Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra i partecipanti al IX Colloquio Internazionale dei Ministri della Giustizia sul tema "Non c'è giustizia senza vita"

No il Presidente della Repubblica
All'inizio all'incontro comunque della giustizia partecipanti andando con la internazionale sul tema non c'è giustizia senza vita
Prende la parola i Presidenti della Comunità di Sant'Egidio date Sernaglia quintali Lazzaro
Signor presidente
La ringrazio di ricevere lei che rappresenta la più alta istanza morale e istituzionale del nostro Paese i partecipanti al nono simposio internazionale di Ministri della giustizia sul tema
Per un mondo senza pena di morte promosso a Roma dalla Comunità di Sant'Egidio
Chi ha duecentocinquanta anni fa consegnava le stampe il manoscritto che sarebbe divenuto dei delitti e delle pene
In quel testo emergeva un'innovativa fiducia rivoluzionaria per l'epoca
Nella capacità della ragione di illuminare il campo dell'azione penale e l'orgoglio di combattere cito per la causa dell'umanità
Per la prima volta in Europa si parlava di abolizione della pena di morte oggi quella battaglia cominciata in Italia alla fine del Settecento ha registrato importanti passi avanti
A partire dal nostro Paese e dal contesto europeo il continente che ha degli utenti per primo al mondo archiviato la pena capitale ed è in prima linea nella campagna per la sua abolizione nel mondo intero
In questo lungo cammino ci rende orgogliosi il fatto che l'Italia è sempre stata Paese promotore di tale campagna di umanità e ringrazio il ministro Orlando per accompagnare con la sua presenza del nostro convegno
Di fronte i nuovi scenari internazionali alle minacce alla pace che vengono dalle guerre diffuso in cui assistiamo e dal terrorismo c'è da chiedersi di nuovo con Beccaria quale sia oggi la causa dell'umanità
E il motivo di questo simposio che vede raccolte delegazioni che provengono da ogni continente
La battaglia contro la pena di morte e tutte le campagna in difesa della vita hanno come obiettivo la causa dell'umanità
La diffusione di un sentimento di allarme è giustificato da tanti episodi violenti cui abbiamo assistito in Europa in Medioriente in Africa
Siamo però convinti che non possa
E non debba riaprire la strada a pericolose marce indietro
Fare il male per ricavarne il bene può sembrare un pensiero proporzionato ma non è né giusto né efficace
Fa solo il gioco di chi semina violenza perché è proprio la paura la principale arma del terrore i problemi della violenza non si risolvono reintroducendo quest'umano e inefficace castigo
Una riflessione è stata inviata anche questi giorni sul concetto di raddoppio del male l'illusione che la risposta giusta stia nel ripetere nelle modalità e tra le più funesta della storia
Compito della giustizia e saper esprimere ciò che è altro dal negativo cui si oppone non può che esiste nel quindi per chi la esercita una simmetria necessaria tra il diritto e la pena
Sarà mai possibile CTA siamo chiesti questa mattina giungere un giorno al superamento della pena di morte nel mondo
Noi crediamo dissi il sogno realizzabile questo nuovo passo avanti per l'umanità si fa sempre più concreto
Allo stesso tempo abbiamo la consapevolezza che non non bisogna mai abbassare la guardia anzi c'è uno sforzo collettivo da sostenere un movimento ancora più largo dei cuori e delle conoscenze da suscitare
La fiducia e l'impegno degli attivisti e delle tantissime persone impegnate in questa battaglia tante organizzazioni
Non governative tante realtà di base e parlo a nome della Comunità di Sant'Egidio che porta avanti questo impegno da più di vent'anni
Si accompagna un discorso meditato insieme appassionato per spiegare in tante sedi che non c'è giustizia senza vita a un mondo spaventato e spaesato
Lottare contro la pena di morte è la nostra convinzione e lottare per la vita e difenderla garantirla erigere attorno una rete di protezione mi che parli alla mente cuori vincendo la tentazione di credere che i problemi possano essere superati eliminando un essere umano
Uno dei risultati dell'abolizione della pena capitale
Come si è verificato in molti Paesi anche qui presenti recentemente e quella di inviare a tutti un potente messaggio aggiungere violenza violenza
Per di più se istituzionalizzata non solo non risolve ma soprattutto a Belén al clima generale
Genera sentimenti delle territoriale persone ingabbia in una forma di Ravedis retribuzione feroce
La campagna mondiale fa compiere un salto di qualità nella cultura generale del mondo
Perché ribadisce che la vita è il bene più prezioso
I duecentocinquanta anni passati da quando per così dire un nostro concittadino ha scelto di spendere la propria intelligenza e la propria passione a difesa della vita nei tribunali e nelle carceri
Siano stimolo per continuare la battaglia estenderla vincerla in profondità
Rispondendo così anche all'invito fatto al mondo da Papa Francesco Cito tutti cristiani
E gli uomini di buona volontà lotti non per l'abolizione della pena di morte legale o illegale che sia e in tutte le sue forme
La ringrazio signor Presidente
Prende la parola il Ministro della Giustizia prima le angosce Orlanda
Signor Presidente della Repubblica
Signor Presidente della Comunità di Sant'Egidio signori ministri della giustizia signore signori
Sono lieto di portare il mio saluto all'incontro dei partecipanti al no no colloco e dei ministri della giustizia
Con il Capo dello Stato del Paese ospite come di rinnovare la consuetudine che vede il ministro guardasigilli della Repubblica italiana
Offrire la propria testimonianza su un tema quello dell'applicazione della pena di morte che rappresenta tuttora una sfida è risolta per la comunità internazionale
Specialmente in questa temperie di insicurezza diffusa e di rischi per la tutela dei diritti umani fondamentali
Proprio nel quadro dell'azione di tutela e promozione dei diritti umani
Che è una priorità fondamentale dell'Italia il nostro Paese resta saldamente impegnato nella campagna per l'abolizione della pena di morte
Sostenendo in particolare la moratoria universale delle esecuzioni capitali in vista della loro completa abolizione
In questa prospettiva
Abbiamo ispirate condotto un processo incoraggiante che ha visto nel due mila e sette l'adozione della prima risoluzione sulla moratoria dell'uso della pena capitale
Tale impegno è proseguito negli anni successivi e se inoltre articolati in ulteriore iniziativa anche sul piano della sensibilizzazione pubblica ricordo al riguardo la recente pubblicazione di un volume del edito dalle Nazioni Unite
E dedicato alla pena di morte del quale è stata realizzata con il contributo italiano la traduzione in lingua araba
Queste iniziative istituzionali credono su credo si nutriva strano di
Momenti come questi non sarebbe
Pensabile un'iniziativa esclusivamente istituzionale se non fosse anche
Corroborate sostenuta da momenti come questi che sono a mio avviso
Determinanti per compiere degli ulteriori passi avanti
I numerosi contesti internazionali l'Italia costantemente manifestato l'auspicio che il numero di reati per i quali la pena di morte prevista venga progressivamente ridotti con l'obiettivo di pervenire alla sua definitiva abolizione
Il nostro impegno come è stato ricordato trova le sue radici non illustra tradizione giuridica ispirate valori dell'umanesimo consentitemi di ricordare come già nel mille settecentottantasei il granduca leopoldo di Toscana
Avoli la pena di morte sulla base degli studi del filosofo già citato Cesare Beccaria che negava evidenza scientifica al potere dissuasivo della pena di morte nel ridurre i reati
Questa mattina ho ricordato soprattutto come l'Italia
Come per l'Italia la rimozione della pena capitale dal proprio ordinamento giudiziario
Se è stato il frutto di un lungo poi il percorso che ha attraversato la complessa vicenda storica e dice istituzionale del nostro Paese un percorso che si è profondamente intrecciato con lo sviluppo della sua democrazia
Non è un caso
Che
La perdita dello democrazia abbia visto anche in una oscura parentesi il ritorno della pena di morte
Oggi assistiamo al mantenimento di questa pratica in diversi Paesi alcuni dei quali avevano peraltro mostrato un incoraggiante propensione a prenderne gradualmente le distanze
Nell'esperienza italiana possiamo dire che decenni di ricerche scientifiche e di esercizio concreto della giurisdizione hanno dimostrato che la pena capitale non funziona come dite deterrente alla criminalità e non è necessaria per avere ragione sulla violenza
Crediamo che se non sia la risposta neanche a la principale minaccia che ci circonda in Africa in Asia come in Medio Oriente ed in Europa ossia il terrorismo l'estremismo violento il settarismo radicale
Siamo preoccupati del fatto che in alcuni Paesi dove la legge permeata della filiazione del religiosa vi sia un catalogo assai vasto di delitti che consente di applicare la pena di morte usato in qualche caso contro gli oppositori politici
Osservo a questo riguardo che la risoluzione dell'Assemblea generale del due mila dodici ha sollecitato gli Stati che ancora prevedono la pena di morte a ridurre quanto meno il numero di reati per i quali tale pene comminate
Ciò anche nel rispetto dell'articolo sei del patto delle Nazioni unite sui diritti civili e politici il quale afferma
Che nei Paesi in cui la pena di morte non è stata abolita una sentenza capitale può essere pronunciata soltanto per i crimini più gravi
Sappiamo inoltre che la rilevanza della pena capitale notevolmente influenzata dall'opinione pubblica specie in alcune grandi democrazia
Qui siamo alle prese con una questione soprattutto culturale dove nuove leadership politiche coraggiose e lungimiranti potrebbero efficacemente adoperarsi per garantire sufficienti condizioni di sicurezza nel nostro Paese
Per questa ragione appare necessario promuovere campagne di sensibilizzazione dibattiti pubblici programmi scolastici iniziative di organismi non governativi e dice istituzioni accademiche volte all'eliminazione della pena di morte
L'abolizione della pena di morte inoltre un traguardo rilevante anche nel contesto della nuova Agenda due mila e trenta per lo sviluppo sostenibile
Che ha assunto il principio del ruolo pollo e della tutela dei diritti tra i suoi obiettivi prioritari signor Presidente della Repubblica signori ministri della giustizia mi avvio alla conclusione
Desidero anche in questa sede sottolineare è stato fatto più volte oggi anche da altri interventi l'importanza dell'appello lanciato ieri da Papa Francesco
Per una moratoria sulle esecuzioni capitali almeno nel corso dell'anno del Giubileo della Misericordia
Il Papa chiamata la mobilitazione delle coscienze specie dei governanti che si riconoscono nella fede cattolica ma non solo di essi
Questo appello che facciamo anche nostro per l'abolizione o quanto meno la riconsiderazione della pena di morte
Credo che meriti particolare attenzione anche nella presente difficile congiuntura in cui l'ondata di crimini gravi ed efferati numerosi Paesi sta determinando l'affievolirsi dei pur lente graduali processi interni di moratoria della pena capitale
Anzi proprio per questo motivo non dobbiamo deflettere dal nostro impegno in direzione del superamento di questo istituto contrario alla dignità della persona umana
La comunità internazionale ha scelto di dotarsi di strumenti in grado di accompagnare questo cammino
Accanto ai patti delle Nazioni unite sui diritti civili e politici e protocolli da essi derivanti segnalo che la convenzione ONU contro la criminalità organizzata transnazionale le convenzioni ONU sulla droga
E gli altri strumenti giuridici internazionali contro il terrorismo
I quali costituiscono un insieme articolato di norme
Che permettano agli Stati membri di prevenire e contrastare tutte le forme di crimine organizzato di terrorismo e di traffico di droga senza ricorrere alla pena capitale
L'applicazione piena universale di questi strumenti e l'effettiva cooperazione tra gli Stati devono basarsi sul rispetto dei diritti umani del principio di proporzionalità delle pene
Evitando inoltre la tentazione di servizi della pena capitale per Fenir finalità di persecuzione politica
Occorre sia reagire a quelle che sono considerate azioni di guerra contro la nostra pacifica convivenza civile senza però trascinare in guerra anche noi rischiando di rinunciare al patrimonio di libertà fondamentali e alle faticose conquiste dello stato di diritto
La lotta al terrorismo può essere vinta da un lato con misure rafforzate di sicurezza pubblica di Intelligence di scambio di informazioni e coordinamento investigativo per garantire più efficacemente la sicurezza dei nostri paesi e delle nostre comunità
Dall'altro con politiche educative volti alla prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione ed estremismo violento
E alla promozione della tollererà Ranza del rispetto dell'altro per combattere e sradicare qualsiasi forma di discriminazione al razzismo incitamento all'odio e la violenza
Vorrei fare un'ultima considerazione a questo proposito ci sono forze anche nel nostro continente che indicano invece la strada
Di rispondere a quelle minacce che oggi è superato il confine del rispetto della dignità umana con uguale Moni di rispondere alla logica della morte con la morte
è un fenomeno che dobbiamo sorvegliare contrastare ma c'è qualcosa che dobbiamo sorvegliare anche noi cioè quanto concediamo anche culturalmente a queste forze sia pure a livello inconsapevole
Qual è l'antidoto a questo vero e proprio morbo che dobbiamo respinge io credo che sia quello di coltivare rafforzare lo Stato di diritto proprio in questo momento in cui la sfida possa entrare più difficile
Rafforzare oggi lo stato di di diritto a un valore politico aggiuntivo rispetto a qualunque altra fase storica
Voglio fare questa considerazione perché l'Alitalia ha saputo attraversare superare momenti anche di grave tensione civile attraverso un rafforzamento del proprio stato di diritto
L'Italia pienamente democratizzazione far propri corpi di polizia per esempio proprio all'indomani della sfida del terrorismo
L'Italia ha superato ancora retaggi del vecchio ordinamento fascista proprio in quella fase storica non ha risposta la logica della morte con la logica dell'indebolimento dello stato di diritto
E io credo che proprio per questa esperienza l'Italia più esposta chiedere all'Europa di fare altrettanto
Noi abbiamo un riferimento in particolare tantissimo per tutti per tutti noi tra l'altro da qualche mese abbiamo anche l'orgoglio di vedere questo riferimento guidato da un italiano e mi riferisco alla Corte di Strasburgo
La Corte di Strasburgo scuola è stato un centro importantissimo per il rafforzamento dello stato di diritto nei diversi Paesi e per l'affermazione della centralità dei diritti dell'uomo
Oggi noi avvertiamo il rischio che questo ruolo sia messo tra parentesi abbiamo visto Paesi anche di lunga tradizione giuridica che hanno chiesto una sospensione dall'attuazione della Carta dei diritti dell'uomo se pur temporanea
Ci sono stati Paesi a noi molto vicini per cultura giuridica nei quali si è aperta questa discussione
Ebbene noi con molta chiarezza dobbiamo dire che questa sfida si vince andando avanti e non tornando indietro che la possibilità di una battaglia a livello mondiale per il bando della pena di morte si alimenta del rafforzamento in casa nostra dello stato di diritto
Di tutte quelle piccole tracce di tutti quei piccoli residui di cultura della morte che ancora si annidano nei nostri ordinamenti
Questo per noi ha voluto dire nel corso di questi mesi superare l'esperienza tragica degli ospedali psichiatrici giudiziari pensare in modo nuovo all'esecuzione più penale alle sue finalità rafforzare le garanzie dentro e fuori il processo
Mettendo al centro la persona sia che si trovi nelle condizioni di vittima che di imputato
Ma questo sforzo necessita di una Coxor degli Anza quotidiana
Queste sfide alte possono essere credibili solo se sono accompagnate da sfide quotidiane meno globali per la loro portata ma non meno importanti per le dimensioni che perché le due dimensioni si sostenga
Ecco in questo momento io credo che la nostra battaglia potrà essere più forte se in Europa questa riflessione che in Europa è nata troverà nuovamente il rigore avrà nuovamente slancio potrà diventare effettivamente un supporto che chiede al mondo di fare di più perché si sta facendo di più
E questo non sempre lo possiamo dire
In questa discussione si è aperta all'indomani dell'aggressione terroristica questo dibattito non è stato così univoco così lineare non solo per le forze che speculano sulla paura ma anche per chi per cultura per storia per tradizione ha il ruolo di rispondere
Le culture fondative dell'Europa non son non sempre sono state all'altezza su questo terreno
Si stenta tale anche per gli egoismi nazionali ci si attarda in posizioni particolari perché non si ha il coraggio e fino in fondo di accogliere la sfida di una giurisdizione europea che sarebbe la condizione per fare questo salto di qualità
Perché dare un nuovo minimo uno comun denominatore in grado di sorreggere con un nuovo ordinamento sovranazionale anche un sistema dei diritti e delle garanzie
Per questa ragione noi fa bene questa discussione non soltanto perché chiediamo ad altri Paesi di fare qualcosa ma perché ci induce a riflettere sulla strada che abbiamo compiuto
E sul fatto che queste conquiste non sono una
Banale un banale residuo del passato e perché questa discussione raccorda noi anche che dobbiamo fare di più
Non è coerente chiedere superamento
Della pena di morte in altri Paesi se non si è pienamente conseguente nel contenente che reclama questo obiettivo
Il sentimento della paura viene sempre più spesso agitato per costruire attorno ad esso consensi indicando Strokes strade che rappresentano una vera regressione per il nostro ordinamento e per lo Stato di diritto
Queste in quest'ultimo infatti si è affermata attraverso il processo che ha trasferito il monopolio dello Stato della forza allo Stato
Minare questo processo attraverso l'idea di una società che si Lear ma per difendersi non solo mette in discussione questa conquista ma rischia di essere molto pericoloso poiché vi è un'evidenza statistica ormai acclarato
Più armi sono presenti in una società più o meno tali delitti violenti contro la persona
Dobbiamo respingere con forza l'idea che il nostro Paese il nostro continente possa fare passi indietro su questo terreno
Poiché ciò lo renderebbe molto molto meno credibile nel suo ruolo storico di promozione dei diritti umani
Non credo che sia un caso che il Papa ha tenuto insieme questi messaggi sulla pena di morte e sulla limitazioni all'utilizzo delle armi in una recente visita negli Stati Uniti
Per questa ragione vi ringrazio di questo invito della discussione che farete e del messaggio che arriverà da questa sede che non è un messaggio appunto rivolto ad altri è un messaggio che fa bene anche a noi e alle nostre opinioni pubbliche
Perché ricordarcene sulla strada che abbiamo compiuto e anche la condizione per richiamarci alla strada che dobbiamo compiere
Rinunciare alla pena di morte è possibile è necessario ed è anche doveroso per il futuro della convivenza umana grazie
Prende la parola il Presidente della Repubblica
Rivolgo
Un saluto
Molto cordiale
è un benvenuto al Quirinale
E mi si della giustizia
Alle altre autorità presenti
A tutti coloro
Che partecipano a questo colloquio
Io sono
Davvero lieto di questo incontro
In occasione di questo non ho colloqui internazionale
Promosso tra la Comunità di Sant'Egidio
E che ha per titolo
Non c'è giustizia senza ritardo
Colloquio che come abbiamo
Sentito dalle parole del Presidente della Comunità
Intende rilanciare l'obiettivo a livello mondiale dell'abolizione della pena di morte
Quante rito con convinzione alla richiesta avanzata dalla comunità
Ti però di
Partecipare
Con questo saluto alla vostra riflessione
Perché ritengo compito delle istituzioni contribuire ma questo impegno
Italia e l'Europa sono
Non da oggi in prima linea in questa battaglia
Di portata storica
Che attraverso la condivisione dei principi fondamentali dei sistemi giuridici
Mira ad affermare il rispetto della vita di ogni essere umano
E dunque
Addita della persona
E il suo primato anche all'interno degli stessi ordinamenti
è una ragione per questo impegno particolare dell'Italia
La scienza giuridica penale italiana è legata
Tradizionalmente è strettamente
Alla figura di Cesare Beccaria
Poc'anzi ricordato al presente in paglia affrontarli nostro Ministro della Giustizia
Il suo trattato del mille settecentosessantaquattro
E sua definizione della pena di morte come né utile né necessaria
Dopo poco più di venti anni
Nel mille settecentottantasei lo ricordava il ministro Orlando
In uno degli Stati esistenti in Italia prima della solita la Toscana si è realizzato il primo esempio di abolizione della tortura e della pena di morte
Sento del nostro Paese
Numerose iniziative di politiche di giuristi illuminati
Condussero negli ottocentosessantuno
All'inizio veda fossero Italia dell'Italia
Nella Fondazione del giornale per l'abolizione della pena di morte Di Carlo Cattaneo
Mi fece seguito all'abolizione della pena di morte prevista dal codice Zanardelli nel mille ottocentottantanove
E dopo il ripristino
Da parte
Della pena di morte la parte a regime fascista sulla nostra Costituzione repubblicana quarantotto
A disporre la definitiva cancellazione della di questa pena sulla base
Del valore della persona che caratterizza il nostro ordinamento
Successivamente il divieto è stato esteso anche era leggi militari di guerra
In ambito europeo
La Convenzione dei diritti dell'uomo
Con i protocolli aggiunti nell'ottantatré nel due mila
E due
La Carta di Nizza del due mila prevedono anche essere
A completamento del diritto alla limitata umana l'abrogazione della pena di morte
Che fa ormai parte dei valori basilari della convivenza civile e della stessa identità nel continente
Chiunque voglia entrare nell'Unione europea
Sa di dover cancellare la pena di morte se esistente alle proprie regole
Non si europei se si mette questo principio in discussione
Non può esservi Europa senza nel rispetto della vita
L'Italia non si è limitata a bandire la pena capitale era proprio ordinamento dal proprio territorio ma si è adoperata
A livello politico diplomatico giudiziario affinché l'abolizione di questa pena diventasse patrimonio di tutta l'umanità
Significativa è stata
La giurisprudenza nella Corte Costituzionale italiana
Che ha negato l'estradizione di un condannato laddove lo Stato richiedente preveda
Per quel reato la pena di morte
In questa linea si è collocata all'iniziativa poc'anzi ricordata assunta dall'Italia in ambito ONU per affermare questo principio e tra ampliarne il consenso tra gli Stati
Fino all'adozione del due mila sette la risoluzione approvata come sappiamo dall'Assemblea generale dell'ONU
Per la moratoria della pena di morte in tutto il mondo
Il mio auspicio e che si prosegua su questa strada
Consolidando gli orientamenti contrarre la pena di morte e contrastando fin dove possibile ogni esecuzione
La forza la sensibilità
Non soltanto dei responsabili dei Governi
Ma delle pubbliche opinioni dei giovani di tutti i cittadini verso questi temi costituisce per l'Italia un dovere
è un impegno culturale
Irrinunciabili
Per questo è importante che realtà sociali e movimenti come
La Comunità di Sant'Egidio comandi amarezza International come Nessuno tocchi Caino continua loro opera di informazione di formazione
Si avverte il bisogno di affermare questi principi perché sono valori fondanti di un progresso duraturo per l'intera umanità
Purtroppo non esso Pito l'impulso di affidare alla pena di morte
La speranza di vincere paura e insicurezza
Le esecuzioni capitali
Hanno un prezzo di vite umane ancora troppo alto
E sarebbe comunque inaccettabile anche se la pena cadesse su una persona soltanto
Dobbiamo costruire un mondo libero dalla pena di morte
Del resto
La storia
E l'analisi dei dati concreti dimostrano che la pena di morte non costituisce un deterrente contro i crimini
Non ha fondamento l'idea di una maggior sicurezza
Come effetto della previsione la pena capitale
L'effetto deterrente della posizione della legge dipende molto più dalla certezza ed la prontezza con cui la sanzione viene anche se è vera viene applicata
Piuttosto che dal suo carattere estremo
è irrimediabile
In ogni caso
Non si vede in che modo a distruzione delle Vito umana da parte dello Stato possa indurre della popolazione un maggior rispetto per la vita umana stessa
La pena di morte finisce per valutare il valore della vita e della sua dignità
Che invece costituisce il valore
Fondamentale della sicurezza delle relazioni sociali e dei rapporti tra gli Stati
All'educazione del condannato viceversa non è soltanto un principio costituzionale in alcuni ordinamenti
Espressione di civiltà giuridica ma anche un lungimirante Obiettivo che se perseguito con impegno costante da parte dello Stato può determinare le condizioni per il recupero dei detenuti
E per maggiore sicurezza di tutta la società
Senza prospettive di reinserimento non si riduce il grave per il fenomeno della recidiva dei condannati e dunque cresce il campo in cui opera la delinquenza e si alimenta l'illegalità
Il mio saluto vuole essere
Uno Curio
è un atto di condivisione
Non vi sarà piena giustizia nel mondo sincero ucciso gli essere umani non verrà bandita
Credo che tutti i governanti debbano riflettere su questo principio
Ognuno inoltre anche l'Italia
E gli altri Paesi dell'Unione europea
Deve fare il meglio anche in casa propria per adeguare il sistema penale carcerario ai principi di umanità
Consentendo i carcerati una vita dignitosa durante la pena e dando loro possibilità di progettare un futuro
Dopo aver effettivamente pagato per gli errori commessi
Tuttavia
La comunità internazionale nel suo insieme
Non può non riflettere sulla connessione tra pace squilibri globali e garanzia dei diritti umani in ogni Paese
La dignità di ogni uomo pone una variabile indipendente
Ma il fondamento della civiltà
Nessuno difende la realmente delle conquiste dei propri padri
Io dando l'integrità
E il diritto alla vita delle persone
Ti rinnovo con queste convinzioni e con questo auspicio il benvenuto al Quirinale
E gli auguro buon lavoro in questo colloquio e buon lavoro nell'impegno che svolgete per la giustizia nei vostri Paesi benvenuti e grazie