"Carcere e ruolo degli operatori sociali: mutamenti normativi, nuove emarginazioni, nuove forme di controllo penale"

E dedicata come sapete
Al rilancio del significato dei contenuti di cui si fanno carico gli operatori sociali negli istituti di pena e nell'istituto tedesco le strutture territoriali
Credo che valga la pena di ricordare che per anni
Per anni passati ormai il problema del carcere era stato al centro dell'attenzione
E degli studi di giuristi criminologi sociologi
Che in quegli anni
Ci si è occupati a fondo dei sistemi di controllo del carcere e ci si è resi conto di un fatto che per i penalisti appariva sorprendentemente nuovo e cioè che la storia di un imputato non finisce con la sentenza definitiva ma che prosegue poi nel carcere
Chi in quegli anni ha svolto attività professionale o in quegli anni si è occupato diritto penale
Ha sempre assunto l'atteggiamento che poteva avere il medico nei confronti del malato e cioè che finito il processo
Il paziente o è guarito o è morto e del carcere non ci si era mai occupati
Ad un certo punto
Come abbiamo vissuto noi quegli anni l'interesse si è incentrato invece su questo grande spazio sociale e di vita
Che erano le strutture carcerarie
E questo probabilmente accaduto per due ragioni convergenti cioè da un lato i grandi movimenti politici di quegli anni che avevano messo in primo piano le esigenze delle sacche di emarginazione
E dall'altro lato la stessa presenza nel carcere dei detenuti politici
E in quegli anni che anche nelle cattedre universitarie si è cominciato a studiare il carcere in particolare tutti conosciamo contributo dato sta Pavarini nel primo dono ed altri
A Milano a Scienze politiche il tema è diventato uno dei temi centrali dello studio del diritto e della procedura penale
Mi pare che prima di questa che io sappia una delle ultime significative occasioni di occuparsi del carcere
è stato il convegno di Parma che aveva per titolo liberarsi dalla necessità del carcere
Da quel momento almeno a quanto a me sembra vi è stato una regressione della cultura del carcere una regressione ad un'idea del carcere come luogo di espiazione come luogo di repressione
Direi come luogo del quale è bene parlare il meno possibile come nelle società si tenta di parlare il meno possibile delle cose scomode delle cose ritenute al di fuori della vita di tutti i giorni della vita comune che abbia e allora mi pare che tornare a parlare del carcere oggi e tornare
A parlare del carcere con i contributi che avremo sia un fatto di estrema importanza
Sullo sfondo come dice la locandina l'impegno volto alla progressiva riduzione del ricorso alla pena detentiva
Credo che qui finisca il mio compito di presentare i lavori ringraziando anzitutto i relatori che daranno il loro contributo e tutti coloro che hanno dato o daranno il loro apporto per la riuscita di questa giornata di studio
Voglio ringraziare anche il dottor magiche presidente Tribunale di sorveglianza che ha voluto oggi essere presente
E un ringraziamento particolare va naturalmente al Rettore che ha messo a disposizione
Quest'Aula e e l'Università degli Studi di Milano perché in quest'aula si possa discutere e lavorare sul tema che Tutino interessa
Do la parola alla dottoressa Ciarniello che ha il compito di presentare di introdurre la giornata di studio
La DNA Giannaccari studio presso carcere annuale degli atenei Teresa sai nasce con i non tutti canina
Dall'aggregazione spontanea intorno alla diffusa quanto irreversibile presa di coscienza del malessere di cui come operatori sociali eravamo e siamo portatori e della correlazione fra questo malessere e lavoro in carcere ci fu un evento in verità che agita detonatore e fu la tragica fine di Umberto Mohr mille educatore in servizio presso la Casa di reclusione di Opera trucidato nell'aprile del novanta da sicari a tutt'oggi ignoti
Quell'evento come ha scritto Gianni Dervio uno degli esperti che hanno collaborato alla nostra ricerca
Fece esplodere letteralmente quel bisogno di fare qualcosa per sé per la propria vita per il proprio lavoro
Che si tradusse in un bisogno di comprendere le ragioni di quel disagio da sempre condiviso con i colleghi ma mai trasformato in un sapere comune che potesse semmai diventare orientamento al cambiamento nella realtà
è stato così che abbiamo dato vita in Lombardia Piemonte Veneto Toscana ed Emilia Romagna
Ad attività seminariali e di Inter seminariali in collaborazione con prestigiosi nomi del mondo accademico allo scopo di pervenire ad una lettura di quel disagio che fosse capace di connettere le nostre esperienze a quelle elaborazioni in materia di patologia del ruolo di diritto penale e penitenziario che ci sembrava potessero più agevolmente dargli voce
Grandi sforzi e determinazione sono stati necessari per il varo di questa iniziativa inizialmente programmata sul tre giornate
Giacché il Dipartimento dell'amministrazione centrale sin dall'inizio informato dell'istituzione dei seminari ha ostacolato né i fatti il sereno compimento delle attività di ricerca
Negando ad alcuni degli operatori che ne avevano fatto richiesta l'autorizzazione a partecipare in orario di servizio ai seminari stessi autorizzazione invece ad altri con discrezionalità di segno inverso concessa
E con molta amarezza che dobbiamo rendere noto che innumerevoli quanto vani sono stati i tentativi di avere almeno cognizione della ratio sottesa a questa decisione
Siamo stati costretti ad inferire non solo l'assenza di volontà di eludere ingiustificate iniquità di trattamento
Ma anche la decisione di tornare indietro rispetto ad un orientamento da tempo consolidato secondo il quale pure a fronte della carenza di specifiche previsioni normative le possibilità per gli operatori penitenziari di formarsi aggiornarsi anche al di là dell'egida ministeriale sono stati a lungo valorizzate credevamo per una lungimirante forma di investimento
Non si tratta non si è mai trattato di sostituire o addirittura opporre ai programmi di formazione promosse dall'amministrazione altri programmi formativi
Ma di prevedere regolamentare la possibilità di fruizione dei secondi ad integrazione dei primi ci sembrava e siamo ancora di questo parere più che ragionevole necessario giacché nessuna amministrazione può ragionevolmente attribuirsi la capacità possibilità di detenere come scritto dagli onorevoli Pedrazzi Recchia e Orlandi in un'interrogazione al ministro di Grazia e Giustizia tutt'oggi senza risposta
L'esclusività ascientifica o culturale di una ricerca ed uno studio che si stanno sempre più sviluppando in tante parti del Paese
Ma riprendiamo l'excursus sulle regine della nostra iniziativa
A differenza che in altri settori quali quelli dei servizi psichiatrici o per tossicodipendenti la sindrome del burn out letteralmente del bruciato fuso esaurito nel settore penitenziario non era mai diventata oggetto di indagine
Ci siamo ritrovati dunque ad esplorare la nostra condizione esclusivamente alla luce dell'assunto accettato dei vari ricercatori secondo cui coloro che scelgono come professione l'aiutare gli altri sono esposte a quel rischio di logoramento spersonalizzazione fallimento che insieme a molti altri sintomi definiscono appunto il burnout
E ciò per un complesso di ragioni collegate ineludibilmente alle difficoltà di realizzazione delle finalità della professione spessa
Si trattava dunque di lasciar defluire dalle nostre esperienze i sintomi del disagio dandone contestualmente una lettura dell'inquadrarsi rispetto alle cause specifiche nel nostro ambito operativo
Le relazioni che seguiranno ed il manifesto politico culturale dell'iniziativa il quale rimandiamo
Daranno ragione degli itinerari seguiti dalle nostre riflessioni nel corso dei seminari
Di queste ultime offriamo all'attenzione di ciascun convenuto le più significative allo scopo di dar vita ad un dibattito che si sforzi di individuarne le linee evolutive e ponga le premesse di un più ampio sforzo di elaborazione culturale
Consapevoli del filo rosso che unisce attraversando gli le strategie adottate in materia di politica criminale al sistema sanzionatorio e da quello che l'esecuzione penale coinvolgendo dunque il senso futuro e attuale della nostra operatività chiediamo ai relatori ai partecipanti alla tavola rotonda ai magistrati agli studiosi ai rappresentanti della stampa e delle organizzazioni sindacali agli operatori a vario titolo interessati agli amministratori locali
Di pronunciarsi su quelle che i partecipanti ai lavori seminariali ritengono possano diventare le direttrici di una riflessione su tali problemi in grado di investirne l'apparato radicale e non solo gli aspetti sintomatici
Necessità di concentrare gli sforzi dello Stato sulla lotta le grandi associazioni criminali alle collusioni di queste col mondo della politica e degli affari e dal grande spaccio attraverso strategie da concordare date le dimensioni la natura e la diffusione dei fenomeni a livello sovranazionale
Ma anche attraverso il potenziamento degli apparati di controllo amministrativo alla cui la curiosità la magistratura non sia costretta come sta accadendo in questi giorni a porre rimedio ancora attraverso il potenziamento delle capacità investigative giacché i delitti impuniti spesso e più gradi raggiungono una percentuale vicina l'ottantacinque per cento
Necessità di dare avvio ad un'ampia politica di depenalizzazione elevando il livello al di sopra del quale si giustifica la repressione penale
E di dei carceri trazione meno reati puniti con il carcere attraverso l'adeguamento del codice penale alle nuove esigenze della nuova cultura penalistica alle soglie del ventunesimo secolo
E introduzione sotto forma di pene principali di quelle modalità di esecuzione che oggi figurano come sanzioni alternative al carcere
A battere gli elementi di ambiguità irrazionalità incertezza di un sistema in cui è impossibile prevedere l'effettiva durata e le modalità di esecuzione della pena detentiva
Accentuati dalla negoziabilità di quest'ultima e dalla discrezionalità con cui può essere amministrata
Precorrere dunque la pena detentiva ridimensionata nei sui tetti massimi rammentando peraltro che la sua supremazia su ogni altra forma punitiva in fondo meno di duecento anni
Solo nei casi di elevata pericolosità sociale del reo ma in tal caso recuperare quella pena umana ma certa dal molto più sicuro effetto deterrente
Senza che si possa ricorrere salvo che in casi eccezionali ha diverse modalità di esecuzione
Ripulsa di qualsivoglia assunto sancito meno normativamente che avalli trasformarsi di fatto del carcere il libro Sario ricettacolo di ogni forma di disagio su cui non si ha voglia di riflettere ancor meno di intervenire
Nemmeno la presa d'atto della perdurante impotenza dello Stato al cospetto tra diffusione della tossicodipendenza e della i DS o ancora del disagio psichico dell'integrazione degli immigrati dei nomadi può e deve giustificare il ricorso al carcere come surrogato di interventi di altra natura
Optando poi nella realtà per la semplice repressione di fenomeni che nel sociale soprattutto trovano l'humus che li alimenta
Tanto più che l'attuale normativa premiando con la complicità inevitabile degli operatori sociali che oggi la denunciano il conformismo e le risorse sociali già attivate
Penalizza proprio i soggetti provenienti dalla realtà più alto rischio di disgregazione esacerbare i toni Problemi
Poiché non esiste norma c'è Tabili attraverso la sofferenza lavorare per il progressivo abbandono della Fallaci idealista secondo cui il carcere può deve essere un luogo è un mezzo di risocializzazione
L'osservazione della personalità finalizzata all'espressione di un giudizio prognostico sulla possibilità che il detenuto commetta nuovi reati non hai non può avere nulla di scientifico
E infatti tra impropriamente gli elementi soggettivi che condizionerebbe era in senso legale il comportamento ed è agganciata ad elementi di valutazione legati alla soggettività e alla discrezionalità degli operatori e dei magistrati di sorveglianza
Oltre che indissolubilmente alla condizione di privazione della libertà in cui si sviluppa mistificando la la relazione operatore utente
Contro l'affermazione tecnicistica del ruolo
Affermazione della incompatibilità fra il lavoro sociale che dovrebbe tutelare i diritti della persona e ove richiesto soddisfare una domanda di aiuto
E la funzione di controllo intrusivo e pervasivo dei comportamenti degli atteggiamenti e delle risorse oggettive e soggettive
Dei detenuti da selezionare anche di recente sottolineata dall'amministrazione centrale come indispensabile presupposto che la prova certa del ravvedimento
Dunque graduale riappropriazione da parte degli operatori sociali delle funzioni proprie delle professioni di servizio attraverso lo sganciamento dalle attività di selezione dell'utenza prese peraltro inconsistenti di fatto dagli inasprimenti succeduti alla legge duecentotré del novantuno
E la loro riconversione i mediatori dell'Offerta cittadino detenuto
Di opportunità e servizi biologicamente neutri quali lavoro istruzione e formazione professionale gli unici a fronte degli sforzi di persuasione Pseudo pedagogica in grado di contribuire al compimento di opzioni diverse da quella criminale
Affermazione per tutti gli operatori sociali penitenziari del diritto alla formazione all'aggiornamento offerti anche dai centri di ricerca del territorio come già avviene per gli operatori del settore minorile per quelli territoriali
Per limitare i danni da Burnout previsione di periodi di aspettativa retribuita da alternare a periodi di servizio effettivamente prestato si vede a tal proposito quanto già attuato dalla provincia autonoma di Bolzano
Ed è la possibilità dopo almeno un quinquennio di transitare in altri settori dell'aiuto sociale
In coerenza con l'affermazione della necessità di per titoli d'azione della pena e per consentire un impiego delle risorse degli operatori sociali che divida sottratti ai vincoli disciplinari carcerari
Ipotizzare la loro uscita dal Ministero di Grazia e Giustizia per passare alle dipendenze dell'ente locale
Sullo sfondo a far da principio regolatore l'ispiratore di ogni azione la riaffermazione della necessità che il carcere divenga luogo in cui a tutti dei detenuti agli operatori sociali agli agenti di polizia penitenziaria
Venga nei fatti garantita la qualità di titolari di diritti individuali e collettivi di cittadinanza sociale
Sono tali e tanti i temi sottoposti alla nostra discussione approvazione o non approvazione che la dottoressa Giardiello
Sì ha dato che indubbiamente questo richiederebbe uno spazio
Di tempo larghissimo
Io sono rimasto colpito tra tutti questi dalla affermazione lavorare per il progressivo abbandono della Fallaci idealista secondo cui carcere può e deve essere un luogo è un mezzo di risocializzazione certamente su questo credo che sarà necessario
Fare chiarezza
Nel senso che potrebbe essere o non essere più uno dei punti centrali dei nostri convincimenti sulla funzione del carcere anche in relazione a questo dà la parola al professor Massimo Ferrari
Dopo
Ora il mio intervento questo primo intervento visto che mi compete
Impegno poi di concludere non può quindi che essere molto Breve sintetico e a Fleurs molto rapsodico nel tentativo di dare o intonare quanto qui si dibatterà sul piano più generale della questione carcere oggi poi ovviamente per la ragione in cui noi ci troviamo qui convenuti
I temi affronteranno in specifico la figura di figure di chi è chiamata ad operare con mandato
Trattamentale all'interno delle carte però non possiamo dimenticarci anche se affronteremo in modo particolare questo profilo non possiamo dimenticarci il quadro scenario più generale
Che in qualche modo caratterizza il disegno la storia e la del carcere oggi in Italia
Donò soltanto alcuni elementi voi sapete che addetti ai lavori lo sai voi siete tutti addetti ai lavori
Che per la prima volta da credo almeno nell'ultimo mezzo secolo dopo la caduta del fascismo se non interverranno fenomeni eccezionali simile pertanto imprevedibili entro la fine dell'anno dovremmo sfondare la soglia delle cinquanta mila presenze carcerarie
Anche se non si è mai avuto d'un dato drammatico che caratterizza la situazione attuale
Chi di dovere ci informa che abbiamo una progressione è aumentata di mille cinquecento unità più al mese mentre nell'anno passato Teramo attestate alla crescita di soltanto mille unità più al mese
Quindi sicuramente salvo fenomeni gestionali entro il trentun dicembre fermeremo l'orologio a cura soglia ampiamente superato le cinquanta mila unità
Questo vuol dire collocare la realtà penitenziaria italiana e qui lo dico per dare anche un senso relativo delle cose che si affermano nel quadro della gruppo di Paesi europei
Che hanno sempre avuto il triste primato di attestarsi appunto su o presenze elevate penitenziale penso la Germania l'Austria l'Inghilterra Alitalia voi sapete fino a due anni fa circolo cavi invece tra quel manipolo molto ristretto di Paesi a relativa bassa presenza penitenziaria vorrei che appunto l'incontro del novantadue quest'incontro europeo si qualifiche soltanto col fatto che ci adeguiamo ad una media dei paesi
Europei
Secondo punto non solo abbiamo questo sfondamento verso le cinquanta mila unità rendetevi conto che con molta fatica due anni fa avevamo raggiunto credo per la prima volta un pareggio tra detenuti definitivi ritenute adesivi giudizi addirittura con una un aumento dei detenuti definitivi rispetta qui in attesa di giudizio
Le cose in questo anno e mezzo stanno invertendo rapidamente stiamo avvicinandoci a Maria settanta per cento detenuti nel desiderio di seguito armiamo in una situazione tradizionale che ci ha sempre caratterizzato queste primo dato di fondo su cui credo sia uno scenario che sia difficile che posso essere invertite in breve tempo
Alto profilo drammatico che qui verrà in qualche modo affrontato che cambia tutta la filosofia stessa del carcere lo sappiamo è la presenza di detenuti tossicodipendenti i dati ufficiali dicono poche nulla sicuramente confermano che si in tutto dell'universo penitenziario
La soglia di un terzo è stata superata abbondantemente per sette Carzeri medio grandi del centro nord Italia superiamo abbondantemente il sessanta per cento
La presenza media e superiore al diciotto per cento di immigrati extraeuropei per certe realtà carceraria è arrivata al venticinque trenta per cento
Questa realtà al di là di ogni altro profilo che qui non interessa
Avete conto una cosa che voi sapete benissimo questo ampio universo di persone perdesse ed è possibile non dal punto di vista legale né impossibile dal punto di vista materiale poter negoziare la pena detentiva con misura alternativa
Per quanto essi normalmente non rispondano di quei reati di cui all'ultimo decreto cielo cinquantuno del novantuno cinquantadue novantuno
Teresa impossibile dal punto di vista operativo e la realtà lo dimostra poter accedere a percorsi di alternatività
Un esempio per tutti mi riferisco avente lo posso fare molto velocemente perché lo capite la stragrande maggioranza dei tossicodipendenti definitivi
Sono tutti degli estremi di poter correre quarantasette bis
Quasi il novantanove per cento quindi hanno appena inferiore ad anni tre non hanno goduto il più due volte eccetera in effetti per un complesso
Di ragioni imputabile alla difficoltà di concordare un programma terapeutico con incapacità quindi del sociale di rispondere
Finiscono comunque in carcere difficilmente poi agiscono attraverso anche i quarantasette ordinari quindi ogni tutto universi di persone che astrattamente dovrebbe per volontà del legislatore
Uscire dal carcere o comunque addirittura secondi quarantasette bis neppure avere contatto col carte visto che l'istanza queste fa dallo stato di libertà di fatto per loro non funziona e quindi è un universo che rimarrà comunque recarsi lo stesso dicasi per immigrati extraeuropei visto che quasi tutte le modalità alternative si costruiscono
Su delle risorse che il soggetto deve possedere all'e sterno risorse economiche risorse di presi in carico risorse a volte affettive c'è qualcosa che deve essere fuori dal carcere che se ne fa carico
Per questo universo di persone non hanno possibilità di offrire indici di affidabilità
Fondate su risorse oggettive Sterne e come tale di fatto vengono penalizzati
Le ricerche e stiamo facendo su come funzioni poteri discrezionali far esecutiva tutto questo universo di persone non potrà mai accedere di fatto e non di diritto ha percorso di alternatività
A questa situazione che ha già dei profili nuovi sicuramente nuove sul piano della Fenomenologia detenuta e di ivi nuova emergenza
Si mise anche inutile qui negarlo gli effetti devastanti di l'ultimo intervento legislativo del maggio del novantuno
Qui ho un atteggiamento chiaramente conto riformatore
L'atteggiamento conto riformatore lo dirò più avanti se sarà il caso comunque sono se il più convinto né tanti imputabili in sei alla capacità ostativa che questa legge ha ho avuto nei percorsi alternatività quanto perché sente in sintonia con clima politico più generale
E per cui confermo un atteggiamento severo da parte della giurisdizione
Comunque se c'era stato un atteggiamento che aveva caratterizzato gli anni della Gozzini in modo particolare gli ultimi anni sul piano dell'interpretazione giurisprudenziale tanto sul versante del profilo di costituzionalità quanto di semplice legittimità di merito
Era riuscito in qualche modo a superare più o meno felicemente moltissimi degli ostacoli legislativi c'era stato un qualche modo interpretazione estensiva di limiti legali diconsi debilitati percorsi di alternatività
Al limite e nei limiti in cui come addetti ai lavori posso anche pensare che si pose sconfinati una situazione di reale confusione Tozzi erto in qualche modo come limite assurdo oltre il quale evidentemente non è dato procede voi sapete la stessa affidamenti in prova ormai costruiva la sua concedibilità con l'unico limite via vera ancora tre anni di pena da scontare quindi che seriamente l'Atene spiando e quindi poche parole si estendeva all'universo di tutti i detenuti nella parte terminale del castigo
E al deposito di percorsi alternativi tasse da brutti a costruire come possibili per tutti come una modalità trattamentale progressiva in cui nella fase terminale o nelle fasi ultime ad appena si entrava in percorso attenuato
Ora certamente il decreto legge centocinquantadue del base novantuno ha chiuso definitivamente bruscamente questa stagione vengono introdotti in maniera più o meno pesante limitazioni severe alla concepita di misure alternative
Un altro aspetto che non possiamo dimenticare anche se in questo luogo e certamente se ne parlerà molto meno non essendo questi interlocutori privilegiati credo sia l'attacco alla giurisdizione
Che secondo me ha avuto un peso determinante nella percorsi di alternatività e e nell'attività della giurisdizioni fare esecutiva
Io credo che famoso carte della speranza è così chiamato anche se me questa espressione mai condivisa comunque su cui si fondava la Gozzini in qualche modo chiamava
O si strutturava attraverso l'implementazione come chiamo io verso il basso cioè sulla giurisdizioni fare esecutiva del potere di ridurre in tutto in parte la sofferenza legata ora
Questo meccanismo funziona se funziona un rapporto di fiducia nei confronti della giurisdizione
Certo una fiducia nei confronti della giurisdizione che a mio parere e pare se non superiore alla irresponsabilità dell'Isla torpore nel senso che esso ha ragione nei termini invita il giudice caso per caso assumendosi la responsabilità di aprire le porte del carcere prima della fine della pena o di risparmiare in tutta l'esperienza della pena ove ritenga
E ciò può essere utile socializzazione
E nel contempo non sia dannoso e pericoloso al valore dalla difesa sociale questa è l'accordo implicito che sottostà all'implementazione sulla giurisdizione esecutiva dei percorsi di alternatività
Ora chi sta studiando come dire da altri l'attività poi di questa giurisdizione in fare istitutiva vi può fin da ora premettere che l'uso che di massime strafatto di questo rapporto fiduciario di questo ampio potere
è stata alquanto prudente se non quali spesso timida con un solo limitatissime eccezione limitatissime eccezioni
L'altra parole credo che in linea di massima la giurisdizioni fare esecutive sia stata più attenta al valore della difesa sociale sicuramente che al valore della prevenzione speciale
Ora per ragioni complesse però più o meno tra tutti conosciuti a far corso dalla seconda metà degli anni novanta milioni centonovanta si è assistito ad una feroce attacco alla giurisdizione nel suo complesso
Da parte del potere politico e quindi anche contro la giurisdizione di sorveglianza non a caso ad esempio di sorveglianza è stato poi accusato appunto in questo qui erroneamente falsamente spudoratamente falsamente di far circolare pericolosi criminali
Questa campagna avuto accenti anche di feroci intimidazione nei confronti di alcuni magistrati lo sappiamo e comunque al di là di queste vicende è riuscita nell'opinione pubblica delegittimare la stessa funzione della giurisdizione
E io credo ne sono sempre più convinto che tanto molto ancor più la giurisdizione in fare esecutiva poi per il suo ampio potere discrezionale proprio perché chiamata
A dare un giudizio sull'autore non sul fatto molto meno vincolate i termini di legge nella valutazione della pericolosità
è una giurisdizione che è connessa legato termino ombelicali ha un consenso sociale del proprio operato
Se in questo momento ma anche il consenso sociale o comunque si esprime in diversa maniera un dissenso verso questo operato inevitabilmente questo tipo di giurisdizione tende nel suo complesso con le dovute eccezioni ovviamente ad arroccarsi su posizioni di difesa e la Polito in difesa sono quelle di rischiare meno lo sappiamo che tutti i percorsi alternati Rita si implementa sulla scommessa sull'uomo
E come tutte le scommesse ovviamente ci deve essere un Ale nell'aria c'è in una situazione complessiva del genere credo che la giurisdizione abbia sentito fortemente questa assenza di fiducia e progressivamente
Si sia ridotta sempre di più nel concedere percorsa alternatività per quanto ne so io per molte realtà a far corso negli ultimi mesi praticamente non ve ne andate misure alternative dico praticamente non vi non concesse misure alternative
Ora io credo che questa situazione gioca su due versanti certamente sul piano dell'alternatività sempre meno persone riesca ad uscire attraverso i meccanismi alla collettività azione legale attraverso i percorsi alternatività certamente il clima complessivo a portata anche una maggior severità
Nella giurisdizione quindi a un aumento dei soggetti che vengono caratterizzati
Tutti e due questi fenomeni solo tra quelli che contribuiscono a produrre la situazione allarmante di cui rischio devo prima di cui davo prima alcuni cenni peraltro dopo i conosciuti
Altro punto saliente che noi non potremo dimenticare in questa occasione perché in qualche modo voi più che altri siti con questo valore compromessi
Quasi geneticamente nel senso che la sete su questo valore è il concetto di rieducazione o di prevenzione speciale
Ora non c'è dubbio che in una lettura laica della prevenzione speciale essa può debba significare solo una integrazione sociale
Certo da parte mia che sono sempre state qualificato come chi non ha Azzetto condiviso un contenuti Special preventive e tanto meno di natura trattamentale è facile oggi parlarne male vanno parlato mare anche quando la maggior parte ne parlava bene
Quindi mi sento di dirlo ora non c'è dubbio che dietro
Il concetto di reintegrazione sociale di prevenzione speciale Z
Ci sia una grande retorica
Questa retorica finisca poi tutto sommato per essere anche datata storicamente se si radica nella convinzione di tipo poi positivisti Coppo
Secondo cui puoi non sia malvagi ma in sé in qualche modo dei disadattati quindi un energico investimento di risorse sociale può in qualche modo spezzare la catena
Di questa marginalizzazione certo è una lettura retorica quella che ha accompagnato la riforma penitenziaria è una lettura ingenua però mi lasciate dire non più falsa di tante altre
Come direbbe Baratta è soltanto uno dei tanti di Luigi nulla di più in cui certamente infine riscoprì vengono contraddetti dalle funzioni e non c'è nessuna funzione che conferma nello scopo
Però quello che mi interessa non è tanto più disamina la funzione educativa la sua crisi lasciamola ad altri quello che mi interessa è che
Per quanto essa sia una lettura ingenua
E se sia molto retorica il problema è che queste ingenuità detesta e socialmente condivise diffusa la forza da presepe speciale non sta tanto nel senso che essa si confermi scientificamente possesso riconfermata
Quanto che sia un'ideologia capace di orientare l'azione delle persone
Cioè che sia in qualche modo socialmente condivise oltre gli operatori quanto meno gli addetti ai lavori che ha questa finalità o come si potrebbe dire a questa bugia pietosa pulizia credo no e a questo rientro alle proprie azioni
Ora mi domando oggi a questa idea ideologia questa falsa coscienza mettetela come volete
Chi ci sta
Dietro a questi di chi e in quella grado senza timori
Di schierarsi incondizionatamente
Neppure chi ha la responsabilità del carcere parlo
Al dottore che ama chiamarsi professor Amato
Capisco
Ha scritto interi libri su questa funzione mi sembra che gli ultimi suoi interventi giornalisti si sfugga addirittura questa ipotesi della rieducazione dicendo che poi non si deve educare tutti che comunque valeva soltanto per alcuni ed è stato chi sul carcere la speranza in questi dieci e costruito di più
Ma nello stesso documento che se eletto primo che in qualche modo rappresenta
Un gruppo cospicuo di operatori operatori del trattamento operatori che sono stati pensati e creati come soggetti che agiscono per la recupero l'integrazione sociale sono note precise chiare né equivoche dia abbandono
Della ideologia dell'illusione correzionale e quindi rieducativa
Io credo che questo in qualche modo caratterizza anche buona parte dell'opinione pubblica quanto meno dell'opinione pubblica più cosciente più responsabile io credo che oggi l'educazione sia diventato uno scomodo
Concetto di cui ci vorrebbe anche sbarazzare velocemente di cui se ne vedono più
Gli aspetti negativi che gli aspetti politici
Certamente non credo che oggi in Italia sia un'idea che sia in grado di orientare l'azione
Ho io credo che se questo è vero io come come addetti ai lavori e non posso che registrava lo
Ma non è che me ne compiaccio e più di tanto sia chiaro perché quello che invece vedo oggi come grande idea capace di orientare l'azione
Ed è un pezzo della bugia della falsa coscienza della rieducazione oggi le parole che mi sembra ben il sopravvento non tanto dell'opinione pubblica diffusa ma gli addetti ai lavori a chi anche responsabilità di governo dalla cosa pubblica
E del problema dalla giustizia sono parole ben più pesanti
Difesa sociale attraverso la neutralizzazione attraverso l'incapacità azione attraverso l'uso della della pena deterrente
Che sono altrettante Bugie come la riduzione altrettante Pucci però ripete quale sembra coagularsi un consenso maggiore quindi possibile che su questo Lazio delle persone sorridente anche questo un fatto che di cui dovremmo parlarne in questa sede qua proprio perché investe in primo luogo voi
Come operatore del trattamento chiamati a dare le gambe acquisti idea
Ripeto un po'vecchiotta un po'retorica ma qualche volta anche falsa che comunque è stato un idea che per certi versi è stata anche produttrice di trasformazioni sociali
Altro punto che dobbiamo ricordare la stagione in cui siamo stati noi stessi produttori di De c'è stato un certo fervore insomma in cui la la retorica della prevenzione speciale non è stata retorica ma per alcuni istanti acqua ad alcuni è sembrata anche una realtà praticabile era in qualche modo connessa
O alimentata dalla presenza di protagonismi edilizi penitenziarie molto forti che sono venute a mancare
Con Ricordati movimenti democratici detenuti la costituzione di cooperative
Tutti fenomeni che hanno in qualche modo affascinata affascinato anche i più scettici come capacità che dal mondo delle carte le sedie passero voci forte persuasive capaci di convincere a convincere coi fatti di che cosa di una voglia di una voglia di una rabbia di emancipazione allora è ovvio che dinanzi a quella rabbia di emancipazione
Di chi chiedeva di liberarsi dal carcere un pensiero progressista o perché Remo Crati dove non poteva che sforzarsi di trovare le strade per questa liberazione ora non c'è dubbio le trasformazioni avvenute
Allo stato un po'che quell'esperienza e non elitaria minoritari non estendibile universo carcerario e poi l'universo carcerario è cambiato ed è cambiato non so se in pezzi meglio
Non compete dal giudizio di valore ma certamente non si scrivono più queste voci quindi diventa molto difficile per l'operatore o per chi si impegna politicamente trovare un interlocutore dentro al carcere su cui muoversi
Altro punto poi concludo brevemente Livera della gestione amministrativa della Guzzini qui metto in campo vivamente la responsabilità di chi aveva la direzione generale di istituti
Mister Lee da giustizia in generale
Certamente al di là di quanto se ne posso parlar male credo di non aver perso occasione per parlarne male però certamente è stato una gestione questa durante
Che l'epoca cosine che in qualche modo si è sintonizzata sulla lunghezza d'onda di un processo riformatore cioè chi ha un minimo di visione storica la storia di carte non può negarlo questo certamente certi spazi certe aperture di un'amministrazione
Storicamente chiuso ottusa certamente se non in parte sciolte liberate nella fase
Da sessantacinque da ottantacinque in poi dire proprio in modo molto più ampio
In altre parole i numerosissimi problemi di governo del carcere che l'Italia ha sempre avuto sovraffollamento diviso soletta mancanza di personale le ha sempre avute non sono novità
Per la prima volta e devo anche ammettere se mi metto nei panni altrui anche concerto coraggio hanno cercato soluzioni nuove soprattutto soluzione aperti se ad un confronto con il mondo esperto
In queste vette
Carte deposita la speranza è stato ed un carte che ha lasciato sperare il mondo esterno di trovare un rapporto con esso per la soluzione di alcuni problemi
Ora tutti gli anni Ottanta queste pene sono stati attraversati tra gli addetti ai lavori ma anche soprattutto da parte dell'amministrazione penitenziaria da alcune parole d'ordine
Che dette oggi mi sembra alquanto solitamente il momento hanno orientato l'azione territorializzazione ricordato della pena partecipazione dello stato civile sterno al processo di risocializzazione chi di voi come me è stato compiere con la Cantelli in questi vent'anni quanti tavole rotonde si sono fatte tra rapporti tra governo locale e carcere
Non si è concluso mai nulla
Questo va detto anche nelle realtà più ricche di risorse di intelligenza ciò parole fondatamente son state parole
Però
Parole da parte l'amministrazione certamente è la prova che significavano il tentativo di voler coinvolge la società civile Esterna la risoluzione di alcuni problemi e in questi do disposti con molta prudenza
A far condividere alcune responsabilità della questione carceraria anche all'esterno
Un interesse da parte dell'amministrazione Sterne che si timidamente si affacciavano su questo mondo escluso
In cui pensavo di in qualche modo di poter ottenere la vera anche consenso politico in questo tentativo di occupare quella pastiglia che vuol dire tradizionalmente non appartiene alla società civile ma appartiene alla figura dello Stato
Non la sua rappresentazione ottocentesca bene rendetevi conto che a far corso non più di un anno un anno e mezzo questo è un profilo che completamente cambiato qui si chiusa completamente anche questa stagione
Viso nuove emergenze lo sappiamo tutti in particolare quelli posti da una certa criminalità organizzata o comunque la situazione attuale delle carceri che costringono a MiTo tale penitenziaria ancora una volta a cercare possibili soluzioni a queste emergenze
Attraverso in primo luogo
La strada di una maggior sicurezza degli istituti che l'eterna tentazione quel carcere case e ovviamente in una logica di maggior sicurezza degli istituti attraverso una politica di differenziazione trattamentale
Sì precludere biga vilmente la possibilità di colloquiare col mondo si riveste
A quel punto di nuovo semmai c'è stata una momento di Simpatia tra queste due realtà oggi se al momento del divorzio
L'asta civile Esterna nelle sue rappresentazioni attraversi sui soggetti esponenziali politici e non ha più nessun interesse alla gestione di un problema che delegittima l'asta chiunque se ne occupa e quindi evidentemente non investe
Il carter si chiude dentro se stesso cercando soluzioni appunto orientate orientabile soltanto in una logica di maggior sicurezza
Risposta che solo lui può dare e rivendica dette qui chiudo credo che comunque noi interverremo occupanti di un segmento decisivo quasi cuore di tutte queste vicende che punto
Ciò che riguarda gli operatori del trattamento deb in qualche modo inserirsi all'interno di questi radicali processi di trasformazione
In assenza dei quali non si capisce neanche appunto il disagio che in qualche modo motiva questa presenza e tanto meno forse potrebbe legittimare le individuazione delle parole decisive cioè la strategia di uscita da questo disagio che credo sia l'oggetto principale del nostro incontra
Mi pare che il senso globale della bellissima
Relazione introduttiva di Massimo Pavarini sia la chiusura di una stagione ecco chiusura di una stagione però che secondo Massimo e del tutto negativa oggi lasciando aperto una serie di problemi io credo che sia molto importante nel seguito dei lavori
Allora cominciare a costruire delle soluzioni che vengano dopo questa stagione perché i tutti i punti che ha esaminato Pavarini portano a un risultato che potrebbe sembrare disperante
Un carcere sopra affollato
Nel quale è impossibile quindi una gestione per esempio individualizzata come dovrebbe essere il principio portante e allora che fare con questo carcere sopra affollato
La mancanza di strutture esterne per tutta una serie di soggetti che rende impossibile l'alternatività e allora che fare per questi soggetti
Direi anche tutto il tema del rieducazione e allora quale idea portante del carcere che si istituì si sostituisca quella della rieducazione
Io vorrei aggiungere soltanto un punto che mi sembra di particolare importanza oggi che non ha toccato Massimo Pavarini ma che certamente verrà fuori durante i lavori e dell'uso del carcere come strumento di pressione credo che sia un dato importante perché sta influendo moltissimo su come viene gestito e strutturato il carcere cioè proprio la lotta a Creta organizzata che richiede più che altre forme di lotta contro la criminalità la collaborazione di imputati indagati nei confronti di altri
Sta facendo sì che il carcere venga sempre più concepito per un'esperienza anche recente come il luogo nel quale si deve spezzare la resistenza difensiva
Dell'indagato e questo secondo me è un dato abbastanza sottovalutato invece allarmante nel quadro attuale
Do la parola per la sua relazione al professor Gianni Del Río relazione che ha per oggetto il conflitto di ruolo degli operatori sociali finiti
Resterà
Vorrei premettere
Due parole alla premessa cento stavo c'è uno dei il primo autore tale un tale Harpers Rothenberg il il primo autore si sia che abbia usato il termine Dorna per definire ecco questa questa questa sindrome da stress degli operatori per il professioni d'aiuto
Auspicava che per per fare chiarezza attorno a questo fenomeno di cui separate settantaquattro si sapeva molto meno di cui di quanto non si sappia oggi a quasi vent'anni di distanza
Auspicava che
Oltre alla Psicologia garantirà la scienza di appartenenza di questo autore venissero soccorso altre altre altre discipline altre paradigmi di conoscenza scientifica
E credo che in questo senso la la nostra la relazione del gruppo di Milano possa essere considerata una interessante esempio di che cosa può accadere nel momento in cui ci si mette partendo da punti di vista da vertici Diversi a ragionare su questo fenomeno
In questo senso credo che si sia trattato di una illuminazione reciproca
Per per chi si occupa di Bonati vedere come questo accade in nell'universo penitenziario
è stato appunto un'occasione di ulteriori conoscenze di ulteriori materiali da era per il discorso sulla questione e penso che per chi vivere la propria situazione professionali istituzionale lei poter disporre di
Così delle indicazioni che
La conoscenza di questo fenomeno mette a disposizione possa avere portato come era intento del gruppo una maggiore consapevolezza con ciò do lettura del della relazione del gruppo di Milano
Questa relazione viene data circa un anno dopo la rilevazione che il nostro gruppo di lavoro ha fatto della propria situazione nel frattempo come è a tutti evidente molto della realtà politica e sociale è cambiato e sta cambiando
Poiché come risulterà chiaro dalla relazione difficile a nostro parere comprendere la condizione dell'operatore penitenziario senza collocarla in un contesto storico e credo che questo sia già stato abbondantemente fermato da quanto emerso fin qui stamattina
Il rileggere le nostre considerazioni a distanza di dodici mesi Periodo prede ma ricchissimo di eventi di grande portata politica sociale istituzionale ci ha posto di fronte al dubbio su quanto di attuare se conservassero la risposta articolata su due piani
E le leggi psico sociologiche che tale rapporto Governo
Per un altro verso lo stesso il sorgere di un dubbio di tal genere
C'ha dato ancor più fortemente la sensazione della labilità della condizione professionale degli operatori del penale
Oggi
Oggi oggi nel momento in cui siamo qui a ragionare sulle vicende che hanno portato questa categoria ad essere ciò che si dirà non possiamo evitare di rilevare come anche questa riflessione si svolga in un clima di profonda precarietà e incertezza
Il che non solo non ci esime dal nostro compito viceversa aggiunge pregnanza alla necessità di segnalare per quanto possibile linee di tendenza di cui tener conto nei futuri possibili
Richieste di consulenza giunta mi del gruppo a come l'indagine ha poi rivelato radici lontane nel tempo
Ma ciò che le ha permesso di manifestarsi relativamente recente legato come sappiamo alla tragica vicenda di Umberto morbide educatore del settore adulti in servizio presso il carcere di Opera ucciso nell'aprile mille novecentonovanta
La sua morte violenta e tuttora è spiegata risvegliato il senso di precarietà e di pericolo presente negli operatori insieme al proprio istinto di sopravvivenza e al bisogno di fare qualcosa per sé
Bisogno di conoscenza quindi che scaturisce da un livello molto profondo dall'idea stessa del permanere in vita e che appare non fine a se stesso bensì indirizzato un progetto di cambiamento nella realtà
In questo senso io ho citato all'inizio questa frase quindi membro del gruppo noi siamo operatori sociali ettari vogliamo rimanere
In cui se il la ricerca del desiderio la la la la la la richiesta drammatica insomma di vedere confermata la propria identità ma e in questo senso con questa profondità no che attinge proprio alle alle alle radici stesse è una questione di esistenza d'identità psicologica ma di identità molto profondo
Nel momento in cui la domanda arriva fino adesso già si colloca nell'iniziativa che ci ha portato fin qui fino ad oggi il disorientamento e la rabbia che avevano immediatamente seguito la morte di Moro mila si trasformavano in un'assunzione della consapevolezza di un disagio e del desiderio di trasformare un sapere empirico personale frammentato di tale disagio in una conoscenza collettiva per quanto possibile organica e funzionale al disegno di cambiamento
Il gruppo visto la presenza di un nucleo di partecipanti che hanno seguito i lavori per tutta la loro durata ed altri che si sono affiancati per periodi più o meno lunghi
La partecipazione subito un rapido tracollo ma nell'arco di due mesi a partire dal maggio scorso momento in cui giunge notizia che l'amministrazione centrale non riconosceva la partecipazione all'iniziativa
La strategia d'indagine adottata dal gruppo è consistito in un progressivo recupero e socializzazione del disagio a partire dalle conoscenze dei vissuti di ciascuno
Quindi facendo conto sul fatto che esisteva già una ricchezza e un da sfruttare da utilizzare che era ciò che le persone sapevano di se stessi e per il fatto di essere quello che erano e di fare il lavoro che faceva un'ipotesi di fondo si collegava quanto suggerito dalla letteratura sul Bornata e cioè che i fattori di disagio siano riferibili a tre tipologie con individuali quelli riferibili a contesto organizzativo e quelli socio politico economici
Nella prima fase dell'indagine tuttavia questa distinzione non è stata utilizzata semplicemente qualche limite a imitati e cercare di distinguere disagio percepito nel suo manifestarsi è sintomatico dalle possibili cause sottostanti e cercando di individuare fin da subito indicazioni per i rimedi il gruppo si era diviso me sottogruppi relativi alle diverse sedi di lavoro di provenienza a turno ciascun sottogruppo ha raccontato agli altri la propria esperienza di tiraggio
Così come si declinava nella specifica realtà lavorative
Da queste narrazioni emersa come facilmente si intuisce una enorme quantità di materiale ed anche una serie di ricorrenze di elementi che apparivano determinanti rispetto alle dinamiche pentiti cambi i passaggi obbligati colli di bottiglia nell'organizzazione del lavoro i sintomi più frequenti i tempi fra i sintomi più frequenti denunciati dall'uno o dall'altro
La fase successiva del lavoro è consistita nell'aggregazione dei dati in una sinossi che ne evidenzia si noti già individuati e i collegamenti da questa operazione è uscito un prodotto intermedio che costituiva una mappa del disagio così come il gruppo la dell'Espresso
L'aggregazione dei dati aveva comportato una serie di tagli e generalizzazioni a scapito della ricchezza espressa dei racconti dei singoli e tuttavia appariva S. specie estremamente ricca articolata
Cioè richiesto che il gruppo si dividesse nuovamente sotto gruppi di lavoro questa volta su aree problematiche corrispondenti ai temi della Manta
Contemporaneamente metteva del gruppo l'indicazione dei criteri in base al quale condurre questa nuova fase di lavoro legato alla motivazione da cui è scattata era scaturita la domanda
Si doveva tendere a far emergere suggerimenti per i rimedio sia per possibili cambiamenti nell'organizzazione del lavoro a breve-medio termine che pur non prevaricante le motivazioni ideali riconoscibili al fondo della scelta professionale
Tenessero conto della realtà micro e macro sociale cui si riferivano
L'altro in questo senso io spero che effettivamente questo queste riflessioni possono servire vero e proprio per costruire i pezzi di risposta alla domanda che emerge adesso cioè che cosa succede dopo no Chicco come come come
Cosa si può fare si può immaginare che succede
E direi anche il tipo di qualità che le risposte dovrebbero avere cioè ripeto che risposte che non prevarica le motivazioni ideali riconoscibili al fondo dell'assetto professionale pur tenendo conto della realtà micro e macro sociale attuale
Circa un mese dopo l'inizio di questa fase a seguito della mancata concessione dei permessi di partecipazione all'iniziativa cosiddetta da parte dell'amministrazione centrale il gruppo si è sostanza disgregato
Il perché di una tale dissipazione come già diceva Patrizia Sardiello prima merita una considerazione a margine io l'ho interpretata come l'esperienza esemplare di quello stesso disagio di cui ci si stava occupando un comportamento sintomatico riferibile a quei fenomeni che letteratura passano sotto i nomi di impotenza appresa ed i in consequenzialità per cui i comportamenti di risposta dell'ambiente appaiono indipendenti dall'iniziativa del soggetto
La conclusione non cambia si viceversa in questo caso volessimo leggere l'accaduto esattamente in relazione all'azione dei gruppi il vissuto che ne deriva non potrà che essere di depressione di rabbiosa impotenza
Collegate l'idea che la propria iniziativa non riesce a modificare il comportamento dell'interlocutore nella direzione desiderata
La nuova situazione determinatasi se da un lato ha visto confermata la volontà di condurre a termine un'indagine intrapresa ovviamente reso necessario ridimensionare l'obiettivo paradossalmente in cioè verso la positività dal momento che il gruppo si è concentrato sull'individuazione di un fattore chiave che funzionasse da Panopticon del disagio
Riassumendo in sé il maggior numero possibile dei punti di vista sul problema ciò che è rimasto alla finestra tra questione del ruolo
Come questi studi che trovate citate sulla dove si configura la patologia del ruolo nelle organizzazioni e nelle forme che l'ambiguità del sovraccarico del conflitto di ruolo
Il gruppo individuata nelle proprie riserve realtà esaminate tutte e tre queste condizioni
Questo lo fa stupore devo dire vediamole perseguito
L'ambiguità come noto l'istituzione carceraria si confronta quotidianamente con un mandato sociale un compito primario conflittuali
Da un lato adesso richieste di segregare punire dall'altro di rieducare gli individui ad essi affidati
L'attuale ambiguità del ruolo dell'operatore penitenziario altro non è che uno dei tanti epifenomeno e di questo conflitto
Quindi il colore esattamente col valore di un sintomo di un di un di un sintomo che però come tutti i sintomi è significativo non soltanto in quanto sintomatiche per la qualità intrinseca del sintomo non c'è il fatto che si presenti un sintomo piuttosto che un altro evidentemente dice qualcosa
Su come mai si è arrivati a questo sì
Può dire qualcosa
Poiché come tutte le istituzioni anche il carcere storicamente determinati termini in cui il conflitto lesinare viene gestito mai risolto e le strutture organizzative adottate a tale scopo variano a seconda delle stagioni storiche attraversati
In questo senso il gruppo con considerati l'ambiguità di ruolo dell'operatore abbia radici e motivazioni storiche da qui il dubbio indicato nelle premesse
Nel momento in cui questa figura entra a far parte del personale carcerario ciò che le si chiede di partecipare a un progetto che prende le mosse dalla fiducia nella possibilità di usare il carcere come luogo a mezzo del trattamento risocializzazione del detenuto
In ciò in quel momento esiste una sintonia tra aspettative di ruolo dell'operatore e mandato istituzionale
Oggi i termini della questione sono cambiati l'operatore sociale penitenziario ha nel tempo dovuto prendere atto del fatto che il carcere non porre socializzare ma solo neutralizzare
E di come al di là del periodico prevalere dell'una o dell'altra tesi adesso come tutto il dibattito sulla filosofia della pena non fa che confermare rimanga costretto da vincoli intrinseci che rendono insuperabili perpetuando le le numerose situazioni problematiche generate
E se il mandato legislativo continua ad ordinare al tecnico di svolgere la sua professione in un contesto di coazione che non lo permette sostenere fa stare meglio detenuto in un contesto che per definizione genera sofferenze
Riduzione dei contenuti più innovatori della riforma di recente stabilita per governare l'allarme sociale la paura della criminalità ha reso ancor più palese la marginalità all'insignificanza delle ragioni del trattamento e dunque dei professionisti chiamati a dare spessore a quel raggio
E si percepiscono il proprio ruolo come sempre più distonico rispetto ai fini dell'istituzione giacché questi ultimi vanno sempre più appiattendosi sulle esigenze di governo disciplinare dei reclusi attraverso l'elargizione di premi punizioni
Rispetto ai quali l'istruzione chiede oggi un avallo che sia il più possibile alieno però da contaminazioni pedagogiche
Ne consegue una paritetica difficoltà per istituzione a definire i compiti di queste figure professionali in relazione alla dissonanza tra gli scopi impliciti cui informa la propria azione e gli scopi espliciti dettato rieducativo
L'operatore dunque avuto a disposizione nel tempo informazioni sempre meno chiare sulla tesi nei confronti del proprio lavoro e come esito una crescente situazione di ambiguità ti vuole
Svuotamento del ruolo non significa tuttavia che non esistano allo stato attuale attese di ruolo da parte dell'istituzione carceraria verso gli operatori
Le tesi di ruolo oggi si fondano su quella concezione utilitaristica della pena che adesso attribuisce finalità di difesa sociale prevenzione generale Speciale dunque riabilitazioni riabilitative dissuasive
Ed è proprio nei messaggi del modello rieducativo che gli operatori penitenziari sperimentano quella comunicazione paradossale che della loro professione finisce col diventare l'emblema tipo unisco curando ti ti puniscono educando tinti puniscono anticipando
L'aggregazione di punizione terapia controlli sostegni punizione l'educazione appartenenti a categorie logiche inconciliabili chiederà una così radicale confusione circa le proprie funzioni
Una così fitta rete di conflittualità così intimo e profondo bisogno di difendersi dalla sofferenza che un loro esprimersi è imprescindibile
E inevitabile ciò che compare l'osservatore sono i segni caratteristici della sindrome di burnout
In questo senso un ruolo fondante giocato dalla percezione dell'impossibilità di svelare la mistificazione che caratterizza pesantemente l'intero sistema delle relazioni all'interno del sotto sistema carcerario
Si allude alla ormai consolidata sfiducia nell'osservazione scientifica della personalità sacche prima in tema di personalità esistono molte definizioni scarso accordo
Secondo da più parti si riconosceranno verificabilità ontologica dei progressi del processo di rieducazione poiché qui c'è questa citazione della sentenza della Corte Costituzionale i condizionamenti indotti dalla detenzione spesso generano psicosi erroneamente interpretabili come segni di ravvedimento e quindi siamo veramente fuori di Terzo esiste un insanabile contrasto tra la soggettività e discrezionalità di una qualsiasi prognosi sociale e l'oggettività dei per i motivi che hanno condotto alla condanna si allude ancora la ritualità azione delle relazioni dei comportamenti con i detenuti e dei detenuti che sanno di dover dimostrare quei segni certi di ravvedimento presupposto dell'accesso al godimento dei benefici di legge che genera il timore che il perseguimento della finalità rieducativa della pena possa trasformarsi in condizionamento per la sua storia della coscienza
Dilemma deontologico di grande delicatezza che si iscrive nel quadro più ampio delle fonti cui attingere per le tre
Ti mare eticamente il proprio intervento nell'ambito dell'esecuzione penale
Nei fatti non esiste concordi a livello sociale sulle leggi che disciplinano i diritti di punire il sistema sanzionatorio già inadeguato e in contrasto stridente col recentemente varato Codice di procedura penale il diritto penitenziario irriducibilmente ambiguo l'opinione pubblica chiede insieme maggiore sicurezza e miracoli Stitch ravvedimento
Ciò premesso gli operatori sociali penitenziari peraltro coscienti del fatto che ad espiare la pena detentiva è solo una percentuale esigua degli autori dei reati effettivamente compiuti hanno maturato una sempre più dolorosa consapevolezza che la normativa vigente gli stessi magistrati di sorveglianza fanno riferimento a criteri prognostici regolare comportamento la possibilità di inserimento lavorativo sostegno la disponibilità del contesto familiare
Che finiscono col discriminare i diversi soggetti proprio sul piano sociale premiando il conformismo che Risorse sociali già attivate il che vuol dire
Dare un vantaggio non necessariamente meritato soggetti maggiormente acculturati fortunati o peggio più saldamente ancorati alle organizzazioni criminali
E vuol dire per converso penalizzare minore adattabilità agli schemi comportamentali codificati ed i portatori di un disagio spesso più grave e più a fondo tossicodipendenti rinomati immigrati malati di AIDS vere e proprie nuove aree di marginalità all'interno del carcere
In tutti i partecipanti al gruppo di lavoro nitida dunque si è palesata l'incertezza di poter fondare eticamente il proprio operato in special modo a causa della sensazione di non potersi sottrarre ad una sorta di complicità col suo accennato processo di selezione dell'utenza
Anche perché a ciò non sono estranee considerazioni quasi inconfessate relative alle situazioni di più o meno esplicita conflittualità con i detenuti che dà un giudizio prognostico non ampiamente favorevole possono scaturire
Specie se il soggetto in possesso dei requisiti di tre inseribile precedentemente citati
Ed è un problema quest'ultimo all'origine di buona parte della micro conflittualità di Infracom Urania frutto maturo anche sul GRA negoziabilità per raccontare una che può senz'altro avere riflessi di sicuro finora non adeguatamente valutati anche sulla sicurezza personale degli operatori
Ciò comporta che rapporto tra operatore detenuto a me risulta totalmente falsato
Strumentare all'ottenimento dell'applicazione delle misure alternative in cui l'operatore è chiamato a dare il proprio proprio placet componente del gruppo definito ruolo dell'operatore con un passaggio a livello un altro agente di controllo
Il sintomo più ed è anche altre che sarà l'interesse va be il sintomo più evidente di questa fondamentale contraddizione costituito dalla relazione sul detenuto stessa
In precedenza essa appariva redatta con toni meno formali più ricca di contenuti più aderente alle singole situazioni di cui si riferiva
Poi sempre più rarefatta burocratica neutrale
C'è stato chi nel gruppo ha parlato di un proprio analfabetismo di ritorno
Il grigiore che promana da questi documenti esprime tutta l'impotenza della situazione per un verso l'impossibilità di un rapporto autentico è significativo così tenuto per un altro l'applicazione di una modalità di difesa burocratica per istruzione che è proprio uno dei sintomi da porno questo
Il comportamento burocratico in tal senso diventa un modo di difendersi attraverso un assentarsi cognitivo e affettivo
Analogamente l'assenza fisica per esempio nel periodo di ferie è sentita come l'estremo baluardo di chiarezza e nella confusione
Se non ci sono non può capitarmi nulla non esistono
Non ci sono per nessuno
Questo desiderio di anonimato finisce col travalicare i confini della sfera lavorativa l'operatore sia esso educatore l'assistente sociale tende a non dichiarare in pubblico la propria professione
Riteniamo che ciò vada interpretato ancora una volta come una misura di difesa da un lavoro pervasivo che tende a costituirsi come paradigma dell'esperienza nella realtà ci sono studi sul cornacchie in questo senso tra l'altro mi riferisco in particolare a quel sui poliziotti guarda caso su in cui lavorativo e privato intenderebbero per loro natura sovrapporsi tendenza che richiede di essere arginata appunto con un meccanismo che scinde decisamente i due ambiti di vita
Peraltro tutto ciò non avviene senza che ne resti traccia né l'operatore sotto forma di sintomo ci si riferisce ritardata certi atteggiamenti di diffidenza sensi di colpa di in consequenzialità vedi gli improvvisi trasferimenti dei detenuti in carico il subitaneo interruzione di rapporto con l'operatore in caso di applicazione dell'indulto
Di aggressività cui si aggiungono immaginabili somatizzazioni ed insonni
Il conflitto tra ruolo burocratico ruolo professionale rimanda all'altro originario dell'istituzione tra segregare punire e rieducare
Espressione di questi conflitti e la contraddizione tra la dichiarata volontà di fare accedere il detenuto talune attività iniziative nelle permanente esigenze di sicurezza che definiscono talora in modo meccanicistico i limiti delle possibilità concesse
Cioè riscontrabili nell'esistenza di prescrizioni vissuta talvolta come forme di ostruzionismo
Nella soluzione di situazioni problematiche tramite l'individuazione di capri espiatori nella definizione di spazi fisici razionalmente definiti da obblighi e divieti di vincoli nell'accesso alle informazioni ma anche per la logica sottostante
Alle ispezioni momento di controllo fondata sulla quantità e non sulla qualità del lavoro svolto
Mi viene da pensare che queste ultime così questi epiteti fenomeni questi Fenomenologia istituzionali siano proprio siano da riferire al criterio della sicurezza su Id e direi che è un'applicazione di criteri di sicurezza anche un po'maldestro non so un po'un po'impacciato per cui vengono fuori talvolta delle situazioni assolutamente aberranti e anche un po'buffo docente il gruppo risulta molto in questo senso quando venivano importati degli esempi su quattro su queste cose
Le ultime due notazioni per inciso si collochi si collegano l'altro aspetto del disagio costituito dalla mancanza di feedback sul lavoro svolto
E quindi mancanza di possibilità di valutare il lavoro stesso indirettamente le proprie capacità
I riscontri possibili sono stati identificati dal gruppo nelle recidive quindi solo feedback negativi
E solo quando delle recidive magari da un collega che lavora altrove si viene a sapere
Un'altra fonte di conflitto è costituita dalle aspettative di ruolo espresse dalla società e dagli attuali valore che essa esprime di scarsa tolleranza e capacità di metabolizzazione d'espressioni di devianza criminale non
Questo atteggiamento di rifiuto ulteriormente rinforzato da semplificazioni terrori dei media per cui ad esempio le scarcerazioni per decorrenza dei termini vengono attribuite all'applicazione dei benefici di legge
Implica un'assenza di interesse quindi di conoscenza di ciò che è contenuto quotidiano del lavoro dell'operatore
Ciò comporta anche su questo versante opacità che quindi ambiguità del ruolo
Ma anche il determinarsi di un conflitto tra chi non vuol vedere il criminale e chiederà suo segregazione anche chi per lavoro deve vederlo il meglio possibile nella prospettiva di un suo ritorno nel sociale
Ciò sicuramente ad un altro aspetto del problema cui ci limitiamo ad accennare anche se la questione merita ben altro approfondimento
Se riferiamo i conflitti connessi alla presenza di motivazioni ideali nella scelta professionale
Identificabile le appartenenze ideologiche degli operatori in questo è un carattere comune a tutte le gli operatori per professori d'aiuto tirare molti di essi svolgono attività di volontariato politico sindacale
I portato ideale di Tati attivissimi non può non confrontarsi con la sensazione che l'attività professionale non riesce a produrre quegli esiti di riabilitazione di giustizia sociale che essi altrove non hanno mai cessati ricercare e perseguire
Si vota mito del ruolo non ha significato neppure evidentemente assenza dei compiti il sovraccarico di lavoro soggettivamente percepito dagli utenti dagli operatori è enorme
Ed è riassumibile nel vissuto quotidiano sopra accennato di essere punto di riferimento per ogni propria che si presenti
Se consideriamo i dati di realtà su cui si fonda il vissuto di sovraccarico è facile vedere come la quantità dei situazione pro-capite di cui l'operatore dovrebbe occuparsi la massa di lavoro burocratico da espletare sia spropositata
Un'operatrice riferiva di aver effettuato trentacinque dica sì trentacinque colloqui in un giorno
Non sono mancati riferimenti alla pesantezza dell'orario di lavoro e alla carenza cronica di personale ma sovraccarico più grave è forse quello qualitativo forse uno degli aspetti capi del problema
L'operatore penitenziario come del resto altre figure professionali d'aiuto non può scegliere la propria utenza
Un'altra caratteristica comune di professione d'aiuto sta nel fatto che ogni utente costituisce un caso clinico
Ciascun detenuto pure nelle nelle analogie e somiglianze che la criminologia descrive diverso dagli altri rincari e richiederebbe sia la situazione oltre che prescriverlo realmente lo consentisse
Un adeguato osservazione e diagnosi intesa qui osservazione non non come non nel senso di osservazione scientifica del detenuto bensì come la si intende in generale in senso clinico per cui tu quando è di fronte un paziente utente quello che devi pur farsi un'idea della persona che davanti
Se ogni detenuto è un problema alcune categorie appaiono per ragioni diverse particolarmente problematiche ci limitiamo per indicare senza entrare nel merito di ciascuna di esse
Minori detenuti in attesa di giudizio transessuali sequestratori altri appartenenti alla criminalità organizzata pentiti recidivi tossicodipendenti sieropositivi e non condannati per reati a sfondo sessuale condannati per reati politici e poi in omaggio all'attualità c'abbiamo aggiunto i per reati amministrativi insomma e mi chiedo che cosa posso voler dire il fatto che che Longo ha chiesto l'affidamento al servizio sociale mi mi mentre nei panni dell'assistente sociale che si occuperà di questo detenuto
A questo elenco probabilmente incompleto si aggiunge l'esistenza di certe realtà situazioni che rende ulteriormente difficoltoso il rapporto fra detenuti operatore ci si riferisce in generale ai problemi posti dell'esistenza di linguaggi subcultura carceraria con le quali confrontarsi dalla gestione dell'emergenza dalla problematica vera sessualità della differenza sessuale in carcere argomento questo su cui torneremo in particolare
Del come gestire i rapporti con gli ex detenuti o con quei detenuti che conservano uno status per esempio reddituale
Superiore a quello dello sparatore
Poi dopo di che qui c'è una parte
Relativa alla al servizio sociale perché
Appunto le considerazioni fin qui svolte si riferiscono a un operatore pensiline penitenziario genericamente definito però Venditti presente
L'operatore educativo mentre per il sentire sociale valgono alcune considerazioni
Che diversificano appunto questa figura professionale
Il settore adulti per queste tra l'altro questa relazione che è lunga rispetto al tempo che noi abbiamo a disposizione oggi e pur tuttavia estremamente risicata abbiam fatto degli sforzi in questo senso per ridurre i contenuti perché veramente direi che è un un dato fenomenologico estratto la veramente la la quantità di tutti dico di materiale e informazioni che mastro lavoro del gruppo
E credo altro avrebbe potuto uscirne anche forse in modo più ordinato più sistematico ma questo forse verrà in un secondo momento se avessimo avuto il conforto di una condizioni di lavoro più più adeguata alla alla all'oggetto della del nostro va bene lo stesso
Per questi operatori il settore adulti la questione più che nei termini di una ridefinizione del ruolo nel senso di una nel senso di una ridefinizione del mandato istituzionale sembra porsi in quelle di un ma attuazione nel ruolo di servizio sociale in senso stretto
In modo più aderente ad un mandato professionale che prevede in primo luogo l'aiuto alle persone in difficoltà attraverso l'offerta di opportunità per il cambiamento della situazione di disagio
Incidendo contemporaneamente sulla persona e sul contesto socioambientale lavorativo istituzionale pur nell'ambito di un più ampio controllo sociale
Il processo involutivo attuale più sopra descritto con innestarsi di leggi del tutto in contrasto con la filosofia soggiacente le precedenti leggi di riforma penitenziaria rischia di trasformare le misure alternative
Alla detenzione da quelle leggi previste istituite in amplificati strumenti di controllo che travalicano le mura dello stesso carcere
Le opportunità offerte per limitare i danni della carcerazione diventano piuttosto per esempio la lega nella rete centosessantadue una forma di punizione per chi rifiuta ogni tipo di programma terapeutico
In questa prospettiva il ruolo e la forma se la funzione dell'assistente sociale corrono il rischio di assumere sempre più un improprio apparenza di mero controllo individuale specifico alla stregua di quello poliziesco ad esempio vengono citate circolare degli uffici centrali del dipartimento d'amministrazione penitenziaria che in risposta a quesiti specifici
Teorizzano la necessità del controllo improvvisata sul posto di lavoro che simili veri come principale è unica garanzia della qualità del lavoro dell'assistente sociale non già come eventuale strumento all'interno di un più ampio programma di trattamento in un colpo solo sono state spazzate via alcuni dei fondamenti su cui poggiano le teorie del servizio sociale il rapporto di fiducia tra operatori e utenti
Il principio di responsabilizzazione autodeterminazione dell'utente eccetera anche qui fare una parentesi perché una ha proposto di cornamuse se pensiamo che questa questione della relazione operatore utente
E la possibilità che
Dal miglioramento della della situazione di stress possono collegarsi a un responsabilizzazione dopo la maggior autonomia dell'utente
Questa tre con questa in questo modo di di di configurare la relazione fra assistente sociale
Per persone affidate effettivamente va esattamente nella direzione opposta perché rinvia ad una ad una maggiore comprato una più acuta complementari esazione del rapporto non so se rendo l'idea
Un'ipotesi di superamento di questo stato di cose potrebbe risiedere nello sganciamento tra le misure alternative la realtà penitenziaria vera e propria sul modello di altri paesi europei operatori e servizi interni al carcere da un lato operatore servizi per approbation dall'altro
Cioè riterrebbe di carceri zariste retorico con estensione fuori dal penitenziario di criteri di sicurezza dei metodi di controllo necessari in una situazione di coazione ad una realtà di per sé più fluida che pertanto richiede l'adozione di metodi meno rigidi burocratici
Per quanto attiene settore minorile considerazione degli operatori sulla situazione attuale prendono le mosse da alcune annotazioni relative alla realtà determinatasi a partire dal nuovo processo penale minorenni
Di fatto si assiste ad un uso massiccio della custodia cautelare in carcere
Alla mancata depenalizzazione dei reati cosiddetti bagatellari allunghi i tempi di attesa di giudizio
A ciò si aggiunge l'assenza nella società civile nei servizi territoriali di un'adeguata cultura della devianza minorile a quest'ultimo fattore si imputano da analogamente a quanto accaduto per la legge centottanta la mancanza di risorse adeguate a fronteggiare il problema sia a livello d'intervento che preventiva
La conclusione che il carcere resta paradossalmente l'unica alternativa cioè l'unico strumento economica struttura a disposizione
All'unica alternativa possibile ai servizi territoriali assenti figuriamoci amaramente gli operatori del settore sottolineano anche a fronte delle loro pessimistiche perplessità all'epoca in cui la legge in discussione furono tacciate di conservatorismo
Ora notano la discrasia esistente tra il dichiarato la realtà da quindi loro disagio che pertanto al di là di quanto è possibile osservare in generale a proposito del loro essere assistenti sociali presenta alcune peculiarità
Il problema deontologico della gestione del controllo del rifiuto ossia del come conciliare un intervento di sostegno al minore con esigenze di tipo cautelativo lo si è ripresentato a viva forza e si interfaccia con una commistione all'interno della legge di misure penali con valenze di tipo educativo e pedagogico
La cui articolazione spesso complicato dal meccanismo procedurale e crea grande confusione né minore da una parte e dall'altra difficoltà di gestione da parte dell'operatore esempio tipico la Colico la collocazione comunità terapeutica come misura cautelare
Un altro aspetto del disagio di questa particolare area trattori anche se non esclusivo riguarda rapporto con la magistratura e qui cito da
Dopo da un documento preparato tali operatori di settore
Incomprensione di questa nostra interlocutrice affermano gli operatori la magistratura porta ad una dequalificazione degli interventi che spesso sono finalizzati a darle tempestiva per risposta a discapito della priorità che dovrebbe essere data invece rapporto con minore cui il nuovo processo penale
Dava un'attenzione come soggetto i tempi processuali difficilmente sono i tempi necessari a minore per l'elaborazione di un progetto altrettanto difficilmente e questa è l'altra faccia della medaglia consentano all'operatore la gestione dell'asse delle scelte discrezionali tanto più gravosa in quanto percepite nelle possibili conseguenze per il destino dell'utente minore
Da parte nostra affermano ancora gli operatori se ancora al momento la volontà di non cadere in questa morte professionale ma ciò accadrà se saremo ancora lungo tenuti nell'impossibilità di esercitare fino in fondo la nostra professionalità costretti a svolgere un ruolo marginale subalterno in un innovativo ricordo cioè anche alla prevenzione e alla programmazione
Ebbene questo operatore depauperato del suo ruolo educativo cui è richiesto di svolgere compiti immani e paradossale in condizioni impossibili sperimenta se stesso in condizione di isolamento e profonda solitudine
Si sente di non avere le spalle coperte a fronte di una situazione percepita come altamente prevedibile e quindi scarsamente controllabile
La solitudine percepita rispetto al detenuto con cui non è possibile stabilire un'autentica le aste lavoro rispetto l'équipe di lavoro che patisce nel suo insieme le condizioni di lavoro descritte non è quindi in grado di offrirsi come luogo di riconoscimento e di sostegno e laddove esiste si configurano i termini dinamiche di gruppo pesantemente difensive patogene
E scarsamente capace di incidere positivamente sulla capacità lavorativa dei singoli
Ma la solitudine percepita anche rispetto all'esterno del gruppo lamenta la povertà dei rapporti con i servizi e la latitanza degli Enti locali
Paradossalmente emersa a questo proposito l'esistenza di una dinamica di attribuzione reciproca tra educatori e assistenti sociali i primi che pensano al territorio come luogo del desiderio in cui finalmente potranno svolgere un lavoro educativo efficace
Gli assistenti sociali che vedono nella professione educativa la possibilità di una relazione d'aiuto protetta dalla confusione dalla conflitti Rita e secondo la loro percezione come si dirà più avanti caratterizza il loro operare negli uni prevale la sensazione dell'essere oppressi da troppi vincoli negli altri la sia di un luogo senza confini
Solitudine isolamento significano anche percezione dell'assenza di una funzione dirigente dei quattro
Il turnover delle direzioni non facilita il consolidarsi di culture istituzionali di lavoro ma il dato più inquietante si riferisce discrezionalità questa è stato molto sottolineato che il gruppo percepisce come caratteri di fondo per la gestione del ruolo dirigente che smentisce riferimento burocratico torna con la mente e non offre pertanto la certezza dei comportamenti
Cioè ridente mentre ha fatto aumentare il vissuto di sicurezza di cui siete
A questo punto veniamo al all'indicazione per i rimedi
L'intervento possibile individuato come a questo punto si può arguire partire da qui gli stessi problemi che nell'analisi del gruppo sono apparsi la radice del problema e cioè l'assenza di un'adeguata identità del ruolo derivante dal mandato istituzionale
A parere del gruppo è possibile a ridurre l'ambiguità attraverso un processo che conduca ad un mandato per un equivoco
In questa prospettiva l'operatore pensato come una figura che si inserisce nel trattamento al fine di uno umanizzazione della pena nell'ottica dell'intervento centrato sulla tutela dei diritti del cittadino detenuto perché il tempo della pena non sia un tempo vuoto
E per il contenimento per quanto possibile dei danni derivanti dalla prigione infrazione
Ciò comporta lo sganciamento tra operatore dall'attività di osservazione delle procedure di apparente selezione dei soggetti da mettere il deficit si ritiene che tale De ridefinizione del mandato compri comporterebbe ricadute positive sul conflitto di ruolo laddove le richieste del mandato si orientasse la persona da mancati interventi mirati non alla rieducazione al controllo
Ma l'attuazione di interventi programmati nella direzione di offerta di servizi e di opportunità
Più complessa la questione relativa al esperti rete sociale comunque non essere identificati tre responsabili della mancata repressione carceraria ovvero della prematura liberazione di criminali comporterebbe una rilevante attenuazione del conflitto
Questa linea di intervento infine non mancherebbe di produrre risultati anche in termini di riduzione del sovraccarico soprattutto per quanto si riferisce agli aspetti burocratici del ruolo
Pensiamo alla relazione invece dal punto di vista qualitativo e sovraccarico rimarrebbe legato a questo punto oltre che fattori di cui sopra il portato del nuovo mandato istituzionale già al processo di cambiamento in atto ma si ritiene che per contro la revisione del ruolo diverrebbe nuove energie disponibili in questa direzione nella nell'ottica nella pronta a lei nella linea insomma vede i possibili rimedi a questo punto abbiamo aggiunto una serie di considerazioni sulla questione della formazione altro tema emerso trattato grandi abbastanza approfonditamente del gruppo
Per i mutamenti delle condizioni delle istituzioni carcerarie della situazione di chi presta servizio o vi si trova ristretto non è sufficiente adottare nuove procedure di formazione e aggiornamento del personale penitenziario
In questo campo infatti molto più che in altri è impossibile intervenire a fini di cambiamento su una variabile del sistema
Se contemporaneamente non si interviene anche su tutte le altre
A partire dalla piena condivisione di questa enunciazione
Cioè che quando si cambiano si può cambiare un pezzo bisogna cambiare tutto gli operatori si sono confrontati circa la necessità che i modelli formativi di cui un spiccare l'affermazione tengano conto anzitutto delle diverse concezioni di giustizia criminali e di esecuzione penale che attraverso il lavoro seminariale sono andate delineandosi come paradigmatiche per la costruzione di una teoria è una prassi della reintegrazione sociale del condannato
Quest'ultima infatti
Se come si vorrebbe se come si vorrebbe comprende una ridefinizione in termini di servizio del concetto di trattamento conduce necessario dispiegarsi di una nuova diversa professionalità degli operatori sociali
Il tendere a ridefinire i tradizionali concetti di trattamento e risocializzazione in termini di esercizio dei diritti da parte dei detenuti ed i servizi opportunità che siano loro forniti da parte dell'istituzione della comunità durante e dopo la detenzione
Insieme le strategie dei Teka civilizzazione apertura del carcere non può a sua volta non comportare la focalizzazione dell'obiettivo che la formazione sul sapere essere dell'operatore
Chi chi fa assistente sociale sa ha già sentito questa espressione
In quanto collegato a un cambiamento sostanziale del formando tale obiettivo un carattere al tempo stesso qualitativo e quantitativo di miglioramento
Inteso sia come approfondimento degli elementi di conoscenza sul set sul proprio comportamento sulla proprie modalità ristrutturare la relazione sociale i rapporti all'interno dei diversi gruppi sociali di appartenenza
Sia come evoluzione e maturazione sul piano personale nei modi di affrontare diversi problemi di relazione con cui ci si trova confrontati agendo nel contesto sociale in generale o l'interno di gruppi organizzazioni istituzioni
L'attività formativa dunque dovrebbe spostarsi non tanto verso una tecnologia tre manipolazione delle persone quanto su capacità fondate sull'empatia e la capacità di comprensione degli altri quindi sulla relazione
E ciò nonostante il sistema di ricompense e punizioni su cui è fondata attualmente l'esecuzione penale sia fortemente connotato dalla richiesta fatta all'operatore di intervenire sul detenuto per modificarne il comportamento interferendo
Dunque con la sua assai limitata libertà di scelta
Gli operatori sulla parte passi consapevoli di prefigurare un modello di formazione apparentemente incongruo con la più generale impostazione politico-ideologica data allo stato all'applicazione della pena detentiva quello che ho tanto a livello centrale continua infatti ad essere imperniato diversamente dalla posizione qui espressa su obiettivi riferibili ad un sapere quindi ad una conoscenza teorica e ad un saper fare quindi ad una conoscenza tecnico metodologica
In linea con la scelta di perpetuare o di non intervenire per cambiare che è lo stesso le premesse quelle righe l'irresistibile processo di assimilazione del personale all'atmosfera dell'istituzione che sembra connesso alla caratteristiche strutturali del carcere
Ma se anche fosse finali ma anche se fosse finalizzata ad ostacolare soltanto tale processo l'adozione di tale modello confermerebbe in ogni caso la propria validità
Giacché la graduale tensione muta la nota mutamento d'atmosfera istituzionale nel suo complesso che vuol dire i rapporti di tutto il personale in cui detenuti
Basati sulla fiducia nel loro possibilità di reinserimento
Altrimenti destinata a vanificare tutti gli sforzi negli operatori mostrano di credere che l'aver sancito per legge che la polizia penitenziaria deve assumere nuovi cioè ecco questo tra l'altro vale anche come cenno alla alla alla figura dell'agente di custodia che non è trattato
In modo a sé stante in questa relazione di cui però questa questo questo ce lo può secondo me delineare quanto meno alcuni aspetti del problema
Negli operatori mostrano di credere che l'aver sancito per legge che la polizia penitenziaria deve assumere nuovi compiti in ordine al trattamento dei detenuti possa valere risolvere o anche solo ad attutire la crisi di questo personale al cospetto delle pratiche connesse quel trattamento
Secondo alcuni Autori infatti attribuire compiti in qualche modo legati al trattamento agli operatori di custodia può esplicitare un vero e proprio conflitto di ruolo
è legittimo chiedersi come possono gli agenti così svolgeranno il loro ruolo custodiale nello stesso momento in cui ci si aspetta da parte loro una posizione di comprensione di trattamento individuale di detenuti
Ed è possibile ipotizzare che il conflitto di ruolo posso assurgere a dimensioni veramente drammatiche nell'ipotesi in cui la gente sia costretto a ricorrere alla violenza con le armi nei confronti proprio di quegli stessi detenuti
Con i quali abbia sull'intervento rapporti disteso nell'ambito del programma di trattamento
Può accadere che tale difficoltà vengano risolte in pratica con un'accettazione veramente in territori stile definito il trattamento mentre nei rapporti con i detenuti gli agenti con la destra profondamente ancorati a valenza esclusivamente custodiale
è facile poi
Che coloro che mostrano atteggiamenti favorevoli trattamento tengano percepirsi isolati per colleghi mentre coloro che conservano atteggiamenti meno favorevoli tendono a collocarsi nella maggioranza traendo tacciono rassicurazione supporto
Ipotesi fatta da alcuni studiosi circa l'esistenza di una subcultura occupazionale del personale di custodia che condurrebbe vanificare nella realtà l'eventuale applicazione di politiche correzionale progressiste
Dimostra anche per questa via la necessità di una progettualità formativa che sia mirata ad un'azione di cambiamento organizzativo e che si basi sono sapere essere nella situazione esemplare degli agenti di custodia saprà essere anche collettivo culturale più che non solo sapere con un saper fare
Considerazioni analoghe valgono per la formazione permanente il gruppo caratterizza la formazione permanente esplicato qui gli aggettivi di interdisciplinare interprofessionale interistituzionale
Come parte integrante e fondamentale del lavoro quotidiano condizione prioritaria per la qualità dell'intervento professionale
Qualcosa di molto diverso dalle rare iniziative finora assunte dall'amministrazione centrale nonostante l'innovazione che hanno interessato l'ambito penale e penitenziario di cui si sottolinea il carattere chiuso autarchico con lo spirito per testare piuttosto che formare aggiornare quindi ci risiamo
In questi termini formazione permanente prima ancora che informazione quindi nuove leggi nuove metodologie e quindi saperi circoscritti dalle riferiti al contenuto
Significa riflessione sul lavoro svolto da svolgere con l'aiuto di un ruolo di supervisione da un lato tale riflessione andrebbe mirata problematiche specifiche tra l'altro le dinamiche dei gruppi di lavoro una formazione permanente efficace secondo il gruppo comprende inoltre come si è detto il confronto con realtà di lavoro altre cioè in effetti costituirebbe un significativo momento di superamento dell'isolamento ed è la sensazione di unicità di cui sopra
Tra l'altro in cui in questo senso dire che il questa iniziativa Trinity gruppi di lavoro ha proprio questo avuto se non altro dire proprio questo questo questo che è già un risultato
Il fatto che gente che
Che non si conosceva o si conosceva si vede dopo anni e anni no dopo centinaia e centinaia di indici di chilometri di distanza da un carcere all'altro
Io vedevo insomma questo ritrovarsi in atto come come prima cosa comitato fenomenico non fatti
Di parlarsi di raccontarsi stare insieme non in cui questo già questo era un modo di darsi sostegno cioè credo che la formazione permanente per così terra terra dovrebbe avere quanto meno questo tipo di di funzione cioè di consentire alla gente di trovarsi di sentirsi meno soli di parlarsi è una stupidata
Una banalità se volete però molte volte proprio ci si dimentica di queste banalità che poi sono le cose più significative cori di cui la gente fin dalla festa ha più bisogno o comunque a è un bisogno primario no è una volta soddisfatti i bisogni primari si può primum vivere deinde filosofare insomma
Il senso di questa indicazione ribadisce mi pare la domanda di formazione si paga a sapere essere alla relazione più in generale sembra di intuire il desiderio di un recupero del proprio essere lavoratori come aspetto dell'essere individui
In questo senso formazione formazione permanente si inseriscono in un percorso che insieme professionale e personale
Ecco a questo punto la relazione va avanti
Mafie finite di sentire la mia voce perché il paragrafo successivo vorrei che fosse Patrizia Sardiello venire qua a esporlo a a tutti quanti
Sia come esponente del l'altra metà del gruppo come si sarebbe detto una volta sia come membro autorevole del gruppo che ha contro i Guido in particolare a la redazione di questo di consumo alla pallavolo su questo argomento
E ci terrei a sottolineare una cosa che non molto non vorrei che questo fosse inteso come un gesto di galanteria ma come un giusto riconoscimento
Su questo aspetto pur definito da tutte le operatrici come fondamentale non casualmente forse le stesse hanno finito per soffermarsi solo nell'ultima fase del lavoro del gruppo
Con una sorta di resistenza pudore riconoscere l'oggettiva pregnanza
Probabilmente originata dal timore di non riuscire ad esportare nell'universo dei problemi rappresentabili intuizioni climi disagi che sembrano con notarsi attraverso l'indicibili ITA
Partendo dall'assunto che anche nel carcere si ripropone la prevalenza delle donne nel lavoro sociale e che le operatrici vivono una maggiore propensione allo stress lavorativo come si delinea la differenza di genere nel Bernato dell'operatore sociale penitenziario
Il carcere essenzialmente un luogo di pena di sofferenza legalmente inflitta la dimensione del controllo in una certa misura della repressione
Gli appartengono in maniera strutturale nonostante l'affievolimento della pure afflittività dei primordi e il suo espandersi in una società libera
E a tale dimensione non possono non accompagnarsi l'esaltazione di insieme la paura della sessualità
Una miscela che può portare all'instaurazione di un clima pressoché fobie Coop in questo clima l'operatrice sociale deve farsi perdonare due volte
La prima per l'essere portato diretto della scelta del legislatore di affrancare la punizione il tentativo di reinserimento del condannato e di garantirne almeno in linea di principio rispetto dei diritti fondamentali
La seconda per il semplice fatto di essere donna
Potenzialmente fomenta attrice di turbative di natura sessuale ma anche di una fragilità emotiva considerata sua intrinseca caratteristica anch'essa scomoda in un contesto che si ritiene debba essere regolato dalla più rigorosa razionalità
Se dunque l'obbligo di mediazione compete in ogni caso al ruolo di operatore sociale in forza della sua marginalità
All'educatrici soprattutto per via della particolare vaghezza e da specificità delle mansioni loro attribuite ma anche le assistenti sociali meno alle esperte tale obbligo compete misura doppia data la loro doppia marginalità
Pur nella consapevolezza di operare una semplificazione della molteplicità dinamicità delle situazioni possibili
Sono state discusse ad analizzarle in termini di atteggiamenti assumibili nelle relazioni con la dirigenza di personale le due polarità fra le quali una operatrice sociale può scegliere più o meno consapevolmente di muoversi
La prima prevede l'accentuazione delle caratteristiche femminili considerate gradevoli c'è la tendenza ad evitare o a smussare i conflitti la pazienza la discrezione la malleabilità
Tale atteggiamento smorza senz'altro le resistenze l'operatrice viene interpellata al pari di ogni altra sua simile sotto la voce donna giacché in linea con i canoni che secondo una certa cultura definiscono le appartenenti al genere
Ed essa potrà contare sulla protezione sull'indulgente condiscendenza dei maschi confermati nel loro ruolo di detentori del potere sostanziale
Naturalmente ciò non può che confermare per converso la di lei imperitura subordinazione poiché anche le capacità possibilità di contrattazione vengono ad essere coerentemente affievolite
La seconda polarità prevede al contrario che l'operatrice assuma ed agisca al suo essere portatrice di saperi e di competenze tecnicamente ideologicamente orientati
La capacità di formulare programmi di realizzarli con chiarezza di intenti e determinazione il suo essere professionista senza attribuzioni legati al genere
Questo le verrà nella maggior parte dei casi una maggiore anche se sotterranea perché tenacemente negata considerazione
Ma l'intelligenza e la competenza accomunati al suo corpo di donna faranno scattare quelle resistenze connesse la paura del diverso che diventeranno un sostanziale intralcio al dispiegarsi delle sue potenzialità espressive ed operative
E stata sottolineato peraltro che questi due modelli possono presentarsi contemporaneamente
Se oltre all'intelligenza e alla competenza essa Juan avverare a suo carico anche un gradevole aspetto
L'ostracismo rischia di diventare paralizzante poiché la possibilità di un più o meno armonioso connubio fra qualità personali professionali intellettive e fisiche non facilmente viene contemplata fra quelle destinate
Tanti anni
Altrettanti auto riconfermare le potestà avvertite come pericolanti
Alla sua frequente sottolineatura la si tributa di complimenti omaggi nel tentativo attraverso l'apparente volontà di deformalizzazione della relazione di indebolire la sua forza di contrattazione la sua reattività
Si comprenderà come il contesto culturale ed ambientale appena sommariamente delineato
Interferisca pesantemente nel già faticoso lavoro di mediazione che l'operatrice costretta a fare dentro disse fra aspirazioni connesse ad una ferma se ne professionale spesso consentita con tutti i limiti e vincoli che ruolo solo se perseguita accettando di omologarsi agli stereotipi maschili e il suo essere stata oggetto di un processo di socializzazione femminili Zatta nel senso di una preparazione anticipata ruolo materno familiare che dovrà anche se molto più tardi assumere che significa all'interno del lavoro professionale di servizio di per sé pregno di valenza legate all'assistenza e alla cura tipiche di quel ruolo
Sperimentare una forma di burnout che si carica di specificità
Che cosa dall'impossibilità propria del ruolo di operatore sociale di dispiegare le potenzialità tipiche della relazione di aiuto
Con l'imbarazzo insistendo su quest'ultima di connettere la propria immagine professionale a valori femminili Zante femminili Dante insieme sostenuti e di sconferma anti
Questo può finire col tradursi nella pratica in modalità di approccio relazionale con l'utenza depurata di quegli aspetti di coinvolgimento emotivo affettivo
Avvertiti come doppiamente minacciosi per il perseguimento di un equilibrio accettabile con tutte le componenti dell'istituzione
Dunque in una rinuncia a confrontarsi con una parte di esse che può indurre rafforzare quel processo di strani azione quel progressivo assentarsi cognitivo che tanta parte hanno nella produzione nell'incremento del burnout
Nel rapporto con l'utenza di sesso diverso sono per apparente paradosso l'essere donna può comportare disagi senz'altro più accettabile sul piano profondo una femminilità non occultata o rimossa da parte dell'operatrice
Suscita nel detenuto reazioni positive connessi all'invio di un messaggio in termini di assenza di timore della sua sessualità amputata e dunque al riconoscimento della dignità incompletezza della sua umanità
Inoltre le capacità di ascolto di comprensione collegati all'identità femminile possono fare dell'operatrice un interlocutore nel quale riporre maggiore fiducia ma al quale rappresentare proprio per questo
Richieste maggiorate più pressanti oppure maggiormente segnate dal tentativo di manipolazione della propria immagine della propria condizione
Attraverso l'implicito fare appello all'istinto materno e l'attenzione alle problematiche familiari
Con le detenute rapporto si fa più sfumato il Complesso con l'operatrice possibile fare riferimento ad una sorta di solidarietà di genere che può andare al di là delle differenze di condizioni di cultura eccetera
Ma non è possibile per converso attivare quei meccanismi seduttivi che vengono posti in essere al cospetto dell'operatore un po'per sollecitare risposte risolutive dei propri problemi
Un po'per il bisogno di ricevere conferme al permanere nonostante la detenzione della possibilità di piacere
Passa una peraltro a scattare meccanismi di antagonismo la persona che è di fronte innanzitutto a una donna e non è detto che di lei ci si possa fidare oppure ancora possono insorgere problemi di legittimazione in un contesto dominato dagli uomini in presenza peraltro di un ruolo in prima persona spesso vissuta in termini di gregari Isma'
L'opera Crise viene percepita e riconosciuta come marginale e dunque ininfluente
Si fa riferimento e naturalmente all'area della detenzione comune giacché in rapporto a quella componente ormai residuale dell'Arena di tensione politica
Può comportare implicazioni ancora diresse in genere però in ragione di una più intensa cultura azione Italis oggetti meno gravata almeno in apparenza di risvolti deteriori del riconoscimento e della differenza di genere
In conclusione è possibile sostenere che l'ambigua connotazione di valore attribuita le modalità femminili di approccio nel rapporto con l'altro
La capacità di coinvolgimento la personalizzazione del rapporto con l'utente latte investimento emotiva nella relazione di cura di per sé fattori di rischio ma culturalmente storicamente appartenenti all'universo femminile
Può rappresentare un elemento peculiare nella produzione di burnout nelle opere attrezzi
Se infatti le capacità sopra ricordate vengono svalutate come poco professionali
Si può ipotizzare che piacesse celebrazione risulti più problematico
E ne consegua una stessa aggiuntivo da collegarsi alla rissa Nanzhao e fallimento sul piano lavorativo produce sull'immagine di sé incidenza sull'identità personale oltre che sul ruolo lavorativo
Ed ora la parola per un breve intervento al dottor Vittorio Agnoletto presidente nazionale della Lila
Facciamo lasciata morto sono
Nel frattempo pregherei coloro che dovranno svolgere le tre relazioni del gruppo Piemonte Toscana e Veneto se appena è possibile essendoci dei testi scritti di dato data loro semplicemente per questo motivo se possibile di concentrare con delle sintesi orali visto che poi i testi scritti possono essere letti la ciascuno per conto proprio
Io vi ringrazio per quest'invito suo medico e sono il presidente nazionale della legge italiana per la lotta contro la
Con qualcuno ci si conosce perché abbiamo fatto qualche lavoro insieme in in qualche struttura penitenziaria e con altre ci si conosce non so se con parere favorevole o contrario relativamente a quella cassetta prodotto dal Ministero sulla prevenzione e sulla che gira in tutte le strutture penitenziaria strappo interessante magari sentire anche il vostro parere all'atto del convegno su io porto via
Pochissimi minuti o almeno provo a contenenti su un aspetto
Molto molto specifico
E che tra l'altro ha suscitato nelle redazioni più sentito fino adesso in me una curiosità
Sappiamo tutti che oggi una grande fetta i detenuti
Sono detenuti tossicodipendenti e sappiamo anche che questa curva in continuo crescendo
Quando i dati ufficiali della direzione degli istituti di pena comuni che in nove mesi i detenuti
Che risulta ufficialmente tossicodipendenti quindi una grossa minoranza quelli che realmente lo sono i nove mesi aumentar di tre mila unità e di cinque punti in percentuale significa non solo che la quantità di detenuti tossicodipendente alta ma che la tendenza è una tendenza se non a raggiungere il cento per cento e giungere in tempi brevi la stragrande maggioranza dei detenuti
Non solo
L'altro aspetto che ben conoscete tutti è quello della ampia presenza in genere coincide con detenuti tossicodipendenti i detenuti sieropositivi
O magari anche in fase avanzata delle patologie dark lady
E quando dico questo parlo anche secondo i dati del ministero di circa quattrocento ottanta detenuti
Che si collocano nelle fasi avanzate quelle che semplificando possiamo definire come Arca o come altezza
Allora
Ascoltando anche le le relazioni che hanno affrontato un po'di striscio questo problema devo dire con quasi un punto un po'alla sensazione che ci fosse una certa rimozione
Cioè la mia convinzione è che in questo difficile problematiche della collocazione dei posti e ruoli lavorativi la comparsa dell'anzi in carcere e l'aumento della presenza numerica di tossicodipendenti è un ulteriore grave fattori di crisi di dubbio di conflitto e di ansia
E il mio parere non credo di fare un intervento provocatorio è che è difficile per tutti voi anche il riconoscere a se stessi che la comparsa forte della sieropositività ed è la malattia in modo visibile dentro il carcere provoca angoscia ansie paure e meccanismi che semplificando possono andare da un momento di onnipotenza ha un grosso momento di impotenza dentro un meccanismo di tipo circolare
Questi sono i meccanismi che noi verifichiamo anche tra gli operatori che fuori dal carcere lavorano nel campo della sieropositività
La x lo sappiamo tutti non si manifestò unicamente in campo specificatamente sanitario non è riducibile a una patologia che devasta il nostro organismo sono immense le fantasie le paure le ansie che solleva nell'immaginazione individuale e collettiva
E sono fantasie come sapete favorite soprattutto da quelle che sono le vie di trasmissione collegate con sangue consesso quindi con immaginari molto precise che richiamano archetipiche abbiamo tutti dentro di noi
E ognuno è spinto a scavare dentro di sé a confrontarsi con le credenze più radicate del proprio inconscio a riflettere sulla morte sulla propria esistenza ma anche sulla vita relazionare sui rapporti interpersonali più intimi
E di questi intreccio di riflessioni di sensazioni spesso sviluppate si più nell'inconscio
Che nella razionalità e quindi difficilmente anche riconoscibile a noi stessi che non sono si sviluppano comportamenti individuali e atteggiamenti collettivi ma che nascono anche le richieste di intervento e l'utilità pubblica
E alle istituzioni
Spesso queste richieste ci sono richieste di protezione di generica difesa come la fregi Rita individuali cerca sicurezza ricovero
Non vengono richieste tante iniziative precise e mirate basta che si agisca che venga fatto qualcosa per allontanare da sé lo spettro dell'impotenza
I mass media svolgono un ruolo fondamentale possono scegliere di dilatare queste richieste di giocare con l'immaginario collettivo con l'irrazionalità
Fornendo magari contenuti obiettivi mass media Ari generiche domande formulate da ampie fette di popolazione in questo caso ingenerosi auspicano scelte repressive e ghettizzati
Io credo che voi siate tutti dentro questa dinamica cioè come risultato non scelto da voi
Il carcere oggi diventa anche l'elemento di contenimento delle patologie collegate la credi
Dove si può rendere visibile ciò che fuori comunque non è accettato perché provoca disturbo sociale
E allora questa richiesta di misure pressanti Querci Tide e penalizzanti anche verso chi è affetto dalla credi poi si traduce nel contenerli dentro una struttura preciso identificata
Anche se in termini legislativi per oggi in Italia formalmente c'è ancora la misura di garantismo su questo con la legge con la legge centotrentacinque
Ma il sovrapporsi con la tossicodipendenza nell'epidemiologi italiani e quindi con gli effetti devastanti della centosessantadue
Sì assunti sei anche questo portato questa spinta sociale a mio parere questa delle ricadute abbastanza precisa
Soprattutto cominciamo a vedere da chi è portatore della sieropositività
La sieropositività modifica tante cose
Innanzitutto modifica la percezione del tempo
Alla già diffusi incertezza del futuro
Si aggiunge l'obbligata convivenza con la possibilità di un evento nefasto non prevedibile
Non precedentemente ipotizzabile ma legato a una precisa e specifica cauti
Molti sieropositivi ci dicono mi sento come lattina di Coca Cola sulla quale è stampata la data di scadenza so che c'è ma non la conosco
Diventa difficile a questo punto ma necessario saper vivere con quello che possiamo definire una schizofrenia vita
Posso vivere la mia vita sono nella misura in cui vivo le dimensioni della quotidianità giorno per giorno
E il futuro e ipotizzabile solo come un susseguirsi di presenti
Facendo un esempio banale
Quando un impiegato ha detto le buste paghe deve pensare che per venticinque anni di lavoro tutti i giorni deve fare le buste paghe quanti migliaia sono se si mette in questa logica penso immediato scatti immediatamente una strada gruppo portare Adornato ma se invece l'impiegato che deve fare le buste paga
Le fa solo pensando giorno per giorno quali tre quattro cinque specifiche che deve fare e davanti in quella busta paga quel situazione specifica di quella persona che all'assenza per malattia i permessi sindacali e via dicendo allora riesce a vedere anche la sua prospettiva di lavoro come in modo completamente diverso in qualche modo sopportare il carico di lavoro e la qualità non proprio ottima di un impiego di questo tipo
Ecco lo stesso esempi in qualche modo lo possiamo vedere negativamente le persone sieropositive se si pensa all'immaginario del futuro la possibilità di progettare diventa sostanzialmente minima
E allora i meccanismi di impotenza diventano pesantissimi allora una condizioni di vita la trovi in questa schizofrenia evitando di ritardi presente senza ipotizzare un futuro e malora e nel presente che si gioca tutti i meccanismi di senso che si gioca significato dell'esistenza
Si modifica la dimensione del tempo si dilata l'urgenza dell'oggi esso tende ad assumere se tutto il possibile il futuro sbiadisce si annebbia svanisce si fa difficile ogni progettualità in ogni possibile programmazione sull'oggi si riversano enormi per non dire le uniche aspettative
è facile comprendere quindi quanto difficile pesante possa apparire in tali situazioni di soggettività la condizioni di detenzione
In tale situazione infatti l'oggi l'unica risorsa certa appare fortemente mutilata e non raramente la lotta contro la malattia
Si sovrappone si fonde alla lotta per la difesa nel carcere dei propri diritti di persona sieropositiva e contro scelte politiche di discriminazione
Impegna la lotta per migliorare le proprie condizioni di vita e anche un tentativo di liberare un'energia vitale chi è il più di uno status che per le scadenti condizioni igienico sanitarie
Per il rischio di contrarre altre patologie e per la condizione di stress di facce depressione può favorire lo sviluppo dell'infezione verso le fasi avanzate della malattia
Se questo è uno degli aspetti
Fondamentali della sieropositività
In questi conflitti permane il tentativo di esportare al di fuori di sé la sofferenza e l'angoscia
Nella ricerca di un'identità collettiva fondata sulla solidarietà nel conflitto verso l'istituzione che aiuta a rendere il presente più sopportabile Bin intimamente devastante credo che quindi sono tanti psicologi il meccanismo del esportare al di fuori di sé è un conflitto interiore estremamente pesante uno dei modi classici con cui uno trova o riesce a trovare una condizione anche se instabili sopravvivenza
Ma al di fuori di sé in una situazione estremamente definite contenuta come il carcere c'è solo l'operatore ci sono le istituzioni
La quale in di tutto viene caricata e molte volte anche della colpa tra virgolette non è un processo razionale della propria condizione di tipo siero logico
E questo è un aspetto col quale vuol fatte quotidianamente i conti
Vi è un secondo aspetto lo affronto velocemente
Il rapporto con l'altro è segnato fino in fondo dal fantasma della sieropositività
Si diffonde lentamente ma con ritmo costante
La percezione dell'altro come pericolo potenziale l'attrazione verso l'altro si sovrappone a fantasie di pericolo e di morte
E in carcere rischia che la forte sovrapposizione tra tossicodipendenze Heinz
Favorisco ulteriormente meccanismi di colpevolizzazione di isolamento di sieropositivi da parte anche di altri detenuti dominati da se paura scientificamente immotivati ma radicate nell'immaginario collettivo
Cioè se da una parte vi trovate di fronte quel tipo di vissuto semplificato della persona sieropositiva
Dall'altra parte siete sottoposti quotidianamente la pressione di coloro che siano positivi non lo sono o ritengono ho pensato o sperano di non esserlo
Che riverso verso di voi anche i meccanismi di paura e di angoscia di un potere essere infettati e quindi questo meccanismo di distanza
Quando noi abbiamo continuato a sostenere lo sosteniamo no al test obbligatorio non abbiamo trovato sull'amato contro abbiamo trovato molte volte fette importanti detenuti che erroneamente sul piano scientifico ritenevano dobbiamo sapere chi è la persona sieropositiva vicino a noi perché in questo modo misuriamo le misure di prezzi le le necessità di precauzione
Capovolgendo comunque completamente qualunque strategia di prevenzione
Inoltre spesso il timore della sieropositività o meglio del suo fantasma
Diventa e si trasforma in proiezioni e razionale di sensi di colpa che traggono origine altrove
E che precedentemente si manifestavano con molteplici e diverse modalità estranee highlights malizia una coperta molte volte lascino pulita che copre tante altre cose tante altre insicurezze otto colpevolizzazione interni
Che uno trova altri modi anche altre manifestazioni di disagio per esprimere all'estero
Dentro il carcere queste condizioni spesso vissuta come la più disastrosa la più emarginati e la priva di speranza quasi come una negatività totale
Questa condizione si è non poche volte trasformata da parte dei detenuti incoraggio in forza e volontà di cambiamento della condizione apparentemente più marginali
Le vicende della cella quarantasei del carcere di Pisa e Sollicciano le vicende delle organizzazioni di alcuni detenuti nel carcere di Torino lo mostra
Questa trasformazione io credo che se parte delle vicende collegate la che i vini e destinata a non fermarsi alla Chelini
Come in campo sanitario
Light se il paradigma delle disfunzioni di una sanità ospedalocentrica i vecchi medicalizzata dove quasi assenti sono la prevenzione servizi sanitari territoriali
Così in carcere la diventa la cartina di tornasole della totale mi Dego a Tezze insopportabilità
Di un sistema penitenziario utile solo a punire isolare non cerca di inserire persone nella società e a ridare speranza di vittoria
E di futuro
Allora queste sono alcune breve idee riflessioni viste dal punto di osservazione di chi intervenendo in diverse strutture penitenziarie e in maggioranza intervenuto in relazione coi detenuti
Ma questi vissuti che sono presenti e aumenti Aranno nella popolazione detenuta vista la condizione di aumento delle persone sieropositive
Come se diverso su di voi come l'interno
Io mi chiedevo mentre ascoltavo queste relazioni centrate sul nodo creduto più importante di tutto questo convegno e cioè il conflitto tra un ruolo di educazione al reinserimento e dall'altra parte comunque un ruolo punitivo io mi chiedevo
Quale spazio
Prima
A scelte
E a politiche dirlo inserimento sociale e di rieducazione quando si lavora con detenuti
Che sanno di avere di fronte qualche anno di vita
E che soprattutto non sanno qual è la data di scadenza dell'ordine
Come voi potete essere credibili relativamente a meccanismi progettuali di reinserimento quando il vissuto di gran parte dei detenuti
è di questo tipo
E ancora come potete agire su una programmazione futura nella misura in cui non viene portata alla luce trattati meccanismi di colpa di auto colpevolizzazione o di colpevolizzazione intuisce consumo ricerca porta resta erano questo conflitto e quante volte voi diventate
L'elemento su cui questo conflitto
Si scarica e quante volte diventate le persone che invece dentro questo conflitto interiore agiscono e molte volte senza averne gli strumenti professionali
Per cui non non nasce con questi con questi strumenti con questi strumenti professionali e molte volte
I percorsi di formazione delle figure professionali previste
Non contemplano queste cose io allora credo credo che la comparsa della sieropositività ci obblighi a ridisegnare o ricollocare diverse anche delle problematiche che sono al centro al centro di questo convegno io penso che da una parte da una parte vada rilanciata
Non solo una differenza di ruolo
Ma una differenza di istituzione
Tra punizione reinserimento sociale e terapia che una terza cosa completamente diverso
E che terapie non è solo quella farmacologica ci sono anche altri strumenti tra cui quale della relazione
Ma la terapia basata sulla relazione una cosa diversa che richiede altre figure e che a mio parere non può collocarsi dentro un'istituzione Querci tira e dentro l'istituzione come quella attualmente penitenziale
è rimasto completamente inizi inattivato quell'articolo delle centosessantadue che prevedeva strutture carcerarie specifiche per tossicodipendenti che in qualche modo quindi il nelle strutture detentive equivale a persone sieropositive molte volte e lì dove ci sono stati tentativi di realizzazione che non è solo il cambio dell'etichetta sul raggio non si è dato risposta a quanto prevedeva quell'articolo e cioè che in quei raggi si avviasse un meccanismo socio educativo sanitario in senso ampio non medicalizzate
Questa è un'altro nodo da porre grosso come risposta
Ecco allora che io credo che anche dentro questo ci stia da un lato
La richiesta
è la proposta di legge preparata dalla Lila del gruppo Abele da tante altre associazioni affinché vi sia una situazione di incompatibilità tra situazioni sintomatiche di H ivi dentro al carcere
Col carcere ma questo non solo per i detenuti anche per quello che è l'istituzione penitenziaria
Alcuni direttori istituti penitenziari dicono mi sento sempre meno direttore sempre più un primario ospedaliero senza averne poi la capacità e la professionalità
Certo questo significa un lavoro sul territorio di tipo diverso e il finanziamento di diverse strutture di riserve
E però dall'altra parte certo da rilanciare tutto un percorso estremamente importante di formazione e di ridefinizione della vostra professionalità e io direi di contenimento
Se io devo pensa e vado a concludere a come posso per per l'esperienza è piovuto lavorando con alcuni di voi come posso collocare uno degli elementi di origine della sindrome di burnout in voi per il lavoro che fate troppo presenta alcuni elementi simili
A me c'è chi lavora tutto il giorno su una patologia che comunque oggi non possiamo sconfiggere
E cioè questo ondeggiare che accennavo prima
Tra onnipotenza me ne faccio carico è malato a poche aspettative di vita lo devo aiutare ricordo col mio ruolo in questa relazione di alcune volte totale donazione
E altre volte comunque non c'è niente da fare
Comunque non posso agire perché il suo destino è segnato e allora mi precipito nella mia impotenza che alcune volte può portare a un meccanismo di mantenere le lontananze del detenuto e alcune volte anche irrazionalmente
Di andarlo a colpevolizzare io credo che siamo tutti dentro operatori che lavorano in campi di frontiera dentro anche questo tipo questo tipo di meccanici
Ecco io osservazioni che volevo fare gli stimoli erano semplicemente questo
Posso concludere dicendo solo che anche in carcere con tutti gli aspetti negativi
Che l'altezza nella società e di sofferenze individuali e collettive anche in carcere nella dura realtà concreta che avete di fronte così come nell'immaginario collettivo la x evidenza
L'ingestibilità del presente e la necessità di profonde radicali trasformazioni ormai assolutamente non più rinviabili credo che sia alcune trasformazioni non sono in carcere non si è riusciti a far negli anni passati partendo forse da posizioni più per certi versi anche ideologici la sofferenza che lei si porta dietro fa scoppiare talmente tanto una serie di contraddizioni dentro le quali anche la trasformazione del carcere
Può per certi versi passare apre uno spiraglio dentro cui possono passare rispetta istruzioni per evidenziare anche altri contenuti c'è questo non ha nulla la necessità del confronto anche di posizioni diametralmente diverso perché se la soluzione
Attenzione bene e chiudo sono le misure legislative verso le quali si fa e cioè da una parte di malati fuori dal carcere ma dentro gli ospedali militari altra struttura tutta a tentativo di nascondere della Società certe realtà creando ulteriore contraddizione gli omonimi professionalità se la logica che passa quella a mio parere non andremo avanti così come
E non spero il di di fare un annuncio troppo traumatico se dovesse passare ed essere emanato nel giro di un mese un mese e mezzo
Il decreto Marini relativamente alla applicazione dell'articolo della centosessantadue sul collocamento lavorativo dei tossicodipendenti io credo che si debba si dovrebbe fare un ulteriore passo indietro
Cioè decreto che prevede una serie quasi infinita di mansioni lavorative
Che le persone tossicodipendenti non possono andare a fare con accertamenti dove la tossicodipendenza viene identificato come l'uso di una sostanza anche una tantum tramite esami duri
In quel modo la vostra possibilità di agire dentro un'istituzione penitenziaria dando spinte speranze dell'inserimento sociale pensate solo lavoro con le cooperative io credo che si troverebbe di fronte a un ulteriore grosso profondo segnale visto per cui se RAI Sat può mettere in moto alcuni meccanismi secondo me obbligatoriamente rilancia anche diverse situazioni di confronto e di conflitto grazie scusate prelude
Grazie a Vittorio Agnoletto svolgevano la sua relazione professor Guido Neppi Modona relaziona dal titolo la pena detentiva strutture funzione punitivo premiale dopo la legge Gozzini
Devo dire che sono un po'preoccupato perché se continuiamo con questi ritmi a mezzanotte non avremo ancora finito
Senza spazio per la discussione mentre io credo che incontri di questo genere siano utili soprattutto
Se si riesce a discutere cioè a capire meglio al di là delle
Relazioni delle relazioni scritte
Ma in realtà io sono ancora più
Preoccupato
Per le cose che con la grande onestà e chiarezza intellettuale
Che usa sempre per le cose che ci ha detto Pavarini
E cioè Ballarini molto lucidamente
Ha preso atto non è la prima volta che lo dice
Del totale
Il fallimento dell'illusione rieducativa
Da una parte e dall'altra parte dell'emergere di una tendenza diciamo sostitutiva di questo fallimento
Verso un rilancio della pena come deterrente terroristico
La pena dura la pena carceraria dura come strumento esclusivo di prevenzione generale e di deterrenza
Io penso che dobbiamo partire da queste due constatazioni che penso siano innegabili
Per prendere atto di una crisi molto molto profonda
Che coinvolge tutti gli operatori che a vario titolo intervengono nel processo di applicazione poi di esecuzione della pena e quindi coinvolge evidentemente anche e profondamente anche voi
E io credo che prima di arrivare ad esaminare in concreto
Come
Si sta si esplica questa crisi
Si debba risalire un pochettino a monte cioè vedere quali sono le radici
Della crisi che poi in ultima analisi va a riversarsi su di voi che siete quelli a diretto contatto con con la popolazione carceraria
Beh voi sapete che la dottrina e gli operatori
Giudiziarie penitenziari più attenti hanno da molti anni e alcune addirittura il giorno dopo l'emanazione la legge Gozzini
Denunciato le mutazioni profonde che erano in corso
Dell'intero sistema sistema sanzionatorio e con particolare riferimento alla pena detentiva
Alcuni hanno parlato di disintegrazione o disfacimento del sistema sanzionatorio ad esempio padovani
Altri mi sembra che stessa stato Fassone per prima nuova
Ha chiarito
Come oramai l'esecuzione penale
Sia sorrette esclusivamente dal concetto di scambio penitenziario
Altri qui Pavarini ha parlato di disgregazione del carcerario
E poi ancora ferraioli
Ha messo bene in rilievo come oramai viviamo in uno stato di obsolescenza
Dei principi di legalità di certezze e di uguaglianza della pena
Altri ancora detto che ormai la pena
Detentiva sta solo scritto nel codice si è trasformata in una tigre di carta credo d'averlo perfetto io
Per ora andiamo a vedere un attimo cari sono le le cause profonde di questa disgregazione del sistema sanzionatorio che operano a livello legislativo a livello giudiziario a livello di esuberi esecuzione penali
Sul terreno legislativo la causa prima stante la mancata riforma
Del Codice Rocco cioè nel fatto che
Sistema sanzionatorio del Codice Rocco è rimasto immutato
Che quel sistema sanzionatorio è caratterizzato da asprezze
E Greta un tariffario assolutamente inadeguato a quelle che sono le scelte di valore degli anni della democrazia repubblicana diciamo così quello un codice del mille novecentotrenta sorretta da un'ideologia autoritaria
Mancata riforma del codice e quindi prescelta del legislatore di attribuire al giudice il potere di andare a correggere quelle asprezze sanzionatorie in una ottiche indulgenziale paternalistica
E quindi questo che vado d'un lungo processo che
Ha avuto il suo punto direi più emblematico in quella riforma del mille novecentosettantaquattro che ha attribuito al giudice il potere di fare il bilanciamento tra tutte le circostanze sedi annullare le circostanze aggravanti ritenendo prevalenti le attenuanti anche solo le attenuanti generiche
Sì da poter applicare una pena ritenuta più più consona a quelli che sono i
Criteri giudizi di valore della società contemporaneo
Allora direi a monte abbiamo questo ritardo il responsabile del legislatore repubblicano
E da questo ritardo si sono verificati degli effetti a cascata
Sul settore processuale e su quello dall'esecuzione penale
Effetti che soprattutto vogliono dire divario sempre più lacerante profondo tra il ruolo istituzionale e il ruolo reale che giudizi sia di cognizione che di sorveglianza e operatori penitenziari sono chiamati ha svolto
Sul terreno giudiziario se oramai questa divaricazione sempre più ampia sempre più consistente fra la pena che sta scritta las la misura della pena che sta scritta nel codice e quell'applicata dal giudice
Quindi il giudice esercito ormai un potere di supplenza nei confronti del legislatore talmente ampio talmente esteso
Da essere accettato con un fatto scontato e ineluttabile
Come un fatto con naturale alle funzioni della giurisdizione penale
E direi che proprio la nostra culture corrotta da questo dato di realtà se da come il giudice va applicare delle pene che sono tutte diverse da quelle scritte nel Codice Guido riteniamo quasi connaturale
Così invece
Non deve essere
Così non deve essere perché una cosa è il potere del giudizio di terminare la pena tra tra un minimo e un massimo quello indicato nel Codice
Altra cosa è un giudice che necessariamente livello ormai sempre le pene tendenzialmente sul minimo al fine di correggere quelle asprezze quelle sperequazioni
Che derivano dalle scelte del Codice del mille novecentotrenta
Quindi il giudice a un certo punto in prima persona viene chiamata a interpretare le aspettative sociali
E i giudizi di valore operanti nella società
E poi che la magistratura è un potere diffuso dico per fortuna
Perché nella diffusività del potere giudiziario stanno le maggiori garanzie di indipendenza e di autonomia
Dei giudizi è inevitabile che le misure la misura della pena applicata dal giudice
Non lo sia in maniera uniforme
L'intero corpo giudiziario vi siano tariffe diverse da luogo a luogo ovvero anche variabili da sezione a sezione dal giudice a giudizio all'interno della stessa sede giudiziario
E allora ecco che in questo momento dell'applicazione della pena abbiamo un sacrificio
Grave dei principi di certezza e di eguaglianza della pena
Siamo una situazione di direi violazione completa degli insegnamenti dettati quasi due secoli e mezzo orsono da sei sale Beccari
Questa disfunzione si riflette anche in un'altra sensibile frattura
Che è quella tra i due momenti della applicazione della pena da parte del giudizi ricognizione
E poi dell'esecuzione della pena ad opera e la magistratura di sorveglianza
Queste cose voi le sapete meglio di me comunque è certo che il sistema delle misure alternative a seguito del potenziamento operato nell'ottantasei con la legge Gozzini
Ha introdotto ulteriori elementi di discrezionalità e di incertezza sul se
Sul quantum e sulle modalità di applicazione di esecuzione delle pene detentive
E quindi Red è arrivata una situazione
Che io ritengo assolutamente patologica di divaricazione tra la pena detentiva determinata dal giudice con la sentenza di condanna
E la sanzione che il condannato verrà effettivamente a scontare nel corso del processo di esecuzione
E quindi noi noi non vedete attraverso ad esempio la liberazione anticipata è stato scalzato il principio della durata predeterminata della pena
Vedete io non dico che questi principi
Siano intangibili
Però sono scritti nel nostro ordinamento
Sono scritti questi principi nel momento stesso in cui rimangono scritti e vengono scassati si innesta un processo di crisi da cui non si esce più forte
Se andiamo a a violare delle garanzie profonde
Andiamo a dare dei messaggi che che creano confusione incertezza insicurezza in primo luogo ai destinatari la legge penale poi in tutti gli operatori che intervengono nel processo
La quello di cognizione a quello di esecuzione allora dicevo attraverso la liberazione anticipata è scattato il principio della durata predeterminata della pena
Attraverso semilibertà detenzione domiciliare permessi premio di lavoro
Non siamo più in grado di prevedere in anticipo quali saranno le modalità di esecuzione della pena se in quel luogo chiuso chiamato carcere ovvero mediante i periodi giornaliero distribuiti durante l'anno di soggiorno in libertà
Attraverso l'affidamento in prova al servizio sociale non possiamo prevedere se il condannato trascorrerà in carcere un periodo dall'appena indicato in sentenza della pena che indicato in sentenza ovvero sconterà ringhiera condanna in libertà
Cioè quindi li ha visti incertezza
Sul sul se sul quantum e sulle modalità
Bene sapete
Meglio di me che tutto questo sistema delle misure alternative si basa interamente sui meccanismi punitivo premiali dello scambio penitenziario
Il cui governo e appunto demandato alla magistratura di sorveglianza e prima ancora all'amministrazione penitenziaria e alle varie figure di operatori
E allora ecco che abbiamo un sistema in cui la funzione Special preventiva della pena carceraria ormai assolutamente prevalente
E così si pone in un contrasto irrimediabile con il principio retributivo e con la funzione di prevenzione generale
Che ancora ispirano il sistema sanzionatorio quale è scritto nel codice e applicato dal giudice di cognizione
Rispetta
E quindi se questa questa contraddizione tra i principi e ciò che in realtà invece avviene
E che è aggravata data
Tale modalità con cui le misure alternative
Vengono applicate perché i giudizi prognostici sui processi di recupero e di riadattamento sociale
Sono basati su tassi di discrezionalità talmente alti
Da rendere impossibile qualsiasi tentativo di tipicizza azione quindi di garanzia per cui anche i magistrati di sorveglianza più impegnati professionalmente
Più in buona fede
Io penso si rendono conto che gli ai sono costretti a continue delle valutazioni sostanzialmente arbitrati non hanno dei parametri seri alle spalle
Cioè è successo che nel procedimento di sorveglianza e qui mi rifaccio a cose dette di recente era datata Mosconi da Pavarini al giudizio sul fatto e ancora sorregge il codice e il Processo processo penale al giudizio sul fatto si sostituisce nella fase esecutiva un giudizio sull'autore cioè un motore un modello correzionale
Fondato appunto su quella incontrollabile discrezionalità che caratterizza la fase dell'esecuzione penitenziaria
Tant'è vero che quando legislatore con la legge già sì Tati in presidenza la duecentotré del novantuno ha deciso di stringere i freni freni di questa discrezionalità nei confronti dei reati tipici degli autori dei reati tipici della criminalità organizzata non vi è riuscito
A indicare dei requisiti positivi
Di valutazione
Del sussistano delle venir meno della regola sociale più precisi di quelli attuali che cosa hai fatto ha praticamente cancellato la possibilità di applicare le misure alternative Perin tiene categorie di reati
E allora direi che questo dimostra che le uniche alternative
Sono l'attuale sistema di discrezionalità incontrollata ovvero la cancellazione delle misure alternative non si riesce secondo me da questa alternativi
Allora abbiamo visto gli effetti
Sul la magistratura di sorveglianza vediamo brevemente di affetti su di voi sugli operatori penitenziario
Vi state vivendo sulla vostra pelle
Ogni giorno
Io ho l'impressione io non vivo
Diretto a diretto contatto con gli ambienti penitenziari però parlato con parecchi di voi
Io ho l'impressione che le funzioni degli educatori e dei vari componenti del servizio sociale
Siano oramai in gran parte assorbite dagli accertamenti necessari al fine di redigere le varie relazioni comportamentali e sotto familiari
Che verranno a costituire i presupposti della relazione di sintesi del direttore dico bene è giusto
Il fine ultimo è quello di fornire al tribunale di sorveglianza quegli elementi che abbiamo visto di impossibile determinazione
Che dovrebbero dimostrare la sussistenza o la non sussistenza dei requisiti positive rispettivamente richiesti per l'applicazione delle varie misure
E così attraverso questo vorticoso movimento cartaceo
Gli operatori penitenziari dovrebbero mettere il tribunale in condizione di accertare i seguenti elementi di sapete tutti a memoria però se andiamo a vedere insieme i presupposti delle varie misure alternative
Uno dopo l'altro
Ci rendiamo conto che sono parole assolutamente in libertà
Non in senso assoluto
Ma parole in libertà in quanto se rapportate
Al fatto che su quelle parole bisogna basarsi per arrivare a valutazioni aventi effetti giuridici
Vista la mistificazione
E cioè da quelle parole in libertà che costituiscono i requisiti positivi dire misure bisogna arrivare a valutazioni che producono effetti giuridici
E allora ecco quelle formule
Per quanto riguarda i permessi premi premi aver manifestato costante senso di responsabilità e correttezza del comportamento personale delle attività una degli istituti
E poi per l'affidamento la prognosi formulata sulla base dei risultati dell'osservazione della personalità che l'affidamento in prova
Costi contribuisca alla rieducazione del reo e assicuri la prevenzione del pericolo che lei commetta altri reati
Sino a per la semilibertà
Progressi compiuti nel corso del trattamento sussistenza delle condizioni per un graduale reinserimento del soggetto nella società
Fino a quella perla che la volontà di reinserimento nella vita sociale
Ma vivaddio tutti vogliono essere rientra inseriti nella
Vado a Parigi
Ecco voi siete le prime pedine di questo colossale processo di mistificazione cartacea
Sì
Perché perché non potete condurre fornire giudizi prognostici scientificamente attendibili
E perché siete costretti a operare nei confronti di centinaia di detenuti
E quindi non potete in realtà più condurre i programmi di trattamento individuale e di gruppo
Che costituirebbero la vostra funzione essenziale
Per vostro ruolo è a mio avviso appiattite snaturata da queste funzioni di fatto preminenti di controllo burocratico legale in vista dell'ammissione alle misure alternative
A me basta aver detto questo per poter concludere che ci sono questi effetti gravi nei confronti di tutte e tre le categorie di operatori che intervengono nel processo che poi porta l'esecuzione della pena voi in particolare c'è trasformati da operatori sociali
In destinatari passivi di incessanti richieste di informazioni burocratiche dei giudici di sorveglianza
Ecco
Queste conseguenze sono che sappiamo tutti se l'onere sappiamo tutti non sono cose
Ovvia
Però non basta porre mente che continuiamo a direzione tra di noi bisogna farle emergere a livello obiettiva allora a me sembra molto importante la ricerca che Massimo Pavarini Giuseppe Mosconi e Dario Melosi due sono qui presenti oggi
Meno sessanta negli Stati Uniti si se torna tornassi
Una ricerca che stanno conducendo per il centro studi e iniziative per la riforma dello Stato dà un titolo molto allettante significativo flessibilità della pena in fase esecutiva il potere discrezionale
Il sentenze in penitenziario dopo la legge Gozzini
E cioè diceva arrivato il momento in cui queste impressioni
Devono passare dal livello di impressioni in dati precisi sul terreno qualitativo che quantitativo per capire la reale incidenza di queste misure sul complessivo sistema sanzionatoria
Allora emergerà con la forza dei fatti una situazione di arbitrio
Peccato caratterizza tutte le fasi del procedimento di applicazione esecuzione e si renderanno conto che ci troviamo in situazione
Di analogia con certi arbitri che Beccaria aveva denunciato nei confronti del sistema penale dell'Ancien Régime chiaro mutando presupposti montando condizioni
Ma non ci vuole molto funk molta fantasia per andare a cogliere arbitri situazione di arbitrio
Analoghe
Allora vediamo se
Se un minimo di via d'uscita
E via via un punto a concludere
Io non credo che operando all'interno dell'attuale sistema sanzionatorio e delle sue Blanc prassi applicative
Esistano soluzioni valide per ristabilire i principi della legalità delle serve la certezza e dell'eguaglianza della pena detentiva
Né tanto meno all'interno del sistema si possano Rist ripristinare i ruoli istituzionali
Che dovrebbero essere svolti dal giudice ricognizione dal magistrato di sorveglianza e dagli operatori penitenziario
Io credo che l'unica via d'uscita vada ricercata in una revisione radicale delle sistema sanzionatorio
Ma in due direzioni
In primo luogo prendendo spunto delle disfunzioni attuali
Tra le dico abbiam parlato sinora
Ma anche tenendo presenti i progressi innegabili
Rappresentati dal superamento della indissolubilità del binomio
Pena carcere
E cioè voglio essere voglio essere chiaro se voglio fugare l'impressione che alle misure alternative siano ricollegabili solo effetti negativi
Quelle che aveva sinora messo in rilievo
Dobbiamo essere consapevoli che l'ha detto mi sembra anche Pavarini
Che a partire dal settantacinque le misure alternative hanno avuto il grande merito d'aver introdotto nella legge e soprattutto dalla cultura giuridica italiana nel costume del modo di sentire della gente
La consapevolezza che la pena non è solo e necessariamente privato della libertà nel chiuso di un carcere
Ma può tradursi anche per reati di non lieve entità in altre forme di controllo sociale in parte affidata al senso di autoresponsabilizzazione condannato
In parte devolute a strutture non coercitive
Ecco questa preziose eredità legislative culturale va valorizzata e razionalizzata nel momento in cui si affrontano le prospettive di una riforma radicale del sistema sanzionatorio mi limito alcuni alcuni dicasteri molto sommarie
Più che altro quale contributo la discussione
E dalla necessità che che vorrei fosse sentita da voi che siete gli operatori di reti di questa realtà
Dalla
Necessità di offrire delle alternative valide
E complessive
A questa crisi dell'illusione rieducativa
E a riemergere di una concezione della pena
Come deterrenza terroristica
Cioè qui ci sono veramente questi due aspetti
Dobbiamo essere in grado di di di offrire delle alternative per battere in breccia questo ritorno a una concezione profondamente autoritaria e conservatrice della pena come mera deterrenza terroristica
Io in questa tendenza non metterei anche quello che
Hai detto tu
E cioè fare una distinzione
Tra chi a mio avviso
Vuole un ritorno a questo tipo di pena ma per i condannati
E queste situazioni in cui assistiamo in questi giorni proprio no a un ritorno po'diffuso più diffuso sul terreno processuale della custodia cautelare all'uso appunto dalla prosa alla libertà io penso che bisogna operare una netta distinzione a me devo dire
Fanno molta più paura coloro che pensano a un ritorno del carcere come pena esclusiva di deterrenza per i condannati preoccupa meno questo ricorso temporaneo alla custodia cautelare
Sul terreno processuale penso che sia altra cosa
Quindi rimaniamo sul terreno dell'esecuzione penale
E io direi che è un sistema sanzionatorio che si proponga di recuperare questi valori di legalità certezze di uguaglianza
E voglia ispirarsi a quei principi di Beccaria che secondo me sono ancora attuali in tema di dolcezza infallibilità e prontezza delle pene dovrebbe in primo luogo basarsi su una congrua riduzione della durata massima della pena detentiva
Io dico quindici anni ferraiolo ad esempio vecchiotti vista notarla vizi ecco un po'di sforzo arriva diversi anni
Pena detentiva così ridotta da riservare esclusivamente alle categorie dei reati più gravi o comunque espressione della più alta carica di pericolosità sociale dei loro autori
Io penso che si potrebbe ricorrere eventualmente alla pena detentiva anche per soggetti nei cui confronti a prescindere dalla gravità del reato commesso comunque da un'elevata gravità del reato commesso
Non siano attualmente configurabili strumenti di controllo sociale Diversi dalla privazione dalla libertà
Su questo suo che non siete d'accordo io poi tornano fra poco
Questa pena
Detentiva così ridotta nella durata salvo casi assolutamente eccezionale condizioni di salute la grazia dovrebbe essere interamente scontata
E quindi non scopro nulla sono di insegnamenti Rebecca rientri ma di dolcezza ma infallibile certezza della pena
E non scopro neppure nulla dicendo che al termine d'un dieci quindici anni di pena detentiva al condannate certamente persona diversa rispetto al momento in cui ha commesso un reato
Non ha più senso continuare con quel tipo di di sanzione
A fianco di questa riduzione
Un sistema molto articolato di altre sanzioni
Che dovrebbero comprendere le attuali misure alternative
Altre analoghe un vasto Sims sistema di sanzioni interdittive
Tutte da qualificare come sanzioni come bene principali e cioè applicate direttamente dal giudice di cognizione
E allora otterremmo quanto meno risultato
Di ripristinare la corrispondenza tra la pena prevista dalla legge quella applicata dal giudice
E quelle effettivamente scontata
E quanto meno recupereremmo quei valori di legalità e di certezza che sono fondamentali in una materia come la spalla della sanzione penale
Bene dobbiamo essere consapevoli che questa prospettiva
E di lunga durata
Perché presuppone la riforma complessiva della parte spezzare del Codice
Un sistema sanzionatorio così profondamente modificati in relazione alla durata della pena detentiva la tipologia delle sanzioni deve necessariamente accompagnarsi alla ridefinizione della gerarchia dei valori da tutelare
E quindi alla riformulazione della maggior parte delle fattispecie incriminatrici di parte spezzato
Queste sono le premesse per andare anche a ridefinire il ruolo degli operatori penitenziari
Io penso che debbano essere recuperati
Finché richiameremo operatori penitenziari
Con riferimento appunto a una se è un certo tipo di pena devono essere recuperate alla originaria funzione del trattamento dei condannati alla pena detentiva
In un contesto però finalmente depurato dalle distorsioni oggi indotte dai meccanismi punitivo premiali ovvero di controllo disciplinare indotti dalle misure alternative
Cosa succederà ma succederà che avremo una riduzione molto notevole del numero dei condannati alla pena detentiva
Diminuzione del periodo di pena da scontare il che consentirà di instaurare un rivolo un più corretto rapporto numerico tra operatori penitenziari ed utenti
E di introdurre specializzazioni professionali adeguate al trattamento delle categorie di con
Nati a cui continuerebbe ad essere riservato al carcere
A titolo indicativo penserei
è chiaro che non è un lavoro facile quello che si proporrà a quegli operatori penitenziaria
Perché le categorie dovrebbero essere gli esponenti delle varie forme di criminalità
Organizzata
Gli spacciatori tossicodipendenti non ancora idonei o non più idonei ad affrontare trattamenti di recupero terapeutico in libertà e quindi una fetta alta come voi sapete della popolazione carceraria
Io penso anche ma questo è argomento su cui non ho certezze a quelle fasce di immigrati extracomunitari
Per i quali solo a quelle fasce di immigrati per i quali non paiono attualmente praticabili forme di controllo sociale in libertà
E per i quali al contrario un trattamento in carcere altamente specializzato altamente specializzato potrebbe fornire gli elementi pedagogici a partire dalla lingua
Culturali e di costume di base indispensabile per affrontare in maniera più consapevoli problemi di adattamento alla vita di relazione
Non penso che in questo carcere
Debbano transitare rimanere
I malati di AIDS
Quello che ha detto
Dottor Agnoletti
Mi ha convinto che è fuori dal circuito carcerario che vanno comunque trattati
Questi malati anche autori di gravissimi reati
Io non vorrei abbandonare dal mondo dei sogni ma un sistema sanzionatorio sto proprio concludendo basato sul doppio binario
Delle pene detentive diminuite nella durata ma tendenzialmente ineluttabili
E di una gamma molto articolata di sanzioni
Diverse dalla totale private della libertà potrebbe costituire la premessa per un quanto mai opportuno interscambio tra gli operatori rispettivamente destinata ad operare all'interno ovvero all'esterno dell'istituzione penitenziaria
è una delle vostre richieste a me sembra sacrosanta
In quel carcere che sarà un carcere difficile più di farlo adesso
Per
Siamo
I livelli no viti i livelli qualitativi dei detenuti da trattare non si potrà reggere a lungo
Dell'alternarsi
E in questo modo si verrebbe incontro anche all'esigenza che mi sembra particolarmente sentita da dagli operatori che hanno organizzato questo convegno di contrastare la sindrome da burnout
Che oggi è la conseguenza certa immancabile delle distorsioni edere manipolazioni del ruolo degli operatori penitenziari
Mi pare che la prospettiva per un futuro diverso presentata dal professor Neppi Modona sì è indubbiamente molto stimolante interessante anche se a me resta il dubbio che la pena
Non può non avere anche una funzione di prevenzione generale e quindi la necessità di conciliare questo sistema
Che tiene conto del momento dell'esecuzione forse tiene meno conto del momento dello prevenzione eccetera questo può essere uno degli oggetti della nostra discussione tuttavia c'è un'affermazione
Che professor Neppi Modona fatto che indubbiamente richieste una immediata riflessione forse anche una risposta
Egli ha detto che i magistrati di sorveglianza debbono fare oggi necessariamente scelte arbitrarie e siccome l'arbitrio nel mondo del diritto e sicuramente intollerabile inaccettabile ed è segno di una per vizio di un minimo di garanzie mi pare questo il momento per dare la parola
Per un intervento che ho pregato di fare al presidente del tribunale di sorveglianza di Milano il dottor Mark circolare proprio da ciò chiamato direttamente in causa
Per la verità il mio voleva essere soltanto un indirizzo di saluto e tale sarebbe stato se avessi svolto questo breve intervento all'inizio dei lavori
Mi sarei limitato a dire
Della nostra attenzione verso gli operatori sociali oratori penitenziari
Con i quali appunto operiamo ogni giorno
L'auto invito al loro lavoro
Assicurando
La vostra solidarietà
Assicurando loro che li chiamo con molta attenzione
Le loro relazioni
Dell'azione dei camping
A volte
Parliamo oggi con tanta franchezza
Deve tanti segni di contraddizione
Tali premesse le conclusioni
E non soltanto perché si tratta di una
Relazione di sintesi che poi alla diversi operatori
Pensiamo
Ma perché si prospettano negli albi nella nella prima parte si posa su fatti e comportamenti
Che lascerebbero indurre a
Considerato il tasso severe
E alla fine si auspica si demanda al magistrato
Quella scelta arbitraria
Di cui parlava
Ma senso che e anch'io parlo nel senso decreto
Questo per dire quanto siamo coinvolti
Nell'applicazione della normativa peraltro a mio avviso assai illuminante
Ora io solo questo breve intervento necessariamente disadorno per quanto accettato di buon grado disadorno perché
Trae appunto delle sue poche parole che di lotta spunti di riflessione
Via via succedutesi delle pregevoli relazioni che sono state dette lei
Ecco a questo punto io devo dire che magistrati sorveglianza
Da un anno e mezzo circa
Io sono stato sbocchi sono sono interna per libera scelta
E non avrei mai pensato che anche in questa sede
Avrei dovuto fare il difensore d'ufficio della legge cocktail di memento penitenziario
Dico della legge Gozzini
Perché io con molta responsabilità ho difeso legge Gozzini in diverse riunioni anche sulla stampa forse lo saprà
Ma in altre sedi
Tentando di portare anche la nostra voce a questo tentativo appunto di
Normativa ditta controriforma che stiamo vivendo ma mi guarderò bene da da sviluppare questo concerto io qui voglio fare il difensore d'ufficio non è più così
Ok diritto peraltro di dire che quanto appunto io ho cominciato a fare il maggiore sorveglianza opera con molta responsabilità letto attentamente la normativa in questione
E tratto la convinzione ho tratto la convinzione che
Quel rapporto tra carcere e società no
Parlo della normativa
Già irretito in quelle forme di sporadici casi di dedizione personale
Su John Kamm volontaristico
Sì sì sì Sisti istituzionalizzata
Si prevedeva della partecipazione della comunità Esterna
Al trattamento dei detenuti basato su una idea
Ora
Un'idea falsa e bugiarda come le altre
Però era un'idea di di reinserimento di risocializzazione
Alla cui realizzazione erano chiamati tutti noi voi operatori sociali non da società civile voi in special modo questo incarico
Di tessere queste relazioni di solidarietà e di cultura del dialogo in termini concreti ogni giorno
Voi sostenuti così è scritto normativa
Dalle autorità dello Stato
Dagli enti locali dagli enti preposti a questo sviluppo dei
Ecco allora io penso che ciò che si è detto in termini di amarezza conclusioni negative non sia da imputare al nuovo ordinamento illuminato ordinanza penitenziario quanto alla scarsa attenzione
Quindi la linea della della società civile e quindi la lentezza
Le disfunzioni che si avvertono dell'applicazione di frode finanziaria
Diciamo pure
Sono da attribuire appunto questa a questo
Silenzio
O comunque significativa operati
Come dire di assorbimento di certe posizioni che avevamo raggiunto
Quindi
Cosa intendo dire
Noi magistrati di sorveglianza operiamo in questa situazione
O facciamo stare operati o meno eccetera
Ma per riferirmi a qualcosa che è stato detto all'inizio dall'altra sua Parrini
Non si concedono chiuso alternative eccetera
In realtà ti sta vicino a noi sa per esempio in tema di affidamento al servizio sociale
Noi
La procura sospendono l'esecuzione della pena quindi ogni ogni condanna a una pena
Detentiva non superò danni Frank
Vedete voi come il questo è stato un piatto ma con questo momento di parlare su questo aspetto tecnico stiramento io sono il tribunale in conflitto con la corte di cassazione su questo punto scritto eccetera si fa il tema residuato in modo ogni istanza di affidamento per pene don Spriano interveniva in provengono sospese le baby bene perché si vada subito in prigione
E noi consensi e mettiamo tanti di affidamenti salito sociale salvo poi ad essere delusi dal fatto che una volta reinseriti
Il trattamento curativo si rivela inidoneo
Così pure in tema di semilibertà
Beh proviamo per quanto tante delusioni abbiamo provato
Noi continuiamo a dare questi benefici certo senti difficile giudicare di un fatto di un fatto già accaduto assai più difficile giudicare di un fa diventi un comportamento utilizzabili Jo prognostico quindi deluso ne abbiamo avute
Ed è la semilibertà e ancora tra l'altro l'occasione di lavoro
Ma come risponde la Società civile a questo caso di lavoro
Qualcuno qui presente per popolazione carceraria può dire con quanto angoscia abbiamo vissuto certi momenti e con quanto collocamento revocare
Misure alternative
Ecco io ritorno al momento perché siamo fase conclusiva di questa mattinata tornando appunto ad esprimere l'apprezzamento per la loro opera e l'assicurazione che il tribunale di sorveglianza di Milano
Abiti agli aguzzini Credem legge così l'attività come giusto rigore secondo la propria coscienza grazie
Grazie al presidente Maci
Dovrà essere ora illustrata la relazione del gruppo Piemonte
Non so a chi spetti il compito
La relazione scaturisce dalla riflessione del gruppo interprofessionale di operatori penitenziari della Regione Piemonte
Emersa nell'ambito del seminario svolto presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino nell'autunno del novantuno troppo sì e nei successivi incontri i relatori degli incontri sono stati professore Neppi Modona professor Petrini è l'avvocato Guidetti Serra
Il gruppo ha preso spunto opera propria riflessione dal tema dell'incertezza della pena effetto dell'attuale sistema penale e delle conseguenze che tale incertezza provoca sul ruolo degli operatori penitenziari
Attualmente il tema dell'incertezza della pena è molto dibattuto anche a livello di opinione pubblica e spesso viene fatto oggetto di un'informazione confusa distorta e strumentale da parte dei mass media
In Italia permane il Codice Penale Rocco del trentuno caratterizzato dalla previsione di pene rigide e severe
Tale codice non è mai stato radicalmente rinnovato pur essendo mutato l'assetto costituzionale
Tuttavia la sua rigidità è stata mitigata soprattutto negli anni settanta epocali riforme democratiche da interventi legislativi relativi all'esecuzione modalità e durata della pena
La durezza del Codice penale da una parte e la flessibilità resa possibile dalle successive stanze legislative riformisti che dall'altra hanno dato luogo ad una crescente incertezza della pena
Di fatto la condanna erogata in sentenza e suscettibile di modifiche durante l'esecuzione a causa delle misure alternative o della liberazione anticipata
Al momento della sentenza definitiva né il giudice né il condannato nella società conoscono con certezza quale sarà la durata e la modalità dell'esecuzione della pena
A rendere ancora più incerta la pena contribuisce inoltre la discrezionalità dei tribunali di sorveglianza organi interamente competenti per quanto attiene la concessione dei benefici previsti dalla riforma penitenziaria
Discrezionalità che determina disomogeneità e discrepanze nell'applicazione della legge sul territorio nazionale
Nell'ambito della complessa prassi Borotra burocratica del tribunale di sorveglianza vengono coinvolti gli operatori penitenziari che dovrebbero fornire gli esiti dell'attività di osservazione trattamento condotta in équipe attraverso la relazione di sintesi
L'osservazione scientifica della personalità dovrebbe attraverso la conoscenza della persona e del suo contesto di appartenenza
Consentire l'individuazione di un percorso trattamentale che permetta la persona condannata il recupero Eolo all'elaborazione di una soddisfacente dimensione personale
Rispettosa anche delle norme sociali
Il percorso trattamentale non dovrebbe ovviamente calarsi sulla persona ma dovrebbe coinvolgerla come soggetto attivo ed essere costantemente verificato
La realizzazione di tale progetto operativo presupporrebbe disponibilità di strutture e di personale numericamente e professionalmente adeguato con la possibilità di avere un reale coordinamento al proprio interno ed interagire in maniera efficace con l'esterno
Tutte queste esigenze dal settantacinque anno in cui è stata varata la riforma ad oggi sono spesso entrato in conflitto con l'istanza auto conservativa e questo dirigistica del carcere
Di fatto l'elemento divenuto preminente rispetto al globale spirito dalla riforma e quello della premialità
Vale a dire il beneficio concesso non in quanto tappa di un processo di reinserimento sociale ma spesso come mera ricompensa di un buon comportamento carcerario
E chiaro come la possibilità di ottenere benefici sia stata via via strumentalizzata dall'istituzione impegnata in primo luogo a fare rispettare l'ordine e la disciplina in questo contesto anche il ruolo dell'operatore si è snaturato vedendo prevalere sempre più l'aspetto di controllo su quello più consono al suo essere operatore sociale e di relazione d'aiuto e di attivatore di risorse attualmente molti operatori lavoro ogni in istituto dalle dimensione spersonalizzare anti
E caratterizzati dalla carenza di una circolarità delle informazioni e dove di fatto viene disincentivati lavoro d'équipe è resa inevitabile la frammentazione degli interventi tale situazione vanificare il tempo l'attività e l'impegno dell'operatore che si trova a lavorare in modo isolato e scoordinato senza alcuna verifica
Le considerevoli difficoltà ad attuare un lavoro soddisfacente con lei per la persona detenuta vengono ulteriormente amplificata e quando il tribunale di sorveglianza chiede legittimamente che gli siano forniti
Udire fondati elementi rispetto al detenuto per una valutazione in merito all'opportunità o meno di concessione di misure alternative
E quando questo si verifica con assiduità e per quasi tutti i casi come accade per esempio presso le Vallette di Torino questa attività di consulenza nei confronti del tribunale diventa l'occupazione primaria degli operatori
Diventa un attività insoddisfacente perché quasi sempre carente di quello spessore dato dall'avere costruito ipotesi
Di percorso con il detenuto come si accennava sopra e quindi tutto viene spesso svilito a mera prassi burocratica
Tuttavia a questo proposito un interrogativo ricorrente nel corso del seminario e delle riflessioni che l'hanno preceduto e seguito è relativo alla fattibilità e attendibilità dell'osservazione della personalità soprattutto in quanto scientifica
Anche qualora ci fossero le condizioni ottimali per attuarla
La riflessione sull'esperienza di quindici anni di vita della riforma porterebbe almeno alcuni di noi As mitizzare relativizzare
Molto il contributo che tale osservazione può fornire alla magistratura
Proprio in quanto non si può dire né prevedere nulla con certezza
Né tanto meno si vuole cercare di penetrare in qualche modo nella mente e nell'anima delle persone così come dice la circolare del data del sette due novantadue violando ogni forma di rispetto
Se viene meno l'utilità e il valore dell'attività di osservazione che così concepita ed attuata anche contribuito a dare luogo al conflitto di ruolo dell'operatore penitenziario
Quest'ultimo potrebbe ridisegnare un ruolo che riterrebbe senso al suo essere originariamente operatore sociale e da qui ci sono le proposte che il gruppo ha ha fatto proprie
La riflessione attuata nel corso del seminario ci ha portato ad individuare proposte a vari livelli nel tentativo di restituire significato al nostro ruolo pur nella consapevolezza di non riuscire a sciogliere facilmente i nodi problematici
è parsa impellente prioritario l'approvazione di un nuovo Codice Penale adeguato recente Codice di procedura penale e al contesto socio politico culturale è mutato nel tempo
Un'ipotesi che ha provocato dibattito nel seminario e quella derivante da alcune sollecitazioni provenienti dal professor Neppi Modona e che contempla le misure alternative non più come benefici bensì come bene principali
Eravate dal giudice di cognizione per reati di non grave allarme sociale e là dove
Esistono condizioni che lasciano presupporre un buon andamento delle stesse
In tal caso la valutazione per ammettere una persona la fruizione di misure alternative
Sarebbe sganciata dagli esiti dell'osservazione condotto dagli operatori penitenziari come effetto immediato si prevede prevederebbe accanto al recupero di un maggiore livello di certezza della pena una diminuzione della popolazione carceraria gli operatori secondo per le ipotesi potrebbero impegnarsi nel trattamento delle categorie di detenuti che comunque prevedono in carcere per la gravità del reato per la pericolosità sociale o per la mancanza di risorse personali e sociali
Che rendano possibile la fruizione della misura alternativa
Agli operatori potrebbe essere richieste fornita una particolare specializzazione per affrontare le problematiche connesse alle varie tipologie di reclusi
Nel corso del dibattito tale ipotesi ha suscitato alcune perplessità
Perché collegando la concessione delle misure alternative in sede di cognizione all'esistente all'esistenza di risorse risulta che in carcere dovrebbero permanere oltre ai responsabili dei reati più gravi categorie particolarmente fragili quali extracomunitari e tossicodipendenti
Rimane inoltre il dubbio che si possa addivenire ad una consistente diminuzione della popolazione carceraria se si considera proprio l'attuale emergenza numerica dei detenuti extracomunitari e tossicodipendenti nonché l'effetto della recidiva
Allora ci si può chiedere il carcere dovrebbe essere in grado di trasformarsi in erogatore di servizi per fornire alle categorie più deboli il supporto di cui necessitano al fine di un reinserimento
Tale eventualità risulta antitetica la filosofia che sottende leggi la professionalità di molti operatori i quali non concepiscono la soluzione delle contraddizioni sociali in una realtà totalizzante qual è il carcere
Separata dal contesto che han contribuito all'insorgere della devianza
Ecco allora l'opportunità e l'utilità di restituire al contesto sociale e le responsabilità
E le competenze in materia di prevenzione e cura del disagio che spesso sottende la devianza
L'équipe penitenziaria quindi potrebbe vedere significativa la sua presenza in una rete di servizi integrati a livello territoriale mettendo in atto interventi presso le agenzie educative quali la scuola e le associazioni gruppi pari eccetera presso le risorse lavorative già esistenti o da attivare
Presso gli enti locali per sollecitare il loro operato inerenti alle fasce più deboli della popolazione fasce di cui fanno spesso parte i detenuti presso i centri di ricerca e studio le università eccetera
Affinché con il loro contributo scientifico la rielaborazione la verifica dell'esperienza di lavoro possa incentivare proposte di progettualità politica globale
Gli enti territoriali ai sensi del DPR seicentosedici del settantasette hanno il compito di occuparsi dell'assistenza alle famiglie dei detenuti e di quelle e di quella post penitenziaria
Oltre ad essere chiamati dall'ordinamento penitenziario negli articoli diciassette diciannove a cogestire alcuni elementi del trattamento entrammo orario
Nella realtà però molto raramente si realizza una stretta collaborazione tra istituzione penitenziaria e territorio per molteplici cause tra cui anche la carenza di leggi che obblighino secondo chiarite Tani l'ente locale ad interessarsi delle problematiche inerenti alla devianza da un lato e dall'altro la la resistenza dell'istituzione carceraria a modificarsi per raccogliere istanze provenienti dall'esterno
Lo scollamento tra l'istituzione e la comunità esternare rischia di rendere riduttivo il trattamento in quanto a quello che viene attuato all'interno pare non poter avere nessuno sbocco all'esterno
La stessa partecipazione alle attività viene spesso lenta anche da parte dell'istituzione all'interno di una logica premiale piuttosto che vista come una possibile utilizzazione da parte del detenuto delle opportunità offerte la strumentalizzazione reciproca sembra essere una regola attuale nel sistema penitenziario
Inoltre la separatezza tra carcere comunità esterna contribuisce a far sì che gli operatori vengono facilmente coinvolti in una prassi routinarie burocratica piuttosto che in un sistema tiratore di risorse l'équipe di operatori invece potrebbe divenire un ponte tra il detenuto e le realtà esterne per riattivare o aprire diversi canali di comunicazione
Opportunità creative e nuove nel tentativo di innescare un circolo virtuoso il luogo del già sperimentato un circolo vizioso
Pertanto si è ipotizzato che la dipendenza gerarchica e funzionale degli stessi operatori dall'ente locale potrebbe fornire loro una maggiore autonomia e mobilità
Funzionali e la flessibilità necessaria al loro ruolo professionale
Si sottolinea il fatto che il rapporto di lavoro degli operatori penitenziari e anomalo in quanto dipendenti dall'istituzione in carcere di sua natura autoritaria gerarchica che demanda loro il controllo
Fermo restando che l'esecuzione penale e di competenza dello Stato il collocamento decentrato degli operatori che si dovrebbero occupare dell'integrazione sociale sì si dovrebbe più nell'ambito dell'offerta dei servizi
Un'altra proposta emersa è stata quella del muso più esteso da parte dei giudici dell'applicazione delle pene sostitutive già previste ad esempio dalla legge sei otto nove dell'ottantuno
Sulle modifiche al sistema penale si è inoltre la spiccata la depenalizzazione dei reati più lievi per cui la pena detentiva
Oltre a non essere adeguata l'entità del fatto deviante esempio guida senza patente missione di assegni a vuoto e altro accresce il problema del sovraffollamento è causato solo danni alla persona ristretta in quanto il carcere rimane sostanzialmente istituzione violento e diseducativo diseducativa
Ad un altro livello dal confronto tra gli operatori è emersa la difficoltà ad operare in una struttura molto vasta e spersonalizzare Ute quale può essere la Ca'circondariale di Torino mentre risulta dalle esperienze di altri operatori per esempio pretori della casa circondariale di Alessandria di Vercelli di Asti
Che è un carcere di dimensioni più ristrette offre opportunità migliori di lavoro
In particolare poiché in una struttura di contenute dimensioni la comunicazione sia orizzontale che verticale e più facilmente attuabile le sinergie degli operatori possono collaborare meglio ad un concreto progetto
Inoltre è un contesto meno spersonalizzare ante favorisce all'interno dell'istituto contatti più umani immediati e gratificanti tra le varie figure presenti operatori custodia detenuti è una maggiore facilità di raccordo con il territorio
Il dibattito finale ha lasciato aperti molti altri interrogativi circa le attuali tendenze legislative
Che interagiscono con l'ordinamento penitenziario il testo unico sulla legge sulla droga la la tre nove cinque del novanta la riforma della polizia penitenziaria
E la modifica la concessione delle misure alternative e cioè la legge duecentotré del novantuno in quanto per la complessità delle situazioni risulta difficile prevedere soluzioni immediate e sviluppi positivi
Abbiamo coscienza di avere comunque fatto un'esperienza preziosa per le sollecitazioni ricevute nel corso del seminario dei conduttori che si sono succeduti
E per il confronto scaturito tra i partecipanti
Pur tratta
Data l'ora a cui siamo arrivati
Vi comunico un
Mutamento di programma che sarà il seguente
Questa mattina vi saranno ancora le relazioni del gruppo toscano del gruppo veneto che mi auguro se possibile siano indicate per i punti fondamentali
Nel pomeriggio alle quindici dopo l'intervallo vi saranno le relazioni già previste del professor Cancrini del professor Mosconi
Qui c'era quindi la presentazione della ricerca e in relazione agli impedimenti di alcuni dei partecipanti la tavola rotonda
Ed anche per dare spazio al dibattito
Al posto dalla tavola rotonda vi saranno interventi già programmati cioè alcuni dei partecipanti alla tavola rotonda e poi gli interventi liberi di coloro che vorranno farlo quindi per ora termineremo con le due relazioni del gruppo toscana del gruppo veneto
Da tale data pronto
Dunque non è facile purtroppo sintetizzare una sintesi che già super sintetica nel senso che già difficile riuscire ad organizzare i contenuti di ben dieci incontri seminariali si sono trattenuti a Pisa presso il Dipartimento di Scienze sociali
Coordinati dal professor Piero Paoli chi e dal dottor Renzo Pizzo con con qualche battuta questa impossibile però siccome per fortuna
Lascia l'informazione è circolata particolarmente attraverso la diffusione delle tesi
No delle diedi alcune tesi per un manifesto che è stato inviato di re in quasi tutta Italia no e siccome il gruppo seminale toscano a quei contenuti ecco gli elaborati per fatti propri e qui rinuncerò alleggerisco che già in cartellina
La relazione sintetica nostra però mi preme e molto per i loro valori
No per il loro valore politico no ecco almeno alcuni punti evidenziarli alcuni punti che sono Dandini centrali per il nostro lavoro soprattutto perché fanno luce o tentano di fare luce sul conflitto di ruolo che viviamo e sono delle novità per così dire mi si consenta rispetto alle cose già dette e integrano in qualche modo il il già detto
Soprattutto alla relazione lombarda che e così esteticamente riesce la è riuscita ad abbracciare tutte le problematiche no relative alla conflittualità all'ambiguità del nostro ruolo no operativo purtroppo noi stiamo vivendo come voi capirete nuovi temi sulla nostra pelle ancora una volta stiamo vivendo lo strapotere e di un'amministrazione poi iniziare che non c'ha concesso la possibilità con il congedo straordinario di far confluire qui gli operatori per discutere tranquillamente con serenità almeno in tre giornate
Perché lager le gli oratori gli stessi che hanno preceduto insomma lo confermano tutto questo andava detto con maggiore calma come Julie servita con maggiore approfondimento ma non fa nulla perché tutto sommato la vittoria c'è stata e la vostra presenza qui la testimonia
Passo subiti meramente i punti diciamo
Dunque i punti che secondo noi sono stati importanza ai seguenti sulla crisi dell'attuale modello di équipe l'osservazione che è stata fatta risalire ai pregiudizi Ezio logistici della cultura del legislatore e di gran parte degli operatori e alla rigidità gerarchica della stessa organizzazione dell'équipe
La riflessione ha indotto a ritenere che contemporaneamente alla copertura degli organici si impone una ridefinizione del funzionamento del gruppo d'osservazione secondo modelli epistemologia e le scienze psico sociali
Dell'istituzione
Quale strumento di crescita e di autocorrezione del lavoro di gruppo dell'attività di supervisione da parte di esperti psicologi relazionale
Ma soprattutto si è ipotizzato che per trasformare l'attuale organigramma statico improduttivo in un organismo creativo che promuova una nuova razionalità interdisciplinare sono parole di veleno
E diventi momento dinamico di comprensione articolata dicasi programmazione verifica degli interventi sia necessario introdurli una vera effettiva dialettica
Tra sotto sistema carcerario e sottosistemi territoriali ponendo gli operatori sociali carcerari alle dipendenze delle regioni
Accanto a ciò occorre ripensare completamente il lavoro di programmazione studio del caso moltiplicando i poli di attività al di là del concetto classico di équipe perché sia l'équipe sia la gerarchia regolativa che la struttura sono attualmente alle prese con gli alti livelli di disfunzionalità che producono in un ambiente operativo Complesso articolato da una bruttura Rita di soggetti senza più confini istituzionali l'équipe o è semplicemente impraticabile
Oppure quando e dove tenta di riproporsi diventa sistematicamente un luogo di sottrazione di creatività di competenze e di professionalità
E ciò appunto anche perché il criterio gerarchico fisso lineare dall'alto in basso non riesce più ad affermarsi
Nessun professionista sia pure specializzato ed accademico riesce a proporsi come il più esperto in senso funzionale rispetto al moltiplicarsi delle localizzazioni operative
E inevitabile quindi sostiene De Leo prendere atto e consapevolezza del fatto che i criteri di regolazione del lavoro interdisciplinare
Si stanno decisamente spostando da una gerarchia di professionalità in senso statico verso una gerarchia di funzionalità rispetto al servizio e all'operatore che attuano l'intervento
Naturalmente e lo ribadisco il presupposto per un discorso del genere e proprio lo sganciamento di giocatori sociali penitenziari non soltanto dalla premialità ed ai meccanismi Guidi o veniali ma anche dalla stessa Amministrazione penitenziaria
Altrimenti tutto è un gioco di tutte un circolo vizioso Tone circolo vizioso
In tema di formazione ecco un tema molto delicato che lo stesso di leggerlo perché nove in tema di formazione sia in seno alla specifica giornata seminariale sia nelle sedute successive
Dopo aver dialetti Zac il problema con il contributo di due funzionari dello Sco di del personale civile intervenuti il diciassette aprile nel novantuno si è in sì Attali ingiustificata carenza di risorse finanziarie organizzative destinate dal livello politico governativo alle attività formative
Attività che per la loro fondamentali incidenza sulla qualità costituzionale della vita organizzativa carceraria dovrebbero essere prioritariamente i adeguatamente supportate
Si è rilevato che permane a livello normativo vedi ritirare i gesti di formaggi del corpo di voce degli anziani anche per l'organizzazione delle scuole ed istituti di formazione l'impianto burocratico piramidale classico
Infatti per un verso sono previste
Organizzativi
La norma finisce per rinforzare il potere discrezionale dell'amministrazione in un campo così rilevante dove invece sarebbe dovuta garantire per legge la presenza delle figure professionali più valide tali quali quelle gli analisti della formazione spetti in Psicologia sociale inteso perché dell'organizzazione e dovrebbe ed una gestione collegiale sulla base di consigli direttivi sì ha ravvisato che il previsto dualismo formativo traspone per il personale civile della polizia penitenziaria dipendenti persino nella scelta di merito di programmi docenti da una commissione centrale paritetica l'Istituto Superiore di Studi penitenziari destinato alla sola ed esclusiva formazione dei quadri direttivi e svincolato da controlli gli organismi superiori
Può creare alla base un inevitabile insanabile classicistica strutturazione la stilistica dei due culture organizzative con tutti i riflessi negativi per il clima istituzionale un'accentuazione più fortemente disciplinare della cultura degli operatori
Che seppure soffermati su un altro effetto perverso del sistema punitivo premiale
Finora ancora inesplorato e cioè una notevole preoccupante diminuzione delle attività di controllo delle condizioni di vita nelle carceri italiane da parte dei magistrati di sorveglianza tutti presi come sono dal mare cartaceo delle pratiche premiali
Un problema che purtroppo riguardante le forze politiche parlamentari territoriali così poco presenti nelle loro visite per lo più formali negli istituti penitenziari a tal proposito si è lanciata l'idea di elaborare una statistica istituto per istituto delle visite ai detenuti agli istituti da parte dei politici
In successivi incontri avvenuti nel corso di quest'anno si è registrata sul terreno neo disciplinare il tentativo di introdurre contra legem gli ispettori del Corpo di Polizia Penitenziaria niente di meno che diconsi indisciplina degli istituti non badando neppure alle minime regole del garantismo giuridico in ambito penale come dire che la polizia di Stato può essere ammessa rivestire una funzione giudicante i processi contro le persone che resta io vado a Sky infine esprimerle solidarietà ai colleghi e agli atti seminari ai quali l'amministrazione penitenziaria non ha inteso concede il congedo straordinario per partecipare di auspicando che in futuro si possa vincere la battaglia per la libertà di formazione con l'aiuto anche delle forze culturali politiche sindacali democratiche qui così autorevolmente rappresentato
La relazione del gruppo veneto
Allora io cercherò di essere molto veloce vista l'ora
Dunque l'obiettivo della nostra ricerca è stato quello di individuare quale immagine gli operatori
Quale immagine di operatore penitenziario e viene delineato dalle circolari dell'amministrazione e in particolare verificando quali spazi di responsabilità viene assegnato agli operatori quale autonomia e quale valorizzazione delle loro professionalità il ruolo prevalente che viene assegnato agli operatori stessi
Queste in una prospettiva storica che partendo dal settantacinque arrivando ad oggi siamo fermati alle circolari del novantuno definisse l'eventuale produzione del ruolo e delle attribuzioni degli operatori abbiamo preso in considerazione gli educatori e gli assistenti sociali come figure professionali inserite a pieno titolo nell'amministrazione penitenziaria
L'elemento di più immediata evidenza e che il contenuto il tono delle circolari andato modificandosi nel tempo e ciò ci sembra e in questo ci sembra che la legge Gozzini abbia dato il via a un'impostazione del tutto diverso dal precedente
Infatti fino al mille novecentottantasei le circolari rivolte al servizio sociale accentuava nel ruolo di aiuto e di assistenza propri della professione ad esempio in tema di assistenza deliberandi dimessi di coordinamento con i servizi territoriali di stimola il mantenimento dei rapporti tra i detenuti e l'ambiente esterno
Così per l'educatori veniva sottolineato il ruolo educativo di animazione promozione culturale e umana
In una circolare del settantanove si parla di un educatore dell'educatore come di un operatore interamente dedicato alla cura dei problemi individuali e di gruppo che i soggetti presenza no
E questo adesso ci sembra una cosa del tutto
Dimenticata ormai quasi la legge Gozzini introdotto nel carcere il criterio della premialità sul quale si fonda tutto il sistema della concessione dei benefici e che ha permeato di sé tutta la vita all'interno degli istituti Veneto modificare anche il ruolo degli operatori del trattamento
La tensione di questi si è dovuta progressivamente spostare da compiti propri di aiuto e sostegno e rieducazione a un'attività di continua valutazione dei soggetti da fornire alla magistratura di sorveglianza
Cioè snaturata la relazione tra detenuti operatori del trattamento facendo sì che nasce sono nei primi atteggiamenti strumentali manipolatori indotti dall'insistenza
Un riscontro quanta teneri deliziato si trova nelle circolari successive la legge Gozzini che al di là dell'enfasi che spesso le caratterizzante non si interessano più se non marginalmente di dare indicazioni rispetto all'attività di aiuto sostegno promozione umana e sociale
Il compito di fornire informazioni ed elementi di valutazione la magistratura di sorveglianza diventa attività obbligatorie prioritaria degli operatori penitenziari tale da sottrarre spazio a tutti gli altri compiti e mansioni che per legge rivestano uguale rilevanza
Ad esempio la cura del rapporto interpersonale con i detenuti viene fortemente compromessa e con essa la gestione di quasi tutte le attività trattamentali
Sulla strada che porta gli operatori ad assumere sempre più manifestamente funzioni di controllo ci sembra che l'hanno novanta segna una tappa fondamentale in quanto porta con sé cui nome innovazioni normative di vasta portata
Destinate introdurre grosse modificazioni nell'universo penitenziario
E a porre in discussione con forza il ruolo degli operatori ci si riferisce alla legge trecentonovantacinque alla centosessantadue e aria dei decreti contro riformisti si del maggio del novantuno
In questo quadro è particolarmente interessante la circolare che nel luglio novanta fornisce indicazioni sull'interpretazione applicazione della legge sei sei tre integrando in parte modificando precedenti circolare sullo stesso argomento tale circolare sembra decisamente influenzata da un lato dalla richiesta proveniente da parte di alcune fasce dell'opinione pubblica di limitare l'applicazione della legge Gozzini e dall'altro dà l'opportunità di intervenire a tutela e sostegno degli operatori penitenziari
In particolare degli operatori dell'équipe dopo l'assassinio di marmi le i ripetuti episodi di minacce nel cogliere l'attimo istanza la circolare dà un'interpretazione dei presupposti per la concessione dei benefici di legge
Che appare difforme da quanto espressamente previsto dalla normativa afferma infatti che tali presupposti sono il giudizio favorevole sul comportamento per scarcerare del condannato
E l'assenza di pericolosità del soggetto
La legge penitenziaria ritiene questi presupposti per la concessione dei permessi premio e non anche delle misure alternative per l'ammissione alle quali da tenere in considerazione piuttosto la loro efficacia ai fini del reinserimento sociale della rieducazione
La circolare offre quindi una chiara lettura di come criterio del della premialità sia stata estesa ad ambiti cavallo contemplavano esplicitamente tale ottica a tutela degli operatori sociali si afferma che la valutazione della pericolosità non è loro compito aggiungendo altre sia il divieto di esprimere indicazioni sull'opportunità o meno che la magistratura concede il beneficio richiesta
Sulla pericolosità sociale sono chiamati ad esprimersi Carabinieri Polizia di Stato Guardia di Finanza mentre all'équipe spetta dare un giudizio sul comportamento carcerario del condannato
Gli operatori vengono così in qualche modo tutelati viene sottratta loro la competenza che essi non hanno mai sentita propria
Allo stesso tempo però in questa fase in cui tutta l'attenzione sembra concentrarsi sull'aspetto la pericolosità sociale gli operatori sono destinati a perdere sempre più potere e a non essere più referente privilegiato dalla magistratura di sorveglianza
Venendo ad assumere invece le forze di polizia un ruolo determinante nella concessione dei benefici in particolare il decreto del maggio novantuno stabilisce che la magistratura di sorveglianza per concedere i benefici ai condannati per alcuni reati deve acquisire informazioni dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica
Onde verificare l'esistenza o meno di collegamenti con la criminalità organizzata eversiva in questi casi l'eventuale ipotesi programmi di reinserimento proposti dall'équipe e concordati con il detenuto non hanno alcuna possibilità di realizzazione
Qualora il parere del Comitato sia negativo la circolare cui si fa riferimento a media mandare la valutazione sulla pericolosità sociale a Carabinieri Polizia di Stato Guardia di Finanza ribadisce la necessità che l'amministrazione penitenziaria
La magistratura di sorveglianza delle forze di polizia siano unite nel fine comune di combattere la criminalità anche recuperando la società civile criminali che si ravvedano
Tale richiamo alla collaborazione ribadita anche successivamente rientra nel nuovo indirizzo di politica penitenziaria che si viene delineando il giudizio favorevole sul comportamento carcerario del detenuto che gli operatori dell'équipe devono esprimere deve fondarsi sulla certezza della sua sincera revisione critica dell'episodio o dell'episodio in generale del proprio passato criminali
La sua sincera volontà di partecipare all'opera di rieducazione dire inserirsi nella società civile accettando nella legalità i valori e dunque questa sincera volontà di revisione critica di partecipazione all'opera di rieducazione di reinserimento devono risultare con certezza con tanta maggiore certezza quanto più gravi sono i delitti per i quali soggetti è stato condannato
E devono risultare non invia negativa media positive concreta attraversi complessivo comportamento penitenziario del soggetto
Appare quanto mai difficile in questi termini operare valutazioni anche anzi impossibile in considerazione dell'evanescente materia sulla quale si è chiamati a certificare
Va be e passare direttamente alle conclusioni di stasera
Resta siano senza
Allora in corrispondenza con le tendenze contro riformisti chinato e con lo spostamento dell'attenzione sulla pericolosità sociale anziché sulle istanze di rieducazione e di socializzazione il ruolo degli operatori penitenziari viene vietato sempre più verso funzioni di controllo
La premialità che sta alla base del regime penitenziario che la concessione dei benefici ha di fatto snaturato il rapporto con i detenuti e limitato sempre più il ruolo degli operatori è quello di fornire valutazioni sul comportamento sulla personalità sulle aspirazioni sulle intenzioni
Esso ravvedimento dei soggetti
Gli operatori si sono trovati così espropriati dei compiti più tipici della loro professionalità allo stesso tempo gli istituti sono andati riempiendosi di soggetti deboli portatori di grossi disagi
Tossicodipendenti extracomunitari persone con problemi psichiatrici sieropositivi ciò sembra confermi la tendenza in atto nella società ad espellere i soggetti più emarginati relegando nell'interno del circuito penitenziario
Anche in tale ambito queste persone continuano ad essere degli esclusi perché non sono in grado di mantenere la condotta regolare requisito necessario per la concessione di qualsiasi beneficio di legge e perché quasi sempre non hanno nella loro realtà esterne supporti necessari alla formulazione di ipotesi alternative la detenzione
In una situazione come quella di fatto si è delineata si auspica che gli operatori penitenziari si è data la possibilità di operare nell'ambito delle proprie specifiche professionalità la direzione di interventi reali di pedagogici di sostegno e di aiuto
Allora i lavori proseguiranno alle quindici in punto
Detto l'annuncio dato prima un attimo di attenzione per favore
Dunque siccome
Vorremmo lasciare più spazio possibile per gli interventi
Chi desidera intervenire è pregato di iscriversi al tavolo della segreteria in modo che i no alla continuano i lavori
Le relazioni che erano ancora da tenere
Sono quella del professor Cancrini e quella del professor Mosconi il professor Cancrini non può essere presente
Noi ringraziamo il professor Cancrini del contributo scritto che ha dato ringraziamo anche la dottoressa Cesara Anna che era venuta appositamente per darne lettura
Ma proprio allo scopo di consentire il maggior numero possibile di interventi rinviamo per relazione del professor Cancrini alla lettura del testo scritto mentre chiedo la cortesia professor Mosconi di svolgere la sua relazione
Se
Il mio discorso sarebbe abbastanza Complesso che rinvia alla lettura della relazione che agli atti figura come anonima ma sette quella è il contesto generale da cui traggo alcune alcuni spunti alcuni riferimenti per il mio discorso
Sul ruolo e l'identità degli operatori e vorrei senza volere senza approfondire Adriana intrattenermi eccessivamente sul tema della critica alla funzione rieducativa della pena
Aggiungere qualche elemento di approfondimento di questa critica le cercando di mettere in luce alcuni paradossi che caratterizzano il concetto di trattamento
Già Massimo Pavarini in altra sede ha messo in luce come e qui il concetto di trattamento sia associato a una sostanziale fraintendimento storico
Che s'
In pratica a ha inteso il trattamento come forma di intervento rieducativo quando originariamente questa categoria si riferiva invece all'organizzazione disciplinare dell'istituzione carceraria
E questa questa sovrapposizione chiaramente
Riscontrabile nella lettera stessa degli articoli della riforma del settantacinque del Regolamento
In cui appunto la disciplina del carcere viene individuata in modo abbastanza ambiguo come una delle condizioni essenziali per l'attuazione del trattamento
Quello che io qui vorrei sottolineare e come sia sostanzialmente impossibile
Parlare di trattamento sul presupposto di una ricostruzione lineare terrà del messo del rapporto che dovrebbe collegare l'esperienza del soggetto perché se ne parla in questi termini il suo comportamento prima del carcere che il suo comportamento durante la pena
C'è sostanzialmente una cesura una impossibilità di ricostruire questi nessi di entrare a fondo nell'articolazione degli elementi dei motivi dei passaggi delle esperienze che collegano questi momenti che e gravemente pregiudicata anche dalle funzioni stesse che ci si aspetta dall'attuazione del trattamento di fatto cioè una regolarità ricomposta in linea di principio come meta da raggiungere che necessariamente Wafa alzare
La la possibilità di analizzare in modo articolato e approfondito tutto ciò che all'interno dei passaggi precedenti che ritengo questo sostanzialmente non superabile perché il tipo di giudizio che va a riferirsi al soggetto recluso
Nella in occasione del giudizio di merito che porta alla sua condanna
è un tipo di giudizio che sostanzialmente incentrato sulla rottura della norma in altre parole la rottura della norma è una riferimento analitico di ciò che complessivamente soggetto è che l'OPA a delineare secondo uno stereotipo negativo cioè di soggetto criminale che va necessariamente ad esserlo deformare la ricomposizione degli altri elementi che dovrebbero condurre all'analisi effettiva come il pretende la legge occhietti scientifica della sua soggettività della sua personalità
E nel momento in cui l'appiattimento che è stato determinato da questa rotta rottura è inevitabilmente riflesso poi dall'applicazione della sanzione della reclusione questa piazza appiattimento eh
Sostanzialmente radicalizzato e cari catturato dalla dalla dalle spetta la rigidità dell'esperienza
Detentiva ecco allora qual è il paradosso che nel momento in cui siamo all'interno di un processo di stigmatizzazione sociale che produce lui stesso
Questa deformazione questa stereo tipizzazione ciò che dovrebbe condurre a superare questa questo iter negativo questo processo negativo di stigmatizzazione
è ciò che dopo che lo produce sostanzialmente cioè all'interno del è all'interno della stessa pena cioè all'interno dell'iter deformante della soggettività perfetto dell'attribuzione di uno stereotipo
Che dovrebbe Merton dovrebbero emergere le risorse i mezzi e gli strumenti per superare ciò che las la pena stessa
Nella procede l'iter di deformazione che appena richiamato fa produrre
E una secondo aspetto che mi sembra sinceramente
Paradossale
Tutto intorno al discorso della regolarità
Perché se di fatto l'applicazione delle misure delle irregolarità del comportamento
La applicazione delle misure è accomunata in fondo dalla individuazione di questo presupposto cioè della necessità che un soggetto si adegui in qualche modo alla alla no alle norme interni all'istituzione si possono poi fare molte articolazioni questo discorso pensare che possano sandali dati diversi atteggiamenti e diversi livelli che hanno che fare con la sincerità sostanziale
Dell'atteggiamento della persona però tutto ruota in fondo attorno a un unico dato oggettivamente constatabile forse l'unico dato oggettivamente constatabile cioè la corrispondenza o meno del comportamento alle regole istituzionali
Questo dato che è l'unico dato oggettivo può andare variamente ricostruito mai nello spazio di questa ricostruzione all'all'interno della quale il sapere criminologico psicologico sociologico
Dei vari tecnici che si occupano di questo giudizio di questa analisi
Può liberamente come è stato detto stamattina a a ruota libera individuare pari possibili modelli di maturazione di avvenuta maturazione della personalità
Oddio avvenuto ravvedimento e via dicendo ripeto nasconde questo paradosso cioè se la regolarità e una una dato che si pone in continuità con i tratti originari della persona è difficile capire questa persona che se questa viene colta come presupposto di una venuto di una venuta capacità di risocializzazione di un venir meno
Della pericolosità non si vede quale continuità esista tra una persona che è stata giudicata come deviante è una persona che di punto in bianco in una situazione estrema qual è quella del carcere
Supera questo suo status questa sua propensione che la legge stessa vorrebbe come originaria OCSE invece è vero che la la l'atteggiamento la Psicologia la personalità del soggetto ha dei tratti di pericolosità e di devianza allora non ci si può aspettare la regolarità del comportamento in carcere
Non si può pensare che il carcere sia tale da rimediare profondamente a questi strati tratti originari
Questo questo se e queste due continuità non sono date significa semplicemente che c'è un gioco di ridefinizione in gioco Ritual cistico un gioco gioco di convenzioni implicite ma che non possono essere esplicitate analizzate all'atto dell'osservazione
Credo che alla radice di queste tratti paradossali di queste sfasature logiche che riguardano il trattamento ci stiamo ambiguità di fondo che infonde quella che connette l'idea dell'individualizzazione del trattamento all'idea della carattere eziologico
Della perpetrati dei fattori Crimi perché criminogeni nell'esperienza del soggetto
Ovvero sia in fondo quando si parla di individualizzazione del trattamento si ha in mente come del resto la la legge stessa dice la presenza nel termine la personalità nell'esperienza del soggetto di tratti particolari
Che orientano determinano in vario modo la sua condotta in senso negativo
Ma finché questo nesso viene mantenuto in piedi questo nesso c'è una convinzione attorno alla fondatezza di questo nesso
Ecco poiché nella misura in cui non sia in grado né di verificare e di analizzare nei tempi di intervenire a questo livello
Questo messo di ambiguità che non fa fare al criminologo legislatore una scelta precisa in termini di modelli criminologi da adottare
Sostiene poi delle forme di del tutto ideologiche
Di applicazione della pena dove sotto la parvenza della il carattere trattamentale dell'intervento
L'unica ragione che di fatto regge al di là dell'ideologia è quella della solidità del dell'istituzione e della disciplina della regolarità del comportamento interno
Dietro in altre parole un assunto ambigue non dimostrato è facile poi costruire a livello formale di immagine di teoria una assunto teorico che a sua volta cioè o meglio una funzionalità pratica che si regge su un una rappresentazione puramente ideologica e simbolica e cioè la capacità del carcere in qualche modo di rieducare
Io credo che al di là del fatto che ormai è acquisita la critica alla funzione rieducativa del carcere e che ci e ci sono delle decise perplessità sulla fondatezza e sulla positività della categoria del la metodologia del trattamento questi nodi fondamentali che qui non posso che ricordare per brevi cenni
Per esigenze se di tempo vadano scelte tenuti presenti datano messi a fuoco sciolti sul piano delle opzioni dei modelli criminologi cit sul piano del del d'uso corretto picciotti scientifico e di ciò che è teorico altro paradosso che mi sembra sostanzialmente presente e nel rapporto tra ciò che premio e ciò che trattamento in altre parole se io prendo io in altre parole ritengo che il soggetto si attivi responsabilmente per raggiungere un premio ma se parlo di trattamento invece intendo presente nel soggetto dei tratti pesantemente condizionanti e negativi e e quindi delle difficoltà reali di evoluzione della sua soggettività time dopo rendono invece più una persona come oggetto passivo di un intervento programmato e anche questa mi pare una sfasatura teorica non indifferente
Il passò toccare un altro punto di di della relazione contenuta agli atti saltando una serie di questioni che riguardano nella specificità ruolo per educatore dell'assistente sociale
E che mi sembra in in fondo aggrovigliarsi cioè essere
Sintetizzabile attorno a un conflitto profondo che caratterizza la fisionomia e l'esperienza dell'educatore oggi
Un conflitto che relaziona nella sua esperienza l'esigenza di comporre la difesa della sua identità
Dall'istituzione
E la il bisogno di non venire travolto dalle dinamiche istituzionali cioè di avere una uno spazio di sopravvivenza accettabile cioè in altre parole di armonizzare il bisogno di una propria identità positiva in cui si sente valorizzato sul sul piano della sua professionalità o sul piano delle possibili conseguenze del suo intervento
E con il fatto di non restare schiacciato di non restare travolto da una assieme ti dal concorre una serie di serie di fattori negativi di processi in volitivi che rischiano di limitarne totalmente e ti aggravarle peraltro la possibilità di intervenire
Ecco e credo che questo sia un equilibrio difficilissimo da costruire da ricostruire nell'esperienza di ogni operatore perché sostanzialmente perché nella realtà che si è prodotta oggi
Aleggiano delle profonde tensioni tra le aspettative tra aree di aspettative che si sviluppano verso la figura dell'operatore non tanto e non solo ma ormai è stata messa
Credo fino in fondo a fuoco la contraddizione tra le funzioni di controllo che le funzioni di aiuto quanto piuttosto sul fatto che da un lato la figura delle dell'operatore è in enfatizzata cioè è inutile nascondersi il fatto che la premialità conferito di fatto allora all'operatore al di là del la mole di impegni o di incombenze più o meno burocratiche rituali le varie procedure vanno ad addossare agli un uno status una a una valorizzazione delle sue possibili competenze una richiesta di attivazione di competenze e di aspettative che sostanzialmente sviluppano un suo atteggiamento
Potrebbero sviluppare un suo atteggiamento di autostima positivo cioè si ufficialmente programmaticamente almeno in una prima fase la legge Gozzini a rivelato attribuito alle alla all'operatore delle aspettative sicuramente più estese e chiusure le date rispetto a quanto sì poteva definire in precedenza ma questa questo versante positivo che e poi si traduce anche in una richiesta di intervento molto disteso in molte occasioni in una maggiore capacità di essere c'è una maggiore richiesta di essere a confronto e di analizzare la soggettività dei dei reclusi una
Richiesta di il rapporto più continuo con la magistratura una partecipazione più diretta all'organizzazione delle attività del trattamento interno
Una presenza più sistematica alla momento in cui si deve trans contrarre le fila di ciò che la soggettività e la d'esperienza detentiva del recluso e via dicendo cioè tutti questi elementi vanno pesantemente a scontrarsi con dei limiti che dal punto di vista strutturale
Si rivelano sempre più rigidi in nella sostanza cioè ripetuto l'operatore eh
Proprio perché soverchi atto da questa serie di incombenze sacrificato gli spazi di azione sempre più ristretti più facilmente disconoscimenti le e e disattenti bile più più sottoposto a controlli burocratici
Più soggetto Atelli aspettative da parte dei detenuti che diventano tanto più pressanti quanto più quello il tipo di deterioramento delle condizioni interne alla realtà del carcere
Li inducono a individuare nell'operatore il primo referente forse l'unico referente avvicinabile per poter esternare una serie di bisogni ed esigenze per poter in qualche modo interagire più o meno strumentalmente con la parata organizzato dell'istituzione
Queste quindi questo aggrava la situazione aggrava il senso di espropriazione aggrava il senso di frustrazione e rende nel in buona sostanza più duro il conflitto all'interno dell'esperienza dell'operatore tra ciò che legato alla sua al suo bisogno di autostima e ciò che è legato invece al suo bisogno di autoprotezione di autodifesa
E in questo conflitto credo che giochi anche una variabile una componente cruciale che è quella tra l'esigenza di vedere riconosciuta la propria attività e quindi in qualche modo di trovare un continuum tra quelle che sono le sue espressioni le sue valutazioni e quello che il riconoscimento delle stesse sul piano degli esiti
Delle procedure e ciò invece che è riconducibile alle le necessità di non so perché arsi Dino sopra caricarsi scusate di sovvertire responsabilità cioè di di diventare l'arbitro effettivo della decisione che viene assunta e questo credo che crei un profondo disorientamento
Questo prodotto disorientamento ritengo sia ulteriormente aggravato da un altra spazzatura da un altro paradosso in fondo che caratterizza la realtà dell'istituzione oggi
In altre parole se c'è una sfasatura di fondo teorica ripeto come dicevo prima tra il non scegliere decisamente un indirizzo preciso sul perché le persone delinquono perché finiscono in carcere e pretendere poi e quindi essere molto ambigui dal punto di vista criminologi delle dei parametri criminologi
E pretendere poi invece la risocializzazione che vuol dire regolarità della condotta quindi questa una sfasatura
Sul piano della teoria c'è una sfasatura invece sul piano della funzionalità dell'istituzione stessa
E cioè un'istituzione che in qualche modo ufficialmente continua a legittimarsi sul piano della capacità di educativa
Che diventa sostanzialmente vece ricettacolo di ogni forma di marginalità sociale
Che hanno il minimo comun denominatore di essere strumentalizzabili sul piano della produzione simbolica di stereotipi negativi da prospettarsi ad esigenze di normalità e di allarme sociale che a quel punto si scarica l'intera istituzione con una sorte una gamma enorme di problematiche che non trovano nessuno spazio nessuna possibilità di riconoscimento sul piano della rieducazione anzi
Penso al problema degli immigrati che senso ha parlare di rieducazione per gli immigrati seri educazione potrebbe voler dire disconoscimento della loro originaria diversità culturale e manipolazione invasiva in termini di imperialismo culturale di spetta l'originarietà
Dei loro modelli e dei loro riferimenti o che significa rieducazione per i tossicodipendenti
Quand'è dimostrato che il carcere l'unica con l'ultima cosa che può servire a risolvere questo tipo di problema come anello estremo di una catena che parte dalla definizione normativa criminalizzando tre del loro comportamento
Ecco e quindi una statura strutturale tracciò che per il carcere sostanzialmente oggi è e di teologia che continuare certo ultimo punto che così sta andando abbastanza abbraccerà caso nell'arco degli argomenti che sono esposti in quel testo
Che mi sembra così importante sottolineare e tentare di analizzare in questo contesto che tipo di atteggiamenti gli operatori che sviluppano nella tentativo di gestire e di trovare una sintesi tra quelle tensioni di cui parlavo prima
Cioè come possono comporre il discorso foto dell'autostima con quello della l'autoprotezione
E qui credo va possono andare quasi mi Artoni analmente applicando dei modelli di composizione di variabili opposte
Di segno più o meno individuati dei modelli dei riferimenti cioè dei fattori delle variabili che possono dar ragione del tipo di comportamenti che gli operatori possono essere indotti ad assumere
Queste variabili credo che possano essere sostanzialmente riassumibili
Nel senso di assumere un atteggiamento attivo o passivo rispetto al conflitto di cui parlavo prima o assumere un atteggiamento di conformità ai fini istituzionali o di invece disattenti mento disconoscimento dei Fini professione dei delle mete istituzionali
Ecco da un minimo Marta un massimo minimo diciamo di compositi orientamento di il senso di polarizzare assi protetto da zero vedere gli atteggiamenti come più o meno polarizzati verso queste variabili noi potremmo definire credo non per un puro esercizio logico ONU modellisti Co.
Di definizione di tipi ideali ma per una appunto per la la messa a punto di ipotesi di ricerca che consentirà consentano di analizzare come si sviluppano questi atteggiamenti una serie possibile di atteggiamenti cioè sul piano della attività Tentella conformità ai alle mete istituzionali noi potremmo dislocare degli atteggiamenti che vanno nel senso di fare proprie le ragioni dell'istituzione e quindi di cercare di intervenire perché i reclusi si unì formino
Sostanzialmente alle regole e ai ritmi ai tempi alle forme richieste di comportamento che l'istituzione richiede quindi con un ruolo meramente di controllo un piano diciamo o meno convinto nei termini della né quindi ha più attenuato più sfumato sul piano per l'interiorizzazione delle mete dell'istituzione ma non meno attivo e quindi non meno significativo dal punto di vista il tentativo di adeguare i reclusi alle regole istituzionali potrebbe essere quella che viene interpretata come gestione tecnicistica del proprio ruolo in altre parole assumere con una forte forti tratti di identificazione positiva le proprietà tecniche del proprio intervento medicalizzato psichiatri basandosi colonizzando o assistendo con tecniche variamente strutturate
La persona che in questo senso quindi farsi carico di questa fa per questo ruolo che istituzionalmente Dine addossato cercando di riconoscersi e chiede di essere degli operatori efficienti dal punto di vista tecnico
Ecco politici credo che possano essere entrati individuate delle posizioni più sfumate dal punto di vista della della consenso verso le mete istituzionali e più auto centrata invece sul piano dell'attività dell'attivazione e queste credo che siano riconducibili a un atteggiamento liberati distico nel senso oggi un atteggiamento che porta l'operatore a farsi carico di molte cose e pensare che se si dà da fare
Riesce in qualche modo a sbrogliare la matassa e a raggiungere degli atteggiamenti soddisfacenti o in chiave anti umanitaria in chiave più autor Centrica sul piano etico una attivazione di tipo umanitario cioè molto proiettata verso una capacità di comprendere di aiutare e di sostenere di sorreggere e in questo senso quindi di valutare positivamente dal punto di vista etico il proprio intervento ecco credo poi siano ancora ipotizzabili tre atteggiamenti ancora sull'altro versante cioè su una tendenza all'allontanamento delle mediti tutsi orali che che un atteggiamento che vada il passivo all'attivo quello che può essere il disimpegno
Formale quindi la gestione puramente rituali mistica scusate il disimpegno sostanziale quindi la gestione puramente rituali mistica del proprio ruolo in cui si fa il minimo
Il minimo indispensabile senza farsi coinvolgere emotivamente senza a farsi alterare livelli accettabili di qualità del lavoro e della propria vita in virtù dello sì connessi allo svolgimento di questa attività e quindi un atteggiamento meramente rituali spiccò oppure un atteggiamento ancora di tipo
Essere de di Rispetto in qualche modo delle regole ma con una demotivazione di fondo quindi quasi di una gestione tattica della regolarità della conformismo del proprio ruolo
Cui si connette una sfiducia sostanziale
Delle nelle mete istituzionali e la consapevolezza che comunque i risultati non sono raggiungibili e da ultimo invece un vero e proprio rigetto delle mette istituzionali che un modello che potremmo definire come volontà di liberare e una strumentalizzazione dei linguaggi rituali per consentire invece ai reclusi di uscire più rapidamente più facilmente possibile e quindi un dissenso attivo rispetto alle mete istituzionali
Può sembrare questa che ho riassunto una modellistica abbastanza astratta quello che può essere significativo e che credo forse più fondato dal punto di vista empirico e la possibilità che nell'esperienza
Di molti degli operatori non so se dire di tutti perché non posso non ci sono riscontri sul terreno della ricerca sociale ma sono piano o diffuso c'è la coesistenza non dico di questi componenti questi atteggiamenti ma di componenti di questi atteggiamenti che a seconda di fasi alterne o di ciò che avviene dello stress a cui si è sottoposti dell'immagine che sia della situazione che si va ad incontrare emergono in modo vario possono sostituirsi l'uno all'altro può esistere possono diffondere atteggiamenti o di ottimismo di profonda depressione o di passività alte auto in chiave di autodifesa ecco io credo che si possa riflettere su questo perché in realtà quello che poi accade
E che credo sia ho visto cadere forse oggi meno e già questo convegno ne è una prova molto consistente è che e nella misura in cui non si riesce ad interagire con la rigidità dei meccanismi istituzionali
Sì sviluppa si radica un atteggiamento auto afflittivo
Legato senso di frustrazione e di impotenza che però non fa che attenuarsi non fa che per cioè facilmente insomma cerca un'attenuazione un autori sicura assicurazione attorno Aldo allo sviluppo all'attuazione di dei tratti più bassi frizzanti delle tecniche di gestione del ruolo che ho cercato di riassumere con l'effetto di rafforzare di fatto ulteriormente ciò che stalle radici dal proprio senso di frustrazione cioè quindi di appesantire ulteriormente le condizioni che determinano le difficoltà connesse alla gestione del proprio ruolo
Questo evidentemente è tanto più radicato quanto meno chi ha disponibilità a te entrare in conflitto aperto con i fondamenti ideologici e con la struttura organizzativa che regge l'istituzione stessa
Ecco io forse capisco che questo non è molto e dire questo non è molto popolare
E può essere anche sgradevole però credo che già il convegno di oggi sia il segno della possibilità di superare questo atteggiamento spesso un po'ore missiva auto afflittivo che in fondo gira la piaga coltello nella piaga
E allora ritengo che già nelle parole d'ordine vado rapidamente a concludere che karate che sono riscontrabili nel
Nel documento che è pure agli atti nelle tesi che son pure agli atti anche nell'introduzione ci sia un'intuizione di fondo che il Fatah credo vada molto valorizzata e che sia nella sostanza ciò che di meglio sia possibile fare da parte di operatori lo stato attuale quando cioè si chiede di avere degli spazi per poter riflettere di avere degli anni sabati ICI di aderire delle possibilità di fare ricerca di a bere un tempo limitato di permanenza alla interno dell'istituzione di essere inquadrati non come non all'interno del Ministero di Grazia e Giustizia ma nel settore invece del gestione l'amministrazione nel territorio e via dicendo
Mi sembra che tutto ciò nascondo un'intuizione pregnante sostanziale che credo si possa riassumere nei termini
All'interno del groviglio in cui ci troviamo dell'altro figlio di paradossi e di ambiguità che caratterizzano il nostro ruolo l'unica cosa da fare è per quanto possibile chiamarci fuori cioè tirarsi un attimo la dalla deflusso rovinoso implica il modo in cui l'istituzione carcerarie coinvolta crearsi uno spazio per essere se stessi
Trovare uno spazio per riflettere rifiutarsi di essere coinvolti a livello di ingestibilità di non oppure oppositivo punibilità
A so che che va accadendo e quindi recuperare da questo punto di vista una propria totale originarietà e identità che dia lo spazio per interagire attivamente con tutte le variabili in gioco che caratterizza la propria difficoltà di ruolo se so è possibile se ciò è dato
Mi pare davvero che questa occasione possa segnare sostanza una sostanziosa inversione di tendenza grazie
Ringrazio vivamente professor Mosconi
Per la sua davvero interessante relazione io vorrei promettendomi un attimo nei lavori però porre una domanda
Più da penalista chieda criminologo che spero poi alla fine riusciremo a a porci tutti con una risposta quello che sta emergendo stabilendo il rapporto tra funzione della pena euro degli operatori è che la pena non può a vere funzione rieducativa
Ma la pena non deve essere neanche uno strumento terroristico
E mi avete posto un problema di spiegare in futuro i miei studenti che cosa serve la pena cioè vorrei riuscire ad avere una risposta e riuscire a capire allora la pena a cosa serve cioè che funzionerà anche perché per esempio il giudice nel momento in cui deve commisurare la pena deve anche capire a che cosa servirà allora o al terrorismo quell'educazione o è un rito ma qualcosa deve essere quindi io penso e mi auguro che ti posso Pavarini nelle sue conclusioni e gli altri che interverranno mi toglieranno questo dubbio che continuiamo a punire senza sapere esattamente che cosa stiamo facendo insomma quindi scusate per questo intervento
Darei la parola al dottor Bruti che presenta la ricerca sul Bournemouth degli operatori penitenziari
Ma se vuole possiamo aspettare un attimo perché
E
K
Ma posso così vasta
Teorico
Bene
Chiede fra un momento
Prima
Uno possiamo
E ammette dal
Nuove
No no
I c'è in questa penombra che favorisce non troppo la concentrazione vorrei dedicare dieci minuti a chiarire un paio di cose non con una generica cautelativa come sempre ci si aspetta da presenze che fa il mio mestiere tra un attimo dirò qual è foto ancora non lo sapesse ma perché devo dire alcune cose che ho sentito stamattina e anche alcuni discorsi che ho raccolto a mo'di spia nell'atrio
Mi hanno fatto di più
Le cose che comunque vi racconterò ma che tutto sommato mi lasciano del tutto insoddisfatto una buona testimonianza di questo è il fatto che nella cartelletta non c'è traccia
Di quello che io sto per dirvi ora questo oltre a un evidente colpevole ritardo sulla quale non voglio cercare scuse testimoni anche di una certo disagio nell'affrontare questo problema
Questo mi obbliga in un certo modo a scoprire un po'le carte rispetto al mestiere che faccio non mi sento di dire solo quello che io faccio lo statistico quindi mi occupo fondamentalmente della misurazione di fenomeni collettivi ma siccome alcuni miei colleghi dicono i maligni che sono un po'incosciente ogni tanto esulo dal mio territorio principale che è quello dei fenomeni economici e mi occupo anche di fenomeni che mi auguro ingenerare di interesse sociale questo grazie agli amici dell'Arix che poi sono i promotori di questa tipo di iniziativa la cosa non è irrilevante perché tutto sommato sono circa ormai dodici anni che pratico anche questi territori e devo dire che come dire la nicchia carcere il territorio carcere mi era pressoché del tutto estraneo se escludiamo qualche incontro casuale dovuto come dire a a allo sforzo ammirevole di qualche media che ogni tanto tiro fuori problema insomma ma che io potessi parlo solo di avvenimenti di radio radicale di cose di questo genere non certo di media affermati questo lo dico perché secondo me questo è un problema perché questo problema non riguarda solo in generale la capacità di immaginare e pensare le problematiche legate al al al ruolo d'operatore carcerario
Per la collettività qualunque cosa essa sia cioè per tutti ma secondo me c'è un problema che non è affatto da trascurare e che è abbastanza tipico di tutte le professioni sociali
Per cui la sensibilità per altri ambiti altri luoghi altri tipi atti specifici di intervento
è pressoché del tutto assente io sono convinto che i vostri colleghi della USL o che in gran parte hanno un forte stessi problemi sia pure in termini e con intensità diverse
Sanno poco o nulla a meno che non non siano a contatto con queste realtà per motivi professionali operativo
E questo è un problema secondo me serio molto seri
L'altro problema è che giustifica il disagio di cui parlavo prima e che tutto sommato io ho come dire mi sento un poco ma il primo sommergibile insomma sono un po'non essendo io mi senta fuori posto ma come dire mi pare che ci sia una fortissima accentuazione nel nelle cose che ho sentito d'altra parte non poteva che essere così tranne forse l'ultimo intervento del di chi mi ha preceduto una fortissima accentuazione come dire sulla valenza individuale e personale della problematica in alcuni casi evidentemente non può essere che così voglio dire vaghissimo i ricordi di diritto che mi sono rimasti se non sbaglio spero di non di una bestialità c'è un po'di e il problema è che la colpa è comunque personale individuale
Al di là che possa venire motivazioni che riguardano più persone o più individui il problema credo
Rimane lì per individuare quindi in un certo ambito non ha senso parlare al di là di questo livello in altri ambiti però a mio parere si e questo mi spinge a dichiarare molto apertamente una scelta di campo che io ma non solo io voglio dire il gruppo con cui lavoro
E non e non solo il gruppo in cui lavoro molta gente fa
Che è questa
Quella che dice che tutto sommato questa sensazione di disagio che possiamo chiamare Born out che possiamo chiamare identifica hanno qualcuno delle sue fasi di stagnazione disinvestimento frustrazione bla bla bla bla bla bla
Eh sì un fenomeno che vediamo sperimentiamo spesso dolorosamente che anche misuriamo pro domo mea a livello individuate ma non c'è nessun dubbio che questo fenomeno è illeggibile in maniera convincente unicamente a livello collettivo
Questo non è una precisazione da poco a mio parere perché uno degli effetti ci arriveremo
Vedrò tenterò di farmelo vedere uno degli aspetti che questo tipo di syndrome cioè sindrome la vogliamo chiamare la chiamerò così per comodità
Produce è quello di non solo fare percepire la sindrome come fatto personale individuale ma tenderà ad individuali alzare a personalizzare le risposte
Le strategie tipiche
Che sia anni di fronte al manifestarsi di una sindrome da burnout sono strategie di fuga fondamento
A diversi livelli fuga più raffinata c'è chi si qualifica cambia lavoro fa un altro mestiere o fuga più
Meno raffinata se ne va in pensione o come dire una fuga più contrattata come si costruisce una nicchia all'interno della struttura Bernardo la struttura alla quale si trova ad operare e tenta in qualche modo di immunizzarsi
Da da tutto il resto appreso da questo disagio mi sono chiesto che ho fatto fino a pochi minuti fa in che modo tutto sommato
Potevo contribuire a dare una mano a questa impresa che mi rendo sempre prove di più conto è un'impresa forte notevole è un momento credo anche per voi anzi soprattutto per voi tutto sommato
Uno dei pochi momenti di comicità ritrovarvi a pensarli addosso
Credo che io posso fare in due modi
Da una parte ma tutto sommato rendendo il più provocatorio possibile quello che dirò
Forzando la situazione
Perché sono convinto che il primo schema da rompere e lo schema individuale e personale
A mio parere credo credo però su questo faccio una scommessa credo che il primo bisogno che avete è quello di parlarvi
Allora io non so farmi parlare direttamente vi posso però porre degli interrogativi provocatori che spero spero di spingano a ragionarci sopra collettivamente
Dall'altra parte l'altro aiuto che vi posso dare invece l'aiuto più tradizionale che provo non sempre con successo a dare che è quello che riguarda la mia professione che il tentativo di misurare quanto forte
Questo livello di disagio
Naturalmente con alcune precisazioni che che devo fare che dopo satrapo
Per continuare la provocazione poi chiudiamo questa fase generale che tra l'altro capisco che piuttosto frammentata ed episodica
Io sono andato a riprendere napoletano scritto tempo fa tempi un po'più radicale barricaderi insomma
E addirittura arrivavamo a identificare l'operatore carta sociale faldoni in generale come un nuovo proletario
E dicevamo capisco che la cosa più più che provocatore quasi ridicola ma volevo rivedere queste due frasi che diceva questo nuovo proletario avremmo avuto il pudore di medesimi virgolette però a viene pagato quanto basta appena per custodire in sacche riservate separate dalla società civile produttiva il disagio in tutte le sue forme
Egli si guadagni un salario non solo prestando la sua opera di custode in questo senso ma anche in mollando l'unica vera ricchezza di cui dispone l'equilibrio psicofisico
Io sono evidentemente parole stasera
Per la verità sono parole datati e più che parole esagerate
Però vorrei che al di là della evidente provocazione che sono fa un po'ridere ma con gli Este senso della questione
In altri termini il problema burnout il problema del disagio che proviamo a diversi livelli
Non è un problema individuale non solo nel senso che riguarda più persone ma non è un problema individuale nel senso che riguarda almeno altri due interlocutori Primo gli utenti
Una operatore burnout Rizzato e di scarsissimo se non nullo aiuto ai suoi utenti
E questo è un problema perché il meccanismo diventa auto alimentante
Nel senso che il senso di inutilità incrementa questa secondo punto Secondo last but not least
Il problema del burnout è un problema collettivo perché in realtà è un problema che investe delle strutture sociali
Delle figure sociali le quali costano e quali hanno una funzione sociale
Le quali devono in qualche modo svolgere un ruolo all'interno di un'organizzazione
E questo è un altro problema
In realtà in quest'ottica potremmo anche pensare che misurare quale sia il livello del disagio lavorativo e si un modo per capire quanto sta Tamara e la gente che lavora ma dall'altra parte anche un modo per capire quanto bene o male funziona un qualche servizio sociale
Va bene chiudiamo con questa parte che
Ho sentito il dovere di fare perché non non non mi pare che quello che dirò da adesso in poi posso essere capito appieno se non pensando queste cose
Dicevo
Noi pensiamo al Banna come fenomeno collettivo e tentiamo di misura lo burnout come si misura un fenomeno collettivo
Io non ho intenzione di entrare nel dettaglio di questa cosa perché da una parte argomento qua il fin troppo trattato come dire in letteratura in conoscessi così scientifici vi sono alcune metodologie che dicono che come si dice validano gli strumenti oli invalidano
Occorre dire che c'è una metodologia che controllano per la verità coerenze interne più che efficace di misurazione Sterna ma insomma una serie di considerazioni con cui non vi annoio
Vi devo però dire alcune cose su come questo strumento che abbiamo messo in piedi funzione intanto cominciamo subito con una confessione questo strumento è solo in parte anzi non grande parte originale
In realtà è un una sorta di Coquetel Tosato così in maniera forse arbitraria di una serie di strumenti riadattati di origine anglosassone evidentemente americana per la verità e che in qualche modo abbiamo tentato di adattare la nostra situazione
è evidente che questa operazione e operazioni di questo genere in generale sono operazioni che si compiono senza senza letti
Non si alcuno direi alcuna garanzia di compiere un'operazione che sia in qualche modo corretta e peggio a priori non sia alcuna garanzia che la cosa funzioni anche in nei nei suoi termini minimi
Tutto questo processo è avvenuto un po'di tempo fa direi nell'ottantacinque ottantaquattro ottantacinque e l'unico modo che noi abbiamo ritenuto come dire opportuno per tentare di sperimentare questo strumento è quello di riproporlo quasi ossessivamente
Ogni volta che ovviamente era ciò era possibile devo dire che negli ultimi tempi c'è un segno che a mio parere è abbastanza preoccupante è che non dico nella situazione vostra ma in situazioni che in passato erano state fortemente interessate e coinvolte in questo tipo di argomento
Mostrano una notte che vuole notevole indebolimento dell'Inter
Adesso
A nostro parere ma non abbiamo evidentemente prove perché tutto sommato ormai la febbre ha esplicato quasi in pieno i suoi effetti
Questa gente in buona parte se è rimasta dossier come dire cicatrizzata
Non immunizzare
No
Quindi cogliere l'occasione che ci è venuta dall'organizzazione di questo convegno stato un'occasione che abbiamo in in cuor nostro Benedetto perché era diciamo almeno da un anno che non riuscivamo più a trovare vittime da tale e quale sottoporre questa cosa che non so credo che qui ci sia qualcuno che ha riempito quella sorta di questionari ed è un lavoro spero che questa mia per piccolo contributo li risarcisca seppure in minima parte del del tedio di di fare quello
Di riempire quella croce
I questionari questionario molto articolato molto lungo
In realtà però il suo cuore
è costituito da due quesiti
Che propongono una serie di frasi di Ait Emma ricco che si chiede all'intervistato di segnare qualora ricorrano con una certa frequenza negli ultimi tempi
Sono voci che fondamentalmente articolano impossibili casi impossibili espressioni in in sintomi
Il disagio lavorativo personale un pensiamo nella sua versione di
Sedi vissuto con una sua versione di rapporto con l'istituzione di una sua versione di rapporto con gli utenti e così via non sto sarà agli atti quindi se volete lo guarda e queste sono due domande che costituiscono il cuore il resto che rileva una serie di altre informazioni che e ne cito solo alcune
Una autodichiarazione delle motivazioni iniziali delle motivazioni attuali circa l'idea di intraprendere questo lavoro la richiesta di una serie di strategie messe in atto per
Come risolvere il problema del disagio lavorativo altre ancora alcune informazioni evidentemente che riguardano l'assetto organizzativo o caratteristiche di tipo socio demografico personali e così l'idea è quella in altri termini di isolare certamente la scelta del tutto arbitrarie alcuni fenomeni che almeno a priori e con un certo accordo fra chi si occupa di queste tematiche possono influenzare da
Se il modo in cui abbiamo trattato che de il modo in cui presenterò anche vi racconterò i risultati di questa cosa cui abbiamo trattato questo
Questo misuratore
è un modo così insomma che attentato di rendere il più esplicito possibile il significato delle risposte
In altri termini forzando anche qua
Non troppo tutto sommato la situazione abbia operato con un qualche trucchetto statistico insomma qualche trasformazione di scala qualche analisi di correlazione e così via in modo da trasformare lei risposte alle domande in loco una scala che ricordasse i livelli di temperatura corporea
Il modo con cui io leggerò questi dati identificando la febbre di gruppi di operatori
Abbiamo pensato a questo per ovvi motivi si parlava di sindrome
Fra l'altro questo si sposa con una notevole facilità nell'uso di una parte almeno dello strumento in ogni caso il punto a cui qui c'è adesso un po'più serio cui volevamo arrivare era un indicatore in qualche modo come noto prendo la definizione di un indicatore di una misura a in sé una parte convenzionale fortissima la in particolar modo circa la scala in cui la esprimiamo sentendosi in questo modo forse incoscientemente liberi di scegliere abbiamo scelto questa scala la scelta non è neutrale evidentemente riferimento la febbre fa pensare immediatamente a uno stato di salute o di malattie
Qual è
Così chiudiamo questa noiosissima parte preliminare qual è la come dire la garanzia che quello che osserviamo e misuriamo a senso in realtà evidentemente in termini assoluti non c'è alcuna garanzia
L'unica cosa che diciamo fare poca cosa devo dire
è una cosa formale ed è l'idea che sia uno strumento viene replicato un numero il più alto possibile di volte
E tutto sommato non impazzisce cioè non dà risultati che sono potentemente contrari al senso comune
Ogni prove in più aggiunge credibilità allo strumento
Grosso modo è questo e non e non riguarda solo questo strumento e deve che riguarda la stragrande maggioranza delle cose con cui misuriamo
Il secondo criterio che mi sembra più interessante e che per la verità io credo che questi risultati che io leggerò più che commentare
Possono essere molto più utilmente e proficuamente letti da voi più che da me
Io in altri termini non credo che chi fa un lavoro del mio tipo si pone in una posizione neutra rispetto a quello che studia dentro ad ogni cosa che misura cioè ci sono scelte di campo molto nette è molto preciso
Però è anche vero che secondo me come dire la
L'aiuto più forte lo stimolo più forte il feedback più interessante
Nell'utilizzo di una metodologia di questo genere c'è la chi è toccato da vicino da questa metodologia
E su questo vorrei chiudere con un'ultima mia considerazione del tutto personale
Io ho sentito stamattina si è parlato molto la cosa mi ha fatto molto piacere
Di come dire diverse competenze che sono chiamate in qualche modo a portare un contributo a a questo problema anzi forse ancora definire questo
Io però sento l'obbligo di dire anche un'altra cosa che riguarda me evidentemente
Io non credo
Che l'aiuto che può venire da me o dal mio gruppo
Sia un aiuto che arriva e che alle caratteristiche di ciò che può venire fuori da chi nella vostra situazione immerso
Io non credo che sia possibile stabilire un rapporto
Per cui
Io riesca a dare idee alle cose che voi potete fare
Probabilmente perché tutto sommato forse non sono capace ma siccome sono un po'la reciso mi piace di più pensare che forse questa è una difficoltà che va al di là di me
Ed è il problema per cui insomma all'interno di una situazione che accomuna gente che vive uno stato di disagio
Ritengo che sia la gente che vive questo stato di disagio che in grado di formulare le proposte più importanti più interessanti soprattutto quelle che hanno una minima possibilità di modificare la situazione
A differenza di quando uno sta male va dal medico secondo me
Io posso esservi utile per quanto riguarda forse per una minima diagnosi
Ritengo di avere molto poco da dire per quanto riguarda la terapia
Perché non sto male o meno non sta non sto male del vostro male afferente sto male per i fatti miei
Questo è un altro problema
Capisco che questo è un'affermazione così sono un po'cruda
Dato non sentivo il bisogno di farla insomma io non credo
Per esempio penso che uno delle cose
A cui io perlomeno inconsciamente insomma mi sentivo chiamato a a a dare un giudizio erano quelle richieste chiesto state presentate l'inizio della giornata in un qualche modo un orientamento
Per l'unica risposta che mi viene in mente una risposta coerente col modello di diagnosi che ho in testa
So perché altri hanno provato che quando in una situazione si inseriscono intervalli temporali processi di formazione
In un qualche modo si allei con si allenta il vincolo duro che riguarda il lavoro pesante questo anche varato abbastanza banalmente tende ad abbassare i livelli di intensità della sindrome
Ma capisco che questo e poco più che un consiglio come quando uno dice dottor la febbre avesse metta a letto e stia riguardato ma questo non è il punto della questione il punto non sta qua se pensiamo burnout come una malattia professionale io ritengo che il problema non vada affrontato in termini di malattia
Vada affrontato in termini problema legato al lavoro è un'altra cosa
Allora entrando nello specifico della questione
Rifarsi vi faccio vedere alcune cose o raccolto in alcuni grafici alcune semplici risultati
Vi ricordo così en passant che questo tipo di
Ricerca ha riguardato circa centocinquanta operatori
Di diverse qualifiche provenienti da diverse realtà poi se volete implicito anche
La composizione ma di vorrei riferire solo due fatti
Che distinguono questo collettivo da altri collettivi che abbiamo esaminato e che voglio dire costituiscono alcune particolarità il primo è questo
Vi è una come dire
Preponderanza più che proporzionale rispetto alle classi di età della popolazione italiana mettiamola così
Di persone che hanno fra i trenta e i quarant'anni
Più di quanto ci si potrebbe aspettare se fosse una scelta casuale il che evidentemente non è
Queste sono generazioni che probabilmente come dire nelle quali quella utopia o quella bugia di cui ci parlava stamattina Pavarini ha trovato un terreno più fertile
Che non credo in altri tipi di di generazioni se non altro per la storia che le le le ha caratterizzate per le vicende che grato credo che grosso modo tutti noi qui siamo più o meno
Attorno a quel periodo questo può almeno indirettamente lo vedremo meglio dopo portare di identificare questo insieme di gente come portatrici di uno dei fattori più scatenanti rispetto Sindona del burnout che è quello di una forte idealizzazione almeno iniziale in termini di motivazione di adesione al lavoro
Lo vedremo dopo e questo sicuramente uno dei fattori di rischio ed è un fattore che mi sembra possiamo dirlo sia presente in in in questo insieme di persone che che ci hanno risposto l'altra caratteristica come dire strana
è che
Vi è una forte presenza di persone
Separate o divorziate
Anche qua molto di più rispetto il riferimento è ovviamente generico credo che questo lo possiate interpretare meglio voi di me a me viene un'interpretazione abbastanza Ciocca ma
Sicuramente questo è un altro fattore di rischio
Sicuramente mediamente in generale i single sono più colpiti
Da fenomeni di questo tipo
E fra i single le persone che hanno avuto una separazione in qualche modo chiamiamola così sono ancora più più
La composizione in termini di luoghi di lavoro di questo collettivo mi sembra
Non non dire equilibrati campione evidentemente un campione non significativo intendiamoci non si tratta di una stazione casuale la rappresentatività non va al di là di queste centocinquanta persone evidentemente
Il
E siamo sicuramente in presenza come dire di un rischio di auto selezione immagino che a questa cosa aveva risposto
Coloro che avvertivano il problema in maniera più pressante quindi questo va detto
La copertura rispetto i luoghi di lavoro mi sembra abbastanza equilibrata se abbiamo il quaranta per cento con i carri circondariali un venti che era con l'ospedale psichiatrico giudiziario venticinque per cento in centri servizi sociali
Tredici per cento i casi di reclusione ripeto non è non credo sia una rappresentatività dell'universo degli operatori evidentemente
Mi interessa capire che non vi è una situazione che non è qui
Assente o rappresentata male preponderante rispetto
Salto molte cose
L'ultima cosa poi passiamo grafico e che abbiamo riscontrato la pesante presenza in alcuni casi che vi dico subito
Di mancanza di risposta
Come si dice mancanze risposta parziale il che vuol dire che alcune persone che hanno riempito buona parte del questionario non hanno risposto ad alcune domande specifiche
Occorre dire che le domande che hanno avuto i tassi più alti d'Intino risposta chiamato al cinque sei per cento quindi abbastanza alte presso una un'adesione volontaria questa cosa
Mi pare di poteva leggere come persone che non rifiutavano la compilazione di questionari dice ma rifiutavano quella domanda è specifico
è concentrata su tutte quelle domande che in un qualche modo potevano suggerire un'identificazione
Sul sesso sulla mansione
Sul luogo di lavoro sulla provincia di lavoro e così via
Abbiamo avuto la
Direi una percentuale di evasione molto superiore a quella che riscontriamo di soli ecco mettiamo in questo
E questo mi sembra un altro segno che va in un qualche modo valutato c'è un problema forte e ve lo dico subito che l'anticipo
Questo gruppo di persone che non risponde mostra livelli di febbre alti
E voglio dire c'è somma e difficile non pensare a una paura di controllo fondamentale
Che è un altro pezzo di questa città va be passiamo qua così chiudiamo
Io corro insomma poi se ne interessò con specifico insomma quando possiamo me lo chiedete direttamente
Io ho riportato alcuni livelli di febbre così come lo dirlo definita prima per diverse categorie mettiamola così di professioni dell'aiuto sociale
Queste sono un po'una parte direi della storia di questo strumento una parte d'esperienza che abbiamo fatto come vedete il dato è abbastanza chiaro
L'ultimo
Rettangolino insomma cubetto parallelepipedi no è quello che vi riguarda ed è il più alto in assoluto di tutti quelli che abbiamo visto
è il più alto in assoluto ed è affiancato da un altro tipo di professione che è quello dell'assistenza per anziani
Che devo dirlo lui non ci sta Paganese non ci sta in quel caso specifico si tratta di una serie di istituti che si occupa di assistenza di anziani inabili
Non autosufficienti come si dice
Questo ci porta a dire che il problema è forte
Che c'è che vive di febbri sono molto alti e che serio spetti cioè e che il
Questo livello medio di febbre è fra l'altro come dire la media di situazioni
Ancora più critiche di quello che può apparire se dividiamo idealmente il livello di febbre che si può presentare in un intervallo che identifica
L'anno febbre chiamiamoli sani questi che hanno questi valori io sono sotto il trentasette fondamentalmente se identifichiamo a rischio quelli che stanno un po'sotto il trentotto precedenti ti chiamo come malati quelli che stanno sopra i trentotto
La distribuzione insomma fassani malati a rischio del dei nostri centocinquanta amici è forse ancora più impressionante c'è la metà delle persone che ha più di trentotto
Circa un quarto e un quarto che stanno al di sotto in uno lì non sono esattamente questi bidoni de evidentemente sono non giustificherebbe così bello medio ma
Però vuol dire fra l'altro che chi ha più di trentotto apparecchio più di trentotto
E questo è un altro problema che affrontano fra poco che a negativo che ha risvolti negativi ma non tanto se sì sì grazie
Questo è un grafico che distingue per sesso la situazione mi pare che quello che vediamo sia fortemente in sintonia
Con quello che veniva detto stamattina anche da da
Da Del Río io da Patrizia Sardiello
Non c'è dubbio che le donne vivono in maniera più problematiche stanno peggio
Stanno peggio che va anche notato che a differenza di quanto anche io mi sarei aspettato di quanto poi mi è stato confermato stamattina
Le persone che hanno risposto nostro questionario sono in realtà quasi che qui distribuite fra uomini e donne
Non c'è una netta preponderanza femminile
Come mi pareva di aver capito invece fosse come dire la situazione all'interno degli operatori carcerari
Va be proseguiamo anche qui molto rapidamente ripetuto solo qualche flash per ognuno
Se
Ecco come vedete questo è una distinzione per stato civile non dice molto tutto sommato se non una blanda testimonianza grandissima
Che chi vive da solo ha più difficoltà e questa però è una particolarità rispetto alle
Precedenti esperienze
Mi verrebbe da dire che siccome quei livelli di febbre sono parecchio sostenuti
In questo caso anche la coppia una famiglia che di solito funzionano in un qualche modo come ad una funzione di calmiere
Costituiscono l'interesse che in qualche modo rende sterno o attenua il problema in questo caso hanno scarso successo
Accesso cioè poca pochissima differenza
Le classi di età sono molto secondo me interessanti
Perché
In realtà i se non lo so perché se vedete anche qua le differenze sono minime
Ma la cosa che comincia introdurvi e poi ci sarà un grafico la renderà molto chiara
E che non vediamo differenza cioè non pare che esista una come dire un percorso evolutivo tipico della sindrome
Se per un attimo lo preciseremo meglio dopo ma pensiamo che i più giovani siano quelli come come verosimile
Che sono entrati da meno tempo nel posto di lavoro e i più anziani sono quelli che invece si stanno da più tempo non c'è un andamento che ci dice che più si sta in quel posto
Gli usi stamane tutto sommato stanno male tutti allo stesso modo ripeto questo verrà confermato da un ultimo grafico con la quale
Uno degli ultimi gratifiche mi spingerà fare una considerazione con cui ti dirò questo intervento
Questo grafico riporta la febbre per titolo di studio questo invece più tradizionale
Molto simile ad altri che abbiamo visto normalmente un titolo di studio elevato costituisce una difesa
Per due motivi fondamentalmente direi intanto perché di solito corrisponde a qualifiche mediamente più elevate è questo considerazione banale
Dall'altra parte anche a parità di qualifica consente probabilmente un'elaborazione del problema più più raffinati
Quindi la cosa importante che in realtà funziona come difesa ma fino a un certo punto
Cioè in realtà quello che vediamo è che chi ha un basso tipo di studio sta malissimo
E chi ha un titolo di studio un po'più alto stavamo meno male
Non non meglio
Nel
Roba questo dire che lo possiamo tranquillamente saltare se non vi faccio notare quel tra primo
Rettangolino che vi sono i luoghi di lavoro che mia moglie sorride strutture sono in cui si lavorano in cui
C'è quel fenomeno che dicevo prima cioè c'è
Chi ha la febbre alta non indica dove lavoro
Ecco qua questo è la febbre per qualifica dire credo si chiami qualifica vorrei dire una bestialità
Le situazioni di disagio maggiore
Sì
Osservano fra agli educatori siano essi educatori procuro educatori coordinatori che dove si cammina e fra gli assistenti sociali che non hanno funzione di coordinamento
All'atto come dire dalla parte opposta ci sono medici insegnanti
Anche qua credo di scoprire l'acqua calda voglio dire sono professioni che hanno intanto Stepney esce molto più definito e che sicuramente si coniugano anche con attività esterna
Non so se ci sono anche le professioni direi di sì senz'altro che probabilmente hanno rapporti di lavoro di tipo consulenziale
E quindi che consentono insomma è nata in termini di centrare i propri interessi anche su su queste
Qui no no no facciamolo vedere perché anche sui questo è il più grosso interrogativo che io vi pongo perché francamente non ho alcun elemento per capire
Non azzardo alcun tipo di ipotesi
Anche se devo dire che quando l'abbiamo visto abbiamo meditato a lungo sul fatto che
A Paris che si è creato veramente molti problemi ma in questo senso la cosa strana
E che voglio dire una delle regioni e quindi uno dei casi insomma che delle case che Godelli della peggior fama credo per lo meno nello stereotipo al quale io accetto che è quello di Poggioreale
Qui tutto sommato appare cioè non non sembra una cosa drammatica la cosa io non ho risposta forse non è nemmeno importante tutto sommato però ci ha spinto a fare una meditazione in un altro verso ci saremmo fatti le stesse domande se fosse successo il contrario
Ne dubito molto
Ne dubito molto per lo meno non con gli stessi problemi cioè se quadratino Pilato fosse stata la Campania per lo meno dico nomine senso noi noi del nostro gruppo per le informazioni che abbiamo che sono quelle mediate da credo da stereotipi e questo forse ricorrere a un quello che dicevo prima del problema del in qualche modo rendere nota
Che cos'è questa funzione che cosa implica e cosa richiede
Vi ringrazio
Eccolo qua questo è come dire la febbre per tipo di contratto
E i due
Rettangolini più bassi identificano evidentemente contratti che consentono un rapporto più estesa
Mi pare che il mosaico si stia definendo abbastanza precisamente voglio dire siamo di fronte a un contesto lavorativo che è un contesto duro
Nel quale tutto sommato anche le solite valvole che di solito tengono basso o per lo meno tengono controllato il livello di disagio lavorativo funzionano meno bene e con meno intensità
E ciò che sembra funzionare meglio e tutto ciò che consente di portarci fuori rispetto alla situazione
E questo è un è un classico caso probabilmente questo ci dice la stessa cosa che si diceva prima medici insegnanti credo ci sia una grande
Convergenza insomma l'indicazione
Eccolo qua questo è la temperatura media per gli anni di lavoro nel ruolo che si ricopre attualmente non c'è differenza non c'è differenza e questo è secondo me parecchio sorprendente
E parecchio preoccupante se ti ringrazio se metti anche immediatamente l'altro grafico perché grosso modo è lo stesso tipo di indicazione quest'altro grafico dice livello di febbre per anni di permanenza nel posto attuale questi due grafici dicono fondamentalmente la stessa cosa questa sindrome non ha evoluzione in quella situazione
Questo è un dato estremamente importante e cercherò di
Adesso di dirvi qual è poi chiudo rapidamente magari dirette
Le altre cose decidiamo se avremo tempo voglio qui chiudere con questa considerazione
Qual è la reazione normale di fronte al perdurare di uno stato di disagio a questi livelli
Per lunghi periodi di tempo
Le reazioni possibili sono solo due fondamentalmente
O si cicatrizzato
Cioè si impara siti Circi diventa cronici fondamentalmente
Si impara a convivere con un livello di disagio che per il fatto di essere accettato sia bassa
E
Ci si scava una sorta di Bozzolo una nicchia ecologica di sopravvivenza questo a evidentemente effetti devastanti
Circa la capacità di continuare a lavorare circa l'investimento affettivo circa una serie di meccanismi che glielo dico io stamattina ha spiegato molto meglio di me e che credo possiate immaginare tutti
C'è però un altro esito
Che è quello se diciamo che devono dovrebbe esserci
C'è un'altra forma di reazione ecco in quella sì
Che è quella di tentare comunque una reazione di chi non sia adatta
Ora come vedete quella è la febbre distinta per le come dire soluzioni adottate per risolvere il problema
In realtà il ventaglio va molto al di là
Il ventaglio di risposte possibili va molto al di là di quello presentato di quelle presentate qui che non mostrano alcuna differenza come vedete in termini sempre sono quelle più frequentemente indicate
Cioè la maggior parte della gente ha detto
Di fronte alla domanda ha intrapreso qualcosa o ha intenzione di farlo a brevissimo termine per risolvere il problema del disagio normativo che avverti la maggior parte della gente ha detto ho chiesto ho ho intenzione di chiedere l'aspettativa
Secondo posto faccio dei concorsi per trovare posti diversi così cioè in altri termini la stragrande maggioranza di quelle motivazioni sono motivazioni di fuga
Sono motivazioni di mi tiro fuori
D'altra parte e questo è il punto più dedicato su cui chiedo solo altri due minuti di attenzione
Noi normalmente vi ho detto mai più quasi rotto le scatole dicendogli che quell'andamento che non mostra alcun evoluzione temporale è un andamento atipico
Perché normalmente noi vediamo una fase crescente un'attrice è una fase decrescente
Ora sulla fase crescente possiamo parlare a lungo ma qui mi interessa meno mi interesso più capire il significato della fase decrescente finale cioè dopo un certo periodo si tende a decrescere
è sicuramente il feto di cicatrizzazione di quello che vi pare ma è sicuramente il feto di un'altra cosa più importante
E che quando noi andiamo a misurare le febbri nei diversi posti troviamo la gente che è rimasta
Ora quelli che sono rimasti sono quelli io perché hanno inghiottito il rospo o perché non avvertono il sintomo per quello che volete ma sono rimasti in qualche modo probabilmente hanno trovato un modus vivendi
In questo caso non è così
La gente che pure è rimasta
Sta male
Però
Intanto è rimasta da una parte secondo non mi pare perlomeno io non leggo nessun sintomo
Dai dallo strumento che ho evidentemente piccole parziale ma non leggo nessun sintomo di cicatrizzazione o di rassegnazione perlomeno nei nostri centocinquanta
Io credo che questo sia un un punto importante per voi perché è vero che quando un organismo alla febbre un organismo sta male
Però è anche vero che quando un organismo la febbre è un organismo che sta sviluppando anticorpi
Che in un qualche modo tenta prova magari male
Di mobilizzare le proprie energie
Per uscire da uno stato di disagio
A volte bastano gli anticorpi
Altre volte invece non bastano gli anticorpi c'è bisogno di qualche aiuto
Esterno però probabilmente in questo caso c'è anche bisogno che contrariamente a quello che avviene che mi dicono i miei amici fisiologico
Pare gli anticorpi siano dei grandissimi confusionari insomma da quando l'arrivo un micro.Bo Dosso dissi attaccano anticorpi che riguardano tipo influenza da tutti quelli che abbiamo vanno lì tentano di se ce n'è uno buono vince
Io credo che in questo caso probabilmente converrebbe che i pochi o tanti anticorpi che in questo organismo rimangono si mettessero in un qualche modo d'accordo su una strategia anche minima comune grazie
Sì
Se ne sbarazza scusate all'inizio adesso interventi
Pregherei chi ha intenzione di intervenire di iscriversi
Voce sì ma se gli altri non stanno zitti non sono io che devo alzarla corso davvero stanze
Stavo dicendo che chi ha intenzione di iscriversi per intervenire lo deve fare ora vi sono Allo stato quattro richieste
Prima di queste da lei chiederei la cortesia al dottor marcare presidente della Sorveglianza di Firenze
Di accomodarsi alta
Concludo scusate probabilmente o un po'di febbre allora mette la giacchetta allora
Dunque
Sì sì
Ecco io
Facevo discorso così molto ondivago abbiate pazienza ma e partivo da questa considerazione se noi teniamo presente che burnout vorrebbe dire bruciato fuso
La constatazione che si ricava da
Le cose di stamani è che siamo tutti i fusi questo è lo slogan che potremmo da e che dobbiamo andare tutti a casa in qualche modo perché c'è rimasto più pochissimo da fare
Secondo le analisi che si sono sentite che ho sentito stamane
E che riservano diciamo a quella sorta di sistema
Che la legge ci ha consegnato i che peraltro non è mai arrivato in fondo a costituirsi a strutturarsi davvero
Quella sorta di sistema che non c'è pietà
Ecco io ho vissuto un pochino varie
Epoche di questo mestiere
Ed è in sostanza millibar giova agli ultimi tempi
E dico che noi abbiamo attraversato fra gli ultimi mesi del mille novecentonovanta
E il mio novecentonovantuno quella che la riprovazione politica
E stamani abbiamo si intitola riprovazione scientifica
La riprovazione politica per queste a e b una esperienza un po'singolare
Quando ci fu il primo decreto legge
Del mille novembre novanta
Una serie di operatori e magistrati di sorveglianza vennero chiamati alla Commissione giustizia della Camera
Ed è andammo e l'esperienza singolare perché si trattava di una riprovazione
Che io chiamerei leggera indefinita pecche non si capiva bene dichiara
Deputato era fra l'altro il consulente costituzionale del presidente della Repubblica che dette la colpa ai giornalisti che avevano creato il caso della legge Gozzini all'appunto e di tutti questi guai
Stamani la riprovazione della scienza è stata severa
Si tratta di vedere se è giusta sicuramente articolata giustificata
Non solo autorevolmente ma anche con argomenti che sicuramente fanno pensare
Però ecco io vorrei cercare di rispondere a una serie di Problemi che sono stati posti dagli interventi che ho ascoltato
Ad una serie di interventi che sul lato e sul versante giuridico diciamo del sistema giuridico
Sono stati sviluppati particolarmente da Guido Neppi Modona
E che sul versante invece del sistema generale sono stati sviluppati da provenire dal muscolo
Guardiamo quello che dice Guidoni primo
Ecco ci sono dei principi
Nel sistema penale che stabiliscono la predeterminazione della pena in modo assoluto e questi principi sonora aggrediti duramente dal sistema che è sorto
Io ho i miei dubbi che questo sia vero cioè i nostro sistema penale
A delle a questi principi è previsto che la pena venga inflitta determinata liquidata con la SIM utenza ricognizione
Ma sono principi che soffrono che tollerano varie eccezioni ricordiamoci ad esempio che la liberazione condizionale è stata introdotta nel codice del mille novecentotrenta è nata i vincoli col Codice
Quindi in tempi non sospetti dire
Il ci sono varie altri sistemi con cui la pena viene modificata noi sappiamo anziché la pena nella fase esecutiva è andata avanti
Fittiziamente secondo termini fissi predeterminato concretamente attraverso l'intervento sistematico del le cause di estinzione della pena el del reato condoni e amnistia
Quindi il discorso della di questa predeterminazione assoluta proprio come se fosse lo spirito del sistema io non l'ho colto
Non solo ma bisogna ricordare che in qualche modo i principi non sono tutti lì ma sono anche altrove
In quel famoso articolo ventisette di cui parlerò fra poco che ha dato alla pena una determinata funzione alla quale chiederemo la Corte costituzionale ha ricollegato certi difetti
Ho sentito Guido Neppi Modona che parlava anche di una pena continuativa nel senso che la pena deve essere detentiva
E deve essere continuativa nella recensione anche i permessi sono un'eccezione ad una regola
Alla regola e al principio che essenziale al sistema
Ecco anche qui non sono d'accordo perché mi sembra che si debba cogliere invece
In alcuni aspetti del le alternative alla detenzione un momento di modalità di esecuzione della sanzione detentiva
E nelle misure alternative vere e proprie un modo diverso ma sempre un modo di eseguire la pena
Con un sistema che è sempre di prova che è sempre di esperimento e che può essere rimpiazzato se l'esperimento è la prova non funzionano ancora dalla pena detentiva
Questo attentato al principio sacrosanto della immodificabilità della Pina io ripeto non lo colgo come aggredito come
Sconnesso dal sistema che è sorto
E poi avevo detto poco fa che cioè questo articolo ventisette della Costituzione
Il quale ha avuto un'interpretazione da parte della Corte costituzionale che circa due settimane fa ricordava Mario Gozzini in un suo articolo sull'Unità
Riportando il passo della sentenza numero duecentoquattro che dice come esiste un diritto soggettivo del detenuto h a vedere gli esaminato dopo un periodo di tempo che la legge stabilirà
Se la pena raggiunto le permetto di emenda come si diceva una volta di socializzazione dire integrazione come si può dire in vari modi mettendo queste parole che parole Restano è indubbio
Ha raggiunto il fine che doveva vivere ecco anche questo questa norma esiste eccetto ora viene rilanciato con un altro tipo di sistema
Alternare le misure cioè prevede delle misure alternative alla detenzione ma prevederle al momento in cui la pena viene inflitta è quello il momento in cui si sceglierà propria genti IVA e Pina
Alternativa alla stessa
Secondo in sistema rigoroso per cui certi tipi di reato avranno cioè tipi di pena e certi tipi di reazione avranno un altro
è un sistema tutto da costruire non so se dentro di esso e alla sua rigidità chiara quanto si voglia ma rigidità non si annidino delle iniquità
Che la pratica poi potrebbe rivelare
Ma ecco a prescindere da questo le misure alternative in fase cognitiva cioè all'origine vengono date sistematicamente senza una valutazione del soggetto
E questo naturalmente dovrebbe essere un elemento positivo per chi sostiene questo sistema ma per la pratica del applicazione poi delle sanzioni è un elemento negativo
E abbiamo nel l'articolo settantasei del testo unico leggi stupefacenti
Quella
Previsione dell'affidamento in prova al servizio sociale di coloro che sanzioni amministrative perché il del pretore che seguono le sanzioni amministrative del prefetto
Ecco abbiamo la previsione del dell'affidamento in prova al servizio sociale
Alcuni pretori hanno cominciato a dare queste sanzioni la legge a un anno e mezzo è ci sono dieci casi a Firenze per combinazione
Quasi dappertutto è stata ignorata questo anche per dire l'applicabilità poi cioè la la validità di questo strumento nell'esperienza del degli operatori degli operatori magistrati ebbene ne sono venute fuori di tutti i colori
A prescindere dal fatto che se venissero applicate sistematicamente queste sanzioni i centri di servizio sociale sarebbero immediatamente bloccati il pretore di Firenze riferiva che presso la Prefettura di Firenze ci sono circa mille pratiche che devono arrivare alla alla pretura alla Pretura appunto per l'applicazione delle sanzioni ecco vivibile notate bene che Firenze che sovraccaricata il centro c'è bisogno ci aiuti Lezzi sovraccaricato a centocinquanta centosessanta Pilati in prova al servizio sociale
Immaginiamo
Sì questa misura venisse applicata sistematicamente ma ciò che è singolare
E sul quale insisto è che queste persone sono affidate senza che si sappia esattamente che cosa vogliono fare e che cosa hanno intorno a sé da fare
Quindi uno degli affidati era ripetutamente in ospedale per overdose
Era quindi un caso che non aveva nessuna intenzione nessuna voglia di seguire un certo tipo di trattamento
Perché perché se si dà una sanzione in sede di cognizione non si può fare una misurazione concreta delle situazioni reali e misurare la sanzione sulle sanzioni reato
Infine Guido nei più noto una stamani parlava di arbitrio le nostre decisioni
E questo è un discorso che io non riesco accogliere e e getto c'è una discrezionalità in molti momenti della funzione giudiziaria in moltissimo momenti della funzione giudiziaria
Ma regole interni alla discrezionalità prescindere dalle parole che stamani Guido Neppi citava e che indubbiamente sono parole
Le regole della discrezionalità chi lavora lei trova in sostanza ecco pennoni parliamo di arbitrio tetto abbiamo avuto per esempio moltissimi casi di
A BTP domande di affidamento dalla libertà
Persone che avevano commesso un reato
Tre quattro cinque anni prima che venivano davanti a noi per essere lì sottoposti ad una pena che avrebbe dovuto curare da da pochi mesi a qualche anno
E e il problema era che molte di queste persone erano ormai lontane dal discorso che gli era costato l'applicazione della pena della sanzione
Ecco io continuo a insistere e con questo concludo diciamo rispetto al la situazione è simile indicava milioni di stamani uno continua a pensare che il secondo criteri di poco giudiziari voglio dire che e arbitrario rispondere irrazionalmente ad una situazione reale
Rimettere in galera una persona per fargli fare un anno quando è sistemato e ha posto questo è un arbitrio
Che il nostro sistema così com'è nato a eliminato
Comando si dice che bisogna ritornare a un discorso chiaro perché il discorso è diventato confuso io esito a capire un discorso chiaro quando non lo capisco quando non mi torna
E quindi è una chiarezza Dini astratta teorica lontana che non si interessa dei problemi reali con cui noi ci dobbiamo provare
In sostanza la la legge così come è nata è nata proprio per misurare diciamo l'io lo sviluppo della Pina che resta come quadro generale dentro cui si muove l'esecuzione
Lo sviluppo della Pina secondo lo svilupparsi le esigenze dei problemi lasciamo andare che il funzionamento di questo sistema non c'è non c'è non funziona bene vero a quello dopo ma però ecco bloccare tutto
Rifiutare il problema come si diceva in tempi remoti sequestrarlo in galera non è un molo secondo me di affrontarlo chiaramente è una chiarezza
Dura e li produrrà e inutile ammessi
Ecco lì io vedo nel sistema che si prospetta che significa
Che si prospetta in luogo
Diciamo di un altro sistema che quello che la legge vorrebbe e che ripeto non c'è che sta è diventato di moda
Il sistema che non cioè quello tutto è questo il nostro sistema penitenziario è il sistema che non c'è indubbiamente ma il sistema che si prospetta è che in qualche misura mi è apparso fin dalla lettura del vostro della vostra introduzione
è un sistema che mi lascia perplesso un sistema altro da quello che la legge oggi vuole come è chiaro perché viene criticato appunto quello che oggi cioè che la legge vuole per
Prospettarmi è un altro
Sì prospetta una forte riduzione dell'Area Penale
Si prospetta di riservare una parte di quest'area penale a delle situazioni non modificabili non risolvibili che non sa se non in sede detentiva i grossi reati la criminalità organizzata
Vi è una forte riserva ne ho parlato poco fa della flessibilità della piena e sostanzialmente anche nel vostro intervento un sospetto notevole e quasi un rifiuto per la flessibilità della pena
E c'è riserva se non rifiuto attraverso il rifiuto della rieducazione come tale della funzione di controllo sociale come tale
Della osservazione del trattamento di tutto quello che tipizzati
L'intervento penitenziaria
è quindi un sistema mi sembra che impone in crisi o quant'se non addirittura nega
Dei ruoli che si sono discussi e che sono discutibili sono il primo io a riconoscerlo
Pone in discussione in crisi e nega il giudizio di risocializzazione che fa il giudice e attraverso questo pone in crisi e nega lo stesso ruolo la stessa funzione la stessa figura del magistrato di sorveglianza
Pone il ruolo pone in discussione nega la stessa figura degli operatori penitenziari
Che io non colgo più
Anche se ci sono possibilità di capire alcune cose che poi dite che poi vengono fuori dai dagli interventi particolarmente dalla elaborata relazione
Che è stata letta stamane
All'inizio
Il ecco in definitiva pone punto impone in crisi nega la stessa funzione del l'operatore
Penitenziario che cosa punto resti appare dicevo
Si è trovato un modo di dargli un'occupazione voglio dire ma mi sembra che quanto meno non sia più quella per cui l'operatori penitenziario era una ecco io chiedo questo
è un sistema buono o è un sistema fattivo perché voglio capire dove si va a finire
E sono preoccupato di dove si va a finire perché è possibile che questo sia il sistema verso cui si va ma secondo me non è un sistema buona
Ripeto ancora una volta è il sistema di ripeto queste parole sessantottina
Dissequestrare il problema in carcere
Cioè è quello di sì di sistemare il problema del conflitto individuale con la legge
Quindi il sistema il conflitto che si esprime nell'aria penale li sistemarlo in un quadro che io chiamerei di tolleranza abbandono in cui le due espressioni si leggano
Tolleranza e abbandono
Cioè c'è un'aria più larga l'intolleranza in cui la gente potrà fare questi potrà provocare a rompere le scatole
In certi limiti anche abbastanza cospicui ma però questo che faranno non sarà preso in considerazione annessi un file
Tolleranza abbandono
Il sistema in pratica da una parte vede una società dico cose ripetuti Issime garantita dall'altro vede una società non garantita delle frange non garantite che si devono arrangiare
è un sistema così vicino a noi che l'abbiamo visto sulla televisione pochi giorni fa
Un sistema chiaro come il sole verso cui noi ci andiamo andiamo
Ci stiamo andando andiamo verso quel sistema il sistema proprio in cui in pratica le chi vive di un in un certo modo e con certe risorse si sistema diversamente vive per conto suo
La società soddisfatta come è stata chiamata se resta crea barriere sempre più rassicuranti per vivere e tirare avanti
è necessario questo rapporto fra questa risposta penale e quel sistema
Io non voglio giurarci sopra ma vedo e colgo quest'aspetto perché l'incostanza la risposta che noi davamo in passato acquisto
Discorso ed è si inquadrava in un in un altro tipo di intervento sociale
Un intervento sociale nel quale uno stato un sistema
Vidi gli enti un sistema statale a articolato nei suoi vari settori si interessava di tutta una serie di disagi sociali e cercava di rispondere ad essi
Noi dobbiamo dire che tutto questo
Non diciamo fallito che tutto questo non va bene e che con tutto questo che non va bene non va bene neppure il sistema nell'acqua il sistema penitenziario che avevamo sistemato dentro quel qua
E e questo proprio perché diciamo che Carla la diciamo cala il sipario sul tipo di sistema
Statale dell'intervento generale su tutto il disagio su tutto il conflitti sociali
Proprio perché diciamo questo supponiamo che il luogo di quel sistema né venga fuori un altro che ha le caratteristiche disegnavo prima
E su quello a me pare inesorabilmente che si vada modellando un sistema di questo genere
Pene sicure certe più o meno forti sarà difficile che non vengano date pieni PD più di cinque anni di più di dieci di più di quindici però ipotizziamo anche questo
La persona banca lei era e quando esce si ritroverà
Come si era trovata quando c'andava a meno che non si debba sì imporre che la galera che non ha avuto nessuna finalità rieducativa nel quadro degli scorso precedente
L'abbia il così catartica mente invece in questo quadro esecutivo diverso
Ecco ripeto io credo di aver detto quello che dovevo dire fa ci sono delle cose che i in sostanza non vi tornano una delle cose che non ritornano
Questa storia della funzione di controllo
Io direi sinteticamente che l'idea è che il controllo è di destra
E allora non è buono
Io mi rendo conto della difficoltà di lavorare da parte vostra in determinate situazioni l'educatore
Più direttamente ma anche l'assistente sociale direttamente anche luglio nell'ambito Esterno presso le famiglie
Si trova in sostanza a scegliere varie diciamo così recitazioni scuole di recitazione
La prima può essere quella del gioco delle parti in cui ognuno da una sua dedizione di quello che potrebbe essere e tutti ci credono e stanno a vedere l'altra è cominciare a grattare la superficie di quel discorso dei discorsi che ci facciamo che bifase Richie programmi che e intuire al di sotto di quelli i problemi che talvolta sono vulcanici durissimi da reggere quindi il discorso è difficile ma ecco se un educatore ascolta e non
Verifica non discutere non di Ali Ytzhak con la persona con cui parla
Quello che l'altro gli dice siano Nadar risponde nulla simile ma solo da ascoltare
Che che lavoro fa che cosa fa
E non produce nulla mi sembra e se invece va questa contestazione non fa proprio quell'opera di controllo in funzione del servizio che li deve rendere perché o si lavora sulla verità
O almeno su quanto della verità è rilevabile oppure si lavora sul nulla e quindi non si pane anche il servizio guardate
Dogmatico ebbe ecco inseguire questo dogma della libertà di accezione al servizio di di accesso al servizio e quindi della inesistenza di un servizio che sia invece coatto obbligato a cui si deve fare riferimento per forza è una cosa a cui io personalmente non credo
Ve lo dico il per il reperimento a quello che vi ho accennato poco prima noi siamo in sostanza schiacciati allora mi sembra fra due fuochi il primo fuoco è quello viti Idice che il sistema che la legge ipotizza e chi non è stato istituito che non è stato creato organizzata strutturata come avrebbe dovuto essere
C'è chi dice appunto che quel sistema è sbagliato e che si deve fare diversamente deve essere posto in essere un altro sistema
E questo ce lo dice diciamo così tanto per intenderci da sinistra e c'è invece chi ce lo dice la destra
Noi ci abbiamo
La l'attacco fortissimo della diciamo di di di di di chi ritiene che la legge Gozzini sia
Uno dei dei dati determinanti nella
Progresso della criminalità nello sviluppo della criminalità nel nostro Paese
Abbiamo un attacco molto violento contro tutte le forme di libertà dati e di libertà personale nell'ambito anche nel processo penale
Abbiamo delle statistiche che il ministero dell'Interno a propagandato notevolmente che vengono ripetute picche sono un po'misteriose e un po'sbagliate
In questi testi appaiono undici mila semiliberi che non ci sono mai stati non si sa che periodo ci si riferisca
Alleggerire un momentino a cercare interpretarle c'è da capire che queste undici mila persone siano coloro che sono state restituite in libertà con obblighi
Ecco le undici mila persone cosiddette semiliberi che non sono tali le persone in scadenza termini le persone di libertà provvisoria vengono tutte inserite in un quadro
I soggetti che hanno commesso una lunga serie di reati
E ecco i in definitiva quello che si fa passare è questo l'aria della criminalità è l'area della detenzione teniamoli tutti dentro
La risposta è nei fatti vediamo che la carcerazione aumenta notevolmente che aumenta di mille cinquecento detenuti che siamo quarantuno mila persone io penso sempre al fenomeno degli Stati Uniti in cui sul giornale leggevo che erano arrivati al milione di persone facciamo le debite proporzioni per avere la stessa
Lo stesso rapporto dovremmo arrivare a duecentocinquanta mila detenuti
Siamo a quarantuno mila siamo cose più ma però quello che si disegna è questo un altro tipo di risposta che è l'esatto opposto ma questo segno noi siamo schiacciati nel mezzo che cosa si deve dire si deve dire che il
Sistema che la legge puliva poteva essere realizzarlo quanto meno ci si poteva dare l'affare perché funzionasse meglio di come ha funzionato perché che non abbia funzionato bene sono il primo a riconoscere
Ci sono forte inadeguatezze e l'ho detto sempre nell'ambito della magistratura di sorveglianza
Forti inadeguatezze che nascono da notevoli dipende notevoli debolezze organiche nel senso che noi siamo abbiamo i ruoli scoperti per il cinquanta per cento che è uno degli scoperti
Delle degli uffici giudiziari più alto che ci sia abbiamo una notevole eterogeneità particolarmente in questo periodo di tempo cioè nel mille novecentonovantuno statistiche abbiamo raccolto in una Commissione dei magistrati con i magistrati di sorveglianza presso il Consiglio superiore
Una notevole eterogeneità molto più netta di prima prima era relativa ora è diventata veramente
Singolare per cui abbiamo sedi dove gli affidamenti sono quattrocento ed altri dove sono quaranta sedi in cui e quelle di sono quaranta le domande di affinamento sono molto di più di quella in cui sono quattrocento
E quindi il discorso funziona poco perché alla base c'è una come diceva stamani Pavarini certamente una s'una una convinzione della relativa approvazione anzi in qualche misura della stigmatizzazione del lavoro
Che noi svolgiamo e l'amministrazione penitenziaria ha indubbiamente i suoi punti deboli anche qui le risorse di lavoro sono quelle che sappiamo sono tragicamente deboli
E lo sono sistematicamente da quindici anni fa da sedici anni fa da quando cioè è entrata in vigore la legge penitenziaria
Come si fa a dire che questo è del tutto fatale
Ecco la scarsità di interessamento per creare un sistema funzionante
è un dato che io direi incontestabile si è parlato sono fatte parole anche nobilissimi altissime ma l'aspetto organizzativo è stato è stato una una frana una cosa assolutamente inaccettabile e non vedo che esso migliori particolarmente c'è stata un un pochino di ripresa ma non la soluzione
Però ecco non per
Diciamo compensati per avervi inflitto questo questo lungo periodo avrebbe finisco euro spesso dunque non per compensare di questo ma devo dire che in sostanza poi di occasioni come questa rivelano in qualche misura che il
Che il sistema a comunque raccolto una serie di energie
Che si sono misurate con con con con il lavoro che chiedono gli esseri impiegate occupato è meglio
No di essere buttate via o almeno a fare una cosa diversa da quella a cui hanno pensato e che hanno cercato di fare ecco in definitiva questa dovrebbe essere una riflessione io ho fatto un cattivo pensiero cattivo per me
Nel senso che ho detto che probabilmente se c'era lo stesso lavoro fatto dai magistrati non sarebbe venuto fuori la stessa cosa o almeno la stessa grossa occasione di ripensamento di tutto
E e di messa in discussione come si dice di pro di tutto il proprio la propria vicenda il proprio vissuto il proprio da fare
E guardate rapidamente ma dicevo dire che bisogna dare atto di un'altra cosa che ciò che ci è mancata fortemente
La informazione sul versante della sicurezza
Io non sono affatto d'accordo con l'idea della circolare che è stata citata stamani che il versante della sicurezza sia riservato agli organi di polizia no il bel salterà sicurezza si ricostruisce se si ha voglia in parte ovviamente all'esterno ma in parte anche all'interno degli istituti
E quando è stata utile al sistema si è raccolto con grande sistematicità ed attenzione
Ma il quello che diciamo si costata è che è che il la gli organi di polizia investiti di questo problema da noi non ci danno risposte esaurienti significative utili
Questo è un altro dei drammi
Il quattro bis è un pessimo sistema anche per la ragione che sovraccarica per il un una serie infinita di persone una possibilità di risposta che prima usata razionalmente dagli uffici perveniva e che aveva un valore Maggiore accettato quanto meno aveva un valore finalizzato al caso mentre invece noi abbiamo risposte generiche di cui conosciamo l'inconsistenza
Devo chiudere e chiudo in pratica con una serie non una serie con due ulteriori
Parole copie Rossini signor Donno no no con due o tre parole su alcune cose sono d'accordo ovviamente sulla riduzione dell'aria
Della penalizzazione
Sulla riduzione dell'area della penalizzazione che è una delle richieste che sono uscite io non capisco bene però su cosa si possa lavorare
Per esempio stamani Lilo Nepi parlava e inseriva tra le arie non da dei carceri rizzare
Inseriva all'aria della tossicodipendenza spacciatrice diciamo così del tossicodipendenti e spacciatori
Ma ecco quanti sono i tossicodipendenti spacciatori quant'è l'aria della tossicodipendenza colpevole anche di reati di spaccio che sta all'interno del carcere
Si parla di queste cifre dell'aumento del cinque per cento del dieci per cento si parla di arrivo a trenta quaranta per cento guardate le rilevazioni fatte
Come dire sistematicamente in un istituto di una città della Toscana hanno rivelato che la quota di persone in carcere con problemi di tossicodipendenza era era vicina al novanta per cento
Questo due anni fa tre anni fa fino al mille novecento ottantanove se non sbaglio
Queste sono le quote quindi c'è un'aria su cui si può lavorare cioè pacificamente un'area su cui è difficile lavorare ma bisogna trovare il sistema per rispondere a queste
A questi grossi problemi della delinquenza organizzata e a questi grossi problemi dell'intervento nei confronti di suo bisogna trovare un modo di rispondere non so quale sia certo non è quello il quattro bis fuori discussione
E è dubbio anche che il blocco totale sia una risposta adeguata perché nell'ambito delle normative voi avete visto l'articolo settantacinque ex settantacinque ora se non sbaglio settantaquattro associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti
Ma la gamma delle associazioni finalizzate è validissima
Non è vero PD si chiama un arco trafficanti pensando a Medellin e a chissà cosa
Ma ci sono dei dei cosiddetti narcotrafficanti sono scalza cani che si sono organizzati per prendere un certo quantitativo di cocaina oggi rovina all'estero
Quindi c'è un discorso da fare senza ideologia e senza pretese
Io direi che potrei anche finire per e finisco dicendo cercando una specie di battuta diciamo quello che diceva stamani
Brutalmente ma ragionevolmente Massimo Pavarini pecche noi abbiamo lavorato su una
Pietosa bugia questa della rieducazione della risocializzazione chiamatela come volete
Io invece il dubbio Illy lignea di fatto sulla falsità di tutto questo cioè sulla Busia sull'altura di Bush figlio di di perché ho visto nella sostanza che ci sono state sistemazioni ricostruite ed operate in definitiva c'è stato ci sono stati dei casi che hanno pagato lo sforzo che è stato fatto
Ma io però prendo atto che questo discorso è fortemente in crisi e lo chiamerò una illusione non una bugia una illusioni
E di e e mi chiedo alcune cose perché ecco ora non vi voglio fare piangere a che si potete farlo se credete ma il in definitiva ecco il pensare che disagio psichiatrico non debba essere curata in un manicomio è un'altra delle illusioni che ci dobbiamo di cui ci dobbiamo liberale
Il pensare che il sistema dell'intervento sociale nell'ambito di un di una società debba essere un intervento che si preoccupa delle frange disagiate che cerca di intervenire ecco un'altra illusione di cui ci dobbiamo liberare
Non so se ci dobbiamo liberare queste fasci dell'illusione e chi chi fa politica non debba rubare ma debba occuparsi colpo c'è anche questo è un'altra illusione di cui c'è
Quello di cui dobbiamo liberare tutte queste illusioni sono la politica
Solo la politica una cosa che non dovrebbe dire un magistrato invece la dico serenamente perché sono la politica noi rinunciamo a fare politica
Come invece abbiamo pensato di fare politica e c'era un bellissimo articolo di Notting Michele Serra sul cuore di una settimana o due va che diceva appunto questo
Dici mi dovete spiegare se io non devo fare più politica
Se non faccio più politica vado a coltivare i gerani quindi la mia scelta è fra la politica e generale
Ed è una scelta che io faccio anche per i gerani dice e quindi è questo il discorso
Credo che questo applauso si
Riconoscimento che tutti vogliamo dare al dottor Malgara pregandolo di continuare a fare politica di non coltivare i tiranni perché ha dato tanto alle adatta tanta civiltà tanto matita alle istituzioni giudiziarie che per questo credo che al di là della chiarezza e l'onestà delle sue parole
In un qualche modo gli vogliamo tutti bene perché adatto moltissimo tutti noi
Ora
Gli interventi all'inizio con dall'intervento di viveva a Cassano direttore del centro il servizio sociale per adulti
Presso la città di Como
Dunque innanzi tutto volevo in un certo senso tranquillizzare tutti Enzo che anziché all'intervento volevo soltanto puntualizzare qualche cosa
Una riflessione che va io pensavo innanzitutto di ringraziare chi ci aveva permesso
Con tantissimi sforzi in questo momento di confronto però oltre questo che comunque mi sento di fare volevo sottolineare una cosa
è sicuramente importante non solo tutti il fatto che sia nato un grosso successo dal punto di vista delle persone che hanno partecipato ma anche dalle persone che sono rimaste fino a quest'ora
E credo che questo veramente si debba sottolineare che dice soprattutto di due cose una che l'esigenza di continuare a parlare di questi argomenti
Visto che i momenti di confronto fra di noi sono veramente pochi così presi come siamo dalla routine
è il secondo elemento che se è vero e la ricerca ce l'ha confermato che esiste un problema di burnout è anche vero che probabilmente ci sono ancora delle motivazioni molto forti se di sabato pomeriggio ci ritroviamo ancora fermi a a
Qui ad ascoltare quello che ci stiamo dicendo
Io volevo sostanzialmente dire
Alcune cose che
Viva un po'una situazione strana nel senso che mi sento molto motivata ad una necessità di cambiamento e nello stesso tempo sento il bisogno di capire il tipo di cambiamento che vogliamo e che il pensare e il tipo di cambiamento al quale pensiamo nel senso che praticamente dal settantacinque ad oggi siamo passati diciamo così estremizzando moltissimo e discorsi da una fase di affermazione di consolidamento delle della professione
E volevo dire basta basterebbe pensare che ad esempio gli assistenti sociali sono partiti
Con una forma di collaborazione è simile al volontariato semi professionale siamo arrivati quindi invece ad una fase di espansione e la legge Gozzini è stata più volte citata conferma di questo fino alla crisi odierna crisi che definirei a forbice nel senso che da una parte abbiamo una crisi relativa al mandato istituzionale dall'altra la crisi
Del mandato professionale
In questi anni in parallelo c'è stato anche qui do solo dei flash la trecentocinquantaquattro la seicentosessantatré il nuovo Codice da centosessantadue il reiterato retrò decreto del novantuno la trecento novantacinque c'è stato però se guardiamo da un altro punto di vista il passaggio della Società degli a dalla Società degli anni settanta
Società caratterizzata da una serie di miti di cui gli operatori sociali erano sicuramente portavoce cioè il mito del territorio del sociale della partecipazione della convinzione di poter cambiare
Fino ad oggi c'è da un una sorta di delirio di onnipotenza alla consapevolezza attuale che se il cambiamento c'è stato è sicuramente stato un cambiamento non nella direzione da noi auspicata
Ecco e su questo punto volevo soffermarmi su una cosa sicuramente questa è una fase di non ritorno
Il problema però che questo tipo di fase abbastanza rischiosa perché se noi abbiamo abbastanza chiari gli obiettivi
Cioè serie a fare sette in se alcuni di noi affermano la necessità di una riproposizione di una sorta di teoria e ne ho tre retribuzioni insiste della pena è anche vero che dall'altra parte ci sono una serie di istanze fortemente repressive
Che credo debbano trovare sostanzialmente noi una delle possibili forze di opposizione
Quindi e in questa fase ancora più problematico proporre delle alternative ce proporre delle soluzioni tema della tavola rotonda era era appunto la proposta di alternative alla fase attuale io non credo che nessuno di noi posso dire a questo punto qual è la soluzione una cosa è certa che esiste la necessità di continuare a riflettere su quello che si sta che sta succedendo e soprattutto questo da una parte il carcere
Io credo che qualità Lombardia possono addirittura ratificarla questa cosa da una parte il carcere diventa sempre più unica soluzione per tutti quei soggetti emarginati e marginali gli extracomunitari tossicodipendenti ma i malati cioè quindi soggetti sempre più senza prospettive è forse qui volevo fare un brevissimo accenno il problema degli extracomunitari e della della possibilità di trattamento degli extracomunitari poteva anche essere un argomento da approfondire un po'di più e dall'altra invece il ricorso sempre più massiccio che viene fatto alle misure alternative per i soggetti che però sono già garantiti a fronte di un intervento che sta diventando sempre più residuale in carcere abbiamo un ricorso sanciti sì un ricorso sempre più massiccio le misure alternative dalla libertà
Ma il problema è che chi ricorre e riesce ad ottenere le misure alternative della libertà e il già garantito cioè sono proprio coloro che hanno già perseguito tutte le possibilità che anche la fase del giudizio che neanche in fase di giudizio potevano perseguire
E che quindi hanno patteggiato non ha avuto un buon avvocato avuto degli sconti di pena eccetera eccetera ma proprio una pena diciamo ben proporzionata
è riescono ad ottenere la misura alternativa senza grosse difficoltà
Questa divaricazione sottolinea quindi che esiste un area penale Terna è un'area penale esterna
E porrebbero l'accento su questo che mentre il carcere ha comunque un suo spessore fisico nel senso che comunque per la società qualcosa di ingombrante l'area penale esterna non lo ha e rischierà di non averlo se è vero che accanto a questi a queste figure di persone diciamo già garantite che arringa riescono ad ottenere la misura alternativa e che sicuramente per i quali sicuramente non si fa alcun trattamento riso Cerizza ante ma semplicemente si propone un tipo di misura neutralizza attrice noi ci auspichiamo che ricorrano le misure alternative che diventino fruitori proprio quelle categorie più emarginate ai quali si può proporre un certo tipo di aiuto che caratterizzerebbe diversamente la nostra professione
Il problema però è che a questo punto dovremmo secondo me in interrogarci un po'di più sul tipo di funzione che dobbiamo dare alla pena
Il la citazione che faceva il Presidente valga l'articolo ventisette sicuramente è una citazione che ricorre ma la riprenderei proprio come momento di confronto quindi probabilmente c'è ancora fra di noi la necessità di discutere di discussione che andrebbe anche orientata in questo senso sono sicuramente cambiate le tipologie di utenti con i quali abbiamo a che fare rispetto a qualche anno fa rispetto a quando è stato varato l'ordinamento penitenziario e probabilmente su questo non riusciamo ancora a capire come differenziare ma non in in termini negativi in termini positivi cioè quali modalità diverse proporre per diverse tipologie di utenti
Gli operatori penitenziari scrivono pagine e pagine ogni anno su situazioni individuali ma difficilmente riescono a proporre qualcosa di diverso qualcosa cioè che incida nelle scelte di politica criminale che vengono fatte nel senso che praticamente la la conoscenza che abbiamo della devianza si frantuma in mille situazioni individuali senza riuscire diciamo a farci diventare portavoce in di qualcosa di di di possibilità di cambiamento di strategie diversificate
Ecco un un un altra cosa che sicuramente
Abbreviando moltissimo quello che volevo dire
In alcuni Stati all'estero ci sono delle possibilità che probabilmente possiamo riproporre ad esempio la misura alternativa concessa subito è concessa probabilmente si potrebbero individuare probabilmente delle strategie diverse ad esempio laddove il limite di pene comunque di tre anni non sarebbe possibile
Bloccare immediatamente l'ordine di esecuzione mandarlo al tribunale
Al tribunale di sorveglianza perché valuti la possibilità la fattibilità della misura alternativa rimarrebbe in questo modo prova ma rimarrebbe comunque la il non contatto con il carcere
Detto questo chiaramente significa aprire comunque un
I tribunali di sorveglianza mi spiace che sia non si è andati siano e anche il presidente Maci hanno avuto niente aumenti molto diversi l'esecuzione penale sicuramente
E sicuramente diciamo qualcosa che si può ridurre detto in termini molto brutali ma purtroppo l'applicazione che viene fatta nei vari tribunali non è omogenea e questo crea dei problemi di disparità di trattamento io con questo non voglio attaccare il nessun tribunale ma prima che ci sia l'esigenza di omogeneizzare il tipo di politica che si fa anche il tipo di interpretazioni che venne fatta rispetto le varie sentenze della Corte costituzionale che fanno giurisprudenza ma incidono nella sostanza nell'ipotesi di concedibilità delle misure alternative
Quindi va precisato per qualsiasi ipotesi di revisione dell'ordinamento penitenziario non va intesa per non voi in senso restrittivo
Cioè
Io son d'accordo e diciamo questo lo farà abbia un'altra l'illusione la bugia non vi so decidere in quale delle due quale delle due concezioni che si avvicina a quello che sto vivendo in questo momento poi è anche vero che la funzione della pena in termini soddisfa pali e stabilizzatori più volte invocata in questo periodo insieme dorme purtroppo incontrollabile
La all'evocazione della pena di morte dolcetto in questo periodo più volte se ne parla e più volte se ne fa strumento di pressione anche di carattere politico
In sostanza comunque le forme di garanzia ad applicare vanno mantenute
è il carcere deve rimanere veramente qualcosa di residuale quindi d'accordissimo sotto rinite sottolinea la necessità di riforma del Codice penale però purtroppo queste sono ipotesi a lungo termine probabilmente a lunghissimo termine quindi abbiamo comunque ancora molto tempo per una trasformazione radicale nel frattempo però è possibile diciamo riproporre delle forme che si affianchino le misure alternative che costituiscano quindi ulteriori Cooney per evitare il ricorso al carcere le forme di diverso ad esempio così applicate in altri Paesi
Forme di conciliazione con la vittima e se con la vittima non è possibile con la società
Anche attraverso ad esempio lavoro socialmente utile
Sappiamo che alcune cose erano Bossi erano stati era possibile individuarne anche nella sei otto nove ma sono state di scarsissima applicazione così come ad esempio delle prescrizioni che noi abbiamo i verbali
L'idea di Gabbai prescrizione di affinamento la voce riconciliazione con la vittima quasi sempre sbarrata
Ecco ora un'ultimissima cenno che era un po'un qualcosa che sentivo prima in in prima di riprendere il dibattito e quindi faceva decine di proporre
Sicuramente molti di noi sono stati contenti di questa giornata sicuramente molti di noi hanno ancora un po'la bocca amara perché probabilmente abbiamo tagliato fuori dibattito abbiamo tagliato l'esigenza proprio di confronto su cose spicciole credo che la perplessità rispetto ad alcune cose un applauso al presidente targata
La forse i fatti siamo rimasti così abbastanza sorpresi è nello stesso tempo ci siamo tanto ritrovati nella ricerca che c'è stato però c'è stata proposta
Mi fa pensare i proporre comunque un altro momento di incontro
Solo farebbe però però piacere
Diversificare un po'questo momento d'incontro successiva dovrebbe
Essere diciamo la molla per reperire degli interlocutori significativi
Non possiamo esser da soli e perseguire nessuna battaglia nessuna battaglia piene voglia incidere significativamente sullo stato attuale delle cose
Per cui quello che pensavo di proporre era un secondo momento che vedesse per una partita partecipazione massiccia sicuramente della magistratura e ancora di più ovviamente dei politici che potrebbero anche diventare uno strumento utile di confronto per non vedere diciamo un cambiamento totalmente negativo rispetto a quello che noi ci auspichiamo
La parola Pierluigi Valeriani presenze era prevista anche una allora
Confessionali
Iniziamo Piergiorgio Valeriani
E lavoro attualmente come consulente per i problemi penitenziaria la Regione Emilia-Romagna dalla regione Emilia Romagna ma nel mio passato c'è una lunga storia gli insegnamenti in carcere e quindi una conoscenza di quelli che sono i problemi è forse non molto diverso di oggi nonostante molte cose nel carcere si siano modificate
Doveva partecipare a una tavola rotonda che aveva un tema ben preciso
Il tema io la quale possibile evoluzione del ruolo degli operatori sociali penitenziari
Il sentiero di dire qualche cosa di fare qualche osservazione
Dentro questo tema con riferimento alle ipotesi che voi avete raccolto nel documento preparatorio di questo seminario ecco intanto devo dichiarare
Che la costruzione di un ruolo nuovo che vuol dire in sostanza un ruolo diverso
Passa attraverso la rete ridefinizione della funzione
Poi la ridefinizione dell'ambito operativo in cui essa si svolge poi all'interno di queste due categorie si possono raggruppare tutte le ipotesi che voi gli avete fatto
E
Nell'esame di Roma soltanto alcun non tutte
E molte cose sono già state dette erano discorsi sono stati fatti precedentemente e di conseguenza non avrebbe senso che io la ripercorresse e vorrei prestare il più legato a quella che è la mia esperienza personale
Vorrei però prima di esaminare
La prima che la seconda categoria cioè la ridefinizione della funzione è la ridefinizione dell'ambiente
Porre l'accento sul termine che io ho usato di costruzione di un ruolo
Il termine costruzione a in sé qualche cosa di concreto
Un ruolo nuovo si può inventare possiamo adesso fare delle ipotesi o possiamo anche non riuscire a farle
E potranno nascere ed il tempo ma le ipotesi saranno sempre comunque diverso da quello che riusciremo a concretizzare il ruolo nuovo sarà quello che saremmo riusciti a fare che sarete riusciti a fare ecco sento un forte bisogno di concretezza perché molto spesso in materia carceraria poi questo è quasi sempre evidente
Quelle che sono le previsioni sono lontane da quelle che è la realtà
E difficilmente diventano realtà riescono a modificare la realtà che piuttosto dure ad attaccare ecco ridefinizione della funzione dell'ipotesi fondamentale che voi avete individuato nel vostro documento
Quella di un'attività di aiuto e di limitazione del danno
Con una funzione di conseguenza che si lega anche o si completa anche con l'offerta di opportunità esternata alla integrazione sociale delle persone concepita come all'istituzione di un esercizio diretto ecco costui partiti sono i termini nei quali voi vi siete espressi
Ciò per uscire dall'asservimento alle funzioni di controllo sociale c'è questa contrapposizione fra
Dovrà
Questa formula attività di aiuto e di limitazione del danno
Contiene sicuramente almeno a me sembra il bisogno di impostare il rapporto con il detenuto
Con la persona che avete di fronte in modo nuovo rispettoso della sua personalità e della sua autonomia
Ecco cioè questo bisogno di non interferire avere in modo forte indagando
Anche diciamo verbalmente coercitiva quella forma di persuasione che sostanzialmente si avvale vi varie modalità di pressione anche verbali a volte o comunque legate alla posizione nella quale si trovano i due interlocutori
Per realizzare un atteggiamento di rispetto della persona dell'autonomia quindi di questa persona come uno dei diritti dei quali voi raffigurate poi il riconoscimento di giudizio è un'altra parola chiave del vostro documento raffigurate quella linea attorno alla quale dovrebbe
Comunque non si allontani infatti il carcere
Ecco mi chiedo
Se questa vostra posizione che io condivido fortemente non sia una posizione riduttiva
Ecco multiplazione
Sì ma sufficiente consentivano la vostra funzione come ha semplice attività di aiuto e di limitazione del danno
Perché molti di voi sentiamo l'educatore
Rischierà adesso accanto per Massimo Pavarini di essere sfacciataggine occorre correzione ha visto cose disoneste genere presto è abbastanza facile che succeda ma
Vorrei ricordarvi che e vero educare vuol dire a formare un modo di pensare e di rapportarsi agli altri
Quello sul quale si conviene in una determinata società l'attività educativa diverse forme
Ma molte modalità di esprimersi tende a scopi molteplici ma sicuramente c'è una forma di attività educativa
In città
Nel al rapporto sociale complessivo
Io sono fortemente convinto
Sono le situazioni
Soprattutto le situazioni di rapporto sociale in cui le persone si trovano
Modificano
Non voglio dire determina mogli fruiscono sul modo che le persone hanno di rapportarsi agli altri e di decidere
Le questioni che riguardano la loro offerta
Molto più di quanto noi non riusciamo a mettere loro nella testa
La concezione della giunta e del mondo di una persona non è quella che è la persona dice di aprire ma quella che regola anche a volte inconsapevolmente le sue azioni
Vorrei azzardare un
In modo in modo così per schematizzare un rapporto simile al mondo delle emozioni e delle pulsioni è e la coscienza
Il mondo dell'inconscio il mondo del consiglio no il mondo che ci spinge quello che ci spinge ad agire in un certo modo e che raccoglie tutto a un insieme a di cognizioni che noi abbiamo assorbito dalla vita di relazione con gli altri
E invece quello che noi abbiamo imparato diciamo con le regole di buona educazione comunque con regole di buon comportamento il primo che punta e quindi diventa fondamentale la capaci diventa una fondamentale
Modalità educativa quella di cercare di incidere
Sui rapporti che le persone dicono quello vincitore sull'ambiente di cercando di modificare laggiù
La per ambienti intendo i rapporti sociali ed ecco che quello che voi avete definito
Come intervento di aiuto alle persone
Cui corrisponde un bisogno della portarsi con loro in modo diverso rispettoso della loro autonomia
Può diventare una lotta per la loro autonomia
Un impegno perché si realizzano si realizzino all'interno
Del carcere dai rapporti diversi più pregnanti più capaci è di consentire loro di maturare ne delle
Prospettive
Di non voglio dire dice Miceli dei loro primi ma proprio prospettive di rapportarsi agli altri diverso
Ecco
Sentire col resto
Mi sembra
Che sia una cosa molto importante
Mi sembra che sia una cosa molto importante perché
Io ho Cristofaro varie cose tanto se ne è parlato ed è forse una di dalle
Di quei dubbi che è venuto a colui che ha ci ha presentato la statistica sul Barnaul nella ricerca sul vanno ecco ecco resto ma il bisogno di un passaggio istituzionale
Il bisogno di trasferire per esempio il vostro rapporto professionale anziché con l'amministrazione del carcere con l'amministrazione di un ente locale
Può essere visto pur legittimo
Come un tentativo di scappare via da una situazione che è sicuramente di vita e di lavoro che sicuramente difficile da modificare da un ambiente che difficile da modificare ma che se non cominciate a cercare di modificare
Diciamo
Poi non rispettate perché la vostra funzione il fondo di quella per la costruzione
Ecco passiamo al secondo aspetto ridefinire l'ambito operativo
Tavolo qua ridefinire l'ambito operativo è è sci a due grossi filoni c'è un ambito operativo esterno che il Complesso della disciplina nella quale voi vi state muovendo con tutta la problematica che qui è emersa come ci costruisce il problema penale in un modo o nell'altro ecco abbiamo avuto antagonisti è Neppi Modona Pavarini era Sandro Malgara quelle grande operatore sociale travestito da giudici per sbaglio fa i giudici non lo so io come come definire euro ecco bene c'è però anche una realtà più diretta cioè il carcere bene questa realtà diretta io ho visto nel vostro documento di investe sicuramente in modo forte
In modo forte ci sono dei punti nei quali la vostra sensazione dei debolezza è estrema quando si dice sono trenta mila gli agenti di custodia che abbiamo di fronte e noi siamo non so mille due mila cinquecento non so quanti siano
E quindi abbiamo operiamo in un mondo all'interno dell'attuale la valenza de diciamo della coercizione è talmente forte
Che non riusciamo nemmeno a porre in discussione l'assetto gerarchico no dell'istituzione il fatto che di tediarvi da delle direzioni bene ecco questo discorso
Secondo me importanti comunque
Perché cambia il cantiere sicuramente difficile
In tanti ci han trovato specialmente modificando Pella che la disciplina del carcere e in pochi e e pochi risultati sono ottenuti molte cose non sono cambiate anzi alcune sono peggiorate persino quando nessuno ci credeva che lì si potesse migliorare bene
Bisogna e riuscire a capire in una realtà che cosa il carcere il carcere Silvia perché a me sembra importante che le ipotesi
Di della ridefinizione del vostro ruolo che sono relative le modificazioni ambientali
Se voi avete definito come ipotesi di lungo periodo
Siano tutto sommato
Meno importuno da perseguire
Attraverso la pressione politica attraverso il far sentire la vostra voce siano tutto sommato molto meno importanti delle ipotesi di breve periodo che avete individuato e che hanno una caratteristica di forma di lotta
Sono delle prese di posizione secondo me molto decisa che vanno capiti ENI fino in fondo per il significato che possono aderire ora attuale sono state dette un mucchio di cose io non voglio sta lì a a tenerla lunga troppo ma mi rammarico sempre in queste circostanze che non sia mai stato tentato un mai stato tentato un'analisi un'analisi del carcere come sistema cioè applicando alcuni principi della teoria dei sistemi io ho cercato di farlo per conto mio naturalmente arrivando fin dove sono arrivato
Alcuni degli aspetti relativi a questa ha una visione del carcere come sistema ingloba ante è stato per esempio affrontato inconsapevolmente secondo me da Massimo Pavarini in un convegno a Firenze quando parlava
Quando ha individuato almeno se non ricordo bene tre filosofie diverse
Di relative al carcere e confine del carcere il confine del carcere ecco il carcere può essere considerato un sistema un sistema ha sempre un confine che tipo di sistema il carcere un sistema aperto
E il confine non rappresenti il carcere ma il muro di cinta che rappresenti il carcere e quello che ci sta dentro ci sono i rapporti fra le persone che vivono dentro il carcere il confine e soltanto il nuovo attraverso il quale si passa per entrare o per uscire
è riduttivo per esempio e il pensare il confine del carcere soltanto in relazione al sistema penale a Kohl Akiba dentro e perché come perché ha commesso un reato
Per esempio i confini del del carcere un confinante attraversate voi tutti i giorni e ci entrati dentro con determinate modalità che secondo me andrebbero molto bene analizzate se vogliamo ridefinire il vostro ruolo in qualche in carcere ora i sistemi il sistema carceri schema aperto carcere hanno delle caratteristiche per esempio una caratteristica
Che ha un nome tecnico per il morto l'idea che andare a ripescare in questi miei appunti è questa che un sistema tende comunque a restare se stesso
Tende comunque a ridurre alla propria valenza tutte le cose con le quali viene anche a fare tutti coloro che entrano in carcere siano personaggi siano persone o siano
Siano detenuti o siano operatori no sì o no in qualche Micol misura fagocitati da questa da una modalità di esistenza impersonale in qualche modo vele
Vi dirò cioè
Ci sono vari modi con i quali carcere impatta e raccoglie e raccoglie dentro le interferenze che noi riusciamo mettere dentro una di queste
Cioè le cose sono che si fanno sono viste come un intralcio continuamente un'altra è che queste cose possono anche essere viste come delle mutazioni
Quindi se si agisce consapevolmente si possono portare delle mutazioni all'interno è che possono risultare significative e le prime mutazione
Secondo me dovremmo cercare di introdurre all'interno del carcere è proprio il tentativo di far sì che le persone che sono dentro il vivo dentro vivano degli dagli di autonomia sufficienti per poter aprire un dialogo
Allora grazie io mi rendo conto che i tempi stringono ovviamente ci sarebbero ancora molte cose scuro forse vorrebbe purtroppo prima di andare avanti c'è una comunicazione da parte della segreteria chiedere a tutti coloro che hanno ritirato l'attestato di partecipazione di riconsegnarlo per cortesia alla segreteria per l'apposizione di un timbro che certi libri che autentiche che di autorevolezza certificato stesso
Adesso la parola Antonio Turco educatore di Roma Rebibbia
Considerata necessità proporre ancora altri interventi io rubo veramente pochissimi secondi
Delle seconde secondo me è arrivato in un atteggiamento fosse da concerto rock però credo che sia un necessario Cilento che ha fatto adesso un caloroso applauso a coloro che hanno organizzato questa manifestazione che hanno
Appuntamento che gli permette storico non soltanto sul piano dei contenuti ma soprattutto sul così perché per la prima volta forse una storia
La storia di coloro che gravitano attorno alle stazioni realizzate per un verso coloro che gravitano attraverso il il grande male dell'università hanno trovato finalmente un'occasione di confronto
Una delle esigenze che però mi preme esprimere credo sia un'esigenza
Molto in sintonia con il senso di quell'applauso perché ritengo che sia un'esigenza che probabilmente ognuno di voi dentro
E individuare bene quali sono gli obiettivi con cui è stato realizzato questo come convegno e soprattutto se esistono degli obiettivi al di là di questo convegno e duramente senza fare un un'analisi delle delle cose che sono emerse oggi tra l'altro
La loro complessità non non mi consente appunto e lavoro per prestare il breve tempo a disposizione l'unico sentimento bensì questo senza effetti mi permetto di fare tre livelli considerazioni il primo e che in sintonia quanto a dodici dalla direttrice del Duce Servizio Sociale di Como
Oggi è stato espresso un dato segni di grande significatività che esiste un patrimonio di energie da tutelare
Questo patrimonio di energie di cui ognuno di noi depositario questo patrimonio che testimonia la capacità degli operatori derivatore di base appunto di ricercare una modalità di confronto e quindi di individuare altre linee operative al di là di quelle appunto che porta avanti ramo somministrazione
Ma questo tipo di tutela questo tipo di salvaguardia di energie va legata se volete secondo me anche a un altro tipo di aspetto
Già stamattina ma credo lo stesso fatto di essere rimasti qui questa sera in qualche modo secondo me definisce l'area nostra di appartenenza e questo piano se per un verso e un un aspetto da sottolineare secondo me è un aspetto da rimarcare anche sul piano di una necessità di attivare nuovi meccanismi di interazione con altri soggetti individua in questo senso presente tutti coloro che fanno parte di un mondo cattolico di mondo associativo disponibile a un discorso nei confronti della della tutelare carceraria
E come diceva stamattina Salvatore religione questo terza le mie considerazioni c'è stata in effetti una caduta di tensione sul piano della partecipazione alla fase lavorativa di di questo convegno
Questa caduta direzione è stata decisamente legata alla capacità dell'amministrazione di incidere fortemente in termini negativi sulla sulla volontà di penalizzare
Il lo sforzo che avevano in sede organizzativa i colleghi che stavano appunto tentando di riuscire a Rezzato
Per non far sviluppare invece un discorso che secondo me fondamentale che è quello di così rivalutare risottolineare l'importanza della formazione in sede
Autonoma in sede territoriale
E in questo senso secondo me bisogna aprire un nuovo fronte di lotta che quello che deve vedere necessariamente coinvolta l'ambito sindacale non perché io riconosca particolarmente una particolare capacità e una particolare valenza l'ambizione talenti intermedi nostra tutela ma perché secondo me il sindacato mai come in questo momento deve recuperare una sua capacità una sua forza una sua autonomia rispetto alla alla punta di tutela di quelle che la nostra salvaguardia la nostra necessità di andare a momenti di formazione come questi
Dicevo prima che il problema secondo me centrale su cui dovremmo uno per un attimo riflettere prima di riproporre le conclusioni di cui si occuperà Massimo Ranieri è quello di individuare non soltanto come giustamente diceva la direttrice prima nuovi momenti di l'incontro questi nuovi movimenti non ci possono essere io comprendo perfettamente anche l'avvilimento che ho registrato in durante la fase preparatoria dei colleghi che poi costantemente hanno portato avanti quest'iniziativa
Non si può continuare indù era la determinazione storica di tutto ciò che avvenuto negli anni precedenti lo testimonia io credo che oggi sia un fatto di grande significatività aver constatato che esiste una fortissima voglia di andare a un attimo grandissimi livelli di confronto che esiste ancora una forte voglia come diceva prima il presenta marcare di andare a un tentativo in ogni caso il diritto di definire il ruolo e funzioni ma si sono sempre dei dati di cui oggi dovremmo tenere conto oggi qui non esiste gente che è venuta dal Sud e il che tipo di o comunque c'è molto poco neppure polli accertamenti in termini estremamente ridotti rispetto alla il che equivale a dire comunque in ogni caso che questo tipo di di di forma vediamo incriminazione Teresa incentrata proprio per la sua presenza sindacale parlavo degli obiettivi
Secondo me uno degli obiettivi che mi permetto di indicare soltanto uno tra i tanti potrebbero poi essere così individuati è quello di creare una forma di versione perché saltando come interlocutore l'amministrazione generale
Ma individuando invece in come elemento del Governo e in particolare l'emissario c'è giustizia venga protratta l'idea per cui il gatto a in che in termini dialettici Sand ad organizzare toccata la comunicazione tra l'espressività e la capacità di rielaborazioni di base con il poi la la concretezza legislativa debba essere colmata da quello che riferimento dottrinale
Sì da oggi se se ci pensiamo per un attimo esistono tre livelli di intervento il nostro che è quello degli abbandoni di base che in ogni caso hanno scarsissimo momenti di confronto ma che in ogni caso propongono un'esperienza quello che poi e spesso e volentieri si traduce in un riferimento legislativo che troppo spesso non tiene conto e di quelle che sono le indicazioni partono alla base questo gatto questo voto deve essere colmata secondo me da una da da una che quella dottrinale secondo me
è finita l'epoca in cui la sinistra sta la sinistra storica si spera in qualche modo ha espresso un certo tipo di analisi e tra l'altro poco coinvolta in un certo tipo di analisi
Anche detta appunto da quella che è la realtà presenziare e tempo dicevo appunto che i titolari delle carte di tipologia che sono stati coinvolti in questo in questo convegno ma soprattutto tutti coloro che appartengono all'area penalistica Kiska ancora oggi si interrogano sull'importanza sulla funzione la pena
Finalmente si faccia promotore di una di un tipo di intervento che sia decisamente rispetto al governo sia esso democristiana sia esso democristiana senso di qualsiasi tipo di Bindi indicazione legislativa sia in modo tale da proporsi in termini di utile esclusivi referenti perché certe cose come l'attacco legge inutile umano di questo periodo non si venga a determinare grazie
Lavorano in plastica
Sindacalista Funzione pubblica CGIL lombarda
Permettetemi subito una battuta
Anche per sciogliere il la difficoltà che io io ad intervenire sereni questa tipo e faccio il sindacalista a tempo pieno Giovanni
Io credo che a una come me ci fa dirigente sindacale da così tanto tempo serva no
Un ente di queste tipologie dopo un po'di anni e fra entità politica e sindacale distinti ti prende una specie di senso di ogni scienza
Per cui il politico il sindacalista è in sé per il lavoro che fa capace di fare qualsiasi cosa e di intervenire in qualsiasi cosa in realtà in situazioni di questo tipo ascoltando voi io mi sono assolutamente resa conto del del ritardo dell'incapacità della arretratezza che nel dibattito dentro l'organizzazione sindacale c'è rispetto a determinate questioni che io credo che siano quelle che valorizzano anche
Grazie
C'è però una questione di cui ragionavo prima con alcuni al fuori da qui
Il sindacato è un'organizzazione di massa che si basa o che dovrebbe basarsi sul consenso dei suoi rappresentati
E
E inevitabilmente a quindi al suo interno questa non è una scusante del ritardo sindacale evidentemente di cui io mi sento in qualche modo colpevole per tutta la CGIL e e ripeto non non credo sia scusate nessun voto però porta a due considerazioni la prima considerazione che inevitabilmente essendo una grande organizzazione di massa
Non può che rispecchiare anche al suo interno le tendenze che nella società quelle belle quelle brutte che nella società ci sono
E dall'altro lato il fatto di sapere cosa che inevitabilmente intesa dentro la mia organizzazione sindacale come dentro le altre
Dieci mila iscritti del corpo di polizia penitenziaria e poche centinaia perché poi il numero degli organi rapporto tra gli organici e questo poche centinaia del servizio sociale inevitabilmente Pisa oppure no perché il corpo di polizia penitenziaria sia di per sé più arretrato culturalmente ma perché rappresenta istanze diverse inevitabilmente per la loro storia con la loro cultura per il loro ruolo dentro l'istituzione carceraria
Ed è con questa ci stiamo confrontando molto faticosamente io spero che però il con il convergere di confluire dentro una stessa organizzazione sindacale di queste diversità sia un arricchimento e non una fonte di appiattimento perché e noto cui noi dobbiamo rispondere noi come sindacato io cerco di trarre dalle dagli insegnamenti gli obblighi riattivato oggi alcuni suggerimenti li ripropongo voi
Non può essere di continuare a barcamenarsi tra i essere il semplice registratore delle tendenze in atto nella società che pure in gran parte come organizzazione sociale rappresenta o soggetto di trasformazione culturale io credo che dobbiamo essere in grado come sindacato
Di essere soggetto di trasformazione culturale dentro una spostamento consentitemi di dire a sinistra visto che finalmente negli ultimi interventi questa parola uscita inevitabilmente credo di spostamento a sinistra anche dei suoi rappresentati quindi non semplice registrazione delle tendenze che ne ha presentati ci sono ma
Creare consenso per spostare
Dentro una logica di trasformazione colturali e credo che su questo ne dobbiamo esprimere tutte le nostre potenzialità insieme agli operatori in questo caso il settore penitenziario
Perché c'è nella società una tendenza che chiede più carcere e che però non è estraniato una tendenza complessiva che chiede più stato controllore che non Stato erogatore di diritti
E quindi è in qualche modo funzionale coerente ad una logica molto più grande rispetto a quella che chiede solo in sé più carcere
Perché gli attacchi all'indipendenza della magistratura sono questo perché gli attacchi al potere autonomo del Parlamento sono questo
Perché la richiesta quindi di più l'impressione di più poteri centralizzati non sono altro che questo
E però questo a questo in realtà risponde cosa non una logica che dice ha un potere più forte e più repressivo decentralizzato dello stato e e di di poche istituzioni all'interno di esso una uno scioglimento dei nodi sociali anzi risponde esattamente il contrario alla grande criminalità organizzata è sempre più grande sempre più organizzata
Le connessioni tra il potere politico ed economico e la grande criminalità sono sempre più connesse allora rispetto a questo io dico che c'è uno ruolo grande che il sindacato deve poter cercare e cioè il ripristinare un bisogno di controllo democratico controllo inteso come capacità dell'agente dei cittadini di incidere sul modo in cui il potere viene esercitata sul modo in cui le istituzioni funzionano
Significa cioè tutto ciò che non è che c'è meno bisogno di democrazia c'è biondissimo ha bisogno di una democrazia diffusa
C'è bisogno di più salvaguardia dei diritti a qualsiasi livello essi debbano essere esercitate dai soggetti cosiddetti forti o dai soggetti cosiddetti deboli che magari sono rinchiusi
Dentro un'istituzione
Totale
C'è bisogno non di separazione e di impermeabilità delle istituzioni ma ripeto di loro
Maggiore trasparenza
Questo io credo sia il ruolo centrale quello alla trasformazione culturale che il sindacato deve ricominciare penso a giocare
E per esempio rispetto a una questione che qua è stata appena accennato alla questione del comparto sicurezza io credo che qualcosa abbiamo fatto forse ancora poco perché dentro quella logica come dentro la logica dell'articolo quaranta ci sta un ragionamento che invece quelli disegno oggi centralizzazione di alcune funzioni dello Stato quelle che sono classificate che sempre più si vuole classificare come funzioni di controllo
è un disegno che fa avanti che va avanti a livello anche legislativo ed è un disegno che non può vedere
Né gli operatori né tanto meno le organizzazioni sindacali se purtroppo invece vede sempre di più forze politiche anche della sinistra conniventi
Perché è un ruolo che appunto esalta un una concezione di Stato sempre più repressivo e sempre meno erogatore di Tahiti
Allora
Da questa lunghissima premessa Riva delle costellazioni molti libri in realtà io credo che la sollecitazione maggiore chiaro al mio sindacato in particolare arriva da
Un convegno come questo è occorre recuperare un ruolo forte non subordinato
Ad altre logiche per esempio le logiche di mercato
Del sindacato rispetto al problema dei diritti in qualsiasi luogo e in qualsiasi e da parte di chiunque essi si esercitino
Nel carcere quindi come realtà debole
E nel carcere nel senso di salvaguardia e di recupero e di valorizzazione dei diritti di chi dentro il carcere ha il suo luogo di lavoro ma anche di chi dentro il carcere ha il suo luogo
Temporaneo più o meno temporanei di Fichte
Per esempio ricordo che l'anno scorso è stato un convegno molto bello io purtroppo non ho potuto partecipare ma di cui ho letto alcuni atti sulla
Diritti del lavoratore detenuto i diritti del detenuto lavoratore
In cui rappresentanti di organizzazioni sindacali insieme detenuti insieme ad altre si sono posti il problema di quale diritti al detenuto per esempio in materia di lavoro vengono garantiti dentro il carcere quando in realtà anche il lavoro il diritto al lavoro che dovrebbe credo essere garantito a tutti in qualsiasi situazione di costrizione o meno
Stanno era vissuto dentro l'istituzione carceraria nel nostro Paese come un premio
Comuni elargizione non come un diritto e comunque anche a chi accede a questa a questa elargizione questo premio non vengono garantiti quei diritti fondamentali che a tutti i lavoratori
Vengono garantiti
Ma anche gli operatori allora c'è un problema che io ho colto qui e che l'organizzazione sindacale non può anche se voi siete poche centinaia e non siete qualche migliaio non può far finta di non vedere c'è un problema dissenso e di controllo del proprio lavoro che dagli operatori
Penitenziari arriva c'è un problema di condizioni materiali rientrino materiale di lavoro che sfuggono assolutamente alla possibilità di incidere come soggetto collettivo
Da parte dei lavoratori allora qual è il ruolo dell'organizzazione sindacale uno titoli di ruolo culturale che punti non a registrare una tendenza reazionaria dentro la società Mada a spostarla e creare quindi dentro
I suoi scritti anche uno spostamento dentro cinque milioni di persone che sono iscritti alla CGIL che sono gran parte di queste società uno spostamento culturale che consenta di creare anche le condizioni
Dentro l'opinione pubblica per fare quello che voi state tentando di fare
Ma anche una forte cambiamento di linea rispetto a alla alle questioni più strettamente contrattuali io mi sono resa conto mentre voi parlavate che noi rischiamo certo un contratto un accordo contrattuale non potrà mai consentire un progetto di riforma però può ostacolarlo o avvicinarlo
Se ne ha in mente gli obiettivi oppure se quegli obiettivi non si pone neppure fa questo è il nostro problema io mi sono appuntato quattro problemi che vi cito proprio a titolo noi abbiamo bisogno
Nel modo di fare i contratti di ricentralizzare i contratti sulle professionalità che si esercitano che si esplicano come servizi alla persona
Che sia il bambino che sia l'anziano che sia detenuto cioè che lei professionalità che si esplicano sui servizi alla persona oggi contano meno belle professionalità che si esplicano a lavorare sul computer piuttosto che a a raccomandare
Mentre questa c'è anche un recupero del concetto di utenza io ho ho spesso la sensazione che noi diamo molto spazio a un concetto di utenza forte
Quando noi ci battiamo giustamente per carità per che
Le le
Che i grandi contribuenti abbiano la possibilità dei rimborsi IVA per carità problema giustissimo però consentitemi di dire questo è un'utenza forte un'utenza che magari ha già possibilità
Di e di interlocuzione per conto suo
Ma un sindacato che si batte per i diritti di tutti e che ha fatto dell'utenza uno delle sue dei suoi interlocutori cardine si vede un opporre il problema di un'utenza debole bistrattata misconosciuta
Qual è quella delle carceri tanto più in una situazione in cui appunto
Vi è un'utenza che non ha capacità contrattuale
L'avete detto voi perché è un'utenza nuova che pone problemi anche di tossicodipendenza di diverse connotazioni culturali eccetera la questo deve diventare un problema che deve trovare anche soluzioni detti contratti o no o questa non è utenza la Confindustria idee dei rimborsi è utenza e il detenuto no si è questo francamente qualche
Riscrittura di linea dobbiamo fare secondo che deriva da questo occorre superare una concezione Gert gerarchica delle professionalità chi presuppone in quanto ci elargiti a ruoli di controllo e ruoli di subalternità
E chi probabilmente con la maggior parte delle professionalità che si esplica così Servizi alla Persona niente a che fare
Perché lì su quelle professionalità occorre esercitare responsabilità e autonomia non potere gerarchico o potere di obbedienza nei confronti
Del cosiddetto superiore
E anche su questo per esempio la nostra risposta alla connotazione della circolare sulle aree laddove si individuano i responsabili arrestato un po'debole
A mio parere la nostra come organizzazione sindacale terzo occorre cambiare un concetto di produttività che nei nostri contratti è solo ed esclusivamente quantitativo e che non si tratta per nulla alle professionalità che si esplica non si servizi alla persona
Quarto occorre cambiare un concetto di salute e di tutela della salute che quando c'è c'è molto raramente è mutuato dall'industria
Anche lì tra l'altro inadeguata ed è solo ed esclusivamente fisica
I problemi che voi avete posto di burnout ma non trovano nessuna
Seppur piccola individuazione dentro i capitoli sulla salute su cui poi ci su cui comunque c'era mettiamo in ogni contratto ma il vostro come il problema di si esplica assistenza sugli anziani vicini a che fare con i bambini e di quant'altro
Quarto quinto ed ultimo c'è bisogno di dare un anzi penultimo c'è bisogno di dare una connotazione davvero non marginale non residuale
A questa sete di percorsi formativi e di aggiornamento che assolutamente e assolutamente sottovalutato tra l'altro tutta centralizzata e quindi pochissima pochi punti
Che consente poco potere d'incisione contrattuale a livello decentrato e che mi sembra sia una delle questioni centrali che voi avete posto ultimissima annotazione poi e poi chiudo
Io credo che la splendida relazione che ha fatto Patrizia sulla specificità femminile
Porti anche tutto il sindacato e le donne del sindacato la la regista di Radio Free ragionare sul progetto di azioni positive di pari opportunità che neppure abbiamo posto ma che mi rendo conto è assolutamente inadeguato cogliere questi problemi allora per finire io ho solo citato da da assoluta inesperta alcune questioni che voi mi avete sollecitato io dico però questo serve il contributo di chi queste cose se ne vive sulla propria pelle io mi rendo conto che l'organizzazione sindacale non è abituata c'è abituata a a pensare appunto che la dirigenza in grado di fare tutto e chiede l'unico problema nel rapporto con i lavoratori iscritti è solo di di far votare se lo si fa con un sì o con un no rispetto a quello che la dirigenza sindacale ha fatto occorre cambiare questo questo modo di procedere occorre che dagli operatori e dai lavoratori e lavoratrici escano le le le cose sono le cose che solo voi potete sapere che devono essere assunte dall'organizzazione sindacale allora serve il vostro serve il vostro aiuto ci serve il vostro aiuto
Per costruire rivendicazioni che siano vostra che partono da voi io mi rendo conto che su questo ci sono anche nel mio sindacato forse meno forse più che in altri non lo so io sento dire meno ma perché stavo sto in questo sindacato se non stare in un altro
Che ci sono resistenze rispetto a questo io l'invito davvero senza retorica che vi faccio perché mi serve
Serve anche a me perché anch'io ho delle frustrazioni che magari non arrivano al burnout però anch'io ho delle frustrazioni rispetto al mio lavoro al mio ruolo professionale
L'invito a lavorare con noi fondo e dirigenza sindacale con pazienza ma anche con severità come devo dire Patrizia fa è come io continuo a invitarla fare superando le resistenze perché va sicuro che ne abbiamo bisogno
Non voglio ripeterlo assistente sociale del servizio di ViviMilano quest'ultima notazione di lavoro Mentasti consentitemi una proprio una una cosa brevissima doverosamente prima
I sandinisti gli analisti sono sicuramente un'altra categoria di lavoratori a forte rischio di Bologna
Ma pensavamo aspettando il presidente del tribunale di sorveglianza speciale
Firenze
No stamani questa mattina sì perché mi spiace e mi è molto dispiaciuto l'avevo sentito soltanto un'ultimissima parte del suo intervento delle persone che credo che anche i magistrati abbiano non abbiamo qualche cosa da pagare anche loro anche loro il loro tributo da pagare formano per cui pensavo che in fondo se anche queste categorie si guardasse un pochettino dentro forse sì sì l'abbiamo si potrebbe rendere ancora di più punto di quanto siamo tutti nella stessa barca e di come se non lo si trova con un sistema per venirne fuori tutti quanti insieme difficilmente ciascuna categoria può pensare di fare un confronto con
Io penso che a questo scopo a questo punto ci siamo molto poco da dire anche perché la platea ormai esaurito però io colgo l'occasione di intervenire per ultima per appunto fare un po'una anche usura dei lavori anche perché ho partecipato direttamente all'organizzazione di questo convegno quindi mi sembra giusto prima di tutto dire ringraziare la CGIL Funzione pubblica di mi
Convegno
Che soprattutto ed in particolare nella persona di Laura Mentasti che come avete visto poco fa e è stata in grado di recepire effettivamente quali sono le nostre esigenze ci ha permesso di fare questo poi dovrei ringraziare
C'è un'altra
Poi vorrei ringraziare anche la CGIL della Toscana del Piemonte e dell'Emilia Romagna che ha contribuito anche da finanziariamente a che questo convegno si facesse
Ora ha detto resto va bene
Detto questo a me sembra giusto dire che iniziale nel corso della giornata abbiamo sentito
Tutti quanti i nostri colleghi direi che è stata una buona iniziativa che era necessario parlare di queste cose
Ora un piccolo gruppo uno sparuto gruppo a recepito questa cosa e con senza tema di retorica lo ha fatto con enormi sacrifici personali
Per cui quando il collega di Rebibbia detto dobbiamo continuare questo questi discorsi anche perché mi rendo conto che la giornata odierna avuto delle pecche
Che sono state quelle di far parlare poco gli operatori perché io stessa avevo delle cose da dire ma mi sembra inopportuno dirle adesso
Però forse la esigenza di far parlare tutte queste grossi personaggi che hanno avuto c'è ho fatto l'onore di essere presenti oggi ed è dovuta al fatto di di far capire che quello che noi andavamo dicendo quello che noi vogliamo a da valenza scientifica ha una valenza culturale ben precisa questo di oggi non è stato il solito lamento degli operatori che stanno male e che in qualche modo si piangono addosso
Quindi sono anche dalla ricerca sul burnout è venuto fuori un disagio reale che grossissime che secondo me e parziale perché la maggioranza delle persone non ha risposto a quel a quel questionario e secondo me chi ha risposto in c'è una persona che in qualche modo a attivato degli anticorpi gli altri probabilmente stanno peggio
Per cui il discorso è quello di continuare ma continuare come in quale sede perché io sinceramente mi chiedevo dove chi continuerà a questo discorso probabilmente la sede più opportuna e quella sindacale
Penso che sia
Mi rendo conto delle difficoltà poi all'interno del sindacato di fare passare queste cose perché non sempre questi trovano dirigenti come lavora Mentasti
Per cui mi rendo conto che questo discorso secondo me Ingrosso ed è P e bisogna affrontarlo per forza perché una consapevolezza io presso ho appreso in questo corso di formazione ed è quella di essere diventato qualcos'altro da quello per cui io mi sono formate quello per cui io
E
Questo è tutto da vedere
Allora il di e quindi il il problema è questo che noi fino ad oggi che avrei voluto dire delle cose sull'intervento di Margana che giustamente è una persona in cui che ha creduto e come noi penso tutti quanti inizialmente abbiamo creduto in questa legge questa necessità di rendere il carcere più mani nelle misure alternative lo scoppio a dilungarmi però il pro lei me che noi qualcosa abbiamo cioè ragionandoci su abbiamo visto che il re è nudo praticamente noi non facciamo altro che registrare come dei notai delle cose che già esistono quindi nostro ruolo di operatori sociali cioè di gente che promuove che attiva delle risorse che dà delle opportunità praticamente non esiste più nella pratica per cui e inutile parla cioè noi alziamo Pd garantiti quindi a questo punto la nostalgia la nostra difficoltà e e grande per cui su quali saranno le proposte e tutta da discutere della nostra collocazioni stop finale e tutta da discutere su corpo e l'altro l'altro problema grosso su cui volevo soffermarmi e che oggi è venuto
Non è venuto fuori è quello che nella pratica ci stanno facendo diventare altro da operatori sociali nelle pratica con l'articolo quaranta si stanno facendo diventare poliziotti senza darci allo stesso tempo e i nostri direttivi lo sono già senza darsi allo stesso tempo gli strumenti per far bene i poliziotti
Pertanto cioè ci troviamo a fare i poliziotti ma anche inadeguati tra l'altro per cui cioè mi rendo conto che situazioni così altro che barba
Per cui secondo me bisogna questi questi discorsi portarli avanti s'nelle sedi sindacali perché si prenda a tossiche questi operatori debbano avere un ruolo che è diverso da quello che oggi è stata
Questa assumendo nella realtà
La regione dove
Volevo semplicemente dire delle cose molto rispetto volevo dire che a questa iniziativa hanno aderito dopo
Dopo la stampa del volantino una serie di persone che mi sembra giusto qui elencare e sono Luigi ferraioli
Paolino Marra realismo scusate Giorgio Rebuffa Mariagrazia Giannichedda Diana Mauri Alessandro Pizzorno
Umberto Cerroni Rossella se il vinile se il mini Eligio Resta poi ha aderito anche il gruppo Abele e fino a poco dopo quote può fa era presente anche don Ciotti e ci dispiace di non aver sentito il suo intervento Lalli la l'Associazione europea della Toro sociale nella giustizia
Il Centro per la riforma dello Stato la della sezione provinciale milanese dell'animo se l'associazione degli educatori
Poi si ringraziano i professori vorreste Rivera bello se non so se l'ho detto bene dell'Università di Barcellona te la relazione sul carcere controllo sociale Spagna
E poi basta quindi
Chiudiamo io penso non so se la la la chiusura del
Del professor Pavarini e speriamo ci sia una prossima volta
Prego si deve
Non più di dieci minuti chiedendo di potere dire può riflettere perché vi
Io parto da una prima valutazione positiva e chi mi conosce sa che non sono di solito avvezzo allora complimenti il più invece all'aspetto critico delle cose
Dato positivo su cui mi sento di soffermarmi è l'aver registrato come soggetto esterno io non sono ovviamente un operatore penitenziario
Un gruppo di persone che certamente si sono ritrovati su una base comune di fare la stessa professione e di soffrire di alcuni aspetti collegate al loro agire
Che sulla base di questo hanno chiesto in primo luogo un approfondimento insieme ad altre persone non tanto rivolto a loro stessi non avrebbero avuto bisogno di altri quando e qui mi sembrate l'intelligenza l'averlo colto una riflessione critica più compì si va su ciò che legittimi loro quando degli operatori sono rivolte prepotenza remota seducenti e nelle diverse sedi universitarie stilizzato un'attività che durata molti mesi ci hanno chiesto di riflettere in qualche modo insieme su ciò che legittima la loro l'avrebbe dovuto legittimare loro ruolo che l'appunto
Qui chiamato Bucci ha vinto funzione correzionale premiale che in qualche modo costruiva e orientale o avrebbe dovuto orientare la propria azione permise contatto positivo quello che poi se declinato nell'esigenza di tipo formativo
Rapinato per tutto un aspetto di tensione polemica con il governo centrale delle carceri però mi sembra che il segno decisivo è stato quello di chiedere un chiarimento critico se non se non sarebbero inoltre gravemente sottoscritto ad altri
Su proprio ciò che legittima avrebbe legittimato la loro funzione diceva questo l'aspetto più positivo
Però appunto faccio adesso di quest'aspetto positivo invece cerca di ricostruire un discorso
Tutto molto più problematico non sono abituata ad uscire con parole d'ordine né mi compete visto che in fondo
Non le gesta questa funzione ma che in qualche modo dovrebbe servire a di finire il luogo in cui ci si può ritrovato di nuovo e ridiscutere di che cosa
Ciò che resistono
Dalla qualità del dibattito documenti espressi dagli operatori
è stato certamente quello di aver messo in crisi e non vedo altro termine la funzione stessa credo che ha finora legittimati che quella funzione correzionale di tipo trattamentale stretta e a spirale ancorata ad una meccanismo di tipo premiale
Questo credo sia il dato saliente su queste costruito questo momento del nostro incontro
E per chi voglio dire conosce gli ultimi lo sviluppo della stazione quindi voi nelle sue diverse articolazioni questo è un dato che acquista nella prospettiva storica una dimensione storica
Difficilmente riscontrabile direi sicuramente del mondo carcerario salde Analogie vedremo quale con altri settori di operatori maggiorate penso in una stagione sono il settore psichiatrico
O degli operatori psichiatrico e dire che il primo punto sa secondo punto che io debbo in qualche modo registrare complessivamente è che la critica
Alla funziona lo scopo
Tipo correzionale
In una logica premiale
Si è tradotto nella istanza formalizzata di una volontà di divorzio da una corresponsabilità in questa funzione
Il che duttile tacerlo colpisce direttamente al cuore
E se lo colpisce lo colpisce mortalmente almeno sul piano le stime da il carter oggi in Italia o così come i casi sentiamo il processo di legittimazione si è costruito
Ora non c'è dubbio che dinanzi alla proposizione così forte
Che è andata ben oltre la registrazione semplicemente di un disagio di una difficoltà fuggita ricatto spesso e sovente abituale di chiedere ma questo è perché si Manconi mezzi perché non siamo stati informati
Perché le nostre aspettative non vengo risolte sul piano delle risorse ma che definitivamente
Sì aliena da una corresponsabilità e Inigo col mente critico uno scopo credo vada registrata a contatto dal punto di vista la storia culturale una storia materiale è tutt'altra cosa di decisiva importanza poi uno può condividere o non condividere ma il dato c'è
E ovviamente qui non posso tacere perché qualcuno doveva essere anche colui che registra la pluralità del dibattito è quindi
Io non do verso la posizione necessariamente tendenziose anche se certamente è orientata l'intervento di l'amico
Alessandro Mariani che certamente stato all'interno di questo dibattito all'unica voce che si è potuto esprimere promette ce ne sarebbero state entre altro che potevano esprimersi di difesa certamente la più intelligente che si può fare
Penso che qui invece si vuole in qualche modo contestare
Ora e questo annotazione personale tutte le volte che parla il mito Alessandro certamente io sono trascinato con il cuore
Però non mi convince con la mente questo è un punto di cordiale politica che in linea di anni ma da lunghi anni
Della incontrarsi su queste cose con l'amico Margaret
Ora dell'intervento di Margaret e io credo d'aver applaudito più degli altri proprio perché emotivamente trascinato
Colgo un dato in grande crescita
Quando essa afferma è un penso che si potrebbe affermare che l'intervento di mare gara sia un intervento definibile di difesa dalla politica
E così ha voluto concludere proprio
Ora dove difese della politica è e non può essere altro che difese di della sezione utile non tanto di un'azione giusta e questo credo che sia il nodo centrale da chi si colloca all'emissione di polizze litigi con la canzone del settore
Ove non c'è dubbio che nelle parole di Alessandro muoversi per un'azione utile vuol dire certamente utili in primo luogo a chi è debole e questo la esplicitati da direttive equivoca
E dato il ruolo che s'occupa certamente una difesa del più debole nel tentativo di trovare un equilibrio anche con la difesa sociale o cioè la difesa dei più
Ora è chiaro che dietro questo discorso non si può
Che partecipare emotivamente
Solo che io temo il mio timore un timore purtroppo che mi collocano la dimensione di motilità ma la dimensione di pura razionalità
Che il discorso di Alessandro si muova tutto sul profilo del così detto dover essere della pena ciò che avrebbe dovuto essere cioè quello che in altri termini si lo scopo del Punitore e ben poco si misuri su ciò che è è stato o empiricamente verificabile che esso sia
Ove invece se l'attenzione di Marga si spostasse dal piano del principio un'azione utile per aiutare il più debole e si spostasse su quello che materialmente state il carcere
Sospetto e temo che le deficienze che fu ravvisa sul piano dell'estinzione del carcere non sia imputabile contingenze la cattiva volontà ha scarse risorse
E qui che ci divide l ANAS io ritengo ad una dimensione ontologica del sistema politico e non semplicemente ad una contingenza di risorse
Cioè quello che a me pare
E che
Nel le il fallimento in altre parole che pure anche alle Sandro riconosce al sistema correzionale
Sia imputabile Terme direttamente proprio nella vera in qualche modo sviluppato infondate norme la possibilità di piegare le ragioni della pena ha ragione di semplici utilità
Quando io esame dal punto di vista strettamente in piedi con l'attività che sottende a questa flessibilità della devi fare istitutiva io non lo scopro come avrei voluto forse mi piacerebbe di scoprire fosse certamente si congratula avrebbe Alessandro di individuare una piena pena che allestiti perseguire scopi di utilità si fa flessibile per vedere di qualcosa
Lo scopre pene che si tratta di sibili per riprodurre meccanismi di disuguaglianza non di nuovo uguaglianza non di nuovo partecipazione dei soggetti
Alle risorse disponibili e queste nodo delicato su cui non ci intendiamo pure c'intendiamo vantiamo due letture diverse
Quello che è lo scopo del sistema della pena flessibili tipo correzione alibistico e che è stato l'altro si costruisce su un criterio di affidabilità del soggetto pure affidabilità che purtroppo su cui si punto si costruisce la scommessa dello scambio penitenziario
Che purtroppo è ancorata strutturalmente alla differenza di classe di soggetti sono soggetti che hanno più risorse soggette che ha meno risorse risorse linguistiche risorse economiche le corse affettive di pressing
Carico di lavoro di quant'altro il sistema di questa premialità di fatto non ti dove resta ma in essere a premiati più forti che continua a penalizzare i più deboli quindi non trovo questa decisione
Questo è il primo punto
Che mi sentivo di dire ritorniamo allora il discorso ammettiamo che questo gruppo depuratore non so e non voglio neppure sapere per ora quanto esisteva rappresentative di tutti gli operatori che casta richiamavo operatori del negativo
Mettiamo che si separa presentatisi quantomeno di una cospicua parte di questo movimento chiedono divorzio non vogliono più essere corresponsabili date a un meccanismo in cui la loro funzione loro ruolo che è stato in qualche modo compromette Zoff con istanze di semplice governo del carcere di riproduzione della disuguaglianza sociale e quindi giustamente chiedono
Di allontanarsi
Voi sapete che altri operatori in altri anni avevano chiesto il divorzio rispetta alcune funzioni dove ci tornerò sono descritti movimento democratico e Lucky che prima chiese il ricorso delle funzioni di controllo sociale dalla follia per investire un ruolo di pura tutela sociale del fondo quindi
Un momento storico sarà anche
Nel momento in cui voi chiedete divorzio e non volete tessere compromessi lanciate trendy
E su questo ANAS già di riflessioni critiche che non è negativa rispetto a questi due e me semplicemente vedere quante difficoltà esso produce le movenze vengono denuncia direi che fondamentalmente se sono
Svincolati da ogni dimensione di premialità svincolati da ogni compromissione con sistemi di puro governo del carcere noi vogliamo dare un servizio al fine di umanizzare l'ambiente carcerario
Porsi a difesa dei diritti il soggetto privato legalmente da libertà vogliamo in qualche modo al di fuori della rimessione puramente premiale prendersi in carico finalmente del disagio
Ecco queste tre finalità che certamente potrebbero nuovamente legittimare la figura di questo operatore temo ma questa è l'impressione mia lo ammetto come oggetto di riflessione vostra
Sono pochi obiettivi che in qualche modo sono esistesse antinomici alla presenza del carcere
Proviamo a domandarci urbanizzazione del castigo vecchio mito questo dell'umanizzazione del castigo
Il problema che mi domando è quale livello di compatibilità sa tra una pena quella privative la libertà che è stato giustamente detta è e riparte ancora una pena può
Orale non appena dello spirito soltanto nella testa dei giuristi la prima strada libertari appena che fa male all'anima materialmente la prima strada ritarda formale al corpo
Tutto forza
O quando si possono annidare un castigo cioè e la perversa ipotesi che vi domando di saggi lunghi meditati di chi rifletteva su come rendere più dolce la pena di morte
Sì si può riflettere
Però il tema è quello il tema è se posto oggi drammaticamente in questo contesto rispetto al dramma dei portatori di Haiti sieropositiva inchieste portatore eccetera in cui si detto in maniera chiara come fosse evidente che incompatibile lo stato detentivo con lo stato di affetto oggi di questo tipo di Borgo a prognosi infausta
Benissimo ma non ci vuole molto a riflettere che la drammaticità della sieropositività ordina di assegni carte soltanto unite fenomeno transeunte dato ma che comunque il carter fa male alla salute
Comunque non c'è soltanto vuol dire
Ciò gli scarsi comunque produce effetti nocivi solo soluzioni chiede è costretto a soffrire lo non c'è dubbio moltissimi soffro incalza di malattie certe curate non guaribile in quindi il discorso va esteso a tutta la sofferenza del carcere
Il calcio essendo una pena che fa male al corpo diventa un po'assurdo riuscito Puglia coniugare con un diritto alla salute rispetto al ruolo che unto logicamente fa male alla salute
E quindi questo compiute chiude l'asso la vostra riflessione lato tema problema della difesa dei diritti
è un tema fascinoso aveva gli occhi depurativa difesa dei diritti quali diritti superstiti visto che dal punto di vista giuridico che siamo al paradosso di unico diritto che ne possiamo comprimere a Cellino punito penso alla libertà
Quindi dovrebbe poter fruire gestire tutti gli altri diritti inclusa l'affettività e alla sessualità e quant'altro noi possiamo mettere
Il problema secondo me è il problema tipicamente della fallace di tutte le battaglie luministica dentro in quel luogo che incalza è il luogo per eccellenza escluso dal giuridico e altro da giuridico oggi giustamente si diceva i penalisti scoprono stranamente
Che non tutto finisce con la condanna ma qualcosa continua dopo ma rispetto a quel dopo non ci sono strumenti anche Beccaria insomma questa è brava su questo punto lavorasse di punte di stare in qualche modo finisce poi dopo il proprio interesse Frisari soldi dalla pena
Tutte le Grazie Stan prima sta nel processo dall'acquisizione di criteri di verità dalla proposta del castigo ma quello che dopo cosa s'ora il problema di trovare una garanzia dei diritti nel soggetto privato dei diritti
è un luogo che mi domando chi può esercitare perché dal punto di vista strettamente deve formare di legittimazione il nostro sistema già risposto si chiama magistratura di sorveglianza
Sarebbe lei deputata alla tutela dei diritti Inca solo lei può essere chiamato dalla sua polizia interesse a vita a questa
Mi domando come si possa costruire un fronte di una nuova funzione un nuovo capacità di immaginarsi professionalmente occupando uno spazio che non appartiene a chi
Deve farsi carico della problematicità sociale ma può farsi carico soltanto chi si colloca divisione del potere in una posizione terziaria qual è appunto quella del giudice sappiamo benissimo che sul piano della tutela dei diritti in carcere la giurisdizione alzo all'esecuzione completamente fallito
è una nullità non esiste positive quotidianamente in ogni strumento nelle carte vengono violati i più elementari diritti quale quello di comunità fisiche addirittura sinistra che evidentemente mai la giurisdizione alle potuto porre alcun controllo alcuna garanzia dei diritti dei detenuti in carcere
Penso che altrettanto dovrebbe o potrebbe pensarsi peraltro operatori che dovessero operare per questo settore
L'altro discorso la presa in carico del disagio
E il problema anche qui comprese molto complesso perché ancora mai non si riuscirà a capire quanto il disagio di cui è portatore detenuto un disagio che è connessa al fatto che è detenuto al fatto che finiti in carcere
O quanto meno astrattamente e distinguibile ipotesi certa per il momento che materialmente ritrovato un soggetto di fronte in carcere poi non potrete mai distinguere in quanto Della sua sofferenza è il prodotto del suo stato ritenuto quanti invece c'è una sorpresa pregressa che l'ha portata in termini più o meno causale al dunque ad essere in carcere cioè voi vi trovate dinnanzi alla realtà socialmente già costruita come pena
Per cui qualsiasi presi in carico della sofferenza finisse per essere un'istanza antagonistica al carcere ed ecco il punto cioè ricostruire
Un ruolo che è sfuggito alla dimensione di una compromissione meccanismi di premialità voglio invece ricostruirsi Kimura chiare intransigente collocazione a tutela sociale del più debole a questo punto del detenuto finisse per esplicitare in maniera inequivoca una atteggiamento antagonistico al carcere queste l'abolizione politicamente più congruente di critica l'istituzione
Di critica l'istituzione totale di critica questa particolare istituzione totale carica
E fin qua potrebbe anche con tre secondi divisi condivisibile salvo appunto aprire la parentesi di contraddittorietà di chi invece ha detto una funzione cioè dice un soldo sociale perché le carte resiste
Questa no e quindi alcuni problemi esistono
L'analogia che spesso viene fatta in cui di cui voi stessi avete sentito il FAS però la psichiatria un certo momento è riuscito a porre la questione rispetto al manicomio
Io direi io ma il pieno da ogni responsabilità di controllo sociale di tipo manicomiale sì l'ha fatto voi dite ma loro sono riusciti a quella questione non la tutela sociale della società contro la follia ma tutela sociale del folli debole contro la società sì è vero ci sono riusciti
Ma per loro è stato relativamente Zio per riscoprire una vocazione terapeuta
Una vocazione terapeuta Italy collocava debitamente verso la sofferenza loro le stato altro che riscoprire che la loro funzione era quella di medici
E che non ho fatto tutto svolto un giuramento e che quindi loro sola tutela sociale di chi soffre sono per curare chi soffre ed era facile dimostrare che il conto di imporre manicomiale non cura Vamba peggiorava la palazzina
Il problema ora ponete sono invece voi il problema del follia in qualche modo presente che su un problema di costruzione sociale rinvia una pregiudizio un presupposto che comunque la sofferenza esista
Ma il problema della sofferenza che sia in carcere legato unicamente a un meccanismo di costruzione sociale completamente normativo
Se in carcere perché si è deciso che decideva di carte se incantevole che si deciso che chiunque radicata si incarta e quindi si è deciso di chi si buca praticarsi non c'è nessuna in Tita
Dito di queste che non ha funzione o una finzione puramente normativa c'è una categoria normativa che produce questa popolazione allora che cosa scoprite voi a tutela sociale di chi del prodotto della costruzione sociale non riuscite a trovare o collocate in una dimensione di referenza materiale agosto opera
Da qui secondo me di voglio concludere l'intelligenza e la provocazione e la vostra proposta stabile nella esplicitare che in qualche modo volete crescere come movimento antagonista al carcere insomma ad una modalità punitiva cioè il modo di porsi in una logica che da un po'di tempo non si parlava al pene pur comunque di parlarne e di un contropotere organizzati su queste contenuti pur consapevoli che non si potrà umanizzare la pena tritato
Cosciente che non ci si potrà difendere i diritti più di tanto
Consapevole che la presa in carico del disagio del sofferente in carcere è più il prodotto del carcere che di altro rivendicare questo che deve interessi impossibile rivendicare in qualche modo una concezione antagonisti calca
E quindi credo che un polso suggerimento che emergeva anche gli interventi di alcuni e quella di come continuare a costruire questa dimensione che a mio modesto avviso è una dimensione
Visibile comprensibile una dimensione puramente politica è apprezzabile e in che misura una stagione
Di una contestazione radicale di questo tipo e ancora legittima la nascita di un movimento anti istituzionale paradossalmente dato da chi è cresciuto nato e divisi viste professionalmente proprio sul mandato di tipo professionale questo mi sembra un po'un paradosso cinque
Per togliere poi l'illusione in questi discorsi ciò per relativizzare la porta di questi discorsi un'ultima nota altri scetticismo tecnico voglio dire calmi tutti fermi il carcere non si muove non si trasforma
Per la buona volontà di chi vi opera venti e cappellino anche dare un senso può e le cose
Così come non opera neppure si trasforma per volontà del legislatore si illude che quelle leggi lo trasforma il carter sue dimissioni
Ora dimessosi aggiuntivi generale che risentono d'altro da queste istanze puramente volontaristiche e allora chiaramente io richiamerei anche a riflettere su questo tema qua può dirmi non
Voglio sottacere il rischio che i discorsi che faccio io i discorsi che fatto Guido né più altri discorsi possano in qualche modo su un certo versante aprire il pronta ad un attacco oggi presenti strisciante di nuovo realismo di destra questo è innegabile che l'attacco e morì da oggi c'è Superstars ricca
Ma non si vince questo attacco facendo a lotta in casa questo volevo dire
Io credo che questi movimenti stanno crescendo perché si è costruito si sta costruendo un consenso sociale a destra cioè che una domanda forte di tutela sociale attraverso la rete Simone attraverso dei processi che sono al di là e al di fuori grazie Collins io voglio tutelare e quindi fare politica secondo l'invito di Malgara e non curare i gerani
Tutto sul versante fuori dal carcere che mi sento impegnato e proprio sul fatto che perché si sta costruendo questa consenso sociale diffuso di cui poi politiche interprete la Magis nature in qualche modo Engel sentenze perché non è neutra di un consenso sociale ad una tutela ti chiede maggiore pressione quindi maggior chiusura dei Castelli mi sento il luogo delle grandi trasformazioni
Il luogo dentro le carte su quella dato il famoso dista in coma il cutter si è mosso per il suo interno se qualcosa è cambiato perché ha cambiato fuori vale anche presente quindi chiederei anche chi presta la dovuta attenzione di coniugare il discorso vostro che è un discorso anti collezionistico ma anche istituzionale con la capacità di fare Tricarico e questa spinta molto di più difficile della costruzione
All'esterno di quelle alleanze necessarie per riuscire a far comprendere vostro discorso come discorso che tutte socialmente di più non che tuteli socialmente più o meno grazie