Intervista a Franco Monaco sulla convenzione tra la Santa Sede e il Governo della Repubblica Italiana in materia fiscale

Radio radicale con l'onorevole Monaco hotel Partito Democratico membro della Commissione esteri di Montecitorio per
Parlare della convenzione fiscale tra l'Italia e la Santa Sede che arriva in Aula a Montecitorio dovrebbe tornare credo in Commissione esteri per il Comitato
Per un po'per una presa un'altra valutazione l'ho vista oggi in calendario fatto il Comitato dei nove abbiamo chiuso quindi dovrebbe andare in Aula o oggi o domani così allora che significato a questo accordo e che cosa diciamo
Sistema nei rapporti tra l'Italia il Vaticano che sono stati particolarmente diciamo motivo burrascosi ma hanno avuto dei momenti
Grigi sia per i ritardi del del del Vaticano per l'adeguamento alle normative europee sia perché alcune norme non erano state ben definiti
Ma intanto l'oggetto fiscale tratta di
La
Accordo una convenzione più esattamente che stabilisce
Il principio di uno scambio accurato di informazioni relativamente
Ai profili fiscali delle attività finanziarie svolte presso enti del Vaticano da cittadini che risiedono in iter cittadini Ovo persone giuridiche che risiedono in Italia
Ma al di là delle tecnicalità incenso e il valore diciamo anche politico etico politico dalla questione è un passo nella direzione della trasparenza
Dei rapporti tanto che
Hanno avuto anche dei
Passaggi opachi
E di una semplificazione delle procedure dell'introduzione sostanzialmente di un regime fiscale
Che si conforma peraltro le sue più avanzati parametri stabiliti dall'OCSE quindi nella linea di Cembra dicevo della trasparenza delle informazioni e di un regime fiscale soddisfacente per entrambe le parti
Siamo che una convenzione che è stata resa possibile che tra l'altro è lo Stato italiano il primo che lascio diciamo il primo Stato con cui la Santa Sede sigla una convenzione di questa natura mi pare che ne siano in cantiere altri
Prossima con gli Stati Uniti solo fatto che l'Italia sia stato il primo questore
Penso vada apprezzato
Era anche prevedibile era forse anche prevedibile e quindi diciamo è un passo in avanti nella direzione giusta ed è stato reso possibile inoltre tacerlo anche in
A motivo della
Delle riforme introdotte onestamente già da Papa Benedetto sedicesimo e poi condotte avanti da Papa Francesco per quanto riguarda gli enti economici che fanno capo ad un certo senso
Secondo lei
Ci sono ancora delle degli elementi poco
Chiari
So che la Commissione mista ha fatto un lavoro diciamo molto particolareggiato infatti io quando sono andato a leggere il testo dell'accordo c'erano siglati tutti
Diciamo gli immobili che appartengono alla Santa Sede che godono dell'extraterritorialità
Quanto tempo ho portato via questo lavoro ma io questo non lo so perché come lei sa la convenzione siglata dal Governo noi ci limitiamo l'approvazione in sede parlamentare come tutti gli accordi o i trattati o le convenzioni internazionali che dà costituzione
Diciamo è prescritto che siano poi approvata dal Parlamento che nel negoziato che risale a un circa un anno fa la chiusura del negoziato anche di più di un anno fa è stata condotta dalla Governo quindi non sono in condizione di dire certamente c'è un lavorìo
Da parte delle rispettive amministrazioni alle spalle
E io penso che questo vada nella linea appunto di una normalizzazione soprattutto di un di più di trasparenza quindi
Penso che sia una cosa buona per lo Stato italiano non ci sono oneri perché provvederanno tra le amministrazioni sostanzialmente l'Amministrazione del Ministero dell'economia se mai ci sarà un saldo finanziario positivo perché
Si approfitta dalla circostanza per regolarizzare alcune posizioni relative al pregresso e quindi un po'al modo della volontà ride escluso perché si è fatta per diciamo niente affatto lo Stato italiano conosce apposita legge del due mila quattordici anche qui ci sarà una specie di regolarizzazione che ha
Produrre anche un
Un di più di gettito per le finanze dello Stato
Ecco il nella relazione che lei ha fatto in Aula quando ha presentato l'accordo ha detto che mi sembrava di aver capito mi dica se sbaglio naturalmente che il gol Celli e le istituzioni italiane il Governo italiano era un po'
Diciamo in ritardo rispetto al
Al Vaticano che conserva aveva voluto dire con quella valutazione non riguarda esattamente quello cui accennava lei nella domanda precedente
C'è addirittura una sentenza dalla Cassazione dalla collega sessione dalla Repubblica italiana
Che stabilisce che doveva essere recepito per legge e quindi quello che è esattamente stiamo facendo questo regime speciale diciamo anche garanzie speciali
In capo a taluni immobili ma tutti e solo quelli che stanno materialmente scritti addirittura
Nella Trattato lateranense del mille e novecentoventinove
Quindi cieco più di un quasi tutti ormai quasi un secolo fa quando come come è noto
Locatelli nel mentre lo Stato Pontificio si restringeva entro le Mura leoni né nel negoziato appunto tra lo Stato italiano e la Santa Sede si stabilì che alcuni immobili
Rigorosamente stabiliti dentro il trattato ora lo Stato italiano così stabilisce la Cassazione in una sentenza abbastanza recente dice che questa cosa doveva essere recepita per legge quindi era in qualche modo inadempiente lo Stato italiano ma trattasi né più né meno
Di quegli immobili stabiliti nel Trattato quindi è un vincolo o diciamo internazionale
Si tratta sostanzialmente delle nelle principali basiliche romane si tratta delle università pontifici alcuni altri immobili siti nel territorio italiano ma che fanno capo la Santa Sede ultima valutazione forse più politica
Il Vaticano gode di privilegi sul territorio italiano secondo lei
Massa privilegi diciamo vige il concordato quindi certamente c'è un diritto cioè sotto questo profilo un diritto speciale ma né più né meno
Si tratta delle prerogative stabilite nel ventinove per venire a capo diciamo di un vecchio contenzioso
La cosiddetta questione romana
Oggi mi pare che onestamente non non ci siano più diciamo privilegi macroscopici riconducibili
C'è invece il serissimo problema in Italia secondo me che è quello finalmente di dotarci di una legge generale sulla libertà religiosa applicata a tutte le confessioni
Che come è noto in Italia abbiamo come tra diversi livelli abbiamo il regime concordatario che vale solo nel rapporto con la Chiesa cattolica abbiamo regime delle intese
Siglate dallo Stato italiano con alcune confessioni religiose e non con altre per esempio abbiamo il grandissimo problema quello delle comunità islamiche che non avendo una unica rappresentanza
Diciamo con le quali è difficile anche siglare il riconoscimento dalla Conferenza di Roma e poi abbiamo le le altre confessioni che non non godono diciamo di uno Statuto riconoscibile in una legge generale tutti i Paesi civili dovrebbero dotarsi di una legge generale
Che disciplina la libertà religiosa per tutte le le le confessioni
è una materia che giace da tempo il primo Governo Prodi ricordo depositò una peraltro proposta secondo me eccellente che poi è rimasta a lungo nel cassetto un po'per dimenticanza un po'
Per le opposizioni di diverso segno
Talvolta anche motivate da ragioni opposte ma insomma io penso che ci siano ormai le condizioni o mai come oggi abbiamo la consapevolezza di come l'elemento religioso
Nel bene purtroppo talvolta anche nel male sia così centrale nella vita civile talvolta anche oggetto di conflitto per cui
Anche noi avremo avremmo
Diciamo il dovere di disciplinare per tutte le confessioni questa materia questo il vero problema italiano
Io la ringrazio molto grazie all'onorevole
Franco Monaco del Partito Democratico in quella prima ha parlato della convenzione fiscale tra Alitalia e la Santa Sede