AGCM: presentazione dell'Indagine conoscitiva sul Mercato della gestione dei rifiuti solidi urbani

Poi lascerò subito la parola
Al presidente Giovanni Pitruzzella per un per un saluto intanto grazie di essere qui pervenuti abbiamo pensato insieme al collega
Roberto Sommella di provare a
Indire questa conferenza stampa questo incontro chiamiamoli in modo
Più semplice con i colleghi giornalisti terra comunicabili i contenuti di una ricerca di un'indagine conoscitiva
Sul mercato della gestione dei rifiuti urbani nella maniera più dirette a al di là del solito comunicato
In forma telematico cartacce abbiamo pensato di incontrarci
Sia per dare a questa indagine che io personalmente seguendo questi temi da da tanto tempo e non esita a definire monumentale perché in realtà è un libro bianco
Sono duecentocinquanta pagine circa di una ricerca molto approfondita che è durata
Parecchi mesi
Sia per dare appunto una maggiore
Visibilità un maggior rilievo mediatico a questo lavoro dei colleghi che se ne sono egregiamente occupati sia per
Stabilire un rapporto di interattività e Daria voi la possibilità di
Porre delle domande noi nei limiti del possibile di rispondervi sempre sui contenuti di questa
Indagine di ricordo che questa l'autorità
Garante della concorrenza e del mercato e noi proprio nell'ottica della concorrenza
Ci siamo occupati di questo tema nella convinzione che sia nello stesso tempo nello stesso tempo una grande questione economica sicuramente
Ambientale che riguarda
La difesa dell'ambiente l'inquinamento la salute collettiva ma alla fine anche in in per qualche aspetto di carattere
Giudiziaria se pensiamo alle
Implicazioni delle ecomafie
Concorrenza fa rimarco l'ambiente
Nel campo dei rifiuti nel senso che una maggiore
Dosi di concorrenza come vi spiegheranno in dettaglio
I colleghi che si sono occupati dell'indagine può servire a modificare a riformare il sistema renderlo più efficiente a renderlo più trasparente e appunto più ecocompatibile
Nelle a Castellina che vi abbiamo già consegnato troverete intanto una sintesi della ricerca perché come vi ho detto un libro bianco
Di circa duecentocinquanta pagine quindi non penso che avete tempo voglia magari
Di legge o se non di e andare a cercare magari qualche cosa che vi interessa di più e che la sintesi di può
Guidare a cercare
Troverete anche una Scheda con dei punti molto sintetici diciamo balle poi in sede che dando delle informazioni essenziali
E infine il testo delle slide che vedete nel nuovo non facciamo slide particolarmente
Diciamo scenografica suggestive ma
Però c'è il testo soprattutto delle nostre proposte perché è questo l'aspetto che mi preme sottolineare di questa indagine cioè una prima parte
Che fotografa la situazione attuale una seconda parte invece propositiva con una serie di
Proposte concrete alla fine della
Conferenza stampa vi potremo consegnare anche una chiavetta nella quale oltre i materiali che
Troverete già nella cartellina stampatore rete il testo integrale dell'indagine grazie ancora buon lavoro e passo la parola lascio la parola al presidente Pitruzzella
Grazie grazie soprattutto a voi che siete cui in questa aula della all'Autorità antitrust e come è stato già detto
Il si tratta appunto di presentare un il nostro lavoro gli esiti di uno sforzo importante compiuto dalla direzione Energia diretta dalla dottoressa Amendola
Vi ricordo
Che d'autorità antitrust quando tutto era la concorrenza utilizza strumenti diversi tantissimi
Sono gli strumenti sanzionatori contro gli illeciti concorrenziali no quando e ci sono i cartelli o gli abusi posizioni dominanti ci sono i ricorsi al TAR contro gli atti amministrativi lesivi e la concorrenza
Ma uno degli strumenti che noti diamo è anche quello e le indagini conoscitive
Si tratta cioè di approfondire come funziona un determinato mercato
Una appunto indagini che sono direi tante volte meno direi visibili all'esterno rispetto alla sanzione colpisce un grande gruppo industriale
Ma che sono di enorme importanza perché consentono di conoscere come funziona un mercato e questo serve da una parte appunto suggerire eventuali interventi di riforma
Dall'altro la che non vengono quindi suggeriti sulla base di opzioni ideologiche ma sulla base di una conoscenza effettiva di come funzione mercato edili interazione che c'è tra regole giuridiche attori economici dinamiche appunto di mercato
E dall'altro lato serve a noi anche a capire meglio se ci sono gli spazi poi per successivi interventi di Enforcement quando appunto invece di mostrare l'autorità i panni del dello studioso in norma estere la a un altro ambito quello del del del poliziotto del giudice che sanziona
Ecco il volevo soltanto richiamare la vostra attenzione sulla importanza di questo strumento che questa volta è stato utilizzato per porre i nostri fari e su un settore particolarmente importante
è un settore in cui come vedrete dalla cartellina che vi è stata data e come vi diranno poi irresponsabili al settore un settore in cui esistono numerosi blocchi alla concorrenza e non è un caso
Che laddove la concorrenza stenta ad affermarsi poi troviamo appunto spazi per il malaffare la concorrenza è anche un antidoto alla corruzione non è un caso come appunto veniva detto
Pocanzi che il la mancanza di concorrenza tante volte appunto facilita anche dei comportamenti che sono e diciamo lesivi per l'ambiente qui appunto ci sarà vi sarà fornita una
Ragionata esposizione di quelle che sono i problemi non a caso l'attenzione e anche del Parlamento c'è una Commissione d'inchiesta che lavora sul punto naturalmente noi forniremo questo nostro contro Butto in primo luogo al Parlamento affinché possa fare ponesse valutazione su scelte politiche oltre che a tutti gli operatori e soprattutto all'opinione pubblica perché pensiamo che solamente da uno stimolo dell'opinione pubblica attraverso i mezzi INFOR l'azione possa avvenire umbra miglioramento di questo settore una riforma organica che riteniamo ormai indispensabile ma a questo punto ho parlato anche troppo grazie ancora a voi dell'attenzione
Riprendiamo poi l'illustrazione anzi entriamo nel vivo all'istruzione della
Del rapporto
Ecco due brevi interventi introduttivi
Sì Presidente grazie due brevi interventi per ultimi introduttivi del Direttore generale per la concorrenza e il dottor Andrea Pezzoli e poi della dottoressa Valeria Amendola che responsabile della direzione Energia industria appunto per la concorrenza Andrea prego
Grazie io sono addirittura brevissimo intervento introduttivo perché poi lascerò la parola a chi poi nel dettaglio si è occupato della rete
Dell'indagine che sono in particolare appunto Claudio Desogus chiara Bonassi Carlo Baldini responsabile del personale Valerio Amendola
Io tendo ribadire quello che sia Giovanni Valentini del Presidente hanno già fosse sottolineato e che
Nell'indagine conoscitiva che è stata svolta che peraltro
Non è una novità nel senso che di questo settore l'autorità da tempo che si occupa sia con lo strumento dell'indagine conoscitiva e sia di recente anche con un'istruttoria nei confronti di CONAI COREPLA che ha riguardato lo sballo
Lo smaltimento degli imballaggi
Per
Quindi come dire sono clienti affezionati ed è un settore dal punto di vista concorrenziale sicuramente problematico nell'indagare nel vedere quali sono gli spazi di della concorrenza possibile in questo settore perché questo settore non è un settore dove è facile parlare di libero mercato è un settore dove
La concorrenza può di volta in volta svilupparsi nelle sue varie forme solo in qualche caso c'è lo spazio per la concorrenza tra più operatori dalla concorrenza poi più
Diciamo più potente più efficace in altri casi si fa si deve ricorrere alla concorrenza per il mercato quindi al sistema delle gare di affidamenti competitivi
E in altri casi ancora a incentivare diciamo una regolazione di natura incentivante che in qualche modo surroghe Simoni l'effettiva virtuosi della concorrenza
Quindi questo per dire l'autorità che in ambiente consapevole che nel settore nella filiera dello smaltimento dei rifiuti della gestione dei rifiuti
Gli spazi concorrenziali non sono enormi però abbiamo cercato di verificarne loro ampliamento ogni volta possibile
E i risultati che poi verranno dopo
Meglio di me e illustrati da chi ci ha lavorato danno conto di cose importanti che ha sottolineato anche il Presidente cioè che
L'introduzione e l'ampliamento degli spazi concorrenziali e di riforme
Concorrenziali
Rispetto a un assetto organizzativo che fin qui ha dato dei suoi risultati importanti
Perché avevo però che oggi forse opportuno superare perché andare oltre avere risultati ancora più virtuosi dicevo lì l'ampliamento degli spazi per la concorrenza
Va spessissimo di pari passo anche con il raggiungimento degli obiettivi ambientali e non ultimi
Di quelli di lotta alla corruzione vale anche l'inverso
Che una
Assetto organizzativo più sensibile agli ampi di gli obiettivi ambientali presenta una raccolta differenziata spinta che può portare al
Porta a Porta non sempre applicabile dei grandi centri urbani ma insomma più si diffonde meglio
Ecco questo può essere anche auspicabile sotto il profilo la concorrenza perché crea nuovi mercati ampia gli spazi
Per la concorrenza e quindi come dire dissero felici e contenti se posso il private felici e contenti sia gli obiettivi ambientali che quelli della concorrenza
Ultimo e poi finisco io penso che ne abbiamo anzi loro hanno sviluppato fino in fondo
Quali sono introiti conto dal punto di vista concorrenziale di assetti organizzativi che ruotano intorno alla discarica al termovalorizzatore piuttosto che al trattamento meccanico biologico non l'abbiamo visto in un'ottica prettamente concorrenziale
Privilegiando quello che offriva spazi
Di un confronto concorrenziale maggiore risultati dal punto di vista l'efficienza economica più auspicabili
Di fatto questi poi portano dei risultati che sembra altrettanta auspicabili anche dal punto di vista ambientale però io mi fermo e lascio la parola responsabile abitazione
Valerio Amendola che poi è quella che ha coordinato dei fatti lo svolgimento dei lavori greco soltanto una cosa da collega collega prima di lasciare la parola a Valeria io
Vorrei tanto non devo spiegarlo a voi certamente ma non è tanto che voi ci aiutaste
A fa capire all'esterno che quando poi vediamo i cassonetti stracolmi per strada i materassi io i frigoriferi
Accanto ai cassonetti quando
Passiamo davanti alle discariche maleodoranti quando leggiamo di episodi di cronaca nera legato appunto al traffico
Dei rifiuti all'ecomafia è tutto questo è il portato è il risultato di una
Cattiva organizzazione di un cattivo assetto
Di questo mercato che va appunto riformato e disciplinato meglio sia nel senso che abbiamo detto come ha ricordato adesso dottor Pezzoli di accrescere la concorrenza
Sia nel senso come dicevamo prima di aumentarle possibilmente la qualità
Ambientale regolare
Grazie grazie a tutti ed è questa
Partecipazione
Che ci consente di spiegare meglio più direttamente diciamo i risultati di questa indagine
Io sarò molto breve perché non voglio dare spazio alle mie colleghe volevo però ricordare le ragioni dell'indagine il gestione dei rifiuti
Ah perché nel settore servizi pubblici locali su cui le autorità da anni ha investito diciamo come focus di specifico interesse intanto perché è un settore di estrema rilevanza l'economia nazionale
Legge seduti insieme al TPL costituisce la stragrande parte diciamo del fatturato nell'ambito servizi pubblici locali è poi poi un settore caratterizzato e anche questo è un tema diciamo di interessi di attualità da una preponderante attività di imprese partecipate pubbliche
Nella gestione e la gestione della raccolta quindi solo per la gestione in privativa legale ci sono più di mille ottocento aziende ma solo settanta sono importante cioè superano fanno l'ottantacinque per cento del mercato di quei settanta sono otto sono operatori privati gli altri sono tutti
Imprese pubbliche o partecipate pubbliche quindi diciamo è chiaro che il tema e caldo è un settore in continuo evoluzione normativa e quindi come diceva il presi dente eh particolarmente interessante offrire spunti al legislatore
Che possano in qualche modo risolvere quelle che noi abbiamo individuato come criticità concorrenziali ma che ci sono state poste soprattutto dal mercato e dagli operatori come tali
E l'indagine nasce anche per questo motivo sulla spinta di diverse segnalazioni impulsi dal nel mondo
Diciamo del dal dal mercato è un'indagine che si è svolta consentire una dire in tempi relativamente brevi un'indagine conoscitiva questi sono lavori che durano anni e non sto parlando diciamo delle indagini della Commissione europea ma anche delle nostre questa
Si è chiusa sostanzialmente diciamo in una poco più di un anno ha coinvolto tutti i principali stakeholders di settore ne abbiamo sentito le aziende abbiamo sentito intervistato le regioni gli enti locali ci siamo avvalsi ovviamente anche come ricordava dottor pensare che le nostre esperienze diciamo
Istruttorie e precedenti anche indagini conoscitive ci siamo confrontati anche con le best practice europee
Abbiamo avuto la fortuna di utilizzare un in molto molto ben formato che riunisce né importanti competenze giuridiche della dottoressa Desogus serene competenze
Economiche della dottoressa abbonarsi e che si è pazza di un coordinamento di una persona di grande esperienza antitasse come il dottor Berdini
Sinteticamente in due parole i principali fine vinse della indagine e le proposte che verranno poi ripresi nella presentazione che illustrerà anche le proposte
Per l'attività di raccolta dei rifiuti urbani gli elementi che emergono chiaramente analizzando le esperienze regionali sono di una grandissima disarma genitali vello locale
E questo fa emergere anche che c'è un modello di regolazione troppo diffusa una delle proposte che poi ne facciamo che ci sia una ricentralizzazione della regolazione che dovrebbe essere
Più unitaria e avere caratteristiche di maggiore tecnicismo
è una struttura di mercato con pochissima concorrenza e grandi sacche di inefficienza derivanti dall'eccessiva polverizzazione polverizzazione delle
Gestioni
Riscontriamo come c'era stato già segnalato confermiamo che c'è un'eccessiva ampliamento delle privative comunali sia in senso orizzontale i Comuni gli enti locali utilizzano esso dell'assimilazione dei rifiuti speciali a quelli urbani in modo
A eccessivo ma anche c'è un'eccessiva integrazione verticale che propone problemi nelle fasi a valle che propone problemi concorrenziali importanti c'è una durata degli affidamenti
Che molto spesso ha una lunghezza del tutto ingiustificate in base al recupero degli Investimenti
Nelle attività a valle i temi sono noti ma vengono qui confermati come elementi come diceva ricordava anche Giovanni Valentini derivanti da un cattivo assetto di mercato c'è un uso eccessivo ancora delle discariche nel nostro Paese
Che smaltiscono ancora il trenta per cento della raccolta indifferenziata e abbiamo rilevato abbiamo fatto un'analisi
Della sotto capacità impiantistica sia per il trattamento che meccanico biologico che per la termovalorizzazione cioè il recupero energetico
Questa
Questa situazione diciamo fattuale
è aggravata da un utilizzo del principio di prossimità autosufficienza che tende a creare sacche di potere il mercato a livello locale che a sua volta genera necessita di regolazione tariffaria che in astratto non sarebbe necessaria
Ultimo punto la gestione della frazione differenziata dei rifiuti
Qui diciamo la
Landi elementi che si osserva non è che il sistema attuale come sapete è un sistema
Di un sistema condiviso in cui c'è una corresponsabilità dei produttori dei rifiuti da imballaggio degli enti locali che effettua la raccolta e che poi vengono compensati dei produttori
Questo sistema ha funzionato certamente è una fase di lancio della raccolta differenziata e ottenuto dei risultati importanti attualmente la situazione
Non risponde più agli obiettivi però non consente più all'Italia di raggiungere velocemente gli obiettivi comunitari
E non risponde pienamente al principe ricchi in chi inquina paga perché la mancata differenziazione contributo ambientale
Non contribuisce a penalizzare gli imballaggi più inquinanti soprattutto contribuisce contribuisce poco questo sistema al finanziamento e raccolta differenziata sono per il venti per cento
Nel costo e quindi noi ipotizziamo che il passaggio al sistema di complessa
Differente tendente diciamo a quello che si chiama un sistema duale in cui c'è una diretta responsabilità dei produttori imballaggio
Lascio però
Per l'esposizione di questi punti e delle possibili soluzioni Hilla
La parola trascinati in una
Grazie
Grazie mille allora dunque il primo aspetto sul quale si è focalizzata l'analisi condotta nell'ambito dell'indagine la modalità degli affidamenti ovvero come
Gli enti locali responsabili procedono ad affidare il servizio di gestione dei rifiuti urbani
E in immediatamente la prevalenza del ricorso all'affidamento diretto
Alle le società pubbliche partecipate da questi enti quindi senza gara questa prevalenza evidente soprattutto nella dei Comuni del Centro-Nord
Ed ha una spiegazione storica fondamentalmente perché dovuta alla storica presenza delle municipalizzate che hanno storicamente svolto presso il Servizio nelle quali
Gli enti locali responsabili dello stesso anno delle partecipazioni azionarie
Questo fa sì che gli enti locali si trovino a rivestire un duplice ruolo
Quello di soggetti beneficiari del servizio e soggetti regolatori da un lato
E dall'altro in quanto azionisti anche soggetti regolati
Ora queste cointeressenza spiega la predilezione per l'affidamento del servizio alla propria società controllata ovviamente e quindi la predilezione di questo aspetto per la questo modalità di affidamento rispetto alla gara
Nella prospettiva dell'Autorità questa rappresenta una restrizione della concorrenza anzi dell'unica concorrenza che si manifesta nell'ambito specialità della raccolta dei rifiuti urbani perché è una volta che è stato dato
Affidata la privativa c'è un unico soggetto che svolge questo servizio per quel momento concorrenziale chiamiamolo così e il momento di scelta di chi sarà questo soggetto
E chiaro che un affidamento diretto impedisce una valutazione comparativa delle offerte che possono essere presentate da più soggetti ed è chiaro che questa scelta potrebbe andare a detrimento dell'efficienza del sud del servizio non tutelare i cittadini
Per questo motivo l'autorità a
Un'evidente preferenza per la gara perché e lo strumento che consente di tutelare i principi di con queste concorrenzialità evidenza pubblica e trasparenza
Chiaramente ovvio anche il il cosiddetto in house providing quello che sarà chiamato affidamento diretto ha uno spazio ma secondo le autorità questo deve essere confinato ai casi nei quali
Sono rispettati i criteri dettati dall'ordinamento ordinamento europeo in tema di nostro validi
Ovvero la l'ente locale responsabile deve avere una partecipazione totalitaria deve avere una
Totale direzione e coordinamento sull'impresa come se fosse un suo organo e l'impresa deve svolgere la propria attività prevalente
Terra nei confronti dell'ente locale in modo tale da non affacciarsi su mercati in concorrenza avendo delle ritornino il beneficio di risorse pubbliche
Questo è sempre stato ribadito dall'Autorità a questo però noi adesso aggiungiamo un altro requisito che secondo me importante affinché si possa procedere affidamento diretto e del benchmarking di efficienza
Cioè
Impresa può diventare affidataria diretta soltanto se opera con Standard deficienza che sono della media del settore
Specularmente all'ente locale potrà affidare in via diretta o solo se ha verificato che questi standards medi sono rispettati
Per quanto riguarda la durata degli affinamenti
è emerso dall'analisi una durata estremamente eterogenea varia da Comune a Comune eh nel complesso eccessiva andiamo ora contratti di servizio che durano vent'anni se non addirittura se sono a casi più rari anche cinquanta
Questo che cosa affatto ha fatto sì che
Ci sia un mercato cristallizzato fermo cioè i gestori gli affidatari sono sempre gli stessi e operano sempre dagli stessi territori
E anche laddove sì Sylvain voglia procedere a gara il pungolo concorrenziale che si può manifestare nell'ambito della gara non è sufficiente
A determinare la sostituzione di questi operatori laddove questo sia necessario per ragioni di efficienza del servizio perché
La conoscenza del territorio e il rapporto con gli enti locali di soggetti che storie stanno lì diciamo così da lungo tempo rende appunto difficile il ricambio
Per questo motivo l'autorità ritiene che le durate dei contratti di servizio debbano necessariamente essere ridotte ci debba essere una durata massima e questa durata debba essere tale da consentire alla soggetto gestore di recuperare gli investimenti fatti ora le statistiche disponibili parliamo di dati OCSE
Dicono che il recupero di questi investimenti avviene nell'ambito della raccolta in cinque anni per questo motivo l'Autorità propone che i due atti che in contratti di disservizio
Durino massimo cinque anni che siano derogabili eccezionalmente soltanto in casi che in merito in una deroga per motivi chiaramente
Di efficienza del servizio o comunque di particolare maggiore lunghezza nel recupero di questi investimenti
Per quanto riguarda l'ambito geografico per il quale si muovono gli affidatari del servizio allora occorre partire dal dato normativo
Il legislatore nel Testo unico ambientale ha stabilito il principio di superamento del fra della frammentazione delle gestioni proprio perché come poi vedremo meglio nel corso di questa presentazione il mercato si si presenta estremamente frammentato ci sono delle gestioni estremamente piccole
Perciò il legislatore ha stabilito che il
Che il servizio debba essere svolto in un cosiddetto ambito territoriale ottimale altrimenti detto atto
La quel grande tra però non è stata stabilita in maniera chiara se non fino a poco tempo fa
Dove le norme stabiliscono che lato deve essere di dimensione almeno provinciale
Ebbene in attesa di questa chiarezza però alle ragioni si sono mosse hanno operato le loro scelte in maniera completamente diciamo e quindi diversa l'una dall'altra quindi andiamo da Regioni come l'Emilia Romagna che hanno atto dimensione regionale
Altre regioni come la Campania che invece addirittura hanno ambiti di dimensione addirittura infra Provinciale mantenendo quindi quella dimensione troppo piccola e quindi non ottemperando al principio di furti superamento dalla frammentazione delle gestioni
Da questo punto di vista l'autorità a sviluppato l'idea e dell'idea che gli ambiti territoriali ottimali debbano essere il più grande possibile tendenzialmente regionali per il seguente motivo
L'atto è l'ente responsabile
Dell'intero servizio quindi ha una funzione programmatoria funzionale alla chiusura del ciclo dei rifiuti cioè deve fare in modo che i rifiuti raccolti vengano adeguatamente collocati negli impianti di smaltimento di recupero energetico
Di trattamento e così via è chiaro che un ambito ristretto
Avrà pochi impianti a disposizione per garantire la chiusura del ciclo un ambito più ampio invece ne avrà di più questo dal punto di vista ambientale dal punto di vista
Più strettamente concorrenziali dal punto di vista dell'efficienza produttiva osserviamo anche che è un atto piccolo
Con pochi impianti potrebbe condurre alla eccessiva saturazione di questi impianti e quindi uniti lì un utilizzo non ottimale in alcune zone in altre zone dove si producono meno rifiuti invece la capacità utilizzata è inferiore a quella ottimale
Quindi un ampliamento del territorio invece consente di bilanciare questi squilibri quindi di avere più impianti disposizione di chiudere il ciclo di di utilizzare tutti gli impianti secondo un criterio di efficienza produttiva
Ora dal punto di vista delle dimensioni dei bacini dalla raccolta allora si osserva che a quello che dicevo io le gestioni troppo piccole gli affidamenti sono troppo piccoli sono veramente frammentari sono generalmente dimensione comunale anche se a volte
Anche i comuni sono molto grandi poiché il bacino è troppo grande e quindi questo crea problemi contrari di gestione
E questo specularmente creerà una struttura del mercato polverizzata come diceva la dottoressa Amendola dove abbiamo pochi player di grandi dimensioni
E la gran parte delle delle imprese invece di piccolissima dimensione sono imprese comunali spesso e volentieri che agiscono a livello comunale
Ora da questo punto di vista l'autorità ritiene che
Data questa grandezza ottimale che vi indichiamo qua in questa slide che dati che ci sono forniti dalla letteratura empirica
Troviamo appunto affidamenti che non la rispettano questa grandezza di ma anche perché sono troppo piccoli oppure a perché sono troppo grandi quindi occorre secondo lotto Rita
Raggruppare accorpare in un unico bacino i Comuni i territori dei Comuni troppi piccoli e invece suddividere in diversi lotti i bacini che fanno capo i comuni più grandi
Per quanto riguarda la governance e quindi
L'aspetto istituzionale del servizio della regolazione locale che come dicevo è affidata alla agli enti di governo degli atto
Ora osserviamo ad esito dell'indagine dei problemi anche da questo punto di vista innanzi tutto negli organi di governo degli ATO sedano i sindaci
I sindaci dei Comuni azionisti delle imprese affidatari del servizio quindi anche gli atto subiscono quella situazione di cointeressenza che non consente delle scelte sempre ottimali
Osserviamo che in alcune regioni gli ATO non sono proprio stati costituiti o se lo sono non solo in via formale ciò significa che tutte le procedure burocratiche che sono necessari all'avvio
Per esempio per l'espletamento della gara sono ancora passatemi il termine in alto mare
Terzo
Spesso e volentieri da è stato istituito un unico ente di governo
Sia per l'affidamento della raccolta sia per l'affidamento delle fasi a valle questo che cosa implica
La tendenza ad affidare ad un unico soggetto tutte le fasi della filiera cioè dalla raccolta al trattamento allo smaltimento o a recupero energetico
Che come vedremo a breve determina delle problematiche concorrenziale
Ora per quanto riguarda il primo punto occorre sciogliere il conflitto di interessi e la nostra proposta come è stato anticipato e come esporrà meglio la collega e quella di affiancare una regolazione tecnica nazionale centralizzata a quella locale per bilanciare il conflitto di interessi
In secondo luogo occorre necessariamente che le Regioni adottino tutti e le misure necessarie affinché la riforma degli ATO sia effettivamente operativa
In terzo luogo e vengo a
Direttamente a questa slide il problema della che ho esposto prima dell'eccessiva ampiezza della privativa comunale in senso orizzontale chiedo scusa verticale
Ovvero quello della gestione integrata dicevo prima affidamento di tutte le fasi della filiera perché è un problema comporta concorrenza mente rilevante perché
Le fasi a valle trattamento smaltimento e recupero non sono soggette a privativa sono mercati in cui operano più soggetti e molti di essi sono privati e sono soggetti e non integrati a monte cioè non sono anche affidatari della raccolta
Per cui si trovano a confrontarsi con soggetti che invece hanno questa integrazione verticale i quali quindi grazie alla compensazione economica ricevuta nel mercato per l'attività svolta nel mercato a monte annuncio un più
Facile accesso alle risorse pubbliche perla realizzazione gli impianti e a non più facile accesso agli input cioè rifiuti raccolti per l'alimentazione di questi impianti quindi si crea questo aspetto di sottrazione
Però dell'attività degli input al mercato Helmut la parallela inclusione degli stessi all'interno della prima attiva
Unità situazione analoga la osserviamo essa adesso orizzontale quando parliamo di assimilazione che cosa l'assimilazione i Comuni assimilano
Determinate tipologie di rifiuti speciali cioè prodotte da utenze non domestiche a quelle prodotte dalle utenze domestiche faccio un esempio
I rifiuti prodotti da un bar sono per qualità e per qualità assolutamente simili a quelle che produciamo noi nelle nostre dimore
Il problema è che oltre a questi queste tipologie rifiuti e queste intense non domestiche comuni tendono anche a rivolgersi e quindi ad assimilare
I rifiuti di utenze domestiche ben più grandicelli diamo anche rifiuti speciali di supermercati molto grandi con superficie superiore ai centocinquanta mila metri quadri i quei rifiuti sono queste le Ratti urbani dei Comuni
Con tutte le conseguenze che mentre si paga anche lattari su queste sul sulla produzione di questi rifiuti il problema concorrenza laddove
E che i rifiuti speciali vengono gestiti in regime di libero mercato
Quindi ancora una volta all'inclusione nella privativa comunale determina una sottrazione di in tutti al mercato
Per questo motivo l'autorità ritiene per quanto riguarda la gestione integrata di ricorrervi da parte dell'ente locale solo quando ciò è strettamente necessario
E per quanto riguarda l'assimilazione si ritiene assolutamente necessario che
Il decreto ministeriale che è atteso da molti anni per stabilire criteri uniformi a livello nazionale di assimilazione sia assolutamente emanato in modo da porre fine alla discrezionalità dei Comuni
Venendo al tema della alla gestione della frazione indifferenziata
Assume un ruolo cruciale l'organizzazione delle fasi a valle
E da questo punto di vista una delle criticità emersa e che sono già state anticipate riguardano l'esistenza di una sotto capacità impiantistica
Pere il recupero energetico dei rifiuti e in particolare ciò emerge soprattutto con riferimento alla termovalorizzazione
Da alcune stime che abbiamo svolto e che sono pari portate nell'indagine se non aumenta la raccolta differenziata e considerando lo stesso livello di smaltimento in discarica
A livello nazionale servirebbe il cinquanta per cento in più di capacità impiantistica
E un altro problema riscontrato riguarda un eccessivo ricorso lo smaltimento in discarica quasi un terzo dei rifiuti urbani in Italia viene smaltito in questi impianti quando
L'esperienza di altri Paesi europei ci dimostra che questa percentuale può essere ridotta sensibilmente
Nel nord Europa e anche in Germania al quale anche soltanto l'uno e mezzo per cento di rifiuti urbani sono smaltiti nelle discariche
E questa criticità rileva anche dal nostro punto di vista sotto il profilo concorrenziale perché
Questa modalità di gestione dei rifiuti urbani di chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani non consente una valorizzazione economica dei rifiuti e non consente dunque l'apertura di nuovi mercati
A quel riguardò si propone dunque per il con riferimento al primo problema
Allora si propone una progressiva deregolamentazione delle fasi di trattamento meccanico biologico e di termovalorizzazione e quindi delle dei mercati inerenti la filiera del recupero energetico
Soprattutto questo può avvenire attraverso un ampiamente un'estensione del mercato geografico o uno di questi di questi mercati quindi la possibilità che impianti possano ricevere rifiuti anche quanto i rifiuti almeno provenienti dal territorio regionale
Inoltre occorra sicuramente per quanto riguarda la fase di trattamento meccanico biologico promuovere nuovi sbocchi di mercato di questi impianti questi impianti lo ricordiamo
Consentono di produrre un combustibile dalla lavorazione dei rifiuti urbani
Questo combustibile a pur allo stato attuale
A una viene collocato prevalentemente
Nei termovalorizzatori
Per produrre energia
Ma può essere impiegate dato normativo lo consente anche ENI in impianti alternativi quali cementifici
Attualmente
Una interpretazione talvolta restrittiva delle Regioni di questa dato normativo nazionale fa sì che
Questa eccesso
Di di questo tipo di combustibile a impianti internati dei termovalorizzatori sia limitato
Uno altro punto fondamentale occorre rafforzare la regolamentazione che disincentiva il ricorso alle discarica
In alcune regioni è stato riscontrato come
I livelli di ecotassa sono ancora troppo bassi e in quindi è emerso come dovrebbero estera aumentati proprio nell'ottica di
Disincentivare questa modalità di gestione del delle dei rifiuti e invece promuovere gli altri le le altre modalità alternative che sono in trattamento meccanico e la termovalorizzazione
Per quanto riguarda
Poiché sia le fasi al la fase della raccolta sia le fasi a valle di gestione dei rifiuti urbani
Come già emerso in precedenza è fondamentale superare IMO dell'attuale modello di fra mente
Che di regolazione cosiddette diffusa che
Mette in evidenza ben presente un'eccessiva frammentazione delle competenze regolatoria nel settore a livello locale
Questo modello infatti contribuisce a peggiorare contribuisce in esacerbare i problemi già esistenti già messi in evidenza come il conflitto di interessi in cui frequentemente versano gli enti locali e l'esistenza di asimmetrie informative tra
Soggette sfidanti e soggetti affidatari servizio
In questo nell'ottica di e sostanzialmente di rafforzare anche le competenze tecniche che un il soggetto regolatore dovrebbe a vivere per vigilare e controllare le le modalità di espletamento dei servizi da parte dei soggetti che operano nel mercato
Si propone dunque
Di sostituire questo modello con uno che bene vede la Tribune l'attribuzione di alcune competenze regolatoria ad un'autorità centrale
Ad un'autorità come per esempio indipendente come l'Autorità per l'energia elettrica il gas il sistema idrico
Che sarebbe a quei che potrebbe svolgerà una serie di funzioni innanzitutto potrebbe definire parametri di efficienza del servizio che potrebbero essere utilizzati dagli enti locali
Per la redazione dei bandi di gara nell'ottica di affidare il servizio di gestione dei rifiuti a alle società
Poi potrebbe essere utilizzato per redigere linee-guida che che definissero
Il sostanzialmente dei contratti tipo sempre nelle nella nell'attività di affidamento nella fase di affidamento del servizio
Potrebbe definire anche criteri tariffari da utilizzare a ed ad applicare anche
Per la fase a valle della termovalorizzazione laddove necessario e potrebbe svolgere compiti di vigilanza sulle attività degli enti locali è sempre nella fase di affidamento del servizio
Un altro tema affrontato dalla dall'Autorità riguarda la gestione della frazione differenziati in particolare di una fetta molto rilevante della dei rifiuti differenziati che sono i rifiuti da imballaggi
In questo questo tema non non può prescindere dalla dall'attuazione
Ed è la mia dalla dalla dato alcuni principi che vengono sono stati attuati anche resi applicativi nell'ordinamento nazionale
Di derivazione comunitaria come il principio del chi inquina paga il quale prevede che sostanzialmente i costi di gestione dei rifiuti da imballaggi siano a carico dei produttori degli imballaggi stessi
Questi ultimi infatti che cosa fanno
Sostanzialmente finanziano tenendo un nuovo sistema il sistema consortile CONAI che preposto all'avvio al riciclo degli rifiuti da imballaggi
Quindi il sistema attuale un sistema basato su un sostanziale monopolio di questo sistema consortile che è stato fondamentale a partire dalla seconda metà degli anni Novanta pere darà una spinta propulsiva la raccolta differenziata
Inoltre
Attualmente però è un diciamo è un sistema che noi riteniamo andrebbe superato perché non avrebbe interamente il principio del chi inquina paga quindi nell'ottica anche di migliorare le performance di avvio e riciclo
Esistenti
Quindi non
L'idea e quella in dei principali criticità infatti che sono che sono emersa riguarda chiede
Come è già stato sottolineato il contributo pagato dei produttori di imballaggi ogni forma a prescindere dal tasso di riciclabili Italy gli imballaggi immessi sul mercato
Ed è un sistema che nel complesso copre solo il venti per cento di queste raccolta differenziata infine
Il sistema consortile CONAI
Partecipa sono in parte al raggiungimento dei livelli dei della performance di riciclo
Regimi che si registrano attualmente un'altra parte un'altra quasi un'altra metà della performances deleterie dei rifiuti da imballaggio riciclati
Vengono riciclati gli operatori specializzati spontaneamente sulla base di logiche
Di mercato senza la necessità di un sostegno di un contributo finanziario
Da parte dei produttori di imballaggi e quindi a riguardo che cosa si propone si propone di introdurre una riforma pro concorrenziale che nel breve periodo veda un progressivo abbandono
Del Consorzio unico obbligatorio e apra dia la possibilità che i sistemi di gestione di operare effettivamente
Nelle nel mercato
Inoltre nel medio-lungo periodo si auspica di attribuire a una piena responsabilità non solo finanziaria
Ma anche gestionale della raccolte differente la della raccolta degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggi ai sistemi di gestione
Quindi questa riforma n va nell'ottica che si proponeva nell'ottica di ed è diciamo consente di migliorare la percentuale di raccolta differenziata
Di migliorare le performance di riciclo aprendo anche i nuovi nuovi mercati quello degli imballaggi riciclate allo stesso tempo prevenire la produzione di nuovi imballaggi quindi in questo senso quello che è già stato anticipato
Essi è possibile dica ribadirlo ulteriormente
Il gli obiettivi di tutela della concorrenza possono andare di pari passo con gli obiettivi ambientali nel settore grazio ci aveva grazie a tutti scusate ci siamo stati un po'più lunghi di conto
Noi stessi ci propone si opera come avete visto la materia è molto vasta molto ampia ed è stata
Molto approfondita speriamo che sia diciamo non un traguardo ma un punto di partenza per mettere mano finalmente a una riforma di questo
Settore che concili le
Tutte le esigenze dei cittadini della popolazione sia dal punto di vista economico che ambientale e alla fine anche di controllo della legalità che prima abbiamo detto adesso se qualcuno di voi vuole
Chiederci qualche cosa siamo a vostra disposizione chiedo solo di presentarvi in modo che sappiamo Antonia chiesto tutte Antonio Cianciullo dire pubblicarlo rappresento io perché ci conosciamo da da circa quarant'anni vent'
Allora
Quando
E
A fare alle
A
La seconda quanto
Valentino
Sarà
Entro ottobre giudice la
Sia attualmente
Rispondo
Allora per quanto riguarda il primo capitolo velocissime per quanto riguarda il primo punto diciamo che non sono entrata nel dettaglio perché
Diciamo dipende dalla tipologia di impianti per sia per più sia per gli impianti di trattamento meccanico biologico che per la termovalorizzazione noi auspichiamo quanto più possibile a una una estensione del mercato geografico anche se di diversa diciamo ampiezza la seconda per delle due tipologie
Per quanto riguarda poi in realtà poi per gli impianti e sempre per impianti di trattamento meccanico biologico siamo più più diciamo confidente nelle ritenere che
Si possa anche
Andare verso ad una deregolamentazione delle tariffe cioè dei corrispettivi di conferimento agli impianti per la termovalorizzazione
C'è una maggiore c'è una maggiore cute e cautela dipende da da d'dalle da situazioni situazioni sicuramente era diciamo l'idea era anche di
Spero e per quanto riguarda rifiuti di provenienza extraregionale
Prevedere eventualmente un autunno anche una deregolamentazione dei corrispettivi di conferimento per quanto riguarda invece
La produzione la la la collaborazione di rifiuti impiego di prodotti nel territorio regionale invece diciamo valutare di case in caso se mantenere o meno una regolazione tariffaria quindi diciamo ci sono delle
Delle differenze dei distinguo data effettuare ex articolo già gli impianti sì se
Se se posso aggiungere qualcuno qualche dettaglio perché specificamente per quanto riguarda i termovalorizzatori la regolazione è molto diversa da regione a regione per esempio in alcune regioni sono tariffe fisse
Caro Presidente l'Emilia-Romagna
Mentre in altre regioni la tariffa e un massimo quindi c'è una regolazione del tipo price-cap questo significa che i conferimenti possono avvenire anche a corrispettivi inferiori
Con esso dal punto di vista concorrenziale vuol dire che c'è un po'di spazio per il mercato CAI
Allora come diceva la collega non siamo confidente al punto di dire rende regolamentiamo tutto anche senza un price-cap perché
Perché l'offerta impiantistica eh troppo e troppo ridotta
è troppo ridotta al momento c'è necessario un parco che ti si CUP più grande in modo tale che ci possano essere dei veri e propri meccanismi di mercato non ci sono altre questo tradizionale
Riteniamo che la regolazione debba essere tenuta al massimo si può utilizzare il modello price-cap al massimo
Altre domande
Saranno alias alla scusa
Scusami espresso
Diciamo per quanto riguarda
Dato per quanto riguarda la copertura delle sono venti per cento dei costi di raccolta differenziata
Si l'idea e quello di di aumentare il contributo di fatto a carico dei produttori c'è la nostra idea è quella sostanzialmente di
Attribuire una piena responsabilità finanziaria ai produttori di materie prime questo incentiva la produzione di imballaggi più riciclabili
Fa a una serie di ricadute sotto il profilo ambientale ma anche economico sicuramente per noi per noi auspicabili
E ISI incentivava sostanzialmente l'idea è quella di internalizzare di favorire un'integrazione internalizzazione di costi ambientali e di porle a carico dei soggetti che producono
Il prodotti che hanno comunque dove possono generare un certo livello di
Di produzione di rifiuti e quindi può avevamo favorire e meccanismi virtuosi
Se se posso aggiungere alcune su questo punto l'idea è proprio di spostare l'onere dai cittadini
Ai ai produttori perché attualmente la raccolta differenziata e sostenuta solo per il venti per cento del tutto il resto viene dalla tariffa una mentalmente dai Comuni e quindi dai cittadini
Questo la proposta non ha solo un effetto redistributivo cioè di spostare l'onere finanziario ma in senso dinamico quindi gli incentivi economici
L'attribuzione del costo e produttori dovrebbe far sì che essi abbiano incentivo di ridurre questo onere come lo riduci
Producendo degli imballaggi il più riciclabili possibile perché la loro gestione costa meno
Quindi ha un duplice effetto questa proposta e concorrenziale era ambientale mancare distributivo
Sì no su questo volevo dire appunto che nel tema diciamo della scarsa copertura del contributo del sistema consortile alla al maggiorare la raccolta differenziata è un tema insomma che poi sarà no perché
E sollevata anche l'ANCI insomma e la la grande insoddisfazione dei
Dei comuni anche perché si ritiene in qualche modo che ci sia qualche elemento di inefficienza ancora cosa che non è ovviamente
Abbiamo se sotto già in passato comunque un sistema monopolistico a delle problemi di questo tipo e quindi
Ancorché in una prima fase comunque una maggiore liberalizzazione del settore e una contributo plurale di più sistemi diciamo di competenze dovrebbe in qualche modo
Favorire anche senza questo cambiamento di sistema che ne vediamo quanto lo specchio che però eh questo cioè il cambiamento da un sistema condiviso a un sistema dualistico di
Gestione della frazione differenziata d'accordo
Per quanto riguarda francamente il numero della discarica e la per cento al conferimento in discarica non so come i numeri non non corrispondano con forse c'è un problema di di periodo probabilmente si sono numeri che si riferiscono a
A momenti diversi nel tempo presumo
Comunque stiamo parlando
Onorevole
Sì
Quando c'è un microfono così saltano anche i colleghi
Grazie diciamo Silvano Di Giorgio agenzia Reuters scorte dottor nel più sullo proposto di homo entrare l'ecotassa che mi sembra che oggi sia coi peraltro abbastanza differenziata tra Regioni e cioè quella cioè in che tipo di di intervento immaginata
Ma diciamo ad la nostra nave l'analisi abbiamo svolto un'analisi anche che anche su base regionale ce ne sono andati a vedere
I livelli di ecotassa applicati nei diversi Regione abbiamo riscontrato anche in questo caso una forte eterogeneità
Da regione a regione
E chiaramente soprattutto in quelle del sud se emerso ancora hanno sono sono emersi ancora livelli di ecotassa
Tendenzialmente bassi e questo chiaramente non non non favorisce non promuove
Una o meccanismi che disincentivo hanno come abbiamo già detto sostanzialmente un dello smaltimento il corso queste tipologie di impianti
Che dal nostro punto di vista
Andrebbero anzi andrebbero ridotti quanto quanto più possibile il loro impiego andrebbe quanto più possibile minimizzato quindi lo facciamo una proposta diciamo di di finzione di un determinato valore
Però dalla comparazione con altre Regioni più virtuose sono emersi dei differenziali che andrebbero colmati
Se posso dare due numeri su questo per frana diciamo suffragare con qualche dato correzione collega passiamo il par passiamo da un'ecotassa di venticinque
Euro e ottantadue a tonnellata in Friuli-Venezia Giulia aumento catasta di cinque euro e due in Sardegna per Divella differenziale che abbiamo no
E evidente diciamo che la diversità di questi numeri ci fa capire che qualcosa non funziona perché va diciamo la politica ambientale dovrebbe essere no uniforme su tutto il territorio nazionale
Prego
C'è il microfono sì grazie
Questo chiedo scusa
Giorgio Rizza Sky TG ventiquattro tre puntini molto rapidi volevo sapere se avevate
Una proiezione una simulazione di quanti risparmi in percentuale si potrebbe tutte nere con una maggiore apertura del mercato ovviamente con un atto otto maggio aperto il mercato
Poi se potevo riavere i numeri che indicavano la polverizzazione delle aziende perché non ho fatto in tempo scriverli tutti
E sempre su questo punto voi date come dimensione ottimale è quella tra il trenta mila cento mila abitanti non è ancora troppo piccolo come dimensione sono
Comune ma di una cittadina di Provincia grazie
Prego
Allora sulla valutazione degli effetti positivi scusatemi risparmia diciamo che purtroppo la
Possa la palla di vetro qua
Non le frequentiamo quindi direi di no non abbiamo una valutazione di di questo tipo sui numeri sulla polverizzazione certamente dico senza se c'abbiamo subito disponibili ma comunque saranno poi nel nel testo
Si evince dai
Ha la potete siam capito lei intende le aziende di numerose voleva partecipa all'ora sono mille ottocento aziende
Sì c'è una tabella e adesso mi ricordo quale comunque vada perché hanno mille ottocento aziende stiamo parlando solo della gestione raccolta non tutte le fasi
L'ottantacinque per cento del mercato è fatta da solo settanta di queste di queste settanta solo otto sono operatori privati questa merce Malan alla frammentazione
Significa che tutte le altre mille settecento trenta fanno il rimanente
Quindici per cento del mercato se questo avviene voleva sapere e poi mi scusi l'unica opera contabile sette università trenta cento mila
Allora che
Sull'essere troppo piccolo dunque la l'economia la il ragionier il ragionamento economici economico ci dice di no nel senso che ci sono diversi studi
Alcuni sono specifici sul territorio italiano e diciamo che quelli effettuati dimostrano che
L'ottima Litta nell'operatività delle imprese si raggiunge su questa scala
Questo ci è stato confermato anche da alcuni operatori grandi operatori che in sede di partecipazione alle gare vedono che le offerte dell'impresa deve
Più piccole che operano su scale più piccole rispetto alla loro sono altrettanto competitiva
Questo dimostra che per quanto riguarda la raccolta soltanto il bacino di affinamento c'è l'ampiezza geografica nella quale si può offrire un servizio efficiente non è tanto grande
A quello che emerge però anche molto variabile non so se ha notato c'è un range che va da trenta a cento mila
Questo dovuto al fatto che non occorre tenere soltanto conto dell'economia di scala e di densità ma anche delle condizioni orografiche e di densità abitativa nelle quali si operano
Il territorio italiano da questo punto di vista è molto variegato
Per cui abbiamo zone del Paese in cui la scala molto ridotta trentamila e altre che invece insomma si allargano notevolmente però mi sento abbastanza sicura nel dire che
Sembrano numeri piccoli però un ragionamento di efficienza ci supporta da questo punto di vista
Prima di lasciare la parola dottor Pezzoni mi permetto di ricordarvi che come mi abbiamo forse frettolosamente detto prima l'indagine non è
Solo
Tu da frutto diciamo della vostra riflessione ma
Diciamo una valutazione è una
Interpretazione dei materiali che abbiamo raccolto delle delle degli interventi delle audizioni che abbiamo fatto cioè
è un lavoro che viene fuori da una serie dalla discontrollo o dal confronto di una serie di posizioni degli operatori del mercato
Prego
Pertanto una tornando la palla di vetro che può essere utile presso lungi da me e da fare previsioni per sparare cifre però per avere la sensazione di
Dell'ampiezza della portata dei possibili guadagni di efficienza basta pensare che ciò il volume d'affari sviluppato dall'intera filiera da stime possibili
E largamente superiore ventitré miliardi
Ora qualsiasi guadagni di efficienza su filiere di queste dimensioni può avere un impatto economico macro decisamente rilevante dopodiché sul numero mai Schipa grazie
Chiedo scusa ventitré miliardi inteso come fatturato diciamo come stima di fatturato del da dalla raccolta al
Riciclo
E questo è un dato tra l'altro abbastanza un dato Istat quindi è un dato stabile un po'risalenti al due mila dieci però riguarda tutte le aziende del settore quindi su tutte le fasi della filiera
Tale
Di due mila dieci senza mandato due mila dieci
Da
Visita
Sì sì in Italia
Se sì concerne gli organi di vertice disponibile insomma penso a una sintesi sono tratti da Nana puro di Cassa depositi e prestiti non sempre citazione diciamo però son da questi sono dati Istat adesso non so se c'è un aggiornamento ma comunque voglio dire questi sono fatturati che ovviamente non cambiano molto nel tempo una perché
I servizi
Sono quelli che si insomma quindi vanno forniti ecco
Al limite diciamo un aumento della tariffa valorizzarli differentemente ma in crescita in diminuzione di me
Solo uno a uno se lo sono saprete Giorgio
Siccome le performances di
Raccolta differenziata sono anche molto diverse in Italia
Nelle regioni nelle zone in cui
Ci sono raccolte elevatissima diciamo percentuali europea eccetera
Questo ragionamento qui vale lo stesso come dire perché necessariamente la concorrenza aiuta l'ambiente anche laddove realtà
La raccolta e comunque l'organizzazione del ciclo rifiuti funziona bene
O è un discorso a prescindere posto in quel caso
O se si può rispondere nelle slide
Ecco perché a dirci che l'Autorità non ha un atteggiamento ideologico al riguardo
Noi abbiamo visto che lo strumento la concorrenza uno strumento potente per aumentare l'efficienza dopodiché mi pare che la parte illustrativa dottoressa Desogus si diceva
A noi ci piacciono tanto le gare e ricordo sempre che le gare sono un surrogato la concorrenza la concorrenza vera è quella tra più operatori nel mercato lì i benefici arrivano sul serio le gare sono complicate però negare ci piacciono
Abbiamo anche detto però che laddove ci sono degli affidamenti diretti cosiddetto in house providing dato che l'ha detto non è che peccato
Soltanto che aggiungiamo un onere in più da parte da parte dell'amministrazione locale di dimostrarci che l'affidamento diretto eh
Ho egualmente o comunque grosso modo efficiente rispetto a quello che si potrebbe fare con strumenti più concorrenziale
Quindi come dire la concorrenza ogni volta che si può ma se ci sono delle realtà virgolette efficienti ecco
Si può ragionare non è che c'è sempre e comunque la concorrenza la concorrenza però ogni qual volta è possibile insomma
Vediamo che queste realtà e questo benchmarking insomma è un onere abbastanza difficile da colmare cioè anche le amministrazioni locali che con tutto sommato non fanno male
Diciamo che potrebbero far decisamente meglio
Francesco Di Frischia Corriere della Sera due piccole annotazioni e a proposito dei bacini di riferimento
Forse questi numeri i numeri che voi avete individuato come ottimali sono la dimostrazione che la gestione dei rifiuti ad esempio una città come Roma affidata unicamente ad un operatore come l'AMA
E purtroppo abbiamo tutto i nostri occhi i risultati che ha portato in questi ultimi anni non va assolutamente bene così come
Prima domanda è seconda domanda i dati sui quali voi avete lavorato riguardano questi con due mila tredici due mila dieci volevo un chiarimento sotto questo punto di vista perché non non ce l'ho chiarissimo grazie
Si chiama a ma è un esempio clamoroso insomma di gigantismo non c'è dubbio se pensiamo anche al sud la quantità di Standard gestita insomma aveva viaggiamo su un un milione ottocento mila tonnellate di rifiuti hanno insomma quindi stiamo parlando di qualcosa che
Statisticamente si definirebbe nato Lager diciamo no
è un po'come attacco voglio dire nel TPL insomma quindi è un discorso a parte per quanto riguarda la tiri ferimento no i dati due mila dieci che citavo io ai dati di mercato generali non abbiamo utilizzato dati ben più
Terzo
Riferiti la capacità impiantistica sono tutti i dati e i costi di gestione delle delle dell'attività di raccolta e quant'altro
Sono dati che sono stati inutilizzati proponenti dall'ultimo rapporto Ispra
Mi scusi a proposito dell'AMA non perché eccetera questi antipatiche anzi al contrario ma
Quindi il da parte vostra c'è in qualche modo come dire il suggerimento al futuro sindaco ad orientarsi ad una gestione decisamente riversa rispetto a quella
Portata avanti dalla ma in questi ultimi diciamo dicevo che più che buoni auspici da cittadini romani Presidente
Credo che convenga a tutti noi lasciarle
Rimetterli alla responsabilità degli amministratori perché insomma su una questione così specifica non ha visto quanto hanno gestito bene gli amministratori forse anche da parte la vostra qualche linea tutto in questo senso non sarebbe male avevamo un quadro diciamo generale della situazione intanto su scala nazionale senza ovviamente
Scendere nel dettaglio delle però credo che nelle linee guida
Che vi sono state ci sono state
Indicate da che ci vengono indicati ci siano un po'i parametri in base a cui valutare cioè i buoni amministratori se i cittadini romani sceglieranno dei buoni amministratori hanno trovano in questa
Indagine e gli elementi sufficienti per regolarsi di conseguenza ecco
Grazie altre domande
Se non ci sono altre domande intanto vi confermo che fra poco nel pubblicheremo la nel sito abbiamo aspettato anche per un fatto dico correttezza di cortesia nei nostri confronti pubblicheremo fra un po'il testo integrale della
Indagine ci sono una ventina di
Chi ha dette noi non abbiamo di più perché francamente non pensavamo di avere tanti graditi
Ospiti ma abbiamo una ventina di chiavette una perché è stata ovviamente e poi chi effettivamente pensa di usarla se no magari la lasciate a chi può essere sul sito troverete in ogni caso
Grazie e buon lavoro