L'Italia in crisi

Radio Radicale Italia in crisi l'Italia continua in qualche modo arrabattarsi attorno alla sua grave crisi economica queste quanto emerge dalle stime dalle previsioni dell'OCSE l'Organizzazione per la come se non lo sviluppo internazionale di cui fino a pochi mesi or sono quasi una qualche anno ci sono era capo economista l'attuale Ministro dell'economia italiano padovana abbiamo i nostri microfoni il professor Paolo guerrieri Economist allora professor
Guerrieri cosa ci dicono queste Benedetto maledette stime dell'OCSE
Possano in qualche modo leggerlo con l'ennesimo campanello d'allarme su quello che sta avvenendo a livello mondiale europeo innanzitutto cioè c'è un rallentamento in atto molto forte
E quello che dice l'ospite Rocchetta Nomentano i rischi di di stabilità finanziaria di qui
Tutti i cari che che l'OCSE ha portato in questo suo ultimo rapporto sulle stime per quanto riguarda
Sia l'economia mondiale e in particolare poi l'area dell'euro perché
Previsione ultima parla per quest'anno di una crescita poco superiore all'uno uno virgola quattro per cento quindi
Siamo molto al di sotto delle previsioni di qualche mese fa
E soprattutto parla del del problema delle banche europee nel senso che
Mette chiaramente in luce il fatto che c'è un alto livello di sofferenze in alcuni Paesi dell'area e qui ovviamente non ci cita l'Italia ma il riferimento è abbastanza ovvio
Che impedisce di aumentare la quantità di credito delle banche
Verso l'economia reale e quindi rende in qualche maniera
Il ciclo ancora più difficile per quanto riguarda
La possibilità di mantenere una ripresa e sottolinea allo stesso tempo che quello che è in atto cioè la politica monetaria
Non convenzionale della Banca centrale europea e gli investimenti del cosiddetto Piano Juncker non sono assolutamente sufficienti
Per impedire questo rallentamento e per congiurare questi rischi quindi propone una ricetta che Donello davvero nuova perché
Si parla in qualche modo in questo rapporto della necessità di una risposta in termini di
Un affitto politica fiscale Grespan schiva e soprattutto
Degli investimenti da fare in più validi
Diciamo a livello di un partito dell'area dell'euro
La stessa proposta devo dire qualche nemmeno due giorni prima era stata avanzata da da da da da Mario Draghi al Parlamento europeo cioè quello di aumentare gli investimenti pubblici
Ebbene in qualche modo rafforzare diciamo l'andamento
Nella politica fiscale però sappiamo che nel contesto europeo una una proposta di questo genere ha una possibilità di
Trovare diciamo una una un accoglimento e soprattutto la capacità di essere realizzata oggi
Modestissime banchine se non addirittura nulla perché la situazione dell'Europa e quella che sappiamo
Questo da un lato la situazione dell'Europa e poi c'è la situazione dell'Italia perché se per la reale euro e le previsioni sono uno e tre uno e quattro per cento l'aumento del PIL suppongo che per l'Italia siamo sotto l'uno per cento
Sì perché come al solito l'Italia cresce è già successo l'anno scorso siamo cresciuti meno della metà dell'area dell'euro
E e anche per il due mila tredici il l'OCSE stima che questa crescita italiana ci scuserà molto al di sotto di quella dell'area dell'euro quindi c'è una previsione
Un ridimensionamento molto forte delle previsioni per quanto riguarda l'Italia perché si parla appunto della possibilità che da quell'uno virgola quattro che era stato firmato dall'OCSE
Sì tutto andasse bene un continuata diciamo la situazione della finalmente in tenuta
Si potrebbe raggiungere al massimo uno per cento del due mila e si rici con rischi però concreti riscendere più in basso per quanto riguarda appunto questi andamenti quindi è una stima
Ovviamente molto lontana da quell'uno virgola sei che era che compare in qualche modo
Ed è ancora stima ufficiale nei documenti del Governo e del tesoro del Tesoro e quindi
è evidente che queste previsioni che poi non sono solo dell'OCSE perché ci sono relativamente diciamo convergenti o ma è un po'tutti gli altri istituti in Europa in Italia vi sono adeguati
A questo tipo di forte ridimensionamento se queste previsioni utili arriverà sono in qualche modo giuste l'impatto sull'economia italiana sarebbe ovviamente molto negativo ma soprattutto sui conti pubblici italiani
Sarebbe molto pesante per quanto riguarda
Non tanto è o non solo il due mila sedici ma soprattutto
Sulle possibilità in qualche maniera
Se la politica fiscale nel due mila diciassette
Se mi pare di capire le dice se in queste stime per sono corrette in realtà la manovra nella legge di stabilità di quest'anno che vale per l'anno prossimo dovrebbe essere molto dura con tutti gli le conseguenze relative sull'economia reale
Giusto da difficile facile fare i conti perché facciamoli perché qui ogni tanto si danno i numeri a ballerino è sono presto fatti perché
Sì non credo che se non riuscirà a crescere questo mai chiamavate ormai scontato non l'uno virgola sei ma come dice l'ok come dicono altri istituti
Stia rimarrà intorno all'uno per cento una perdita secca del dello zero virgola sei in termini di crescita significa uno un peggioramento per quanto riguarda il il deficit e il disavanzo pubblico nel due mila e il sedici per lo meno di uno zero virgola tre punti quindi andremo diciamo rispetto al due quattro due e cinque di oggi al due sette due otto
Ma soprattutto molto pesante sarebbe il la la
Una ripercussione per quanto riguarda
La discesa così però diciamo annunciata a più riprese nel due mila e sedici del rapporto fra debito e prodotto interno lordo che
In realtà con questi numeri non riuscirebbe in qualche modo a
Realizzarci altra implicazione e che dire diverrebbe molto difficile una manovra per quanto riguarda
Il due mila diciassette
La manovra l'abbiamo già ricordato al tre volte nella sua trasmissione nel due mila diciassette molto pesante perché deve
Individuale ridotte per disinnescare circa quindici miliardi di aumenti di IVA e via civile per quanto riguarda la clausola di salvaguardia che questo Governo ha spostato al due mila diciassette e poi
Ci sono altri otto virgola cinque cinque miliardi che dobbiamo in qualche modo trovare per rispettare il percorso di avvicinamento verso il pareggio di bilancio in quindi
Per il due mila diciassette servono come minimo ventiquattro miliardi i paladini flessibilità sono stati già interamente utilizzati
Nella legge rischi sono due punti del PIL circa non venti quattro e sono circa il venti ventiquattro miliardi sono diciamo grossomodo un punto e mezzo oltre di di PIL
E chi commina di flessibilità europei sono state già in carente dei dati andiamo a vedere che verranno in qualche modo confermati
è chiaro che trovare queste risorse e concrete come dire carica di significati ancor più di quanto è avvenuto lo scorso anno
Una una efficace parola sulla spinta cioè titolo e qui c'è la faccenda della Corte dei conti dell'anima giorni scorsi ha da detto guardate che qui non state facendo un efficace revisione dove ha speso o sbaglio
Ben più che altro diciamo come dire al di là delle dei numeri perché poi c'è stata una risposta del Ministero del tesoro che ha messo in luce in realtà come
C'è stata una diminuzione in qualche modo in questi in questi ultimi due anni e in particolare negli ultimi anni molto forte a livello di
Dinamica della della della spesa e questo è vero
Ma perché naturalmente sono tutte manovre messe in atto a partire dalla da dalla crisi e dai problemi che abbiamo dovute do sopportare in termini di crisi finanziarie ma quello che io credo abbia messo in risalto nella relazione della Corte dei conti
E quello che non è avvenuto è stato proprio la spending review così come era intesa che non dimentichiamolo
Era in realtà una una una manovra di politica economica
Che doveva arrivare a una revisione riallocazione in qualche modo della spesa tutta finalizzata a una migliore efficienza e quindi ha una sua razionalizzazione
Non a una mera contraccezione o riduzione
La Corte dei Conti potuto un'arteria naturalmente di documentate analisi ha mostrato che almeno fino ad oggi
Ditemi degli usi avuto poco o niente mentre invece quello che si è verificato sono stati soprattutto tagli
Che e si sono poi riversati naturalmente a valle sui servizi e quindi sulle attività
Più importanti che poi sono a monte della spesa che sono la le prestazioni che sono resi alla collettività in questo credo che ci sia
Che vada individuata la critica che la Corte dei Conti ha mosso a tutto quello che è stato fatto naturalmente fin qui
E da più Governi quello in qualche modo di aver mancato completamente questo che doveva essere questo obiettivo fondamentale cioè una razionalizzazione
Riallocazione che significava al contempo una maggiore efficienza e
Anzi per quanto riguarda
Diciamo le risorse pubbliche da destinare naturalmente a investimenti e avverte espelle che rappresentano priorità per quanto riguarda anche il rilancio della crescita ecco quello che e si è verificato non è stato questo e però quello che preoccupa di più la Corte dice non solo questo ma dice che le prospettive non sono migliori anche per quanto riguarda il futuro perché a questo punto i margini di questo tipo di risparmi
Sono assolutamente limitati
E quindi idee diventa sempre più difficile trovare degli spazi di correzioni non marginali della specialità ora questo significa quindi che siccome invece la la la questione è complessa e come
Per sopportare il carico fiscale come abbiamo detto prima e questo preoccupa perché in realtà non è che c'è avremo altre risorse alle quali alle quali fare sulle quali far conto quindi
E da questo punto di vista la preda come
Un un un monito importante naturalmente guardando poi
In maniera come rispondere perché i numeri purtroppo sono quelli che abbiamo detto e quindi lasciano ben poca assiderati di libertà
Per quanto riguarda la creatività poi delle risposte chiarissimo ringraziamo l'economista il professor Paolo guerriere come sempre un saluto da Radio Radicale