Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da Radio Radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto di passaggio a sud-est supplemento del giovedì oggi è il ventuno aprile questo supplemento della giovedì mattina
Vogliamo anziché tornare sulla puntata di domenica scorsa la puntata del diciassette aprile proporvi una rassegna di articoli di analisi di reportage apparsi questa in quest'ultima sette dieci giorni
Su alcuni siti alcuni portali internet che seguono con particolare attenzione la politica internazionale e in particolare la la situazione dei pal dell'Europa sudorientale
Cominciamo però prima di tutto con il rapporto annuale Pili pubblicato proprio ieri da Reporters sans frontières
La sua classifica annuale sulla libertà di stampa nel mondo una libertà di stampa che i è regredita nell'ultimo anno di tutte le Regioni nel mondo
Il Paese più virtuoso si conferma la Finlandia seguita da Olanda e Norvegia mentre la classifica che conta centottanta Paesi e chiusa da un nell'ordine dal Vietnam Cina Siria Turkmenistan Corea del Nord ed Eritrea
La situazione si è aggravata come dicevamo e come dice Reporters sans frontières in tutte le aree geografiche il continente americano in particolare questo andato abbastanza clamoroso
Ha fatto registrare un grande passo indietro ma riguarda soprattutto l'uccisione di numerosi giornalisti nell'America centrale
I controlli
Controlli antiterrorismo negli Stati Uniti e anche una regressione
Venne in Canada che ha perso dieci posizioni rispetto al rapporto precedente
E le Americhe dunque né a livello complessivo sono finite dietro l'Africa anche se la zona dell'Africa del nord e del Medioriente resta la regione del mondo in cui giornalisti dicono
Dicono quei di Reporters sans frontières sono sottoposti a pressioni di ogni sorta per quanto riguarda l'Europa sudorientale il Paese più virtuoso è Cipro
L'intesa come Repubblica di Cipro cioè quella internazionalmente riconosciuta quelle che potremmo definire
La Cipro la parte greca di di Cipro che alla ventisettesimo posto mentre Cipro nord cioè la parte che fuoco varata nel mille novecentosettantaquattro dalla Turchia e che qualche anno fa appunto
Ha proclamato si è costituita in uno stato dipendente anche se riconosciuto al mondo solo dalla Turchia e all'ottantuno esimo posto
Dicevamo tra i Paesi dell'ora posso Dorian tale Cipro ventisettesimo posto poiché al quarantesimo troviamo la Slovenia un posto davanti gli Stati Uniti che sono a quarantuno ismi al quaranta al quarantanovesimo posto la Romania
Alla cinquantanovesimo la Serbia
Ah sessantatreesimo la Croazia al sessantotto esimo la Bosnia Erzegovina
Al settantaquattro esimo l'Armenia Armenia che si trova ora confrontato da ormai un quarto di secolo un conflitto con l'Azerbaigian sulla questione del Nagorno Karabakh di cui tra l'altro parleremo più avanti
Lazar Besana è alle invece accento sessantatreesimo posto
Poi ancora restando sempre l'Europa sudorientale la a settantasei e siamo a posto troviamo la Moldavia proprio davanti a l'Italia che si classifica settantasette esima
E ha perso per la cronaca quattro punti rispetto alla rapporto precedente all'ottantuno esimo posto come di vi dicevamo la Repubblica turca di Cipro nord all'ottantaduesimo l'Albania all'ottantanove esimo la Grecia davanti al Kosovo che a novantesimo poi
Centoseiesimo posto per il Montenegro cento tredicesimo per la Bulgaria
Cento diciottesima posizione per la Macedonia che poco sopra l'Afghanistan tanto per in termini di paragone
Al centocinquantunesimo posto quindi ultimo dei Paesi della costa orientale la Turchia
Questo dunque la classifica due mila e sedici della libertà di stampa secondo Reporters sans frontières
Una una classifica che naturalmente fa discutere farà discutere elettori della quale torneremo a parlare anche nelle nella prossima nelle prossime puntate domenicali di
Di passaggio sud-est
A proposito di di stampa di anche sopravvivenza degli organi di stampa c'è una l'hanno una notizia che viene dalla
Da una delle voci più importanti per quanto riguarda la minoranza italiana in Slovenia e Croazia
La casa editrice Edith che sta subendo un drammatico ridimensionamento
La stima casi tre cioè dite che uno dei più importanti proprio aggregatori della comunità italiane Slovenia Croazia ne parla diffusamente Stefano l'USA
Su osservatorio Balcani e Caucaso mi ha scritto ha scritto un pezzo lo tredici aprile mercoledì della scorsa settimana aree in cui si ricorda come
La la Edith pubblichi un quotidiano la voce del popolo un quindicinale panorama un mensile per bambini Arcobaleno è un periodico culturale la battaglia
E al suo attivo anche un'intensa attività libraria che è servita soprattutto diffondere la scrittura della minoranza italiana in Slovenia Croazia nonché a fornire alle scuole italiane della Regione la necessarie manualistica
Poi Stefano l'usa fa tutta la storia importante di questa di questa casa editrice ricorda come la voce del popolo esca ininterrottamente il quotidiano in lingua italiana
Di Slovenia Croazia esca ininterrottamente dal mille novecentoquarantaquattro aveva ripreso comunque la testata
Da una vecchio giornale un tono autonomista si umano nato nel lontano mille ottocento ottantanove e la voce del popolo è uno dei rarissimi quotidiani che si stampano italiano al di fuori dei nostri confini è una delle poche fonti e ogni giorno in italiano narrano
Quest'area è uno strumento indispensabile per capire Lubiana e Zagabria ma anche in maniera più anche i Balcani che l'Europa dell'est
Stefano l'usa poi spiega che la situazione attuale che sta appunto portando a un drammatico ridimensionamento con anche tagli occupazionali tagli
E degli stipendi per tutti i dipendenti della casa editrice edite naturalmente a ai colleghi della edita tutti lavorato delle ditte tutta la solidarietà di passaggio sud-est
E di Radio Radicale
Sempre a proposito di di stampa di giornalismo ci spostiamo però in Ucraina che lo ricordiamo se al centosettesimo posto della classifica due mila sedici della libertà di stampa nel mondo
Compilata da Reporters sans frontières
Nell'hub degli Ucraina parla Matteo Tacconi su Balcani Caucaso punto orga
Si parla dell'Ucraina post mai Danna dove crescono le ambizioni di studenti di giornalismo di giornalisti per un'informazione sempre più indipendente c'è questo appunto questo interessante reportage
Da chi era da frutto tra l'atto di una collaborazione tra osservatorio balcanica o caso e Eurosia nell'ambito di una Progetto
Europeo finanziato dallo penso saretini certi vitigni Europa all'interno
Dell'open society Foundation un un reportage
Tutto da leggere
A proposito di Ucraina restiamo sull'Ucraina e su www punto balcanica a questo punto ordine il sito internet di osservatorio Vacca nel Caucaso
Per segnalarvi l'articolo pubblicato tre giorni fa lunedì
Articolo di Danilo Elia sulla realtà della della guerra in Ucraina non ci sono nuovi scontri violenti nell'est ucraino la stessa Unione Europea denuncia un significativo aumento delle violazioni del cessate il fuoco insomma una guerra già dimenticata il titolo del pezzo di me di Danilo Elia che inizia
Spiegando come ormai non se ne parli quasi più ma la guerra nel donne bassa non ha smesso di uccidere sebbene dall'inizio dell'entrata in vigore della tregua del febbraio di un anno fa
Nessuno degli eserciti in guerra abbia cercato di conquistare il territorio gli scontri lungo la linea dei militarizzato sono all'ordine del giorno anche con l'uso di artiglieria pesante su aree abitate
I bollettini di guerra hanno smesso di essere la cornice come fino a qualche settimana fa e si è tornati alla conta quotidiana dei morti e dei feriti insomma una situazione di pace a rischio tant'una punto che
Scrive ancora una miglioria l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea Federica Mogherini ha per la prima volta ha parlato di un livello di violenza senza precedenti di un significativo aumento delle violazioni del cessate il fuoco nella regione di Doni esca
Gli accordi siglati a Minsk tra Ucraina Russia Francia e Germania sono ormai in stallo da mesi e il piano di pace non è stato mai così a repentaglio come oggi
E sembrano dimostrarlo anche le recenti parole di andrei liscia dico portavoce dell'esercito ucraino che ha detto di avere già notificato all'OSCE
L'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa la possibilità di riportare artiglierie mortali sulla prima linea all'interno della fascia dei militarizzata
E le testimonianze sul campo raccontano una guerra che non si è mai non si è mai realmente smesso di combattere un conflitto a bassa intensità che non fa più notizia
Così proseguì naturalmente l'articolo di Danilo Elia
Sulla guerra già dimenticato l'Ucraina su www punto balcanica o caso punto ordina
E sempre a proposito del della dell'Ucraina ci spostiamo su disgelo analyst giorno al punto netta una decina di giorni fa nell'articolo di
Piero Rizzi sulle dimissioni di IAT segno che la crisi diretta dall'alto a chi aveva
Domenica dieci aprile durante il periodico discorso in televisione il premier rassegnazione oca
Ha annunciato le proprie dimissioni utilizzando parole misurate chiaramente preparati in dettaglio
Non ha nascosto il proprio disappunto rispetto ad una decisione nell'aria ormai da tempo dovuta a suo giudizio una crisi politica creata artificialmente Piero Rizzi poi ripercorre un po'tutte le vicissitudini degli ultimi mesi
Si spiega come le queste questa crisi di governo le dimissioni del premier non siano giunte in aspettate ora bisogna vedere da quale sarà lo svelo sviluppo della della situazione in in Ucraina
Ucraina che naturalmente non è solo al centro di un conflitto che riguarda il don bassa che riguarda
Poi lo scontro politico e anche militare con la Russia ma ucraina che anche uno snodo fondamentale
Per i traffici i traffici di energetici di di gas di petrolio che dalla Russia arrivano soprattutto di gas arrivano allora allora Pucci dentale
Si parla di Nord Stream ma due un gasdotto che dovrebbe aggirare l'Ucraina e ne scrive Marco Granato su affari internazionali punto it la rivista on line
Dell'Istituto Affari Internazionali Loiano e nostre in due è un gasdotto attualmente il progetto che dovrebbe collegare russe Germanie seguirà lo stesso percorso di nostri in me
Perciò può essere considerato un suo potenziamento la Russia punta a potenziare i nostri per aggirare l'Ucraina che nonostante il conflitto in corso rimane il principale snodo dei traffici di gas tra Russia ed Europa
Inoltre il recente andamento del prezzo del petrolio spinge la Russia esportare più gas naturale le forniture di gas non verso
L'Europa sono andati infatti crescendo negli ultimi anni nonostante lo stallo dei consumi europei
Attrarre il massimo vantaggio dai nostri due spiega Marco Granato
Sarà indubbiamente la Germania che diventerà il principale punto di arrivo del gas russo in Europa assicurandosi un vantaggio competitivo sul prezzo e aumentando la propria importanza strategica nella partita energetica d'altra parte
Tale progetto ha messo l'esecutivo guidato da Angela Merkel in cattiva luce dinanzi a vari Governi europei queste tensioni si aggiungono a precedenti divergenze
Tra la linea tedesca e quella di altri Paesi dell'Unione europea in particolare sull'austerity e sulla gestione dei flussi di migranti tra i Paesi più determinati
A contrastare nostre in due si annoverano Slovacchia Polonia e i Paesi baltici
Unna un gasdotto questo nostro in due che potrebbe anche rappresentare una grossa opportunità per l'Italia
Mentre gli Stati Uniti per ora stanno a guardare
Seguono l'intercity casi dei legami tra Russia ed Europa
Un qualcosa che la politica estera statunitense ha sempre cercato di evitare negli ultimi decenni questo insomma sono atti alcuni passaggi abbiamo letto di questo articolo che vi consigliamo di di leggere per capire anche poi
Tutte le varie questioni che ruotano intorno anche un conflitto come quello
In Ucraina un articolo di Marco Granato su affari internazionali punto it Marco Granato
Che si è laureato in Scienze Internazionali diplomatica l'Università di Trieste studi e relazioni internazionali all'Università di Perugia e si interessa in particolare di sicurezza energetica in ambito internazionale
A proposito di Russia restiamo sempre sulla rivista on line dell'Istituto Affari internazionali per segnalarvi un pezzo scritto
La scorsa settimana questo De Marco Granato è di lunedì
Quest'atto che vogliamo segnalare del professor Paolo calzini pubblicato mercoledì della scorsa settimana il tredici
Anzi no scusate torniamo indietro non di un mese chiedo scusa al tredici marzo ma ve lo segnaliamo comunque perché si parla della della forza della Russia alla prova dei tempi lunghi il ritorno di Mosca sulla scena internazionale
Caratterizzato da un risoluto utilizzo dei mezzi militari nella conduzione della politica estera scrive il professor calzini è un evento insieme di notevole rilievo ed inatteso che ha provocato
Forte preoccupazione nelle cancellerie occidentali confrontate un'iniziativa che mire squisitamente a riequilibrare il sistema dei rapporti tra Stati nel contesto mondiale e poi il problema è vedere se la Russia reggerà
Tutto questo impegno nell'attuale congiuntura conclude professor calzini caratterizzata da grandi cambiamenti una cosa è certa la Russia in tempi forse anche non troppo lontani vedrà messe a dura prova le sue ambizioni di grande potenza globale da una somma imprevedibile di sfide sia interne
Che internazionali
E sulle sui rapporti tra la Russia e l'Occidente segnaliamo anche
è il terzo scritto
Nei tre giorni fa su visto giorno al punto net da Matteo e Zola ma da sola il direttore
Del portale il giorno al punto net la Russia non è il male dobbiamo difenderci dalle opposte propagande quella in corso scrive la terza la non è una nuova guerra fredda
Il principio ma anche se condivide con la prima alcuni elementi principale dei quali è il rifiuto da entrambe le parti di riconoscere le ragioni dell'altro da una parte
Euro da parte russa si liquida qualunque critica come con il concetto di Russo fobie ha un'arma di offesa mascherata da difesa che serve a delegittimare ogni posizione critica ma dall'alto d'altro canto scrive Matteo e Zola c'è anche l'isterico atteggiamento europeo americano nell'indicare ossessivamente del potere russo un pericolo mondiale
E questo è un atteggiamento non meno pernicioso
Additare la Russia come potenza malvagi e stupido quanto inutile
A eppure la malvagia russa si attribuisce la responsabilità di favorire l'ascesa di partiti di ultradestra in Europa anche se l'ultradestra e Cremino hanno obiettivi solo in apparenza simili insomma
Conclude Matteo Zola attendersi dall'attuale potere Russo la distensione e vanno l'Europa deve per prima deporre le armi della retorica
Combattere la propaganda russa quanto quello occidentale abbandonare le posizioni moralistiche isteriche e solo così la democrazia europea potrà guardare alle alle crisi in corso da quello Krajina quella siriana fino a quella dei migranti in modo lucido che costruttivo
Uno dei punti di scontro così questo era appunto dell'articolo Di Matteo e Zola su istrione appunto netto pubblicato tre giorni fa uno dei punti di scontro tra
è forse dire
Tra la Russia e l'Occidente non è giusto ma sicuramente uno dei conflitti in cui la Russia e più pesantemente coinvolte quel del Nagorno Karabakh per il suo sostegno a l'Armenia nel confronto tra l'Armenia e l'Azerbaigian
A sua volta sostenuta dalla Turchia sulla questione del Nagorno Karabakh di Nagorno Karabakh abbiamo parlato recentemente
A passaggio sud-est anche sentendo
Simone Zoppè Laroni giornalista freelance italiano che seguita vicina conosce molto bene la realtà
Dell'Armenia della televisione e del Nagorno Karabakh in particolare
Sul conflitto vi segnaliamo
L'in la il bel già reportage di Irina Gordi ancora
Che è stato pubblicato originariamente sul no vai a Casetta allo scolo sto sette aprile è stato tradotto e ripubblicato in italiano sul sito internet di osservatorio balcanica o caso
Ma corno Carabba che il conflitto è vivo le persone invece tam stato pubblicato venerdì scorso
Si spiega come mentre i politici pondera non le sorti della zona di contatto le persone aspettano una sola cosa alla fine di questa lunga guerra bello
è molto lungo e abbiamo il tempo di leggerlo ma molto interessante questo
Questo reportage dal Nagorno Karabakh dalla realtà poi vista la con gli occhi della gente reportage di Irina accordi ecco per
Non vai a Casetta pubblicato in Italia su www punto
Balcani Caucaso punto orga e visto che parliamo di Nagorno Carraro che abbiamo citato l'Azerbaijan alla l'Azerbaigian
E rientra nella questione dei Panama Petra sa in particolare il clan Alia aveva cioè il clan che fa capo al Presidente a zero Ilham Aliyev va
Che però sembra non essere particolarmente toccato da questa che è la più grande inchiesta mai svolta finora
Sulla galassia dei paradisi fiscali come ha scritto ieri Simone Benazzo sempre sui giornali punto net Azerbaijan Panama Pepe se i clan Aliyev va in paradiso
Si spiega appunto che cosa è emerso dalle carte per ora che riguarda appunto il clan del presidente della Zelman Gianna le rivelazioni che però non sembrano
Toccare non hanno ricevuto molta attenzione in patria
E naturalmente il
Il clan all'ITR il presidente leader non nasce ben guardato dal rispondere alle domande che gli sono state
Poste dall'International consorzio ove investigativi giornalismo e forse questo silenzio scrive
Scriveva ieri Simone Benazzo forse questo silenzio potrebbe essere messo in correlazione con la posizione che Reporters sans frontières assegnato l'Azerbaigian nella classifica due mila
La libertà di stampa cioè cento sessantaduesimo posto su centottanta Paesi considerati
Protetto da un sistema politico feudali insomma nessun Watergate all'orizzonte per il Presidente a zero
A proposito di Panama pay per sé di segnaliamo
La l'interessantissimo interessante Min
Molto utile panorama che Fanny l'ala mila Lazarevic che ha fatto la scorsa settimana il quattordici aprile su balcanica cosa appunto ordini Panama Peppers visti da est
La grande inchiesta si è fatta sentire anche nei Paesi del sud est Europa Caucaso compreso portando a galla nomi di politici funzionari e aziende
E nera latrare dice
Parlata stampa in rassegna cosa è emerso fino a questo punto per quanto riguarda la serba Gianna
L'Ucraina la Georgia l'Armenia la Romania la Moldavia la Grecia la Bulgaria la Serbia il Montenegro e la slovena su balcanica o coso punto organi
Passiamo adesso aspettiamoci nei Balcani parliamo di Macedonia Macedonia
Nuovamente in tensione con manifestazioni nei giorni scorsi anche violente
Ho una società civile in piazza contro cui Eschilo identica libertà era il titolo ha pubblicato una settimana fa da Edoardo dell'articolo chiedo alto Corradi sui giornali punto netta
In Macedonia dopo la decisione presa dal Presidente Ivanov di concedere la grazia coloro che erano indagati dalla procura speciale per
Lei crimini elettorali sono ci sono state le proteste anche violente contro il Governo presieduto dalla di NR o di PM nere cioè se è una lunghissima sigla che definisce il partito conservatore di destra sotto lo slogan insieme per una macedonia liberare la società civile si è riunita per manifestare il suo dissenso contro questi
E contro contro il premier vorresti contro Presidente Ivanova
Negli scontri stata saltato anche l'ufficio del presidente Ivanova il Ministero della giustizia e ci sono state delle cariche sotto il Parlamento dopo che i manifestanti avevano forzato un cordone di polizia la risposta
Della
E del partito di centrodestra governa queste proteste non si è fatta attendere chiamando a raccolta i suoi sostenitori per una contromanifestazione a a Skopje
E Edoardo Corradi ripercorre tutta la la la crisi macedone fino ad oggi ve l'abbiamo raccontata anche noi praticamente ogni settimana
Da passaggio sud-est si parla anche del ruolo dell'Unione Europea un ruolo certamente non di secondo piano nel cercare di risolvere la crisi politica mai fatti di questi giorni
Nota Edoardo Corradi hanno mostrato una debolezza strutturale dell'Unione europea che non ha saputo imporre le sue direttive per garantire il ritorno alla stabilità e soprattutto per incriminare ripescate per incamminare il Paese
Verso una maggiore democraticità
La situazione non è favorevole per la Macedonia nonostante abbia ottenuto nel due mila cinque lo status di Paese candidato all'ingresso vengano PEA una sua futura integrazione che era già lontana diventa quasi impossibile se vuole essere però un riferimento
E quindi autorevole con gli attori con i quali si rapporta conclude Corradi
L'Unione europea deve essere più incisiva nelle sue azioni la Macedonia potrebbe essere un banco di prova importante per la politica di allargamento comunitaria visti i problemi sorti pubblicamente da due anni a questa parte ma per ora
L'Unione europea sta fallendo e deve cambiare il suo modus operandi
La minaccia della mancata integrazione non basta
E così Edoardo Corradi sui giornali punto net otto giorni fa e sette data Corradi ieri sera ci Regione punto net fa un po'
Una
Una fotografia qua racconta un po'chi è sceso in piazza contro Buena spicce il partito sotto che con sotto l'etichetta società civile c'è
Il principale partito di opposizione del Partito socialdemocratico guidato doverosa avanzai avrà ma c'è anche
è una il partito di sinistra lei Rizza quale tra l'altro appartiene anche uno degli arrestati poi rilasciati delle proteste dei giorni scorsi brani nere giovano vince
Giovane economista stato ricercatore anche in Italia Ivana dice non è solo però un intellettuale di un economista con attivista politico è
Ha collaborato anche con
Is giorno al punto netta oltre lei dice ci sono altri due organizzazioni di sinistra lenti ca Solidarność sto che annovera posizioni un po'diverse anche in concorrenza con quelle di lei Rizza poi c'è
La diciamo così
Sezione macedone della Yang European federalista e poi i gli studenti riuniti sotto il nome di studenteschi plenum Edoardo Corradi ieri sui giornali punto netta
Per chiudere
A delle segnalazioni sparse però di articoli che ci sembrano molto interessanti che di consegnare consigliamo di andare a cercare su su internet di leggere
Sulla sentenza cherchez lì sulla sentenza scesi che sul revisionismo dell'Aja una sentenza di assoluzione per il
Leader ultra nazionalista serbo che era accusato di crimini di guerra appunto per al Tribunale dell'Aja come sapete è stato assolto in primo grado ne abbiamo parlato anche
Qualche settimana fa passaggio su desta una sentenza di assoluzione quella emessa dal tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia che ha lasciato l'amaro in bocca molti anche in Serbia c'è chi parla di revisionismo
Della storia degli anni Novanta e su questo vi segnaliamo le il commento di Antonella ricca
Da Belgrado pubblicato la scorsa settimana il quindici aprile su balcanica o coso punto orga
E ancora
Sempre da balcanica cosa appunto o il sito di osservatorio perché nel Caucaso un lungo non ho non possiamo assolutamente cerchiamo nemmeno di riassumerlo ma vi consigliamo la lettura
Lungo reportage sulle liste in le infrastrutture mancate in in Bosnia in Serbia
Serve pagina seconda negli ultimi sette anni e mezzo hanno infatti sprecato più di quarantasette milioni di euro interinali su crediti non utilizzati per importanti progetti infrastrutturali che non sono mai stati realizzati
Su questo c'è questo
I dettagliatissima molto interessante analisi firmata da Dino Yaki c'è Vladimir costi CEE pubblicata il quindici aprile sul sito della Centro per il giornalismo investigativo in Serbia lo trovate tradotto in italiano
Proprio pubblicato l'altro ieri sul sul Balcani calco sul punto ordine Bosnia Serbia le infrastrutture mancate
Si parla punto dell'utilizzo a rilento del denaro dei milioni di euro per progetti che riguardano i trasporti mai utilizzati dell'incuria del Governo e del problema della politicizzazione nell'uso del dei fondi
Dei fondi internazionali dei fondi europei
Ancora nella segnalazione per per chiudere l'accordo tra Unione europea e Turchia
è una rinuncia i valori europei se lo chiedeva la scorsa settimana il tredici aprile Marina Castellaneta sul suo affari internazionali punto it la rivista on line dell'Istituto Affari internazionali
E Marina Castellaneta che Professore associato di diritto internazionale presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Tra necessità legate a ragioni elettorali nazionali populismo e una malintesa esigenza di sicurezza e di tutela del benessere in casa propria il Consiglio europeo del diciotto marzo scorso si è chiuso
Con una dichiarazione accordo con la Turchia che presenta molte zone d'ombra sulla strada che l'Unione europea intende perseguire
Nel risolvere
Tra virgolette giustamente la crisi umanitaria in Siria il dramma dei migranti si parla dei dubbi di lì di legittimità su questo accordo del diciotto marzo si parla dell'imbarazzante abbraccio con Ankara
Che al di là del contenuto proprio è imbarazzante proprio in una fase in cui il Presidente Air dogane sempre più incline a sopprimere libertà fondamentali sull'altare del proprio potere
Malgrado ciò però l'Unione europea mette il destino di esseri umani nelle mani di Ankara e acconsente l'accelerazione nella road map che porterà all'eliminazione entro giugno degli obblighi di visto per i cittadini turchi che intendono entrare nello spazio Schengen
C'è si parla appunto poi dell'accantonamento dei valori europei che è un colpo di piccone alla già debole identità europea ed è evidente che tra ripresa del controllo delle frontiere esterne tutela degli individui fu quella miseria e guerra
L'Unione Europea sceglie senza esitazioni la prima e questo malgrado le parole scritte nel Trattato di Lisbona che ha rafforzato la tutela dei diritti umani
Dunque poi l'allarme del due dell'UNHCR l'Alto Commissariato ONU per i rifugiati
E improprio
Il proprio destare allarme segnala con la Marina Castellaneta e questo upgrade del del delle relazioni tra Unione europea e anche era in pratica la Turchia di Erdogan che stringe il Paese sempre PD di più di una morsa autoritaria
Viene classificata come Paese sicuro con la conseguenza che la domanda di asilo di un migrante che compirà attraversata dalla Turchia la Grecia
Dovrà essere dichiarata inammissibile
Così Marina Castellaneta su affari internazionali punto it la scorsa settimana mercoledì tredici aprile e chiudiamo anche qui con due segnalazioni è una segnalazione globale cioè il portale rassegna Este punto comma
Un portale che si pone
Le l'obiettivo che lo scopo di creare un ponte tra l'Italia i Paesi della nuova Europa dunque Europa centrale Europa sudorientale
Spazio posso di etica soprattutto dal punto di vista economico degli interessi economici del nostro Paese in quelle aree ma anche delle relazioni economiche
Ma se ne appunto con pubblica ogni mese un notiziario mensile intitolato il grande sta
L'edizione di aprile che trovate on line sulla sinistra punto comma molto ricca di segnaliamo in particolare un focus sui Balcani occidentali
Si parla dello studio della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo che fa luce sui Balcani occidentali
Segnalando nei sia i ritardi che le prospettive
E poi la si parla di di coesione sui cosiddetti mari corti osservata debba kamikaze Centro studi di politica internazionale il certi hanno lanciato una ricerca sulla macroregione adriatico ionica
Creata non trovi non molto tempo fa una strategia che ha di recente ottenuto il via libera di Bruxelles e che secondo gli autori dello studio potrebbe rappresentare uno strumento importante per dare coesione in quest'area rilanciando il Progetto di interne di riprocessamento e l'azione dei Balcani occidentali
E frenando anch'io a Riva I mari corti appunto le spinte centrifughe che la crisi economica a sdoganato tutto questo nel molto altro ancora ovviamente lo trovate
Su il grande resta il notiziario il mensile dirà se ne sta appunto comma portare comunque da seguire sempre con molta attenzione
Con questa ultima segnalazione termine anche per questo giovedì il supplemento di passaggio a sud-est lo potete ritrovare su Radio radicale punto it come sempre nella Sezione delle rubriche
Per quanto riguarda internet e vi ricordiamo anche il nostro blog passo che trovate l'indirizzo passo desta appunto blocchi spot
Punto i ti invece vince trovate anche poi su Twitter alla counter chiocciola passo desta invece inonda la prossima puntata la nuova puntata per meglio dire di passata su desta
La potrete ritrovare come sempre domenica dunque domenica prossima domenica ventiquattro aprile alle ventuno come di consueto grazie per l'ascolto un saluto da Roberto spagnoli è una buona giornata in compagnia di Radio Radicale