Il massacro di Khojaly alla luce del Diritto internazionale umanitario. Impunità e giustizia transizionale

Buongiorno e benvenuti al convegno il massacro di così alla luce del diritto internazionale umanitario impunità e giustizia transizione male
Come accaduto negli anni passati l'onore di a Pieve di moderare questo convegno a nome del Comitato italiano siti per i diritti umani
Della libro collega italiana dei diritti dell'uomo e hanno collaborato al convegno dell'Università la Sapienza di Roma in particolare il dottorato
In una storia d'Europa il c'è Massa
Come abbiamo fatto altri anni nove cercheremo di parlare delle prospettive del diritto interna alle umanitario e della questione di una possibile giustizia tra sezionale
Cioè la giustizia internazionale che dovrebbe sperabilmente occuparsi sempre di più di portare
A giudizio i responsabili di crimini contro l'umanità così come di atti di genocidio di crimini di guerra
In aree di conflitto di di crisi persistente ne parleremo con dei relatori illustri e partiamo dal considerazione su quest'sto aspetto di un
Atto che è stato per Pretato mai più di venti anni fa
Lascia a fine di febbraio del mille novecento novantadue durante il conflitto del ma Gorno Karabakh
Un conflitto che ci appare
Dimenticato per molti spetti
Marche e ancora
In realtà l'attenta e ci sono ancora degli episodi
Bellici che purtroppo si rinnovano nonostante i tentativi di far sedere allo stesso tavolo i rappresentanti degli Stati coinvolti
E delle organizzazioni internazionali che potrebbero avere un ruolo io ringrazio in modo particolare il Senato della Repubblica per l'ospitalità
Edere e quindi subito la parola per un saluto al senatore Nicola Latorre che né il Presidente
Se della e Commissione difesa del Senato e poi al senatore Sergio Divina
Sì innanzitutto benvenuto un benvenuto al Senato un benvenuto a tutti voi un saluto innanzitutto agli organizzatori di questa iniziativa
A
All'Ambasciata al nuovo ambasciatore a zero in Italia vedo in prima fila che l'ambasciatore
Turco nostro carissimo amico a tutti voi il benvenuto il saluto del Senato della Repubblica vorrei anche dire che
Ricordare
La strage di colturali spero di averlo pronunciato rimanda al mondo o cos'altro come si dice
E con l'occasione riflettere su come rendere realmente efficace un diritto internazionale
Comunitario a tutela dei diritti dell'uomo Buckley cui violazioni come in questo caso restano troppe volte probabilmente vorrei dire quasi sempre
Impunite e un'occasione molto positiva
Ed è un'occasione molto positiva innanzitutto perché e doveroso o rievocare una vicenda così drammatica
Che effettivamente passa spesso sotto silenzio una vicenda che io non non non userei a definire non non avrei difficoltà a definire un vero e proprio massacro
è noto a tutti un po'
Sicuramente i presenti agli addetti ai lavori la natura della crisi che nella regione del Nagorno Karabakh
Da tanti anni e una crisi così profonda e vorrei approfittare di questa occasione per ricordare come il nostro Paese come l'Italia
Abbiamo sostenuto con convinzione l'esigenza di superare questa crisi tramite un processo negoziale sin da quando a Roma nel giugno del novantadue
Il nostro paese ospito il primi colloqui preparatoria quella che doveva essere una conferenza di pace e a tutt'oggi insistiamo perché si possa superare quella crisi
In queste forme e nelle more si possano evitare
Ulteriori
Scontri armati ma proprio per farla forzare questa esigenza e questo obiettivo non si può e non si deve sottacere su vicende come quelle che questa mattina
Siamo
Affrontando e su cui voi discuterete e che colpì al cuore
Un Paese come l'Azerbaijan con un numero di civili altissimo che perso non mi pare intorno ai seicento più di seicento civili i tanti
Dispersi colpi al cuore un Paese per il quale
Noi l'Italia abbiamo attivamente propugnato sin dall'inizio sin da quando
Fu riconquistata l'indipendenza proprio
Per
Sostenere l'inclusione nell'area dell'area dei Paesi dell'area caucasico meridionale dell'Azerbaijan in particolare nello spazio europeo di cooperazione e di dialogo
Noi abbiamo
Attivamente propugnato il coinvolgimento nel processo di trasformazione delle principali organizzazioni internazionali di matrice euroatlantica
E vorrei approfittare di questa occasione ho avuto modo in questo senso di avere anche un colloquio gradevoli Simo con l'ambasciatore a tanti anni di distanza da quella proclamazione di indipendenza
Che quello dell'Azerbaijan e il primo esempio di una Repubblica nata dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica che è riuscita a sottrarsi alla dicotomia est-ovest
Che ha avuto la capacità e alla capacità oggi
Tenendo continuando a tenere aperto un dialogo con la Federazione russa di collaborare attivamente
Con le organizzazioni euro atlantiche
E anche
Un Paese che si distingue ecco il senso di questa mia
O rapidissima riflessione
Per la sua capacità di mantenere buone relazioni con attori regionali che in questo momento sono scolo Cati su posizioni molto diverse
Penso al rapporto che riescono a me che questo Paese riesce a mantenere con la Turchia con l'Iran con Israele
Contestualmente con questi Paesi perché faccio questo richiamo perché noi siamo in un momento particolarmente delicato
Nello scenario internazionale che è segnato da crisi profonde da attenzioni regionali molto serio
Da una offensiva terroristica con caratteristiche anche nuove rispetto al modo in cui tradizionalmente noi abbiamo conosciuto il terrorismo nella storia
E tutti elementi che impongono
Una via di uscita da questa crisi che non può prescindere dalla capacità di costruire un dialogo un confronto anche tra opinioni tra Paesi che in questo momento sono attestati
Supposizioni diverse in questo senso ecco l'esempio dell'Azerbaijan il profilo col quale la selvaggina riesce a svolgere questa funzione a credo
E sia importante poterlo poterlo
Valorizzare e oggi voi mi permetterete in conclusione di questo saluto che ovviamente non vuole togliere altro tempo alla
Ai relatori e alle vostre riflessioni
Permettetemi nel rievocare questo massacro di e nel pretendere
Come veniva giustamente detto anche nell'introduzione che non passi sotto silenzio quello che è accaduto nel pretendere e nella
Utilizzare questa occasione per
A riflettere su un auspicabile diritto del all'umanità
Non si può non fa non non rivolgere il pensiero per un attimo alla più grande crisi umanitaria che si sta vivendo in questo momento dopo la Seconda guerra mondiale
Mi riferisco al fenomeno drammatico che sta assumendo
Il stanno assumendo i flussi migratori il nostro continente nel due mila quindici ha accolto più l'ha visto entrare più di un milione
Di profughi nei soli primi due mesi di questo anno centotrenta mila sono quelli che abbiamo potuto registrare
E l'ottantacinque per cento di questi profughi fuggono da conflitti da persecuzioni
Ecco
Di fronte ad un fenomeno di questa natura un grande continente come l'Europa di cinquecento milioni di abitanti non può reagire con atteggiamenti egoistici con il sollevarsi
Di muri
Sì con
Per favorire l'accumulazione in alcune zone che rischiano di diventare drammaticamente esclusive penso a quello che sta avvenendo sul confine greco ma cedo né in quello che il Governo greco ha definito
Ormai un magazzino delle anime
E non possiamo non reagire a questa situazione rilanciando i valori
Della responsabilità comune
Ispirandoci ai principi di umanità di solidarietà e in questo caso proprio siamo messi alla prova
Di come essi anche in crisi di questa natura dobbiamo saper rispettare i diritti fondamentali delle persone ecco io penso
Che
Proprio questi principi su questi valori sono gli stessi
Che ci inducono a chiedere giustizia su quella strage su cui oggi torniamo a riflettere ed è con questo spirito che auguro a questo vostro incontro buon lavoro chiedendovi scusa
Se lasciamo ma
Come dire noi abbiamo anche il dovere diciamo di andare a votare questa mattina alcuni provvedimenti abbastanza importanti altrimenti poi
Si continua a leggere sui giornali che questi senatori sono dei fannulloni diciamo per smentire questa cosa io
Vi auguro veramente un buon lavoro e vi ringrazio tanto per questa opportunità gravi
Grazie senatore Latorre ora il senatore Sergio Divina tra i suoi incarichi ho scelto di evidenziare quello di membro del delegazione italiana l'assemblea parlamentare della o esse CE
Organizzazione per la sicurezza la cooperazione in Europa
Del resto si occupa anche di questa questione
Perché sono diciamo gli ultimi conflitti
Tra i più vecchi che rimangono a livello
Ai bordi del nostro continente beh anch'io mi scuso innanzitutto un tutti voi però il fatto che dobbiamo veramente scappare non solo per votare io dovrò fare anche un intervento in Aula ho già
Chiesto un po'di posticipare i miei saluti all'ambasciatore al nuovo ambasciatore
Dell'Azerbaijan dell'Italia l'ambasciatore
Di più chiari Italia ma è anche l'ambasciatore
Terzi di Sant'Agata che abbiamo a che conosciuta come nostro Ministro degli esteri è abbastanza conoscitore di queste delle dinamiche che di cui si parlerà oggi
Permea rappresenta una un attizza atipicità la questione di collegiale di cui parliamo perché
Tesi dicevo dopo la Sul dopo il secondo conflitto mondiale del secolo scorso i vari conflitti si sono sempre svolti diciamo in modo mirato gli obiettivi sono sempre stati militare
Diciamo le estradizioni li appartenevano al si fa un vecchio sistema
Militare esco con poco rispetto indubbiamente per le popolazioni civili
Qui ci troviamo nel novantadue cioè poco più di vent'anni dove una quasi una qualche città rimane sotto i colpi di un conflitto militare
E atipica proprio per per per per la tempistica in cui avviene non non succedono non succedono queste cose non dovrebbero succedere non sono mai successe di recente se non guardiamo nel
Recentissimo
Presente ma qui non siamo in guerra quando
I territori di Iraq di Siria sono occupati marittimi diciamo non c'è un rispetto militare lì c'è un sistema terroristico che ha preso piede
E che non rispetta nessun tipo di convenzione internazionale mentre gli eserciti regolari
Cambiata regole di ingaggio norme del diritto internazionale sono soggetti
A rispettarle
E
Lei ha ricordato fatto della
Della della della mia presenza anche in seno alle organizzazioni internazionali tra cui l'OSCE
Io credo che da parte della comunità internazionale ci sia una grave colpa
Ci sia una grave colpa perché questo conflitto denaro Karabakh è stato messo da una parte è vero ci sono i soluzione soluzione dall'ONU che stabiliscono
Il modo con cui si dovrebbe uscirne però la tempistica il fatto che le cose si stratificano nel tempo non fa che peggiorare situazioni
Cioè di rendere sempre più come si dice quasi irreversibile un processo ti recupero della situazione testo sono lo scenario
Di più la comunità internazionale e
Viaggia con regole diverse e viaggia con quelli che vanno definiti doppi standard
Vi cito due casi che ho sbagliato io sono vicine al Camp le macchine che
Emblematici
Il
La questione del Kosovo e consono Anna una realtà in cui la Serbia non ha mai rinunciato alla sovranità alla comunità internazionale subito riconosciuto per esempio la stragrande maggioranza
Dei Paesi e per l'intera comunità internazionale la l'indipendenza del Kosovo
Fatto recentissimo di creme a che conosciamo dove un referendum la popolazione decide diritto di autodeterminazione dei popoli colore grande
Nei grandi principi del diritto internazionale decide di con un referendum di annettersi distaccarsi dall'Ucraina e di annettersi alla
Alla Russia è questo la comunità internazionale non l'accetta questi ha mai non h una casistica una via di mezzo dove la comunità internazionale non fa nulla cioè un territorio occupato sovranità azzera
Occupato e sempre di più da popolazioni ormai armene dove più la comunità internazionale attende meno trova la soluzione alla ma la vicenda
Per cui io dico c'è anche una grossa responsabilità del non aver affrontato uno tempisticamente dopo Conte doppi pesi situazioni che si presentarono esattamente no sotto il profilo del diritto internazionale esattamente alla stessa maniera
Io vi auguro sarebbe interessante poter ascoltare la relazione dei professori dell'ambasciatore terzi purtroppo il collega la torre di appena accennata siamo obbligati non solo andare a votare ma anche a fare gli interventi che sono già iscritti
Allora dei lavori per cui buon lavoro buona giornata all'ambasciatore apprestarmi grazie
Grazie del senatore Divina darei adesso la parola al professor Antonello Folco Biagini che ordinario di storia dell'Europa orientale prorettore agli affari generali di sapienza Università di Roma
Buongiorno grazie grazie
Di per questo invito
Posso dirvi che sono ormai diversi anni che la nostra Università collabora sia con il Comitato
Per i diritti umani di Helsinki sia con le università Zè Barisan
Nel periodo due mila otto due mila quattordici io ricoprivo l'incarico di prorettore gli affari internazionali
E
Diciamo mi sono dedicato molto all'apertura dell'Università penso le realtà nuove alla Sapienza è una Università Internazionale direi per definizione però c'erano tante realtà nuove
Che abbiamo sviluppato scoperte sviluppata in particolare questa con le università Azerbaigian cioè da molti anni noi
Collaboriamo con loro su una serie di iniziative
In base anche a quello che è stato detto
Da chi mi ha preceduto
è vero l'Italia si è impegnata molto negli anni recenti nei confronti del dell'Azerbaigian come di altri Paesi
Però noi come storici abbiamo ricostruito un periodo estremamente più interessante quello della conferenza dalla pace diversa che dove la politica italiana credetemi sulla parola ma ve lo posso dimostrare con tante pubblicazioni era forse la più il suo né Anna di tutte le altre politiche
Perché
Eravamo
L'Italia era per l'indipendenza del Kosovo per l'indipendenza del Kurdistan
Tutte cose che sono documentate e collaboro alla indipendenza proprio dei dei paesi come l'Azerbaigian come l'Armenia quindi da questo punto di vista
Sicuramente in questo nostro ambiente
Possiamo tranquillamente trattare questi temi perché come dire abbiamo le carte in regola in questo senso non
Non ci sono state politiche espressione lamentiamo che la nostra politica estera arriva dopo
Anche nei colloqui chiunque di noi tipo da bar o da salotto c'è sempre questo tipo di va mento
Posso dirvi invece che se uno poi guarda le iniziative idonea documentazione la realtà è molto diverso e quindi come università abbiamo fatto sia questa ricostruzione storica abbiamo partecipato
Anche in collaborazione con l'Istituto Affari internazionali per esempio quella bellissima ricostruzione giuridica che il professor Ronzitti ha fatto sul documentazione dell'ONU commentando la su tutta questa problematica della Nagorno Karabakh
Abbiamo avuto anche poi tessili di dottorato eccetera per dirvi che il tema è stato come dire affrontato ed è stato oggetto anche di molti seminari di molti incontri
Ovviamente con le università selvaggia nel non ci limitiamo a questo perché abbiamo fatto
Dei dei piani anche di collaborazione di scambio studenti
Di nostri docenti che vanno
A insegnare nelle loro università così come
Abbiamo fatto un il grande accordo sul Colle l'istituto multiculturale proprio di Baicu
Per
Un ciclo di lezioni da noi quindi
Diciamo che dal nostro punto di vista come Università abbiamo lavorato perché sia dal punto di vista del passato ossia del presente ci fosse una comunità
In questo senso che prescinde esse dai dai confini e prescinde se dalle dalle situazioni varie su un problema specifico poi
Ovviamente è stato detto siamo immersi in un grande in un conflitto quasi generalizzato con delle problematiche
Che a me però fanno pensare una cosa insomma questo l'ho detto anche con vari colleghi soprattutto la Facoltà di Scienze Politiche
Dovremmo cominciare a riflettere che forse ma qui ambasciatore Santagata forse ci può insegnare qualcosa pur se siamo in un Paese in cui noi non abbiamo formato delle classe dirigente adatte a gestire le crisi
Pensare che le crisi possano essere evitate è illusorio diciamo può essere una linea di tendenza come il pacifismo come tante altre
Delle definizioni costruzioni filosofiche però è chiaro che poi la vita e la politica e l'economia determinano anche invece quelle situazioni che sono le crisi
Probabilmente
Siamo di fronte a una carenza generalizzato oserei dire mondiale di
Gestione delle crisi avveniva in passato
Salvo i due grandi conflitti mondiali probabilmente sì c'era una
Famoso ordine bipolare qui tutti lo conosciamo
Poteva essere ingiusto soprattutto per quell'area che era sotto l'egemonia sovietica però rimane il fatto che comunque creava un quadro di riferimento
Questo è saltato e
A questa assenza di cornice non si è sostituito un modus operandi ce lo ricordava prima
Il senatore di vita quando di fronte a situazioni analoghe le scelte poi siamo completamente diverse ha fatto l'esempio del Kosovo ma ce ne sono tanti di questi esempi che dimostrano come spesso
Questa
Che abbiamo voluto amare comunità internazionale io dico sempre gli studenti che quando io facevo l'università noi eravamo abituati a chiamarlo sistema internazionale
E il termine sistema non era casuale perché voleva indicare quasi una come dire un'appropriazione di un termine che si usa nei settori di di delle scienze esatte
Perché si diceva sistema proprio perché in qualche modo si riconosceva pensate all'ordine del pare della pace di Vienna dopo Napoleone il sistema diversa e cioè erano tutti i tentativi di organizzare
L'Internazionale dentro delle cornici ben precise e delle direttive ben precise poi non riuscivano spesso però rimane il fatto che questa
Diciamo queste linee di tendenza Acierno poiché siamo passati alla comunità internazionale
Che per le figure Rebeh giustamente per un verso una sorta di uguaglianza tra
Stati tra popoli tra nazioni ma in realtà
Possiamo constatare che l'assenza di un di linee-guida forti determina poi quelli che oggi chiamiamo quest'questo questi cause che si verificano nei vari sentieri internazionali
Qualche anno fa mi pare che dottore stanco proprio su questo tema mi pare il titolo un conflitto dimenticato o o lo abbiamo fatto all'università quando ricordo perché spesso facciamo anche delle iniziative interni all'università
Questo ci consente
Ci consente di agganciare gli studenti di agganciare i dottorandi molto più di quando le le manifestazioni si fanno fuori dall'Università
Ed è vero perché in queste rimasto uno di quei conflitti potremmo dire Bernardi è rimasto questa situazione che crea
Disagio abbiamo avuto anche nel corso degli anni alcuni incontri barra scontri cordiali ma su l'interpretazione di questa situazione
Il conflitto dimenticato come dire ibernato secondo me spesso e anche più pericoloso di quello combattuto
Perché si può riproporre Pretore motivi anche banali quindi questa situazione che oggi si è realizzata
Perché probabilmente politicamente anzi Radjeb esatta ha deciso come dire di sospendere qualsiasi iniziativa nei confronti di questo territorio per costruire
Chi conosce chi a visitarlo soprattutto la capitale sa che c'è stato un grande lavoro di costruzione di strutture un anche di impegno economico
Credo che noi abbiamo qualcosa come cento studenti Azerbaijan iscritti alla Sapienza non lo chiedo a darne atto mia che il segmento tutta questa vicenda e che sono un numero rilevante sono un costo anche ben una comunità
E tutto questo nasce proprio dal dalla volontà di questo stato di
Aprirsi all'esterno
Di mandare i propri giovani a studiare all'estero non è una cosa secondaria questa è una cosa che va sottolineata e che deve essere giustamente apprezzate quindi probabilmente
La classe dirigente Azerbaigian ansie dedicata di più a questi aspetti alla costruzione come dire di un sistema economico di mercato di una
Ricostruzione anche fisica del Paese o costruzione ex novo del Paese
E quindi ha lasciato sullo sfondo
Il problema di un conflitto che è rimasto però
Una una ferita aperta e come sappiamo poi queste ferite aperte rischiano sempre di riproporsi di rimettere in moto meccanismi di contrapposizione
Dicevo poco fa l'ambasciatore ma ci siamo visti all'università abbiamo parlato a lungo abbiamo immaginato anche un torneo di scacchi per studenti quel giorno in cui c'era l'ambasciatore
Dico questo per dirvi anche come riusciamo attraverso questi rapporti questi contatti ad avere a creare una sorta di comunità internazionale vera con
Di i giovani che si incontrano e come dire studiano insieme questo credo che sia il ruolo maggiore al quale una università può e deve adempiere bene e quindi immaginando le tante collaborazioni che possiamo fare
Indubbiamente su questo tema
C'è un interrogativo che diciamo ognuno di noi deve porsi
Come mai non si riesce a trovare una formula di soluzione con una molteplicità di dichiarazioni delle Nazioni Unite che danno come linea guida fondamentale l'appartenenza di questa Regione al l'Azerbaigian e non all'Armenia
Questo non significa che gli armeni non non debbano vivere i Nagorno Karabakh tutti sappiamo le regioni di confine sono sempre abitate da come dire gruppi diversi
Quando abbiamo creato i confini soprattutto con la fine dei grandi imprenditori nazionali in fondo abbiamo creato le nazioni
Abbiamo creato però anche i nazionalismi abbiamo creato le minoranze nazionali perché chiunque rimasto additati quel confine che è stato stabilito attraverso
Una serie di parametri sicuramente povere creato dei problemi interni
Laddove non
Siano stati riconosciuti i diritti delle minoranze
Che è stato un grande passo in avanti del diritto internazionale porsi il problema come dire cercare anche di creare una normativa internazionale sui diritti delle minoranze certo poi
Il sistema qualsiasi organizzazione internazionale ha difficoltà ad intervenire per far rispettare questi diritti
Perché il sistema cogente che tutti noi conosciamo nel diritto interno è molto più difficilmente applicabile nel diritto internazionale acquista prima formulazione sia giunto poi tutta il pacchetto mi permetto di chiamarlo così di diritti umani è stato un atto di degli elementi
Il partito ideali in parte concreti
E però anche sui diritti umani ma questo buongiorno costando ne abbiamo discusso a lungo
Anche questi diritti spesso vengono utilizzati con due pesi e due misure diventano cioè uno dei tanti strumenti della politica per come dire premiare o punire per avere rapporti positivi o negativi
Però io ritengo che questo appuntamento annuale quasi annuali che sta diventando una tradizione su questo tema ma ripeto su molti altri che noi
Stiamo toccando ho qui le carte per l'adesione dell'università andava una network internazionale per la condanna della pena di morte
Tutte cose che in Sapienza avevamo fatto moltissimi anni fa ma che siamo pronti a di fare tutto questo dico deve contribuire comunque al fatto che
Continuiamo a lavorare e anche con un pizzico di
Umorismo raggiri ottimismo ragionevole contiamo a lavorare perché
Queste conflitti vengano risolti perché qui si possono essere i soldi sono relativamente meno complicata e non so adesso l'opinione
Del dell'ambasciatore che è stato Ministro degli esteri ma
Relativamente ad altre aree secondo me questo è un compito che ha una
Relativa facilità di soluzione rispetto a tutto il meriteranno del Medioriente dove oggi invece la situazione
E difficile anche da definire su quali possano essere gli obiettivi giusti da colpire o quelli non giusti da colpire
Quindi grazie per questa occasione che ci fornisce ma soprattutto io voglio ringraziare nel Comitato di Helsinki per il lavoro che fa con noi all'università
Chiedo scusa io parlo da universitario perché questo mestiere faccio credo per me importante che tutto quello che si discute diciamo in giro nei vari consessi venga poi riportato all'interno di una struttura
Che ha come primo compito quello della didattica
Ha come primo compito quello dell'informazione
Noi quest'anno abbiamo dedicato l'anno accademico proprio al i temi della integrazione della multiculturalità siamo partiti con la laurea honoris causa Rania di Giordania
La studentessa tunisina che è intervenuto all'inaugurazione dell'anno accademico e una serie di iniziative che siamo come dire costantemente facendo durante quest'anno perché ritenevamo che è una goccia nel mare
Ma era giusto che dessimo questo questo piccolo contributo a situazioni che ovviamente prescindono però facciamo la nostra parte proprio nel campo della formazione proprio nel campo della informazione anzi prima e poiché la formazione
E quindi grazie per questa occasione con l'augurio questo lo dico non so con l'ambasciatore continueremo a venirci a collaborare come abbiamo fatto con il suo predecessore e
Quindi a sviluppare sempre di più
Di meccanismi che rendano le nostre università
Sempre più vicino grazie
Grazie professor Biagini questo convegno come accennavo organizzato insieme con Liedholm nega italiana dei diritti dell'uomo che la più antica organizzazione per i diritti umani in Italia le cui radici risalgono
Alla fine diciannovesimo secolo
Il presidente onorevole Alfredo Arpaia che è stato con noi in altri convegni purtroppo oggi non è potuto essere presente ma ci ha mandato un messaggio che io pregherei Maria vittoria Arpaia di leggersi
Allora giochetti
A Lara porta il saluto del Presidente dell'alito il quale esprime il suo rammarico terroni potuto essere presente a questa annuale convegno organizzata dal dottor ASP Antonia Stangoni nell'anniversario del genocidio dico risalire
Durante il conflitto del Nagorno Karabakh campi
Che ancora non meglio identificati i responsabili per sottoporli al giudizio della Corte penale internazionale per crimini contro l'umanità
La liturgia enuncia l'assenza della comunità internazionale ed in particolare delle Nazioni Unite che da lei lontani quattro risoluzioni del mille novecentonovantatré che invocavano il ritiro delle forze armate nei territori occupati
Mai eseguito non si opera adopera attivamente per dare una svolta ad una situazione che da un momento all'altro porre esplodere
La Carta delle Nazioni Unite del mille novecentoquarantacinque
Faceva riferimento ai diritti fondamentali
Ed esortava le nazioni a sviluppare relazioni fondate sul diritto all'autodeterminazione dei popoli
Ed a promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti senza distinzione Iraq sa lingua o religione
Senza dimenticare la Convenzione sui diritti umani stipulata grazie all'azione della stessa organizzazione delle Nazioni Unite sulla prevenzione e la repressione dei crimini del genocidio
è la convenzione internazionale sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale del mille novecentosessantacinque
Il diritto internazionale ha superato ormai da anni il principio della non ingerenza nella sfera di competenza interna di ogni singolo Stato
Dando possibilità alla comunità internazionale di intervenire in casa di fragranti violazioni dei diritti umani
La Lino che nel suo statuto a si riporta la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo invita la comunità internazionale a proporre un tavolo di trattative
Se ho qui far credere insieme rappresentanti delle Nazioni Unite i due Paesi in conflitto
Il Presidente formula convegno Istria auguri di buon lavoro nell'auspicio che il prossimo anno si possa celebrare una soluzione di pace e armonia fra i due popoli
Grazie ricordo che sono presenti in sala anche diversi membri della lega italiana dei diritti dell'uomo
Io adesso passerei alle relazioni iniziando da quella dell'ambasciatore Giulio Terzi che come ben sappiamo stando anche
Ministro degli esuberi
Della Repubblica italiana prego
Grassa molto il terrore
Questo invito
E i miei complimenti al Segretario generale comitato Helsinki Antonio stanco
Ho ascoltato con molto interesse le presentazioni del professor Biagini del Presidente
Del
Dal Presidente della Commissione esteri la Torre del senatore Divina
E mi fra
Validamente
Piacere aver ascoltato anche il messaggio del Presidente Arpaia di carattere propositivo e anzi veramente uno speech un'invocazione a una maggior presenza una riattivazione
Del sistema delle Nazioni Unite su
Sui problemi della città giustizia tradizionale e in direzione di un'auspicabile affermazione di un vero e proprio diritto internazionale un di più quello che potremmo che vorremmo poter chiamare un diritto dell'umanità
Vorrei anche rivolgere un cordiale saluto I due ambasciatori presenti all'ambasciatore Azerbaijan l'ambasciatore della Turchia non posso essere più d'accordo ancora col senatore Latorre
Quando ha detto sull'Azerbaijan ha sottolineato la
Fenomenale ascesa economica politica regionale di questo grande amico di questo grande partner del nostro
Nel nostro Paese devono ascesa che è stata gestita con equilibrio e saggezza anche nell'affrontare temi così dolorosi a mio avviso con saggezza anche nell'affrontare temi così dolorosi
Come inseguiti del massacro di Cocea lì di il tentativo di mantenere un equilibrio di fondo una visione di soluzione pacifica di continuare a lavorare per una soluzione pacifica delle controversie
Nell'area caucasica
E e vorrei
Rivolgere anche un
Pensiero di
Di apprezzamento anche da privato cittadino
Al a ruolo del del grande alleato che la Turchia grande alleato che Opera per una sicurezza regionale globale nell'area mediterranea in Medioriente ancora nel Caucaso e in altre
Zone dove svolge un ruolo
Una un'attività
Di di lungo respiro e di profondità strategica come è stata definita dal Primo Ministro da votò clou qualche anno fa in un suo importante lavoro
La Turchia in questo momento rappresenta un anello di congiunzione importantissima per l'Unione europea fra l'Unione europea e la crisi siriana nella gestione di questa immane tragedia
Che l'ondata migratoria
Ma rappresenta anche l'anello di congiunzione della sicurezza atlantica e il suo ruolo indubbiamente viene guardato con estrema attenzione e simpatia
Anche per quanto riguarda tutte le mediazioni che possono
Continuare ad essere portate avanti nel Mediterraneo orientale ero pochi giorni fa o di un importante convegno
All'Università di Bari l'Anna a te la vive proprio sulle cooperazioni che si possono sviluppare e crescere nel Mediterraneo orientale sul piano della
Gestione degli idrocarburi delle grandi rotte di approvvigionamento per il gas naturale
Ma anche sui tipi di dialogo che possono essere ulteriormente intensificati in quella regione e sempre il riferimento un
Grande Paese come la Turchia con un grande ruolo diplomatico emerge in queste in queste discussioni
Ma per
Venire allora tema più specifico del
Di dove va il diritto internazionale traendo spunto dal
Da situazioni irrisolte come ha detto il professor Biagini e che devono essere seguita come avete presente Lido massacri come quello di Cocea lì ma soprattutto il massacro di cruciali
Io vorrei
Vorrei notare che
Sono
Situazioni che anziché attenuarsi nel tempo e rientrare nel
Nel quadro della comunità internazionale si stanno purtroppo producendo con sempre maggiore frequenza e gravità
E sono crisi provocate da terrorismo da repressione sanguinosa dare corso alla forza dalla volontà di affermare sparsi di influenza
E di scardinare una legalità faticosamente costruito nel tempo tutto questo ha marcato sempre di più il decennio che abbiamo vissuto sino ad oggi
Ci sono stati i massacri durante le primavere arabe
Ma fra tutti spicca per gravità quello che molti considerano un vero e proprio genocidio nella guerra dei nella guerra
In Siria un genocidio contro una componente della popolazione sunnita
La minaccia terroristica dello Stato islamico in Medioriente in Libia
Si unisce a destabilizzazione provocate da Stati falliti che dimostrano come conflitti e violenze non solo continuino a caratterizzare la vita internazionale ma diventano ancora più diffusi
E colpiscano soprattutto le componenti più deboli delle società coinvolte le donne i bambini i poveri
Nelle fasi critiche delle trame sezione del potere e della ricostruzione statuale
Si constata maggiormente la debolezza delle istituzioni e del proprio per questo motivo che la giustizia transizione alé transizione al Justice
Diventa così importante si tratta di una funzione già impegnato e continuerà a impegnare la dottrina giuridica la diplomazia e le organizzazioni
Multilaterale
C'è un esempio
Riuscito che merita di essere ricordato
Fra i più importanti nei percorsi e nell'esperienza della giustizia tradizionale
Ed è certamente la trousse nei prossimi dieci anche mission sudafricana
Uno dei protagonisti di quel
Di quell'esperienza Giorgio Bytes
Protagonisti negli anni Novanta ha detto che da diversi anni purtroppo anche questo percorso così positivo quand'era stato avviato
Si è fermato viene fatto poco perché interferenze politiche hanno bloccato ritardato indagini e possibili condanne di altri colpevoli un parallelo con quanto è avvenuto per tanti anni accorciarli
Il Sudafrica ci sono voluti trentatré anni ed è per questo che lo cito perché dimostra che anche dopo tanti anni si può riacquistare una dinamica la dinamica come è stata riacquistata proprio nei giorni scorsi
In Sudafrica
è stata riacquistata dal
Finalmente dalla capacità di riprendere alcuni casi come quello di non cultura si nella né un attivista una giovanissima attivista anti apartheid e che era stata
Ragazza di poco più di vent'anni che era stata appresa e torturata altro cemento e poi uccisa
Da quattro carnefici appartenenti alle forze speciale sudafricane e finalmente grazie al lavoro della truffa regola se riesce a Commission
A distanza di tanti anni di trentatré anni i indiziati sono stati portati di fronte a un tribunale
Ma ci sono sono anche altri esempi quali dobbiamo guardare sempre in un
In una sorta di ottimismo della volontà che può essere applicato al caso di
Dico Celli
Processi come quelli nei confronti di Milosevic di Charles Taylor
O quelle avviate dalla Corte penale internazionale contro il presidente sudanese al-Bashir o il presidente del Kenya euro teniate altre numerosi presidenti africani anche se sappiamo che in Africa si è verificata una sorta di traslazione dal
Dalla giurisdizione della Corte penale internazionale
Accorti a una corte gestita più direttamente dall'Unione africana per non toccare delle sensibilità che sono emersi in modo particolarmente forte negli ultimi anni
Sull'asse Rita eccessiva esposizione del di indizi atti africani di fronte alla Corte penale internazionale
Comunque anche in questo caso e sicura anche nel caso dell'Africa è sicuramente positivo il la decisione di sottoporrei Senna breve a giudizio delle acque
Su impulso l'impulso politico dell'Unione dell'Unione africana ed è stato detto forse
Un po'prematuramente che
Tutto ciò è una vittoria per le vittime e anche per le organizzazioni non governative che hanno affrontato per molti anni
Una protratta saga politico giudiziaria dopo le prime denunce presentate nel due mila così scriveva recentemente il New York Times
Questi precedenti sono io credo di di fondamentale importanza
Per il principio della conoscenza per l'affermazione cioè
Di un vero e proprio diritto alla conoscenza di cui
Persone vicine anche Segretario generale stanco come Marco Pannella stanno portando avanti da almeno al più di due anni un
Una una volontà di
Terra di Carla maggiormente nel sistema normativo delle Nazioni Unite
Diritto alla conoscenza e che si salda con il principio di giustizia
L'accertamento delle responsabilità per il massacro riconoscerli come dicevamo incompiuto
Ma dobbiamo anche evitare oltre a cercare di portare avanti la conoscenza e la giustizia per Corcelli come elemento fondamentale
Del della fiducia delle società civili e anche nel nel Caucaso in quella regione
Dobbiamo anche vedere questi accertamenti ancora irrisolti come monito
Perché
Tutta questa incapacità
Di portare di fronte a organi di giustizia internazionale responsabili via ronde di orrendi crimini non abbia a riprodursi nel caso siriano
Nessuno impunità io credo può essere tollerata e forse oggi l'occasione buona per ripeterlo per continuare a dirlo con rigore
Nessuno impunità può essere tollerata premessa cresce di civili per gli ospedali e le scuole bombardata da letto
Per le torture per l'eliminazione di massa documentate dal
Famoso rapporto César pubblicate recentemente da Human Rights Watch
è vero che il massacro di Croce lì è stato un episodio
Di gravità estrema che manca ancora un'adeguata punizione dei responsabili
E
Ed è anche vero ancora come diceva il professor Biagini che questo è un conflitto congelato che potrebbe forse essere risolto
Se non nascesse il sospetto che il fatto di mantenere congelati alcuni conflitti risponde ad una precisa strategia di conservare dei germi di destabilizzazione
I focolai Hill attenti ma che possono essere riattivati
A convenienza di Paesi più importanti di creare occasioni di confronto e nuove Proxy Wars in ragioni strategiche
La comunità internazionale ha maturato una crescente consapevolezza nella definizione di un vero e proprio diritto dell'umanità gli umani pisello
Se la fine del comunismo ha prodotto le crisi violente che abbiamo detto
è indubbio che linee di frattura si sono moltiplicate ingigantite l'undici settembre due mila e uno e negli anni successivi
Dal Kosovo al Darfur all'Afghanistan all'Iraq alla Libia la Siria
Siamo confrontate a nuovi tipi di conflitti strategie quali contendente deterrenza sfere di influenza rivela tutta la loro ebbe inadeguatezza
E sarebbe illusorio Bisatto dei nasconderci i troppi impegni disattesi se pensiamo che già nel novantanove Kofi Annan scriveva nel novantanove diciassette anni fa
Scriveva noi dobbiamo essere più che mai consapevoli che l'obiettivo dalla Carta delle Nazioni Unite e proteggere gli esseri umani
Non proteggere
Non è l'Obiettivo dalla Carta delle Nazioni Unite proteggere chi abusa degli esseri umani diceva Kofi Annan diciassette anni fa c'è veramente da chiedersi se ad Aleppo le Nazioni Unite siano davvero dalla parte giusta
Solo cinque anni fa la preoccupazione umanitaria aveva
Una priorità massima che veniva esplicitata per frammento e con vigore
Dal Presidente Obama Presidente Obama nel marzo due mila e undici a proposito dell'intervento in Libia contro la repressione avviata da Gheddafi diceva
E cito questo passaggio perché e significativo di fronte a tutte le
I rilievi
Di non sufficiente presenza attivismo diplomatico non solo di prometti coppie si rivolgono a Washington da diversi anni si è questa parte per quanto riguarda la situazione in Medioriente nel Mediterraneo
Nel marzo due mila e undici Presidente Obama diceva e cito metter da parte le responsabilità dell'America quale leader e più profondamente la nostra responsabilità verso verso nostri simili in queste circostanze
Sarebbe tra direi chi noi siamo
Alcune nazioni possono essere capaci di essere cieca di fronte all'atrocità in altri Paesi
Ma gli Stati Uniti d'America sono diversi e come Presidente io mi sono rifiutato di aspettare le immagini di massacri e fosse comuni prima di agire
Nonostante le delusioni di questi ultimi anni per l'incapacità dalla comunità internazionale di prevenire le crisi è innegabile
è innegabile lo dimostrano gli sviluppi recenti della giustizia tra sezionale che ho appena citato
è innegabile che vi sia una trasformazione del rapporto tra diritto e violenza nella politica globale
Il fondamento normativo della legalità internazionale continua a evolvere da un'enfasi e questo è già stato notato dai
Precedenti interventi continuo evolvere da un'enfasi imperniata sulla sicurezza dello Stato si confini sulla sovranità e sul territorio verso un'enfasi sempre più focalizzata sulla Yuma Security
La cioè la sicurezza della persona dei popoli acquista rilevanza sempre maggior l'ha detto bene il Presidente della LIPU
Nel nel diritto internazionale
Vi è quindi un emergente diritto dell'umanità che collega il sistema normativo dei diritti umani al diritto bellico e alla giustizia penale internazionale
Nell'elaborare un diritto dell'umanità e i diritti i tribunali e le diverse istanze giurisdizionali hanno attinto a Fonti normative diverse ampliando la sfera dei diritti soggettivi
Hanno ampliato la sfera delle responsabilità dei Governi
Hanno abbassato le soglie che consentono di chiamare direttamente in causa la responsabilità legale degli Stati
Come è avvenuto di recente la Corte europea dei diritti dell'uomo nel caso che ci ha riguardato da caso Abu Omar
Hanno deciso di estendere le loro deliberazioni ad attori non statuali come le milizie serbo bosniache nel project nel processo TAR di Lecce
E hanno ridimensionato il tradizionale schermo delle prerogative attinenti alla sovranità statuale quando esse interferiscono con l'obiettivo prioritario di proteggere persone popolazioni minacciate da violenze interetniche
Essenzialmente questo tutto questo processo di affinamento normativo riguarda tre si poggia su tre pilastri fondamentali che si sono consolidate nel dopoguerra
Il primo lo sappiamo l'articolo tre della Convenzione di Ginevra del quarantanove
Il secondo è costituito da norme CONS convenzionali consuetudinarie sui diritti umani che obbligano gli Stati in tempo di pace a proteggere diritti individuali e collettivi sul proprio territorio
E la Corte Internazionale di Giustizia ha esteso a tali obblighi anche conflitti armati
Il terzo caposaldo poggia sulla giustizia penale internazionale
Quindi
Si è
Ha avuto un'evoluzione del diritto internazionale che ci porta lontano
Fortunatamente da da quell'ordine Westfalia hanno per il quale
Qualsiasi affermazione dei diritti umani era vista come un'interferenza negativa nella sfera di sovranità degli Stati
Ma per concludere
La verità incompleta accertata su cuocerli dimostra l'influsso lì dell'insufficienza della comunità internazionale oggi sanzionare
Sì in modo soddisfacente responsabilità di individui di organizzazioni di gruppi di Governi
E ciò Comuna cruciali ad altri crimini contro l'umanità
Che sono ripeto
Chiaramente
Nel senso più grave quelli commessi in Siria ma non soltanto
Crimini che s'veramente prefigurano forme di pulizia etnica e di distruzione di un intero Paese all'insegna la guerra al terrore
Mentre
Dobbiamo auspicare che ha un radicamento del diritto all'umanità non incontri più
Ostacoli come quelli che sono stati frapposti anche in sede di applicazione di attuazione della giustizia tra sezionale
Vi sono realtà indubbiamente nelle quali
L'evoluzione democratica le sensibilità culturali le impostazioni politiche convergono nella ricerca di strategie e strumenti normativi che rafforzino la tutela della persona umana e delle libertà fondamentali
E queste e
E queste realtà positive
Vengono affermate sia pure con enfasi diversa
Da parte dell'Unione europea da un certo numero di Paesi associati di Paesi africani di un gran numero dipese americani di a Paesi si asiatici ed extra europei
Ma tuttavia dobbiamo essere consapevoli anche delle resistenze che vengono opposte ancora per motivi stato centri ci visto granita nella stessa area OSCE
Che vengono opposti Medioriente in Africa
Ma con tutte le incertezze e le linee di frattura caratteristiche della storia dei diritti umani
Il diritto dall'umanità rappresenta io credo in ogni caso la scelta vincente grazie
Grazie Ambasciatore Terzi
Credo che stiamo facendo dei bypassi avanti verso almeno la speranza di prospettive di una maggiore impegno del diritto internazionale per una giustizia tra sezionale
Che su questo avremo acque ancora una relazione importante della professoressa Mignolli ora chiamerei professore Daniel ponete in Celli che ricercatore Dipartimento di Comunicazione ricerca sociale
Sapienza Università di Roma
Per una relazione di tipo storico che tratterà con precisione del massacro di cogenti
Grazie autonomo ascensore
Perfetto mi si sente perfetto poco tempo quindici minuti
Allora il naturalmente come sapete bene il massacro di così agli
Sì svolge all'interno del contesto storico del conflitto in Nagorno Karabakh il conflitto e Nagorno Karabakh deve essere compreso all'interno del processo di crisi
E di soluzione dell'Unione Sovietica
Come sapete l'Unione sovietica era una confederazione di quindici Repubbliche
Il principio base alla guida diciamo del sistema sovietico delle nazionalità era quello della cosiddetta nazionalità titolare
Ovverossia a
Le più importanti nazionalità non russe era stato questo diciamo il compromesso
Sovietico per governare quel grande mosaico di nazionalità che appunto che era l'Unione Sovietica quindi alle principali nazionalità
Alle principali gruppi etno nazionali veniva assegnata diciamo una territorialità
Che poteva essere una secondo il sistema c'era un sistema federale molto complesso
Il che non vuol dire che fosse un vero federalismo perché il federalismo come sappiamo tutti implica anche vera democrazia rappresenti attività elettività ruolo della società civile e dei territori nel Governo
Diciamo devoluto della cosa pubblica in questo caso era
Diciamo gli storici faranno più di una riarticolazione territoriale
Di un potere comunque autoritario
E rigidamente controllato dal centro da Mosca dal Partito comunista dell'Unione Sovietica
Quindi in questo sistema diciamo federale confederale
Vi erano queste quindici repubbliche autonome
Inclusa diciamo la Repubblica russa
E poi vi erano una serie di autonomia è più o meno diciamo importanti le diciamo lire re e pubbliche diciamo le Repubbliche sovietiche le repubbliche autonome e poi i distretti autonomi o Province autonome
Identificati con nome e Russo di oblazione
Uno di diciamo quando la Russia sovietica prima di essere Unione Sovietica conquista un riconquista del Caucaso del sud tra il mille novecentoventi e il mille novecentoventuno
Commissario per le nazionalità come forse sapete José fissati a undici stalli
Stalin appunto capisce benissimo che
Il tema delle nazionalità dei conflitti tra nazionalità hanno russi o peggio ancora di un possibile di una possibile conflittualità
Delle nazionalità hanno russe contro i russi bolscevichi è il problema più importante da gestire l'Armenia e l'Azerbaigian
In e la Georgia che ricordo sono stati indipendenti tra il mille novecentodiciotto e il mille novecentoventi sono sostanzialmente dei Governi
Come dire di vario tipo diciamo la forse l'Azerbaigian era un Governo il georgiano più orientati verso
La socialdemocrazia e la liberal democrazia
L'Armenia aveva un Governo diciamo un po'più nazionalista ma questo non è importante diciamo vengono assorbiti
Dalla Russia sovietica conquistati dalla Russia sovietica
E se voi vedete quella che è la mappa armi diciamo del Caucaso del sud disegnata da Stalin né come commissario delle nazionalità e dalla Russia sovietica vedete che vi è un perfetto bilanciamento
Territoriale etnico dei rapporti tra le due
Pubbliche perché forse appunto non sapete tutti che l'Azerbaigian a un ex Sclavo che si chiama Nacci Vanna che possa completamente al di fuori
Dell'attuale territorio Azerbaijan
Quindi se voi appunto seguiamo a volo d'uccello la mappa Zerbetto diciamo del Caucaso del sud della parte diciamo
Meridionale vediamo il Nacci Ivan
Poi vediamo il territorio della Repubblica dell'Armenia darne dell'Armenia
O infine il territorio Azerbaijan o che a sua volta aveva all'interno questo Oblak da un tono dal mille novecentoventitré questa provincia autonoma della Gorno Karabakh
è una provincia autonoma diciamo data dal fatto che vi era una
Maggioranza armena all'epoca
Con un delle con quelle forme di autogoverno di autonomia di autogoverno consentite naturalmente all'interno dell'esperienza sovietica che ripeto non può essere definita una piena esperienza federale perché
Mancava diciamo il requisito della democraticità che
Il requisito fondamentale del federalismo
Però comunque sia in quella sistema appunto strano che il sistema sovietico appunto
In questo incrocio tra autonomie delle nazionalità e guida autoritaria del Partito Comunista dell'Unione Sovietica vi era questa provincia autonoma
Che aveva una forte una sorta di pur appartenendo pienamente alla
Al tessuto della Repubblica socialista sovietica dell'Azerbaijan e quindi dell'Unione Sovietica che formalmente era una Confederazione di Repubbliche
A indipendenti vi ricordo che per esempio all'ONU vi era il doppio seggio Unione Sovietica e Ucraina questo che viene
Neanche Bielorussia questo per far capire come
Diciamo non fosse semplicemente una
Uno Stato unitario federale ma si considerasse venisse in parte considerato dal sistema internazionale
Un'unione di Stati indipendenti e diciamo vincolati da un trattato
Dopodiché nel mille novecentottantotto diciamo il portato della perestrojka si riverbera nelle Repubbliche non russe e nell'Unione diciamo nella periferia dell'impero
E cominciano le domande di autonomia delle diverse Repubblica
In Armenia si costituisce il Comitato del Karabakh Comitato il Karabakh è un gruppo di intellettuali anche diciamo di orientamento riformista in un certo senso che vogliono
Innestare una voce critica e in un certo senso Gorbaciov Viana
Nei confronti del sistema sovietico ma che per le caratteristiche culturali sociali storiche dell'Armenia ricordo che l'Armenia
Affronta diciamo Gianna a metà degli anni sessanta in era conscio Viana una sorta di rivolta nazionalista
Ecco il diciamo la dissidenza armena diventa una dissidenza irredentismo cioè
Attua come grande piattaforma come sistema diciamo di di una piattaforma unificante per convogliare l'opposizione la rivendicazione dell'intero Nagorno Karabakh
Per il suo passaggio dalla Repubblica Azerbaijan la soglia di gazebo e Gianna alla Repubblica armena diciamo questo è
Nelle parole dello stesso ter Petrosino a me che
Il leader di questo Comitato il Karabakh e sarà il primo Presidente dell'Armenia diciamo post comunista
E in più sarà diciamo concluderà in maniera quasi con un colpo di Stato
La sua carriera politica proprio perché era in realtà a favore di una trattativa e di una risoluzione definitiva con l'Azerbaigian
Ecco nelle parole lo stesso tempo grossi hanno dice semplicemente per noi la questione del Nagorno Karabakh era ciò che per i baltici era il ritorno all'indipendenza c'è una questione ombrello una questione unificante è una questione come dire di aggregazione
Che in realtà serviva a scardinare
In Armenia il sistema sovietico solo che questo porta a un conflitto prima politico poi umanitario e poi militare con l'Azerbaigian che esso ha voltato
Attua la sua diciamo strada verso la dei comunisti d'azione verso la democratizzazione nasce il Fronte popolare dell'Azerbaijan ma che è un'organizzazione diciamo
Democratica un'organizzazione di riformista ma che poi diventa anche essa come diciamo reazione a questa
Mossa R. dentista che si focalizza sia ieri avanti sia a Sterpa anche F barra Cantelli cioè la capitale del Nagorno Karabakh
E ricordiamo un po'in questa la cosa interessante che l'attuale classe dirigente dell'Armenia non è nient'altro che la classe dirigente
Che guida politicamente e militarmente il movimento il dentista in Nagorno Karabakh personaggi come Robert Coccia diamo come Serse al Xian
Vengono dal Nagorno Karabakh e diciamo non lo dico io ma lo dicono diciamo studiosi importanti come camper siccome al come Bounce
Uno dei ritardi diciamo a dell'Armenia nei processi di democratizzazione sta proprio nel fatto che
La normale evoluzione politica del Paese è stata bloccata dalla Presa di potere di questo diciamo
Gruppo politico-militare del CARA PAC
Ora definiamo diciamo a Barbato un attimo a volo d'uccello perché appunto sono così cioè stare Coffa farla vivere volevo proprio comprendere però conviene diciamo ridurre un po'i tempi
Mille novecentonovantuno si dissolve l'Unione Sovietica
Una riflessione che cos'è Karabakh Nagorno Karabakh né Gorno vuol dire molto Montagnon sormontano alto
Karabakh è una parola composita giardino nero una parola sia diciamo in in in russo e sia in turco quindi
In un certo senso è un luogo della compenetrazione etnica è un luogo della mescolanza è un luogo diciamo della
Pluralità etnica quindi diciamo la proposto da nazionalistiche re dentistica che come dire integrale del Comitato del Karabakh e poi in realtà si crea un altro gruppo in Karabakh appunto guidato da coach Caliandro Gruppo comunque
E così via in realtà non tiene conto di quella che è la pluralità
Di culture di identità e di appartenenza e che ha Nagorno Karabakh disadorno Karabakh lo ricordo nel mille quando viene conquistato dalla Russia zarista è un Canato
è uno Stato
Vassallo dell'impero persiano nel sistema diciamo un rosso dell'impero persiano mai un Canato
Diciamo turco Azerbaijan dove si parla appunto il turco dove la maggioranza e la popolazione musulmana
Dove sostanziate vi è un atto di un atto giuridico vi è un trattato in cui cambia del Karabakh sifone sotto il protettorato di mi sembra Nicola primo dello zar detto di tutte le Russie questo non vuol dire questo vuol dire che
Anche la presenza armena si modifica nel corso dell'età contemporanea
Nicola nel corso del diciannovesimo secolo e del ventesimo secolo perché diciamo uno degli strumenti uno dei LEA per legge la politica zarista e l'utilizzo di una politica demografica cioè di spostare popolazioni non radicale popolazioni considerate politicamente e religiosamente più affini per una questione di controllo politico quindi
La questione dell'appartenenza di un territorio che poi una vecchia questione che riguarda un po'insomma con viaggino abbiamo studiato a lungo riguarda un po'tutta l'Europa orientale
In realtà fa combaciare un framework concettuale
Occidentale contemporaneo cioè che quello dello Stato nazione con una omogeneità etnica che non appartiene alla identità storica
Diciamo dell'Europa Orient centrorientale e dell'Euracea dove vivono invece i grandi imperi multinazionali insieme a una
Pluralità di identità che non hanno nulla a che fare
Con lo Stato nazione per come lo intendiamo quindi in un certo senso il compromesso sovietico staliniano oppure appunto con tutto il suo autoritarismo con tutto il suo cinico check and balance territoriale rispondeva in realtà a una
Realtà appunto complessa e stratificata comunque vengo diciamo rapidamente accusa lì
Con la dissoluzione dell'Unione Sovietica Armenia Azerbaigian si programmano indipendenti
Ricordo tra il mille novecentottantotto mille novecentonovantuno vie diciamo il conflitto appunto prima
Scala politicamente e poi c'è anche un problema umanitario cominciano le espulsioni di popolazione tantissimi Azerbaijan dividevano in in in Armenia ad esempio
Molti Armeni vanno via dall'Azerbaigian
Comincia diciamo una sorta quella che dei varchi ama una mini guerra civile sovietica c'è già ancora i due Stati sono parte della
Sovietica e comincerà a contrapporsi in Azerbaijan con chiaramente
Una offensiva da armena anche perché cos'è qual è la grande differenza nelle transizioni tra Armenia e Azerbaigian tra poco
Con gabbie natalizie Antonello Biagini faremo con un libro su questo
E il fatto che l'Armenia si organizza prima
L'Armenia diciamo e già in un'ottica separatista l'Armenia è già in un'ottica diciamo di offensiva militare controverse faccia e quindi l'Armani organizza l'esercito le forze paramilitari
Molto prima dell'Azerbaijan una delle principali accuse che si fa che si farà muta di Boffo primo Presidente dell'Azerbaigian e di essere stato il ritardo nell'organizzazione di un esercito nazionale
Ma voglio ricordare che ancora nel marzo mille novecentonovanta la maggioranza e la popolazione zebre Giana del referendum pazzo viatico vota per mantenere
L'appartenenza di Azerbaijan all'Unione Sovietica l'Armenia non partecipa a quel referendum diciamo e poi
Quell'affinità diciamo tra Unione Sovietica barra russi a diciamo posso sovietica rimane perché in realtà le forze pur se aiutano gli armeni nel conflitto il Nagorno Karabakh credo che non sia diciamo una bestemmia dirlo
Fine del mille novecentonovantuno fra l'altro c'è l'ultima grande possibilità di una vera pace
Che viene c'è il famoso diciamo abbattimento dell'elicottero Azerbaijan hanno
Cioè una dinamo tramite il mi sembra ieri sia in e il Presidente del Kazakistan si raggiunge una sorta di accordo
Il la delegazione a Djerba gialla che dovrebbe stringere questo accordo si reca in Nagorno Karabakh in Armenia questo non lo so me lo ricordo con un elicottero che viene
Misteriosamente abbattuto e questo diciamo seppellisce le ultime possibilità forse l'ultima possibilità davvero era nel novantasette quando viene cacciato perpetrato SIAN
Quindi in realtà capiamo ecco dove poi il compromesso nuove
Fine del mille novecentonovantuno quindi oramai e conflitto
All'inizio c'è questa città di coach agli questa città di cosa mi è particolarmente importante è una
Piccola città per i nostri Standard diciamo media prevista andarmela Corno Karabakh
A pochi chilometri da spero anche dalla capitale l'unico aeroporto della Regione in un momento in cui vi è un blocco
Diciamo tra i tra il tra i carry tra il territorio della collocherà Bach
E il confini diciamo sì armeno che Azerbaijan quindi controllare
Cosciali significa controllare diciamo uno scalo aereo strategico importante
I gli armeni diciamo vengono sono assediati Astaire Panchetti accusano appunto le forze del bagno e di utilizzare cosciali a cui rispondono bombardando sociali poi nel gennaio finché nel febbraio già metà della popolazione è andata via nel febbraio nel novantadue finalmente diciamo
Le Forze armene assalgono
Cosa dice la circondano cosa lì e difesa da
Una piccolo distaccamento il comandante troverà la morte nel conflitto di cosa dico Gere fu mi sembra che si chiamasse
Con un piccolo distaccato di quello che l'embrione delle serre Lomonte a quello che l'embrione dell'esercito Azerbaijan diciamo ancora in fase
Di costituzione
Cosa succede molto semplice la città viene circondata il comandante negozia con le Forze armene appunto nei
Una uscita della popolazione civile
A cui appunto viene formalmente garantita diciamo anche se le fonti non sono chiarissime perché
Non c'è stata con una seria possibilità da parte di fonti
Diciamo abbiamo le fonti dell'homo Human Rights Watch Memorial però diciamo che
La popolazione Azerbaijan alla popolazione civile ha il permesso di lasciare la città chiaramente e normale che con la popolazione civile a protezione di questa popolazione civile
Vadano le forze quelle piccole residue forze armate della che difendevano la città per loro protezione
Vanno verso abita ma altra città oggi diciamo in territorio occupato definita fra l'altro
Da paura dei Val la piccola Hiroshima del Caucaso perché è una città fantasma era una città storica Azerbaijan è una città fantasma e vicino a un villaggio che poi
Paradossalmente sia ma che ci vanno che
Cioè che proprio ricorda la Regione Azerbaijan ex cranica
Le questa colonna di civili nella notte punto tra il venticinque ventisei con la neve
Il gelo molti anche molte persone poi moriranno previste enti per le ferite perché appunto vanno in ipotermia cioè in una
Situazione climatica ambientali veramente durissima
Vengono sostanzialmente fatti oggetto
Della del fuoco delle forse armene insomma
Delle forze del Nagorno Karabakh delle forme di un punto di questa di questi gruppi paramilitari che lavorava pare sicuramente logisticamente non sappiamo ancora quanto
Diciamo se effettivamente sostenuti da questo reggimento sovietico
Dal trecentosessantacinquesimo reggimento motorizzato sovietico e diciamo paradossale che poi appunto
Allora da un lato c'è un errore poiché il Governo a Djerba il giallo di mutare i boss quasi di fare un copierà
Della cosa ma in realtà poi
La la la la notizia esplode arrivano dei commessi occidentali Toma scorsi per esempio
Dall'altro
E quindi muta limbo of viene costretto alle dimissioni dieci giorni dopo il massacro di corso agli e poi si creano altre condizioni andrà
Il Cibelli al potere poi però si creeranno le condizioni anche per FIMP per fini e questo Governo andrà agli effetti comincerà diciamo la vera storia anche di stabilizzazione dell'Azerbaigian
E la cosa diciamo veramente irritante che sono gli armeni diciamo le fonti armene cercano di attribuire diciamo la responsabilità agli Azerbaijan cioè la classica accusa ve lo siete fatto da soli ovvia è una vostra corresponsabilità perché sparava ATE alle diciamo Forze armene noi non abbiamo fatto altro che reagire su questo diciamo vorrei concludere con due documenti uno è la lettera che nel mille novecentonovantasette quindi oltre sei anni dopo l'evento Human Rights Watch Juvara il suo ciclo ricordo insomma stando lo sa benissimo anche
L'ambasciatore è una delle è in giro a me statunitense più rilevanti sul campo dei diritti umani
Diciamo più autonoma e più dipendenti è stata premia il suo fondatore è stato premiato dal presidente Clinton insomma con tutte le
I i premi e riconoscimenti possibili ha un grande prestigio affiancata da Memorial altra
Eroica organizzazione per i diritti umani che lavora nella Russia
Di di Putin ecco e diciamo rispetto a delle
Dichiarazioni del Ministro degli esteri armeno appunto che sostanzialmente dice noi abbiamo lasciato il corridoio umanitario per i per la popolazione di cosa lì
Gli ha incivili Azerbaijan e avevano piena notizia
Che di poter lasciare la città però la diciamo la Djerba già la giudizi Azerbaijan ha sparato addirittura con loro
Che quindi ancora peggiorata l'accusa coloro che provano a scappare cioè che in realtà sia stato proprio perpetrato dalle forze georgiane Memorial scusare Human Rights Watch risponde molto in maniera molto netta
E cioè il fatto che vi siano vi siano stati
Dei
Soldati Azerbaijan il mescolati con la folla
Non vuol dire che le forze armene non dovessero diciamo rispondere a quella che viene definita una casto Marino cioè non attaccare
Militarmente degli obiettivi quando questo comporta diciamo una
Perdita di vite civili così elevata quindi le circostanze che riguardano l'attacco hanno violato questa H sommare i loro
Diciamo di restrizione sugli attacchi
Il funzionario di combattenti Nagorno Karabakh hanno chiaramente aspettato degli abitanti di cosa dire sfuggissero
E
Queste quote queste dura
Sotto queste circostanze l'uccisione di
Combattenti insieme ai civili non può giustificare in nessun modo la grande diciamo un grande numero di perdite civile e poi l'altro diciamo
Documento e poi la e poi chiudo davvero l'intervista che Thomas dell'allora questo diciamo giornalista britannico uno dei massimi esperti mondiali di Caucaso
Fa a Serse azzardi SIAN nel duemila dove appunto
Serse Asian diciamo ammette
In un certo senso la ratio che c'era
Ai al massacro che era la stessa ratio che c'è fattivo la spesso la definisco la Srebrenica del Caucaso al massacro di Srebrenica cioè spaventare terrorizzare
Qual è il senso la ratio della pulizia etnica non è semplicemente eliminare il nemico ma creare un effetto politico di terrore che consenta nemico di non ripresentarsi più proprio di
Excursus comparire come soggetto politico tecnico esattamente la stessa logica nel massacro di Srebrenica del massacro di
Cosciali
Quindi diciamo
Ora senza va be'una lunga citazione naturalmente sarò lieto poi magari di diffondere la se facciamo gli atti
Prima di così agli gli Azerbaijan pensavano che noi stavamo giocando pensavano che gli armeni
Fossero delle persone che non avevano il coraggio deve alzare le mani contro la popolazione civile dovevamo porre fine a tutto questo e questo e ciò
Che è successo
Questa diciamo è la citazione poi lui appunto dice c'erano Armeni che venivano dall'Azerbaigian e che quindi avevano uno spirito di vendetta
Poi dice ancora quando un proiettile di aver sparato non distingue un civile da un soldato non ha occhi SI civili stanno lì anche vuol dire che stanno prendendo parte nel conflitto quindi è stato diciamo un massacro è un massacro determinato da un movente diciamo di sciocca norme c'è un moderno movente di
Terrorismo politico io questo
E quindi questa diciamo più o meno eh il quadro storico in cui avviene questo passa concluso
Grazie professore del premio di incendi
E abbiamo ancora un mese
Relazione molto importante quella del professoressa Alessandra Mignolli docente di Diritto dell'Unione europea Sapienza Università di Roma che ci parlerà di diritti umani e giustizia transizione del ruolo della Corte Europea diritti dell'uomo
Prego grazie confondendo grazie
Dico
Manfredonia collega Luzzi
Confermo sane sì
Ecco
Mente
E grazie per le relazioni sono state veramente importante interessantissime che abbiamo ascoltato stamattina
La mia prospettiva un po'diversa rispetto a quella di chi mi ha preceduto però credo che si inserisca anche bene nel filone di diritti delle tematiche del problematiche che sono state evidenziate
Peter l'ambasciatore
Giulio Terzi richiamava tutti noi alla necessità
Direi politica ma anche culturale spingerci verso ad un'evoluzione del diritto internazionale che si ha diritto dell'umanità nel mondo più non solo diritto degli Stati deve
Durante l'appalto intergovernativi diplomatici o solamente diplomatici
Quindi da qui partiamo con un discorso di diritto internazionale
E quindi il nostro intervento di partenza è quello di cui abbiamo parlato con tutto stanno quando mi ha proposto questo questo convegno era di esaminare la funzione del diritto internazionale umanitario
Qui io direi che
Dove
Invece più concentrarmi preferirei parlare i diritti umani piuttosto di diritto internazionale umanitario
Perché l'auspicio e la speranza che diritto internazionale umanitario che si applica in tempo di guerra non debba più essere applicato in questo conflitto ma
Invece
Concentriamoci sul ruolo che i diritti umani possono svolgere in una in questa situazione e della
Dei processi e degli strumenti della giustizia transizione male
La questione questa con situazione di conflitto ancora irrisolta
Si contrappone Azerbaigian e Armenia per la questione del Nagorno Karabakh
Da cinque entriamo in occasione di una né un ricordo delle vittime del massacro di così all'Ikea Sat più volte ricordato avvenuto nella notte tra il venticinque il ventisei febbraio mille novecentonovantadue
Più di venti anni fa
E da questo e vento da questo fatto da questa ricordo occorre partire
Se vogliamo dare un contributo appunto anche solo culturale al processo di soluzione di questo conflitto
Molte troppe sono state e sono tuttora le vittime civili
Morti feriti rifugiati interna displaced persons
E il giurista quindi deve concentrarsi e mettere in campo tutti
Gli strumenti che il diritto internazionale mette a disposizione per giungere a una soluzione pacifica di questo contributo
Il problema
Che ci si pone a
Credo una duplice angolatura bisogna vederlo sarda due diversi punti di vista da una parte conflitto tutti quanto tale
Benché in qualche modo congelato ibernato come è stato detto dal cessate il fuoco del mille novecentonovantaquattro ecco tuttora in corso
Tant'è che colletto si registrano ancora due azionisti seppur sporadica del cessate il fuoco
Esiste quindi alla
Applicando il diritto internazionale a questa situazione esiste una controversia politico territoriale che ancora pendente
E ai sensi del diritto internazionale tale controversia deve essere risolta facendo ricorso agli strumenti del diritto internazionale mette a disposizione sono strumenti di soluzione pacifica delle controversie
E che sono quella fisicamente principalmente di carattere intergovernativo diplomatico
La diversa prospettiva l'altra angolatura perché possiamo guardare questa situazione è quella
Della problema umanitario
Che richiede
Certamente anche esso sullo sfondo una soluzione diplomatica della controversia ma che può e deve essere affrontato anche con strumenti diversi da quelli strettamente intergovernativi e diplomatici come
Strumenti quali quelli della giustizia transizione vale
Che sono rigorosamente basati devono essere rigorosamente basati sul principio della tutela dei diritti umani e che consentono in qualche maniera
Tra virgolette di scavalcarlo quanto meno di affiancarsi al processo diplomatico che comunque è in corso
A per rivolgersi direttamente alle persone colpite dalle conseguenze stamattina è stata evocata
Fra gli strumenti a giustizia tradizionale
Quello il a possibilità eventuale di ricorso al giustizia penale internazionale o delle truffe nei Consigli action Commission sacche però in questa
Situazione della contrapposizione tra
Media e Azerbaigian ancora non sono state quanto ne so attivate
Che potrebbero può essere uno strumento per
Accertare i fatti a risolvere
Almeno il problema grave dell'impunità delle persone che hanno commesso questi questi crimini però quello che invece vorrei vedere oggi riferirvi a qualcosa che già si è fatto e si sta facendo
Perché in quest'ultimo filone di a
Quest'ultima
Filone impossibile approccio alla soluzione alla contro alla soluzione della controversia sia recentemente
Autorevolmente inserita la Corte europea dei diritti al nuovo alla Corte di Strasburgo con due pronunce
Che intendono inviare agli stati coinvolti un messaggio molto forte adesso ne parleremo la controversia politica si colloca sullo sfondo delle sentenze
E
Tra l'altro la Corte ricorda che anche se implicitamente ma
In modo molto forte che una la sussistenza di una controversia politica territoriale tra due Stati membri del Consiglio d'Europa è in qualche maniera incompatibile coprirà
Una struttura stessa del conflitto
Tant'è vero che la sorte delle due sentenze ricorda
Che richiama gli Stati al fatto che sia al momento della adesione entrambi gli Stati al momento dell'aggressione al Consiglio d'Europa
Hanno presentato su cui siamo nel due mila hanno presentato al Comitato dei Ministri all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa una dichiarazione congiunta
In cui i due Governi si impegnavano a continuare gli sforzi volti alla soluzione pacifica del conflitto
E a risolvere controversie nazionali e internazionali con mezzi esclusivamente pacifici e nel rispetto dei principi del diritto internazionale
Rigettando risolutamente ogni tipo di minaccia dell'uso della forza l'Armenia dal canto suo
Si è anche impegnata ad utilizzare la considerevole influenza chiudesse esercitata sulle Armenia Nagorno Karabakh per favorire una soluzione del conflitto la Corte dice dal due mila
A oggi sono
Passati
Quanti anni sono passati in quindici anni la sentenza due mila quindici ancora non sia giunti
ANAS soluzione concordata questa faccenda
A
Quindi
Il messaggio che la Corte rivolge due Governi è quello di risolvere il problema
A questo punto rimane racconti Manara controversa politica dicevo rimane sullo sfondo il messaggio diretto è quello di rivolgere di risolvere il problema delle persone
I cittadini della popolazione civile costretti ad abbandonare le proprie case le proprie terre e e i villaggi dove vivevano perdendo tutto quello che fino a qui drammatici giorni almeno centonovantadue aveva rappresentato la loro vita
Quindi vorrei con voi vedere un pochino
A volo d'uccello anche qui rapidamente di che cosa si tratta
Il sedici giugno del due mila e del due mila e quindici la Corte europea dei diritti dell'uomo hai messo due sentenze speculari sono state definite quindi judgement
Nei casi sardo S. Anna contro l'Azerbaigian e Cile all'ovvero altri contro l'Armenia
Entrambe le sentenze sono state pronunciate a seguito di ricorsi individuali né di singoli cittadini
Per l'accertamento di violazioni dei diritti fondamentali garantiti alla convenzione europea dei diritti dell'uomo da parte dei due Stati convenuti
Le due sentenze sono state messe alla Grande Camera della Corte
Quindi abbiamo un collegio giudicante estremamente ampio la Grande Camera e quella che giudica le sentenze più importanti composizione diciassette giudici
Ognuno di essi appartenente allo Stato diverso per cui anche i giudici che di nazionalità degli Stati convenuti naturalmente
Sono state messe alla Grande Camera e hanno contribuito
Tra l'altro anche restituire una visibilità internazionale ha compiuto Nagorno Karabakh perché
Le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo sono lette sono studiate dalla e sono no diffusione l'opinione pubblica internazionale
E quindi ha riportato un po'
A la conoscenza dell'opinione pubblica internazionale un conflitto finora generalmente dimenticato addirittura molti sconosciuto
E hanno ribadito anche il ruolo decisivo essenziale che la promozione e la tutela dei diritti dell'uomo possono giocare in una situazione di conflitto
Il loro interesse perché noi oggi è non solo nei principi giuridici che esse esprimono che so peraltro importanti e appunto andò a Coluccello anche su quelli
Ma soprattutto nel forte messaggio che esse vogliono inviare alle parti coinvolte nel conflitto e anche
Oltre al forte messaggio di esortazione a impegnarsi sulla via diplomatica di soluzione del conflitto eccetera eccetera
Quello che è più interessante e anche la possibilità o il diciamo possibilità di utilizzare il messaggio della Corte come strumento concreto per fare un passo avanti in questa in questo conflitto
Ed è per questo quindi che ha osato accostare nel titolo di questo contributo il ruolo della Corte a quello della giustizia transizione Ale propriamente detta aumenta la Corte di Strasburgo
Non può esserci considerata
Uno strumento e giustizia tram sezionale però ci sono dei casi in cui la Corte
Svolge anche questo questo ruolo quale credo che sia
Uno di questi casi
Ne discende originano da due ricorsi presentati da alcuni cittadini Azerbaijan e di origine curda
Nei confronti del Governo almeno e da un rifugiato di etnia Menna nei confronti del Governo azienda ingente
è il caso Cirigliano vecchi ricorrente abbiamo detto sono curdi Azerbaijan è che vivevano nel distretto di lacci in in Azerbaijan l'ACI non si trova
Visto sulla cartina
Praticamente tra il territorio dell'Azerbaijan troviamo del Nagorno Karabakh scusate propriamente detto e il confine armeno
In questa sorta di Fassa di corridoio esatto che separa la Regione del Nagorno Karabakh dalla dall'Armenia
Ed era territorio abitato da Azerbaijan naturalmente in territorio dell'Azerbaijan
E questa Regione
Della di lacci in
è stata oggetto di bombardamenti attacchi durante il conflitto nel novantadue quindi nel novantadue il signor Chicago insieme a molti altri civili che abitavano in quella regione
Sono stati costretti a fuggire
A lasciare il proprio case cercare rifugio in altre regioni e l'Azerbaigian
è e fanno dunque parte di una anche la folta schiera di interna alle dispense Parsons che è stata prodotta da questo conflitto
E si lamentano del Governo meno l'Armenia occupato il territorio il distretto di lacci dal mille novecentonovantadue e tuttora sotto occupazione
Avrebbe loro impedito di fare ritorno alle proprie case e gli appezzamenti di terra che essi possedevano in quella regione
Nel caso sardisti al la situazione a speculare è nata della storia del signor sax sia né della sua famiglia
Che erano di sono
Di fiumi armena e che vivevano nel villaggio di Guly stanno
In Azerbaijan
Sul confine
Con la Regione del Nagorno Karabakh quindi proprio sulla e questo sarà rilevante per la causa
A ridosso della linea di di contatto tra le due
Tra le due parti in conflitto
Però in un'area sotto controllo forse andrebbe giacenti ricorrenti sono stati costretti a fuggire dal Kurdistan durante il conflitto ed allora sono rifugiati in Armenia e anche si lamentano che il Governo azienda Giano avrebbero impedito di fare ritorno alla casa
E alla pena di loro proprietà
Allora questi due casi
Sono di fronte alla Corte europea dei diritti dell'uomo e non sono i soli perché come poi vedremo o meglio ce ne sono già più di a a altri più di mille pendenti
Circa la metà dei quali contro l'Armenia e l'altra metà forse un po'meno contro l'Azerbaigian quindi c'è un contenzioso che sta crescendo per questa
Problemi individuali di persone che vivono sulla propria pelle le conseguenze di questo conflitto
è
Allora andando rapidamente su che cosa succede abbiamo detto che
Si è deciso di affidare
Che ove queste scelte cause alla Grande Camera
Della Corte proprio per l'importanza
Di queste
Di questi casi e per il fatto che saranno sentenze tassi pilota che non contenzioso che si preannuncia
Molto molto molto ampia
E l'altra notazione procedurale interessante
La Grande Camera giudicherà in due casi nella stessa composizione
Questo è stato deciso dal Presidente della Corte per garantire la massima
A uniformità ecco nettezza nella applicazione della giustizia inventa res hard proprio amministra e ci hanno Justice ha detto il Presidente della della Corte se ha deciso che le cui cause
Siano decise dalla stessa composizione quindi agli stessi diciassette giudici
Non entrambi i casi presentavano le questioni preliminari estremamente complesse ed estremamente insidiose dal punto di vista politico sulle quali posso dire che le vedremo rapidissimamente ma la Corte è stata estremamente prudente
Asset giudizio di alcuni commentatori anche troppo perché non entrata non affrontato
Delle questioni che potevano però al avrebbero potuto ripercuotersi in modo negativo sui negoziati in corso quindi la contestata estremamente prudente
Allora questioni giuridiche prima problema dell'esaurimento dei ricorsi interni è seconda questione è quella della giurisdizione perché sono delicate e spinose queste due questioni
Perché previo esaurimento dei ricorsi interni vuol dire che un individuo un cittadino prima di poter ricorrere alla Corte europea dei diritti dell'uomo deve aver esperito tutte le vie interne giurisdizionali
Che lo Stato mette a disposizione dei propri cittadini e quindi si trattava di dire
Che da una parte l'Armenia dall'altra l'Azerbaigian non avevano garantito
Ai cittadini
La tutela giurisdizionale interna dei propri diritti
Qui la Corte questo lo fa sulla base di prove che sono state aggiudicate da alcuni insufficienti un'argomentazione un po'debole perché ovviamente non si può dire
Che Armenia Azerbaigian non dispongono di un sistema giurisdizionale efficace per la tutela
Dei diritti dei cittadini quello che si ha detto che la Corte dice
è che nei casi in esame questi rimedi pure esistenti non sono
Non erano
A disposizione agevole dei ricorrenti quindi c'era ho delle difficoltà oggettive nell'agire le vie di ricorso interne dei due Stati
D'altra parte nel caso della a dell'Armenia in modo particolare visto che l'Armenia negata di avere giurisdizione sul territorio Nagorno Karabakh a maggior ragione sarebbe stato impossibile
Per un cittadino deve acerbe già a dire le corti armene prevalere
Per avere giustizia
La seconda questione ancora più delicata come potete immaginare e riguarda il tema della giurisdizione
Come è noto la Corte di Strasburgo può giudicare solo di violazioni della Convenzione commesse da Stati parte della Convenzione stessa nei confronti di persone che si trovino sotto la sua giurisdizione
E il problema nei casi in esame assume
Un duplice profilo sia temporale che territoriale punto di vista temporale occorre tenere presente che beni Azerbaijan hanno aderito alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo solo al due mila due
Quindi i fatti venti del mille novecentonovantadue precedente
Alla nuova adesione sono fuori
Dalla giurisdizione della Corte quindi la Corte non può
Esaminare violazioni dei diritti umani avvenute all'epoca dei fatti Massolo verificare accertare se
E
Adesso al momento del giudizio dopo quindi l'adesione dei due Stati della convenzione ci sia no
Le condizioni per dire
Che le conseguenze di quei fatti costituiscono ancora oggi una violazione dei principi della Convenzione
E mentre dal punto di vista territoriale
Problema giurisdizione è più complicato e occorre velocissimamente esaminare i due casi nel caso del cinque agosto
Non c'è discussione sul fatto che il territorio del Nagorno Karabakh si è situato al di fuori dei confini riconosciuti dall'Armenia
Quindi si tratta di accertare un caso di giurisdizione extraterritoriale dello Stato in questione
Il che può avvenire nel caso di controllo effettivo del territorio di cui si è trattato ed Albania motivi che diritto internazionale prevede di esercizio di giurisdizione extraterritoriale per cui quello dell'occupazione bellica naturalmente
In base alle informazioni a propria disposizione la Corte conclude e la Repubblica di Armenia fin dai primi giorni del conflitto del Nagorno Karabakh qui cito
Avuto un'influenza significativa e decisiva sulla Repubblica del Nagorno Karabakh che nella sentenza virgolettato perché questo entità non è riconosciuta da nessuno Stato organizzazione internazionale
Che le due entità anche questo termine entità in puntualmente lasciato generico non ha una connotazione giuridica
E proprio per evitare qualsiasi forma di
Ra presa di posizione riguardo allo status di questa appunto entità
Cliniche le due entità sono altamente integrata in virtualmente tutte le questioni importanti e che tale situazione persiste anche oggi
In altre parole la Repubblica Nagorno Karabakh che la sua Amministrazione sopravvivono in virtù del supporto militare politico finanziario e di altro genere fornito dall'Armenia
La quale di conseguenza esercita il suo controllo effettivo sulla Nagorno Karabakh e i territori circostanti incluso l'effetto di lacci e il
Oggetto della
Cause
La Corte quindi evita di prendere posizione sulla questione della
Dell'occupazione militare emergono Karabakh da parte almeno
Che avrebbe avuto un effetto avrebbe potuto avere un effetto pregiudizievole sui negoziati in corso come pure sullo status giuridico di questa
Entità
A
E caso sanse Anna nel caso sansa non c'è dubbio invece che il villaggio DVD stanno situati nel territorio della Djerba è già
Nel territorio internazionalmente riconosciuta dall'Azerbaigian
La Corte rigetta qui le obiezioni presentate al governo della debba già basate sulla circostanza che il villaggio in questione
Si trova appunto a ridosso della linea di contatto tra le forze Nagorno Karabakh dell'Azerbaijan
Ed è quindi un un luogo molto pericoloso minato pressoché disabitato forse c'è ma hanno visto dai satelliti qualche sul dato che si aggira per queste case praticamente distrutta
E comunque la Corte applica a questa situazione il principio della presunzione della giurisdizione
Questo è un consolidato principio che può essere superato solo in circostanze eccezionali e la Corte lo ha fatto presente un'altra sentendo le sentenze
Relative alla Moldova Transnistria sappia che la Moldova non aveva in quel caso il controllo una realtà solo limitato al controllo sul territorio la Transnistria
Dove invece il preponderante contro allora della Russia però a parte questi casi eccezionali
A
Anche se l'indiscusso sovrano territoriale che l'Azerbaijan incontra difficoltà nell'amministrazione del territorio a causa la situazione di conflitto
Non si può accettare la possibilità di imbarco norma secondo la cocaina protezione dei diritti garantiti alla convenzione e quindi
E
Vige il principio della presunzione di giurisdizione
Ho
Poi c'è il problema dello status di vittima dei ricorrenti anche questo è molto interessante riallaccia credo che diceva Daniel sulla questione del
Diritto sovietico sappiamo che diritto sovietico concreta privata era qualcosa di più
Valga per insomma un opponente
Stabilito come può essere nel nostro nei nostri sistemi giuridici
E vietati in questi Signorini questi ricorrenti derivavano dal diritto sovietico per l'appunto cioè erano dell'assegnazione di diritti d'uso su case terreni
In base al diritto Sonia etico che però la Corte
Interpreta nel senso di essere conformi all'adozione di proprietà che si trova nell'articolo uno al protocollo una convenzione europea dei diritti dell'uomo a
Venendo alle violazioni e quindi al merito dei due casi i ricorrenti da ambo le parti lamentavano una violazione di numerose disposizioni alla Convenzione appunto tra tutela la proprietà privata
L'articolo otto della CEDU che garantisce il rispetto della vita privata e familiare per l'impossibilità di tornare nella propria casa e a visitare le tombe dei propri avi l'articolo tredici sul diritto vivente effettivo
L'articolo quattordici sul divieto di discriminazione in quanti ricorrenti sarebbero stati discriminati in ragione del nove etnia e religione armena cristiana da una parte curda zebre Gianni e musulmana dall'altra
La Corte nel cambi casi ravvisa violazioni da parte dei due Stati in tutti i diritti menzionati
Limitandosi a rilevare che la non discriminazione che il problema è la discriminazione risulta assorbito dalle altre violazioni della Convenzione in quanto collegata alla generale situazione di fuga
Di virtualmente tutti i cittadini Azerbaijan nei territori occupati all'Armenia virtualmente tutti i cittadini dietro ogni armena dai territori limitrofi rimasti sotto sovranità e l'Azerbaigian insomma per non annoiarvi troppo arriviamo
Alle conclusioni l'ultimo punto della delle sentenze estremamente interessante
E che riguarda l'applicazione dell'articolo quarantuno e lasciati un articolo quarantuno riguarda il risarcimento del danno e la compensazione
In caso di mancata soluzione in altri modo da parte degli Stati
Della delle pretese dei ricorrenti la stessa Corte può attribuire dei dei risarcimenti degli Stati naturalmente condannati dovranno avversare il ai ricorrenti
Qui la Corte data la natura eccezionale del caso e
Decide di rinviare la decisione sulla
Sul risarcimento e il messaggio è chiaro
La Corte si riserva la competenza a stabilire l'ammontare delle compensazioni dovute ricorrenti ma rinvia la decisione intendendo dare agli Stati del tempo per
Discutere affrontare questo problema e trovare una soluzione generale alla questione infatti la Corte chiede proprio nel dispositivo delle sentenze che governi lei notifichi no immediatamente qualsiasi accordo sia stato raggiunto tra di loro
è
Qualcuno in particolare una giudice portoghese né la sua opinione dissidente a
Dissenziente a accusato la Corte non aveva affrontato i grossi Nordin politico giuridici
Della questione Nagorno Karabakh quale per esempio il
Direi il diritto eventuale l'applicazione del problema e l'autodeterminazione alle Regioni contezza del Nagorno Karabakh il problema della responsabilità di proteggere da parte di entrambi gli Stati nei confronti della popolazione
Io non credo che la Corte avrebbe potuto in questa sede accettare il diritto del popolo armeno eventuale dell'accordo che la barca l'autodeterminazione legittimante in qualche modo la Repubblica Nagorno Karabakh
Una tale affermazione avrebbe totalmente sull'ATO determini una controversia che era stata sottoposta alla sua attenzione e probabilmente anche dalla stessa competenza della Corte
è
Invece concordo com'
Commentatori che dicono che le sentenze costituiscono un messaggio forte autorevole due Stati perché proseguano con maggiore impegno
Con sempre maggiore impegno sulla strada dei negoziati di pace
La ricerca di una sistemazione concordata del problema dei profughi e delle interna displaced persons perché si è resa
è necessaria
Perché ci sono due delle sentenze vincolanti della Corte europea dei diritti dell'uomo che impongono questo
è deve inquadrarsi necessariamente nel quadro di un membro del negoziato politico però può dare un impulso autonomo
Al negoziato politico ma anche proprio la soluzione dei problemi del delle popolazioni
Nella prospettiva della pacificazione dell'area e in questa prospettiva la Corte ha una freccia potente al suo arco la solo rinviata ma incombente decisione sulle compensazioni pecuniarie
è le cifre richieste da ricorrenti sono alte
Naturalmente poi la Corte troverà del degli aggiustamenti però con altre mille
Procedimenti pendenti e possibilmente potenzialmente altri che si potrebbero aggiungere visto l'esito di queste di questi casi si potrebbe avere un contenzioso centinaia di migliaia di casi
Da queste sentenze quindi può svilupparsi un contenzioso individuale norme costoso per entrambi gli Stati
Forse questo potrebbe essere uno stimolo
A
Mettersi a tavolino e cercare di risolvere almeno i problemi della popolazione civile
Io vorrei concludere seminate ancora un secondo con un'altra ultima citazione proprio dalla
Da una delle due sentenze sono comunque molto simili
Al momento più di mille ricorsi individuali sono pendenti davanti alla Corte poco più della metà dei quali diretti contro l'Armenia agli altri controbattere Beggiato mentre le questioni sollevate da tali ricorsi al ritardo nella giurisdizione della Corte
è responsabilità dei due Stati coinvolti nel conflitto di trovare una soluzione politica del conflitto stessi
Soluzioni complete di questioni come il ritorno dei rifugiati e nuovo precedenti luoghi di residenza
Qui acquisto delle proprietà io pagamento di compensazioni possono essere realizzate solo attacca verso un accordo di pace
In effetti
Prima della loro audizione Consiglio d'Europa Armenia Azerbaigian si erano impegnati a risolvere il conflitto del Nagorno Karabakh Karabakh con mezzi pacifici
Benché negoziati siano stati condotti nel quadro del gruppo di Minsk dell'OSCE sono passati più di venti anni dall'accordo sul cessate il fuoco del maggio novantaquattro e più di dodici dall'adesione
Di Armenia Azerbaigian alla CEDU
La Corte non può non notare che i due Stati ancora non si sono conformati all'impegno assunto all'atto dell'aggressione
Continua la Corte la Corte tirava che negoziati in corso nel gruppo di Minsk dell'OSCE sulle questioni relative profondi
Non costituiscano una giustificazione legale dell'interferenza con i diritti dei ricorrenti
Queste negoziazioni non esonera nel Governo dal prendere altre misure specialmente quando le negoziazioni sono state pendenti per così lungo tempo il messaggio è chiaro ovviamente
E la Corte vuole che gli Stati perseguano soluzione globale politica della controversia pieno intanto possono cominciare da qui dal NARS
Pensare diritti di singole famiglie di singole persone e cercare di quindi di di cominciare da lì perché hanno il clima
Di pacificazione nella regione in questo senso credo che la Corte europea dei diritti dell'uomo svolga un ruolo di organo giustizia tradizionale lasciamo
Grazie professoressa Mignanelli
Effettivamente ricercatori
Un quarto d'ora in una situazione che è molto complessa tra l'altro gli organi
Giurisdizionali e quasi giurisdizionali direi anche in ambito internazione lì sono in realtà una una rete
Che e possibile a dire in qualche modo ma sempre con dei limiti Elena evidenziati per alcuni quindi mentre la Corte europea diritti dell'uomo giudica come avete ricordato
E casi individuali dopo
Che sono stati esperiti tutti i tentativi Kaye giurisprudenziali all'interno di un singolo ordinamento statuale
Quelli sono altri meccanismi che si spera possono essere
ADT Popper la questione specifica del Nagorno Karabakh a livello di responsabilità degli Stati e di chi ha commesso eventualmente dei crimini allora giustamente decide cordata che
Per sia l'Armenia che Radjeb già ne hanno aderito alla Corte europea nel due mila e quattro e quindi la Corte non sarebbe in ogni caso competente a giudicare quanto accaduto nel novantadue
Altro può essere il il discorso del perseguimento da parte di alcune istanze nati morti bianche la
Corte penale internazionale entrata in vigore successivamente alcuni anche sarebbero fuori anche da quello che
Secondo me bisogna anche per il problema è l'impunità bisogna trovare altri tipi di soluzioni che sono quelle concordate e quelle che ricordava l'ambasciatore Terzi perché
L'unico un modo e trovare appunto una riconciliazione del Comune
Quindi commissioni di accertamento dei fatti di ristabilimento della verità e poi eventualmente anche
Soluzioni giurisdizionali ce l'ho sempre provenienti dal dagli Stati che purtroppo appunto questa penale internazionale non ha giurisdizione essendo entrata in vigore successivamente
L'idea di tribunale penale
Base ONU come quello dell'ex Jugoslavia correrebbe una decisione del Consiglio di sicurezza su fatti i pagamenti precedentemente penso anche lì
Punto di vista giuridica problematica
Con la sua
Scusa
Un aspetto
Che forse dovrebbe essere considerato anche
Il
L'affermarsi conviene questa parte del concetto di giurisdizione universale
Di
Sistemi giuridici nazionali quindi del giudizio universale che in alcuni casi abbiamo visto è stata applicata nei confronti
Crimini contro l'umanità e i casi
Sudamericani da parte di tribunali europea dei rilievi prosecutor sia europei è un altro tema
Di prospettive
Per questa espansione della giustizia tradizionale e che non è soltanto in più attraverso organismi internazionali ma un'interpretazione di norme che avviene anche nei sistemi di giuristi internazionali
Comunque
Di cui stiamo discutendo non sono o no
Diciamo non colpiscono solo le vittime dirette in forma diciamo interesse valori della comunità internazionale nel suo insieme quindi in linea di principio tutti gli Stati possono perseguiti certamente
Certo quindi questo a fare grandi prospettive di dibattito sia in ambito accademico calabrese anche in base ad una risposta non agosto
Un tribunali nazionali che però possono un riferimento al diritto internazionale
Neanche USA sono di strumenti né si possono utilizzare
Molto spesso però si tratta di arrivare a una consenso da parte degli stati interessati
Perché si si giunga a questa applicazione vedo che la all'ambasciatore Lenzi ha chiesto di fare un breve intervento precoce
Abbiamo qualche minuto per domande brevissime interventi quindi se vuole prego
No è insieme al microfono perché io ringrazio prenda
Io ringrazierei regionale peraltro che sta effettuando da
La registrazione del nostro intervento e quindi e dei nostri interventi e quindi tutto il
Convegno sarà disponibile sul sito Radio Radicale punto it
Per questo mi intimidisce volto però volevo dire alcune cose supplementare rispetto a quello che state dette
Mi ha sorpreso molto devo dire persino nelle
Dichiarazioni iniziali degli dei due esponenti politici l'imputazione rivolta alle Nazioni Unite
Di in attività di aver fatto niente per risolvere questo problema
Mi ha sorpreso anche durante la discussione che soltanto alla fine
Nella pronunce delle pronunce del cedo sia stato menzionato il gruppo di Minsk
Che comprende come molti di noi sanno la gli Stati Uniti che sono sempre
La Francia che rappresenta in qualche modo l'Europa inizialmente c'era l'Italia lasciamo perdere valesse la Francia e la Russia quindi rappresentate diciamo dei tre massimi attori
L'Europa sta giudizi Russia
Che devono tentare di risolvere problemi politici sottostanti a quelli umanitaria di cui abbiamo parlato
è stato anche detto giustamente che da più parti compresa la Corte vice un'esortazione a che le due parti
Cioè Armenia Azerbaigian si mettono d'accordo troverà una soluzione finalmente insomma bisogna anche aggiungere a quanto è stato detto
L'indispensabilità di in un contesto multilaterale che non può più essere quello tripartito del gruppo di Minsk che si trascina
Per motivi che mette meriterebbero
Una discussione in un'altra conferenza ma onda esortazione diciamo una ricomposizione da parte un concorso
Alla alla fine la soluzione di questo problema da parte degli altri
Paesi cioè ricostruire una pluralismo
Un multilateralismo l'approccio multilaterale da parte del Paese la Regione c'era l'ambasciatore turco la Turchia è un attore portata ce lo state fra l'altro degli accordi che poi anche questo disattesi della quale la Turchia si era impegnata
La Russia naturalmente gli altri Paesi leader del della Regione dell'Asia
Centrale e così via un approccio che sia molto più esteso e molto più deciso da parte di ombra della comunità interna
Nazionale
Che fa fatica
A affrontare il modo con un buco coerente concertato
Questi questo tipo di problema perché non è l'unico le crisi la crisi della Rocca Hubbard anche a che vedere anche da coniugare con tutte le altre crisi dl delle le le le altri conflitti congelati
Della fascia degli Stati che sono rimasti fra l'Europa allargata la Russia ritratta la Moldova Ucraina eccetera eccetera quindi pensare di risolvere questo problema estraendola da questo contesto più generale
Moralmente accettabile naturalmente BA
Strumentalmente operativamente
Improponibile e il problema tra della programmarla tra impostato
Politica vedete giuridicamente
E avviato a soluzione in un contesto anche geograficamente geograficamente internazionalmente molto più qua allargato
Ambasciatore Lenzi che ricordo è stato con noi anche il convegno che dell'anno scorso con una sua importante relazione infatti noi cerchiamo
Con questo appuntamento diventato praticamente annuale
Di analizzare la questione del conflitto del Nagorno Karabakh in particolare della punibilità auspicabile
Del massacro dico gelida diversi punti di vista e quindi dire diritto internazionale umanitario e dei diritti umani
Rapporti fra gli stati organizzazioni internazionali storia commerciale ricordato il professor commi vincerli
E e cerchiamo quindi di favorire indubbiamente qualsiasi possibilità di di dialogo
E di progresso da questo punto di vista sappiamo che la questione è molto complessa ma credo che nell'insieme e degli interventi delle relazioni che anno dopo anno andiamo svolgendo anche grazie alle istituzioni che ci ospitano possono essere d'aiuto in questo senso vedo che c'è ancora una richiesta si
Non abbiamo due credo gli ultimi perché i tempi sono piuttosto stretti prego se vuole venire al microfono molto molto brevemente
Io
Sono uno studente esso grande L'Orientale di Napoli esso scrivendo la mia tesi proprio sulla conflitto della
Del Karabakh
Io sono stato in Armerina serva durante il suo nome si Sergio Coppola mi scrive sono stato in Armenia Azerbaigian a gennaio e il io sono tornato a casa devo dire la verità un po'
Sconfortato perché per il futuro io non non non lo vedo particolarmente positivo considerando alcune cose che hai mi o ho visto nel
E ho potuto analizzare in in primo luogo io mi sono occupato più che da un punto di vista del diritto mi sono occupato della geopolitica
Si è situazionale che della geopolitica richiede la geopolitica popolare della che che si sviluppano nella regione
E io mi sono reso conto che appunto da un punto di vista del diritto internazionale lì
Forse ci sono proprio delle delle difficoltà nell'applicazione del del diritto perché la politica molto spesso va al di sopra di quelle che sono le istituzioni
Sia perché appunto non c'è cioè o l'attore Russia ahimè che essa che spesso e volentieri blocca
Il alcuni processi
E e non solo fa poi insomma con con alcuni artifici politici riesce a creare delle
Alioscia fomentare il conflitto più che ha blocca più che diciamo
Diminuirle l'intensità ma io voglio mi sono reso conto anche di un'altra cosa che per il futuro rischia di essere molto
Rischiosa allora oggi l'élite politica dell'Azerbaijan nell'élite politica dell'Armenia
Sono sono dei gruppi insomma di persone che hanno vissuto durante l'epoca sovietica e quindi avevano dei rapporti intere cresce in un certo senso interpersonali con persone delle altre etnie ma i miei coetanei ragazzi che hanno venticinque anni
I ragazzi più giovani probabilmente in un antenato in cui i ragazzi azzeri non hanno mai avuto a che fare con i ragazzi Armeni
E nelle
Nelle scuole di entrambe le le nazioni purtroppo ci sono alcuni discorsi
Che non mi fanno ben sperare per il futuro perché Sicurpol da quello che potrò registrati si stanno sviluppando una serie di
Di pregiudizi nei miei confronti gli uni degli altri
Che rischiamo di rendere le relazioni delle élite politica dei prossimi dei prossimi anni molto più aggressive di quelle attuali
Alcuni esempi in in Armenia ci sono dei vengono fatti per esempio dei campi scuola
Inchieste nei confronti degli studenti che vanno dai dieci anni più o meno a diciassette diciott'anni che hanno delle hanno organizzazione quasi paramilitare oserei dire
Dove viene insegnato ai ragazzi come poter sopravvive ad eventuali tentativi di di stragi e cose simili e allo stesso modo mi si perdoni questa questa critica ma io quando ho visto che all'interno delle scuole in in Azerbaijan o quando appunto vi nel il periodo di fine febbraio viene fatta e non fatte delle immagini a bambini di sette otto anni delle dei video chiede Mustafa AIA per riuscire a aggirare
Non non so se questo non ho paura che questo possa segnare poiché le generazioni attuali e poi
Portarli appunto ad un discutiamo
Ad una visione estremamente negativa nei confronti della controparte anche appunto per quanto riguarda quelle generazioni che col conflitto non c'hanno avuto a che fare direttamente o meglio con con i
Con coloro che erano nati in quel periodo e che quindi non hanno avuto paga non hanno preso parte
Hai alle battaglie diciamo ma questa impostazione nei confronti dei delle giovani generazioni rischia probabilmente il futuro di essere ancora
Più devi essere pericolosa di rendere l'élite politiche del futuro dell'Azerbaijan dell'Armenia
Più bellicose le une contro le altre io mi auguro che questo non succeda però ho registrato questo questi aspetti che rischio appunto di di portare con il tempo a non tener presente
Il la rullo blu ma a fare da considerare altri altri fattori nelle nelle latrine le relazioni interessa tali
Premesso e considerato anche che io quando ho parlato con alcuni esponenti Armeni esperti Armenio detto scusate ma voi secondi diritto interesse internazionale Nagel Karabakh lo avete
L'avete in basso quindi teoricamente quella è una versione ci sono delle risoluzioni ONU in merito a questo come è possibile che voi ancora oggi
Tranquillamente riusciate a ad andare avanti nonostante tutto ciò mi è stato detto ma perché
Il diritto internazionale dalle nostri parti non è mia come l'Europa come nel
Né negli Stati oneri negli Stati Uniti per noi certe cose non funzionano esattamente come pensate che possono funzionare a funzionare
Nel nel territorio europeo allora qui mi mi mi sorge una domanda ma quanto si riuscirà ad andare avanti se atto del diritto internazionale non viene
Si ritrova sempre al secondo posto dopo altre bene dopo ben ben altri equilibri addobbo forse la politica vorrei dire in generale intesa come nel né nel senso che dava Schmitt
Nelle negli anni venti e trenta
Grazie allora credo un ultimo breve intervento
Poi passerò alle mie conclusioni
Grazie io sommariamente io non studio media come in piazza in digitale giornalismo andrà Sapienza
E io vengo da cava dopo quattro cinque anni quando siamo usciti per cara appalti notte con autobus
E siamo un milione a queste persone così sono un milione volevo solo lì ringraziarvi che avete ricordato oggi il conflitto avete fatto una breve riflessione siccome si può risolvere questo conflitto
Primo vivevamo nelle tende con un'organica con l'aiuto delle organizzazioni internazionali del Governo adesso stanno costruendo nel decreto costruendo delle case per le per i rifugiati
Volevo fare anche un appello a tutti i politici due studenti che fanno ricerche su queste cose a tutti i professori
Perché le vittime della strada massacro di associato sono rimasti veramente pochi la città è stata rasa al suolo non esiste più le cose non ci sono più però ci sono le tre pochissime persone che stimo sono rimaste di fare per miracolo
E io faccio un appello chiedo di trovarli a raccogliere le loro testimonianze finché sono e dire per sapere come sono successe le cose che cosa è successo veramente
E fargli una domanda principale che cosa voglio ma adesso
Io sono sicura che risponderanno che vogliono tornare a casa voglio solo far tornare nella loro patria
Ormai in casa come ho detto non ci sono più però potrebbero almeno visitare le tombe nel loro
Madri e dei loro padri e dei loro figli
Quindi la cosa più importante adesso risolvere pacificamente il problema perché non vogliamo più
Altre ditte me da nessuna parte grazie
Grazie a lei per questo intervento
L'ambasciatore della Djerba gli altri
E niente io solamente volevo a ringraziare al al al dottor Antonio stanco
Segretario generale del Comitato italiano i Sinti per i diritti umani anche Titti diciamo tutti relatori che hanno
Fatto un discorso molto interessante i sicuramente il tema del Foggia un un
è una pagina molto triste della storia di Azerbaijan questo un culmine della
Della Crescini militare di di di Armenia contrada serba e già le consequenziali noi sappiamo
Tutti molto bene dall'occupazione anche venti per cento dei territori di Azerbaijan abbiamo un milione rifugiati tessono De Plato profitti delle zone occupate praticamente tutta la
Tutto il patrimonio storico culturale dei Azerbaijan est Bustis distrutta nei territori occupati
Sì
Perché importante parlare di questo tema
è importante per il fatto che tuttavia praticamente i persone che le persone che hanno commesso questo genocidio
Non sono in nei intonati di imputate diciamo perché il loro la punizione tuttavia non è stata fatta
I ma approccio di Azerbaijan
Sul sulla risoluzione del conflitto molto differente che l'approccio di Armenia sulla
Sulla soluzione del conflitto perché Azerbaigian
Diciamo interessi di Armenia
E prolungare sempre di più cosa il processo di soluzione perché loro pensano che
Con questo ma atteggiamento praticamente con questo approccio loro possono
Rinforzare praticamente fetta Compre le conseguenze dell'aggressione però invece l'Azerbaigian cercati
Soluzione ari conflitto diciamo un un un tempo molto breve perché questo è un problema un caos per tutta la regione noi abbiamo un milione rifugiati profughi
è un grande
Ma diciamo una grande tragedia
Per l'Azerbaijan quando già conflitto terminato diciamo questo conflitto già
Abbiamo riuscito questo diciamo cessa il fuoco abbiamo avuto in Azerbaijan otto milioni problema emulazione però un milione di loro sono erano rifugiati e quindi
Tuttavia questo è un problema drammatico sociale che rimane in Azerbaigian
Però noi Como o vediamo la soluzione del conflitto e sicuramente molto difficile parlare con attuale autorità dei Armenia perché
Praticamente sono le gente che
Avvengano deve deve dei territori occupati praticamente sono le persone che hanno partecipato
Nella che erano nella guerra nella praticamente uccisione nella mattanza
Degli Azerbaijan anni nel conflitto però noi pensiamo che
Noi dobbiamo continuare educare Armenia noi dobbiamo
E continuare educare il popular meno perché
Quello che
Succede
Oggi nella Regione praticamente nelle cave nel nella regione e non Nagorno Karabakh indistinte occupati questo non può o continuare per sempre
E questo è un gran un problema per Armenia che crea un problema per l'Azerbaigian
La differenza diciamo anche sviluppo economico sociale
Molto differente traduco dove questi Paesi e sicuramente noi abbiamo i territori occupati più di venti anni però Armenia praticamente durante questi anni
Rimasto fuori di tutti progetti importanti progetti regionale
Che questi progetti che creano una prosperità economica sociale e non solamente il peso Azerbaijan i anche per tutti i nostri vicini
Grazie del nuovo per l'attenzione grazie
Grazie io con concluderei con alcune brevi parole il nostro incontro di oggi
Intanto voglio dire che abbiamo come sempre invitato anche ambasciatore di Armenia in altre occasioni cioè onorato della sua presenza non non l'ho visto questa mattina
Ma noi siamo sempre aperti a favorire come accennavo il dialogo fra tutte le parti in causa
L'intervento in particolare del
Dello studente dei sudorientale di Napoli parlava di una problematica che non abbiamo affrontato in un precedente incontro
Cioè la possibilità di arrivare in futuro ha una storia condivisa tra le popolazioni vedi un conflitto di questo ci parlo in particolare professore Fulvio Salimbeni dell'Università di Udine
E non a caso dell'Università di Udine perché come sappiamo in quella fascia
Di confine fra l'Italia del nord est
La sua venga vicino alla Croazia all'Austria e ci sono stati molti problemi di necessità di giungere ad una storia condivisa per superare conflittualità antiche e tragedie più recenti come quelle della Seconda guerra mondiale
Se è sicuramente molto da fare questo senso che ritengo che questo sarà possibile una volta che si sia
Giunti fra i due Stati intanto a a condividere delle posizioni nel rispetto del diritto internazionale nel caso
Del Nagorno Karabakh e come sappiamo c'è una questione molto evidente cioè uno Stato che ha occupato il territorio di un altro
Una volta che questo farà superato bisognerà sicuramente lavorare perché le popolazioni particolari le le giovani e giovanissime generazioni
Come è stato ricordato riescano a a superare la conflittualità del passato ad avviarsi una prospettiva di condivisione di vita
è stata citata giustamente la Corte europea dei diritti dell'uomo che soltanto una delle possibili
Istituzioni sovranazionali internazionali che possono avere una qualche voce in capitolo qualche mese fa per grazie a pone
Incontro promosso dalla Lido la lega italiana e diritti dell'uomo ha avuto il piacere di conoscere il nuovo Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo che è un italiano Guido Raimondi
E fra le altre cose cosa un po'di un incontro conviviale mi ricordava ciò che è un dato molto importante delle problematicità esce la corte cioè il numero eccessivo di ricorsi che la Corte stessa non riesce
Argentina gestire ci diceva la professoressa Mignolli che solo da Armenia e Azerbaijan ci sono giunti circa mille o più di mille ricorsi individuali
Sono delle problematiche quasi delle patologie del diritto internazionale cui si cerca in vario modo di fare fronte ritrovare dei rimedi
Che l'Italia su questo oltre alla Presidenza e attuale della Corte europea a una lunga storia di
Tentativi di intuizioni di un migliore diritto internazionale
Quattrocentoquattro anni prima del massacro i poggioli fu un un italiano Alberico Gentili a iniziare fosse diritto internazionale così come noi lo conosciamo diritto internazionale dell'era moderna con i tre libri de iure belli
E
Fu professore a Oxford anche se è italiano dall'Italia era era le suggerito perché c'erano dei dei problemi per relativi a un suo atteggiamento verso la Chiesa cattolica
Ma quindi una lunga grandissima tradizione degli italiani nei sul campo del diritto internazionale che poi in tempi più recenti e ambasciatore terzo lo sa molto bene perché ha avuto un ruolo diretto in questo
Si è espressa anche con le posizioni dell'Italia nel favorire
Sia l'istituzione della Corte penale internazionale con lo Statuto di Roma approvato il diciassette luglio nel novantotto
Qui nella sede della fauna ospitata dallo Stato per italiano e la moratoria delle esecuzioni capitali alle Nazioni Unite nel due mila sette all'assemblea generale dell'uomo insomma anche i giudici internazionali accorto però internazionale il tribunale per l'Expo
Talmente quindi ci sono tutta una serie di cose in cui l'Italia atto tutto mostrare la strada e guidarlo noi speriamo che possa magari riprendere anche un'attività diplomatica importante in questo senso crediamo che le istituzioni europee in genere
Possono e debbono essere per maggiormente attive nelle cercare
Di superare le conflittualità in corso ai margini dell'Europa comunitaria giustamente sono state citate anche
L'Ucraina la Transnistria
Quello del Nagorno Karabakh il conflitto
Dimenticato in buona parte dell'opinione pubblica
Internazionale salvo che nei Paesi direttamente interessati di più lunga data fra quelli hai ai confini per dell'Europa comunitaria un'ultima considerazione citavamo la la moratoria delle esecuzioni capitali io da da qualche mese sono stato incaricato di organizzare Congresso mondiale contro la pena di morte che si terrà addosso uno
Dal ventuno al ventitré giugno di quest'anno so che molti stati non solo molte organizzazioni non governative hanno manifestato un grande interesse
Su questo cioè tra l'altro la Turchia era qui presente fino a poco fa l'ambasciatore Turchia è uno dei dodici Stati membri del coro Krupp di sostegno a questa campagna internazionale io spero che anche la l'Azerbaigian possa svolgere un ruolo perché come tutti gli Stati membri del del Consiglio d'Europa a fra l'altro abolito la pena di morte ecco ci sono quindi dei dei segnali positivi che vengono in molti Stati sono sempre di meno gli Stati che applicano la pena di morte spero che questi atti positivi nel diritto interno e nel diritto internazionale si possono estendere anche verso la giustizia e professionale che era il il tema
Principale che abbiamo voluto dedicare l'incontro di oggi io ringrazio tutti i partecipanti credo che riusciremo pubblicare nei prossimi mesi gli atti
Grazie