La debolezzza dell'edificio europeo tra crisi economica, migranti e terrorismo. Intervista a Lucio Caracciolo sull'ultimo numero di Limes

Siamo ancora a Lucio Caracciolo direttore di Limes per parlare di questo ultimo numero della rivista italiana di geopolitica appena uscito intitolato Bruxelles il fantasma dell'Europa buonasera direttore
Buonasera a voi allora intanto una cosa va detta preliminarmente l'immensa è andata incontra una serie di ristrutturazione novità importanti dal sito finora
Rivista che è diventata mensile quali sono le ragioni anche di questa l'impostazione
Bene evidentemente c'è in questa fase particolarmente critica un bisogno di informazione che noi cerchiamo di soddisfare che incontra una richiesta del pubblico
Siamo molto contenti della risposta che abbiamo avuto sia al nuovo sito
Ci sia anche a mensile che stato effettivamente una svolta sotto ogni profilo
Allora il tema scelto si parte naturalmente dal recenti attacchi avvenuti terroristici a Bruxelles come paradigma anche di quella che è una situazione però in essere si interpreto bene sintetizzo anche bene l'edificio europeo per un vizio d'origine un vizio
Disse debolezza di istituzioni politiche di problema di distanza tra lettore che letto insomma e
è sempre più suscettibile a una serie di fattori quelli economici quelle migratori quelli terroristici anche ma anche un'altra crisi detto ricordi è quella ucraina che
Lesionato insomma i rapporti tra l'Europa e non vicino più importante la Russia e questa va alla sintesi da cui si può partire
Sì la sintesi è che non abbiamo un attore europeo che capace di rispondere a tutte queste crisi d'altronde sono credito a mente gravi
Talmente strutturali talmente profonde che obiettivamente non è facile trovare una risposta il problema è che rispetto ad altri spazi di o politici il nostro è talmente frammentato
Con una forte rivalità interna fra i Paesi dell'Unione europea con gli organismi comunitari che sono tenuta nel meccanismo molto deboli
Tutto questo dalla sensazione agli europei di non poter contare su una guida politica in grado di affrontare le emergenze attuali
Anche la Germania di Angela Merkel sempre da essersi indebolita negli ultimi tempi che cosa ha sbagliato se ha sbagliato la cancelliera tedesca a partire dalla questione dei migranti e forme
Ha sbagliato probabilmente per quanto riguarda i migranti che non è uno sbaglio secondario nel pensare che lasciando entrare un milione più di emigranti questi poi in parte sarebbero stati
Rapidamente assorbiti dal sistema industriale tedesco e un'altra parte la partita parte sarebbero poi
Rapidamente tornati indietro non è successo nell'uno nell'altro è successo invece che il clima sociale politico in Germania ha subito trauma
Che abbiamo in alcuni lender per la prima volta
Poca forza politica importante alternativa per la Germania
A due cifre grado nelle prossime elezioni federali di dare parecchio fastidio anche la cancelliera
Quindi sta un po'cambiando il clima sociale culturale in Germania e la cancelliera deve da una parte e cercare di mantenere la retorica aperturista
Ma molto più moderata e dall'altra ha fatto un accordo ponendo annate cercare quanto meno di bloccare in parte il flusso dei Balcani
Il dal punto di vista invece deve terrorismo che il fatto che sono accaduti in Belgio e paradigmatico in questo senso di quello che oggi l'Unione europea questo buco nero di Bruxelles a come lo definisce l'introduzione
Dai numero di Limes parte proprio dal Belgio cioè da questo non lo Stato che nel cuore dell'Europa che
Ospita
Le istituzioni comunitarie ma che è formato da una serie di bolle che convivono tra loro quella interna comunità belga
Che punto non è che in realtà tale cioè valori versus fiamminghi ma anche gli immigrati che vivono in ghetti separati ma anche se vogliamo i funzionari e dirigenti delle organizzazioni internazionali come l'Unione europea
Può la NATO che vivono vite separate a Bruxelles
In realtà se vogliamo
Il Belgio è un'area dove si può questo l'aspetto positivo vivere una vita molto libera
E l'aspetto negativo è che evidentemente non ci sono quelli caratteri di controllo e di sicurezza che normalmente ci dovrebbero essere in un Paese
Strutturato
è illusorio se non controproducente cercare di combattere prima del terrorismo andando a bombardare allo Stato islamico laddove
Si trova materialmente sul territorio in Iraq Siria e forse anche in Libia qual è la al problema al punto d ed e arrivare a questa a questa questa legame questo assunto
Ma io non so se sia illusorio certamente lo Stato islamico ha subito dei colpi non tanto per i bombardamenti occidentali che sono anche di altri Paesi che sono stati poca cosa quanto perché
Sul terreno incontrato dall'esistenza di alcuni fattori militari importanti l'Iraq la Siria era quello che resta di questi due Governi ma soprattutto l'Iran che li appoggia Hezbollah
Toia cambiare in parte l'equazione delle forse intervenuta la Russia
Che ha potuto svolgere un'azione a quanto pare molto importante dal punto di vista militare rovesciando un po'il quadro
Una cosa però mi pare chiara almeno per me non credo che ammesso che riuscissimo
A liquidare lo Stato islamico non credo che per questo cesserebbe l'allarme terrorismo in Europa che c'era prima proietteremo ci sarà anche dopo
In questo contesto di dichiaro fa sempre più indebolita qual è il ruolo che l'Italia dovrebbe svolgere quale invece la situazione che si trova a subire c'è anche un problema di approccio di come il premier Matteo Renzi si rivolge alle istituzioni poteri forti europee tra virgolette
Oddio quali sono i poteri forti europee non so a parte Mario Draghi e comunque anche lui ai suoi limiti entro i problemi l'Italia si trova in una condizione oggettivamente centrale in Europa quale non ha mai avuto da quando abbiamo la Comunità europea e poi l'Unione
Nel senso che il baricentro geopolitico di quelle che vengono considerate le principali minacce cioè le migrazioni incontrollato e il terrorismo e il Mediterraneo riceve l'Italia è
Centrale il Mediterraneo
Da questa condizione oggettiva dovremmo poter trarre soggettivamente colleghi iniziativa politica dei vantaggi per il momento non mi pare che li stiamo
Ottenendo visto quello che succederà nostra frontiera con l'Austria ma forse anche a quelle con la Francia con la Svizzera se continua così
L'Italia dovrebbe in qualche modo sfruttare la sua posizione nel Mediterraneo che gli dà una leva nei confronti dei Paesi settentrionali perché futuro di questi Paesi
I pende largamente dal modo in cui noi italiani trattiamo non trattiamo il flusso migratorio naturalmente se riuscissimo a fare delle politiche coordinate fruttuose
Sotto questo profilo avremo la possibilità di essere più ascoltati non solo sul dossier migratorio ma anche su tutti gli altri dossier l'Italia acquisterebbe una condizione
Anche soggettivamente più importante
Perché definito la sindrome di Tocqueville a quella che sta investendo l'Europa in cui contesta
Sì Tucidide editoriale del volume di Limes che appunto questo titolo l'affidamento qui il tutto qui il
Spiegava il Pechino poiché la crisi finale dell'aristocrazia
Ma i tempi della Rivoluzione francese
Per il fatto di avere perso la sua funzione sociale chiamiamola così
Nel ai tempi che aveva i tempi dell'antico regime cure ovviamente essendo
Viva e rappresentata nella società era una parte della società che non aveva più quella funzione che aveva avuto prima ecco l'Unione Europea assomiglia un po'questo europea esiste penso ed esisterà ancora per un bel pezzo
Ma svuotata e con un'architettura vuota che ha perso dissenso e di identità e che soprattutto incontra la crescente
Fiducia degli europei e vorrei sottolineare anche degli italiani
Grazie grazie veramente a Lucio Caracciolo direttore di Limes buon lavoro regole grazie pro