La povertà a Roma: dall'emarginazione alla solidarietà nell'ambito del Sinodo di Roma

Allora vi ringrazio di essere intervenuti ringrazio il cardinale piedi essere voluto intervenire a portare il suo saluto è questo l'ultimo capitolo della confronto con la città che è stato annunciato dal cardinal Ruini nella lettera del trentun gennaio ed è un confronto che si è svolto come avrete in parte seguito comunque visto anche sui giornali attraverso i temi della comunicazione dell'università della sanità dell'idea stessa di Roma del lavoro dei giovani e oggi si conclude a con la povertà nell'emarginazione
La conclusione che noi siamo gli ultimi
Un fatto casuale però è forse significativo
Perché e sembra quasi che il cammino verso l'incontro sinodale del trenta maggio culmini con questo nostro seminario cioè con un seminario dedicato al prossimo povero
Che sta al centro delle attenzioni della chiesa e che dovrebbe essere centrale anche nella considerazione della società civile
La nostra città diceva il cardinale Ruini nella lettera e complessivamente ricca ma soffre ancora di aree di acuta povertà materiale e di situazioni di difficoltà che colpiscono principalmente gli immigrati gli immigrati i barboni i tossicodipendenti i nomadi gli ammalati direi
E di amore preferenziale per i poveri che una delle tre vie privilegiate Palmer insegnante
Del Vangelo della carità insieme con l'educazione dei giovani anche questo è stato oggetto di un seminario e con la presenza responsabile dei cristiani nel sociale nel politico fuori il senso di tutto il confronto con la città
Di amore preferenziale per i poveri torna a parlare l'episcopato nell'ultimo documento dell'Assemblea che tra l'altro è specifica il cammino del Vangelo della carità è solo aperti occorre passare dalla presenza e attività di carità nella chiesa alla presenza e attività di carità della chiesa
Questo ideale percorso investe il ruolo dei cristiani nelle opere e nei diversi luoghi in cui si svolge la loro attività
Ma se sostituiamo il termine carità
Con il termine solidarietà
Vediamo chi investe contemporaneamente il ruolo dei cittadini anche essi sia nelle opere sociali che nelle altre sedi di lavoro o più in generale di vita
Siamo quindi qui a doppio titolo
E siamo qui per presentare alla totalità della città una sua farse quella dimenticanza dimenticata o meglio ignorata perché prendendo a prestito un concetto dell'ultimo libro di Gabriel
Siamo in presenza siamo una società e tutte le società evolute sono in questo stato stadio
Siamo in una cultura dell'appagamento oggi i privilegiati dal punto di vista economico e sociale costituiscono la maggioranza
Ed è una maggioranza che determina le scelte di politica economica e sociale
Scelte che non sempre sono ispirate una chiusura della solidarietà
Che necessariamente comporta sacrifici in favore dei più deboli se si vuole investire di più in politiche sociali sediamo tutti le varie tensioni le varie polemiche ogni volta che si deve intervenire in materia
Di economica per il rientro rispetto al deficit pubblico perché spesso sentiamo più spesso parlare di tagli alla spesa sociale che ti amo
Abbiamo cercato di quantificare questa parte di città dimenticata
Soprattutto abbiamo cercato di qualificarla
è importante sapere quanti sono i poveri ma per intervenire e specialmente per prevenire le cause che provocano povertà ed emarginazione e soprattutto importante sapere chi sono i poveri e perché sono poveri
Non ci interessa o ci interessa solo relativamente la povertà fenomeno statistico
Si interessa alla povertà reale cioè il fenomeno umano sociale ed economico
Per questo abbiamo voluto impostare documento conduttore del seminario ringrazio iscritta e i suoi collaboratori per il lavoro veramente immane che hanno fatto in pochissimo tempo potendo contare su pochissime
Dati pochissime conti ufficiali abbiamo avuto impostare il documento conduttore del seminario principalmente su un versante quello della domanda
Abbiamo cioè cercato di rivelare a noi stessi quali sia a Roma il volto del povero
Ci sarebbe stato facile forse anche gratificante
Esporre la lunga sequenza degli interventi delle libere iniziative assistenziali in grandissima parte sono di ispirazione cristiana o allineare cifre Cizio cifre sul volontariato sull'attività parrocchiali sulla presenza nelle frontiere del viso non lo abbiamo cercato la situazione delle risposte organizzate sarà poi oggetto di un ulteriore convegno che anche al di fuori del Sinodo faremo come Consulta ecclesiale delle opere caritative e assistenziali per presentare i dati dell'indagine che come Consulta abbia condotto in tutta Italia e che ha interessato quattro mila ottocento istituzioni che sono state raggiunte da decine e decine di Schede confrontate direttamente attraverso noi e poi elaborato quindi il problema della risposta organizzata lo affronteremo indica una diversa sede
Nello stesso tempo però non abbiamo neanche voluto analizzare qui i bilanci nazionali e locali
Che pure costituiscono l'indice di attenzione della società verso i più deboli un indice che è bassissimo
Dedichiamo a interventi di protezione sociale circa il venticinque per cento del prodotto interno lordo e siamo su uno o due punti al di sotto della media europea
Ma soprattutto il lato negativo è dato dal fatto che solo il meno del due per cento del prodotto interno lordo riguarda spese assistenziali
Di questo meno del due per cento circa il novantasette per cento e il rigido come spese
Ed è categorizzato in interventi per lo più economici in favore di anziani invalidi pensionati guerra superstiti chiesti gestiti prevalentemente su base nazionale quindi lo spazio il prodotto interno lordo dedicato ai servizi socioassistenziali il minimo
è un impegno del tutto insufficiente che non migliora se ci si sposta sul piano locale
La spesa assistenziale è compresa tra lo zero virgola cinque e l'uno virgola cinque del Milan si regionali
Ci sono fortissimi residui il che vuol dire incapacità di spesa
L'intervento per le famiglie e praticamente inesistenti
Ma nell'economia del Sinodo non volevamo fare un convegno di analisi macro economica dei bilanci pubblici questo aspetto però sarà certamente recuperato nel prosieguo del cammino del Sinodo
Perché siamo consapevoli delle grandi scelte
Che dalle grandi scelte di bilancio dipende poi l'effettiva copertura dei bisogni dei più deboli
La cultura della solidarietà si gioca anche nelle scelte politiche nazionali regionali comunali e suo grande di attuazione viene fotografato nei bilanci
Avremmo però rischiato di generalizzare e di sfuggire alle nostre responsabilità qui oggi a Roma
La nostra scelta sia invece orientata direttamente sui poveri a Roma abbiamo cercato di presentare la città con gli occhi loro abbiamo cercato di contarli di conoscerli abbiamo cercato le situazioni e i percorsi l'umanità la civiltà la cristianità di Roma si misura su di loro non sulla grande maggioranza degli appagati
Conoscerli meglio vuol dire amarli ma concretamente questo e il filone che abbiamo voluto seguire idealmente non so se poi ci siamo riusciti si vedrà alla fine
Nel preparare questo seminario nel distribuire gli inviti e oggi nel parlare
Come organizzazione del del convegno come avrete già visto nel programma
Pregheremmo adesso il cardinale di portare suo saluto e poi professor scritta illustrerà il documento che voi avete tutti quanti nella cartella e quindi ci saranno gli interventi programmati come avrete visto dal programma è una specie di dialogo tra noi che abbiamo cercato di sono contare conoscere i poveri e le istituzioni pubbliche organizzazioni private che possono dare sia una risposta sul lato specifico sia portare una proposta dalle dalle rispettive posizioni
Io dire quindi di cominciare i lavori devi prego il cardinale
I poveri negli ultimi sono una realtà di Roma anzitutto di Roma come delle altre grandi città e non solo delle grandi città
Oltre che essere una realtà di Roma e prima ancora sono nostri fratelli
Era quindi di indispensabile che uno dei seminari
Prende sei i poveri gli emarginati gli esclusi come il suo specifico punto di attenzione e di riferimento
Come ha detto il dottor Giordano cronologicamente ed ultimo dei sette seminari ma moralmente è il primo possiamo dire che si verifica qui così in maniera metaforica la parola del Vangelo gli ultimi saranno infine Primo per la nostra attenzione primo per quell'impegno preferenziale che dobbiamo aprire verso i poveri primo quindi nella quadro complessivo del confronto fra Chiesa e città sappiamo bene che l'attenzione ai poveri la solidarietà e la condivisione con loro
Fondamentale il motivo di credibilità per l'azione per la presenza della Chiesa in Roma ed un sollievo
E ringraziamo il Signore perché sotto questo profilo molti
Motivi molte garanzie di credibilità possono essere fornite però insieme a motivo di credibilità e anche motivo di esami di coscienza
Motivo di esame di coscienza per tutti noi motivo d'esami coscienza per la Chiesa di Roma e come dirò per la città
Esami di coscienza per quello che si fa
E credibilità anche per quello che si fa ma anche per quello che non si fa per quello che non si riesce a fare che talvolta si omette di fare in questo contesto iniziale vorrei dire una parola di particolare ringraziamento al dottor Maurizio Giordano che ha coordinato questo seminario a monsignor Luigi Di Liegro
Il direttore della Caritas che ha seguito i lavori al professor scritta che appunto fra i collaboratori che hanno speso questa così impegnativa relazione che anch'io ho già avuto in visione e che certamente come sentiremo di grande interesse e di grande concretezza
Ma vorrei ringraziare anche tutti coloro che interverranno e tutti voi che siete presenti speriamo antiche
Proseguendo il seminario anche IPAB verso orari più consueti numero dei partecipanti di uno dei presenti possano anche crescere questo delle della povertà delle povertà e veri delle varie forme di emarginazione eccetera
Direi che è un tema principe di collaborazione e possiamo dire anche di unità per la città di Roma collaborazioni unità fra le diverse matrici ideali che spingono a impegnarsi su questo terreno collaborazione anche fra il pubblico e quello che i bianchi viene chiamato il privato sociale
Se c'è un campo nel quale dovremmo veramente essere capaci tutti di lavorare insieme è in primo luogo questo
E come già accennava allora e anche questo è la materia per un esame di coscienza veramente comune della città
Sarebbe un risultato importante del seminario se il seminario apre avessi unico
Provocare la città la gente di Roma a una maggiore attenzione come e anche un certo quali esami ricco di se stessi sotto questo profilo
D'altra parte insieme l'esame di coscienza comune credo che possiamo parlare che dobbiamo parlare di una progettualità concorde cerca e anche il seminario può aiutare può facilitare il crescere di una progettualità concorde a favore della sofferenza e del emarginazione
Naturalmente alla base per esami di coscienza della progettualità ci deve essere la nostra volontà nostra volontà afferma in un'asta bontà impegnata non effimera ma costante
Questo è l'auspicio io vorrei fare a giudizio il seminario e anche la preghiera che vorrei rivolgere al Signore Porter questo nostro settimo seminario del confronto con la città
Ringraziamo il cardinale e cominciamo con la relazione del professor stretta
Ma io volevo fare intanto due ringraziamenti e due brevissime avvertenze ringraziamenti vanno intanto al cardinale per aver voluto aprire questo confronto sulla città e averci dunque dato l'occasione enti un'analisi del fenomeno della povertà allora era sfuggito ad una sintesi più o meno globale si era invece incanalato in mille rivoli di analisi spicciole che poi non riuscirono di fatto a catalizzare assi a tre casi in una visione complessiva
Abbiamo cercato di ottenere questa visione che ci sia riuscito o meno questo stavo giudicarlo il lavoro comunque ancora provvisorio i secondi ringraziamento va ai miei collaboratori che figurano nella testata della relazione che avete nella cartellina
E ti ringrazio e senza i quali questa relazione non sarebbe stata possibile
E vengo dunque alle due brevissime avvertenze
Una è questa e come già ha detto il dottor Giordano non è questa una relazione che tocca gli aspetti della domanda e dell'offerta cioè dei poveri di coloro che i poveri assistono se non marginalmente
Evidentemente questo aspetto figura traspare tra le righe come poteva non trasparire tra lei e quando poi di fatto
Molto spesso come dirò i poveri li incontriamo soltanto licenziamo soltanto ai cancelli dell'assistenza quindi questo aspetto rimane però non è un aspetto che è trattato nella relazione
La logica di questo incontro è proprio quella di mettere a confronto da un lato una diagnosi quanto più puntuale possibile
Del fenomeno della povertà e dell'emarginazione sociale a Roma con le risposte istituzionali qui ci saranno rappresentanti in grado di fornire indicazioni e valutazioni in merito a questo aspetto
Un ultimo aspetto ultima avvertenza
Per chi avesse avuto l'occasione prima di trovare e poi di vedere
Questo pezzettino di carta praticamente invisibile pezzi francobollo
Io volevo appunto dire che nella relazione sono rimasti alcuni piccoli errori sono errori di carattere formale che provvederemo poi a mettere a punto qui appunto in questo foglietto c'era una piccola errata corrige
Sì sarebbe qualcun'altra da fare e me ne scuso spero che nella seconda edizione di questo rapporto che mi auguro possa diventare intanto forse un volume immediatamente poi in secondo luogo un rapporto suo disagio e la povertà a Roma un rapporto periodico
Che si possa in qualche modo discutere con scadenze
Annuale
Allora io
Ho qualche difficoltà a capire da che parte devo andare vi dico subito perché perché il rischio che corrette della corrente voi più di me evidentemente quello che qui si faccia notte stasera
Perché la relazione estremamente lunga e quindi non so bene che parte essa sacrificare c'era per la parte di premessa che molto probabilmente posso lasciare benissimo dove sta cioè nella cartellina
E che mi limito a riassumere soltanto per brevissimi grandissimi cenni cioè il fatto che
C'è un punto di partenza al punto di partenza e il dopoguerra il punto di partenza della grande inchiesta sulla miseria in Italia che il Parlamento Maroni cinquantuno cinquantadue e che in qualche modo io prendo come punto di avvio punto di riferimento punto di comparazione
Della situazione presente
Allora la povertà stava su un livello
Patologico del ventiquattro venticinque per cento secondo ciò che si voleva considerare come tale la povertà un concetto ambiguo un certo sfuggente è un concetto che ha confini molli difficile fermarlo in un certo momento in un certo punto
E la situazione attuale è chiaro che allora siamo in una fase di ricostruzione l'Italia ancora risente delle piaghe delle ferite della guerra
E l'economia non si è ancora avviata e stenta ad avviarsi vi sono tassi di analfabetismo ancora patologici da terzo mondo vi sono situazioni di miseria e di fame
Che sono estremamente preoccupanti il divario tra Nord e Sud sembrava incolmabile e forse tale ne è rimasto quindi la situazione era piuttosto grave da allora son fatti moltissimi passi queste cose sono dette un po'meglio nella mia relazione
Son fatti moltissimi passi
Ma sarebbe vano tentare di rincorrere adesso un confronto tra l'oggi e ieri per il semplice motivo che le società cambiano
Le società sono qualcosa di immobile continuamente cioè cambiano gli standard cambiano cioè i criteri di riferimento cambiano cioè i parametri attraverso i quali si misurano queste cose
Ciò che era tollerabile allora non è più tollerabile oggi evidentemente quindi il conto lo devo fare a bocce ferme con la situazione attuale e non con un confronto con il passato quindi questa parte
Possiamo in qualche modo liberarci però c'è un cenno che val la pena di fare forse del fatto che ad un certo punto intorno agli anni
Metà degli anni sessanta e poi anche dopo negli anni settanta e ancora negli anni Ottanta
Ad un certo punto c'è quella che si chiama la riscoperta della povertà cioè la riga la povertà che sembrava in qualche modo accantonata in quella società che
I sociologi politici avevano celebrato come la sua età dell'abbondanza e dell'affluenza dell'opulenza forse anche vistosa eccessive pacchiana talvolta in questa società qualcuno ad un certo punto meritatamente riscopre l'esistenza della povertà e dell'emarginazione
E se non della povertà economiche inizialmente quantomeno del disagio quanto meno dell'esclusione
Dell'esclusione sociale e che questo aspetto in qualche modo mette immediatamente cioè guardare alla Società da questo punto di vista usando queste lenti mette in rilievo immediatamente delle contraddizioni
Si capisce allora che tutte quelle titolari di età cioè tutte quei diritti che la società ha attribuito nel frattempo gli individui non sempre sono realizzati spesso rimangono sulla carta spesso rimangono delle potenzialità e senza realizzazione di diritti non c'è effettivamente uguaglianza
Non c'è effettivamente
Benessere
E questa grosso modo è la cornice nella quale si muove la premessa di questo discorso che andrebbe fatta probabilmente meglio di come io sto cercando di massacra la però altri abbia ripeto per ragioni di tempo ebbene forse dettaglio questo aspetto e cominciamo quindi con la conta entriamo nel merito delle cose cominciano a contare i poveri perché la relazione Stephen due aspetti come
Credo abbia già detto prima Giordano
E cioè un aspetto riguarda la povertà come fatto economico un altro aspetto riguarda l'esclusione sociale o se volete il disagio ed emarginazione sociale solo due aspetti che bene tenere distinti per ragioni che poi dirò
Prima di fare la conta dei poveri occorre fare una piccola breve premessa sul metodo
Assumo con la misura della povertà altra parte un criterio diffuso mai a qualunque livello che è un parametro usato dalla cella l'OCSE ed altri istituti internazionali
Una misura relativa della povertà
E precisamente si considera povera
Una famiglia
Di due persone
Il cui reddito mensile è inferiore od uguale alla metà del reddito mensile medio
Del totale delle famiglie che hanno lo stesso numero di componenti in pratica misuriamo reddito la famiglia italiana di di due persone aperta la convenzione poi si modifica con dei parametri opportuni lo dividiamo per due
Tutte le famiglie che hanno un reddito inferiore a questa soglia uguale a questa soglia sono considerate povere
è un criterio arbitrario è un criterio come un altro se ne potrebbero scegliere moltissimi altri non cambierebbe in fondo per anche è un parametro di misura infatti che la povertà molto probabilmente in questo modo misuriamo la diseguaglianza e che già tanto
I dati sui quali si basa questo rapporto che avete in cartella
Sono quelli dell'indagine sui consumi delle famiglie italiane eretiche che conduce l'Istat attuali annualmente i dati disponibili gli ultimi disponibili si riferiscono alla rilevazione del mille novecentonovanta non credo che le cose siano molto cambiate semmai c'è stato forse un dire peggioramenti
A quella data il reddito mensile di una famiglia di due persone era pari a due milioni e trecento mila circa
Di conseguenza se seguiamo il metodo che sopra indicato
Ci sono considerate povere quelle famiglie di due componenti che disponevano di un reddito medio inferiore o uguale ad un milione cento ottanta mila lire
Applicando poiché le scale di equivalenza che tengono conto del fatto che una famiglia di tre persone non consuma tre volte una persona sola è una dei quattro non consuma due volte due persone e così via per ragioni che gli economisti chiamano di economie di scala
Si arriva a stabilire che una famiglia di una persona e povera se ha un reddito inferiore alle settecento otto mila lire al mese
Una di tre persone quale dei due ho già detto e povera se ha un reddito inferiore a un milione e mezzo e così via per famiglie di maggiori dimensioni
Evidentemente l'adozione di questi parametri può essere oggetto di discussione
Ma occorre precisare che appunto come dicevo prima questo è soltanto come misura di tipo convenzionale
Secondo l'indagine Istat nel novanta
Sono in condizioni di povertà in Italia con questi parametri che ho appena indicato due milioni settecento mila Ruffini famiglie italiane cioè circa il tredici virgola due per cento del totale delle venti milioni cioè di famiglie
La povertà tuttavia non colpisce queste famiglie nella stessa misura
Ad essere maggiormente interessate al fenomeno della povertà sono soprattutto le famiglie composte da quattro o più componenti il che ci offre già un primo elemento di riflessione sull'assenza di una politica sociale a sostegno dei carichi familiari
Del resto credo che sia ormai noto in Italia la politica familiari e più volte l'ho detto anche sedi internazionali
è una politica parlata di quanto non sia una politica città
E questo è facile dimostrarlo basta prendere a riferimento i parametri degli aiuti
Rivolti alle famiglie dagli altri Paesi europei io faccio parte esso da Torino sulle politiche familiari europee queste cose sono di dominio pubblico ormai e basterebbe anche però per rendersi conto di come stiano le cose
Prendere a riferimento gli assegni familiari che sono poi l'unico provvedimento economico che si rivolge alle famiglie bene soltanto il quarantanove per cento quindi meno della metà di tutti lì
Prelevamenti fatti sulle buste paga e destinati agli assegni familiari vengono di fatto poi erogati come assegni questa la proporzione basterebbe questo per capire
In qualche modo come stanno le cose ma veniamo alla situazione che ci interessa più direttamente cioè la situazione di Roma a Roma nel novanta stessa data vi erano un milione duecento ottantacinque mila famiglie di queste secondo i parametri che ho indicato prima erano povere cinquantasette mila ovvero il quattro virgola quattro per cento del totale
E poco e tanto ecco non avrebbe senso dare una risposta globale a questa domanda intanto perché si tratta di famiglie e non di persone se considerassimo le persone arriveremo a circa oltre duecento mila famiglie
Quindi quasi l'intera popolazione della più popolosa delle circoscrizioni di Roma che la quarta Monte Sacro Tufello Bufalotta
Il che significa che circa il sette per cento della popolazione romana
Si trova in condizioni di povertà sempre ripeto rispetto a questi parametri
Comunque lo si giudichi in questo sette per cento rimane un dato tutt'altro che confortante e tutta mia se lo paragoniamo onestamente al dato medio nazionale
Occorre concludere che a Roma la povertà nel senso inteso incide immagino in misura piuttosto inferiore rispetto al resto del Paese
Questa conclusione del resto può essere confortata anche da altre considerazioni
A Roma per esempio si concentrano il sei e rotti per cento il sei virgola due per cento di tutte le famiglie italiane eppure famiglie povere
Della capitale sono soltanto il due virgola uno per cento sul totale come dire che la diffusione della povertà a Roma e meno che proporzionale alla consistenza della sua popolazione
Evidentemente presto per cantar vittoria innanzitutto resta da vedere quali sorprese ci riserva poi l'esame di quel caleidoscopio dell'emarginazione che io tratto nella seconda parte della relazione
E in secondo luogo prima di trarre considerazioni o conclusioni affrettate occorre gettare lo sguardo dentro il problema dalla povertà esaminarne le dimensioni secondo determinate caratteristiche delle famiglie
E cominciamo
Dal numero dei membri delle famiglie a Roma
Stando ai dati che ho raccolto la povertà interessa in misura assolutamente trascurabile famiglie di un solo componente solo lo zero virgola otto per cento
Rispetto ad una media nazionale il dato è un prodotto impressionante lascia pensare che vi siano qualche Errore di rilevazione forse di campionamento del dodici virgola cinque per cento e al quattro virgola otto del Lazio
Quindi sembra che le famiglie di una sola persona a Roma non sia non versa in condizioni di povertà ma su questo dato occorre tornare immediatamente
La situazione cambia quando invece consideriamo le famiglie composte da un maggior numero di di persone in questo caso
Siamo in situazioni che progressivamente divento sempre peggiori rispetto
Agli altri elementi di confronto in particolare rispetto a settentrione e all'Italia centrale le famiglie cinque persone famiglie di sei persone a Roma non saranno forse tantissima comunque ci sono
Sono in condizioni peggiori di quanto non siano le famiglie della stessa numerosità presenti in Italia settentrionale e centrale evidentemente il Mezzogiorno presenta invece una situazione che rispetto a Roma e notevolmente peggiore
E non c'è bisogno di ulteriori aggettivi per qualificare andiamo avanti con questo tentativo la maggior parte delle famiglie povere sono quelle che hanno capofamiglia maschio e questo in fondo non è una sorpresa per molti aspetti tenuto conto che la prevalenza di queste famiglie a la famiglia maschio
E inoltre un altro aspetto è quello della e letta del capo famiglia
La fascia d'età più a rischio e quella che a capo famiglia in età trentuno quarant'anni
Il comma tre per cento delle famiglie povere romane sono famiglie che hanno un tabù famiglia compreso in questa fascia d'età anche qui viene fuori un altro dato che sorprende per molti aspetti
Perché soltanto tra otto virgolette se volete soltanto circa il diciotto per cento delle famiglie povere hanno un capo famiglia inetta superiore ai sessanta cinque anni
La proporzione più elevata di famiglie in povertà riguarda le famiglie il cui capo famiglia è occupato e questo è un dato abbastanza singolare in qualche modo paradossale
C'è un dato che ci mette in luce il fatto che non è tanto la disoccupazione che genera la povertà
Quanto il lavoro o per meglio dire l'insufficienza del salario e questo dato emerge anche dal rapporto sulla povertà pubblicato dalla presidenza del Consiglio
Un'altra caratteristica poi con questa parte possiamo chiudere e quella legata a titolo di studio che dire praticamente scontata
A giudicare dai dati le famiglie più esposte al rischio di povertà sono quelle il cui capo famiglia abbia conseguito solo la licenza elementare beni quanto due per cento
Seguite poi a ruota da quelle il cui famiglia delle città medie eccetera eccetera eccetera
Tuttavia
La stazione economica della famiglia non dipende evidentemente dalla condizione del capo famiglia soltanto dipende anche dalla posizione che gli altri membri della famiglia hanno nel mercato del lavoro e qui dipende dall'insieme dei redditi che confluiscono che formano il reddito familiare
A conferma di quanto dicevo prima
La maggior presenza di famiglie in povertà non si trova tra quelle famiglie in cui non vi è nessun occupato
Ma tra quelle in cui almeno uno dei componenti della famiglia a un posto di lavoro quando parlo di occupati parlo di occupati quindi escludo evidentemente i pensionati le famiglie povere in cui è presente un occupato sono in Italia il quarantatré per cento
Nella capitale sono addirittura il sessanta tre per cento
Delle famiglie povere evidentemente
Di nuovo bisogna concludere che il problema della povertà a Roma
Più che nel resto d'Italia e legato ai bassi livelli salariali piuttosto che alla disoccupazione il che non significa evidentemente che non sia legato anche alla disoccupazione
Invece le famiglie povere che vivono soprattutto a dire edita trasferimento cioè pensioni
Sono decisamente sotto rappresentate rispetto alle famiglie in totale il venti virgola uno per cento contro il ventinove virgola sei quasi il trenta per cento di nuovo il paradosso anche se stavolta sotto un'altra forma che vive con un reddito da pensione sembrerebbe meno esposto
A rischio di trovarsi in povertà rispetto a quanti vivono comunque tutta lavoro
Ora il fatto di aver fissato come soglia della povertà il reddito di un milione centottanta mila Agnese
Non significa evidentemente che le famiglie povere dispongano di quel reddito
Si tratta semplicemente di un parametro soglia rispetto alla quale mediamente le famiglie povere si pongono al di sotto e in qualche modo un punto di riferimento al quale noi fissiamo la soglia della povertà vi faccio un esempio a Roma per esempio il reddito medio di una famiglia di una sola persona in povertà
è di seicento quaranta due mila
E quello di una famiglia povera di due persone e di un milione e sedici mila lire sempre su base mensile
Quel che è certo come si diceva prima e che i differenziali di reddito tra famiglie povere e altre famiglie sono sempre considerevoli e le conclusioni si avvertono con le conseguenze si avvertono a livello di spesa
Di regola una famiglia povera spende una quota maggiore del suo reddito per l'acquisto di beni di prima necessità
Ed è invece costretta a sacrificare le spese destinate all'investimento nel più lungo periodo che poi non è altro che un modo per dire
Che al trascorrere del tempo le famiglie povere tendano a riprodurre la loro condizione di marginalità e a trasmetterla ai figli
è sufficiente prendere in esame per capire questo il rapporto tra spese alimentari e spese non alimentari a Roma le famiglie povere spendono il quaranta per cento del loro reddito per l'alimentazione
Quando la spesa delle altre famiglie del totale delle famiglie e meno di un quarto della spesa totale rivolta l'alimentazione
Il che non significa mi pare ovvio inutile sottolinearlo ma lo dico lo stesso per evitare equivoci al limite il che non significa che le famiglie povere spendano di più spendono solo rispetto all'orecchio la percentuale maggiore
Quanto alle spese non alimentari anche qui è significativo
Le famiglie povere spende non meno di quanto spendono le altre famiglie sempre in proporzione dovrebbe evidentemente per quanto riguarda le spese per la salute le spese per l'istruzione le spese per i servizi
Ed è questo un altro modo per dire che c'è una tendenza a riprodurre le condizioni di marginalità hanno riuscisse a tirarsi fuori dalle condizioni di marginalità
Finora abbiamo considerato la povertà con un attributo della famiglia
Abbiamo visto che la povertà sub colpisce soprattutto le famiglie con un maggior numero di componenti e in effetti la famiglia svolge un ruolo notevole che al tempo stesso però è cruciale e paradossale
è cruciale perché il fatto di vivere in famiglia costituisse certamente una difesa contro il rischio di cadere in povertà
Nella famiglia infatti ha luogo quella redistribuzione dei redditi che uno o più dei suoi componenti ricavano dal rapporto con il mercato o dal lavoro presente o dal lavoro passato tramite le pensioni
Senza la protezione economica della famiglia porzioni consistenti della popolazione
Che non hanno possibilità di guadagnare con il proprio lavoro ciò di cui hanno bisogno per vivere verrebbero a trovarsi inevitabilmente in uno stato di povertà
Ma la funzione della famiglia è anche paradossale questo va sottolineato ed è troppo poco sottolineato
Perché in tutte quelle situazioni in cui le risorse che afferiscono alla famiglia sono insufficienti
Non ne risente soltanto colui o con lei che ha un rapporto debole con il mercato ma tutti gli altri componenti della famiglia
Come dire che la povertà di uno diventa automaticamente la povertà di tutti proprio grazie al rapporto di solidarietà è per questo che è paradossale che lega tra loro in solido i diversi membri della famiglia
Di qui la necessità che la politica sociale riconosca il ruolo svolto dalle famiglie lo sostenga con adeguati aiuti economici il che evidentemente non è avvenuto
Non è venuto anzi si potrebbe rilevare come è stato rilevato da qualcuno che in questi ultimi anni si sono addirittura verificati dei cambiamenti in negativo nella politica di redistribuzione del reddito
A sfavore degli strati meno abbienti in particolare delle famiglie povere e numerose
Se anziché prendere in esame la famiglia prendiamo in esame i singoli componenti della famiglia ci troveremmo di fronte a situazioni più precari e più difficili dal punto di vista della sussistenza
Possiamo farlo considerando semplicemente i dati relativi alla mancanza di lavoro cioè alla disoccupazione e ai trasferimenti pensionistici cioè le pensioni
Cominciamo dalla disoccupazione
Che traggo dagli
Iscritti presso gli uffici di collocamento è inutile che io dica forse qualcuno ritorna in prima linea anche nella seminario precedente che sono dati che gli esperti assumono con estrema prudenza generalmente ritenuto gonfiati rispetto ai dati che rileva l'Istat
Ma tant'è non posso far altro che considera le semmai limitandomi a considerare soprattutto non tanti valori assoluti ma sottolineando i rapporti presumibilmente rimangono invariati
Per quanto riguarda la provincia di Roma al dicembre del novantuno erano iscritti nelle liste collocamento duecentonovantuno mila persone ecco quarantacinque Mansfield cinquantacinque per cento femmine
Il quarantanove per cento di queste duecentonovanta mila persone ripeto un dato gonfiato generalmente se ne prende guardate il sessanta per cento questo lo scontro che si pratica su questo dato per arrivare effettivamente al dato reale
Di queste persone il quarantanove per cento aveva meno di venticinque anni impugni metà sotto i venticinque anni il venti per cento tra venticinque e ventinove il restante trenta per cento più di ventinove anni
A Roma via e cioè una maggiore incidenza della disoccupazione giovanile meno di venticinque anni rispetto al totale dell'Italia quarantanove sei a Roma rispetto al trentanove quattro sull'Italia
La situazione della disoccupazione della Provincia di Roma però non appare in una luce migliore nemmeno da altri punti di osservazione
Sull'intero territorio nazionale i disoccupati puri cioè coloro che avendo precisamente recentemente un lavoro poi l'hanno perso
Solo il cinquantatré per cento degli iscritti mentre gli iscritti in cerca di prima occupazione cioè a coloro che non hanno mai lavorato solo il quarantasei per cento ricordate cinquantatré per cento a quarantasei per cento passiamo a Roma e provincia a Roma e provincia esattamente l'inverso il trentaquattro per cento sono coloro i quali lavoravano e hanno perso il lavoro
Il sessantasei per cento a sono coloro che sono in cerca di prima occupazione
Sicché su Roma e provincia appesa non tanto il lavoro perduto quanto un preposto il lavoro non trovato
Con il rischio che in una società tuttora fondata sul valore del lavoro esso lavoro come valore
Intere generazioni di giovani possano crescere senza la prospettiva di un lavoro ovvero con speranze di inserimento sociale
Che vengono rinviate sempre più a lungo nel nel tempo o per una prolungata scolarizzazione perché se lo può permettere evidentemente oppure per mancanza di lavoro
Non meno della mancanza di lavoro pesa sul rischio di povertà la storia passata lavorativa
Cioè di chi in passato ha lavorato e si è trovato per ragioni diverse a non poter accumulare quei contributi che lo mettono in condizioni ora di godere di una pensione sufficiente per vivere
Quanti sono a Roma coloro che vivono in queste situazioni
Cominciamo dai pensionati sociali quindi cominciamo dalle due categorie un eques talaltra e quella delle pensioni sotto il minimo
Dai due categorie che denunciano un grave stato di sofferenza economica nella situazione nazionale e ovviamente anche romana
Mi ricordo che le pensioni sociali sono erogate credo sia noto ma insomma giova ripeterlo a coloro che superati i sessantacinque anni non abbiano altri redditi che permettano loro di vivere in modo dignitoso
E la pensione sociale ammonta a poco più di trecento mila lire e questo è l'ultimo dato
A Roma sono
Quarantacinque mila e novecentonovantanove quarantasei mila persone sono i pensionati sociali del Comune di Roma
Se si tiene conto che a Roma la popolazione in età superiore ai sessantacinque anni e qui c'è un piccolo errore nella relazione che il Coreco subito
E realizzare novantuno trecento ottantotto mila e rotte persone
E agevolissimo calcolare che queste quarantacinque mila persone che hanno la pensione sociale sono circa il dodici per cento di tutti gli ultrasessantacinquenni che risiedono a Roma
Ai pensionati sociali però dobbiamo aggiungere appunto altri sofferenti suo punto di vista economico e sono coloro i quali percepiscono pensioni inferiori al minimo che poi appunto lo Stato l'INPS
Porta a livello
Ancora appunto considerato è una pensione che va sulle cinquecento mila circa mensili a Roma le persone che sono in queste condizioni di età superiore ai cinquantacinque anni sono cento novantadue mila
Perché le pensioni di questo tipo sono invalidità vecchiaia e superstiti
Posso dare un breve dato sugli invalidi gli invalidi sono di gran lunga i più rappresentati tra questi pensionati al minimo sono ben il cinquantatré per cento del totale dei pensionati al minimo
Vale a dire che almeno la metà di questi pensionati
Assioma alla difficoltà di reddito che è palese anche problemi di natura fisica o mentale che impediscono loro di svolgere altre attività e che richiedono presumibilmente anche qualche forma di aiuto
Se sommiamo i canoni agli altri pensionati sociali a pensioni sotto il minimo siamo accento settanta mila e passa
Indirizzi che rispetto alla popolazione di Santa cinque anni ed oltre ci portano ad un dato direi eclatante del quarantatré percento
Quindi non molto meno per delle in maniera diversa degli anziani bella città
Vivono con pensioni che non superano quella soglia ritenuta minima e che potrebbe almeno simbolicamente essere prese con un'altra misura dalla povertà
Evidentemente questo va travasato necessariamente nel calderone in cui ha messo i dati precedenti quindi vanno in parte corretti comunque da notare fra parentesi che tra questi che percepiscono queste pensioni sociali o sotto il minimo vi sono addirittura sette mila ultranovantenni che certamente ha bisogno di un'assistenza continua da parte dei familiari
Quindi aggiungono questo ai problemi economici
La povertà delle statistiche e qui passò alla seconda parte della relazione e quella sull'esclusione sociale la povertà delle statistiche non è che una parte di quella l'arcipelago senza confini
Che l'aria dell'esclusione sociale
Ora voi con qualche azzardo è veramente è un azzardo e un nuovo con molto scrupolo in questa relazione fosse reset già a Cortina ve ne accorgerete ancor più da qui in avanti
Con qualche azzardo noi potremmo ritenere che la povertà in qualche modo alla povertà economica quella di cui ho parlato finora in qualche modo esaurisca il problema nel senso che essere poveri economicamente significa anche essere emarginati essere esclusi essere in qualche modo al di fuori della società e questo evidentemente è vero
Ma non è vero soltanto queste
Non è vero soltanto cioè che la povertà e un elemento necessario ma anche sufficiente per essere messi nel calderone dell'emarginazione
Accanto a questa occorre considerare un complesso di situazioni e di realtà di disagio insicurezza isolamento solitudine sofferente a disperazione emarginazione
Che ci costringono ad allargare lo sguardo aldilà dei parametri economici quindi povertà ed esclusione sociale sono due fenomeni che occorre tenere distinti
Per due ragioni
Povertà e mancanza di mezzi
Povertà e mancanza di beghe di potere d'acquisto
Che in termini relativi obbliga a una parte della popolazione sottolinea in termini relativi a condurre un'esistenza che si pone al di sotto di uno standard ritenuto per convenzione da tutti accettabile
Qualunque società infatti impone ai suoi membri una serie di prestazioni
Lo svolgimento di certi compiti l'uno di certi servizi
Il raggiungimento di alcuni obiettivi per raggiungere ottenere praticare i quali occorrono certe soglie di reddito certe garanzie minime di reddito senta le quali si è alto senza le quali si è fuori
L'esclusione sociale invece mette in gioco una dimensione diversa o se volete aggiungete le dimensioni
Quando parliamo di esclusione sociale intendiamo infatti riferirci a quelle molteplici situazioni in cui gli individui ammesso che lo vogliano non hanno accesso o sono stati
C'è una bella frase dei filosofi inglese togliamo i cialtroni il quale diceva a un certo punto il carattere di una società è determinato meno dai diritti astratti che dai poteri e
E dunque il problema non è tanto che cosa dice gli i suoi membri hanno il diritto di far
Se ne sono capaci
Ma che cosa possano fare
Se lo
Ecco mi pare che questo rientri pienamente nella definizione dell'esclusione sociale la quale indica il principio
In qualche modo non dipende strettamente meccanicamente dalla mancanza di reddito ma piuttosto da altri ingredienti o impedimenti che possono esser caratteristiche personali collettive come colore della pelle come l'età come il sesso come la pensa di patologie fisiche e mentali l'assenza di legami familiari o l'assenza di un tessuto di solidarietà che soccorre nelle circostanze in cui
Beninteso la distinzione povertà esclusione è una definizione soltanto teorica appartiene al campo della teoria in pratica vi sono molteplici forme di in relazione ai legami tra la povertà e l'esclusione stop
Quindi quasi sempre la mancanza di mezzi economici sconfina nell'esclusione quasi sempre la mancanza di mezzi economici significante esclusione sociale
Ma c'è un'altra ragione per la quale occorre tenere
Tinte povertà ed emarginazione e qui colgo la citazione dall'enciclica Centesimus Annus
Ed è che l'economia è solo un aspetto
Ed una dimensione della complessa attività se essa venisse sto citando assolutizza se la produzione e il consumo delle merci finissero per l'occupare il centro alla vita sociale e diventassero l'unico valore della società allora ci sfuggirebbe
Irrimediabilmente il fatto che accanto alle oltre ai beni monetari ci sono appunto bisogni collettivi e qualitativi
Che non possono essere soddisfatte mediante i meccanismi del mercato
Ci sono cioè esigente umane importanti che sfuggono alla sua logica ci sono dei beni che in base alla loro natura non si possono e non si debbano
Nel vendere ne compra
Stabilite le coordinate chiediamoci chi sono i protagonisti chi sono gli eroi negativi chi sono i soggetti collettivi che popolano il mondo in gran parte dimenticato per definizione
Dell'esclusione sociale
E qui più che altrove credo occorra fare di necessità
Ebbene cioè avere presente che Soggetti e le situazioni in cui figurano in queste pagine non rappresenta che una parte limitata limitatissima forse
Di più
Con i dati a disposizione si riesce a malapena a dare una sbiaditi
Immagine dello stato del loro disagio
Emarginazione e disagio sono prima di tutto sinonimo di esclusione dalla contabilità associata essere fuori vivere ai margini può significare significa quasi sempre non essere tenuti presenti a essere ignorati
Talvolta comporta come nel caso degli immigrati
Non essere neppure considerati come cittadini più spesso
Significa che ad essere trascurati sono i propri bisogni i voti e luoghi di le relazioni affettive la propria storia
Fino a che molti di questi esclusi come di molto le storie di vita posti in appendice alla relazione
Perdono anche la capacità di raccontarsi perdono anche il
Di avere una storia d'
In questa situazione in questo caleidoscopio di
Da dove partire è assolutamente arbitra e quindi a sto punto possiamo partire a caso partiamo dai più visibili per il colore della pelle partiamo da quelli che ho chiamato gli esclusi di fuori cioè gli immigrati
Quanti sono chi sono come vivono
E qui subito ci imbattiamo nella babele delle cifre la frase quanto contano gli extracomunitari oltre a essere una frase ambigua ha certamente una risposta di tipo negativo spesso non contano assolutamente niente
Nel lavoro nella vita di relazione nella politica nelle amministrazioni questi immigrati contano poco o nulla quando non sono vissuti come scomodi
E di barattare
Al principio del novantuno
Gli stranieri che aveva un regolare permesso di soggiorno parlo degli stranieri non parlo degli extra comunitarie bene su questo essere sempre
Molto chiari e incisivi
Erano oltre cento novantasette mila che diventano nel marzo del novantadue duecentootto mila quindi crescono nell'arco di meno di un anno un anno e qualcosa
Di no dieci mila unità ci
Questo nel Lazio erano oltre cento no questa è l'altro centonovantasette
Poco meno di centottanta militanti diventano centottantasette mila nella sola province
Quindi con una popolazione che è di poco superiore al sei e mezzo per cento dell'intero Paese
La Provincia di Roma assorbe
Il ventitré per
Residente
E quasi altrettanto degli extracomunitari con regolare permesso di soggiorno
Roma e provincia a Roma in particolare al novanta e passa per cento funziona un po'Das
Nei confronti del fenomeno delle
Il fatto è che una parte consistente di questi
Ottanta mila
In possesso di permesso di soggiorno provengono da paesi sviluppati e appartengono a strati sociali relativamente agiati
Altri
Di più recente immigrazione
E in quantità più difficili da
Vengono invece da Paesi della sponda sud del Mediterraneo Marocco Egitto Tunisia da Centrafrica Senegal Nigeria Ghana Costa d'Avorio il tailleur
O da alcune aree dell'Estremo Oriente
Come lo sci Lanca infatti
E sono approdati in Italia
Spinti dal bisogno o dalla ricerca il più accettabili conditio da insomma ciò che voglio dire e che non bisogna confondere li sceglie con i barboni polipo verace ma rispetto
La documentazione statistica infatti non ci consente quasi mai di fare questa distinzione di capire chiarito chi è povero chi ha è chi dona
I dati sono in qualche modo confuso insieme nello stesso nello stesso calderone
Quindi finché rimaniamo ancorati alle statistiche ufficiali da qui non usciamo fuori sarebbe un grave errore prendere tutto il pacchetto come un indice di povertà come sarebbe un grave errore trascurare il problema
Non conosciuti
A meno che a meno che
E qui Pantanella docet
Non si verifichino improvvisi scoppi di miseria e disperazione collettiva che ci costringono per qualche modo per qualche ragione magari per ragioni di ordine pubblico come purtroppo è accaduto a Roma ad una conta portata di questi senza niente quindi a prendere atto con ritardo delle spaventose condizioni di vita
Di queste migliaia di immigrati che altrimenti nella ordinaria fisiologia gravità dalla città si dispera delle infinite piede nel tessuto
Quindi per toccare con mano l'emarginazione e disagio
Questa gente dobbiamo cambiare leggi e rivolgersi a quei cancelli dell'assistenza e della solidarietà attraverso i quali infila paziente con la mano tesa spesso troviamo
Questi ad uno di questi cancelli della miseria del soccorso volontario che è quello del Centro accoglienza della Cai vedere Zoccolette
Si sono rivolti per tutto il mille novecentonovanta circa un decimo del totale
Gli immigrati presenti a Roma in quello stesso anno e con il permesso di soggiorno quindi circa dieci mila e cinquecento persone
Provenivano dal novantasette Paesi il quarantatré per cento circa la metà africani il ventotto per cento circa un terzo Europa dell'Est il resto Asiatic
Questo già ci porta più vicino allo zoccolo duro del disagio e dell'emarginazione e delle scuse
Astratta moderna infatti si è fatto riferimento più volte a questo dieci per cento di società somme fatta di devianti di senza dimora di sradicati escluse mi pare che in qualche modo cominciamo a toccare questo dato anche se io credo per quanto riguarda l'emarginazione questo dato del Paese
Ecco per capire quanti sono gli extracomunitari in condizioni di disagio di esclusione di miseria
Io credo dovremmo fondare fonti diverse da quelle
Curiosare nei meandri dei registi amministrativi mettere le mani negli atti
Centri di accoglienza censire le case alloggio i residence e trasformati in ghetti le patrie galere gli appartenenti a popolati praticare le stazioni eccetera eccetera eccetera e forse arriveremo appunto a scoprire
Dei grandi numeri forse arriveremo le trenta mila unità forse arriveremo alle cinquanta mila unità è comunque un universo insondabile che ci permette malamente
Di essere misurato e di essere riterrei recintato appunto
E qui è chiaro che
In queste situazioni di abbandono emarginazione proliferano situazioni di violenza situazione di disagio anche in cominciamo a vederne alcuni cominciamo dal lavoro che la prima ragione di esclusione di questa gente accanto poi alloggio la casa
Per le donne la stazione lavorativa in qualche modo come collaboratrici domestiche ho sempre di più come assistenti degli anziani
Consente talvolta una situazione lavorativa relativamente
Relativamente agevole
Il collocamento degli uomini e molto più di e per il sì è molto più ampio il rischio di cadere nella illegalità
Esclusi l'inserimento nel basso terziario in mansioni da inservienti personali fatica
Le opzioni possibili si riducono il migliore dei casi ha un lavoro nero fatto di sfruttamento e ricatti
Esercizio del commercio ambulante
Che alla precarietà del guadagno associa un elevato rischio
Però a me dire ovvero allo spaccio di droga e alla piccola e media criminalità
Che finiscono inevitabilmente per condurre dall'esclusione alla Reclus
Basti pensare
Che a Roma su mille quattrocento sette detenuti gli stranieri erano circa trecento
Vale a dire che mentre gli extracomunitari rappresentano poco più del cinque per cento dei residenti in la loro popolazione nelle carceri sale immediatamente al venti e passa per basta questo dato
Per capire sotto quota cento l'alloggio e l'altro grave problema
Anche qui le donne forse lo risolvono molto meglio perché come collaboratrici
E come assistente agli anziani trovano modo
A vere un alloggio in qualche modo compreso nel trattamento economico a loro riservato
Per gli uomini la situazione è molto più di alcuni trovano un alloggio in qualche modo in coabitazione con altri
Peraltro Orson Socoro talvolta alloggi
Dove dietro l'eufemismo di fortuna si nascondono
Realtà tutt'altro che fortunate fatte di affitti elevatissimi senza contratto e di precarie condizioni igieniche
Eppure in un certo senso sono fortunati se li si paragona quanti a quelli che io chiamo importati dell'ex a quanti in questi anni hanno cambiato l'arredo urbano della città
E sono quelli che hanno occupato l'Ex Snia sulla Prenestina all'ex Breda sulla Casilina l'ex deposito Acotral alle Capannelle per tacere dell'Inferno di cristallo dell'ex Pantani
Come è noto pur
Roma città aperta
Si corse per i turisti
O perché ha mezzi sufficienti per il proprio sostentamento per chi cittadino o meno
Grazie al denaro è in condizioni di mettere le risorse della città al proprio servizio non c'è per quanti disgraziati che trovano ovunque porte sbarrate ostracismo ritenuto e discriminazione né riesco a trovare le leggi esistenti spesso occorre riconoscerlo delle buone leggi
Quella protezione a quegli aiuti che pure sono stati per loro istituiti e qui solamente un dato
Che soltanto una parte trascurabile dei fondi stanziati dalla legge trentanove del novanta è stata di fatto impiegata
Per trovare alloggi e per mettere in qualche modo qualcosa a disposizione di queste persone e su questo sentiremo poi evidentemente le istituzioni
La precarietà delle condizioni di esistenza di larga parte di questi immigrati si riflette ineluttabilmente sulla loro salute
E qui scopriamo e qui abbrevio un dato abbastanza singolare
Non è tanto la cattiva salute importata da queste persone cioè non vengono tanto come veicoli di cattiva salute ma è la cattiva salute acquisita nel soggiorno nella nostra città
E questo è un fatto devo dire che ci deve far pensare questi sono i dati sì i dati della Fondazione glielo assieme alla Caritas e su questo non ho tempo di fermarmi come non posso fermarmi sulle prospettive possibili future cioè sul fatto che già ora
Si è constatato che i figli delle donne immigrate presentano situazioni di deficit di sotto peso di carenza
Che ci possono far pensare in prospettiva ad una situazione che rischia di evolversi negativamente negli anni
Dopo gli esclusi di fuori ci sono gli esclusivi dentro cioè inattivi cioè i romani
Ecco e qui c'è un fatto da notare non è per convenzione siamo soliti unirvi ritenere che la povertà nella nostra epoca della nostra città sia qualcosa che non ci riguardi più sia un fenomeno in estinzione sa che gli ultimi dannati della terra io non soltanto tra quei poveri emarginati con la pelle nera di cui ho parlato fino a questo punto se coloro che provengono dagli altri volti a secondo al terzo al quarto
Ora che le cose non stiano in questo modo
Basta semplicemente per dimostrarlo dare un'occhiata ai risultati di un'indagine che il Centro documentazione dalla Caritas ha preparato proprio per questa occasione
Sulla base dei dati che si riferiscono ad un biennio di interventi settembre ottantanove settembre novantuno nel mani considerati attraverso i conducenti di questi servizi sono transitate mille e cinquecento ventisei persone per la maggior parte italiani per lo più laziale
Ma sia al cento datazione termini sia negli altri centri per i minori talvolta sono capitati anche degli stranieri e specialmente
Per lo più queste persone sono giovani il che rende ancor più crudo e doloroso il fatto che almeno un quarto di loro non affissa di Moro e trascorre la notte dove capita
Sotto i ponti presso i locali o i treni sorta delle stazioni per strada
E qui appare subito un altro dato da qui un dato singolare ma prevedibile
E cioè l'assenza della famiglia
Per allontanamento disgregazione
E quanto altro solo quindici casi le sue mille cinque considerate si sono dichiarati hanno dichiarato di vivere presso la propria famiglie e quindi caduto l'argine protettivo della famiglia e come se queste persone fossero diventate letteralmente il
Di nessuno e quindi adottate e qui si fa per dire evidentemente c'è molta ironia in questa espressione dagli anonimi rappresentanti della società
Per simpatia solidarietà doveri d'ufficio e talvolta per fastidio
Cioè a dire dati in qualche modo doveva trovare una soluzione purché sia
E quindi delegare ad altri il problema e infatti gli invidio ai centri Caritas al luogo per lo più attraverso conoscente
Le forze dell'ordine le circoscrizioni e gli altri uffici del Comune e quanti altri capiti a questi poveri cristi di incontrare sulla loro via
Segnale per i più a fondo chi sono queste persone ci imbattiamo in un altro fatto banale è scontato ma significativo e cioè quasi la metà di questi o non rivela il proprio titolo di studio e qui evidentemente che cosa c'è sotto è facile immaginarlo oppure ne è privo cioè o analfabeta o non a titolo di studio o ha fatto appena la scuola elementare
Per il lavoro e la stessa cosa la maggior parte di loro non lavoro e sono i trecentoventuno che hanno dichiarato di lavorare sono occupati in modo saltuario e moduli di sconti dunque come si mantengono
Di nuovo il ventiquattro per cento non risponde a questa domanda
E perché risponde solo un risicato diciotto per cento dichiara di percepire un reddito da lavoro evidentemente insufficiente se continua a servirsi delle mense della Caritas ed i servizi della Caritas un altro dieci per cento vive di elemosina altri di furti
Qualcuno percepisce una visita pensione
O sussidi di qualche tipo qualcuno vive del proprio corpo prostituendosi
E vi è chi si arrangia in qualche modo e chi per fortuna sua richiede qualche lira dalla famiglia quando
Ecco l'opera volontariato dalla Caritas evidentemente non è che una fetta del tu
è uno spicchio
In un mare di interventi che andrebbero contabilizzati che andrebbero censiti se fosse possibile farlo tra i cancelli sono anche altri quindi questo è una piccola fetta
Anche Caracci tenevo dell'esclusione quello che noi ci siamo ai cancelli alla sbarra della Caritas e quindi è verosimile che questo pianeta del disavanzo conti con il numero di abitanti pari a due tre quattro volte chi può dirlo quanti siano rispetto a quelli che ho appena numerata e quindi le ricerche sulla povertà d'altra parte insegnano che talvolta le persone in povertà hanno difficoltà a superare la barriera della dignità e attendere la mano per chiedere qualcosa diventa difficile anche talvolta censura
E andiamo avanti e passiamo ad un altro capitolo dell'esclusione sociale che quello dalla casa per quel viaggio abitativo quindi aggiungiamo tassello tassello aggiungiamo fetta affetta di questa torta del disagio ora mancano le differenze che intercorrono tra di loro esclusivi fuori cioè gli immigrati esclusivi dentro e cioè gli atti impuri condividono tra loro molte delle condizioni del disagio tra queste certamente
Quella dell'alloggio e la precarietà della vita
Basta scorrendo le scogliere quotidiane per rendersene conto
Una faccia una fascia non tanto ridotta della popolazione romana vive di disagio
Di difficoltà e di grande che sono prodotti da un mercato governato da una logica che indifferente e lontana dalle esigenze dei criteri
Il gradino più basso di questa scala
Del disagio abitativo è occupato dai senza dimora i barboni
Quasi la totalità dei quali sono relitti umani individui che ad un certo punto della loro vita non ce l'hanno fatta più a correre con gli altri nella corsia della normalità
Tra loro vi sono malati mentali
Dimessi dagli ospedali psichiatrici alcolisti e tossicodipendenti ex carcerati persone alcuni la cronica disoccupazione ha tolto oggi residuo di autostima e quindi la capacità di continuare a lottare
Oppure individui deboli completamente soggiogati
Da un evento traumatico
Quanti sono anche qui
Un ponte per rotativo è difficile dirlo è un sentimento da popolazione fluttuante difficile fermarlo svolgono itinerari diversi si nascondono in luoghi diversi
Stiamo facendo su questo un'indagine in Caritas con università
Qui diventa difficile in qualche modo arrivare ad una contro
Qui si danno dei numeri si Paley tre mila si fa le tre mila e cinque forse ondate esagerati forse andrebbero in qualche modo in qualche modo orribile
Certo è tesi ci limitiamo a considerare quelle strutture che stanno alloggio a queste persone vediamo censite a Roma siamo circa sul Seicento posti letto se teniamo conto che le persone ruotano perché non possono stare nello stesso posto in tempo indefinito potremmo calcolare appunto che siamo circa sul due mila e cinque tre mila su base annua si potrebbero misura
Ai senza dimora che trovano accoglienza in queste strutture e non ho tempo qui di nominare mi dispiace
Vanno quindi aggiunti quelli che pernottano all'aperto
I solitari quelli che vivono nei cartoni Papotti cenciosi che incontriamo sui marciapiedi e sulle panchine dei giardini ha fatto nei termini Tiburtina la Casilina i giardini di Colle Oppio presso il convento delle suore di Maria Teresa
Di madre Teresa
A questo gruppo di ospiti vanno aggiunti quindi di zingari per i quali stime più o meno verosimili parlano di cifre oscillanti tra tre mila e sei mila anche qui lavoratore nomade per definizione non riusciamo a fissare una fotografia un istantanea possiamo limitarci grosso modo a mantenere
Dei livelli inferiori forse di questi
Di questi parametri credo però che i campi zingari siano veramente un modello
Della
Dente grato a cui può arrivare un luogo di abitazione
Mancano di servizi igienici mancano di acqua corrente mancano di vita vivono in situazioni promiscue affollate accatastati
Sotto la continua minaccia dello sgombero e dello Staggia mi dell'appartamento della della della della popolazione
A questi andrebbero aggiunti gli sfrattati sui quali per ragioni di tempo non mi fermo ma sempre sulla reazione trovate grosso modo i dati relativi a questo
E sono coloro che in qualche modo non hanno i mezzi sono i nove solventi coloro che non possono permettersi una volta sfrattati
Di trovare un'altra abitazione spesso sono costretti a convivente portate spesso sono costretti a smembramento i della famiglia un figlio qua un figlio la
E questo evidentemente poi si ripercuote anche sulle situazioni
Di disagio anni
E poi andrebbero aggiunti a questi per completare il mosaico di quest'altra fetta di quest'altro pezzo dalla figura coloro i quali vivono dei famigerati a Paesi terzi
Coloro i quali condividono il dono della promiscuità e il dono dell'intera folla mentre anche questi si parlanti
Un certo numero i dati li trovate sulla Red
E passa un altro pezzo il penultimo dei pezzi che devo esaminare ed è quello che ho messo assieme da ragioni volute i minori e di minorati
I giovani i bambini cioè e gli handicappati in qualche modo non sto a spiegare il motivo di questa confusione
Fra le due categorie ma mi sembra che in qualche modo per entrambi si sia davanti
Ad una doppia esclusione ecco il motivo per i quali vanno messi insieme
Anche qui le fonti sono in proposto diverse si pigliano i dati dell'ottava ripartizione siamo a mille centonovantadue milioni che nel novantuno davano presso una struttura residenziale
Ecco no scusate sì sì sì residenziale dei quali sanno due per cento in istituto e ventitré per cento presso una casa famiglia anche qui occorre dire che tenta a decollare l'affidamento familiare
Che dovrebbe essere la soluzione è vero assessore Azzaro
La soluzione del problema
Occorre da questo punto di vista fare uno sport è vero dò atto
Che c'è un regresso di circa venti trenta punti percentuali dall'ottantasette ad oggi dei bambini ricoverati negli istituti ma credo che lo sport in questa direzione vada sicuramente fatto e vada fatto con
Una certa intensità
Ma vediamo le ragioni che portano questi ragazzi all'istituto per un venti per cento incidono problemi di pelle
E questo è un fenomeno estremamente doloroso i ragazzi di colore stanno prendendo i posti che i ragazzi bianchi stanno lasciando degli istituti
Questo è un fatto che deve far riflettere un po'tutti
Perché stiamo creando in fondo gli strati anche nell'esclusione qualcosa aperta che fa pensare questa è un'altra forma un'altra espressione della doppia forse tripla A questo punto esclusione visto che sono bambini
Un'altra percentuale
Sono ragazzi che vanno all'istituto per ragioni classificate dal Comune come è stato di bisogno o per l'intervento dell'autorità giudiziaria quindi per ragioni di fondo di forza potremmo dire quindi il primo caso siamo di fronte a fatti di povertà delle famiglie basterebbe cioè aiutare le famiglie per ovviare a queste situazioni
E negli altri siamo di fronte alla stessa situazione batterebbe cioè ovviare alla difficoltà delle famiglie per evitare che questi ragazzi proprio allo sbando e vengono raccolti dalla polizia e portati di forza
Presso questi istituti o presto case di accoglienza di qualcuno
Salto la parte che riguarda sempre Coronika
Ecco alle spalle di questi marginali in erba come li ho chiamati nella relazione minori a giovani che siano solo in sei casi su dieci
C'è un'esperienza di vita trascorsa in famiglia ecco di nuovo piene poi la famiglia ecco di rovine fuori questa presente accomodai scomoda secondo i casi se funziona o se non funziona cioè un altro quaranta per cento di soggetti presenta un pedigree dal romanzo verità dell'Ottocento nel quale cioè campeggiano i più strani avvicendamenti tra spezzoni di vita familiare
Il ricovero in istituti le case di rieducazione le comunità d'accoglienza brevi esperienze adottive e la convivenza coi parenti così in ordine scarso espanso come lo appena venti con apparente causalità quindi ripensando a questi pellegrinaggi dell'abbandono non possiamo trarne se non il convincimento che anche qui si applica la regola aritmetica secondo la quale variando l'ordine dei fattori il risultato non cambia ma non è un caso cita tanti di una costante della povertà e dell'esclusione inesperti almeno per il PD di famiglia
Per i figli la famiglia racchiude in sé enormi capacità integrative e pericolose potenzialità negative
Da un lato se permette al bambino di assimilare vitalità calore fiducia stima di serie capacità se dispone dei mezzi e vedo che sufficienti per svolge il suo compito e soprattutto se è riconosciuta e aiutata dalle istituzioni nello svolgimento di questo compito allora la famiglia costituisce
Una solida rete protettiva di fronte al rischio di essere gettati troppo presto
Nella mischia della società estere
Dall'altro lato
Quando queste condizioni non si verificano o la famiglia non è aiutata nella soluzione delle proprie difficoltà economiche e psicologiche e sociali allora può diventare per il figlio la causa prima la fonte dei disagi e delle difficoltà destinati a perdurare e ad incidere pesantemente sul loro futuro quindi fuori dal cordone protettivo della famiglia e quindi diventa una sorta di spartiacque tra chi ha non ha tra chi può contare su un infante è una giovinetta protette talvolta anche in modo eccessivo e chi invece è abbandonato al caso o alla necessità
Le strade percorribili sono spesso segnate da cartelli indicatori che reca una scritta evasione scolastica istituti di rieducazione droga comunità di accoglienza prostituzione
A Roma come nel resto del Paese forse mai come oggi
Il mondo dei minori è stato esposto a questi Rizzo nel solo mille novecentonovanta in Italia il numero dei minori denunciati alle relative procure ammontava a circa il quaranta per cento otto mila trecento dei quali con meno di quattordici anni
Sempre nel mille novecentonovanta
Dati dell'Ufficio giustizia minorile
Se si calcola il rapporto tam minori denunciati di età compresa fra quattordici e diciotto anni
E il numero totale di questi ragazzi tra la popolazione si arriva ad un valore pari al due per cento che vuol dire che due sul cento ragazzi di queste età quattordici diciotto anni hanno già avuto a che fare con la giusti
Un numero enorme a mio modo di vedere
Se viene presente primo che non è che la punta emersa di una
E secondo che nelle zone del sud e in alcuni quartieri delle grandi aree metropolitane questo numero
Probabilmente essere moltiplicato per qualche fattore
è chiaro che denuncia e restrizione della libertà come capita a questi ragazzi a questi quaranta mila grosso modo più città
Non è che l'espressione ultima e più radicale dell'esclusione
Di norma prima di queste
Ci sono altri aspetti non meno dolorosi del disagio che sono avesse correrà un'evasione scolastica la quale a sua volta è correlata fortemente come di Moffa alcune indagini con l'apposito
Lungo un itinerario che sembra portare dalla disgregazione dei rapporti familiari all'evasione scolastica alla droga
Ai rapporti con l'autorità giudiziaria e quindi alla denuncia eventualmente alla reclusione
Solo recentemente il ministero dell'Istruzione ha provveduto a costruire degli osservatori permanenti sul disagio scolastico e la
E vasi o mescola e tra quelli e si istituiti Roma Provincia ce ne sono tre Bella Monaca Primavalle promette prende in esame quelli relativi a Tor Bella Monaca un quartiere occorre dirlo i quasi quaranta mila abitanti che nato come modello urbanistico dell'avvenire per ironia della sorte è diventato nel corso degli anni degli anni il modello pare se no
Del degrado urbano
Quindi non è né allo sbando per le strade sono tantissimi e la droga costituisce ormai un problema ambientale
Sul nove mila ottocento alunni delle scuole elementari del distretto band nove mila e trecento al novantacinque per cento sono classificati dall'Osservatorio come alunni a rischio
Di questi il due per cento sono evasori dell'obbligo a livello di scuola elementare
Nella scuola media sono invece
Il diciotto per cento della prima classe
Con dati ufficiali
Il quindici per cento nella seconda
Il diciassette per cento nella
Situazioni eccezionali probabilmente sì
Ma in mancanza di dati sulle altre situazioni territoriali di Roma io perlomeno cautamente manterrei
Punto interrogativi
E veniamo agli handicappati
Agli handicappati inseriti
Agli handicappati assistiti e questo veramente ve lo risparmio perché si è fatto tardi e la relazione comunque sia mi pare che sia esaustiva da questo punto di vista
E siamo alla fine di questo Rosario delle tristezze
Alle quali andrebbe aggiunto il caso che fino a ora è sfuggito della tossicodipendenza e dei malati di AIDS
E in particolare forse bisognerebbe fermarsi ma non abbiate timore non lo faccio sui malati di AIDS
Perché forse effettivamente questo è l'ultimo gradino delle scuse
Perché in fondo sono a termine molto di loro ecco perché da questo punto di vista l'ultimo gradino del scusi ecco qui si può dare un dato sono circa seicentocinquanta coloro i quali sono stati
C'è il sit-in dal Conservatorio
Del del Lazio
Tuttora in su sei mila soggetti che si calcola abbiano contratto nel Lazio
Dal l'ottantadue ad oggi un'ispezione h
E vengo al al
E vengo alla fine alle conclusioni che generalmente rappresenta lo spazio
Di un bilancio
In modo attraverso il quale in qualche modo si tirano le somme
Cioè si tenta di fare un conto definitivo di ciò che è accaduto
Ecco qui evidentemente nel regno della retorica la cosa è possibile non c'è problema basterebbe semplicemente pigliare i tetti
Che ho messo sul tavolo i tasselli del mosaico e cercare di ricomporre la figura in realtà questo è possibile sfruttare però nel Regno de
Non possiamo confondere l'aritmetica o la figura letteraria con l'analisi sociale
Perché di fronte a queste situazioni si rimane estremamente perplessi
I poveri coincidono con i disoccupati o no
I poveri coincidono con i pensionati o no
I poveri coincidano con tossici o no
I tossici coincidono con gli handicappati o no
E via dicendo potrei continuare a moltiplicare le situazioni ancora
Per dimostrare che non siamo di fronte a tasselli band delineati ciascuno dei quali ha il suo posto la sua collocazione sul mosaico complessivo ma siamo di fronte invece a tasselli che spesso non combaciano
O talvolta si sovrappongono rischiamo quindi di contare più volte la stessa e lo qui bisogna stare attenti a non dare i numeri essere prudente qualcuno ha titolato nei giorni passati
Un abitante di Roma su cinque è un emarginato mi pare veramente eccessivo mi pare veramente eccessivo
Dopo aver detto ciò che ho detto mi pare veramente eccessivo guardate non so se avete idea di che cosa significhi ma significherebbe camminare tra la folla prendendo folle di disgraziati di scienziati di poveretti gli emarginati
Gli alcolizzati
I malati di vario tipo e così via il che non è evidente ecco i numeri vanno ridimensionate
Però pur ridimensionando questi numeri e di risparmio il calcolo che ho fatto che trovate comunque steso con una qualche prudenza dai collaboratori né da me
Arriviamo ad un
Arriviamo al punto tale be
Settantacinque mila e passa persone per quanto riguarda gli esclusi e duecentotrentotto mila circa per quanto riguarda il pop messe insieme queste due categorie che non oso mischiare perché non so bene come si possono mischiare
Perché manco della conoscenza per poterlo in qualche modo mettere insieme ma dicevo messi assieme sono numericamente ma non mischiati confusi e confusi questi due aggregati
Arriviamo grosso modo ad un dieci undici per cento
Della popolazione della capitale
Quindi siamo a uno su dieci grosso modo con questo calcolo
Contando una serie di situazioni che non sto bene neppure come mettere a e qui vorrei fare due considerazioni soltanto per chiudere questa forse troppo lunga relazione ora è quinta
E che pure avendo ridotto all'osso la conta di questi emarginati e di questi poveri arriviamo pur sempre a quella famoso Pechino sommerso di cui parlano i sociologi cioè di quella situazione di sommerso che o per mancanza di accanimento politico sociale cioè incapacità di affrontarlo incapacità di ridurlo o perché nel tempo badate c'è anche questo sono cambiate le figure del disagio dell'emarginazione quindi in questa giostra delle difficoltà che c'è stato in qualche modo un avvicendamento dei posti
La gente si è scambiate i posti in qualche misura ma certo questo dato rimane con uno zoccolo duro sembra un fortino inespugnabile e innesca il tap-in dell'emarginazione del disagio della povertà a Roma
E poi c'è un'altra considerazione
E questa riguarda invece la disuguaglianza antiche la povertà se volete l'immaginazione cambia registro cambio metafora cambia nome ma rimango sempre in fondo nel calderone nel quale mi sono mosso fino a questo momento
Cioè Roma è la città di eccessi Room citati sprechi
Roma è la città del superflua
Roma è la città che in qualche modo mette impacciati Donald consumo vistoso
Anche cessino Roma è la città delle disuguaglianze sempre secondo l'indagine Istat che citavo precedentemente e che mi ha dato quei bellissimi ben visti dal punto di vista tecnico evidentemente dati sulla povertà
Viene fuori che
A Roma
La differenza fra le famiglie che hanno
Tra il dieci per cento delle famiglie più basse come reddito e il dieci per cento delle famiglie più alte come reddito quindi i due estremi della piramide sociale
Le famiglie più basse hanno un reddito che meno del trenta per cento meno di un terzo meglio
Del reddito delle famiglie più alti e sono rimedi
E sono rimedi perché si è permesso di valori soglie perenne arriverebbe al rapporti quindi io non so dire
Se a Roma la povertà
Sia particolarmente pesa e più elevata in altri posti forse allora ma quello che c'è
E che la disuguaglianza che la premessa
E fin troppo ampia e fin troppo irritante
E qui vorrei chiudere è veramente stavolta
Il più duro con una frase di Bari in tondo che è un sociologo americano che ha scritto un bellissimo libro alcuni anni fa portante anni fa
Riflessioni sulle cause sociali
Delle sofferenze umane scrive ha barrito Moro
Il disagio inevitabile e qui rivolto in qualche modo a coloro i quali pagano poi dopo è in qualche modo un'apertura Stella serie di interventi che seguiranno
Il disagio inevitabile
Di un'epoca storica
Può diventare crudeltà deliberata se lo si lascia continuare idonee
Io venga
E siamo stati fortunati per
Professor scritta ha potuto lavorare poco perché l'ultima settimana è dovuta andare in Norvegia è ritornato che stamattina di forza altrimenti chissà quanto avrebbe scritto quanto avrebbe parlato
Comunque se stava benissimo c'è dato un quadro della esclusione economica e del disagio sociale quindi per l'esclusione sociale che insieme impressionistico è impressionante impressionistico perché ce l'ha dato per lascia più perplessi ma illuminante
Impressionante perché anche se come chiudendo ha detto i trecento mila circa tre milioni di abitanti di Roma non sono eccessivi in proporzione rispetto a quello che avviene nel resto d'Italia o nel resto d'Europa però il fenomeno della disuguaglianza che poi è quello che è più evidente che è più grave che più offende e forse più presente a Roma che nella media d'Italia e non solo rispetto altre Città particolarmente ricche come Milano Torino Genova
Allo stesso tempo ognuno di voi
Il resto farete gli interventi programmati mi sembra che sia stato toccato per un verso e quindi argomenti di di intervento e poi di dibattito e stanno già interne arrivando le prime richieste a parlare dopo gli interventi programmati che argomenti ci siano io comincerei agli interventi sugli interventi programmati con una piccola variazione per un problema logistico prego quindi il dottor Rossi
Rappresenta l'Unione industriali di Roma ed è il coordinatore del comitato tecnico sindacale dell'Unione pregherei il dottor Rossi ricominciare
Si sente
Certo che dopo una relazione così ampio così i documenti non serve a niente
Forse non glielo
Si sente sa dicevo dopo una relazione così
Sì apparentemente lunga confesso che quando ho visto il numero delle pagine mi sono un po'smontato
Ma collant Barral delle pagine mi sono accorto che gli argomenti erano tutti interessantissimi dati preziosi purtroppo disarmanti
In certi punti il professor De Rita ha messo il dito non vivacchia ma in una gamma di piaghe
In una gamma di Piave a fronte delle quali purtroppo almeno per il momento dovremmo chinare il capo sperando che alla fine di questo seminario lo si possa rialzare
Con qualche con qualche veduta diciamo un po'più grossi da di questa situazione che indubbiamente convenzione allarmante come ha detto il dottor Giordano impressionante entrano nel merito prima di tutto devo ringraziare gli organizzatori il signor organizzatore del seminario di aver evitato l'industriale di Roma il cui presidente in cui gli organi direttivi tramite la mia personale
Saluto all'apporto di loro saluto e i loro augurio di buona riuscita del convegno vorrei anche far presente che la seconda volta che all'Unione industriali di Roma partecipata
A la seconda su sette mi pare su sette seminari che sono stati fatti sui problemi dei confronti con la città di Roma quindi
Mi pare insomma che sia significativo il fatto che l'Unione industriali partecipa volentieri atte alla discussione esame di questi problemi con la condizione di arrecare qualche contributo che possa servire veramente a qualcosa
Qui in un'intervista pubblicata da un settimanale economico nel mese di aprile
Credo del Brabante già resta buona amministrazione Kennedy professore emerito dell'Università di Harvard formula tra le altre un'acuta osservazione
In quanto si chiede perché si parla di e si scriva così poco sulla ragione per cui comunità di minoranze il fatto di non avere gli occhiali dei problemi a New York
Citarsi caro Chicago e Los Angeles
Una volta povera ma tranquille culturalmente impegnate oggi siano epicentri di terrore e di abbellimento si può non condividere l'approccio ideologico oggi
No raramente e quasi altrettanti inquiete delle nostre città e il professor scritta ha citato degli esempi che purtroppo sono calzanti
è facile dire che qualcosa nel meccanismo che crea reddito e per essere nella nostra società ha funzionato solo ai livelli più bassi
Noi oggi
Siamo in una società che per moltissimi versi è la migliore possibile eppure alimentiamo spesso inconsapevolmente fenomeni allargati di alienazione e di emarginazione a carico di coloro che non riescono ad addentrarsi nel circuito del benessere
Il fenomeno assume dimensioni allarmanti parte per esempio iscritti in termini assai eloquenti da un dato del Censis
Si ricorda intervento è stato preparato in precedenza si ricorda la notizia l'indagine del Censis che mi pare sia stata commissionata dal signor dopo preso scritta mi corregga se sbaglio l'indagine è stata commissionata dal signor sui settecento mila emarginato non mi dilungo su questo argomento perché il pubblico è giunta ne ha parlato
Ha tratto le conclusioni di cui dicevamo note
Poi si scopre che il mondo non è quello che ci suggeriscono le telenovelas con gli spot pubblicitari
Che l'Occidente non è quel sogno che si può immaginare dal di fuori e incominciano il guaio d'altra parte le evoluzioni interno ed esterno della società nelle fasce deboli e delle indicazioni sono spesso imprevedibili infatti
Per esempio Kennedy nell'Iraq centosessantaquattro allor quando era ministro della giustizia
Esprimendosi di fronte al Congresso dichiarò che se si fossero abbassate la barriera dell'immigrazione cosa che accade l'anno dopo sarebbero arrivati dagli Stati Uniti non più di cinque mila persone del triangolo Asia Pacifico dopodiché il fenomeno
Si sarebbe virtualmente esaurito
Le previsioni sono state largamente smentite dai fatti il fenomeno dell'emigrazione non intendo sviluppare qui un discorso di condanna
Della nostra società che non riesce ad organizzare e razionalizzare a non dico a impedire ma a contenere questo fenomeno non è questa la sede ed è difficile addentrarsi in questo argomento sono stati fatti seminari convegni tavole rotonde
Appositamente su questo argomento le conclusioni io ricordo di aver partecipato con monsignor Di Liegro a una tavola rotonda su quest'argomento quindi non non voglio addentrarmi indubbiamente l'immigrazione
Cresce e a contribuisce a far crescere i problemi di cui stiamo parlando
Di fronte ad un insieme di segnali allarmanti cui riferiscono i mezzi di comunicazione di fronte al presente posizione di segno opposto formazioni politiche che cavalcano scontenti
E l'altro diventano soprattutto di fronte al silenzio delle istituzioni incapace di fare programmi di medio-lungo periodo la cittadinanza appare sbandato ciascuno si forma opinioni personali fondandosi su episodi in cui si è verificato abilità conoscenze
L'atteggiamento vivente dell'istituzione che sembra vagamente militare alcuna tolleranza nessun modo supportata da alcuni persuasivi
Efficace il fattore di un processo mediante che crea spazi vanno
Che crea stati d'animo di malcelato avversione che nemmeno le leggi a difesa della razza erano riuscite a generare
è bene chiarire che il sistema industriale non può fare molto per intervenire a livello strutturale questa competenza spetta lamenta decisore politico rispetto al quale le parti sociali non possono assumere una posizione di anche parziale surroga
Ma il sistema soprattutto può intervenire efficacemente su quel fronte che fortunatamente sempre più e sempre meglio coperto dal volontariato e va dato ampiamente alto alla Caritas diocesana che il poco di forte in questa città si è fatto fin qui
Poco dico sì le poche cose buone qui in questa città si è fatto fin qui praticamente
Battuto ha scritto a suo merito
Fin qui sorge un punto abbiamo parlato del decisore politico
Indubbiamente ognuno deve svolgere il suo ruolo e vedremo che cosa può fare l'imprenditoria il decisore politico lo Stato deve svolgere il suo ruolo il volontariato svolge spagnolo l'assistenzialismo deve svolgere il suo ruolo gli enti locali il Comune la Regione la Provincia deve svolgere il suo ruolo e allora domandiamoci che cosa può fare l'imprenditore cosa può fare l'imprenditoria
Per il sostegno delle categorie più deboli più bisogno di assistenza per contribuire ad alleviare la situazione di disagio soprattutto direi per l'inserimento nel mondo del lavoro
Perché il professor Grant è vero ha parlato di disoccupazione inizialmente ritenendo che la disoccupazione non sia un elemento determinante ma in un secondo momento della sua esposizione ha portato effettivamente la rioccupazione come uno dei fenomeni che indubbiamente sono alla base dei disagi in quali abbiamo fatto cenno
Bene su questo argomento
Non potrei dire lo Stato effettivamente io dunque collego la disoccupazione alla miseria
è un collegamento un po'relativo ma è indubbio è indubbio che dove c'è lavoro
E alludo in questo caso al lavoro nell'impresa industriale dove il concetto del salario ridotto del salario di fame
Delle seicento delle settecento mila lire al mese non esiste dove c'è un posto di lavoro nell'industria la contrattazione impedisce che gli stipendi e i salari vadano al di sotto determinati mi quindi io collego il fenomeno della disoccupazione al fenomeno della miseria al fenomeno dell'emarginazione al fenomeno sostanza chi non ha moneta sufficiente per vivere non poche rientrare
In quelle non dico le settecento mila ma rientra certamente in quella Londra il grande categoria di persone che vivono in condizioni di disagio e nei confronti dei quali dovremmo cercare di spinge più considerano stazione per alleviare appunto queste sofferenze
Mi vorrei soffermare dunque lo Stato a emanato negli ultimi anni delle norme abbastanza interessanti ha ridotto praticamente ma poco la necessità della richiesta numerica per l'assunzione dei lavoratori consentendo la richiesta nominativa il che mette le aziende in condizione di scegliere meglio i collaboratori qui non apriamo non vorrei aprire una discussione su uno pensieri delle aziende i pensieri dello Stato su quest'argomento certa è che la richiesta nominativa come hanno dimostrato infatti ha facilitato l'inserimento nel mondo del lavoro
I contratti di formazione i contratti a termine le persone che hanno superati ventinove anni arrivati fino a trentadue contratti da quattro a dodici mesi insomma tutte norme che lorsignori certamente conoscono e che ci sono tentativi anche direi discreta parte riusciti alleviare a disoccupati
Una legge particolare
Che riguarda le categorie più deboli penso equità parlato degli invalidi effettivamente gli invalidi in generale invalidi per servizio invalidi di guerra invalidi del lavoro invalidi civili tra i quali rientrano anche ma per così dire coloro che non sono in condizioni di salute
Tali da poter garantire
Ritiro immediato inserimento del posto di lavoro gli orfani di tutte queste categorie bene la legge sul collocamento obbligatorio
Può entrare e non entrare questo discorso in questa nostra in questo nostro seminario io ritengo che perché è una forma per garantire la possibilità l'inserimento al lavoro del teste categorie di queste categorie più piccoli
La legge che disciplina le assunzioni obbligatorie la legge debba sessantotto quattrocentottantadue
Quattrocentosei quattrocentottanta due mila centosettantotto che la legge quindi che disciplina le assunzioni obbligatorie presso le aziende private e pubbliche impone come noto al datore di lavoro che occupa più di trentacinque dipendenti
Di assumere il quindici per cento del personale tra i lavoratori iscritti negli elenchi delle categorie protette una percentuale abbastanza alta è indubbiamente la percentuale più alta
Esistenti in Europa difatti ci segue in seconda posizione
La Francia dove questa percentuale e soltanto del dieci per cento
Qui su questo argomento vorrei dire questo la legge è interessante però ha soprattutto un carattere sanzionatorio cioè crea degli obblighi che l'imprenditoria privata e pubblica e apro una parentesi per dire che l'imprenditoria privata
E abbastanza ottemperante a questa legge sulla sugli uffici pubblici sulla pubblica amministrazione basta leggere interrogazioni parlamentari e l'applicazione di questa legge lascia molto a desiderare e chiudo la parentesi diciamo che a carattere sanzionatorio forse dovrebbe avere dovrebbe aver coinvolto dovrebbe coinvolgere un po'di Pieri imprenditoria creare lo stimolo delle agevolazioni per l'imprenditore che assume questi appartenenti alle categorie deboli
Come è stato fatto facilitazioni per le assunzioni dei profughi per le assunzioni del personale in mobilità licenziato da imprese
Decotte o in fase di riduzione di personale per ristrutturazioni per crisi nazionali o internazionali eccetera dunque qui in questa legge è stata oggetto di varie critiche una delle qualcuna delle critiche maggiori rivolte risiede appunto nella mancanza di un adeguato processo formativo volto ad agevolare l'incontro fra domanda e offerta di lavoro in sostanza l'eccesso di tutela si risolve nell'imposizione di un obbligo di assunzione senza previsioni in materia di orientamento formazione riqualificazione di tale personale da parte della struttura pubblica e ciò riduce i vantaggi che possono derivare alle categorie interessate
Ho visto che tra gli interventi che seguiranno mi sto avviando alla conclusione
Che tra gli interventi che seguiranno c'è anche un rappresentante del sindacato perché al fine di favorire l'inserimento dei lavoratori appartenenti a queste categorie protette nel mondo del lavoro l'Unione industriali di Roma per gli avversari sindacali hanno concordato a titolo sperimentale uno specifico progetto formativo che sarà prossimamente portato all'esame della commissione regionale per l'impiego per la relativa attuazione
è appena il caso di confermare quindi sto appunto concludendo che gli imprenditori non possono né vogliono sottrarsi all'impegno proprio di tutte le forze sociali
Sempre meglio operare per ridurre se non eliminare le sofferenze di centinaia di migliaia di cittadini e ridurre altresì la gravità degli enormi problemi che con l'aumento dell'immigrazione certamente sia cresceranno
Tornò
Ancora un attimo sul discorso della disoccupazione cosa può fare l'impresa per alleviare la disoccupazione e indubbiamente per alleviare le condizioni di disagio
La miseria il titolo
L'emarginazione alla solidarietà e dare quindi questo contributo diritti solidarietà
Alle categorie che si trovano in queste condizioni disagiate può creare tenere creare dei posti di lavoro
Per creare i posti di lavoro bisogna creare delle industrie bisogna consentire un ampliamento delle richieste di Sonia consentire bisogna consentire che questi giuste nascano e crescano bene
è il caso di far presente
Che la buona volontà dell'imprenditoria parlo quanto meno dell'imprenditoria industriale romana e spesso frustrata dalle lungaggini burocratiche
Che impediscono praticamente di fatto impediscono l'affermarsi di nuove industrie conseguentemente la creazione di nuovi posti di lavoro
è stato recentemente un anno fa mi pare è stato stipulato un accordo tra il Comune e le organizzazioni sindacali e gli imprenditori
Per la definizione delle aree industriali finalmente siamo arrivati alle aree industriali si sono definite quali sono
è un anno che si davanti per stabilire le norme di attuazione ogni otto dieci giorni la commissione urbanistica del comune di Roma la commissione edilizia nella lista del Comune di Roma o per un motivo o per l'altro ritarda inspiegabilmente l'emanazione di queste norme e quindi siamo al punto di partenza si corre il rischio facciamo un patto diciamo parliamo di un fatto praticamente degli industriali di Roma che forse interessa limitatamente il problema di cui diciamo ma siamo sempre in funzione di creazione di posti di lavoro si corre il rischio di ripetere Lamaro episodio della creazione dell'area industriale del polo industriale
Di Acilia Dragona nato vent'anni fa
Pieni di imprenditore di entusiasmo sono arrivati dove hanno potuto hanno finito per far marcia indietro quando addirittura non sono neanche riusciti a sono mancate le infrastrutture marcato il completamento e tutte quelle operazioni che all'ente pubblico dell'amministrazione avrebbe dovuto fare quindi concorrenti non per lanciare un atto di accusa contro la pubblica amministrazione non è questa la sede poi ci dovrebbero aprire si dovrebbe allargare il discorso
Purtroppo no vorrei solo dire che l'imprenditore ha bisogno a sua per essere a sua volta stimolo iniziative ha bisogno a sua volta di essere stimolato quantomeno quanto meno di non incontrare degli ostacoli burocratici
Di cui non si riesce a volte a capire la provenienza grazie
Grazie al dottor Rossi per il suo intervento
Ringrazio l'Associazione Industriali di essere comunità intervenire perché riteniamo che sia perché si è importante
Alla complesso della politica sociale economica complesso della nostra immaginazione affrettata principino anche agli imprenditori ognuno ovviamente per la parte loro nessuno chiede a loro in quanto imprenditore di fare carità
Tutti chiediamo alloro investire e di produrre non solo per l'utile che ovviamente a una legge Toro come il mercato e questo è evidente ma anche come elemento come contributo di solidarietà
Io adesso comincerei quindi secondo gli interventi secondo il calendario degli interventi e quindi con istituzione per eccellenza l'assessore Azzaro assessore ai Servizi sociali del Comune di Roma
Io ringrazio organizzatore di questo
Questa edizione del signor dieci escano
Verrà indicato anche la le istituzioni donna
Confronto
Un confronto serrato e un confronto aperto
Le cui soluzioni ritengo debbano essere e trovate
Ho ascoltato con grande interesse della
Relazione del professor scritta
Così minuziosa così completa
Dalle quale emerge con chiarezza
Inoppugnabile
Ed emerge con dati scientifici
Che a Roma siamo all'emergenza sociale
I politici e gli amministratori in genere percepiscono questo
Dato dall'esperienza quotidiana
Dal fatto di dover rispondere
Ogni giorno alle sollecitazioni più o meno gravi che vengono dei problemi della città
Certo
Non era ancora capitato io sono lieto che lo sia
Che questa emergenza della città sia stata fotografata con questa precisione
Io credo che i dati della relazione del professor scritta il piano ancora
In difetto
Per esempio gli extra compiti tossicodipendenti
Noi ci troviamo nella nostra città Roma
Di fronte ad un incremento esponenziale dei casi di emarginazione
Ma ci troviamo anche di fronte a una diversificazione
Altrettanto veloce delle bisogno
Parlando alcuni mesi fa cito sempre questo esempio
Con l'ex presidente del tribunale dei minori nel professor modo
E descrivendo la situazione nei millenni alcune fasce periferiche della città come Tor Bella Monaca come
Corviale
Come Castel Giubileo
Il professor Monti stupiva che in quindici anni
La città e quindi quelle zone che li conosce bene per quanto riguarda la questione editoriale si siano modificate con questa velocità
Il fenomeno della tossicodipendenza
Mi piacerebbe
Allora era soltanto agli inizi
Noi conoscevamo
La devianza dei ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini
Non una
Massiccio intervento
Il disagio così come noi lo constatiamo oggi
L'ordine da noi abbiamo un dato il ministro dell'Interno
Per quanto riguarda le tossicodipendenze ed è un dato
Che viene ricavato dal sequestro di sostanze stupefacenti
Nella città di Roma
Ed essendo quello delle statue facenti un commercio
Dal sequestro di sostanze facente si risale
Al numero dei consumatori
Nessun induzione sull'azienda metterebbe al mercato un prodotto sono avesse la certezza poi e quel prodotto che quel prodotto venga consumato
Bene secondo questo calcolo del ministro dell'interno che un calcolo ufficiale
Ci sarebbe la Roma sessanta mila ragazzi
Che vanno dall'età del da quindici a quarant'anni
Che oggi sono dipendenti da sostanze tossiche
Il dato quindi che è stato fornito proprio in mente un dato di perché si ricava dalle comunità terapeutica cui affluiscono soltanto tre mila persone
è un dato che si ricava dai dalle strutture pubbliche
Nelle quali ovviamente affluiscono soltanto coloro che vanno a che sono sotto terapia metadone quindi soltanto una minima parte
Un tossicodipendente a Roma
Una diversificazione quindi un aumento della
Emarginazione la nostra città
Io ho seguito attentamente e la questione che riguarda gli anziani
E corrisponde alla cifra duecento mila circa
Da quella cifra però sono esclusi
Coloro che non sono in uno stato di marginalità
Per motivi economici
Ma che sono in uno stato di marginalità per motivi di solitudine
E che appartengono a tutti gli strati sociali
Oggi la solitudine per un anziano tutti lo sappiamo dico nulla di nuovo
è una patologia grave almeno quanto l'anno non-autosufficienza
I casi della cronaca dei giorni attestano questo questo dato di carattere generale
Da quella cifra
I duecento mila anziani
Non è considerato il problema più grave degli anziani dall'altra città cioè lo stato di non autosufficienze
Noi abbiamo delle case di riposo alcune chiesti dal Comune altra in convenzione
Nelle quali trovano alloggio circa mille seicento mille settecento anziani
Il vero problema
Al di là delle condizioni in cui gli anziani stanno le case di riposo e quello che ad un certo momento l'anziano diventa no autosufficiente
Nella casa di riposo non è più gestibile
E non esistono nella capitale
Strutture alternative
Che possono accogliere l'anziano quindi strutture miste socio sanitarie
Si possono risolvere questo problema
Le cliniche convenzionate per la riabilitazione sono stracolme ci sono attese di Nesi pendenza
Anche la questione dei minori sovrapposta
E anche qui
Ritengo che la città di Roma sia ad un punto
Di grande emergenza sociale
Abbiamo parlato tante volte col presidente del tribunale dei minori
Dottor fatica con le altre autorità cittadine che si occupano di queste
Non gli ha ancora a Roma
Interveniamo sui minori a disastro avvenuto
Ed è Gentium fatta per alcune strutture che sono partire da alcuni anni
Come il centro che è stato prima citato di accoglienza alla stazione per la Caritas
Un esperimento di assistenza domiciliare per i minori
Nessuna
Situazione di prevenzione
Del disagio minorile è stata ancora attuata nella città
La famiglia
Come ha ben detto prima il professor dritta
Questo argine protettivo così l'ha chiamato
Cade
Il bisogno cresce in modo esponenziale
Una volta
I minori da assisterò soltanto gli orfani
O coloro che erano si trovava in uno stato di grande povertà per cui i genitori nell'impossibilità
Il potere di assistere gli affidavano al servizio pubblico
Oggi noi ci troviamo di fronte a un altro fenomeno
A fenomeni di apparente normalità
Dei nuclei familiari apparentemente normali
Detto qui invece si cela un'emarginazione reale
Dietro cui si cela
Il saggio dei minori
Eccezionale
Questo primo esperimento che si è fatto
A Tor Vergata a Tor Bella Monaca e al centro di Roma ed abbiamo fatto attraverso due enti specializzati
Ci dà uno spaccato preciso della emarginazione
Soltanto la presenza di un centro di prevenzione in una zona come Tor Vergata e come Tor Bella Monaca
Ha fatto decuplicare la richiesta di aiuto da parte di quelle famiglie
è una richiesta d'aiuto vagliata dall'Autorità circoscrizionali e quindi comunali e quindi una richiesta di aiuto reale
Uno spaccato per chi
Ha interesse a questo specifico problema questo dato alcuni casi
Il caso di un paio di famiglia che nel quartiere di Tor Vergata
Arruolati tutta la famiglia
Dalla suocera fino all'ultimo figlio
In una piccola impresa di spaccio di stupefacenti
Una famiglia apparentemente normale che vive la la sua vita che deve un'abitazione che ha un'altra filiale come tante famiglie romane
Un'altra situazioni di apparente normalità
Di una madre che per sbarcare il lunario costringe la propria figlia con un grave handicap psichico la prostituzione
Come mai questi
Episodi non sconvolgono più nessuno
Però servono a capire un fenomeno che rimane sommerso
Eccole quantificabile
Nei tre mila ragazzi che noi come Comune di Roma
Assistiamo tra istituti
Adozioni ebbe affidamento ed è assistenza di carattere economia
Io dico sempre dopo la presenza nella nostra città di don Bosco
Non esistono più strutture stabili
E prevenzione
Di aggregazione di socializzazione per minori
Sfido chiunque sfido chiunque chiedo scusa adesso nello nell'ordine
Lei deve dare
Ed ecco che per quanto riguarda la l'handicap psichico
Venti gatti nel mondo e legga lei lo ha superato ma credo che sia invece opportuno
Sottolineare questo tipo di
Emarginazione da un'altra città
Anche qui c'è una diversificazione
Non abbiamo più nulla
Lei nega partito
O era in grande riduzione
Appare sempre più nelle nostre scuole nelle scuole materne ed esco elementari
Soggetti
Affetti da questo problema da un handicap psichico
E l'istituzione
Si trova impreparato di fronte a questo alto di fronte a questo provvedendo
è un problema che grava sulle famiglie
Si contano da stime fatte dalle USL romane una cosa fa venticinque mila persone che hanno dei problemi
Sappiate vicini
E che quindi sono considerate degli handicappati fisicamente
E così nuove emergenze della città
Come quella citata degli extracomunitari
Di fronte alla quale
Le istituzioni mai Mine
Particolare le istituzioni locali sono trovate
Sono stati presi alla sprovvista
Di fronte a un'affluenza io gli ultimi dati del ministro dell'interno di duecento mila persone soltanto registrati per i per non parlare dei clandestini
Che sono registrati
E si ipotizza che si fa circa cento mila
Per quanto riguarda i finanziamenti di cui si è parlato noi abbiamo penso tutte le nostre risorse economiche
Per l'assistenza ai cittadini extracomunitari
Con una difficoltà sostanziale
Che è quella di dover contemperare
La soluzione di problemi di emergenza
A soluzioni di problemi di media di lunga durata
Cioè doveva mantenere i cittadini extracomunitari di doverli sostenere più che mantenere dagli sostenere presso le strutture alloggiative
Per evitare che
Che sia un ulteriore emarginazione è quella di realizzare i centri di prima accoglienza
Stabili
Che abbia un ruolo di socializzazione e quindi di introduzione dei cittadini extracomunitari verso lo faccio detta nel mondo del lavoro
Ecco di tutto questo
Di fronte a questi dati che io ho voluto e a questo
Analisi della realtà abbiamo constatato e quindi ho voluto rimarcare
Abbiamo da una parte l'ente pubblico
Strutturalmente insufficiente
Non ha apprezzato
E dall'altra una vasta area di privato sociale
Di partenariato sociale di volontariato
Che rappresenta la vera struttura portante dell'assistenza a Roma
Perché un'insufficienza strutturale
Ci sono motivi storici facciamo di Vian contingenti
Motivi contingenti il Comune di Roma
A non è un mistero per nessuno circa sessanta assistendoli tali
Fino a pochi mesi fa
Che devono rispondere a tutta questa gamma di problemi a questa entità
Dei problemi a questa diversificazione di problemi
E se noi immaginiamo che
Una circoscrizione romani acconti duecento mila abitanti centocinquanta mila cento mila abitanti
Ne abbiamo una o due al massimo Alfredo Charlie per rispondere a questa gamma di problemi per ogni circoscrizione di Roma
è evidente che c'è una disparità di
Tra il bisogno gli strumenti che si hanno per rispondere ha lo stesso peso
Prima della legge Martelli
E quindi nel bilancio mille novecentonovanta
Il Comune di Roma non aveva neanche un Bilancio un capitolo di Bilancio nel suo bilancio
Che avesse come titolo cittadini extra comunitari
Il Comune di Roma non si occupava ufficialmente dei cittadini extracomunitari
E il gancio al documento ufficiale del Comune di Roma
Avevamo un abbiamo
Un ufficio che è stato potenziato recentemente di unità
Che allora era di due unità
Per i minori il Comune di Roma non ha strutture per minori
Tranne quella dell'ex senatore che adesso sono in disuso
E che quindi
Rappresenta una possibilità
Che reazione sfruttata
Per cui noi usufruiamo è utilizziamo
L'opera degli istituti
Ecco questo è
Da una parte il bisogno
Dall'altra parte la istituzione
Con le sue
Strutturali insufficiente
Dall'altra parte ancora
Il volontariato sociale
Un esempio di dieci quindici mila persone che
Realizzano giornalmente l'assistenza sociali grosso della il novanta per cento della al sistema sociale
Una attività scrupolosa
Un'attività che è sempre più BA diversificando simile
Un'attività che va sempre più specializzandosi
E da una parte c'è il volontariato conosciuto
Presente qui
Come la Caritas l'attacco del prezzo alla salvezza
Il volontariato ospedaliero
Dall'altra invece c'è un po'andato sommerso
Ai più sconosciuto che
Come giustamente diceva prima realizza una grossa parte del lavoro non tutti conoscono la
Attività di una parrocchia di Roma
Come quella di via Gallia
E da ogni giorno centinaia e centinaia di pasti caldi per i cittadini extracomunitari
Che potere i servizi di prima necessità e che è diventato un punto di riferimento internazionale
Per per essere
Non tutti conoscono di questo volontariato sommerso
Un assillo per cento bambini a Tor Bella Monaca realizzato da un gruppo di famiglie
Completamente gratis
Forse qualcuno conosce
Un gruppo di studenti universitari
Della scuola popolare che realizzano ogni giorno
Gratuitamente
La
Il doposcuola per i bambini nomadi
E così via
Potrei citarne decida di questi esempi
Ecco
Il problema sostanziale
Ritengo sia quello
Di superare
Oggi
La separazione a volte l'incomunicabilità
Tra questi due mondi
E l'ostacolo da abbattere
è un ostacolo
Che in questi anni si è cominciato ad ad acqua
Il mondo delle istituzioni il mondo
Per l'ente pubblico è quello del volontariato
E sì perché
è evidente che da una parte c'è la pretesa dell'ente pubblico di
E c'è stata
E ancora esiste
La pretesa da parte dell'ente pubblico di
Far da sé
Illustrare la sua autosufficienza
Combattivo e pretesa che ama
Negli anni
Determinato risposte carenti costosi
Spesso inefficace e inefficiente
Dall'altra parte questo volontariato
La società civile
Che a volte è stata ignorata a volte è stata respinta
Che in parte ha perso fiducia nelle istituzioni
Che adesso per la gran parte si rimbocca le maniche e patate
Ecco questo è il quadro in cui noi ci muoviamo è un quadro storico la separazione tra alle istituzioni e quello che le realtà di volontariato che hanno realizzato a Roma
Negli ultimi cinque secoli la carica
è una separazione storica
Quella tra
Dieci
Santi quei del quindicesimo secolo nel sedicesimo secolo erano a Roma
E le istituzioni che dalla che dall'altra parte uno
Lo Stato Pontificio
Nel diciottesimo secolo da una parte la restaurazione napoleonica
E dall'altra le confraternite
Che sono state private da loro autonomia gestionale
E del diciannovesimo secolo dalla parte lo Stato liberale e dall'altra
San Giovanni Bosco
Ecco
è evidente
Che di fronte ad una separazione storia questo genere di questo tipo e necessaria una solidarietà intanto tra l'istituzione volontaria
è evidente
E lo ripeto che in questo settore
Solo la risposta solo istituzionale
Risulterà sempre inadeguata
Sempre condizionato da navi da una lenta risposta burocratica
Dalla rigidità
Da difficoltà finanziarie
Ma gli sprechi
A volte come conseguenza di tutto ciò anche dalla disattenzione degli operatori
E allora e necessario perché le cifre per assistere oggi a Roma cinque mila tossicodipendenti
Considerato il rapporto utente operatore una dieci sono necessari cinquecento azioni sociali
Per assistere
Mille bambini autistici sono necessari altrettanti
Si colloca
Però l'unica risposta che oggi l'ente pubblico bordate quella che deve essere ispirata alla a uno dei principi da tutti a Lucio Dalla Chiesa cioè la sussidiarietà
Quando un ente di un piccolo riesce a fare
Un
Un'opera il modo migliore dell'ente più grande lente più grande ha il diritto e il dovere di sostenere quell'opera
E quindi la politica dell'amministrazione comunale
E concludo
Volevo essere quella proprio di incoraggiare
Di sostenere chi realmente opera in questo campo senza inventarsi niente
E credo che questo sia veneziano possa dare un contributo particolare
A questa svolta questa inversione di tendenza a cui dobbiamo arrivare
Per realizzare una corresponsabilità
Tra ente pubblico tra istituzioni e volontariato sociale
Quando anche il volontariato a molto molta strada da fare
Nel senso di una maggiore professionalità
Grazie diciamo né maggiore coordinamento territoriale grazie ad una maggiore stabilità
Ecco un altro tentativo e concludo l'abbiamo già iniziato al Comune di Roma
L'abbiamo iniziato istituendo un tavolo comune
Che l'Osservatorio sulla solidarietà a Roma
In cui siedono
I maggiori autorità e del volontariato e delle istituzioni
Dalla Caritas all'evasione ai Salesiani alla Croce Rossa italiane
Allora da
Alla Comunità di Sant'Egidio
Questo è un tavolo comune ha prodotto subito i suoi frutti
Nessuna realizzare dei progetti pilota
Facciamo entrare i modelli di intervento
Che verranno nell'immediato calati nella realtà
Per la prima volta nella storia di questa città
Volontariato sociale e istituzioni hanno programmato insieme un intervento a Brad al meglio e a lungo termine
E perché i risultati già si vede e già in atto una
Rete di servizi per la tossicodipendenza siamo passati da trentacinque tossicodipendenti assistiti dalla nostra comunità
Per aprire un'etica pubblica a duecentocinquanta
Essendo il Comune di Roma
Venuto in collegamento con la maggiore autorità cittadina cioè con il Ceis di don Mario Picchi
Nasce mancati gentilizio notati i progetti pilota anche sull'aia
Aiuto alla maternità
Sono gli anziani
Sul portone di handicap psichico
Tossicodipendenti da ho detto e sulla richiesta ecco io credo che questa sia la strada migliore
Per realizzare a Roma dei servizi sociali adeguati
Sia la strada giusta
Su cui l'amministrazione comunale a Bormio scommette il figlio e sulla quale vuole andare in fondo grazie
Ringraziamo l'assessore anche per il senso sportivo perché sapeva che venendo qua sarebbe venuto un pochettino nella fossa dei leoni
Probabilmente Niero spiegato male io spero di no essermi spiegato altrettanto male con
Impianti che dovranno intervenire
Noi pensavamo a questo confronto
Dicendo no noi come siamo fatti noi non ci conosciamo perfetto non abbiamo detto ne abbiam parlato dalla Caritas abbiam parlato dell'impegno previdenziale del volontariato alle varie istituzioni lo sappiamo questo
Quindi spero che anch'egli ma sì dopo non ci vengano a dire chi siamo
Quello che noi che volevamo fare è un confronto su questi dati giusti o sbagliati che siano confrontiamo lì per carità su questi dati che cosa
Ognuno dei delle da ognuna delle istituzioni tipi abbiamo chiamato e che ringraziamo di essere venuti ovviamente che infine abbiamo chiamato che escono i testi istituzioni com'è vero che la risposta che cosa sta facendo che cosa non portare perché sappiamo quelli che sono i problemi veri
Dei bilanci degli enti locali ma è questo che noi ci attendiamo da motivo
Mi scuso passa adesso al dottor Fadiga che il presidente del tribunale dei minorenni di Roma pregherei di contenersi in nella decina di minuti che avevo dentro per telefono in modo anche per per rispetto a tutti quanti
Un grazie sia molto chiaro che io non devo chili per per una descrizione fatta in modo magistrale dottor sorretta martire alla comunità locale anzi a quella parte dalla comunità locale che qui è rappresentata quale risposta
Deve dare può dare saldare l'istituzione di cui sono responsabile cioè il Tribunale per i minorenni di Roma
Per prima cosa devo precisare che il Tribunale per i minorenni viene chiamato di Roma ma in realtà del Lazio perché si deve occupare di tutta intera la Regione Lazio il che significa un territorio estremamente vasto estremamente diversificato con problemi di con risposte molto varia da zona a zona
è ovvio che la stragrande maggioranza dei problemi si concentra nell'area metropolitana di Roma
E questo molto spesso anche a detrimento dalle altre zone a detrimento delle altre province resta però il fatto che il Tribunale per i minorenni deve occuparsi dei minorenni dell'intera Regione Lazio
Un ruolo di autorità giudiziaria quindi un ruolo di ristabilire il diritto
Sulle singole situazioni che vengono portate a sua conoscenza
Per quanto riguarda il minorenni sono quelli di cui noi appunto ci occupiamo da zero a diciotto anni
La riaffermazione principale del diritto indicato dall'articolo uno della legge del mille novecentottantatré numero centottantaquattro
Che dice ogni minore ha diritto a crescere nell'ambito della propria famiglia
Una compito molto arduo assicurare ai ragazzi questo diritto
Come molto facile comprendere perché da solo il Tribunale per i minorenni da solo all'autorità giudiziaria non può non è in grado non tanto per sua insufficienza quanto per impossibilità oggettiva e anche per non competente al non è in grado di assicurare a ciascun minore il diritto precisa della propria famiglia
Ci occupiamo ogni anno mediamente di poco meno di dieci mila ragazzi tra quelli denunciati perché hanno commesso un reato
E quelli che vengono segnalati perché sono in una situazione di rischio o perché non hanno più la famiglia
O perché ce l'hanno ancora ma non vivono con i propri genitori per diverse ragioni
Oppure perché sono usciti in famiglia ma sarebbe meglio che non ci fossero perché vengono maltrattati
Tutti i nostri i ragazzi che vengono da noi si possono definire poveri perché sono deboli e quindi incapaci di autodifesa
Abbiamo sentito che sono circa mille duecento euro i bambini che non abita lungo la loro famiglia
Che cosa possiamo fare per questi casi
La legge prevede diversi tipi di risposta a livello giudiziario
Una cosa devo dire con molta chiarezza noi non possiamo dichiarare adottati in tutti questi bambini per una ragione molto semplice che allora i genitori
E che questi genitori vorrebbero avere con sé e questi bambini e che molto spesso potrebbero averli consigliere solo che per fossero più convenientemente aiutati
Molte volte e la risposta giudiziaria deve tenere conto della drammatica urgenza del momento
E di conseguenza la necessità di allontanare il bambino da un contesto abusante come lo citiamo il linguaggio tecnico con parola forse non molto chiara ma ormai entrato nell'uso la necessità di allontanare il bambino dicevo da quell'ambiente impone delle scelte immediate e anche dolorose
Il punto è allontanarlo perdono da dove è chiaro da questo ha tenuto il rischio grave ma per mandarlo dopo e questo è un punto dove la risposta della delle altre istituzioni si pub determinante
è vero che c'è una forte componente di volontariato a Roma devo dirette
Sicuramente un motivo di conforto devo però anche dire che la prima risposta l'autorità giudiziaria deve cercarla a livello di istituzioni pubbliche
Quindici anni fa un decreto che trasferiva le competenze
Dagli organi dello Stato alle comunità locali
Il decreto seicentosedici del mille novecentosettantasette perché mestiere aveva fatto sorgere molte speranze devo dire che al giorno d'oggi il bilancio prevalentemente di delusioni in molte zone certamente lo è
Un altro punto sul quale l'autorità giudiziaria minorile bene impegnarsi è quello dei ragazzi hanno commesso una violazione alla legge penale
Possono essere molte le ragioni per cui un ragazzo davano legge penale
Diciamo subito che nel settanta per cento dei casi non vorrei fa più
Quindi giusto essere allarmati quando un ragazzo commette un reato però è anche doveroso sapere che nell'età evolutiva ci sono dei momenti di disorientamento di sbandamento
Che nella stragrande maggioranza dei casi ripeto il settanta per cento vengono completamente riassorbito
La percentuale del settanta per cento riguarda i ragazzi che vengono denunciati al tribunale quelli che non vengono nemmeno denunciati e che lo recuperano i pastori sono ovviamente molto di più
Per quanto riguarda dicevo comunque i ragazzi che hanno commesso il reato abbiamo uno strumento legislativo sufficientemente nuovo anzi molto nuovo ma sufficientemente adeguato
Il nuovo codice di procedura penale minorile entrato in vigore da meno di tre anni
Questo nuovo Codice con una scelta coraggiosa ha ha cercato di superare la risposta carceraria come la chiamano i tecnici cioè l'arresto la detenzione preventiva del ragazzo per stato colto in flagranza di un reato
Lo ha fatto attraverso diversi strumenti fondamentalmente cercando delle risposte alternative cioè dicendo che in certi casi ragazza va sicuramente fermato al ragazzo Babetto che ha sbagliato però non con il carcere
Queste risposte alternative sono anch'esse basate su un intervento degli enti locali
Purtroppo siamo ancora molto lontani da un risultato
Di Nino da un risultato soddisfacente
Purtroppo l'impegno degli enti locali se è ancora largamente insufficiente nella protezione dei minorenni oggetto di maltrattamenti
Nullo la dove riguarda invece minorenni che hanno commesso un reato e avrebbero bisogno di una protezione di tipo più specialistico più specifico
Siamo in una condizione particolarmente triste
Quella di non potere assicurata giustizia e per un tribunale questo per particolarmente frustrante
Non possiamo assicurare giustizia in senso sostanziale
Perché se un ragazzo a diritto a un trattamento alternativo al carcere
Questo è molto più facile quando si tratta di un ragazzo italiano la famiglia può darsi che ci sia qualche d'uno può darsi che intervenga ma se si tratta di un ragazzo straniero questo non si verifica
E abbiamo sentito che mille cinquecento per sono rivolti all'assistenza della Caritas trecento erano minorenni un quinto non mi ricordo male
Questi erano senza famiglia
Abbiamo anche una situazione che purtroppo ci costringe a ingiustizie sostanziali
Nei confronti dei minorenni nomadi
Ero popolazione oggetto di gravissime discriminazioni
Di vergognosa discriminazione
Il novanta per cento non sa né leggere né scrivere non va a scuola
Vivono in condizioni disumane
Vengono mandati a rubare
Vengono portati da noi quando vengono trovati che rubano
E probabilmente
Paradossale che la comunità si debba occupare di questi bambini solamente al momento per l'arresto
La situazione è tale
Non sono niente non vengono censiti a livello numerico come diceva il professor scritta all'inizio ma l'unico momento per sapere che esistono quando vengono arrestati e accusati di un reato
Molti di questi bambini hanno una età non ancora tale da parte dei soggetti
Il poeta
La legge penale italiana giustamente prevede che prima dei quattordici anni un ragazzo non può essere accusato di un reato non può essere punito con la legge penale
Ma molti di questi bambini appositamente vengono scelti Catiniano responsabilità dai loro genitori
A un'alta interiori
Bene nei confronti di questi ragazzi non c'è possibilità di risposta carceraria non possiamo violare la legge italiana fino a quel punto ma non c'è e non ci deve essere possibilità di una risposta discriminata
è un fenomeno questo che deve essere bloccato da un fenomeno di allarme sociale grave
Ma non può essere bloccato sono ai giudici non può essere bloccato solo col carcere
Nemmeno può essere bloccato togliendo indiscriminatamente i bambini e le loro famiglie
Sono famiglie certo di altra cultura di altre abitudini altri costumi
Ma non per questo sono indiscriminatamente famiglie che non provino amore per i loro figli
Questo è il quadro davanti al quale il Tribunale per i minorenni di Roma si trova a dover dare delle risposte
Le risposte del tribunale per i minorenni sono risposte date con sentenze con decreti
Non sono risposte date con provvedimenti amministrativi non solo risposte date con legge questo significa che riguardano i casi singoli che sommati insieme però fanno la totalità
Questo significa che sono risposte che non possano modifiche modificare situazioni sociali tale gravità che richiedono l'intervento di tutte le istituzioni locali
Credo che questi due aspetti l'aspetto dei bambini stranieri e nomadi di un particolare
L'aspetto dei bambini italiani che non vivono con la loro famiglia e che hanno diritto per legge invece di dividere con loro famiglia debbano essere quelli più gravi e devo portare alla vostra attenzione perché sono aspetti che tocca non la risposta ci funzionale giudiziaria
Ma ai quali la autorità giudiziaria non è in grado in questa situazione con la struttura per i servizi che ci troviamo adesso le danno risposta alcuna grazie
Ringrazio il dottor dottor Padilla
Sia per improprie occupato perfetto
Sia per quello che ci ha detto anche se almeno a me personalmente mi ha fatto un pochettino accapponare la pelle
L'unico pensiero che mi era venuto parlando nel secondo invidie perché non invidio proprio lei e quelli come lei che devono occuparsi di bambini senza saperne
Sì è una cosa tremenda
Il dottor Bertolaso capo del dipartimento affari sociali della Presidenza del Consiglio dei ministri
Io condivido un il rappresentante dell'Unione
Italiani l'Unione romana degli industriali un un grande privilegio cioè quello di parlare in questo Sinodo per la seconda volta
Ho già avuto l'onore di parlare infatti alla alla riunione riguardante la situazione sanitaria per la Roma che si è tenuto alla Cattolica un paio di settimane se in quell'occasione gli venne affidato il compito
Commenta
Le indicazioni precise commentare il ruolo del volontariato nell'ambito della sanità quindi nono
Non voglio ripetermi
L'azione del
Rimando solamente per quello che è il mio pensiero sia sulla situazione della struttura pubblica
Romana che sul ruolo del volontariato spessissimo troppo spesso si
Questa città di rimando alla relazione
Fatti in quell'occasione dove toccavo anche alcuni dei settori dove a mio avviso il ruolo del volontariato trovava la sua massima espressione tutti quei settori
Voglio veramente congratularmi con il professor De Rita indicati con grande principio reazione io ho avuto la fortuna di avere
Sono fatti quindi me la sono potuta leggere con un po'più di altri giustamente
Consigliere Giordano
Dice siamo qui per ho capito partendo proprio ai dati
è scritta
Siamo qui per capire
Qual è il nostro ruolo quali sono le nostre responsabilità
Soprattutto in una chiave costruttiva quello che possiamo fare per cercare di migliorare questa situazione che sicuramente
Una situazione che vorrei definire di emergenza silenzioso
Il dipartimento per gli affari sociali capienza del consiglio
Diretto da un ministro ministro cosiddetto senza portafoglio
Che cosa vuol dire senza portafoglio c'è la parola che non c'ha una lira
E appunto Cuccia al portafoglio
E quindi una struttura
Che al di là
Di molte tante buone intenzioni
Non può far altro che cercare di agire a livello soprattutto del Parlamento a livello delle forze politiche per
Partendo da quelle situazioni di fatto cercare di impostare nuovi strumenti legislativi che possano permettere i pochi agli operatori sì unanime a livello locale soprattutto di intervenire per modificare la situazione
Questione che voglio mettere le mani avanti non voglio dire
Sì è la situazione non funziona a Roma come da in altre città del nostro paese non è colpa nostra io credo che siamo tutti corresponsabili ed ognuno per la sua parte però credo che sia importante fare alcune puntualizzazioni ripeto sempre in una in un'ottica
Lui presidenza del Consiglio nell'arco dei quest'anno
Due anni passati
Siamo riusciti a far approvare ad un Parlamento non sempre concordi sulle cose da fare una serie di leggi che adesso io vado brevemente
Ricorda
Soprattutto perché stiamo incominciando a mettere i piedi in quel meccanismo
Che fino ad oggi non è mai stato fatto nel nostro paese verità non viene fatto quasi nessun Paese
Perché è un meccanismo estremamente pericoloso in quanto costringe
La struttura pubblica ad uscire allo scoperto e addio se le cose funzionano o non funziona meccanismo di valutazione
Di quello che le leggi hanno acconsentito per capire quindi se le leggi funzionano servizi sono efficaci se hanno degli aspetti negativi
Ci sono state soprattutto applicate le loro
E partiamo proprio dalla legge che è stata in questi ultimi anni oggetto di grandi polemiche la lì quella con la famosa legge contro la droga
Legge
Che a mio avviso
Assolutamente innovativa per moltissimi aspetti finalizzati alla prevenzione e del recupero
Ma che è sempre stata criticata per uno dei suoi articoli quello che imponeva una serie di
Norme restrittive punitive soprattutto degli spacciatori io non voglio entrare in questo aspetto giuridico dalla materia voglio parlare della prevenzione e della
Del recupero che questa legge consente perché vi sono parecchi soldi disposto dispute easy disponibili
A differenza delle altre
è previsto però che gli enti locali il
I comuni in tutto di tutt'Italia per poter ricevere i finanziamenti per impostare iniziative di prevenzione e recupero debbano presentare dei progetti debbano cioè di dire in anticipo che cosa vogliono fare quali sono i nuovi obiettivi come la intendono spendere i quattrini che poi verranno erogati dallo Stato per quella determinata
C'è poi una commissione piccola composta da esperto
Del settore che io ho l'onore di coordinare che deve valutare tutti i progetti e dire questo è giusto e meritevoli finanziamento quest'altro invece non ci sembra adatto
La legge è stata
Forse ricorderete approvata a metà del mille novecentonovanta
Noi abbiamo già
Approvato e stanziato i soldi da inviare centonovanta mila trecentonovantuno e ci apprestiamo ad erogare anche i soldi del mille novecentonovantadue pur non essendo ancora a metà di quest'anno quindi abbiamo già erogato oltre quattrocento miliardi a tutti i comuni italiani e non mi pare che sia una cifra
Nicola soprattutto in un settore dove fino a due anni orsono non c'era neanche un soldo per fare Rutelli iniziative quindi l'alibi gli amministratori comunali era sicuramente un alibi valido oggi questa rinunce più quando ci siamo accorti nell'esaminare Progetti di prevenzione di recupero
Qui c'è un altro problema
La stragrande maggioranza degli operatori gli enti locali non sanno assolutamente cosa sia la prevenzione
Non sanno assolutamente quindi come diritta la in piedi come impostarla
E per quanto riguarda l'attività di recupero se hanno la fortuna di avere qualche struttura che già lavora qualche comunità terapeutica che opera in quell'area da tempo e quindi sa come si fanno queste cose è stato nominato prima c'è il sermone potremo nominare anche altri
Allora si affidano a queste strutture cicliche dei soldi non glieli diamo loro vi passano alle comunità terapeutiche e quindi il meccanismo in questo caso funziona
Ci ha ci troviamo però di fronte ad una povertà
Culturale
Ad una incapacità progettuale ad una scarsità di competenze che assolutamente spavento e questo è il di grande nostro dramma nostro di quella commissione di cui gli ho fatto cenno prima
Perché ci troviamo di fronte a questo dilemma
Dare dei soldi comunque perché ce lo prescrive la legge
Ma sapendo già perché lo vediamo dei progetti che saranno iniziative che lasceranno il tempo che trovano
Oppure non dare questi soldi
E cercare di spiegare agli enti locali che forse una provincia diversa rispetto a quella che ci viene
Progetti diversi rispetto a quelli che ci vengono presentati sarebbero occorsi
E quindi ritardare l'erogazione di questi finanziamenti ecco allora che subito prima accusati di non usare i soldi che la legge ci mette
Posizione
Quindi ancora altre polemiche essere saremo accusati di non favorire la prevenzione di mandare al allo sbando i tossicodipendenti che non hanno deluso
Oppure dove poter fare riferimento eccetera eccetera quindi e in un certo senso un cane che si morde la coda
Da un lato il nostro tentativo
Ovviamente tutto finalizzato a cercare di dare delle indicazioni più precise possibili
A nostro avviso bisogna esperto
Sono problemi che voi conoscete anche molto meglio di me che cosa si potrebbe fare per prevenire e soprattutto la necessità che c'è per creare strutture nuove migliori più efficaci per
Curare per recuperare e reinserire nell'ambito
Della nostra società chi ha vissuto il dramma tra Consiglio di
La situazione ad oggi estremamente preoccupa
Noi voglio sottolinearlo abbiamo fatto i salti mortali per fare in modo che i soldi venissero erogati rapidamente assessore Azzaro mi potrà dare atto che i finanziamenti del mille novecentonovanta patiscono con legge approvata a metà di quell'anno sono stati erogati non oltre i primi mesi del mille novecentonovantuno
Per quello che riguarda i finanziamenti del mille novecentonovantuno se non avessi avuto dei piccoli problemi che la Corte dei conti già tutti i Comuni avrebbero che comunque già una grande parte di questi Comuni riavuti ecco che ci troviamo di fronte al secondo problema
Che riguarda lo Stato
L'inefficienza dello stato di emergenza storica dello Stato in passato o in altri settori che i soldi Lida con estrema
I Comuni si sono ritrovati come diceva la stragrande maggioranza dei casi questi quattrini per la lotta alla droga
Dopo pochi mesi che li avevano chiesti e quindi non erano assolutamente attrezzati a gestirli perché pensavano che sarebbero arrivati dopo anni no secondo appunto la consueta abitudine gli altri
Mentre invece ci siamo accordati
Ponendo bene tutte quelle che sono le cosiddette pezze d'appoggio parlando con quelli della corte dei conti in modo da risolvere prima eventuali problemi lavorando sì quelli della Banca d'Italia e della Ragioneria Centrale dello Stato lo Stato i soldi votare con una grandissima Perrucci e poi è accaduto che invece molti enti locali e avevo detto io voglio questi soldi ma poi vi do alla comunità di don Picchi per fare opere di recupero o o comunque anche in certi casi di prevenzione l'ente locale non abbia detto al
Misure per il trasferimento di quel piglio e quindi lo Stato all'ente locale i soldi li ha dati in premi l'ente locale alla comunità ci mette tre anni
Allora
Le è un problema che bisogna procedere tutti con la stessa marcia perché altrimenti poi il rischio e quello che non si realizzano le cose ripeto senza andare a vedere quelli che sono là non c'è bisogno di applausi qui sia pari ad una disanima di quelli che sono gli aspetti negativi ci può essere una struttura che ha il vantaggio di essere piccola o giovane che funziona meglio ancora gli altri ma poi il meccanismo lo dobbiamo vedere nella sua globalità e la realtà è che meccanismo comunque sì
Spesso e volentieri
Io voglio subito conclude che mi sembra infine
Intanto il mio sparire dal mio punto di vista credo con l'abbiate abbastanza capito voglio semplicemente vario l'elenco rapidissimo di quelle che sono le altre leggi che riguardano comunque quei settori della marginazione ci sono stati presentati che sono stati citati che sono oggetto di analisi oggi perché come dice la legge sulle contro la tossicodipendenza abbiamo una legge è la prevenzione delinquenza minorile
Il
Presidente pratica vi ha parlato prima
Di questa soglia di punibilità dei quattordici anni
Ma voi lo sapete che in Parlamento l'anno scorso quando si voleva impostare una legge preferibile l'applicabilità di minorile qualcuno aveva proposto come soluzione quella di abbassare la soglia di punibilità
Se l'ha detto mandiamo in galera dieci anni invece che a quattordici e così abbiamo risolto il problema
Questi sono i problemi che certe volte chief ci si trova ad affrontare non è stato facilissimo non è che si è riusciti immediatamente a convincere chi voleva portare avanti questa aberrante idea che invece bisogna fare dei progetti di prevenzione anche lì
Questi soldi ci sono
Il dono quali questi ridicoli meccanismi per cui gli affari sociali del nostro a livello di ministeri se ne occupano sei ministeri diversi quindi potrei capire come funziona il coordinamento fra queste sul è quello che riguarda la legge controllato per la prevenzione e l'intensa minorile
Decide una commissione presso la Presidenza del Consiglio
Ma i quattrini sono presso il ministero dell'Interno e quindi e diventa poi un meccanismo anche qui ridicolo che noi decidiamo subito loro però i soldi li era gli erogano dopo un anno quindi certe iniziative potrebbero anche essere intelligenti no non vengono realizzate e oltretutto accade che la scarsa
Sul problema Bruce
La scarsa consapevolezza nell'ambito della Società italiana di tutte quelle che sono le leggi insiste
E di quello che le leggi possono consentire di realizzare
Porta anche a situazioni per cui noi abbiamo dei soldi per la prevenzione e la lentezza mio gli episodi non ci vengono chiesti venti rischiano di essere inutilizzati perché di nuovo non è la struttura centrale cari signori che agisce poi sul territorio
Va tutto a rientrare per quello che ci riguarda almeno ha una funzione odierno coordinamento oppure di erogazione di finanziamenti alle strutture locali che poi sono loro che devono agire sul territorio
Ma bisogna inserire secondo me è un meccanismo che fino ad oggi non è stato attivato e di cui invece gli ho fatto rapidamente cenno cioè quello della verifica del contro
Se noi diamo i soldi ad un Comune per fare un programma poi abbiamo il diritto ed il dovere di vedere come questi soldi sono stati utilizzati e se ci accorgiamo che questi soldi non vengono utilizzati oppure peggio ancora vengono male utilizzati abbiamo il dovere di riprendere cieli per fare qualche altra iniziativa che invece merita di essere finanzia questo purtroppo spesse volte scritto sulle leggi ma poi in ordine a perché concludo facendo anche una proposta cioè una proposta facendo una considerazione io so che domani ci sarà un Consiglio dei ministri
è un Consiglio dei ministri che deve ritirare una serie i decreti legge scaduti ma che forse doveva approvare un decreto legge un uomo che è un decreto legge che riguarda questa situazione tragica assurda che si sta creando del paese annui vicino che la Jugoslavia quindi è un decreto legge giustissimo sacrosanto qui si vuole mettere in piedi per fronteggiare il dramma dei profughi stanno arrivando che cosa dice questo decreto legge che ci sarà un ministro
Che in un certo senso punterà da commissario straordinario potrà decidere dove mettere questi profughi come assistiti da un punto di vista dell'alloggio del figlio del diritto dell'assistenza sanitaria di tutti quelli che sono gli altri problemi che derivano darlo a un intervento di emergenza come si chiede in questo caso bene Podestà tranquilli che quell'intervento se questo ministro e la sua struttura proporranno funzionalità senz'altro io credo mi rendo di essere mi rendo conto di essere estremamente antipopolare però credo che sia giunto il momento di fare una profonda revisione di quelle che sono il ruolo delle strutture centrali e di quello che il ruolo delle strutture regionali e periferiche
Perché ci deve essere un meccanismo per cui se le strutture che devono agire sul territorio non sono in grado di di agire ci può e ci deve essere un commissario che si sostituisce a chi non funziona per Palma dalla macchina ecco
Scritta chiede se alludi
Quindi scritta chiede se stai alludendo se stai alludendo a qualcuno col per quanto ritiene ringrazio intanto perdono Bertolaso per la sua comunicazione anche lui per la sua sinteticità
E anche e soprattutto per quanto riguarda tra le tante cose che ha detto
Quell'annuncio di un Osservatorio di valutazione dell'operabilità della legge che può essere veramente un avvio della della riforma della pubblica amministrazione in Italia perché poi in sostanza e e come vedete e vedere come si applica nelle chiese si applicano le leggi comporta poi un intervento consequenziale
Reparto del presente o del decreto legge Cornalia dicendo che forse possiamo per legge prevedere il commissario i commissari nel diritto amministrativo sono già previsti sono il commissario ad acta e che noi in genere non rispondiamo ammazzamenti si può nominare in qualunque momento un commissario ad acta
Terre
Marcati interventi da parte di amministrazioni e che non c'è quella cultura tale che che permetta di applicarli sempre questi vestito in esso dottor Franco Alvaro che segretario regionale della CGIL Fini fa un po'da pendant va bene come forma forza sociale a quanto ha detto prima il mondo imprenditoriale
Sono in rappresentanza di una organizzazione sindacale
Rappresenta i lavoratori degli enti locali per la gran parte la gran massa lavora in curva di operatori che sono coinvolti nei sistemi modelli organizzativi dei servizi e quindi nella erogazione del prestito
Va be'in questa veste
In questa veste ovviamente il mio mandato è quello di fare una una sintesi quelle che sono i dibattiti e gli orientamenti il e mozioni per i vari congressi nella nostra nostra organizzazione vengono o messi vengono adottati in ordine a quelle che sono i problemi sociali ed una città come Roma
Ovviamente sollecita stimola più forse più di altre realtà una messa sì culturali e strategie chiede l'intervento le politiche di intervento gli orientamenti noti
La relazione dalla relazione del professor Piton tratto molte considerazioni estremamente interessanti io spero ci porta possano esserci altre occasioni per continuare un discorso sull'ordine dei filoni da lui sembravano soltanto accennati ma meritano un approfondimento di di altro chi altro
Oppure cosa offrono salto dallo la difficoltà esistente nella organizzare flussi informativi nel nella vere una prossimo un una centrale un organismo tale di tale o o così autorevole capace di utilizzare le informazioni le varie agenzie d'informazione in ordine i vari fenomeni sociali
Noi abbiamo abbiamo dico abbiamo abbiamo capito in qualche modo questa difficoltà nell'azione del pool ogni realtà appare in queste prima settori insediamento del proprio sapere sfugge e soprattutto il budget svolgerà le funzioni e il ruolo competenza dell'istituzione Duraccio proposte sfugge questa capacità di organizzazione delle informazioni e questa è un grosso il problema perché si rischia come dice la scritta il pericolo di dare i numeri nel suo quando si parla di politica di interventi quindici si rivolge a quelle che sono gli organismi istituzione preposte
A questo settore è chiaro che non bisogna da non si occorre disco ridare il nome bisogna avere degli strumenti o dei canali o delle agenzie informazioni tale che siano il supporto ad una vera effettiva funzione di programmazione dei servizi
Senza questo si continua con insolito
Consolidò attinge ventuno insolita situazione per cui il sito del complesso sistema
Dei servizi di sicurezza sociale che una città come Roma comunque erogati e che comunque si può vedere che è documentato anche dalla
Grazie alla
L'applicazione all'impegno di molte di molti operatori tra l'altro qualcuno dice che sono pochi vedi pochi a questi pochi ci devi in qualche modo il ringraziamento e tutto il sistema un amanuense sia collassato perché io non riesco a capire come ancora Redondo rispetto a l'impatto di emergenze nuove rispetto all'impatto di nuove procedure amministrative rispetto all'impatto di problematiche che non sono stati sufficientemente approfondite penalizza
Ciò detto chiaro mi richiama quella che può essere una la funzione fondamentale fondamentale della programmazione che risente molto e molto carente per quanto riguarda le strategie complessive noi abbiamo ereditato il nostro sistema ancora abbiamo ereditato
Saperi competenze capacità mentalità forme amministrative e procedurali destò costituiscono un assemblaggio di enti disciolti nel settantanove c'è ancora la sopravvivenza di questo recupero retinico c'è ancora una mentalità di
Scardinare questo
Per cui abbiamo una gran parte delle della erogazione delle risorse
Risorsa collettività che se ne vanno interventi che avevamo senso quindici anni fa venti anni fa quando imperava una cultura del sociale distinta per categorie adesso con seicentosedici con
Tutta una nuova cultura del sociale tutto questo sistema
è venuto meno e la permanenza di queste procedure la carenza forse
Della legge
Quadro dell'assistenza e per quanto riguarda la regione Lazio la carenza di una legge regionale di riordino di questo settore farsi che sopravvivono
Proprio questi spezzoni del passato che in qualche modo condizionino le politiche di intervento in qualche modo assorbono automaticamente un'altissima percentuale per risorse per cui lo spazio otto si manovra che l'amministrazione ha nei confronti delle nuove emergenze dei nuovi modi di operare di intervenire al sociale estremamente limitato ha fatto piacere sentire l'intervento un altro sì vera e propria queste leggi un una rivoluzione dal punto di vista concettuale tutto il intervento le politiche sociali rivoluzione per data dalla l'intervento del sociale per progetti e non per prestazioni
Per aree d'intervento e rimuovono le cause del disagio e l'irrompere tipologie del disagio del singolo soggetto sembra una cosa semplice ma è un fatto estremamente innovativo e che purtroppo nella realtà locale si perpetua con grave danno diciamo di quelle che sono poi le effettive possibilità di intervento
Chiaro che se uno dovesse dire ma i mezzi mancano
Facile sostenere che se potessi vedere il bilancio del Comune di viale dei propri dei nel tra il settore sociale forse staremmo un attimo meglio credo che sia classifica numero aperta i dati del nell'ottocento ottantanove
Non abbiamo i dati più aggiornati però non è tanto un discorso di chiede quanto il discorso come organizzare la rispose
E su questo francamente tutto il movimento sindacale gli operatori i lavoratori il movimento del volontariato hanno qualche perplessità perché
Presidente nascono al fatto appunto che
Queste risposte intanto non non vengono attraverso una programmazione è una progettazione che vada in direzione dei
Per gli interventi sulle situazioni uno sul singolo individuo abbiamo spendiamo qualcosa come so io nell'aria dell'edicolante come ventidue miliardi per assistere mille mille ottocento persone tra
Assistenza domiciliare
L'assistenza taxi eccetera ora questa cifra rischia di determinare rimane fissa statica e cioè di assorbire con il la lievitazione dei costi un numero ma uno una somma maggiore di risorse
Il problema è quello di vedere se un queste sono con queste cifre con queste risorse che possiamo trovare una risposta che non può essere soltanto univoca io non sono convinto per esempio che il problema del
E la destituzione di azione sia risolvibile dei minori sia risolvibile soltanto con l'applicazione la legge centottantatré la centrale centottantaquattro
Probabilmente in ci vogliono delle sta Dickie molto più complesse e quindi uno sforzo di programmazione indirizzo che ci consente di utilizzare le risorse disponibili ancorché questi signori obiettivamente per molti versi il pizzo
Altro elemento e lo accennava
E che la nostra cultura nel nostro impianto organizzativo politico amministrativo
Manca un sistema di valutazione mancava una cultura di valutazione qui non si sa
Fate le responsabili il il deve rendere conto soprattutto non
Si conoscono mi le procedure i meccanismi attraverso i quali si può raggiungere un obiettivo nella nella nella misura migliore possibile per cui abbiamo a delle procedure farraginose vecchie desuete abbiamo delle modalità di accesso ai servizi che sono mortificanti
Poi abbiamo ancora con sostanzialmente un dei dei requisiti base di accesso ai servizi che sono di natura reddituale i dati che diceva il professor dita vedi scontro perché la maggior parte di accesso e servizi l'amministrazione eroga hanno come punto di riferimento la soglia diciamo del del del reddito attorno agli ottocento novecento mila lire
Per fare la storia attraverso il quale è possibile capire le porte o il cancello dei servizi per la pubblica ammissione
è chiaro che viene meno tutta quell'alta dimensione intanto non è assolutamente
E certa o che quei sistemi di verifica della della per lei io sì o no sicuro sicuri per lo meno quelli che appiattiamo Roncone dall'istituzione pubblica
Possiamo benissimo passarci in persone che non hanno niente magari due anni prima hanno lasciato i loro figli appartamenti e negozi
Quindi tutte queste cose qui soprattutto il fatto che mi manca una lettura del pubblico
Quelle che sono le trame relazionali che tenga conto anche di quello che è il problema delle del vino e la qualità della vita il tema delle strutture come è stato detto anche prima
Tutte queste letture non possono essere più affidate a un sistema di lettura del bisogno che risente di una cultura della categoria
Che risente di una cultura della lettura per tipologia del disagio per cui sa benissimo il tipo che attuale e per quel tipo di vita di ogni opera
Orari prescrizione significa poi chiedere all'amministrazione questo quello che faranno i sindacati lo faranno volta determinazione la revisione di quella che è il con il modificazione della macchina
Macché alberghiera il Comune non può andare avanti con questi sistemi
Non è possibile che una ripartizione dipartimento centrale funzioni come funziona una circoscrizione e viceversa
Non è possibile che non vengono definite le funzioni di programmazione di coordinamento e di produzione di servizi e lasciato tutto a c'è altro organismo ad altri settori quando questo viene realizzato che dovrebbe svolgere per altre cose
Quindi rispetto a queste esigenze di modifica il partito grosse richiesta di modifica dei sistemi organizzativi non è tanto e dovrà essere questo richiesto ribadirla bella il bisogno di potenziare il l'organico delle figure pubblica detta i servizi ai servizi sociali servizi sociosanitari
Quanto quello di riqualificare queste queste questi operatori per le diverse culture che verranno svolti a seconda sciopereranno all'interno della struttura dipartimento asseconda sopra all'interno al servizio del territorio
Altro bisogno di qualificazione quindi l'aggiornamento costante è quello di abituare o per Leo quinto rimodulare tutta la nostra normativa tutto il nostro impianto da ritenere che il nostro impianto criterio secondo una moto ricarichi organizzazioni servizi per progetti per dibattimenti e non più per interventi si
Può capitare il paradosso
Un paio come scrive in un passo la relazione scritta glielo possiamo trovarci in una famiglia fortemente svantaggiata intera la quale abbiamo un anziano l'handicappato un tossicodipendente
Ci intendiamo con otto delibere diverso secondo tre o quattro operatori tra pubblici e privati senza che magari nessuno di questi si incontri Instinet assieme per capire quello che sta succedendo ora tutte queste cose ormai non possono essere più dilazionati qui si tratta di richiedere fermarci un attimo richiedere al le istituzioni chiede a tutte le forze che operano in questo settore un momento di ripensamento per poter ripartire con grossa con grande determinazione
E poter recuperare
Quel senso e quella voglia quelle desiderio di creare una città vuol furtiva citata i servizi e della solidarietà abbandonare un sistema che adesso come adesso non fa altro che aggiungere ingiustizie ad altri
Grazie trenta Albaro adesso continuando CN appoggiamo alle istituzioni sociali e quindi la dottoressa Milena se anche i limiti in cui ti devo chiedere scusa perché l'ho ribattezzata Santa Rini ed è la comica Sant'Egidio con la conoscete tutti
Ma
Non so mi sembra indiscutibile discorso di capire il confronto sia veramente talmente ampio io proverò a dire qualcosa uscendo così dall'idea di una città molto complicata che sicuramente più ricca oggi ma sicuramente più malata di quando abbiamo fatto il Convegno sui mali di Roma gli attimi di giustizia e di carità
Gli anni
Non sembra che le povertà hanno assunto veramente forme diverse sono cresciuti i bidoni
C'è stato che rallenta un lento ma significativo cambiamento di mentalità tra la gente un cambiamento di cultura ecco quindi la prima cosa che vorrei dire quinta sulla relazione introduttiva a me sembra che mette molto bene in luce l'intreccio tra l'esclusione la povertà tra i diritti esercitati e diritti negati
L'esclusione e povertà nel senso anche se non si identificano tra di loro come si diceva
L'incidere sulle stesse persone di problemi diversi che non danno una forma stanno storie particolari storie diverse per ognuno un nome e un volto
Quindi a me sembra che appunto la prima per dire qui tante valigie venga richiesta già proprio un modo diverso di leggere la povertà
Cioè di leggerlo in modo qualitativo e non quantitativo di leggerlo attraverso le storie delle persone attraverso i nomi attrarre percorsi delle marginazione
La città è complicata il disagio è complicato abbiamo bisogno tutti non tanto di fare appunto la nuova Sociologia ma di fare di leggere
Le storie di povertà in un altro modo e questo credo che sia proprio un interrogativo che ci troviamo ogni giorno di fronte nel nostro lavoro
Poi sempre una premessa mi sembra sempre come commentando le la relazione e in genere il tutto il lavoro che abbiamo fatto di preparazione al Sinodo
Credo che c'è bisogno di lavorare proprio nell'equilibrio tra lavorare per l'uno e per i molti cioè tra lavorare che il singolo e per la convivenza di tutti
Quindi per quel povero con quel nome con quella storia un quel volto e invece la convivenza della città
Mi sembra che per esempio alcuni studiosi negli ultimi anni dal punto di vista proprio la morale laica
Hanno affermato che il primo ponte principio della giustizia e questo la libertà trova un limite insuperabile nell'uguale libertà per gli altri
E le disuguaglianze sono ammesse solo se vanno accresce le opportunità dei meno avvantaggiati
Quindi è un'idea
Di giustizia
è un tentativo di fondare una morale democratica a cui non credo penso non possiamo non aderire
Soprattutto in questo momento in cui nel nostro Paese l'altra città viviamo una questione morale che rende veramente la nostra vita democratica così incerta e così complessa
Credo che da cristiani non questo
Problema lo possiamo vivere con una domanda urgente di ricostituzione di fraternità vissuta con i poveri quindi in questo senso mi richiamo a tutte quelle proposizioni Delfino dopo che hanno parlato di carità e di giustizia e di povertà insieme a disuguaglianza e di Forlì insieme a diritti dei poveri
In questo senso vorrei provare a fare le notazioni particolari rispetto invece i problemi che sono stati
Neri immigrati il primo sono il simbolo più evidente della nuova povertà nel senso che effettivamente è un fenomeno che fino a qualche anno fa non esisteva
Un fenomeno che ha concentrato l'attenzione pubblica negli ultimi mesi ora meno la stampa
Intorno a un grande allarme l'allarme intorno alle va all'invasione
E questa invasione in realtà sappiamo tutti bene che è stato un'invasione pacifica di gente a loro volta sospinta
Da crisi economiche da guerre o da problemi politici
Ma questo allarme per questa invasione ha suscitato una reazione di chiusura che ha fatto diventare dimenticare le reali dimensioni celebrali caratteristiche del problema
Inesperti noi la nostra città assistito a un fatto storico storico perché gli immigrati annota
Positivamente noi siamo tra questi rivolto alla nostra città
Quindi c'è stato chi ha visto che all'arrivo degli immigrati come minaccia c'è stato chi l'ha visto come occasione di convivenza più ricca in ogni caso un fatto storico perché l'immigrazione ha davvero creato un problema di tipo politico chiave pensiamo ai risultati politici delle elezioni dei vari Paesi d'Europa come dicono incentrata intorno al tema dell'immigrazione
E ha dato il via ha dato l'esca un no a un'onda di di processi di tipo localistico regionali dico se non razzisti
A Roma l'immigrazione ha assunto caratteristiche specifiche perché perché da questo punto di vista e si diceva la città è un punto d'arrivo ed è un luogo di passaggio
è un punto di arrivo perché sappiamo bene che si gli emigrati in gran parte arrivava a Roma
I flussi sono cambiati questo è stato detto
Abbiamo visto cambiare rapidamente i flussi di migrazione dalle Filippine Capoverde qualche anno fa o gli eritrei somali nordafricani c'è poi c'è stato il consistente l'arrivo di consistenti gruppi dal Bangladesh e dal Pakistan
Poi i testi EC polacchi oggi per esempio ciclo grossi gruppi di peruviani per la crisi economica e via dei loro paesi
Ma Roma non è soltanto punto d'arrivo è luogo di passaggio
Perché le mete finali dell'immigrazione spesso sono
Altri paesi quindi Stati Uniti o Canada oppure altre città italiane
Perché Roma a ancora oggi le caratteristiche di una provvisorietà è provvisoria e provvisoria perché
Ecco è considerata dagli immigrati punto di passaggio ed è provvisoria perché non ha saputo offrire non sa offrire tutto a tutt'oggi serie possibilità di integrazione
Quindi Roma è un ponte diciamo verso la sistemazione definitiva mai soprattutto direi un po'un banco di prova per un'integrazione che a tutt'oggi non da risultati positivi sia perché gli evidenti evidente incapacità dell'amministrazione pubblica pensiamo scarsi ancora ma costosi servizi tipo alberghieri e anche per la
Insufficiente capacità di tutta la cittadinanza e tutta la comunità locale a creare ipocrita di integrazione definitive come scuola lavoro
La nostra la richiesta che arriva per il vento la nostra scuola vitaliano Martino
Per cui Martino per appunto per l'insegnamento della lingua italiana gli immigrati dimostra quanto è crescente e quanto è nodale la richiesta in questo caso deve imparare l'italiano come la possibilità di poter veramente arrivare a una integrazione
Più o meno definitiva per uscire dall'emergenza
Un altro punto
In questa periferia geografica e umana
Dall'altra città così grande dove appunto nonostante l'aumento del benessere dicono quanti poveri a questo punto non sappiamo più quote trecentoquindici mila che diceva il diritto settecento mila del del centro comunque
Al di là delle analisi minimalista un massimaliste ecco in questo tessuto sconnesso nostra città sembra che ci sia posto per tutti sembra in apparenza la città con i suoi Borghetti le sue cento Pantanella ai residenti nei grandi agglomerati delle case popolari ingoia tante storie di emarginazione ma in apparenza perché in realtà la città espelle
Basti pensare perché malati di AIDS
Che stanno finendo tutti nelle case di cura della provincia di Roma a più di trenta quaranta chilometri da Roma
Basti pensare agli anziani
E quindi io direi che uno dei punti nodali sui quali a me sembra che intendono intervenire che diventa via Civenna è il mercato che si sviluppa intorno agli anziani
Sì a grande livello a livello imprenditoriale
Le grandi opere complessive grandi eventi da per anche agli ambienti sia a piccolo livello di a livello di piccoli grandi affari con piccole case d'accoglienza a gestione privata non parlo delle cave dei religiosi
Che sfuggono a ogni controllo sanitario luoghi improvvisati di sofferenze e di abbandono per tutti gli anziani respinte le famiglie e visto un problema feriti serio di controllo sulla sofferenza di tanti anziani nascosti in queste strutture
Si moltiplicano gli istituti parallelamente non si sviluppa ancora come si aspettavamo da anni l'assistenza domiciliare è un servizio fondamentale per la vita di tanti anziani
E vorrei citare una lettera di un anziana
Che la nostra comunità di Sant'Egidio ha diffuso e a cui hanno storiche che hanno sottoscritto venti mila anziani
Finora
Scrive questa anziana siamo in tanti che potremmo rimanere accada anche soltanto con un piccolo aiuto con l'assistenza sanitaria a domicilio come previsto dalla legge
E non è vero che tutto questo porta troppo questi servizi costano tre o quattro volte meno di un mio eventuale ricovero in una lungodegenza un istituto quello che desidero per il mio futuro è la libertà di poter scegliere e vivere gli ultimi anni della mia vita accada ogni istituto
Oggi questa libertà non c'ero
Un fluire l'assistenza domiciliare difficile quasi impossibile
Per questo anche se non più giovane voglio ancora far sentire la mia voce diretti in istituto non voglio andare che non lo auguro a nessuno
Aiutate a niente tutti gli anziani a restare a casa e morire tra le proprie cose forse ebbero di più sicuramente libro meglio questo il brano appunto di una lettera a detta di Maria l'abbiamo chiamata che appunto come dicevo Ventimila anziani hanno sottoscritto e che
A noi sembra una strada per convogliare le energie della gente in particolare degli americani verso un'autodeterminazione e rispetto ai propri diritti alla volontà di come poter finire la propria vita
Un altro punto che vorrei dire il problema minorile ne ha parlato con così bene il tridente tribunale minorenni
Direi che Prandelli riassume due aspetti collegati tra loro la violenta subita dai bambini e dai ragazzi attraverso l'emarginazione il clima familiare la povertà economica e di servizi la mancanza di istruzione
E di prospettive e la violenza espressa da quegli stessi ragazzi quindi l'area violenta subita e la violenza stressa
La violenza diventa così un circolo chiuso che non è interrotto ma rapportato dalla famiglia dalla scuola e dal quartiere
A me sembra che il documento educare alla legalità de la commissione Giustizia e Pace bracieri che parla di regole generali della convivenza ormai inquinante
E io credo che queste regole ormai inquinante sono quelle a cui vengono educati molti ragazzi la periferia e non solo che si trovano senza diritti riconosciuti e crescono senza riconoscere diritti agli altri
Quindi questa esigente ed educare alla legalità amiche Ambra prioritaria
Le testimonianze che abbiamo raccolto di molti bambini ed esperienze nei quartieri della periferia dove svolgiamo un lavoro di prevenzione del disagio parlano delle vigente da una parte di servizi
I servizi seri
E dall'altra di una presente educative affettuosa dia di persone capaci di prendersi la responsabilità della loro vita
Figli di tossicodipendenti i figli di genitori assenti i figli di persone malate di mente chiedono ad una delega degli adulti chiedono comica cristiana una presenza di fedeltà e di sicurezza
Anche per tutto il mondo delle marginazione più grave quella delle persone per strada dei nomadi resta una doppia esigenza
Sviluppare servizi da parte dell'amministrazione pubblica
E coinvolgere tutta la città in un compito di accoglienza
Pensiamo per esempio al problema dei nomadi
Non si sa più che dire sul problema dei nomadi visto una legge regionale danni visto nei fondi in campi sosta
Non ci sto
Eppure ci sono soltanto campagne pro cicliche sull'opinione nella sulla stampa che invocano misure di ordine pubblico contro i bambini che rubano
Non ci sono ci sono gli strumenti ma non c'è evidentemente la volontà politica per intervenire a livello di un problema che è illimitato trattandosi di qualche migliaia di unità di cittadino
I continui sgomberi per esempio impediscono di spezzare il circolo vizioso
Perché per esempio l'inserimento dei bambini a scuola che permetterebbe rispettare il circolo vizioso attraverso l'istruzione attraverso la possibilità di avere un lavoro un'istruzione professionale viene continuamente vanificato dai puntini sgomberi
E quindi non si riesce ad attuare davvero un inserimento presenta a livello di minorenni
Penso anche
A punto al un percorso tipico di quello che vi è di di uno di quelli che verrà chiamato un senza fissa dimora
Penso per esempio a Flavia uno dei nostri qui che noi chiamiamo amici della strada che per esempio ha rischiato di percorrere il cammino di tanti
Viveva a casa un piccolo handicap la difficoltà ad inserirsi la difficoltà a trovare lavoro il rifiuto della famiglia la strada come casa ecco una storia tipica di
Immaginazione come anch'esso arrestati
L'aria è riuscita a percorrere il cammino inverso ma quanti sono
Le persone come lei che riesco a tornare indietro questa strada
Mi sembra che cresca impatto una sorta di neutralità il fatalismo nel considerare inevitabile per un anno metropoli avere una percentuale sugli esiti sociali
Una fascia esterna di me marginalità si sarebbe inevitabile e non lo è
E questo contribuisce a quella convergenza molto pericolosa tra le proteste dei cittadini che vogliono escludere da una parte e il lassismo dell'amministrazione pubblica che cede alle richieste di questi cittadini
Vorrei soltanto concludere faccio parte di una comunità ecclesiale
E mi sembra che uno dei problemi non si possano toccare non è soltanto quello del richiamare l'amministrazione pubblica come
Non ci stanchiamo danno militare ai al proprio dovere ma è anche quello di capire veramente qual è il compito della comunità nel suo complesso
Si è detto in uno dei criminali precedenti che Christian di Roma hanno dimostrato negli ultimi venticinque anni una sensibilità al disagio e all'anonimato pesante della città
Questa sensibilità che espresse attraverso una presenza ecclesiale nel mondo dei poveri abitanti piccole grandi gruppi la costruzione di una rete di servizio o penso anche a tutto differente nel fino ad hoc per il problema da povertà
Mi sembra però e
La sfida più grande sia quella stretta per esempio dagli orientamenti su evangelizzazione testimonianza della carità
Cosa vuol dire per esempio per noi pongo la domanda non separare l'evangelizzazione della carità uno svuotare le opere dalla un'anima evangelica considerare la carità come dimensione costitutiva e non aggiuntiva della chiesa
Mi sembra che questo voglio richieda tutti il superamento della delega data a chi si specializza nella carità
Quindi da una parte io parlo di assunzione di responsabilità da parte questo non toglie ecco appunto l'assunzione di responsabilità da parte l'amministrazione pubblica che amministrato fondi di tutti Tebe ciascuno e che deve essere richiamato profondamente la propria responsabilità
D'altra parte mi sembra che esiste il problema di un'assunzione di responsabilità da parte della comunità nel suo complesso
è la comunità intera fatta di disuguali che è necessaria i malati taniche può guarire le malattie la solitudine degli anziani l'esclusione di chi ha un handicap le profonde fratture nel tessuto sociale sono malattie che colpiscono tutto il corpo della comunità
Ed è nel corpo della comunità che possono essere brevi
Mi sembra anche che
Queste malattie come espressione di della crescita di aggregazioni particolaristiche e chiude che esprimono interessi di tipo corporativo pensiamo alla crescita profonda del corporativismo nota città
Nella loro violenta all'interno e all'esterno
Queste manifestazioni corporativistico che manifestano la sofferente di dati e di persone senza comunità
O con un desiderio computo di ritrovarla di fronte a questo noi siamo interrogati nel rivedere la nostra idea di appartenenza e di cittadinanza
Per rafforzare i vincoli profondi che segnano la condivisione la fraternità umana superando le identità parziali Sempre più particolaristiche di gruppo di età di sesso
Di Paesi di nazionalità di Regione identità che si difendono nel nostro tempo aggrediscono
Concluderei dicendo che mi sembra che un nuovo senza la cittadinanza romana può significare anche un nuovo uso della parola in difesa dei diritti dei più deboli è stato detto recentemente sulla stampa a proposito dell'immigrazione tacciano richiedere
Tacciano le chiese evidentemente le chiese devono tacere per non far sentire una voce di difesa dei poveri rispetto alle pur alle politiche di realistiche evidentemente i cristiani
Devono tacere quando ostacolano competente utopistiche il realismo il normale reali fuorilegge
A me sembra invece che in realtà il diritto contrappone alla violenza la porta dalla parola
I silenzi e violenza
E la parola difesa
E spesso la parola è l'unica forza di cui disponiamo e credo anche come indicazione che mi sembra emergente anche dal fino a dopo come riscoprire la parola e la vicinanza umana come servizio al di là delle grandi opere
E come appunto possa essere una grande ricchezza una possibilità a usare la parola per difendere per consolare per far sperare per risponda alle domande della gente sul senso della vita
Ringrazio la dottoressa Santerini anche per per l'esperienza e per le indicazioni che ci ha fornito
Capisco che la abbastanza tardi siamo stanchi abbiamo ancora da da sentire l'avvocato Gerardo il PC che il presidente debba di Roma che invito poi monsignor Luigi Di Liegro
Comunque credo che ci stiamo mantenendo nei tempi perché è faticoso ma sono le sette sono tre ore e mezzo soltanto che ci stiamo sentendo
Ma le conversazioni di oggi evitando sorgere il dubbio che la disinformazione non riguarda soltanto o l'aspetto propositivo ma anche l'esistenza di leggi la legge centoquaranta da lei centoquarantadue sulla cosiddetta rotonda decorative locale la legge duecentoquarantuno sulla cosiddetta trasparenza amministrativa consento dico consento
Ai cittadini e dai gruppi di cittadini di intervenire attivamente o almeno di controllare in modo nel quale la pubblica amministrazione gestisce i poteri di cui è titolare
Per fare queste cose oltre a competenza specifica occorre soprattutto la capacità di organizzarsi e una presenza attiva nei confronti della pubblica amministrazione essere contro altari effettivi nei confronti della pubblica amministrazione
Non era e non è dopo abbiamo tentato ma abbiamo fatto in più circostanze
Ma che cosa è venuta lo sapete
Voleva e l'unione nazionale delle istituzioni e delle iniziative di assistenza sociale
Ne fanno parte organica singoli istituti case famiglia e altri centri di servizio sociale a varie denominazioni
Particolare rilevante ad essa sono associati alcune organizzazioni di ispirazione cattolica quale ideatrice credo
Nel sasso ciclabile Comunità di Capodarco
C'est la quota e altri non tutte in un sempre partecipai direttivi però danno la loro adesione i loro consigli in altre circostanze
L'intento dell'umiltà proprio perché crediamo alla capacità organizzativa e alla capacità contrattuale dell'organizzazione costituente
Riteniamo che bisogna costituiva dunque forza capacità di proposizione nei confronti ma contro nei confronti della pubblica amministrazione
Allora intento dell'UNEBA allargare al massimo al proprio interno la presenza dell'istituzione di assistenza sociale di Roma e provincia al fine di trasformare e qui a interviene un ruolo di supplenza sotto certi profili le opinioni del proprio direttivo quasi in una consulta viva viva no chiacchiere la Consulta attività e permanente dei rappresentanti degli enti associazioni organismi operativi nel sociale
Degli operatori singoli avente diretto e personale cognizione dei problemi connessi all'emarginazione sociale
Insomma vorremmo rappresentare vorremmo mettere insieme poi i soggetti che vivono sul campo
La difficoltà quotidiana di compiere un servizio di solidarietà e di civiltà umana
A favore dei meno fortunati
Perché non parliamo molto
Del cristianesimo siamo cristiani pensiamo porti siamo cristiane quindi difendiamo la dignità dell'uomo e la dignità umana
I bisogni
Lo scopo di siffatto allargamento ve l'ho spiegato
E voluto dallo stesso direttivo all'unanimità per porre noi stessi con le nostre specifiche esperienze professionali e l'organizzazione onesti provinciale al servizio degli operatori sociali di tutti
Diventarne strumenti di raccordo di riferimento
Non possiamo soltanto vederci in questi convegni
Sollecitandone nel contempo l'aggiunto la collaborazione al fine di conoscere esaminare programmare al meglio con iniziative coordinato all'Unione integrate da quelle degli altri organizzazione eventi di servizio sociale
Programmare interventi di solidarietà e di fratellanza ben mirati
Perché Simona adeguati congrui rispetto alla fascia i bisogni presa in esame non è vero che dar danaro significa rispondere esattamente bisogna potrebbe non serve
Il bisogno delle persone e delle famiglie cambiano
Cambiano relazione al progresso socioeconomico sono diverse è stato detto abbondantemente sta Poggi
In relazione al diradarsi delle comunicazioni interpersonali e della solidarietà umana
Ah sì fatti e situazioni di nuovo disagio la pubblica amministrazione in Roma e provincia comuni regioni e province
Utilizzando gli strumenti a deporre State lo Stato sociali messi dallo Stato italiano nel contesto economico e giuridico nazionale perché esiste un'altra novità da parte dello Stato centrale
è stato ricordato poco prima dal rappresentante la Presidenza del Consiglio un'attività di cui un sacco di soldi vengono dati vengono stanziati per l'attività dello stato sociale e inoltre esistono una serie di leggi no nulla rappresentante degli industriali ha ricordato la quattrocentottantadue sessantotto solo inserendo Brigato per gli invalidi civili non è solo quello
A febbraio di quest'anno è stata promulgata la legge centoquattro sfondando il cult che è una legge capopopolo
è una legge capolavoro pista questa è la capacità di applicare le leggi
Eh no no e c'è scritto la c'è scritto la
E le leggiamo insieme seicentoquattro dunque si fa che i bisogni delle famiglie cambiano col cambiare del tempo
A siffatte situazioni di saggio la pubblica amministrazione in realtà in Roma e provincia utilizzando quegli strumenti
Non ha dato risposta soddisfacente globale ha posto in essere interventi parziali assistenziale insoddisfacente
Insomma il tozzo di pane tutto sommato con molto rispetto e con venerazione nei confronti di Santa Teresa di Calcutta ma io ritengo che l'attività vedi Madre Teresa di Calcutta su coscienza ritenersi ritengo che certe forme di assistenzialismo vanno benissimo in certi contesti socio ambientali a Roma presumibilmente più difficile fare dell'assistenza è più difficile intervenire bisogni perché la qualità del bisogno è diverso rispetto a chi Morese soltanto di fame
In particolare va rilevato che gli enti e le associazioni che fanno capo all'un'erba permettono una lettura diretta dei bisogni emergenti e della domanda sociale
Essendo a contatto diretto e immediato con le situazioni di bisogno e costituiscono nel loro insieme l'osservatorio privilegiato per la diversità delle associazioni che vi fanno parte
Delle vecchie e delle nuove povertà e sofferenza bisognose di interventi sempre più complessi e differenziati
Gli enti e le associazioni dell'UNEP per fare ciò si organizzano da soli da solo
L'assenza inaccettabili certe autorità sedicenti pubbliche
Essendo venti fanno appello alle proprie risorse alle proprie capacità patrimoniale nomadi mettiamo a disposizione abbiamo un anno di un istituto che cosa ci possiamo fare questo ci diciamo come possiamo fare questo talvolta realizziamo dall'altra lo ma è questo riutilizzo
Risorse capacità patrimoniale attivano interventi adeguati amorevoli solleciti soddisfacenti sul piano umano e capace di rispondere a bisogni soggettivi sempre più specifici
Gli enti locali chiamati alla gestione dei servizi ed in particolare il Comune l'area metropolitana
Devono essi responsabilmente senza sparare promesse strumentali assumere l'onere finanziario in tutto o in parte perché non credo alla gratuità totale del servizio non viene apprezzato non viene accettato non vengono chiamato al limite se c'è una partecipazione se poi finanziaria viene stimato di più
Di tale impegno dei privati lo la ripartizione delle risorse economiche disponibili
Che non prende più furbi quelle che significa in tutte le segreterie e deprimente pur vicini al Palazzo o al potere
La ripartizione onesta del pubblico danaro deve tendere a rendere davvero possibile ed è possibile Reppucci
Che le strutture private attrezzati Accio siano poste in grado di esprimere tutte le proprie capacità d'intervento e di dare risposte concrete
Ad un quadro e continuative rispetto agli standard minimi garantiti
Per contribuire a realizzare tagliando di rapporti ma non solo per questo ovviamente Bonerba di Roma d'intesa con Caritas diocesana cinese dove c'è Comunità di Sant'Egidio comunità all'incontro comunità di Capodarco o da ACLI ed altri
Ha predisposto una proposta di legge regionale sul riordino dei servizi sociali nel Lazio che era nata e qui la forza propositiva
Che era nata come legge d'iniziativa popolare abbiamo detto sedi siccome la Regione dorme
Facciamoci una legge d'iniziativa popolare così imponiamo uno stile
A questo punto la regione che è sensibile a certe situazioni
Appreso questo testo di legge e lo ha trasformato
Io non testo normativo in una propria proposta di legge
Con pari oggetto approvata dalla Giunta regionale ma non è bastato questo
Ci ma alla Giunta regionale che faceva il contentino dicevo l'abbiam provato state pone come succede per dieci anni a questa parte no ci siamo visti in vicariato ospite dalla Caritas contro legge con tutti gli altri che ho citato
E allora abbiamo deciso prendiamo contatti personale chiediamo dei pentiti dei termini di scadenza
A seguito di contatti persona la quale abbiamo ora partecipato in rappresentanza delle diverse associazioni promotrici della legge di iniziativa popolare a voti con il presidente della Regione e l'onorevole Gigli e di un serrato confronto interventi avuto sul merito della legge abbiamo cominciato a dire questa proposta che voi avete fatto
Ricorderò nostra precedente però nuove riflettendoci ancora proponiamo certe alternativi certi comunemente in merito a un emendamento centrale è stato per noi
Propedeutico alla alla discussione su alla prosecuzione del riscossione e che la fame doveva essere posta al centro di tutte le politiche sociali la famiglia intesa come protagonista cioè come risorsa insetti
Dell'evoluzione sociale
Come strumento disposto bisogna
E qui si prevedeva anche l'aiuto alla famiglia non aiuta il minore la legge centoquattro di cui ho parlato poc'anzi si incentra anche su questo concetto
Solo nel quale il presidente della Commissione consegna ci siamo incontrati per gli affari sociali e sanitarie della Regione giornaliero Benedetto coadiuvato dai membri della stessa Commissione Gallucci Forlani
E abbiamo ottenuto dopo aver letto la legge confrontata abbiamo ottenuto la promessa Baretti parlamentari
Dopo l'impegno a favore di una rapida approvazione della legge due giorni fa
Due giorni fa l'onorevole Pivetti mi ha comunicato per telefono
Parere già contattato come aveva promesso agli altri gruppi parlamentari dai quali ha ricevuto la minore disponibilità verso l'iniziativa che se non accadessero se non accadranno fatti eccezionali incidendo sul funzionamento sulla vita del consiglio regionale
Milano docet
Egli ritiene di poter condurre importo definitivamente il terreno per la legge regionale entro la fine dell'anno di corso
Me l'ha detto per telefono
Però ha confermato stamani prima
Con tale strumento legislativo di base ma per ora in via provvisoria sarebbe possibile anche senza se si operasse con buona volontà ed onestà di intenti cioè con una capacità di programmazione duttilità
Viene indicata una strada sulla quale devono muoversi sinergicamente diventa privato
Il servizio sociale e gli enti locali al fine di concordare una politica comunitaria se
Poi a dare risposte globali alle nuove povertà
Ma anche allo scopo di controllarsi i sondini citarsi reciprocamente le agli opportuni adeguamenti aggiornamenti di comportamento
Numericamente con esempi minimi di risposta nuovi bisogni avvertiamo le nuove necessità di perfezionare le case famiglia e sistema di crearne di nuove per i minori e adolescenti in difficoltà per handicappati per madri nubili
Per le donne separate
Per persona comunque marginale
In proposito non ebbe aveva preparato tra gli altri un progetto ponte per minore di sedici diciassette anni con gravi problemi esasperate caratteriali privi di punti di riferimento che sostenga nell'ambiente di provenienza
Lo scopo del progetto era di consentire a questi giovani maschi e femmine un inserimento non traumatico nel mondo del lavoro offrendo strumenti i toni ad evitare situazioni di solitudine e il pericolo esposizione ad esperienze troppo difficili
Talvolta perfino devastanti progetto presentato l'anno scorso al competente assessorato al comune quella compiuta di cui ha parlato poco prima
L'amico assessore Azzaro sul piano personale non sul piano politico
Gli abbiamo però per l'opera traccia non democratica assessore che vedo volentieri ma del
Ancora ad avviso dell'UNEBA appare subito necessario iniziare dei corsi di formazione per tutte le mamme è un problema serio lo vediamo se ne parla sempre diretti onde illustrare i modi per difendere la vita prenatale
I pericoli dei primi anni di vita
L'equilibrio da raggiungere i rapporti genitori-figli e tra conti
Durante l'infanzia del film c'è un bel libro di Jemolo
Padri figli
Orso di circa centocinquanta pagine in cui esame a questi aspetti dal punto di vista del cristiano
Ma non nomina mai già suo
Ancora occorre aumentare il numero degli asili nido e delle scuole materne utilizzando le strutture immobiliari esistenti anche presso i privati
Onde accogliere bambini ed adolescenti privi dell'assistenza e della cura da parte dei genitori a causa di lavoro o di separazione personale dei coniugi
E di il problema dei bambini pellicole separati
Eternit direbbero
E però certe volte viene voglia di gettare la spugna per me che se sulla professione particolare più a che fare con temi che viene cerimonie separa la mia moglie voglio separata da mio marito aree dei figli
A a
Infine e da porre attenzione alla delicata situazione del povero nascosto nonché un po'non vengono censiti
Dell'emarginato che non osa chiedere
Dell'umile rassegnato e Soru della famiglia indigente che vive di stenti di rinunce senza attendere la mano
Di costoro nessuno si occupa poiché le strutture pubbliche giustamente possono intervenire laddove lo stato di bisogno conosciuti
Qui al di là del dovere pubblico interviene il Moro del cittadino privato lo stimolo del
Come si possono scoprire queste situazioni
Fantasticando avremmo bendato un segno per scoprire tale situazione nascoste di disagio familiare
E certe e certamente l'inadempimento all'obbligo scolastico ha parlato anche il professor scritta
Attraverso l'assenza da scuola dei bambini dei ragazzi si può avvertire simpaticamente la condizione di squilibrio esistente nella famiglia
In tali casi toccare che non è che l'UDC va imperative in pista queste queste queste
Inammissibile in tali casi da trovare il modo per intervenire
Senza violare la privacy delle famiglie un modo ad esempio e qui si torna la programmazione dei servizi sociali è quello di offrire alle pare alla pari tra tutti i cittadini un servizio sociale
Che non sia l'assistenza al singolo in quanto bisognoso
No l'intervento generalizzato a favore di chiunque ovvero con ricco ne faccia richiesta
Il servizio sociale così ristrutturato può essere un modo per entrare con rispetto e con amore sincero
Nella vita semplice della povertà nascosta
Rendendola meno male
Io a recuperarlo
Con pazienza con serenità ad una condizione umana più giusta
Gli esperti di politiche sociali piazze piene Biavati servizi sociali gli operatori del diritto amministrativo del diritto civile nonché l'osservatore dei problemi e dei bisogni emergenti che fanno capo all'UNEP ci sono nel nostro direttivo e ne parliamo
Sono in grado di offrire all'ente locale vedi la legge regionale per il progetto ponte deve il contributo dato dall'un'erba così composto
Ha lo statuto del comune di Roma ex legge centoquarantadue del novanta lo Statuto del Comune di Roma previsto dalla legge centoquarantadue
Prima che fosse portato all'esame dei quattro è stato esaminato da noi
Rivisto conservazione ci siamo incontrati con rappresentante sono abbiamo allungo per due mattinata abbiamo discusso teniamo questa idea questa e dal punto di vista tecnico e dal punto di vista medico e abbiamo compiuto un certe proposizione che ora abbiamo ritrovate nella bozza di Statuto
I presupposti e le linee programmatiche per una politica locale sempre più comunitaria più partecipata gli stessi esperti possono d'altra parte attivare risposta selezionati differenziate specialistiche secondo le possibilità dei singoli colmando lacune dove esistono e utilizzando risorse sempre più personalizzate mediante l'esperienza la scienza e la solidarietà soprattutto gli anni ma componenti dell'UNEP di Roma
L'età
Per quanto si riferisce al problema proprio dei poveri della nostra città
C'è il vorrei rievocare in qualche maniera il numero trentanove Della sua decidere il socialista perché è bene che non ci intendiamo bene sul discorso della solidarietà perché parlare di emarginazione
Ci può anche fa ritornare
E alla mente
Una vecchia storia ecco che probabilmente rimarginate in serve qualche cosa
Ma e quindi vi è una solidarietà ha fatto più di beneficenza che non di giustizia
Il Papa in questo brano
Profondamente direi tagliente
Per cui se dovessimo fare una revisione di tutti i nostri servizi societari imperativi dovremmo tener presente il resto brano che mi sembra sia molto indicativo e ci dà anche un indirizzo di come operare nel sociale come operare nella città ci
La solidarietà non è un sentimento di vacca compassione o di superfici all'incenerimento per i mali di tante persone vicine o lontane
Al contrario è la determinazione ferma e perseveranza e di impegnarsi per il bene comune
Ossia per il bene di tutti e di ciascuno perché tutti siano veramente responsabili di tutti
Tale determinazione fondata sulla salda convinzione
Che le cause che frenano il pieno sviluppo siano quelle del profitto e quella della sete di potere
Questi atti questo atteggiamento
E strutture di peccato si vincono solo presupposto avviene per i credenti aiuta dalla grazia con un atteggiamento diametralmente l'atteggiamento è diametralmente opposto
Cioè l'impegno per il bene del prossimo con la disponibilità il senza evangelica perversi a favore dell'altro invece di sfruttarlo e al servizio
Invece di opprimere lo per il proprio tornaconto
Mi pare che sia una definizione lapidaria ecco di quello che dovrebbe essere crede che su questo noi ci dobbiamo verificare e credo che anche questo seminario dovrà ecco darci uno stimolo in più per far sì che la nostra chiesa locale
Ecco non sia non si può non consideri i problemi dei poveri fra i tanti di problemi di cui non ci dobbiamo interessare mi pare Milena Santerini ha detto giustamente che la carità la discriminazione grinta è un fatto costitutivo deve essere chiese dell'essere cristiani
Sappiamo che
Senza la condivisione con i poveri la religione può trasformarsi in un alibi come dice San Giacomo o ridursi al semplice apparenza
Ecco detto questo io farei qualche domanda proprio per portare il contributo insorse mio personale ma anche della Caritas ma quello che conta forse che ciascuno di noi si apra da questo dialogo
Sentendo vivamente di potervi partecipare in termini costruttivi
E quindi dialogo con la città intanto ecco attraverso relazioni visibilità del professor Vittorio ci ha fatto prendere atto che a Roma
I diritti sociali
Di fatto non sono riconosciuta un Omero consistente ecco di cittadini
Ecco l'interpretazione che queste forme di disuguaglianza sociale implicano responsabilità
Certamente morali e spesso penali
Di singoli
E soprattutto di soggetti collettivi e più che ovvia
Evidenzia ecco probabilmente per omissione e qualche volta anche perché certi atti certi interventi implicano
Molte volte anche i giudizi severissimi dal punto di vista morale e direi anche dal punto di vista prima
Allora c'è da domandarsi che senso dare al dialogo con la città
Se però vendere diritti disattesi
Bisogna mettere il dito sulle piaghe delle cause e di queste disuguaglianze
E dirigersi contro delle responsabilità che non sono soltanto il giudizio Caio Sempronio sono di singoli ma possono essere anche delle responsabilità della società
E possono anche essere responsabilità delle istituzioni c'è da domandarsi allora ecco fino a che punto ecco bisogna forse ignorare che ci sono queste cause perché non sono delle calamità che vengono improvvisamente
è successo qualche cosa a causa di chi perché il
E bisogna anche domandarsi con molta carità
Quale adesso ci sia tra l'inefficienza e dei servizi
Che i servizi erano voluti
Anche perché le aree e direi pari dignità in tutti i cittadini e i servizi servivano anche per lottare contro quelle cause che producono nella città disuguaglianze sociali
Già a domandarsi quale messa ci sia tra l'inefficienza dei servizi
La corruttela della pubblica amministrazione il burocratismo e sistema dei partitini che sta occupando tutti gli spazi
Dell'aria politica ma anche nell'aria economica dell'aria sociale
E da domandarsi un rilievo molto dispetto perché se vogliamo intaccare le cause di certe forme di emarginazione sociale noi dobbiamo individuare da dove provengono queste disuguaglianze
E con l'uso del bene pubblico
E molte volte anche delle responsabilità pubbliche visto in molti casi in funzione del mantenimento di un'ampia sfera di potere
Ed è raro trovare dei chicchi sa chi è che ha la responsabilità politiche usi il potere per il servizio non per i poteri
Ecco che riflessi positivi può avere questa capacità di prendere posizione sulla questione etica sulla questione morale
Nei miei confronti nei confronti delle istituzioni e della stessa società
E dire che di riprendere atto di queste situazioni
Io credo che significa veramente prestare un grosso aiuto ai poveri e credo che bisogna anche domandarsi quali aspetti positivi può valere un'analisi obiettiva di come vanno le cose
Delle cause che sono all'origine di certe non solo disposizione ma dice disuguaglianze
E di certe forme di povertà che si acquisiscono sempre di più e tutto questo ce lo domandiamo se non è un servizio che noi facciamo alla povera gente
Questa presa di posizione tassa certamente attraverso la formazione delle coscienze
E credo che le nostre comunità cristiane
Che sono buona parte ecco così convinti e per questa formazione della coscienza sia un atto non solo importante ma anche per io ritaglio
Ma non può restare il solo fatto di coscienza
Bisogna che influisca anche sulle strutture
Facendo saltare il nome della legge quindi per rispettare la legge
Meccanismi di sfruttamento di prevede vale prevaricazione e di presidenti di tuffi viene proprio
E e quindi direi che non può essere assolutamente disatteso l'impegno perché Cristiani e persone di buona volontà si impegna Roby beni comuni e soprattutto stabilendo una presenza laddove ci sono questi meccanismi che producono Boy all'interno del territorio grossi guasti soprattutto sulla povera gente
E potrebbe avere più efficacia se la prese di coscienza forse pubblicamente promossa da chi ai motivi le ragioni e forse anche di prestigio per farlo
Il nome naturalmente sempre bella obbedienza alla legge e non della disubbidienza alla legge ed è un servizio che ne possiamo fare a tutti anche ai politici anche coloro che hanno delle responsabilità amministrative
Naturalmente avente un prestigio che significa non essere anche noi coinvolti in certe trame scandita
E questo può avvenire in tante maniere
Quando non solo novità ci siamo ma forse prendiamo anche i soldi
Dall'amministrazione dall'amministrazione
Sapendo e certe cose non si devono non si possono fare
Ed è tutto questo lo dobbiamo fare per fare un servizio al povero
Facendo in maniera tale che le leggi che ci sono siano rispettate si è parlato di Neville immigrati si è parlato ecco del dei dei dei nomadi
Possiamo parlare anche dei malati di mente ci sono delle leggi ma sono le leggi non la legge sull'immigrazione è certamente una bella legge ma non è possibile che Roma che è un punto di confluenza di non notevoli flussi immigratori sono citate anche cifre abbastanza cospicue voi non abbia nessun centro per la prima accoglienza non ci sia una politica e l'integrazione nella città
Di queste persone perché tutto questo noi lo dobbiamo dire con molta chiarezza e quanto le diamo per chiarezza e nessuno si deve offendere
Perché la chiarezza che ci porta ad essere più giusti
è la chiarezza che ci porta ad essere più solidali e dire che il nostro servizio deve essere un servizio che porti finalmente a portare un po'più dialettica nella pubblica amministrazione delle strutture dello Stato in questo senso credo che incidere sulle strutture e molto importante
Come importante la formazione delle coscienze
E vorrei dire poi termina veramente parlando del volontariato
Certamente uno dei compiti del volontariato è quello di stabilire relazioni rapporti con cui emargina
Proprio perché sono i marginali
E quindi la sua presenza si caratterizzano
Nel dialogare con loro nel portare così dei servizi di cui loro hanno bisogno avrà tutto
Portare la nostra vita
Come dice appunto il documento pontificio
Sappiamo che la povera gente ha bisogno più che delle cose ha bisogno delle nostre persone ecco della nostra solidarietà fatta di condivisione delle loro gioia ma anche delle loro disperazione
Prendere né che oggi sempre di più un compito primario del volontariato il record il recupero del valore della legalità
Affinché si dia all'insieme le condizioni per una vera politica di comunità
Che realizzi di interessi
Di tutti
Senza ledere o senza scendere
Alla legge del più forte
Cioè il volontariato che entra anche nel nostro territorio per farsi portavoce dei diritti di chi è fatto fuori
E nello stesso tempo lavorare perché la società si trasformi in comunità
Possiamo dire che i nostri territori nostre circoscrizioni sino delle comunità
Io credo che sono un arcipelago di diverse realtà senza nessuna congiunzione tra di loro
Naturalmente chi viene fregato è proprio il più debole e quindi io credo che questo e l'impegno del volontariato anzitutto per ritenere che il valore della legalità rimane ormai un punto di riferimento Mehari lei una responsabilità del volontariato
E quindi di essere una forza che impone agli ordinamenti dello Stato
Quella logica della solidarietà che vieta anche il possesso da parte di alcuni escluda il resto
Spiega sia parlato degli appagati io credo che la Società degli appagati diresse ridotto almeno a non dimenticare gli esclusi certamente a non aver paura degli esclusi
Una volta che noi li abbiamo esclusi e poi a non fare violenza su di loro perché questo è un po'l'itinerario che emerge un po'dalla nostra esperienza
E purtroppo diciamo che anche il dibattito politico soprattutto in questi in queste stagioni cosiddetto elettorali ha completamente ignorato
E forse anche nel grande corteggiamento degli interessi del ceto medio i problemi della città soprattutto i problemi dei più poveri e vidi uscire danzata
è considerato penso Sciarra
E che non siano mal tollerati
A tutto questo direi impone al volontariato di essere presenti sul territorio per riformare le strutture approfittiamo per sempre dalla centoquarantadue
Che ci dà tutta una serie di stimolazioni per difendere i diritti dei più poveri degli anziani dei minori degli immigrati cita direi anche delle capacità in più rispetto al passato
Ida pratichiamo no e non tanto per difendere le nostre strutture
Ma per far sì che le strutture della società le strutture dello Stato in funzione o no
Perché penso che forse il compito del volontariato sempre di più
Non sia quello di sostituirsi alle responsabilità della società non ci fa piacere sentirci e logica le istituzioni
Quando noi li sostituiamo oppure quanto nulli integriamo talvolta forse mettendoci nella stessa logica che loro hanno di emarginare e di disinteressarsi dei problemi dei più deboli
Direi che il conti del volontariato sempre di più deve essere un compito politico
Cioè compito è un impegno che li porta a trasformare la società quella società che ci dice sempre di più che ormai ecco alcuni e forse per il futuro non avranno più la speranza di potersi sentire integrato nella società che dovrebbe essere per tutti oltre che di più