Editoria: fusione dei gruppi Itedi e L’Espresso. Intervista a Massimo Mucchetti

Radio Radicale abbiamo quei colori Massimo Mucchetti Presidente in Senato della Commissione industria senatore Mucchetti lei è stato anche vicedirettore anzi protestano anche vicedirettore
Del Corriere della sera e quindi insomma comunque
E delle spese quindi conosce molto bene tutto questo mondo editoriale e giornalistico qual è la tua opinione
E sull'accordo tra il gruppo Repubblica L'Espresso e il gruppo a cui fa capo la Stampa di Torino si pongono concentrazione di poteri pericolosa o invece insomma è una trasformazione delle cose nel nostro sistema
Ma è l'Unione di due gruppi editoriali che sono in difficoltà come tutti gli altri possiamo dire cose nel mondo editoriale si uniscono le debolezze
L'obiettivo è quello di tagliare i costi evidentemente per poter galleggiare in attesa di qualche idea vincente
Sulle sfide che
Il web sta portando
Alle fabbriche dell'informazione in tutto il mondo il tutto ad un con un verbo particolare galleggiare
Galleggiare perché non si vedono in questo momento soluzioni che portino alle fabbriche delle informazioni giornale questo sono
Riccardi in grado di sostenere i costi
Di queste fabbriche dell'informazione dal punto di vista quindi dal punto di vista economico sono cose che succedono
Che vanno poi giudicato e per i risultati che daranno nel concreto e che oggi
Possono soltanto promettere dal punto di vista invece
Del pluralismo dell'informazione
Qualche preoccupazione c'è
Il settore dell'editoria
A conosciuto un provvedimento Antitrust era
Già nel mille novecento ottantuno con la famosa legge quattrocento sei sale sull'editoria che stabiliva come qual mente i quotidiani non potessero
Concentrarsi in misura superiore al venti per cento delle tiratura nazionale
Quella misura antitrust De Anna Teresa con nove anni di anticipo sulla istituzione della stessa autoritativo trascurando naturalmente
Nessuno poteva immaginare che
Perché
Nell'editoria c'era questa sensibilità antitrust
Come dire superiore più marcata rispetto arresto dell'economia
Perché l'Antitrust nell'editoria
Presidia non soltanto il valore della concorrenza come in tanti altri campi di all'attività umana ma Preside soprattutto il valore del pluralismo che è
Pluralismo dell'informazione che è uno dei pilastri della democrazia
Gli elettori i cittadini che vogliono dedicarsi all'attività politica
Possono farlo in modo consapevole maturo positiva nella misura in cui hanno accesso sono bene informati
Per essere bene informati in un sistema laico
Non basta
Uno o due giornali
Una o due televisione
Che obbediscono ha dei poteri forti e concentrati
Perché
Abbiamo l'informazione di regime in questo modo
Il rischio è che ci sia un'informazione di regime poi naturalmente ci fu una battaglia dell'informazione dei giornalisti redazioni che cercheranno di ridurre questo rischio ma come ci insegnava Luigi Einaudi
La presenza del capitale finanziario
Nell'informazione non è mai bene e la presenza di un capitale finanziario particolarmente concentrato che concentra riduce quegli spazi di
Pluralismo
Che sono così necessario
Mi rendo conto che il tema è difficile perché bisogna conciliare
I conti economici traballanti dell'editoria con questa esigenza del pluralismo
E con la consapevolezza che i conti economici traballanti
Poi non è che aiutano mitra anche dei libri mettono anche quello in pericolo quindi
Il tema è difficile certo è
Che
Come posso dire non è una di quelle notizia che ti riempiono di gioia benissimo chiarissimo ringraziamo moltissimo Massimo Mucchetti Presidente Pizzinato alla Commissione industria come sempre un saluto da Radio Radicale