Intervista a Stefano Crupi autore del libro "A ogni santo la sua candela" (Editore Mondadori)

Buonasera buonasera bentornati a questo spazio culturale qui su Radio radicale Massimiliano Coccia e questa sera sono in compagnia di Stefano gruppi
Casertano classe mille novecentosettantasette
Scrittore e giornalista che in queste settimane in giro sia per l'Italia in giro per librerie con il suo nuovo romanzo a ogni santo la sua cambierà edito da Mondatori buonasera Stefano
Ciao a tutti e buona sera anche ai nostri ascoltatori
Allora a questo libero insomma è il il tuo secondo adito con Mondadori il primo rigo signora Cazzin ma questa storia
Diciamo è uscito nel due mila quattordici se non erro sotto quindi ENI a stretto giro insomma i due libri
Sei un un autore prolifico innanzitutto allora a ogni santo la sua Candela è un libro
O diciamo sempre un libro bello perché generalmente ci pregiamo avendo uno spazio settimanale di fare le cose che ci piacciono quindi
Sentitamente diciamo che un libro bello
Potresti raccontarlo ai nostri era di ascoltatori in in qualche parola in qualche battuta
Allora a ogni santo la sua grande da raccontare la storia di Ernesto un ragazzo che proviene nei Quartieri Spagnoli di Napoli che riesce a laurearsi in economia e da lì a iniziare una scesa all'interno di un di un ente pubblico
Riesce a entrare in questo Ente pubblico usando mezzi dei CTE illeciti in particolar modo l'aiuto di sua madre Maristella che tesse un po'le trame esterni diciamo per fargli fare carriera stringe amicizie
Fa dei regali usa anche igiene ricatto insomma uso tutti i mezzi possibili che siano per trovare lavoro a questo ragazzo che vuole ma non ci Parsi dal mondo dal quale proviene che è un mondo comunque piuttosto piuttosto umile
Questa forza questa volontà di riscatto però chiaramente lo porterà
A incontri cioè incontrerà degli ostacoli su questo su questo percorso che chiaramente non posso anticipare perché proprio
Il libro è raccontato in modo che sia costruito con una specie di giallo anche se in realtà
Non è un giallo libero molto coinvolgente che si legge dall'inizio alla fine però perché si vuol vedere come
Come va a finire questa storia
Ecco l'idea di rifletterei in qualche modo la condizione quasi un po'la terra di mezzo del nostro Paese non c'è c'è questa
Storia che potrebbe essere come dire ambientata in qualsiasi città e in qualsiasi epoca anche storica perché ricorda fu all'inizio fai
Diciamo la una frase iniziale è una frase di Bianciardi insomma i e un po'il clima
Sembra diciamo quello di introspezione della classe media italiana di questo vulnus enorme che c'era un po'negli anni Settanta con Bianciardi con Moravia insomma ci sono un po'quelle atmosfere
Conto critiche siamo cambiati e cresciuti in questo enorme corpo di mezzo nell'arco anche letterariamente parlando nell'arco di questi venti trent'anni
Allora io credo che il mio romanzo si collochi sia all'interno del filone narrativo di cui parlare di
Nel senso che diversi autori hanno raccontato anche in Italia anche all'estero eccetera il mondo impiegatizio forse perché era insomma la scrivania di impiegato è risultato essere stesse le sento un avamposto per osservare
L'umanità in
In una determinata maniera insomma una maniera ma anche molto
Molto tranciante e i si allora cosa è cambiato io ti dico che tutto è iniziato accumulato molto materiale nella mia esperienza lavorativa ho lavorato per diversi anni
In un ente pubblico ero assunto tra una società privata a intero capitale pubblico
E la prima cosa che mi colpì quando arrivai in questo Ente pubblico cioè come società privata mi trovavo a lavorare
A braccetto con degli impiegati QBE pubblici era che tutto era rimasto come immobile nel senso che nulla era cambiato dagli anni settanta ottanta
Erano tutti impiegati che avevano superato i sessanta che aspettavano di andare in pensionamento
Mi incontrai mi trovavo lì una ventina ma rimane a contavano di un di un ente che ne aveva avuto anche trecento di di dipendenti
Nonostante l'attività fosse poi alla fine molto esiguo quindi
Questi enti in realtà impiegano un numero di impiegati un numero di dipendenti di sicuro maggiore rispetto al loro necessaria lì ci sono chiaramente intervengono delle logiche
Diverse logiche occupazionali
E quindi ti dirò io sono rimasto molto colpito dal fatto che
Poco era cambiato
Tutto era legato a vecchi schemi a vecchie logiche aziendali che non erano per nulla
Entrate all'interno di questo di questo mondo pubblico stante fosse il due mila e due insomma ci troviamo un'epoca negativamente relativamente recente
E io li ho accumulato tantissimo materiale che poi è servito successivamente a cui sono ritornato
Per raccontare quel mondo impiegatizio lì
E come fare da sfondo a quella che poi invece ha una storia
Chiaramente diversa che mette in in luce altre dinamiche non è solo la storia di un impiegato in realtà nella storia di un ragazzo che entra nel mondo del lavoro provocatoriamente
Lo fa a dice che trovare lavoro in Italia non è difficile basta semplicemente capire come funziona e come funziona funziona che in pratica per trovare lavoro in Italia bisogna mettersi
Dietro dei santi i santi sono quindi realtà non hanno nulla di negativo designer meno disastrose
Ma sono questi potenti che
Occupa una zona grigia che è una zona intermedia e io non sto parlando non ha parlato dei potentissimi
Ho parlato di questi che si accontentano
Di quelle che potremmo definire delle briciole che però in realtà briciola dopo briciola prima di tutto queste briciole
Non vengono nottate certa chi dovrebbe controllare e piano piano queste briciole diventano una montagna quindi nella loro vita lavorativa questi potenti che occupa questa zona di
Grigia
Accomunano delle vere e proprie fortune
Spesso loro stiamo parlando sempre di soldi pubblici esatto e c'è in qualche modo una crescita paritetica della storia ne discutevamo prima di accendere i microfoni
Da un lato se la dimensione pubblica dei personaggi quindi quasi una sorta di come ponte detto ad una storia di un impiegato all'interno di un corpo inerme quasi che sembra
La pubblica amministrazione o comunque l'amministrazione dello Stato in generale
E dall'altro però ci sono dei rapporti umani che costruiscono e si creano diciamo all'interno di queste pagine che poi lo rendono
Un romanzo autenticamente narrativo non solo diciamo antropologico sociale
Ecco accoppiare tutte quante queste cose miscelare le quanto è stato difficile perché spesso quando abbiamo di fronte un testo uno o quando anche siamo immersi alla nostra cultura
Letteraria quotidiana si tende forse sempre un po'a strizzare l'occhio la cronaca nono
Magari sarebbe stato come dire più redditizio in termini di vendite fare la grande inchiesta sulla pubblica amministrazione malata nel Mezzogiorno d'Italia che raccontare una storia di di di questo tipo
Oggi diciamo che secondo il mio punto di vista c'è molta confusione nel senso che va di moda questa docufiction è che in pratica appunto come dicevi tu mischia
Uno stile giornalistico con lo stile narrativo devono
Essere sinceramente alta questo genere di cose non interessano non appartengono al mio stile
Chi leggerà a ogni santo la sua grande da troverà pura narrativa e ogni idea mia della narrativa che è quella di far rientrare il lettore all'interno del dal mondo del del personaggio
Totalmente nel senso il personaggio deve essere descritto a trecentosessanta gradi elettore deve vivere per quei pochi istanti in cui legge il mio libro la vita proprio del dei dei suoi protagonisti
E deve farlo anche apprendendo la sua mentalità era accaduto anche con Cazzin ma il mio primo romanzo li avevo raccontato come era la vita all'interno dei quartieri spagnoli e all'insegna appunto di questa mentalità di
Insomma caratterizzata da un'aggressività quasi preventiva nei confronti degli altri che il termine Gazzi Maria assume
In maniera molto precisa nella chiaramente un termine
Prevalentemente campana anche in questo vecchi lo leggerà se immergere a si emergerà per un attimo nel mondo di Ernesto e di Maristella sua madre cercando anche di campo comprendere in questo modo quella che il loro modo cioè il loro modo di di pensare dovrei dire di agire che necessariamente orienta voi il il modo di di agire quindi non ci saranno troveranno assolutamente dati statistici io e neanche uno stile giornalistico ad effettuo eccetera
Ecco io leggo qualche riga proprio dall'inizio del libero che inizia il diciassette luglio con Santo Alessio protettore dei mendicanti
Dice visto dalla tangenziale il centro direzionale di Napoli sembra un anello luccicante su una mano decrepita torri di specchi svettano tra gli edifici fatiscenti che li circondano comune architettura aliena caduta dal cielo e conficcano sull'asfalto
Foderato dire a pezzi ci sono centri che scorrono i tubi trasparenti fluidi come bussolotti tra i lampi di luce che esplodono sulle pareti di grattacieli che alcuni enormi insegni pubblicitari che Pulsano
Sullo sfondo oltre il tappeto dicasi il Golfo sfocato nello Bruna di questa mattina fossa
Diciamo sotto lo stile come dire innanzitutto molto potente molto evocativo e e la prima cosa che cui Tucci punto uscire innanzitutto una data del diciassette luglio quindi un santo protettore
E paradossalmente quello dei mendicanti conclude lavoratori il diciotto marzo ma il diciamo è il diciassette luglio quindi produttore dei mendicanti e sullo sfondo c'è e questo golfo c'è questa città c'è c'è Napoli
Ecco Napoli e descritta tante volte a livello letterario da tanti la Capria dal il primo mi viene in mente
è quasi un topos letterario anche che ha insomma nelle nuove generazioni di di scrittori insomma è molto presente che Napoli è la Napoli del del tuo romanzo invece
è una Napoli complessa io credo che sia difficilissimo descrivere perfettamente è una città perché voi
Una città in continua evoluzione cambia momento dopo documento
Sicuramente il prima immagine è un'immagine di strada da lontano quindi non dentro tra le case ora tra tra i vicoli
Ed è un'immagine in cui si salta questo centro direzionale che
Tutti napoletani penso
Poco centri in realtà con la città di Napoli
Un po'perché da a aver aveva cioè avrebbe dovuto dare un'idea di modernità e poi coinvolgere in questa modernità tutta la città e non c'è riuscito è diventato un po'l'isola
Un'oasi nel deserto insomma non
Un posto o anche un po'abbandonato a se stesso e Napoli comunque ed approda comandato da questi indiscussa di tutti i miei romanzi
Io sono casertano e posso osservare Napoli ci ho vissuto degli anni ci torno spessissimo
Ho diversi amici napoletani però noto una cosa che da esterno posso guardare alla città in maniera più distaccata e qui senza quel coinvolgimento emotivo che inevitabilmente potrebbe pregiudicare il mio giudizio
E quindi la guardo Eda osservo sicuramente una città
Che può suscitare in cui possono inventarsi tante storie
E questo è forse la cosa che che mi piace di più questa essere anche a metà strada tra l'Europa l'Africa questo essere
Molto cioè per mena può dirmi Napoli mi dà un'idea di movimento di movimento e anche per un io credo che per un creativo nascere a Napoli sia una
Una del più grandi fortune che ha qui possa
Insomma spirare perché
Effettivamente Dida ti dà quella missione in più su sulle cose e ti permette di raccontare tanto insomma tanti episodi tante vicende
Ecco il nel libro diciamo c'è anche la descrizione a mio avviso antropologica di una famiglia meridionale
In cui la madre è un po'quella che dalle carte insomma c'è la nostra diciamo paradossalmente
Spesso si vara il sud patriarcale però in questo romanzo è è la madre che diventa motore diciamo un po'di tante cose sì forse al sud più che al nord però io credo che un po'una cosa che riguardi tutta tutta l'Italia
I la mia aspirazione era proporrà contare un'italianità
Nel senso che Napoli può essere oggi vista come un pochettino
Insomma uno specchio dell'Italia dell'Italia di oggi
E i anche più di altre città devo dire la verità e questo rapporto madre e figlio è una cosa che mi ha sempre interessato nel senso che ciò che colpisce di più della madre napoletani la madre italiana
E questa sua tendenza esserne nei confronti del figlio estremamente protettiva e aggiustare anche superando quello che è il confine tra bene e male nel senso che tutto ciò che fatto figlio proprio in nome dell'amore quindi a fin di bene in realtà qualsiasi cosa faccia tuo figlio è giusta
Quasi a chiunque si schieri contro tuo figlio sta sbagliando perché tu figli ha sempre ragione questo è un atteggiamento che io noto nell'edema dei napoletani ma noto in non molto moltissime
Madrid madri italiane non voluto un po'indagare questo sì forse anche un retaggio generazionale cioè diciamo noi forse una generazione la la viviamo
Probabilmente sì probabilmente una cosa che riguarda forse più la nostra gente sei geologi remare riguarderà più
E poi si dice questa estrema protezione nei concetti le le firme dei figli che forse hanno bisogno oggi giorno di essere protetti dai genitori proprio perché
Con quel mondo si è reso anche diventato anche più complicato rispetto a quello
Insomma che hanno vissuto loro anche se vivevano in condizioni forse di mani di estrema povertà però c'era una era tutto più semplice più più schematico rispetto adesso dove invece
La complessità la fa da padrone vorrei ritornare però voi su un aspetto in sede di cui abbiamo parlato prima di Napoli si in questo libro ci sono c'è questa
Questo insomma questo mix tra santità intesa come appunti Santi Santi veri quelli sta risulta la diaria il calendario
E questi Santi invece che sono terreni questi potenti questa religiosità è un aspetto che riguarda Napoli in toto
Nel senso che sola Napoli ne sappiamo che
Tutti sanno che a Napoli si festeggia io non ho astici non si festeggia compleanni
Perché molto semplice abbia prima c'è un retaggio chiaramente culturale c'è viene dalla Controriforma quindi a
è tutto legato a una né poca passata però è anche il fatto che comprende anche legata anche al fatto che il compleanno è sempre triste ricordarla Rinaldi una certa età nessuno vuole ricordare il compleanno e pochi poi alla fine se non ricorda se mentre i familiari invece i santi legarsi implicare il proprio nome la propria persona un santo ha sempre qualcosa sempre qualcosa che è un po'chiedeva
Primo perché in molte un altro aspetto fondamentale è quello che se lo ricordano tutti certe cioè nel senso che serve a stringere anche un un risvolto pratico perché serve a stringere tutte quelle relazioni
Tra persone che poi alla fine ti potranno tornare utili quindici si mischia totalmente Sacrofano nel senso si utilizzano questi
Questi insomma io no ma astici per stringere voi questa rete di di relazione tra persone che occupano posizioni di potere più o meno alto
Beh sì diciamo è una caratteristica c'era appunto uno studio un c'era un vaticanista che raccontava di
Di quanto sia simile questo aspetto e tanti altri aspetti della religiosità di Napoli del sud Italia in alcune zone con quella sudamericana c'è una fusione diciamo molto ampia su su questo
E nel libero diciamo questo costituisce un libro ricco di atmosfere poi commerciale
La cosa che che mi ha colpito e anche che
In qualche modo al momento che inizia sfogliare quelle pagine dall'incipit che abbiamo letto ma a pagina nove insomma del Centro direzionale però il libro è tutto così c'è un libro che ci accompagna verrei a per le strade per le strade di questa storia
Anche questo è un elemento narrativo importante perché oggi forse recita sono troppe complesse che
Si fa anche a meno di scriverle certe volte invece diciamo forse hai fatto quello
Che Calvino diceva insomma non è descritto tanto la cita mai deserto a cui si oppone a questa città insomma un'altra cosa che che che mi ha colpito molto
è stato il fatto che
Gli eventi che riguardano i protagonisti all'interno di questo romanzo sono sempre degli eventi che lasciano delle tracce cioè nel senso si portano dietro delle cose appunto come un santo
Al suo martirio la sua morte li porto io ero un altro pezzo della sua storia
I lutti le le cose che avvengono fanno parte del DNA c'è Tura conti dei personaggi che non nascono con la pagina in cui vengono
Diciamo trovati da lettore si si sente che c'è una storia antica quindi ecco da dove vengono questi personaggi perché poi la domanda
Allora con lo scrittore quando scrivo una storia cioè inevitabilmente nella sua testa vengono tante cose nel senso che
Si si pesca un po'da quello che il tuo vissuto poi si si richiama sopra e molto spesso anche personaggi nascono in questo modo
Io cerco sempre di descrivere i personaggi per alcuni studi loro casa tratti caratteristici che poi
Molto spesso si prendo dalle dalle persone che ha incontrato nella nella mia vita e i poi chiaramente l'iter di un romanzo
Anche può essere anche difficile può essere anche pieno di ostacoli nel senso che molto spesso si
Chiunque scrive sa che ci si può capitare di bloccarsi a Udine in prossimità di un nodo da RAI narrativo è di avere di far dove necessariamente far passare del tempo mega vi dà l'esempio di bloccarmi anche per delle settimane e poi trovare una soluzione che era lì dietro isolando dietro l'angolo e e andare avanti quindi in realtà
è molto difficile dire da dove
Provengano è chiaro che per alcuni alcuni personaggi che sono ben chiari censo la cosa esatto so da dove provengono molti che hanno letto il mio romanzo drammi amici
Spesso hanno riconosciuto degli astri diritti no hanno riconosciuto sicuramente del del vissuto
C'è molto della mia esperienza lavorativa ma non solo c'è anche molto della mia esperienza di vita nel senso che
O un o dei genitori che ad esempio
Sono delle fonti fonti del ministero libri di storia nel senso che mi ricordano e forse dal libro poche proviene la mia voglia di di raccontare di di di descrivere del del delle vicende eccetera
Ho degli amici che sono scrittori anche loro e quindi anche da lì
La sempre da cioè mettersi del confronto poco anche generare spinge la la propria immaginazione verso alcuni punti rispetto ve verso altri
Ecco un'ultima domanda alla sia in questo libro che nel primo libro cazzi ma c'è questo elemento molto forte che il lavoro per Tenco che modo è come dire una sorta di
Di architrave un po'della tua Marrazzo ne esce in cazzi ma diventa in qualche modo l'unica cosa che può salvare tutto quel mondo complesso fatto di criminalità camorra cose
Gioventù che si perde da quel destino già scritto qui diventa in qualche modo
La metafora la narrazione per raccontare un mondo e tanti mondi
Perché per temi così importanti lavoro per alcuni importantissimo l'amore però perché più diciamo possiamo dire che lavora e non dai questo significato così rivoluzionario modo
Sicuramente il lavoro è un argomento centrale secondo me secondo me nel lavoro c'è la soluzione di tanti problemi sociali che ci affliggono e lì il vulnus che dobbiamo affrontare che si deve affrontare quindi i miei libri hanno loro una loro carica
Sociale nel senso descrivono dei dei
Dei micro Cosmi sociali che comunque ruotano intorno al lavoro e questo e questo è vero perché
O assisto soprattutto nel territorio in cui mi trovo anche a fare il giornalista a degli scenari lavorativi che comunque sono davvero davvero tragici davvero drammatici
E oggi credo che sia quello il problema centrale italiano
è chiaro che poi si ci sono altre cose importanti l'amore e la famiglia quelli che centra quelli hanno un altro riguarda un altro ambito totalmente diverso da quello che poi
Nella
Ad esempio la la la crescita di un di un ragazzo che proviene da un migliori Gini che per esempio vuole emanciparsi da quelle che sono le le sue umili origini se a questi per esempio nel primo libro raccontavo
Questo mondo di ragazzi questo mondo di adolescenti che non hanno un'occasione che sia solo una per potersi
Insomma slegare da quel da loro da questo loro destino di di criminalità o di di delinquenza credo che
Risolvendo il problema del lavoro risolvendo parte del problema del lavoro
Gran parte dei dei problemi collegati sarebbero insomma di più facile soluzione
Allora
Noi ringraziamo Stefano gruppi per essere stato qui con noi insomma sarà un febbraio denso di presentazioni insomma sono già è stanco oggi io mi sono in giro per l'Italia poi sottoposto stampare passato dove perché aveva esagerato soltanto il passo ha da tempo speriamo che mi assiste in questo giro di presentazioni sì sarò oggi sono a Roma
Poi sarò in Calabria sono in Puglia sarò in Sicilia insomma se dobbiamo fare qui a Roma colto Santo che un pro domo attinenza ed aderiamo alle ATER per
No per fortuna mi stanno insomma il libro sta andando molto bene io sono contento anche il primo è andato bene e questo mentre il primo erano io sono esordiente che non ha
Insomma non non vengo dal mondo editoriale quindi Yalta erano sono totalmente nuovo a questo genere di cose anche se scrivo da
Da più di vent'anni
E stranamente per questo libro sono molte delibere che mi richiedono sono aumentate di beni richiedono rispetto al al primo quindi sta girando molto di più e
Non posso che essere contento viene emisi Santi hanno anche una funzione come dire protettiva SNAM Rete ferroviaria continua a far la bene noi ringraziamo Stefano globi ricordiamo ogni santo la sua grande la Mondadori meno inciso in chiamo alla prossima settimana ne vi auguro un buon proseguimento di serata nelle frequenze di Radio Radicale