Costruire insieme il futuro del lavoro. Marco Biagi: l'attualità di una visione e di un metodo

Benvenuti a tutti
All'annuale
Il tradizionale appuntamento un
Ricordo professor Marco Biagi
Organizzato da adatte
Dall'Associazione Amici Marco Biagi
Con il patrocinio del Ministero del lavoro delle politiche sociali innanzitutto ringrazio
Chi insieme a noi
Ha organizzato anche quest'anno
Questo evento che speriamo e intendiamo possa essere denso di
Di significati anche di contenuti
Scientifici
In memoria del lavoro che il
Professor Biagi dal fatto che tutta la sua vita
E di cui ad altre testimonianza vivente
Perché né eredità l'intuizione il metodo
Essendo stata Daloui fondata con i suoi allievi accademici
Nel nel due mila
Ringrazio
Di relatori che interverranno ringrazio in particolare
Il
Presidente del Senato
Pietro Grasso che è riuscito
A essere presente e che ci ospita in questa bellissima sale questo
Bellissimo Palazzo
Che lascio subito la parola alla Presidente Grasso per delle riflessioni
Che dei saluti iniziali a questi nostri lavori
Autorità gentili ospiti relatori con
Emozione
Il Senato torno a ospitare un convegno dedicato al professor Marco Biagi nel giorno delle diverse aree della sua
Come l'anno scorso desidero innanzitutto ringraziare l'Associazione degli studi internazionale comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali fondata
Proprio nel due mila da
Viaggi e l'associazione amici di Marco oltre che
Il Ministero del lavoro delle politiche sociali tutti i promotori di questa bellissima iniziativa nonché tutti i relatori presenti
E
Di estrema attualità il tema del lavoro come
Questione cruciale
Della fase che il Paese sta attraversando
La crisi economica influenza la crisi di un diritto diritto al lavoro
Lavoro inteso come realizzazione crescita emancipazione sicurezza ma anche dignità per la persona per la sua libertà nel senso più ampio
Dato che senza una concreta libertà economica non ci potrà mai essere una vera libertà politica
Lavoro quindi
E costitutivo di democrazia sostanziale di eguaglianza
Ma anche di integrazione di sempre più larghe fasce sociali
L'attuale carenza di lavoro soprattutto giovanile al contrario innesca drammaticamente un meccanismo inverso quello della esclusione sociale
Di chi rimanendo fuori dal sistema produttivo pubblico e privato finisce ai margini della società
E Marco Marco Biagi
Fu
Una vittima una vittima
Dire una ripresa di un momento di terrorismo negli anni a cavallo del due mila
Ricordiamo che prima di lui era caduto un altro giusto lavorativi giuslavorista professor Massimo D'Antona
Marco Biagi fu ucciso
Colpi di pistola la sera del diciannove marzo due mila due a Bologna mentre
Si accingeva a rientrare a casa dopo
Aver svolto la sua
Attività didattica presso l'Università di Modena
Suoi assassini appartenevano all'organizzazione eversiva BR Partito Comunista Combattente che rivendico il diritto
I responsabili furono identificati e arrestati condannati
Il gruppo armato fu debellato a partire
Dal due mila e tre anno in cui
Il due marzo a bordo di un treno si verificò
L'ultimo episodio funesto di quella stagione
Una sparatoria tra il personale della polizia ferroviaria
E i terroristi durante la quale
Persero la vita il sovrintendente di pubblica sicurezza Emanuele Petri e il brigatista vario genere Galesi
Mentre rimase ferito un altro agente della
Polizia ferroviaria Bruno fortunato
Nella circostanza però fu arrestata una terrorista che viaggiava con Galesi quella Nadia Lioce
Che
Dette un grande impulso alle indagini perché
Dal
Suo bagaglio personale
Sì trovo materiale informatico che
Diede una nuova vita alle indagini finora riuscirà a sconfiggere a sgominare il gruppo terroristico
Il nome del professor Biagi è legato
Alla riforma oggi all'attenzione di questo nostro convegno
Riforma che già allora nasceva dalla considerazione che lo sviluppo dell'economia richiedesse una nuova definizione anche a livello giuridico delle varie forme di lavoro
Si intese procedere da un lato alla rimodulazione delle varie tipologie contrattuali di lavoro e all'introduzione
Di nuove
Tipologia di lavoro come il lavoro a chiamata in lavoro accessorio
E dall'altro la definizione di una disciplina dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa al fine di garantire maggiori tutele proprio i lavoratori e prendeva così concretezza
Quel sistema cosiddetto dei cerchi concentrici conformi alle tendenze già in atto in altri
Paesi europei
Possiamo dire che la recente revisione
Della disciplina dei contratti di lavoro tarata decreto legislativo ottantuno del due mila quindici si muove
Nell'ambito del solco tracciato
Dalla riforma Biagi infatti decreto confermi
Le tipologie di contratti istituite da quest'ultima riforma pur prevedendo varie modifica le relative discipline
Ed opera anche una restrizione dell'ambito possibile dei rapporti di collaborazione con conseguente ampliamento
Nella sfera dei rapporti di lavoro dipendente
E svilupparlo in tal senza a distanza in tal senso a distanza di quasi quindici anni il criterio di conciliazione
Tra
Flessibilità e tutela del lavoro a cui si ispirava la riforma Biagi
Segno questo della perdurante utilità
Dell'insegnamento del pensiero del professor Biagi che continua ad essere
Come la sua figura umana intellettuali impegnato nel progresso civile del Paese un riferimento essenziale
Nella nostra vita istituzionale
La sua tragica morte resta
Un monito un impegno un esempio da trasmettere anche alle generazioni più giovani
Io vi ringrazio per avermi dato questa occasione mi scuso perché altri impegni non mi consentono di seguire
Il
Prosieguo dei lavori diavolo quindi buon lavoro
Magari ci rivediamo fra un anno
O anche prima se possibile grazie
Grazie buongiorno a tutti
Ringrazio il presidente per questo
Dico ricordo di Marco Biagi che ringrazio
I rappresentanti delle istituzioni del Governo
Ringrazio i rappresentanti delle parti sociali i nostri soci
I nostri giovani
Tutti voi che siete qui presenti
Penso doveroso anche
Mandare un
Saluto e un ricordo affettuoso a chi non c'è più
Una nostra dottorando in particolare a Roberto scolastici
Un amico che ha lavorato con noi ha i progetti di Marco Biagi di riforma del lavoro Giorgio Usai
E poi anche altre persone che sono nel nostro cuore
In particolare una mia Fante personale che non può non c'è più tutte persone che sono state legate quest'ultime tre
Dalle incedere delle malattie croniche
Patologie oncologiche in particolare
Che come sapete una nuova frontiera della del diritto del lavoro della sostenibilità del lavoro che stiamo provando a seguire leggendo o rileggendo il tema
Della demografia
Del cambiamento della del lavoro quindi grazie a tutti per essere presenti per essere
Così numerosi questa
è sicuramente una grande testimonianza
Dell'affetto dalla vicinanza a a Marco Biagi
A quello che affatto a quello che ha significato per il nostro per il nostro Paese
Il nostro impegno Dario o semplicemente un compito di aprire i lavori e di coordinare i nostri lavori
Pro due parole vorrei spenderla e perché
Il nostro non vuole essere solo da un doveroso ricordo un doveroso esercizio di manutenzione memoria come in genere si fa in queste circostanze
Quando ci avviciniamo al diciannove marzo ogni anno per voi un momento l'occasione
Importante per far conoscere per far conoscere Marco Biagi i nostri ragazzi i nostri giovani quindi
Lontano dalla politica lontano dei riflettori ma per rileggere
I suoi iscritti ma soprattutto
Per alimentare Progetto un'idea d'una e mercato del lavoro più giusto più sostenibile ma anche più
Da efficiente
Credo che Marco Biagi ci abbia lasciato un metodo
è una visione dei temi del lavoro cosa che spesso
Manca spesso abbiamo scritti saggi studi che però con la passar del tempo diventano adattati era molto legati
Al tatto contingente
Qui invece noi abbiamo una capacità che tutti hanno riconosciuto da di guardare lontano col suo metodo comparato
è una capacità di leggere il diritto vivo il diritto vivente quello che lui ha chiamato con la sua rivista
Il diritto delle relazioni industriali il diritto che non nasce dallo Stato dalla legge non diritto sussidiario partecipato e condiviso
Questo è un po'anche l'obiettivo che ci ha portato non è questo secondo anno a tale sviluppare un esercizio che Marco aveva già avviato nel due mila e due
Forse non tutti si ricordano al di là dell'impegno nazionale
Che Marco Biagi
Era affatto coinvolto dalla Commissione europea collaborava anche con Romano Prodi
E collaborava con la Commissione europea sui temi del cambiamento del lavoro
Ed era partecipe a un gruppo di alta di alto livello sullo studente delle relazioni industriali dei sistemi di contrattazione collettiva non risultino articoli che oggi richiamiamo nel Bollettino adatte proprio
Sta il cambiamento delle relazioni industriali come cambiarle verso quale direzione Marco Biagi ci proponeva
Da un esercizio di benchmarking
Dei vari contratti per cercare di migliori prassi sulle prassi costruire modelli costruire ponti percorsi di questo diritto vivo vivente
Chi si adatta i territori si abbatte settori produttivi saldata ai contesti aziendali che sono diversi e quindi reclamano regole diverse
Su misura non certo la logica normale interattiva deroga
Ragionare in questi termini porta poi divisioni e conflitti non è quello che ci interessa il tema era l'adattabilità non a caso
Beh ci chiamiamo la nostra associazione si chiamata tra perché era allora la parola a europea nella strategia europea per l'occupazione del cambiamento l'adattamento anche non significa piegarsi
Ma che significa invece di trovare nuove energie ritrovare nuova progettualità questo esercizio l'abbiamo ha realizzato il secondo anno che presentiamo
Il rapporto sulla quotazione collettiva oggi c'è un bellissimo articolo del Sole ventiquattro Ore che spinge il nostro Paese ad aprirsi come ha fatto la Spagna come hanno fatto altri Paesi
Alla contrattazione collettiva decentrata come se non esistesse abbiamo raccolto grazie ai nostri dottorandi grazie a Paolo Tommasetti che il capitano della squadra di relazioni industriali
Mille duecento contratti collettivi prevalentemente aziendali territoriali quest'anno abbiamo analizzato quasi quattrocento contratti firmati quest'anno e sono solo quattrocento perché il nostro lavoro artigianale
Non esiste un obbligo di deposito dei contratti collettivi neppure quelli atti in
In deroga e nessuno per soprattutto legge questo diritto vivente questi materiali questo
è il nostro esercizio che ripeto nasce da questa intuizione del benchmark dalla contrattazione collettiva
Che Marco ci invitava a a fare quindi è un tentativo di tenere vivo un metodo
Che ripeto è il metodo del diritto non delle relazioni industriali del diritto che nasce dalle relazioni industriali
Quindi un metodo che riconosce la rappresentanza che oggi non gode di grande popolarità che invece la linfa vitale di un Paese di un quadro regolatorio
In questo studio sul rapporto europeo il primo rapporto del gruppo di alto livello Marco ci diceva
Che la contrattazione collettiva a un qualcosa di molto più forte della legge
Primo tre che ha come contratto a forza di legge a forze legge fra le parti poi c'è il nodo dell'estensione a chi non è parte del patto ma soprattutto e in regola condivisa
Il terreno delle relazioni industriali un terreno della libertà e della responsabilità le parti che firmano un patto ci mettono la faccia
E diceva Marco condividono un percorso diciamo così un modo
Loro di gestire il cambiamento la grande trasformazione lavoro
Che che stiamo la vivendo e questo può esporta allora
A parlare in maniera fredda
Del tema della produttività la disoccupazione del cuneo fiscale che sono tutte indicatori molto importanti ma porta a parlare del tema della sostenibilità che è la parola moderna della produttività non è solo una logica economica
Un'impresa deve essere sostenibile perché
Riconosce il profitto ma riconosce buoni salari come diceva il Presidente attraverso la dignità del lavoro libertà dal bisogno dice al Presidente
Della persona acché che lavora un imprese sostenibile essa rispetta l'ambiente l'impresa sostenibile
Se radicata nel territorio se crea valore se condivide il il valore e quindi Marco Biagi diceva una logica bilaterale il famoso bilateralismo
Di cui ormai si parla poco quindi con orgoglio rivendichiamo il nostro essere associazione l'associazione chi vive al di là
Delle mutevoli stagioni della politica della progettazione politica anche se con orgoglio abbiamo presentato è parlamentari tra cui Maurizio Sacconi ma anche
Asserì Vignali ci hanno accompagnato sulla nostra nuova frontiera che il lavoro di ricerca nel settore privato perché lavoro del futuro è un lavoro di ricerca progettazione però al di là della progettazione legislativa tra un po'la nostra specializzazione
Il tema appunto dileggio nei cambiamenti del lavoro attraverso il diritto vivente
Il Presidente Grasso parlava della crisi del diritto del lavoro della crisi del lavoro se ne parla ormai dagli anni settanta ottanta di un diritto della crisi e della crisi del diritto al lavoro a me piace invece ricordarlo
Come un diritto di frontiera una frontiera del diritto un diritto che non vive solo di legge ma vive
Attivi inclusione dite di coesione vive di coinvolgimento delle parti sociali protagonismo chiaramente parti sociali che sono chiamate
Ha fatto loro parte qui ricordo e poi passo la parola a Presidente l'Associazione Amici Marco Biagi Maurizio Sacconi
Tale
Quello che ci disse Giorgio Usai che ho già ricordato ma proprio allora lo scorso convegno quando un po'improvvisando abbiamo chiamato al tavolo dei relatori
Disse che della nostra scuola gli piaceva moltissimo l'investimento sui giovani
Il fatto che i nostri giorni non solo non fossero solo tecnicamente preparati perché il minimo
Ma fossero persone che operavano con una visione del lavoro lavoro del futuro non è domani il futuro lavoro il futuro e già oggi e noi oggi lo costruiamo convinzione con metodo e soprattutto quello che manca moltissimo al nostro Paese
Con rispetto dei valori con un'etica
E questa è la grande eredità su cui oggi siamo chiamati a ragionare ognuno porterà dei contributi porterà il proprio punto di vista da un proprio voluto costruire
Al relazioni anche molto diverso e con anche testimonianze molto importanti come quella di Telethon proprio sul tema del lavoro di ricerca e del lavoro a progetto su cui Marco Biagi molto lavorato quindi passo la parola
All'amico Maurizio Sacconi che come al solito TAR ringrazio perché adatto un grandissimo contributo a far sì che queste idee questi libri
Questi Lissoni queste parole
Camminassero nella nostra società attraverso le leggi attraverso
Un metodo che abbia condiviso sussidiario di relazioni industriali demolizioni
Grazie Michele
Un caro saluto a tutti
Molti amici rimarco che ripeto anche in questa occasione questo quattordicesimo anniversario
Un saluto particolare voglio rivolgere a Francesca Biagi la sorella di Marco che voluto essere oggi con noi al suo figlio Marco Venturi vi ringrazio davvero della loro partecipazione
Ringrazio così sottosegretario
Nannicini
L'interlocutore anche di un importanti provvedimenti parlamentari di cui poi
Parlerò
Autore di molte delle disposizioni che sono contenute nei provvedimenti di governo
Come ringrazio
Se mi consentite in modo specifico la dottoressa Pasinelli direttori di Telethon che ci renderà testimonianza di un
Segmento
Destinato ad essere crescente nel mercato del lavoro come ricordava poco fa
Il professor Tiraboschi ringrazio TBC IATA tra per tutta intensa attività di ricerca che hanno proseguito sulla base del metodo che ha depositato Marco
Prima di alcune considerazioni sul presente vorrei anch'io ripercorro tre le ragioni di tanta attualità del suo pensiero
Quella
Quei valori quella visione quel metodo di azione che spiegano
Anche se volete la grande partecipazione odierna ma il fatto che
Egli sia immanente nelle discussioni che ancora oggi ciò che oggi sono
In corso sull'evoluzione del mercato del lavoro o addirittura sul salto che il mercato del lavoro sta compiendo insieme al salto tecnologico
I valori
Ricordiamo che era Marco marchio ma persona ancorata ai principi della tradizione cristiana questo lo portava in un tempo nel quale alcuni sostenevano la centralità della classe o la centralità del partito
A riconoscere la centralità della persona
E da cristiano lo riconosceva insetti la persona e nelle sue proiezioni relazionali il che vuol dire Montone i corpi sociali in quei corpi intermedi della rappresentanza anche della rappresentanza di interessi
Che di cui molto ci ha detto poco fa Michele
La visione
La sua visione
E quella proprio che nella quale si mescolava una predizione è un auspicio
Era quella di un
Di una persona posta della condizione di esprimere tutto il proprio potenziale anzi di ciascuna persona di tutte le persone posto nella condizione di esprimere tutto il proprio potenziale nell'attività lavorativa
Quindi di un lavoro intelligente che non vuol dire anche
Non sia manuale perché ne c'è molta intelligenza nelle mani commerciale insegnato Don Bosco
Che
Avrebbe potuto progressivamente sottrarsi anche alla etero direzione al potere di razionale del datore di lavoro
Per essere sempre di più un lavoro dotato di autonomia e di responsabilità in relazione agli obiettivi assegnati
In relazione ai risultati da raggiungere
E
Il metodo di azione
Che
è sempre stato quello viti immaginare
Soft Lorusso leggi leggete
Usava molto questa definizione che mutua va peraltro anche dalla sua esperienza comparatista che
Leggi cioè non invasive
Non costruttivista dette cioè volevano avevano dovevano avere la pretesa di costruire una società ideale ad immagine dei legislatori
Ma piuttosto leggi e di capacità attive se posso usare questa espressione leggi orientati a votare capacità ai corpi sociali alla società alle persone
E
Quindi leggi fortemente quindi un principio un metodo di azione fortemente improntato alla sussidiarietà
Tutto questo comportava questa
Visione dinamica del lavoro questa centralità della persona
Lo portava a riconoscere già allora nell'apprendimento nell'apprendimento continuo nel diritto di accedere alle conoscenze le competenze il postmoderno articolo diciotto
A me capitò
Di essere interrogato durante il processo da un magistrato che sembrava più interessato a un dibattito politico che alla ricostruzione dei fatti
Perché mi chiese
Cosa pensasse Marco dell'articolo diciotto io allora fui reticente perché
Mi sembrava
Giusto esserlo in quel momento ma a distanza di tempo posso dire di avere cancellato dal Libro Bianco almeno venti riferimenti alla necessità di cancellare l'articolo diciotto
Ditelo fatto dicendo Marco mediamo con la realtà cioè non
Evitiamo un impatto duro che invece ci fu nonostante quelle cautele
Così alcuni sono testimoni di quei passaggi che vedo presente nella presenti nella sala
Ma non perché e ieri volesse ridurre le tutele del lavoro ma perché individuata nel vecchio articolo diciotto una tutela passiva
Incappato del non utile a rendere occupati nel lavorare cantine occupabilità lavoratore
In un mondo di cui lui intuiva il dinamismo
E
In relazione al quale riconosceva quindi nelle competenze negli abilitante le conoscenze degli abilitati utilizzarle il modo di essere
Tutelati
Cioè
Occupabili
Queste
Premesse già dicono dell'attualità del pensiero di Marco che può essere confrontate con
La sfida che oggi abbiamo di fronte in un tempo che qualcuno definisce
Della stagnazione secolare
E Dio non voglia che questo qualcuno possa avere ragione perché noi al contrario dobbiamo
Riuscire
A produrre crescita con
Occupazione
Crescita con occupazione nonostante
Le nuove tecnologie digitali vengano spesso identificate
Quanto meno nel breve periodo World Economic Forum ci ha detto addirittura nei prossimi cinque anni
Destina in ci ha detto essere destinate ha un saldo negativo dell'occupazione
Io non credo che questo destino si è inesorabile
Nella misura in e non lo è nella misura in cui secondo la lezione di Marco
Noi
Governiamo questo cambiamento ci mettiamo nella condizione non di rincorrere ciò che le tecnologie inducono nell'organizzazione della produzione di beni o di servizi
Ma merci attrezziamo con una idonea strumentazione ho già detto cosa per Marco era idonea una idonea strumentazione che consenta continuamente di accompagnare
L'innovazione di accompagnare
Anche quella rivoluzione autentica che le tecnologie digitali la robotizzato si ove possono produrre nella al mondo nel mondo della dell'economia reale e conseguentemente del lavoro anzi
Politiche del lavoro che Marco ci ha insegnato essere non solo politiche distributive di ricchezza altrimenti prodotta ma esse stesse politiche della crescita dello sviluppo
Politiche del lavoro idonee politiche del lavoro sussidiarie
Possono consentirci di incoraggiare i nuovi moduli organizzativi di incoraggiare gli investimenti nelle nuove tecnologie di
Fare in modo che questi investimenti poiché a loro volta secondo un circolo virtuoso si traducono in posti di lavoro di sempre maggiore qualità tendenzialmente
Noi vediamo
D'
Un nuovi modelli organizzativi fondati su piccole unità di produzione
Pensate fino a ieri ci veniva detto dai liberal dei novanta ditte dovevamo crescere nella dimensione nella bottega di impresa nella bottega manifatturiera
A mentre invece piccole unità di produzione in Rete caratterizzate da prossimità con il mercato sembrano essere ciò che le nuove tecnologie ragion non possono consigliare
Ricerca diffusa
Assetti produttivi orizzontali non più verticali dove il lavoro è mera esecuzione di ordini gerarchicamente impartiti ma
Ove il lavoro è per risultati e non per orario
Ove la retribuzione non può che essere corrispondente a questo modo di lavorare quindi sempre più anche saper
Risultati e non l'orario non per risultati in aggiunta alla retribuzione per orario ma sempre di più per risultati sostituzione della retribuzione per orario
Beh ove
Le compete ove gli inquadramenti e le mansioni non hanno più senso perché un lavoratore dinamico
A
Vuole crescere continuamente ed essere periodicamente verificato certificato della sua abilità nelle sue conoscenze
Perché non ciò che ieri poteva essere strumento di tutela del lavoratore come l'inquadramento la mansione invece oggi rischia di essere una gabbia
Che irrigidisce la possibilità del lavoratore
Di e volgare nella nella nelle sue campione volte nelle sue capacità
Tra
Quindi
Una salute e sicurezza che nella che si adatta al fatto che la postazione fissa attendersi materializzarsi il lavoro non è più soltanto intramoenia ma può essere
Per larga parte al di fuori dei di quelle mura aziendali che può comunque avere caratteristiche molto bene non torna più variegate di quelle tipizzate nella rigida costruzione del testo unico più perché oggi a regola
La tutela la salute donna e la tutela e la sicurezza nel lavoro
Che non può non essere messo in discussione d'Aula
Dai nuovi assetti produttivi quali si vanno definendo e ancora una volta potrebbe soccorrere quelli dia di sussidiarietà in questo caso in favore delle professioni esperte che potrebbero
A indicare al datore di lavoro l'applicazione delle migliori pratiche è delle migliori tecniche certificando che quell'applicazioni in effetti
Si realizzi si realizza in quel luogo di lavoro quindi un modo duttile flessibile sostanzialista non più fondato cioè invece sul merita pentimenti formali che non fanno cultura della sicurezza a mio avviso
Ma tendono a fare soltanto cultura di autotutela di colui che a quegli adempimenti è tenuto
In questo contesto pensiamo penso molto coerente con quell'idea di Marco un piano nazionale un piano nazionale di alfabetizzazione digitale
Cioè questo diritto all'apprendimento il postmoderno articolo diciotto dicevamo
Aula bisogno di un anche di una di un attimo di un progetto di base perché noi siamo il Paese con la maggiore quantità nel mercato del lavoro di addetti alle cosiddette competenze intermedie quelle che venivano chiamate così
Cioè quelle routinarie quelle legate alle manifatture tradizionali e quelle più destinate ad essere superate dalla dalle nuove tecnologie
E
Infine un welfare per su quanto più personalizzato solo pochi anni fa ho avuto modo con altri di redigere un libro bianco sul futuro del modello sociale
Ma lo vedo già in qualche modo datato abbiamo bisogno di un modello di protezione di sicurezza sociale articolato su due pilastri
Dei quali il primo pubblico il secondo contrattuale collettivo in modo tale
Che Piero le funzioni all'interno di questi di questi di questi due pilastri
Possono essere modulato bili adattabile a singola persona i due pilastri possano dialogare tra di loro
I due pilastri davano comprendere innanzitutto previdenza sanità e assistenza il long term che avrà sempre più richiesto dalla dall'allungamento della della vita e con essa della non autosufficienza
In modo tale che ci sia un continuo empowerment della persona prevenendo innanzitutto il formarsi di uno stato di bisogno ma corrispondendo poi
Allo stato di bisogno specifico di ciascuna persona di ciascuna persona
Di tutte le persone
E così mi piace concludere ripartendo da dove ho cominciato perché proprio
Qui l'insistenza che era di Marco e che
Non può che essere oggi nostra ciascuna persona tutte le persone
E se seguiamo questo elementare paradigma consegnatoci da una millenaria cultura che nessun nichilismo modernista potrà mai cancellare
Se
Partiamo da quel paradigma riusciamo ad affrontare ogni sfida e non ci perdiamo mai lungo la strada
Perché anche nella notte scura che fa paura basta alzare la testa vedere quella stella polare cioè che uomo se partiamo da lì come Marco ci ha insegnato arriveremo sempre a soddisfare
I bisogni più profondi dell'uomo grazie
Sì grazie Maurizio
Sottolineo particolare passaggio su ciascuna persona tutte le persone lo faccio perché adesso cedo la parola hanno dei massacri giovane Presidente di adatta
Che citava chiaramente il suo punto di vista rispetto
Alla giornata di oggi
Però vorrei fare due piccoli di passaggi di ribadire di riflessione del del ragionamento perché attratta che è un'associazione che ha un insieme
Di entità che ci sostengono in questa progettualità è fatta di persone tantissimi molti persone qui presenti ne volevo richiamare due ma non è mia abitudine ma lo faccio perché lo sento
Innanzitutto Gianni Letta che in sala perché questa scuola e anche le altre scuole che esistono se sono qui e grazie
Anche soprattutto lui che è stato la persona molto vicina sul piano personale in in quella fase non era tanto questione di risorse udite udite oggetti ma dalla voglia di rimettersi in gioco ostili a bere un orizzonte di di fronte a noi un atto di fiducia e Gianni Letta gelato
Tantissima fiducia quindi lo ringrazio per essere qui con noi e per tutto cosa accadrà
Non vuole essere un
Discutere tutti perché siete tutti da parte di
Diate aperta Pepe faccio un'altra persona che voglio salutare c'è Maurizio Del Conte
Ieri avevamo assieme l'audizione qui in Senato abbiamo fatto l'università si Emilia che sembrava di essere università sui banchi ci interrogavano
Io sono veramente contento che la tecnica la progettualità legislativa oltre che essere nelle mani
Sottoscacco vicini esse nelle mani di una persona di grandissimo valore come a Marco Biagi
Ciononostante poi su alcune cose tecnicamente ci dividiamo
Ha detto questo apparso a come è andata in barca a vela insieme ma ieri abbiamo tutti pensato che non era il caso di salire comunque ma preferito commessa ecco in
L'amicizia va oltre
L'amicizia va oltre quello che viene dalla ci tenevo a fare un altro passaggio prima di passare ma va bene perché il Presidente Associazione Amici Marco Biagi il Presidente di attaccata
Nel noi abbiamo
Chi siamo per la rappresentanza questo quello che ci distanzia dall'attuale
Progettazione legislativa dei temi del lavoro perché ha un valore abbiam detto ma non è solo quello
Ci ha molto colpito perché il nostro slogan né costruire assieme il futuro del lavoro
Abbiamo lo so a fare università in maniera diversa ma anche costruire
Assieme assieme il futuro del lavoro ci ha molto colpito che
Poche pochi giorni fa
Papa Francesco né incontrato gli uomini e donne di Confindustria
Proprio ricordando questo fare assieme fare assieme era lo slogan di di di Confindustria
Segnalo che anche
Incontrato un altro nostro socio storico recentemente movimento che siamo i lavoratori ricordandogli la testimonianza e il valore dell'essere associazione quindi noi stiamo cercando
Di portare avanti un'associazione
Perché in relazione quindi per la dimensione relazionale proprie delle
Delle nostre tematiche del lavoro
Da Francesco ha detto come sarebbe
Diversa la nostra vita s'impara stimo lavorare assieme
A pensare assieme e a costruire assieme questi sotto le cose che ho imparato nella bottega artigiana
Di Marco Marco Biagi
Basti pensare senza lavorare senza costruire non serve a molto come pure il costruire senza avere
Mi dia un Progetto senza avere la giusta tecnica nel lavoro quindi Emanuele chiaramente
Dirà quello che si sente di dire
Pronti
Anch'io ringrazio
Ma non vede perché proprio anche lui rappresenta sempre Paolo Tommasetti che qui
Due dei tantissimi ai ragazzi che hanno acquisito il metodo la visione
E che soprattutto sono guidati da fortissimi valori potrebbero fare mille altre cose nella vita con maggiore soddisfazione anche economica invece sono qui qui con noi a portare avanti questa questa visione questa progettualità nata Emanuele
Grazie
Io
Mi scuso se l'intervento sarà magari un po'
Un po'disordinato ma non l'ho voluto
Impostare su qualche tema specifico di diritto del lavoro di mercato del lavoro ma
L'ho avuto in questa impostare parlando
Parlando di inviata a tutti io sono qua in veste di presidente viadotto che l'associazione che Marco Biagi ha fondato nel due mila
In quest'occasione io ho sempre un qualche una qualche vergogne un con qualche imbarazzo in queste occasioni in ricordo del professor Biagi a parlare di di questo argomento perché perché io Marco Biagi non l'ho mai conosciuto di persona
Che quando capita di andare a dei convegni o comunque dove dove viene presentata ad altri stupefacente ma anche molto gratificante non in termini personali ma di gruppo che
Insomma sul mondo
Ovunque si vada nei convegni che parlano di lavoro e uno dice ad alta solitamente conosciuto per cui
Anche motivo di orgoglio la prima domanda che ti fanno sempre ma com'era
Biagi come l'ha fondata io però Marco Biagi non ho mai conosciuto personalmente
Però l'ho incontrato
Quando lo hanno assassinato io ero in quinta liceo per cui
Non ero molto lontano da quel mondo non sapevo nulla di progettazione disattiva non sapevo neanche nulla di diritto del lavoro per cui
Non non non conoscevo niente di di tutto questo mi ricordo benissimo il fatto perché curavo insieme a degli amici
Una rassegna stampa nel mio istituto e e ovviamente i curricula quel giorno dopo facemmo ritagli della notizia o ancora le per le prime pagine di quel giorno ma non sapevo nulla
Del mondo che c'era dietro di
Quindi non l'ho incontrato persone non l'ho conosciuto personalmente però l'ho incontrato l'ho incontrato per le due parole che ci sono nel titolo per la visione
Che per il metodo
Mi soffermo più sulla seconda perché dico questo perché
In realtà molto spesso anche
Nei nei periodi più più più recenti
Si parla della visione di Marco Biagi non tanto del metodo a voi nel titolo abbia messo di una visione e di un metodo perché ci tenevamo sottolineare entrambe le cose che non coincidono
Si parla tanto della visione perché essi ripercorre
Quanto i contenuti degli studi del professor Biagi e poi non solo degli studi ma anche della progettazione legislativa che lui di cui lui fu fu il padre
Sono ancora attuali moderne
E quindi si fa notare quanto quella visione
La visione richiama sempre
A un disegno sul futuro no quanto quella visione si sia effettivamente realizzata
Quanto quindi sia stato capace di lungo termine e non solo del breve termine spesso no magari
Il legislatore il tecnico si accontenta ogni viene richiesto magari mettere a posto il problema specifico no
E ed è tutto un altro sarà un altro livello quando invece dietro i tanti puntini di progettazione c'è
Un disegno che va componendo sino dietro i tanti tasselli c'è un mosaico che si
Che si costruisce e secondo me
è proprio questo quello che emerge
Da quella stagione legislativa e dalla legge Biagi cioè tante misure criticabili tutte nella loro individualità ma che vivevano dietro un disegno unitario questa è la visione
E adesso e anche ora spesso si sottolinea l'attualità di quella visione e quindi per esempio faccio solo degli esempi
Si scopre
Che in realtà il contratto a progetto non era un'idea così malsana anzi
E probabilmente la modalità di lavoro del futuro poi tecnicamente la si regolerà in modo diverso però è un lavoro a progetto non lavora risultato lavora fasi lavora cicli quanto fumo e a moderna quell'intuizione
Poi va banalizzata no nella retorica la precarietà però quanta moderna l'intuizione dietro
O se no l'idea dello Statuto dei lavori e quindi il superamento dell'eterna dell'eterno contrasto lo tra quando uno è dipendente e quando uno è autonomo
Che era uno dei uno dei temi principali del perché che ancora con con i nostri ragazzi studiano sui testi e sulle per sulle proposte del professor Biagi
Il diritto alla formazione continua come diritto come articolo diciotto postmoderno lo ha citato prima il senatore Sacconi
L'idea che in realtà quella coltivata in ha in Italia perché all'estero e da era già affermata in parallelo anche da altri centri di ricerche in ambito statistico
Professor Martini e in altri ambiti l'idea del mercato del lavoro non più costruito su posti di lavoro ma su percorsi lavorativi
L'idea dell'importanza dell'apprendistato e dell'alternanza scuola lavoro perché nel mercato del lavoro del futuro serve più lavoro durante la formazione più formazione durante il lavoro
L'idea del superamento dell'inquadramento delle mansioni immaginate nella stagione industriale
Pur gloriosi stima dalla Costituzione nelle fabbriche ma poi effettivamente nelle soluzioni tecniche magari inadeguata a leggere un mondo moderno queste son tutte cose che io non sapevo ovviamente in quinta liceo
E che ho incontrato scoperto studiando soprattutto sui testi
Di di del professor Biagi me nel mio caso dell'allievo del professor Biagi per cui del del professor Tiraboschi
E questo questa è la visione
Però
Mi vien da chiedere non provocatoriamente sì però qual è in in effetti ha
Abbiamo riscontrato che la visione e era era era fondata e queste cose alcune di queste cose si stanno realizzando
Beh ma quando saranno tutte realizzate
Che senso avrà allora ricordare e professore Biagio che senza vada fatta avrà finito la sua funzione se si tratta solo no di una grande operazione di realizzazione di quelle intuizioni
Allora quando si realizzeranno quando si dimostreranno essere infondate finisce lo scopo sociale
Quindi sicuramente quello che permane l'attualità del titolo non è nella tecnica legislativa
Sicuro secondo me a dire il vero non è neanche e non solo nella visione
Mentre rimane attualissimo il metodo
E il metodo non è
La
Un'idea su quello che
Che che sarà o cosa succederà mai come si vivono le cose come si fanno
E questo rimane attuale sempre indipendentemente dal cambiamento delle circostanze provo provo a a spiegarmi
Quarta quale metodo in particolare qual è il metodo
Che col quale io ho incontrato
Biagi pur non avendo mai conosciuto
In parte si potrebbe dire uno dopo tre modi Rono qualche volta anche diciamo sempre il metodo è la scommessa sui giovani che ha da parte è certa e quella scuole dottorato adatto organizza ASCO dottorato più grande d'Italia per cui
Ed è una cosa abbastanza miracolosa non nel nostro Paese come numeri no ed è anche abbastanza miracoloso riuscirà a trovarle le imprese che finanziano la borsa superare logiche di spartizione economica magari un po'tipiche l'Accademia i vincoli dei bandi somma
Non è facile
A loro potrebbe dire l'attualità del metodo e che scommette sui giovani però
è una risposta che mi ha sempre lasciato un po'l'amaro in bocca perché poi realtà di sconto di realtà che scommettono sui giovani ce ne sono per fortuna
Molto sottovalutate però ce ne sono tante
Per cui non è solo e anche molti professori universitari
Vengono spesso criticati io non faccio parte della
Per la categoria più possa posso anche adesso abbastanza librone criticarli ma in realtà no io ho sempre avuto la fortuna di incontrare
In primis e in ultimo come come storicamente però in primis come importanza ti Michele Tiraboschi però o se brutta frutto anche di vedere altri professori che scommettono sui giovani università
Per cui Lippi l'originalità del metodo non è tanto la scommessa sui giovani quello che mi viene a dire e che la modernità
Non ha l'originalità all'il metodo particolare affascinante che io ho incontrato i inadatte e quindi
Ho incontrato in viaggi
è che la modernità del del mercato del lavoro in questo caso la modernità del lavoro
Non è
Un articolo scientifico
Cioè
Un articolo scientifico anche del migliore professore del mondo non cambia il mondo
Non non è modernità se in un diventa pratica
No non porta novità se non diventa pratica anche fosse la cosa più giusta no
E la invece la
La modernità del lavoro la Luigi attacco incontrato e che la modalità del lavoro si costruisce insieme
Tutte le idee geniali sono molto semplice queste molto semplice da spiegare secondo me però è
E assolutamente geniale cioè che per cambiare il mercato del lavoro non devi scrivere tanti pezzi scientifici originali anche
Ma soprattutto devi cambiare le persone che vivono il mercato del lavoro
Cioè per cambiare relazioni industriali non devi da fuori guardare e dire cosa non va
Ma lavorare con i ragazzi che faranno le relazioni industriali
La scuola di adatte a una scuola di oltre trecento persone tra master dottorati eccetera che hanno
Hanno sicuramente una visione diversa in termini politici del mercato del lavoro ma non dizionario comune
No che dizionario DB del metodo che l'itinerario di del PD di Biagi poi per per noi del del professor Tiraboschi cioè
E
Che ca a cambiare un progetto politico non è particolarmente
Difficile o meglio forse lo è anche però non è particolarmente e determinante mentre cambia una persona rivoluzionario
Assolutamente rivoluzionario e lì e il cambiamento nasce da tante persone
La spesa adatto potrebbe preoccuparsi solo di fare il team intente all'inglese cioè di fare qualche
Position paper provocatorio andare sui giornali andare qualche volta al TG
E così dire che sta cambiando il mercato del lavoro in realtà ad Accame secondo me
Se sono socio è un po'di cioè un po'di vanità in questo però ad Alcamo il mercato del lavoro perché
è forma così tanti giovani tutti gli anni
Tanti giovani che poi vanno a lavorare in una miriade di posti diversi a fare di sorso Marrazzo industriali ma lo fanno partendo
Da una
Da da da un dizionario comune da dei valori comuni e questo è molto più incidente di qualsiasi articolo che vada su qualsiasi rivista scientifica
Che è comunque importante perché che permetta progettualità ma il cambiamento c'è
Se ci sono delle persone
E per questo ne titolo abbia voluto dire costruire insieme il futuro del lavoro
Non discutere del costo del futuro del lavoro ma costruire insieme il futuro del lavoro e per costruire davvero servono persone
E cambiare persone e molto più difficile che cambiare una legge che cambiare un progetto di legge che cambiare un progetto legislativo e la sfida di alta e il metodo geniale
Nella sua semplicità di Biagi è stato quello di mettere assieme i suoi allievi e dire formiamo persone
Che la pensano in modo di in modo diverso in modo nuovo in modo attuale
Questo il modo con cui l'ho incontrato io e che spero invecchiando inadatta intanto sono invecchiato non sono più giovane però di riuscire a a trasmettere anche
Alle altre alle altre persone che
Che che incontrerò perché anche loro possano
Pur senza averlo mai conosciuto incontrare il professor Biagi
Grazie Manuele che così bene rappresentato
Il tema del metodo esso parliamo anche un attimo della visione
E qui abbiamo con noi il il da direttore generale dell'Aler nati Telethon ma che
Porta un modo di di lavorare di stare sul mercato che non è quello industrialista e quindi delle logiche delle esigenze diverse
è una testimonianza forse un po'sui generis credo molto importante perché sono conosciuti magari per loro ma lo pone ma non per quello che sono colo che fanno le difficoltà che incontro proprio in termini di gestito delle persone
Però per me è anche importante per provare a fare un passo in avanti finalmente
Rispetto ricordi che facciamo di Marco Biagi perché
Per
Per tanti anni la la cifra del del del del del dell'incontro dello scontro sul marco è stato il terreno dell'ideologia
E se non ci fosse stata l'ideologia avremmo recuperato dieci quindici anni non avremmo perso tempo nel conflitto nella lotta a parte che non è proprio così oggi sono usciti i dati
Sul mercato il lavoro non so quanto favorevoli però tutte discutere e a favore contro ma era molto partigiana non è cosa che ci interessa
Però l'ideologia secondo me a ha un po'oscurato invece la visione di Marco perché tolta l'ideologia date la spallata finale l'articolo diciotto altrove
Beh
è venuta fuori invece la capacità tecnica di affrontare i problemi e di guardarli con Jim Granze con Francesca abbiamo
Trovato passaggio nelle degli scritti di Marco Biagi che va un po'in controtendenza rispetto al giorno sette anche per il parco rappresenta la la grandezza di questa di questa visione
Che era dovuta all'altra pezzo del suo metodo la comparazione quindi guardare non in casa nostra ma guardare
Quello che avveniva quindi il tema che
Diceva prima Emanuele non il posto ma i percorsi che non necessariamente sono lavorativi ma sono anche d'apprendimento di progettazione di ricerca di formazione di passaggio da un posto all'altro sono i ricchissimi temi
Chieda ho portato in Europa poi in Italia il professor su più quindi il tema dei mercati tradizionali il tema non è il contratto il posto ma il tema delle transizioni occupazionali
Quindi ecco quello che chiedo a Francesca
è una testimonianza di chi lavora sta su un terreno diverso che erano ristruttura ok
è la grande sfida che ne stiamo
Affrontando come le tecnologie sostituiscono il lavoro esecutivo che lavoro subordinato subordinato chi esegue
Mentre esaltano la dimensione partecipativa collaborativa a creativa intellettuale al tempo stesso manuale
Quindi a Francesca chiedo la testimonianza da suo preziosissimo punto di vista
E la ringrazio per averci sostenuto e per essere a fianco a voi nella progettazione legislativa sul tema del lavoro di ricerca nel settore privato grazie
Molte grazie realtà sono io che devo ringraziare il professor Tiraboschi e il senatore Sacconi per avermi dato l'opportunità
Di parlare di Telethon in una sede così inusuale per noi perché come
Il professor Tiraboschi ha detto nell'introduzione noi siamo una realtà molto nota
Ma è poi in effetti siamo una realtà per nulla conosciuta vedi per esempio non siamo conosciuti per il fatto che i fondi che noi raccogliamo attraverso una kermesse televisiva che forse la ragione per cui siamo noti
Sono fondi che vengono distribuiti a ricercatori in Italia
I quali i ricercatori nella maggioranza dei casi vengono direttamente pagati da nomi attraverso dei contratti di lavoro che non è accendiamo
E vi posso dire che mensilmente dai nostri uffici vengono erogati circa cinquecentocinquanta seicento stipendi a ricercatori attivi in tutt'Italia
Allora Fondazione Benetton come forse qualcuno di voi sapranno è nata per volontà di un'associazione di pazienti affetti da malattie rare che hanno deciso per le loro malattie nonostante la rarità dovessero diventare prioritarie
Per un ente di ricerca che decidesse di investire in ricerca per finanziare programmi che arrivassero a comprendere le basi di queste malattie auspicabilmente a curarle
E lo strumento di cui ci siamo dotati sin dall'inizio è la ricerca scientifica
Che abbiamo deciso di maneggiare come strumento secondo le migliori prassi internazionali
Quindi siamo partiti dal presupposto che la ricerca o a
Internazionalmente competitiva o non è affatto e quindi diventa denaro sprecato
E perché sia internazionalmente competitiva così come in tutte le competizioni internazionali credo che
Si allo sport quello che conosciamo meglio
Bisogna usare gli stessi strumenti allora io faccio un esempio che è un po'sciocco forse ma credo che renda bene l'idea non ci sogneremmo mai demandare alle Olimpiadi uno sportivo che si sia allenato in una piscina di venti metri perché non sarebbe competitivo se si fosse allenato con degli strumenti inadeguati
Analogamente non possiamo far lavorare di ricercatori se non usammo degli strumenti che sono contemporanei e che permettano ai ricercatori e di essere figura professionale globale
In grado quindi di competere nel tessuto globale e proprio per questo la frase
In particolare che mi ha colpito nel iscritti che ho letto anch'io devo ammettere per la prima volta di Marco Biagi in questa occasione è una frase che dice
La stessa terminologia adottata nella legislazione lavoristica per esempio posto di lavoro appare del tutto obsoleta
Assai più semplice assai più che semplice titolare un rapporto di lavoro il prestatore di oggi e soprattutto di domani diventa un collaboratore che opera all'interno di un ciclo
Ecco dal punto di vista della visione credo che questa frase se astratta estremamente visionaria non credo che pensasse lo scienziato
Pensasse ricercatore ma certamente s'adatta perfettamente a quello che intendiamo noi parlando di ricercatore
Ora noi siamo un ente privato che finanzia ricerca e quindi accende contratti di lavoro di ricerca
Non con una natura industriale ma con una limatura che oserei dire più accademica nel senso che andiamo a finanziare scienziati i quali devono scoprire qualche cosa
E Innocenzi atto chiudi fogna altro probabilmente lavoratore non può essere assimilato ad un impiegato a qualcuno che operi se bene l'utilizzo di strutture
Come dire denaro che viene da altri non può essere assimilato ad un impiegato eterodiretto lo scienziato trova molte più somiglianza nell'artista e ancora oggi no trovato una
Bellissima similarità nel concetto di bottega io credo che lo scienziato per come lavora oggi utilizzando fondi per i propri progetti che sono fondi che vengono o da grandi filantropi pensiamo I finanziamenti che vengano da charities come nostre
Che raccolgono denaro da filantropi ancorché appunto diffusi in tutta la popolazione oppure da enti di finanziamento di ricerca come per esempio l'Unione europea
Ebbene possono veramente essere assimilati all'artista di bottega nelle nostre attese Bettega medievali il quale artista di bottega certamente aveva un datore di lavoro se si intende per datore di lavoro colui che gli davano spazio ad operare
Un'infrastruttura dove operare il denaro per operare
Ma niente di più autonomo creativo ed indipendente poteva stare se no non
Nell'artista appunto di Botteghe perché tra l'altro iniziava il suo lavoro di bottega esattamente come lavoro uno scienziato no
Essendo artista formato
Ma essendo artista informazione in fondo anche quando avesse finito una scuola di formazione quindi qui vorrei ritornare né i nostri problemi quindi nella nostra esperienza allora
Uno scienziato che si occupi
Come quelli di cui ci occupiamo noi di ricerca biomedica
è uno scienziato che ha una laurea
Dopo una
Laurea fatto per lo più un dottorato e fin qui ci siamo perché un corso di laurea in un dottorato all'interno dei ali lo scienziato opera lavora in un laboratorio rendono il nostro Paese è molto simile al resto del mondo
Ma nel resto del mondo quando uno scienziato conseguito il dottorato non è
E non può essere considerato un ricercatore ancora del tutto autonomo
Sebbene non sia sul piano della sua creatività personale cioè esiste un periodo di
Progressiva assunzione di autonomia che quel periodo anche molto lungo che è chiamato il treno imposto dottorale per cui queste figure professionali sono chiamate posto Scientist nel mondo
E queste sono figure che partono nei primi anni del treno imposto dottorale ad essere un po'meno autonomi e finiscono i treni imposta dottorale dopo il quale vengono definitivamente strutturati in una struttura di ricerca
Con un titolo di professore o di ricercatore affermato se lavora in un'azienda
Ma anni in cui acquisiscono la stessa identica autonomia il danno spazio alla stessa creatività
Dell'artista di bottega quindi credo che il paragone con la bottega sia quanto di più calzante ci sia ebbene Cuesta fattispecie però non è ancora contemplata
Nel diritto del lavoro italiano mentre invece venne chiamato con i nomi più bizzarri di assegnista borsinista che sono anche un pochino squalificati
E che non rendono rappresentato nell'al suo mondo di riferimento e quindi internazionalmente
E soprattutto impediscono anche l'accesso a quei fondi pubblici penso ai fondi europei che sono i veri fondi
E fanno finanche che permettono il finanziamento di un ricercatore per questo che noi abbiamo visto con molto favore e stiamo lavorando
Insieme ha data al progetto di legge che arrivi a riconoscere a valorizzare il lavoro dello scienziato nel nel settore privato che non è solo quello industriale ma in una logica di sussidiarietà
Che deve diventare crescente e anche il mondo del privato non profit che è diventato nel mondo attualmente un attore di ricerca fondamentale le ultime cose che vorrei dire al sito ha consentito
Appunto dire Marco Biagi lavorava sul lavoro flessibile il tutela allora provo a immaginare dove sta la tutela per uno scienziato la tutela per uno scienziato sta intanto nell'avere un nome
Avere un nome per tutti noi significa avere un'identità molto precisa e quindi poter avere un'identità è già una forma di tutela
Poi godere di un'infrastruttura invece che pensare a dei contratti che rigidi per gli scienziati che non sono quelli che vogliono gli scienziati bisogna investire in strutture abilitanti il loro lavoro
Poi certamente un salario che sia un salario di mercato e poi un mercato di ricerca il mercato di ricerca si attiva nel momento in cui si avvilita lo scienziato
Ad accedere a fondi di ricerca venti rifinanziamento della ricerca internazionali
E così com'è attualmente per esempio il giorno sette certamente non va nella direzione di abilitare un ricercatore alla competizione ma va
In una forma di irrigidimento che diciamo
Rende
Straniero il ricercatore rispetto alla sua comunità di riferimento che è quella degli scienziati nel mondo
E poi alla fine la valutazione perché la valutazione e intrinseche necessaria in ciascun progetto di ricerca ed è una valutazione che viene fatta
Dal mercato spesso ci viene fatta da terzi la capacità di pubblicare su riviste internazionali la capacità
Di attrarre fondi com'TTP per lo più dall'estero questi bei già in essere spesso motivo di valutazione quindi è imprescindibile che è uno scienziato lavori
Rispetto a dei progetti per i quali acquisisce fondi almeno in quella fase della vita che può arrivare anche ben oltre i quarant'anni tra l'altro perché
Il il treno imposto attorale può tirare curare non solo in Italia
Ma veramente nel mondo molto molto a lungo quindi credo che questa sia un'occasione straordinaria per riportare il nostro Paese sullo scenario internazionale come auspicava Marco Biagi ad adottare una terminologia che sia contemporanea
Grazie
Grazie io penso che
Molti nostri ricercatori si sono nominati ascoltarti
Perché non è tanto un tema di nuove leggi nuove regole il ricercatore vuole tredici un nome volevano status oggi i nostri ricercatori sono inquadrati come impiegati o nei casi migliori come quadri
Peraltro il quadro direttivo ha una logica verticistica comando e controllo da ordini direttive
Presidiamo un processo esecutivo non hanno a che fare col creativo con l'artista quindi questo per me molto importante secondo perché ricercatori decisi in una struttura
Per non ha bisogno di un sistema i ricercatori vive cresce
Se e mobili si sposta fa esperienze in Italia all'estero in diversi contesti produttivi la ricerca si chiude
Lavoro per progetti per fasi per cicli terminato di cambiare aria se non il fatto che l'attività muore concordo volendo la cattività muore in queste ore
Ricercatore
Il terzo perché ha richiamato la dimensione della bottega artigiana che negli anni passati e con più volte ha fatto presente e questo mi dà l'assista terra introdurre il prossimo relatore che è un nostro ricercatore Paolo Tommasetti
Ne facciamo quasi tutto open access tutte le pubblicazioni sono gratuite sono offerte
Abbiamo imparato che
In una stagione di forte conflitto all'importante dare la giusta documentazione informazione ognuno con la sua testa prende posizione dici che cosa è giusto così sbagliato cosa opportuna inopportuno
L'unico documento che lo facciamo per assenza o quasi e rapporto sulla contrattazione perché un piccolo dono un piccolo riconoscimento che facciamo i nostri socio una banca dati ripeto di mille duecento contratti
E il gruppo che Paolo coordina ogni anno ne recupera trecento quattrocento vorrei ringraziare tutti i dottorandi
Uno per uno che ci aiutano in questo preziosissimo tra lavoro ragazzi che sta nell'azienda che hanno comunque il tempo di fare ricerca per i settori produttivi in cui operano per le tipologie di aziende quindi molti contratti aziendali
A territoriali
Dicevo la bottega artigiana perché Paolo Russo più delle definirlo sia un allievo ossia un maestro vita un gruppo di ragazzi è un maestro anche lui
E come ogni buon maestro a aiutando giovane crescere lui giovanissimo da Manuele si sente vecchie matto paura anche per cui
Molto più giovane
Aiutando gli altri orientando diretti forme crescita trecento i turni è un processo molto virtuoso quindi chiedo a Paolo se ci vuole spiegare
In termini sintetici quali sono i risultati tema di questo lavoro guardi ricerche analisi credo sia molto prezioso abbiamo fatto un esercizio che non tutte le parti sociali le parti sociali
Sindacali in maniera unitaria gennaio l'ho presentato un documento su come modernizzare le relazioni industriali lo abbiamo letto i quattrocento e passa articoli contratti firmati nel due mila quindici
Cercando di di collocarli nei pilastri di questo progetto diritti riforma che il sindacato propone al mondo delle imprese
Per vedere se questo progetto nazionale è un progetto all'avanguardia oppure se il territorio le aziende sono già molto più avanti molto più lontani di quello che libero nazionale propone
Grazie buonasera a tutti io colgo lo spunto della relazione
Di Francesca perché sono a un assegnista di ricerca sono un po'a stock per come mi presento all'estero però parto con uno
Svantaggio competitivo
Son contento che è arrivato anche il Ministro del lavoro così magari possiamo confrontarci
A Napoli come
Ha bene evidenziato quindi Paolo voi iniziale
Dicevo appunto dello svantaggio competitivo con cui
A un ricercatore che per fortuna o per sfortuna studia i temi della contrattazione collettiva si trova
A vivere rispetto ai profili colleghi ricercatori internazionali perché le nostre istituzioni statisti che nazionali penso penso all'Istat penso al meglio è ma anche al Ministero del lavoro la Banca d'Italia non monitorano in modo sistematico l'andamento della contrattazione collettiva nel nostro Paese e quindi quando noi
Ci prefiggiamo l'obiettivo di andare a canali aree quello che
Il diritto vivente il diritto delle relazioni industriali per come è stato definito da Marco Biagi e per come è stato evocato prima il professor Tiraboschi ci troviamo per l'appunto nella condizione prima di dover fare una raccolta monitoraggio un campionamento di quello che è l'esistente dopodiché interrogarci su quelli che sono i contenuti gli sviluppi
In chiave in chiara analitica e son contento di presentare il secondo rapporto adatto sulla contrattazione collettiva e lo faccio come è stato detto
A nome per conto e rappresentanza di tutti i collaboratori ricercatori giovani talenti di di ad arte che ogni anno
Monitorano e raccolgono i contratti collettivi che che rappresentano la base di questo rapporto sulla contrattazione collettiva di questo campione un campione di contratti collettivi che va via via
Definendo sì irrobustendo sì sia dal punto di vista
Quantitativo ma anche dal punto di vista qualitativo perché siamo sempre di più
Attendo dall'idea della bottega artigiana raffinamento la tecnica di di analisi attraverso la costruzione di un vero e proprio data set
Ormai riconosciuto anche nel nell'ambito scientifico
Con degli indicatori che consentono anche una ricerca veloce e rapida di fare delle elaborazioni statistiche su questo universo di contratti collettivi quest'anno abbiamo analizzato tredici rinnovi di contratti collettivi nazionali di lavoro che sono stati sotto Pretty nei principali settori economici dalle principali federazioni aderenti alla CGIL alla CISL e alla UIL poi sessantasette accordi territoriali sottoscritti nel settore agricolo quindi parliamo di contrattazione collettiva di rilevanza territoriale impicci palmo modo di rilevanza provinciale
E poi questo campione abbastanza consistente di contratti collettivi aziendali quest'anno sono trecentoquindici e quindi i numeri all'interno dei riquadri in look sono quelli del nuovo rapporto sulla contrattazione collettiva mente in piccolo nei riquadri posso vedete quelli del primo rapporto sulla contrattazione collettiva realtà il campione non è
Dimezzato come
Può sembrare apparentemente perché il primo rapporto sulla contrattazione collettiva guardava un triennio
Mila dodici del due mila quattordici mentre quest'anno guardiamo agli sviluppi di un anno di riferimento e quindi in proporzione il nostro universo di riferimento è sicuramente incrementato dal punto dal punto di vista quantitativo questo dato sulla distribuzione geografica del campione il nostro campione ovviamente confermo a quanto emerso dal primo rapporto e c'è un'Italia spaccata in due quei per quanto riguarda la contrattazione collettiva di rilevanza territoriale e aziendale noi vediamo che una praticati confronto fra le parti sociali che avviene prevalentemente nelle regioni del centro del nord Italia
Si contratta quindi molto di più nel Centro-Nord e molto meno nel nel Mezzogiorno d'Italia poi chiaramente si possono fare delle mi delle dichiarazioni su le determinanti di questo Stato o della distribuzione geografica della nostra contrattazione collettiva
Sicuramente molto dipende anche dalla dimensione
Diede dell'impresa ma anche anche dei settori di riferimento che fanno più contrattazione collettiva che ho riportato in questa successiva slide come vediamo
C'è una forte netta prevalenza per quanto riguarda la contrattazione aziendale di accordi sottoscritti in aziende del comparto dei diversi comparti del metalmeccanico
Seguito dare il settore dell'accredito delle assicurazioni poi un dieci per cento di aziende nell'industria alimentare insieme c'è anche il settore dei trasporti
Poi chimici e via via
Altri comparti importanti siccome qui del terziario turismo
Anche distribuzione il servizio
Abbiamo quest'anno per la prima volta cercato di
Fotografare anche quella che la dimensione delle aziende rappresentati all'interno del del nostro data sette quindi questa panoramica qui e sulla contrattazione collettiva aziendale
Abbiamo fatto delle stime ma
Dal prossimo anno ci siamo impegnati da un impegno molto molto oneroso di andare
A recuperare nello specifico contratto per contratto anche il dato dimensionale delle aziende ad ogni modo da questa stima emerge che
Il Sant'la per cento delle aziende rappresentate sono aziende di grande dimensione di
Chiudi duecentocinquanta
Dipendenti un trenta per cento delle aziende del campione
Sonori comprese fra cinquantuno duecentocinquanta
Lavoratori e poi un dieci per cento del campione sono aziende di minore di minore dimensione i sindacati
Dato molto importante quello che vede
A una contrattazione unitaria
Nei
Settori produttivi quindi a livello nazionale anche a livello a livello territoriale e questo non è affatto scontato perché nel decennio passato abbiamo conosciuto in questo Paese il nostro sistema di relazioni Pustella con Sciuto il fenomeno della contrattazione collettiva separata se accordi collettivi non sottoscritti da tutti quanti i sindacati rappresentativi nel settore ma anche una contrattazione separata sul versante del rappresentanza
Da datoriale e dato che invece cambia a livello aziendale ma qui ovviamente non è affatto indicativo di una divisione fra le parti perché il fatto che i contratti collettivi Zuin dannunziano sottoscritti da tutte e tre le maggiori federazioni aderenti alle maggiori confederazioni sindacali non ci dice assolutamente che gli accordi sono di natura separata ci dice soltanto che all'interno di quell'azienda
Sora presentate soltanto alcune delle federazioni sindacali e pertanto c'è questa distribuzione
Che vede a fondamentalmente a CGIL la CISL le rispettive federazioni attestarsi intorno ad un settanta per cento degli accordi sottoscritti con
A un venti per cento in meno di contratti collettivi aziendali sottoscritti alle federazioni aderenti alla UIL questo è il quadro di riferimento per quanto riguarda il nostro campione nostro universo alla nostra banca dati sulla contrattazione collettiva
Questa invece è la struttura
Del rapporto che
Sostanzialmente diviso in due parti c'è una parte generale che come ci dico dava il professor Tiraboschi è volta all'analisi sistematica dei rinnovi contrattuali nei tre i livelli di riferimento
Sulla base come chiave analitica abbiamo utilizzato l'intesa CGIL CISL e UIL del due mila sedici per un moderno sistema di relazioni industriali e quindi abbiamo costruito
L'indice del rapporto sulla base di quelli che sono gli assi tematici proposti dalle organizzazioni
Sindacali e quindi abbiamo un indice del rapporto speculare al documento di CGIL CISL mille quindi anche agile
Come documento per andare a riscontrare quello che già c'è e quello che invece c'è ancora da fare a livello di prassi della contrattazione collettiva rispetto a quelli che sono i propositi
Di intervento promossi dalle dalle parti sindacali e poi una seconda parte
Del rapporto dedicato ad approfondimenti monografici su tre temi di forte attualità
Anche al centro del dibattito politico-sindacale che sono il welfare aziendale contrattuale
Il lavoro agile Smart working nella contrattazione collettiva e poi il tema importantissimo centrale
Della relazione fra salari e professionalità come queste due dimensioni vengono agganciate all'interno della contrattazione collettiva su tutti i livelli vengo adesso alle principali evidenze del nostro rapporto sulla contrattazione collettiva e ci tenevo particolarmente a mettere come primo punto acquisto
Hai leit che ci dice che la contrattazione collettiva nel nostro Paese continua ad essere un motore di democrazia sociale che significa
Contrattazione collettiva che continua a svolgere una funzione di tutela
Miglioria miglioramento protezioni delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori con un approccio inclusivo integrativo partecipativo che in realtà hanno una nulla a che fare o comunque a poco a che fare con la rappresentazione a tinte fosche che molto spesso siamo portati a leggere su la rassegna stampa ma anche all'interno della rete Natura scientifica
Che tende a descrivere il nostro modello di decentramento contrattuale come un modello di decentramento
Disorganizzato descrivere processi di
Contrattazione concessi va forme esasperate di conflitto aziendalizzazione delle relazioni industriali che in realtà son tutte quante dimensioni negative che nel nostro studio nel nostro Rappo sotto non non emergono troviamo invece tutele partecipazione inclusione ma anche e soprattutto attenzione alla flessibilità è un anno uova proiezione della contrattazione collettiva anche come strumento di competitività e di produttività per le per le imprese quindi sicuramente
Un dato da sottolineare come pure è stato veramente interessante anche da un accontentano agli insiste su quelle che sono le parole e la contrattazione collettiva nel rapporto del due mila quindici la crisi
Economica sembra lasciare il passo ad un approccio negoziale meno emergenziale
Più orientato a soluzioni progetti programmi di lavoro condivisi di lungo periodo interventi importanti su sul mercato del lavoro e quindi se nel rapporto due mila dodici due mila quattro UDC le parole chiave della contrattazione collettiva erano incertezza difficoltà il sfide noi troviamo invece maggiormente a ricorrenti parole come recupero rilancio opportunità
E sviluppo certo
All'interno del nostro campione di riferimento ma questo è un indice di qualità del nostro data sette non ci sono i cosiddetti accordi di natura gestionale cioè gli accordi per la gestione delle crisi economiche per la riduzione degli orari cassa integrazione contratti di di solidarietà questa è una scelta metodologica
Che abbiamo fatto è evidente che ci sono state anche nell'ultimo anno di riferimento ancora accorti di quella natura lì ma non fanno parte del nostro data sette del nostro campione di riferimento
Tema di
Forte interesse che riguarda il rapporto dal punto di vista tecnico fra legge contrattazione collettiva il rapporto fra il job sette e quello che ci dicono i contratti collettivi quanto c'è di Jobs certa
Nella contrattazione collettiva e presto rispondere a questa domanda peraltro una domanda complessa che merita
Una risposta altrettanto complessa
Diciamo che in apparenza possiamo dire che per quanto riguarda la flessibilità in ingresso la contrattazione collettiva
Ha continuato magari forse perché ancora non ho avuto molto tempo per
Adeguarsi agli stimoli del legislatore
A svolge dei il tradizionale ruolo specificazioni votata attivo delle norme di legge con alcune sperimentazioni molto importanti che in alcuni contesti sono state poi sorpassati da gli interventi legislativi penso ad esempio
A delle tipologie contrattuali costruita ad hoc da parte degli degli attori della rappresentanza nel settore del terziario della distribuzione servizi penso ad esempio
Al contratto di ricollocazione di sostegno all'occupa si oppone ma penso anche ad alcuni primi interventi in alcuni specifici settori chi del sedimento di quelle che sono le deleghe legislative
Prevista dal decreto legislativo cinquantuno come ad esempio o nel settore dei call center
Delle università delle scuole
Private quindi del della ricerca privata
Oppure nel delle emittenti radiotelevisive le parti sociali stanno cominciando a fare delle degli accordi per
Escludere il lavoro e per organizzato
Da nell'area del lavoro subordinato e quindi in qualche modo Enrique riproporre ri rintrodurre ri regolare le collaborazioni coordinate tipo cuoco ordinato anche nella flessibilità in uscita
La contrattazione collettiva continua svolge il tradizionale ruolo di definizione e di quelli che sono i codici disciplinari collettivi e quindi la contratto se ne collettiva prevalentemente continua non interessarsi almeno direttamente di quelle che sono le conseguenze del licenziamento illegittimo
Sei ci sono alcuni casi veramente che sono sono sono tre neanche posso dire che si contano sulle dita di una mano di aziende che in modo forse anche
Ha un po'o per attirare l'attenzione mediatica hanno provato a reintrodurre l'articolo diciotto ma questa insomma è il dato il dato che emerge una contrattazione collettiva che continua andare
Per per la sua strada in apparenza quindi senza a compiere degli interventi di tipo ostativo rispetto
Alle misure di flessibilità promosse dalla legislazione ma la Parenza spesso inganna perché non all'interno dei contratti collettivi abbiamo riscontrato ci siamo esercitati a riscontrare
Anche realtà delle misure che in qualche modo possono essere ostative di una piena e convinta applicazione delle misure di flessibilizzazione promosse a livello legislativo e quindi in molti contratti collettivi nazionali di lavoro ma anche di rilevanza aziendale
Continuano a riscontrarsi ad esempio le causali per l'assunzione di
Forza lavoro a tempo determinato oppure per il ricorso alle clausole flessibili così come molti contratti collettivi c'è un'enfasi
Molto accentuata realtà in alcuni dei rinnovi contrattuali principi di proporzionalità inadeguatezza nelle sanzioni disciplinari
Che difficilmente almeno in alcuni contesti la magistratura potrà fare a meno di tenerne conto decentramento contrattuale un decentramento contrattuale al plurale
Qui guardiamo
A alla contrattazione collettiva aziendale c'è subito da dire il fatto che la contrattazione collettiva di rilevanza aziendale ma anche territoriale
Resta assolutamente complementare al contratto collettivo nazionale di lavoro e non alternativa
Cioè quest'anno il solo caso FIAT all'interno del nostro campione di riferimento è stato il caso FIAT ok quindi non abbiamo contratti aziendali alternativi al contratto collettivo nazionale di lavoro però abbiamo questa
Situazione abbastanza composita per quanto riguarda
A i ribelli di ulteriore articolazione della contrattazione collettiva
A livello decentrato cioè noi abbiamo delle indicazioni di tipo convenzionale
Da parte degli accordi interconfederali che ci dicono che i livelli contrattuali sono due e invece vediamo da questo grafico in modo abbastanza
Chiaro che non c'è soltanto il mero livello aziendale di confronto negoziale ma c'è un quattordici per cento di aziende che negozia a livello di gruppo nel sette per cento di accordi di stabilimento e uno e tre per cento di accordi di reparto e il problema rispetto relativo
Rispetto alle regole sull'articolazione degli assetti contrattuali e che spesso questi livelli sono fra loro complementari quindi il livello di gruppo è complementare le rispetto a quell'azienda vale di stabilimento di tipo ottico o di reparto quindi da questo punto di vista interessante anche nel documento di CGIL CISL e UIL e lo spunto o che ci dice andiamo a ripensare quella che è l'articolazione su due livelli andare a riconoscere e valorizzare anche ulteriori forme di
Articolazione della contrattazione decentrata
Best practice e continuiamo a dire lo abbiamo detto anche l'anno scorso
Rispetta l'analisi di alcuni contratti collettivi di rilevanza territoriale provinciale la contrattazione in agricoltura crocevia di politiche
Per la crescita e per le per le tutele best-practice non solo per le regole sugli assetti contrattuali qui abbiamo un sistema
Che riconosce la contrattazione collettiva territoriale anche la possibilità di prevedere degli aggiustamenti sui minimi tabellari stabiliti dal contratto collettivo nazionale di lavoro quindi una competenza
Della contrattazione decentrata anche sulla parte economica di tipo sostanziale cioè il link fra la professionalità e i trattamenti minimi retributivi che i contratti territoriali possono aggiustare in relazione all'andamento dell'inflazione
Ma abbiamo anche una competenza della contrattazione territoriale anche nel definire le figure professionali e quindi è bellissimo vedere e nei diversi territori agricoli come le diverse specificità imputazioni territoriali diversi mestieri diverse professioni in agricoltura
Sono poi fotografate all'interno degli accordi territoriali con delle figure professionali che si trovano in una provincia una nelle zone e non in un'altra perché in un'altra regione quel tipo di lavoro non esiste non c'è
Poi quindi questo dal punto di vista delle regole sugli assetti contrattuali interessante come come come pratica anche dal punto di vista dei contenuti perché e il settore un luogo geografico un livello di contrattazione che riesce benissimo a conciliare quelle che sono le esigenze di flessibilità di gestione della forza lavoro
In ragione del carattere mi tiro patito del del settore che non consente di fare investimenti di lungo termine su i lavoratori e quindi una serie di regole
Sibili anche di carattere derogatorio eccezionale rispetto al quadro legislativo regole flessibili elastiche che non sono sta colate Manzi favorite dalla contrattazione collettiva affronti però di un sistema forte una rete forte di tutela per i lavoratori nei passaggi da un contratto a termine è un altro o nei periodi di transizione da un'azienda no attività lavorativa all'altro e quindi strumenti forti di protezione inclusione
Valorizzazione del capitale umano anche nella forma di diversità c'è un'attenzione la contrattazione agricola I temi del dell'inclusione sociale ad esempio anche le idee della manodopera
E la manodopera straniera degli immigrati
Politica salariale continua ad essere un elemento a nostro avviso di criticità del
Quadro di riferimento della prassi contrattuale abbiamo
Riscontrato ancora sistemi di classificazione del personale anacronistici perché prevedono ancora delle figure delle professioni ma anche delle funzioni talvolta superate
Dai nuovi sistemi produttivi in alcuni settori c'è stato un aggiustamento proprio in risposta da parte
Di alcune realtà solleciti hanno sollecitato un aggiornamento dei sistemi classificatorio
Ma ancora è assente è all'interno della contrattazione nazionale quindi dei sistemi di classificazione inquadramento del personale una piena e convinta valorizzazione delle
Professionalità
Espressi in termini anche di competenze trasversali della forza della forza lavoro e quindi si dice ancora molto bene cosa il lavoratore è tenuta a fare ma non come in termini di competenza espresse
Il lavoratore tenuto ad adempiere la propria prestazione lavorativa
Salvaguardia del potere d'acquisto ha continuato a rappresentare la principale logica di definizione degli incrementi dei minimi retributivi e quindi ancora non sono entrati almeno direttamente nella contrattazione nazionale indicatori come la competitività dei settori l'approdo Civita si settoriale e i meccanismi retributivi in azienda sono ancora piuttosto rudimentali questo è il quadro di ferimento della contrattazione salariale all'interno delle aziende salario che continua ad essere la materia più contrattata
L'ottanta per cento dei contratti analizzati Previti incrementi retributivi il dato di criticità sicuramente continua relativa ovviamente perché è sempre
Alla fine un bene che
Anche in un periodo
Di ripresa economica ci siano degli incrementi economici ma il diciassette per cento di
Contratti aziendali prevede ancora erogazioni in cifra fissa
Che poco contribuiscono a ridurre quello che
Un problema cronico del nostro mercato del lavoro che la persistente persistente disallineamento fra salari e produttività
Questo è il principale nodo critico con cui le parti sociali saranno chiamata a confrontarsi nell'immediato futuro anche
Per rispondere alla necessità
Declamata da CGIL CISL e quindi nell'accordo del gennaio due mila sedici di una politica salariale orientata alla crescita per uno sviluppo
Sostenibile e inclusivo che non può essere però messo in atto a questo punto di vista anche risposte alle esigenze delle aziende senza
Andare ad aprire quello che è un capitolo importantissimo che è il capitolo della
Partecipazione che dal Rapporto è ancora emerge come dato ancora tutto quanto da scrivere e da da costruire valorizzazione della contrattazione territoriale come il luogo geografico di confronto dove abbiamo visto meglio possano riuscì possano combinarsi le esigenze di flessibilità espresse dalle aziende con le esigenze di tutela e protezione dei lavoratori
Luogo fisico geografico dove probabilmente meglio le parti sociali potranno
Sedersi intorno ad un tavolo anche per dare attuazione modulando rispetto a quelle che sono le esigenze la parte datoriale
L'accordo di CGIL CISL e UIL per raccolse suicide insieme il futuro dei territori delle aziende e dei lavoratori in essere occupati grazie
Grazie Paolo e i ricercatori dottorandi anche i ragazzi più giovani molti sono ancora all'università ai primi anni che hanno lavorato a questo rapporto
Accollo che Paolo presentato il frutto di un anno di lavoro peraltro
Come diceva Francesca sono ricercatori ma c'è anche una creatività abbiamo questa bellissima copertina scelto
Che l'università di Bologna che era un omaggio a Marco ma era anche un po'il simbolo della complessa ma affascinante architettura del sistema di relazioni industriali
Che forse un po'troppo complessa dal rapporto cosa emerge una frase vorrei solo evidenziare
Che il valore dell'autonomia dell'autonomia contrattuale
Rispetto le regole che a Roma il vantaggio delle regole che nascono dall'autonomia
E che su queste regole
C'è un'assunzione di responsabilità degli attori che dovranno poi applicare quelle regole questo in termini di effettività e tutto non è una mia frase
Ma era una frase con cui si chiudeva il ragionamento di Marco Biagi in questo studio del due mila e due sul primo rapporto della Commissione
Del della Commissione di alto profilo a a livello europeo sulla
Sistema di relazioni industriali il cambiamento e la modernizzazione peraltro qui detto c'è una frase visto che non mi dice
Ma forse a un certo punto finirà anche la sua progettualità visione c'è una frase che ci teniamo a mente perché va detta
Magari ne parleremo in Italia fra dieci quindici anni chi dice che avremo un unico livello contrattuale non importa se
Per alcuni settori conterà il NARS male perché sono aziende di piccole dimensioni se il territorio come in molti settori agricoltura edilizia
O se l'azienda questa frase che ci teniamo a memoria
Perché prima o poi ci arriveremo a questa
Dimensione specialmente nell'epoca era un rapporto europeo che diceva nell'epoca della globalizzazione
La common rule la regola comune nazionale vale ben poco
Sì a livello legislativo sia a livello contrattuale conta la vicinanza la prossimità e la sussidiarietà se non ci arriva la vicinanza è chiaro che si sale di livello fino arrivare a livello legislativo
E questo mi consentirà la parola alla Sottosegretario al Presidenza del Consiglio
Professor Tommaso Nannicini che ringrazio terrà la sua presenza a abbiamo avuto un rapporto molto dialettico
Sulla Giosetta spero che si sia capito lo spirito costruttivo e propositivo di chi vuole costruire guardando avanti non guardando al passato crack
Grazie
Vi ringrazio molto per l'invito
Piacere l'onore partecipare alla tavola rotonda
Ricordo che
Intellettuale dello spessore intellettuale ente passione civile di Marco Biagi
Io non ho avuto la fortuna né di conoscerlo e per frequentazioni disciplinari diverse di approfondire i suoi lavori scientifici conosco più di dialisi della divulgazione pubblica Biagi dei rapporti
Di politiche pubbliche e non il Biasin scienziato del lavoro giuslavorista
Però sentendomi descrivere
La lezione sul metodo
Spero almeno un po'per lo smog inevitabile contrazione abbastanza intensiva con malizia del conte di aver
Almeno in pillole assorbito qualcosa di questo metodo perché quando ve lo sento raccontare senz'altro
Mi ci ritrovo diciamo è un metodo
Che vorrei guidasse anche il nostro il nostro lavoro il nostro approccio alle polizie pubbliche il metodo della visione avete detto metodo comparato e la visione di un diritto vivente che valorizzi
Anche quello che si muove nel tessuto di relazioni industriali nel tessuto
Del mercato del lavoro
E quindi come corollario di questo metodo di questa visione una regolazione soft delle regole che non pretendono di calare dall'alto una propria razionalità imbrigliare la realtà
Ma
Acché appunto danno delle cornici snelle delegazioni in cui gli attori sociali individuali e collettivi
Si possono
Muovere io penso
Che rispetto a questo obiettivo di una regolazione soft dobbiamo stare attenti a due due ostacoli due trabocchetti uno forse per fortuna ce lo siamo
Faticosamente faticosamente questo Paese lasciando alle spalle e quello delle grandi fratture ideologiche degli dietro indicizzazione di questi temi del
E permettetemi di dire che il dibattito sull'articolo diciotto era senz'altro un dibattito sul
Come superare
Il dualismo del mercato del lavoro incidendo su una nuova forma di contratto a tempo indeterminato le cui tutele
In caso di separazione crescessero lentamente nel tempo ma
C'era quindi una visione stava dietro un obiettivo di regolazione del mercato del lavoro
Ma c'era anche un obiettivo politico di dire che ha di fronte di una visione coerente
Ha un impianto di riforma coerente non ci si ferma rispetto al tabù non ci si ferma rispetto avete ideologici
E ci si lascia alle spalle un dibattito politico su questi temi
Che abuso un carico utile di tabù biologici eccessivo
Il secondo rischio questa ancora tra noi però parte anche quello dell'eccesso di ideologismo il secondo rischio quello che il senatore Sacconi FIAT chiamava costruttivismo
Massagli diceva per cambiare il mercato del lavoro non servono sempre questa rincorsa alle idee originali spesso anche nel dibattito pubblico nelle stanze poiché le riunioni
Che lavora nel dossier
C'è un po'questo
Vizio costruttivista o intellettuali stico di rincorrere sempre le idee originali piuttosto che risolvere
Problemi lavorando insieme trovando una soluzione condivisa
Che anche le missioni
I nodi e appunto risolve i problemi
Quindi dobbiamo stare sempre attenti e questo è un vizio che ricordo in primis a me stesso
Hanno innamorarsi troppo delle
Nostre idee originario della nostra visione e poi prendiamo sempre di calare dall'alto sulla realtà perché poi la realtà si vendica
E si prende presto rivincite e faccio due esempi su questo rispetto molti temi interessanti che avete
Portato alla discussione e poi mi fermo
Il tema della ricerca il tema della rappresentanza e della contrattazione
Rispetto al tema della ricerca come dire mi avete convinto al primo articolo nel senso questo fino a due mesi fa era
Dal mio mondo era il mio lavoro io
Lavoro e l'università italiana ma l'intervista di lavoro avevano fatto hanno Orleans perché all'Inter
è un'università che compete sul mercato internazionale ed economisti dove il tuo status
Scientificamente a sua remunerazione dipende
Solamente dalle pubblicazioni internazionali dalla capacità di vincere
Riconoscimenti scientifici e finanziamenti importanti di ricerca all'estero quindi quest'ambiente competitivo in cui si cerca primari il merito ovviamente poi anche sui costi in termini
Di stress che di
Carico della competizione è un ambiente
Che sento come mio quindi quando dite i ricercatori hanno bisogno di un riconoscimento hanno bisogno di
Più risorse ma anche soprattutto di riconoscimento di facilitati di essere artisti piuttosto
Che dipendenti
Mi trovo subito nel messaggio quello e mi chiedo e qual è lo strumento si dice in polizia economica un obiettivo uno strumento penso
Che valga anche nelle politiche pubbliche se questo è l'obiettivo che ci sta a cuore non
Non sono sicuro dobbiamo ridurlo a un dibattito giuslavoristico non so se è giusto dirlo in questa sede
Non ho mai visto il giorno sette e le regole sul
è che l'organizzazione ha letto la direzione delle collaborazioni come un tema per la ricerca francamente perché non ho mai visto una risposta al problema dei ricercatori competono sulla frontiera della ricerca internazionale
Nel fare
Questo o quel contratto questo quella collaborazione questo non voglio fare del benaltrismo dissento il problema e altri che ora faccio una parentesi veloce su come aggredire difetto questo problema ma non lo ridurrei a un problema
Giuslavoristico c'è un problema di status ma di status
Più ampio
Avete detto entrambi hanno bisogno di avere un nome hanno bisogno di avere una riconoscibilità sociale hanno bisogno di avere un nome ma hanno anche bisogno e questo nome non glielo scippi qualcun altro perché poi
Il tema della precarietà della ricerca di contratti e i ricercatori sono spesso temi che
Con chi fa ricerca restando internet nazionale hanno poco a che fare quindi non creiamo etichette che poi vengono
Usate
Abusate a volte
Da chi lo sta dentro quel mondo che avete in mente come riferimento più che all'arte guarda
Poi a a altre altre cose quindi come
Si risolve questo problema senza benaltrismo ovviamente nessuno ha la bacchetta magica sterzando apprendo di più il nostro sistema universitario senz'altro il ministro Giannini sta lavorando
Anche a uno status
Delle abilitazione scientifica della ricerca sia trasversale non guardi solo al mondo dell'università ma abbracci anche lui enti di ricerca pubblici e privati in cui si un riconoscimento dell'abitazione
A fare ricerca ricerca scientifica sia perché la fa nel pubblico nel fanno il privato trasversale c'è un tema di come attiriamo
E rendiamo sempre meno burocratiche
Le chiamate all'università ai permettiamo anche di interagire con chi fa ricerca privata di accesso ai fondi nel nuovo Piano Nazionale di Ricerca il Ministro Gelmini c'è un grosso che hanno di attrazione di chi ha vinto
Io ero Pia Research sconsiglierei questi finanziamenti internazionali
C'è il tentativo di Sgura enfatizzare le chiamate soprattutto di rendere più semplice fare ricerca in Università e anche fuori non solo più soldi ma più riconoscimento e meno
Meno paletti burocratici
Questo mi sembra coi il nocciolo del problema
Chiudo sul secondo esempio cerco di essere breve
La rappresentanza di sia del professor Tiraboschi
Noi crediamo nella rappresentanza un po'rispetto a a certi provvedimenti del Governo
Io penso che anche noi crediamo rappresentanza come ricorda spesso il ministro Poletti
Nel
Nei suoi interventi legislativi è uno dei ministri della Repubblica del Ministero della Repubblica che hanno dato più belle che legislativi alla contrattazione collettiva che hanno
Rimandato alla contrattazione del non voglio aprire un dibattito tra il i ministri presenti al tavolo era
Mentre mi
Me mi
Mi improvvisato portavoce del Ministro paletti per dire che c'è questa attenzione intervenire e che ha una che è un'attenzione non per scaricare
Nessuno vengono per
Per non scaricare
Patate bollenti alle parti sociali ma
è un'idea di intervento su questi temi però l'unico ultimo punto che volevo selezionare se crediamo davvero nella rappresentanza nell'autonomia delle parti sociali
E crediamo anche che vada incentivata intanto complimenti ad Ada per questo rapporto che spero che sarà sempre più semplice perché sono molto d'accordo contrasto Tiraboschi
Il vero limite perché fa ricerca anche su questi temi l'accesso alle fonti e quindi dobbiamo rimuovere questi paletti mentre discutevamo in questi giorni del con il Ministero del lavoro del decreto sulla contrattazione aziendale se era tutto il tema ma chi fa il monitoraggio monitoraggio poi qualcuno farà lo farà adattano faranno enti pubblici di ricerca il problema e troviamo i dati che chi fa monitoraggio
Possa fruire di questi dati in maniera snella né per l'obbligo del segreto tra chi prende la
Ed è assai no no sono molto d'accordo obbligo del deposito e possibilmente anche
La totale
Obbligo del deposito e anche un minimo di fruibilità come dire
Un po'più moderna deve del
Del contratto non cartaceo ma con un format
Che tali indicatori di sindaci di sintesi
Dei capisaldi del contratto aziendale sul quale i ricercatori possono navigare puoi pescare il PTR
Il contratto senza andare a bussare mille archivi
Per questo dobbiamo lavorarci e sono molto d'accordo ma
Il mio punto era diverso era
Come incentiviamo il ruolo della rappresentanza delle parti sociali rispetto alla contrattazione collettiva di secondo livello tutti ripetiamo i nostri convegni che vogliamo andare lì in parte ci stiamo andando ci stiamo andando
Con quel troppo di disorganizzazione conflitto che sottolineate nel vostro nel vostro rapporto ma ci stiamo andando
L'UPI l'ultimo tema che pongo e se sia
Svilimento del ruolo della rappresentanza pensare
A una regolazione sotto il
Di cornice
Che permette a questa rappresentanza di dispiegarsi perché a volte la contrattazione non è in piedi e non è solo una mancanza di volontà
Contrattazione anche una mancanza
Di
Prevedibilità di quali sono gli affetti
Una volta che ho contrattato quindi se so che sta contrattando su cosa può contrattare quali sono gli affetti
Di questa contrattazione quale l'esigibilità di del patto a cui arriva contrattare mi chiedo se una regolazione espresso sorte sia
Un invito alle parti sociali a ritrovare il loro ruolo nella contrattazione collettiva piuttosto che un'invasione di campo e magari è la prima cosa piuttosto che la seconda grazie
Se ringrazio il Sottosegretario Miccichè anche perché ci ha dato forse il titolo del prossimo convegno per
Dal prossimo anno c'è il tema della rappresentanza una legge sulla
Ha rappresentanza Marco Biagi ha scritto molto su su questo tema e proprio qui che vengono in gioco le visioni diverse
Degli attori sociali esso è il momento dei saluti conclusivi chiede la consegna dei premi Marco Biagi ad alta Ministro del lavoro passo quindi la parola al ministro Poletti per il suo saluto e poi chiamerò il direttore di un altro sito Aspertini
Perra affiancarsi al ministro per la consegna dei premi
Buona sera
Grazie
Per l'invito per questa opportunità io
Proprio soltanto pochissime parole da una parte
Non posso dire io sono
Convengo su questa idea della permanente valore di un metodo di una visione
Che si porta
A riflettere su delle situazioni che hanno
Oggi una fortissima dinamicità io credo che lo dovremmo riapprovare interrogarci
Sul come riusciamo a tenere in relazione
Dei fenomeni di cambiamento così radicale penso a ciò che produce l'innovazione tecnologica la digitalizzazione Robotti esazione
Coprire
La nuova geografia del lavoro a livello mondiale
La dinamicità di questi fenomeni
E
Il
Dinamismo molto diverso dei cambiamenti culturali
E dei processi di cambiamento sul piano sociale
Cioè le nostre strumentazioni quelli che organizzano la relazione tra di noi tra i cittadini nelle istituzioni nel lavoro
Cambiano con un ritmo incomparabilmente più lento dei cambiamenti che invece vengono indotti da
Ad esempio l'innovazione tecnologica e tutto il resto
Come facciamo ricomporre questo quadro perché se noi continuiamo a marciare con questa diversa velocità e
La forbice ad un certo punto diventerà incompatibile
Perché i nostri strumenti non saranno più in grado di interpretare
Le novità che si producono e a quel punto crescerà una sorta di autogestione del
Chi ha il fisico per farlo lo farà si organizzerà per gestire ciò che di nuovo si è prodotto
Io credo questo sia un tema che ci sfida moltissimo
E farsi queste domande io credo che non voglio dire
Impaurire Ucci di fronte al futuro ma invece sia la necessaria esigenza di anticipare quei cambiamenti io forse pur esempio banale
La globalizzazione internet la rete la finanza
Io ho un'idea diversa
Il
Più radicale elemento di innovazione a questo punto di vista sono stati chi conta in nero Elena riporta compagne perché tu puoi tutte le reti che ti pare ma si produce in Cina un maglione e portarlo in Italia costa due euro
è un conto se produce in Cina un maglione e lo porti in Italia con quindici centesimi sono cavoli molto diversi
Oggi una porta con timer porta in giro dieci quindici venti volte la quantità di merci che vino portate da
Una male ordinaria oggi
L'equipaggio di quella nave quindici persone contro settanta
E quella nave oggi potrebbe navigare senza equipaggio perché potrebbe essere gestita tranquillamente attraverso pur satellitare
Domanda
Come diavolo facciamo noi
Con i nostri strumenti a interpretare
Queste situazioni a governarle in una logica di
Inclusione sociale perché se queste cose le lasciamo andare per i fatti loro
Provocheranno degli esclusi provocheranno dei pezzi di società che non saprà a cosa guardare a chi rivolgersi
E quindi provocherà un fenomeno di paura che è quello della serie allora meglio tra virgolette resistere e meglio difendere è meglio tentare di rimanere il più lungo possibile nella condizione di partenza perché l'alternativa non è data
Beh io credo che queste domande non ce lo dobbiamo fare perché non è un problema di Poletti pone un problema delle istituzioni credo dovremmo della cultura del come noi possiamo pensare e immaginare questa condizione
Se saremo in grado ed è facile prevedere che saremo in grado di produrre più merci
Con meno lavoro umano
Cosa facciamo
Perché
Quel
Quel tempo che liberiamo
A che cosa deve essere destinato
Se la risposta è
La paura di rimanere disoccupato
Alla fine mi pare che non facciamo un gran passo avanti e invece la domanda de
Ma a quel tempo che liberiamo può essere
Una maggiore libertà una migliore qualità della mia vita la possibilità di stare dentro una dinamica di cambiamento e anche di conoscenza di cultura di formazione
Può essere la presenza dentro una dinamica di moltiplicazione delle opportunità e del fatto che io cittadino lavoratore sono più libero se o più opportunità e posso scegliere
Io mi rendo conto che sul solo domande
Ma se mi guardo alle spalle vedo che ci sono fenomeni che erano largamente prevedibili
Ma che non abbiamo agito per prevederne e ci siamo ritrovati con le persone che sono rimaste fuori dal lavoro dall'impresa
E noi l'abbiamo pensato che la soluzione era il prepensionamento
Guardate che noi non possiamo pensare che
Questo tipo di passaggio lo gestiamo uso il prepensionamento come
Categoria
Dal ragionamento non è che possiamo pensare che
Questi cambiamenti radicali li gestiremo con il prepensionamento
Non lo propongo neanche in termini di
Sostenibilità di welfare
Lo Lollo me lo chiedete redditività delle persone della possibilità di queste persone di avere
Dignitosamente un loro ruolo ma io credo e la chiudo qui che
Il lavoro che Marco Biagi ha fatto
A lungo nel tempo aveva dentro anche questo contenuto di grande anticipazione e a volte resistere
Per paura che questa anticipazione fosse una sorta di
L'altra che scavava
Tutt'altro che scavava sotto e metteva in discussione ciò che c'era e questa è una cosa profondamente sbagliata il tempo ci ha insegnato che dobbiamo prenderci il rischio di farci le domande chiuso no moderno perché se ce la facciamo adesso e costruiamo una risposta gestiremo i cambiamenti diversamente non saremmo travolti
Da situazioni alle quali non siamo in grado di dare una risposta
Allora io
Del lavoro con Marco vorrei ricordare questo
Non abbiamo paura
Di farci anche le domande
è impossibile che possiamo considerare meno ortodosse meno immediatamente
Necessitate di una risposta perché
Prima che qualcuno manda in giro una nave senza equipaggio forse parti papà saranno dieci anni forse
Ma cadrà
E se noi non ci predisponiamo a ragionare su quella causa ci arriveremo totalmente impreparati
Perché i cambiamenti necessari hanno la caratteristica di cui parlavo prima sono fenomeni
Sociali e culturali
Hanno bisogno di grande tempo altrimenti non si riescono a realizzare quindi io
Vi ringrazio per l'invito e credo che questo sia terreno su cui credo davvero che ci sia bisogno di ricerca di riflessione di voglia di
Mettere le mani in queste vicende perché io credo che qui dentro ci stia un pezzo essenziale del futuro dalla nostra società
Ci avviciniamo le conclusione ringrazio davvero il ministro per il contributo è anche
Per l'ultima affermazione legata al bisogno di maggiore ricerche progettazione
Volevo dire al ministro anche magari per i quindici anni il prossimo anno potremo anche ripensare i premi Marco Biagi adatto al Ministero perché oggi noi premiamo una ricerca già fatta spesso slegata Marco Biagi mente potrebbe essere
Più significativo dare un premio attraverso la valutazione di tesi dottorato di laurea che poi significa un percorso di sei mesi un anno di ricerca
Su temi che interessano al Ministero e che hanno dentro un po'anche lo spirito metro di Marco Biagi quindi spero che ci sia questo opportunità site Aspertini direttore
Di adatte la prima leva modenese di di Marco Biagi
A questo punto
Darà indicazione rispetto ai due vincitori di quest'anno e delle relative motivazioni poi chiameremo ci sta la premiazione col ministro
Sì ma una buona buonasera a tutti dire che possiamo fare questo in questo modo anche per la logistica
Posto leggere il nome dei dei premiati demotivazione punto come ha detto e poi invitiamo
Sul palco con la consegna anche da parte del
Del ministro
Allora
Il premio a per la miglior tesi di laurea
è stato assegnato a Davide Ricchiuto per la tesi dal titolo il ruolo della formazione del rapporto di lavoro con la seguente motivazione il tema è attuale l'invio di originale e l'analisi della contrattazione collettiva è buona
Invece il premio per la miglior tesi di dottorato è stato assegnato a Giovanni Castellani per la tesi dal titolo sicurezza sociale riordinamento UE verso un diritto previdenziale europeo
Con la seguente motivazione lo spunto originale del peso internazionale buona la bimba di biografia e Chiarelli conclusioni quindi direttive chiamiamo Davide Ricchiuto
A cui facciamo un applauso
Benissimo
E chiamo Giovanni Castellani esterno sia
Abbiamo conquistato
Siamo tutti per la presenza grazie davvero di cuore per essere stati qui al prossimo anno