Enti Locali: proposta di legge del "Gruppo di Roma" per la riforma

Penso che possiamo dare inizio ai nostri lavori la parola
A Mario D'Antonio segretario generale della CISL e per l'introduzione
Io debbo anzitutto esprimere il disappunto personale di Pieraccini presidente del Lille il quale e indisposto e quindi dolente di non potere partecipare alla nostra riunione
Io direi che noi abbiamo
Al colto con vivo apprezzamento
Il testo del Gruppo di Roma
E lo abbiamo raccolto sia perché un contributo di studiosi
Di grande valore mi permetto di dire e la presentazione dietro l'obiettivo documentazione
Rientra nel patrimonio culturale dell'inglese che da circa trent'anni cerca di dare questo tipo di sussidi tecnici io ricorderò soltanto la riforma del Parlamento
In cui c'è stata la presentazione lavoro preparatorio mostrò il finanziamento pubblico dei partiti
E
Molto importante la riforma RAI Televisione
Alla quale avremo l'onore della partecipazione fra i redattori dei progetti di Enzo Cheli
Quindi noi riteniamo non soltanto utile ma opportuno che ci siano queste alternative di studiosi ormai i loro studioso lo scienziato anche del diritto non vive più nella torre eburnea ma desidera partecipare ed è giusto
Che questo avvenga partecipare con proposte seriamente né di tante come questa del Gruppo di Roma io ricordo del mondo lenti lamentava che i principi rinascimentali
Si avvalesse of quasi sempre delle Accademie degli umanisti e scienziati
Poiché a poco a poco questo ricorso da parte del legislatore agli studiosi è diventato sempre più raro
Io naturalmente non tenevano nel nella nell'esame tecnico del testo che oggi presentiamo che affidato alla illustrazione de validissimi relatori
Per quanto riguarda soltanto vorrei proporre un momento di attenzione sono una questioni particolarissima che il punto che riguarda la partecipazione popolare
Su questo punto ci sono dei riferimenti in tutti i testi
Alcuni un pochino direi Lardini
Meno labile di tutti mi sembra almeno del Movimento federativo
Io direi appunto
Che siccome questo testo lasciano interessato in particolare
Perché un testo di legge dei principi con un'abbondante uso della delega
E quindi ha interessato molto la nostra scuola di scienza e tecnica della legislazione perché è un modello di ispirazione anche per la redazione i testi di legge piuttosto complessa di delle riforme e una ispirazione di Massimo Severo Giannini che è anche presidente del nostro comitato scientifico
Allora della partecipazione popolare dicevo se ci fosse una delega un pochino più precisa
Più ampia
Che soprattutto utilizzasse questa è una proposta e ho fatta circa quindici anni fa
Della quale non mi dimentico
Che utilizzasse della partecipazione popolare
Non la forma soltanto referendaria o informativa ma quella dirà partecipazione del cittadino alla gestione e al controllo attraverso l'antichissimo meccanismo della democrazia classica
Quello della sostenibile della rotazione
Non vedo perché non si debba ripristinare questa formali partecipazione dei cittadini che potrebbe nei nei centri locali
Che sono centri a dimensione quasi della città Pennywise potrebbero ritrovare una utilizzazione senz'altro essenziale
Per cercare di vincere la pratica del cittadino
E quindi legare veramente il cittadino alla sviluppo democratico
Vi ringrazio cedo la parola ai relatori
La parola Massimo Severo Giannini per la presentazione generale del Croce
è un progetto di legge che i principi
Quindi non un progetto di legge comunale provinciale
Legge dei principi
Come in Italia si è sempre fatto
Dai dal primo Progetto si presento subito dopo l'Italia unificata
Fino all'ultimo Progetto del del governo fascista
Questo perché
La Regione c'è
Ed è che un parlamento come quello italiano quale che esso sia non è in grado di discutere una legge grossa cioè una legge che comprende una quantitativa dei piccoli che tratta una quantitativi Problemi particolari
Vecchiette dei Parlamenti europei l'unico in grado di discutere una legge di una notevoli lunghezza e il Parlamento inglese ma perché perché la tecnica di questo Parlamento del completamente diversa da quella osserva cioè la commissione che esamina
Il dissi io di lei scelti grossa lunghezza che sia stato presentato al cui il Parlamento è una Commissione la quale è arbitrerà della scelta
Cioè quello che issa dice vieni accettato tranquillamente dal Parlamento
Da noi non è così
E lo siamo vedendo il disegno di legge cosiddetto comunale e provinciale presentato dal governo praticamente sì ieri fermato Shue stupidaggini
Come adesso vi spiegherò
Quindi
E non è la prima fermata che ha ricevuto
Quindi l'esperienza italiana e tutta nel senso che il Parlamento non discutere di grandi visibili
Discutere di principi dando poi incarico al legislatore delegato di procedere alla realizzazione di eventuali testi ironici
Vedete che
Lo schema
Che è stato presentato in Parlamento
Proprio perché uno schema unitario presente tutti i difetti degli schemi o militari
Qui ci si è dimenticati tra l'altro che il mondo dei comuni e delle province in Italia è un mondo differenziato
Cioè un mondo la cui consistenza varia da regione a regione
Avete fatto caso che giorni ci sono tutto nell'ambiente escluse da ogni potere decisionale in questa materia nello schema
Che è stato presentato al Parlamento
Sembra addirittura
Che una delle linee direttive etiche a questo schema sia quella dello statalismo
Ora ditemi voi se questo è ammissibile nell'anno mille ottocento mille novecentonovanta
Quindici a prescindere dall'errore tecnico di aprire presentato un di disegno di legge unitario c'è a che ebbe a rilevare l'errore politico
Cioè lo statalismo accenno interrato il cui sto disegno di legge in ordine al quale vi faccio rilevare non una voce si è levata in senso contrario
E allora
Dovendo fare solamente una illustrazione
Di carattere generale
Io mi limito a ricordare lei ma e rilievo che sono trattate in questo disegno che sono molto bocca
Perché
Cioè innanzitutto
Il rio ordinamento dei Poteri Locali
Con
Incrementa l'azione
Delle funzioni di dei poteri locali
Ma condizione che si proceda ad una verrà assistita riduzione del numero dei comuni
Questa non è una novità
Di questo disegno di legge perché tutte le riforme che sono state fatte in tutti gli Stati europei
Sì sono fondate come prima uno dei principi sulla riduzione del numero dei poteri locali
Così è avvenuto in Inghilterra in Belgio in Svezia in Polonia cioè in tutti i Paesi che negli ultimi tempi hanno ritoccato la materia
Beh no voi
Questo qui è stato assunto come uno dei principi importanti
No sia il trattato
Della dimensione del numero delle province perché questo è un problema squisitamente politico
Maltrattato anche questo che ovviamente dalla Camera impieghi imputati e dal Senato
Poi
Si è pensato di dare una configurazione autentica alla protesta statutaria
Questa imprevista
Nel disegno di legge governativo
Ma è la poetessa regolamentare
è una mistificazione chiamarla potesse statutaria così come presenta e guardate che la potestà statutaria
Non è innata dovranno voi è nata proprio all'interno del ministero degli Interni
Sono appunto che ce l'hanno presentata al Consiglio
Pensate che in ordine alla potestà statutaria
Da noi
Siamo in situazioni apertamente illegittime
Ci sono comuni che hanno due o anche terreni capoluoghi ci sono comuni in cui le infrazioni hanno delle potestà normative particolari
Ci sono dei comuni in cui le cosiddette infrazioni hanno organi propri
Tutto questo non figura in nessuna legge in nessun Regolamento
Quindi era rigore si tollerano situazioni di questo tipo perché perché per ragioni politiche i prefetti non intendono intervenire ora questo è uno dei campi della poetessa statutaria
In quei comuni sono divisi in dieci dipinti e più frazioni voi capite che la potestà statutaria è una foto del sarà fondamentale
Questo appare tempo il problema della scelta tra un sistema residenziale ed un sistema consiliare che rappresenta incerto molto il punto centrale di tutta questa problematica
Voi avrete visto
Che adesso si fa un gran discutere
Circa
L'edizione diretta del sindaco
Io non lo so come è nata questa questione ma certamente quelli che l'hanno promossa dal personale non capiscono niente
Perché è chiaro che l'elezione diretta del sindaco significa cambiamento di un sistema cioè non è assolutamente il problema di eleggere io non le leggi dei sindaco o il consiglio comunale
Il problema è quello di dare o no al Comune una struttura presidenziale obbligo una struttura consiglia
Ora ditemi voi come si fa
In tutta l'Italia centrale
A sopprimere
I consigli comunali perché voi capite il sistema presidenziale porta il potere di indirizzo politico sul sindaco
No com'è possibile fare una cosa del genere in questi consigli comunali che da secoli reggono il comuni dell'Italia centrale
Mi pare proprio il discorso politicamente privo di senso
Quindi
Noi abbiamo pensato che la potestà statutaria debba investire il putti fondamentale del comune di scegliere il proprio ordinamento
E di ordinare il proprio territorio
Poi
Il referendum
Noi abbiamo ritenuto che il referendum ossia da cogliere con la massima larghezza però previsto dai gli statuti comunali
Cioè
La formula referendaria non deve rimanere uno formula astratta vede essere versata nel concreto secondo quello che ciascun Comune reputa sia la propria esigenza
Poi lei associazioni
Le associazioni tra Comuni
Fuori d'Italia
Sono oramai un istituto
Assolutamente familiare
Perché perché attraverso l'associazione si possono arrendere dei servizi di carattere generale a costi ridotti
Rispetto a quello che sarebbe il costo in un Comune singolo quindi bisogna prevedere
E dare molto spazio alle associazioni
Cosa che il disegno di legge attualmente pendente in Parlamento assolutamente trascurato
Le aree metropolitane
Noi abbiamo proposto una formula per la strutturazione delle aree metropolitane che ha avuto fortuna
Perché
Oramai anche il disegno di legge governativo la coglie la raccoglie sia pure in modi che hanno che non sembrano del tutto persuasivi però l'accoglie
Cioè
Innanzitutto
Essi articolazione delle aree metropolitane in più comuni nei di dimensione normale
Poi istituzione di un'autorità centrale
Della Area metropolitana che secondo la nostra proposta si sarebbe dovuta affidare alle regioni
Questo perché perché voi capite che non si può adottare il medesimo criterio per Napoli e per il Milan
Per forza di cose devono essere scritte indifferenziati questo però non è stato previsto nella
E proposta fatta al Parlamento
Quindi siamo di nuovo al criterio dell'uniformità questo maledetto criterio che dal mille ottocentosessantacinque ci tormenta
Ancora i controlli
è secondo il nostro punto di vista il controllo principale da esercitare sul comuni il controllo di gestione
Però abbiamo
Il mio intendimento
Di quella sciagurata norma della Costituzione che prevede il controllo generale di legittimità
Sì che
I casi sono due o si modifica la Costituzione vede meglio non parlarne
Oppure si da un corpo consistente al controllo di legittimità però Asian Candiolo al controllo di gestione
Che deve essere il modo di controllo principale di tutti pubblici poteri guardati compreso lo Stato
Naturalmente su questo punto l'inerzia del Governo e del Parlamento impedisce di andare avanti diciamo le cose come essa
I servizi pubblici
Noi nel Progetto si prevede che i servizi pubblici
Sia hanno articolati in servizi essenziali e non essenziali
Perché questo perché non tutti i servizi pubblici sono da apporre sullo stesso livello
Quindi qualche cosa bisogna pure che sia stabilito in una legge geniale
Inoltre
Nel Progetto
Si prevede l'introduzione di motori convenzionali sia nel settore pubblico per il settore privato
Nel settore pubblico perché vedete l'esperienza ce l'insegna
L'uniformità che noi abbiamo dato a e gli enti locali impedisce che si possa di venire ad molto a quei moduli convenzionali che altrove invece sono uno strumento risolutivo di tante difficili questioni
Per la finanza dei poteri locali
Il progetto si limita a prevedere una delle è chiaro che così com'è oggi organizzata la finanza locale non va il Comune
Prendono quattrini soprattutto dallo Stato
Rendono male i loro servizi sono irresponsabili sotto il profilo tributaria
Lo stesso garantire in materia di contabilità
La contabilità dei poteri locali deve essere riscritta totalmente non è pensabile che noi si vada avanti applicando la legge di contabilità dello Stato
Come il sì un comune avesse elementi tinte entità con lo Stato
Questi sono
Ho poi ultimo punto un sistema di delle idee
Un sistema di belle per
Qui praticamente per tutte le materie
Noi
Come autore direttore oggetto
Abbiamo pensato che bisogna in questi settori
Particolarmente precisi
Ma soprattutto pero tener conto delle grandi differenze che esistono e che esisteranno dal Nori
Anche nell'ipotesi in cui si procede alla soppressione dei piccoli comuni
E vorrei parlare un momento di questo perché
Di tutte le altre materie abbiamo qui degli eccellenti i relatori e di ai quali io mi affido
Per quello che riguarda le dimensioni dei comuni
Ecco prendiamoci conto che la situazione italiana è semplicemente una vergogna
è una vergogna perché non è ammissibile che ci siano comuni di trentaquattro abitanti di quarantacinque abitanti
Di cento abilità
Che si conservano semplicemente perché nessuno al centro a Mai pensato di porre ordine a questa materia
Questo
Fatto diventa tanto più grave se si considera il costo
Un comune
Un una una SPISAL pubblica
Ora
Se voi considerati
Che i comuni al di sotto dei tre mila abitanti
No non sono in grado di rendere nessun servizio
Alla popolazione ecco ditemi voi che ci stanno a fare
Per incrementare la spesa pubblica
Cioè per
Pagare il sindaco magari il segretario comunale pagare il messo comunale
Cioè pagare tutte quelle persone che per legge sono organi o uffici necessari del comune
Se voi pensate che
Un comune di mille abitanti
A malapena ce l'ha fatta a spendere a pagare il proprio personale quindi non fa le strade non fa le fognature non rende i servizi ecco che che ci sta a fare
Per incrementare la spesa pubblica ora
Tanti gli economisti che abbiamo in Italia
Nessuno ha pensato di fare il calcolo di queste spinge senza risultato
Secondo alcuni saremmo sui cento miliardi ma guardate che son tutti i calcoli fatti a tavolino
Senza riscontro
Rispetto a quelle che sono le irrogazione di del ministero del Tesoro
Quindi
Il cui i piccoli comuni
Sono diventati una delle Fonti litigi spersi l'unione della spesa pubblica
Noi stiamo parlando da vari mesi
Della riduzione della spesa pubblica
Parliamo delle cose più strampalate di questo mondo
Nessuno parla della soppressione degli organi statali inutili nessuno parla della soppressione degli enti inutili
Che pure sono le strade principali per la riduzione della spesa pubblica
In Inghilterra in Francia e in Germania sono le strade che si sono seguite ogni volta che è stato necessario procedere riduzioni
Radicali della specie pubblica
Quindi i piccoli comuni
Innanzitutto hanno una inettitudine funzionale in secondo luogo sono suo tutti distesa pubblica è inutile
In terzo luogo sono
Sorgenti di indebitamenti incontrollata
Il Tesoro qualche tempo fa
Lancia un grido d'allarme su queste forme di indebitamento che provenivano
Dai piccoli enti pubblici
Cenni fatto nulla
Proprio nulla sembra che noi in Italia siamo un Paese Beha atto in cui tutto funziona
Aggiunge
Che
Le regioni ancora una volta su questo tema potrebbero intervenire intervenire bene
Invece i disegni di leggi ufficiali che avviamo ignorano completamente edizione la cosa grave è che le stesse Regioni non si sono mosse
Cioè le stesse regioni non si sono accordate di questi problemi
Questo fa parte di un altro ordine di idee ma è bene tuttavia credo si tenga presente
Io a questo punto vedete mi fermerei
Perché penso che delle questioni centrali vi ho parlato
Io ho detto dei piccoli comuni vi ho detto delle aree metropolitane
Vi ho detto delle questioni generali che si in di impostazione di questa problematica e quindi a questo punto pregherei i singoli rilevatori di intervenire
Grazie professor Giannini per questa limpidissima introduzione
All'esame del Progetto mi sembra che il professor giardini abbia toccato proprio il fuori del problema è quello che dovrebbe essere il criterio guida che dovrebbe ispirare la disciplina la nuova disciplina dei poteri locali e che rappresenta poi il limite del Progetto all'esame attuale del Parlamento cioè principio di flessibilità
Il principio di diversificazione tra i diversi ed enti locali
Principio che spinge in direzione di un rafforzamento del potere statutario
In direzione della scelta della forma di governo da parte degli stessi enti di uno sviluppo di quello che nel progetto vengono chiamati i moduli convenzionali
E gli accordi procedimentale
Possiamo adesso passare agli interventi di settore con l'intervento di Franco Bassanini dedicato al tema dell'autonomia statutaria
E io vorrei in innanzitutto se me lo consentite
Sottolineare ed è particolarmente evidente
Per il profilo l'aspetto di cui mi devo occupare la tempestività di questo convegno
Perché proprio oggi a partire da questo pomeriggio alla Camera dei deputati discuterà e voterà sulla autonomia strada statutaria
Dei comuni e delle Province
Quindi entrerà nel merito dei uno dei punti fondamentali che dovrebbero essere fondamentale del legge eh di riforma
Sarebbe certamente bene mi rifaccio
Alla presentazione del professor D'Antonio
Se la Camera lo facesse diciamo così riflettendo sui contributi della comunità scientifica e questo del professor Giannini e del Gruppo di Roma è certamente uno dei più importanti e dei più notevoli da questo punto di vista spiace vedere qui il presidente della commissione Affari
Costituzionali del Senato ma non il suo omologo della Camera e il relatore sulla legge sull'autonomia e se non erro se non ho visto male se non sono fuori da questa affollata sala non sono presenti mentre credo che la loro presenza e la loro interlocuzione cui sarebbe stato di grande interesse di grande utilità
La prima riflessione che vorrei sinteticamente svolgere è la seguente
Occorre come ha detto il professor Giannini or ora
Con l'efficacia che gli è consueta
Occorre
Per riformare l'ordinamento delle autonomie locali una legge di principio
Una legge di principi per pervenire ad una legge di principi occorre far leva come fa il testo del Gruppo di Roma sulla autonomia statutaria
Il testo che è in discussione alla camera si autodefinisce legge di principio e qualcuno potrebbe notare che in realtà e certamente più ampio dal punto di vista quantitativo di quello del Gruppo di Roma ma non molto più guarda il problema è che la
Connotazione di un testo legislativo come legge di principi non è solo questione di quantità
Di disposizione ma anche di qualità di queste disposizione
E il carattere relativamente contenuto dal punto di vista dimensionale quantitativo del testo della commissione che è in discussione alla Camera e ottenuto
Ignorando
Una serie di questioni e di problemi rinviando la disciplina di una serie di aspetti dell'ordinamento degli enti degli enti locali
Mentre invece come professor Giannini ha notato
Il testo e ricco di disposizioni di dettaglio
La cui rilevanza dal punto di vista della definizione dei principi dell'ordinamento degli enti locali
E assolutamente incomprensibile
In un'intervista che esce oggi sul Corriere della Sera il professor Giannini parla
Del definizione delle divise dei vigili urbani
Io potrei ricordare un lungo dibattito in Commissione su la fascia tricolore e sull'opportunità di metterla intorno alla vita oppure a tracolla
Dibattito che ha avuto o lo spazio vi quasi due ore
Mentre la commissione ha deciso nel giro di meno di un minuto
Nonostante qualche protesta da parte di qualche commissario che del controllo di gestione non si doveva proprio parlare perché è questione che riguarda più le aziende le imprese private che non un ente pubblico
E in così del controllo di gestione che è disciplinato dal testo del Gruppo di Roma non si parla nel testo della commissione anche se la Camera dovrà occuparsene perché esistono emendamenti in materia
Quindi il testo del Gruppo di Roma si caratterizza per la sua per la sua
Guarita strutturale di legge di principi che lo fa essere non solo più breve relativamente più breve di quello in discussione
Alla Camera ma lo fa essere appunto qualitativamente diverso per far questo
Una scelta che
Professor Giannini e i suoi collaboratori hanno fatto non è soltanto quella certamente importante da questo punto di vista del utilizzo dello strumento della delega legislativa al governo e anche in questo come professor Giannini ha sottolineato
Ma è anche l'utilizzo dello strumento della autonomia statutaria
In altra sede professor Giannini parlò di libertà statutaria
Utilizzato nel suo senso però ricordava già Giannini che anche nel testo in discussione alla Camera si parla di autonomia statutaria
Ma allo stato
Allo stato è salvo che nella nelle discussioni e nelle votazioni che avverranno tra oggi e domani l'impostazione venga sostanzialmente modificata sostanzialmente innovata allo Stato questa autonomia statutaria
E
Poco più e in qualche caso poco meno di una ridotta potestà regolamentare
Di attuazione di discipline integralmente
Dettata dalla legge statale o rinviate ad altre leggi statali inattesa delle quali nulla potranno dire di statuti degli degli enti locali
In realtà a me pare che riesce ad essere testo di principi il testo del Gruppo di Roma proprio per quello
Perché invece all'autonomia alla potestà alla libertà statutaria si riconosce un ruolo reale
E cioè
Negli oggetti
Molto nell'ambito dell'oggetto riconosciuto
Alla competenza
Del autonomia statutaria del potere statutario effettivamente la legge dello Stato detta pochi sintetici principi che assumano l'aspetto soltanto di guideline e nulla e nulla di più
Questa era la prima osservazione prima considerazione che
Mi è sembrato opportuno svolge almeno così mi è sembrato opportuno farcene
Seconda considerazione
L'autonomia statutaria
Il riconoscimento di un ambito effettivo di autonomia statutaria a diverse motivazioni
Che sono accennato nella relazione
E che è opportuno ricordare sia pure molto sinteticamente
Io credo che le due principali sono siano le seguendo la prima e che vi è una accentuata differenziazioni un'accentuata diversità
Di dimensioni
La proposta del Gruppo di Roma cerca di
Ridimensionare questa accentuata
Diversità di dimensioni ma dato il punto di partenza lo può fare soltanto entro certi limiti via un'accentuata diversità di dimensioni di situazione economico-sociale di morfologia territoriale
E persino di tradizioni culturali amministrative tra gli enti locali
La tradizione amministrativa austro-ungarica
Fortemente diversa da quella piemontese sabauda
E
Gli studiosi sanno quanto questa incide
Sui i modelli di comportamento amministrativo
E sugli stessi
Sulle stesse forme e modi della partecipazione del rapporto tra amministrati e governi locali
Oltre che ovviamente sulla cultura degli amministratori a questa accentuata diversità che ha tutti questi profili a cui io posso naturalmente ai limiti di questo intervento solo far cenno
Non può non corrispondere una
Forte diceva Enzo Cheli poco fa applicazione di un principio di flessibilità
Di differenziazione
Di modelli organizzativi
E io credo persino istituzionale
è il modo migliore e più rapido
Per pervenire a questo risultato è quello proprio di far leva
Sulle stesse scelte autonome delle istituzioni locali e delle collettività locale di farne sulla autonomia statutaria
L'altro modo
L'altro modo
Potrebbe essere quello di far leva su cui legislatori regionali
E questa è obiettivamente la possibile alternativa
All'autonomia statutaria per rispondere a questa esigenza di differenziazione
è però anche vero che
Vi sono vi è più di un caso fra le regioni italiane nel quale la differenziazione è fortissima all'interno delle stesse peggio
E quindi gli stessi legislatori regionali si troverebbero di fronte al problema
Del
Riconoscimenti toh
Di differenziazioni forte che imporrebbero modelli differenziati non solo tra le regioni ma tra gli enti locali della medesima regione
La seconda ragione del riconoscimento ampio di autonomia statutaria
Che mi pare opportuno ricordare tutto diverso e per così dire molto più congiunturale e se volete politico di politica istituzionale
Ed è la convinzione è accennata nella relazione quindi credo di non fare un processo alle intenzioni del gruppo di Roma ed è la convenzioni chieda
I veti incrociati
E le logiche paralizzanti dei contrapposti interessi di partito nei confronti dei problemi delle riforme istituzionali di grande rilievo di grande dimensione sì è difficile uscire attraverso una intesa tra i partiti nazionali
E sia più semplice
Avviare una fase che anche una fase di sperimentazione
Non solo di differenziazione ma di sperimentazione attraversa una soluzione che consente
Di adottare soluzioni innovative riforme soluzioni riformatrici non necessariamente
Adottando scelte che valgono una volta per tutte per tutto il territorio nazionale che quindi come dire rappresentano una svolta
Generale una innovazione generale un cambiamento generale delle regole del gioco
Valido
Non certo per sempre ma valido per tutti valida per tutta la comunità nazionale
Potrebbe essere quindi la soluzione potrebbe essere quindi l'assoluzione della riconoscimento dell'autonomia statutaria una via pratica alla riforma delle leggi elettorali e delle forme di governo almeno per quanto riguarda le istituzioni
E questa è la seconda riflessione che riguarda appunto le principali ragioni ad oggi della autonomia statutaria
Brevissimamente su la configurazione che nel testo del Gruppo di Roma assume
L'autonomia statutaria
Penso che tutti presi
è una mia statutaria sono le Province le associazioni permanente di comuni ai comuni di con popolazione superiore ai quaranta mila abitanti
Questo è una scelta che può essere obiettivamente discussa
E già immagino l'obiezione di dire perché quaranta mila non cinquanta mila ecco non entro in obiezioni di questo genere è chiaro che
Die come dire una inevitabile convenzionalità nella fissazione di una somma in realtà la fissazione di una soglia mi pare risponda non solo a un'esigenza di incentivazione
Della riaggregazione dei comuni ma anche alla considerazione concreta che al di sotto di una certa dimensione diventa difficile esercitare davvero
Autonomia impegnative poteri di autonomia impegnative e non semplicemente come dire scopiazzare un modello magari predisposto dall'associazione dei Comuni
O da qualche altro soggetto collettivo e questo mi pare quindi
La ragione di questa scende gli oggetti della autonomia statutaria sono molto rilevanti nel testo del Gruppo di Roma e riguardano non solo la forma di governo
Gli organi istituzionali dell'ente il modo di conferimento dei relativi uffici i rapporti fra gli organi ma anche l'organizzazione amministrativa fondamentale
Le attribuzioni degli organi l'ordinamento territoriale dell'ente e
Richiamo che faceva da Antonio all'inizio la partecipazione dei cittadini e degli utenti dei servizi io mi soffermerò brevemente solo sul primo di questi oggetti perché altrimenti
Farei perdere troppo tempo ai presenti anche perché mi pare che il primo è una questione della forma di governo sia quello su cui
Già sono nate più controversie
E su cui quindi
Ebbene svolgere qualche riflessione introduttiva a questo a questo dibattito
La soluzione che il gruppo di Roma propone è quella di riconosce
Al agli enti locali appunto a quegli enti locali indicati comuni sopra i quaranta mila abitanti Province associazioni permanenti di comuni
Il potere anche di autodeterminare la forma di governo
Scegliendo tra modelli predisposti in linea di principio dettando
Il principi generali dalla stessa legge statale
E questa è una soluzione
Ovviamente
Più contenuta Rispetto
A quella per la verità non proposta credo pressoché da nessuno che
Tendesse a riconoscere l'autonomia statutaria senza indicazione di modelli
Senza indicazione quindi di alcun riferimento nella legge statale lasciando pienamente alla scelta delle degli enti degli enti locali la definizione di una forma di governo anche al di fuori di modelli predeterminati l'indicazione come sapete lo ricordava già al professor Giannini
Dei modelli ne prevede due e quindi è un'alternativa per così dire secca tra due modelli
Un modello presidenziale ma vorrei sottolinearlo con una
Ridotta separazione dei Poteri rispetto al modello
Presidenziale classico per positivo
Nel senso che si introduce
Attraverso una disposizione dell'articolo dieci
Si introduce sì conferisce alla potestà statutaria
Il compito di stabilire i casi nei quali la mancata approvazione di proposte determinate relative alla vita economica ed organizzativa dell'ente comporta lo scioglimento del consiglio
Questo naturalmente rafforza
Il
Il presidente o il Sindaco rispetto al classico modello presidenziale nel quale nel quale l'organo collegiale a come dire il potere normativo
Il presidente o sindaco ha il potere esecutivo e può verificarsi una situazione di
Contrapposizione di scelte o di indirizzi tra i due organi che può anche portare alla paralisi ma una paralisi che nel modello presidenziale classico può essere risolta solo con strumenti politici e quindi può anche non essere risolto
Nel
Modello presidenziale che qui viene proposto invece si propone che a risolverla sia il corpo elettorale attraverso lo scioglimento del consiglio il che automaticamente rafforza notevolmente
Il potere il potere presidenziale
Il modello consigliare è invece
Simile
Per così dire un modellato su quello vigente ma con alcune elementi di razionalizzazione al fine di garantire dalla da un lato una maggiore stabilità
Nel governo dell'ente e dall'altro soprattutto un potere di scelta dei componenti l'organo esecutivo da parte del suo presidente che ovviamente consente un
Forma di maggiore coordinamento e omogeneità
Nella composizione e nell'azione dell'esecutivo
Io devo dire mi è consentita un'osservazione critica a questo riguardo sono ormai verso la fine del mio intervento
Che
Io avrei personalmente preferito l'offerta di una gamma più alta più più ampia di modelli alternativo
E più esattamente avrei preferito una tripartizione
Che consentisse il tra il modello presidenziale del modello consigliare di prevedere un modello semipresidenziale
Nel quale il presidente o il Sindaco forse eletto nell'ambito di una lista o di una coalizione
Sia pure avendo dal voto popolare una investitura diretta con la conseguenza
Che a Luís spetti poi scegliere la Giunta presentarla di fronte al Consiglio
E con la conseguenza anche che una rottura del rapporto di omogeneità di indirizzo politico tra consiglio e presidente o sindaco comporta il ritorno di fronte agli elettori
Questo modello che per così dire intermedio tra modello presidenziale il modello Consiliare
Consente a mio avviso di rispondere ad una problema fondamentale che comincia a diventare rilevante ed attuale
Ed è gli affetti che su i sistemi presidenziali a
Hanno le attuali di recenti sviluppi del sistema delle comunicazioni di massa recenti sviluppi del sistema delle comunicazioni di massa portano a farsi io credo o temo che una scelta elettorale tutta concentrata nella scelta di una persone rischi di essere una scelta che prescinde spesso dai programmi politico dagli indirizzi e dalle scelte che la persona esprime fino a che il rapporto tra candidati gli elettori era mediato dalla parola scritta
L'elemento programmatico era rilevante insieme alla scelta della persona del suo curriculum delle sue esperienze delle sue capacità e così via anche nelle forme di governo presidenziale nel momento in quale nel nel quale invece il rapporto tra candidato elettore avviene attraverso i mezzi audiovisivi e sempre più a a avviene in pillole attraverso i mezzi audiovisivi la battuta
Nel telegiornale e così via il rischio di un sistema tutto concentrato nella scelta esclusiva della persona e che la scelta della persona venga per ragioni che attengono alla sua immagine alla sua capacità di usare i mezzi di informazione ha l'appoggio che il sistema dei mezzi d'informazione decide di darle e quant'altro il caso delle elezioni presidenziali brasiliane
Di qualche settimana fa e da questo punto di vista significativo voi sapete che il candidato che è stato eletto Presidente della Repubblica lira
Vivacemente sponsorizzato da il monopolio brasiliano della televisione che gli raccomandò la cosa è nota di non parlare di politica nelle sue con nelle sue comparse televisive di non parlare in dettaglio dei suoi programmi perché non era su questo piano che il consenso doveva essere il racconto
Ecco io credo quindi che la previsione di un modello semipresidenziale possa costituire un'alternativa all'elezione diretta del sindaco o del Presidente della Provincia che merita di essere presa in considerazione perché può diciamo conservare in alcune situazioni e in alcuni casi i vantaggi della soluzione presidenziale riducendo negli inconvenienti di difetti una tripartizione consentirebbe anche di definire il modello presidenziale nella sua forma classica perché a me pare evidente che quell'elemento come dire di attenuazione della rigida separazione dei poteri del modello presidenziale è stato qui introdotto proprio perché manca una soluzione interamente
Vengo alle ultimissime considerazioni che sono due
Dapprima
C'è il problema di come
Debba avvenire la scelta fra i vari modelli
Il
Il testo del Gruppo di Roma propone che la competenza sia come
In generale la competenza l'approvazione dello statuto e i delle sue modifiche del consiglio dell'ente ma nel caso della scelta della forma di governo con una maggioranza qualificata particolarmente elevata il sette decimi
Particolare per l'adozione del modello presidenziale considerando quello consigliare il punto di
Pensa
Vedo dica cosa mi sembra particolarmente interessante che nell'intervista di oggi il professor Giannini fa invece un cenno
Mi sembra particolarmente interessante ad un altro possibile soluzione procedurali
Che credo potrebbe rispondere ad alcune delle obiezioni che vengono formulate nei confronti del scelte del ricorderà attribuzione agli enti locali di una larga autonomia statutaria
Ed è quello di un preventiva decisione tra le forme di governo tra i modelli previsti dalla legge è affidata ad un referendum popolari per il quale pure se si vuole si possono prevedere
Maggioranze qualificate devono
L'obiezione è che immagino
Trovano a mio avviso una rapidissima risposta considerando che anche la forma di governo della nostra Repubblica è nata da un referendum istituzionale quello del due Giugno del mille novecentoquarantasei e che una scelta che riguarda appunto peraltro nell'ambito di modelli definiti dalla legge quindi diciamo con garanzia dei necessari equilibri nella definizione delle regole del gioco una scelta che riguarda il proprio la forma di governo e quindi l'indirizzo di fondo da seguire in questo processo costituente dell'ente locale che l'elaborazione l'approvazione dello statuto potrebbe essere dovrebbe essere a mio avviso a buon diritto rimesso ad una decisione degli stessi
Amministrati dello stesso corpo sociale del collettività locale
Una soluzione di questo genere ripeto Gonville ho visto già accennata dallo spesso professor Giannini di può consentire di rispondere anche ad una delle obiezioni più frequenti che viene fatto all'ipotesi della autonomia statutaria
Ed è l'obiezione secondo cui poi agli enti locali cioè il ceto politico locale non ne farà nulla
Verrà riconosciuta l'autonomia statutaria ma poi alla fine dice qualcuno qualche no mio collega autorevole peraltro come è avvenuto per gli statuti regionali
Dove a suo avviso il ceto dei politici locali e il ceto dei giuristi che collaborava con i politici locali non ha fatto il suo dovere se finito a fare sta tutti tutti modellati più o meno
Con lo stampino sullo stesso modello per la verità
Tutti sanno che
I vincoli e limiti che la carta costituzionale imponeva alla forma di governo regionale sono abbastanza consistente
E quindi è era ed è tuttora alquanto difficile pensare a forme di governo realmente alternative rispetto a quello che gli Statuti regionali delle Regioni diritto comune redento e però a me pare che all'obiezione che poi a questa autonomia non segua una reale capacità di esercizio
Del potere di autonomia così conferito dalla libertà statutaria si può rispondere proprio prevedendo un procedimento che rimetta in prima battuta una la decisione di Indirizzo
E la scelta tra i modelli alle collettività locali
E a questo punto la l'atteggiamento come dire
Conservatore o paralizzate paralizzato da veti incrociati del ceto politico del ceto politico locale che poi è collegato attraverso i partiti al ceto politico nazionale
Non potrebbe avere l'ultima parola perché l'ultima parola l'avrebbero degli elettori
E poi l'obiezione opposta e su questo finisco opposta realtà opposta ed è il rischio del vestito da Arlecchino
è singolarmente contraddittoria rispetto alla precedente c'è chi dice sì ma riconoscendo l'autonomia statutaria il rischio non è che non ne facciano nulla anzi che l'esercito
E che nel Paese sia abbiano enti locali che adottano forme di governo marcatamente diverso fra no
Ora questa obiezione a me pare si risponde con tre osservazioni la prima è che la previsione di modelli serve per l'appunto a ridurre la varietà e forse anche la stravaganza che altrimenti in qualche caso potrebbe verificarsi nella definizione delle forme di governo locale la seconda è che è prevista l'approvazione da parte delle regioni
E questo rappresenta questo meccanismo sicuramente uno strumento come dire non certo di uniformizzazione ma di garanzia nei confronti anche qui
Di soluzioni che pur nell'ambito del modello avessero aspetti stravaganti o in un considerati inammissibile
E la terza obiezione quel a cui si richiamava Giannini poco fa che in realtà al fondo dei timori di un vestito d'Arlecchino cioè in realtà soltanto la logica della uniformità non saremmo noi l'unico paese a prevedere forme di governo differenziate per il governo degli enti locali
C'è aggiungeremmo ad una serie non lunghissima ma comunque significativa di paesi di grandi tradizioni di grandi tradizioni democratiche
Nei quali per la verità questa differenziazione di forme di governo locali non pare abbia provocato i danni o gli inconvenienti che si temono
Asset questa anche puntualissimo esposizione anche per i suggerimenti integrativi
Mi sembra molto utili offerti in tema di forma di governo la parola Umberto proporci anche per la parte relativa ai servizi
Vediamo
Come avete potuto vedere
Dal cartoncino di invito
A me è stato chiesto di parlare oggi brevemente
Sul tema dei servizi pubblici locali
Devo dire subito che questo è almeno apparentemente
Uno dei temi meno controversi nella proliferazione dei progetti e delle proposte di riforma dei poteri locali
C'è persino qualche progetto che sembra voler ignorare totalmente
Il tema dei servizi pubblici locali
Rimandando né la disciplina
Ad altre ST ad altre leggi
Indennità che in un progetto di legge sulla riforma dei poteri locali
Vi siano norme relative ai servizi locali i servizi pubblici locali non dovrebbe stupire nessuno
Eppure se guardiamo al passato
E in qualche misura anche alla situazione odierna
Dobbiamo dire che la disciplina dei servizi
E i servizi locali
Non è contenuta nelle leggi di ordinamento dei poteri locali
La disciplina dei servizi per
Si ritrova ancora oggi nel Testo unico sulla municipalizzata Simone
In un testo dunque
Che
Prescindere in qualche misura dall'assetto organizzativo dei Comuni delle Province come se questi due capitoli fossero indipendenti l'uno dall'altro
E devo dire francamente che passando in rapida rassegna i vari progetti di riforma degli enti locali che abbiamo visto in questi ultimi anni
Si constata che c'è ancora oggi chi vorrebbe probabilmente procedere in questo modo addirittura dando la priorità
Al disegno di legge Fanfani
Quello ancora predisposto
Per iniziativa della Cispel
Per una riforma delle aziende pubbliche locali
Come stralcio anticipato
Ma in qualche misura anche indipendente
Dalla riforma generale dei poteri locali
A me pare che
Il progetto di legge
Del gruppo di gomma che oggi esaminiamo
Sia orientato chiaramente in modo diverso
Questo disegno di legge punta a fare dei servizi pubblici locali un capitolo della riforma generale del potere locale
Rinviando ossia anche ad una legge apposita
Ma per l'attuazione dei principi di riforma che la legge generale stabilisce
Questo questa scelta
Era già presente
Nel primo testo che risale ormai quindici anni fa
Del cosiddetto gruppo di Pavia
Dove le unità di gestione
Volevano essere appunto accanto alle unità amministrative L'Unità Ddr di uffici uno dei modelli di organizzazione che la legge di riforma doveva parla appunto disciplinare
E devo dire che vedo con piacere che anche il progetto di legge governativo e quello presentato dagli onorevoli Zangheri Bassanini e altri
Optano per questa soluzione
Ed è solo metà neanche screamo devo dire francamente ed è solo il disegno di legge qui è disposto recentemente dall'ISAE tra
Quello che ignorante
Almeno apparentemente
Una disciplina
Specifica dei servizi locali nell'ambito della riforma generale
Personalmente
Credo che abbia ragione il gruppo di Roma
Testo unico del mille novecentoventicinque
Sta asse sta fuori della legge comunale e provinciale
Perché in realtà è una legge sulle procedure della municipalizzata si oppone
Non sulla organizzazione dei servizi
Mi pare dunque che se riflettiamo un attimo su questo punto l'opportunità di non considerare indipendenti le due cose
E vincente
Occorre dunque innestare le norme sull'assunzione sull'organizzazione dei servizi locali in quelle relative al governo degli enti locali tanto più che poi l'azione di governo degli enti locali in realtà ha come suoi oggetti
Proprio i servizi
Tutto ciò premesso a me pare di porte semplicemente elencare quei due o tre principi che la legge di riforma dei poteri locali non può non affermare
Sia pure a livello appunto in termini generali il livello di principi
Il primo
Di inizio ordinaria importanza a mio avviso quello di stabilire chiaramente
Che la gestione dei servizi locali
Comuni e Province
Comunità Montale cerca
Devono poter adottare
Modelli organizzativi di Felix non solo per rispettare la regola della non uniformità
Che già abbiamo visto ma anche perché in effetti diversi servizi e
I diversi enti locali
Possono trovarsi di fronte ad esigenze differenziate che giustificano questa pluralità di modelli
E quindi oggi il progetto chiamiamolo Giannini
Opportunamente afferma in un articolo all'articolo ventisei che le forme di gestione dei servizi locali possono essere diverse che so anzitutto l'azienda municipalizzata
La possibilità della gestione in economia
Ma anche la partecipazione a una società per azione
A patto che
La partecipazione dell'ente locale sia di maggioranza
E a patto che questa soluzione organizzativa
Sia dovuta alla opportunità di coinvolgere anche altri soggetti pubblici o privati nella gestione del servizio
Il famoso e dibattuto problema dunque sei comuni
Dopo la legge sulla municipalizzata sono i servizi
Potessero anche assumono il servizio attraverso la costituzione di una società per azioni a un problema che la nuova legge risolvendo Isolde drasticamente
Lasciando alla trascritti discrezionalità del singolo ente locale la Scelta volta per volta della soluzione preferibile
Ancora viene indicata come modello alternativo la concessione all'industria privata
E ultima ipotesi ma non in ordine di importanza l'affidamento del servizio mediante convenzione
Ad azienda speciale di altri enti locali
Questo mi paiono una figura
Da tenere particolarmente presente proprio perché oggi invece si tende a confondere diciamo così le due ipotesi e a considerare anche l'affidamento ad un'azienda di un diverso ente locale
Come un'ipotesi di concessione del servizio
Mentre la realtà la legge sulla Municipale interazione parla di concessione sia pure incidentalmente ne parla parla di concessione all'industria privata
Quindi la concessione come strumento tipico per il coinvolgimento dell'operatore economico privato
Secondo principio io rinunciabile insomma in questa definizione dei principi in tema di servizi locali
L'agenda qui viene detto chiaramente
Ma lo si dice anche in qualche altro progetto è un ente pubblico strumentale dell'ente locale quindi vuol dire che ha personalità giuridica
Ma si chiarisce subito che questa personalità giuridica dell'azienda
è in funzione di quella che viene chiamata l'autonomia imprenditoriale dell'azienda stessa
E per assicurare questa autonomia imprenditoriale che all'azienda viene conferita la personalità giuridica
Chiedendole poi di provvede ad una gestione del servizio secondo criteri di efficienza economicità efficacia
Con un obbligo dunque per l'azienda di
Stabilire il pareggio di di bilancio da perseguire attraverso l'equilibrio
Dei costi e dei ricavi
Ripeto
Questa soluzione dell'azienda come ente pubblico strumentale dell'ente locale
Viene
Raccolta nel progetto del Gruppo di Roma ma proviene da altri da altre proposte ivi compresa la proposta dello della Cispel presentata poi dall'onorevole Franco
Un terzo principio che la legge di riforma generale
In tema di servizi
Non può non affermare in tema di servizi locali
Attiene
All'articolazione
Degli organi aziendali
E alla ripartizione delle competenze per questi
Devo dire che su questo punto il Progetto del Gruppo Tricom al carcere
O meglio rinviato un'altra legge
Mentre altri dei progetti in discussione oggi
Operano chiaramente un'opzione in proposito il Progetto Gava puntare ad un amministratore delegato
Il progetto Fanfani punta invece alla figura di un direttore non molto diversa dal dieci attuali figure del direttore nelle aziende municipalizzate ma
Con poteri ancor più rafforzata
Io sono forse ancora affezionato a una vecchia idea che emersa nel gruppo di Pavia
Di immaginare e cioè che per queste che allora si chiamavano unità di gestione dell'ente locale
Possono tornare utili due modelli diversi a seconda del tipo di servizio
L'uno costituito da un comitato esecutivo eletto nel proprio seno dal consiglio comunale
Con poteri di indirizzo l'altro un comitato tecnico amministrativo composto dal solo direttore dell'agenda ed ai funzionari di livello apicale
Un quarto e ultimo un principio che mi parrebbe
Opportuno fosse affermato
Viene sottolineato con forza proprio dal progetto del Gruppo di Roma
Attiene al regime giuridico diciamo così dell'azienda
In cui alcuni poteri vengono riservati all'ente locale da cui l'azienda dipende
Ma si sancisce espressamente il principio di un'autonomia patrimoniale dell'azienda
E il principio dell'autofinanziamento tra esperienze di Investimenti
Con questo grappolo diciamo di enunciazioni a me pare che
Il progetto di riforma generale fornisca anche le indicazioni
Essenziali
Pervenire
Alla disciplina in concreto dei servizi locali della nuova gestione
Devo dire peraltro che rimangono indeterminati due profili
Importanti e delicati
Il primo e quello dell'assetto per i rapporti tra Consiglio comunale consiglio provinciale
E consiglio di amministrazione dell'azienda
Il gruppo di Roma
Cerca di risolvere questo
Problema
Stabilendo l'articolo ventisette del
Terz'ultimo comma che l'ente locale da cui dipende l'agenda
Conferisce il capitale di dotazione determina la finalità e finalità di indirizzi approva gli atti fondamentali verifiche risultati della gestione provvede alla copertura degli eventuali costi sociali
Francamente non so se un'indicazione di questo tipo
Sia sufficiente ho valida
Definire così questo un riparto di responsabilità crea consiglio comunale
Consiglio elettivo comunque all'ente locale
Organi di amministrazione
Commissione amministratrice oggi domani il consiglio di amministrazione dell'azienda ente
E delle responsabilità che questa questo Consiglio a
L'altro profilo sul quale Mittari rimanga ancora aperto qualche punto interrogativo
Attiene all'organizzazione interna dell'azienda
E quindi al riparto di competenze e di responsabilità tra consiglio di amministrazione da una parte
Direttore
Ho amministratore delegato
Dall'altra
Oggi questa linea di riparto
Privilegia tutto sommato
Il Consiglio di amministrazione dell'agenda la commissione amministratrice
Sembra di capire leggendo i nuovi progetti che invece in futuro
Sinfonia piuttosto privilegiare la posizione del direttore
Ma qui io devo soltanto richiamare alla memoria dei presenti il fatto che un modello di organizzazione
Già esistente
O dovrebbe esistere
Per quanto concerne
Le unità sanitarie locali
Le quali bene o male vengono costruite in modo non molto diverso da quello che
Esiste oggi per un'azienda municipalizzata e l'ultimo decreto legge di cui non so neppure
Duecento
Sessantacinque
Del luglio lo scorso contenente misure urgenti per la riorganizzazione del servizio sanitario nazionale
Contiene un articolo due sul riordinamento dell'Unità sanitarie dove questo problema del rapporto tra comitati di gestione della ULSS che diretto vero
Viene affrontato
Enucleando diciamo così tutta una serie di attribuzioni del direttore e lasciando quindi la
Al comitato di gestione delle competenze diciamo così puramente avessi due anch'essi significative
Ma il direttore
Opera diciamo così come organo anche di istruttorio organo istruttorio
Del comitato di gestione
Finisco con un'ultima annotazione ma anche questo è un problema aperto
E cioè
Il giorno in cui
L'un la null'unitario sanitaria locale
Ma per quanto ci interessa e qui diciamo pure l'azienda municipalizzata
Diventano enti pubblici a se stanti
Seppure strumentali dell'ente locale
Nasce anche il problema della competenza analogo disciplinare all'autoregolamentazione
Prego fino a quando erano aziende dell'ente locale entravano nell'ordinamento dei comuni
E la disciplina dunque spettava allergici al legislatore statale tutte le volte in cui l'ordinamento degli enti locali non è di competenza delle regioni di alcune regioni a statuto speciale
Le aziende
Del futuro del del riordinamento dell'amministrazione locale
Saranno dunque disciplinate dallo Stato o dalla Regione nel caso in cui la Regione operi le in caso in cui l'azienda opere in materia di competenza regionale
Sono dei punti interrogativi
Che dice che probabilmente nell'ambito della legge di principi rimangono poi ancora
Ambiti da chiarire però io sono lieto di esprimere quindi per quanto occorre può contare il mio più vivo apprezzamento per questo progetto di legge che proprio perché ha visto la luce in una fase Marduk matura normali del dibattito cinque su questi temi
Dovrebbe mi pare alla luce del buonsenso avvenne il suo peso anche sui lavori parlamentari in corso
E se mi rendo conto delle difficoltà che in quella sede si devono affrontare
Accordare
Visione prospettive così diverse devo anche dire che di fronte ad un progetto come quello di cui oggi ci occupiamo la classe politica mi pare
Una pausa di riflessione la debba fare ringrazio
Umberto Potocnik Roberto Motors lei che è un testimone particolarmente autorevole di questa storia della progettazione sui poteri locali lui ha ricordato il gruppo di Pavia che risale a quindici anni fa un gruppo che aveva molti punti di contatto nel metodo di lavoro con questo gruppo di Roma anche quello come questo però un gruppo formato di tecnici
Non appartenenti a un'area politica particolare ma espressiva di tutte le aree politiche
E culturali
Il programma prevedeva un intervento di Guido Corso sulle aree metropolitane Guido Corso e colpito da lasci dense non è potuto venire il tema delle aree metropolitane insieme con quello previsto un programma delle forme associative
E dei moduli convenzionali verrà trattato dal Giuseppe Pericu cui do la parola
Grazie
In realtà sulle aree metropolitane solo qualche cenno gli argomenti che mi sono stati affidati
Da un lato le convenzioni tra soggetti pubblici e le associazioni così come disciplinati nel disegno del Gruppo di Roma e dall'altro lato le convenzioni pubblico privato anche se considerate il gruppo di Roma sono due temi tra di loro non del tutto omogenei hanno soltanto un elemento che li accomuna l'elemento contrattualistico il primo attiene com'è evidente
Ai profili organizzativi della buona gestione della pubblica amministrazione nero nel versante quindi degli accordi e delle forme associative tra soggetti pubblici secondo attiene invece i rapporti pubblico-privato
Che così particolare importanza hanno assunto recentemente
Il primo tema che poi mi consentirà di svolgere qualche brevissima considerazione anche sulle aree metropolitane
Innanzitutto
Per lo meno a livello della cultura giuridica ma io penso anche a livello del dibattito politico
Sia un esigenza da tutti condivisa il fatto che una pubblica funzione un pubblico servizio debba essere gestito secondo modelli organizzativi ottimali in rapporto alla caratteristica del pubblico servizio la pubblica funzione e tenuto conto ovviamente delle caratteristiche della collettività
Cui si riferisce o del territorio su cui incinte
Questo principio
Ovviamente
Un principio perlomeno a mio giudizio che sino a oggi non ha avuto particolare
Attuazione nel nostro ordinamento con riferimento al sistema delle Autonomie locali impostato invece sul criterio di uniformità più sopra ricordato attraverso un modo di organizzare alla gestione della funzione amministrativa del tutto omogeneo su tutto il territorio nazionale indipendentemente dalle caratteristiche della funzione delle caratteristiche dal popolazione del perito
I meccanismi di tipo convenzionale di tipo associativo hanno lo scopo di ovviare a questa carenza ed introdurre quindi elementi di castità di caratterizzazione peculiare in rapporto alla funzione popolazione territorio
In in relazione alle diverse attività da svolgere
è un'esigenza che ha anche
Una
Prospettiva più ampia in realtà attraverso l'innescarsi dei meccanismi convenzionali e dica Misna soggettività soggetti pubblici si possono in qualche modo ripensare
Le stesse forme di espressione della democrazia di base
Nel senso che finalmente potrebbe verificarsi anche da noi il fatto che determinate forme di governo locale siano espressioni effettiva della collettività che lo esprime
E noi invece frutto di un disegno tracciato in sede centrale
Riproducendo modelli organizzativi che tutti quanti conosciamo
Di origine non mostrano attualmente francese
In questo quadro per espletare questa esigenza noi troviamo delle disposizioni sia nel disegno di legge governativo presentata alla Camera dei deputati in discussione la cava deputati sia delle disposizioni del disegno del Gruppo di Roma
Sia l'uno dell'altro caso abbiamo delle norme sulle convenzioni tra soggetti pubblici e abbiamo delle norme sull'associazione tra soggetti pubblici e in particolare tra ente locale
In realtà tra queste de gruppi di disposizioni quelle del Gruppo di Roma è quello del disegno di legge
In discussione in Parlamento in questi giorni per lo meno del testo che ho avuto io che mi ha inviato urbani chiedo scusa ma non è che abbia particolare aggiornamento sull'evoluzione dei lavori parlamentari
Si ravvisano delle diversità per me molto importante
Sono diversità di accentuazione la disciplina son diversità di ricchezza della disciplina che particolarmente rilevante nel disegno del Gruppo di Roma è molto popolare invece nel disegno legislativo in discussione alla Camera
Questo secondo si limita a riprodurre per le convenzioni e per la forma soggettiva disposizioni direi ormai consolidate nel nostro ordinamento ammette la possibilità di convenzioni tra soggetti pubblici e nulla dice di più per quanto riguarda le associazioni parla dei consorzi
E poi introduce così tutto particolare dell'unione tra Comuni quale processo iniziale rispetto a un procedimento successivo di fusione ma nulla dice nei in riferimento ai contenuti delle convenzioni
Ne duole nulla dice in merito a gli effetti giuridici che da queste convenzioni derivano deducendo lo dice in
Stessa cosa per quanto riguarda il consorzio
Individuato esclusivamente tra enti locali non esteso ad altri enti pubblici anche rispetto o al Consorzio quindi una riproduzione di concetti che noi già abbiamo nella vecchia legge comunale e provinciale
Il disegno del Gruppo di Roma sembra invece come dicevo più ricco di indicazioni
E a mio giudizio questa maggiore ricchezza determina un processo di incentivazione dei del meccanismo convenzionale del meccanismo il soggettivo perché nell'ottica del Gruppo di Roma
Questi meccanismi sono quelli donne proprio per rompere il principio di universi l'uniformità e diversificare sul territorio la gestione delle funzioni amministrative
Con riferimento alle convenzioni ad esempio sì introduce un'ampia tipologia delle possibile convenzione
Si introduce in particolare la possibilità di convenzioni che diano vita ad apparati organizzativi cui vengono essere devolute le competenze amministrative
Di attribuzione degli enti che si convenzionano una convenzione approcci diciamo a è setto organizzatorio che devolve alla stessa organizzazione e la gestione di attribuzioni amministrative degli enti convenzionati
Il riferimento immediato alla conferenza di servizi introdotta in alcune situazioni recenti in particolare legge sui mondiale normative in tutte le ambientalistica
Che re se serve sicuramente a far operare in parallelo una probabilità di amministrazioni e attraverso un accordo eventualmente stipulato da questa all'interno di questa struttura a risolvere i problemi dell'attualità della decisione amministrativa
Abbiamo anche da questo angolo visuale lo le ipotesi convenzionali di gestione omogenea di attività amministrative tra più soggetti pubblici che essendo sostanzialmente poi recepita nell'ambito un soggetto pubblico può determinare forme di invalidità
Del provvedimento amministrativo che venga assunto in modo difforme quindi un'ampia tipologia di modelli convenzionali un primo tentativo di disciplina nei contenuti ed effetti
Per rapportare all'interno di quello che l'ordinamento locale quelle che sono esperienze che oggi vengono a essere in qualche modo introdotto nel nostro ordinamento in modo assai occidentale il santuario dalla legislazione
Di emergenza che caratterizza certi settori di intervento pubblico ricordavo le grandi opere pubbliche nel settore ambientale
Tutto questo non c'è nel disegno governativo e potrebbe forse agevolmente servì introdotto perché mi sembra che non ostacolino problemi di principio
Se per quanto riguarda le associazioni nel rapporto modello Gruppo di Roma modello disegno di legge mi sembrerebbe che un dato molto importante sia costituito da una norma contenuta nel disegno di legge del Gruppo di Roma che anche essa potrebbe agevolmente se recepito
Il modello la la struttura associativa secondo questa ipotesi normativa deve essere verificata anche sotto il profilo della sua efficienza
In altri termini non è rimessa alla mera volontà delle amministrazioni locali il dar vita all'associazione ma nel momento in cui si dà vita l'associazione questa deve sono strane idonea
Perché era previsti che su due in raccordo con l'azione organizzazione di servizi a poter gestire la funzione del servizio chiede voluto all'associazione stessa questa valutazione idoneità è rimessa all'ordinamento regionale
E questo è un dato importante che si ricollega al principio diciamo di vitalità amministrativa che ha illustrato Giannini che il dirà impronte disse un po'tutto il disegno di legge del Gruppo di Roma
E cioè si vuole che la pubblica amministrazione e qui si affida il servizio sia sufficientemente forte per battello gestire correttamente non si vuole che
Fenomeni occasionali di apparentamento tra partiti o di simpatia tra sì invece possono determinare aggregazioni anche destinate dallo ben nel tempo verso una gestione che poi si rivelerebbe epica
Il principio soggettivo è quello che illumina i meccanismi di organizzazione dell'area metropolitana
Qui la problematica sulle aree metropolitane è stata troppo profondità perché debba essere
Oggetto di una lunga anale
Da un lato l'esigenza della gestione corretta di servizi pubblici essenziali che superano le dimensioni del comune metropolitano ancora dei Comuni contermini dall'altro lato però l'esigenza di non sprecare troppo l'amministrazione dei cittadini
Esigenze di efficienza esigenze di partecipazione
In questo modello il disegno legge governativo prima
Dell'emendamento Barbera
In realtà sposava tutta una soluzione tipicamente improntata alle vecchie leggi mille ottocentosessantacinque
Di riforme del governo vie organizzazione del governo locale una provincia individuata già nelle diverse parti e territoriali in cui venivano ad essere affidata l'insieme delle attribuzioni che si ritenga che si ritiene debbano essere gestite appunto a livello della metro
Questo soluzione indubbiamente schiacciava la presenza locale nel senso delle diverse aggregazioni oggi soprattutto forti a livello di quartiere Sibille impresa di quartiere per molti versi sia
A molto molto deludente ma che avrebbero dovuto invece sta rivaluta rivali più per ribattezzate
Per dar vita appunto a un sistema che consenta una partecipazione Succi efficiente dei cittadini
Alla assunzione di alcune decisioni di amministrazione
Il modello gruppo di Roma invece privilegia soprattutto il momento partecipativo inizialmente nel senso che impone l'individuazione di organizzazioni comunali cosiddette ma che ovviamente attengono al Consiglio al quartiere al quartiere in qualche modo ripensato
Di dimensioni fra i cinquanta e i duecento mila abitanti ma ovviamente queste cifre sono assolutamente carattere indicativo dove in realtà ci sia una possibilità di rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione
Nicola ricordava che in realtà il comune medio quella dimensione sui cento mila abitanti è l'unico Comune che c'è un certo qual rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione l'unico comune dove c'è una forma di consiglio comunale
Che può o effettivamente governare
Soltanto e rimessa poi a la legge regionale e alla volontà associativa dei Comuni così individuati l'individuazione e l'organo di governo delle funzioni di livello sovracomunale che attengono a tutta l'area metropolitana trasporti tutela dell'inquinamento grandi opere pubbliche e così via
Questo modello per lo meno dal punto di vista ideologico almeno a mio giudizio assolutamente corretto
Perché consente di diversificare le diverse soluzioni organizzatore in rapporto alle diverse realtà metropolitano
L'emendamento Barbera sicuramente avvicina
Il modello del disegno di legge a quello predisposto dal Gruppo di Roma
Da quello che ho visto perché non so se ho il testo esatto e quindi ne chiedo scusa a tutto verbale bisogna però che resti la cristallizzazione nella della momento di governo fondamentale nella struttura proprio internamente da provincia
Con qualche cosa che è pensato a livello di legge nazionale in modo direi rigido per tutto il territorio nazionale mentre noi sappiamo che le diverse realtà ma troppo le tane sono in forte evoluzione a prescindere da questo se sempre se ho ben visto e ne chiedo scusa perché promette la mia attenzione su troppo veloce
Mi sembra che il modello Barbera non contenga neppure quell'altra Istituto di particolare importanza che la Conferenza Stato regione che deve essere dovrebbe essere istituita in rapporto alla gestione dell'area metropolitana
Questo è un dato importantissimo le aree metropolitane hanno problemi soprattutto di carattere infrastrutturale che non sono sicuramente risolvibili attraverso
Il flusso ordinario delle finanze che convergono appunto sulla stessa area metropolitana pensate alle e il sistema di trasporti la linea metropolitana al sistema dell'inquinamento e così via
Queste simili interventi richiedono flussi di spesa pubblica di carattere straordinario ovviamente di responsabilità e incidenti sulla ripartizione delle risorse nell'interno della collettività nazionale è ovvio
Che il governo la Regione vengano chiamati a gestire il grande sistema infrastrutturale dell'area metropolitana per lo meno per quanto attiene all'allocazione delle risorse
Veniamo invece brevemente all'altro tema tema che mi sta più caro
I rapporti convenzionali come i soggetti privati che considerato l'articolo trenta
Del disegno di legge del Gruppo di Roma
Prima considerazione questo tema è totalmente ignorato nel disegno di legge governativo
Non è in alcun modo trattato probabilmente pensando che non è la sede più opportuna per disciplinare questo fenomeno il problema dei rapporti convenzionali tra soggetti pubblici operatori economici privati ovviamente è un tema che prescinde
Che in qualche modo è più ampio di quello attinente alla riforma del governo locale
La commissione Nigro dove aveva predisposto nell'amore di un disegno di legge che ebbe poi l'onore anche riserve disse
Approvato dal governo inviata al Parlamento ma che poi non ebbe buona sorte
A me sembra peraltro che
La sede non sia così inidonea innanzitutto perché questo fenomeno e sopporta assorto soprattutto a livello di governo locale
In secondo luogo per il fatto che nel nostro ordinamento per inveterata tradizione le normative sul governo locale il testo unico dalla legge comunale e provinciale
Contengono frequentemente disposizioni che sono di più ampia portata e cioè che poi vengono essere recepite come disposizioni guida di governo anche al di fuori dell'attività amministrativa dei Comuni delle Province
Detto questo in linea di carattere generale a me sembrerebbe che una disciplina di questi fenomeni sia quanto meno opportuna e necessari innanzitutto perché il fenomeno dei rapporti convenzionali tra soggetti pubblici e operatori economici derivati è di fatto esistente e sempre più diffuso
Noi conosciamo un marasma di protocolli d'intesa gli accordi quadro
Di accordi di punto azione di di forme collaborative che vengono a essere instaurato nelle grandi amministrazioni comunale ma oggi anche nelle Picchio le delle medie da parte dell'amministrazione regionale delle Province per addivenire alla risoluzione dei più diversi problemi dalla relazione dell'opera pubblica
Allora cambiate del servizio sociale dalla pianificazione territoriale
Quindi è un fenomeno che esiste nel concreto operare degli enti locali
Secondo dato ed è questa ovviamente la mia valutazione assolutamente Perna personale questo fenomeno non è un fenomeno negativo
Anzi è un fenomeno che ha delle accentuate positività
Non è negativo innanzitutto per una considerazione molto semplice perché rende trasparente quelli che erano ipotesi di accordo che si svolgevano i single più si svolgono normalmente
Sotto diciamo alla alla la corazza impenetrabile del provvedimento amministrativo singolare dell'atto di piano dell'atto di programma
E quindi quanto meno alla valenza positiva di rendere chiara a tutti che in una certa decisione amministrativa è stata assunta sulla base di un contratto con alcuni operatori economici o con un soggetto privato particolarmente interessato
Il fenomeno poi mi sembra essere in continua espansione cioè non è per nulla recessivo aumentano sempre più frequentemente le ipotesi in cui si ricorre a modelli convenzionali per organizzare l'azione amministra
Perché come
I motivi sono diversi mi limito accennarne soltanto alcuni e molto brevemente
Innanzitutto c'è un fatto oggettivo e cioè la rottura che frequentemente si verifica tra ricchi signori di piano di programmo addirittura decisione concreta e la sua realizzabilità
O per mancanza di risorse finanziarie o perché questa decisione è stata ripensata in termini fisicamente astratti
Ovviamente se queste decisioni accompagnato da un contratto col soggetto che deve realizzare quell'iniziativa si può garantire attraverso questo contratto la concreta attuazione Dellai di azione amministrativa che si è avuta si passa da si va verso un'accentuata cultura del Progetto inteso il Progetto come la decisione amministrativa che ha in sé già le condizioni per la sua immediata rieleggibilità
In secondo luogo perché probabilmente ci si è resi conto che indeterminati processi di decisione amministrativa il meccanismo
Sulla cui base Marian sempre opera pensato che dovesse operare la pubblica amministrazione non è del tutto corretto
E cioè l'ipotesi che esista una pubblica amministrazione la quale in grado dio scegliere la soluzione ottimale rapportandolo a un pubblico interesse preventivamente fissato e per far ciò sia in grado di valutare la complessità degli interessi in gioco assolutamente teorica in molte impone perché il pubblico interesse in certi casi non è indefinibile
A priori la soluzione ottimale nomea rapportabile a una pluralità di interesse individuati perché questi interessi tenuto conto da loro e credo l'eternità facilmente non sono individuabili
Per cui in realtà non esiste la possibilità di poter verificare la congruità di quella decisione all'interesse stesso prefissa
E allora qual è la soluzione buona la soluzione buona soluzione più corretta è quella che si svolge attraverso particolari procedimenti e ha in sé il confronto
Della sua stessa aria di abilità è la soluzione che può emergere anche nel confronto con gli operatori che sono destinatari grazie alle stesse e chiedevano realizzarla attraverso questo confronto appresso questo in contratto
Gli elementi positive e negativi i costi e benefici possono forse piacevolmente confrontarsi
Prima dato preoccupante è che questo fenomeno si sta svolgendo in questo momento in modo assolutamente disordinato
Ed è un fenomeno che non può essere privo di una disciplina cioè un fenomeno che non trova diciamo nell'ambito dei nostri principi del modo di come è organizzata la nostra pubblica amministrazione il modo informarsi
Non riesce a generare la prassi amministrativa un suo fenomeno normazione anche il magistrato amministrativo è abbastanza sempre
Forse perché molti di questi fatti non vengono le sue ancora esista attese dei mandati ma no ha elaborato una serie di regole di comportamento
Un intervento legislativo è opportuno ed è opportuno un intervento legislativo il quale puntualizzi gli oggetti delle possibili contrattazioni
Se è possibile contrattare anche sulla funzione pubblica sull'esercizio di un pubblico sulla gestione di un pubblico interesse come oggi normalmente accade
I meccanismi di trasparenza che devono essere garantiti per lo svolgersi della contrattazione
Le possibilità di recesso da parte della pubblica amministrazione
Una generale clausola rebus sic stantibus che garantisca sempre la possibilità dell'intensamente do anche nell'ambito di vicende contrattuali i sistemi della responsabilità
Di tutte queste possibili normazione nel disegno di legge il gruppo di Roma esistano dei dipinti affermazioni di alcuni principi
Forse meriterebbero in questo caso per alcuni profili di essere sviluppati ma certamente è un primo dato importa
A a ho illustrato quelli che sono a mio giudizio
Le opportunità i vantaggi di una normazione di questo fenomeno ma viene non poche persone non pochi orientamenti che sono di segno nettamente opposto
E dobbiamo in qualche modo tenerne conto c'è chi dice che in realtà il procedimento amministrativo tradizionale il provvedimento amministrativo ancorato al perseguimento di un pubblico interesse la concezione tradizionale discrezionalità
Il controllo di eccesso di potere di fronte al magistrato amministrativo rappresentano l'usbergo una tutela
Di fronte in particolare all'invadenza della classe politica in particolare dalla classe politica locale porta l'attrice in non pochi casi anzi forse troppo frequentemente di ente avesse eccessivamente personali una gestione della cosa pubblica
Di fronte alle dipendenza della piccolo-grande o impresa che vuole in qualche modo interferire per avvantaggiarsi
Di pubblica utilità
Ovviamente per propri interessi personali beh questo io non credo che sia così
Perché il modello a procedimento amministrativo non ha risulta non ha ottenuto questi risultati
La concretezza la nostra esperienza amministrativa e proprio nel senso negativo che si riteneva che poteva al provvedimento amministrativo in qualche modo tutelare noi assistiamo a un'impedenza eccessiva della classe politica locale
Assistiamo in non pochi casi a un distorsione dalle finalità proprie
Dell'attività amministrativa a vantaggio di esperienze singolari
E allora la soluzione corretta a mio giudizio è quella della normazione del fenomeno della disciplina della sua ha riconduzione dell'ambito dei principi che ci sembra opportuno dover tutelare
Ma non è sufficiente soltanto disciplina e quindi voglio Reagan Giare a quello che è un concetto portante
Del disegno di legge del Gruppo di Roma un altro elemento importante è che la pubblica amministrazione abbia una sufficiente vitalità
Se si tratta di contrattare occorre che il soggetto pubblica che contratta sia capace di sedersi al tavolo della contrattazione e per essere capaci di avere una struttura organizzativa sufficiente deve essere dotato di una quantità sufficiente di conoscenza e così via
Il l'elemento della verità lì vitalità amministrativa è essenziale anche per poter introdurre ratificava del nostro ordinamento
Questi istituti che forse ci consentirebbero di meglio affrontare non pochi problemi di gestione della pubblica amministrazione grazie
Grazie ieri con un grazie particolare anche per l'onere aggiunto che si è assunto
Per non toglie siamo perfettamente nei tempi del programma ma per non togliere spazio dibattito utile presumo sarà piuttosto ricco dato i temi che sono stati posti
Potremmo ridurre l'intervallo per il caffè a dieci minuti
Riprendiamo a mezzogiorno e cinque
Siamo riprendere i lavori
Ci sono iscritti a parlare sei persone il primo interventore il senatore Pietro Pinna per consentire tutti gli interventi dove impiegare interventori di contenere nei dieci minuti di intervento grazie
Illustre presidenza
Gentili signore signori
Desidero fare
Alcune brevi considerazioni
Poiché il campo è stato abbondantemente arato dai relatori
Mi si passi l'espressione
Sullo schema di legge di principio sui poteri locali
Nella convinzione per altre per altro manifestata da altri
Che questo schema contenga una propria strategia e individui gli strumenti attraverso i quali si opera una svolta sul ruolo autonomo è la funzione che sono chiamati a svolge questo disegno
Si evince chiaramente dalle scelte prioritarie che vengono indicate nello schema
E segnatamente
Dai principi per la riforma dei poteri locali dalle deleghe legislative
Nelle quali si dà ampio spazio alle regioni
Come appunto vuole lo stesso dettato costituzionale
è in ciò seguire Conte seguire consentito
Il disegno di legge va in modo diametralmente opposto ai se lei ai silenzi che invece presenta il testo governativo come peraltro è già stato fatto osserva
Non va dubbio quindi
Te lo schema predisposto dal professor Giannini
è dai suoi illustri collaboratori del Gruppo di Roma
Almeno nella sua impostazione di fondo si muove in una direzione diversa al testo approvato dalla Commissione affari costituzionali
E si discosta sostanzialmente dallo schermo governativo non ci possono essere alibi non ci sono dubbi
Su questo aspetto infatti lo abbiamo sentito nel corso del suo intervento
Sostiene lo stesso professor Giannini
Il Varese e il Progetto
Governativo
Presente a tutti i difetti
Degli schemi evitare
E si è fermato o si sarebbe fermato addirittura
Alle stupidaggini infatti
Sostengo anch'io non si può assemblare tutto
Nessuno ha mai trovato il Cern Enzo necessario per arrivare in un testo così importante ad assemblare il tutto mai necessità il coraggio delle scelte
Peraltro nello schema
Viene chiaramente affermato
Che è una legge concepita come anello dati ICE di una catena
Rischia cioè la catena non venga costruita
E se ricorda molto opportunamente a questo proposito il decreto del Presidente della Repubblica seicentosedici
Vale a dire lo strumento che ha trasferito alle Regioni le competenze prima esercitate dallo Stato
Avuto riguardo al fatto che delle tredici di leggi quadro previste ritenute allora essenziali sono quattro sono state emanate
Bisogna quindi avere coscienza di questi ritardi
E non vorremmo che questi convegni servano più più a dibattere importante normativa
A celebrare il fallimento di un progetto di riforma dello Stato
Atteso che ulteriori nubi si affacciano all'orizzonte cioè pongono che ci piaccia o meno
In forse lo stesso corso della legislatura
Si potrebbe dire che il disegno di legge
Nuovamente fermo come una barca a cui sia avvenuto a mancare il vento
Ma l'onorevole Bassanini
Dice cioè la Camera invece voterà questa sera l'autonomia statutaria
Non lo metto in dubbio l'onorevole Bassanini una persona d'onore
Ma se mi è consentito mi rimangono forti dubbi e grandi perplessità
Ciò nondimeno contestualmente all'esame della riforma delle Autonomie locali
Non può essere elusa la richiesta della riforma elettorale anche attraverso il referendum abrogativo di alcune norme avuto riguardo al fatto che cambiare il sistema elettorale significa riformare il sistema politico
Poiché siamo di fronte ad uno sfacelo strutturale
Dei nostri comuni senza precedenti nella storia delle autonomie locali di cui circa la metà hanno subito crisi paralizzando l'attività amministrativa
Contrassegnata peraltro da vili attentati almeno nel profondo sud due nelle isole da vili attentati dinamitardi contro gli amministratori e i sindaci delle zone interne a prevalente economia agro silvo pastorale
Ormai purtroppo divenuti bersaglio di organizzazione malavitosa
Si impongono norme che garantiscono conseguentemente il buon funzionamento dei poteri locali
Il Parlamento deve dare una risposta chiara attorno a questa importante problematica
Di conseguenza
Se non si garantisce la stabilità nella vita amministrativa
Si danno spettacoli indecorosi
è il nuovo testo legislativo all'esame del Parlamento dopo una lunga e tormentata gestazione rischia purtroppo di nascere poliomelite ITO
Non compete certamente a me indicare la strada da imboccare
Per evitare i pericoli cui andiamo incontro
Ma un rinvio delle elezioni
Correlato alla riforma elettorale appare più che ragionevole
Più che spostare la riforma Ana prossima legislatura mille novecentonovantacinque
D'altra parte proprio in quest'ultimo periodo di tempo
Si parla di prove riproponendo il problema delle riforme istituzionali
E credo che proprio oggi
Questo pomeriggio venga presentato il disegno di legge per la riforma del sistema bicamerale
Agente quindi stenta a credere alla impossibilità di porre mano alla riforma elettorale
Proprio nel momento in cui si farà il nuovo ordinamento
Nella premessa ho fatto cenno
A quella che mi pare la filosofia che presiede il testo del disegno di legge
Vale a dire l'esigenza ormai da diverse parti avvertita di risollevare la condizione dei poteri locali
Garantendo l'autonomia come forma moderna di democrazia e questo mi sembra uno dei punti più qualificanti del testo presentato dal professor Giannini dai suoi illustri collaboratori
E in questo senso se vogliamo uscire dal tunnel bisogna bandire la politica dello struzzo
Comprendere che oggi gli enti locali sono gravati da funzioni che non possono svolgere indebitati con deficit esorbitanti
Ne ha parlato
Molto egregiamente il professor Giannini e non vado oltre sulla bancarotta di alcuni comuni
Molti sindaci partono dall'interno delle isole per riconsegnare le chiavi dei propri comuni perché non riescono in nessun modo
Ad amministrare atteso che la macchina burocratica dello Stato non garantisce nei finanziamenti una certa autonomia
Di conseguenza si trovano nella impossibilità di assolvere anche alle esigenze elementari quali quelle di pagare ad esempio gli stipendi ai propri funzionale
Nella scelta operata quindi simile a fare in modo che la stessa autonomia locale non resti un enunciato verbale
E si indicano quali strade maestre la libertà statutaria e la scelta elettorale
Bassanini ha anche indicato una terza possibilità che ha messo
Alla considerazione dei presenti
Non entrerò
Nel merito di questa legge delegata in materia elettorale
E insisto invece sulla praticabilità del percorso e non c'è altro per la revisione delle circoscrizioni
Sottoposte al parere della Conferenza permanente Stato Regioni e segnatamente della commissione bicamerale per gli affari regionale
In questo contesto va appunto vista la ristrutturazione delle circoscrizioni e la fusione dei Comuni
Avuto riguardo alle Cenate considerazioni affatto incontrovertibile
Come riferito nella premessa cioè quattro mila settecento ventidue comuni
Su un totale di otto mila novantuno hanno una popolazione residente al di sotto di tre mila abitanti dell'ordine complessivo di sei milioni duecentosettantuno mila quattrocento ventisette abitanti
Se il Comune diceva il professor Giannini non è nella condizione di dare dei servizi ai cittadini che amministra non si capisce quale sia il loro ruolo e la loro funzione se non quella di andare a sperperare il danaro pubblico
Ogni altra considerazione
A questo riguardo ecco appare del tutto superflua e semmai l'attenzione andrebbe rivolta all'organizzazione dei pubblici servizi che viene riservata alla legge statale
Ma in questo campo è intervenuto molto autorevolmente il professor o ciniche e non vado quindi oltre per non rubare tempo
Una seconda considerazione
Riguarda il testo della Commissione affari costituzionali
Cioè ha modificato il testo del governo due mila novecentoventiquattro
Recependo alcune proposte positive avanzato dal Movimento per le Autonomie
Anche se altri temi di fondo la riforma della finanza locale la istituzione di un fondo unico i diritti dei cittadini
Meriterebbero più meditate soluzioni legislative come sottolineava peraltro il professor D'Antonio in apertura di questa conventi
Valutiamo positivamente
L'autonomia statutaria e regolamentare per gli enti locali specie per quanto concerne l'attribuzione degli organi l'ordinamento degli uffici e dei servizi pubblici
Le forme di collaborazione tra Comuni e Province la partecipazione popolare un tema ampio da riconsiderare il decentramento e infine l'accesso dei cittadini alle informazioni ai procedimenti amministrativi un ginepraio nel quale
Nessuno ha il coraggio di addentrarsi almeno nei piccoli comuni
Anche per quanto si riferisce alle Province alle funzioni e i compiti di programmazione
Al concorso era determinazione del programma di sviluppo con i piani regionali ai circondari e alle revisioni delle circoscrizioni provinciali
Nonché l'accorpamento di materie organiche di funzioni sparse in diversi soggetti
Come in tema di tutela ambientale di lotta agli inquinamenti le funzioni demandate dal capo quarta articoli tredici quattordici e quindici appaiono condivisibili specie se si pensa che per porre mano Anna bonifica dell'inquinamento dello stagno di Santa Giusta in provincia di Oristano dove si è determinata una grave moria di pesci mettendo sul lastrico centinaia e migliaia di famiglie
L'assessore regionale ha dovuto convocare venti quattro rappresentanti tutti competenti
Secondo le vigenti disposizioni prima di poterla votare un provvedimento diretto a risollevare la condizione di quelle strabico nello stagno e quindi di quella economica
Anche per quanto si riferisce alla revisione delle circoscrizioni e la istituzione di nuove province
Viene soppressa la delega al governo e attivati comuni che esercitano la iniziativa di cui all'articolo centotredici della Costituzione
Precisando criteri ed indirizzi tra i quali l'importantissimo
Il paragrafo estrae dall'articolo quindici laddove recita l'istituzione di nuove province non comporta necessariamente l'istituzione di uffici provinciali dell'amministrazione dello Stato e degli altri enti pubblici
Facendo carico alle Province preesistenti la disponibilità di beni strumenti operativi e risorse finanziaria adeguata
Un bel salto in avanti rispetto al passato
Specie per chi come me consentitemi
La citazione ha dovuto presentare il disegno di legge per la istituzione della quarta provincia sarda con capoluogo in Oristano
Il cui iter legislativo per diverse vicissitudini è durato oltre trent'anni
Ho una particolare innovazione influire sempre positiva viene introdotta con l'articolo trenta revoca in mozione di sfiducia costruttiva
Con cui si evita punto di aprile crisi al buio e si dispone la cessazione di carica del sindaco del presidente della Provincia dalla Giunta
A seguito di approvazione di una mozione di sfiducia costruttiva anche comporta la proclamazione del nuovo esecutivo proposto tralascio altri importanti aspetti
Quale la istituzione dei circondari come liberi di decentramento burocratico delle province
Segnatamente come momento di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa dalla comunità
Per riassumere
Riaffermare il concetto già espresso che la riforma delle autonomie locali non può fare astrazione
Dal dettato costituzionale secondo cui articolo centoquattordici
La Repubblica si riparte
Nelle regioni province comuni che infine come giustamente sostiene il testo in esame non vi può essere autonomia politica in carenza di autonomia finanziaria in positivo
E conseguentemente per quanto meno i nostri orientamenti avvertiamo la necessità di continuare questa battaglia utile al rafforzamento della base democratica e alla vita
Ha la stabilità del nostro ordinamento democratico concludo illustre Presidente
Chiedo
Chiudo affermando
Che le regioni hanno fatto sentire la profano la propria voce anche sui disegni di legge in esame
Con convegni dibattiti attraverso la Conferenza Stato Regioni con i presidenti dei consigli regionali cori presidenti delle giunte regionali
Competizione con l'ordine del giorno
è il governo che si è rivelato sordo caro professor Gianni
E non c'è più sordo di chi non vuole intendere le Regioni hanno svolto specie in quest'ultimo arco di tempo un ruolo positivo di sollecitazione e di spinta ad essere sentite sui testi in discussione nei due rami del Parlamento
D'altra parte il rigetto di numerose leggi è all'ordine del giorno
Come la vocazione a non trasferire con leggi quadro delegato il potere alle Regioni di cui ha parlato lei questa mattina è coerente con questa vocazione centralistica spero comunque
Che gli orientamenti i suggerimenti che sono stati
Fatti che son venuti fuori nel corso di questo dibattito come in altre importanti occasione valgano perché no aumentare il parà il Parlamento nel senso desiderato nella convenzione che i comuni rappresentano ancora oggi la cellula primi generale della democrazia moderna
è una larga base su cui poggia l'ordinamento dello Stato grazie signor presidente grazie al senatore in
è iscritto a parlare il senatore Cesare Giuliani
Devo ancora raccomandato il tempo perché dobbiamo chiudere a una un quarto sarò brevissimo Girani sottili cranio presidente signore e signori io prima di tutto devo ringraziare il gruppo di Roma e il suo Presidente professor Giannini per questa sollecitazione estremamente interessante e nuova
Io sono perfettamente d'accordo sulle linee indica Terrizzi di questa proposta che legge di principi che cerca soprattutto di rispettare il principio della diversità in antitesi al concerto permanente della uniformità
Ed è una delle ragioni per cui e il Parlamento trova sempre grandi difficoltà a legiferare perché si preoccupa eccessivamente dell'uniformità
Quando l'uniformità non esiste nel nostro Paese non emesse dalla nostra natura non è mister nel modo di pensare della nostra gente evitare che aveva anche avuto l'intuito di trovare delle strade utili per perseguire questi obiettivi
Attraverso soprattutto il mezzo bella tra facendo leva sulla autonomia statutaria
Riscoprendo io il principio della retta rendono ridando valore all'associazione tra i Comuni alle Comunità montane alle aree metropolitane
E mi pare molto innovativo questo intuito fatto con grande sforzo stante i principi della Costituzione del controllo questo scoperta del controllo di gestione che era il minimo delle cose possibili
Vorrei sottolineare però due aspetti che secondo me spremono una certa debolezza
Soppressione dei piccoli comuni e il problema della burocrazia comunale
Io non sono dell'idea di
Di preoccuparsi eccessivamente dei costi dei piccoli comuni
Vero è un aspetto questo dei costi ma se noi esaminiamo affondo
Cinquanta per cento dell'attività dei piccoli comuni son dovuti al lavori di carte inutile che gli viene provocata dalla burocrazia o regionale o nazionale
Parliamo di tutto questo lavoro Enea facciamo un'istituzione di partecipazione
E un'istituzione di partecipazione perché in genere questi piccoli comuni se sono deboli sul piano della quantità della popolazione hanno in genere una ricca quantità di territorio da occuparci e in un momento in cui si parla molto di ecologia in cui i problemi della politica del territorio emergono e necessaria questa politica del territorio passi attraverso la rappresentatività popolare della gente che da secoli è già nota del proprio territorio e desidero sanno farlo
I problemi che dei costi
Sono un aspetto che vanno valutati ma credo che possono trovare delle soluzioni in un modo diverso
Attraverso una maggior valorizzazione dell'Associazione dei Comuni o delle comunità montane a cui verrebbero attribuiti compiti essenziali e ai Comuni verrebbero attribuiti compiti di rappresentanza e soprattutto dei rappresentanza di espressione popolare
Secondo problema il problema della burocrazia comunale
Questo è strano che in Italia non riusciamo a concepire che il segretario commutare che il direttore di un'azienda debba essere dipendente dipende da uno stato giuridico economico dello Stato e pagato dall'ente presso per cui lavora
Con delle discrasie spesso estremamente difficili con delle situazione estremamente complesse per e gli amministratori che sono eletti e credo che sia l'unico Paese in Europa in cui il segretario comunale sia onda Ampex sia persona che abbia stato giuridico ed economico di dipendente dallo Stato
E non obbedisce alle regole dello stato giuridico ed economico indipendente degli enti locali
Io capisco queste motivazione
Ma sono vecchie motivazioni che risalgono al momento in cui gli enti locali non davano garanzia
Di serietà e di rispetto dei rapporti di lavoro oggi mi pare che tutti gli enti oramai data la situazione sociale
Sono estremamente garantisti sotto questo aspetto quindi tanto vale che questa figura del dirigente di questa azienda
Sia assunto dagli amministratori e diventi direttamente dipendenti di queste amministratore
Teatro queste brevissime osservazioni mi pare che il l'impostazione della legge legge sui principi legge che tende a rispettare soprattutto la diversità quale è costituita del territorio è una legge che merita
Grande attenzione e io mi permettevo di esserne uno dei proponenti in sede al Parlamento coi miei amici di gruppo di quale concordano su questi concetti comma alcune modificazioni che mi son permesso di sottolineare purtroppo
Credo che cada in un momento politico non dei più belli
Momento politico mi pare che si stia complicando in queste ultime settimane in un modo imprevedibile comunque speriamo che sia un seme che sia destinato a portare un frutto positivo grazie
Senatore Gianni la parola al Consigliere di Stato Gennaro Ferrari
Non c'è il consigliere Ferrari
Allora passiamo alla professor ed io Gizzi
Andrea si sia
Sì grazie
Ma tanto sarò brevissimo dare di uno dei nudi principali di una legge di riforma delle autonomie e in quello che riguarda il rapporto Stato i rapporti con Regioni enti locali
Vale a dire il ruolo che le Regioni sono chiamati a esercitare nell'ambito dell'autonomia comunale
Ancora
Dato che le regioni di diritto comune a differenza delle regioni a statuto speciale non hanno una potestà di ordinamento
Le sul
Simone Giannini per essendo in alcuni punti di perplessità
L'articolo centoventotto delle corti della Costituzione che cosa dice dice che i Comuni e le Province sono enti autonomi nell'ampio legge generata locuzione che le stabilisco le funzioni ora a me pare di doveri
Per il presente che nella accezione dell'articolo centotrentotto della Costituzione legge dalla Repubblica equivale alla dizione legge dello Stato
Tutto il sistema per tutti le disposizioni contenute nell'articolo nel Titolo quinto della Costituzione allorché si riferiscono alle leggi della Repubblica sono chiaramente intese a indicare legge dello Stato
E la stessa cosa risulta anche dalla disposizione ottava transitoria della Costituzione
Quindi quando si assegna alla Regione il compito persegue ridefinire le funzioni che debbo possono esserci dare una provincia bisogna ricercare il titolo di questa attribuzione
Sotto questo profilo mi pare che la soluzione dell'articolo tre del testo
Chiamiamolo della Camera siano soluzioni largamente insoddisfacente intanto si richiama congiuntamente al primo al secondo comma dell'articolo centodiciassette locuzione
Laddove il primo si riferisce alla potestà concorrente e la seconda il secondo coprirlo comma ultimo comma alla povertà attuativa che sono Podestà
A contenuto estremamente diverso in quanto la potestà concorrente sì esercita come moltissimo l'ambito dei principi generali la potestà attuativa invece richiederebbe un testo sta normativo abbastanza definito
Che debba essere ulteriormente svolto e quando si dice che le Regioni ai sensi del primo e del secondo comma posso ridistribuire le funzioni tra gli enti locali quindi possono scegliere sono comuni province e si viene a operare in un settore che vi pare debba essere riservato a un modello
Indicato nella legge di carattere generale ma a parte dello Stato cioè dovrebbe essere la stesso legge dello Stato a stabilire il modo con cui queste funzioni debbono essere distribuite
E signora si salta a piè pari signora va questo forse un quesito da rivolgere anche agli estensori del testo Giannini signora completamente la portata del centodiciotto terzo comma traduzione non si parla più di delega
Le funzioni vengono attribuite da parte della Regione e il sistema delle delegazioni
Viene completamente ignorato anche se il testo parlamentare
Nell'ultimo comma dell'articolo due dice che le Regioni
Ecco il Comune Provincia esserci o le funzioni
Attribuite o delegate dallo Stato emerge qui mi pare che si fa abbastanza confusione sotto questo profilo debbo dire però non non letto stamane con molto interesse
Che il testo per così dire Giannini assegna al governo sia pure attraverso il procedimento delle cattivo il compito di procedere alla revisione organica delle funzioni e quindi sotto questo profilo della ripartizione delle funzioni io mi ricordo un articolo abbastanza
Lontano di Massimo Severo Giannini
Intitolato
Un in principio sono le funzioni perché non c'è dubbio che uno dei temi fondamentali quello della ridistribuzione delle funzioni a livello locale
Ora il l'articolo trentuno del testo Giannini correttamente a mio modo di vedere attribuisce al alla legge dello stato sia pure delicata lo svolgimento del tema del riordino delle funzioni stabilendo anche che i decreti delegati però posso domandare a legge regionale e qui vide perdente si vuole utilizzare il sistema del legge attuativa equity ultimo comma dell'articolo cento e sette da vizi Puccio rifugio determinate tra le Regioni e gli enti locali
Tuttavia la stessa chiarezza di impostazione emerge a proposito di altri articoli in cui oppure si demandano alla legge regionale determinati discipline senza chiedere il titolo sollevando Concia quindi problemi non facili legittimità funzionale leggo l'articolo otto secondo comma
La legge regionale disciplina la composizione dei collegi il conferimento degli uffici di attribuzione agli ordini referente
Qui chiaramente versiamo
Nel settore dell'ordinamento addirittura non più nel settore delle funzioni
Per cui si potrebbe teorizzare in astratto che nell'ambito delle materie di competenza regionale le regioni potrebbe UDC-PD funzioni il che secondo me non è in linea con centoventotto della Costituzione comunque qui siamo in pieno nella povertà di ordinamento
Quindi è vero che oggi lo statalismo sotto questo profilo va superato però non vorrei che al porto di uno statalismo si sostituisca
Senza sine titolo un regionalismo accentuato quindi apporto all'accentramento statale si andrebbe a verificare l'accertamento di tipo regionalisti uno dei punti poi estreme delicate quello del controllo sugli organi
E il controllo sugli organi è stato concepito dalla stessa Corte pulsionale con un'attribuzione sopra allo stato in quanto non ricomprende
Non riassumibile non sussumibile sotto l'articolo centotrenta della Costituzione ricordo che chiaramente la corte funzionali intanto legittimo questo intervento sugli organi
A titolo di scioglimento del Consiglio sospensione rimozione dei si dice eccetera in quanto appunto lo riferiva al potere sovrano dello Stato
Ora in una situazione reale come quella sociologica sociale
I cristiani in cui larga parte le operazioni sono dominati da gruppi malavitosi in cui i partiti inseriscono e i loro
Inseriscono le loro attività concepiscono gli enti locali come uno strumento del loro operare e ci si può chiedere se l'attribuzione alla Regione
Previa deliberazione oltretutto dei Consigli regionali del potere di scioglimento e assicuri quel bilanciamento di poteri quel sistema dice ex ante controllo che anche nel sistema dallo domina dovrebbe vigere perché l'autonomia richiede anche dei contrappesi
Quindi la rinuncia a qualunque valvola di sicurezza finale per cui lo Stato come supremo regolatore della legalità verrebbe sprovvisto di ogni strumento d'intervento e non potrebbe non destare preoccupazione di fronte a Facca assi che si sono verificate ma che sono anche ripetibili e moltiplica
Sostanza non vorrei appunto che l'accentuato
Sistema dell'autonomia locale poi servisse in certi casi proprio come strumento di azione
Di i gruppi malavitosi di fenomeni distorti distorsivi
Quindi sotto questo profilo ripeto ruolo delle regioni il sistema dei controlli sistema della delega delle funzioni che viene completamente ignorato e nel testo della Camera e nel testo Giannini
Credo appunto che questi tre argomenti quando meno
Quelli su ai quali io sono ho creduto di evitare questo mio intervento debba essere attentamente e riesaminato approfondito grazie grazie
La parola al professor Marco Cammelli
Come preferisce o in piedi o seduto il modello flessibile
Tanto devo
Osservazione rapida
La prima è che mi pare che il consenso che ha raccolto questo che sta raccogliendo questo lavoro del gruppo di Roma sia giustificato lo voglio sottolineare nel senso che lega e ci dice sottolinea che la legge di riforma dell'autonomia e che nella legge dell'autonomia stanno alcune cose che sono state avvolta discusse avvolto dimenticata e fondamentalmente sta la forma di governo fondamentalmente essa il sistema elettorale
Fondamentalmente sta la flessibilità la capacità di differenziare una specie di strumento di differenziazione una legge sulle autonomie
Si gioca sulla capacità di sapere distinguere e differenziata
E che tutto questo non è possibile saltando le regioni questi sono i punti che erano stati discussi ce ne sono mille altre di questa di questa lunga storia che ormai si accompagna da molto tempo ma questi sono quelli che erano state discusse di volta in volta negati o a volte volta stralciati perché sono oggi rimessi insieme
E quindi questo mi pare ovviamente poi ci sono una serie di singole cose su cui si può discutere discutere per esempio il problema della tasso di vitalità dei Comuni polvere masse al di sopra dei tre mila ovviamente so benissimo che ogni livello è una scansione arbitraria ma che la vitalità e non ma avete età particolare ma la vitalità in generale ha nasca al di sopra temesse né io forse questo su questo sarei più più cauto nel senso che non vedo per quale motivo il ma la riflessione una riorganizzazione delle funzioni comporti necessariamente una soppressione degli enti già di fatto noi siamo di fronte ad una progressiva scissione fra enti e funzioni
Anzi lo stesso progetto del Gruppo di Roma in fondo su questo incide profondamente e chissà e allora se c'è questa sessione perché la incapacità di esercitare le funzioni è motivo di soppressione di un ente potrebbe essere motivo invece di un di un ripensamento di una sua funzione di una sua funzione che più si lega una identità collettiva ha una forma di partecipazione di canalizzazione delle esigenze di territorio di collettività io non li sopprimere il certamente le loro funzioni sono funzioni da ripensare ma questo d'altra parte e proprio ti tutti i comuni di tutto sistema locale
Perché questo è l'altro punto che vorrei rimarcare in fondo che cosa ci insegna questa riflessione
Che sembra arrivata dove si va bene Umberto votazioni prima a un punto maturo insomma ecco speriamo che questa maturità di riflessione riesca ha rapidamente tra vantarsi nella maturità dei lavori parlamentari ci dice che probabilmente in un certo senso c'è una certa relativizzazione del territorio nella dimensione nell'esperienza
Del sistema locale perché cioè ricorda tipizzazione nel senso che lente che contemporaneamente era padrone delle sue funzioni e che nel suo territorio la competenza era inattaccabile in un certo senso e qualche cosa che lentamente progressivamente andato mutando
Ed è andato mutando per tante ragioni tenuti forse senza che nessuno decidesse ma proprio per questo appunto le cose avvengono penso ai poteri sostitutivi da una parte penso alle convenzioni del voto utile dall'altra
Penso ai controlli dal basso penso alle forme privatistiche che comunque sono un modo di a relativizzare il confine territoriale comunque quale che siano i confini picchetti che vengono messi insomma se questo è vero sei allora
Funzioni ed ente
Funzione territorio ottengono un pochino a ruotare ad acquisire Macedonia fra loro non mi pare che la inidoneità ad esercitare alcuni compiti elementari che probabilmente è vero anche si deve valutare sia di per sé motivo di soppressione
Questo mi pare che sia una ragione e che fra l'altro c'è anche una ragione di merito voglio dire non è un caso che le leggi sull'autonomia non riesco a camminare
Cerchiamo di aiutarli a far a camminare ecco e forse uno di questi dei modi e quello di evitare gli ostacoli più grossi
Le buche più dure e forse una delle buche è proprio questa dei Comuni polvere su cui tutto sommato non non credo che la stessa riflessione del Gruppo di Roma veda questo comunque unto decisivo
Mi chiedevo soltanto e con questo concludo che fare che fare sulla che si di che fare invece per collegare fra loro questa riflessione i lavori parlamentari questo non è un compito
Strettamente da studiosi ma evidentemente un problema che è di fronte e non credo realistico pensare di chiedere lo stop del tutto inattesa di un totale travaso di questi la distanza temo sia molto ampia
E ancora una volta affermare una legge di modifica del sistema locale sarebbe responsabilità troppo grossa credo
Mi chiedevo se non si poteva acquisire dei suggerimenti del Gruppo di Roma un punto che mi pare saggio e che sarebbe anche utile e cioè quello di infilare di nel testo attuale Parlamento alcune delle che che consentano deleghe a tempo breve che consentano insomma di recepire quanto qui si è detto e quanto mi pare trovi un consenso ampio che giustifica grazie
Allude a Marco Cammelli
Scritte a parlare Teresa Petrangolini del Movimento federativo democratico
Ma io farò un intervento Breve per esprimere un punto di vista un po'particolare perché non ho avuto modo di vedere attenta mente e questo Progetto però credo che ci siano alcuni spunti che io potrei dare come espressione di un movimento di cittadini e non tanto come un movimento di cittadini che e si occupa dei diritti in quanto fa la protesta dei cittadini che vogliono avere un riconoscimento dei diritti quanto un punto di vista di anche di un laboratorio di riflessione sulle forme attraverso il quale è possibile integrare istituti come quelli legati all'autonomia e locali con nuovi poteri e nuove rappresentanze e sono legate alla tutela dei diritti quindi volevo dire due o tre cose lasciare anche una cosa che forse può essere analizzata da questo gruppo e riguarda proprio lo spazio per la tutela dei diritti dei cittadini e per la partecipazione popolare
Dico questo anche perché all'interno di questo movimento se creato ultimamente un soggetto a cui gli abbiamo dato il nome di gas sembra nazionale che fa da eletta al Congresso dove sia studiosi di diritto penso a D'Onofrio che è qui presente macaco Turri
Appio Marconi qui con visto c'è il professor Piraino Clemente si sono messi insieme a coloro che di fatto esercitano a livello locale attraverso nuovi organismi come sono centri per i diritti dei cittadini
Difensori civici eletti dal basso
Lavorano insieme per capire in che modo ciò che sembra ancora
Le un'esperienza sussultorio a può in qualche modo rientrare nel tessuto era la nostra democrazia soprattutto per quanto riguarda le Autonomie locali allora perché credo che alcune cose si possono dire in questa sede perché mi sembra che il il lavoro che è stato fatto è un lavoro aperto cioè che e prevede un sistema anche puri forme di autonomia dove forse qualcosina di più sinceramente sulla questione dei diritti e sulla questione della partecipazione potrebbe essere detto
Anche perché non c'è altro luogo se non quello delle Autonomie locali in cui è possibile recuperare lo scarto tra cittadini è stato cioè forse luogo
Dove questo può avvenire perché spesso ci si trova a combattere sulle stesse cose e non è un problema solo tecnico cioè che non credo che si risolverà solamente ma anche sicuramente migliorando il funzionamento dell'ente locale ma è anche un problema di distribuzione di poteri cioè di chi deve fare certe cose i fino a che punto
Si può pensare a un decentramento anche di funzioni di tutela faccio un esempio molto concreto
Il difensore civico è stato sperimentato adesso si sta sperimentando anche nei comuni letto dalle amministrazioni io mi domando per quale motivo quando il difensore civico viene designato dei cittadini nasce liberamente senza leggi
Questo difensore civico ha la possibilità di intervenire a tutela dei diritti dei cittadini facendo probabilmente un'azione politica che il difensore civico nominato dall'amministrazione non riesce a fare non arriva
E può semplicemente portare una pratica da un ufficio all'altro ma non ha nessun altro potere come mai un difensore civico nato secondo un sistema di libera rappresentanza funziona
è un difensore civico nominato l'amministrazione non funziona probabilmente bisogna ripensare anche agli istituti attraverso i quali si fa la tutela dei diritti dei cittadini in maniera libera e aperta e e credo che in questo senso
Ci siano gli spazi anche diciamo nel modo di ragionare che si legge attorno a questa legge
Credo che e sia chiaramente questo è un modo che deve superare in in necessariamente tutte le forme di democrazia organizzata che sono state sperimentate fino adesso credo che la gente non abbia veramente alcun interesse a partecipare a consulte o a essere iscritte agli albi per potere esercitare la tutela dei diritti cioè dare soldi ci sono alcune leggi
Che hanno tirato fuori per regolare la partecipazione dei cittadini il fatto che se tu vuoi non so stare in un Centro per i diritti del malato che un'istituzione nata in questi anni attraverso l'esperienza del tribunale per il fermato
I divi iscrivere all'Albo cioè in qualche modo l'amministrazione deve sapere
Che tu fai questa cosa e ti deve dare il permesso di farla quando magari la fai già da dieci anni quindi non si capisce bene perché questo tipo di intervento perché credo che sia negativo ecco il lavoro che abbiamo fatto noi vado brevemente
Alla conclusione è stato soprattutto quello di tentare di formalizzare ciò che già esiste cioè dare spazio ha poteri a rappresentanze a forme di tutela che possono rientrare in quello che noi chiamiamo partecipazione diritti dei cittadini e di cui si occupa anche la legge
Ma che già sono stati sperimentati già sono presenti nel tessuto della vita democratica e questo può toccare in particolare tre cose poi lascerò questo testo
Il primo argomento riguarda gli statuti perché è chiaro che negli statuti peraltro visto che inserito pure nel progetto di legge
Dove ci devono essere garanzie per l'attuazione dei diritti dei cittadini
E e in particolare i diritti relativi alla partecipazione e all'informazione a questo proposito voglio dire una cosa peccato che non c'è Bassanini è vero
Che i Comuni devono avere una libertà in modo tale che non succeda come per le regioni che poi gli statuti stati copiati
è sempre lo stesso statuto che si riproduce in tutte le regioni per anche vero
Che sulla materia dei diritti dei cittadini c'è un lavoro da fare perché non è mai stata inserita in maniera concreta attuativa all'interno di uno Statuto e noi per esempio saremmo interessati e lo faremo
A cominciare a vedere negli statuti come è possibile trattare la materia dei diritti e della partecipazione dei cittadini la seconda cosa riguarda gli istituti della democrazia diretta
I una ho visto molto Breve e la parte che parla degli utenti poi dando una diciamo in modo un po'riduttivo di considerare i cittadini noi abbiamo leggendo l'esperienza di questi anni
Visto come le forme democrazia diretta non sono solo i referendum anche in questo bar caso si parla di referendum che sono sicuramente importanti ma rappresentano solamente un modo di porre delle domande da parte dei cittadini non si raccoglie tutta quell'energia positiva che potrebbe servire perché ci sia una effettiva tutela dei diritti noi abbiamo inserito altre cose ad esempio l'interlocuzione pubblica una dei guai che credo che qualsiasi amministrazione vive quello di un cittadino che non può organizzato o sia attraverso associazioni ma attraverso anche gruppi che nascono nella società avere un luogo pubblico in cui parlare con gli amministratori
Una delle dei modi e delle forme di democrazia diretta è l'interlocuzione pubblica periodica attorno a problemi concreti tra i cittadini e l'amministrazione cosa che peraltro noi abbiamo già sperimentato in molti comuni
Perché non elezione indiretta
Da parte dei cittadini da parte dei cittadini che vogliono farla c'è un secondo sistemi che si possono trovare dobbiamo sperimentare in alcuni luoghi le primarie cioè che vuota chi è interessato a votare ma dobbiamo pensare anche altre forme
Con successiva ratifica del Consiglio comunicare comunale di soggetti preposti per specificatamente alla tutela dei diritti e la loro eventuale revoca se non funzionano se sono cose che servono per applicando so che sono cose che a volte possono apparire scandalosa Ermanno e abbiamo visto che le cose che sono state fatte gli istituti che sono stati creati fino adesso non sono più all'altezza di garantire un'effettiva tutela e e c'è un'esigenza
Che è quella di avere un rapporto diretto con le amministrazioni cioè la grande capitolo anche delle carte dei diritti cosa ne fanno i Comuni delle carte dei diritti che vengono proclamate su base popolare attraverso la raccolta di denunce e segnalazioni di dei cittadini
Avranno un posto quando si parla di partecipazione i diritti dei cittadini
E queste carte potrebbero essere riconosciuti alcuni comuni le riconoscono nelle USL e questa è già una pratica consolidata perché e c'è una storia più lunga che riguarda i diritti dei cittadini
E e poi c'è il grande tema dell'informazione che non riguarda solo la possibilità del cittadino di aprire informazioni ma anche di darle
Perché l'ente locale non ha mai la possibilità di avere da una fonte che anche quella organizzata sul territorio
Attraverso forme di vario tipo di avere queste informazioni che sono le informazioni sul funzionamento dei servizi sentiti dalla voce dei cittadini
L'ultima parte riguarda le attribuzioni del sindaco e non mi vorrei soffermare cioè la necessità che noi rileviamo e chiaro che quelli sono solo proposte peraltro mi interesserebbe molto che un gruppo di giuristi il le prendesse in esame capisse in che maniera possono essere inserite in un testo e soprattutto possono essere degli spunti che poi trovano il modo di essere applicati quando poi
Trovare gli spazi già adesso perché queste cose poi si possano effettivamente fare dicevo per quando ricorda riguarda il sindaco
Per esempio pensare la facoltà di rappresentare i fatti salvi i casi di conflitto di interessi nelle competenti sedi amministrative giudiziarie gli interessi e diritti
Dei cittadini nei confronti di tutti gli enti che gestiscono servizi pubblici e sociali sul territorio comunale
Cioè studiare questa dare una maggiore questo c'è stato richiesto da molti sindaci rafforzare questa figura del sindaco come rappresentante dei cittadini nei confronti dei servizi ecco io mi siccome questa era un contributo soprattutto poco preparato perché non immaginavo di intervenire è stato più che altro sono stati gli altri interventi che mi hanno stimolato
Noi avremo interessa che questo gruppo di giuristi prendesse in esame questo tipo di proposte
E anche ad avere un incontro perché esperienza ma anche elaborazione perché sono dieci anni che elabora azione si incontrano poi con un lavoro accademico che comunque riteniamo molto importante grazie
Grazie alla signora Petrangolini per il contributo particolare il conclude gli interventi della mattinata al professor Francesco dono
Nel cercherò di essere molto rapido per due ragioni e soprattutto la prima è che tutta la parte che anche nella nel lavoro peraltro pregevole del Gruppo di Roma non è compresa quella relativa alla specificazione della tutela dei diritti è stata indicata dalla Petrangolini poco fa
E credo che sia molto opportuno se questo gruppo di illustri colleghi che ha concorso a rimettere
In discussione alcune delle scelte di fondo sulle quali il Parlamento sta discutendo posso per così dire concorrere a della Borali una risposta sul piano tecnico giuridico alle esigenze che Movimento federativo democratico indica fa parte di una delle esperienze più interessanti degli ultimi tempi nei quali mi sia confrontato e non esita a dire che abbiamo grande difficoltà
A tradurre e normativa giuridica una parte di esperienza concreta che attiene alla concretizzazione della tutela dei diritti in termini non giurisdizionali
Io ovviamente il tema è diverso non in termini di procedimento amministrativo come normalmente è stato esaminato nel corso di molti decenni ma in termini di superamento della democrazia rappresentativa aggiungendo alla democrazia rappresentativa una rete di rappresentanza sociale che da costruire lo dico perché gran parte delle cose anche ascoltare stamattina
Fanno parte della discussione dell'elaborazione ai quali alle quali abbiamo concorso degli ultimi vent'anni le suggestioni del Movimento federativo per quello che mi risulta per quella che la mia esperienza fanno parte di cose sulle quali non ci siamo ancora per diciamo soffermati
Anche come corporazione accademica termine nobile non soltanto negativo come possiamo dire
Detto questo per dire che la parte nuova non c'è in questa proposta come non c'è nella proposta l'esame alla Camera mi soffermo su due questioni di fondo
Questo contributo che possibile esito politico polvere perché mi sembra importante l'ha detto stamattina Bassanini cade in un momento nel quale la Camera sta per andare avanti ragionevolmente concludere
Sulla riforma delle Autonomie locali io ritengo che il contributo del Gruppo di Roma sia di non difficile inserimento non credo forse la Camera deputati molto più probabilmente al Senato per tutta la parte che attiene alla esperienza di attività amministrativa qui presente
I controlli di gestione le convenzioni le aziende speciali
Tutt'dalla parte del Progetto che concerne l'efficienza della pubblica amministrazione in sede locale tendo a ritenere non comporti grande difficoltà di dialogo con la parte politica impegnato a varare la riforma e può concorrere a migliorare decisamente il prodotto legislativo che il Parlamento dovrebbe approvare nell'arco dei prossimi mesi
La parte e quindi non mi soffermo perché complessivamente ritengo che sia un contributo pregevole
Permangono i dubbi che Gizzi ha indicato prima nei rapporti tra Stato Regioni ed enti locali
Dei controlli sugli organi lo spazio dell'autonomia legislativa regionale in questa materia sono cose che abbiamo discusso per tanti anni inutile credo soffermarsi ancora una volta su questo
La parte relativa invece le scelte politiche di fondo ragionevolmente non erano eccepibile
Non ero eccepibile dal Parlamento in questo momento non è ricevibile la parte del sistema elettorale non vi sono le condizioni politiche perché le Camere delibere né sul sistema elettorale alcunché nella fase attuale
Credo che il dibattito politico in corso l'abbia testimoniato con grande evidenza
Credo però che ciò non esclude che si possa giungere all'approvazione definitiva dell'ordinamento quando le condizioni politiche lo consentano
Non è questione di rimettere agli statuti di autonomia la scelta tre modelli di governo locale Bassanini ha indicato il terzo non era ovviamente soltanto l'integrazione tecnico-giuridica era l'indicazione di una diversa prospettiva politica grosso modo mi trova consenziente
L'idea che ha indicato Franco Bassanini più dell'altre due indicate qui qualche altro potrebbe indicarne altri ancora
Ma non vi sono le condizioni politiche oggi e non vi saranno ragionevolmente per qualche tempo ancora perché stanno mutando radicalmente i soggetti politici del nostro Paese
E sarebbe opera evidentemente assurda pensare che nel mutamento radicale dei soggetti politici può son quelli che dovranno governare gli enti locali si possono definire nuove regole di rappresentanza politica
Non è avvenuto fino a qualche tempo fa nei disegni di legge nessuno parlava della riforma della legge elettorale della del sistema elettorale dieci anni fa
Se prendiamo i disegni di legge di riforma delle Autonomie negli anni Settanta lo dico a cammelli nessuno ritenevo che fosse in connessione
Tra una revisione delle funzioni una revisione della legge elettorale perché dieci anni fa ritenevamo la legge elettorale fosse per così dire eterna non se ne parlava in termini di decisione politica oggi le cose stanno cambiando
Tra qualche tempo forse matureranno condizioni perché si giunga una qualche decisione
Ogni stagione politica che ha avuto una lunga prospettiva davanti a sé si è data una sua legge elettorale del momento
Il CLN l'ha fatto del quarantasei con sistema proporzionale il centrismo l'ha fatto nel cinquantatré con la legge maggioritaria il centrosinistra ha fatto riducendo il proporzionale cinque mila abitanti
La solidarietà nazionale riteneva quel sistema elettorale idoneo a far durare la solidarietà nazionale non escludo che il nuovo equilibrio quale che esso sia ma che non è definito per l'oggi si dia una sua legge elettorale per il futuro
Discutere di questo oggi probabilmente
Impossibile ecco perché non ritengo che alla Camera dei deputati se non per una battaglia politica in corso si può riaprire la questione della legge elettorale
Ritengo però che questo faccia parte del nuovo sistema perché oltre al mutamento dei soggetti politici storici
E i loro rapporti di forza è in corso un mutamento delle nuove soggettività politiche
Le tante leghe locali che emergono come proposta di governo locale leggono le norme sull'autonomia statutaria le norme sul sistema elettorale in modo molto diverso da come l'hanno letto i partiti storici nazionali
E quindi evidentemente questo muoversi verso forme di organizzazione politica locale potrà concorrere a produrre un sistema elettorale nuovo più aderente ad alcune di queste realtà ma questo magma incandescente
Non credo che vi siano le condizioni per così dire di consenso sufficiente né in Parlamento né nel Paese per poter astrattamente affermare che una legge elettorale preferibile rispetto a quello esistente ecco perché la parte più politica di questo progetto
è un contributo ovviamente di prestigio ma non ha lì la capacità di diventare oggetto l'interlocuzione politica ritengo in Parlamento
L'altro punto che mi sta a cuore la parte che riguarda la ripartizione delle funzioni
E completo sulla legge elettorale dicendo che mi sembra di tutta evidenza che così come può essere una coerenza tra nuovo ordinamento delle funzioni degli enti locali e nuova legge elettorale è innegabile che altrettanta coerenza vi può essere
Tra la legge elettorale del Comune Provincia e quella delle regioni che del Parlamento
Cioè mi sono due coerenza che devono essere composti a sistema a sistema di decisione politica abbia una coerenza del governo locale nel suo insieme anche una coerenza del sistema politico nel suo insieme
E direi là non con il non convergere su questi due coerenza che rende oggi il sistema bloccando dal punto di vista della decisione del nuovo sistema elettorale
Bastato vedere le reazioni alla proposta di elevare il maggioritario da cinque mila a trenta mila abitanti per capire come su qualunque proposta
Che posso apparire ragionevole in termini di stabilità di governabilità di alternanza mi sono diverse opinioni perché attengono alle strategie delle forze politiche quelle non si fanno imprigionare in formule tecniche per per fortuna devo dire per fortuna
Se no saremmo già perché osa dire la scomparsa definitiva della politica
L'altro aspetto che mi sembra importante è quello della ripartizione delle funzioni
Beh qui delle due l'una o noi mettiamo mano una revisione della Costituzione
Con una modifica della scelta costituzionale originaria che ha fatto dei rapporti tra Comuni Province Regioni un sistema nel quale lo Stato diventava garante dell'equilibrio complessivo
In questo io ritengo egizia per ragione io ho criticato anche il testo che stanno provando la Camera ritengo in altri termini che la scelta originaria del nostro costituente non fu di fare della Regione l'ente di snodo delle funzioni tra Comuni e Province un'opinione lo dette la ripeto se riteniamo che quella scelta sia inidonea se riteniamo sono modificate le condizioni dei rapporti tra Regione ed enti locali
Se riteniamo con un'analisi concreta però dei rapporti politici nelle regioni non con un'analisi per così dire astratta dell'ente Regione
Che l'attribuire alla dirigenza politica regionale la sorte delle funzioni comunale provinciale sia una scelta che porti ad un decentramento più forte e allora si modificano gli articoli centodiciassette centodiciotto centoventotto dalla Costituzione
Si vada ad un modello sostanzialmente su due piani è stato regioni al di sotto modello per così dire di sostanziale derivazione regionale
E nel Manicomio Brosio Gianni nel centodiciassette nella vita politica esiste eccome
Mai ma esiste esiste nella realtà politica del Paese
Esiste nella realtà politica del Paese i deputati sono i primi tutori degli amministratori comunali nei confronti delle regioni c'è una coscienza politica che non può essere ignorata quando si parla delle riforme così come gli amministratori locali sentono la tutela del governo nazionale del Parlamento nazionale nei confronti delle regioni allora o si rimuove questo fatto l'intera carriera politica si snoda su questo asso di fondo
Della sostanziale contrapposizione politica tra i Comuni le Province da un lato le regioni dall'altro e questo è l'equilibrio complessivo col quale viviamo ancora oggi non è questione di definizione delle funzioni del centodiciassette è questione di scelta del modello dei rapporti politici dita
E questo modello è stato tale perché siamo vissuti tranne delle regioni ad autonomia speciale
Dove operano autentiche Autonomie locali culturali etniche abbiamo vissuto fino ad oggi con centralismi democratici in tutti i partiti più rigidi o meno rigidi i nostri sono stati e sono partiti politici nazionali
Non sono partiti politici federali
Ed essendo partiti politici nazionali e non hanno nei confronti delle regioni la disponibilità a consentire loro riferimenti politici regionali il golf uno degli Enti locali questo è il nodo di fronte al quale si è scontrato il seicentosedici del settantasette questo è il nodo di fronte al quale si blocca oggi la legge sull'autonomia locale
Basta interrogare un po'di amministratori locali un po'di parlamentari per sentire che l'equilibrio complessivo dei poteri ad oggi ancora e questo se i partiti cambiano diventano federativi le Autonomie locali cambiano allora ma questo è un nodo che non si risolve con una delega fatto in un modo anziché un altro è un nudo di politica istituzionale così come il nodo elettorale un nodo di politica istituzionale non è un nodo che si possono sciogliere con la competenza tecnica
La competenza tecnica può mettere in risalto che l'attuale nodo provoca danni
Alla vita delle collettività risulta fonte di inefficienza amministrativa provoca distorsioni e disfunzioni e quindi la competenza tecnica l'analisi scientifica può concorrere a far modificare gli orientamenti politici questa anzi dire una peculiarità italiana
E le leggi si fanno nel continuo dialogo tra competenze tecniche e dirigenza politica nel continuo dialogo in altri Paesi non esiste neanche il dialogo che risalì esistito beh del venti trenta quaranta nacque stava che poi gli uni non ascoltino le opinioni degli altri
Fa parte della libertà di decisione io gli uni si sottopongono alle critiche degli altri viceversa però questi sono i due i due nodi
Il rapporto Stato regioni enti locali in ordine alla ripartizione delle funzioni
E la Camera oscilla tra la proposta del governo emendamento oscilla perché perché attraversa tutti i partiti questa incertezza non divide il governo dalle opposizioni attraversa tutte le culture politiche in corso e sistema elettorale
Questi due nudi ritengo non consentiranno per il sistema elettorale di inserirle nella legge sull'autonomia sulle funzioni di fare approvare questa legge prima delle elezioni amministrative del prossimo
Questo entra la ragione per la quale non avrà il timore che questo contributo sia tardivo questo contributo è perfettamente tempestivo per tutta la parte di efficienza amministrativa può essere recepito senza grandi difficoltà con grande apprezzamento per il contributo dato non ritengo vi siano le condizioni per recepirlo sui due nodi politici di fondo quelli devono maturare
E possono anche maturare del confronto con l'autorevolezza accademica ma non si può pretendere che la sola autorevolezza accademica sciolga un nodo che fa parte della vita politica generale del nostro Paese a sciogliere la quale secondo me
Qualche mese non di di pausa ma di accesissimo dibattito politico può concorrere a fare operare le soluzioni e a quel punto torneranno anche le soluzioni tecniche a dire quali sono
Le migliori
Questo era tutto sommato il contributo sono molto rammaricato lo dico al termine di questa mattina estremamente rammaricato per la latitanza della dirigenza politica in questo compito
Per la dirigenza politica di governo per la dirigenza politica parlamentare per la dirigenza politica di partito
In questo momento io non parlo a nome di nessuno parlo a titolo totalmente privato personale quindi un impegno se non me stesso ritengo un fatto grave disdicevole che nei confronti di un contributo così pieno di senso dello Stato così radicato nella coscienza dell'autonomia e che il gruppo di Roma ha espresso non vi sia stata interlocuzione politica
E questo nel momento stesso in cui dico a difesa dei politici che alcune di queste proposte non possono essere oggetto di recepimento politico
Conosciuta
A conclusione dei lavori della mattinata desidero ancora ringraziare tutti i componenti del gruppo di Roma il professor Giannini in particolare che gli ha guidato il per questa importante occasione di riflessione che ci hanno offerto così come ringrazio
Fuori e gli interventori per questo dibattito così vivace perché
Allora iniziamo questa seconda
Netta nel
Nel convegno sulla proposta di riforma dei poteri locali del gruppo di Roma
Riprendendo i lavori con due relazioni e successivamente gli interventi all'intero dibattito
Le relazioni sono inizierà il professor Luciano Vandelli con una relazione sui controlli
Sugli enti locali
E poi prosegue con una relazione del professor può ora sulla finanza locale dopodiché ci saranno gli interventi è al momento sono iscritti quattro quattro interventi
Quindi
Io pregherei coloro che volessero intervenire di far pervenire qui a questo tavolo
Una richiesta in tempo utile per poter calcolare i tempi del dibattito ora iniziamo appunto con la relazione del pomeriggi la prima lezione pomeriggio professor Vandelli i controlli sugli enti locali prego
Grazie
Lo schema elaborato dal gruppo di Roma
Parte da alcune premesse
In materia di controlli che alcuni anni fa sarebbero state probabilmente dirompenti e ed estremamente provocatorie
Lo schema si dice cerca di ridurre l'ambito di controllo preventivo di legittimità e di opportunità con la piena consapevolezza che si tratta di controlli di un tipo ormai superato
L'unica ragione per cui non possono essere soppressi e la poco felice statuizione costituzionale in realtà non solo non servono a niente ma sono fonti di collusione e occasione di astuzie politiche
Dicevo probabilmente dirompenti alcuni anni addietro queste considerazioni che d'altra parte riprendono le posizioni del no perché già il Rapporto Giannini assumeva dieci anni fa
Si pongono oggi in un quadro di ormai diffusissima insoddisfazione
Rimostranza nei confronti del funzionamento del sistema dei controlli sugli enti locali
Questo sistema
Si è atteggiato concretamente con alcune caratteristiche probabilmente non previste ben distanti da quelle che si immaginavano all'epoca costituente
Di comitati di controllo si sono configurati come centri di potere separati
Che da un lato sonno autonomi ma distanti al tempo ben distante e ben distanti dal cento al referente istituzionale la regione
E dall'altro appaiono facilmente permeabili a distanze e tensioni il teste
In sostanza la prassi mentre lungi dal garantire un quadro in grado attendibile di neutralità
E pienamente avulsa da ogni connessione con esigenze di verifica di coerenza dell'azione locale rispetto agli indirizzi regionali
Esigenze che d'altronde vanno affermandosi in modo in forme spesso disordinati ed estemporanei
Per via Bendistinto e mediante la previsione nella legislazione statale come in quella regionale
Direi nelle discipline dei singoli settori di una variegata gamma di autorizzazioni approvazioni interventi sostitutivi eccetera eccetera
I settori sono numerosissimi si va dal commercio al disciplinanti inquinamento rifiuti percettrici sostanza può ritenersi che accanto a un controllo come verifica di regolarità assai scarsamente rilevante nei rapporti tra gli enti territoriali
Si stia delineando una ben più rilevante rete di controlli in senso evidentemente ampia con me atti di partecipazione procedimentali ai fini di formazione della decisione
In cui la verifica di regolarità confluisce in una composizione operativa di gli interessi pubblici usando le categoria di otto lavoro dello stesso professor Gianni
Collocati in una posizione di mini poteri autonomi nel sistema politico locale gli organi di controllo tendono non raramente sotto vari profili
Ad assumere nell'esame della singola questione atteggiamenti ispirati a moduli tipici dell'azione giurisdizionale
Significativa e la diffusissima prassi della presentazione da parte dei soggetti interessati e di osservazioni reclami
Esposti al comitato
Esposti che da un lato hanno un primo effetto di concentrare l'attenzione del Comitato su quei casi specifici considerato che il flusso di atto che certi atti che teoricamente dovrebbe se controllate spesso di varie centinaia a seduta
Dall'altro lato
Molto spesso nuovo spesso il comitato
Utilizza acquisisce sulla base di questa osservazione
Un modulo mutuato dal processo amministrativo in cui all'atteggiarsi dell'osservazione con una sorta di ricorso l'amministrazione emanante portato ad assumere la veste di resistendo mentre altri soggetti potranno svolgere il ruolo di contro interessa
In un gioco di posizione di interessi rispetto ai quali il Comitato tende a presentarsi con l'imparzialità
Ma anche con l'attenzione dalle prospettazione delle parti di un giudice
Il fenomeno era dedicato nella prassi
Con terminologia significativa scusate l'aneddoto un emendamento are appunto emblematico
Alcuni sindacalisti mi segnalavano qualche tempo fa di aver presentati in relazione ad una determinata questione ricorso al Comitato regionale intenzionati in caso di esito negativo proporre appello altare
Sotto altro profilo
Il controllo si presta ad introdurre elementi di ambiguità nel rapporto tra cittadini e amministratori portati in presenza di rilevanti sul pressioni per l'emanazione di atti ad evitare ogni atteggiamento di diniego
Rinviando al comitato di controllo la responsabilità di un talora ben prevedibile sostanzialmente auspicato esito negativo della vicenda
Ne mancano ipotesi in cui la ricerca di un'immagine positiva o da altri motivi inducono all'adozione di un atto senza che tuttavia se ne desidero ne ha fatto gli effetti concreti
Facilmente evitabile del resto rinviando a tempi lunghi rinvio dell'atto al controllo così tra i vari casi che possono registrarsi in questa materia può anche collocarsi
Un qualche episodio di in cui alcuni amministratori che richiedevano sanzione disciplinare nei confronti dei segretari comunali che con eccessiva solerzia avevano trasmesso all'organo di controllo un atto adottato al di là dell'aneddotica non par dubbio che la prassi abbia posto in piena evidenza come il controllo si presti sotto diversi profili a giocare un ruolo deresponsabilizzante per gli amministratori
Rendendo ai cittadini ancor più complessa la identificazione la comprensione e la imputazione dei processi decisionali
In queste contesto si collocano le ipotesi emerse nel dibattito sulle riforme del sistema dei controlli
A devi proposte tendenti ad una giurisdizionalizzazione del sistema ipotesi alle quale non sono estranee le tendenze prevalse in paesi vicini
Il sistema è noto ad esempio al ordinamento locale spagnolo
Ma normalmente e a quello più recente francese a cui la nostra il nostro dibattito fa riferimento
Questo questo questa esperienza e in realtà significativa
La la dizione della legge francese quasi ripresa in alcuni Progetti dal cosiddetto Progetto pigre al progetto del governo fino al testo uscito dalla Commissione affari costituzionali della Camera
La quale in sostanza affianca al controllo del Comitato dell'organo regionale un possiede una facoltà di impugnativa demandata al prefetto
Ora proprio la riforma francese forse ci dà qualche elemento di riflessione
è da considerare infatti che proprio nel momento in cui la legge usciva la legge di riforma delle delle collettività locali dell'ottantadue
Quasi contestualmente con una serie di circolari il ministero dell'Interno i francesi potenziarla notevolmente le strutture delle prefetture adibite all'aiuto all'assistenza
Tecnica agli enti locali proprio perché si prevedeva come in effetti è avvenuto
Che la possibile impugnazione degli atti avrebbe portato gli amministratori soprattutto nei piccoli Comuni
A contrattare a chiedere aiuto e quindi in definitiva a farsi stendere gli atti dalle prefetture al fine di evitare
La impugnazione
L'esempio ci dice dunque quanto in realtà possano essere incisivo un un meccanismo di un una introduzione del meccanismo di questo genere nella concreta attività degli enti
Con tutte le riflessioni e poi tutte le differenze del caso nostro in cui questo non sarebbe l'unico meccanismo di controllo esistente ma sarebbe un controllo che duplica il Rebbe il controllo regionale
Dall'altro lato le influenze le tendenze alla giurisdizione di trazione
Si sono manifestate in dottrina
Dove sono diffuse impostazioni ci sono afferma postazione tendente a perseguire una trasformazione complessiva del controllo
Conformando quale riscontro neutrale ed obiettivo a tutela dell'ordinamento al di fuori da ogni collegamento con la realizzazione di interessi riconducibili agli enti cui gli atti di controllo vengono imputate per mere esigenze di natura organizzative a questa impostazione si ricollegano proposte quale ad esempio quella dell'isolotto in particolare
Che eliminando ogni sindacato sul merito affidare il controllo ad organi composta interamente da magistrati del TAR e della Corte dei Conti
Designati dai rispettivi dai rispettivi presidenti
La presidenza dell'organo sarebbe determinata da automatici criteri di anzianità
Mentre alla Regione coerentemente non può essere conosciuti in questo quadro che qualche funzione in ordine all'organizzazione della segreteria cui comunque non possono essere attribuiti compiti istruttorio
Ora letta tendenze questa impostazione
Di tipo giurisdizionali Zante se così si può dire del controllo
Ha avuto in dottrina
Del sostegni così autorevoli
Così ben argomentati che certamente non e il caso non è possibile in questa sede
Vedere quali possono essere gli argomenti che che possono indurre a soluzioni diverso tuttavia qualche dubbio qualche elemento di riflessione può forse essere qui abbozzato
Qualche domanda
E poi così incerto
Che l'esercizio della funzione di controllo sia intrinsecamente incompatibile con la configurabilità di ogni funzione di indirizzo
Ed è così certo che ammesso che si mantenga l'attribuzione in capo ad un collegio sia il carattere collegiale dell'organo a determinare incompatibilità di questo tipo
E poi così incerto che il principio di autonomia per le proprie essenziale natura non ammetta che controlli riservate ad organi Donegà dare le più piene garanzie di neutralità
In modo che in definitiva risulterebbe arduo indetti identificare in concreto qualche ordinamento in cui gli esso non si presenti inapplicato ovvio l'atto in un punto centrale
è certo
Che a questa concezione
Giurisdizionale del controllo rispondessero intenzione dei costituenti italiani così come non risulta dai lavori preparatori ne trova riscontro nei modelli allora presi in considerazione
è vero ciò che più conta che questa concezione si riflette nella Costituzione
E dunque la regionalizzazione dei controlli operata costituzionalmente
Fa riferimento ad un semplice ambito territoriale o tutt'al più di un'esigenza meramente organizzativa
Sì che non sarebbero da attribuire particolare valenza la diversità dell'espressione usata da articolo centotrenta nel demandare il controllo ad un organo della Regione
E quella contenuta l'articolo centoventicinque secondo comma nell'indicare tribunali amministrativi come organo istituti restituiti nella regione
E ancora
è il caso di domandarsi se in particolare possa ritenersi compatibile con la natura dell'organo così come definita la costituzione dalla Costituzione
Una composizione integrale maggioritario da anche parziale con magistrati scelti secondo procedimenti che escludono ogni ruolo sostanziale della regione
E
è il caso di domandarsi ancora se la riserva la Regione stessa della scelta nell'ambito di alcuni magistrati designati
Ammesso che sia idoneo a superare ogni dubbio di costituzionalità
Non possa indurre ad estensione su un versante delicato di tendenza a connotare ciascun designato operare politiche collegando la scelta in concreto a criteri di questo tipo
E infine
La presenza di magistrati amministrativi nell'organo di controllo non presenta comunque dei motivi di inopportunità
Sia
Per il fatto che anche se il singolo membro rimane estranea al collegio giudicante in caso di impugnativa nei confronti di un atto di controllo il o di un atto soggetto al controllo il TAR stesso sarà
Costretto a pronunciarsi su una decisione già assunta da
Che o comunque ha coinvolto giudici del TAR
Ho per altro verso
Per il fatto che l'approccio alle questioni le attitudini e le abitudini le sensibilità i metodi propri a chi usa l'esercizio di una funzione giurisdizionale
Sono Paul così automaticamente proficuamente trasferibili ed adattabili alle Bendistinto esigenze di una funzione amministrativa sia pure di controllo
Sotto tutti questi profili mi pare
Che le tendenze alla giurisdizionalizzazione
Siano ancora si prestino ancora a una serie di dubbi
In effetti i vari argomenti che tendono ad accostare il controllo sugli atti degli enti locali a moduli tipici dell'ex sindacato giurisdizionale o comunque a conformare la composizione dell'organo che lo esercita in termini paragiurisdizionale nel sancire definitivamente l'emarginazione del controllo dal sistema dei rapporti regioni enti locali incentivando presumibilmente quel fenomeno già accennato
Di proliferazione di approvazione autorizzazione eccetera ricondotti agli organi regionale di governo possono condurre il controllo se non a perdere quantomeno a stemperare definitivamente
I propri connotati di funzione amministrativa
Il che probabilmente è un risultato
A cui sarebbe opportuno pervenire in una revisione del centotrenta ma credo oggi ci stiamo domandando come far migliorare il sistema dei controlli sotto la vigenza del articolo centotrenta è questo il problema di fondo che si pone appunto lo schema lo schema Giannini
Il quale schema
Affronta il problema
Da una serie di di prospettive
Assumo naturalmente l'espressione nel termine controlli nel senso più ampio
Esistono anche nello schema Giannini dei moduli di partecipazione procedimentale ai fini della formazione del decisione ad esempio il caso degli statuti approvati
Secondo un procedimento che certamente dette un ruolo determinante del regione che appunto è tenuta ad approvare
C'è poi il modulo centrale de il la peculiarità più importante di questo schema
La sottolineatura con forza del controllo interno di gestione
Dalla articolo ventitré
Dedicato interamente al controllo di gestione con una delega al governo per la previsione di norme perché favoriscono l'istituzione di sistemi di controllo di questo tipo con un ruolo di consulenza da parte della Regione con verifiche statali sulla funzionalità di questo sistema
E ancora
Io al l'articolo trentatré che riprende il tema del controllo di gestione per fornire computer dimostrazione dei risultati finanziari di quelli economici e di quelli patrimoniali di tutte le gestioni
Che prevede in particolare i compiti del collegio dei revisori che oltre ad esercitare la regolari il vigilanza sulla regolarità
Finanziaria e contabile deve attestare la corrispondenza delle rendicontazione le risultanze
Ed esprimere tutti i rilievi e le proposte atte migliori mento dell'efficienza produttività ed economicità
E ancora
Un profilo diverso ma sempre attinente a una controllabilità una trasparenza sostanziale dell'azione degli enti locali
Toccati in relazione all'informazione detto ai cittadini in relazione alla gestione del Bilancio ai programmi ai risultati ottenuti
Interessanti anche le novità che riguardano i controlli sostitutivi
Ad esempio il collegamento del controllo sostitutivo al referendum
Nell'articolo dodici si prevede si prevede che ove l'ente locale non provveda agli atti esecutivi conseguenti alle pronunce referendarie sia possibile
Attivare un controllo sostitutivo e poi anche di grande
Interesse novità il un controllo istituti sostitutivo che opera in senso inverso
Cioè previsto all'articolo ventiquattro con un meccanismo che consente alle Province e dai Comuni di partecipare direttamente in caso di inerzia della regione ai procedimenti
Relativi alla gestione dei contributi speciali di cui l'articolo centodiciannove della Costituzione e alle altre forme di intervento anche finanziarie
In questo quadro quello che in questa ampia gamma di interventi che puntano appunto ripeto ad una controllabilità sostanziale della azione locale
Che fare del meccanismo di controllo di cui all'articolo centotrenta della Costituzione
Un primo punto che emerge dallo schema
Il riconoscimento alla Regione
Di potestà legislativa su aspetti importanti del del controllo
In questo caso
Penso che alla Regione spetterebbe anche il compito di precisare la collocazione istituzionale stessa dell'organo nel quadro dell'ordinamento regionale
Forse si potrebbe riprendere anche un modulo di collegamento diretto del organo di controllo con il Consiglio regionale riprendendo lo schema dell'articolo cento modificato al caso della Costituzione
Con un là dove si dice che la corte dei conti riferisce direttamente alle Camere
Sì
Usano si segue uno schema
Rigoroso nel delimitare gli atti poi da sottoporre al controllo
La delimitazione mi pare seguire due logiche di fondo una prima riguarda gli atti maggiormente rilevante per il funzionamento complessivo del
In sostanza i bilanci regolamenti
E atti di questo rilievo qui forse sarebbe da riflettere sul assenza del dei piani programmi in questo in questo elenco forse perché piani programmi dovrebbero essere approvati diretta organi di Governo della Regione
Una seconda logica
Riguarda atti anche provvedimentale che mi pare di secondo logiche che mi pare di cogliere in questo in questo elenco
Riguarda atti anche provvedimentale in che per essere favorevole per i destinatari senza ledere interessi altrui
Si prestano ad un alto tasso di le di illegittimità
Senza che questa illegittimità possano essere portate dinanzi al giudice amministrativo
Si tratta ad esempio di degli atti ricomprese nella categoria delle assunzioni del personale delibere sul di assunzione a qualsiasi titolo provvedimenti di promozione collocamento eccetera
E ancora le corresponsione di indennità e compensa qualsiasi titolo nei confronti di amministratori e di dipendenti qui arriviamo dunque è un controllo che si svolge sul provvedimento concreto mi pare
Che l'inclusione di questi atti nel controllo risponda ad una logica distinta dalla precedente che probabilmente può essere
Quella cui ho accennato qui probabilmente seguendo questa logica potrebbe essere
Inserito nell'elenco anche ogni erogazione comunque di denaro pubblico comuni contributi
Ogni atto che si presti
A un effetto favorevole nei confronti del destinatario appunto senza provocare lesioni di interessa altro
Infine la composizione
C'è qualche punto che non non mi è chiaro nel composizione
E una prima categoria dei membri
Riguarda dunque di si dice lettera due membri scelti tra magistrati amministrativi e contabili designati dai rispettivi istituti
Qui probabilmente
Ci dovrebbe essere non non mi è chiaro se questa scelta avvenga dalla Regione nell'ambito di una rosa designata dei rispettivi istituti o se invece la scelta spetta agli istituti
Non mi è chiaro nella seconda categoria un membro scelto nell'ambito di due terne tra avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori
Come si formano queste eterne perché la decisione evidentemente preliminare
Importanti
Quindi c'è un'ulteriore categorica un membro scelto tra gli avvocati nell'ambito di una Terna designate dall'ordine degli avvocati in questo caso e infine un funzionario della Regione con qualifica di dirigente generale e quindi da un lato il ceco dunque qualche dubbio sulla
Meccanismo sul procedimento che porta prima la definizione delle terne e quindi militare da ad un concreta nominato una concreta scelta da parte del degli organi regionali
Ma forse
Il dubbio qui riguarda più che il singolo procedimento proprio qualche perplessità che ho già espresso sulla opportunità di inserire di coinvolgere direttamente magistrati amministrativi nell'esercizio della funzione di controllo
Io credo che in sostanza
La separatezza istituzionale
Potrebbe accentuare con alcuni inconvenienti accentuarsi ma con alcuni inconvenienti che accenna a cui accennavo prima
Tra i quali un non
Piena fungibilità tra la funzione l'esercizio della funzione giurisdizionale che la funzione amministrativa di controllo
Se così è allora forse le indicazioni che emergono da recenti tendenze alla valorizzazione delle dirigenze amministrative ad esempio anche lo schema Giannini inserisce un funzionario della Regione
Dirigente di un certo livello nel nel comitato di controllo allora queste tendenze dicevo possono avere riflessi anche in una materia di controllo magari pensando a un ruolo speciale
Con accesso limitato a persone in possesso di particolari Titti con titoli con accesso tramite rigorosi concorsi con garanzie adeguate eccetera eccetera
Ma naturalmente
Tutto questo una impressione personalissima la linea mi pare più che corretta il problema del trasparenza dell'attività degli enti locali viene affrontata con una
Serie di misure che mi sembrano le più adeguate e in una prospettiva di un futura superamento dell'articolo centotrenta di cui tuttavia è ancora difficile intravedere
Conto grazie
Grazie al professor Vandelli
Anche la sintesi
Saputo fare sedi
En materia estremamente complicata come quella del controllo
Ora passiamo ma non secondo problema altrettanto io lotto di difficoltà di ordine sia politico sia giuridico quello del finanza locale il professor Giancarlo Pola a fare la relazione
Sì ho accettato di buon grado l'invito degli amici partecipare a questa
Questa discussione anche se mi rendo conto di forse di non essere all'altezza delle diciamo del livello al quale i colleghi giuristi hanno portato la discussione ma vorrei attenermi alla lettera della lettera che ho ricevuto dagli organizzatori che mi chiedevano di commentare in quindici venti minuti al massimo
Tutto l'articolato magari confrontandolo anche con i due o tre progetti esistenti che mi sembra francamente molto difficile
Del resto però devo dire che da da quando ce l'ho in mano questo progetto degli del Gruppo di Roma allo veramente notato con molta soddisfazione che il mondo che dal mondo giuridico proviene oggi Progetto impregnato
Di valori ai quali l'economista e sensibile come non mi capitava dall'epoca del progetto Regione Lombardia comuni eccetera degli anni degli anni settanta da molto tempo non trovava in un documento redatto da amici
Con sensibilità giuridica questo tipo di preoccupazione che devo dire lo segnalo con molta con molto entusiasmo
E mi ritrovo ritrovo valori i finanzieri e diciamo di economicistici e finanziari e in molti degli argomenti in molti degli articoli addirittura fuori dall'articolo trentadue che poi è l'unico e questo è l'aspetto più deludente se volete del tutto che il gli aspetti finanziari sino confinati all'articolo trentadue
E basta ma per il resto devono riconoscere che preoccupazione per gli aspetti economici trapelano qua e là in molti per esempio dico considero valori
Economicistici senza alcuna significato di diminutivo là il problema della dimensione minima del Comune la forma di gestione dei servizi
Il problema delle aree metropolitane
E della modo di gestione di delle ed il dimensionamento dei servizi Caracas all'area metropolitana lo stesso tema dei controlli di gestione sui quali da un po'di tempo gli economisti vicini alla all'area del settore pubblico
Vogliono dire la loro dicono la loro rispetto a molti degli argomenti in particolare la misurazione dei livelli di produttività e di efficienza
Nell'area dei servizi pubblici in particolare di quelli locali
Naturalmente il clou è dato dagli hard dall'articolo riguardante la finanza locale
Devo dire ancora che rispetto alle situazioni vigenti nel nostro nel mondo europeo è anche extraeuropeo
Trovo che questi sono sempre rimangono party come dire isolati di Fantaisie molto di di di di impegni personali
Dietro i quali sta quasi nulla io non vedo nulla del rapporto di Sciara francese nulla delle Ifil report nulla del rapporto del tra il signore americano uscito in questi giorni sulla Federal Stet
è l'OCCAR relationship con loro tre quattro mila pagine di documentazione su quello che è accaduto negli ultimi cinquanta o quaranta o trent'anni nei rispettivi Paesi nel senso che allora si lavora son su si lavora spesso su sensazione ha spesso anche in mancanza di dati di dati che sarebbero a mio avviso di primaria importanza ebbene amici io vi invito coloro che hanno degli allievi coloro che hanno dei mezzi eccetera di metterli a lavorare e per produrre questo tipo di documentazione che per ora non è almeno io non almeno un consta essere stata prodotta in modo unitario
Che serva di supporto a chiunque voglia intraprendere un'impresa di
Come dire di confezione di documenti giuridici
Di di di di di documenti di costruttivi sul rispetto a miglioramenti del delle strutture esistenti questo è la mia modesta opinione
Passo alla esame brevissimo dell'articolato che ho promesso e mi sono trovato naturalmente subito immedesimato nell'articolo due sui piani regionali di revisione sono stato tra i primi negli anni settanta a misurarmi con la realtà economica della economia di diseconomie di dimensione
E ricordo al professor Giannini che avevo misurato devo quantificato il danno del lo spreco insito nella piccola dimensione allora per gli altri comuni
Italiani di qualcosa come tra i cento e i trecento miliardi che molto dovrebbero almeno moltiplicati per tre oggi diciamo mille miliardi come quantificazione di massima di inefficienza economica contenuta nella minima nella dimensione inferiore a quella minima ma quindi fermo nel senso che
E poi sulla mentre sono state l'entusiasta in giovinezza
Di punti precisi dollaro quando matematicamente si ritrovava la minimo della funzione di costo medio attorno ai tre mila abitanti sono stato entusiasta nel proporre queste dimensioni testo Casti che poi di fatto si erano oggi senza tempo più cauto direi che la situazione va valutata rispetto alle situazioni regionali va va valutato a beh per tenere parte romeno conto di tutta una tradizione che quant'nella regolazione della finanza locale italiana continua a premiare per esempio le comune in la montanità o la non montanità quindi non può non penso si Possa di improvvisamente dismettere interessi di questo tipo anche politicamente protetti
E per rincorrere una quota di tre mila una dimensione di tre mila stabilità e una volta per tutte Ivo presente la situazione del Trentino dove tre mila e quasi la metà di un comprensorio in Val d'Aosta penso in Piemonte il queste sono le cifre ci sono comuni e che probabilmente per i quali la soglia di tre mila va rivista o in qualche modo insomma bisogna relativizzare questo dato e in modo che si Possa utilmente utilmente diciamo adattare a questo variopinto vestito italiano
Ad altra leggevo in questi giorni una
Una una documento americano do che parlando di questi comuni che chiama comuni giocattolo eccetera e dice tuttavia non togliamo loro la dignità di governo perché dobbiamo non dimenticare che esiste la funzione della fornitura accanto a quella della del pub della produzione non è detto che debbano produrre e loro strada Jean anziché Provisional debbano produrre loro il bene o il servizio potrebbero benissimo gestire la Provisional e quindi la fornitura senza dover riprodurre in proprio questo per mettere una senza semplicemente una parola di cautela proprio io che diciamo dieci o quindici anni fa avrei sostenuto a spada tratta la necessità di a passare con rullo compressore su tutte le realtà inferiore ai tre mila abitanti oggi sarei più cauto te lo dico con molta franchezza
Sugli sul resto naturalmente l'incremento azione delle fusioni il l'articolo cinque o qui presenti come dire che questo articolo Scilla tra la soluzione francese dell'incentivazione e la soluzione tedesca della dell'atto di forza
State desco belga qui all'inizio si parla di incentivi poi di fatto alla fine si dice ma alla se di non provvedono loro d'autorità può provvedere la
La legge regionale può provvedere alla
Alla soppressione alla fusione di questi comuni bene evidente che siamo di fronte a due modelli diversi i tedeschi da venti mila ne han portati ottomila i francesi da trentasei mila quattrocento li hanno portati a trentasei mila cento
Ma bisogna essere onesti e dire che
I francesi hanno poi circondi hanno circumnavigare il problema in a a molto rafforzando di molto i Sandy Cane tutto quant'altro sta cioè a indicare una fornitura di servizi su basi consorzi consortili che poi di fatto si sono rivelati in un grosso in un grosso passo avanti almeno secondo gli ultimi rapporti che ho potuto vedere insomma questo su questo articolo cinque
Io direi sarebbe il caso di rivedere e in che misura la intervento d'autorità può essere effettivamente portato avanti probabilmente nella situazione italiana assai vicina dal punto di vista culturale della sensibilità politica al mondo francese
Probabilmente occorrerà tentare ancora
La carta dell'incentivazione forte forte dell'incentivazione forte che certe il contrario di quello che accade oggi quando nelle leggi finanziarie di anno in anno si premia
Si dà oltre alla quota uguale per tutti a fondo il fondo perequativo per gli investimenti una quota supplementare ai piccoli comuni per tenere conto ai piccoli piccolissimi comuni in milioni sonanti per tenere conto della loro dimensione
Allora signori qualcuno si deve decidere e dire se la scelta va perseguita la scelta politica di finanziare questo sottodimensionamento in tutti i modi come accade oggi con appunto la finanziamento dei mutui in modo sperequato a favore del piccolo oppure se si deve andare avanti io non ho presente su questo il nella Progetto cava ma ritengo che comunque la primo passo da compiere sia quello di congelare
Il gli extra gli aiuti extra alla piccola piccolissima dimensione se
Si intende andare avanti perché qui siamo di fronte ad una conta ad una contraddizione sicura
Questo della è un disincentivo cerca la sua macchina sposare la linea dell'efficienza
La l'articolo tredici la sottrazione di enti
Vengono citate associazione obbligatorio per l'erogazione di servizi pubblici essenziali
Riterrei di aggiungere se possibile semmai si arriverà a una revisione anche quale servizio pubblico essenziale la raccolta dei tributi non dimentichiamo che in questa ottica revisionata
La raccolta dei tributi e un'erogazione andrà cara andrà certamente considerata come erogazione del servizio pubblico essenziale
E a questo punto perché allora non prendere ma credo che lorsignori abbiano sicuramente pensato a prendere l'esempio di queste Augias Département alto
Tecniche della dei francesi che hanno messo appunto a livello di dipartimento e questo è un discorso da aprire per noi
E cioè quale ruolo affidare alla Provincia io no non ho visto né nel documento governativo né in questo veramente molta molta considerazione per questo ente che a mio avviso va rivisitato e se c'è un ruolo un livello al quale porre questi meccanismi di aiuto tecnico come diceva qualcuno eccetera ed è questo è il sicuramente la provincia ho qui sotto mano dei dati che mi sono fabbricato da me medesimo che mostrano come davvero questa questo ente
Sia andato perdendo di significato finanziario negli ultimi quindici sedici anni e soprattutto malinconicamente perdendo significato e soprattutto rispetto ad una nana che evoluzione europea
E il caso credo che qualcuno si prenda
Si pensi a riportare casomai proprio con l'intento di salvaguardare
La piccola piccolissima dimensione se questo dovesse mostrarsi molto dura a morire beh la piccola provincia potrebbe forse essere investita di questo genere di compito di
Aiuto di aiuto tecnico di sorella maggiore per una gran parte di queste piccole entità
Lato oralmente sulle aree metropolitane sono del tutto d'accordo ricordo però ancora una volta che queste costruzioni
Istituzionali danno per scontata una realtà Finardi finanziamento che in Italia assai problematica
Penso a Parigi e penso a Milano Milano un milione settecento mila abitanti mille ottocento miliardi di trasferimenti governativi che hanno la garanzia che hanno legati alla legge finanziaria
Parigi due milioni e duecento mila abitanti due mila duecento miliardi di incassi dell'Atac professione la loro i ciak
Beh è diverso allora un'area metropolitana che si gestisce i due mila duecento miliardi di incassi dell'Atac professionali
Può fare dei piani a lungo termine può pensare di automi nel amministrarsi sicuramente in modo più sicuro e certamente meno legato alla alle varie del mondo politico di quanto non possa fare un'area metropolitani corriamo accetti la dimensione finanziaria e vengo perché credo di stare parlando troppo
A a questa dimensione finanziaria che la quale diciamo sicuramente importante l'articolo trentadue l'articolo trentadue
Una specie di ecco di sintesi delle buone intenzioni di questo progetto
Rispetto al problema della finanza ma
Tuttavia non ho potuto non notare una sua estrema riduzione di di questo una dimensionamento inadeguato rispetto alla bellezza diciamo pure alla modernità
E della della costruzione giuridica istituzionale che vi sta dietro
E un po'troppo generica
E soprattutto non parla non non fa riferimento a quella distinzione di ruoli di Comuni e Province che occorrerebbe ribadire con molta maggiore precisione
E non è neppure diciamo fatto in misura adeguate del collegamento tra questo irrobustimento delle funzioni e lo spessore della finanza pubblica che vi deve star dietro quando si parla di deleghe
E ricordiamo che i francesi le deleghe le hanno pagate Swords quattrini sonanti e ancora adesso nonostante i i figli orditi miliardi di franchi che ricevano leader i dipartimenti e i comunisti lamentano di non essere pagati abbastanza io mi preoccupo per quanto dice l'articolo trentotto per esempio deleghe di funzioni quando alla fine mi dice che le deleghe di funzioni ai Comuni da parte dello Stato o delle Regioni possono essere conferite solo i comuni con popolazione superiore ai quaranta mila abitanti in quanto essi abbiano la relativa capacità finanziaria
Io credo che occorra rinforzare questo articolo dicendo che questa capacità finanziaria deve comunque essere assicurata con trasferimenti Rio a stanno del definiti ex ante e quindi con una assicura
Con una salvaguardia delle
Delle dimensioni finanziarie con una sola guardia della dell'equilibrio dei bilanci perché non si arrivi poi alla situazione verificata oggi nel loro piccolo dalle Province attuali che possono benissimo
Dimostrare che anche nelle regioni più avanzate le deleghe non vi sono pagate tanto quanto sarebbe necessario perché o dei conti che mi dimostrano che la delega
Alla fine è risultata in un danno finanziario molte di queste deleghe sono risultato in danni economici non indifferenti
E allora dicevo questa finanza locale che deve essere a mio avviso questo un progetto se questo progetto verrà rifatto verrà rimesso in discussione in qualche parte stralciato non potrà non essere rinforzato un articolo o magari accompagnato
O magari smembrato in vari articoli che pongono con decisione
Il problema è che la fa il modo di finanziamento non è neutrale non è indifferente la struttura finanziaria del finanziamento rispetto alla costruzione il politica e si giuridica che sia in mente
Oggi siamo di fronte nessuno la chiave della verità nessuno la verità ai modelli attualmente esistenti
Parlano di un pentimento forse rispetto agli eccessi della fino del federalismo fiscale ci stiamo probabilmente ritornando all'idea che sia si sia andati troppo in là rispetto al finanziamento per gran
Rispetto all'autonomia impositiva
E e chiaramente l'esempio che abbiamo tutti sotto gli occhi e che io credo dovrebbe insegnare qualcosa a tutti noi
è che quando la Thatcher ha potuto attaccare i Comuni che schiacciare e a livellare utili e praticamente annullarne l'indipendenza è stato quando il garante
Laburista aveva raggiunto il settanta per cento della media dei bilanci inglesi confinando le il gettito dei tributi locali al trenta per cento
E quindi è bisogna dire e in questo il sito ma quindi occorre chiarire fino su fin da subito che i quiz intanto questa autonomia avrà vita
E in quanto subito vi sia un accordo sulla forza finanziaria e torno su questo punto
Dove stanno resistendo agli Enti locali inglesi come oggi resistono alla Thatcher soltanto nel settore delle abitazioni perché autofinanziato perché sono e l'unico punto di libertà per così dire di bilancio che è rimasta
A questi enti perché hanno i fondi neri i ricavi della vendita delle abitazioni
E naturalmente occorre certo che poi vi sia quella libertà di fissazione dell'aliquota finanziari fischi fiscale
Che senza la quale non si può parlare di libertà e bisogna vedere come questi Europei sono attaccati affezionati alla libertà ad aliquota i tedeschi stanno discutendo se con se darsi una sistema impositivo sempre avviare ma mantenendo il punto di di di conflitto eh mantenere l'aliquota anche nel caso di passaggio alla all'IVA a livello locale il che vuol dire andar contro le norme europee perché questo è parte essenza della democrazia locale non so quanto in Italia ci si creda al di là delle parole che spesso si pronunciano
Da parte di molti ma è questo e chiaramente un punto di svolta i francesi hanno la libertà da aliquota e con alta professione del Governo in caso ritenga che questa libertà ad aliquote eccessiva
Lì sgrava le imprese ed entra fiscalizza parte di questo introito a favore degli enti locali
Insomma allora io riterrei per non andare troppo in là
Che questo progetto mi sta bene
è bello e moderno
Tratta argomenti che non vedevo da anni è una cosa che occorre spingere avanti però
Di l'osso lo integrerei con questi aspetti bisognerà chiarire che tipo di finanziamento
Andremo a dare a questi enti locali troppo generico dire nell'area reddituale locale ma cosa vuol dire matta saremo le famiglie o le intese metà Europa tassa l'impresa è stata apparentemente ben contenta di questo
Ci sono incassi medi del Licia delle varie incerto europee sono dai venti ai trenta mila miliardi noi per due mila miliardi abbiamo rischiato il crollo del Governo per tre volte
E questo allora bisogna chiarirlo che cosa dice
E vogliamo un ente locale che va anche nel senso di garantire i servizi all'impresa che fonte di sviluppo e leva di sviluppo in questo senso ha interesse a mantenere un canale di comunicazione aperto verso il mondo dell'impresa
E allora deve in questo senso a vere e naturalmente deve ammettere rappresentanze del mondo in primitivo il mondo economico all'interno non so in quali forme in Inghilterra si dibatte se ridare il voto le imprese attraverso le & la questa questo istituto che di cui ora Ospol dimenticato il nome ma questo è Vattimo ha chiarito prima adesso nel progetto anche se
Non è non non non è scevro di pericoli dal punto di vista politico
Chiarire Debra dovrà chiarire questo Progetto quale la ripartizione quale dovrà essere la ripartizione delle entrate tra comuni e Province ma è mai possibile che una provincia che nel settantadue aveva il settanta per cento
è il trenta per cento il ventisei per cento del conto il totale delle delle risorse Comuni Province oggi abbia l'undici mi sarà dell'undici per cento
è mai possibile che lenti agli introiti dei comuni aumento i nodi diciotto volte quelli delle province di quattro virgola cinque volte qualche cos'è che ha prodotto questo malessere che cosa è che ha ucciso questo sistema questa a mio avviso questa questa importante importantissima importantissimo pilastro della auto amministrazione locale soprattutto per certe realtà
Quindi occorre che il progetto vada avanti su questo punto a mio avviso e poi infine anche le risorse da indebitamento
Tocchiamo bisogna toccare questo bisogna allargare secondo me questo questo aspetto
I i abbiamo del questa forma la l'indebitamento attraverso il circuito Cassa depositi e prestiti ha significato
Sì un gran una grande stagione di investimenti sappiamo l'abbiamo visti sono cresciuti questi investimenti negli ultimi otto anni di oltre l'ottanta per cento quelli dello Stato manto del quaranta voglio dire quando gli enti locali sono investiti non quando agli Enti locali non si impone il bavaglio della o con la le le redini della del costrizione finanziaria vanno sanno mostrano professionalità degli investimenti specie ci hanno saputo fare
Ma al canale della Cassa depositi questo circuito chiuso è un po'troppo secondo me è una gabbia un po'stretto occorre che il finanziamento vada sì occorre tagliare questo nodo ombelicale che costringe spesso a arrendersi diciamo a rendere l'ente locale in alla merce dell'ente decisore guardiamo che in Francia invece hanno tagliato questo nodo ombelicale e danno dei fondi
Di investimento sganciati dal controllo centrale il controllo centrale ora non c'è più e questo ha significato un grosso passo avanti
Probabilmente occorrerà rivedere questo progetto anche in questo senso anche per garantire una migliore programmazione una migliore
Coesione tra le azioni economiche dei vari livelli amministrativi ho parlato troppo grazie
Grazie al professor Paola
Sia sia io sia il collega che stamattina ci siamo dati come massima quella di fare un diciamo così una presidenza assolutamente notarile nel senso che sono temi che vengono spesso di fronte al giudizio della Corte costituzionale
Per questo è solo per questo non nei nostri interventi di collegamento non è esprimiamo le nostre opinioni
Non posso però non esprimere come
Come pensavo già nel per la prima relazione un apprezzamento i due relatori che col appunto in pochi minuti hanno saputo cogliere tutti gli aspetti essenziali di questa difficile materia la finanza in in modo particolare quella trama reale delle del del autonomia
Locale
E quindi è una materia estremamente importante anche per le istituzioni anche per il diritto c'è un famoso caso di una sentenza la Corte Suprema americane
Sul finanziamento ai partiti politici di fronte le eccezioni degli avvocati
Che dicevano ma qui non siamo in materia di libertà politica siamo in materia economica la corte in questo famoso caso Corte Suprema rispose no la finanza finanziamento
E politica libertà politica e in questo caso dovremmo dire parafrasando la finanza essenzialmente istituzione essenzialmente appunto sono essenzialmente le gambe con cui termina
La il decentramento istituzionale passiamo ora agli interventi che sono iscritti cinque interventori
Di primo intervento Mad Professor San vidi
Che prego appunto di accomodarsi guarda
Come avere la libertà di organizzatore molto ampia
E vorrei fare
Alcune brevi osservazioni sull'articolo ventisei e telegrafiche sull'articolo venticinque del Progetto
Su sull'articolo ventisei
Vorrei fare anzitutto due precisazioni sui caratteri dei modelli di gestione dei servizi locali
Le fonti su cui mi baso solo uno una conoscenza superficiale dei servizi pubblici locali in Francia
E l'uso in via analogica di uno studio chiamato facendo su un servizio nazionale non locale in Italia e nel secolo scorso che Suma per ferrovie ma forse alcuni aspetti si possono anche appunto applicare a questo tema
Anzitutto è parlando dei servizi pubblici locali in Francia anzitutto è quello che mi sembra di aver colto
è che se ne sottolinea dei servizi pubblici locali anche nazionali ma sottolinea soprattutto il carattere di antitesi al mercato
E più concretamente anzitutto viene esigenza che la guida sia in mano pubblica ma anche almeno in parte la gestione si in mano pubblica
Questo per avere un soggetto erogatore del servizio che per la sua natura non sia portato dalla logica del mercato e io e delle divenendo il profitto
In infine poi l'aspetto forse più interessante è che la giurisprudenza francese a enucleato una serie di principi di come si deve agire né in un'ottica economica ma non di mercato
Cioè il principio della
Della uguaglianza dell'accesso di uguaglianza sostanziale dell'accesso al servizio
Il principio della continuità del servizio il principio per cui l'ente erogatore del servizio deve comunque sempre preservare la propria sostanza economica e altri principi ancora
Vado anche qui molto rapidamente sulle Ferrovie dello Stato io mi sono il problema che mi ero posto era di controllare sul piano del diritto pubblico
Una tesi che credo sia abbastanza diffusa fra gli storici
Secondo cui
Le Ferrovie dello Stato sono stato il volano dopo l'unità d'Italia dell'economia italiana
E invece un altro servizio pubblico come la marina mercantile almeno secondo gli storici che ho letto non ha avuto questo ruolo così significativo
E io ho cercato di vedere dal punto di vista del diritto pubblico quali potevano essere le ragioni in termini di organizzazione degli apparati pubblici che in qualche modo potevano spiegare questo ruolo il più significativo se sono usate queste tesi delle ferrovie rispetto ad esempio ad altri servizi
Mi sembra di aver colto questo che anche in Italia c'è sempre stata una forte presenza pubblica anche nel momento delle delle convenzioni con le compagnie ferroviarie
Le convenzioni non hanno però privatizzato il rapporto cioè l'apparato pubblico e letti apparati amministrativi non hanno mai rinunciato a una serie di controlli incisivi tecnici ed economici
Alla gestione in proprio in forma industriale Diretta di importanti Ferrovie
E in sono
Soprattutto con continuità hanno fornito al Parlamento come dire gli strumenti per poi trattare in posizione di forza o di parità con le compagnie ferroviarie
Mentre invece facendo il confronto con l'analoga esperienza in campo della marina mercantile mi è sembrato che mentre il Parlamento abbia mostrato notevole sensibilità ai problemi
Però gli mancava dietro un supporto amministrativo in tant'è vero che la materia era divisa a metà fra la Marina mini fra fra il ministro La marina che era in prevalenza di militari i servizi il ministero delle Poste che si occupava anche di sovvenzionare le linee marittime ai sensi postali ma chiaramente non c'era dietro una continuità Dini amministrativa ora vedendo le conclusioni vorrei chiedere
è possibile anche qui enucleare alcuni principi alternativi al mercato come ha fatto la giurisprudenza francese
E come mi sembra anche chiaro di fatto operato in Italia nel secolo scorso però non so se Miglioranza comunque non mi sembra che siano rinvenibili almeno con tanta ampiezza nella giurisprudenza italiana e la domanda che ponevo anche in questa sede possono e stato eventualmente oggetto anche di disciplina normativa ad esempio una normativa che applichi
I principi dell'articolo ventisei cioè quindi se questa come dire proprio definizione di regole concretamente vincolanti e alternative a una logica strettamente di mercato sia possibile e da quale fonte esterna cioè se posso rapidissimamente aprile due cose l'articolo venticinque e vorrei dire questo
Articolo venticinque contiene un elenco nutrito elenco di servizi pubblici essenziali
Ecco peristilio altri servizi pubblici possibilmente da attribuire o che sono proprie degli Enti locali vorrei chiedere se non sia possibile dedurre
La struttura dell'offerta dalla struttura della domanda cioè la classe politica locale ho l'impressione che sia notevolmente cioè con sto registri in modo piuttosto sensibile la domanda che sale dalla collettività locale
Forse non c'è altrettanto dal lato della disciplina delle forme con cui erogare il servizio però ad esempio un'analisi delle numerose leggi regionali che evidenziano tutta una serie di esigenze quindi domanda disservizi
Se almeno non possono dare indicazioni anche circa anche sul piano del dover essere quindi della struttura che devo sapere che deve avere appunto
E la come dire e la materia dei servizi cioè quali servizi deve essere pagati e anche eventualmente dirò qualcosa sulla struttura dell'offerta e quindi anche sui modelli della gestione dei servizi
Ringrazio aprendo le veci
Del professor Baldassarre che mi permetto allora a suo nome di invitare il professor Abbamonte
Alcune considerazioni sulla finanza
E perché
è il tema centrale
Chi leggesse per esempio gli atti della Commissione forti troverebbe che forti partiti dal problema della finanza
E tutto sommato era sfido uscì Amato e sulla possibilità
Di pervenire a una reale riforma dell'amministrazione locale perché incontrava le resistenze che incontrava
In quanto da lui esiste una finanza centrata ed esiste un ordinamento in sé concluso che legislativo amministrativo e giudiziario perché studi attenta mente
L'ordinamento tributario se ne accorge no
Leggi si traducono in circolari e normali poi seguono gli accertamenti poi seguono le commissioni
Con quelle limitate possibilità d'impugnazione appunto perché l'ordinamento finanziario e tradizionalmente insieme concluso
Siccome per chi vuole studiare un certo ordinamento
E il realismo è d'obbligo
E allora io
Non perdere troppo tempo a individuare i tributi locali in funzione di finanza reale di finanziamento reale che ai tributi locali o tutto al più si può dare una funzione para fiscale correttiva
Io ritornerei al moderno delle quote che se è vero che è un sistema finanziario deve essere manovrabile
E se è vero che il progresso dell'autonomia locale può avvenire solamente responsabilizzando il politico centrale di fronte ai gruppi locali
Con una continua chiarezza di politica finanziaria locale a me sembra che il problema vada impostati in termini di quote di tributi è tutto questo anche per economia di gestione che non possiamo aprire tanti uffici di accertamento
Sono considerazioni minime
Più di un trombo tributarista che un di un esperto di scienza delle finanze però è importantissimo
è vero non decampare dal sistema delle quote perché è l'unico che chiarificate responsabilizza il dibattito su quello che è veramente sui volontari all'amministrazione locale
Che quando si vada dei sia i Comuni si votare l'ex percento
Dell'entrata della persona dell'imposta sulle persone fisiche o sulle persone giuridiche
Oppure un x per cento che lui
E quando si vede che l'amministrazione locale non ce la fa e si mantengono quelle quote e poi si pretende di programmi dalle amministrazioni locali
E allora è evidente che il dibattito politico si può articolare su dati reali su cose etica e sentito il seme amministrazione locale non lavori ditte
Non la prendete
Ma è inutile stare attenti che facciamo un'amministrazione locale senza sconti
Oggi che ma amministrazione locale come si vede magnificamente questo disegni di legge e più che mai un'amministrazione di servizi alla persona
Perché quando andiamo a leggere l'articolo venticinque
E troviamo tutte queste avendo di servizi gestibili in esclusiva evidentemente si è voluto assicurare un minimo vitale a tutti con un'azione prossima
Non a caso questi servizi si soldataglia dell'OPA un'azione prossimo al bisogno da soddisfare e quindi creare una dimensione umana dell'amministrazione
è
Un animale ciclicità della convivenza
Questo mi sembrano un poco delle considerazioni che portano tutte a sistema delle quote
Che badate non a caso non è stato poi incentivato e andiamo a sovvenzioni calibrate variamente ogni anno
E se manca la programmazione o locale badate non è possibile neanche una programmazione di Bilancio perché molte volte le sovvenzione arrivano dopo che sono scaduti i termini per impostare il bilancio preventivo ma allora insomma
è inutile perdere tempo ecco bisogna di queste cose bisogna cercare di uscire dall'equivoco che se noi stiamo sembra discutere è vera al di fuori di quella che è la cassa
Se noi stiamo sembra discutere al di fuori della tempestività del finanziamento e allora è inutile poi venire che civili comuni hanno servizi deficit di perché i
La si arriva vorrei osservare
Che una finanza locale ben calibrata
è vero potrebbe consigliere con consentire una programmazione a J. vuole per tutti questi servizi che sostanzialmente sono tecnologici
E quindi si prestano ad essere programmati perché i moduli di entrate di spedisce sono conoscibili facilmente
Altra cosa importante e che se si vuole un'amministrazione locale funzionale bisogna abituarsi apre immagazzinamento dei dati ma non il tema d'azionamento dei dati relativa agli apparati mai prega ma pre immagazzinamento dei dati relativa alle comunità quindi fare un'analisi delle comunità e qui c'è parecchio
E qui si è parecchio perché parecchia roba si lascia la convenzione si lascia bene alla convenzione
Per esempio a me sembra molto importante all'articolo trenta dopo parla accordi procedimentale convenzione sostitutive di provvedimenti come mi sembra importante Havel codificato
L'intervento delle società per azioni a prevalente dove dalla Pubblico qualora si rende opportuni relaziona la natura del Fezzan servizio derogare alla partecipazione di altri soggetti pubblici o privati
Ma tutto questo presuppone una programmazione finanziaria non dico certa ma almeno plausibile
Direi come accorgimento minimo per esempio che questa anche iniuria Pati Murri centotrenta e quello che non si può toccare perché in Italia è inutile pensare alla possibilità di modificare la Costituzione ha quasi del
Ebbene del sogno occhi che dove stava la possibilità bene
E insomma anche con un qualche fischio sarebbe bene mettere insieme la discussione del rendiconto consuntivo del bilancio preventivo e sottoporla controllo di legittimità e di merito e perché
Perché il controllo di merito sostanzialmente è quello che consente in qualche modo l'ingresso del controllo di gestione
E vedendo insieme il rendiconto consuntivo il bilancio preventivo si possono correggere insediamenti e gli errori di programmazione e perché la programmazione con i dati che oggi hanno in comune idee che sono quelli che nessuno purtroppo può venire qualche illuminazione uno può venire dal rendiconto congiuntivi sparsa per carità nessuno dice che il toccasana ma già una connessione di questo genere
Potrebbe avviare a quel metodo di programmare il futuro considerando il passato ed i suoi risulta che in un Paese che non ha i dati Brema casi nati che non ha il costume della programmazione e perlomeno un avvio a quell'amministrazione per programmi che ci dovremmo augurare piumino e e passa al tema dei controllori
Sono assolutamente contrario alla giurisdizione all'inserzione dei contro ma per una faccenda di diritto costituzionale sapete tutti che abbiamo purtroppo
Una tendenza giurisdizionali Richard tutto
Badate che io assistita episodi in cui sono dovuti intervenire col codice penale alla mano
Di pretori che pretendevano e di visitare le concessioni edilizie
E quando vi trovate di fronte a situazioni di questo genere
Lasciamo all'amministrazione apposto sui alla giurisdizione apposto su non coglie di a stabilire un
Un principio di discorso di questo tipo in questo ambiente potrebbe essere un aiuto ma preferisco per ora rinunciarci quando si sarà creata un
Costume in cui quisque certa legge Vallarta visto sul suo show alle ore potremmo parlare di aiuti di esperienze ma per ora che il controllo serva a vedere se si è amministrato bene F. amministrato ma
Questo deve dirci il controllo
Ecco perché mi sono permesso di file qualche volta sposiamo legittimità e merito senza troppa paura oltretutto il controllo di merito per come ha ammesso non fa paura a nessuno perché solo una richiesta di riesame ma consente e vedo di risalire a quelle che sono le impostazioni perlomeno
Componendo opportunamente gli organi di controllo con delle persone che abbiano un'estrazione qualificata si può
Sperare di fare un comitato di saggi da cui scaturiscono delle indicazioni per carità mai ordini solamente indicazioni di soluzione perché qui io dico che perde così ho finito già
Che si è perduto per far fare qualcosa gli inglesi bisogna dire che il sportivo e ai francesi che in città agli italiani basta dire che è proibito Gallo che state tranquille perché oltre lo faranno
E quindi noi dobbiamo modellare più che mai la nostra amministrazione locale sotto in questa situazione
Di che io non vedo affatto rosea il di Urbino ma vede piuttosto ad una specie di disordine organizzate in cui ognuno Piombino dato il progresso della tecnologia
E il sentimento della technology è riuscita organizzando suo particulare quindi e insomma in sostanza cerchiamo di procedere per gradi cerchiamo anzitutto quando parliamo di controllo di comporre adeguatamente lo sforzo già c'è in questa in questo testo di legge gli organi di controllo
Quando parliamo di finanza cerchiamo di avere una finanza soprattutto manovrabile perché il sistema delle quote a questo vantaggio di dare una finanza manovrabile in modo che secondo è vero mandamento delle cose economiche nei vari luoghi N IVA i tempi è possibile correggere responsabilizzando che corregge guardate questo problema delle Corte e importante perché le quote hanno un elemento di certezza che l'entrata
No di modo che l'entrata su quello che è entrata a Mila intanto mia è una certa percentuale home ma vada quando si va a concedere il finanziamento a calibrare i finanziamenti spesso si comincia a parlare di spesa storica e il suo stato in alcune commissioni in cui si son fatte questi studi e queste calibratura
Cino guerre dovete accontentare perché la vostra spesa storica e Mino pure e e attenzione ma
Se la Special storica minore cioè se qui quello che a me sei per il passato mi avete data di millino e continuate a starmi riempie di Merino io peggio Speggiorin però sembra la mia posizione
E non migliore romani perché voi non dovete calibrare il finanziamento a quello che è stato il finanziamento passa non so per quanti anni per esempio con questo problema della spesa storica
Nel ma la materia statale abbiamo avuto iscritte in bilancio quattrocento milioni per la manutenzione dei palazzi di giustizia con i risultati che si sono visti
Ma vi assicuro mena ventina d'animo non lo guardano più ma guardando i bilanci fino al sessanta o settanta addirittura trovavamo quei quattrocento milioni
Finché si va
Con questi criteri evidentemente non ci fu migliorare la politica perché la politica e anzitutto politica finanziaria
Io applaude a questo disegno di legge perché questo disegno di legge questo progetto di legge e a schema aperti e allora schema aperto non significa soltanto apertura la discussione ma apertura gli apporti e via via successive senza neanche ha bisogno di correzioni
Perché siccome questo disegno di legge molto opportunamente molto opportunamente non pretende come dice Gianni Nardi regolare anche le divise dei vigili
è consente un progredire disturbi sia in sede di normazione statale sia in sede di normazione regionale per pervenire voi a quell'augurabile Testo Unico
Che almeno in Serbia una cosa
A chiare un esempio di ordine perlomeno a nelle norme scritte il che nel nostro Paese è già abbastanza grazie
Grazie al professor Dal Monte e ora la parola al dottor Visco Comandini
Io volevo porre all'attenzione del dibattito soltanto due brevi gli elementi di riflessione che scaturiscono dai risultati di una ricerca dell'istituto regioni che recentemente uscita anzi sembra essere uscita ieri come diceva di Vittore
Sul tema del l'effettivo esercizio delle attività degli enti locali
Il mio diciamo il mio intervento vorrebbe essere focalizzato sul tema del rapporto tra funzionamento dei dei servizi e dell'attività degli enti locali e dimensione essenzialmente basandomi su due nodi fondamentali
La ricerca a verificato effettivamente basandosi su un notevole campione di di enti locali e di comuni l'ipotesi diciamo che poi è anche presente sottostante questo Progetto di legge del professor Giannini e cioè che ci sia un sostanziale non esercizio delle attività
Da parte degli enti locali di dimensione ridotta effettivamente sotto la soglia dei due tre mila abitanti risultano delle percentuali in un esercizio assolutamente di attività ritenute essenziali
Giudicate tali da da gruppi di esperti in diritto amministrativo cioè essenziali queste attività non sono svolte in questi in questa di menzogne tu questa dimensione
D'altro canto l'influenza dell'elemento dimensionale della popolazione sicuramente rilevante perché si assiste a una crescita proporzionale della percentuale di effettività delle funzioni al crescere della dimensione problema però e qui ed entrano una serie di elementi di riflessione e cioè che la dimensione pur rilevante non risulta però di per sé l'elemento decisivo e cioè in primo luogo gli stessi grandi comuni i Comuni medio grandi risultano essi stessi non esercitare una parte rilevante di attività
Da una serie di analisi dico empirico econometrico risultano anche una serie di comportamenti da parte dell'ente locale molto peculiari
Cioè l'ente locale ha una tendenza svolge Rea decidere la scelta dell'esercizio di determinate funzioni che pur la legge ritiene debbano essere obbligatorio
Cioè si arrocca in una certa da un certo punto di vista il diritto di decidere se queste vadano esercitate o meno
Questo crea una serie di problemi enormi ad esempio quelle che sono le disparità di comportamenti degli enti locali e anche degli organi regionali tenuti al suo controllo all'interno delle diverse realtà geografiche ci sono delle regioni come delle in materia e come l'edilizia residenziale pubblica o l'urbanistica che in alcune regioni vengono regolarmente non svolte con hanno dei tassi di effettività bassissimi
Ora questo il problema evidentemente non è imputabile soltanto un fattore di dimensione
è probabilmente lo stesso atteggiamento comportamento che la classe politica locale ritiene di dover tenere nei confronti dei compiti istituzionalmente preposti per previsti dalla legge
Il secondo aspetto diciamo che in qualche modo rende più problematico questo quest'ipotesi della fusione dei comuni
è un'analisi comparata con quello che sta che è successo e sta succedendo nei principali Paesi europei
Cioè oggi l'esperienza dei Paesi europei è in diciamo va verso una ripensamento positivo ma sostanzialmente critico di quelle che sono state le operazioni
Diciamo più forti diffusione degli enti locali di di di dimensioni più ridotte cioè ci sono avuti sicuramente dei risparmi economici sono diversi studi che testimoniano
E quantificano i risparmi conseguenti a queste fusioni
Ma ci sono anche una serie ci sono state una serie e l'esperienza ha mostrato la presenza di una serie di controindicazioni probabilmente non previste legate al ha lo stesso rapporto che intercorre tra ente locale cittadini forse l'esperienza più interessante da questo punto di vista che poi è stata anche culturalmente una sorta di modello ideale anche per per le le nostre esperienze degli anni sessanta settanta e l'esperienza del Regno Unito
Vi è oggi un fortissimo di un grosso dibattito all'interno di quel Paese di tipo politologico e anche economico
Sugli affetti che questa drastica riduzione del numero degli enti locali ha prodotto nel rapporto tra cittadini ed ente locale vi è chi sostiene che una delle cause della crisi del governo locale in quel Paese e della vittoria ad esempio del del partito conservatore
Ha difeso indirettamente è dipeso indirettamente da questo fatto cioè che i cittadini oggi hanno una tendenza a preferire a a identificarsi molto di più nel governo centrale governo locale diventato una sorta di ente che produce e fornisce servizi ma di cui non hanno stima o comunque di cui non hanno un meccanismo di identità culturale
E questo è un problema grossissimo perché in qualche misura queste delimitazioni territoriali sono state fatte in modo seguendo una filosofia rigidamente razionalistica che probabilmente ha poco tenuto conto di questi elementi culturali
E storici
Secondo un dato un altro dato di fatto diciamo su questo su questo tema cioè oggi gli enti locali le Regioni dei paesi dell'arco alpino italiane in Svizzera Germania Austria Francia
Si stanno organizzando culturalmente probabilmente c'è dietro anche un'organizzazione politica per difendere la loro identità culturale e difendere e diciamo promuovere esplicitamente un programma che difenda le dimensioni minime degli enti montani
E quindi per formare una sorta di lobby contro l'ipotesi di fusione e sta riscuotendo in termini politici anche un notevole successo questo perché evidentemente la dimensione della popolari il far diciamo che la variabile popolazione di per sé è probabilmente troppo generica per rappresentare i problemi diciamo di funzionamento nei in montagna i Paesi in Trentino come diceva il professor Pola evidentemente la la dimensione minima effettivamente ridotta anche perché ha una scarsa popolazione corrisponde un'enorme superficie
Ritengo che probabilmente in questo senso il Progetto di legge va va e sicuramente ha sicuramente uno dei suoi ponti di forza è quello della soluzione del rapporto diciamo di soluzioni queste fusioni sia dal punto di vista finanziario che organizzativo che territoriale legato all'intervento alle regioni questo sembra essere anche uno dei diciamo delle soluzioni che in molti paesi vengono date di fronte ai problemi di finanziamento e di riorganizzazione del governo locale centralmente pretendere di diciamo individuare e di quindi di tagliare la testa
Decidere in modo netto l'utilizzazione di una o due variabili per determinare la dimensione crea sicuramente degli scontenti e probabilmente non rispetta i principi di equità che pure gli enti locali ritengono rilevante
Sotto il profilo finanziario il problema esattamente lo stesso se noi vogliamo cominciare a creare un nuovo sistema di rapporti finanziari tra Stato ed enti locali
Ogni qual volta cominciamo introdurre delle variabili oggettive e chiare
C'è sicuramente qualche ente che non è d'accordo nell'utilizzazione di quelle specifiche variabili e probabilmente si produce c'è una tendenza procure una soluzione che non che che si procrastina l'infinito
Invece la soluzione diciamo l'ipotesi della delega o comunque del ruolo delle Regioni come momento di intermedio nei rapporti tra lo Stato e gli enti locali e quindi le Regioni decidono i loro criteri all'interno del proprio territorio può essere una soluzione
Forse politicamente non praticabile ma sicuramente più giusta e più equa nei confronti delle comunità locali grazie
Grazie al dottor Visco Comandini ora è il professor coltelli
Di rivedervi
Il mio intervento riguarda i controlli sugli organi di cui all'articolo ventidue mi pare dello schema del disegno CGIL dallo schema di legge
Controllo sugli organi possiamo dire che una manifestazione chiesto del controllo sostitutivo
Anche se la terminologia prevalente vista si tratta come sappiamo dell'intervento
Di soffocazione di un organo uno creati con collegiale di ordinaria amministrazione
Con appunto
Nel caso del nostro testo una commissione o un con singolo commissario straordinario
Ora per quanto riguarda la fattispecie dell'articolo ventidue pur con le varianti interessanti che ha ricamato professor Sala con riferimento al referendum possiamo dire che la soluzione
E fortemente conservativa opportunamente anche questa misura sostitutiva fa luogo per ripetute io se il viaggio violazione di legge o per mancato funzionamento a qualunque cauta dettato dell'organo di ordinaria amministrazione
Dove invece l'innovazione è veramente radicale e nello spostamento
Dell'asse portante del rapporto di controllo dallo Stato alla religione
Che diviene appunto al titolare del potere dell'intervento sostitutivo
Una questa scelta e coerente con l'importazione del testo
Addirittura vorrei dire necessitata non modificabile perché dalla prospettiva nell'ottica che viene delineata eseguita appunto con coerenza dai compilatori
Non potrebbe aspettarsi soluzione diversa
Ora vi sarebbe da chiedere come qui sta formula
Sì raccordi con l'indirizzo tracciato dalla Corte costituzionale Abdi Indirizzo perché viene delineato dalla serie piuttosto numerosa di sentenze anche recenti che affermano esplicitamente l'esigenza unitaria
Dell'intervento sostitutivo in capo allo Stato centrale
Ma a questa domanda io non fornisca alcuna risposta anche per la presenza di notevolissimo esponente della corte costituzionale
Al quale se la memoria non mi inganna vanno appunto riferite delle incisi sentenza in questo senso un'altra considerazione invece voglio arrivare come anche questi fuma problematica
Come questa soluzione si raccordi con
Quella massiccia produzione legislativa
Specialmente degli ultimi anni
Che prevede
Gli interventi sostitutivi i controlli sostitutivi nel termine detto di organi
Da parte dello Stato in diversissimi ambiti e settori e materie che spaziano dall'inquinamento ambientale a all'attuazione delle direttive Cherie alla gestione delle farmacie rurali e soprattutto
Sì approfondiscono nel settore sanitario
Settore che come sappiamo tra come componenti operative di base le unità sanitarie
A loro volta ancora per l'insegnamento dalla Corte costituzionale
Non soltanto per questo raffigurate come enti locali attenzione o comunque lo che sia adeguando ente locale
Una
Ecco appunto io mi domando se la mancata previsione di queste ipotesi nello schema di legge non rischi di creare una scollatura
Perché mi sembra assolutamente impraticabile
Un doppio regime cioè la conservazione di queste norme che riferisca non lo Stato centrale il potere seduttivo
Con un disegno con una per l'ordinazione legislativa che nei termini illustrati nell'articolo ventuno ventidue e nei precedenti ricamati da Sala appunto traslarla questo potere alle regioni
Ora non so non sono in grado di che potere dare indicazioni non sono cioè Sebasti se sia sufficiente una sola norma
Del testo che semplicemente disponga la imputazione la religione o la delimitazione alla Regione degli interventi risolutivi dovunque previsti
Dalle varie leggi o se lo sarebbe forse più opportuno una dei regali al governo perché tutti in questa Pluriel probabilità di fattispecie questa per me è necessaria uniformità di regime per evitare il petto a questa scollatura così
Concertante sarebbe come vedete un intervento mio molto modesto che si limita a segnalare un eventuale problema forse solamente esistenti nella mia fantasia grazie
Grazie al professor coltelli favore professor se
Giugno ho chiesto di intervenire ritiene il problema del Comune
Dell'ente Comune costituisce una specie di elemento di sofferenza della mia esistenza sono nato alla vita amministrativa come impiegato avventizio del comune di Napoli sono passati in Prefettura
Sono passato alla Corte dei conti non ho continuato naturalmente come è ovvio ad interessarmi di comuni ed è me ne sono interessato anche come studio faccio ci fu un altro diciamo quindi il comune per me è una cosa sentita e sofferta
E a questo proposito mi ricordo di un intervento tanti anni fa Varenna del professor Lessona quando ancora si parlava dei Tribunali amministrativi regionali che ancora non esistevano
E disse questo io parlo per dire che occorre che si faccia di questi tribunali questo mio intervento vuole essere contemporaneamente un atto di fede di speranza di carità
E credo che questo problema dentro una stranezza di queste nostre due leggi comunali e provinciali del quindici e del trentaquattro che con tutti i rapporti che sono sopravvenuti
Rappresentano uno dei maggiori mostri della legislazione italiana
A cui sono seguiti in poi i tanti progetti mai arrivati al muffin Parlamento costituisca punto uno dei problemi di fondo della legislazione italiana che è stato posto tante volte in evidenza dai geni
Quindi benissimo sto fatto ad un certo momento di aver cercato di portare innanzi uno schema come quello che ci viene qui presentato
Che tenendo presente quelle che sono le funzioni del comune Trento presente quella che la storicità dell'ente Comune contemporaneamente ha il pregio riavere contemperamento chiarezza distinzione e brevità
Fondamentale di qualche cosa di cui tanto si parla di abitanti ci riempie la bocca ma che per un secolo almeno è stato sempre piuttosto trasforma trascurato cioè il rispetto delle autonomie locali
Quindi per quanto riguarda questo premio mi è sembrato che siano particolarmente interessanti in questo schema di disegno di legge
Questo fatta dalla revisione delle circoscrizioni assolutamente indispensabile come tutti nel mondo politico dicono ormai da decenni
E attraverso attraverso un sistema democratico attraverso una pianificazione regionale che viene fatta quindi attraverso organi democratici
Perché problema forse diverso
Quello
Cartesiana diverso è quello per quanto riguarda le aree metropolitane qui abbiamo avuto qualche richiamo che ci è stato fatto dal professor Paolo indubbiamente il problema dell'area metropolitana probabilmente è uno di quei problemi io non sono favorevole a Varenna dove lui che i problemi che vanno essenzialmente approfonditi soprattutto sotto quell'aspetto economico a qui veniamo più di chiamate
Ma vengo un po'a quello che il mio settore maggiormente interessato
E quello dei controlli non c'è dubbio che la previsione prevista per quanto riguarda la composizione la commissione regionale di controllo altamente pregevole
Similmente il fatto di pre vedere i controlli sui gli organi attraverso non più commissariamento di un singolo ma attraverso una commissione
E ha egualmente attualmente pregevole un punto su cui forse ci si può soffermare maggiormente e quello dei controlli di gestione oggi tutti quanti sappiamo che l'organizzazione amministrativa la vita amministrativa e fatto ormai attraverso un modo di spendere che diverso da quello del secolo scorso è diverso da quando Orlando scriveva sui Comuni
è quindi necessario oggi che tutti i soggetti pubblici sono ordine di erogazione di erogazioni altamente specializzati occorre quindi che si crei questo controllo interno importantissimo che si parla di controllo di gestione come controllo interno per verificare come ad un certo momento si spende ciò che viene prelevato dei contribuenti
Però non Morelli si parla di un ufficio l'essenziale e che se si crea un ufficio per il controllo di gestione non divenga un ufficio studi aggiuntivo considerato più o meno superfluo non integrato nell'ambito di quelli che sono tutti gli altri uffici
è un organo deve essere un ufficio naturalmente a cui che si deve valorizzare molto in quanto i suoi di ieri dovrebbero essere obbligatoriamente valutati dall'interno e quindi anzitutto dall'amministrazione
Dall'amministrazione comunale dovrebbe quindi i rilievi del dell'ufficio i rilievi di gestione dovrebbe essere discusso nell'ambito del consiglio comunale
Visto che si vuol fare su questo proposito una delega occorre che vi siano dei criteri direttivi ben precisi solo dei rilievi che dovrebbero essere tenuti in sede di formulazione del bilancio successivo
E ancora data l'importanza che Hamas pesa che viene fatta dai Comuni per tutta quella che l'economia nazionale occorre anche che se ne faccia una verifica dall'esterno
Qui anzitutto potrebbe venire in considerazione il fatto che già la Corte dei conti è stata chiamata attraverso la sua sezione enti locali a verificare un po'come viene viene viene fatta la spesa nei comuni al di sopra degli otto mila abitanti si potrebbe fare qualche cosa di più la Corte dei conti doc potrebbe obbligatoriamente essere tenuta a prendere in esame neri
Di risultare risultanze che avvengono dal controllo di gestione interno fatto dei comuni e potrebbe dare una propria valutazione anche essa e il riferimento e usarla nel riferirne al Parlamento ma Ultimo ultimo punto lo sappiamo che il controllo il fatto di accertamento in misura fino a questo punto abbiamo parlato di accertamento quale può essere la misura
E qui la misura evidentemente ci troviamo in un settore particolarmente difficile ci troviamo nel campo della della democraticità eccetera quindi qui occorrerebbe che il Parlamento addivenisse in ultima analisi ad una valutazione di quella che è il controllo di gestione quest'auto controllo di gestione che si fanno i Comuni il Parlamento annualmente almeno discutesse ed emettesse delle proprie pronunce per quanto riguarda come i Comuni hanno valutato la propria gestione e ne facesse e ne desse contezza i Comuni medesimi a che fine ad un fine altamente democratico occorrerebbe che questa valutazione positiva o negativa che viene dato del controllo di gestione venissi obbligatoriamente
E sposta al pubblico con un manifesto in occasione delle competizioni elettorali in quanto servirebbe a valutare da parte del popolo elettore degli quindi degli elettori il comportamento gestionale dei suoi amministratori
Vi ringrazio
Grazie al professor Sepe
Ci sono ancora due interventi almeno segnati
Quindi prego chi vuole essere ancora intervenire di farlo al più presto il prossimo è quello del dottor Nicoletti dalla Corte dei Conti
Il problema della riforma degli enti locali
Di tale spessore
Che è anche un effetto direi emozionale tanto demerito Ottone che ho seguito con attenzione i lavori di questo convegno così qualificati e preceduto da due illustri colleghi di esporre qualche mia riflessione
La RAI
Riforma degli enti locali significa ridisegnare la distribuzione del potere sul territorio quindi è una riforma di tale importanza di tali implicazioni che comporta
Una revisione
Totale del sistema dell'autogoverno delle autonomie locali e che quinti bah esaminata s'per le sue implicazioni di natura politica e di natura scientifica
Perché noi sappiamo che l'otto un giuridico scientifico non sento alcun si concilia col possibile politico
Abbiamo visto anche attraverso le considerazioni che sono state svolte nella mattinata che le elaborazioni dottrinali
Considerati ottimali incontrò difficoltà di ordine politico
Difatti una totale convincente revisione delle autonomie locali
Suppone una radicale riforma anche strutturale dell'ente comune dell'ente Provincia o delle stesse regioni
Da comportare una riarticolazione del sistema elettorale che essenzialmente un sistema politico direi con l'incidenza essenzialmente costituzionale
E allora una riforma realistica delle autonomie locali deve tener conto del possibile politico vedere cosa e possibile
Riarticolare
Che abbia una prospettiva in tempi se non lontani né di di fattibilità
A quasi ad oltre quarant'anni dalla nuova costituzione non ci accorgiamo che ancora siamo governati da una legge comunale e provinciale che nel mille novecentotrentaquattro che per buona sostanza richiamo ai principi della legge del mille novecentoquindici
Un regolamento del mille novecento
C'è da alcune considerazioni svolte altri questa mattina ci siamo accorti che non soltanto il nostro sistema di autogoverno meglio delle autonomie locali non è adatto aderente alla Costituzione
Ma ove oggi il momento in cui ci accingiamo ad adottare ci accorgiamo che la stessa Costituzione lungi dall'essere di aiuto finisce coll'essere dirimenti come essere d'impedimento assoluzione che oggi vengono considerate adeguati vale a dire son passati quarant'anni non siamo riusciti ad adeguare il nostro sistema delle autonomie e oggi per quegli aspetti per cui la stessa Costituzione comincia a dimostrare i suoi segni ci accorgiamo che non siamo in grado di proporre una nuovo sistema di fattibilità delle autonomie locali che sia attuabile
E allora il problema e di vedere così è possibile oggi fa
Il proprio oggetto Giannini si presenta come alternativo propositivo integrativo correttivo del sistema proposto dal governo che all'esame del Parlamento che è sempre gli ultimi dati della cronaca ci danno come non lo stato avanzato ma lo stato di avviato riesame
E c'è da augurarsi che poiché delle idee ci sono ottime alcune sono idee che il professor Giannini sia già proposto avvenute Ceglie fa che queste siano in grado di influenzare di ispirare un integrare per quel possibile politico vale a dire la dove possono incontrare il consenso o usato in parte politica da poterlo portare all'approvazione queste possibilità di integrazione il nucleo centrale mi sembra ed è quello di cui questo generici aveva parlato intorno al mille novecento settantasei
è il problema del riaccorpamento dei comuni
Si dice dal punto di vista scientifico gestionale non è possibile pensare a ancora non accettare i Comuni povere i comuni di trecento quattrocento abitanti
Mi pare che dallo studio che abbiamo rammentato poca intercorso Gelmini diceva che uno studi ottimale suppone che un Comune da ridere almeno quaranta mila abitanti e che l'Italia la compatibilità del numero dei comuni va intorno al tre mila cinquecento eppure nel corso della dibattito di questa mattina abbiamo sentito un riemergere distanze a difesa del piccolo comune
Specie di quelli alpine della Val d'Aosta abbiamo sentito suonatore Luciani e anche oggi pomeriggio riserve timori sulle possibilità effettiva di varare una riforma che penso che sia pure in tempi medio lunghi all'accorpamento dei Comuni
Perché noi siamo un paese a forti tradizioni municipali
Un Paese che ha una tale cultura particolaristica municipale in cui il municipio ha una lunga storicamente lo Stato una storia molto recente e scarsamente verosimile pensare che o coattivamente o attraverso gli incentivi si possa arrivare aula colmamento di comunale riduzione effettiva del numero dei comuni e allora
Io mi chiedo se non sia a questo punto opportuno riflettere sulla possibilità di ridisegnare non soltanto la carta la mappa dei comuni ma non identità dello stesso Comune
Se le resistenze sono così forti
Ad eliminare un numero di comuni che sostanzialmente in comprate ed incapace a gestire i problemi che l'attuale legge soprattutto le proposte di legge successiva intendono affidare i comuni mi chiedo se non sia più opportuno nell'ambito degli enti locali rivisitare di vedere lo stesso sistema di rapporti fra Comune e Provincia per attribuire per esempio alla Provincia quelle competenze che il Comune è strutturalmente non sono in grado di gestire dico a mero titolo ad esempio il problema della gestione della perizia pianificazione del territorio che certamente incompatibile
Col piccolo comune non soltanto di quattrocento dei mille o di tre mila abitanti ma forse anche del Comune di dieci mila abitanti
Nel nostro Paese il territorio è diventato così prezioso per cui farlo gestire pianificare al piccolo ente è una vera contraddizione
Noi abbiamo per contro un altro ente intermedio senza competenze quasi alla ricerca di competenze cui ben potrebbe attraverso un una diversa un revisione essere attribuito queste competenze credo che quinti sotto alcuni profili della strada dal battere sia quelle strade di vedere lo stesso non soltanto l'assetto istituzionale ma realisticamente sulla base delle previsioni ma che tenuto conto delle tradizioni municipali del nostro Paese di vedere ciò che è in grado di fare il comune strutturalmente e ciò che è in grado di fare la Provincia
Perché vedete il problema belle identificazione della entità comune o provincia è pregiudiziale rispetto agli altri problemi non è possibile parlare di statuti vi autonomia statutaria se non sappiamo prima quali enti andiamo ad applicare l'autonomia statutaria
è ben vero che lavora esigenza di ieri un'autonomia statutaria va ben al di là della potestà quasi solo regolamentare di cui hanno goduto finora
Ma se vogliamo veramente proiettarci nel futuro di una maggiore effettività gestionali di questi enti dobbiamo prima identificare gli enti impossibili da istituire e poi vedere quale ho avuto l'ovvia
Statutaria ad essi affidate
Il tempo non mi consente di approfondire questi problemi sui controlli molto è stato detto vorrei Cosimo marginalmente ed episodicamente
Offrire una riflessione
Tu controlli
C'è un'esigenza comunemente appiattita che nonostante la previsione l'articolo cento trenta della Costituzione che prevede un controllo gentilezza sugli atti non soltanto è opportuno come è stato detto in introdurre una forma di controllo di gestione
Ma è anche opportuno ridimensionare l'entità degli atti da sottoporre a controllo
E questo è possibile
Non ho trovato nel testo Moggi esaminato ma c'è qualcosa nel testo all'esame del Parlamento nel testo del governo
Attraverso una strana forma di controllo che mi pare viene introdotto attraverso l'attribuzione al segretario comunale di quel pareva
Parere che condizione di non trasmissione degli atti al Coreco quindi in buona sostanza Inti finiti IVA con questo parere obbligatorio
E non vincolante ma come affetto trasferire gli atti all'esame del Corecom si introduce una forma sarà surrettizio media credo di una certa importanza chi ci vive in Torre riflettere forza perfezionare
Una forma di controllo interno implicito di mera legalità su tutti gli atti che da segretario comunale
Ora su questo tutti sanno che le maggiori resistenze sono venute proprio dei segretari comunali i quali si trovano in una posizione con un consente loro
Non hanno quella posizione non Pico di terzietà ma nemmeno di indipendenza
Che consenta loro di esprimere in condizioni obiettive un autentico pare infatti segretari comunali hanno visto più l'aspetto responsabilità
Che non l'aspetto potestà in Terna di controlli interni
Io credo che opportunamente rivisto a queste norme soprattutto opportunamente
Revisionata la posizione dei segretari comunali nell'ambito dello Stato evento degli Enti locali e sotto questo aspetto mi allontanerei molto
Dalla quanto prospettava il senatore Vigevani che invece vede i segretari comunali come dipendenti del Comune io credo che segretario comunale potrebbe dare un apporto considerevole in questo controllo interno in modo da lasciare il controllo sugli atti penetranti ai solo atti di grossa importanza
Sotto il profilo gestionale i cui bilanci preventivo consuntivo regolamenti atti che concernono il personale
Se è così è il Coreco che verrebbe ad essere introdotto dalla nuove legislazione
Avrebbe una valenza maggiore una maggiore qualificazione per la qualità degli interventi e non per la qualità perché sarebbe chiamato ad esaminare il numero di atti limitato ma di grossa valenza economico finanziaria e in un tale organo io non vedo assolutamente che sia disdicevole la presidenza d'un magistrato della Corte dei Conti cosa che mi pare alle sezioni riunite abbiano fatto nell'ultimo Paredes
Che hanno espresso in merito alla disegno di legge
Credo che per i magistrati del TAR si pone un problema quanto meno di virtuale incompatibilità ma i magistrati della corte potrebbero assicurare oltre all'apporto di competenza
Certamente un coordinamento consisteva generale
Dei controlli
Controllo che certamente dovrebbe essere di legittimità di merito di opportunità e io non sto qui a soffermarmi sui problemi della giurisdizionalizzazione o meno
Però certo è che avvertita con una mente avvertita la loro opinione pubblica nazionale che il Coreco abbia per la sua composizione una caratterizzazione di maggiore tecnicità e anche di maggiore imparzialità
Nessuno dice che debba essere una giurisdizione preliminare sulla base di esposti però che non perda essere costituito sulla base di lottizzazioni a livello locale
E con una del tutto generica qualificazione professionale
Per cui qualunque avvocato che frequenti di anticamere dei partiti può essere designato a componente del Coreco io credo che questa sia un'esigenza imprescindibile
Quindi che ben vengano Progetto Giannini ha molte buone idee da approfondire però in termini di realismo politico io credo che possa avere una funzione di integrare di completare di correggere il disegno all'esame del Parlamento ma se così non fosse se lo si volesse caricare emozionalmente di altri significati finirebbe con l'avere un effetto frenante quindi io mi auguro che
Poiché da sempre da decenni generiche CMA estro ha dato ottime idee possano anche in questa occasione
Dare un'idea che si è effettiva fattiva di integrazione che possono servire a far decollare finalmente questo disegno di legge che aspettiamo da un quarantennio che ancora non riesce a passare un'ultima piccolissimo notazione
Nel piccolissimi ho finito non c'è si tratta come è stato precisato soltanto di un ti segno di legge di principi però credo che sia pure attraverso la indicazione
Di principi un accenno sarebbe stato utile in materia di responsabilità che il quella di cui mi occupo un vero terreno minato
Che non consente di dare giustizia oggi di non soddisfare la domanda di giustizia che viene dal basso e che lascia in situazioni di assoluta insicurezza gli amministratori in quello del governo almeno c'è un articolo che riconduce tutto nella corte dei conti e la responsabilità in questo il professor Giannini che Paul potrebbe dare io credo ancora posso dare un grosso contributo
Non ho trovato questo mi auguro comunque che possano dare un contributo di integrazione notevole al disegno di legge del governo grazie
Grazie
E allora l'ultimo intervento prima delle conclusioni del professor Giannini tele del consigliere Massimo Vari la Corte dei conti che sta facendo la parte del leone di Guarin che si intervenga
Si che gli atti grazie anche per questa operazione
Però
Diciamo alcune alcune domande ecco mi fa piacere che sia rientrato il professor Giannini
Vorrei porle alcuni interrogativi apprezzo moltissimo questo lavoro e apprezzo moltissimo anche le motivazioni cioè la esigenza di non occuparsi come diceva appunto anche il professor abbia molte delle divise degli uscieri ecco andare ai principi
Però proprio in questa logica pur rendendomi conto che una legge di principi ovviamente risponde ad un'esigenza anche di stringatezza di concisione
Certamente però credo che siamo anche d'accordo sul fatto che una legge di princìpi debba avere una sua coerenza generale
In quelle che sono le articolazioni essenziali della legge evitare di individuare in questa legge di principi tre articolazione essenziali che dovrebbero poi rispecchiare questo imperativo di coerenza e cioè
Profilo dalle funzioni
Proprie delegate degli enti locali
Il profilo della provvista
Finanziaria
Perché ovviamente senza senza mezzi finanziari non si fa nulla e anche qui il prezzo all'alba molto ce lo ricordava
E il profilo dei controlli ecco mi sembrò questi che siano i tre aspetti che in qualche maniera debbono essere visti in una luce di coerenza e di stretta distretto rapporto di stretta relazione fra di loro dico francamente in qualche aspetto ma lo dico in con spirito così costruttivo sono seri interrogativi che io mi pongo non mi pare di vedere questa intima coerenza questo
Questo collegamento fra questi tre profili per quanto riguarda il problema delle funzioni cioè quella norma che previde attraverso la forma dei decreti l'ulteriore perfezionamento del del trasferimento delle funzioni proprie e delegate e lì tutto sommato
Per quello che è l'oggetto della legge forse il potrebbe anche essere sufficiente ecco un primo punto invece di vera e propria perplessità
E proprio nell'articolo trentadue dove si parla dalla finanza locale
Qui noi partiamo da una enunciazione di principio che mi sembra giustissima ai Comuni e alle Province riconosciuta autonomia finanziaria e contabile una legge di principi fa bene a dire queste cose
E mostra di fare una precisa scelta anche in senso politico in questo senso
Però mi pare che poi questa scelta in fondo sia contraddetta dal comma successivo
Perché poi nel comma successivo in fondo in Comit continuiamo a prevedere che le entrate dei degli degli enti locali siano costituite dal solito calderone le entrate proprie tributi minori tutte quelle belle cose io le quote di tributi erariali i trasferimenti statali e regionali di tutti i tipi ordinari e straordinari perequativi
Per il finanziamento dei bilanci e per lo sviluppo degli investimenti ecco qui io trovo tra l'altro uno certo ambiguità perché in fondo abbiamo un rinvia di che non si spiega perché il finanziamento dei bilanci è un fatto finanziario
E lo sviluppo degli investimenti è un fatto economico ecco allora che cosa significa finanziamento dei bilanci in contrapposizione a sviluppo degli investimenti
A meno che non vogliamo dire molto più semplicemente per il ripiano dei disavanzi l'allora diciamolo chiaro e tondo dopodiché troviamo le tasse e diritti proventi prezzi per servizi pubblici entrate patrimoniali
Questo perché lo dico perché evidentemente non sia riuscito a sciogliere questo problema del tessuto finanziario che deve legale poi le funzioni
E quindi restiamo in una logica che in fondo dopo aver privilegiato il criterio dell'autonomia finanziaria finisce poi per lasciare aperte due porte dalle quali possono entrare può entrare sia la finanza propria sia quella deriva
Così come adesso ecco quindi dico una legge di princìpi questi nodi i deve sciogliere
A meno che
Ci si renda conto che il problema forse è un problema di quelli che è un po'come la quadratura del circolo
Ma allora forse non vorrei dire delle non vorrei dire delle bestemmie non vorrei esagerare non so se forse non bisogna vira anche il coraggio di ripensare quel concetto dell'autonomia
Perché l'autonomia in sentenza integrale cioè se noi tendiamo questi enti locali come enti autonomi e qui forse sono visti un po'come un un ordinamento asse in qualche maniera ecco evidentemente non ci siamo tanto è vero che tutte le proposte
Adesso al di là delle esagerazioni delle infatti già azioni di questi anni il professor e al valore Abbamonte ha ricordato il bolide criterio dalla spesa storica e via di seguito però voi sapete benissimo che anche in quelle che sono le prospettive di riassetto della finanza locale si tende a distinguere una parte di esigenze locali alle quali i Comuni dovrebbero far fronte con i mezzi propri e comunque un intervento dello Stato in funzione perequativa
Nello scopo di realizzare poi sempre obiettivi fondamentali costituzionali come il principio di uguaglianza
Tanto per esempio quindi forse probabilmente
è un nodo che non viene sciolto in questo disegno di legge e probabilmente data l'articolazione pluralistica un tempo la nostra Costituzione ma anche ispirata al principio di uguaglianza probabilmente non sarà in grado di sciogliere mai nessuno
Ecco e allora veniamo al terzo aspetto che è quello dei controlli
Ed è interdipendente da questi altri aspetti anche il problema dei controlli
Perché perché intanto c'è una connessione fra provvista finanziaria e funzioni perché cento le funzioni delegate faccio un esempio banalissimo certo le deve finanziare lo Stato
In aggiunta diciamo alla realizzazione Paddy quegli obiettivi carattere non si sa problema dei controlli
E problema dei controlli a me mi pare un po'troppo semplicistico dire buttiamo a mare i controlli questo l'ho detto già qualche altra volta non vorrei fare irritare il professor Giannini però mi pare un po'semplicistico dire buttiamo a mare i controlli di legittimità
Facciamo il controllo di gestione interna
E non serve altro
Giustamente il collega coltelli
Ha toccato prima una problematica essenziale cioè in fondo se poi il sistema finanziario pubblico è un sistema comunque articolato e che in qualche maniera rimane un sistema vasi comunicanti
Sì sia pure riducendo il grado di dipendenza degli enti locali
Dal dalle scelte dello Stato e certamente rimane una problematica che non possiamo ignorare perché la vediamo tutti i giorni sulla gazzetta ufficiale
E la vediamo anche nella sentenza della Corte costituzionale
Problema dei controlli sostitutivi
E aggiungerei questo lo diceva prima il collega contenti il problema della funzione di indirizzo e di coordinamento
Perché nessun legame sulla Gazzetta Ufficiale ne stiamo vedendo veramente un tricolore
Proprio con riferimento alla materia delle USL ma forse si potrebbero fare anche altri esempi noi abbiamo addirittura il governo che con funzione con un atto di indirizzo e di coordinamento si impone alla potestà legislativa delle regioni
Oppure che in via sostitutiva legifera laddove la la Regione non ha legiferato ecco dico questi sono tutti grossi nodi che vanno sciolti
E ne si venga a dire che come
Perché poi la dottrina grazie a Dio la Corte Costituzionale no perché devo dire che da un alla attenta lettura delle delle sentenze della Corte costituzionale ancora si riesce a ricostruire
Quello che il disegno complessivo dell'ordinamento costituzionale però per esempio la dottrina parla dice ma sono queste decreti legge o provvedimenti in nome dell'emergenza finanziaria insomma in nome dell'emergenza finanziaria a fine arriviamo a giustificare tutto e il cittadino comune quello più con meno esperto di diritto
Finisce per non capire più nulla di queste cose
Per lo anche lui che abbiamo modeste condizioni per quello che abbiamo appreso all'università ma certamente non ci ritroviamo quando leggiamo decreti legge così congegnati
Cioè in quello che è l'ordine dello competenze e il raccordo però certamente certamente esiste un grosso problema di raccordo grosso problema di raccordo perché
In fondo poi questi provvedimenti
Che
Pongono tanti interrogativi e tante perplessità proprio sul piano dei principi delle garanzie nelle regole del gioco l'ordinamento certamente nascono da dall'emergenza finanziaria ecco il problema reale sull'emergenza finanziaria costituisca voi una giustificazione anche sul piano dei principi
E allora questo questa legge di principi per quanto avvenne congegnata ecco in fondo non dar risposta acquisti nessuno interrogativi di funghi tutti quanti ci poniamo
E non dà risposta anche ad altri problemi perché qui si tende a buttare a mare la Corte dei conti stranamente questa povera del Corte dei conti viene chiamato in ballo sia quando centra e anche quando non c'entra
Perché nel caso di specie abbiamo l'articolo ventitré che parla di controllo interno di gestione e quindi io ero venuto qui tranquillo dico ma una volta tanto visto che noi non c'entriamo perché noi col controllo interno non c'entriamo dico non sentiremo parlar male di loro
E invece anche a questo proposito c'è comunque se lo dovessimo dare alla corte dei conti però prima la dobbiamo riformare ecco quindi insomma mi pare quanto meno ingiusto tirarci in ballo anche quando noi non c'entriamo minimamente con quello di cui si sta parlando
Per anni Veca attenzione anche qui attenzione che qui perché il professor Segre richiamava quella che è la funzione della sezione enti locali la funzione enti locali e allora stiamo attenti perché
Ad esempio mentre noi stiamo qui a discutere e giustamente di di principi e di architetture costituzionali e l'ordinamento va per conto suo
C'è l'ultimo decreto sulla finanza locale ecco io mi domando qual è il senso proprio sul piano del altro che controlli di legittimità quando vediamo l'articolo ventiquattro mi pare che sia che attribuisce al ministero dell'Interno l'approvazione dei piani di risanamento dei Comuni dissestati
Che rimette al ministero dell'interno la valutazione essendo enunciare un meno gli amministratori il responsabile del dissesto per l'azione di responsabilità allora diciamo ecco vogliamo renderci conto che qui addirittura non è il problema di stabilire se certi controlli di legittimità siano ancora utili secondo me sono utili almeno in parte
Per lo meno ci sono fin quando il sistema di finanza pubblica è un sistema vasi comunicanti per lo meno determinati controlli finanziari intesi ad accertare che tutti quanti gli enti erogatori si attengano alle regole del gioco sono necessari perché altrimenti in fondo il sistema non può funzionare se non c'è gara e con una partita di calcio dovrebbero ognuno poi gioca secondo regole per conto suo non c'è un arbitro che provvedere diciamo a censurare l'inosservanza delle regole stabilite quindi secondo me in questi termini però ci accorgiamo che qui il problema non è tanto quello di restare a controlli di oggi che abbiamo una involuzione vera e propria dell'ordinamento quindi abbiamo una tendenza a tornare indietro da parte dell'ordinamento ora questo io non lo dico soltanto per fare una critica ma perché credo che dobbiamo sempre essere attenti a certi fenomeni che comunque hanno sempre una ragione d'essere una giustificazione quindi a saper adeguare anche le nostre valutazioni quelli che sono i nostri modi di vedere i nostri modi di i nostri obiettivi a quello che succede in turno e allora ecco tornando al discorso della Corte dei Conti la ragione a mio avviso sociologica oserei dire di di questo fenomeno di recupero di funzioni da parte del dell'amministrazione dell'Interno se non è che si spiega con il fatto che l'amministratore locale ha comunque bisogno di un di un referente
Una volta andava dal prefetto il prefetto giustamente è stato tolto di mezzo perché ovviamente non era in sintonia con l'ordinamento costituzionale attuale hanno fatto bene a togliere il controllo prefettizio
Però certamente allora l'amministratore locale manca una sede in cui andare tante volte anche magari in via preventiva del consiglio però simili
Ecco allora dico è impossibile ipotizzare con tutti gli aggiornamenti professionali che vuole il professor Giannini
Una funzione di questo genere per la corte dei conti una funzione che sia anche di Indirizzo e di orientamento che in qualche maniera viene già svolta dalla funzione enti locali che è funzionante locali per esempio
Ha fatto delle delibere in materia di di partite di giro dei disavanzi ripiano dei debiti ecco
Sì sì sì professore cerchiamo di farla camminare più rapidamente che io so che tutto sommato sono considerate con molta attenzione dei degli enti dagli enti locali dagli amministratori che tante volte non essendo dei tecnici riescono a trovare
Anche le regole in questa cosa ecco perciò io vorrei che questi temi
Insomma non venissero trattati in maniera così emotiva come tante volte con con quel senso di fastidio ma veramente con quella serenità e con quel distacco
Che ci rende tutti solleciti dell'interesse comune che credo che sia la ragione che ci vede questa sera tante altre volte intorno a un tavolo e discutere tutti quanti spassionatamente vi ringrazio
Grazie
Al consigliere RAI e ora le conclusioni progresso Giannini
Vi dico subito che ciò poco da un Plutone
Perché di tutti gli interventi che ci sono stati
Non mi posso occupare evidentemente è di quelli che hanno manifestato la loro adesione assoluzioni prospettate dal profitto
Ci sono stati molti interventi
Che hanno suggerito delle giunte e questi ben vengano
Perché vi come gli ho detto già stamane il progetto è un progetto aperto
E modificabile come noi vogliamo già una modificazione è stata annunciata qui si oggi stesso
A seguito dell'intervento del senatore Gianni
Che io devo ringraziare perché presenterà questo progetto io in Parlamento sia pure con le notificazioni per Lucarelli necessari modificazioni che riguardano soprattutto il problema dei piccoli comuni
Ad ogni modo
Io ringrazio il senatore Giuliani così come vi ringrazio tutti coloro che ci hanno dato dei suggerimenti utili
Quindi è quindi mi limiterò a dire telegraficamente
Di alcuni problemi che sono emersi
Le soglie
Di dimensione comunale guardate che quest'anno irrompono osserva
Noi l'abbiamo preso degli inglesi sono gli inglesi che hanno detto che non possono esistere comuni inferiori a tre mila abitanti
Sono gli inglesi che hanno conferito ai comuni con popolazione superiore ai quaranta mila abitanti
Una serie di potere di che qui pochissimi comuni aventi dimensione inferiore ai quaranta mila abitanti non hanno
Voi sapete che il criterio generale
Adottato Inghilterra
Pena il riconoscimento di un ristretto una volta si chiamavano Borghi adesso il nome è cambiato è proprio la soglia di quaranta mila abitanti
Gli inglesi sono persone che hanno i piedi sulla terra
Quindi persone che si rendono conto
Di quello che l'influenza della dimensione di un ente il rapporto alle Finanze dell'ente stesso
Oggi Visco ci ha ricordato che in Inghilterra ci sono delle persone che vorrebbero fare marcia indietro
Cioè vorrebbero adottare
Criteri più blandi può essere che ci arrivino perché se ci pensate un momento
La soglia di quaranta mila abitanti molto elevata in Italia e non so come potrebbe essere applicata però tengo a farvi presente che questo problema non si pone in Svezia non si pone in Belgio non si pone in Polonia
Cioè in altri Paesi che hanno fatto le riforme comunali e provinciali e hanno adottato delle soglie
Piuttosto che nel frattempo
Per il riconoscimento dei comuni se voi fascisti e la professione come la faccio io voi vi rendereste conto che i piccoli comuni non ce la fanno
Sono degli edicolanti quante volte io devo ricevere dei sindaci di comunichi settecento di mille dei mille cinquecento abitanti il quale mi dicono non ce la faccio a pagare gli impiegati
Che cosa devo fare
Ora vedete insomma l'esperienza in questo campo e veramente decisiva
Quindi è inutile che noi restiamo a chiacchierare intorno ai piccoli comuni a quello che esso chi rappresenta erano di democratico e altre balle del genere questi sono discorsi privi di senso comune
E quando un Comune non ce la fa a pagare i propri dipendenti vuol dire che è inutile che insista
Libertà statutaria
Qui
Bassanini stamane
Ha fatto un'osservazione almeno quali ed è molto importante
Ciò che ha detto perché avete previsto solo due modelli
Si potrebbe arricchire
Questa
Chiamiamole così esemplificazione anche con altri modelli
Va bene i quali
Chiediamoli fuori e scusate il problema non è un problema astratto è un problema concreto
Si tratta di vedere
Sì sono immaginabili come modelli funzionali altri modelli oltre questi due tradizionali sì sì ce li mettiamo perché non c'è mica un impedimento in via di principio
Il fatto è che noi non siamo riusciti a vedermi altri
Si dice modelli intermedi ma modelli intermedi non ci vuol niente a farlo glielo dico io chiunque di noi può immaginare come crede però il problema non è qui
Problema è quello su cui stamane richiamavo alla vostra attenzione cioè questi modelli non sono modelli astratti
Non sono modelli che riguardano la sulla elezione del sindaco
Riguardano una struttura RAI vera dell'organismo comunale in altre parole chi è che dall'indirizzo politico questa è la questione no
è perché in un modello presidenziale è chiaro che l'indirizzo politico compete in primo grado a capo dell'ente
No
Con tutte le funzioni sussidiarie ausiliari e quello che volete degli altri organi
In un modello consigliarle è il contrario
E cioè immaginate voi che a Pisa ci possa essere una direzione presidenziale
Con tutte le tradizioni democratiche a Pisa
Ecco guardiamo calca come
E lì non ci può essere che un modello concilia
Diceva il modello conciliare presente uno ce l'ha con l'inconveniente va be'teniamo intemperante
Ma non è qui il problema
Il problema è che quando si configurano dei modelli bisogna vedere la consapevolezza delle conseguenze ultime alle quali si arriva in pratica nomi ironia
Quindi si ci sono altri modelli ben vengano
Ben vengano purché siano dei modelli convincenti
C'è qualcuno che ha detto ma voi non avete deciso brevemente
Circa il modo con cui si addiviene alla scelta del modello guardate che un problemino applicativo
Questo qui perché qualsiasi criterio va bene va bene quello del referendum va bene quello della decisione costituente del consiglio comunale si tratta di trovare quel modello che più si adatta alle generalità delle situazioni
Poteri delle Regioni io mi sono veramente meravigliato
Quando stamani ho sentito oggi si chiedono Franco ritirare fuori l'articolo centodiciassette della Costituzione
Massi sappiamo tutti
Che l'articolo centodiciassette è stato modificato
Della legge trecento settantadue
La quale ha sostituito
Al scritte io delle Mattei
Indicato dall'articolo centodiciassette
Il criterio delle funzioni e che sulla base di questo uomo colite
Introdotto da una legge dello Stato è stato praticamente modificato
Il contenuto attuativo dell'articolo centodiciassette
Perché la legge centosedici oggi parla di funzioni e si riferisce al contenuto e al tipo delle funzioni per ripartire queste funzioni tra Rossato regioni voi mi chiedete mal la legge centosei e le
Il decreto e centosedici e disapplicato sì disapplicato
Ma il concio
Con ciò noi dobbiamo dire è vero che il pubblico Picconcelli daccapo
Ma mi pare di no quindi quello che punto firmò della nostra situazione e che nella
Normativa vigente il riparto delle attribuzioni fra Stato e regioni si fa in base alle funzioni e allora scusate
Che difficoltà cioè a pensarci
A che alle regioni
Possano essere e attribuiti anche dei compiti in materia di ordinamento dei poteri locali
Dove sta scritto che non lo si può fare
E l'elenco dell'articolo centodiciassette non vale più un accidente e allora
Perché ci dovrebbe essere questi impedimento
Qui la realtà vedete che siamo sempre in presenza di questo maledetto statalismo da cui non riusciamo a liberarci
Per cui tutte le volte in cui si propone di attribuire alle regioni qualche altro compito c'è il solito imbecille che esce fuori a dire non ci pare
Ecco rendiamoci conto di com'è la realtà no scusate assemblea esprimo in termini piuttosto poco parlamentari di Rho-Pero e queste la realtà in cui viviamo in Italia
Il controllo si è molto parlato dei controlli però io tengo affari rilevare
Che nel mondo
Proprio inventivo generale illegittimità e sugli atti del passato che sono l'Italia e la Francia
In tutti gli altri Paesi cioè il controllo di gestione come il controllo principale esercitato voto apposta o da altri enti pubblici su altri enti pubblici e che notate bene comprende in sé anche il controllo preventivo di legittimità
Quindi io non capisco il discorso che viene ora fare cui alcuni pentire dobbiamo rivalutare il controllo preventivo di legittimità ma che abbiamo fatto sino ad oggi
Con questi risultati
Che la Corte dei conti non si accorge dello scandalo delle banane
E scandalo di cui si erano accorti i piccoli enti provinciali limitare e scusate ma vi pare un discorso serio questo qui
Un discorso da prospettare in modo
Di possibilità effettiva di sviluppo del nostro Paese sul tema dei controlli
Si capisce che il tema dei controlli il controllo preventivo di legittimità deve dobbiamo conservarlo perché quegli idioti della corsa all'Assemblea Costituente
Dissero che occorreva il controllo preventivo di legittimità senza accorgersi che in quel momento questo controllo stavano distruggendo in tutte le parti del mondo
Va be'non ce l'abbiamo ma cerchiamo di i no perché così come il controllo di legittimità preventivo è costume uso e inutile
Diciamo le cose come stanno
Perché e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario
E allora voi vi rendete conto a questo punto che il problema in ordine i controlli e quello di trovare un meccanismo idoneo la svolge un controllo effettivo di gestione cerchi dice questo organismo potrebbe essere la Corte dei conti
Niente in contrario
Vediamo perché finora la Corte dei conti svolge dei controlli che essa chiama di gestione ma son solo delle buffonate
Poi la finanza locale
Sulla finanza locale vedete il discorso è un discorso politico quindi in un disegno di principino come quello noi abbiamo dovuto fare più che l'affermazione di fondo che bisogna cioè restituire agli enti locali una potesse finanziaria e contabile non si può fare
Rendiamoci conto che la riforma del settantuno tavolozza ai poteri locali la protesta impositiva sulla base di un argomento di indiscutibile
Gli enti locali non la sanno esercitare per cui vanno ai due eccessi opposti ho esercitano questa potestà in modo troppo fiscale per i cittadini o non lo esercitano niente
E sulla base di questo prevalse il principio della primazia della oltre sessanta impositiva statale
Che cosa diciamo
A questa audizione che fu fatta da persone molto ragionevoli nel mille novecentosettantuno
Perché certamente non possiamo leader con le stupidaggini che viene a dirci l'Associazione nazionale dei comuni
Cioè il Comune senza potestà impositiva è un comune Mino nato il perché
Dove sta scritto
Dove la la regola su cui si fonda questa affermazione
Quindi o è una materia acquisto e della finanza locale su cui bisogna pensare i dieci volte
Prima di scrivere qualche cosa
Perché troppo complicata abbiamo delle esperienze troppo contraddittoria abbiamo delle prese di posizione pubbliche che sono motivate
Quindi dobbiamo trovare degli argomenti ed eventualmente per vincere queste motivazioni non sono certamente quelli che sono emersi oggi
Poi e con ciò termino le province c'è qualcuno che ha parlato delle province come enti alcuni occorre andare funzioni di carattere tecnico
Guardate che non è possibile le Province non hanno mai svolto attività di questo tipo
Quindi non ci sono in grado di svolgerle
Che cosa fare alle Province c'è chi parla di pianificazione senza rendersi conto di quello che è la grammatica giuristi
Perché come si fa Teresa programmazione ad un ente di mediare
C'è a chi vorrebbe assegnare invece alle Province delle funzioni amministrative molto bene individua e io credo che sia questa la strada
Ma tra queste funzioni amministrative certamente in un mese delle funzioni che come fanno le Province
Svolge le attività di carattere mite
A chi di organizzare organizza loro gli uffici necessaria qual è il costo di questi uffici enorme come tutto pur tutti quelli degli uffici tecnici
Quindi anche così andiamoci piano
Prima di buttare avanti idee le idee che non sono controllate
Io corretto di ovvero infinito
In ordine a tutte le obiezioni che sono state avanza
Su questo disegno di legge vi ripeto
è una legge di principi è una legge appena eletta è una legge perfettibile
Quindi se ci sono proposto da fare ben vengano perché si dobbiamo fare una seconda edizione di questo testo che appaiono molto volentieri grazie
Nel chiudere i lavori di questo incontro vorrei ringraziare tutti i relatori tutti coloro che sono intervenuti gli studiosi che hanno assistito a a questo incontro
E soprattutto le autorità che si si sono sono state presenti da stamattina oggi pomeriggio
In particolar modo vedo qui il ministro Maccanico e lo ringrazio
Vorrei però determinare con un ringraziamento ancor più particolare che credo che tutti quanti voi me lo permetterete
Credo anzi di condividere il vostro pensiero più intimo e questo va rivolto al professor Giannini
Sì
Perché
Non solo per tutto quello che finora andato al al diritto amministrativo pratiche del diritto amministrativo ma per questa ulteriore iniziativa
Che alla quale auguro personalmente che tutti quanti ne auguriamo il massimo interesse nella discussione
Scientifica e politica
Vi ringrazio ancora
Di di dopo puntamento alla discussione appunto avvenire su questo interessante su questa interessante proposta buonasera
Qui
Qui
Quella
Quindi
Quanto
Quella
Il tutto
Quest'
Qui
Qui
Qui
Quanto
Qui
Quindi
Qui
Qui
Qua
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Qualche
Qui
Qui
Quest'
Quindi
Qui
Qui
Qua
Questo
Qui
Qui
Quella
Qui
Quanto
Quindi
Qui
Quanto
Quanto
Quest'
Quindi