Conferenza stampa sul referendum trivelle. Le ragioni del no

Mina Enza della referendum che si terrà
Il prossimo diciassette aprile ma per sostenere qualcosa che va oltre la scadenza referendaria e l'orientamento di voto su questo referendum
Noi riteniamo che il voto del diciassette aprile in realtà non sia un problema perché confidiamo degli italiani riconoscano la natura
Pretestuosa di un quesito che non risolverebbe alcun problema ambientale metterebbe a rischio una parte rilevante della produzione nazionale di Doha carburi noi pensiamo al contrario che il vero problema inizierà dal diciotto aprile
Perché l'Italia non dispone e non disporrà anche qualora
Questo referendum fallisse di un quadro normativo e regolatorio che consenta di sfruttare appieno
Un potenziale che ingente
Che in Italia non è stato sfruttato in passato e che per una parte rilevante rischia di non essere soltanto per il futuro quindi ha ragione chi chiede come noi
Di far fallire il referendum del diciassette aprile per non mettere a rischio risorse che attualmente sono disponibili
Noi vogliamo però anche sottolineare le ragioni di chi si preoccupa delle risorse che saranno sprecate in futuro
Se la situazione non muterà viviamo in un paradosso per il quale qualunque investimento industriale nel nostro Paese a maggior ragione se in campo energetico diventa automaticamente sospetto
C'è un clima culturale che si riflette purtroppo negli orientamenti di numerose amministrazioni anche locali evidentemente ostile agli investimenti
Produttivi in questo settore
Questo e lo ripetiamo anche qualora come noi siamo convinti che il referendum del diciassette aprile fallisse riproporrà dal diciotto aprile gli stessi problemi che abbiamo dinanzi nell'ultimo decennio
In questa conferenza stampa interverrà
A subito dopo di me Salvatore Carollo che
è una l'amnistia energetico indipendente descriverà il quadro di questo potenziale diciamo così
Inespresso questo è il grande problema politico che abbiamo dinanzi che il Governo prima il Governo Monti poi il Governo Renzi con il decreto sblocca Italia
Aveva tentato in qualche misura di attivare
Purtroppo
L'esito del referendum l'esito dei sei quesiti referendari promossi dalle Regioni
è già stato in parte raggiunto dal punto di vista negativo nel senso che su molte
Delle cose che i due Governi avevano fatto si è fatto marcia indietro noi pensiamo che invece
Occorra
Dal diciotto aprile andare avanti e tornare a interrogarsi su cosa è necessario fare per
Aumentare gli investimenti aumentare la produzione nazionale aumentare l'occupazione aumentare
La tecnologia italiana che utilizza
Sulle piattaforme italiane quegli stessi strumenti che poi mette positivamente a frutto anche negli investimenti internazionali
Io chiudo qui questa introduzione dopo saldatori Carollo ripeto analista energetico indipendente interverrà Piercamillo Frasca
Il Comitato ottimisti relazionali per il non voto
Al
Preferendo il diciassette aprile che successivamente Benedetto Della Vedova senatore sottosegretario agli esteri del Governo Renzi Salvatore Caforio
Buongiorno a tutti
Io vorrei semplicemente esprimere alcuni concetti poi noto che poi
Possono essere sviluppati io credo che non ci sia nulla di più errato se credo che non ci sia nulla di più errato e che parlare degli idrocarburi nel senso del passato
Perché siamo di fronte a un cambiamento talmente strutturale nel
Contesto dell'energia a livello mondiale
Che veramente esatta di un concetto fuorviante soprattutto e un modo di pensare che rischia di far perdere al nostro Paese una leadership che abbiamo costruito fin dal dopoguerra
Vado subito al dunque se guardiamo questo grafico vedete c'è il Bilancio della domanda e l'offerta a livello mondiale
Degli ultimi venti trent'anni ma potremmo andare anche più indietro la cosa che colpisce vedete che se non ci fosse la vita didascalia che spiega
Cos'è la barra rossa ecco se la barra barra verde cioè uno e l'offerta e l'altro la domanda
Sarebbe difficile capire la differenza fra le varie perché in effetti si vede che il mercato petrolifero in termini complessivi di domanda e offerta di petrolio greggio è sempre stato bilanciato e lo è tuttora
A fronte di questo
Noi abbiamo
Questa dinamica del prezzo del petrolio
Allora voglio dire se
L'apporto fa domande offerto è stato sempre bilanciato
Perché la dinamica del prezzo del petrolio ai invece questo andamento
Allora vedete nel grafico c'è una barra verde che data alla fine del mille novecentonovantanove e cioè un un prima e un dopo rispetto a quella data cioè
In quel momento avviene qualcosa nel mondo che cambia proprio la dinamica del prezzo del petrolio
Questo evento questo evento che muta la dinamica è stato l'introduzione
Di una nuova norma nel mercato americano il clima a cioè e la rivoluzione ambiente
Cambia la natura dei combustibili per i trasporti cioè tutto quello che noi chiamavamo benzina gasolio già ci vuole
Continua a tenere lo stesso nome ma in realtà i prodotti sono radicalmente diversi cioè i processi di produzione di questi prodotti cambiano radicalmente
Da quel momento succede che il sistema industriale della RAS raffinazione cioè che trasforma da materie prime in questi prodotti non è più
Sufficiente a produrre nella quantità voluto questi prodotti perché viene richiesta una qualità superiore
E succede questo fenomeno vedete questo grafico questo grafico rappresenta l'andamento del prezzo internazionale della benzina fatto cento il prezzo del greggio
Allora guardate fino a un certo punto
Il prezzo della benzina con le oscillazioni stagionali valeva fra il venti e il quaranta per cento in più del prezzo del greggio negli ultimi due anni siamo saliti al doppio
Quindi il prezzo della benzina è
Il doppio del prezzo della materia prima non ce ne siamo accorti alla pompa perché nel frattempo il prezzo del petrolio è sceso da centotrenta a quaranta
Ma in termini relativi la benzina è arrivata dei prezzi impossibile cioè se il prezzo del petrolio fosse stato costante alla benzina avremmo pianto
Ecco questo che cosa vuol dire per farla breve dinanzi a questi fenomeni
Che e necessaria un trasformazione tecnologica per garantire i combustibili per
Il trasporto a livello mondiale aereo o terrestre e così via dicendo
Per fare questo ci sono due linee uno ne
Intervenire massicciamente con investimenti per ricostruire il sistema di raffinazione raffinerie non se ne conosco non se ne costruiscono da trenta quaranta
Oppure c'è un'altra via che il futuro
Che
Costruire quindi
Diciamo produrre i combustibili da autotrazione dal gas naturale e un po'come il gioco dell'eco se io parto dal petrolio parto da pezzi già montato
Con dentro pezzi che non c'entrano niente che sono gli inquinanti
Per
Cambiare questi pezzi già aggregati nelle molecole che vogliamo c'è un processo tecnologico molto complesso
Se io parto dal gas come se andasse al negozio la prego mi compro un sacco di pezzettini elementari e li monto come voi e la tecnologia cosiddetta gas liquido
Quindi mi fa costruire combustibili che sono purissimo inc
Non inquinanti efficacemente con del due novembre e l'impatto ambientale in maniera
Significativa oggi siamo all'inizio di queste tecnologie allora
Torno al tema del giorno l'Italia in questo a una veramente una
Supremazia a livello mondiale dal dopoguerra siamo stati capaci di essere i protagonisti
Nella capacità di produrre idrocarburi e quindi nell'attività astri
Attività di esporre Jean Production e siamo stati i protagonisti dell'industria della raffinazione della petrolchimica su questo abbiamo un patrimonio tecnologico enorme
Nel campo di queste nuove tecnologie e ci sono attività di ricerca e di brevetti italiani che sono molto all'avanguardia
Ma ci muoviamo in un complesso abbastanza sgretolato cioè non c'è un punto di raccordo un modo un coordinamento un punto di governo di queste cose
Allora come abbiamo fatto nel dopoguerra che su quei pochi
Idrocarburi nazionali abbiamo costruito un impero che ha fatto sì che nascesse legni una delle più grandi compagnie del mondo
Un indotto di aziende che partendo dal livello artigianale sono diventate leader nel mondo di tecnologia noi vendiamo brevetti alle maggiori società di tecnologia nel mondo
Bene dovremmo ripensare un percorso di questo tipo quindi non considerando gli idrocarburi un retaggio del passato ma l'opportunità per avere il combustibile del futuro
Cioè i trasporti voglio dire possiamo pure sognare alla macchina elettrica eccentrica ma in realtà dovranno avere dei combustibili che consentano i viaggi lunghi eccetera quindi
E questo è possibile e si potrà fare con i limiti che vengono
Dal gas
O ancora più in là con l'idrogeno
Ma l'idrogeno da dove viene bene anche dal gas
Quindi c'è tutto un capitolo che va scoperto ora per essere della partita per essere della partita occorre che siamo produttori di gas allora
Se guardiamo l'assetto geologico dell'Adriatico ci sono ancora grandi opportunità di scoperta
Fuori dalle dodici miglia quello che sia però la struttura del suolo e tale che questi ritrovamenti possono essere fatti allora voglio dire occorre uno sforzo
Di Progetto nazionali
Come lo fece Mattei nel dopoguerra in cui si va a coniugare
Diciamo la ricerca degli idrocarburi nel nostro territorio legato a un progetto di sviluppo tecnologico di questo tipo
Allora bisogna rivedere anche la normativa di questo settore non abbiamo una normativa che in effetti opera assetto cioè a chi vuole sfruttare un giacimento costrutto e finisce il capitoli
Si può puntare a una
Sistema consortile in cui ho un sistema di imprese partecipa delle gare però impegnandosi anche a fare investimenti nel territorio dei ritorni imprese che sviluppano anche tecnologie alternative
Queste cose avvengono già in certe parti del mondo quindi c'è bisogno di questo sforzo questa consapevolezza sono opportunità economiche importantissime
Il problema è stabilire dei momenti di
E il Governo e di diciamo promozione e di incoraggiamento alle imprese che vogliono investire in Italia cioè passare dalla fase in cui chi viene a investire in Italia visto come un demonio
A una fase in cui
Si costruisce questo clima positivo e di incoraggiamento
Grazie molte Salvatore Carollo scientemente particolarmente rilevante perché
Per tutta la campagna referendaria si è discussa ed alternativa rinnovabili contro gas e petrolio come se questo fosse lo schema mentale da seguire in questa discussione
In realtà si può scoprire che la ricerca di fonti di energia più pulita
Non prescinde di per sé dagli idrocarburi e quindi non non prescinde dalla possibilità di esplorazione l'investimento
Anche nel nostro Paese la parola Piercamillo Falaschi
Sì molte grazie B nelle parole di Salvatore Carollo cioè
Buona parte della ragione che ci ha spinto a promuovere il Comitato ottimisti e razionali per
Per il non voto per l'astensione consapevole partecipata e democratica
Alla al referendum diciassette aprile e credo che
E una campagna referendaria partita un po'in sordina ma con toni molto netti noi siamo riusciti
Giorno per giorno con argomenti dati e analisi a smontare una serie significativa limiti posti dai
Dai promotori dei promotori a vario titolo da alcune Regioni dai comitati e anche da partiti e movimenti che si sono come dire
FIOM dati sulla carovana referendaria innanzitutto si è capito me abbastanza chiaro che non si parla di trivelle
Il referendum non riguarda le trivelle riguarda delle piattaforme di gas naturale che operano nel nostro Paese da quaranta cinquanta anni
In piena sicurezza che producono prevalentemente gas naturale cioè energia pulita
Se capita questo il secondo mito
Che non era un referendum sul petrolio che gli idrocarburi non non non solo una categoria indistinta
Che c'è il gas naturale c'è il petrolio e il gas naturale in particolare un'eccellenza italiana ed è un'eccellenza anche per il mix energetico futuro che vogliamo costruire
Un mix energetico in cui le fonti rinnovabili aumentino la loro quota di partecipazione
Ma in cui proprio gas naturale è un alleato di una riconversione pulita del nostro Paese e dell'Europa si è fatto e si faceva molto sottile
Spesso l'esempio della Germania come un Paese a cui guardare che nonostante la minore quantità di ore di sole per anno riusciva ad avere una quota di rinnovabili maggiore della nostra innanzitutto non è vero per il sole in sé
Ma poi voglio dire abbiamo abbiamo come dire diffuso il più possibile italiani un'informazione che è cruciale la Germania ha molto più carbone dell'Italia è il carbone eh una fonte inquinante molto di più di quanto sia e di quanto in prospettiva sarà
Il gas naturale
Per non parlare poi del
Come dire di tutti
Inizi ambientali che sono stati diffusi
Gli allarmismi le le le cifre Bal Zani sull'occupazione sugli investimenti come se si trattasse questo di un piccolo settore e non invece di un settore strategico un campo scuola una palestra
Per le imprese italiane per il
Settore o le Ingrassia italiano che opera nel mondo e che proprio grazie a ciò che c'è in Italia riesce poi a produrre tecnologia know how competenze e tecnici
Ingegneri che operano dovunque nel mondo e che il diciotto aprile nella Maura nella malaugurata ipotesi sciagurata secondo voi abbastanza improbabile
Ipotesi la vittoria del sì vedrebbero la via dell'estero come via obbligata quindi poi quando si parla di fuga di cervelli quando si parla di investimenti esteri che non arrivano i Italia le cose andrebbero calate nel concreto settore per settore e questo è un caso eclatante di come poi tante parole non trovano per molti
Come dire sedicenti ambientalisti
Come dire una concretezza i veri ambientalisti siamo noi abbiamo detto più spesso più volte
Siamo lo perché crediamo che la produzione nazionale di gas naturale sia una produzione a chilometro zero sono produzioni che riduce l'impatto ambientale perché riduce le navi petroliere Gatta verserebbero i nostri mari perché chiaramente
Dal giorno dopo della chiusura di uno due tre cinque piattaforme la gran parte verrebbe chiusa entro cinque anni dal due mila sedici
L'unico aspetto sarebbe l'importazione di più gas e petrolio da altri Paesi da Paesi come la Russia
Di Putin come i Paesi arabi
Paesi instabili alcune volte Paesi di cui non ci possiamo fidare altre volte insomma effetti che danneggerebbe lo pesantemente la sicurezza energetica italiana e la prospettiva dell'autosufficienza
La prospettiva dell'autosufficienza che appunto come ci fa capire un po'la riflessione fatta da Salvatore Carollo non riguarda soltanto le fonti rinnovabili per come li conosciamo oggi
In molti casi queste fonti peraltro non sono autosufficienti né in sei perché non sono sostenibili ancora in termini di mercato l'abbiamo visto negli anni scorsi non appena i sussidi enormi
Della bolletta energetica degli italiani
Per le rinnovabili per il solare sono stati tagliati perché era diventato in sé è un settore un business poco coerente con
Con insomma con le ragioni di un'economia funzionante
Il
La quota di investimenti né i pannelli solari banalizzo si è di molto ridotta perché non era quello il modo di investire rinnovabili con tecnologia tedesca e
Pannelli solari comprati prevalentemente in Cina con un problema poiché smaltimento del CIPE del del silicio nei prossimi anni sempre più sempre più significativo
Investimento rinnovabili ha bisogno di soprattutto ricerca sviluppo Investimenti cosa che possono avvenire soltanto una filiera energetica che abbiamo una produzione interno nazionale una ricchezza creata in termini di entrate fiscali di lavoro di competenze significativa e il gas è la chiave per l'Italia
Di questo sviluppo quindi con questa conferenza ne facciamo un passo da ottimisti oltre che da razionali come abbia voluto chiamare il nostro Comitato in avanti
Vediamo per acquisito che il diciassette aprile la gran parte degli Aliaj la maggioranza assoluta degli italiani
Capita
Che questo referendum un tentativo ideologico è un po'politicista da altri punti di vista di porre questioni ambientali è un modo sbagliato modo dannoso
E dal diciotto aprile dovremmo invece puntare proprio sulle risorse italiane per un rilancio di un nuovo mix energetico a partire innanzitutto dal gas naturale
Noi crediamo che il discorso
Del
Degli sviluppi futuri che tecnicamente prescindere ebbe dal referendum perché si dice il grosso dello sviluppo e oltre i dodici miglia
Maria Dalla Costa insomma la fascia che riguarda il referendum
Vero ma è anche vero che un'eventuale vittoria del sì a nostro parere bloccherebbe in maniera drammatica qualsiasi sviluppo anche oltre le dodici miglia
Molti comitati per il sì lo dicono
Altri lo negano dicendo che loro riferimento esclusivamente le dodici miglia peraltro insensato se sale se ti interessi del mare se pensi che vi sia un problema inquinamento non c'è una linea tra le dodici miglia di ciò che è inquinato e di ciò che non è inquinato
Come è successo con il referendum del nucleare che tecnicamente chiedeva una cosa
Se
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica potesse o no dovesse o no avere un potere sostitutivo sugli enti locali Pella le quali trazione delle centrali
E quel referendum invece è diventato un referendum sì o no al nucleare questo referendum rischierebbe di diventare
E rischia di diventare in caso di vittoria del sì
Un referendum sì o no produzione nazionale di gas naturale
Sì o no investimenti italiani nell'Oglio incassi o no capacità dell'Italia di essere ancora presente su un settore che non sta morendo sul sesto su un settore che è cruciale
Per
La riconversione energetica Dini europea è occidentale dei prossimi anni sì o no all'Italia
Che attrae investimenti o non li attrae che attrae capitale straniero non li attrae che attrae lavoro non lo attrae la verità è questo c'è un crinale
Entro cui ci si muove e noi crediamo che
Battuto questo tentativo ideologico dovremmo guardare subito oltre dal diciotto aprile rilanciando proprio sui temi su cui
In una campagna referendaria qualcuno ha pensato di giocare in difesa
Non ci saranno nuove trivellazioni entro dodici miglia è una scelta legittima che il Governo ha fatto
Ma che esso
Peraltro nel Governo Renzi ma la scelta fatta dal due mila sei ma è una scelta che ha delle ragioni non ambientali delle ragioni come dire di compensazione
Visiva di bellezza delle coste per una scelta che come dire ormai ciò che c'era è stato prevalentemente sfruttato si è fatto questa scelta ma non è una scelta come dire
Di
Paura di rischi ambientali perché non ci sono rischi ambientali
Per le piattaforme di estrazione di gas naturale perché l'Italia la alla
Normativa più rigorosa al mondo perché l'Italia un grande Paese questo la foto va affermato perché l'Italia non può aver paura di gestire il rischio e qui concludo perché un altro punto è esistono dei rischi nel nella valorizzazione dello sfruttamento e le proprie risorse
E si sono sempre dei rischi esista un rischio anche se è una panetteria e e i rischi
La politica il Governo i Governi nazionali e regionali
Li gestiscono non esiste il rischio zero in natura
Esistono rischi da minimizzare da gestire da governare
è un grande Paese una grande politica a fronte rischi li gestisce e convince i propri cittadini che non esiste il rischio zero ma esistono rischi da contenere appunto con buone regole con buona politica con buona alcun vuole imprecise
E questo noi crediamo sia la prospettiva dal diciotto aprile in poi perché gas e petrolio non sono il male e soprattutto il gas e il futuro dell'Italia grazie
Grazie al cammino deve dare la parola a Benedetto Della Vedova
Introduco un ulteriore elemento una delle leggende metropolitane che si racconta attorno a questo referendum in particolare
Da parte di uno dei suoi rappresentanti più autorevoli Governatore emiliano mette in contrasto gli obiettivi di promozione turistica
Del sud Italia e gli investimenti in campo energetico sostanzialmente sostenendo che la promozione turistica e pregiudicata a dalla presenza di diciamo pesanti investimenti industriali si potrebbe dire l'esatto contrario cioè che l'Italia spreca risorse ambientali siano esse
Turistiche o energetiche proprio per un'ostilità è un pregiudizio di fondo nei confronti del loro uso imprenditoriale non è un caso che le piattaforme di gas più presenti anche politicamente più difese sono in una parte
Di taglia in cui l'industria turistica e assume assolutamente sviluppata e l'ostilità più forte nei confronti degli investimenti in campo energetico solo in quelle regioni del sud Italia in cui l'industria turistica e anche meno sviluppata quindi accanto a un pregiudizio tradizionalmente ambientalista c'è anche un pregiudizio non solamente industrialista ma anche molto anti imprenditoriale
Benedetto Della Vedova
Grazie grazie a Carmelo ricordo direttore di strade trovate su strade on line punto it dove questo tipo di argomentazioni nel metodo oltre che non lo specifico merito sono
Ampiamente sostenute ma noi pensiamo che ci sia bisogno di più razionalità e di meno emotività ed a quel punto di vista credo che il lavoro che ha fatto il Comitato ottimisti razionali e che ha fatto
Anche in prima persona Piercamillo sia stato importantissimo in questa campagna referendaria perché è evidente come ha detto Piercamillo che il tema andava ben oltre lo specificità del quesito e in questo senso abbastanza inquietante
Si è riproposto un ambientalismo ideologico e manicheo un po'ipocrita anche
L'Italia
E anche il Governo italiano attuale sta facendo tutto quanto è necessario che un grande Paese del G sette faccia
Per partecipare alle discussioni e per implementare le deliberazioni rispetto in prospettiva la riduzione delle missioni di idrocarburi siamo stati alla Conferenza di Parigi
Siamo assolutamente laici ma in tilt con i Paesi più avanzati e con i Paesi europei rispetto
Agli standards ambientali all'uso delle nuove tecnologie
Perché dico ipocrita per due ragioni anzi tre la prima non c'è nessuna fonte di energia impatto zero l'idroelettrico l'acqua apparentemente la cosa più
Meno impattante del mondo
A sul territorio italiano io sono valtellinese una delle valli storicamente dove si produce più energia idroelettrica
Ha un impatto pesante sul territorio nel senso che si prende tutta l'acqua che fa parte del paesaggio della bellezza la si mette nei tubi e la si trasporta
A valle
Ha un impatto in termini di rischi e di pericolosità e norme noi viviamo con le dighe sopra che speriamo reggano
Ricordiamoci sempre che l'unico grave incidente in Italia con centinaia di morti legato alla produzione di Energia non viene da altro che
Dall'idroelettrico
La tragedia del Vajont stato una tragedia legata alla produzione di energie rinnovabili
è ipocrita anche perché come diceva Piercamillo se non lo tiriamo fuori Galasso o anche quel poco di petrolio dall'Adriatico lo prendiamo con le petroliere
E dire che il rischio limitatissimo di una piattaforma in Adriatico che estrae anche petrolio con le migliori tecnologie e l'Italia il campione delle tecnologie
Di estrazione con elevati standard tecnologici ambientali abbiamo fatto
Io credo doverosamente riconosciuta all'eccellenza NN alla piattaforma con gli atti che è stata inaugurate al largo di un Paese noto per gli stand ambientali come la Norvegia
Quindi le piattaforme non vanno bene se poi la petroliera che ci porta il petrolio che sostituisce quello che stabiliamo naufraga
Nel Mar Rosso è un problema loro e dalla loro barriera corallina non si può ragionare così quindi c'è anche una venatura
A mio avviso razzista
Ipocrita perché io non ce l'ho con governo attore Emiliano anche perché le cose che sto per dire non sono responsabilità sua però bisogna capirsi non si può estrarre il gas
Allargo delle coste pugliesi questo il messaggio che viene dato
Avevamo tutti quanti detto anche in chiave ambientalista che erano essenziali rigassificatori in Italia per svincolare l'importazione di gas dalle pipeline s'
Che hanno la pericolosità che diceva Piercamillo prima perché vengono prevalentemente da Paesi complicati instabili eccetera quindi dobbiamo prendere il gas sul mercato spot e fare i rigassificatori
In Puglia un'azienda britannica investito credo fino a duecento milioni di euro potrei sbagliare la cifra ma insomma anche investito ingenti risorse alla fine si è arresa ed è andata via perché il rigassificatore di Brindisi non si è fatto
Diciamo dobbiamo aumentare le pipeline spinti non solo dalla Russia non solo dal Medio Oriente anche
Dall'Azerbaigian e stiamo investendo sulla tatto la Transat di atti PAI clan si arriverà a gas nuovo da fornitori nuovi
Deve arrivare in Puglia perché insomma basta guardare la cartina geografica ma anche lì proprio la Puglia
Fa problemi per l'innesco che non avviene sopra la riva passa sotto naturalmente del e
Questo io dico che un ambientalismo manicheo è un po'ipocrita
Perché noi riteniamo che Galasso in particolare come è stato detto più che il petrolio ma comunque la produzione nazionale di idrocarburi vada
Rilanciata proprio nella
Periodo che abbiamo davanti che sarà quello in cui si tenterà di investire sempre più in una riduzione nel mix energetico
Dell'apporto del d. idrocarburi
Io credo per due ragioni principalmente uno di sicurezza nazionale e uno legato alla crescita economica di sicurezza nazionale insomma è quasi inutile tornarci sopra
Se noi avessimo davvero a cuore alla sicurezza nazionale come tutta la retorica
Non casualmente di tutti quelli che sarebbero in teoria a favore di questo referendum e quindi contro lo sfruttamento delle risorse dietro carburi nazionali italiani
Che che sono gli stessi non a caso che continuano a dirci a ci sono problemi di immigrati le cose la sicurezza del Paese
Se avessimo a cuore la sicurezza nazionale sappiamo che un pezzo tra sicurezza nazionale la sicurezza energetica
E quindi è bene che con le migliori tecnologie diminuendo i rischi eccetera noi mettiamo a frutto il nostro potenziale energetico in termini di sicurezza nazionale
E poi c'è la dimensione della crescita
Per tante ragioni che in parte sono state richiamate da Piercamillo sicuramente quella degli investimenti internazionali la cosa grottesca e che noi siamo un Paese che investe con le proprie aziende e non è solo l'ENI
Nel settore energetico
A trecentosessanta gradi dal solare all'eolico apro e chiudo parentesi sempre rispetto al nostro amico Presidente della Regione della Regione Puglia non per responsabilità sua ma
è evidente che noi siamo proprio perché siamo a favore degli investimenti siamo e saremo i più intransigenti
Se ci sono elementi di inquinamento nella negli investimenti legati agli idrocarburi purché però non fingiamo di dimenticarci che tanto sull'eolico quanto sul solare
Non ha in particolare in quella regione
Abbiamo avuto esempi tutt'altro che il brillantino anche rispetto
A elementi di inquinamento e di corruzione quindi se c'è un problema non è certamente un problema specificamente o soprattutto legato
Agli idrocarburi è evidente che questo messaggio che va contro lo sforzo che l'Italia sta facendo l'Italia investe sulle tecnologie ambientali supplente
E sulle nuove tecnologie per gli idrocarburi
In giro per il mondo eccellenza riconosciuta la piattaforma goliardia è una roba gigantesca fatta con tecnologie estrattiva
Italiana con una piattaforma che viene
Dall'industria cantieristica coreana
E noi invece diciamo che in Italia non si può investire e questo è il messaggio che facciamo chiediamo che non c'è un'incertezza assoluta e che ci sono più rischi
Che opportunità nell'investire nell'investire in Italia quindi Air un messaggio che non perché le contro
Il principio della sicurezza nazionale ed è un messaggio anti crescita questo vale in generale vale a prescindere dal referendum io personalmente credo che se noi avessimo retto il punto fin dall'inizio
E avessimo ottenuto
Da un punto di vista legislativo
Le normative precedenti sarebbe stato meglio perché comunque la discussione sarebbe stata tale e quale non credo che l'esito che sarà negativo di un referendum sbagliato sarebbe sarebbe
Cambiato quindi
Dobbiamo uscire da un dal data da un un vincolo
Il razionale di ambientalismo ideologico e manicheo e dobbiamo investire innanzitutto sulla tecnologia che come è stato detto da Salvatore Carollo all'inizio è il vero
Che incendi certo
Di tanto in tanto cambia il gioco grazie alla tecnologia e nell'uso dell'iter idrocarburi pure così come
Nell'uso di tutte le altre forme di approvvigionamento energetico di produzione di energia elettrica pertanto chiudo il referendum va respinto per una serie di ragioni che anche oggi abbiamo
Abbiamo
Così puntualizzato
Guardando però al futuro comincia Piercamillo dal diciotto in poi cioè dall'idea che
Una
Politica energetica razionale deve partire deve fare tesoro per la sconfitta del referendum
Evitare scelte sbagliate dopo
Autocensure credo che il Comitato abbia fatto e faccia bene ad invitare all'astensione perché le regole del gioco e lo dice un referendario non pentito che in quanto referendario non pentito andrà a votare no come testimonianza personale
Domenica
Hanno fatto benissimo a insistere sulla astensione perché
Ripeto lo dico da referendario non pentito in questi vent'anni
Ci è stato imposto a noi referendari
Questo gioco con queste regole il
Il sì e l'astensione
In mezzo appunto lo faccio io come testimonianza non c'è più nulla ma c'è un gioco che ci hanno imposto hanno i referendari e ci è stato imposto
Dalla sinistra dal centro dalla destra dai sindacati Dalla Chiesa cattolica
A secondo dei referendum da quanti poi oggi
Manifestano o fingono di manifestare un po'da sepolcri imbiancati scandalo per chi chiede
Chi chiede l'astensione credo che le parole del Presidente emerito Giorgio Napolitano oggi siano state chiarissime su questo semmai
Ce ne fosse ancora
Bisogno quindi però il problema non è domenica
Credo che non sarà domenica il problema e riprendere il filo
Un po'paradigmatico della vicenda energetica in Italia per ribadire
Che la sicurezza nazionale fatta di tante cose
E che la crescita economica si fa
Tenendo il punto di misure a favore della crescita in tutti i settori a partire da quello dell'energia perché altrimenti evidente che poi diventa un pianto greco
Diciamo che nel doppio senso può anche andare bene in questo caso
Un pianto greco quello di chi si lamenta che non c'è crescita ma tutte le volte che c'è da prendere una decisione che va nella direzione della crescita che va nella direzione
Di favorire
Gli investimenti e l'attrazione di investimenti si gira dall'altra parte
Terza Benedetto Della Vedova se ci sono domande
Dicevo tutto quanto
Ci sono domande
Gianfranco Librandi
No ad emendare ce la facciamo
Non lo è finiamo
Volevo solo fare una riflessione di questo tipo probabilmente questo referendum
è utile perché ha permesso agli italiani di analizzare questo problema di scoprire
Come l'Italia sia ricca di idrocarburi al punto tale di essere indipendente per sette anni si riuscissimo ad utilizzarne in
Con la piena estrazione
E poi voglio sottolineare questo fatto se dovessero vincere i sì la la dipendenza energetica dell'Italia passerebbe da settantasei ottantuno per cento quindi sarebbe un dramma io che vivo in una che lavora in un settore dove cerchiamo di
A spingere al massimo risparmio energetico anche noi avremmo lavorato per niente
E quindi a non andrò a votare per protesta per coloro che ci fanno spendere dei soldi è inutile fare questo referendum
Non informandosi bene su tutta la situazione economica energetica perché ha probabilmente se si fossero informati bene non avrebbero insistito su questo referendum
Ci sono domande altri interventi giornalisti presenti da tutto chiaro grazie molte attentamente