La riforma del finanziamento pubblico dell'editoria. Intervista al deputato Roberto Rampi (PD)

Siamo con l'onorevole Roberto Rampi del PD che è relatore della riforma del finanziamento pubblico all'editoria si tratta di una legge delega e in settimana la missione cultura ha concluso l'esame del testo e onorevole innanzitutto quando sarà discussa in Aula e quali sono i principi cardine della delega
Prendiamo in Aula taluni esiste la discussione generale poi abbiamo ipotizzato infettiva dopo i due provvedimenti che era per cederlo l'esperienza aperti Maggi concludere
La legge nasce e prendendo atto della difficoltà nel settore
Io in grado Contiero grandi innovazioni Sipa fra contributi all'editoria al Forum per il pluralismo dell'informazione cercavo di allo scopo vogliamo occuparci Fini perché è importante nella condizione di tante aziende e quindi le loro lavoratori
Che vivono in una società in difficoltà ma che ci interessa in particolare perché
Legate a queste aziende che in ritardo regionali soprattutto piccoli giornali piccole tentativi giornali locali c'è un punto essenziale della democrazia
Che è il diritto alla conoscenza e che diritto all'informazione
Intanto è anche il fine perché non ci fossero queste testate locali non ci sarebbe la formazione perché questo
è un in un'epoca in cui tutti sappiamo cosa succede nel mondo ma sappiamo poco i tante volte sappiamo male quello che succede vicino a casa nostra
Ecco un'altra un'altra delle novità non potranno accedere i fondi le testate di partiti movimenti
Noi abbiamo cercato di lavorare i criteri di delega kiwi formino o il più possibile
La condizione dell'accesso a questi contributi e appunto
L'idea è quella di superare intanto delle vicende del passato negative valutarli già fatto un principio importante perché oggi molti cittadini per intero
Chi ha sbagliato dare contributi giornalieri e quotidiani periodici
Ma perché sono rimasti colpiti dagli scandali di quotidiani che non esistevano di giornali che perché legati a questo o quel gruppo politico riuscirono a prendere i contributi non deve essere così
Noi chiediamo che insomma con una riforma di questo tipo
Potrà accedere al contributo pubblico solo chi è davvero uno svolge un'attività presenti sul territorio a un certo numero di lettori e quindi sostenuto dei cittadini
Riesce a trovare risorse proprie ma senza un aiuto pubblico riuscirebbe comunque rischierebbe comunque giocarcela
Che nulla vieta che per ampia Rocco l'opinione un punto di vista delle pendenze ma non c'è nessuna ragione perché
Ed ecco perché amento particolare per un giornale di partito o di un movimento quindi diciamo che non c'è una vera e propria esprit
Simone attestate che fanno riferimento a partiti movimenti politici ma
Non non è questo non sarà più questo un criterio per l'accesso al fondo
Non è sicuramente un criterio perché da premiale come in passato è stato
Noi diciamo anche che è un tema da escludere credo che noi possiamo
Che crediamo ed escludere il riferimento diretto quindi non finanzieremo per capirci organi di partito
Ovviamente tutti i giornali hanno un loro punto di vista e quindi
Ci saranno i giornali parlando più riferimento a uno a una realtà un'altra ad esempio in questo momento dell'informazione italiana mi sembra che il fatto quotidiano sia chiaramente ispirato contro il Partito Democratico sostenevo entro cinque stelle
Un'altra esclusione se non sbaglio è passato un emendamento che esclude anche la grande editoria
Ne abbiamo precisato in maniera molto secca
E che qui anche lui come dire per chiarire una volta per tutte rotoli cosa che temo anche la prossima settimana affinché riveda una facendo riferimento ai milioni che valuta i grandi giornali
Amici del Governo o adesso ognuno valuti sui giornali sono amici o nemici per me il pluralismo dell'informazione un valore non mi interessa
E credo che poi ci debbano esserci tutte introito stampati provvede al suo lavoro mette in discussione chi governa
E quindi a dire così banchetto questo insomma i grandi giornali che non prendono contributi pubblici donne devono prenderne un esperto la logica della legge noi in maniera molto esplicita molto bene abbiamo detto che ricchi
A società per azioni chi è legato relazioni eccetera non
Muoverci da questi finanziamenti
Tra le fonti di finanziamento del fondo prevista anche una nuova tassa a carico dei concessionari della raccolta pubblicitaria giusto
Qui io dico che non è un attacco a mio parere è un contributo di solidarietà perché e tutto interno al mondo dell'editoria quindi non sono soldi in più che vengono dati dallo Stato
Massi decide che una piccolissima parte dei guadagni ce lo zero virgola uno per cento
Di le grandi società di raccolta pubblicitaria venga destinato appunto all'amico alle piccole ed altri enti locali alla piccola editoria locale e quindi in una logica interna a un mercato un mondo dove chi riesce a riaprire grandi risorse
Chi ha una mano un aiuto ai più piccoli deboli a quelli che rischiano invece di chiudere conto quanto pesa questo contributo sul sul totale del fondo
Ma allora verso la Commissione Bilancio sto facendo una valutazione tecnica per cui noi probabilmente prima del punto in Aula e quindi martedì avremo dei cattivi più di dettaglio
Comunque perché insomma bisogna raccogliere tutte le informazioni che ovviamente cambiano di anno in anno
Sui fatturati di queste realtà
Insomma noi crediamo
Un'ora non è sicuramente poi toh il punto
Volte del fondo il grosso del pollo deriva intanto dei contributi già presente che oggi leggi dello Stato che però vengono stabilita che in questo fondo
Poi c'è questa plusvalenza
Una parte di la plusvalenza del canone RAI chi è in parte destinata l'abbattimento del debito pubblico in parte destinata a ridurre il canone per chi è in condizioni di maggior difficoltà
Era già stata prevista per legge di stabilità che con una parte fosse destinata a un fondo appunto per le tv locali
Le tv locali rientrano in questo fondo che il pluralismo dell'informazione quindi una parte di questa
Plusvalenza servirà sia per le tv locali sia indifferentemente per le testate locali periodici e quotidiani online e offline
Per il pluralismo dell'informazione senta sono possibili ulteriori modifiche in Aula
Io credo che qualche modifica ci sarà ancora anche perché l'abbiamo fatto un lavoro
Molto approfondito molto condiviso in Commissione abbiamo ascoltato numerosissimi
Il torrenti il tutto il settore
In in audizione
Abbiamo unificato due testi di legge diversi e che medio-lungo del Partito Democratico drappello abbiamo raccolto
Contenuti suggerimenti da tutte le forze politiche anche dal Movimento cinque stelle che si reputa subito contrario alla legge ma che pure ha contribuito devo dire a
Alcuni elementi di verità
E quindi l'atteggiamento verso Laura è che se ci sono ancora delle questioni che si possono precisare meglio migliorare
E vedremo gli emendamenti che verranno presentati lunedì dove tenteremo di che reperirli finora Gjetja recepirli finora abbiamo fatto con gli altri bene ringraziamo l'onorevole Rampelli abbiamo un buon lavoro grazie a voi buon lavoro poi