Rassegna stampa estera

Quel giorno ad ascoltatori di Radio Radicale mercoledì ventisette aprire questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta diversi i temi di cui ci occuperemo
Quest'oggi in gran parte legati però all'Europa al crisi che sta vivendo
Il nostro continente partiremo dalle
Elezioni presidenziali in Austria con il successo al primo turno del
Candidato del partito antieuropeo antimmigrazione della
E spero Norberto per su questo leggere in un editoriale dal Wall Street journal l'avvertimento dell'Austria
Sui rifugiati e poi un'analisi da figlia o secondo cui successo dell'estrema
Destra a Vienna e provocato in qualche modo dalla bomba a scoppio ritardato di Angela Merkel questo il titolo di un pezzo firmato da
Se non si e no e poi parleremo da quello che molti giornali hanno definito la lezione di Barack Obama all'Europa
Il discorso di lunedì ad Hannover del Presidente americano Obama a ricordato in qualche modo gli europei
I successi realizzati con la l'integrazione leggeremo l'editoriale da le Monde la grandezza dell'Europa secondo Obama e poi un commento di chi dovrà Manna columnist del Financial Times
Secondo cui in realtà il presidente americano è molto più concentrato sull'Asia che sull'Europa e ancor di più sul Regno unito
Chiuderemo parlando di altri due temi la Siria Obama ad Hannover annunciato anche
Un
Rafforzamento della presenza militare americana nel conflitto secondo il mio al Times reggere un editoriale è un rischio
Quello e fa correre Obama
All'America e poi
Chiuderemo con le primarie
Americane ieri notte un nuovo super martedì ma il il tema di questa settimana il patto anti Trump tra
Crudo zero e casi c'è secondo il Guardian è troppo poco troppo tardi fra affermare Trump secondo il Wall Street giornali invece
Meglio tardi che mai il giornale al e a favore di una convention divisa luglio che possa
In qualche modo scegliere un candidato terzo rispetto agli attuali concorrente soprattutto diverso da Donal Trump ma cominciamo
Dall'Europa e dalle elezioni in Austria con il Wall Street Journal editoriale dal titolo l'avvertimento dell'Austria sui rifugiati la crisi
Dei migranti resuscita il partito di estrema destra scrive il giornali con costi politici dei fallimenti dell'Europa sui rifugiati aumenta no l'ultimo ciò che è arrivato dall'Austria domenica quando
Norberto del ferro e del Partito della Libertà le spero ha ottenuto il trentasei per cento nel primo turno delle elezioni
Presidenziali nel secondo turno dove far dovrà affrontare
Il secondo piazzato il candidato dei Verdi che ha avuto il venti per cento dei voti la carica di Presidente soprattutto cerimoniale ma il risultato secondo il giornale uno schiaffo
Hai due partiti tradizionali socialdemocratici e popolari che governano insieme a Vienna grande coalizione e i cui candidati alle presidenziali hanno ottenuto
Ciascuno l'undici per cento dei voti il Governo di grande coalizione tra socialdemocratici e popolari
è apparso impotente nel momento in cui l'Austria è diventata un punto di transito maggiore lungo la rotta dei Balcani che porta rifugiati dalla Turchia alla Germania
Viene inizialmente aveva aperto le sue frontiere per poi chiuderle ma mano che l'opinione pubblico cambiava idea
Questa politica a casaccio del Governo austriaco in realtà I limitato gli elettori passerella e spero hanno usato la crisi dei rifugiati per rilanciare loro tematiche identitarie
Promettendo un'Europa dei popoli e dei gruppi autoctoni questa visione non è condivisa dalla maggioranza degli austriaci ma
Quando gli elettori temono per la loro sicurezza o per la loro situazione economica volte
Gravitano attorno a partitiche offrono risposte semplicista
Con io organo Haider la esprimo ricorda il giornale nel mille novecentonovantanove ottenne circa il ventisette per cento dei voti abbastanza per entrare in un Governo di coalizione con il Partito Popolare
All'epoca gli elettori si stancano rapidamente sia dell'est per ossia del suo leader che lo dava i veterani delle SS naziste insultava il leader della comunità ebraica austriaca
Haider è morto nel due mila otto due anni dopo aver rotto con la stessa e spero
Ma il suo vecchio partito mantiene gran parte del suo charmant elettorale lei spero condivide simpatie putiniana e con altri partiti di estrema destra in Europa come il connazionale di Marine le Pen in Francia
Il leader del partito Heinz cristiana strascino e nel due mila e dodici pubblico una vignetta sulla sua pagina Facebook con
Un po'antico un banchiere con naso Guzzo Paul Sinico stella di David che rubava il cibo al popolo
La
Il ruolo la carica di Presidente in Austria può essere cerimoniale ma l'avvertimento secondo il giornale e chiaro i politici tradizionali
Devono rispondere alle ansie della gente altrimenti lo faranno partiti molto più pericolosi così quotidiano
Economico americano in un editoriale pubblicato ieri nella sua edizione europea e questo ci porta in qualche modo
A Barack Obama al Presidente americano che lunedì ha fatto un importante discorso ad Hannover sull'Europa sostenendo il Progetto europeo ricordando
Ai cittadini europei quel che è stato realizzato quel che ancora si può
Realizzare tra le altre cose
Obama ringraziato Angela Merkel la cancelliera tedesca per il suo ruolo leader nella crisi dei Rifugiati e
Una critica in questo senso viene
Dalle figlia oltre da enologia uno degli opinionisti del quotidiano conservatore francese in un pezzo dal titolo la bomba scoppio ritardato di Merkel e scrive tra l'altro sherpa
I ringraziamenti di Obama Merkel sono comprensibili Merkel accettato di accogliere più di milioni di rifugiati che fuggivano da una guerra civile rispetto alla quale la Germania poche responsabilità e l'America molte cioè la guerra in Siria
Ma ciò che non ha voluto vedere Obama e la possibile bomba scoppio ritardato creata da Merkel quando dichiarato aperte le frontiere di Schengen
Il vecchio continente sembra avere qualche difficoltà con l'effetto calamita provocato dalla cancelliera in Austria Paese prospero
L'estrema destra raccolto il trentasei per cento dei voti al primo turno delle presidenziali del ventiquattro aprile è il segnale di un'insicurezza culturale generalizzata
Per bloccare il flusso di rifugiati Merkel e poi è andata a mendicare l'aiuto di un sultano turco Recep Tayyip Erdogan che ora ricatta l'Unione europea tengo da me i rifugiati
Delle guerre mediorientali a condizione però che con ci diate dei visti ai miei
Ottanta milioni di cittadini musulmani il multiculturalismo di cui un tempo aveva denunciato il fallimento non sembra più far paura Merkel tanto meglio scrivere scriviamo
Ma il problema è che giudicato inaccettabile da tutti i Paesi dell'Europa dell'est che la stessa Germania aveva fatto entrare nell'unione europea
Perché il forse morsa da buone intenzioni ma le sue buone intenzioni potrebbero aprire la strada verso
Un inferno politico con ovunque la progressione delle estrema destra e il rifiuto belle norme europea così
Renault girare attribuisce a Merkel in qualche modo insuccesso del
Del candidato dell'estero nelle elezioni presidenziale austriache di domenica e questi due questi due commenti editoriale del giornale quello di
Il pezzo di ricerca sul Figaro
Ci portano alla lezione di Barack Obama l'Europa il discorso di di
Utili del Presidente americano lunedì ad Hannover che Le Monde commenta nel suo editoriale oggi dal titolo la grandezza dell'Europa secondo Obama da un po'paradossale che sia un Presidente americano dover
Ricordare agli europei i successi
Passati presenti e forse anche futuri dell'integrazione scrive le Monde
I maligni diranno che il discorso arrivato troppo tardi dopo anni di disinteresse per l'Europa di sempre maggiore attenzione al Pacifico
Potranno anche spiegare che i problemi del vecchio continente sono in parte dovuti all'inconsistenza della politica estera americana in Medio Oriente
Ma rimane il fatto che lode all'Unione Europea cantata da Barack Obama da noi per lunedì venticinque aprile da è salutare non solo da salutare ma anche
Fa bene in qualche modo il Presidente americano ha invitato gli europei ad aprire gli occhi forse avete bisogno di uno sguardo esterno di qualcuno che non europeo per ricordarvi la grandezza di ciò che avete realizzato ha detto Obama ed ha ragione secondo nel mondo
Cinquecento milioni di cittadini che parlino ventiquattro lingue ventotto paesi sono riuniti in una soluzione e per diciannove di questi Paesi
C'è una moneta comune questa costruzione ha spiegato Obama resta una delle più grandi realizzazioni economiche e politiche dell'epoca contemporanea il Presidente degli Stati Uniti che ha
Rigorosamente difeso la permanenza del Regno Unito dell'Unione vuole salvare questi insieme oggi indebolito e di cui Obama riscopre le virtù
Gli Stati Uniti e mondo hanno bisogno di un'Europa forte prospera democratica e unità ha detto il Presidente americano
Obama ha ricordato l'epopea della costruzione europea realizzata con il sostegno degli Stati Uniti
In un discorso benevolo che non si era più sentito dei tempi di Bill Clinton nel momento in cui la campagna elettorale americana si perde negli insulti populisti di Donal Trump
Obama tenta così di rifondare la comunità di valori transatlantici questo appello non gli ha impedito di fare
Il bilancio lucido dei mali che affliggono l'Europa come del resto gli Stati Uniti una crescita troppo debole che conduce ad una disoccupazione di massa una
Democrazia che può essere lente frustrante un aumento dell'intolleranza nei confronti di quelli che vengono da altrove o non condividono la stessa religione
Il mondo non ha bisogno di altri muri esortato Obama e la soluzione non è quella populista o protezionista
Queste sirene populiste secondo le Monde Obama le ha denunciate indirettamente vantando le realizzazioni passate dei popoli europei
Non dimenticate che siete ha detto siete gli eredi di una lotta per la libertà a Obama citato gli ungheresi gli osteria circa abbatterono la cortina di ferro nel mille novecentottantanove
Oggi gli ungheresi sono diretti dal populista Viktor Orban apostolo della democrazia illiberale mentre gli austriaci hanno votato in massa al primo turno delle presidenziali il candidato
Dell'estrema destra il Presidente americano anche ricordato i polacchi
Mi Solidarność a cui eredità e messe in dubbio dall'ultraconservatore cattolico Jaroslaw Caccini rischi
Il Presidente americano avrebbe dovuto giungere a questa lista la Francia minacciata dal fondo azionario di Marine le Pen prima di concludere abbiamo bisogno di più più comprensione più dialogo più umanità
E avrebbe potuto completare con una
In un abbiamo più stima più abbiamo bisogno di più stima disse in Europa così
Le monde che non ha torto sull'Europa che sulla difensiva e dunque
è un leader americano non un leader europeo a dover in qualche modo ricordare quanto
Alla fine questo questo progetto sia
Forte anche perché il leader americano e probabilmente i prossimi leader americani guarderanno
Altrove non all'Europa e lo sottolinea chiedono Rachmaninov in commento pubblicato ieri
Sul falso Times incentrato non solo sull'Unione ma anche sulla possibile uscita del Regno Unito dall'Unione Obama e la fine dell'anglo s'era questo il titolo
Scrive Racman quando i sostenitori della Brezzi delineano il futuro del Regno Unito fuori dall'Unione europea
Spesso indicano un futuro nell'angolo sfera cioè la comunità delle nazioni che parla inglese che in qualche modo associata al passato imperiale britannico da questo punto di vista l'intervento di Barack Obama nella campagna
Vista del referendum del ventitré giugno intervento c'è stato venerdì scorso potrebbe rappresentare un momento devastante per i sostenitori della break SIT
Il Presidente degli Stati Uniti il più potente membro dell'anglo sfera ha difeso con forza le ragioni della permanenza del Regno Unito nell'Unione
E così disperati alcuni membri del campo da Brecht esitando suggerito che Obama possa avere qualche retropensiero contro i britannici secondo Boris Johnson sindaco di Londra
Le origini in parte keniota e del Presidente americano potrebbero spiegare il suo punto di vista in realtà secondo Racman non c'è bisogno di una spiegazione
Particolare per l'intervento di Obama da sempre la politica americana e di sostenere il progetto europeo e l'appartenenza del Regno Unito all'Unione ma i sostenitori della black si stanno forse colto un punto essenziale
Nonostante tutti irrituali che caratterizzano la relazione speciale tra Stati Uniti e Regno Unito qualcosa è cambiato durante gli anni Obama questo cambiamento
è una crescente consapevolezza sia a Washington sia Londra dell'importanza dell'Asia
Che ha spinto sia gli Stati Uniti sia il Regno Unito a riconsiderare i loro rispettivi approcci al mondo e dunque
Anche all'uno all'altro di origine di Obama centrano qualcosa ma non nel senso inteso da Johnson Barack Obama non è tanto il Primo Presidente afro americano
Ma il primo Presidente del Pacifico e NATO alle Hawaii ha vissuto una parte dell'infanzia in Indonesia nessun Presidente
Americano
Prima di lui aveva davvero colto l'importanza vitale della Regione dell'Asia Pacifico l'iniziativa di politica estera che ha marcato gli anni Obama è stata il pivot dell'America verso l'Asia
Malgrado tutte le crisi Medioriente in Ucraina il Presidente americano è rimasto testardamente determinato ad devolvere più risorse diplomatiche militare ed economiche
Allasia si è parlato molto durante la visita a Londra di Obama della possibilità di un accordo commerciale post break sitter tra Stati Uniti e Regno Unito
Con il Presidente americano che ha detto che Londra finirebbe in fondo alla coda
Ma la realtà è che la più grande priorità commerciale dell'America non è il Regno Unito né l'Unione europea
E l'Asia e lo dimostra il fatto che mentre i negoziati sul TTP il trattato di libero scambio con l'Europa sono lungi dall'essere conclusi
L'accordo sulla partnership tra specifica tra Stati Uniti undici Paesi della regionale sia pacifico è già stato firmato e ora attende di essere ratificato alcuni britannici europei
Sperano che la partenza di Obama possa spingere gli Stati Uniti a prestare meno attenzione all'ASI a scegliere di tornare verso l'Atlantico ma improbabile qualsiasi Presidente americano che guardi alle priorità strategiche dell'America
Arriverà a conclusioni simili a quelle sì Barack Obama così
Io raccomanderei contestualizza un po'gli interventi del Presidente americano sia a Londra sia ad Hannover sia sul
Referendum dentro fuori l'Unione europea del ventitré di giugno sia più in generale sui rapporti tra
Stati Uniti e unione
Europea Obama anche annunciato dal novero un un aumento del della presenza militare americana in Siria
Che lascia perplesso il New York Times un editoriale dal titolo Un rischioso rafforzamento americani in Siria leggiamo alcuni passaggi la decisione del Presidente Obama di inviare altri duecentocinquanta soldati americani in Siria
Per combattere l'organizzazione dello Stato islamico potrebbe sembrare piccola cosa
Il numero è molto lontano dei centottanta mila soldati che stavano combattendo in Iraq Afghanistan quando Obama arrivo alla Casa Bianca nel due mila e nove
Ma ci sono buone ragioni per essere preoccupati per questo rafforzamento dalla missione che aumentar coinvolgimento degli Stati Uniti uniti in Siria ben oltre i cinquanta membri delle forze speciali che sono già stati sanati nel Paese
Nell'annunciare la sua decisione lunedì in Germania Obama ha detto di voler capitalizzare sui recenti successi ottenuti da americani siriani
Nel cacciare lo Stato islamico dare chiave le truppe americane saranno impegnate nell'addestramento e nell'assistenza di forze locali non guideranno i combattimenti sul terreno insistito Obama
Ma sottolinea l'IVA Times
Saranno comunque coinvolti in operazioni militari lavoreranno senza un'autorizzazione del Congresso differenza dei soldati americani in Iraq che combattono lo Stato islamico su richiesta del Governo iracheno
Le truppe Siria opereranno in un'altra nazione sovrana senza il diritto legale di farlo
Tutto questo solleva un interrogativo cosa significano questi soldati in più per il coinvolgimento delle Americhe in futuro e soprattutto come potranno contribuire apporre fine a questa guerra così
Io al Times che continua dunque essere molto molto scettico su sulla presenza militare americana in Siria e altrove per chiudere un accenno alle primarie americane questa notte l'ennesimo super martedì ma il tema forse dalla settimana il patto anti Trump la tra Crutzen e casi cash per il Gargano è troppo poco troppo tardi anzi potrebbe stimolare un ulteriore rivolta dell'elettorato repubblicano contro l'establishment dunque
A favore dicono al Trump secondo Wall Street Journal invece una buona notizia
Meglio tardi che mai e soprattutto meglio avere una convention divisa a luglio per privare Trump della nomination ma ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale