una galassia di gruppi e quindi come faccio a dire di essere veramente lontano dal fronte in realtà proprio la previdenza
Inizialmente Val tollerata anche nella sola idea dallo stesso Governo iracheno i militari non iracheni sul tetto sul loro territorio renderà sicuramente
L'ardire di Mosul che già è stata oggetto di attacchi Virga esce un obiettivo militare allora a quel punto non c'è più un fronte di cui parlare ci sono obiettivi militari siano citazioni che oggettivamente rendono pericolosa la situazione ma al di là di questo il problema è che non risolvono il problema ed è verissimo che in Libia la situazione caotica e credo che la ministra Pinotti dovrà aspettare molto prima che i libici che non sono d'accordo tra di loro e non si sa neanche che i Gruppi siano e che rappresentanza o rappresentatività abbiano dicano cosa vogliono forse bisognerebbe trovare una strada diversa ma fra riversa che ne abbiamo proposto mesi fa e che avrebbe forse ho portato già qualche risultato e che ne non solo non abbiamo proposto ricordo che ad esempio
Idee per bloccare dai slegate alla
Blocco finanziario dei flussi finanziari che gli arrivano blocco della vendita il petrolio in maniera illegale in maniera nascosta che loro fanno e che è veramente il sostegno principale questo tipo di
Gestione anche sulla sulla Libia dell'impastata proposta dall'ex Presidente e Amministratore delegato di Finmeccanica Panza che non è certo un pacifista un leader mista essendo stato capo della principale holding italiana degli armamenti cioè se noi non andiamo a
Per fare questo tipo di interventi e soprattutto sui nomi non andiamo a dare veramente forza alle società civili di quei Paesi che sono quelle che possono veramente far ascoltare la situazione
Perché qui non siamo più di fronte a un'università DOCUP Fioroni o qualcuno che appunto cerca di appropriarsi dalle interno di una situazione territoriale siamo anche di fronte a una problematica sociale endemica che nemmeno quelle poco se li vogliono per esempio di compatibilità e significa sono quarantacinque mila gestiva non certo i milioni per controllare il Paese
Martino scegliamo queste dinamiche se non facciamo capire le popolazioni civili devono prendersi in mano loro tutta la situazione di cambiamento dei loro Paesi supportiamo quegli sforzi che il rischio eh
Primo dell'Afghanistan dove militarmente si interviene CCT e qualcuno si avanzo si costruisce qualcosa ma un certo punto quando non ce la si fa più quando non siano più fondi o no non è più conveniente politicamente chi si ritira e come ho detto all'inizio di questa chiacchierata i talebani oggi
Hanno più territorio sotto controllo carenza di quanto emerso nel due mila uno possiamo considerare
Positiva di successo dal punto di vista anche solo militare quella con la situazione no ecco se non si mettono alla radice di qualsiasi intervento le ragioni sociali e politiche per migliorare la situazione
Sparare bombardare potrà solo peggiorare
Come ripeto come cesserà ecco in conclusione volevo però farti una domanda che riguarda un po'più in generale il movimento pacifista che lo ricordiamo insomma negli anni delle guerre balcanico ma soprattutto gli anni delle guerre in Iraq era stato un certo punto per la capacità di mobilitazione considerato la seconda
Sa a livello globale no simbolicamente era stata definita così
Oggi come oggi
Come mai quella forza così
Insomma la potente in realtà si è persa cioè come dire informazione che non dà più spazio all'argomento Signori i pacifisti oppure c'è stato insomma un insomma uno stop a quella sensibilità che cosa è successo in realtà è cosa
Appunto succede oggi insomma
Questa considerazione che anche tu fai spesso viene letta come una crisi del mondo della pace io invece mio osservatorio che insomma in questi quindici anni
Ne ha visto penale proprio in questa dinamica dinamiche leader miste non lo vedo come una questione per trasporto negativa Cerbo avere sulla capace di mobilitare molte più persone è utile però che ho visto che ad esempio come nel caso dell'Iraq non è servito a niente
Se non c'è una proposta politica se non c'è un percorso di mobilitazione su Campania uno su
Interventi nella nella dinamica politica istituzionale veramente forte andare in strada per un giorno fa magari molta scena tema forte si sia in due milioni
Ma non serve a niente se non c'è un lavoro negli altri trecentosessantaquattro giorni
Credo che
Questa difficoltà di coinvolge le persone si ha difficoltà indica non solo del momento per la pace ma di tutte le realtà sociali associative e che forse fra cui che in questi ultimi anni anche
A causa della crisi economica che ha costretto le comunità per tutti i motivi forse perché si sentono più sicure perché c'è un discorso imitazioni
Perché c'è un discorso di difficoltà economica che costringe magari a concentrarsi su come portare a casa il lo stipendio per mantenere la famiglia fine del mese qua fatto in modo che ci fosse un abbassamento complessi finivo di capacità di ingaggio di mobilitazioni su tutti i temi su vari temi
Però d'altro canto il Movimento per la pace in Italia ad esempio è riuscito in questi ultimi anni a mobilitarsi molto più efficacemente a a essere in grado di costituisse un intimo molto più forti per intervenire nel dibattito politico che quello che quattro delle decisioni
Pensiamo a
Il tema del Trattato internazionale sugli armamenti che con cui si forma perché disarmonia a metà nel due mila che dopo un percorso di anni seguito concretizzare adesso c'è un trattato in vigore ratificato che dell'Italia all'unanimità dei voti del Parlamento perché siamo al tema delle spese militari in particolare delle sue trentacinque quando ma in questo Paese un una questione legata un acquisto militare di sistema d'arma era diventata
Tale imitare importante da diventare oggetto di dibattito ai più alti livelli e andare sulle prime pagine dei giornali su gravi sulle televisioni
Quando mai è successo come ci siamo riusciti anno scorso di mobilitare oltre cinquanta mila persone per una legge dice che io popolare che chiede l'istituzione e il dipartimento per la difesa civile non armate non violenta cioè di un luogo che strutturalmente come strumento dello Stato strutture degli interventi non militari per la prevenzione o per la risoluzione dei conflitti
Certo siamo ancora lontani dall'averlo questo Dipartimento proprio settimana prossima andremo a presentare un ulteriore passo in tal senso però è significativo che Group i territori che magari non vale sui giornali magari non fanno mobilitazioni di manifestazioni punto e basta felici che a costruire questi strumenti a portare avanti iniziative continuative il con Trollo dentro delle forme di tale italiano su cui ormai abbiamo una competenza che Halilaj inoltre di quello che magari ha negli stessi parlamentare unirsi strutture governative tutte queste cose
Magari fanno meno visibilità di una manifestazione di tre milioni di persone
Ma a me
Nove non saprei anzi credo di capirlo quali siano i più efficaci queste ultime certo dobbiamo poi essere bravi ancora di più a coinvolgere le persone su questi percorsi su questi
Cammini e far capire che
La scelta pacifica di terrorista non è è questo un punto fondamentale non è una scelta di sacrificio ce lo facciamo perché siamo bravi siamo buoni Ciccio che richiamo ma la scelta di convenienza ma di come l'Italia per tutti scegliere dinamiche di disarmo di scelta di pace porterebbe un vantaggio per
Sì a un miglioramento delle condizioni di tutti e alla risoluzione dei problemi quella che purtroppo secondo noi interventi puramente militari non riescono a dare
Bene allora io ringrazio Francesco Vignali che ha coordinatore della rete per il disarmo grazie della dato disponibilità a risentirci appresso