Emancipazione femminile: Emma Bonino ospite della trasmissione Studio 24 di Rai News24

Buongiorno benvenute le news ventiquattro settant'anni fa esatti dieci marzo mille novecentoquarantasei per la prima volta nella storia del nostro
Ma il Paese le donne esercitano il diritto di voto in un'Italia appena uscita dal secondo conflitto mondiale dalla dittatura fascista
è un passo importantissimo determinante per lo allora scende democrazia del nostro Paese questo è l'occasione che abbiamo scelto questo anniversario per parlare delle donne della situazione delle donne oggi nel nostro Paese
Nel mondo del lavoro della politica nel sociale come sia e donna in Italia lo ripresento le nostre ospiti in studio come intanto c'è Claudia Fusani collega dell'unità benvenuta e bentornata News ventiquattro
A Bologna la professoressa Elisabetta quel mini dice Presidente della Regione Emilia-Romagna buongiorno
Buongiorno a tutti tra poco più tardi ci raggiungerà la a Presidente della Camera Laura Boldrini e in collegamento abbiamo anche Emma Bonino ben trovata
No
Buongiorno
Come ho detto vogliamo parlare di donne del ruolo delle donne nella nostra società delle difficoltà delle discriminazioni che purtroppo ancora
E ci sono ci arriviamo tra un attimo però Bonino io prima non posso non chiederle che idea si è fatta della vicenda della libica dei quattro o lavoratori della abbonati di Parma due
Hanno perso la vita due sono tornati sono stati liberati meglio si sono liberati da soli che idea si è fatta lei
Mi sembra
L'espressione del caos libico delle diverse agende dei vari gruppi
Per cui mi sembra molto difficile da fuori fare illazioni però mi sembra l'espressione tipica di gruppi in conflitto tra di loro
Per cui poi qualcuno si libera al tre vengono ammassati che dà proprio
E la sensazione drammatica di quello che è il caos libico oggi e di come
Non ci sia un punto di riferimento ma un'accozzaglia di estremisti di vario tipo
Torniamo al tema del quale siamo partiti il tema che è il l'argomento della nostra puntata sente Emma Bonino quant'è stato lungo e difficile questo viaggio dal mille novecentoquarantasei ad oggi il viaggio dei diritti delle conquiste del mondo delle donne in Italia
No è stato lungo ma anche debba proficuo nel senso che
Minuti con questo nostro lungo percorso ma in realtà dice tre cose
La prima che niente viene regalato e che senza l'impegno determinante
Diritti o comunque accessi sia al mondo del lavoro che poi al mondo delle decisioni e al mondo politico è sempre stato un cammino molto difficile perché è una questione di potere
E il potere è come una droga da dizione e chi c'era dicasi di uomini in generale nel mondo e nel nostro Paese e se lo tiene ben stretto quindi
La seconda è che Conca grande impegno cambiare si può tant'è che ci siamo riuscite e quindi andare avanti si deve
La terza che mi piacerebbe aggiungere in tutto questo e che al di là della questione diciamo nazionali io sento la grande
Positività ma anche il grande bisogno di avere uno sguardo più internazionale
Rispetto a problemi di altre donne che vivono in altri Paesi e che vivono
Molto di più le nostre difficoltà spesso occorre pressione spesso
Con metodica anche molto violenti è questa interesse un al mondo mi pare che in molte delle nostre associazioni italiane è venuto meno
La Emma Bonino ha fatto praticamente la scaletta che non avevamo in mente cioè i temi da da toccare professoressa quel mini andare avanti si deve e si può andare avanti da rispetto a quale a quale sfida perché
Siamo partiti da questo settantesimo anniversario del voto poi
Potremmo parlare ora si parlerà in questa giornata della riforma del diritto della famiglia dell'aborto del divorzio di tante battaglie storiche delle quote rosa che pure sono state parte di questo percorso oggi la sfida le sfide
Quali sono ma dunque innanzitutto Emma Bonino è stata anche testimone eccellente di questo percorso quindi da lei abbiamo tutte da da imparare
Detto questo io penso che oggi le sfide siano sostanzialmente due per le donne allora la prima è ancora quella della partecipazione attiva
Perché non c'è dubbio che come tra ATO ricordato Mattarella
Il tasso di non partecipazione di astensionismo per chi studia queste cose abbia da sempre riguardato in particolar modo le donne
Tanto che per la niente si è parlato di astensionismo cronico
E sono sempre stato un po'relegate anche la categoria delle elettrici marginali quindi meno interessate oggi le cose per fortuna sono cambiate molto spesso le donne decidono di non votare per scelta
E quindi perché rifiutato un'offerta politica precisa
Però non c'è dubbio che ancora su questo versante per mobilitare la partecipazione femminile si debba fare molto poi un tema che mi sta molto a cuore su questo è sicuramente quello
Della conciliazione lavoro famiglia su questo dobbiamo ancora fare moltissimi passi perché
Ne abbiamo dieci milioni di donne in Italia completamente inattive e soprattutto che
Una percentuale molto alta di donne che dopo il primo figlio sostanzialmente lascia il lavoro il rinuncia completamente a cercarlo
E questa è una tragedia per le ripercussioni che poi ci sono sul nostro mercato del lavoro e su questo magari torneremo
Ma c'è anche un'altra cosa su cui magari vorrei anche sentire le sue ospiti
E io guardavo alcune ricerche recenti che mostrano come ad esempio il concetto di potere
Sia percepito dalle donne come qualcosa di negativo mentre dagli uomini l'esercizio del comando e quindi l'assunzione di ruoli
Di decisione sia percepito come una cosa positiva e con le donne hanno un po'la sindrome di Cenerentola ci dicono alcuni cioè
L'idea che oggi io prendere decisioni metterci la faccia esercitare ruoli di comando sia qualcosa che disturba che fa male
E invece ci vuole anche il coraggio la determinazione e talvolta anche l'aggressività se posso permettermi
Lo ha battuto da Emma Bonino Claudia la tua risposta dunque esso non sono d'accordo nel senso è vero questo però io penso che De Micheli cioè che da parte delle donne
Quando assumono la responsabilità
Appunto sento il peso di questa responsabilità quindi quando uno a quando una donna ha potere
Cerca di farlo con grande senso di responsabilità e questa per lo più la differenza rispetto a un uomo e che sono più abituati dalla storia ad avere il potere e avere anche Pinton certa Ugo celle senso sono abituati a hanno hanno la loro abitudine al potere le donne meno
E quindi da questo deriva deriva secondo me anche un po'al di
Resistenza comunque timore quando sia davanti a determinate scelte oppure a determinate come dire offerte anche in atti offrono di fare qualcosa io credo che una donna al la prima domanda che si fa sia
Sono capace sono in grado questo lo voglio dire non questo non vuol dire avere un atteggiamento passivo non vuol dire avere un atteggiamento di responsabilità
Cioè porsi delle condizioni e chiedersi sono possa essere all'altezza di questo
Servizio perché comunque credo che per la donna la maggior parte delle donne il potere sia sempre un concetto che va insieme a quello di servizio non
Solo potere anche al personale
Emma Bonino
Trapani io credo che sia più proprio
Più profondo di questo quand'ero ragazza nel movimento femminile o femminista ma ancora adesso si teorizza in buona sostanza che il potere negativo
Io ho posto sempre pensato l'inverso
Perché il potere invece uno strumento importante dipende come lo usi ovviamente come tutti gli strumenti ma di per sé
Non è affatto negativo anzi è quello che ti permette
Anche di di cambiare le cose poi c'è anche in questo senso di responsabilità però c'è una resistenza secondo me più profonda persino a dirlo
Molto poco sento anche riunioni di donne che dico che ha che dica apertamente voglio potere
Al massimo ci viene adesso
Attribuito un ruolo di leadership grazie comunque l'abbiamo già dimostrato che lo sappiamo fare
Quello che noi vogliamo io voglio fare nella mia vita mi dispiace solo di averne avuto sempre troppo poco
è invece nell'affermazione sì che vogliamo vogliamo condividere il potere ed è molto difficile per le ragioni che dicevo prima chi ce la se lo tiene molto stretto
Guardate adesso senza arrivare ai ruoli politici però
Guardate io non so nel mondo universitario e pieno di ricercatrici poi vai a vedere chi sono i rettori è ritrovi tutti al maschile salvo uno lo stesso nel giornalismo loro spesso in molte altre
Professioni ma ripeto c'è
Certamente questo senso maggiore di responsabilità o di autocritica
Ma secondo me c'è qualcosa di più profondo questa concezione
Che il potere il potere è un dato questo ricorreremo alla mano alle donne potere la voglio delle donne è che quando come dire quando siamo davanti alla possibilità di potere di poter avere il potere
Uno cioè
Io credo che le donne padre votare verso qua ci sono alcune eccezioni ovviamente ce ne sono parecchi di eccezione
Uno si chiede a dispetto avevamo indici chiediamo molto di più se siamo all'altezza questo non vuol dire avere un con una vera utile avere un complesso di inferiorità è un complesso di
Responsabilità cioè responsabilità di fronte al servizio perché ripeto il potere eh soprattutto
A bere il senso etico della responsabilità del servizio queste potere soprattutto in politica poi ci sono altri tipi di potere
Eccetera eccetera questo essa quel mini questa queste erano le risposte alla sua domanda ne deduce
Ma io così sono stato rimango convinta della mia tesi
E cioè che in realtà è proprio questo il problema delle donne e cioè che pensa non sempre di mettersi al servizio di tra l'altro alcuni studi dimostrano che tendono sempre le donne ad essere copta per magari da loro capobastone da chi le ha promosse da chi le ha sostenute però guarda caso alla fine dei ruoli apicali ci va sempre il capobastone
E quindi talvolta questa sindrome di mettersi al servizio
è sbagliata nel senso che secondo me potere vuol dire anche prendere decisioni metterci la faccia rischiare sbagliare e andare lì e tra l'altro tutti i dati ci dimostrano che noi abbiamo appunto non so due donne Capo di Governo in giro per l'Europa la Merkel in Polonia
Abbiamo le donne sindaco sono neanche al venti per cento in Italia
In Parlamento cui questa volta abbiamo esultato perché abbiamo toccato la vetta del trenta per cento
Cioè c'è ancora tantissima strada da fare anche perché in realtà c'è un problema anche quantitativo cioè se non c'è una massa critica
Di donne nei Consigli regionali nelle nei Parlamenti che magari anche in maniera bipartisan né perché spesso succede così affronta temi legati alle mondo femminile alla conciliazione eccetera
Questi temi non entrano mai nell'agenda quindi scandinavi e nord Europa molte cose sono state fatte per le donne ma perché si era una massa critica di donne che chiedeva quei temi in agenda
Quindi tendenzialmente il potere chi ce l'attende attenersi allo e secondo me è la strada da fare ancora piuttosto lunga
Ricordava alcuni dati la professoressa quel mini dono misure statistiche precise però anche il le prossime elezioni amministrative saranno
Connaturate molto maschile le candidature donna la poltrona di sindaco non sono molte e e anche questo è un elemento che ci fa riflettere di contro aggiungo che la professoressa che due delle
Per e se sindacati confederali sono guidate da due donne Camusso Furlan CGIL e CISL elimina quel solo una in questo contesto si si per fortuna
Che rivoluzione
Salinari evoluzione dono non lo zio assume rivoluzione come dato da aggiungere alla circolazione fare qui poppa fare un intervento c'è sullo sul concetto di servizio al concetto di servizio non deve essere per forza legato al servizio
A qualcuno che viene al potere io intendo un senso di servizio rispetto Australia ma abbiamo lei che è vivo no
Perché la professoressa diceva questo senso di dover sempre dire grazie a chi ti dal servizio verso chi ti dal potere no non è quelle contraria è un senso etico di responsabilità
Verso la collettività angolana non abbiamo capito questo dalle questo alle donne la e e la politica poi Emma Bonino cioè le donne e lavoro la professoressa quel mini già introduceva un Guelfa che non è a misura di donne ci arriviamo tra un attimo ma i dati ci dicono che gli stipendi a parità di funzioni ruoli e incarichi sono diversi c'è una disparità che in un Paese democratico la dico così non può non sta né in cielo né in terra non non non sta in piedi non ha senso
Sei
Non è una discriminazione per legge come sapete avviene poi nei fatti
Coi benefits con i cosiddetti straordinari e avanti di questo passo
Quindi lì è molto difficile intervenire proprio perché non è una discriminazione spesso legislativa avviene nei fatti e nell'organizzazione del lavoro
Però io volevo tornare sulla perché è un problema molto importante per il nostro Paese per l'Europa in generale in questo enorme declino demografico in cui
Le donne in Italia in particolare ma in Germania non fanno più figli
E non è che le donne italiane non fanno più figli perché vanno in discoteca o non è questo mi sembra mi sembra
Che diversamente dalla Francia o dal Belgio non si fa più figli perché appunto non c'è nessun intervento di sostegno da questo punto di vista il
Sia per e per gli anziani che sono il nuovo peso della
Della donna in famiglia come service provider sostanzialmente
E lo stesso vale per la cura dei due dei bambini e comunque non essendoci una politica
Di servizi le donne italiane hanno semplicemente smesso di fare figli la in più Kirch le fa uno o figure due
Alla fine soprattutto dopo il secondo smette di lavorare
Smette di lavorare proprio perché Bozzolo c'è una questione culturale ma quella molto importante ma perché non è più conveniente visto quanto costo dei servizi all'infanzia
è che non sono apportata a portata di mano
Sì si smette di lavorare e che è drammatico sia sulla dal punto di vista poi professionale pensionistico ma anche dal punto di vista
Diciamo personale perché poi i figli crescono e AA cinquant'anni
Ne ho parecchie dinamica che si ritrovano a casa vuota e avendo lasciato il lavoro per le ragioni che dicevo prima
Professoressa quel mini saldamente
Sì sì questo è assolutamente un punto cruciale è molto concreto con cui trovato stiamo facendo i conti anche tutti i giorni poi perché amministra servizi
Non c'è dubbio che le donne in Italia innanzitutto vorrebbero avere più figli perché il tasso di fecondità desiderato e sopra le due ai due figli e circa due virgola tre
Figli per donna ha però il tasso di fecondità effettivo e poco sopra
All'uno virgola e e quindi c'è un problema molto grosso e e non c'è dubbio che non si fanno più figli sia perché si posticipa non le scelte di vita quindi è chiaro che se una persona sta in casa dei propri genitori perché magari fa fatica a trovare lavoro
Fino a trentacinque anni mette su famiglia quarant'anni poi avere dei figli non è sempre semplicissimo è un problema drammatico ma legato al carico di curati cioè tutti sanno che il carico di cura
Quindi la crescita dei figli la crescita dei nipoti e magari la ancora dei genitori anziani adesso abbiamo questa generazione sandwich di cinquantenni che sono schiacciate tra magari un figlio a casa i nipoti
E gli anziani ricade per due terzi sulle spalle delle donne quindi abbiamo anche un bel da DRI le donne devo partecipare più alla vita politica si candida e no al Sindaco vi assicuro che poi solo sperimenta che sulla mia pelle Laza
Avendo due figli e non avendo tra l'altro nessun parente vicino
Che anche la vita in politica è molto complessa e quindi gli orari le riunioni che si fanno nelle sezioni dei circoli in giro la sera
è molto difficile conciliare questo per cui donne che arrivano la sera Astra mazzate e che cadono a terra dalla stanchezza vogliamo chiedere anche di candidarsi a cariche pubbliche
è molto difficile questo però ovviamente crea una sindrome di anacronismo e di invecchiamento del nostro stesso paese perché è un circolo
Che si morde la coda un circolo vizioso quindi tra l'altro adesso abbiamo una generazione di nonne come abbia letto sui giornali in questi giorni che si vede allungare
Letta pensionabile quindi devono continuare a lavorare magari alcune vorrebbero invece
Smettere prima contestualmente devono occuparsi di un carico familiare pesantissimo
E questo crea una sindrome di stress di proprio è un fenomeno insomma particolarmente pericoloso perché poi saltano le reti familiari salta tutto il modello quindi
Quella famiglia Ottelli poi finisco
Che appunto fornisce servizi ai figli di stira attuerà parecchi attua RAI e quant'altro se saltare il nostro Paese ma il bene e nel male diventa un problema
Senta professoressa quel mini lo lo chieda l'amministrati all'amministratrice allora come si interviene
Ah sì interviene lavorando moltissimo sul bilanciamento lavoro famiglia e la cosa ancora più complessa le dico la verità
è che non bastano neanche gli asili nido cioè adesso abbia un problema poi è l'unico in Emilia Romagna dove tra l'altro abbiamo una copertura molto elevata superiamo superiore agli obiettivi di Lisbona
Il problema è che il lavoro è talmente intermittente frammentato per cui le giovani madri hanno lavori non sono precari ma di tre ore al pomeriggio di cinque ore al sabato la domenica
E quindi il modello fordista del servizio dell'asilo nido dalle nove alle sedici non funziona neanche più
Quindi dobbiamo inventarci sono anche una sfida difficilissima per le istituzioni dei servizi che rispondano a bisogni estremamente diversificati ed estremamente flessibili ci stiamo lavorando però facile sì
Bonino Bonino però possa intervenire
Su questo perché esistono delle pratiche in altri Paesi europei
Che vale la pena di esaminare per esempio una delle cose che ha più funzionato in Francia è io ne sono incenso i servizi universali alla persona
Che è una
Proposta che l'organizzazione pari o disfare sta portando avanti da molto tempo e che sono appunto dei servizi
E che funzionano come i voucher sostanzialmente che non solo quindi l'asilo nido con gli orari tipici
Ma ognuno usando dei voucher pagati a metà dallo Stato dal e o dall'impresa
Usa appunto tre ore di baby sitter oppure
E il servizio di e chi accompagna il nonno a fare la dialisi oppure a altri tipi di servizi
In un modo che non solo è molto flessibile ma soprattutto aiutato l'emersione dal mercato ovvero di tutta questa serie di lavori
Normalmente peraltro almeno in Francia ha fatto da dalle migranti
Che è diventato non solo positivo ma positivo anche nei bilanci
E questo nicchia replicato in Svezia per altri motivi
è una delle pratiche che appunto dal mondo frammentario che ci veniva descritto ha dimostrato di essere uno degli strumenti più flessibili più semplici
E che ha anche questo
Esito collaterale cioè di fare emergere dal mercato nero tutta una serie di lavoratrici
Sale arrivo subito da te per volevo chiedere questa cosa Emma Bonino eh domanda ingenua
Lei ha citato la Francia ha citato la Svezia le chiedo intanto se c'è stato un momento in cui su questi temi qualcuno fuori dei nostri confini ha detto facciamo come fanno in Italia e nel caso perché non è mai successo
Ma io non me lo ricordo in tutta la abitavo sempre come però magari è esistito ma io non me lo ricordo tutta la mia vita mi è sempre avvenuto invece di invocare altri Paesi europei a sostegno della conquista di diritti d'Italia questo vale per il divorzio vale
Per l'aborto ma vale anche adesso sulla procreazione assistita in cui noi siamo riusciti l'Italia e l'uscita di fare una legge che giusto la testardaggine dell'associazione Coscioni ha distrutto in Corte costituzionale
Adesso poi siamo impelagati Mancuso sulla maternità surrogata su cui non voglio adesso intervenire però
A me non è mai capitato di di questa esperienza abbia sempre
Capitato l'opposto
E perché secondo lei perché qua qua cos'è che ci tiene oggi ancorati indietro o ci ha tenuto in questi anni ancorati indietro
Ma io credo mille ragioni lo l'organizzazione strutturale nel nostro Paese in cui la famiglia si dice la famiglia in realtà è la donna all'interno della famiglia è una specie di appunto service provider
E quindi siamo passati dall'importanza della famiglia a una
Caricatura in realtà il familismo e il familismo non ci va non ci fa bene alla famiglia una cosa il familismo tutelante è un'altra
C'è anche una questione diciamo culturale sicuramente c'è una questione religiosa tipica
Del mondo mediterraneo al mondo nordico è diverso
Quindi si intrecciano e su questi stereotipi si è organizzata la società italiana
E quindi è molto difficile da da smantellare ABA esattamente a quello che dobbiamo provare a fare
C'è la gente invece che conciliazione
Lo dico all'amministratrice io continuo a parlare di condivisione perché accidentaccio non è che sono solo io che devo conciliare
Lavoro e famiglia mi piacerebbe Jack che fosse possibile condividerla davvero queste responsabilità più
Quindi mi sembra
Più appropriato avere l'ambizione della condivisione c'ha raggiunto la Presidente della Camera Laura Boldrini che saluto e ringrazio per aver accettato
Il nostro invito se il buongiorno e vedevo che annuiva quando
Emma Bonino parlava di condivisione del degli oneri
Se si è indubbiamente questa conciliazione come si chiama
Come la definiscono deve essere sia per la donna che per l'uomo perché ci deve essere una condivisione di responsabilità
Non è vero che le donne sono più brave a svolge le mansioni domestiche questo è un altro pregiudizio non ci vuole una speciale genialità fare questo ci vuole senso di responsabilità della donna e dell'uomo
E nel momento in cui l'uomo si fa carico della famiglia questo diventa più gestibile per entrambi nei Paesi del nord Europa
Quando chiacchere carichi incarichi istituzionali addirittura ministri non prendono la paternità ecco vengono considerati irresponsabili da noi un uomo che ha un figlio
Si assenta molto poco anche perché la legge diciamo
In questo caso prevede solo due giorni notaio in via paternità e noi abbiamo cercato di allungare questo periodo anche nell'ultima legge di stabilità qui alla Camera con degli emendamenti ma non ci siamo riuscite questo
Era uno sforzo dell'intergruppo donne che per la prima volta
Esista la Camera deputati cioè deputate di tutti gli schieramenti si sono messe insieme per fare questa azione di portare avanti le tematiche di genere ebbene non siamo riusciti a far approvare questo emendamento e quindi gli uomini si sentono sgranati
Dalla responsabilità dall'onere di essere presenti durante questo periodo che molto critico ma è importante che in questo periodo in cui ci c'era un bambino
E quindi insomma la donna deve fare con questa presenza anche il padre ci sia perché anche lui deve fare i conti con questa presenza quindi credo che sia essenziale responsabilizzare l'uomo nella propria facoltà
Di padre e quindi di attore
Di soggetto attivo della famiglia nei confronti dei figli nei confronti dei propri genitori non è qualcosa di cui la donna deve occuparsi di esclusiva perché a delle capacità particolari questi sono luoghi comuni che non aiutano
La nostra società
Senta Presidente noi siamo partiti da
Da quel dieci marzo del mille novecentoquarantasei abbiamo molto velocemente fatto nulla storia di questi settanta anima messo alcuni punti utilizzato alcune parole chiave abbiamo detto delle sfide che ci sono ancora davanti un welfare più a misura di Donna un del mondo della politica e del lavoro più a misura di donne io le chiedo se lei vede dei rischi di ritorni indietro oggi nella società italiana
Ma dobbiamo sempre sarebbe Ardinghelli guardinghi rispetto a questo rischio noi abbiamo fatto tantissime a strada questo va detto appunto perché da da quella a marzo oggi oggi settant'anni oggi dobbiamo festeggiare
Perché oggi appunto
Settant'anni fa si decideva che la donna non era più solo madre e moglie come la dottrina fascista la voleva masso oggetto sociale soggetto politico
Sapete anche che ci furono due decreti uno del quarantacinque in cui si diceva che la donna poteva votare ma poi ci si accorse che
Se poteva votare poteva anche essere letta
E quindi e il dieci marzo dell'anno dopo del quarantasei ci fu il decreto che stabilì che la donna poteva avere anche elettorato passivo quindi oggi è una bella giornata settanta anni fa
Sì stabilisce il nostro Paese che la donna non è più solo madre moglie ma può essere anche soggetto politico attivo
Ecco quindi la strada ne abbiamo fatta tanta le tappe sono state importantissime quelle che e abbiamo fatto
Noi a volte dimentichiamo che solo poco tempo fa pochi anni fa nel nostro Paese vigevano degli istituti assolutamente obbrobrioso i
Non so il matrimonio riparatore cioè se una donna veniva violentata bastava che chi l'aveva violentata la sposasse perché il reato venisse cancellato
Ecco quindi fino novecentottantuno ci siamo portati avanti questa cosa
E e abbiamo dovuto aspettare il novantasei perché lo stupro diventasse reato controllate persona non contro la morale com'era prima il mille non centonovantasette quindi a dire che
Abbiamo fatto molta strada
Perché partivamo molto svantaggiate
Però il percorso ancora lungo davanti a noi basta vedere solo le cifre che ci parlano di quante donne lavorano nel nostro Paese noi siamo tra i Paesi in cui le donne lavorano di meno solo il quarantasette per cento delle donne
E allora se un Paese non capisce che per rialzare la testa bisogna investire sulle donne è un paese che ancora oggi dei problemi perché è provato
I gli studi cielo confermano che quando le donne lavorano la produttività aumenta
E nel caso dell'Italia il Fondo monetario internazionale ha detto a chiare lettere l'ha detto la la Presidente la gagliarda che l'Italia rinuncia
A quindici punti di PIL potenziale perché non incentiva la partecipazione delle donne nel mondo del lavoro allora quando c'è una cosa del genere noi dobbiamo
Avere chiaro il fatto che a non è finita
Non è finita perché molto si deve al fatto che c'è un pregiudizio ancora oggi le donne escono dalle università con i voti più alti vincono i concorsi qua però
Che succede hanno più difficoltà ad accedere al mondo del lavoro e devono scegliere tra maternità e lavoro ecco questa scelta è inaccettabile
Perché peraltro non è vero che se le donne non lavorano fanno più figli non è vero neanche questo l'ha detto Presidente Mattarella
I l'otto marzo nella al Quirinale ha detto chiaramente che i dati invece dicono il contrario se non la donna lavora
Fa anche figli
Quindi c'abbiamo dei pregiudizi davanti detto allora giudizi che sono molto pesanti
E che noi donne dobbiamo con
Continuare
A a a cercare di
Marginalizzare cercare di
Provare il contrario noi abbiamo delle responsabilità le donne non possono delegare
Ad altri la loro emancipazione ogni donna deve fare la propria parte e io dico che se una donna non lo fa
Per il quieto vivere e
Diventa complice di questo stato di cose lo io torno da un attimo un attimo da Claudia Fusani volevo sentire Emma Bonino sulle riflessioni che faceva la presidente Polverini
No credo vi sono tutte condivisibile il problema è giustappunto i dati ce lo dicono il problema è certamente ogni donna deve in qualche modo
Darsi da fare non accettare il Pietro dire c'è anche come
Diceva la Presidente una responsabilità della politica di facilitare questo percorso
Però puntiamo su quello che abbiamo ottenuto per avere forza per andare avanti per esempio
Non abbiamo avuto al voto nel quarantasei
La Svizzera ha avuto il voto del mille novecento settantuno
In molte parti del mondo si comincia a bere il voto alle donne solo adesso
Lo dico
Anche per quelle che a un certo punto non insomma ma non voglio andare a votare non mi fido di nessuno insomma
è stato una lotta difficile avere il diritto al voto io credo vada rispettata peraltro se c'era un suggerimento che posso dare alle scuole
E in giro un bellissimo film che si chiama del suffragio lette
E che racconta come sono riusciti ad avere il diritto di voto
In altri Paesi situazioni durissime all'inizio del Novecento io credo che rivedere la storia di vedere la storia della durezza di queste lotte di questo impegno possa aiutare anche le giovani generazioni
La seconda questione che volevo dire a chi ci ascolta alle donne che ci ascoltano è che
Anche le donne immigrate sono donne
E che un'attenzione particolare è una politica particolare di integrazione alle donne immigrate
Non solo aiuto all'integrazione giustappunto ma credo sono le persone a cui noi affidiamo le cose più care che abbiamo spesso i nostri figli e o i nostri vecchi i nostri genitori e io credo che questo è tutto un mondo
Di cui di cui occuparci e che ci potrebbe anche aiutare adulta migliore migliore integrazione
Infine la violenza domestica io penso che
Su questo senza voler imporre niente a nessuno
Capisco che spesso denunciare è difficile ma è veramente uno
Un appello al nuovo vi fate picchiare
Baquba per qualunque sia la costruzione sociale cosa che posso anche immaginare Chimenti picchia non vi ama ecco questo per favore mettete volo in testa
Io vado da Claudia Fusani ricordando la scelta che ha fatto la Presidente Boldrini di mettere l'otto di marzo la bandiera a mezz'asta proprio perché costa delle vittime del femminicidio delle violenze cautela
Sono circa centosettanta vittime ogni anno mille settecento vittime donne in dieci anni quindi siamo a livelli di
Di strage e questo però io volevo ricordare tutte le cose
Assolutamente belle come dire perché sono state dette volevo lanciare tre piccoli temi se posso se è possibile ieri alla Camera per l'appunto è stato presentato uno un disegno di legge
Molto interessante presentato dal PD ma credo quindi
Mi invita il Presidente Presidente Polverini di
Magari prendere in esame per quello che per quella per carità rendano dei lavori un'idea di legge che consente di scaricare dal punto di vista fiscale tutte le spese che
Le famiglie sostengono per anziani persone disabili che sono in casa credo che sia
Quella potrebbe essere un contributo utile alle alle donne che
Come è stato detto che se si fanno carico di bambini anziani eccetera eccetera
Il secondo la seconda questione per esempio c'è dell'altro giorno alla Camera il Presidente organizzato un bellissimo incontro sul tema del delle donne
Nei media nei giornali illudersi dico perché anche lei è sicura deve cambiare così come cambiano le cose e mia colpito il fatto che mentre non è colpa di nessuno però è un dato oggettivo c'erano tutti i direttori invitati
Erano tutti uomini tranne una che direttore di Sky Sky TG ventiquattro
Ecco quindi Gianni forse avrei fatto un colpo di coda avrei un attivo cambiato questo questo parterre perché and era incredibile parlavamo diritti donne parlavamo di lessi qualche mini le il potere come si declina
E invece erano tutti noi arrivo subito causati faccio finire famiglie coupé questa azienda guidata dal Presidente donne questo canale uno un diretto che don
Ed anche la stessa persona fino a qualche mese fa mera lei nell'attesa è un ritardo che non abbia intenzione Angeleri
Cordata sotto credo che non sono oggetto Consiglieri votiamo sicuramente visto che era proprio qual è l'uso del Tipo Atto all'ultimissima cosa e poi mi taccio che questa c'è veramente fare uno sforzo importante a livello di polizia carabinieri e uffici che sono sul territorio perché
I reati in casi di reati celle le le ferite percosse non vengono
Cioè ancora nel centro sud c'è una vergogna e un timore delle donne a denunciare nella alla stazione dei carabinieri e al posto e
C'è una vergogna e un timore nel denunciare
Fatti subiti in casa che è pazzesca non ci si crede a questa cosa allora su quell'anche lì bisognerebbe fare una pressione da parte della politica molto importante perché
Cioè il personale deve essere formato o non lo so inventatevi qualcosa sono più formazione del personale di chi deve dice di chi riceve queste denunce che non possono essere mandata indietro oppure dissuaso e dalla presidente Polverini su quelle cose sì io diverse cose da dire allora intanto sulla femminicidio io ho voluto prendere questa decisione di abbassare
A mezzanotte da la bandiera di Montecitorio nel segno di lutto i dati venivano ricordati
Sono i dati che meritano quindi un lutto perché quando ci sono appunto tutte queste donne quindi mille settecento in dieci anni cioè cento di media centosettanta l'hanno questi sono numeri da una strage
E quando c'è una strage lo Stato a bassa le bandiere in segno di lutto
L'ho fatto anche in segno di vicinanza a agli orfani le orfane che sono rimasti perché questi ragazzi e queste ragazze hanno perso la madre uccisa per mano del loro padre
E spesso il loro padre appunto in prigione dunque questi non hanno più un riferimento affettivo sì che mi sembra giusto esprime vicinanza a questi ragazzi credo che vivano una condizione veramente molto difficile
E difficilmente riusciranno a superare anche quanto hanno vissuto
Per quanto riguarda il le iniziative qui alla Camera abbiamo fatto tre giorni di iniziative mirate tutte e due gli obiettivi specifici e abbiamo anche voluto discutere
Con i giornalisti le giornaliste i direttori alle direttrici sul linguaggio eccola io pregherei di fare attenzione al linguaggio perché il linguaggio non è solamente una questione di forma una questione semantica è sostanza
E certamente se lo volevamo fare con i vertici non abbiamo avuto scelte abbiamo dovuto invitare chi oggi ai vertici dei giornali e dei telegiornali non potevo certo cambiare io
Quei vertici sono uomini
In gran parte ed è con loro che dobbiamo interloquire ed è giusto che dobbiamo interloquire con gli uomini se vogliamo cambiare un assetto che fa male alla società tutta non solo alle donne e allora a cominciare dal linguaggio
Da linguaggio quando si parla di comunicazione perché sono le parole le parole sono sostanza
E allora
Io penso che non riconoscere e non declinare al femminile i ruoli di vertice vuol dire non riconoscere alle donne
Ne il loro valore nel percorso che hanno fatto appunto
Parliamo di settant'anni in questi ultimi settant'anni di vita politica
Quindi se le donne oggi sono i vertici non devono perdere il loro genere abdicare al loro genere per sentirsi dare del maschile io non sono il Presidente e se c'è una donna che al vertice di un dicastero
è la ministra perché è donna e dunque c'è una boccata c'è un ingegnere perché noi accettiamo che si dica contadina senza farne una questione grammaticale operaia ma non accettiamo ministra o ingegnere
Ed è per questo che abbiamo invitato la conosca alla Camera a confrontarsi con il mondo del giornalismo per discutere se appunto la declinazione di genere sia corretta o no al femminile
Ecco la crusca senza troppi giri di parole ha detto che chi non lo fa commette un errore grammaticale cento Presidente posso ed elettorale non è grammaticale perché chi non lo fa
Sbaglia e se uno dice io preferisco essere chiamata al maschile
è libero di farlo ma poi commette un errore perché la lingua nostra implica una declinazione
Allora il negli altri Paesi dove ci sono lingue neo latine è ovvio chiesti declini al femminile da noi ancora questo
Viene considerato una cosa Cacco fonica che brutta che non si può sentire il problema alcuna fatale invece molti non vogliono
Dare Pier acquisito il fatto che le donne possano essere vertici e quindi abbiamo voluto parlare anche di questo alla Camera perché non è un dettaglio non è una mia fissazione una questione culturale no però
Sì siamo
Prego prego Bonino
No no di dicevo semplicemente che
A volte bisogna anche darsi delle priorità di quello che che vogliamo ottenere quello che io trovo per esempio nel nostro Paese che ci sono vari gruppi
Al femminile che è che si impegna ma
Senza una sinergia vera
E trovo che questo succede in tutti i campi dei diritti civili e anche
è anche al femminile
Se poi riuscissimo a fare più sinergia io credo che saremmo anche anche più efficaci e intanto però insisto a dire che è un minimo di divisione
Internazionale transnazionale per favore io credo che dovremmo essere antesignani anche in questo
Ed è una cosa da aggiungere che adesso noiosi riguardano
Esattamente lei migrante
E ce ne dobbiamo in qualche modo fare fare carico io credo che anche questo apripista sia culturalmente anche politicamente a volte è importante guardare avanti e dare dei segnali di Governo del mondo che sta arrivando
Credo sia una delle cosa che dobbiamo fare Beatrice alla dichiarazione di notevole terminal mettete mi riferivo a sua volta sulle migranti perché ritengo che esso sia un punto cruciale allora
Evidentemente noi ed donne che abbiamo fatto questo percorso non arriveremo mai a vere la stessa parità l'eguaglianza se non sosteniamo
Le altre donne che questi diritti non ce li hanno
Ad andare avanti perché non è possibile che a tutt'oggi tre quarti dell'umanità femminile non ha gli stessi diritti degli uomini e per quanto riguarda le migranti io ritengo che loro siano veramente una
Una sorta di loro siano delle icone delle icone del nostro tempo icone dolorose purtroppo perché queste donne vivono una condizione di totale solitudine
Crescono i nostri figli lasciano a casa i loro
E e i mariti spesso si rifà non hanno un'altra vita e queste donne rischiano di diventare delle mamme bancomat per i loro figli cioè donne che vengono consultate in quanto fonte di
Di reddito di denaro
Ma molto poco in quanto appunto riferimento affettivo quindi sicuramente se noi avessimo un welfare più forte non avremmo bisogno neanche di queste figure che potrebbero svolge altre mansioni il problema è che il nostro welfare
Si tiene sulle spalle delle donne
E quando le donne vogliono avere una carriera devono
Ricorrere ad altre donne e questo sistema sicuramente un sistema
Che non non è un sistema accettabile a mio avviso grazie quindi alieno s'
Io spero io mollarmi appena finito ho finito il tempo a nostra disposizione e vi ringrazio per essere state con noi lascio la parola ai colleghi del telegiornale per i titoli dell'edizione che ci seguirà