Cinema & cinema: "El club" di Pablo Larraìn

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Del film che ha vinto l'Oscar per il miglior film il caso spot light ho già parlato in una precedente puntata di questa rubrica come gli ascoltatori già sapranno si tratta di un film di denuncia incisivo coraggioso
Non tanto sulla diffusione della pedofilia al clero cattolico quanto sulle manovre adoperate da certe alte gerarchie della Chiesa per sottrarre i responsabili di questi crimini sessuali alla giustizia
Lodi dunque al film pregevole certo non soltanto
Per il contenuto della denuncia piena accademiche lo ha premiato ma ecco non è forse superfluo ricordare
Che gli Oscar premiano un cinema popolare di buono e anche di alto livello ma che i film più sperimentali più audaci più disturbanti che sono spesso il più poetici
Non rientrano di solito nel raggio di copertura dei premi Oscar un esempio per tutti future anche di cinema oggi celebrato un po'in tutto il mondo
Anche negli Stati Uniti e cioè Pier Paolo Pasolini ebbene un Oscar non soltanto lo ha mai vinto quando lo ha mai nemmeno sfiorato
Così un po'in contrapposizione al caso spot light vorrei parlare di un film cileno che affronta in modo
Più crudo più sgradevole ma anche io credo più profondo
Un tema simile il fine si intitola il club che lo ha diretto Pablo RAI RAI in
è uscito solo adesso in Italia in poche sale dopo aver vinto l'anno scorso l'Orso d'argento al Festival di Berlino
Si svolge quasi per intero in una casa isolata sul mare squallida come certi ospizi
Abitava abitata da pochi pensionandi tutti uomini maturi o anziani
Accuditi di a da una specie di suora in abiti laici ma ecco un ambiente nel quale si percepisce subito una misteriosa tensione cioè si indovina
Che dietro le sobrie occupazioni degli inquilini di quella casa i tassi in comune la televisione e le passeggiate solitarie
Il momento più avventuroso della loro esistenza sono le corse dei canili per le quali
Quegli uomini allenano un levriero ecco oltre questa superficie di parcheggi abitudini si nasconde un segreto
E come a dar voce a quel segreto comune che quegli uomini tendono a rimuovere a minimizzare o a proiettare i sui loro compagni come per liberarsene
Un giorno bussa al cancello di quella casa un uovo stravagante una specie di un atto di paese
Il quale
Racconta ai quattro venti gli abusi sessuali che dei crediti avrebbero compiuto su di lui
E che i pensionati e in particolare uno di loro si sentano chiamati in causa da quel racconto
è chiaro quando uno prende una pistola invece di sparare a quella accusatore sembra questa in un primo momento la sua intenzione uccide se stesso
Un laico che crede che il male possa essere curato se compreso che l'uomo sia in grado di liberarsene con le proprie forze
Cercherà di cogliere le ragioni di quel male la sua origine psicologica
Non mi sembra questo il caso di Pablo la Rainer l'autore punto del film il club
Qui il male costituito dalle ossessioni sessuali più turpi checché quegli uomini difficilmente rivelano a parole ma onnipresenti dei loro pensieri
è una sostanza misteriosa immateriale ma vischiosa che si apprende i riti irresistibilmente intorno a chi cade in suo potere perché si sa secondo una certa concezione le tenebre sono potenti
Una specie di inquisitore che inviato in quella casa un giovane prete era lo sguardo chiaro il duro che crede in una nuova chiesa
Che vorrebbe chiudere quella pensione fatta per nascondere agli occhi del mondo lo scandalo che quei preti pedofili rappresentano
Ebbene finire anche lui a suo modo contagiato dalla corruzione che vorrebbe combattere
Il club e oltre che per l'esattezza per la suggestione con cui evocata l'atmosfera morbosa che interi dell'ambiente e della casa insieme tutto il racconto
Si segnala anche per i ritratti sapienti mostruosi ma non caricaturali dei personaggi
Tra i quali spiccano il sacerdote F minato interpretato dal freddo Castro un grande attore che che già avuto modo di ammirare in un altro film molto bello riguardo di Lorenzo picchiassero di confine recente
E il giovane inquisitore dallo sguardo adamantino ma diabolico interpretato da Marcelo Alonzo
Nel crebbe un film che si raccomanda a chi soltanto chi accetta di vedere
Film più sperimentali meno levigatrice dei prodotti commerciali di Hollywood anche se si tratta di ottimi prodotti
Dunque il club di Pablo la RAI in un saluto da Gianfranco Cercone