Intervista ad Enrico Di Pasquale sui dati dei ricollocamenti dei rifugiati giunti in Italia e Grecia nel resto del continente europeo

Radio radicale siamo collegati con Enrico Di Pasquale della Fondazione leone Moressa che salutiamo buonasera del Dipasquale Imola però voi avete proprio scrutatori ecco come Dipasquale vogliamo parlare di uno studio della Fondazione Moressa su dati della Commissione europea che riguardano
I
Collocamenti dei migranti dei rifugiati per
Precisione in Europa che lo anticipiamo come poi i nostri ascoltatori
Sapranno tutta questa operazione di fatto è stata una flotta da da questo flop poi si è arrivati all'accordo dell'Unione europea con la Turchia ma per quanto riguarda il nostro Paese anch'ora siamo nella fase
In cui i collocamenti dovrebbero essere
L'altra faccia della
Dell'identifica pone negli hot spot che e l'Italia a messo su allora quale la situazione da quando
Nella settembre due mila e quindici
Il consiglio europeo a deciso appunto questa politica
Chi diciamo che la situazione era ovviamente abbastanza complessa e in nel giro di pochi mesi cambia molto repentinamente
La questione è cominciata nel circa un anno fa nel maggio del del due mila quindici con la proposta della Commissione europea della dell'agenda io in terra
Che prevedeva una serie di iniziative tra cui
Appunto gli hot spot il controllo in un maggiore controllo delle frontiere le questo meccanismo di ricollocamento Fichera insediamenti
Questo meccanismo in particolare coinvolge Italia e Grecia prevede controllata redistribuzione diciamo tra virgolette
Di migranti presenti nei centri di accoglienza di questi due Paesi appunto la redistribuzione verso tutta Europa
Meccanismo che appunto già da maggio a settembre è stato ridimensionato nel senso che all'inizio prevedeva quote diciamo fisse
Sulla base di parametri di oggettivi quali il PIL quali la la popolazione straniera eccetera
Gli elementi da settembre si è arrivati a un accordo
Già allora appunto
Di compromesso con una delle poche volontarie e quindi ogni Paese stabiliva quanti
Emigranti accogliere età appunto il
Il numero sia dall'Italia che era la Greca lasciato molto ridimensionato rispetto all'inizio
E rischiamo quindi l'obiettivo finale da raggiungere trentacinque mila dall'Italia sessantatré mila dalla Grecia quindi totale di circa cento mila
Per raggiungere i due anni quindi fino
Al dal settembre due mila diciassette
E con i primi ai cinesi di di questo processo la situazione
Praticare erano all'inizio nel senso che circa l'un per cento
Di questo obiettivo è stato raggiunto con poche centinaia sono cinquecentotrenta dall'Italia perché centoquindici dalla Grecia
Ecco e queste zone il dato il dato crudo insomma dei numeri d'altra parte roggia meno la classificazione
Per chi poteva ottenere questo ricollocamento c'era una divisione praticamente in migranti di serie A B e C perché c'erano
Da una parte i migranti economici che appunto dovrebbero essere in teoria rimpatriati e dall'altra parte c'erano
I quelli che venivano considerati possibili fruitori dell'asilo ma
Che dovevano ottemperare comunque alle regole di Dublino quindi rimanere nel Paese in cui erano approdati e poi c'erano
Tre eccezioni cioè i siriani iracheni e gli eritrei che avevano la possibilità di no di questo
Ricollocamento e quindi di superare la regola
Di Dublino così no
Infine così appunto situazione molto complessa anche perché
In Italia rispetto agli altri Paesi queste nazionalità non sono molto presente tra i migranti che sbarcano qui da noi
Arrivano prevalentemente
Cittadini africani quindi i paesi dell'Africa subsahariana nigeriane in particolare
Per qualche appunto non rientra in in queste categorie
Va detto anche che il numero di richieste d'asilo nell'Unione europea ha raggiunto livelli
Sicuramente inaspettati fino a un anno fa quindi anche
Al momento dei degli accordi sui collocamenti non si era capita la portata di questo fenomeno
Basti dire che nel due mila quattordici il numero di richieste d'asilo aveva quali sfiorato il raccordo del mille novecentonovantadue quindi intorno ai seicento mila
Alle seicento mila richieste e nel due mila quindici questo è stato addirittura raddoppiato siamo un milione trecento mila richiesta d'asilo nel due mila quindici
A livello di singoli Paesi la situazione è molto complessa nel senso che ad esempio la Germania ne ha quasi cinquecento mila
Con un raddoppio rispetto all'anno precedente e ci sono paesi che fino a pochi anni fa non erano interessati dal fenomeno nell'Ungheria l'Austria
O la Finlandia che hanno visto una un aumento vertiginoso brevi delle richieste d'asilo prevede invece che già avevano dei livelli abbastanza alti come la sicurezza l'Italia la Francia hanno sia avuto un aumento
Ma non così Valentino
E si anche ma questo poi fa capire anche se in qualche modo non giustificano l'inottemperanza per esempio della Germania questi regolamenti perché è uno dei Paesi che ricollocato meno no migranti secondo questa regola e pace l'ho visto che avete fatto appunto un'ampolla una classifica di dei pesi secondo la le ricollocazioni in celle poi parlare
Clinicamente Armeni siti è vero ad esempio appunto parliamo comunque di numeri molto più così in linea fatto di più sono sparse Finlandia che comunque siamo sui
Cento sul centinaio poco più forse la Finlandia rispetto a quello che l'impegno finale quella che è che ha fatto di più
Ci sono molti Paesi che ancora non hanno avviato questa
Questo processo come l'Austria come
La Slovenia alla Slovacchia e
Ma comunque appunto direi che è difficile a questo punto fare differenze tra i Paesi
Perché il dato sostanzialmente molto piccolo
Per
Quali tutti i Paesi insomma stiamo parlando ovviamente di poche centinaia di persone quindi un processo
Che sostanzialmente stenta a partire e certa da qui poi si capisce come
L'Italia abbia poi presentato mimica verso un compact che in realtà cerca di riprodurre sul piano
Della rapporto sia con la Libia che i piccoli Paesi subsahariani quello che è stato poi la Cordon con la Turchia proprio perché quello che è stato deciso prima dall'Europa non funziona
Sì beh questo può essere una una chiave di lettura ripeto la situazione è cambiata veramente di mese in mese
E
Però sarebbe opportuno che impegni presi dai singoli Paesi poi fossero mantenuti nel senso che altrimenti senza prestazione diventa
Ingestibile e soprattutto
A livello politico è chiaro che la tendenza adesso è quella di costruire barriere di chiudere le frontiere
Mentre servirebbe forse un maggiore coordinamento maggiore sia solidarietà sia responsabilità una parte dei dei singoli Paesi se si vuole mantenere l'Europa se no esattamente