Intervista a Alessio Villarosa sulle pregiudiziali di costituzionalità del provvedimento governativo sulle banche di credito cooperativo

Radio radicale con Alessia villa Rosa membro che la Commissione finanze delle esponente del Movimento cinque Stelle
Per parlare delle banche di credito cooperativo
Su cui oggi si discutono le pregiudiziali di costituzionalità un provvedimento che però aperto anche un fronte di discussione all'interno dello stesso Partito Democratico dove esistono posizioni diverse sulla costituzione di questo grande polo
Bancario soprattutto sulla nota questione dei duecento milioni allora voi come pensate di poter bloccare questo provvedimento in volo in base a quale norma costituzionale
Mirate ad affermare il decreto del governo
Purtroppo dico purtroppo perché in questo Parlamento ormai si fa questo abuso enorme dei decreti legge sono tanti articolo alla Costituzione violati naturalmente settantasette l'ottantasette ovvero quelli che regolano il decreto legge per un semplice motivo
Si dà di nuovo diciotto mesi di tempo queste banche di credito cooperativo per riformarsi la necessità e urgenza non può essere
Non può avere come presupposto diciotto mesi di tempo in più vengono violati i gli articoli che il quarantacinque della Costituzione che riguarda la forma cooperativa cioè queste BCC avranno una holding che sarà una S.p.A. quindi una società per azioni che potrà essere aggredire anche da fondi speculativi stranieri di qualsiasi tipo questo significa distruggere il sistema di credito cooperativo
Anche perché le più grandi quelle con più di duecento milioni di euro di patrimonio potranno
Essere trasformate direttamente in S.p.A. lo Stato si prenderà il venti per cento tra me è anche una tassa straordinaria che aggrediva le riserve riserve che in questi anni sono state messe da parte in base all'articolo quarantacinque la Costituzione per finire voi a dei fondi mutualistici
Quindi lo Stato
E addivenire a questo venti per cento in più se ti trasformino S.p.A.
Viene cancellato l'articolo diciassette del decreto che regola la forma cooperativa e praticamente cosa accadrà che quelle riserve quei fondi che una volta liquidata la banca in caso di chiusura fallimento qualsiasi
Altro motivazione simile dovevano finire ai fondi mutualistici quindi per il bene della cooperazione per il benessere sociale potranno essere
Bensì è di proprietà acquisite dagli azionisti dai nuovi azionisti allora uno dei delle motivazioni addotte dai sostenitori di questo
Decreto il fatto che questa volta c'è stata una maggiore concertazione con le banche di credito cooperativo rispetto alla
Alla precedente volta quanto con le banche popolari quanto c'è stata questa trasformazione in S.p.A. è avvenuto tutto un po'più
Alla alla svelta c'è questo elemento a discarico del Governo appunto prima non c'era il limite dei duecento milioni di euro quindi il Governo che
La visita alla fine no all'ultimo momento ESA quindi il Governo alla fine la sua analisi era messa eccome anche perché è il punto diciamo più importanti il del decreto
In più ci sono c'è anche questa trasformazione alcune alcune parti alcuni punti del Codice civile sono sta di vengono esclusi e quindi rendono ancor più aggredibile banche di credito correre cooperativa nella riforma di Federcasse non c'era un'altra cosa
Perché non fare una un disegno di legge perché fare un decreto legge
E alla fine il Governo dice di voler le lasciare le banche e far fare una loro proposta proporrà un decreto legge si poteva fare tranquillamente un disegno di legge c'erano i diciotto mesi di tempo già si iniziava a lavorare su alcune norme
Si andava avanti quindi non sono le solite scuse se voi avete delle premesse di questo decreto legge
Vi renderete conto che tutto quello che scrivono qua non ha nessuna base nei fatti concreti nel provvedimento
Il fatto di non
Che non esistano più poi in futuro banche di credito cooperativo
è un attacco la libertà di impresa finanziari anche l'articolo quarantuno la libertà di economica di iniziative di servire economica anche quello viene
Stralciato come articolo della Costituzione ma in più guardate queste banche di credito cooperativo che lavoravano nel territorio che erano obbligate a finanziare i soci quindi l'attività e le imprese del territorio
Oggi diventeranno S.p.A. e potrebbero diventare anche una dodici benché che a cinquecentotrenta miliardi di depositi e a cinquecento cinquantaquattro mila miliardi di derivati
Di titoli che potrebbero Vasco però la banca del genere ce ne vogliamo con le nostre banche investano delle piccole e medie imprese vogliamo che compiono porcheria che possono scoppiare le bolle speculative abbiamo visto in questi anni
Bene
Allora ne vedremo come andrà la ditta discussione intanto la ringrazio e ringrazio l'onorevole
Alessia villa Rosa il Movimento cinque Stelle