La sfida dell'Europa - Conversazione tra Laura Boldrini e Lucio Caracciolo

Fabrizio
Signora Presidente della Camera
Cari colleghi carissimi studenti
Sono veramente lieto di porgere il saluto mio personale e di tutta la comunità accademica della Sapienza alla Presidente Boldrini che ha accettato di partecipare a questa iniziativa sulla sfida
Dell'Europa terrorismo migrazioni e periferie quale futuro per l'Unione europea in un momento particolarmente delicato per il
Futuro della Europa come sapete
E Europa in cui crediamo crediamo proprio come università crediamo
Con voi e per poi per la generazione che oggi siamo generazione Erasmo sono e crediamo che la messa sia
Diciamo la sede più importante per la creazione di una
Europa che sia veramente tale devo visto che
L'Europa a finanziare l'Europa politica hanno i loro limiti e le loro difficoltà
L'Europa in cui crediamo e che un vorrei dire una
Prospettiva di pace di civiltà e di sviluppo di una valenza storica che possiamo valutare solo se facciamo a lui
All'indietro il percorso che ci ha portato oggi a credere nell'Europa sarà tale quando lo sarà all'interno della coscienza di ciascuno di noi
E chi oggi
Vive e studia viaggia conosce gli altri popoli capisci il valore
Dell'altro dell'intercultura antismog della interdisciplinarietà del
Valori della Muti religiosità delle esperienze di ciascuno che diventano una ricchezza e non un limite
è ma diventano sempre un arricchimento veramente questo è quello che noi vogliamo e come grande università europea come la più grande avessero per la Sapienza
Che crede nell'internazionalizzazione crede nell'Europa crede nel processo di Bologna e siamo fortemente impegnati con voi e per voi su questo tema io penso che non ci sia persona lo dico qui senza veramente indulgere
A
Diciamo formalismi non ci sia persone testimone
Più c'è un'opportuna valida e credibile della Presidente Polverini perché perché il suo passato e un suo impegno lo testimonia ecco eccome
Cerco spesso di ricordare i giovani e tutti noi e abbiamo bisogno di esempi e non di prediche e penso che la presente Boldini sensato un esempio curdi cosa vuol dire impegnarsi
Per gli altri con gli altri in una
Prospettiva diciamo internazionale e
Veramente interculturale importante
Quindi io veramente ringrazio il Dipartimento di
Scienze Politiche ringrazio il direttore scorci Maver ringrazio la Presidente si mette
Ringrazio Lucio Caracciolo che ha accettato di essere qui oggi per questo dibattito che sarà sicuramente interessante e che ha riscosso tanto successo nella nostra platea studentesca quindi grazie davvero buon lavoro e mi auguro che di avere tante altre occasioni poi come già ne abbiamo avuto per avere l'esperienza e la presenza della Presidente Polverini grazie buon lavoro grazie
A nome della Facoltà di Scienze Politiche Sociologia comunicazione sono molto lieta di porgere il più vivo saluto il caloroso benvenuto alla Presidente Bultrini al nostro Rettore
A Lucio Caracciolo e agli autorevoli ospiti alle studentesse agli studenti che sono occorsi con entusiasmo partecipare a questa importante conversazione
Desidero ringraziare in modo particolarmente sentito la signora Boldrini per la disponibilità gioiosa e generosa con cui ha subito accolto l'invito ad incontrare le nostre studentesse i nostri studenti
E alla comunità delle nostre studentesse dei nostri studenti
Voglio rivolgere l'augurio più caro e affettuoso affinché da questo incontro possano trarre ricche
Ma di riflessioni e nuove idee per comprendere la inedita complessità per molti versi drammatica in cui siamo immersi
Ma anche trarre stimoli e risorse per fronteggiare la con ottimismo e aspettative di successo con i più cari auguri
Io ho il piacere
Di portare il saluto di benvenuto del Dipartimento di Scienze Politiche i nostri ospiti alla Presidente Laura Boldrini professor Lucio Caracciolo
E vi ringrazio molto per essere qui
Ditemi oggetti di di questo è oggetto di questa iniziativa cc rimandano quelle che sono le questioni più drammatiche problematiche del nostro presente e terrorismo migrazioni per nuovi rapporti tra centro e periferia
Ma non è un caso che nel titolo compaio il termine la parola sfida la sfida dell'Europa perché ci sono questioni più qualcuno pensa di poter risolvere
Riciclando delle vecchie categorie appartamenti
Passato a quello che perché chiaro nazionalismo metodologico invece queste sono sfide politiche sono sfide istituzioni possono anche sfide intellettuali
Che in qualche modo ci chiamano a ragionare su sul sul nostro presente e quello che noi quotidianamente al nostro piccolo tentiamo di fare nel corso di scienze politiche omogenee un'occasione straordinaria di poter ragionare di queste tematiche così complesse
Con due del testimone
Autorevoli in primo luogo lo presento Boldrini il suo passato la sua storia personale ma anche per il modo che è molto apprezzato devo dire in cui interpreta la sua alta carica istituzionale confrontandosi anche con queste sfide
Del presente Lucio Caracciolo
è già stato qui diverse volte ci ha sempre accompagnato in questo tentativo di riflessione sul presente qui sono molto lieto
Che siano entrambi qui vorrei rubare altri dieci secondi per intanto per ringraziare gli studenti che hanno ho avuto una risposta al di là di ogni aspettativa in poche ore i posti a disposizione erano stati esauriti abbiamo dovuto purtroppo lasciar fuori molti dei vostri colleghi
E speriamo la prossima volta di poter organizzare qualcosa un spazi più grandi e vorrei ringraziare dando la parola la professoressa Arianna Montanari che si è fatta carico di gran parte dell'organizzazione di questo in conto grazie ancora
I temi
Che oggi affrettiamo in questo
Questa conversazione in questo incontro sono forse i temi più centrali nel momento attuale perché
Parlare di terrorismo migrazioni e periferie intese nel senso poiché la globalizzazione
C'è l'organizzazione ha totalmente modificato quello che era l'assetto tradizionale quindi argine non sappiamo neppure più così chiaramente
Dove il centro e dove la periferia laddove
Io che vengo da una generazione così precedente sapevo molto chiaro al centro procedente deve riferirlo tutti gli altri
Questo si è modificato e si sono modificate gran parte delle categorie con cui noi siamo abituati ad analizzare
La realtà queste ore è un fenomeno che da un certo punto di vista ci rende particolarmente preziosa desta discussione perché c'è permette
Di passare da quello che noi facciamo abitualmente composizione spiegabile lei teorica attraverso cui si comprende il mondo si analizza
E in qualche misura anche sì trovato le soluzioni invece con quella che è la sfida quotidiana di chi si occupa
Di
Fare formazione di chi si occupa di fare politica di chi si preoccupa di quella che la realtà quotidiana perché
Viviamo un periodo di grande crisi crisi può dire mutamento siamo dal centro di un mutamento straordinarie credo molto più straordinaria di quanto noi vivendolo ci rendiamo conto
E questo mutamento straordinario ci impone di capire che è una crisi può vuol dire dire
Paura disgrazia come pensano ai Paesi dell'est Europa rinchiudersi di fronte ad un'invasione dannosa però può voler dire anche invece opportunità nuove opportunità
E c'è il caso del Sindaco di Riace che ha occupato i giornali di tutto il mondo III unire è molto interessante da questo punto di vista perché
Lui ha modificato la situazione che poteva essere dermatite in una situazione positiva occupato i profondi all'interno di un Paese che si stanno spopolando e l'appalto di vita
Con loro lavoro colori impegno con le loro piccole botteghe collaborare in agricoltura
Per cui
Quello che
Vi serve secondo me il parlo da professoressa che ormai arrivata alla fine
Il suo percorso
è proprio oltre che studiare e oltre che conoscere misurarvi con quella che
Sono neanche la realtà e con con loro che interpretano la politica qui siamo a Scienze Politiche la politica deve essere
Nostro prioritario impegno
E quindi la politica vuol dire arte della borsa e questo noi non lo dobbiamo dimenticare quindi io ringrazio tantissimo per la nostra presenza
Penso che sia
Per voi tutti e voi l'avete dimostrato cercando di venire e quindi scrivendo di di subito per voi una grande opportunità
Dini voglio anche dire due cose pratiche c'è una
Potete fare domande però solo alla fine della conversazione e si risponderà
Harley alla fine delle domande non ci sarà una risposta raccogliamo le domande poi c'è una risposta collettiva
La seconda cosa e qui la generazione che a cui appartengo voi discuterete ma mi hanno spiegato che c'è un'asta paga Twitter da cui voi che verrebbe
Alcune poi
Mi potete collegare
Chiesta sia sulla profilo di Limes perché la Sapienza che profilo alla Presidente
Boldrini e
Le domande in ogni caso dovete farle sull'oggetto dell'incontro perché oggi noi parliamo di
Così enormi come il terrorismo la migrazione e le periferie va bene grazie
Allora noi lasciamo soli dimostriamo a parlare ICI sistemiamo
Comodi
Cara
Presidente Boldrini caro Rettore cari docenti carissimi studenti
L'Unione europea
è nata per unire noi europei
Oggi l'Unione Europea ci sta dividendo ci stiamo dividendo
Ci stiamo dividendo fra coloro che vogliono aprire le porte dell'Europa
Ai rifugiati a chi fugge dalle guerre dalle persecuzioni ai migranti e chi invece vorrebbe chiuderle
Sbarra Arlette forniti cemento e con il filo spinato
Ci stiamo dividendo tra chi vorrebbe
Includere i nuovi aspiranti europei nella nostra vita civile a pieno titolo
E chi vorrebbe sfruttarne solo la forza di lavoro
Chiudendoli in ghetti che già in brutti scorrono molte periferie europee
Ci dividiamo
Tra chi considera il migranti
Potenziali terroristi
E chi invece
Considera immigranti una necessità per il nostro futuro e la loro integrazione un compito un dovere di ciascuno minori di ciascun cittadino europeo
E poi aggiungerei ma non fa parte di questo dibattito ci stiamo dividendo fra chi vorrebbe fare la guerra la Russia e fra chi vorrebbe trovare un compromesso che finisca definitivamente la guerra in locali chiusa parentesi
Io credo che la crisi migratoria
Sia la più importante delle crisi che stiamo attraversando che stanno dividendo oggi lo spazio europeo
Perché la cartina di tornasole
Dello stato dello spirito pubblico in Europa
Credo che essa lo sia perché investe la questione identitaria cioè ci pone la domanda ma chi siamo chi vogliamo essere
Che cosa significa concretamente per noi essere europei e soprattutto chi lo è chi non lo è chi ha diritto di stabilire chi lo sia chi non lo sia
Siamo in un'aula universitaria
E mi fa molto piacere che in quest'Aula
Come forse invece non si fa abbastanza fuori di quest'Aula di molte aule si discuta del futuro dell'Europa del futuro dell'Unione europea
Perché è evidente che questo futuro è largamente nelle vostre mani non per
Deresponsabilizzare la mia generazione che di responsabilità ne ha avute non sempre positive ma perché evidente
Che se voi non decidete di prendere in mano il futuro il cui sto insieme
Di questa comunità
Evidentemente questo futuro non ci sarà
Demografia ed economia
Ci dicono che abbiamo bisogno di migranti abbiamo bisogno di nuovi europei di cloro pay per un semplice motivo
Qui nascono pochi europea facciamo pochi figli
Anche in Italia d'Italia
Uno dei Paesi meno fecondi al mondo
E guardate che l'indice di fecondità non è un dato statistico è un segno dei tempi ed è un segno dello spirito pubblico
Chi fa pochi figli ha poca fiducia nel futuro
E vorrei anche segnalare il fatto che nello stesso nostro paese in Italia si sta manifestando una tendenza alla divisione tra il tasso di fecondità del nord e quello del sud
Purtroppo non solo in questo campo c'è una divisione che si sta accentuando ma questo indicatore lo considero molto pericoloso
Consideriamo poi che noi siamo ci pensiamo un grande continente termini storici e culturali si potrebbe negarlo
In fondo a differenza di altre civiltà e di altri continenti
L'Europa ha sempre avuto una curiosità per il mondo un'attrazione per il mondo che è stata declinata in vari modi
Nel senso migliore cioè nel senso della tolleranza
E della integrazione e nel senso peggiore
Nel senso del colonialismo
Dicevo demografia ed economia ci dicono che abbiamo bisogno di integrare
Perché secondo statistiche della Banca d'Italia questo Paese l'Italia ha bisogno di duecentoventi mila nuovi arrivi ogni anno per Montella mantenere l'attuale stato di sviluppo
E quel minimo di stato del benessere di welfare che siamo riusciti a salvare
E su scala europea questa cifra e di due milioni e duecento mila persone
Semplicemente chiudendo le porte a chi vuole entrare in Europa ci condanniamo al suicidio a una lenta ma inevitabile decadenza
Eppure
Molta politica troppa politica consigliera questi dati di base al di là di ogni preferenza ideologica e culturale
Come perniciosi come pericolosi si parla di invasione come se ci fossero i barbari alle porte vogliono invadere il nostro territorio vogliono convertirci vogliono soggiogato
A un esame analitico a quello che chi per esempio come voi ha il privilegio di studiare questi argomenti non reggono
Ma nell'opinione pubblica più larga
Aggiungo io purtroppo questi argomenti stanno facendo Presa
Consideriamo infatti come i i singoli Paesi singoli popoli i singoli Stati europei affrontano questa crisi migratoria attenzione uso volutamente il termine crisi e non il termine emergenza
Perché non è un'emergenza
Con questo problema coupon questa opportunità perché evidentemente questa crisi alle due facce dovremo confrontarci nella nostra esistenza ma se ne occuperanno credo anche i nostri pronipoti
Ed è quindi bene avere un'idea di lungo periodo e non reagire in maniera spesso emotiva e contraddittoria alle pressioni che sentiamo venire dal flusso migratorio che proviene dal Sud e dall'estro
Dicevo che gli Stati reagiscono in modo diverso e questo è il motivo principale per cui ci stiamo dividendo
Se noi osserviamo dai confini settentrionali a quelli meridionali dell'Unione europea come si comportano i singoli Stati ne abbiamo una dimostrazione plastica se voi per esempio andate anche a lei nel nord della Francia
Vedete che c'è una città informale fatta di tende di lamiere che si chiama la giungla
Dove decine di migliaia adesso li stanno sfornando ma molti sono rimasti decine di migliaia di
Aspiranti
Rifugiati che vorrebbero andare in Gran Bretagna vengono trattenuti dalla Polizia francese
Qualche coraggioso qualche folle addirittura si avventura nel tunnel ferroviario sotto la Manica
Rischio e accosto spesso della vita per arrivare in Gran Bretagna
La Gran Bretagna fa di tutto per impedire che questo accada
E la Francia in qualche misura collabora
Se poi scendiamo verso l'Italia
Voi tutti avrete presente la crisi che ci fu l'anno scorso a Ventimiglia fra Francia e d'Italia ancora una volta un nord che rifiutò sud
E poi si fa andiamo ancora a lungo la nostra penisola abbiamo Lampedusa abbiamo la nostra frontiera meridionale abbiamo il canale di Sicilia e dall'altra parte abbiamo un non Stato la Libia
Con il quale prima avevamo degli accordi più o meno informali affinché trattenesse una buona parte dei migranti africani che premevano
E tuttora premono verso l'Europa e che non essendo più uno Stato oggi è terra di nessuno terra di milizie è diventato
Qualcosa che non è più utilizzabile a questo scopo
Ma prendiamo invece il fronte Este il fronte che va dalla Germania nord anzi dalla Scandinavia nord fino alla Turchia
Qui nel settembre dell'anno scorso il Cancelliere Merkel a quanto pare con una decisione personale
Nemmeno concordata con il suo Governo
Ha fatto una scelta coraggiosa che sta pagando in termini politici
Con un prezzo molto molto forte e cioè ha deciso di aprire le porte ai migranti in particolare i siriani
Con un ragionamento che a mio avviso mescolata una vocazione umanitaria è un calcolo politico-economico vocazione umanitaria perché anche per la sua storia personale Angela Merkel ha una sensibilità
Al tema
Dei migranti e dei rifugiati in particolare
Calcolo economico perché la Germania un Paese in fortissima crisi demografica e a una forte necessità di forza lavoro
Tanto meglio se questa forza lavoro che è relativamente formata è il caso dei siriani e
Molto relativamente a basso costo
Nel giro di pochi mesi questa politica si è rovesciata nel suo contrario la signora Merkel a firmato un accordo con il Governo turco con perdo Anna in base al quale la Turchia si impegna
Pietro remunerazione adesso di tre miliardi pagati tre miliardi l'anno prossimo probabilmente e
Altro premio di a vere probabilmente ancora non è sicuro
Accesso turco allo spazio europeo senza visti si è impegnata la Turchia bloccare il flusso che andava verso la Grecia e dalla Grecia poiché verso i Balcani
Se poi andiamo a vedere ma forse un esercizio troppo doloroso le frontiere che nell'ambito mitteleuropeo e balcanico sono state erette
Non solo in termini di controlli di polizia ma anche di vere e proprie barriere lo spettacolo che piuttosto triste
Io credo che questo ci debba far riflettere sulla
Crisi dell'ideale europeo e sulla necessità di rivitalizzarlo a mio avviso la ragione principale di questa crisi sta nel fatto che non abbiamo o abbiamo molto raramente
Il coraggio di affrontare infine di questa costruzione
Abbiamo affastellato nel tempo nei decenni degli spezzoni di architettura europea
Ma non abbiamo in realtà un progetto condiviso su quello che debba essere l'Europa continuiamo a parlare di progetto europeo non ho ancora trovato
Un vero e proprio progetto europeo che sia condiviso da tutti forse perché se cominciassimo discuterlo
Scopriremo di avere idee molto diverse su che cosa è l'Europa
Ma io non credo che dovremmo avere paura di questo io penso che dobbiamo discuterne apertamente e poi alla fine probabilmente non in ventotto in molti di meno o in qualcuno di meno
Troveremo il modo di costruire qualcosa di stabile che a mio avviso non può che essere uno Stato
Non ci può essere alla fine un progetto europeo che prescinda dalla sua costruzione statuale cioè da una forma istituzionale democratica
Che dovrebbe essere lo sviluppo vero e
Definitivo per quanto possibile nella storia
Di un lavoro cominciato più di settant'anni fa
Mi piace chiudere con un ricordo del dodici maggio del due mila
L'allora Ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer si recò in un'aula universitaria come queste all'Università Humboldt di Berlino
Per pronunciare un discorso intitolato la finalità dell'Unione europea cioè esattamente quello di cui i nostri leader politici non amano discutere
E siccome il tema era tabù e lo è ancora largamente
Lo scalfisce si presentò in jeans e scarpe da ginnastica forse memore anche del suo passato sessantottino quando lanciava molotov contro la polizia
E disse io non posso parlare da Ministro degli esteri della Repubblica Federale di Germania sul futuro dell'Europa perché semplicemente è un tema che noi non possiamo affrontare
Per farlo mi devo mettere al vostro livello devo essere un cittadino fra gli altri e
A partire da questo Fischer svolto una sua
Visione dell'Europa federale che può essere condivisa può essere respinta ma appunto aveva il pregio di essere una visione
E io sono molto felice di potere conversare oggi di questi temi con Laura Boldrini
Che conosco fin dai tempi del suo formidabile impegno nell'ambito delle Nazioni Unite in particolare sul fronte dei rifugiati
Chi discutere appunto sul tema dite cosa debba essere quale debba essere il progetto europeo e soprattutto di sentire anche
Come la vedete voi perché questo credo che sia poi
Il punto decisivo
L'Europa ricomincia da noi ma ricomincia soprattutto da voi
Grazie
Buongiorno tutte a tutt'oggi mi fa molto piacere vedervi in questa sala così tanti ringrazio il Rettore Eugenio Gaudio che vedo
Spesso sempre con piacere
Per
Iniziative che riguardano gli studenti
Ringrazio la preside della facoltà Raffaella misti netti
Ringrazio il direttore del Dipartimento Luca Pascucci Marra ringrazio la professoressa che la professoressa Montanari dove è andata Della Vedova ecco che ha voluto organizzare
Questo incontro so che dietro a ogni incontro c'è molto lavoro e quindi la ringrazio per averlo voluto fare
Ecco e ringrazio Lucio Caracciolo perché mi offre la possibilità di ragionare insieme su temi che io credo siano cruciali per il nostro presente soprattutto per il nostro futuro
Come vi parlo ragazzi io vi parlo come
Presidente della Camera dei deputati
Quindi un ruolo istituzionale che mi onoro di
Rivestire ma
Ma
Vi parlo anche
Come
Ex funzionaria delle Nazioni Unite che
Per circa venticinque anni si è occupata di
Delle crisi internazionali dei grandi spostamenti di popolazione che ha lavorato nei posti più caldi del pianeta e che quindi ha maturato anche delle convinzioni
Sul nostro tempo e
E sulle sfide che abbiamo davanti quindi vi parlerò in duplice veste se possibile
E l'uno aiuta l'altra non si escludono queste duplici vesti se oggi io sono Presidente della Camera e perché rappresento quei valori
E quella Camera
Ha ritenuto quei valori importanti e quindi
Ha voluto che io diventassi la terza carica dello Stato
Ecco quale futuro per l'Unione europea
Quale futuro
Io non ho dubbi
C'è solo una risposta
Il futuro dell'Unione europea è più
Più
Europa più d'Europa
Prima che continuo il mio discorso però penso che
Ci ha c'era un video mi dicevano che c'era un video
Da far vedere
Che ci porta
A alcuni quesiti alcune domande
Un video fatto darà il Parlamento in cui i ragazzi entrano in campo in questo servizio
E fanno delle domande che saranno poi le domande che io vi
Vi vi annuncerò dopo riguarda un'iniziativa che abbiamo preso allora facciamo vedere questo servizio
Il primo aprile
Credo
Precipitoso in
Io sono europeista dal mille novecentocinquantasette contesterà
Della gioventù che risente
Quindi
Ho una esperienza
L'Europa dovrebbe essere più partecipata ricca di progetti sicuramente sicuramente compiuto un più sicurezza più vicino al popolo
Più che altro
Non è grave interessi più tutto questo
Ma per poterlo fare bisogna costruire
A queste ad altre domande possano rispondere anche tutti i cittadini di dando su un sito istituzionale della Camera dei deputati all'impedire
Do alla consultazione pubblica on line la sullo stato di prospettive dell'Unione europea promossa dalla Presidente della Camera Laura Boldrini
Noi dobbiamo sapere dei cittadini che cos'è che non va e come vorrebbero
L'Europa due punto zero quindi particolarmente siamo interessati dei giovani per questo abbiamo voluto fare una consultazione on line perché oggi questi sono gli strumenti che sono utilizzati dai nostri ragazzi
I cittadini potranno accedere a un questionario composto da sette domande a risposta multipla
Questi sono i benefici più importanti che l'Unione Europea assicurato se cittadini in quale settore dichiarare che l'intervento dell'Unione europea la sosta di nome vuoto
Potrebbe indicare su quali settori l'Unione europea dovrebbe poter essere più incisiva ed unitaria rendere più efficace l'azione dell'Unione europea cosa dovrebbe fare
Perché è necessario presente realmente rinforza mentre la cittadinanza europea
Uscire dall'attuale momento di crisi giurò potrebbe cambiare il proprio assetto istituzionale
Arredi ulteriori proposte o suggerimenti per avvicinare l'Unione europea e i cittadini dobbiamo interessare tutti alla futuro dell'Europa
Il futuro dell'Europa condiziona la nostra vita entra nella nostra vita di ogni giorno
Perché dall'Europa noi riceviamo tante indicazioni e anche tanti benefici che magari oggi diamo per scontato tra qualche giorno si celebrerà la festa dell'Europa per la prima volta quest'anno anche nel l'Aula della Camera che aprirà le sue porte a circa seicento studenti che significato ai giorni europeo in questo momento
A mio avviso è un grande significato proprio perché l'idea dell'Europa si sta appannando
Per questo io per la prima volta ho voluto fare questa festa anche dentro Montecitorio e con i ragazzi insieme chiaramente avremo le istituzioni europee rappresentanti delle istituzioni europee e del Governo
Avremo giovani federalisti avremmo insegnanti e studenti CIAL tenderemo tutti in questo scambio e poi tutti insieme
Faremo una bella marcia europeista fino al Campidoglio sono tanti i temi dell'agenda europea quali secondo lei nei priorità partire proprio dall'immigrazione bisogna rivedere la politica economica puntare più sulla crescita puntare di più sul lavoro
Questo come al primo punto e poi ce ne sono sicuramente altri perché la sfida che non abbiamo davanti
Che ci viene posta
Dal terrorismo
Ecco come noi li sconfigge amo il terrorismo si è visto che
Non si può continuare andare avanti tenendo ognuno per sé le informazioni di intelligenza
Ho o la gestione anche vendere delle azioni di polizia c'è bisogno appunto di più integrazione politica dimettere di mettere a disposizione di tutti le informazioni
Ma anche la gestione stessa dei migranti abbiamo visto come
Mettendo su Guarriera i fili spinati non si risolve la questione che invece che invece
Dovrebbe essere
Gestita da tutti gli Stati con senso di responsabilità io ritengo che ci voglia più integrazione politica più integrazione politica vuol dire arrivare a un'unione federale di Stati e insieme a me
Lo pensano altri Presidenti di Parlamento
E per questo che noi abbiamo fatto una dichiarazione
Abbiamo sottoscritto una dichiarazione congiunta
Ora eravamo partiti in quattro Presidenti Parlamento Italia Francia Germania e Lussemburgo siamo arrivati a dodici e in questa dichiarazione diciamo che in questo momento ci vuole più Europa
Perché nessuno Stato da solo potrà risolvere tutti questi problemi che abbiamo di fronte ad agosto necessiterà un altro appuntamento importante l'incontro con i giovani federalistica europee e i dovete rappresentato anche al progetto di cosa si tratta
L'appuntamento è quello di Ventotene del ventisette il ventotto di agosto i giovani federalisti si incontrano in questa piccola isola dove appunto nel mille novecentoquarantuno
Spinelli Rossi Colorni e Hirsch Manna scrissero il manifesto di Ventotene quarantuno e quando c'era la guerra
In Europa loro parlarono di Stati Uniti d'Europa quindi da lì bisogna ricominciare andremo su questa isola ventottenne insieme con altri Presidente parla menti giovani
Europeisti che vorranno ragionare insieme sull'Europa del domani e lì elaboreremo questo progetto
Cioè faremo in modo che appunto renderemo note
Le risultanze della consultazione pubblica che verranno elaborate da un
Un gruppo di saggi
E poi ragioneremo su come riconsiderare l'architettura europea un'ultima domanda quale augurio fa l'Europa per la sua testa l'augurio di non avere paura
Non si deve avere paura un progetto politico può accadere ma siccome quand'forte si rialza
E il progetto europeo in tante occasioni avuto degli stop ma può essere ripreso e quindi l'augurio eletti continuare con perseveranza andare avanti e senza paura
Finito
Bene questo servizio un po'c'era
Introdotto alla materia di cui stiamo
Stiamo parlando questa mattina anticipato alcuni dei temi che io vi sottoporrò ecco si parlava prima Caracciolo già anticipava il tempo che
Noi viviamo un tempo di crisi lo diceva anche la professoressa è un tempo di crisi dell'Unione europea
Ora l'Unione europea perché è in crisi è in crisi perché il suo assetto il suo assetto non funziona
Il suo assetto è completamente inadeguato cioè non riesce il suo assetto a essere efficace
E è inadeguato e lo vediamo su più ambiti dal punto di vista economico perché dopo anni e anni di politiche di austerity noi siamo ancora
Nel quadro della crisi economica cioè quella ricetta non c'ha portato fuori della crisi economica
è inadeguato anche nella nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale
Perché aumentano le diseguaglianze quindi vuol dire che quella politica economica non riesce a ridistribuire ma crea sempre più distanza tra chi a tanto e che a troppo poco
E poi è inadeguato anche rispetto alla sfida della dell'ambiente
Perché se voi vedete
Alla Coppola ventuno
Di Parigi si è raggiunto un ottimo risultato rispetto
Al cambiamento climatico ma adesso ma adesso ogni Stato membro
Deve ratificare quell'accordo quindi questo significa che ci saranno dei tempi lunghissimi
Prima di
Ammettere in attuazione dell'accordo stesso per cui anche questi tempi così lunghi sono inadeguati alle sfide ambientali
E poi come diceva Caracciolo i flussi migratori hanno dimostrato come
Basta un milione di richiedenti asilo
Per mandare in tilt l'Unione europea
E così la sfida anche che abbiamo rispetto al terrorismo come combattere il terrorismo ecco in tutti questi ambiti l'Unione europea si è dimostrata
Si è dimostrata inadeguata
Ma l'Unione europea anche però
Una casa alla quale noi non possiamo rinunciare
Che ci ha garantito tanto finora settant'anni di pace non era mai accaduto nella storia
Che l'Europa vivesse settant'anni di pace
Ci ha dato benessere ci ha dato rispetto dei diritti questo e il continente più ricco al mondo è il più avanzato dal punto di vista della tutela dei diritti noi
Stiamo perdendo di vista
Quanto sia importante l'Europa e sembra quasi che abbiamo bisogno di qualcuno
Non europeo che ce lo ricordi e allora il Presidente Obama
Pochi giorni fa
C'è venuto in soccorso
Ha detto
Questa frase che mi piace ripetere in questa vola
Io naziste
Ed ente ai voti Nesi esso hanno
Prosperano sospendemmo pratiche Ensio nati lungo
Per fax io Milena outsider samba devo is nothing uno Pirani Torre ma anch'io molte macchine tutto o vuoto spirituale pacifici
Forse così abbiamo bisogno di qualcuno non europea
Che ci ricordi la grandezza che abbiamo ottenuto
E che il mondo intero il mondo intero ha bisogno di questo che dice il Presidente Obama esso anch'
E prosperosa in democratica Ennio nati io lo
Enti una inflittagli Ugo
Questo è quello di cui hanno bisogno i nostri partner i nostri partner non hanno bisogno di ventotto Stati che litigano
Che non hanno una visione condivisa
Hanno bisogno di un'Europa unita ecco di un'Europa unita ma noi oggi ci troviamo di fronte all'Europa che non è unita
Come descrivere questa Europa oggi mi piace la metafora dell'automobile
Perché rende l'idea è come se la nostra Europa fosse una bella auto d'epoca
Un'auto d'epoca che aveva un motore formidabile che ci ha fatto fare tanta strada settant'anni di strada
C'ha portato avanti ci asservito bene ci ha dato tante soddisfazioni ma oggi questa macchina non è più o
Come dire funzionale il motore
Non funziona più bene
Il modello è obsoleto e quindi noi abbiamo bisogno di un altro modello di macchina un modello che piace a voi ragazzi un modello che voi ritenete interessante che vi piace guidare
Abbiamo bisogno abbiamo bisogno di rinnovare quindi la struttura dell'Unione europea
E noi non possiamo aspettare a cambiare macchina non possiamo dire va bene ma ancora funziona quindi tanto vale che
Fino a che non si rompe vada avanti non non non hanno non è così noi non dobbiamo aspettare che si rompa
Noi dobbiamo farlo subito questo cambiamento dobbiamo farlo subito perché vedete l'immobilismo il nostro stare fermi a guardare alimenta i nazionalismi
Hanno in mente i populismi alimenta tutto il peggio dell'Europa
Alimenta la disgregazione europea se noi stiamo fermi aspettando quello che sarà
Noi facciamo un favore a coloro che vogliono disgregare l'Europa
E questo non possiamo permettercelo
Perché
Vedete
Per la prima volta non ci troviamo di fronte a uno scenario in cui
Viene messa in discussione l'euro
Viene rimessa in discussione la libertà di movimento all'interno dell'Unione europea quindi Schengen
Per la prima volta uno Stato membro fa un referendum per decidere se andarsene non era mai successo prima
Mai
E con quello Stato il Regno Unito noi abbiamo trattato delle misure tali per cui
Si passa a convincere quei cittadini cittadini inglesi a rimanere ma quelle
Misure sono anch'esse misure che vanno al logorare l'assetto europeo perché per la prima volta noi accetteremmo che i cittadini europei non hanno tutti le stesse opportunità
Alcuni lavoratori
Nazionali avrebbero debba nel fitto che altri lavoratori europea e non avrebbero
E allora già sentiamo che la Germania dice forse bisogna riconsiderare questo aspetto perché anche per noi diventa oneroso
E allora che facciamo l'Europa la carta che ognuno se la fa come gli crede come crede come gli piace di più è come andare al ristorante ognuno chiede quello che vuole no no non può essere così
Ecco allora
Allora per questo io dico che noi dobbiamo tornare all'idea di un'Europa
Dico l'Europa che sia più capace
Di dare le risposte ai cittadini
Di dare le risposte ai bisogni delle persone di dare delle prospettive quindi ci dobbiamo dare una mossa
Per
Un'alternativa realistica
è la risposta deve venire non solo dai Governi perché il fallimento di questa Europa si deve anche all'assetto di intergovernativo
Cioè che vuol dire che ogni Stato va in Europa
Occupandosi prettamente
Delle proprie opinioni pubbliche interni
E prendendo decisioni che raramente vanno a vantaggio
Dell'Europa dell'Unione europea e questo aspetto Mina la cittadinanza europea
Perché si focalizza solo sul livello nazionale
Logora questa stretto la cittadinanza europea che peraltro come voi sapete è secondarie accessoria che cos'è la cittadinanza europea oggi
Se i cittadini italiani francesi tedeschi ma non si ai cittadini europei non c'è uno stato giuridico ricetta innanzi europea
Quindi questo poi un tema che vedremo dopo però dico l'assetto intergovernativo va camminare
La costruzione
Dell'Europa come spazio comune
E allora io dico che anche i Parlamenti ci devono essere e anche i cittadini ci devono essere
Anche i cittadini e sono di condividere con Caracciolo la stessa visione su questo noi dobbiamo fare l'Europa dei cittadini
E allora che può fare una Presidente della Camera di fronte a un momento così critico se ne sta lì a guardare
Ah spetta l'inesorabile o cerca di vendere a situazioni in mano e di fare la sua parte
Ecco io
Ho scelto l'ultima possibilità cioè tra le tre
Quella di
Fare la mia parte ed è per questo che
Ad agosto dell'anno scorso
Ho cominciato a pensare che bisognava fare qualcosa perché quello che accadeva era gravissimo
Cioè si rischiava di cacciare la Grecia dall'euro zone immaginatevi uno Stato membro a un problema qual è la soluzione
Facciamolo
Ma è concepibile
Solo dico è concepibile non
Una
Una possibilità di questo genere a mio avviso è la negazione dell'Unione
Della condividere
E continuavano a morire i migranti in mare
Centinaia e centinaia e tutto era business si usuale
Visti Nastasi usurati è la tomba
Dell'Unione europea se non usciamo da questa idea che è tutto normale è tutto come sempre
Noi
Condanniamo l'Unione europea non è tutto come sempre
E allora mi sono messa a lavorare su un testo
E poi ho pensato che però per avere un impatto dovevo essere insieme ad altri bisognava fare coalizione perché da soli si fa un po'di strada ma non troppo
E quindi ho chiamato i miei omologhi il Presidente del Parlamento
Lussemburghese perché era il semestre di presidenza lussemburghese
E ho chiesto se era interessato a condividere una carta di principi una dichiarazione di presidenti dei Parlamenti che stabilisse alcuni principi
E i principi che io ritenevo importante in quel momento erano
Ci vuole più Unione europea non meno Unione europea
Ci vuole una diversa politica economica puntata sulla crescita e sul lavoro
Non solo sulla
L'ordine dei conti
L'altro principio era che non possiamo più permetterci misure economiche che prescindono dall'impatto sociale
Perché questo poi diventa un default democratico perché le persone poi si ribellano e le persone non rispettano più
Di fronte alle condizioni di vita difficile attratti impossibile non rispettano più nelle istituzioni nazionali né quelle europee
E poi diciamo che siamo pronti in certi ambiti a condividere sovranità perché vogliamo costruirla questa Europa vera
Che sia la casa comune e diciamo
Che vogliamo andare verso un'unione federale di Stati
Il Presidente lussemburghese
Accettato immediatamente questa mia proposta ho chiamato il Presidente dell'Assemblea Nazionale francese
Perché la Francia ci doveva essere come Paese fondatore come d'altronde anche Lussemburgo e presidente Bartoloni ha subito accettato questa proposta poi apprezzato che non si poteva non coinvolge anche la Germania
Non si può fare una dichiarazione di intenti senza la Germania
Mi metteva un po'più pensiero specialmente per l'aspetto economico devo dire
E invece ho avuto una bella sorpresa il presidente Norbert lammert il Presidente del Bundestag ha capito il perché di questa mia richiesta e
Ha voluto essere anche lui della partita
E così il quattordici settembre ragazzi a Roma noi abbiamo sottoscritto questa dichiarazione che ha il nome più integrazione europea
La strada da percorrere
Più l'integrazione europea qui ci sono i cinque punti e qui in calce ci sono le quattro firme ho piacere a dirvi che le firme oggi sono dodici noi abbiamo dodici presidenti di Parlamento
Che si riconoscono in questi principi
E allora siccome l'Europa si fa con i cittadini però si fa con i cittadini perché altrimenti si rischia di fare un'Europa che
è diversa da quella che
Che i cittadini vogliono ho pensato che fosse necessario avviare per la prima volta una consultazione pubblica su un doppio mento interparlamentare non era mai stato fatto prima
Nella sito della Camera abbiamo dato il via grazie alla piattaforma civici
Alla consultazione pubblica sette domande come si diceva nel servizio sette domande elaborate dall'Istat la parola i cittadini
Allora ragazzi non si può solamente criticare
E quando poi c'è la possibilità di contribuire non lo si fa perché non funziona così
La partecipazione è
Un
Diritto dovere a mio avviso come il voto
E quindi ritengo che sia ora molto importante poter dire la propria opinione quando ci viene chiesto di farlo ecco in questa occasione mi viene chiesto un parere un'opinione un contributo
Perché io
Come i miei colleghi ci sentiamo più forti nonostante noi siamo espressione della democrazia rappresentativa ci sentiamo più forte
Se
Abbiamo chiare e nette indicazione da parte dei cittadini
Ecco quindi la mia è un invito
A partecipare a questa consultazione pubblica credo che vi siano state anche distribuite le domande
Che ne faremo dei risultati di questa consultazione non è che ce li teniamo nel cassetto perché altrimenti non servirebbe a niente
Intanto io ne parlerò il ventidue maggio a Lussemburgo quando ci sarà la Conferenza di tutti i presidenti dei Parlamenti perché questa dichiarazione è all'ordine del giorno
E si discuterà e non sarà semplice discuterne perché non vi sfugge che non tutti i Presidenti sono d'accordo con questo approccio
Specialmente quelli più nazionalisti non sono d'accordo ma noi
Ne discuteremo in quella sede e in quella sede io vorrà presentare anche le prime risultanze della consultazione pubblica
Che poi verranno elaborate da un gruppo di saggi
Un gruppo di saggi si metteranno questo gruppo si metterà al lavoro per
Capire che cosa dicono le persone che hanno partecipato in questa consultazione pubblica
E questo
Che ne risulterà al documento che ne risulteranno lo presenteremo a Ventotene
In un documento che chiamiamo e utopia
E l'utopia due punto zero
Lo faremo ad agosto il ventisette il ventotto agosto perché Ventotene perché da lì tutto è nato
Perché se durante il fascismo
Nel mille novecentoquarantuno dei giovani in poco più grandi di voi
Che erano stati
Costretti
Alla confino obbligato dal fascismo perché erano dei pericolosissimi intellettuali che si ribellava hanno e quindi considerati
Come dire pericolosi proprio perché ragionavano ecco vennero confinati sull'isola di Ventotene in quel momento mentre in Europa c'era la guerra
Loro scrissero un documento che vi invito a rileggere il manifesto di Ventotene
E parlavano di Stati uniti d'Europa mentre
L'Europa era dilaniata da una guerra tra Stati
Allora
Penso che da lì dobbiamo ricominciare
Non solo perché non glielo dobbiamo
Lo dobbiamo
In quanto quel progetto poi prese forma e il più grande progetto politico dalla fine della seconda guerra mondiale oggi non ce n'è un altro più grande
Ha preso corpo forma vuol dire che le buone intuizioni
I sogni a volte diventano realtà e vi invito a essere ambiziosi ambiziosi nelle vostre aspettative non cedere mai a realismo di chi dice tanto non si può fare non è vero si può fare
Ma ci vuole perseveranza
Ci vuole visione ci vuole capacità critica
Tutte qualità che voi
Dovete cercare di sviluppare questa università vi dà la facoltà di farlo
Sviluppate queste qualità che voi avete perché questo vi porterà avanti senza le grandi utopie noi non saremmo arrivati
Al punto in cui siamo il mondo sia portata avanti grazie alle grandi utopie
E allora da lì ricominciamo da lì ricominciamo da Ventotene
Discuteremo perché tanti giovani europeisti ci credono io porterò alcuni presidenti dei Parlamenti che vorranno mettersi a disposizione dei giovani
E faremo due giorni di discussione e di ragionamenti sul futuro dell'Europa è inutile dirvi che sarei felice
Se voi consideraste questo come
Un incontro interessante per voi
Così come rivestendo l'invito avvenire a Montecitorio domenica prossima l'otto il giorno prima della festa dell'Europa che il nove in quel giorno lotto domenica io apro Montecitorio e giovani nell'Aula
Ha posto dei deputati ci saranno i ragazzi e le ragazze con le istituzioni europee che sono state da me invitate ottocento giovani hanno già prenotato e saranno negli banchi dei deputati e nelle tribune
E si confronteranno colpisce Presidente del Parlamento europeo e il vicepresidente della Commissione europea
E ci sarà anche di sottosegretario Gozzi che si occupa dell'Unione europea la ministra Giannini che appunto
Attraverso il mio il suo ministero abbiamo avuto la facoltà di coinvolgere i giovani
E ragioneremo insieme anche a Virgilio tasto lì
Che del movimento federalista che tanto si spende per la causa europea ragioneremo e poi e poi
Partiremo alle undici e un quarto da Montecitorio e faremo come dicevo nel servizio la marcia europeista caro Lucio una marcia europeista che per i vicoli di Roma da Montecitorio ci porterà al Campidoglio
Spero che saremo in tanti altri campi d'olio faremo una cosa simbolica
Nella Sala degli Orazi e dei Curiazi dove nel cinquantasette vennero firmati i Trattati di Roma noi premi eremo dei giovani che hanno voluto fare dei lavori sull'Europa
Il prossimo anno noi abbiamo l'occasione di cambiarla questo Europa ragazzi
Dobbiamo mettercela tutta
Perché è l'unica casa che abbiamo per poter essere influenti per poter contare nessun Paese europeo può essere competitivo con i giganti globali nessuno neanche la Germania
Poco competere con la Cina
Con l'India nessun Paese europeo abbiamo bisogno di stare insieme dobbiamo farcela in un modo costruttivo se non saremo ventotto saremo in meno
Questo non è più un tabù
Potremmo fare un'avanguardia di Paesi che decide di fare questa scommessa e fare un'unione federale di Stati un unico Paese un unico territorio e gli altri seguiranno
E come dice
L'ultima frase appunto come è scritto in chiusura del manifesto di Ventotene
Noi dobbiamo avere la stessa determinazione
Di quei giovani
Che scrissero il manifesto quando l'ultima frase conclusiva affermano
La via da percorrere non è facile né sicura ma deve essere percorsa e lo sarà e lo sarà e noi dobbiamo essere attori di questa strada
Grazie Presidente grazie soprattutto per queste iniziative che è messo in campo io sto già compilando il
Il questionario
E perché queste
Ci ricordano quello che è il problema principale che noi europei abbiamo di fronte cioè
Questa Unione europea
Come ha
Ha detto una volta un Commissario europeo francese è stata fatta per gli europei non con gli europei
Che è un modo elegante di dire che è stata fatta senza gli europei ora o questa costruzione viene ripensata rivisitata e rivoli entrata da noi europei oppure
L'inerzia negativa non dobbiamo nascondercelo non siamo in una fase di stallo siamo in una fase di dis-integrazione
In cui stanno riemergendo lo vediamo fisicamente nel caso dei migranti lo vediamo politicamente nel dibattito pubblico dei cui ismi nazionali particolarismi e localismi addirittura
Questo non ci porta da nessuna parte ma se noi non abbiamo il coraggio di discutere ed eventualmente anche di dividerci perché non è che esista una idea di Europa ce ne possono essere molte tutte legittime ma se non le confrontiamo apertamente e pubblicamente
E se non ci orientiamo verso un fine che può essere quello dell'Europa federale oppure può essere un altro basta che però lo si dica e lo si discuta apertamente noi non restiamo fermi andiamo indietro
Il rischio non credo che sia quello di una fine dell'Unione europea
Il rischio è qualcosa di peggio uno svuotamento dell'Unione europea un guscio vuoto in cui restano formalmente delle architetture ma poi
Lo spirito che dovrebbe animare la devo
Grazie a perché Europa senza democrazia non ha senso
Sarebbero finite
E qui credo che ci sia anche un problema di comunicazione e di semantica
Noi diamo un Parlamento europeo
Ma è davvero un Parlamento e davvero europeo
Può chiamarsi Parlamento una istituzione che non legifera
Che può solamente accettare respingerò emendare le proposte della Commissione la quale a sua volta è palesemente sotto il tacco del Consiglio europeo cioè delle riunioni più o meno informali e comunque
Di fatto segrete fra i leader degli Stati europei
Non è un Parlamento e pur lo chiamiamo così ma può chiamarsi europeo un Parlamento che eletto sulla base di liste nazionali
In cui io non posso votare un finlandese un finlandese non può votare me non credo che possa definirsi europeo quindi credo che abbiamo un problema di
Chiarificazione di comunicazione
E di democrazia per dirla in una parola grassetto riassetto democratico delle nostre istituzioni e allora domando alla Presidente Boldrini di essere ancora più esplicita su questo punto
Quale
Secondo te Laura
L'obiettivo e l'assetto istituzionale verso il quale dobbiamo tendere poi vedremo in che modo in quali tempi per qualità tema ai un'idea abbiamo un'idea su quale debba essere questo assetto nuovo
Allora chiaramente come dicevi ci sono più prospettive come rinnovare l'assetto quell'assetto che abbiamo detto essere inadeguato io ritengo che bisogna partire intanto dalle elezioni europee
Le elezioni europee oggi sono elezioni che qui perlomeno in Italia ma anche in altri Paesi
Vengono considerate come una sorta di elezione di Mitterrand in cui no si fa la campagna elettorale per
Dare i voti al Governo nazionale di turno
Cioè raramente ci sono state campagne elettorali europee dove si è discusso su sull'Europa sul futuro dell'Europa sulle sfide europee e su che cosa l'Europa deve fare
Durante le campagne elettorali europei si parla solo di politica interna
E già questo dimostra il grande equivoco il grande equivoco d'altronde noi andiamo a votare alle elezioni europee cui simboli dei partiti italiani
Ed ecco di nuovo un grande limite noi dovremmo andare a votare con i simboli dei partiti gli stessi in tutti e ventotto gli Stati
Dovremmo andare a votare con le liste transnazionali come diceva l'uso se io voglio votare un finlandese non lo posso votare
Quindi c'è da rivedere l'impianto proprio di partecipazione democratica
Che oggi
Invece spinge verso
Una elezione più nazionale che europea quindi questo questo credo che sia primo punto poiché deve far parte della Federazione europea
Tutti avventato lista gli Stati
Si può darsi auspicabilmente tutti e ventotto gli Stati ma
Bisogna essere realistici se non ci si fa non è che si può
Bloccare tutto perché come ha detto noi non abbiamo tempo da perdere non possiamo permetterci stare fermi quindi direi che
Noi dobbiamo comunque accettare di andare avanti con un nucleo ristretto
Ma per fare
Un'unione federale quindi un unico Paese c'è bisogno di uno opinione pubblica
Non di tante opinioni pubbliche noi dobbiamo creare il thermos
Europeo
La cittadinanza europea
Come si crea cittadinanza europea secondo me
Partendo dai diritti sociali
Facendo in modo che ci siano degli elementi
Che siano tipicamente europei
Ad esempio io proporrei
Non so un elemento come il reddito di dignità europeo
Immaginatevi che vuol dire come cambierebbe la percezione dei cittadini se l'Europa decidesse di fare un reddito di dignità per tutti gli indigenti
Cioè nessuno nell'Europa dei diritti viene lasciato indietro
Che direbbe più
L'Europa non serve a niente liberiamoci dell'Europa
Quindi bisogna partire dal campo dei diritti o sociali e questo del reddito di dignità
Potrebbe essere uno degli ambiti
Poi
Chiaramente noi dobbiamo
Unire
L'aspetto europeo di un Budget realistico
Voi sapete quante il Budget europeo
L'uno per cento del PIL degli Stati
Come pensiamo poi che l'Europa possa risolvere i problemi sapete degli Stati Uniti d'America quante il Budget federale
Il venticinque per cento del PIL il venticinque per cento qui noi dobbiamo rivedere anche questo destinare
A quella che sarà
Appunto la nuova formazione europea un Budget che sia realistico e non così simbolico come adesso
E poi
Io vedrei tante altre misure per
Stimolare la crescita le emissioni per esempio di
Titoli di debito europei
Io avrò bonds per fare delle opere
Pubbliche che stimolino il lavoro l'occupazione
Perché
Se noi non facciamo questo problema dell'occupazione non si può risolvere solo riformando il mercato del lavoro non è possibile lo abbiamo visto in Italia si riforma il mercato del lavoro
Qualcosa si ottiene ma non basta bisogna metter investimenti pubblici e privati
E allora l'euro bond può essere una misura
Bisogna riequilibrare il peso della dell'Ecofin quindi con un consiglio che
Ex si occupi della economia reale
E economia reale vuol dire agricoltura occupazioni affari sociali vuol dire competitività
E poi tante misure che oggi mancano per armonizzare per esempio la materia fiscale oggi gli Stati europei si fanno la concorrenza fiscale
Che estremamente negativa quindi bisogna armonizzare la materia fiscale
Ecco e bisogna
Completare l'Unione bancaria perché anche qui lusso il lavoro è stato fatto a metà completare l'Unione bancaria vuol dire
Un sistema comune europea oggi garanzia sui depositi che anche quello oggi non c'è
Quindi io penso che
Noi dovremmo ricon ceppi dell'Europa
Facendo quello che era nella Carta dei trattati e che ancora non è stato fatto e poi e rivedendo proprio la sua architettura il suo assetto democratico ci vuole un Parlamento che legiferi
E
Che dia anche gli indirizzi al Governo come in ogni democrazia
Cosa che oggi purtroppo non accade oggi le grandi decisioni vengono prese dal Consiglio europeo chi c'era Consiglio europeo i Capi di Stato e di Governo
E chi è più forte impone la linea
E questo spesso va a discapito dell'Unione stessa quindi io ritengo che noi dobbiamo
Concepire un nuovo assetto
Imparando dalle carenze da ed esplicite dagli errori che abbiamo fatto finora per riuscire
A costruire uno spazio comune dove ci sia la effettiva capacità di incidere nella vita delle persone
Grazie a Laura
Personalmente io non penso che si possa ripartire dai trattati che nessuno riesce a leggere ma da qualche cosa di nuovo che in qualche modo affianchi superi
Lo stato dei trattati internazionali vigenti ma questo è un
è un discorso che ci porterebbe lontano che
Approfondiremo fra l'altro fra
Le sedi di mobilitazione di una coscienza europea credo che quelle universitarie siano assolutamente centrali noi abbiamo in Europa tremilioni di Erasmus sono tanti ma sono ancora pochi
E dovremmo lavorare per allargare questo spazio anche al di là dell'Unione europea anche per esempio ad alcuni dei Paesi da cui provengono i migranti
Perché dobbiamo trascurare quello che per noi italiani in modo particolare ma ormai per tutta l'Europa e lo spazio mediterraneo possiamo fare un'Europa contro il Mediterraneo non avrebbe alcun senso sarebbe un suicidio
E allora ne approfitto Presidente per chiederti
Tu hai detto molti dicono forse ancora troppo pochi
Che la crisi migratoria i flussi migratori che poi non sono così mostruosi imponenti come spesso vengono presentati anche dai media
Questa crisi si può affrontare si può risolvere gestire quanto meno solamente tutti insieme concretamente
Quali sono le misure che gli Stati europei dovrebbero prendere
Beh oggi non ci troviamo di fronte a una situazione veramente paradossale
Non ci troviamo di fronte al fatto che
Lo scorso anno un milioni di e richiedenti asilo e migranti sono entrati nell'Unione europea e questo ha mandato in tilt
L'Unione stessa
Ora un milione su cinquecento milioni di abitanti tanti noi siamo
E lo zero virgola due per cento della popolazione
Ci sono paesi come
Il Libano
Dove i migranti rappresenta il venticinque per cento dei migranti dirvi rifugiati siriani rappresenta il venticinque per cento della popolazione
Allora è evidente che noi siamo di fronte a una situazione
Che si può gestire
Che
Alla portata degli Stati europei
Il più grande continente il più ricco continente al mondo non può gestire un milione di persone divise tra ventotto ma di che cosa stiamo parlando è quasi il ridicolo metterla in questi termini
Se allarghiamo la lente vediamo quello che succede in altri Paesi appunto la Turchia c'ha due milioni e settecento mila rifugiati un solo Paese due milioni e settecento mila il Libano
Paese di quattro milioni e mezzo di persone come dicevo c'è un milione e mezzo di rifugiati la Giordania
Ma anche
Se ci spostiamo il Pakistan
Più di un milione di rifugiati il Kenya io sono stato a lavorare in un campo profughi che si chiama da DAB nel nord est del Kenya un solo campo cinquecento mila rifugiati
La terza città del Kenya dopo ne Robbia Mombasa
Di che cosa stiamo parlando
è evidente che c'è un utilizzo strumentale di tutto questo
Si potrebbe fare ma di fronte al fatto che ci sono alcuni Stati che si oppongono il sistema va in tilt e allora
Siccome non si trova l'accordo tra ventotto che cosa si decide di fare di delocalizzare
Esternalizzare subappaltare uno dei diritti più identitari della nostra cultura europea il diritto d'asilo
E abbiamo fatto con la
L'accordo con la Turchia
In cui noi chiediamo la Turchia che già due milioni e sette mesi rifugiati a casa
Di gestire questo fenomeno per conto nostro
Un Paese che non ha un quadro giuridico all'altezza della situazione perché voi forse sapete che la Turchia
Non ha firmato il protocollo di New York del mille novecentosessantasette cosa vuol dire che la Turchia ancora applica alla riserva geografica la Convenzione di Ginevra
Che stabilisce appunto i principi fondativi del diritto d'asilo cioè
In Turchia sono riconosciuti rifugiati solo i cittadini europei
Sembra difficile a credere ma è così
Allora
Non essendoci il quadro giuridico
Avendo già una presenza così massiccia di rifugiati noi decidiamo di
Demandare a questo Paese
La gestione
Del diritto d'asilo io trovo che questo sia un segno di grande debolezza dell'Unione europea grandissima debolezza è una malattia sulla reputazione europea perché l'Europa eh
Mora il compasso bussola morale del mondo nella misura in cui rispetta i diritti fondamentali
Perché quella è la cifra che la resa grande
E poi si carica la Grecia di una responsabilità enorme quest'accordo mette sulla Grecia una grande responsabilità una Grecia già
Già sotto pressione per una crisi economica senza precedenti
Io sono stata lesbo ragazzi proprio tempo fa
Sono andata in Grecia a fare una visita istituzionale Parlamento contratto il Primo Ministro il Presidente della Repubblica ma poi mi sembrava doveroso andare all'isola di lesbo
E andare lì a ringraziare la gente di Lesmo per quello che sta facendo perché riscatta la nostra dignità perché
Lì si fa quello che tutti noi dovremmo fare accogliere nel rispetto
Della diritto internazionale del diritto europeo e della dignità umana loro lo hanno fatto in questo anno
E lo hanno fatto anche per conto di tanti altri Paesi che si sono rifiutati di farlo
Poi
Lesbo è diventato qualcosa di diverso
Perché l'Europa ha deciso che lesbo
Doveva cambiare natura non più l'isola della speranza non più l'isola in cui si trova sicurezza e prospettiva di protezione ma l'isola da cui
Sì ritorna indietro verso la Turchia
Ecco ed è stato molto bello efficace vedere Papa Francesco all'Est BO
Parlare con i richiedenti asilo anche portarsi con sé delle famiglie è stato un messaggio molto potente
Molto forte
Quindi
Quindi io penso che appunto di fronte a questo l'Unione europea ci ha si è persa e questo perdersi
è dovuto al fatto che
Fa fatica l'Unione Europea ritrovare i suoi valori fondativi perché sta prevalendo l'egoismo sta prevalendo la via Appia
Non si sta in Unione Europea solo per i fondi strutturali si sta nell'Unione europea se si condivide certi valori
Fa bene la Commissione europea a studiare queste misure di
Come posso dire di tassazione
Verso gli Stati che non vogliono ottemperare che non vogliono prendere le quote di richiedenti asilo io più volte ho detto quegli Stati che non ottemperano devono non avere gli stessi fondi strutturali a cui avrebbero diritto
E oggi è l'unico la Commissione europea dice bene chi non prende i richiedenti asilo avverrà tassato pesantemente e sarà tenuto
A dare quei fondi ai Paesi che invece ottemperano ai propri obblighi
Credo che sia l'unica arma che abbiamo in mano
Visto che
La persuasione non ha funzionato visto che la condivisione di
Di principi e di valori non ha funzionato l'unica cosa che ci resta da fare è questa
Ma non riusciranno mai a
Come dire ridurre questo flusso fino a che non avremmo risolto i conflitti le violazioni di diritti umani le violenze che sono alla base della fuga
Mai riusciremo a porre un freno a questo chiusa una strada se ne aprirà un'altra
Quindi il problema è che noi dovremmo investire di più dobbiamo investire di più nella soluzione dei conflitti
Dobbiamo isolare il dittatori dobbiamo impedire di dare fondi a chi non rispetta i diritti fondamentali
Questa è l'azione politica che manca oggi e se non c'è questa tutto il resto saranno dei palliativi
E poi c'è il problema
Dei migranti economici che è altra cosa e lì bisogna fare sviluppo sviluppo sostenibile bisogna dare a ai paesi che hanno risorse prime la possibilità di ridistribuire quelle risorse
All'interno del Paese bisogna fare in modo di
Avere più scuole più formazione va bene eurobonds per lo sviluppo in Africa ma ci devono essere le scuole ci devono essere gli asili un sistema sanitario che funziona
In molti Paesi africani la sanità e privata e non c'è l'accesso alla salute
Le scuole non hanno
Come voglio dire la qualità che oggi è necessaria per poter formare dei giovani
Quindi il lavoro di sviluppo va fatta a trecentosessanta gradi e va fatto ragazzi perché se noi non stabilizziamo questi Paesi questi Paesi destabilizza era non noi
Quindi è indispensabile pensare a una a un Piano Marshall per l'Africa un Piano Marshall che voglia dire sviluppo anche a fondo perduto
Come è stato fatto dopo la Seconda guerra mondiale con noi
Quegli investimenti erano sacrosanti perché portavano sviluppa un altro zona geografica
Che altrimenti non si sarebbe ripresa dalle macerie della seconda guerra mondiale bisogna essere lungimiranti avere una visione oggi l'Europa non può permettersi
Di norma portare
Istruzione e sviluppo nei Paesi africani non può permetterselo
Per motivi demografici e per motivi di sostenibilità quindi io ritengo che
Vada sviluppato un piano integrato di sviluppo per le popolazioni africani che hanno un grande potenziale ma
Non hanno gli strumenti per poter
Usufruire pienamente di quel potenziale così come ritengo che dal punto di vista invece dei rifugiati
Ci debba essere più impegno nella soluzione dei conflitti e più
Severità
Nei confronti dei Paesi che non rispettano i diritti umani non si può sempre chiudere un occhio
Non funziona chiudere un occhio fare affari con i dittatori non
Sostenibile e ci si ritorce contro come già accaduto
Ne ha facoltà rigetto
Di molte cose sto parlando
Un'ultima domanda perché adesso vorrei sentire anche anche voi
A prima che
Le porte alle migrazioni nei modi che suggeriva la Presidente Polverini implica però delle politiche di integrazione di lungo periodo
Vi sono molti che sostengono che se queste siano impossibili semplicemente per il fatto che apparteniamo culture diverse
Che cosa risponde il Presidente dà questa obiezione
Che l'Europa si fonda su
La mescolanza
L'Europa si fonda sulla mescolanza l'Italia si fonda sulla mescolanza
E
C'è un incrocio di culture nel nostro Paese la cultura greca
La cultura araba la cultura francese spagnola noi siamo uno straordinario crocevia di culture noi siamo quello che siamo perché ci siamo sempre mescolati
L'impero romano è stato grande perché ha saputo coinvolgere
Le popolazioni che conquistava ne ha rispettato la lingua le usanze
E non ha avuto paura di portarsi avanti quando Adriano fece il Vallo
E decise che non si poteva andare oltre
Perché oltre c'erano i barbari
è iniziato il declino dell'impero
Quindi io dico che noi non dobbiamo avere paura la nostra civiltà si basa sulla mescolanza
E ed è quello il valore aggiunto essere uguale a se stessi non produce nulla di
Nuovo
Quindi io dico che bisogna farlo nell'ottica della sostenibilità l'integrazione è una delle sfide più importanti è una delle più faticose è una delle più
Time Consiglio mente
Ma è una delle più indispensabili
Senza l'integrazione si crea scontro sociale e questo non possiamo permettercelo e ve lo dico sulla base della mia esperienza precedente
Quando si va
In una comunità locale e si spiega chi sono le persone che stanno arrivando e gli si racconta le storie
E le persone i cittadini di quella comunità hanno la facoltà di incontrarle persone faccia a faccia
Cade il muro della paura
Se questo passaggio non c'è
Hanno allora terreno facili predicatori di paura gli imprenditori della paura
Perché se non si conosce si teme quindi la buona integrazione passa per la conoscenza
Passa per la Facoltà di
Capire chi all'altro e quando questo si capisce il muro cade non c'è più resistenza io ho assistito
A gare di solidarietà
Nel momento in cui si capiva chi erano le persone che arrivavano laddove ho assistito a degli scontri durissimi quando la comunità non era al corrente e i rifugiati venivano imposti
Senza la partecipazione dei cittadini anche in questo caso la partecipazione indispensabile per la tenuta sociale
Quindi penso che si debba passare da questo
E da sfatare il mito che noi
Siamo
O uguali nel tempo perché noi siamo il risultato di tanti cambiamenti che la nostra storia ha vissuto di tante civiltà
Di tante religioni e e quindi per questo abbiamo una marcia in più grazie a questa mescolanza non dobbiamo avere paura di questo
Grazie Presidente aggiungerei che l'integrazione anche una dimensione urbanistica cioè noi dobbiamo riprogettare e ripensare insieme gli spazi abitativi nei quali viviamo
E che abbiamo in qualche modo abbandonato a una crescita piuttosto selvaggia incontrollata in questi decenni anche perché se non integriamo si creano i ghetti
Cioè si creano quei quartieri
In cui vi è una omogeneità etnica il quartiere del cinese il quartiere della arabo il quartiere del pachistano
E quindi si crea immediatamente una polarizzazione etnica e culturale che impedisce la convivenza impedisce lo scambio alimenta la violenza alimenta la criminalità e quindi
Il tema che fra l'altro trattiamo in questo ultimo volume di Limes veri progettiamo insieme la città perché senza riprogettare la città
A partire
Dalle cose più banali la pulizia delle strade per esempio non ci può essere vera cittadinanza
Posso aggiungere una cosa su questo progetto delle città che questo concetto mi sta molto a cuore
Oggi
Le città
Crescono avvolto in modo
Norme
Su esorbitante
E lecita
Le grandi città dice sa scherzasse che è una grande sociologa
Che insegna la Colombia University dice le grandi città si assomigliano tra loro molto di più di quanto ognuna di loro si assomigli con il territorio circostante
Le grandi città sono il luogo dei grandi interessi finanziari e il luogo delle grandi disuguaglianze
Questo oggi
La grande città
Che in sé
Contiene il concetto di periferia
Periferia la periferia delle grandi città che cos'è
Nelle grandi città americane la periferia può essere anche zona residenziale ma anche a Roma niente quindi non è solo la distanza dal centro l'accesso ai servizi
è
Il
Come dire il degrado o meno
Dell'ambiente in cui si vive
Oggi però la maggior parte delle persone vive nelle periferie
E la maggior parte dei giovani vive nelle periferie
Quindi è imperativo trattare il tema delle periferie non solo perché
è lì che si possono creare i ghetti nazionali ma perché anche lì vivono i cittadini nazionali
Il tema delle periferie della vivibilità delle periferie un tema di democrazia
è un grande tema democratico se vogliamo mettere in atto l'articolo tre della nostra Costituzione
Dobbiamo andare in periferia
E
L'articolo tre che dice che tutti sono uguali
E che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana è in periferia che lo dobbiamo fare
Per questo io ritengo per me doveroso andare in periferia le istituzioni devono esserci nei territori difficili
Qualche mese fa sono stata Scampia
Qualche settimana fa sono andato allo zero una
E domani vado a Corviale e continuerò il mio giro nelle periferie perché le istituzioni devono stare nelle periferie perché è lì che sta alla gente e devono starci
Perché ci sono i problemi ma ci sono anche le buone pratiche
Non ci si può sottrarre dai problemi bisogna metterci la faccia
Ma anche
Sostenere
Chi si ribella al degrado chi propone un'alternativa
All'individualismo e io nelle periferie ho trovato un modo di fare politica che noi a livello statale
Non prevediamo e nelle periferie lusso che ci sono i movimenti i comitati le associazioni quindi è un laboratorio politico estremamente interessante la periferia
è lì che ci sono le buone pratiche di reazione al degrado dove i cittadini partecipano alle decisioni
E vogliono essere parte attiva non si può andare dall'alto in periferia decidere quello che c'è bisogno di fare la periferia non lo consente
Oggi i cittadini si stanno organizzando delle periferie e vogliono estere
Coinvolti nel processo decisionale delle priorità necessarie per quel territorio per quelle realtà
Quindi
Credo che bisogna ricominciare dalla
Rivalutazione di queste aree e anche da un piano nazionale di recupero di queste aree perché noi parliamo di grandi opere pubbliche
Allora che vogliamo dire grandi opere pubbliche cosa sono
Le grandi opere pubbliche sono i ponti sono le autostrade sono i treni
Ma io penso che la più grande opera pubblica necessaria per il nostro Paese è la riqualificazione delle periferie
Quella è la più grande opera pubblica su cui noi ci dovremmo concentrare perché lì vive la gente
Li vivono le persone e non si può vivere circondati dal brutto dal degrado la bellezza è un diritto di tutti e quando si vive circondati da cose armoniche belle si vive meglio
Non può essere esclusiva di qualche Little la bellezza deve poter essere un bene comune di tutti la bellezza
Allora
Penso che abbiamo ancora una mezzoretta dico bene Laura non sa quanto abbiamo fatto abbiamo
Oggetti minuta
Allora venti minuti quindi qualche secca breve domanda obiezione da parte vostra che qui si proverà a rispondere prego
C'è un microfono da qualche parte
Alzate la mano chi vuole intervenire
Prego Lecce
A salve Presidente lei prima ha accennato al alla necessità di non venire a patti con i dittatori
Coordina con i dittatori senza
Volevo chiederle però come le sembra possibile in questo caso trovare una soluzione insidia senza parlare con Assad
O in Ucraina senza venire a
Diciamo a contatto con Putin che non è un dittatore ma non aprono dei metodi democratici o anche accordarsi con Erdogan proprio vere
L'aspetto dei rifugiati ecco a mio parere
Purtroppo in certi casi è necessario anche venire ad accordi con personalità molto discutibile appunti sa democratico del potere risolve delle situazioni
Difficile appunto vista geopolitico ed immigrati migratorio grazie chiaro grazie raccogliamo le domande coi Presidente vorrà rispondere prego
Dall'altra parte guardi lei legge la mano alzata
Anime
Vorrei sapere che secondo lei viene un nesso tra terrorismo immigrazione
E se
Le operazioni congiunte come l'ADRAI donna possano contenere questo fenomeno grazie anche a strumenti come lei Eurodac
Punta terrena sicurezza delle finanziarie dell'Unione europea
Grazie ben altre domande si che precise e ne prendiamo ancora due se ci sono prego uno qui
Qui
Buongiorno Presidente Polverini dottor Caracciolo Presidente volevo chiederle lei prima parlava delle della tassazione nei confronti
Di quegli Stati europei che non adempiano ad esempio
All'accoglimento dei migranti spettanti dove secondo la quota mi viene in mente
L'ultimo gli ultimi sviluppi con l'ausilio che le volevo chiede che nel nuovo Stato federale europeo
Quali potrebbero essere le contromisure ricomporre che con più efficacia e eventuali discrepanze vuole le politiche nazionali o le eventuali disagi intensa appunto di qualche Stato membro grazie
Ultima quel ragazzo lì
Sempre sullo stesso filone
Buon pomeriggio Presidente a tal proposito le volevo chiedere perché prima condivido molto
La sua opinione su quella che è stata l'ultima campagna alle europee in cui i temi dell'Unione europea non sono già stati certamente
Motivo centrale di dibattito le volevo chiedere come secondo lei si può avvicinare la conoscenza dell'assetto dell'Unione l'opera ai giovani non mi riferisco solo agli universitari ma anche ai ragazzi più più giovedì noi grazie se
Benissimo l'occhio delle il al Presidente Polverini di rispondere a queste domande intanto vi ringrazio per la qualità delle domande perché sono veramente tutte di di grande spessore queste domande
Mi fa piacere bando e poi si crea un clima in cui
Si parla più o meno la stessa lingua
Allora i dittatori non dico che non bisogna dove il ragazzo che hanno fatto domanda ecco non dico che non bisogna parlare con i dittatori
Io dico che però bisogna isolati cioè bisogna fare in modo che non vengano dati e dittatori aiuti a pioggia
Che non venga dato al dittatore la facoltà di
Essere una controparte
Come se non compisse quello che sta compiendo quindi si deve negoziare incerto però si deve negoziare con delle condizionalità
Il invece a volte noi si pretende di non vedere non so faccio dei casi espliciti
L'Eritrea
L'Eritrea è un Paese che governato da molti anni da una figura che si chiama affluenti
Che impone al suo Paese un servizio militare senza scadenza per la ragazze e ragazzi
Perché vige un una
Condizione di di guerra cioè cioè lo stato di guerra permanente
Allora per sfuggire a questa leva obbligatoria molti Giovanni
Grazie alle famiglie che si indebitano scappano dal Paese
Allora noi non possiamo ignorare che questo accade e quindi non dovremmo poi
Dare a questo Paese dei fondi senza nessun tipo di condizionalità rispetto
Alla
No alla condizione di obbligatorietà che ed è stata messa in atto
Al servizio militare e così non solo per il servizio militare ma anche per le libertà
Ci sono Paesi in cui le libertà vengono i completamente spazzate via non c'è tutela delle libertà sindacalisti che sono in prigione oppositori che sono in prigione allora possiamo noi
Far finta che
Questi
Regimi usino usano questi metodi ed è e e chiedere loro
O a quello che ci serve a noi senza nessun limite
Per me la risposta è no quindi io penso che bisogna parlare però non bisogna ignorare
Appunto le violazioni dei diritti e quando si tratta degli aiuti gli aiuti spengono dati a condizione che e si devono porre le condizioni
Poi per quanto riguarda il nesso terrorismo immigrazione Juno adatta per la sicurezza
Certo che esiste il nesso terrorismo immigrazione perché molti dei richiedenti asilo fuggono dal terrorismo moltissimi di loro sono le prime vittime del terrorismo
Chi fugge da Paesi come la Siria l'Iraq fugge da Italia bolla Delli SIS certo che c'è connessione ma solo che noi
Poi ce lo dimentichiamo
Quindi la connessione sta nel fatto che non lo sono le prime vittime le prime vittime del terrorismo sono le
Persone che vengono dai paesi del sud del mondo gli attentati vengono fatti ovunque nel pianeta la minaccia del terrorismo e globale ma il maggior numero di vittime sta nel sud del mondo
Quindi è un errore
Anche in questo senso non accogliere
Coloro che fuggono dal terrorismo perché questo dall'ITIS la grande chance di presentarsi come l'unico difensore del mondo musulmano sunnita
Ed è quello che noi non dovremmo mai permettere perché i militanti dell'ITIS non difendono i cittadini le persone di queste regioni geografiche
Ma il nostro operato
Porta al loro molta facilitazione nell'affermare questa eresia
Laddove non bisogna fare invece l'errore di confondere i due piani
La paura che tra i richiedenti asilo ci siano i terroristi questa è la paura che sottende alla sua domanda immagino
Al cento per cento nessuno può garantire
Nessuno può garantire no però di regola dico la maggior parte delle persone che arrivano da quei contesti fugge
Appunto dai tagli a Bollate oppure funge da chi li Bombarda perché se guardiamo la Siria la maggior parte delle vittime siriane sono vittime dell'aviazione di Assad
Ve lo dico anche perché una delle ultime missioni che io ho fatto prima di
Dimettermi dall'Alto Commissariato è stato al confine tra la stia la Giordania nel due mila dodici fine due mila dodici e sentivo le testimonianze delle famiglie che scappavano dalla Siria quello che raccontavano quello che era accaduto nei loro villaggi
Quindi
Noi non dobbiamo dimenticare questo che chi rischia la vita permettersi su una carretta del mare spesso non ha scelta perché fugge da questi contesti e sono le prime vittime del terrorismo e della violenza
Poi
Iura dategli una data
Ora prima era solo per i richiedenti asilo dare le impronte digitali che andavano nel cervellone comunitario adesso è un provvedimento che con la riforma dei di Regolamento di Dublino verrà esteso anche migranti economici credo che sia giusto
Che sia opportuno farlo perché è giusto avere la mappatura di tutti coloro che entrano nell'Unione europea quindi mi trova favorevole
Per quanto riguarda la Commissione
Le contromisure ragazzo diceva sull'Europa federale ecco
Quale potrebbero estere
Dove il ragazzo che mi ha fatto questa domanda molto complicata delle contromisure in un aspetto federale da prendere nei confronti degli Stati che non ottemperano
Beh tutto questo c'è da metterlo appunto tutto questo cedo studiarlo evidentemente un impianto che non risponde più alla logica intergovernativa avrà altre logiche c'avrà finalmente un Parlamento che legifera che gli altri indirizzi a un Governo è un Governo che segue quindi da quel punto di vista poi ci dovrà essere una
Come voglio dire unire una linea di relazione con
Illy il livello nazionale più prettamente nazionale lo schema potrebbe essere quello degli Stati Uniti americani e ma potrebbe anche essere multi lei alza che era un'altra dimensione ancora
Quindi è una risposta che adesso sommariamente mi resta difficile darle
Ma che dipenderà molto dall'assetto
Strutturale architettonico che noi daremo alla nuova Unione federale diciamo
E poi come avvicinare l'Unione europea ai giovani ecco l'Erasmus è sicuramente la cosa più efficace è un altro elemento della cittadinanza europea
I ragazzi che fanno Erasmus si sentono europei
Quindi in principio noi dovremmo dare a tutti i giovani la possibilità di fare l'Erasmus perché quella è un'esperienza che crea cittadinanza europea
Poi bisogna lavorare di più nelle scuole far capire
Che l'Europa oggi sì
Non funziona più ma ha fatto un percorso che ha migliorato la nostra vita
Se oggi noi abbiamo città meno inquinante lo dobbiamo all'Europa se i nostri borghi tradizionali sono ristrutturati lo dobbiamo all'Europa
Se possiamo avere le coltivazioni tradizionali lo dobbiamo all'Europa se le nostre regioni più povere possano avere dei fondi
Per sviluppare le loro
Per avviare il loro sviluppo lo dobbiamo all'Europa
Quindi tanti benefici cita l'Europa
Ma è chiaro che a fronte di questo poi c'è
Un
Una difficoltà oggi a essere all'altezza delle sfide che abbiamo davanti quindi bisogna avvicinare i giovani facendo informazione su come si è costruita l'Europa
Facendole capire il valore aggiunto ECPAT coinvolgendoli in nel disegno europeo ed è quello che io nel mio piccolo sto cercando di fare coinvolge sempre più ragazzi nella da ideazione dell'Europa che verrà quindi farli sentire parte attiva di questo non come destinatari
Io credo che queste debbano essere un po'le linee guida dirci devono
Ecco aiutare a dare più calze volevo Rezza ai ragazzi del del senso dello stare insieme nella famiglia europeo
Io credo di interpretati tutti nel
Ringraziare Laura la Presidente della Camera dei deputati
Per quello che ci ha detto ma soprattutto per le indicazioni operative che ci ha dato
Che potremmo riassumere alla romana con un da mosse da fare
Grazie