Convegno scientifico "Per i sessanta anni della Corte costituzionale" - seconda ed ultima giornata

Conti divinità aiutare
Gli amici colleghi
I colleghi
N.d.t.
Gli assistenti gli assistenti demeriti se così posso chiamare insieme
Gli assistenti
Che
Non son più tra noi il personale della Corte
E il se mi consentite un saluto particolare per i rapporti che io avevo
Con il professor Conso alla signora Conso che vedo in sala e
E mi ricordo attentissimi cose
E
Riprendiamo i lavori
I lavori di ieri
E quindi blu seguiamo in questa nostra riflessione
Su come la Corte costituzionale
A
Promosso e comunque accompagnato l'evoluzione della
Della società italiana
Ieri abbiamo ascoltato delle
Relazioni
Interessantissime dense
Sulla libertà di manifestazione del pensiero il diritto d'informazione
Sulla libertà di religione sulla
L'apporto
Di genere
Sui diritti sociali
Sulla famiglia
Sull'immigrazione sul diritto sindacale il diritto del lavoro
Sulla sicurezza sociale oggi proseguiamo
Con l'ordinamento penale e l'ordinamento finanziario con l'avvertenza che
Io ho sempre ritenuto parlandogli ordinamento penale di inserire in questo concetto anche l'ordinamento penitenziario quindi io vedo l'ordinamento penale come un insieme di
Penale sostanziale penale processuale ordinamento penitenziario forse oggi il discorso potrebbe allargarsi un sistema punitivo ordinamento
Punitivo più generale comprensivo delle degli illeciti amministrativi le responsabilità degli enti ma questi sono i temi che sono fuori
Dei nostri interessi di oggi
Io spero anzi sono sicuro che le relazioni di oggi non saranno meno interessanti di quelle di ieri
Quindi carino relazioni del professor Fiandaca del professor Chiavario il suo ruolo dovrebbero essere Salvini
E
Cominciamo subito
Con la parola
Giovani finalmente prego
Rivolgo innanzitutto un vivo ringraziamento dal Presidente e poco grossi
All'intero collegio dei giudici costituzionali gli amministratori vicepresidente Giorgio Lattanzi sequestrato
Invitato intervenire a questo importante convegno
A me è stato affidato il compito di trattare
Della giurisprudenza costituzionale
In materia penale
è superfluo dire che non è facile svolgere questo compito
Nell'ambito di un suolo l'intervento per di più da mantenere entro limiti temporali
Ragionevole cercherò di sintetizzare
La mia relazione scritta che ammonta a circa
Quarantaquattro per fare la Roma
Ne dirò molto poco soffermandomi in particolare soffermandosi in particolare su quelle parti della mia analisi ricostruttiva che fanno maggiore riferimento al titolo
Che io ho inteso dare almeno intervento cioè sulla giurisprudenza costituzionale in materia penale tra principi e democrazia
Sono costretto a sintetizzare anche alle premesse direi che è uno sguardo di insieme in linea teorica dovrebbe anche abbracciare questioni di fondo di rilievo cruciale
Relativa ai rapporti tra il diritto penale
Era la Costituzione ma anche relativa ai fornelli limiti del controllo di costituzionalità in materia penale mi limito in proposito ad alcune considerazioni essenziali
Quanto innanzitutto al modo di leggere
I rapporti tra diritto penale costituzione un'alternativa che si è profilata nell'ambito della dottrina penalistica specie in passato
Ma che sotto certi aspetti continua può fregiarsi
è questa
La posta oggi la Costituzione come limite o come fondamento normativo e ossia logico della legislazione penale punto interrogativo è evidente che
Dal tipo di risposta fornire da questo interrogativo derivano implicazione
Differenti circa la l'attitudine della legittima discrezionalità politica del legislatore per riflesso circa l'estensione degli spazi da assegnare al sindacato di costituzionalità in materia penale
Non posso approfondire i termini della questione peraltro pare almeno in parte no mi limito a rilevare terra al complessive esame della giurisprudenza costituzionale in materia penale
Mi pare di potere dedurre che la Corte tenda di fatto cioè a prescindere dal prioritario dichiarazioni esplicite
A privilegiare una concezione dei rapporti tra sistema costituzionale il diritto penale più vicina alla concezione della Costituzione come limite
Che non hanno a quella che la considero un vero e proprio fondamento positivo delle norme però
In questo senso quella che definirei la Costituzione penale non impone al legislatore vincoli di principio consiglieri rigidi
Già ingabbiare la democrazia per l'anno
La quale dispone quindi di uno spazio di azione abbastanza ampio
Personalmente sono portato a condividere questo tipo di approccio che del resto corrisponde anche al punto di vista tendenzialmente dominante oggi nell'ambito
Degli studi dall'ambito dalla dottrina penalistica rispetto poi al modo di guardare al controllo di costituzionalità
Il tema resta come è noto è stato per molto tempo condizionato dalla tradizionale concezione John Sposetti visita dal principio di legalità penale quale principio incentrato sul primato tendenzialmente assoluto dalla legge scritta
è tale perciò da far apparire l'ammissibilità e qualsiasi forma di interpretazione lato sensu creativa da parte della giurisprudenza inclusa quella costituzionale
Da qui la tradizionale preferenza teorica dal penalista per un modello di controllo di costituzionalità di tipo pensa indiano cioè non solo ha centrato ma anche per venti a concepire il Tribunale Costituzionale come un legislatore negativo
Sempre da qui le più volte ribadite riserve critiche da parte dei penalisti nei confronti dei vari tipi di pronunce interpretative o manipolati vive
Avversate solitamente perché ritenuto in contrasto con i principi penalistici non solo di riserva di legge ma anche di tassatività
Però direi che questa posizione di sfavore
Tendenziale è andata attenuando si nel corso della evoluzione dottrinale da parti metteva a rischio e ciò
In parte grazie direi
Alla forza normativo della giurisprudenza costituzionale come il Comune siccome di fatto è andata evolvendo in parte forse anche per sopravvenuta
L'assegnazione in parte perché andata molto maturando Dupré
Nell'ambito della stessa dottrina penalista almeno nell'espressione più recenti è andato maturando
Una concezione della stessa legalità penale
Meno ottocentesca
Meno leggi Centrica è più disposto ad ammettere
La legittimità di un processo di costituzionalizzazione del diritto penale attuato anche per via interpretativa giurisdizionale ad opera non soltanto della Corte costituzionale ma anche dei giudici comuni
Secondo quel modello di interpretazione costituzionalmente orientata
Che è andato progressivamente affermandosi e che fa ormai parlare dico andato affermando se più in generale che forma e parlare di sindacato di costituzionalità accentrato collaborativo
Ho
Quale modello quale tipo di diritto penale emerge dalla complessiva giurisprudenza costituzionale sono costretto poche battute
Un diritto penale del nord
Come ho detto meno giusto positivista idealmente leggi scientifico
E dunque intessuto di principio prima ancora che di regola legali più aperto alla concretizzazione giudiziale
Chiude formalizzata si pensi alla delega al giudice della verifica della cosiddetta offensività in concreto
Un punto su cui tornerò più incline a un decreto parole più incline operazione di bilanciamento tra beni giuridici diritti
Ho esigenze di tutela in conflitto
Che tengono conto quest'operazione bilanciamento delle peculiarità dei casi concreti o meglio dei casi tipologici meritevoli di essere sottratti alla sovranità conseguita della fattispecie incriminatrice
Il generale
Al Senato tanto
Direi un modello di diritto penale anche sotto diversi aspetti non corrisponde più
A quel modello caro all'immaginario penalistico tradizionale
Si condivida o meno
Diciamo si condivide o meno verso effettivo però dico è questione anche di
Di punti di vista e di premesse politiche ideologiche e giusti o soffitte che stanno
A monte
Ricordo anche che la Corte costituzionale dal d'insieme della giurisprudenza costituzionale in materia penale emergono anche
Alcune ricette alcune indicazione di politica criminale costituzionalmente orientata ripetutamente rivolte
Al legislatore se allo stesso legislatore abbiamo Prato
Diritto parlava dovrebbe avere soltanto una funzione di estrema Bracci
Quanto il legislatore abbia tenuto conto di questa correzione lo sappiamo purtroppo molto poco
E poi l'esigenza che le fattispecie di reato siano non soltanto
Chiaramente formulate ma che siano
Molto ridotta di Roma
Rispetto
All'attuale l'indicazione dei controlli lì perché contro la
Così per tua figlia
Penalistica anche di questa indicazione di legislatori che ci sono succeduti nel corso del tempo non hanno livelli
Eufemisticamente non hanno molto temuto
E l'ulteriore
Un'ulteriore esigenza che è emersa la seduta è stata più volte ribadito aggiustamento costituzionale perché
L'ambito della tutela penale abbracci tendenzialmente i beni dotati di rilievo costituzionale però direi che di questi che della teoria costituzionalmente orientato deve giuridico
La Corte Costituzionale ha fatto finora un un uso più retorico più di quanto non abbia effettivamente controllato la rilevanza penale dei benefici secondo me anche per ragioni
Oggettive per difficoltà oggettive connesse
Ad alcuni e limiti intrinseci alla teoria costituzionale urbane e giuridico
Un tema mercato che ho affrontato anche di recente nel mondo figlia e non mi posso soffermare
Ora dette queste cose dovrei ricostruire più in dettaglio le tappe evolutive della giurisprudenza costituzionale anticipo
Mi limito ad alcune scansioni temporali peraltro no
In una prima fase la giurisprudenza costituzionale è stata chiamata emendare la legislazione penale dai più vistosi tratti illiberali e del marito di matrice autoritario
Assumendo a tal fine come parametri i nuovi principi di libertà affermati dalla Corte proprio dalla Carta costituzionale a cominciare dalla libertà di manifestazione del pensiero
Emblematica la giurisprudenza costituzionale sul reato i cosiddetti di opinione
In questa prospettiva di svecchiamento di adeguamento costituzionale vanno altresì inquadrati successivi interventi alla Corte notti in tema di adulterio nell'ambito di riti di sciopero redditività Regione del diritto penale militare
Però nella prospettiva della valorizzazione da parte della Corte dei principi costituzionali più strettamente penalistici che attengono ai fondamenti della responsabilità penale
Quella che definirei una stagione loro della giurisprudenza costituzionale coincide con il periodo che va all'incirca
Dai primi anni Ottanta ai primi anni novanta
Del novecento ma non mancano significativi sviluppi in anni successivi ora eccepito
E il risultato di largo e pressoché costante impiego da solo combinato con altri principi anche penalistici un principio generalissimo come quello di uguaglianza e orientati è un interessante evoluzione
Si è registrata sul modo di attuare il sindacato di ragionevolezza sulle stesse norme penali
è stato anche valorizzato sia pure in modo più discontinuo il principio di proporzione
Nella fase attuale per noi penalisti e di grande interesse e importanza la funzione di potenziamento delle garanzie penalistica è ovvio che la Corte Costituzionale contribuisce ad assolvere
Direi come regolatrice sia dei rapporti di comunicazione è scampato al diritto penale interno e diritto metà nazionale
Sia delle eventuali chiusa di sbarramento rispetto ai flussi normativi e giurisprudenziali esterni
Sotto questo aspetto si tratta di rivisitare il principio domestico di riserva di legge alla stregua delle complessa interazione ordinamentali nell'ambito
Del sistema cosiddetto multilivello se avrò tempo colto e posto all'ordine
Della relazione sul
La stagione loro
Dunque dai primi anni Ottanta i primi anni Novanta
Che vengono alla luce sentenze fortemente innovative che medita ricorda
E al tempo stesso assai elaborate
Sentenza definite non solo da me
Da
Da chi autorevolmente mi ha proceduto per esempio Giuliano Vassalli in sentenza storico rivoluzionaria
La cui importanza è consistita nel contribuire ciascuna
A delineare il volto costituzionale del sistema penale grazie a un livello di approfondimento anche teorico e prima non è bastato raggiunti si potrebbe anche parlare di sentenze trattato o di sentenze saggio
Forse per rilevare un eccesso di condotti idealismo non so quanto con sono col generale letterario sentenza ma non è un caso
Da questo punto di vista che nel novero degli estensori di queste storiche sentenze figurino due professori di diritto penale con l'avvocato Dal Mandro elettorale ed Ettore Gallo
Ma direi che non è neanche casuale che questa sentenza emergono nel periodo considerato emergono nel periodo considerato perché nel periodo immediatamente successivo cioè negli anni precedenti
Che la dottrina penalistica si era dedicata a quell'impresa teorica di lettura costituzionalmente orientata
Del diritto penale
Concepita però innanzitutto come piattaforma programmatica per un legislatore riformista
Lo sguardo rivolto innanzitutto
Lippi al legislatore
Da cui
Da questa rielaborazione la Corte costituzionale ha potuto trarre
Con alcuni aggiustamenti di prospettiva
Quindi
Monco con una certa autonomia da cui la Corte Costituzionale ha tratto le basi teoriche per procedere a sua volta
A nulla riscrittura in chiave giurisprudenziale dei fondamenti di una per positive Costituzione penale vivente
Quali sono queste sentenza storica la trecentosessantaquattro nell'ottantotto in materia di ignoranza emergesse sentenza trattato
Che
A affermato ha riconosciuto espressamente la rilevanza costituzionale del principio di colpevolezza sentenza
Sentenza di dichiarazione ed è di parziale incostituzionalità additiva
Dico ha dato l'ingresso nel nostro ordinamento come è noto la scusabilità dell'ignorantia legis inevitabile
Ma un'altra sentenza storica forza se almeno conosciuta Eva numero trecentotredici del mille novecentonovanta redatta bar Ettore Gallo ma quando affermata con chiarezza che la rieducazione
In quanto fine primario ancorché non esclusivo dall'opera deve argomentava operare in tutte le fasi della fenomenologia punitiva cominciare da quella della professione legale astratta
Così superando la precedente tendenza della stessa Corte a circoscrivere il finalizzati educativo alla fase del trattamento penitenziari
Rimane purtroppo ad aggiungere che l'impatto pragmatico di queste due importanti sentenze è stato ben inferiore alla loro importanza in termini di principio
Sia perché la successiva giurisprudenza ordinaria ai in concreto per lo più disconosciuto la rilevanza scusante dall'avvocato
Sia
Perché il
Il rango prioritario dell'istanza del PD educativa non ha avuto un seguito coerente mi permetterei di rilevare non solo sul piano legislativo ma anche sul piano giurisprudenziale inclusa la giurisprudenza costituzionale
Nel cui ambito ha continuato ad avere spazio anche una TEN dissennata indi indifferenziata concezione polifunzionale della pena secondo un modello sintetici ricognitivo in cui tutte le funzioni d'appello vengono ammesse
Una accanto
All'altro non mi soffermerò col ulteriormente su questo perché la parola passerà
Al professore voto allorché si dedicherà al al diritto penitenziario
Per quanto di rilievo comparativamente minore esistono però altre importanti sentenze negli anni ottanta
Importanti proprio anche per i loro spessore teorico alludo ad esempio alla sentenza numero quattrocentottantasette del mille novecentottantanove è dovuto anche esso alla penna di Fernando
La quale nel libro e nel ribadire l'esclusione della legge regionale dal lavoro dalle fonti atte a creare diritto penale
A approfondito
La ratio democratico
Del principio di risolvere già con l'affermazione interessante che ha effettuato un almeno sul piano teorico
Sino a oggi è anche richiamato le premesse illuminista della riserva
Di legge un'altra sentenza storica e la novantasei ottantuno in materia di Baggio
Che ha avuto il merito di mettere in risalto le valenze garantistiche della legalità sotto il penale sotto il profilo tutt'altro che secondario della determinatezza nella fattispecie incriminatrice punti puntualizzando posti importantissima
Che l'esigenza di determinatezza tassatività non attiene soltanto alla dimensione semantica della descrizione legislativa aver fatto tipico ma implica anche la sua verificabilità
è un Pd quindi non dovrebbe costituire il reato tutto ciò che non è suscettivo riprova nel giudizio
Si è trattato di storie
Sull'affermazione di principio mi riferisco in particolare a quella sulla determinatezza cui però non seguito un atteggiamento
Rigorose corrente mi permetto di ricordare del giudice costituzionale
Nel valida della sufficiente determinatezza delle fattispecie incriminatrici via via a impugnate nel corso del tempo anche sotto il profilo della indeterminatezza
Semantica anzi si può dire che la Corte costituzionale lungo un sessantenne state estremamente cauta
Nel vagliare la determinazione fattispecie possibili fatto finendo con l'avallo alle la sciatteria del legislatore
Ordinari
E mi permetto di rimproverarlo rapporto sotto questo aspetto però capisco che la Corte ha avuto un atteggiamento di Sanford assente
Perché il diritto però non è materia terribile eccesso in teoria almeno c'è sempre la paura no di creare vuoti legislativi e c'è una certa soggezione verso il cosiddetto legislatore democratico perché non la merita sempre dopo aver ricordato
Dopo aver ricordato la sentenza storica
Dovrei procedere ad una dei corsi funzione dell'evoluzione del Pentagono chiocciole principio per principio penalistico non lo posso fare
Sono costretto ad accennare per giunta sinteticamente soltanto ad alcuni punti che reputo asse essenziale
I relativi se c'era al principio di offensività alla al principio di concorrenza già accennato e poi ne vorrei vorrei soffermarmi sull'uguaglianza ragionevolezza concludersi dal tempo
Con qualche considerazione sul riserva di le
Per quanto attiene all'offensività giacché l'interessato
Proprio per andare al
Anche in rapporto alla teoria dell'interpretazione della norma penale al problema
Della distinzione tra i poteri istituzionali già legislativo giudiziario affitti c'è una
Chiara interferenza da questo punto di vista
L'originale almeno rigirare assenza perché ora
Concordo con la riforma del due mila e quindi di sulla non punibilità
Tenuità del fatto abbiamo un riferimento normativo l'originaria assenza di fonti normative esplicito
Del principio di offensività che abbiamo sempre Consob dopo replica tradizionalmente principio implicito desunto dall'interpretativa la disposizione sia codicistiche che costituzionali però che come sappiamo parlano di tutt'altro
Dico l'assenza di fonte normativa speciale reso per tanto tempo essi tante alla Corte costituzionale nell'accreditare apertamente
La
La costituzionalizzazione del principio di offensivo per non poco tempo la Corte ha trattato questione di offensività sotto il paradigma I sia più congeniale della ragionevolezza sarebbe più molto complicato ricostruite questo dato
Ma è vero che non sono mancate a partire dai taglia dai dai dai primi del due mila
Le sentenze in cui i la valenza costituzionale del principio in questione viene affermata con maggiore chiarezza desumendolo con qualche piccola forzatura rozzo Tondo comma dell'articolo venticinque
Della Costituzione il punto maggiormente
Controvertibile controverso aveva sempre riguardato i limiti del principio del principio di offensività
Come risulta emblematicamente dalla problematica dei cosiddetti reati di pericolo astratto di pericolo
Presunto la Corte come sappiamo ha finora operato il salvataggio del pericolo astratto adottando in proposito come parametro di legittimo attenzione costituzionale
Il criterio della non manifesta irrazionalità o non arbitrarietà delle presunzioni legislative di pericolo
Se
Basata la presunzione essa è basata la cui funzione legislativa su collaudate fregola di esperienza cioè un criterio l'hardware prudenziale che rispecchia quel modello di ragionevolezza in negativo
Che la Corte soli da adottare quando intende preservare cioè il diritto costituzionale inteso come limite la discrezionalità delle determinazioni legislativo
Ma la Corte a nel salvare pericolo astratto si è preoccupata di adottare un possibile correttivo cioè a affatto una ben venga
Dei concretizzazione del vaglio di offensiva al giudice chiedendogli
Di verificare la cosiddetta offensività improntare
Soluzione compromissoria questa della Corte
Ma al di là del compromesso sul piano dei complessivi bis sul piano dei compensi dei biglietti complessi bilanciamento sottostante alle scelte di politica criminale
Vi è un'altra ragione di fondo che può contribuire a spiegare la posizione della Consulta la quale assume forse un rilievo ancora maggiore
Nell'ottica della Corte l'offensività in concreto quale criterio ermeneutico in mano al giudice sembra infatti offrire la possibilità di una giusta o adeguata soluzione giudiziale
Dei singoli casi correggendo la rigidità della fattispecie normativa astratta il nome di esigenze cui cattive
Connesse alla peculiarità delle fattispecie concrete
C'erano anche però la valutazione dell'offensività in concreto in mano al giudice
Finisce con l'essere affidata a valutazioni essa legali
Di tipo politico di tipo economico di tipo vagamente sociologico valutazione che per lo più sono prive di base empirica certa ovvero obbediscono a considerazioni genere genericamente equitativa
Tutto questo fomenta un approccio interpretativo a carattere sostanziali rispetto
Che pone problemi sia dal punto di vista di una riserva di legge intensa
In senso prevedibile e pone problemi anche dal punto di vista delle culture giudiziali
Domina picchia secondo nella cultura due giorno mediante questo approccio sostanzialista di corpo
Risultare più
O meno condivisibile
Questo Guede diciamo che si può diventare una
Un
Un approccio giudiziale disinvoltamente sostanzialista
E questo appunto è un effetto di deformalizzazione
Diritto penale che rilevavo
In anticipo
Quanto alla concorrenza come ha già detto la svolta decisiva è stata autorizzata dalla sentenza numero tre sedute quattro dall'ottantotto ma c'è un'altra poi a parte
La sentenza la occorre la sentenza che ha del mille ottantacinque all'ottantotto diatriba diplomatico Lanza costituzionale reciproco Provenza un atto importante a sentenza e la trecentoventidue del due mila e il sette
Che ha trasferito
Violando la domotica professorale i principi della della dell'ignora i i criteri di scusabilità dell'ignoranza legis
Al all'errore aetatis nel campo dei reati sessuali pur trattandosi di errori di fatto però diciamo questa violazione della grammatica professorale
Ha avuto una sua ragion d'essere
Perché ha consentito una forma di bilanciamento tra esigenze in conflitto che l'aspetto che più sta a cuore alla giurisprudenza costituzionale ma detta sentenza del due mila sette è stato importante
Perché ha affermato in termini inequivocabili che il principio di colpevolezza Orcia porsi come vincolo per il legislatore deve fungere da cannone ermeneutico anche
Il giudice
E c'è stata una sentenza a sezioni unite della Cassazione del due mila nove che ha cercato di valorizzare al meglio questa
Questa indicazione della sentenza la costituzione del due mila sette per tentare
Re interpretazione adeguatrice degli avvisi di ipotesi di responsabilità oggettiva sull'altare
Sono rimaste bella cosa
Nel Codice però direi che al penale in caso di esplicitare che il processo di costituzionalizzazione del diritto penale promosso dalla Consulta
Nella misura in cui implica anche un atteggiamento collaborativo da parte dei magistrati ordinari può essere favorito al contrario ostacolato dal tipo di cultura giudiziale che tende contingentemente a prevalere
E ciò vale
Persino nel caso in cui la Corte perviene a sentenze di dichiarazione a accade alla dichiarazione di illegittimità costituzionale come nel caso
Della storica sentenza cioè sei quattro dall'ottantotto perché come prima ha detto i giudici di merito non sono stati molto disposti
A di conoscere la scusabilità dell'errore del diritto quindi nella prassi applicativa il principio è rimasto più affermato durante i lavori perché adeguatamente applicato
Salto il principio Virgil vocazione salto anche
La parte in cui la Corte diciamo ha combinato il principio educativo con il principio di ragionevolezza e il principio di proporzione secondo percorsi interessanti
Anche nel vagliare e le cornice edittale dipende
Salto il principio di proporzione tra loro principio di eguaglianza ragionevolezza ora il principio di uguaglianza e ragionevolezza ha avuto
Nella complessiva giurisprudenza in materia penale un volo comparativamente più rilevante rispetto a ciascuno dei principi penalistici strettamente considerati
Direi che questo è avvenuto per più ragioni verosimilmente sia di ordine strutturale che contingente mi limito a rilevare che mentre i principi penalistici
Obbediscono ad una logica settoriale e tendenzialmente presentano una maggiore rigidità il principio di ragionevolezza oltre ad avere una portata così generale da potere presiedere anche il giudizio di bilanciamento
In materia penalistica possiede una grande duttilità l'impiego
Per cui esso si presta ad essere più agevolmente utilizzato da un collegio di giudici costituzionali direi di diversa estrazione scientifico-culturale e
Professionale sintetizzando cosa che mi è capitato al punto di vista che mi è capitato di illustrare più dettagliatamente in alcune mie lavori
Proverei a sintetizzare nel modo seguente il Duse penalistici della ragionevolezza nell'ottica dalla porta la premessa è che anche nell'ambito del diritto penale giudizio doveva il console da Giacomel sia andato evolvendo in chiave di progressiva emancipazione
Dal principio di eguaglianza in senso stretto
Ciò premesso continuerei a rilevare che in una prima eccezione
La ragionevolezza possa essere assunta come globalmente l'irrazionalità politico criminale si intende però di una politica criminale costituzionalmente orientato
E ciò nel duplice senso se è consentito prendere a prestito con qualche inevitabile forzatura
Termini weberiana né di rene Dubai nel senso di razionalità rispetta i colori con razionalità assiologica reazione di far ripeto allo scopo o razionalità cosiddetta al suo mentale
Lungi dal costituire forme di razionalità del tutto alternative non comunicanti le due leggi prospettive incerte Garzin una certa misura
Possono combinarsi anche perché in un'ottica costituzionale la relazione tra il suo mentale tende in definitiva garantire il rispetto di principi e valori
Come è possibile esemplificazione di controllo in chiave di preminente razionalità assiologica
Citerei casi di sindacato sul fondamento giustificativo dalle norme penali cosiddette di favore che sottraggono in via derogatoria gruppo evitarsi o gruppi di soggetti a discipline di portata più generale
Poi casi di sindacato sul rapporto di corrispondenza proporzionale cioè gravità del reato identità del trattamento sanzionatorio quanto invece ad un controllo di legittimità esercitato in termini di personalità strumentale
Consigliere semplifica veramente le ipotesi di sindacato sui presupposti di fatto delle norme penali e sull'affidabilità scientifica delle loro basi empiriche
Salto le giustificazioni ma il profilo della effettua faccio riferimento in particolare al sindacato sul presunzione assoluta di pericolosità soggettiva o sugli automatismi
Ma il profilo della legittimità delle presunzione assoluta devo degli automatismi legislativi fa emergere un ulteriore accezione del controllo dei sardi e ragionevolezza che risulta verosimilmente
Meno declinata in senso strettamente penalistico e più in sintonia con un paradigma di ragionevolezza dei più largo impiego da parte della Corte
Alludo ad una ragionevolezza concepite in termini di applicazione adeguato giusto della norma penale astratta ai casi concreti considerate nel lavoro peculiarità
Ora nella logica
Abbiamo
Ho esaurito
Quasi
Va be allora non vi parlo della riserva di legge allora nella logica complessiva
Del sindacato di ragionevolezza così come è andato via via sviluppandosi anche nell'ambito del diritto penale
è proprio la peculiarità del caso concreto nel caso tipologico che fa di volta in volta emerge dagli occhi prima dei giudici cime attenti e poi per la Corte un problema di bilanciamento tra principio valori dodici gente di tutela in concorrenza
Che la norma penale zero annuale astratte ignora e che la Corte chiamata ad affrontare sì consigliere semplifica mentre la sentenza numero trentuno del due mila dodici
Che ha dichiarato costituzionalmente illegittima l'applicazione automatica della sanzione accessoria della perdita della patria potestà nel caso di falsa dichiarazione di materne di di maternità naturale dovuto alla preoccupazione
Di evitare
Influenza educative da parte del padre detenuto
Tenuto conto del ruolo del caso concreto come punto di riferimento ineludibile nel giudizio di bilanciamento Sarain volto a prospettare conclusivamente la seguente tesi
E cioè che è fuori dalle ipotesi in cui ancora destinata ad operare come l'altra faccia del principio di eguaglianza la ragionevolezza in senso stretto in materia penale
Si presta a fungere da criterio metodo non strutturato di giudizio che presiede al bilanciamento tra poco orchestra concorrenti principi costituzionali sia penalistici che e resterà
Penalistici
Dovrei dire altra cosa
Riservati già
Difendere
Anche Anna generale
E allora e il tentativo di riservatezza e che il principio più
Intenzione in sofferenza porselo nel corso degli ultimi tempi
C'è un'esigenza di ripensare il principio di legalità pedonali innanzitutto con le riserve di legge come sappiamo
Esigenze che deriva oltre che dalla necessità di redditi concettualizzare la riserva di legge nell'ambito della democrazia costituzionale anche da un insieme di fattori di ordine sia endogeno che esogeno
Cioè quale assume un ruolo centrale come tutti sappiamo la complessa interazione alzava la realtà domestica e la legalità europea
Come emerge in modo emblematico da alcuni recente notificarsi che pongono problemi di riserva di legge problemi di definire di definizione
Nella materia penale strettamente intesa è ovvio che mi riferisco
A casi come Grande Stevens Varvara contrada Taricco eccetera
Non ne possa pensare nel merito diciamo un un Carso però direi che nervi venne diagnosticare allo stato di salute dell'audizione dovere stato di salute e precario sotto diversi aspetti
Mi permetterei di sottolineare che dovremmo considerare il principio democratico sottostante alla riserva non soltanto come principio costituzionale astratto in sei considerato
Bensì nella sua dimensione vivente il che vuol dire rapportata
Oltre che dei vari obblighi di penalizzazione nascenti dal diritto metà nazionale e certamente limitrofa autonomia deliberativa interni Parlamento nazionale
E e da un lato dovremmo rapportare il discorso e i modi di atteggiarsi della democrazia pellame concrete mi riferisco non solo a un uso correttamente al suo mentale delle risorse per l'anno disperso in senso
Populistico tutti pone il problema più debiti serva divergenze di cultura penalistica
Un seduta dalle forze politiche
Mi riferisco anche alla tendenza dal Governo ad accentrare in se stesso una elaborazione della politica criminale con conseguente immaginazione del Parlamento ma dall'altro dovremmo anche rapportare le a diagnosi della riserva di legge
Agli orientamenti del diritto penale giurisprudenziale e alle sottostanti culture giudiziale
Ciò perché la Corte costituzionale può come ha fatto in alcune recente nota sentenze
Duecentotrentadue mila e dodici e altre riaffermare in linea di principio la centralità della riserva di legge parlamentare per l'ordinamento penale interno
Ma se questa di affermazione di centralità non viene di fatto assecondata sul duplice versante politico e delle culture giurisdizionali
L'attrice o la trasfigurazione del modello italiano che viene dal penale di rischia di diventare irreversibile
Se ciò sia o meno spiegabile dipende da valutazione dire politiche ideologiche
Da concezioni anche giusti lo fa ostiche nelle da concessione sul rapporto cioè il potere di contestarlo ammonta e i punti di vista cui possono essere
Legittimamente differenziati
Largo interrogativo di fondo che in questo momento interpella noi studiose mamma in maniera ancora più impegnativa naturalmente alla Corte costituzionale è noto è abbastanza
Cos'è la riserva di legge in materia penale
Possa essere ricondotto all'ONU al novero dei princìpi supremi che conferiscono identità all'ordinamento costituzionale italiano e che di conseguenza si restano a fungere da quanto limite
Rispetta i limiti che il diritto sterno a cominciare ovviamente dal diritto dell'Unione europea impone al legislatore
Nazionale
Io al riguardo o un un pensiero oscillante nel senso che sta per la lista io direi va bene
Facciamo assurge a riserva di legge controlli
Però ci starei attento per tutte le implicazione perplesso può completare nel rapporto
Interattivo cioè alle porte
E anche perché io vorrei
Sottrarre a ad un eccesso di ideologismo nel difendere la
La riserva di legge nella realtà attuale la difenda nell'abbraccio devota
Ora
La Corte
Come è noto ha affermato che il principe dopo convenzionale di legalità ex articolo sette della
Della convenzione europea risulta meno comprensivo di quello accolto nella Costituzione italiana
Cioè in generale negli ordinamenti continentali dal momento atteso avverse adesso resta salvo il principio di riserva di legge nell'accezione di cui all'articolo venticinque
Probabilmente questo assunto della minore comprensibilità della legalità convenzionale
Forse andrebbe in parte di considerare perché vi sono
Aspetti della legalità europea
Che viceversa arricchiscono in particolare la dimensione garantistica della legalità domestica per cui il problema è dobbiamo fare in confronto a pezzettini o nell'insieme
Ho
In particolare direi e arricchiscono dimensione garantistica della retta domestica nella misura in cui proiettano l'esigenza di tassatività e di conoscibilità preventiva
Del precetto penale anche sul versante dell'applicazione giurisprudenziale
In termini di prevedibilità della decisione giudiziaria salvo poi stabilire che significa prevedibilità della Regione giudiziaria che è un problema dire in ogni caso intermedi prevedibilità del vista banale anche sul piano applicativo
Ne deriva allora che la legalità convenzionale risulta più comprensiva quanto all'abbraccio individua garantista della tariffa penale pur rimanendo in ombra la preoccupazione per l'abbraccio democratico
Se così è la riserva di legge italiana non necessariamente assicura maggiori garanzie Galileo
Ma non poco dipende dall'uso che in concreto si faccia dell'articolo venticinque o dell'articolo sette essendo la questione
Di natura più pragmatica che
Scemando
Poi un
Un un valente aggiusteremo sotto in un recente articolo sulla vedere tratta male si è chiesto può e non tanto provato provocatoriamente
Che cosa è più importante nell'ottica non solo del giudice dallo studio sommate al comune cittadino
La prego la conoscibilità della norma e la prevedibilità della decisione giudiziaria
O la Genesi Democratica della norma applicabile distinguendo tra interesse esistenza programmatico del cittadino comune a cui interessa di più la certezza e conoscibilità dalla norma
Da quello che intermedi orti anni potremmo definire l'interesse ridicolo da ceto medio riflessivo
Che fa riferimento alla Genesi Democratica della norma incriminati direi col discredito dall'attuale della politica o quanto interessi la Genesi Democratica oggi della norma
Non lo so al cittadino comune
Ora di fronte a questo quadro non univoco caratterizzato da un diverso coefficiente di pregnanza
Dei due tipi di regalità
In violazione al dimensione diverso della stessa legalità però
Si potrebbe sostenere con certezza
Che il modello italiano di legalità riflette nel complesso un livello di civiltà di giuridica comparativamente superiore
Rispetto ma
Agli ordinamenti che ammettono la formazione giurisprudenziale
Delle fattispecie incriminatrice
Non mi no nel
Nel prendere in considerazione la valenza pazzo democratizzazione vorrei fare da penalista un'altra considerazione
Non bisognerebbe trascurata nel valutare la portata della riserva di legge attuale
E la legittimazione democratica
Ammesso che ci sia stata in termini reali irrazionalità discorsiva
Accordo non ha mai coperto l'intero diritto però
Ma prevalentemente riguardato
La cosiddetta parte speciale
Costituita dal catalogo dei singoli reati ed emerge la divertente
Ma la legge ma la la la legittima la legittimazione democratica non ha mai coperto
La costruzione dei principi di parte generale che sono egualmente importante
Come presupposto della responsabilità penale
Dolo dall'eventuale volto al tentativo concorso di persone non reato che sono pezzi fondamentali
Presupposti fondamentali della responsabilità penale
Rispetto alla cui liposuzione contenutistica il legislatore democratico non ha mai detto
Una parola tranne nel caso forse l'abuso della riforma l'abuso d'ufficio quando disse che il dolo deve essere intenzionale
Ma normalmente il legislatore Sita sì tutto perché perché tradizionalmente la ricostruzione contenutistica
Dei presupposti dei principi del vengono di parte generale
E di
Informazione dottrinale e giurisprudenziale Celletti ottanta monocratico non Ciampi ci non ci mette bocca
Nel nostro Codice tutte le normative le definizioni di dolo o colpa eccetera sono pressoché vuota di contenuto quindi sono definizione apparente perché la determinazione concettuale avviene ad opera dell'interprete
Per cui ha avuto un rapido la Corte di Strasburgo
Con la con la sentenza duecento affronterei con la recente sentenza condannarla e venire
Il famoso concorso esterno mediata associativo errato di formazione giurisprudenziale avuto sostanzialmente ha ragione cioè al tempo stesso torto e ragione
La difesa l'avrai indirizzata Bernard Henry Conella nel gioco sui nell'ordinamento italiano insomma voglio dire nel senso che
Ha ignorato la Corte di Strasburgo sto finendo a terra ed il concorso esterno ha una base legale nel famoso combinato disposto degli articoli centodieci la disposizione che prevede il reato associativo però
è anche vero che questa base legale è così povera di contenuto rientrati dico per cui la ricostruzione dei presupposti con colza sterno gli sono state provenuti
Fondamentalmente balla
Giurisprudenza ora
Così stando le cose
Il problema se
Sia
Costituzionalmente obbligato se
Far assurgere la riserva di legge acconcio limite secondo me è un problema che abbisognerebbe
Quindi ulteriore
E di ulteriore approfondimento ma vera è che
Più lungo un ultimo paradosso e concludo
Il peso del principio di riserva di legge nell'ordinamento costituzionale italiano non ce lo dice la stessa Costituzione la quale non ce lo dice una disposizione
Costituzionale ma ce lo dice un interprete eventualmente il sia pur interpretabili di livello superiore come giudice costituzionale
Allora è un paradosso che nel cercare di gli valorizzare un principio di riserva di legge va e dovrebbe parlare innanzitutto per bocca del legislatore del legislatore ordinario o delle cedole costituzionali
è un paradosso che questo penso debba essere attribuito D'Auria interpretano eventualmente contrappone una sua interpretazione a una interpretazione di un giudice diverso che un giudice europea
A dimostrazione del fatto che anche nel diritto penale la dimensione interpretati
Ad opera dei giudici tende ad Amedeo un prezzo un penso sempre
Sempre per le scelte e a dispetto performante legale si tratti di legge costituzionale un si tratti di legge ordinari questo per il diritto penale è quasi una rivoluzione copernicano
Ringrazio
Giovanni Fiandaca
Anche stati interessantissima
E se conclusa con
Un problema con
Che per me colossale che ci troveremo di fronte per quanto riguarda il ricco presto
Ma
è un problema col quale abbiamo già avuto a che fare cioè il problema del rapporto
Non tanto il problema del rapporto
Tra
Corti italiani Corti europee ma dell'accordo
Tra consistenti
Debba era italiano era sotto in esito al tema della scienza un sistema giurisprudenziale
Un sistema legale
Per quanto riguarda proprio
La conclusione io mi son sempre chiesto
Ma qual è l'effettivo limiti che la Corte costituzionale perché perché è un problema che
Diciamo sul
Piano
Penale Presidente posto incontra
Di fronte la riserva di legge posto che la Corte faccia volte giudice delle leggi e quindi sotto il tappeto egizi pone sullo stesso piano il legislatore impacchettato e se avete già non è più quella di non è la riserva e ventotto centesimi
Passiamo adesso
Alla
Procedura penale con relazione del professor Mario Chiavario
Grazie Presidente grazie alla Corte tutte al suo Presidente per l'onore che mi è stato fatto con questo invito
Sessanta anni fa quando la Corte entra in funzione
Le edizioni correnti del Codice di procedura penale in vigore così del resto come quelle del Codice penale
Portavano ancora in bella evidenza il testo del regio decreto di approvazione con le firme di Benito Mussolini di aperture di Alfredo Rocco oltre che diritto che non
E quel che più conta mostravano ancora ben visibili le impronte del marchio d'origine nonostante i non pochi rimaneggiamenti subiti da quel codice a partire dal primo dopoguerra
Si poteva dunque aspettare che su quell'edificio generalmente considerato fatiscente a Bari traballante del processo penale
Si abbattessero immediatamente facesse lo facessero crollare numerosi fulmini scagliati dalla Corte costituzionale
Invece no
Sia stata da parte dei giudici comuni timidezza o inesperienza nel maneggiare gli inediti congegni della neonata giustizia costituzionale
Siano stati eccessi di timore dell'horror vacui da parte della Corte appena costituita che pure aveva dato un segnale molto forte
E coraggioso sin dalla sua prima sentenza
E per trovare una declaratoria di incostituzionalità relativa al processo penale bisogna arrivare al mille novecentocinquantanove tra
E il tema del frammento normativo che ne è colpito una disposizione sulla incompatibilità della difesa comune dico imputati in conflitto di interessi
Toccava sì un tasto particolarmente dolente ma non certo uno di quelli centrali nella tastiera del processo penale
Presto però la musica cambia e già nei primi anni Sessanta diventano numerosi e pesanti gli interventi in materia della Corte costituzionale
Tra i più significativi della prima stagione mi pare mi piace ricordare alla totale cancellazione nel mille novecentosessantatré di un articolo del Codice se ricordo bene l'articolo sedici
E subordinava l'autorizzazione a procedere alla procedibilità tutta
Verrà l'autorizzazione ministeriale la procedibilità per i reati commessi da pubblici funzionari in servizio quindi
Un pilastro diciamo pure della impostazione autoritaria del Codice
Comunque ad essere colpiti non sono soltanto ad essere colpita non sono soltanto norme del testo originario del Codice
Ma anche
Parecchie di quelle inserite dalla legislazione non registica per via di carenze per difetto riscontrate nell'opera riformatrice
E così le edizioni anche quelle più correnti del Codice dovette va inflitti essi di note esplicative di rimandi perché
La lettura del Codice diventava sempre più complicato
Tra i tanti esempi possibili di interprete enti presenti possiede che potrei fare nel di questi interventi della Corte Costituzionale ne faccio due soli
Primo esempio in tema di tutela della libertà personale è una sentenza del mille novecentosettanta
Che si regge su una lettura sino ad allora considerato improbabile dell'ultimo comma dell'articolo tredici della costituzione della costruzione e la legge stabilisce i termini i limiti massimi della costellazione preventiva
Da una lettura che porta la corte a dire anche in contrasto con certi elementi esegeti citati dai lavori preparatori della Costituzione
Che l'obbligo per il legislatore di fissare limiti precisi alla durata della carcerazione preventiva copre tutto l'arco del procedimento e non la sola fase iniziale fasi iniziali allora la fase istruttoria
Ne viene
Così ne viene perciò cancellata
Una regola limitativa con la quale la scarcerazione per decorso dei termini abolita nel mille novecentottanta nel mio centotrenta era stata reintrodotta nel mille novecentoquarantaquattro
Ma appunto con una regola limitativa che facendo operare all'Istituto soltanto nell'allora fase istruttoria
Consentiva di lasciare l'imputato in prigione dopo il rinvio a giudizio a tempo indeterminato fino alla sentenza definitiva fortissimo impatto ideale e pratico della svolta evidente
E lo dice uno che poi non non che non ama particolarmente l'istituto della scarcerazione per me così temi anche se forse da comuni la piccola mano a
A anche a contribuire al i presupposti di quella sentenza
Quella sentenza però va ricordata anche per quanto avvenne dopo la sua deliberazione
Qui infatti lo stesso Presidente di allora Branca a rivelare che del contenuto della decisione aveva informato prima del deposito il Presidente del Consiglio dei Ministri
Questo spiega come mai fu approvato a tempo di emanato a tempo di record un decreto legge che uscire prima del deposito a sua volta
Che estendeva esplicitamente alle fasi successive al rinvio a giudizio i termini previgenti raddoppiandoli e così tamponate in extremis il vuoto produttivo di incostituzionalità
Perché più conta garantito un diritto fondamentale a tutti gli imputati si riuscì contemporaneamente a scongiurare l'immediata inopinata scarcerazione altrimenti inevitabile
Di decine e decine di persone di cui talune anche molto pericolosa
Discutibile escamotage ai limiti della correttezza istituzionale
Ho anteprima sui generis di quella collaborazione interistituzionale alla quale la Corte avrebbe poi fatto più volte appello
Ma di cui per l'occasione fu la Corte medesima farsi arditamente carico in prima persona
L'ho detto due esempi secondo la traggo da lì di intense in tema di partecipazione difensiva a quella che era allora la fase istruttoria del processo penale
Allora dice una querelle sull'ambito applicativo di alcune norme quelli che sarebbero poi chiama stati chiamati i famosi articoli trecentoquattro avvistare quater
Introdotte nel mille novecentocinquantacinque
Nel Codice all'interno però del solo titolo
Dedicato all'istruzione formale condotta dal giudice allora istruttore
Quelle norme
Ci si chiedeva però dovevano applicarsi anche al rito istruttorio alternativo di allora ossia l'istruttoria sommaria del pubblico ministero la lettera della legge era ambigua
E nel mille novecentocinquantotto contro le sentenze delle Sezioni unite dalla Cassa la Cassazione aveva cristallizzato la risposta negativa
Trascorso quasi sette anni prima che la palla passasse alla Corte costituzionale e la Corte costituzionale nel febbraio del sessantacinque si espresse in senso opposto alle Sezioni unite
Dico cosa che sono problemi sicuramente ben note a quasi tutto vittoria ma comunque chiedo scusa
E lo fece però con una sentenza interpretativa di rigetto definibile peraltro come esige eticamente correttiva prima ai più che adeguatrice
Dopodiché però a Piazza Cavour non rifiutano a un mutano affatto orientamento interpretativo e allora i giudici della Consulta pochi mesi di distanza riuscirono con una sentenza di questa volta di accoglimento di tipo aggiuntivo
Volendo così sancire senza equivoci la vincolatività erga omnes della regola estensiva delle garanzie anche all'istruttoria sommaria
La cosa però non finire pure lì infatti credo che sia la prima volta che si è parlato di guerra tra verdure co no
Non solo ci volle qualche altro tempo perché
Sul problema di fondo la Cassazione deponesse le armi e accettasse finalmente di dichiarare quelle norme applicabili in ogni tipo di istruttoria
Ma subito si apre un nuovo fronte
A proposito degli affetti che la sentenza della Corte costituzionale avrebbe potuto avvenire
Sulla validità degli atti già compiuti nei processi in corso
E a questo riguardo in definitiva fu invece la Corte costituzionale a chiudere un occhio anzi per dirla con un
Tutta con una battuta di un euro Poldo via tutti e due
Avallando nel mille novecentosettanta e sia pure un po'sotto traccia la soluzione salva processi patrocinata dall'altra la Corte
Senza insistere nel rivendicare come aveva fatto dal principio una ogni travolgente retroattività
A
Della sua precedente sentenza
Contrari alle pronunce la Corte Costituzionale portare intanto avanti sotto parecchi profili l'espansione dei diritti della difesa nelle fasi anteriori al dibattimento
Da allora anche manipolando qualcuna tra le stesse disposizioni dei citati articoli tra centoquattro bis qua
Nel frattempo però andava avanti anche l'elaborazione del nuovo Codice
E si potrebbe pensare credo a un'influenza direttamente propulsiva di quella giurisprudenza costituzionale
Come
Si è avuto in effetti per parecchie altre pronunce
Di quegli stessi anni ne ho in mente soprattutto una del mille novecentosettantatré sulle intercettazioni telefoniche
Che oltre a dettare le regole di base che sarebbero state poi trasposta proprio nel codice nuovo
Aprì la strada addirittura la creazione di una nuova specie di sanzione processuale la inutilizzabilità probatoria
Non fu così e non poteva essere così per le sentenze sulle garanzie difensive maggiormente condizionate dall'impianto portante del processo che era rimasto quello del Codice Rocco
Con un istruttoria che nelle sue varie forme fasi poteva riversare nel giudizio tutti i suoi materiali perché valesse ma senza limiti come prove ai fini di qualunque decisione anche di condanna
Insomma un impianto fondamentalmente inquisitorio
Che la Corte non aveva potuto invalidare nelle sue componenti più fondamentali
Perché è vero che quell'impianto non trovava conferma nel testo della Costituzione ma è altrettanto vero che non vi trovava neppure smentita
Perché la Costituzione la si era voluttà agnostica rispetto al dualismo tra i classici modelli accusatorio inquisito
L'ha già la Corte aveva dovuto e limitarsi ad innestare garanzie entro una struttura la strisciata sostanzialmente intatta con un risultato che
Coniando un efficace ossimoro
Ennio Amodio ha potuto definire garantismo inquisitorio
Dove non tutto intendiamoci era disprezzabile
Ma certamente era altra cosa da ciò che il Parlamento nelle leggi delega per il nuovo Codice quella originaria del settantaquattro quella definitiva dell'ottantasette era intanto venuto a prescrivere
Cioè attuare i caratteri del sistema accusato
Il campo su cui lavorare aveva dunque in larga parte vergine e gli strumenti concettuali e valoriali con cui seminarlo e Arar lo dovevano in larga parte essere cercati altrove che nelle precedenti sentenze dalla Corte
Non si capisce dappertutto quando si dovettero modellare i rapporti tra la nuova fase delle indagini preliminari sostitutiva della vecchia istruttoria e quella del giudizio
E se comprese che per spostare realmente il baricentro del sistema nel dibattimento si dovevano creare dei filtri ai passaggi di atti dall'una all'altra fase soprattutto
Allora utilizzabilità come prove
E insieme si comprese anche che il procedimento ordinario impegno imperniato totalmente sul modello pur totalmente o quasi
Perché poi la legge-delega comprendeva anche parecchie norme non proprio processo accusatorio
Comunque che procedimento ordinario imperniato sul modello accusatorio doveva essere
Previsto come procedimento privilegiato soltanto per i casi più complessi e perciò si incremento il quadro di procedimenti speciali semplificati
Anche ricorrendo a figure del tutto sconosciute alla stagione precedente sulle quali perciò la Corte costituzionale non aveva potuto dire quasi
Ciò non vuol dire che quelle prese di posizione della Corte sia sia fossero e siano diventate completamente inutili
Anche nelle nuove indagini preliminari una presenza difensiva è rimasta e doveva rimanere come garanzia di correttezza dell'operare degli inquirenti e come supporto per la ricerca della prova da parte della difesa
E basta leggere uno dopo l'altro gli articoli trecentosessanta quattro cinque sei del Codice attuale per trovarli più di un'eco
Dei vecchi articoli trecentoquattro vistare quater così come parzialmente manipolati dalla Corte e da essa come abbiamo visto estesi all'istruzione insomma
E siamo al dopo Codice
Non mi hanno mai appassionato le polemiche secondo le quali nel mille novecentonovanta e nel mille novecentonovantuno e cioè negli anni del primissimo vantaggio del Codice la Corte sarebbe stata tra i suoi principali nemici
Cioè avrebbe contribuito anch'essa a rendere più difficile quello adagio già reso periglioso con effetti devastanti in effetti Costantini realtà protratti se nel tempo
Da diffidenze preconcette da resistenze corporative
Non che da carenze delle strutture di supporto e anche ammettiamolo credo dobbiamo metodo soprattutto perché ci abbiamo lavorato
Da qualche fuga in avanti nella redazione di talune norme
E più ancora incerte loro applicazione
Certo è vero che già in quegli anni furono parecchie tra le pronunce della Corte le dichiarazioni di incostituzionalità
Però vi furono anche parecchie declaratorie
Di rigetto e di manifesta infondatezza e anche tra le decisioni di accoglimento furono forse di più quelle che nel colpire aspetti particolari della disciplina
Portarono semmai ad accentuare nonna frenare le linee di politica legislativa seguite dal Codice
Potrei portare a vari esempi ma andremmo troppo nel particolare il tempo corre ma intenso soprattutto le sentenze sul giudizio abbreviato
E quelle sulle incompatibilità del giudice dove sostanzialmente la Corte in quest'ultimo caso ha soltanto a soltanto arricchito la casistica del Codice
Fondandosi sulla sullo stesso il principio che apposta
Alla base di questa casistica e quanto di sentenze giudizio abbreviato comprimendo i poteri del PM di dire di no ha sostanzialmente incentivato il percorso a questa procedura
Innegabilmente però un effetto negativo almeno di immagine ci fu
Ma soprattutto impressionò le norme estensione del contenzioso costituzionale
Con un gran numero di questioni sollevate all'indomani stesso dell'entrata in vigore
Ed è per questo che sin da allora
Ammette particolare ma credo anche non solo a me si pose una domanda
E se qualche organo istituzionale come aveva potuto fare in Portogallo quasi negli stessi anni Presidente della Repubblica
A quanto pare con effetti non disprezzabile
Avesse potuto investire la Corte Costituzionale in via preventiva
Cioè questo già durante quel lungo intervallo lungo intervallo tra le entrate in vigore della legge delega il varo del Codice
Per sottoporre a scrutinio le direttive stesse della delega che invece sono rimaste lì accantonate
E poi durante l'anno di vacatio legis per rispondere a dubbi di incostituzionalità che investissero lo stralcio del Codice in quanto tale non so che erano e sono discorsi utopici nel quadro del nostro sistema di giustizia costituzionale
E conosco anche incomprensibili muori
Che ogni allargamento dell'area del sindacato in via principale suscita
Mi resta il dubbio permettetemi chissà se qualora si fosse potuto avere qualche declaratoria di incostituzionalità di principio
Atta a stimolare correzioni immediate o qualche declaratoria preventiva di infondatezza sia pure chiaramente come di fatto l'infondatezza non vincolanti poi per degli onorevoli ma comunque
Se il successivo contenziosi incidentale che abbiamo visto così con
Con
Son così come Uchida da capogiro non si sarebbe potuto ridurre di fatto a livelli più fisiologici e non si sarebbe potuta avere una
Così un un confronto un pochino meno meno concitato sul codice per il resto un caso di incostituzionalità preventiva sia pur sui generis c'è stato
è accaduto per via di un inciso che troviamo nella motivazione di una sentenza da diciotto dell'ottantanove oggetto della questioni decise erano norme della legge del mille novecentottantotto sulla responsabilità civile del giudice i magistrati
Che avevano reso norme della legge obbligatori alla compilazione di un apposito verbale in tutti i casi di formale dissenso
Di uno dei componenti il Collegio giudicante rispetto a un provvedimento collegiale
Ebbene nel dispositivo di quel declaratoria di incostituzionalità troviamo solo il riferimento alle norme della legge speciale perché si sostituisce la regola dell'obbligatorietà
Della verbalizzazione con quella della verbalizzazione solo su richiesta
Però c'è un nello penultimo capoverso di quella sentenza leggiamo il contenuto del primo comma dell'articolo sedici di questa legge che viene dichiarata appunto incostituzionale parzialmente
Che riguarda il processo penale è riprodotto nell'articolo centoventicinque del nuovo Codice di procedura penale questa sentenza è stato Tradema nata a mezzo tra la promulgazione e la entrata in vigore del Codice
Alla necessaria modifica di quest'ultima norma in conformità della precedente alla presente decisione il Governo provvederà
Nell'esercizio della delega di cui all'articolo sette della legge delega originaria che consentiva di fare delle modifiche nei tre anni successivi alla
Dall'entrata in vigore
Ma lasciamo questi discorsi da nicchia
E torniamo a cose forse più sostanziale più sostanziose certo autentiche docce fredde per il Codice vennero
A cominciare soprattutto da alcune sentenze del mille novecentonovantadue che giunsero a ridimensionare o addirittura sovvertire alcune delle scelte più significative tra quelle operate dal legislatore
Vale a dire soprattutto cancellando una parte consistente proprio di quel sistema di filtri tra le indagini preliminari e il giudizio di cui si è detto che aprendo quindi all'ingresso in giudizio come vere e proprie fonti di prove
Per materiale di cui codici aveva invece negato tale qualifica
Non meno di una contemporanea produzione legislativa quelle pronunce risentiremo certo Frank fortemente del clima emergenziale
Creato si soprattutto per l'esposizione è un'esplosione con una vita violenza di un terrorismo di matrice mafiosa
Ma va pur detto cadaveri rilievo furono altresì delle preoccupazioni già parzialmente maturate in relazione al quotidiano della giustizia
E qui credo che senza nulla togliere alle critiche che comunque quelle sentenze meritano Perillo unilateralismo
Sia da aggiungere un motivo di rammarico in un certo senso di autocritica per tutti coloro che hanno continuato ad operare in sede ministeriale nella fase di primo vantaggio del Codice
Quello di non essere riusciti a realizzare in tempo utile degli interventi di modifica più equilibrata che sarebbero forse riusciti a contemplare
Da un
Attenti che esigenze di tutela del contraddittorio con l'opportunità di non favorire artificiose dispersioni di potenziali credibili apporti probatori
Vengono poi comunque anni di allentamento di quella morsetto emergenziale se non di altre
Anche se non cessò e purtroppo dura tuttora un susseguirsi talora frenetico e quasi schizofrenico di normative Monno velisti che speciali
Con un continuo oscillare del pendolo tra il Polo della faccia feroce contro vecchi e nuovi veri o supposti nemici della pace sociale
E quello del garantismo non sempre immune da strumentalizzazioni talora addirittura ad personam
Sono
Per anni tuttavia la Corte Costituzionale poter dare l'impressione non sempre fallace di arroccarsi in atteggiamenti di difesa di posizioni di retroguardia
E il Parlamento come è noto reagì ricorrendo alla revisione costituzionale che portò ad integrare l'articolo centoundici dalla Costituzione tramite norme
è emblematicamente riportate all'idea del giusto processo e poggianti principalmente sull'esplicita enunciazione
Dei principi di parità delle parti e del contraddittorio anche nella formazione della prova
Persino con dettagli non proprio usuali mentre una Carta fondamentale il tutto nel non taciuto proposito di ripristinare anzi rafforzare l'originaria impostazione accusatoria del Codice
L'accordo e lo si deve riconoscere prese presto atto del mutato quadro di riferimento giungendo a a fare over Rowling su più d'una tra le questioni affrontate in precedenza
Di risparmio gli esempi
Il tempo
Così come
Così così in nome del principio della ecco per ecco tra vecchie e nuove questioni la riforma costituzionale del novantanove d'altronde vissuto nel sui ed alla giurisprudenza della Corte un ventaglio di applicazioni
Non sempre riconducibili a un'unica matrice
Faccio solo due esempi contrapposti così in nome del principio di parità delle parti applicato presso che simmetricamente
A favore dell'accusa e della difesa è stato presto smantellato quanto è stato smantellato e quasi per intero una legge del due mila sei che aveva introdotto la regola dell'appellabilità delle sentenze di proscioglimento
Altre volte invece si è piuttosto accolta un'interpretazione di quel principio e di quello del
Contraddittorio
Come posti a tutela principale e al limite esclusiva dell'accusato c'è una sentenza in particolare su un tema di giudizio abbreviato
Del non ricordo più di che anno che comunque
è una sentenza di infondatezza che ha mantenuto alle dichiarazioni ricevute dal
Difensore in sede di investigazione difensiva un valore di prova
Anche nel giudizio nel giudizio abbreviato anche se al pubblico ministero non ha potuto avere una possibilità di contraddittorio
Bilanciamenti bilanciamenti operativo lasciati in ombra
C'è una tematica a sua volta di grande spessore relativamente alla quale la Corte è stata in particolare chiamata a delicate opporre azioni di approfondimento del significato
Di fondamentali garanzie di fondamentali diesel esigenze e di ancor più delicati bilanciamenti tra talune di esse la tematica delle misure cautelari personali
E qui penso in particolare alle sentenze che in base complesse approfondita argomentazioni
Hanno fatto franare un sistema introdotto dalla legge speciali e via via
Incrementato da riprenda riferimenti ulteriori a questa o quella fattispecie e imperniato su un automatismo inderogabile sostanzialmente simile a quello della vecchia cattura obbligatorio
E al sistema che in presenza di gravi indizi relative a tutta una serie di reati violenti tra i quali violenza sessuale uccide volontarie concorso esterno in associazione mafiosa ma anche altri
Rendeva inevitabile la custodia cautelare carceraria salva soltanto la dimostrazione
Però Baccino diabolica si direbbe dell'assoluta inesistenza di esigenze cautelari cioè esistenza sia del pericolo di inquinamento della prova di pericolo di fuga del pericolo di sviluppo della attività criminosa
Tertium non datur si poteva dire tra
Il carcere e l'assoluta libertà nessuna possibilità dunque di
Adottare una misura cautelare minore uno
Il sistema quel sistema quel meccanismo è stato riconosciuto plausibile dalla Corte solo quando si tratti di associazione mafiosa propriamente detta mentre per gli altri reati
E considerati la Corte ha negli anni la via via sostituito l'ha fatto comunque tutta una serie di sentenze perché
Veniva ogni volta sollevato il problema con riferimento uno di questi reati
Però non con l'assorbimento nella regola generale che consente la custodia carceraria solo quando ogni altra misura si dimostri
Piena semestre pienamente quel momento inadeguata ma comunque un meccanismo
Che ora pur sempre che fa pur sempre in questi casi della custodia carceraria la cautela normale
Grazie a una sorta di presunzione relativa di pericolosità dell'indagato e che però ammette
Il rovesciamento della presunzione è una presunzione relativa
E dunque la possibilità di applicare anziché la custodia ogni altra misura se le esigenze cautelari si dimostrino sufficienti non chioso questa sentenza perché forse chi almeno mi conosce fin dall'epoca dei
Della della Commissione
Può vedersi anche qualche cosa che io confisca al suo successo allora ho sostenuto con una certa pervicacia
Decisioni come quelle appena ricordate ma anche molte altre concernente la libertà personale dell'indagato dell'imputato sono tra quelle
Che pur attinenti direttamente al processo penale maggiormente evocano problemi capaci
Di
Incapace di chiamare in causa beni interessa i diritti che travalicano il perimetro dei principi e dei valori inerente al processo
E però sono anche altri filoni giurisprudenziali che si possono collocare in questa prospettiva penso in particolare e anche qui non ne semplifico alla giurisprudenza formatasi attorno i diritti di quelli che globalmente possiamo chiamare soggetti deboli
Non abbienti stranieri minorenni infermi di mente
Persino al diritto alla vita non dimentichiamolo ha svolto un ruolo essenziale
In rapporto alla dinamica applicativa di un istituto che se non è propriamente processuale penale è strettamente connesso quello della estradizione
è il nome dell'assolutezza del divieto costituzionale della pena di morte
Che la Corte nel novantasei aggiunta presidiare con una garanzia di altrettanta assolutezza del divieto di estradare verso Paesi nei quali per il reato per cui l'estradizione sia chiesta è prevista la pena capitale
Gli argomenti di cui parlare sarebbero ancora molti a cominciare da quello degli interventi che la Corte ha dovuto dedicare sia come giudice delle leggi sia come risolutore di conflitti
Ambiti nei quali l'esercizio della giurisdizione e o dell'azione penale interferisce con prerogative di titolari di alte o altissime funzioni istituzionali
Preferisco dedicare questi pochi minuti che restano al
A quel perché possono essere i riflessi della di quel delle sentenze gemelle cosiddette sentenze gemelle del due mila sette
Riflessi e che
Hanno avuto nel campo del processo penale in particolare apprendo all'impiego come parametri dei giudizi di legittimità costituzionale il diritto vivente
Dell'accordo della Convenzione europea come in dei diritti dell'uomo come interpretato e applicato dalla omonima corte
Sicuramente se ne ha avuto un avanzamento dell'area delle garanzie tra tutte mi limito a citare due pronunce
La sentenza che in rapporto alla riparazione per durata in ragionevoli del procedimento ne ha tratto la regola per cui Ai fini
Dell'attivo calcolo non devono necessariamente rilevare come era scritto nella legge prete nella legge Pinto
Soltanto nel momento dell'assunzione della qualità di imputato e quello della legale conoscenza della chiusura delle indagini preliminari
Ma anche quello della conoscenza comunque avutasi da parte dell'indagato dei PRIN del procedimento penale a suo carico
Questa è una
La seconda la sentenza che nell'inerzia del legislatore
Nonostante un monito lanciato con una precedente decisione di rigetto ha costruito un nuovo caso di revisione in relazione all'ipotesi in cui un giudicato penale si sia formato a seguito di un procedimento
Che la Corte di Strasburgo abbia accertato e se non si è svolto in violazione di diritti tutelati dalla convenzione
E comunque la giurisprudenza che penso registrerà ancora
Sempre nuovi sviluppi e che d'altronde attiene a una tematica
Che non manca di aspetti altamente pompe problematici
Ritengo che qui
In misura particolarmente alta possa risultare particolarmente impegnativo
E però altrettanto in eccesso necessaria
Il distinguere e al mantenere il senso di quella distinzione tra funzione inventiva e funzione creativa del giudice che ieri evocava il presidente grossi
E questo perché
Anzi tutto il diritto vivente di Strasburgo non è la stessa cosa
Della somma dei principi di diritto fissati dalla corte di una nostra Corte di Cassazione quando pronuncia un annullamento con rinvio ma risulta spesso da un mal ma difficilmente cioè gli invitati
Da Pannella nel calderone delle sentenze sto usando fosse espressione un po'che non mi che non vogliono essere parte fatto pesanti non me ne vengono altre ma non è non non non voleva esserci nessun
Nessuna connotazione negativa pronti
Della giurisprudenza della Corte europea
E questo è un terreno e del resto su cui la non perfetta coincidenza tra impegni collettati dell'equo processo come designati dalla Convenzione europea e quelli del giusto processo
Quali risultano dei vari nuovi commi dell'articolo centoundici della Costituzione comporta problemi non tutti azzerati da formule distinto troppo facile evidenza
Come quella della preminenza comunque della norma costituzionale
Sottolineata con forza dalla nostra Corte e convalidata anche dall'articolo cinquantatré del testo europeo
Questo però alla problematicità rimane se non altro perché
Dalle stesse norme costituzionali quando specialmente quando
Si tratta non di alzare o abbassare il livello di una sola garanzia ma di metterne due a confronto parzialmente in conflitto tra loro
Si possono dare si sono date letture anche profondamente diverso e qui il diritto vivente della Corte della convenzione della Corte europea
Può fornire utili elementi di supporto interpretativo e applica
Chiudo senza concludere
Più per la mia scarsa capacità tracciare bilanci che per la difficoltà che però è oggettiva
Di riuscire a cogliere linee complessive
Di
Continuità o di rottura come ancora ci invitava a fare ieri Paolo Grossi su un terreno
Che
Inc
Che da questi interventi della Corte che l'ospite in questo intervento mio fatto appena sfiorato
Ma che come pochi altri presentai un complicato intrecciarsi e sopra
Gori sovrapporsi tra decisioni della Corte
E un tourbillon legislativo a pochi altri paragonabile anche al di là dell'evento vissuto quasi messianica mente poi oggetto di tanti delusioni e comunque traumatico della Ricordi fictio
Semmai chi voglia
Riflettere
Sulla tematica specifica è quella inizio di rapporti tra la tematica specifica è quella
Più generale della giustizia costituzionale potrà sottolineare la varietà di strumenti tecnici
Di cui la Corte si è servita interessa anche anche i ma soprattutto forse in questo campo dalla pura e semplice ablazione ho ricordato quella sentenza tra le prime sull'articolo sedici
Di un intero articolo di legge
A più o meno
Più o meno profonde manipolazioni alle sentenze interpretativo di rigetto che che certe volte l'hanno preceduta a decisioni che
Apparentemente sembrano addirittura
Per le declaratorie di sostanziale incostituzionalità di principio a decisioni che addirittura sembrano
Totalmente insignificanti ne ricordo una
Quel l'ordinanza Buttè centoquindici del due mila due in tema di rogatorie che
Supporta la dichiarazione di manifesta inammissibilità della questione proposta
Con una motivazione che invita il giudice a quo non solo a tener conto di un diritto vivente allora soltanto informazione ma anche di una norma della Convenzione di Vienna sul diritto di trattati
Che fa della prassi una fonte del diritto internazionale pattizio
E in questo modo la Corte ha dato un avallo di ci sia una appoggio dici sì un supporto decisivo al fallimento di un ingegnoso tentativo di bloccare attraverso un complesso congegno di ingegneria normativa
Gli affetti
Di una prassi assolutamente convalidata a livello europeo e che consentiva e consente di semplificare le modalità di trasmissione delle rogatorie con grande beneficio
Della ragionevole durata del processo e in più in generale di una ragionevole economia
Processuale
Mi piace semmai chiudere con una
Fatiche con una felicissima definizione di Claus proxy
Specialmente in tempi questa definizione eh del processo prende il diritto processuale penale come sismografo della Costituzione
Specialmente in tempo e come questo quando sembra non riemergere prospettive di riforma globale del del processo e d'altro canto sono messi in atto disegni di riforma ancora più globale del quadro costituzionale complessivo
Mi sembra particolarmente importante che la verifica e il controllo di quel sismografo
Restino affidate principalmente a un organismo che possa e sappia sempre essere indipendente pluralisticamente formato
E consapevole sia dei suoi compiti sia dei suoi limiti grazie
Ringrazio Mario Carraro per questa bella relazione che ci ha accompagnato attraverso
Vicende
Intervento prima sul Codice del mille novecentotrenta poi
Sulla no codificazione e infine ecco con le prospettive relative ai rapporti con la Corte europea dei diritti dell'uomo
Due parole soltanto sul Nappi
La proposta o quanto meno l'interrogativo che si è posto circa
La possibilità di intervenire in via preventiva
Sulle
Leggi elaborazione o sulle leggi elaborate
Io mi chiedo senza senza valutare dal punto di vista di principio la questione mi chiedo
Ma
Quelle pronunce di incostituzionalità che ci sono state
Ci sarebbero state ugualmente
E il nuovo Codice fosse stato diciamo immediatamente sottoposto
Alla Corte costituzionale
Io francamente penso di no perché non è che la nostra Commissione facciamo parte di questa Commissione redigente non si può dire problemi di legittimità costituzionale probabilmente si può neanche il legislatore
Ma probabilmente e per l'elaborazione successiva l'approfondimento l'obiezione della dottrina o nel processo dirittura delle parti processuali certi fanno venir fuori da questione insomma quindi Massimo sì e no ma
In Cassazione per esempio si pone il problema di mandare alle Sezioni unite le questioni sulle nuove leggi
E in genere non si fa subito perché si ritiene che quella questione debba essere poi elaborata approfondita integrata dal
Le considerazioni nell'ottica
E eventualmente dalle diverse giurisprudenza e la stessa Cassazione quindi
Si sconta la possibilità di un contrasto giurisprudenziale per arrivare poi a
A decisione più meditata scusate questo è banale avverso interrompiamo ma Colli etico con l'intesa che sia soltanto di quindici minuti
Perché dobbiamo riprende immediatamente i lavori
Riprendiamo i lavori don la relazione del professor Ruotolo tra integrazione e medie utica Corte costituzionale e diritti dei detenuti
Prego grazie presidente io ringrazio la Corte Costituzionale per questo
Invito molto gradito che tra l'altro è intervenuto prima del mio rientra la Corte dalla qualità di assistente di studio perché Rosa svolto questa esperienza con l'avvocato Contri e poi l'elezione del mio maestro Franco Modugno mi ha riportato qui
Io prima di iniziare la relazione desidero rivolgere un pensiero a Marco Pannella perché il tema è il tema dei diritti dei detenuti e Marco Pannella condotto una lotta per i diritti civili in tutta la sua vita
In particolare insistendo per la promozione dei diritti dei detenuti Edilarc la condivisione o meno delle singole battaglie radicali io credo che a Pannella debba essere riconosciuta una dote
Che quella della coerenza che un valore per me è fondamentale che Space ciò invece diventa sempre più raro soprattutto la nostra classe politica quindi ritenevo
Al doveroso rivolgere questo pensiero a Pannella
La questo invito è particolarmente gradito che da me considerata una tappa importante in un percorso di studio di ricerca che
Conduco da anni e che ha proprio preso le mosse dalla commenta una sentenza importante della Corte Costituzionale la numero ventisei del mille novecentonovantanove per pareri procedere a al più ampio raggio
Ma sempre con l'attenzione molto forte rispetto all'evoluzione della giurisprudenza costituzionale
Oggi rivolgerà appunto l'attenzione esclusivamente alla giurisprudenza costituzionale sul tema dei diritti dei detenuti ma anche qui
Decidere insistere sulla esigenza di inquadrare l'apporto giurisprudenziale entro una trama complessa
Che dovrebbe coinvolgere i temi anche i problemi dell'amministrazione della giustizia e la valutazione dell'adeguatezza delle politiche sociali
Perché come già scriveva Cesare Beccaria riferendosi alla
In quel caso la promozione dell'educazione e proprio la le politiche sociali in cui il suo
Libero era la promozione dell'educazione il vero antidoto al crimine
Lo studio di questo tema richiede la conoscenza diretta delle problematiche penitenziarie impone di varcare
Le mura degli istituti di pena Calamandrei la famosa inchiesta sul nel carcere sulla tortura scriveva vedere questo il punto essenziale imporrà di confrontarsi continuamente con gli operatori dell'esecuzione penale e questa è una fortuna che ho avuto
In questi anni di studi e di ricerca
Ed è un'esigenza che si è soddisfatta permette di comprendere quale possa essere il ruolo del costituzionalista su questi temi perché al fondo il costituzionalista che studia i temi dell'esecuzione penale si trova costantemente a
Indagare aspetti che costituiscono l'oggetto centrale di suoi studi il rapporto tra le fonti il ruolo dell'interpretazione
Lo iato tra riconoscimento e garanzia dei diritti il resto dell'amministrazione nell'inveramento del dettato costituzionale e legislativo
D'altra parte come ha rilevato di recente Valerio Onida in ambito penitenziario entrano prepotentemente in gioco i valori stessi del costituzionalismo a partire da quello della dignità umana
Io ravvedo rilievo quasi sempre e rapporto problematico tra libertà e sicurezza
Declinata nei termini della ricerca di un confine che consenta di definire fino a che punto le esigenze di ordine e sicurezza
Si intacca questo ricorrente nella legislazione penitenziaria nelle prassi penitenziari possono giustificare limitazioni all'esercizio dei diritti dei detenuti
Rispetto alle esigenze di sicurezza e di ordinanze io ho sempre rinvenuto approcci molto diversi
Radicali da un lato e dall'altro
Cioè chi ne esalta eccessivamente le ragioni
Di fatto considerando le esigenze di ordine sicurezza idonea determinare la negazione della titolarità stessa dei diritti piuttosto che una giustificazione puntuale
A in ordine alle limitazioni all'esercizio dei diritti
E chi né svaluta completamente la portata con un approccio che definirei buonista che tenda a guardare a recluso più come vittima del sistema che non come autore di comportamenti comunque contraria al diritto e le regole della convivenza
La ricerca di un equilibrio in questa sede si direbbe di un ragionevole bilanciamento e più che mai fondamentale proprio perché la Corte costituzionale ci ha insegnato nella ormai sessantenne tale giurisprudenza
Questo ci ha insegnato anche di valorizzare e questo lo ritengo un punto fondamentale il residuo di libertà
Che il detenuto conserva che come si legge nella sentenza trecentoquarantanove del novantatré e tanto più importante in quanto costituisce l'ultima ambito nel quale può espandersi la sua personalità individuale
C'è una precisazione altrettanto importante sempre nella stessa decisione della Corte
Che è la seguente la sanzione detentiva non può comportare una totale e assoluta privazione della libertà della persona ne costituisce certo una grave limitazione Malan la soppressione
E in linea con quanto verrà sancito o era stato già sancito realtà dalla legge trecentocinquantaquattro del mille novecentosettantacinque la legge recante l'ordinamento penitenziario
Che tra le altre cose l'articolo quattro sancisce espressamente che il detenuto e titolari di diritti e di aspettative la Corte ha confermato proprio nella sentenza ventisei del novantanove
Che l'idea che la restrizione alla libertà personale possa comportare consequenzialmente il disconoscimento delle posizioni soggettive
Attraverso un generale assoggettamento all'organizzazione penitenziaria estranei al vigente ordinamento costituzionale
Il quale si basa sul primato della persona e dei suoi diritti
Come dirò nostro discorso non può essere incentrato solo sull'articolo ventisette ma significativamente e almeno sugli articoli due tre e tredici quarto comma della Costituzione
Questa affermazione giurisprudenziali si innestava su un percorso ovviamente graduale e su alcuni punti fermi che per ragioni di tempo il rinvio al testo scritto pongo come premesse non sviluppate di questa mia relazione
Il primo punto il principale la massima espansione delle libertà e come è noto
Questo principio fu elaborato da Paolo Barile e estratto dalla lettura delle disposizioni costituzionali in tema di diritti
Diceva il principe la massima stazioni libertà deve valere anche in carcere
Con la conseguenza che non sono ammissibili limitazioni all'esercizio dei diritti che l'azione al punto puntualmente giustificate dalle esigenze della vita detentiva qui le esigenze di ordine e sicurezza che dobbiamo intendere in senso stretto
Seconda premessa
Che traggo dare una testualmente da Gaetano Silvestri
è un intervento legislativo giurisdizionale che incide anche in vista di una maggiore tutela su un diritto fondamentale deve essere valutata alla luce dell'aspetto complessivo sull'intero sistema dei diritti
Che comprende sul piano sostanziale il profilo giuridico della dignità umana
Terza promessa eh il principio del minor sacrificio necessario dalla libertà personale e tante volte evocato nella giurisprudenza della Corte che impone di guardare c'è stato già ricordato prima al carcere come estrema ratio
Privilegiando prima esse alternative sia in vista di un percorso più efficace di risocializzazione comitati ampiamente dimostrano
Sia per assicurare i o per cercare di assicurare qui l'esigenza di un trattamento non contrari al senso di umanità che l'articolo ventisette impone
E qui ricordo che l'articolo ventisette significativamente declina il termine Pina al plurale sono le pene non il solo carcere che devono tendere alla rieducazione e non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
Ora queste premesse sono anche essere il frutto di un processo giurisprudenziale graduale
Che si innesta sulla lettura evolutiva del concetto stesso di rieducazione e di nuovo è stato ricordato prima sul progressivo assestamento della riflessione specie della scienza penalistica in ordine ai rapporti tra le diverse finalità delle piscine
Un assestamento che è stato reso
Senz'altro complesso
Dalle stesse formule utilizzate dal costituente dell'articolo ventisette sappiamo benissimo che quella formulazione è il frutto di un compromesso e soprattutto della volontà
Di non prendere parte a favore delle tesi dell'una dell'altra scuola della scuola carsica la pena retributiva
Ho della scuola positiva la pena preventiva
Ma senz'altro la novità che indubbiamente implicata
Dall'affermazione dei finalisti modi educativo e dal principio di umanizzazione delle pene inserito come dicevo prima nel contesto di una trama costituzionale che pone al centro la persona i suoi diritti fu subito accolta nel nostro ordinamento
E la ragione principale a mio giudizio sta nel fatto che
Subito dopo l'entrata in vigore della Costituzione ma fino al mille novecentosettantacinque la disciplina penitenziaria ruotava tutto attorno al Regolamento del mille novecentotrentuno
Regolamento e predisporre una serie di strumenti volti ad ottenere attraverso punizione privilegi un'adesione coatta le regole all'ideologia del trattamento
E ad autorizzare i singoli dei detenuti con la costante violazione dunque delle regole elementari del rispetto della dignità della persona
Questa svolta politico-culturale sembrava dai princìpi costituzionali sopravvenuti non poteva dunque trovare terreno fertile in un contesto normativo insiste anche di prassi amministrative
Seguiamo alla condizione del recluso nei termini di separazione segregazione filanda per privilegiare la lettura della termine rieducazione restrittiva e già Carnelutti ci aveva diciamo instradato rispetta i rischi che quel l'uso di questo termine avrebbe potuto implicare sottolineando come la radice di rieducazione può essere dall'usciere ma può essere anche Duchenne condurre verso una meta
Vedere dunque meravigliare troppo per la prima fase della nostra giurisprudenza esemplare a mio giudizio dalla sentenza dodici del mille novecentosessantasei
Questa novità il governo delle finali sulla l'educativo non fosse stato accolto e verrà invece colto significativamente nella già citata sentenza trecentotredici del mille novecentonovanta
Una radicale svolta giurisprudenziale che non a caso si situa in un momento successivo all'entrata in vigore della legge del settantacinque
A dimostrazione peraltro di quanto lo sviluppo legislativo possa incidere positivamente sulla stessa interpretazione disposti costituzionali
Notissimo che la legge penitenziaria si ispiri a principi opposti rispetto al regolamento del trentuno anzitutto perché pone al centro dell'esecuzione penale la figura del detenuto
In questo contesto dicevo si inserisce la sentenza del mille novecentonovanta numero trecentotredici nella quale la Corte scrive e ammette di non aver colto ingarbuglia rappresentato dal fino agli spogli educativo
Ci sono quattro passi che vorrei leggere per sottolineare quanto il ripensamento della Corte sia stato radicale se raffrontato soprattutto alla sentenza del sessantasei quattro affermazioni
Della Corte impostate voluto la finalità rieducativa non può essere ritenuta estranea alla legittimazione la funzione stessa della pena
Poi la tendenza a rieducare il grave le qualità essenziali e generali che caratterizzano la piena nel suo contenuto ontologico
Il principio della rieducazione e ormai da tempo divenuto patrimonio e la cultura giuridico europea e quarta affermazione il precetto di cui alla terzo comma dell'articolo ventitré vale tanto per il legislatore quanto per i giudici della cognizione
Oltre che per quelli dell'esecuzione della sorveglianza neanche per le stesse autorità penitenziaria
Il che dovrebbe implicare dal mio punto di vista è tra le tante altre cose l'affermazione di un errore in capo allo stesso legislatore di valutare ex ante nel contesto di un ormai radicata analisi di impatto della legislazione ha trovato spazio nei regolamenti parlamentari
Le conseguenze carcere oggi ne derivanti dall'introduzione di nuove fattispecie incriminatrici
Proprio considerando la giurisprudenza di Strasburgo sulla pesantemente ricordato con la nota sentenza per Torregiani
Che la bontà della carceri d'azione porta con sé il sovraffollamento chiamerò grazie all'individualizzazione del trattamento e che rende inevitabilmente più complesso quel processo di risocializzazione al quale la pena anche quella carceraria dovrebbe tendere
E soprattutto determina la situazione è lesiva dei diritti fondamentali della stessa dignità dei destinatari della sanzione
Questo profilo è stata parzialmente sviluppato la giurisprudenza successiva qua riguarda anche qui è stato ricordato la definizione di un limite se non addirittura la configurazione di un divieto
In ordine alle previsioni sanzionatorie rigide cosiddette automatismi legislativi il punto fermo di questa parte la giurisprudenza non è tanto da rinvenire nell'articolo ventisette ma nell'articolo tre della Costituzione
Scrive la Corte che le presunzioni assolute specie quando limitare un diritto fondamentale della persona quali il diritto alla libertà personale io al principio di eguaglianza si sono arbitrario irrazionali
Cioè se non rispondono a dati di esperienza generalizzati riassumibile nella formula dell'It quote plerumque accidit
Ed è la ragionevolezza che entra così c'è stato già ricordato in modo pervasivo nelle valutazioni sulle stesse scelte legislative riguardanti l'esecuzione penale
Proprio perché tra le finalità che la Costituzione assicura peraltro stabilirsi una gerarchia statica e assoluta
Tuttavia
Pur non potendosi stabilire questa gerarchia statiche assoluta l'azione repressiva come scritto nella sentenza duecentocinquantasette del due mila sei non può mai relegare nell'ombra il profilo rieducativo
Ebbene ho attribuito una
Portanza direi significativa la sentenza trecentotredici
Perché affronta questa decisione non solo ci interessa perire alla valorizzazione del medium contenuto nella sola è un'affermazione la finalità rieducativa ma perché anche tappa importante nel processo di consolidamento e poi di emersione
Dei diritti dei detenuti
Di valorizzazione dei contenuti della legge del settantacinque
E l'assenza di educazione ad essere riguardata come diritto un diritto per poi essere negato come peraltro dal mio punto di vista si desume anche dall'assolutezza del divieto della pena di morte
Assolutezza Aldo è divenuta la pena di morte che dovrebbe avere pure riflessi sul tema della compatibilità costituzionale dell'ergastolo
Il quale ha trovato una risposta dal mio punto di vista non persuasiva nella lealtà risalente sentenza duecentosessantaquattro del mille novecentosettantaquattro
E questo diritto il diritto all'educazione si affianca e precede le altre situazioni giuridiche soggettive delle quote detenute titolare per le quali su questa molto insistito la nostra Corte deve essere assicurata sempre un'idonea a tutela giurisdizionale
Direi in questa sintesi radicale che propongo rispetto quello che potrete trovare nel testo scritto
Che dagli interventi integrativi del legislatore finalmente compiuti in sede di attuazione dei principi costituzionali anzitutto con la legge penitenziaria del settantacinque
Ma poi con altre leggi altrettanto ma anche se importanti dell'ottantasei del novantotto del due mila con il Regolamento penitenziario in grado di attuazione sempre del due mila che ha concretizzato quei principi
Si passa idealmente all'opera maieutico della Corte costituzionale
Destinata a far risaltare dal dettato normativo una verità ordinamentale che spesso trascende le specifiche formule legislative
Traducendosi persino attività creativa o meglio di invenzione nel senso che il Presidente grossi ieri CIA rappresentato orientata all'emersione di diritti per l'innanzi non riconosciuti nell'ambito della normativa penitenziaria
Ed a questo tema che ora vorrei svolgere l'attenzione al tema del consolidamento e dell'emersione di diritti dei detenuti cercando di
Illustrare molto sinteticamente quelli che a me sembrano gli indirizzi prevalenti della nostra corte
Con l'ambizione di delineare quale sia stato il ruolo in concreto ha svolto dalla Corte nel portare avanti le lancette del orologio del diritto penitenziario per molti aspetti firme al mille novecentosettantacinque
Per Carla scelgo tre piani di indagini
Piano e che vorrei sviluppare tenendo ben presente le tecniche decisionali utilizzati dalla Corte Costituzionale in questo processo di emersione o consolidamento dei diritti dei detenuti
E questi piani sono i seguenti schematicamente
Il piano della interpretazione integrazione branda spiegherò che cos'è del dettato normativo il piano della vere e proprie integrazione dei testi sottoposti al giudizio della Corte e il piano della funzione monitoriamo
Selezione uno né per la relazione orale pochissimi casi per lo più recenti che ritengo esemplari per
Illustrare questi tre piani di intervento che la Corte a operato
Il primo piano a quello della interpretazione integrazione branda ovviamente comprende lei sentenza interpretativa di rigetto e e le additive di principio nonché farò un cenno alle pronunce di inammissibilità richiamando le una sola
Che siano giustificate dalla possibilità di ricavare dal tasso censurato una bevanda significato conforme a Costituzione
Per i primi a
Piave per il primo aspetto del primo piano sentenza interpretativa di rigetto richiamo alla sentenza cinquecentoventisei del due mila una decisione che riguardava il tema della perquisizione nei confronti dei dei detenuti
E quindi il giudice rimettente lamentava il fatto della mancata previsione nell'ordinamento penitenziario di un obbligo di motivazione gravante sull'amministrazione penitenziaria
In ordine alla disposte perquisizioni lamentando che questa assenza di obbligo di motivazione si traducesse in un difetto di tutela giurisdizionale
Qui la Corte colmando interpretativa la denuncia alla cura affermando che deve ritenersi sempre necessario imposta
Proprio per consentire l'effettivo controllo giurisdizionale una forma di documentazione dell'avvenuta perquisizione e la Corte si richiama i principi generali dell'attività amministrativa
E sottolineando come l'atto amministrativo specie si incidenti su posizioni individuali deve essere necessariamente motivato
Insomma qui viene rilevato una strettamente interpretativa della decisione sussiste perché non può che sussiste l'obbligo di documentazione motivazione dell'attività dell'Amministrazione con riguardo alle perquisizioni nei confronti dei detenuti
Perché c'è un piegare proprio dall'esigenza l'interpretazione del sistema normativo in modo conforme a Costituzione a queste condizioni nei sensi di cui in motivazione
La questione relativo all'articolo trentaquattro dell'ordinamento penitenziario vane fondata
Le perplessità comprate in dottrina circa l'efficacia della tecnica decisoria qui prescelta
Sono state in parte superate dal sollecito seguito che l'amministrazione penitenziaria dato a questa decisione perché pochi giorni dopo la sentenza cinquecentoventisei ci fu una circolare dell'amministrazione penitenziaria che elencava le
Condizioni da rispettare nel esecuzione delle perquisizioni le modalità concrete che dovevano essere osservate sottovaluterei tra l'altro in quella decisione la cinquecentoventisei
Un'altra indicazione che la Corte citare inattive almeno di una emerge la perquisizione
La Corte scrive qui vale anzitutto il principio per cui i provvedimenti dell'Amministrazione rimangono a soggetti e limiti e alle garanzie previste dalla Costituzione in ordine anzitutto al divieto di ogni violenza fisica e morale
Io ho trovato quei cenno un verbo significativo per sottolineare la centralità
Nastro discorso di quanto sancito dal quarto comma dell'articolo tredici della Costituzione divieto di violenze fisiche e morali nei confronti di persone
Sottoposte a restrizione di libertà personale un divieto
Che è sancito con la forza verbale è punita scritto dalla
Nel quarto comma che entreranno in nessun'altra disposizione della Costituzione
E direi che questo divieto dovrebbe pur porre sul tappeto ben primari solitamente richiamati obblighi internazionali anche il tema ancora svolto dal legislatore della necessaria introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento ma questa è una
Coro
Una aggiunta di riflessione sulla sentenza cinquecentoventisei
Altro caso che vedo che il tempo scorre rapidamente che verrà richiamare di integrazione branda in questo caso
La sentenza ventisei del novantanove la decisione che costituisce specifico precedente della cinquecentoventisei
Ed è una decisione o la quale la Corte ha dichiarato incostituzionale l'omessa previsione di forme di tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti
Una decisione di non avere i additiva di principio perché non veniva introdotto dalla Corte la regola
Procedimentale da seguire ma veniva indicato dalla Corte al legislatore la necessità di un sollecito intervento per assicurare adeguate forme di tutela giurisdizionale
Soluzione quindi integrazione branda in quanto meno noto applicativa che vede
Ancora una volta inerte il legislatore
Sarebbe stato necessario la Corte non può fare l'additiva classica perché scrive
Giustamente la sentenza che non c'è
Una e ma è ormai una procedura giurisdizionale secondo le rime obbligate Crisafulli anni da poter estendere e quindi invita legislatore allo svolgimento di un suo naturale compito
Fatta sa che passano gli anni il legislatore non interviene quindi dal punto di vista formale e il giudice a dovere stabilire tale procedimento seguire quando il detenuto lamenta una lesione di un suo diritto
Per fortuna la Cassazione alle Sezioni unite nel due mila tre indicano come procedimento da seguire un procedimento semplificato quello del
Quattordici ter ordinamento penitenziario
Fatta sa che dovremo attendere la fine del due mila tredici un decreto legge di fine due mila tredici convertito
A gennaio due mila quattordici perché il legislatore sollecitato però dalla corto europee non dalla Corte costituzionale introduca finalmente dal sistema
Il rimedio giurisdizionale che peraltro già evoluti di giurisdizionalità più accentuata avranno
La cosa importante da ventisette mentre nel secondo nella dover sancito m dell'antico principio ubi ius IBM di o meno che al riconoscimento della titolarità dei diritti non può avere accompagnarsi riconoscimento della possibilità di farli valere
Innanzi ad un giudice in un procedimento di natura giurisdizionale
Affermazione questa che ha avuto anche sviluppi più recenti penso la sentenza cento cento trentacinque del due mila tredici
Nella quale la Corte ha chiaramente detto che le decisioni del magistrato di sorveglianza ancorché si chiamino disposizioni sono vincolanti per l'Amministrazione e non solo una riconsideri inviti
Pure qui
Decreto-legge di fine due mila tredici è stato finalmente introdotto una rimedio per assicurare l'ottemperanza alle decisioni del magistrato di sorveglianza
Purtroppo di nuovo più per rispondere alle spalle sollecitazioni della Corte europea che non a quelle della Corte costituzionale
In questo primo piano e concludo illustrazione rimarca di richiamare almeno in caso di inammissibilità fondato sulla interpretazione conforme all'interno della sentenza centonovanta del due mila dieci
Che riguarda la presunta mancata previsione di un controllo di legalità del tribunale di sorveglianza sui contenuti del provvedimento ministeriale di sospensione delle regole trattamentale di cui al famoso articolo quarantuno bis
La criminalità organizzata soprattutto delitti di mafia
Ma la Pasqua Santo chiarita la parte in cui limita la permanenza all'aperto del detenuto ad un massimo di due ore al giorno
Qui la Corte precisa che la riduzione del limite massimo di due ore decisa con il singolo provvedimento applicativo trasformare sempre oggetto di reclamo al tribunale di sorveglianza perché in realtà
Sì voi potrete parlamentare la violazione di un suo diritto specialmente qui direi il diritto alla salute
Ma soprattutto la Corte dice il giudice a quo di non aver ricostruito adeguatamente il quadro normativo e che per effetto di questa mancata adeguata ricostruzione del quadro normativo di non avere alterato quella interpretazione conforme
Che avrebbe potuto permettere lo stesso giudice di ritenere persistente quel controllo di legalità che ormai scrive la Corte
Prego Assessore
Accantonato quand'anche noi che in gioco e l'accertamento della lesione di un diritto fondamentale ma giustificabile nemmeno per esigenze di sicurezza
Il secondo piano
è quella dello additive classiche
Ed è anche quello delle sentenze di accoglimento parziale perché ovviamente un diritto il problema di aggiornamento
Però una compressione intollerabile di un diritto può essere superata anche attraverso
La dichiarazione di incostituzionalità di parti di disposizioni che prevedono qualcosa che non dovrebbero prevedere per essere conforme a Costituzione
Anche qui vale purtroppo rapidamente prima caso penso dal terremoto quello che ha riguardato il diritto alle ferie o a riposo annuale retribuito dei detenuti sentenza centocinquantotto del due mila uno
Qui il giudice lamentava l'omessa previsione nel corpo dell'articolo venti dell'ordinamento penitenziario di questo diritto
E la Corte aggiunge ad integrare noi dettato normativo collocazione potrebbe particolarmente interessante
Perché la specificità del rapporto di lavoro penitenziario scrive la Corte non vale ad affievolire il contenuto minimo di tutela che secondo la Costituzione deve assistere ogni rapporto di lavoro subordinato
è evidente che cambieranno le modalità di godimento del diritto ma un conto affermare l'esigenza di una differenziazione di modalità nella condizione di un diritto
In ragione dello stato detentivo del suo titolare altro almeno il garantire un diritto poi riconosciuta dalla Costituzione senza distinzione di sorta per il solo fatto dalla sussistenza dello stato detentivo
E questo medesimo principio si esprimeva la sentenza successiva in questo caso in tema di tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti lavoratori la sentenza trecentoquarantuno del due mila sei
Nella quale si è detto che era incostituzionale l'attribuzione della competenza al magistrato di sorveglianza di quella specifica competenza perché raccontando il rito ordinario del lavoro
E il procedimento seguito per la tutela dei diritti davanti al giudice della sorveglianza agevolmente riscontrabile una diversificazione ingiustificata
Di prove illegittimità di ogni razionale ingiustificata discriminazione con riguardo diritti inerenti alle prestazioni lavorative tra detenuti e altri cittadini
Altra sentenza importante questo che in questo caso di accoglimento parziale e lasciata quarantatré del due mila tredici incostituzionalità di cui all'articolo quarantuno bis comma due quater lettera Bini
Ma la parte in cui pone limitazioni quantitative alla diritto i colloqui con i difensori dei detenuti in quarantuno bis
La motivazione di questa decisione la trave particolarmente persuasiva e vorrei
Di articolarla su tre punti essenziali
Primo punto all'esercizio del diritto di difesa può subire limitazioni nel bilanciamento con altre esigenze di rango costituzionale ma non oltre il punto che ne comprometta l'effettività
L'eventualità che gli avvocati si prestino a fungere da tramite tra decreto altri membri dell'organizzazione criminale non può essere assunta regola di esperienza
Terza affermazione che a mio giudizio va al di là del nostro tema del particolarmente interessante
Sul tema generale del bilanciamento in tema di diritti fondamentali
è quella per cui l'operazione normativa considerata viene a confliggere come il principio per cui nell'operazione di bilanciamento non può esservi un decremento di tutela di un diritto fondamentale sia adesso non fa riscontro un incremento corrispondente di tutela
Di altro interesse di pari rango
Ecco mi pare questa è un'affermazione importante io credo sarà ventisette minuti quindi
Cioè qualche altro aiuto cosa mi cronometrato
E rurale affermazione pertanto chiudere non ha a richiamare il sarto per ragioni di tempo la sentenza duecentotrentanove del due mila quattordici che pure è importante per il bilanciamento tra gli interessi contrapposti
In questo caso era la questione delle detenute madri ed è la possibilità di accesso al
Detenzione domiciliare
E Cacioppo da società per arrivare alla conclusione e agli interventi di tipo monitorio oltre all'intervento interessante in tema di diritta la sessualità sentenza trecentouno del due mila dodici
La Corte è costretto a dichiarare inammissibile la questione per ragioni tecniche ma invita legislatore intervenire
Era davvero significativo al monito della sentenza duecentosettantanove del due mila tredici
Anche qua su una questione piuttosto elevata ad essere sottoposto a giudizio della Corte dall'articolo centoquarantasette del Codice Penale rinvio facoltativo dell'esecuzione della pena
Nella parte in cui non prevede la possibilità delle rinvio facoltativo quando questa debba svolgersi in condizioni contrarie al senso di umanità
La Corte ritiene che il vulnus denunciato di mettere in chi vi sia
Ma rileva anche qui l'esistenza di una pluralità di soluzioni normative
Di possibili rimedi preventivi darne atto le a realizzare lo scopo ma il merito è fortissimo perché la Corte dice non sarebbe tollerabile che
Livenza legislativa si protragga
E addirittura scrive che in un eventuale successivo procedimento riguardante
Analoghe questioni sarebbe costretta ad adottare necessari e conseguenti decisioni
Come dire che se si verificasse l'IVA è una situazione di sovraffollamento quel potrebbe escluderci la dichiarazione di incostituzionalità
Ora su altre norme eventualmente sottoposto al suo sindacato quelle riguardanti temi sull'alternativa sullo stesso articolo centoquarantasette
In questo caso la Corte non farebbe altro che seguire l'indirizzo già praticato da altre altre Corti penso soprattutto alla Corte Suprema degli Stati Uniti ma anche
Ad un passaggio di una decisione del Tribunale Costituzionale tedesco
Affermando la necessità della rinuncia al del rinvio della esecuzione della pena carceraria dando alle condizioni date di sovraffollamento questa si tradurrà certamente in trattamento inumano
Abolire ancora una volta rilievo e la necessità di assicurare il rispetto della dignità della persona in carcere la necessità di assicurare il rispetto di un valore che non tollera riduzioni
Rispetto al quale non dovrebbero essere praticato l'argomento invece spesso evocato della loro esigibilità della pretesa ove riferito ad un diritto fondamentale quale quello ad una esecuzione della pena non disumana
Questo diritto ad un'esecuzione della pena ben disumana insisterei su questo almeno
Tanti lo hanno ricondotto alle importanti decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo
Io ritengo che la Corte europea dei diritti dell'uomo abbia dato un contributo all'emersione di questo diritto ma che questo diritto sia già tutto ricavabile dalla Costituzione repubblicana
Dell'articolo ventisette dall'articolo tredici comma quattro dagli articoli due tre semmai interpretando le disposizioni costituzionali che ora ho richiamato alla luce anche
Dell'apporto della Convenzione europea dell'articolo tre della CEDU personale anche valorizzando le interpretazioni e dell'articolo tre della cedo sono state date dalla giurisprudenza europea
Sul punto ha perso la nostra Corte avrebbe potuto sicuramente potrà fare di più d'altra parte lo ha scritto e detto
Gaetano Silvestri che all'epoca era Presidente della Corte costituzionale questa decisione è stata una decisione sofferta basta ha detto una strana atto di deferenza verso il legislatore e le autorità politiche
Che ben giustifica questo merito così forte ad invitare legislatore di intervenire
Si veste scritto quando la di Richard preferenze finisce per privare i diritti fondamentali
Anche di quel minimo di tutela di cui dispone la Corte con i suoi mezzi allora preferibile affrontare critiche rimaneste mestrini anziché ripararsi dietro il comodo scudo che non possono ossa
Ecco queste parole e davvero concludo
Periodo legalmente alla conclusione che vorrei proporre che penso sia ormai scontata
Questa rapida davvero in completo quadro dalla giurisprudenza costituzionale sui diritti dei detenuti ci porta a rilevare un pericoloso e preoccupante vuoto sul piano delle decisioni politiche
Al quale la Corte persone parzialmente sopperire
Le recenti scelte normative per lo più emergenziali compiute non a caso con decreti legge
Sono un segnale incoraggiante c'è stata e in dubbio la riduzione della popolazione detenuta detenuti al trenta aprile due mila sedici l'ultimo dato disponibile ed alla cinquantatré mila settecentoventicinque
Al trenta aprile due mila tredici il periodo della sentenza Torregiani erano sessantacinque mila novecentodiciassette
A mio giudizio
La rotta dovrà avere la cultura delle pene deve essere ancora delineata in una chiara prospettiva di valorizzazione delle sanzioni non carcerarie e a monte un diverso approccio alle questioni penali e sociali
Il compito davvero arduo perché richiede la condivisione di un fine l'impegno comune per un progetto di giustizia che sia fondata sulla restaurazione e sulla ricostruzione del legame sociale
Proprio la condivisione del fine potrà contribuire ad una più efficace ricerca dei mezzi d'opera realizzarlo corrisposte sanzionatorie diversificate che riconoscono il dovuto spazio anche la posizione della vittima
Ma sempre fondate sul processo di auto determinazione di responsabilizzazione del destinatario della sanzione penale
Solo così a mio giudizio istituzione potrà divenire promotrice senza paternalismo mi di occasioni che consenta nel singola di riappropriarsi della vita
Senza far prevalere quella logica correlazione agli sta sempre latente che può essere alimentata dall'errata errata in quanto antistorica lettura del termine rieducazione
Io credo che dalla giurisprudenza costituzionale siano rispetto alla designazione di questo fine chiaramente desumibili indicazioni importanti ancorché troppa spesse una raccolta radicata politica
Pranza piuttosto infatti zero il suo contributo dalla giurisprudenza di Strasburgo
Una più approfondita conoscenza delle pronunce della Corte costituzionale
Agevolerebbe quella più puntuale definizione del principio ispiratore della riforma da molti auspicata e oggi all'esame del Parlamento nella forma della delega penitenziaria dell'ordinamento penitenziario
Intanto nell'attesa che la politica su per il suo stato di criteri
Che già consistente diverse quando avveniva in gioco il tema dei diritti in esecuzione penale tende ad accrescersi in periodi come questo di competizione elettorale
Molti operatori del settore amministrazione interpretando e attuando le disposizioni diritto penitenziario ma non solo la Costituzione ha degli obblighi internazionali
Anche qui tacque davvero chiude un criterio di orientamento della giurisprudenza costituzionale nella sentenza centotrentacinque del due mila tredici che ha risolto un conflitto di attribuzioni sono adatto dalla magistratura di sorveglianza nei confronti del Ministro della Giustizia
Scriveva con la Corte l'estensione alla portata di diritti dei detenuti può subire restrizione di vario genere unicamente in vista delle esigenze di sicurezza inerenti alla custodia in carcere
In assenza di tali esigenze la limitazione acquisterebbe un valore affettivo supplementare rispetto alla privazione dalla libertà personale
Ma non compatibile con l'articolo ventisette terzo comma della Costituzione
Questo
è un criterio di giudizio della Corte può senz'altro è senz'altro utilizza anche per valutare le questioni di legittimità costituzionale
Ma deve essere pure metro di valutazione per il giudice della sorveglianza elemento condizionante le scelte che l'Amministrazione
Eppure l'esempio di come attraverso l'attività ma gli aiuti che esercita dall'ANAS alla Corte avvalendosi di un armamentario decisori ormai ricco sia possibile ricavare dalle formule costituzionali e talora anche
Vale la cui o si disposizioni legislative principi pendolari luminarie l'operato dei diversi operatori che sono chiamati al compito di attuare la Carta fondamentale
Nonché come abbiamo visto nel caso ad esempio il diritto alle ferie regole indispensabili per assicurare una maggiore conformità del sistema normativa costituzione
Se quei princìpi non sono ha svolti se quelle regole non sono poste
Bensì giustifico l'attività Malia utile allargare giustizia costituzionale
Specie in un settore quale quello penitenziario Pepe come si è già detto lo stato di quiete della politica nonostante pur lodevoli precedenti iniziative ministeriali raggiunge apici oggettivamente imbarazzanti vi ringrazio
Immigrazione corretto
Per questa
L'azione
Appassionata
Di decisioni
E e di problemi appassiona perché Marco conoscere se corrisponde
Penitenziaria in qualche misura
Direttamente romano e quindi
Pronta una passione
Che nessuno dello studioso noi specie
Non posso le citato ma purtroppo i tempi sono tali
Che altrimenti
Avremmo sacrificato l'ultima delle elezioni silenzio servirci
Sul federalismo fiscale
Quindi sull'ordinamento fiscale finanziarie l'ultima relazione ma Bund è utile rivedere quello che riguarda l'importanza prego
Grazie
Desidero innanzitutto anch'io ringraziare
Il Presidente della Corte e tutti i giudici per l'invito a partecipare a questo convegno la formulazione del ringraziamento e stereotipata ma il ringraziamento è veramente sentito
La Corte costituzionale me sessant'anni della sua attività ossia occupata ditemi veramente fondamentali per il Diritto tributario
Posso ricordare la nozione di tributo
Ho la elaborazione e l'applicazione del principio di capacità contributiva che di recente come ricordava ieri il professor Luciani si è arricchito di un connotato ulteriore cioè quello del
Bilanciamento con il principio dell'equilibrio di bilancio
Tuttavia pure a fronte di questi temi che appunto attraversano tutta la giurisprudenza della Corte o individuato un tema sul quale vorrei soffermarmi che appunto quello del federalismo fiscale
E le ragioni della scelta di questo tema stanno nel fatto che nello sviluppo non solo della normativa che applicato
La costituzione ma proprio nella interpretazioni spesso del dettato costituzionale
La Corte ha svolto un ruolo che non è solo quello che lei al consueto ma un vero e proprio ruolo di supplenza
In maniera tale che nelle lagune del testo costituzionale ha saputo individuare delle regole regole che poi sono state utilizzate dal legislatore che ha attuato
La riforma del Titolo quinto e che si è adeguato in parte anche superato le indicazioni della Corte costituzionale
Queste e le ragioni della scelta nel titolo ho utilizzato la figura della parabola
Una parabola che indica qual è stato vorrà dire purtroppo
Il percorso del federalismo fiscale forse più in generale del regionalismo che è partito da zero con la riforma per quanto riguarda soprattutto il federalismo fiscale
Con la riforma del Titolo quinto che ha raggiunto un vertice non devo dire per effetto dell'operato del legislatore o per l'interpretazione la Corte costituzionale
Quanto solamente negli auspici della dottrina e delle Regioni che in un certo senso entusiasticamente hanno provato ad applicare le nuove disposizioni costituzionali
E che poi raggiunto piuttosto mette certamente il fondo in relazione alle applicazioni che ha fatto il legislatore sulla base di quanto precisato anche dalla Corte costituzionale ma anche sulla base di ulteriori circostanze contingenti che cercherò brevemente di mettere in luce
Ed è possibile che perfetto della riforma costituzionale in itinere
La curva scenda al sotto la linea delle ascisse e vada in negativo ma su questo magari poi mi soffermerò se ho tempo alla fine del mio intervento
Dunque
Non esprimo un'opinione isolata dicendo che nelle vicende del federalismo fiscale della Regione sono più in generale la Corte ha svolto un ruolo abbastanza conservatore e centralistico
E visto che qui sono in compagnia di penalisti volendo si potrebbe anche parlare di soppressione in culla del federalismo fiscale però nella Commissione di questo reato credo che sentite altro si tratta ovviamente
è scherzoso la Corte avuto una serie di complici
Colpisce che sono innanzitutto il legislatore il legislatore statale il quale da una parte
Non è certo desideroso di lasciare alle Regioni le leve delle entrate delle spese per limitarci evidentemente al profilo finanziario
Il legislatore al quale poi io mi riferisco in termini generali e impersonali ma come ben noto dalla riforma del Titolo quinto alla sua attuazione che possiamo poi datare al due mila nove due mila undici è vietato
Un avvicendamento di Governi di diverso colore politico e di maggioranze parlamentari di diverso colore politico
Lo stesso legislature non era assolutamente convinto come pure è ben noto della
Opportunità di mantenere la riforma del due mila uno tant'è che ha approvato a riformare ulteriormente il testo costituzionale del due mila cinque senza superare lo scoglio del referendum
Governo confermativo e nel due mila dodici ha varato l'ulteriore riforma di cui adesso stiamo parlando e che sarà prossimamente sottoposta a referendum legislatore quindi non è assolutamente convinto
Della bontà della riforma del Titolo quinto
E poi le Regioni le Regioni che dovevano essere il principale attore di questa riforma certamente dal punto di vista fiscale non hanno saputo cogliere quegli spazi anche pure molto limitati
Che gli sono stati lasciati dalla Corte costituzionale e dalla legislatore
Non li hanno voluti cogliere probabilmente rincresce anche dirlo
Perché timorosi del principio di democraticità che insito nel federalismo fiscale
Che si traduce nei requisiti che sono stati poi fissati dal legislatore delegato di rendicontazione responsabilità quello che
Politicamente viene tradotto col motto pago vedo volto
Gli amministratori regionali e mi è stato i locali hanno probabilmente avuto paura di questa attuazione e questo ce lo dice anche la casistica
Che è venuta all'esame della Corte costituzionale casistica nella quale si registrano Sempre
Vi faccio riferimento qui e solo qui anche alle regioni a statuto speciale
Si registrano sempre ipotesi o di alleviamento dei tributi quindi di misure di riduzione di detrazioni oppure di nuove forme di imposizione a carico di soggetti diversi dalla Bittante
Per esempio imposte sul turismo quelle della Regione Sardegna
Per esempio il famoso tu pratico della Regione Siciliana che gravava su un unico soggetto passivo di imposta non residente non votante ovviamente in quanto società nel territorio e la Regione
E quindi questa casistica ci dimostra che effettivamente
Le Regioni non hanno voluto e saputo cogliere questa opportunità e questo va detto
Anche in via preliminare proprio per valutare è un insieme di fattori l'operato della Corte costituzionale
Ora data la qualità dell'uditorio ritengo del tutto superfluo illustrare i capisaldi costituzionale il federalismo fiscale
Mi limito a ricordare solamente alcuni punti qualificanti che poi sono credo per alcuni
Necessari per comprendere che il resto del mio discorso e quindi mi limito a ricordare che per l'articolo centodiciannove della Costituzione i tributi propri la compartecipazione al gettito dei tributi erariali e il fondo perequativo
Consentono ai loro complessa alle Regioni agli enti locali di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite
Quindi la Costituzione e non una costituisce una relazione onirica univoca tra la fonte del finanziamento e le funzioni da finanziare però prevede a garanzia e a tutela
Che le funzioni pubbliche fondamentali siano finanziate integralmente con risorse che è onere dello Stato a fornire alle regioni
Naturalmente non si tratta più di trasferimenti differenziati com'era precedentemente Mattia attribuzione che eccetto i tributi riferibile al territorio compartecipazioni
Quindi diciamo trasferimenti che fanno riferimento realtà alla capacità fiscale dei soggetti abitanti nel territorio di una determinata regione
Unità portato della giurisprudenza della Corte costituzionale come poi vedremo non presente nella Costituzione e quella è la distinzione tra tributi regionali derivati e tributi regionali in senso proprio
E questa è una distinzione molto importante essendo i tributi derivati quelli istituiti con legge statale
Essendo invece i tributi regionali in senso proprio quelli istituiti con legge regionale e quindi autonoma espressione e più genuina espressione
Della autonomia regionale i tributi regionali in senso proprio vengono destinati questo non lo dice la Costituzione ma la legge delega che la attuata
Anche a finanziare
Mi le speso che riferite ai servizi non essenziali della Regione
E questo e appunto poi il caposaldo del federalismo fiscale
Inteso appunto come e libertà di manovra delle regioni nelle istituzioni tributi propri genuinamente proprio istituti con propria legge
Per finanziare le funzioni che non sono quelle essenziali e quindi quelle stabilite in virtù del coordinamento dallo Stato ma sono quelle propri espressioni di proprie politiche locali autonome
Naturalmente quindi tanto più l'ordinamento riconosce tutela la potestà normativa delle Regioni nello stabilire i tributi propri in senso stretto tanto più ne risulterà rafforzata l'autonomia rispetto al potere statale
Ora la mia relazione come è strutturata innanzitutto vorrei fare un
Brevissimo Flash sulla situazione attuale della normativa
Vorrei poi raccontarla con quelle che erano possiamo dire le aspettative la dottrina ecco in questo nel settore si registra un fortissimo scollamento
Tra le opinioni dottrinari e e la interpretazione data su alcuni punti nodali dalla Corte costituzionale e l'attuazione da parte del legislatore
Quindi vorrei coi illustrare sempre molto brevemente qual erano le aspettative e qual era la interpretazione che ha dettato costituzionale dalla dottrina all'indomani ma anche al dopodomani rispetto alla sua emanazione
Individuarono coi alcune tre sentenze fondamentali della Corte costituzionale che hanno segnato l'interpretazione
Del dettato costituzionale per dare ragione poi del motivo per cui la norme di attuazioni si discostano in maniera veramente sensibile da quelle che erano le aspettative ingenerate dalla riforma del Titolo quinto
E infine spero dopo qualche conclusione sull'attuale se avrò tempo di fare qualche considerazione sulla riforma costituzionali itinere e quindi sulla progettate modifiche agli articoli perché progettate centodiciassette e centodiciannove della Costituzione
Allora per quanto riguarda la situazione attuale dei tributi regionali e della funzione che lo Stato svolge nella attribuzione Regione delle entrate fiscali
Bisogna ricordare che la l'articolo centodiciannove della Costituzione è stato attuato solamente da una legge del due mila nove
Quindi dopo otto anni dalla sua entrata in vigore e che non solo sulla formulazione dei punti fondamentali di questa legge di delega ma sulla stessa necessità della sua esistenza
Ha operato un ruolo fondamentale la giurisprudenza della Corte costituzionale
I decreti attuativi di questa delega sono stati due decreti del due mila undici il ventitré il sessantotto
Hanno individuato rispettivamente la disciplina dei tributi regionali e quella dei tributi comunali
Per quanto riguarda il federalismo regionale quindi decreto sessantotto del due mila undici
Sono tre i punti fondamentali di questa disciplina innanzitutto per quanto riguarda i tributi regionali in senso stretto quindi quelli espressione propria della autonomia impositiva delle Regioni
Il legislatore deve prendere atto che dopo dieci anni dall'emanazione del nuovo Titolo quinto la fiscalità regionale e mi riferisco qui e nel proseguo del discorso solo alle Regioni a Statuto ordinario
La fiscalità regionale è praticamente in una fase nautica embrionale inesistente non ci sono significativi tributi propri regionali nonostante che la Corte costituzionale da questo punto di vista nel due mila otto poi vedremo aveva dato spazio
Alle autonomie regionali non ci sono tributi regionali quindi il legislatore statale che cosa fa devolve alle Regioni alcuni tributi che hanno un presupposto attinente il territorio regionale ma che erano disciplinati dalla legge statale
E che quindi secondo la giurisprudenza della Corte dovevano considerarsi non tributi propri in senso stretto ma tributi derivati con fortissimi limiti
A a legiferare in materia da parte delle dittature regionale
Quindi vengono devoluti alcuni tributi ma sono tributi veramente di scarsissima rilevanza le tasse sulle concessioni regionali la tassa sull'occupazione spaziale pubbliche regionali liberamente pochissima cosa
Come e contraltare questa è la cifra della manovra attuata in materia appunto differita discute di federalismo dal legislatore statale come contraltare a questa scarsissima rilevanza e tributi propri viene invece
Concessa passatemi il termine alle Regioni una elevata manovrabilità con riferimento alle
Tributi derivati
E quindi in sostanza in mente vengono ampliate le possibilità di manovrare aliquote e basi imponibili
Di tributi il cui gettito è attribuito alla Regione ma che sono disciplinati con legge statale nonché sulle addizionali ai tributi erariali istanza in particolare
Che sono attribuiti alle Regioni quindi ristrettezze tributi propri ampliamento di manovra invece sulle compartecipazioni e sulle addizionali
Per quanto riguarda la
Potestà delle Regioni di istituire nuovi tributi propri e quindi di integrare quella FLI brevissimo elenco dei tributi propri che gli viene attribuito dal legislatore statale
Con riferimento a questo quindi la potestà residuale delle Regioni attribuita dagli articoli centodiciassette e centodiciannove
Maniera forse sorprendente il decreto sessantotto si limita ha ripetere quello che già dicevo la legge delega quarantadue e quindi a ribadire che le Regioni possono istituire tributi propri in senso stretto sia per se regioni
Sia per gli enti locali i Comuni e Province del proprio territorio
Purché
Un una gravanti su presupposti già colpiti da tributi erariali e poi vedremo il motivo deriva sempre dalla giurisprudenza costituzionale di questa limitazione
Perché è un po'sorprendente questa tecnica innanzitutto questa che la potestà propria vera delle Regioni viene relegata nelle disposizioni finali in fondo in fondo a destra poi andremo insomma nella dettato della disposizione
E soprattutto questa potestà viene limitata dal legislatore
A un periodo temporale ben definito a decorrere dall'anno due mila tredici si prevedeva nel due mila undici quindi con una arrivé en passe devo dire abbastanza preoccupante cioè che non fosse
Come si dovrebbe ritenere che era anche in base alla giurisprudenza della Corte una potestà regionale di istituire tributi autonomi con certe modalità e garanzie di certamente derivante dalla Costituzione ma addirittura una potestà il legislatore ordinario in attuazione della delega possa per legge ordinaria poteva limitare ad libitum
A decorrere dal due mila tredici quindi da una data futura
Atteggiamento quindi devo dire abbastanza preoccupante
Su questo corposa normativo si è pronunciata la Corte costituzionale con alcune sentenze che naturalmente non faccio in tempo a richiamare
In particolare con riferimento all'IRAP perché l'IRAP è stata sempre il banco di frizione
Tra l'autonomia regionale rivendicata essendo il tributo principale il cui gettito è destinato integralmente
Alle Regioni è destinata a finanziare la sanità pensato sempre appunto un campo di frizione
Ancora una volta le Regioni
Anche in seguito a vicende normative che avevano formalmente regionalizzato l'IRAP e sulla base di questo decreto cercano di rivendicare una maggiore autonomia la Corte costituzionale
Segue i suoi canoni interpretativi ordinari e dice continua ad essere un tributo derivato quindi le Regioni non possono travalicare i limiti dati dalle norme del legislatore statale
Un Blair sguardo che non posso fare neanche brevissimo alla imposizione comunale come nasce dal decreto ventotto del due mila undici attuativo della delega e poi le successive norme della
Decreto Monti e anche da quelle che poi
Hanno seguito emanate dall'attuale Parlamento conferma questa impostazione centralistica un brevissimo flash
La abolizione del limo tassi sulla prima casa
Misurata ampiamente voluta dall'opinione pubblica e cavalcata in varie vicende come sapete
Dalla politica ebbene è la misura più contraria che si possa immaginare al cardinal fondamento del federalismo fiscale
Essendo federalismo fiscale appunto la coincidenza tra il soggetto che corrisponde le imposte non determinato territorio e vota in quel territorio l'abitante
Cioè chi ha la prima casa è un territorio per definizione è il soggetto al quale traguarda il principio democraticità del federalismo fiscale nell'istituire appunto il principio detto voto pago
è ebbene l'abolizione dell'ICI del immune e della tassa prima casa ha completamente fatto tabula rasa di questo principio cardine
Il nome di altro tipo di esigenza
Cosa diceva la dottrina dopo la riforma del Titolo quinto B la dottrina naturalmente prendeva atto che il sistema tributario e contabile lo Stato li entra nella competenza esclusiva statale
Affermava che
Prendendo atto che tale materia legislazione concorrente rientra il coordinamento della finanza pubblica del sistema tributario
Affermava e questo è un punto fondamentale sul quale lato espansa Cosio sale non ha seguito la dottrina o viceversa
Quindi il coordinamento diceva deve essere effettuato in via concorrente tra Stato e Regioni secondo il concetto di coordinamento per cui non c'è un ente subordinato all'altro ambedue collaborano
Salva la fissazione da parte dello Stato dei principi fondamentali quelli coordinamento funzioni comune fissazione da parte dello Stato dei principi fondamentali
E poi secondo la dottrina alla competenza residuale delle Regioni spetta la disciplina dei tributi propri regionali
Perché questa materia non NI compresa tra quelle che scusi la competenza statale né tra cui la competenza ripartita
Voi potete naturalmente valutare rispetto a questo schema teorico quanto è lontana l'attuazione e che io adesso brevemente descritto
Quelle sono gli snodi della giurisprudenza costituzionale che hanno costruito le linee portanti di questo quadro rispetto alle quali poi legislatore statale diciamo che è un po'esagerato del suo
Allora innanzitutto il primo punto della giurisprudenza costituzionale già
Nella due mila tre sentenza duecentonovantasei duecentonovantasette trecento undici del due mila tre e quello della la creazione del concetto di tributo derivato della Regione
Le Regioni all'indomani delle ma riforma del Titolo quinto avevano come ho già accennato rivendicato un atto tali autonomia nel disciplinare l'IRAP in quanto tributo il concetto è devoluto integralmente alla Regione
La Corte costituzionale ferma subito
Questi tentativi delle Regioni dicendo sostanzialmente che è indubbio che l'articolo centodiciannove secondo comma Cyril Felice sull'i tributi istituiti dalle Regioni con propria legge nel rispetto dei principi del coordinamento pone il sistema tributario statale
Non è dunque in materia di legislazione concorrente Ai sensi dell'articolo centodiciassette terzo comma ma materia che rientra all'esclusiva competenza dello Stato in materia di tributi erariali
Nell'ambito del quale lo Stato è legittimato emanare anche normativa di dettaglio
Qual è
La il concetto fondamentale che si trae da questa giurisprudenza e che la qualifica di tributo proprio in senso stretto della Regione o di tributo regionale derivato rispetto al quale lo Stato conserva la potestà normativa dipende da un criterio giuridico-formale è quello della fonte
Ed è chiaro che venendo da un sistema quell'antica dalla riforma in cui tutte le leggi tributarie erano emanate dallo Stato anche per quanto riguarda i tributi delle Regione degli enti locali
Voi capite quanto è importante questa affermazione
E allora interpretare latti quella la nuova Costituzione nuovo Titolo quinto in una maniera sostanzialmente conservativa rispetto all'esistente non esistevano allora
Tributi emanati con legge regionale anzi un po'illegalmente si ricorda che una di queste sentenze aveva ad oggetto uno dei forse l'unico tributo proprio della Regione Lazio ordinario Piemonte che era la tassa per la raccolta dei tartufi
Ecco e quindi resta una situazione in cui quasi tutti i novantanove per cento i tributi emanati con legge statale dire a utilizzare un criterio giuridico-formale per individuare la natura
Statale o locale regionale di un tributo è chiaro che è un'interpretazione che conserva l'esistente fino evidentemente ad una successiva evoluzione
Successivo passo la sentenza trentasette del due mila quattro estremamente importante nella materia tributaria
Perché afferma che le Regioni non possono legiferare nella materia fiscale prima che sia stata in
E manata una legge di princìpi la quale
Eh esclusivamente di appannaggio del legislatore statale
Quindi sostanzialmente si nega che i principi del coordinamento al quale legislatore statale deve attenersi per esercitare la sua potestà normativa possono essere vissuti dal sistema esistente
E questa sentenza
Sembra come dicevo prima non porsi Ina sintonia con quelli che erano le interpretazioni la dottrina
Le quali dicevano in quanto è il coordinamento che ha potestà concorrente e un conto è la fissazione dei principi del coordinamento che invece è potestà esclusiva statale da questa sentenza
Sembra di potersi desumere una visione sintetica del coordinamento secondo il quale tutto il coordinamento
è funzione esclusiva dello Stato rispetto ad esso non residua alcuna potestà di intervento della Regione
Ebbene
A questa sentenza si ascrive sostanzialmente la necessità
Che le Regioni attendessero l'emanazione dei principi principi che sono stati menati solamente nel due mila nove
è probabile che nel due mila quattro non si sospettasse che bisognava aspettare ulteriori cinque anni alcuni hanno voluto vedere ottimisticamente questa sentenza un monito al legislatore affinché diciamo rapidamente attuasse l'articolo centodiciannove e centodiciassette emanando la legge di princìpi sono dovuti attendere cinque anni
E affinché questa legge-delega venisse la luce e in questi cinque anni dieci ormai quasi
Dalla riforma costituzionale certamente era mutato il quadro politico era mutato il quadro sociale era intervenuti talmente tanti fattori che avevano fatto perdere
Alla riforma del Titolo quinto la spinta propulsiva ammesso che ci fosse che l'aveva fatta nascere
C'è un tema molto interessante ma qui non ho tempo di trattarlo che il motivo
Cioè la differenza che si ravvisa tra questa sentenza ottantasette al due mila quattro ed altre precedenti della stessa Corte costituzionale che in altre materie avevano ritenuto non necessario
Il l'emanazione di una legge statale recante i principi fondamentali fu naturalmente in materia di legislazione concorrente
Un'interpretazione che si può dare di questa differente orientamento della Corte e che come ho detto prima nella materia fiscale e forse solo nella materia fiscale rispetto alle altre se andate nella Corte
Si veniva in una situazione in cui non esistevano i principi e coordinamento perché la funzione era esclusivamente statale precedentemente mentre altre materie come per esempio la sanità oggetto della famosa sentenza duecentottantotto del due mila due
C'era già un corpus probabilmente al quale si potevano ricondurre i principi della ripartizione delle competenze
Infine l'ultimo sì importantissimo snodo della giurisprudenza costituzionale la sentenza centodue della due mila otto
Nella sentenza centodue del due mila otto che riguardava dei tributi istituite la Regione Sardegna
Sono però contenuti dei principi che riguardano invece in via di comparazione l'ordinamento delle Regioni a Statuto ordinario
E in particolare il normati questa sentenza sta nel fatto che il
Lacorte afferma che in materia di tributi propri regionali quindi quelli istituiti
Con una legge regionale non è necessario attendere una legge statale sui principi di coordinamento perché in armonia con quanto già stabilito appunto la sentenza duecentottantadue del due mila due invece questi principi si potrebbero desumere dalle core dal corpus normativo delle leggi esistenti come ho già detto le Regioni non hanno assolutamente approfittato
Di questo spazio di apertura
Qui quelle il punto fondamentale di questa sentenza che perlomeno per quanto riguarda i tributi propri in senso stretto viene abbandonato un criterio giuridico-formale ed è adottato un criterio sostanziale
E necessario nell'oggi che la sentenza individuali quali sono le caratteristiche dei tributi propri regionali che possono essere istituiti dalla Regione in assenza del coordinamento come tributi propri
Queste caratteristiche sono due tipi una caratteristica di tipo diciamo statico
Cioè deve trattarsi tributi il cui presupposto sia collegato al territorio della Regione evidentemente quindici afferma quello che è stato sempre ritenuto dei principi cardine federalismo cioè la territorialità dei tributi locali
In secondo luogo dal punto di vista dinamico proprio per gestire
In qualche modo il coordinamento probabilmente questo è un principio di coordinamento tant'è che poi è stato richiama riproposto valigie pronte per due mila nove
Si afferma che i tributi propri giornali non possono andare a coincidere con il presupposto di già esistenti tributi statali che di coordinamento viene dato in questo modo
Cosa ha fatto la legge quarantadue del due mila nove la legge delega su questo punto fondamentale
è chiaro che la Corte costituzionale aveva utilizzato quella che si può chiamare riserva di presupposto
La Regione non può sovrapporsi a presupposti resistenti tributi erariali solo per dirimere la questione di coordinamento possiamo dire in via transitoria
La legge quaranta del due mila nove ha invece elevato questo principio principio permanente così prevedendo che lo Stato potesse di fatto occupare presupposti anche con legge muoverà
Per istituire tributi o propri erariali o tributi da attribuire come tributi derivati alle Regioni I Comuni senza sottostare ad alcun vincolo
Quindi la legge quattro del due mila nove semplifico veramente in maniera eccessiva ed estrema ha dettato di principi vari
Di delimitazione della potestà normativa regionale ma non era ugualmente invece in alcun modo delimitato la potestà normativa statale la quale quindi può imbattere anche tanti
Appropriandosi di tributi che sarebbero ontologicamente propri della fiscalità regionale
Ci sarebbe un altro tema ma veramente un accenno anche quello del coordinamento della finanza pubblica perché come ben noto l'articolo centodiciassette terzo comma pone sullo stesso piano e non emissione sinergica
Il coordinamento e la finanza pubblica e il coordinamento del sistema tributario e prima della riforma del due mila uno anche l'armonizzazione dei bilanci pubblici
Questo trittico in cui alcuni vedevano una prevalenza del coordinamento del sistema tributario addirittura sul coordinamento e la finanza pubblica questo trittico sia scomposto e si è scomposto a detrimento
Della autonomia regionale e quindi del coordinamento del sistema tributario perché come a tutti noto
Il coordinamento della finanza pubblica ha preso una enorme sopravvento nella giurisprudenza costituzionale
Diventando una competenza esclusiva anch'essa dello Stato ma tale da sopravanzare per levanzo a qualsiasi ripartizione per competenza delle singole materie legislative
Quindi nella visione della Corte costituzionale
Il coordinamento del sistema della finanza pubblica diventa una competenza esclusiva finalistica dello Stato e quindi viene chiaramente ulteriormente sbilanciato il rapporto tra coordinamento la finanza pubblica e coordinamento del sistema tributario
Tanto più poi naturalmente
Il sistema si squilibra ulteriormente quando la legge costituzionale una del due mila dodici ha costituzionalizzato il principio dell'equilibrio del bilancio attribuendo sotto tale profilo un'ulteriore pervasiva competenza esclusiva allo Stato
Quali sono le conclusioni che si può sono trarre molto brevemente la questa scusa a Costituzione vigente
Certamente come ho cercato di lineare la giurisprudenza della Corte costituzionale avuto un atteggiamento cauto
Possiamo dire che nei vari termini dell'articolo centodiciannove ha certamente privilegiato la armonia con la Costituzione
Alla quale la potestà finanziaria e fiscale delle regioni debbono sottostare armonia con la Costituzione che è stata intesa come tutela dei valori unitari della Costituzione
Va detto che le Regioni non hanno mai approfittato della loro autonomia neanche per creare quella che si temeva che fosse una concorrenza fiscale tra Regioni tuttavia la Corte a
Certamente comunque
Penso a diciamo prevenire anche una possibile disgregazione in senso concorrenziale dei diversi sistemi fiscali delle Regioni
Ma certamente è questa visione che molti definiscono centralistica della Corte costituzionale deve essere inquadrata in un contesto molto più ampio
E in quanto essa molto più ampio in cui posso solo accennare
Uno dei punti fondamentali l'articolo centodiciannove la determinazione del fondo perequativo di quello che consente di colmare la diversa potestà diversa capacità fiscale
Delle diverse regioni per assicurare a tutti i cittadini a tutti gli aventi diritto una adeguato ed uniforme a livello delle prestazioni essenziali sanità istruzione trasporto eccetera
Ebbene dal momento che i divari tra le diverse regioni continua ad essere molto forti la necessità della al fondo perequativo che quindi fondo perequativo fosse di adeguato ammontari certamente
A richiesto la votazione al mantenimento azioni di entrate fiscali da parte dello Stato e l'hanno un devoluzione alle regioni
Non è stata adeguatamente attuato il la devoluzione delle funzioni dal centro alla periferia
Ed è chiaro che se non viene attuate il processo denunciare le funzioni manca una gamba diciamo del processo di copertura politico delle poste relative a queste funzioni da parte della fiscalità regionale
è ancora tuttora in fase embrionale il processo
Determinazione dei costi e dei fabbisogni standard delle Regioni che devono essere coperti così come la ricognizione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di assistenza istruzione
Che sono appunto fondamentali e stabilire poi qual è il fabbisogno delle Regioni abbiamo visto il coordinamento la finanza pubblica pesa un peso preponderante rispetto al coordinamento in materia di entrate è risultata carente la concertazione
Tra
Livello statale e livello regionale non essendo stato istituito il Senato delle autonomie come era previsto nella riforma della due mila cinque non avendo funzionato gli organi a ciò deputati e poi un altro fattore
Pervasivo e dirompente in molti rami della giurisprudenza costituzionale
In ragione delle misure adottate dal legislatore che quello della crisi economica e la necessità di ripianamento del deficit degli impegni internazionali assunti dal nostro Paese
In questo campo che quindi hanno ulteriormente delimitato sia la possibilità di spesa delle regioni e hanno incrementato necessità di tenere forti e salde le redini del governo delle entrate delle stesse a livello centrale
E quindi la mia conclusione su questo punto perché la Presidente sito due minuti per trattenermi sul nuovo Titolo quinto
Quindi le conclusioni con ritenuto di dare sono queste risultato sotto il profilo dell'imposizione fiscale quanto di più lontano si potesse immaginare all'atto della riforma del Titolo quinto
Nelle aree decisionali in materia di entrate distese lungi dall'essere significativamente riposte negli enti vicini al cittadino
Sindacabile influenzabili attraverso il voto le formazioni sociali sono in mano al potere statale a sua volta visivamente influenzato dalle scelte adottate in sede sovranazionale
Lei mi evitabile tensione tra devoluzione verso l'alto devoluzione verso il basso abisso senz'altro vincente la prima
Cosa dire sulla la riforma in itinere costituzionale
Ebbene a tutti noto che questa riforma per quanto naturalmente qui ci interessa direttamente interviene sul gli articoli centodiciassette e centodiciannove
Resta naturalmente nell'ambito delle materie di legislazione esclusiva statale il sistema tributarie contate dello Stato
Adesso però viene aggiunto il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario che era materia di legislazione concorrente e adesso viene avvocato allo Stato perché la legislazione concorrente è stata espunta
Dalla struttura dell'articolo centodiciassette
Nell'articolo centodiciannove viene confermato naturalmente che i Comuni Città metropolitane e Regioni hanno risorse autonome stabiliscono e applicano tributi propri quindi rimane la dicitura attuale
Però viene previsto in armonia con la Costituzione e secondo quanto disposto dalla legge dello Stato Ai fini del coordinamento della finanza pubblica del sistema tributario
Quindi articolo centodiciannove non fa più riferimento ai principi del coordinamento non fa riferimento direttamente al coordinamento disposto con legge dello Stato
Sotto questo profilo sembra dunque che il nuovo dettato costituzionale non faccia che confermare dal versante delle entrate ciò che la Corte aveva stabilito dalla sentenza trentasette del due mila quattro
E cioè che il coordinamento spetta la legge dello Stato
Affermando che vi è una sostanziale coincidenza tra la fissazione dei principi fondamentali e la funzione di coordinamento in modo tale che anche quest'ultima spetta alla potestà esclusiva dello Stato per quanto sia formalmente oggetto di potestà concorrente
Quindi mi sembra un è veramente mi scuserete una prime superficiale Annales analisi
Che da questo punto di vista innova dettato costituzionale conferma sostanzialmente l'esistente sulla base della interpretazione che gli è stata data non c'è dubbio però che mentre con la Costituzione ancora attualmente vigente di era comunque l'auspicio
E che
Forse un domani legislatore o forse la stessa Corte potesse interpretare il sistema in modo forse più consono all'autonomia regionale è chiaro che se dovesse essere modificato il testo la costituzione in questo senso definitivamente confermato questo auspicio sicuramente
Verrebbe meno d'altra parte
è vero che gli articoli centodiciassette e centodiciannove continua riferiti al coordinamento però come ho accennato e come ben noto il solo termine coordinamento non è stato mai
Ritenuto sufficiente a individuare effettivamente una potestà concorrente nei sulla base delle prime analisi che non mi compete non riporto opinioni altrui sembra che la lo sta Landi
E Senato dell'autonomia sia una organo che in base alle sue attribuzioni possa bilanciare perlomeno in questa materia specifica del coordinamento questo potestà esclusiva che viene attribuita allo Stato
Resta da stabilire che cosa accade della potestà in nominata delle Regioni potestà residuale ai sensi dell'articolo centodiciassette se c'è ancora una potestà risma delle Regioni in materia di istituzione tributi propri
Credo che la risposta del resto nel senso positivo perché da questo punto di vista esista ancora una potestà residuale delle Regioni e come aveva detto la se pensa centodue del due mila otto in questo ambito rientra quella delle regioni di istituire tributi propri naturalmente sulla base dei principi di coordinamento che sono fissati
Grazie
Ringrazio
Presso il suo Salvini
Io pregherei il nostro Presidente di venire dire due parole di chiusura
è solo
Un saluto ed un ringraziamento
Che porgo io come Presidente perché lo posso porgere a nome di tutti i membri del Collegio della Corte costituzionale
Ed è un duplice saluto e ringraziamento intatto un saluto e un ringraziamento per coloro che ci hanno fedelmente eseguito ieri mattina ieri pomeriggio e anche nella mattinata di oggi
Quindi grazie sinceramente
Un saluto molto più motivato specificamente motivato e invece ai relatori
E io ho ascoltato tutte le relazioni
E sono tutte all'insegna di una
Estrema serietà una serietà che è fatta di grande diligenza grande intelligenza critica grande cultura
Quindi sono tutte nel loro complesso un grosso contributo che viene offerto a noi ed è un contributo che rassicura la Corte perché
Nella loro analisi emerge chiaramente che
L'itinerario sessantenne male è stato
Autenticamente un itinerario volto a portare avanti quella oscenità garantistica che affidato la Carta costituzionale alla Corte
Certo non possiamo
Campare di rendita è chiaro che
La Corte odierna esce rassicurata corroborata
Ma verso il futuro l'itinerario deve essere sorretto da una attenzione a Coulthard verso quella carica dinamica che è sempre la carica
Vitale esistenziale dell'ordinamento giuridico
Ecco però usciamo corroborati
Abbiamo più forza per inoltrarci verso il futuro e di questo siamo grati a tutti i relatori grazie di gran cuore a nome di tutti i giudici della Corte costituzionale