L'intervista è stata registrata sabato 23 aprile 2016 alle 20:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Cultura, Letteratura, Libro, Musica, Storia.
La registrazione audio ha una durata di 25 minuti.
Rubrica
Dibattito
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musicista e direttore d'Orchestra
Bentornati in questo spazio culturale qui sulle frequenze di Radio Radicale abbiamo oggi è ospite gradito nei nostri studi macchie mancanza
Buongiorno buongiorno allora Mattietto sei un direttore d'orchestra in jeans
Per l'ambiente i nostri radio ascoltatori non possono vederti però possono anche vederci sul sulla RAI da tante altre parti però insomma diciamo
Il tuo diciamo il Tocai ma insomma essere un direttore d'orchestra come dire Roma si direbbe un po'scacciato approvato
Corpo un po'così un po'posso un posso igiene risse quelli più educati direbbero democratico però ecco diciamo il tuo modo di essere con i jeans
Do la parola democratico che non è molto calzante e cioè l'idea è proprio quella di rompere un tabù
Dicendo proprio che la classica fa parte del mondo di oggi non è per forza
Non deve non deve far soffocare dal suo rituale dunque va bene rituale però va bene anche a romperlo
Cioè sei diciamo come dire sei un innovatore della liturgia musicale
Massima abbia più che innovatore della liturgia di per sé io penso che bisogna avere tante liturgia per tanti pubblici
Allora per il pubblico attuale della classica questa liturgia come giustamente la chiami va benissimo
Per tanti altri pubblici invece non va bene per niente e dunque io sto provando a capire
Che tipo di rituale si può a ad operare per altri pubblici dunque esso non sono su in sostituzione sono delle vie parallele siccome più ne apriamo meglio è
Ecco è uscito da qualche settimana per Mondatori Beethoven e la ragazza coi capelli blu
Che in qualche modo un altro pezzo di questo percorso no va assolutamente sì
Cioè io otto dicevi sono il direttore d'orchestra e vero è il mio mestiere però io sono per me sono un musicista
Interpreto la mia la professione oggi in Italia però vale per tutto il mondo lo interpreto in modo
Che
Bisogna trovare anche come dire le formule migliore per esprimere al meglio quello che repertorio che io suono che per me essere un interprete oggi un musicista oggi significa anche porsi il problema di come trasmettere la la musica alle persone
E dunque il libro per me è una una delle modalità che adopero per
Tentare di spiegare meglio questo mondo che è il mio c'è questo repertorio che il mio
Ecco beethoveniana ragazze con capelli blu diciamo la copertina Anna descriviamo poi la insomma sicuramente i nostri ascoltatori potranno andare in libreria acquistare
L'acquisto consigliato bresciano c'è Beethoven
Comunque Suciu fu blu ecco perché è un po'la metafora di questo libro no e forse anche un po'la metafora della tua azione musicale
Di dico che non ci può raccontare un po'di cosa parla quali sono stati gli spunti pubblici hanno mosso nella scrittura il nostro mandato incerto
Al allora quello che ho ho provato a fare condotto parlavi già parlavamo di di liturgia del della classica io quello che ho tentato a fare di fare in questo romanzo e togliere la sostanza cioè togliere la musica in sé
Dal suo rituale dal suo mondo
E tra diciamo trasportarlo invece immerge darla in un mondo che non è il suo cioè il mondo del rock il mondo del porto
Dunque siamo in Toscana
In un casale bellissimo che fa un po'pensata per esempio quello di Stintino do il granaio è stato adibito a studio di registrazione tutto attrezzato eccetera c'è questo cantante che siamo ammaccatura c'est
Che simpaticissimo un personaggio che sicuramente abbiamo molto divertito mentre scrivevo chiesta registrando il suo nuovo sono può al buon con la sua band
E all'interno della band ci sono stati degli screzi con il bassista storico della bene dunque hanno dovuto sostituire
E è arrivata questa ragazza che si chiama Anna e che appunto diciamo c'è un aspetto molto dark così
Poi Coco diciamo così con i pantaloni e rotti Coletta supponiamo che arriva ed è la ragazza proprio dark bassi vista che si con un po'immaginarsi per un gruppo diciamo un po'under quaranta
E questa ragazza Anna
Sì inserisce diciamo né me né nella band suona questo primo giorno e registrazione la prima volta che collaborano dunque insomma sta anche un po'provando
Poi dopo la registrazione escono nel parco di questa bellissima villa prima della cena marcava vuole essere un po'da solo passeggia un po'leva sulla sua panchina preferita perché la casa è sua qui c'è la sua panchina preferite
è o chi trova su questa panchina trovano è che non sapendo che questa era la sua panchina preferita se ammessa la ad ascoltare musica
E allora lui è un potentato e torna indietro perché stanco prova diceva vera è questa non dobbiamo e vogliamo farla sui terrazzi evase farla se tra capo ma Carrasco la conosciamo meglio
O si va a sedere vicino esce ciao senti macro sei ascoltando e lei si toglie le cuffie dice sto ascoltando Beethoven
Silenzio e dice come ha detto io non
Non capisco ricettina congiunto tra analisi alludendo a gennaio mi agitavo odiavo una specie di duello fa SVI del gruppo che ascolti sinora chiede invece vedo lo spiazza completamente ed è un po'col mio proposito
E lei mi dice sì perché stai questo nuovo paesaggio toscano così rilassante dopo tutta questa giornata muove molto intensa
Mi ha fatto pensare alla sensazione della musica di Beethoven nella quale ed è in questa pastorale
è questa Sinfonia pastorale insomma mi ha fatto pensare a questa pastorale dunque Veneruso paesaggio avuto voglia di risentire nella anche perché l'abbiamo suonato la settimana scorsa
Seconda sorpresa dici ma scusa ma perché dici suonata cioè nel senso
C'è il basso nel che che che pur chi sei così al fine della vita o no
E lei li diciamo e non tra noi siamo io non sono anche anche anzi soprattutto una contrabbassista
Mi sono formato ATO ha fatto tutto il mio Conservatorio allora l'Académie a Londra e collaboro regolarmente con la Philharmonia Orchestra che l'orchestra filarmonica di Londra
E dunque sì ecco questo ovviamente non mi impedisce di adorare rocche di fare rock proprio con grandissimo piacere Nicholson passata al basso sugli ATO basso
Però io rimango anche una contrabbassista è dunque molto volentieri vado suonare con l'Orchestra dunque questo personaggio di confine
è un è un personaggio che permette di introdurre in questo mondo che è un mondo che a priori questa musica non l'ascolta non la vuole anzi è un po'la rifiuta forse
Tutto quello che il repertorio classico è lei cosa fa fa giorno dopo giorno raccontando di compositori di musica di situazione racconta quanto questa musica
Che chiamiamo classica ma che poi secolo ne parleremo perché per me la parola classica devono anche i paesi è un minimo diciamo che è una parola che fuorviante molto spesso
Insomma conto questa musica fa parte di noi anche perché c'è un momento in cui si descrive la storia della musica non come un filo lungo cioè del quale alla fine si perde diciamo l'estremità
Ma come un albero l'albero
Che cresce e dunque se tu sei l'ultimo ramo su
Tu devi quello che sei a tutto quello che c'è stato prima
E dunque lei e rimette tutto insieme i pezzi della storia della musica dal da
Lei parte da Beethoven e poi risalendo appunto Bettoni allagasse cave risalendo fino ai giorni d'oggi
Fa capire quanto il repertorio chiamato classica fa parte del mondo fa parte dell'essere umano fa parte del del
Diciamo della storia fa parte di quello che siamo e li dimostra che Stravinskij
Ha le sue colpe
Sulla Corte ove diciamo ha portato degli elementi che permettono alla musica anche rock di essere Rocco oggi divisi si era occupato dirigenza all'epoca in cui viveva l'aveva conosciuto l'aveva trattato
Cioè ci sono stati non è che rocche nato negli anni Cinquanta e basta cestinato come musica sulla base di quello che è la musica
E quello che lei prova a fare in tutto questo romanzo e provare a spiegare il perché chiusi rotti
Terrà conto del suo passato cioè del passato della musica in generale
Migliore sarà questo questo è un po'il diciamo il sunto della storia e questo vale anche al contrario ecco diciamo il caratteristica peculiare innanzitutto è un libro che in qualche modo è una sorta di
Di Libero di viaggio no è un viaggio questo che compiono i due qualche modo all'interno della diciamo delle reciproche differenze etniche così politico si poggia così eccessivamente ed è soprattutto secondo me è un romanzo molto utile
Anche un po'per i tempi che viviamo no in cui sembra che oggettivamente dobbiamo metterci per forza una maglia
Nel senso che non dobbiamo dire Zazà vera se tu ascolti musica classica non puoi ascoltare un sigaro che le due cose non si possa incontrare così come devi avere delle convinzioni fare in realtà poi
Quindi va il filosofo le convinzioni ferree sono per i tempi deboli forse potrebbe menti diciamo questo libro ci aiuta anche come dire a capire che esistono dei percorsi che esiste una complessità che spesso ci dimentichiamo poca cosa e mi ha colpito è che c'è una scrittura che è molto musicale secondo me questa bisogno è una scrittura che non va mai fuori nota perché spesso è difficile fare secondo me come dire lavorare
Fare questo lavoro e magari poi scrivere di questo lavoro perché ho o si fa un romanzo per addetti ai lavori o si fa un romanzo con delle stonatura perché magari cerchi di andare a colpire il pubblico cerchi di fare e cosa invece in realtà
è un lungo pentagramma insomma molto godibile la cosa che mi ha colpito è proprio questo incontro tra diciamo non solo
Tra tra queste due persone ma che diventa un incontro tra Mondino
Nella tua esperienza personale anche qui andiamo affondiamo un po'più le radici su quello che che sei tu musicalmente c'è stato un momento di questo incontro cioè come ti ricordi di aver deciso di di fare questo c'è un senso
Disco imbrigliare un po'alle diciamo
Come dire il programma liscio di del mondo della musica
Ma diciamo che mi sono ritrovato perché la mia esperienza da quando sono sono arrivato
A Milano ho lavorato all'Orchestra Verdi
L'orchestra Verdi aveva
Numerosi progetti di di concerti nelle periferie un po'ovunque portava l'orchestra in città più piccole là dove di solito l'orchestra non arriva perché non ci sono i mezzi per portare un'orchestra
E mi sono presto accorto che in quei luoghi o cominciamo un po'spiegare quello che facevo oppure molto difficilmente
Quello che stavo suonando avrebbe potuto avvenire c'è un
All'impatto quali sono state delle esperienze molto che mi hanno colpito tantissimo
Che che so anche che è un po'come un immenso calderone in cui uno butta tutto e il risultato
Vettore della ragazza coi capelli blu
Cioè per esempio siamo andati per un progetto molto bello di di di Telecom Italia al nel carcere di Bollate
Nel carcere di Bollate c'era la il direttore Castellano che
A sicuramente faceva del carcere bollato uno dei carceri diciamo tra l'altro alla galassia radicale molto sensibile a queste tematiche dunque
Era veramente è veramente un carcere modello in Italia rispetto a diciamo come svolge la propria pena l'attività culturale musicale era una delle cose che si è provato a fare
Ho portato l'orchestra in in carcere premiano fatto portarlo che sta in carcere e lì mi sono accorto che tanto più avrei dovuto sicuramente avvicinare il problema in modo diverso
Mi sono scoperto saper fare bene questa cosa perché mi avevano detto attenzione perché sai un pubblico che non ha l'abitudine di avere una un'attenzione così lunga come quella che può richiedere la classica e cioè
Io sono andato lì provando spiegare quello che era l'orchestra per spiegare quello che eravamo noi quelle spiegare quello che esprima muori incompiuta di Schubert e
All'uscita io ricordo ancora sono stati questi carcerati assolutamente straordinari sono rimasti attentissimi per tutto il tempo e del Turato comunque più di un'ora
C'è un uno di loro che è venuto verso di me mi ha detto guarda con quest'ora di musica hai dato un senso a sette anni di carcere
E allora lì mi sono reso conto che
Se sempre i più diciamo si faceva strada l'idea che la musica
Pozzi classica quella che io ritenevo classica che era il mio mestiere
Aveva una vita al di fuori dal mio mondo aveva una vita da dove era io tenderei a dire quasi più importante
Che all'interno del mio mondo perché mi rendevo conto che le mozioni che era in grado di trasmettere
A tutte le persone che magari
Non avevano accesso a a questa musica o non pensavano di avere accesso a questa musica ebbene su queste persone e l'impatto era fortissimo
E mi sono confermato in un tutt'altro ambiente in questa idea perché un giorno mi hanno buttato sul palco a fare un concerto con il mio amico Morgan
Era un concerto rollover organizzato da da Feltrinelli
E
Mi hanno detto di Franco certo con Morgan soprattutto spiazzato perché non sapevo bene come affrontare questa cosa un'orchestra classica Amore allora pensato di fare affrontiamolo in questo modo proviamo a trovare i terreni di incontro e spot su di che cosa possiamo parlare ma potevamo parlare di emozioni perché le mozioni devono essere diciamo quel punto dell'incontro di incontro tra i due mondi
Pertanto abbiamo fatto torniamo va bene che Morganti poi è un personaggio sicuramente particolare nel suo ambiente che ha questa attenzione alla classica che a questa gestione alla storia dunque che che si rende ben conto che quello che lui fa non arriva dal nulla ma arriva
Da quattrocento anni di storia
E ne ho fatto questo concerto insieme alla fine era sempre incompiuta alla fine io avevo la fila di ragazzini dietro il mio camerino che mi chiedeva insistentemente dove posso scaricare questa canzone incompiuta di Schubert
E questo mi ha fatto capire che questo pubblico
Che potevo ritrovare nelle periferie potrà trovare nei carcerati che potevo trovare
Tra diciamo dei fan dimora sono mondi che non non hanno niente nulla in comune tranne una cosa
Non essere assolutamente parte del mondo al quale di solito mi rivolgevo e tutti apprezzavano questa musica allora mi sono detto che c'era qualcosa da fare per toccare questo pubblico tanto più che il nostro pubblico di riferimento
Non dico nulla di nuovo se dico che la classica è in sofferenza di pubblico
Non sa bene dove andare a trovare il suo pubblico come rinnovare o ci sono tantissime attività interessanti che si prova a diciamo a fare nelle nelle varie istituzioni
Però diciamo la problematica del del pubblico è una problematica molto importante mi sono detto che potevo portare anch'io il mio piccolo contributo a
Questo a questa ricerca diciamo come affrontare un nuovo pubblico
Ecco la il diciamo che affrontare un nuovo pubblico significa poi attualizzare dei messaggi no noi per esempio qui su per frequenze di Radio Radicale generalmente non abbiamo una programmazione musicale ma
Il nostro intermezzo tra le trasmissioni sono Ri.Rei qui a Marano
Perché Marco Pannella attualizzo il Requiem diciamo con questa scelta
Diciamo inizialmente per la campagna contro la fame nel mondo poi contro la pena di morte
E quindi è rimasto il nostro marchio di fabbrica fondamentalmente quindi diciamo che che ecco
Anche noi viviamo un esempio di attualizzazione perché uno dice ma il requiem
Tra trasmissione musicale tra una trasmissione all'altra insomma sempre una rotazione particolare a lei e ardita però ecco in qualche modo sembra che la musica classica ed è anche quello che emerge da questo romanzo
E così come se fosse un foglio bianco per ogni epoca per ogni età mentre
Ci sono le le le diciamo le canzoni che in qualche modo segna non o degli attimi una canzone generalmente
Sì ci sono i brani immortali ci sono le cose che rimangono sempre dentro però poi una canzone e questo non abbiamo forse Johnson contemporanei al al alla grande musica
Però ecco fondamentalmente coi nell'articolo di
Di due trecento anni forse molto abilmente i grandi successi negli anni Sessanta verranno quantomeno anche numericamente no
Superati forse da qualcosa di nuovo insomma legasse invece la musica classica è sempre rimasta in qualche modo è sempre stata il punto di partenza di tante tante generazioni ma la musica classica non è
Un in genere da contrapporre alle canzoni la musica che noi chiamiamo classica e il risultato di quattrocento anni di storia e cioè quello che ci è rimasto
E allora noi non sappiamo qual è la musica classica di oggi perché soltanto la storia ce lo potrà dire quale per me la discriminante sarà qual è la musica che avremo ancora voglia di suonare
Tra due c'è stato anche bisogno di quelle che abbiamo oggi e dunque la al la vera due domanda e tutti nel Settecento c'erano non c'è una produzione musicale
è enorme del quale non sappiamo niente tra quale magari non è anche rimasto niente e dunque penso che quello che noi chiamiamo classica è semplicemente un enorme calderone di quello che la storia ci ha dato
Di questi del rapporto tra l'essere umano e la musica
E e questa cosa in e molto importante come secondo me da capire bene nel nostro vedere questo repertorio ed è per questo che
Si può perfettamente conciliare
Rocco per esempio con ascolto di Monza di Bettoni quelli che perché non è detto non non sono in contrasto
Sono parte della stessa grande famiglia e qui e questo un po'il discorso che io provo provo a fare c'è molta cioè c'è tutta l'armonia classica
Dentro le canzoni dentro due non è che se si inventa l'acqua calda oggi certi semplice tutto quanto sopra c'era già tutto dunque siamo andati sviluppando lo
Sono stati dei momenti di incontro molto interessanti con il passato che per esempio tutto rotto regressivo nel quale parlo molto
è ovvio che io sono un vecchietto rispetto all'andare avanti del mondo perché ciò trentotto anni dunque sono già della generazione dei vecchi
Però il discorso i miei riferimenti sarebbero Ennio Trolls sono i tre mestieri sono a chi teme son sono questi qua questi qua hanno nella loro musica
Delle radici molto forti molto forti nel passato tarato sull'articolo su Vanity Fair l'altro giorno citavo il mio spero esempio che ci hanno una una delle loro canzone di un album di qualche anno fa che riprende
Esattamente Rachmaninov
Allora e possibile
Andare
Apprendere nel passato l'ispirazione per andare avanti se tu non tieni conto di quello che è il passato ma questo vale in tutte le discipline non si può fare qualcosa di meno interessante
Ecco conta in questo romanzo la musica metafora dell'amore perché secondo me alla fine è un po'
Ma io non
Allora io penso che l'amore sia il motore del mondo in generale ma non solo l'amore di una persona nei confronti di un'altra che già quella un motore importante
Ma cioè l'amore per la vita c'è l'amore per l'arte c'è l'amore per il bello penso che la musica sia un'espressione dell'amore umano nei confronti del suo mondo
Cioè
L'umano guarda al suo mondo esprime quello che vede
E quello che vede che sente che che percepisce del suo mondo
Lo trasforma in questo è l'arte lo trasforma e chi lo trasforma in musica trasforma questo amore
O dolore o diciamo qualsiasi tipo di emozione di sensazione che si percepisca dal mondo lo trasforma in arte e dunque si la musica sicuramente può essere
Diciamo una metafora ma è e quello
Che l'essere umano riesce a produrre di più perfetto e di più avvicina ante al mondo che lo circonda
Cont com'è stato per te iscriviti e un libero perché immagino che sia anche un diciamo un metodo di lavoro differente rispetto a quello che fai quasi tutti i giorni trafficata
Salvo divertito ma proprio tanto anche perché mi sono è un ben po'una banalità forse ma per me non lo era
è vero che i personaggi hanno una vita propria perché tu porti avanti un discorso sai più o meno dove devi andare a parare però mentre scrivi mentre c'è un dialogo che si articola
C'è causa effetto
E dunque a seconda di come cambi la causa cambierà l'effetto
E dunque tra una cosa e l'altra tutti ritrovi in un punto in cui non pensavi di arrivare a volte succedono delle cose che non sapeva avvolti vengono delle cose in mente che tu non pensavi dimettere
E liberamente ti lasci guidare dei personaggi che hanno una loro Psicologia che poco a poco tu definisci capisci fino in fondo e approfondisce anche
Ed è una cosa assoluta cioè io mi hanno mi manca questo mondo
Quello che ho finito libero perché era un mondo che amavo che mi chiedeva di far tornare ecco profitto devo convincere muratori doveva baciato e su quello ci pensiamo anche noi vogliamo
Bene e allora segugio tipo all'termini di questa chiacchierata il tempo è tiranno quando ci si trova bene invece tiranno anche quando non passa mai sempre tirarlo
Che siamo per i nostri ascoltatori dove enti possono incontrare le presenti mani qualche progetto qualcosa però c'è un progetto che al quale tengo molto
Facciamolo la prima assoluta del mio nuovo spettacolo intima sì al teatro di l'hotel tanto di Lodi scusate al Teatro Li Vigni di Lodi il sette maggio
Nel quadro del Festival generare futuro che questo festival che parla di futuro ed è uno spettacolo al quale tengo molto perché
Allora tutto quello di cui abbiamo parlato
Provo a trasferirlo anche sulla scena cercando delle modalità che sono le modalità che permettono la musica di sforare in un pubblico che non è un pubblico adesso
Una di questa suonare in mezzo immerso un po'in una scenografia video che si evolve molto lentamente dunque lasciando la musica protagonista
E dunque uno spettacolo nel quale passero attraverso l'intimità perché così si chiama di Beethoven di Schubert di Christian Carraro ecco un mio amico di Schuman
Provando a spiegare questa intimità che c'è tra l'interprete e il suo strumento
Che permette l'espressione dell'intimità di un compositore di fronte alla sua al suo foglio
Bene poi insomma speriamo anche di incontrarti prossimamente insomma su su queste frequenze insorgere in varie aree
Piacere Elia averti qui con noi con i prossimi progetti io ricordo macchie Maritano esso Beethoven e la ragazza coi capelli blu Mondadori
E
E ringrazio tutti per essere stato qui con noi sono io che ringrazio te Radio Radicale per l'accoglienza così calorosa Gentile
Bene io vi auguro invece buon proseguimento con l'ascolto delle nostre trasmissioni e vi auguro una buona serata
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