La nota antiproibizionista

Venerdì diciotto marzo è stata depositata ne abbiamo parlato anche lunedì scorso non si tratti tanti precari è stata depositata alla alla Corte di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione
E la produzione del commercio del consumo della cannabis promossa dall'Associazione Luca Coscioni e da radicali italiani il testo si basava sulla proposta di legge elaborato dall'intergruppo parlamentare promosso da sottosegretario Benedetto Della Vedova
Che ha iniziato il suo iter alla Camera dei deputati modificato però in alcuni aspetti
La proposta di iniziativa popolare depositata in Cassazione infatti è stata elaborata grazie alla collaborazione al sostegno e di Asperti di giuristi
E di varie associazioni organizzazioni come la Coalizione italiana libertà e diritti civili forum poche l'Associazione Antigone
La Società della ragione le associazioni la piantiamo canapa il Po ogni a lasciare la comunità di over crolla coalizione da lì che legalità Mona canapai decine incrocio italiani l'intento di di questa proposta di iniziativa popolare
è quello di affiancarsi alle altre proposte presenti in Parlamento e quindi cercare di rendere il modello di legalizzazione della cannabis il più libero possibile
Con tutta una serie di regole ovviamente una regolamentazione che sarebbe rivolta ai maggiorenni e prevede tra l'altro l'auto coltivazione individuale fino a dieci piante
Libera fino a cinque piante con una comunicazione alle autorità invece da sei a dieci poi anche la possibilità di costruire decana bisogna certo lei ha detto ai coltivatori per uso individuale che potranno avere fino a un massimo di cento soci ogni dei quali potrà coltivare fino a cinque piante attesta poi in una proposta prevede anche la depenalizzazione totale dell'uso personale di tutte le sostanze la scarcerazione per i detenuti condannati per fatti che non sono più sanzionati penalmente
L'accesso più ampio possibile alla cannabis per uso terapeutico e ancora pratiche semplificate per la produzione commerciale
La destinazione delle entrate per attività informative sociale una relazione annuale al Parlamento sull'applicazione della normativa insomma come si vede si tratta di una proposta molto articolata
Sicuramente non perfetta probabilmente presenta alcuni aspetti che
Dovranno poi essere messi meglio appunto in sede di esame parlamentare ma in ogni caso rappresenta senza dubbio una ulteriore ragione con le risposte al fallimento delle politiche basate sulla criminalizzazione dei consumatori soprattutto quelle di cannabis sulla repressione di comportamenti e stili di vita
Che ormai sono diffusi a livello di massa e che hanno politiche tra l'altro che hanno provocato anche l'emarginazione sociale in molti casi delle persone e che hanno sviluppato una dipendenza
E queste politiche seguite negli ultimi decenni
D'altra parte non sono riuscite a ridurre i consumi
Non hanno inciso se non in maniera irrisoria sul traffico di sostanze legali ma che hanno provocato la creazione la circolazione di sostanze sempre nuove al di fuori di ogni controllo e hanno agevolato anche l'espansione di un mercato illegale che arricchito a dismisura
Le organizzazioni criminali basta leggere i dati contenuti nel anche nell'ultima relazione annuale della Direttore nazionale chi mafia politiche repressive che hanno finito per intasare i tribunali sovra affollare le carceri che minacciare direttamente
Lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani
Ora l'obiettivo della proposta di legge d'iniziativa popolare
Quello di come diciamo di affrancare affiancarsi alle altre proposte già presenti in Parlamento a partire da quella dell'intergruppo potrebbe suscitare
Un grande dibattito contribuire a superare rendere esistente alla legalizzazione la cannabis proprio attraverso la mobilitazione dei cittadini di modo che dopo la sessione speciale sulle droghe dell'Assemblea generale dell'ONU che si terrà a metà aprile si possa ottenere finalmente da noi in Italia quella Conferenza Nazionale sulle droghe le dipendenze che attende da sette anni di essere convocata anche se la legge
Prevede che dovrebbe tenersi ogni tre anni una conferenza e scientifica una conferenza fatta di tecnici di esperti da cui possa partire finalmente la riforma delle politiche sulla droga anche in Italia
Perché lava questa proposta di legge d'iniziativa popolare possa essere presentata al Parlamento e possa diventare parte del dibattito politico istituzionale nei prossimi mesi tra dovranno essere raccolte almeno cinquanta mila firme
Non sarà facile viste
Le norme burocratiche arcaiche farraginose che in Italia ancora regolano questo tipo di iniziative questa però è la situazione e sarà perciò necessario una grande mobilitazione una mobilitazione né ci sono delle associazioni delle organizzazioni che l'anno erano troppi mosso questa per la proposta che si battono per la riforma della politica delle deroghe in Italia mobilitazione anche dei cittadini
In Italia ci sono alcuni milioni di consumatori di sostanze illegali consumatori e cittadini che rischiano ogni giorno le conseguenze penali dei loro comportamenti ma anche mettono a rischio la loro salute con prodotti che vengono immessi sul mercato illegale tra con controllo allora e ora che questi milioni di cittadini facciano sentire la loro voce difendano anche quelli che sono dei loro diritti
E firmino facciano firmare questa proposta di legge in cerchio popolare quando comincerà appunto cominceranno uscire i tavoli eccetera la possibilità appunto di firmarla nelle nelle strade nelle piazze e gli uffici comunali intanto
Tutte le informazioni su questa proposta si trovano sul sito legali vediamo punto it e e non ci risentiamo in onda alle tredici Oggiono citare anche il capitalista un saluto da Roberto spagnoli