Intervista ad Erasmo Palazzotto sull'uccisione di Giulio Regeni e sulle relazioni tra Italia ed Egitto

Erasmo palazzotto sinistra italiana il caso che leggendo il cinque di aprile quindi la prossima settimana ci sarà questo vertice
Tra
Polizie
Egiziane
E di polizia italiane
Famiglia Reggiani è tornata a chiedere insistentemente drammaticamente verità sulla morte del Consiglio
Certo la risposta che avete ricevuto appassioni Tang soddisfatti
Ma
Diciamo che non è arrivata una risposta a queste
Che il nostro Governo dichiari di non voler accettare una verità di comodo qualcosa che abbiamo diciamo ormai acquisito il punto che cosa si fa perché
Non venga
Accettata non venga fornita una verità di comodo ne siamo alla quarta versione che il Governo Egiziano ci ha dato al quarto depistaggio al quarto tentativo anche di infangare
La memoria
L'onorabilità di giungere Genni e con essa anche l'intelligenza di questo Paese perché
è chiaro che nel momento in cui un Governo occorre
Quattro persone differenti sperando che uno di questi avvenga debutterà l'opinione pubblica da un Governo di un Paese straniero
Sta tentando di prenderci in giro
La domanda che noi oggi abbiamo fatto e era
Quanto ancora possiamo subire la presa in giro da parte del Governo egiziano
Prima di mettere in campo atti conseguenti sul piano diplomatico che dimostrino realmente la volontà del nostro Paese
Di non far finta di lungo davanti a quello che è successo allora voi avete chiesto
Richiamo dell'ambasciatore
Ora
La domanda che le volevo fare era quest'anno non è proprio in un momento di crisi e di difficoltà
Che invece
La presenza dello Stato italiano massimi livelli
L'ambasciatore semmai rafforzando
Rafforzando il preside in ambasciata
Dovrebbe essere più stringente
Il punto qui non ne
Diciamo il rafforzamento delle relazioni diplomatiche con l'Egitto il punto è se noi ci permettiamo in grado di mettere in un po'atti anche simbolici molto forti che facciano capire al Governo egiziano che noi siamo pronti ad andare fino in fondo su questa vicenda
Il ritiro dall'ambasciatore un atto simbolico prevalentemente nel campo la diplomazia
E apre le porte anche alla possibilità di fare ulteriori atti noi abbiamo grandi relazioni commerciali che sicuramente interessa noi le nostre aziende ma che interessano molto il Governo egiziano in questo momento
Noi abbiamo anche un altro tema che era la seconda domanda che ponevamo all'amministratore poste in questo caso
Ovvero se il nostro Paese e continuo a ritenere l'Egitto un Paese sicuro
Le parole la madre e Giulio reggenti che hanno richiamato tra l'altro appunto i rapporti di Amnesty International su quello che accade nei
Fitto sulla sorte che è toccata a tantissimi giovani egiziani uguale identica a quella di chiudere geni ci dicono che è quello un Paese dove i diritti umani non vengono rispettati e dove c'è
Una feroce dittatura che ma considerava acconti continuiamo a considerare un Paese alleato un Paese amico allora io penso che se noi dobbiamo continuare funzione all'Egitto un paese alleato un Paese amico dobbiamo poi tra l'Egitto alcuni standards sul rispetto dei diritti umani
Se questo non accade ma non possiamo continuare appartente ha tenuto su quello che sta accadendo lì
In più oggi il dramma vero di questa vicenda è che l'Egitto si dimostra un Paese non sicuro anche per cittadini non solo giudiziali perché anche un cittadino età Piano che svolge in Egitto un'attività di ricerca e che difendere i principi dei diritti umani delle libertà civili
Rischia di essere sequestrato torturato e ucciso
Forse bisognerebbe cominciare a considerare l'Egitto un Paese non sicuro
E dire ai nostri connazionali
Che il caso che comincino a in qualche modo a stare alla larga da un Paese dove può accadere quello che è accaduto aggiungendo
Ringraziamo e la simulazione