Un commento sugli ultimi dati Istat: occupazione, disoccupazione e crescita in Italia. Intervista a Donato Speroni

Radio Radicale bentrovati in uno spazio di approfondimento intervistati mi parve studio Valeria Manieri abbiamo INEA collegamento Donato speroni giornalista di lungo corso a lungo nella comunicazione dell'Istat e cura ha oggi una
Rubricare assumo Corriere della sera on line dal titolo numero s'ben trovato
Grazie attivazione
Approfittiamo della sua presenza in collegamento per commentare quelli che sono i dati di questa settimana ci sono arrivati ieri gli ultimi dati dell'Istat in cui si parla a di PIL e di occupazione o di disoccupazione ci sono ancora alcune luci ma anche alcuni dati appunto da leggere con attenzione sicuramente uno dei dati che desta maggiore prosa preoccupazione quella della disoccupazione giovanile da dove partiamo
Ma se vogliamo partire dai dati dell'occupazione euro va bene ecco però teniamo conto di questo
Quando parliamo di disoccupazione giovanile parliamo sempre di una categoria che la categoria dei quindici e ventiquattro anni
Che ha delle cifre spaventosa di preoccupazione siamo al trentanove quaranta per cento sa che in realtà è molto poco significativa perché in quella categoria gran parte dei giovani
Sono ancora impegnati negli studi e quindi più o meno di un milione di persone sono occupate
Se vogliamo veramente vedere il dato che conta ed è un dato preoccupante però fa meno clamore sui giornali e il dato della categoria per i venticinque e trentaquattro anni
Che da un tasso di disoccupazione del diciassette virgola due per cento nel nel due mila quindici
Che è grave perché
E
Superiore all'al tasso medio disoccupazione che undici virgola cinque quindi indica che c'è un problema giovanile però abbiamo l'abitudine di guardarlo sulla più dagli atti
Ecco c'è un altro dato forse occorre analizzare quelle sono
De diciamo di nuovi lavori dei nuovi contratti di lavoro e del dell'occupazione in generale ma dei contratti che si sono stabilizzati negli ultimi tempi
Alla luce di aumenti significativi ci sono però diciamo altre categorie che vengono meno come se ci fosse stato poi un travaso parliamo dei lavoratori autonomi che invece sono
Calati
L'incerto c'è uno spostamento diciamo tante al lavoro autonomo e dal lavoro
A tempo determinato verso quello che si chiamava una volta i temi il lavoro a tempo indeterminato
Che adesso non è più a tempo indeterminato comunque perché a tutte le crescenti quindi non
Non si esclude la possibilità che un certo punto rapporto possa interrompersi
Quindi lei
Certo
E diceva non sono state svelate le anche lì il finto esercito delle partite IVA Darius ricercano in merito a questo punto di vista secondo me il Governo ha fatto a tutte le mosse giuste
Tra mettendo un po'di ordine in questo settore ma che cosa cosa fatica invece
Sul fronte occupazione per creare nuova occupazione perché l'impressione che si è che si ci siano dei dati positivi ma che siamo in una fase di tra
Formazione darne sia nuovi contratti ma la Maiolo qui dobbiamo dobbiamo andare a parlare della situazione economica generale
Cioè perché lì c'è invece così poco perché è evidente che i Co con poca crescita c'è anche preoccupazione
E allora qui il discorso si sposta su questo si è rotto quanto contate
Effettivamente un battutista cento oppure no ecco è un dato soddisfacente mi sembra che
Del tubo qualche tempo fa a proprio di crescita e anche dei nostri vincoli con l'Europa avessi parlato proprio nella tua rubrica tutti
Ma dunque le lotte sicuramente positivo rispetto al passato
Cioè abbiamo ricominciato a crescere dopo anni in cui il PIL continuava a diminuire
Se posso aggiungere una piccola nota tecnica
Parliamo sempre di prodotto interno lordo
Sì io penso che non teniamo conto dell'ammortamento cioè del logoramento degli impianti dell'impresa privo delle infrastrutture per infrastrutture pubbliche ho il sospetto quei pochi investimenti pubblici e privati che abbia avuto in questi anni
Che se facciamo un ragionamento sul prodotto interno netto sarebbe ancora meno soddisfacente comunque lo zero otto diciamo è un buon risultato per l'Italia purtroppo ci sono due cose uno che cresciamo meno degli altri Paesi europei
Abbiamo visto che gli altri sono sono su
Su cifre maggiori che Gran Bretagna al due due per cento germanio nei sette Francione due
E e questo è il primo aspetto perché
è sicuramente lesivo il secondo è che siamo probabilmente in una fase di decelerazione prendiamo invece vedere
I dati trimestrali cioè quanto il PIL è cresciuto
Ogni trimestre rispetto al trimestre precedente vediamo che è stato già alle quattro del primo trimestre due mila e quindici le riprendo il secondo delle due nel per sorgere euro al quarto quindi stiamo adesso
Aspettiamo con ansia di vedere quali sono i risultati del primo trimestre due mila sedici
Perché l'impressione che quasi che questo
Piccola riprese perché devono otto si è fermato poco certo e che cosa si potrebbe fare diciamo per permette
Vedi non decelerare tragicamente insomma ma diciamo che questa situazione dovuta in parte
A situazioni italiane e in parte alle prospettive generali sì cominciamo dall'dalle situazioni italiane allora noi abbiamo intanto delle dei vincoli alla nostra produttività
Che sono su temi che poi fra l'altro io radicali Radio Radicale affrontano continuamente
E quindi per i PRIN efficienza della giustizia civile si
I problemi della pubblica amministrazione che ritardano gli investimenti perché io penso che senza consistenti investimenti pubblici anche e senza investimenti privati ma anche investimenti dall'estero non riusciamo a rimettere in moto l'economia
C'è poi un discorso di incertezza che porta le famiglie a una diminuita propensione al consumo cioè che effettivamente i redditi familiari sono un pochino come entrati ma la gente tende tende a risparmiare
Perché non è sicura del futuro ed evidentemente questo
Comporta
Comporta un un problema
Che forse può essere
Affrontato con degli sgravi fiscali però non dimentichiamo che abbiamo anche altri problemi tipo i cosiddetti incapienti cioè abbiamo delle fasce di povertà molto elevate croniche che vanno affrontati e abbiamo mezzo Paese bloccato sulle
C'è sempre questa palla al piede del Mezzogiorno
Che cerchiamo di ignorare
Marchio veramente ogni volta che poi sentiamo i dati della Svimez fanno accapponare la pelle se non si può pensare di andare avanti come tuo paese che non capisce e rispetto proprio ai sgravi fiscali
Lì sulla anzi diciamo le le la decontribuzione su le nuove assunzioni e l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti qualche giorno fa a rispetto alle difficoltà la cui potrebbe andare già incontro l'INPS
Cosa hanno cosa ne pensi
Ma effettivamente qui si fanno dei discorsi strani insomma
Sia più in parte nessun più che la decontribuzione sulle assunzioni
E mi sembra che sia preoccupante questo progetto di mettere più soldi in tasca e livore ai lavoratori togliendoli si i contributi previdenziali sì sicurissima su questo mi sembra veramente un po'il gioco delle tre carte
Cioè alla fine dato che poi
E le pensioni verranno pagate in relazione contributi
Vuol dire far spendere oggi quello che poi i lavoratori non potranno spendere domani
E quindi non non non mi sembra non mi sembra buona soluzione
Ecco una una valutazione complessiva rispetto all'operato delle dal Governo Renzi tra George sette appunto incentivi alle assunzioni appunto tu citavi
Il gioco delle tre carte che diciamo un termine che viene usato anche su alcuni
Quotidiani proprio nella giornata odierna rispetto a questi dati alla lettura che si dà di questi dati sulla occupazione sul PIL insomma
Ma il mio giudizio non è poi così negativo quando parliamo di Kyoto racket e del delle politiche generali che il Governo ha messo in atto in questo periodo forse diciamo
C'è sempre con questo tono irritante con questa tendenza a privilegiare provvedimenti che possono avere un Presidente che possono dare dei risultati e le ma semplicemente elettorali rispetto ai problemi strutturali
Però insomma questo Governo qualcosa ha fatto rispetto forse al al niente del dei Governi precedenti in questo campo cosa si potrebbe mettere in campo per fare qualcosa in più e per
Ma ma intanto dobbiamo parlare un attimo nel del delle prospettive generali charter cioè in che situazione siamo abbiamo visto il G venti finanziario di Shanghai
Che fra l'altro ho discusso nella cosiddetta stagnazione secolare cioè non sappiamo se stiamo entrando in una fase economica completamente nuova in cui non non valgono più
Le le vecchie percezioni le vecchie analisi sui cicli economici ma entrano in gioco
Fattori di tipo totalmente diverso
Ci sono poi incertezze legate al al petrolio al all'ente alla situazione politica in certe zone come del Medioriente
E chiaramente quindi sta cambiando anche un po'la filosofia generale perché si parla molto più dell'importante degli investimenti pubblici e non semplicemente di lasciar fare al mercato con questo questo a livello globale
Credo che questo valga anche per l'Italia però come facciamo noi aumentare i nostri investimenti pubblici con i vincoli che abbiamo
Che sono in parte i vincoli europei ma in parte sono vincoli di inefficienza cioè quando il commissario straordinario
Tunnel del Comune di Roma dice che nessuno firme più niente perché avete perché la gente perché i funzionari hanno paura
E credo che fotografa una situazione che
Incide poi sulla capacità dello stato delle amministrazioni di spendere quindi da un lato dobbiamo risanare l'economia pubblica ma dall'altro dobbiamo essere capaci di spendere e per quanto riguarda invece la una vocazione che l'Italia potrebbe
Trovare rinnovare per tornare a crescere Matteo Renzi e a molto insistito anche nel periodo dell'expo anche costa expo di tornare a essere diciamo un'economia innovativa ma di valorizzare le start-up la l'hi-tech eccetera eccetera ci sono veramente le risorse la volontà politica per realizzare un qualcosa di
Così ambizioso ma le risorse umane sicuramente ci sono
Nel senso che noi abbiamo
Tanti giovani brillanti sostantivi protesi tante iniziative
Che possono che possono essere valorizzate purtroppo però
I giovani vanno all'estero perché
Poi le nostre università sono fatte in un certo modo e non non li valorizzano
Il numero dei dei brevetti in Italia umbre sono non le ultimissime cifre ma mi sembra che che non siano particolarmente rilevanti rispetto rispetto ad altri Paesi europei
Cioè
Ci sono le capacità ma alla fine rinvengono usate fuori non vengono date da noi forse uno degli aspetti anche che abbiamo poche
Impresa e già diciamo
Medio-grandi in grado anche di valorizzare queste iniziative senza
Ci fermiamo qui grazie per questi questi valutazioni sui numeri dell'Istat il non solo grazie a Donato Speroni per essere stato con noi noi ci risentiremo in altri spazi di programmazione
Grazie
Tratte Valerio saluto gli ascoltatori che Radio Radicale