Servizio del TgDue RAI sulla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale, sollevata dalla Corte di Appello di Brescia, sul reato di coltivazione di cannabis per uso personale

Il nuovo in Italia una sentenza della Corte Costituzionale riapre il dibattito sulla legalizzazione della cannabis legittimo dicono i giudici punire chi la coltiva anche se per uso personale Cecilia capaci
La coltivazione di cannabis per uso personale rimane reato ed è legittimo pulirla
Così ha deciso la Consulta dichiarando non fondata la questione di legittimità costituzionale sul trattamento sanzionatorio sollevata dalla Corte di Appello di Brescia quest'ultima a marzo del due mila quindici
Aveva sospeso il processo un commerciante trovato con dei vasi di canapa
Ritenendo che non ci potesse essere disparità
Tra chi detiene a uso personale e chi coltiva
Ma la Corte costituzionale ha detto no alla coltivazione in casa e i giudici hanno stabilito che legittimo continuare a pulirla penalmente
In riferimento all'articolo settantacinque del testo unico che disciplina la materia relativa agli stupefacenti
è una decisione che arriva dopo un periodo di incertezza normativa successivo alla bocciatura per i incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi che e cui parava le droghe leggere a quelle pesanti
Un lasso di tempo durato due anni caratterizzato dalla pronuncia da parte di diverse sezioni della Cassazione
Di sentenze fortemente contraddittorie tra loro dal caso del cittadino accusato per la coltivazione di due piante e assolto proprio perché l'uso era personale
A quella di orientamento molto più punitivo che ha stabilito per la coltivazione di cannabis la punibilità a prescindere dalle sue dimensioni la decisione di oggi riaccende il dibattito sulla legalizzazione della sostanza stupefacente
La sentenza di oggi purtroppo non è eliminato una delle storture più grosse della legge sulla droga cioè il reato penale per la coltivazione ad uso personale
Continuiamo a pagare i costi altissimi i sanitari sociali e del sistema della giustizia per la politica proibizionista