Intervista a Guido Raimondi a margine del convegno: "La sfida dei diritti umani nelle relazioni internazionali tra affermazioni di principio e limiti della Realpolitik"

Radio radicale con qui dovrei mondi Presidente della Corte europea dei diritti umani al convegno la sfida dei diritti umani nelle relazioni internazionali tra affermazioni di principio i limiti della Realpolitik
Allora
Cosa devo fare oggi per supera le la Realpolitik sappiamo che la CEDU afono molto importante quanto ascoltata dagli Stati del del del Consiglio d'Europa
Dire abbastanza gli Stati membri del Consiglio d'Europa che sono tutti i partiti alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo sono globalmente rispettosi delle sentenze della Corte europea e questa è una è un dato molto molto importante anche
Nei suoi risvolti di politica estera per quanto riguarda i Paesi terzi nel senso che occorre coerenza direi cioè se non si rispettano pienamente i diritti umani nel proprio ambito anche nel contesto
Quello del europeo della della Convenzione europea
E quindi riorganizzi Strasburgo è difficile poi farà alzare la voce verso Paesi terzi per invocare il rispetto dei diritti umani qui dicevo i Paesi già membri del Consiglio d'Europa sono globalmente rispettosi delle sentenze ci sono dei casi
Di difficoltà equal dove c'è qualche difficoltà nell'esecuzione delle sentenze ma speriamo in questi casi saranno risolti fate preoccupata per la tenuta dei diritti umani
In Europa soprattutto per quello che detiene vediamo alle frontiere di alcuni Paesi
Nell'Unione Europea voi avete una visione più larga di quella dell'Unione europea
Però ci sono elementi di grossa preoccupazione per il rispetto delle dei profughi di richiedenti asilo questa crisi accertò proporzioni inconsuete direi mai vedute fino fino ad oggi
Ma alla Corte ha sviluppato una giurisprudenza abbastanza chiara
Sulla questione migratoria
Nel senso che certamente di Stati hanno il diritto sovrano di regolare i flussi migratori e quindi possono decidere chi può entrare che poi non può entrare
Detto questo però chi entra anche se in tre legalmente ha diritto di essere trattato con rispetto che la propria dignità TSO richiedenti asilo ha diritto a che la sua richiesta venga considerata con equità ma anche con attenzione
Certo lei conosce la battaglia radicale per il diritto alla conoscenza che si batte contro la realtà politiche la ragion sarà di Stato volevo sapere che tipo di diciamo riconoscenza aveva avuto di questa di questa battaglia essi la
L'appoggia per la codificazione del dello stato di diritto a livello internazionale Corte non può appoggiare evidentemente posizioni di politiche di né di nessun di nessun genere
L'impegno del Partito Radicale noto ma non posso dire altro al di là di questo naturalmente
Certa le volevo chiedere ci sono posso dire diverse associazioni credo che fanno capo sono in qualche modo collegate al partito radicale che svolgono un ruolo positivo nel quadro della convenzione perché spesso intervengono come
Amici Curia e che si dice che siccome terze parti nei procedimenti che dire della della Corte europea dei diritti dell'uomo pensa che si possa comunque arrivare da giurista internazionale a una codificazione del diritto
Del diritto alla conoscenza la trasparenza internazionale
E contro la prevalenza della realtà politica della ragion di Stato
Onestamente il mio parere non credo che valga molto però no no vale molto che sarebbe il parere di un semplice cittadino ma detto questo perché la Corte giustamente non ha competenza in questo ma direi da semplice cittadino
Che mi sembra una realizzazione molto molto ambiziosa ecco quindi non non so quali sarebbero le reali prospettive
Per un simile strumento internazionale ecco l'ultima domanda prima di ringraziarla professor Raimondi allora
La tortura ma sappiamo che esiste un comitato che lavora al COGE livello di Consiglio d'Europa volevo sapere quanto c'è come sta seguendo la battaglia italiana per agire per introdurre nel proprio ordinamento una legge adeguata
E questo dibattito italiano sulla introduzione del reato di tortura in qualche modo si inserisce
Nel solco dell'esecuzione di una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che la sentenza nel caso Cestaro
Contro Italia una caso che si riferisce infatti di Genova del due mila
E uno è in quella sentenza la Corte ha constatato la carenza dell'ordinamento giuridico italiano quanto alla repressione dei fatti di tortura
La repressione dei fatti di torture un obbligo secondo la convenzione è questa la ragione per la quale il punto sottolineato nella sentenza
Detto questo la Corte
Si è limitato a sottolineare questa carenza e ha quindi indicato al Governo italiano la necessità di colmare questa lacuna ma non ha specificamente imposto all'Italia di dotarsi di uno specifico reato di tortura
Ringrazio molto della sua disponibilità ringrazio il professor qui dovremmo di Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo grazie