L'intervista è stata registrata venerdì 11 marzo 2016 alle 11:30.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Cina, Crisi, Economia, Esteri, Finanza.
La registrazione audio ha una durata di 13 minuti.
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docente di Economia Internazionale all'Università "La Sapienza" di Roma
D'ora in conclusione l'approfondimento sulla situazione economica mondiale partendo ovviamente dai Paesi emergente abbiamo i nostri microfoni come consuetudine per insomma come nostra consuetudine per le vicende internazionali dico mi internazionale il professor Paolo Guerrieri professor Grilli innanzitutto qual è la situazione è la condizione dell'economia mondiale partendo proprio dalla situazione degli emergenti metro in genere qual è la condizione di un'economia globale oggi
è specifica diciamo
Sia agli giudichi lei il mercato diciamo finanziari quindi come stanno andando le borse e delle
Paesi di più importanti e sappiamo che per quanto mi sia volatilità
L'andamento di fondo è un andamento che tende a deprimere i corsi azionari e soprattutto se teniamo conto
è proprio questo settimanale a livelli diciamo massimi Fondo monetario internazionale ancora una volta un monito
Che ci sono concreti rischi di ha parlato di una sorta di deragliamento dell'economia mondiale se non si prenderanno le iniziative
Subito quindi ha in qualche modo richiamato a un'azione
Immediata iniziative subito sul fronte del sostegno alla domanda aggregata e temi che significa che tutte le varie aree devono contribuire ecco se ci rifacciamo a perché i giudici
E bisogna dire l'abitazione e in qualche modo preoccupante ritiro anche insomma
Elettrica e quello che in queste valutazioni ci dicono che sta peggiorando proprio perché
A fronte di questi inviti a intervenire a sostenere una domanda che
Ne continuamente rallenta soprattutto nell'area verde anche e soprattutto diciamo nel Polo più importante di quest'area che è come sappiamo e la Cina i dati ad esempio proprio questi di questo settimana
Del commercio internazionale della Cina sono a dir poco diciamo drammatici perché il crollo delle esportazioni nello Stato e e conguagli venticinque per cento era dal due mila nove che non si riscontra un andamento di questo genere e anche sul fronte dell'importazione
C'è stata una diminuzione intorno al quattordici per cento il che significa naturalmente che c'è la Cina qui da meno pista meno materie prime abilità meno petrolio acquista meno da tuttora rare emergente quindi c'è un riflesso
A livello importante di aree da avere pacifico ma anche le regole e mondiale ecco se ci si rifà un po'a questo insieme di valutazioni e le occupazioni sono massime e poi però se si vanno a vedere i dati perché poi alla fine bisogna pure di far uscire che altrimenti simile semplicemente di tre milioni
E in qualche modo di simulazioni se si vanno a vedere i dati la situazione non appare così drammatica del tanto che
Certo c'è un rallentamento in atto ma i dati ci dicono che l'economia mondiale continua in qualche modo do accrescere che quindi
L'economia americana per quanti rallentamento scontino aumentare la sua occupazione che dei comandi anche i cinesi Venosta con l'APPA ambito come invece
Questi dati ci in queste previsioni ci farebbero indurrebbero a credere soprattutto e i prezzi del petrolio si mantengono ove quanto oscillanti molto bassi e questo
Rimane uno stimolo alla crescita perché come sappiamo i consumatori di moltissimi Paesi
No beneficiati ecco allora c'è questo tipo di contraddizione in me in me che va in qualche modo sciolta cioè
E a cui bisogna rispondere esistenti Christian ragione nel senso
Naturalmente i dati di fatto sono dati di fatto non è che possono
In qualche modo essere contraddetti Lalla alle del tipo di ipotesi è che in realtà i mercati finanziari spiano segnalando e hanno abbiano individuato qualcosa
Che possa essere per ora non incorporato nel statistiche negli andamenti macro economici
E io nutro qualche dubbio in realtà su questa capacità dei mercati e di segnalare
O di anticipare perché come sappiamo
Molte volte è capitato segnalazioni recessioni che non ci sono poi mai verificate cioè i mercati finanziari
Hanno lei
Torno a venti che poi non hanno trovato nessuna ecco però Sinisi per un sulla sulla diciamo così incapacità degli investitori internazionali perché poi dire mercati sembra evocare una sorta di totem invitare ESP esso sulla sulla capacità degli investimenti e l'azione di fare orrori ci sono pochi dubbi però lei stesso ci aveva detto proprio da questi microfoni mesi scorsi che insomma l'economia mondiale stava andando peggio rischia di andare molto peggio di quello che si pensava
Schimera infatti leggere in questo modo queste questi andamenti acconto tarantelle in parte contraddittorie cioè da un lato
Indubbiamente c'è un rallentamento in atto ne abbiamo parlato e i dati lo confermano
I mercati finanziari sono però molto più pessimisti
Di quanto questo rallentamento non lasci
Prevederei c'è un rallentamento è una cosa
Una nuova recessione a livello globale è un altro c'è un un altro due mila otto due mila nove i dati o ad oggi ci dicono che meglio e assai lontano è assolutamente oggi assai poco probabile
Allora che cosa si può ritenere che in realtà per quanto riguarda questo
Possibile diciamo nuova recessione globale i mercati Cipriano sbagliando e quindi
Siano andati molto al di là di quelle che sono le tendenze in atto ma questo pessimismo c'è da leggere qualcosa
Perché non
Possiamo pensare a reazioni puramente isteriche
Ho al solito effetto gregge che ci segue qualcuno perché
Chi pensa che quel qualcuno sappia dovere la giusta direzione
In realtà quello che i mercati segnalano è qualcosa che questo è un un è un dato reale cioè l'economia mondiale per quanto
Comunque in espansione da diversi anni
E questo è una cosa che abbiamo più volte commentato a un'espansione che potremmo definire anemica cioè al di sotto di qualunque media
Che lo abbia caratterizzata in passato c'è una sorta di
Incapacità riprendere un sentiero di crescita che affligge
Come sappiamo l'economia emergente
La Cina per i suoi cambiamenti ma in realtà affligge anche rare avanzata allora c'è questa
Forte diciamo come dire
Incertezza che è proprio deriva da un andamento che si comincia a intravedere come strutturale e quindi
Qualunque rilancio anche da parte delle banche centrali
Abbiamo visto adesso proprio ieri l'altro ieri il
La possibilità da parte di di di Mario Draghi che cosa non abbia messo sul tavolo questi rilanci vengono visti come settici uno
O in qualche modo sono poi solo in grado di stimolare a breve qualche reazione perché di fondo
Sì di cui si percepisce che c'è in realtà l'economia
Avanzata ed economia emergente venire come ha già insieme siano incapace di riprodurre dinamiche espansive le ragioni le abbiamo più volte commentate e allora
Qui diciamo i mercati finanziari segnalano qualcosa
Che i dati di fondo quelli che al di là delle della oscillazione di breve periodo ci dicono tutta l'area avanzata cresce ma cresce in maniera nemica
E questo non basta naturalmente a sanare i costi di aggiustamento che
Le abbiamo sopportato per la crisi e che in realtà dovremmo sopportare perché volessimo veramente interne individuare un sentiero di rilancio io lo leggerei in questo modo questa
Diciamo pessimismo dei mercati finanziari e non puramente una reazione c'è un ai per reazione ma questo dato l'incertezza che
E quindi anche il fatto di non credere che a oggi ci sia qualcuno in grado di correggere questi andamenti questo di però
Quest'ultima frase mi sembra in piuttosto importante il problema è che nell'assetto economico e politico mondiale non viene una
Una governance è una ISIN delle autorità un concerto di poteri e di Paesi che riescano ANIA rimettere ad indirizzare versus sentiero sostenibile di crescita forte la l'economia mondiale quelle c'è un deficit evidente di politica questori alla fine i mercati cosiddetti
De competitivi segnalano
Direi proprio di sì nel senso che individuano questa anemica ripresa di medio termine
Non individuano chi diciamo i soggetti ma soprattutto le politiche in grado di correggere questo questo andamenti anche perché non sono i mercati a dover ritirare quel tipo di politica e ovviamente dovrebbero essere
Debba essere la politica insomma
No il problema è che come sappiamo l'unico motore della crescita rappresentato dalle politiche delle banche centrali ma le politiche
Non sono più semplice non seriamente non solo su questo cinico ma lo dicono gli stessi presidenti o governatori hanno dei limiti
Di fondo perché se non accompagnati da ad
Politiche fiscali politiche di investimento è così i mercati scontano questo fatto a livello complessivo queste politiche che dovrebbero accompagnare
Le politiche monetarie non si sono viste e non si vedranno perché il
Non si chiude l'ultimo G venti in Cina è stata una
Aperta l'illusione su questo fronte e quindi questa reazione in qualche maniera
Può essere giudicata appunto
Come dire pessimistica perché va al di là di quelli che poi è come l'abbiamo il problema mi pare mi scusi professore non si vedono quelle politiche a me di investe
Menti fiscali perché servirebbe per fare per l'attuale implementarle bene una concertazione tra i massimi tra le materie più importanti capitali del mondo che non c'è perché poi il problema mi pare quello mi pare quello è
E perché quello che abbiamo scovato scoperto negli ultimi anni ma soprattutto nella nella crisi due mila otto due mila nove
L'economia globale diventata troppo interdipendente quindi troppo rischiamo integrata in quanto riguarda l'area una avanzate all'emergente
Per quanto riguarda la Cina e gli altri poli Europa i tempi e troppo interdipendente perché politiche autonomamente decide come poi è oggi
Dai dai dai singoli grandi poli possano essere sufficienti un'interdipendenza che richiederebbe questa concertazione questa concertazione di fatto
Escludiamo il due mila e nove il famoso anno in cui
Ci simile d'accordo nel come dire spingere la domanda aggregata
Credo che lei dice da un anno in realtà dura da o novembre del due mila otto a giugno del duemilanove vertice del G venti del due mila nove già era stato votato ora
I dati del due mila e non è in capo a Londra ed essendo noi siamo credo che i tempi fonte diciamo il il punto più alto illumini con raggiunto di grande concertazione
Perché bisognava aumentare la spesa e lo fecero un po'tutti
E quindi
Se escludiamo quell'anno poi è stato un
Un ritorno come si diceva paura pro-capite consuete cioè fino a lì quei in quel termine se in quel vertice questo successo un fatto che appunto ha messo poi fino a quel per il
Ovvero sia il nordici un alcune prudenza in particolare di una qualsiasi ipotesi di percorso di riforma del sistema monetario internazionale perché poi la quella questione sempre il potere a livello di sistema monetario no
No allora non c'è il dubbio però diciamo che sarebbe già sufficiente una concertazione su alcune politiche
Macroeconomica diciamo di breve periodo che poiché
L'architettura si sta monetaria e finanziaria tra dare qualcosa di a me sai molto più ambiziosa che nemmeno sui su quello che può essere una concertazione macroeconomica meno nelle sue linee guida ci si riesce a mettere d'accordo il Fondo monetario
è troppo debole per riproporre deve e troppo squilibrato in termini interni rappresentanza a sfavore dei Paesi emergenti per potere insomma procedere in questo senso credo che appunto non sia una
L'incapacità di breve termine questa
Il G venti nasce qualcosa di molto più complesse strutturale appunto strutturato questo nuovo perché si tratta di una sorta di oligopolio internazionale che fermo il sistema che abbiamo cioè Cina Stati Uniti
Europa sono grandi poli che hanno un potere di veto perché possono impedire agli altri di fare ma non hanno in qualche modo questa capacità di mettersi d'accordo per sostenere insieme la domanda globale di qui
Diciamo quello che che poi questo modesto corso di espansione a livello internazionale e mondiale e di qui anche
Il il lo scetticismo secondo me dei mercati dei mercati finanziari chiarissima obitori benissimo mi sembra che il ragionamento sia piuttosto chiaro ringraziamo come sempre tantissimi il professor Paolo Guerrieri un saluto da Radio Radicale
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