La nota antiproibizionista

Buongiorno fra tre settimane a New York si riunisce la sessione speciale sulle droghe dell'Assemblea generale dell'ONU a cui parteciperanno capi di Stato e di governo di tutti i Paesi del mondo al termine della quale verrà adottata una dichiarazione politica insieme ad altri documenti più specifici
La sessione speciale si tiene ogni dieci anni rappresenta il momento di più alto livello per valutare discutere le politica mondiale sulle droghe
In origine questa avrebbe dovuto tenersi nel due mila diciannove dunque ma i Presidenti di Colombia Guatemala e Messico vista la gravità della situazione e visto il dibattito che si è messo in moto a livello mondiale hanno chiesto di anticipare questa importante scadenza
L'assemblea del mille novecentonovantotto fu convocata all'insegna dello slogan un mondo libero dalla droga e nella dichiarazione finale
Fu lanciato l'obiettivo di eliminare o ridurre in maniera significativa le coltivazioni di oppio copie cannabis in dieci anni
Da qui prese slancio la quella guerra alla droga che fu condotta anche con l'intervento degli eserciti come nel caso del clan Colombia contro le coltivazioni di coca
Erano gli anni in cui Pino Arlacchi fu chiamato a guidare l'ufficio sulle droghe il crimine dell'ONU che ha sede a Vienna ve lo ricordate contro l'operato di Arlacchi il partito radicale transnazionale condusse una documentata campagna politica che raccontano anche da Radio Radicale
La sua gestione dell'ufficio di Vienna fu così spregiudicate altrettanto fallimentare che alla scadenza del primo mandato l'allora segretario generale Kofi Annan
Chiese ad Arlacchi di levarlo dall'imbarazzo di non rinnovare l'incarico clamorosa fu la manipolazione di alcuni dati statistici riportati nel ruolo trarre porta il due mila
Che proprio radicali scoprirono resero pubblica una manipolazione che solleva molti dubbi sui presunti successi che Arlacchi vanta di aver raggiunto quando dirigeva l'ufficio dell'ONU sulle droghe
Nonostante la guerra la droga sia evidentemente fallita e gli obiettivi del mille novecentonovantotto come era prevedibile
Non siano stati minimamente raggiunti dieci anni dopo al meeting di alto livello delle Nazioni Unite nel due mila nove senza alcuna vera valutazione delle politiche adottate dei loro risultati dei loro costi sanitari economici sociali e domani
L'obiettivo fu ribadito riconfermando la stessa strategia per altri dieci anni fino al due mila diciannove appunto
Negli ultimi anni però è diventato sempre più evidente che la guerra la droga a cui si sono ispirate le politiche globali in questo ambito e ormai correttamente fallita e anziché risolvere i problemi gli ha inasprito i
Sono aumentate le carcerazioni si sono diffuse corruzione violenza il mercato nero diventato sempre più estese globalizzato le organizzazioni criminali sempre più agguerrite potenti eri
La salute pubblica non è migliorata di fronte a questo fallimento sono ormai molti i Governi che chiedono una riforma molti leader politici e settori della società civile stanno mettendo seriamente in discussione l'approccio puramente proibizionista
Sarebbe dunque arrivato il momento di fare una valutazione approfondita e soprattutto senza reticenze omissioni sull'efficacia delle politiche globali sulla sostenibilità della cornice normativa rappresentata dalle convenzioni internazionali sulla droga
Un dibattito esteso globale che coinvolga i Governi le agenzie delle Nazioni Unite gli esperti ricercatori
Le associazioni anche soggetti direttamente coinvolti con i consumatori di sostanze o i contadini che coltivano pianti legali per ragioni di sopravvivenza questo spiega l'importanza della ormai imminente sessione speciale sulle droghe dell'Assemblea generale dell'ONU l'importanza che però rischia di essere vanificata
Si sa che gli eventi istituzionali in materia di droghe tendono a riaffermare le politiche esistenti tanto più quando parliamo di vertici internazionali
Sull'appuntamento di quest'anno c'era però più di un motivo valido per credere che potesse essere un'occasione diversa perché è finita l'era dell'unanimismo proibizionista
Perché mai prima d'ora così tanti governi nazionali hanno espresso dissensi sulla politica di guerra la droga perché in molti casi la spinta al cambiamento è venuta direttamente dai cittadini basti pensare al referendum di questi di questi anni in molti Stati americani per la legalizzazione della cannabis
E a questo si aggiunga l'ormai immensa mole di dati scientifici di dati statistici che dimostrano l'inefficacia del proibizionismo basta leggere per quanto riguarda solo l'Italia le ultime relazioni della nostra Direzione nazionale antimafia
Il modo con cui si è arrivati alla sessione speciale sulle droghe dell'Assemblea generale dell'ONU che si aprirà fra tre settimane che vi abbiamo raccontato anche da Radio era di cale e i documenti preparatori ufficiali purtroppo fanno capire che dal palazzo di vetro anche questa volta non verranno indicazioni particolarmente innovative
Resta il fatto però che un movimento di riforma si è messo in moto
E sempre più globale sempre più esteso coinvolge come dicevamo sia la società che le istituzioni e sarà dunque sempre più difficile fermarlo ci risentiamo in onda alle tredici al notiziario antiproibizionista una saluto da Roberto spagnoli