«Ma è solo mafia?». L'ultimo intervento pubblico di Paolo Borsellino in cui si definisce un "condannato a morte"

Numero della rivista
Era già in tipografia
Fase di chiusura quando è arrivata la notizia dell'assassinio di Giovanni Falcone e abbiamo quindi posticipato di alcuni giorni l'uscita del numero riuscire a trasforma
Siamo riusciti a trovare un testo che
Abbiamo dovuto tradurre dal tedesco di Giovanni Falcone
Credo una delle analisi complessive
Più lucide sintetiche sul fenomeno ma anche a Button
Seminario internazionale che si tenne
In Germania
E abbiamo chiesto altre persone che gli sono stati vicini
Vicine
Diversi motivi di raccontare
Tutta la vicenda del pool
Antimafia e della Primavera di Palermo ma di raccontare anche la loro storia di amicizia personale con Giovanni Falcone l'abbiamo chiesto a due giudici che con lui hanno lavorato per
Giuseppe Ayala Giuseppe Di Lello che naturalmente qui a Palermo conoscete benissimo e l'abbiamo chiesto a Nando
Dalla Chiesa
E per noi
Discutere questa sera
Parlare di questo numero significa anche
E allacciarci un numero che facemmo già alcuni anni fa nel
Inizia nell'autunno dell'ottantotto
Quando ormai la primavera di Palermo
Era già sotto
L'attacco di tante forze politiche quella stanco
Cominciava a dare
Segni consistente
Io non ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere di persona Giovanni Falcone nuovo conosciuto in quella occasione e in altre occasioni sempre per telefono o per iniziative che riguarda la rivista e fu
Lui che era assolutamente impossibilitato a scrivere
In quel periodo a suggerirmi di trascrivere in sua vece
Su quel numero Giuseppe Ayala
Ricordo che quando presentammo quel numero qui a Palermo nella sede del comune
Ricordo ancora come una delle cose più sgradevoli
Alcuni interventi di persone che poi che io non conoscevo di persona che che si qualificarono come autorevoli esponenti del PSI mi fu poi confermato che erano autorevoli esponenti del PSI uno credo anche della sinistra
Che rispetto a quel numero e ad alcuni articoli in particolare
Avanzarono la solita condanna
Dicendo che in quegli articoli si facevano affermazioni sui rapporti fra politica e mafia sul fatto che alcuni partiti prendessero i voti dalla mafia
Per i quali non c'erano prove
Questa idea non ci sono prove un motivo costante che ricorre in tutti i tentativi di assolvere le forze politiche i singoli politici quando si tratta di rapporti fra politici e mafia quando si tratta i rapporti fra politici e tangenti come a Milano
E credo che sarà uno dei temi anche di questa discussione perché noi tutti siamo dei garantisti
Ma questa storia del garantismo troppe volte è stata utilizzata a scopi invece
Perché garantismo significa che senza prove non si mette in galera qualcuno ma garantismo non significa che chiunque quali che siano le sue frequentazioni o quali che siano le sue mancanze di doti nel combattere certe battaglie abbia diritto a fare il ministro questa non è garantismo e invece i nostri politici
Costantemente si scoprono garantisti solo quando si tratta dei loro rapporti con le tangenti o con la mafia i nostri politici di governo
E stanno riscoprendo il garantismo in una forma estrema e farsesca
Il falsa perché non di garantismo si tratta sulla questione che in questi giorni il Parlamento discutere e cioè le autorizzazioni a procedere per quei deputati che senatori coinvolti in affari di tangenti e in altri a fare
Ieri credo che la Camera abbia dato l'autorizzazione a procedere contro Leoluca Orlando per diffamazione immaginiamo che sia stata data autorizzazione a procedere per diffamazione certamente queste Camere daranno
Le autorizzazioni a procedere per concussione per gli altri reati che riguardano i vari Tognoli Pillitteri così via se ciò non fosse ci troveremmo di fronte a qualcosa di più di una assurda scorrettezza ci troveremmo alla dichiarata volontà di porsi fuori della legalità da parte di interi interi partiti
Ecco quindi io do ora la parola ai protagonisti di di questa serata
Per un primo giro di interventi rapito in cui ciascuno esporrà le sue tesi e quelli che ritiene essere oggi problemi essenziali perché poi vorremmo dare la parola anche a tutti coloro che fra voi vorranno intervenire e poi un secondo giro
Di repliche io credo motivo per cui siamo tornati su questi argomenti e per cui stiamo progettando un intero numero monografico entro un anno dedicato ai problemi della criminalità in Italia è che io ritengo che la questione noi di MicroMega riteniamo che la questione legalità non sia una delle tante questioni legalità onestà si dice che queste categorie non dovrebbero comportare scelte politiche perché la legalità e l'onestà dovrebbe essere di tutti ma quando in un Paese la legalità diventa l'eccezione Lone Star ai politici diventa l'eccezione
è evidente che allora proprio queste
Diventano le prime grandi e discriminanti e in questo paese c'è forte la tendenza a rimuovere proprio in senso freudiano a mettere da parte le cose scomode anche di un recente passato io vorrei
In questa sera ricordassimo
Questi dieci anni di vicende trascorse ricordassimo per nome e cognome il partito se possibile i nemici di quella esperienza che veniva definita l'esperienza del governo dei gesuiti delle toghe rosse e così via del dei professionisti dell'antimafia molti che oggi rivendicano la figura di Giovanni Falcone erano in prima fila
In quel genere di attacchi che hanno incrinato e poi fatto chiudere la grande stagione la primavera di Palermo che io credo però potrebbe se anche da altre parti d'Italia arriverà incoraggiamento necessario potrebbe riaprirsi do la parola
Do la parola a Saverio lodato
Io credo che ad un mese di distanza dalla strage di Capaci dobbiamo partire tutti da una drammatica constatazione
Avevano ragione coloro i quali all'interno della cupola mafiosa ritenevano che la strage di Capaci non solo si dovesse fare ma si poteva fare
Che era possibile uccidere a Palermo Giovanni Falcone
Francesca Morvillo gli uomini della sua scorta e che la cupola avrebbe tranquillamente retto all'impatto
Di una reazione dello Stato più o meno apparente che veniva messa nel conto io credo che ad un mese di distanza la costatazione che dobbiamo tutti amaramente fare e che per la cupola mafiosa e per le organizzazioni mafiose le cose sono probabilmente andate meglio del previsto l'iniziativa dello Stato per lo meno secondo quanto mi appare avendo seguito queste vicende nell'ultimo periodo e prossima allo zero il fatto che il capo del Governo Giulio Andreotti in un mese non abbia speso una parola per Giovanni Falcone per sua moglie
Gli uomini
E gli uomini della sua scorta
La si allunga
La dice lunga sulla risposta che bisogna dare al tema
Centrale di questo convegno il tema centrale di questo convegno è una domanda soltanto mafia
Io penso che la risposta si oggettiva la risposta sia nei fatti ma perché può accadere questo
Se la mafia fosse estranea Esterna
Comprare anche davvero alle istituzioni come spesso talune rappresentazioni giornalistiche che apparentemente si schierano su una linea antimafiosa tendono a dare la reazione dello Stato ci sarebbe e sarebbe una reazione molto diversa rispetto a quella la quale noi stiamo assistendo in questi giorni
Diamo uno sguardo ai provvedimenti governativi che tanto vengono sbandierati in tutti i telegiornali in questi giorni
Colpiscono prevalentemente chi è già dentro
Non si pongono il problema non fanno menzione dei campi dell'organizzazione criminale che ancora oggi sono latitanti
Non c'è un riferimento ai latitanti
In quel decreto governativo
Non si concretizzano
Quei premi a vantaggio del pentitismo mafioso che invece da più parti ormai con insistenza vengono sbandierati come una delle strade da potere perseguire per mettere ancora di più in discussione
Il criterio per l'omertà
All'indomani dell'uccisione del giudice Rosario Livatino
In Sicilia la sezione siciliana dei magistrati
Scrisse un documento che sarebbe interessante andare a recuperare adesso era un documento di poche cartelle
E ai rappresentanti governativi che venivano in Sicilia come accaduto decine centinaia di volte in questi anni e si incontravano con i magistrati chiedendo cosa dobbiamo fare
Quali misure dobbiamo prendere per darvi una mano nel nostro lavoro i magistrati siciliani pressoché all'unanimità indicarono in una serie di provvedimenti che riguardavano il rapporto mafia e politica
Un'altra delle strade anche giudiziarie da battere per combattere l'Amati
Né i decreti governativi non c'è traccia del rapporto mafia politica e veniamo alle indagini di questi giorni all'indomani della strage
L'impressione generalizzate che noi stiamo assistendo ad uno Stato letteralmente alla deriva ad uno stato che animato esclusivamente dalla volontà di dare quotidianamente delle risposte all'opinione pubblica ben sapendo che molto spesso le risposte che vengono date non sono risposte attendibili
Io per il mestiere che faccio e cioè il cronista sono abituato prevalentemente a ragionare su fatti di cronaca tocca ad altri questa sera
Affrontare con maggiore spessore politico teorico i temi che hanno attinenza con la lotta alla mafia
Ma proprio perché mi occupo di cronaca alcune cose alcune impressioni vorrei qui manifestarle
Una prima domanda che senso ha che nel momento in cui si trovano quaranta cinquanta ottanta poi non si è capito bene cicche lasciate nel luogo dell'agguato da uno dei componenti del commando probabilmente chi poi ha materialmente
Azionato il timer
Si sono fatti i comunicati ufficiali nei telegiornali interi per dire che dalla saliva si poteva risalire al codice genetico e dal codice genetico si poteva risalire probabilmente quantomeno ad un anello dalla catena
Io non mi intendo di Codice genetici non so quali sono i mezzi sicuramente sofisticati altamente scientifici che il nostro stato in grado di mettere in atto per raggiungere questi obiettivi ma la prima domanda che da spettatore mi sono fatto di cui i telegiornali è stato ma adesso anche la mafia sa che il suo uomo ha fumato quaranta sigarette e le ha lasciate dei e ha adesso anche la mafia sana che c'è una probabilità probabilmente su un milione per arrivare ad un anello dalla catena e allora e allora io credo che sia fin troppo ovvio conoscendo la mafia
Per il modo in cui la mafia si è fatta conoscere in Sicilia e nel mondo in questi anni mi sembra che la conclusione sia elementare e disarmante purtroppo questa era una di quelle classiche cose che non andavano dette
Bisognava indagare in questo in questa direzione ma certamente non era questo il modo di fare propaganda a quel tipo di indagini la vicenda dell'intercettazione delle telefonate a Catania il questore di Catania che risponde del suo pezzo di autostrada non si porrà il problema se in Sicilia ci sia un altro pezzo di autostrada che non riguarda il suo comando ma riguarda quello di Palermo
Osserva quello di Catania in quello di Catania non ci sono autobombe la discussione finisce lì
Si indaga oggi sulla strage di Capaci
Ed è il procuratore capo di Caltanissetta persona molto volenterosa che purtroppo poco tempo prima dell'uccisione di Falcone era stato costretto a chiudere la sua indagine sul fallito attentato dell'Addaura dell'ottantanove
Quest'inchiesta adesso è stata riaperta con quali speranze saranno i fatti a parlare
Potremmo continuare con altri episodi che la dicono lunga sul modo davvero pasticciato di condurre queste indagini
Sull'uccisione di Falcone ma la sensazione assolutamente sgradevole e quella del già visto già troppe volte abbiamo assistito a questi identici copioni in Sicilia
Ultima vicenda questa dei diari
L'avete seguiti in questi giorni il Sole ventiquattro Ore ha dato delle anticipazioni ieri oggi sono state riprese da tutti i giornali il procuratore capo di Caltanissetta ha dichiarato tempestivamente conosco quei diari ma in quei diari
Non ci sono fatti di rilevanza penale
Io dico bene
Prendiamo atto che così ma allora se è così rendiamo sin da ora pubblici i diari di Giovanni Falcone
Perché tutti l'opinione pubblica l'opinione pubblica che scesi in piazza in questi giorni a Palermo nel ricordo dalla strage di Capaci abbia la possibilità di giudicare
Se gli attuali Campigli attuali vertici della Procura di Palermo che di fatto determinarono il trasferimento a Roma di Giovanni Falcone sono ancora compatibili con quelle poltrone
Ringrazio Saverio lodato la parola a Nando Dalla Chiesa
E solo mafia
Naturalmente la risposta
Almeno per le persone che sono a questo tavolo e credo anche per le persone che sono venute
Eh no
Però ci sono diversi modi di spiegare perché non è solo mafia e diversi modi di cercare qualcosa che altro dalla mafia
E allora anche per quello che ci è stato chiesto da Micromega
Io credo che sia utile almeno per quello che riguarda me
Non tanto
Spiegare quali sono i rapporti o pensare ipotizzare i rapporti tra mafia e politica anche in questa occasione
Ma cercare di prospettare la vicenda di Giovanni Falcone come una la grande tragedia dell'Italia degli anni ottanta e novanta io ho provato a ripensare a a questa tragedia nei momenti che l'hanno prodotta
Ho cercato di di capire quali sono stati momenti che incontrandosi l'uno con l'altro accumulandosi l'uno con l'altro
Hanno prodotto una tragedia simbolica dell'Italia di questi decenni
Credo che noi abbiamo molto da imparare nel ripercorrere la storia di questa tragedia
Abbiamo molto da imparare anche quando pensiamo di sapere tutto della vicenda di Falcone a Palermo quando pensiamo di sapere tutto della storia della mafia quando pensiamo di sapere tutto dei rapporti tra mafia e politica
Io credo che se vogliamo soprattutto impedire che non solo altre tragedie così ci siano ma altre piccole tragedie se si può usare l'aggettivo piccole se vogliamo impedire che si verifichino di nuovo abbiamo il dovere di pensare diritti ricostruire di pensare
E poi di offrire una ipotesi una tesi da più spregiudicata possibile nel rivedere il significato di tanti episodi
Evitando di farsi condizionare dalle tante etichette che gli anni Ottanta hanno elaborato nel nostro Paese e che sono state utilizzate
Come argomentazioni
Schiacciando le semplicemente sulla fronte dell'avversario e pensando che l'etichetta posso sostituire l'argomentazione e trovando fra l'altro largo seguito in questa convinzione dentro l'opinione pubblica che si è abituata a contrapporre etichette d'argomentazione
Io provo a pensare ad alcuni di questi momenti che forse tornano ancora più indietro del momento fissato da Caponnetto nel gennaio dell'ottantotto quando Caponnetto dice
Giovanni Falcone incominciato morirà nel gennaio dell'ottantotto quando gli è stato preferito Antonino Meli
Io penso che questa tragedia abbiamo un punto di origine se vogliamo ancora più lontano e non saprei dire qual è e dov'è questo punto più lontano
So sicuramente che si sono costruite delle condizioni che si riproducevano che appunto si cumulano l'una con l'altra nel corso di tanti anni che erano fatte di responsabilità diffuse
E non la responsabilità di colui che è indifferente perché molte volte noi diciamo riponendo il detto di don Milani che noi cioè che tutti sono responsabili di tutto
Dicendo questo ci sentiamo responsabili fino in fondo no adoperiamo un detto di don Milani per spiegare perché non ci deve essere l'indifferenza
E tuttavia noi siamo molte volte costretti per la quantità delle cose che dobbiamo fare essere indifferenti rispetto a quello che ci succede intorno
è vero che ognuno è responsabile di tutto tutti siamo responsabili di tutto ma ciascuno di noi quando afferma questo in realtà poi non si sente responsabile delle grandi malattie di un Paese non si sente responsabile della corruzione della mafia della droga della cattivo funzionamento degli ospedali delle condizioni dei minori non si se non è vero che si sente responsabile quando dice questa frase
E allora io proverei a vedere in realtà se questa responsabilità e la responsabità ricche indifferente o è la responsabilità di chi fa le cose
E la responsabilità di questa tragedia una responsabilità di tante persone che hanno fatto tante cose tante piccole cose delle quali non hanno valutato fino in fondo la responsabilità pensando che tutto quello che noi non facciamo a tutto quello che noi facciamo non abbia delle responsabilità
E che queste non si cumuli no continuamente nel tempo fino a produrre quella che possiamo chiamare
Se fossimo su un teatro punto le grandi tragedie
Quali sono queste responsabilità ma ne ne possiamo prendere tantissime c'è quella che indica
C'è quella che indica Caponnetto
Possiamo prender la responsabilità di scrivere un articolo
Proprio
Una settimana fa qui ha voluto ricordare quell'articolo sui professionisti dell'antimafia
Non è un articolo cosa c'è di più normale per una persona che scrivere un articolo cosa c'è di più normale per un direttore di giornale che pubblicare quell'articolo tutte le opinioni sono lecite e questo è senz'altro vero e quindi tutte le opinioni sono da ospitare
Naturalmente il principio che non valeva per tutte le opinioni per davvero valeva soltanto per alcune opinioni per potere difendere
La pubblicazione di quel tipo di articolo
Che cosa c'è di male nel sostenere in una polemica pubblica a livello nazionale le ragioni di questo o di quell'altro non c'è nulla di male ma tutti
Tutti si questa volta esponenti di partito di sindacato intellettuali si schierano in difesa di quell'articolo ognuno dice una parola in difesa di quell'articolo perché il vento in quel momento sta andando in quella direzione
Ed è difficile tirarsi indietro avendo un ruolo pubblico ed è dire una parola che vada contro la direzione del vento e allora ognuno ci aggiunge una parola
Che di per sé non pesa molto ma giunta in quel momento dal vento ancora più forza
E quel vento arriva l'anno successivo e l'anno successivo si decide che cosa fa Falcone
Ma il vento andato avanti intanto e ognuno ci ha messo una sua parola
Pensando che il peso della sua parola si è pari a zero
Pensando di dovere avere i vantaggi della parola che ha detto senza mai nel corso della storia futura dovere rendere conto di quello che ha detto questa è la ragione per cui poi
Quando di ricordi queste cose i giornalisti o gli intellettuali magistrati ti portano in tribunale perché non vogliono rendere conto non solo di fronte alla storia di fronte l'opinione pubblica di quello che hanno detto
Devono avere soltanto i vantaggi di quella parola detto in quel particolare momento che non è costata poi molto a loro ma costata molto ad altre persone nel momento in cui queste parole si mettono una sopra l'altra
E i magistrati che si trovano o i laici che si trovano nel Consiglio Superiore della Magistratura dover decidere a dover decidere se sarà Giovanni Falcone se sarà Antonino Meli che responsabilità
I magistrati che hanno pensato di costruire una propria carriera politica sul sulla sconfitta di Falcone
Che cosa c'è di più normale di un'ambizione dell'ambizione di fare carriera
Che cosa c'è di più normale di più umano tutto sommato che la rivalità tra persone che fanno lo stesso lavoro
E tu vuoi cambiare l'umanità la coerente le perfetta voi che non ci siano più rivalità che non ci siano più meschini tatoo voi tutto questo
E ognuno ci mette gradualmente il suo comportamento ci mette il suo astio personale ci mette la sua invidia
E voglio dirlo con con amarezza in molte occasioni io tutto sommato non scusate la la può sembrare provocatorio
Ancora adesso
Trovo una punta di invidia nei confronti di Giovanni Falcone
Da parte di coloro che in modo molto sotterranee sottile dicono anche quelli che non erano famosi non vivevano sotto i riflettori
Che è un ragionamento assolutamente fondato nel momento in cui si vuol dire che ci sono magistrati oscuri che fanno il loro dovere
Ma nel momento in cui c'è l'accostamento sempre con colui che è vissuto sotto i riflettori fa sembrare di nuovo che ci sia nei confronti di questa persona l'atteggiamento che i mass media i giornalisti
Suoi colleghi hanno utilizzato negli anni passati perché la grande tragedia la fine si consumasse
Io noto alcun fastidio con fastidio e e con rammarico perché capisco che ancora tutto questo non ha fatto capire quello che si poteva e si doveva capire
Per cui ancora una volta c'è la domanda se alla fine l'impegno impegno antimafia non produca fama e gloria alle persone che se ne fanno interno è qualche cosa che è rimasto nelle teste delle persone questo
è qualche cosa che il vento dell'ottantasei dell'ottantasette dall'ottantotto ha messo direi quasi irreversibilmente se non ci pensiamo noi a tirarla fuori dalle teste dagli anni questo modo di pensare o questo pregiudizio
E il magistrato perbene non quello che fa
Carriera sulla sconfitta di Falcone
Magistrato perbene che pensa che si debba premiare in base a dei criteri di anzianità
E che si pone più il problema della filosofia della sua corrente piuttosto che il problema
Di come il Paese si troverà di fronte alla mafia di come si debbano investire le migliori energie di fronte al a quello che il pericolo più grande che il Paese corre
L'espropriazione della cosa pubblica da parte dei poteri criminali
Magistrato perbene non ci pensa
Magistrato perbene è convinto che la posizione della sua corrente sia giusta
E che quindi e l'anzianità che deve prevalere perché l'unico criterio oggettivo
E se non vale questo criterio se se non vale questo criterio dell'anzianità oggi potrà non valere domani
E allora
E allora come si fa a gestire
A gestire questa cosa pubblica questo stato concedendo al potere di potere selezionare i giudici in base al merito in base alle loro capacità chi misura le capacità
Io mi domando se questo senso di responsabilità ci sia stato in chi ha preso per la decisione
Quel voto quell'altro voto quell'altro voto ancora ma stiamo parlando di un episodio avvenuto il Consiglio superiore della magistratura
E poi quelli che scrivevano gli articoli
Su questo su quell'altro giornale
Divertiti ironici
Irridenti sbeffeggia anti
Caustici
Su Giovanni Falcone su Borsellino su Ayala su Di Lello sul pool di Palermo sui morti del pool di Palermo su Rocco Chinnici
Queste persone che hanno scritto questi articoli
E hanno cercato di costruire un'opinione pubblica e adesso sono perfettamente innocenti perché cosa hanno fatto hanno scritto un articolo e non si può esprimere dissenso non si può criticare
Attenzione io non sto dicendo perché poi questa è la carta che viene giocata paradossalmente dall'altra parte ogni volta che c'è un morto di dare la responsabilità i critici
Io sto chiamando ciascuno di noi la responsabilità che deve avere nel momento in cui costruisce la realtà non nel momento in cui è indifferente al momento in cui ci mette Luís la sua penna la sua firma la sua decisione la sua parola
E questo va ricostruito
Le dovremmo chiederci momento per momento che cosa è stato fatto
E quando io lo ricordo alle alla cosa di MicroMega quando facemmo la il l'altra iniziativa di MicroMega Palermo
Alla Sala del Consiglio comunale
Io mi ricordo che visioni
Subentra a fondo
La devo dire queste parole dico con ancora più convinzione dopo che è arrivato il giudice Borsellino
Ecco io mi chiedo che cosa
Che cosa abbiamo capito di questi anni
E con riferimento a quella l'intervento del Consiglio comunale
Ecco ricorda che espresso una preoccupazione
Dicendo Palermo sta inventando qualcosa di importante sul piano politico e sta inventando un modello di nuova politica
Quello che non è riuscita ancora inventare e il modello di solidarietà anzi non ancora acquisito il modello di solidarietà che è entrato nella vecchia tradizione della cultura democratica operaia
E se ci riferimento le telefonate che facevo tra Milano e Palermo e alle abitudine che c'era da parte di chi mi rispondeva
E Giani Falcone non era tra questi di farmi immediatamente una battuta è una battuta al vetriolo sulle altre persone impegnate in prima fila contro la mafia questo io lo ricordo benissimo e credo che sia una responsabilità generale collettiva il problema di come si costruisce la solidarietà intorno alle persone che sono impegnata il problema di tutti gli atti che noi compiamo dentro le singole burocrazie
Nel momento in cui decidiamo come andrà avanti la cosa pubblica
Il trasferimento di un capitano dei carabinieri di un questore sembra una cosa da poco sembra un atto assolutamente ininfluente ma mettere una persona in un posto mettano in un altro vuol dire moltissimo
E lo sanno coloro che chiedono i trasferimenti delle persone scomode e che ci fanno di tutto per evitare che le persone come Giani Falcone diventino consigliere istruttori a Palermo
Allora
Perché non capirlo noi perché non capire che le polemiche sui personalismi in realtà son delle polemiche che non sono sui personalismi ma sono sul senso di responsabilità di fronte alla storia di fronte alla cosa pubblica di fronte allo Stato di fronte all'azione di tutti non sono personalismi non sono affatto quello
E
Vorrei solo aggiungere questo
Tutti e tre frasi
Che sono state dette nel corso di questi anni tutte le frasi che hanno prodotto la grande tragedia sono delle frasi apparentemente ragionevoli
Sono prese una per uno sono tutte frasi ragionevoli
E nessuno di noi è in grado di contestare la Regione la ragionevolezza o l'accettabilità di quella frase
Si può dire contestare la frase l'affermazione che non bisogna sospettare sempre di tutto e di tutti si può contestare l'affermazione che non bisogna fare i processi sommari
Si può contestare l'affermazione che si siccome non sono state provate le responsabilità penali non si può accusare una persona sul piano penale non nulla di questo può essere contestato
Quello che io vorrei sottolineare è che queste frasi infilate una dietro l'altra tutte ragionevoli alla fine producono la grande tragedia
E allora mi domando quale sia la ragionevolezza cioè se è possibile
Che tutto ciò che è ragionevole produca qualcosa che distrugge la democrazia
Se tutto ciò che democratico messo in coda uno dopo l'altro ogni fase democratica che esprime una cultura democratica messa una dopo l'altra una sopra l'altra Possamai
Ucciderò democrazia cioè settanta sostanza di democrazia porci della democrazia
Ecco io credo che questo non sia possibile e allora vuol dire che quelle frasi erano solo apparentemente ragionevoli rispetto al contesto in cui si riferivano che quelle frasi avevo una ragionevolezza bugiarda
E io e su questa ragionevolezza bugiarda che invito tutti a riflettere perché sono sicuro che quella ragionevolezza bugiarda e già lo vediamo già lo vediamo anche nelle vicende di queste settimane nel momento in cui di nuovo il potere
Nel momento in cui il potere illegale il potere criminale o corrotto viene messo con le spalle al muro di nuovo torna quella ragionevolezza ecco noi l'abbiamo vista chiudo con questa con
La
Elezione al vicepresidente della Commissione giustizia in Parlamento di D'Alfonso Martucci
Per l'ennesima volta sie riferita la solita frase di nuovo ancora si è detto che siccome non ci sono delle prove che abbiano valore penale nei suoi confronti non ci dobbiamo tenere come vicepresidente dalla commissione Giustizia la Camera un signore che non ha soltanto difesi camorristi ma per il quale i camorristi hanno fatto attivamente campagna elettorale
Io
Vorrei non solo dire ma gridare ai parlamentari che hanno fatto questa scelta
E che l'hanno difesa accusando di fondamentalismo naturalmente coloro che la criticavano vorrei gridare che la loro ragionevolezza e questa loro ragionevolezza produrrà altre tragedie ne produrrà ancora
E sta soltanto noi smascherare questo tipo di ragionevolezza e non arrendersi né di fronte all'accusa di fondamentalismo né di fronte all'accusa di antiche era antismog di fronte all'accusa di giacobinismo c'è qualcosa di molto malato in questa ragionevolezza democratica
Grazie a Nando Dalla Chiesa la parola Tano Grasso
In questi trenta giorni
Ho cercato di
Rivivere
Questo tempo
Ripensando tutto un'esperienza
Personale mia e di altri amici che sono state impegnati
Recentemente in questa prima linea contro la mafia e ho cercato soprattutto di pensare al cosa fare
Dopo la strage di Capaci tutti sono state di pronti a proclamare lo stato di guerra dello Stato contro la mafia
Ma dov'è questa guerra
E soprattutto chi la combatte
Il lunedì del funerale di Palermo sono rientrata a Roma per l'elezione del nuovo capo dello Stato
La mattina sotto una pioggia in tanti senza alcun pudore abbiamo Pa abbiamo pianto il Parlamento era riunito per ascoltare la risposta del Presidente del Consiglio alle numerose interpellanze
Non fece in tempo a sentire Andreotti l'indomani lessi resoconto stenografico Dio mio come possibile a poche ore dalla sepoltura delle vittime di Capaci ascoltare tante banalità
Come è possibile che il capo del governo possano manifestare per la necessaria tensione politica di fronte a un atto così efferato ma ci vuole tanto a capire
Che il ventitré maggio segna una cesura nettissima nella storia della democrazia italiana e non solo nella lotta alla criminalità
Molti non si rendono conto del significato della strage di Capaci qualcuno però non vuole rendersene conto dopo il ventitré maggio niente più può essere come prima soprattutto nella risposta dello Stato
Da questo punto di vista ci dovrebbe essere la stessa reazione che si seppe esprimere dopo la strage di via Fani
In quelle settimane cruciali si riuscì a rendere irreversibile l'esito della risposta dello Stato
Tanto i cittadini che i terroristi comprese ero che ormai erano segnati i destini del tentativo eversivo
Quando oggi si parla della lotta alla mafia questa certezza di un esito irreversibile non c'è così la mafia assume più arroganza nella sua violenza e diventa più sicura nella presunzione d'impunità
E nella società hanno mafiosa invece si determinano disimpegno e assenza di motivazione
Con la mafia non ci troviamo di fronte ad un fenomeno che non è forte solo della potenza militare o delle coperture politiche ed economiche
è un forte anche di un radicamento sociale e alle volte in alcune aree di un'adesione culturale
E questo richiede una risposta del tutto particolare
Un esito efficace può aversi solo dal combinarsi della risposta di Stato e società civile
Una risposta solo da parte dello Stato senza la collaborazione dei cittadini sarebbe inefficace così come una risposta che venga solo da parte della società civile sarebbe velleitaria
Questi due soggetti debbono scendere in campo e sinfonica mente combinarsi
Anche le leggi più perfette serviranno a poco senza che la collaborazione della gente
Non può esistere una lotta alla mafia che sia solo legislativa o giudiziaria
L'impegno della società civile si dispiega a livello delle conoscenze con una personale assunzione di responsabilità che consideri anche vari livelli di rischio
Libero Grassi è stato uno che si è assunto la responsabilità di denunciare
Ha rotto l'omertà della società civile e per questo ha pagato il prezzo supremo
I commercianti di Capo d'Orlando hanno indicato con il dito con il dito idolo esposto estorsori che adesso stanno in galera
La mafia si vince anche contanti di questi atti concreti con tante denunce con tanti processi
Quando riusciamo a fare finire i mafiosi in galera noi vincemmo vinciamo sempre
Ma come si mobilitano queste conoscenze della società civile
è sufficiente una scatto appello morale no occorre qualcosa di più occorre una forte motivazione e questa non può che venire in primo luogo da parte dello Stato
Io posso più facilmente assumere un ragionevole livello di rischio se può servire a qualcosa
Debba avere la sensazione che vale la pena il rischio che corro se non resta un solitario atto di coraggio seppure incontrarsi con una forte volontà politica
Dell'istituzione il punto purtroppo oggi è proprio questo questa volontà politica manca
Il ministro dell'Interno Scotti denunziava la sua condizione vi sono amento del governo nel suo stesso partito e parlava dell'indifferenza con cui questo governo aveva approvato i decreti antimafia ora solo se c'è questa forte volontà politica assume concretezza la possibilità di sconfiggere la mafia
La volontà politica non è una stata formulazione ma è qualcosa di estremamente concreto
Qualcosa senza cui le persone che costituiscono oggi nel Paese la prima linea antimafia
Rischierebbero di rappresentare soltanto un alibi per la cattiva coscienza di uno stato che non vuole combattere questa guerra
Dopo il ventitré maggio niente più può essere come prima
Gli uomini di questa prima linea non possono stare lì in attesa di aspettare il proprio turno di vittime magari eroiche non si può pretendere di essere semplice carne di macello alla mercé della violenza mafiosa
Deve esserci a tutti i costi una svolta in questi giorni cari amici
Mi sono chiesto spesso a che serve a che è servito vincere un processo mandare in carcere gli estorsori come è avvenuto a Capo d'Orlando come sta avvenendo a Sant'Agata di Militello e a San Vito dei Normanni in Puglia
Se poi questo risultato non si sarda con una forte risposta da parte dello Stato
Serve solo a dimostrare che la società civile e più avanti dello Stato nell'opporsi alla mafia ma questa purtroppo è una ben ma ben magra
Consolazione in questa guerra non c'è convinzione in chi la dire dovrebbe dirigere di volerla di poterla vincere
Si osservino ad esempio le tormentate vicende della legge antiracket fiore all'occhiello del governo uscente
La vita di Libero Grassi servì a fare prendere coscienza a qualche ministro dell'esistenza dell'estorsione e quanto ai sassofoni la libertà degli imprenditori siciliani
Lasciamo stare se questo ministro proprio per il dicastero che dirige non poteva non conoscere la natura del fenomeno qualche settimana dopo forse per salvare la propria coscienza il Governo ad ottenere decreto anti antiracket quando già le camere erano state sciolte per fortuna ancora in tempo si scopre che quel che quel decreto ci si era dimenticati di convertirlo in legge
I lei sostiene se si recupera anche questo ritardo e il decreto di Libero Grassi finalmente diventa legge dello Stato ma questa legge per essere applicata ha bisogno di essere con lamentata
Così ci troviamo di fronte ad una nuova dimenticanza solo dopo un'ulteriore sollecitazione si inizia ad approntare il Regolamento attuativo che sino ad oggi non è stata ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
Ma la sceneggiata purtroppo non finisce qui
I tempi per il rimborso da elargire alle vittime del racket vengono legati proprio e vengo alle sentenze giudiziarie così chi ha avuto distrutto il proprio negozio perché non si è voluto piegare
Agli estortori deve aspettare tempi lunghissimi e nel frattempo con magari tranquillamente
Fallire
Il trentuno agosto
Tornando a Capo d'Orlando dei funerali di Libero Grassi ho preso un impegno con la mia coscienza
Continuare un'azione senza consentire a nessuno di farsi l'alibi dell'esperienza di coraggio che era nata a Capo d'Orlando soprattutto non avrei mai potuto tollerare che la nostra azione diventasse occasione
Per per per il lavaggio delle cattive coscienze
In primo luogo di quella dello Stato
In questo mese la mia coscienza è stata tormentata da tanti dubbi
Le immagini del dolore dei familiari Di Rocco Di Cillo Antonio Montinaro e Vito Schifani sono incancellabili
Poliziotti insomma lasciati soli nell'affetto a Giovanni Falcone
In questa isola siamo in tanti a vivere blindati
Sono tanti i poliziotti e i carabinieri che con grande sensibilità ci accompagnano
A che servono oggi queste scorte
A che serve oggi esporre con la nostra vita quella di tanti giovani servitore dello Stato
Nessuno di questo Stato
Può più ci eserciti restare in attesa del nostro turno
Forse a questo stato dovremmo togliere anche questo alibi della nostra sicurezza personale
Forse dovremmo rinunciare alle scorte forse chissà
Ringrazio Tano Grasso alla parola Leoluca Orlando
Ma
Cosa cosa dire questa sera che cosa che cosa ripetere ancora
Ancora una volta
Lo voglio dire subito le cose che ripetiamo Sempre e poi dire delle altre corso
Subito
C'è soltanto che non si rompe questa è una convinzione forte sin tanto che non si rompe il rapporto tra la mafia e la politica non la mafia non riusciremo a sconfiggere
Sin tanto che non riusciremo
A troncare quel perverso legame che ci vede vivere in un Paese nel quale i garanti della democrazia e la libertà sono anche al tempo stesso invece i garanti della impunità dei mafiosi
Noi non riusciremmo non riusciremo a uscire da questo tour
Così come
Non ripetere ancora una volta che sin tanto che non saranno catturati
Il super latitante
Noi non riusciremo non riusciremo sicuramente a sconfiggere
La mafia
Che rapporto tra mafia e politica è uno strumento che garantisce alla mafia il controllo sulle istituzioni
E la presenza in Sicilia di super latitanti
E lo strumento che consente alla mafia il controllo definitivo dal territorio
Le istituzioni controllate il territorio controllato e com'è possibile in queste condizioni sconfiggere
L'Amati
Ma è solo mafia questa
Ma è solo mafia
Che il ventisei maggio ha ucciso Giovanni Falcone
La moglie gli agenti di scorta possiamo rispondere no
Possiamo rispondere sì
Sta per intenderci
Intorno la parola mafia
Possiamo anche dire che è stato soltanto l'arma
Ma quella mattina interamente
Che sa di poter contare dentro i palazzi dentro la politica
Di protezioni
Perciò le protezioni che hanno il volto dei mandanti e calmi il volto del protettori che arrivano dopo dopo e che sono costretti a difendere diritti che forse non hanno neanche commissionati ma che devono difendere
E io credo che quando si parla di Giovanni Falcone si parla
Qualcuno ha detto è stato abbattuto il simbolo tra lotta contro la mafia
è una situazione vera però è anche fretta
Perché
Ridurre Giovanni Falcone a un simbolo abbattuto rischia quasi di visualizzare la sua vita e il suo sacrificio
Però io vorrei
Provare se ci riesco
Con riferimento a tanti aspetto in alcuni aspetti certamente altri prime potranno illustrare questi aspetti
Cogliere come negli anni è stata non soltanto
Abbattuto il ventisei di maggio un simbolo ma è stata invece colpito continuamente un uomo
E Giovanni Falcone diventa per molti versi quasi il simbolo di come si sa sia possibile vivendo in questa nostra terra in questa nostra realtà soffrire da uomini umanamente non soltanto
Da simbolo
Quando nel ma l'autunno tanta cinque
Si passò dall'affermazione terzo livello all'affermazione con contiguità
E quando
La Procura della Repubblica correggendo la dizione terzo livello la sostituì la dizione contiguità ci fu io io credo ricordo alcuni ricordi certamente Paolo Borsellino via molto più nitidi di me
Ci fu quasi come dire una sorta di soddisfazione di aver trovato una formula che consentiva di mantenere la l'uscita della denuncia dei rapporti esistenti la mafia e politica
Così come non ricordare quando il dieci gennaio del mille novecento ottantasette il Corriere la sera pubblicò un articolo di Leonardo Sciascia che parlava The professioniste antimafia
Quasi faceva riferimento a un magistrato è un sindaco
Si faceva riferimento
A Paolo Borsellino e al sindaco di di Palermo e ricordo che l'indomani undici gennaio
Commentavo quel articolo scorrere la sera in viaggio con Giovanni Falcone in un viaggio all'estero
La considerazione che facevamo di quell'articolo e adesso adesso vedrete quest'articolo
L'espressione usata che io usai fu quest'articolo avrà l'effetto dalla pioggia quando arriva la pioggia
Escono la Corna debba Bonucci
E fu così
Per quell'articolo Leonardo Sciascia fece uscire fuori una serie di personaggi
Che dicevano di essere schierati per fonte lotta contro la mafia che adesso devono la prossima di utilizzare le parole di Sciascia per potere invece colpire l'impegno di lotta
Contro la mafia
Certamente come
Sarà stata vissuta in termini umani come sorriso in termini umani con sofferenza
La ricorrente accusa di giudici sceriffi
E quanto i comportamenti umani sono stati condizionati dalla preoccupazione di poter essere considerati giudici sceriffi quando uno viene in qualche modo accusato dopo la prima volta una seconda volta la quale contrasto accusa poi poi mi viene il dubbio fosse vero fosse sto sbagliando forse è proprio così
Come non ricordare quante conseguenze sul piano umano nella vita personale
Ha provocato la campagna di stampa del journal di Sicilia e di qualche altro giornale nazionale sulle scorte le sirene che disturbano la quiete dei cittadini palermitani
E questo non c'è dubbio che provocava non poteva non provocare
Sul piano umano delle ferite delle lacerazioni nel
Il bisogno di di cambiarli atteggiamento e come
Non ricordare l'accusa di protagonismo
Come non ricordare la smobilitazione del pool
Antimafia come lo ricordava estate ottantotto quando
Paolo Borsellino
Fece alcun atto allarmate
Denunce su un calo di tensione
L'occasione è la presentazione di un volume sulla mafia
Ad Agrigento
E quando il consiglio si pure la magistratura in quel in quell'estate si riunì
La sezione dalla Commissione del Consiglio squamoso Tosini
E dopo lunedì o martedì
Ma la metà mattinata del due di agosto
Adottò una decisione che sono accomunati delegittimazione del pool
Antimafia
Io ricordo
La telefonata di Giovanni Falcone per la mattina in ufficio dal comune non mi era mai successo
Come Giovanni Falcone telefonando in disse ho paura che mi ammazzo
E io mi trovai cosa fai
Ricordo vivissimo
Tel telefoniamo a capo dello Stato
E così
Feci così credo che anche lui abbia fatto proprio dopo non mi sembrava che fosse sufficiente
La ricordo che convocare una conferenza stampa rasa la giunta del Comune alle tre del pomeriggio
Qualche giorno fa mi hanno fatto rivedere il nastro registrato di quella conferenza stampa che iniziano dicendo così
Io dico cosa molto pesanti se voi mi aiuterete a riportarle con le quali pesantezza forse eviteremmo un funerale di Stato
E fu così
L'indomani tutti i giornali titolano in quel modo
Io ricordo che l'indomani mattina nel novero era mare
Mi telefono Giovanni Falcone dicendomi che era più sereno
Perché aveva letto i giornali
Perché aveva letto
I giornali che riportavano con grande evidenza quelle dichiarazioni e in particolare quella frase la mafia il volto delle istituzioni
Che poi sarebbe stata tante volte utilizzata a cominciare da domenica successiva su un fondo sull'Avanti
L'onorevole Claudio Martelli per insultare me e la mia famiglia
Perché io avevo utilizzato l'espressione la madre il volto prende sì sì sì
Come non ricordare quando nel mille novecento ottantanove nel giugno trentanove
Adesso dicono tutti che la mafia e contro l'istituzione
Come non ricordare che nel mille novecentottantanove quando venne scoperta una dell'esplosivo sulla spiaggia dal in molti pensavano molti pensano che non fosse soltanto la madre
Mi ricordo una cosa che mi colpì moltissimo
Un incontro avuto con Giovanni Falcone alla polare di Fiumicino
Quel ufficio quella specie di gabbia di vetro dove dove uno viene posteggiato
Tra un volo e l'altro io ricordo
Che io entravo e Giovanni Falcon l'uscita da quel da quell'ufficio
Ciao Giovanni Chavo Lucca Giovanni Falcone ritorna sui suoi passi
Entra dentro chiude la porta
E mi gridava che dice
E io a dire Giovanni secondo me la bomba la tavola non ammessa soltanto la mano
Giovanni fece una cosa è
Credo non facesse spesso comincia a gridare
Comincia a gridare a voce alta e a fare una cosa che credo non facesse mai
Il nome d'un mafioso
Lui era magistrato una persona che era molto attento
Comincia a tirare ma di dare troppo forte
è stato un modo di strutturato
E io lo guardavo e vi confesso che guardandolo avevo la sensazione che l'uno fosse convinto di quello che ci però perché lo dicevo e perché l'ho guidata
Forse perché
Forse perché avendo deciso di continuare il suo impegno in lotta contro la mafia ebbene decise di entrare dentro il palazzo da rassicurare qualcuno
Doveva drammaticamente rassicurare qualcuno come come quando si fu proposto all'incarico di procuratore la Repubblica Pietro Giammanco
Io mi ricordo che andare in ufficio di Giovanni Falcone a dire ma perché perché
Sostieni la nomina di Pietro Giammanco ha procurato da Repubblica quello mi rispose con atteggiamento sornione questo ridente centro
Così prossima va be'Mei e poi non fu così
Non fu così perché
L'abbiamo letto confermato anche in questi giorni in realtà
Non fu messo in condizione di lavorare si dice
Che quando mi telefonasse agli uffici giudiziari di diverso da quello di Palermo e chiedesse
Documenti e fascicoli si dice che qualcuno
Poi dopo telefona
E faceva presente che non era Falcone il capo dell'ufficio
E che le richieste dovrà essere inoltrate per il tramite del capo dell'ufficio non per il tramite di Giovanni Falcone
Il simbolo
Da otto a quattro
La mafia
E quando quando
Giovanni Falcone firmo firmò la requisitoria per i diritti politici Reina Mattarella la Torre
E credo che fossero in molti a sapere che le condivideva per l'impostazione
Proprio la firmo perché
Posso non voleva creare clamore
Qual è la
Salvaguardare una sua convinzione io Milano facendo la convinzione che lui si fosse persuaso
Che per combattere la mafia vi potesse essere molto più utile lasciando a Palermo dove non potrà più lavorare le sirene il terzo livello e processi antimafia giudice sceriffo il protagonismo il pool antimafia la mancata nomina consigli strutto
E Poste fosse possibile invece continuare quella quell'impegno è quella quella lotta contro la mafia occupandosi di politica giudiziaria occupandosi
Quando dopo il trentuno di agosto il giorno dei funerali
Dini però Grassi
Lo ha fatto
Degli apprezzamenti tutto quanto la Repubblica mi sono vista minacciato di querela nulla perché non c'è stata
Anche se poi cioè Sicilia indomani ha titolato facendolo apparire come un farneticante
Però la venuto non c'è stata
E adesso che si stanno qualcuno parla di diari di Giovanni Falcone la teste che preoccupazione che c'è in giro e la voglio raccontare fino in fondo
Tre giorni fa sull'Unità
Gerardo Chiaromonte presidente la Commissione antimafia ha detto che Orlando farneticanti
Orlando Farneti
Gerardo Chiaromonte presidente la commissione antimafia sull'Unità tetto che Orlando farneticante
Questa mattina mi ha cercato disperatamente Gerardo Chiaromonte vuole avere l'onore di incontrarmi
Perché ha saputo
Perché ha saputo che io ieri presentando il libro di Saverio lodato ho detto
Che non voleva assolutamente essere unita Gerardo Chiaromonte che quei momenti me quali qualcuno di noi donne non muoveva delle obiezioni sul Po quattro la Repubblica di Palermo Pietro Giammanco luglio ostentatamente come presidente la commissione Antimafia riceveva Pietro Giammanco ridava il microfono per consentirgli di parlare tutte tale fra apparire come dei farneticanti
Quanti fra di noi aveva presentato un esposto funzionamento degli uffici giudiziari
Di Palermo adesso mi chiama dicendomi che può avere l'onore di parlare io ho fatto presente che non intendo incontrarli perché io sono rimango quello che fanno etica
Allora
Quando qualcuno dice
Quando qualcuno dice
Che questi diari rischio di riportare a Palermo l'estate dei veleni le dico con molta forza non abbiamo bisogno di questi veleni
Non abbiamo bisogno di conoscere gli aspetti umani di una tragedia la tragedia di Giovanni Falcone troppo comodo
Trasformare Giovanni Falcone in un simbolo e poi dire che il simbolo è stato abbattuto e lì finisce tutto
Come se l'abbattimento di questo simbolo
Come sa l'abbattimento di questo simbolo fosse l'aspetto di un colpo di vento una pietà che si stacca dalla roccia e fa crollare il simbolo
Ecco io credo che
Avrei voluto dire tante altre cose resta sempre resta sempre
La sensazione cioè uno avrebbe potuto fare tante altre cose
Con i ritrovi di fronte la tragica come queste non puoi non pensare che forse potrei fare dell'altro per contribuire ad evitarlo
Non ce l'abbiamo fatta
Nessuno di noi è stato capace di impedire che il ventitré di marcia la barbarie continuasse
Ma nessuno ci può costringere dopo il ventisei di maggio anche totalmente Di Maggio di chiudere il cervello di smetterla di pensare e dismettere arrabbiarci io voglio continuare ad Appiano
Ringrazio Leoluca Orlando è la parola a Pina Grassi
Posso riprendere la tua rabbia
E posso dirti che io stasera SMI sono per la millesima milionesimo a volte arrabbiata camminando per le strade della mia città
Prima di venire qua sono stata con la mia amica torinese che vedi caso e qui perché c'è un un seminario di geografia
Che si interessano dell'Italia rischio dal punto di vista fisico
E allora
Stasera così la data c'è una l'occasione tipica palermitana ritroviamoci a Casa professa parlare delle nostre sciagure
E si inizia a piedi da salita Partanna
Attraverso corso Vittorio Emanuele attraverso I quattro canti
San Giovanni la Martorana ecco tutto quanto
E abbiamo
Visto io per l'ennesima volta lei per la prima la nostra città distrutta il cuore della nostra città distrutto il vecchio cuore perché il nuovo cuore mai più questi
E allora la mia rabbia è che in che io coltivo con un bene prezioso ogni volta che cammina in questa città nel cuore della via vecchia città cresce in maniera smisurata
Perché questa certamente il simbolo
Di quell'Italia il rischio chi è a rischio come un'Italia fisiche comitali a che cementifica i fiumi
E peculato sull'eruzione dell'Etna ma è certamente unitaria il rischio che fa vivere i segni
Sì ai cittadini in ambienti come queste
Ma ma davvero ma come possiamo pensare che ci sia la possibilità di risolvere minimamente i nostri problemi quando noi non riusciamo a risolvere un problema che che quello di una città che ha perso tutto
La sua storia tutta la sua
Eredità per trasferirsi in in zone di speculazione
Una città che non riesce a riappropriarsi della sua storia che la completamente negata bello brutta che sia per carità non è che prima non ci fossero i delitti che non ci fossero delle sopraffazioni dallo Stato storie piena di queste cose
Però una nera inciviltà come quella che è stata adesso credo che e difficile ritrovarla
Così è la città che ci vediamo sotto i piedi e attorno a noi quando passeggiando nel centro storico e quella è la nostra disgregazione
Io davvero devo sempre fare
Io devo fare sempre uno sforzo notevole adesso che va detengo continuamente da Roma sono invitata come tutti quanti noi
Un po'in giro per per i i comitati antiracket perché la gente vuole vuole conoscersi vuole capire vuole capire come mai noi riusciamo a vivere ancora in una realtà come Cuesta perché in sostanza la gente vuole capire queste ma come fate accampare in questa realtà
Ogni volta che torno io con tutto l'amore che Porto stavo per dire portavo alla mia città perché perché l'ho vissuta perché la conosco perché perché amavo camminare a piedi neri Collini alle cose proprio me la sono sempre sentita addosso proprio come la mia pelle ma io ogni volta che vengo sempre più mi sento una sorte di distacco ma che cos'è questa specie di di di dimostrò che abbiamo creato
Certo in serate come queste dove dove abbiamo tutta questa tutta questa gente qui viene di essere speranzosi
Però credetemi è troppo poco
E troppo poco io non so cos'altro dire di io finisco sempre quando quando parlo e così in pubblico non è che sia molto abituata comunque sono argomenti che sento tanto che mi viene magari è facile dire quattro cose una presa all'altro
Finisco sempre con le seconde essere molto pessimista
E questo non è non è bello non è giusto perché innanzitutto negherebbe la nostra la nostra funzione
Noi siamo tutte qui persone che ci siamo dati da fare per per cercare di rappresentare
Negli organismi del Paese una speranza qualcosa di nuovo
Debbo fare uno sforzo grandissimo su me stessa per ricordarmi
Qual è il motivo per cui ho intrapreso questa avventura politica così pubblica
Debbo ricordare anni che se la gente
Quei per i voti che ho avuto per avere questa rappresentatività sono stati dei volti
Suscitati dalla mia passione
Politica che è una passione per l'ambiente per la vita per tutto quanto meno a passione che se ex si è scatenata
Insieme alla rabbia dell'ingiustizia sociale subita
E allora
E allora i cittadini palermitani guardatevi in giro guardate che cos'è adesso quando uscite fa guardate la come si deve la veste per la prima volta con l'occhio del torinese
Questa città con queste Coco con le con le case distrutte
Col centro storico distrutto e Indignatevi indignate iper sotto questa perché anche queste morte perché la morte ci sta addosso come non ce li possiamo liberare e più
Io cosa posso dirvi né ce la mettiamo tutti io so benissimo che tutti quelli che siamo qui attorno ce la mettiamo tutti per dare tutta per dare un segnale di speranza
Io spero che una commissione lavori pubblici in quale nella quale con grande incoscienza avvisavano essa riesca a fare anche una sola azione positiva
Che nella giunta delle autorizzazioni a procedere agli esteri riesca a fare anche una sola azione positiva ma è dura credimi è difficile perché la maggior parte della gente
Secondo me non è tanto cambiata secondo me non ha tanto capito la lezione che noi da qui dal profondo Sud stiamo cercando di impartire a tutti
Noi contando lo diciamo sempre quando andiamo in giro così per i per i comitati antiracket state attenti perché le cose vengono addosso senza che nemmeno una se ne renda conto se si lascia appena appena si abbassa la guardia
La criminalità ci sovrasta perché la criminalità è purtroppo diventato un fattore
Di di un collante tra quello che la società civile quella che la classe politica
Quello che praticamente tutto tutto l'avvenire del nostro Paese e questo collante strano
Che che fa fiorire le tangenti sugli appalti che fa fiorire il racket e che spesso non si valuta abbastanza noi lo sappiamo e lo sappiamo bene e voglia il cielo che avessimo la forza che avremo in futuro da forza di contrastarlo davvero come tutte le persone che siamo qui vogliamo fare
Io vi chiedo scusa ma sono molto stanca perché ho sulle spalle un'auto appare che parecchie notti quasi insonni dei miei spostamenti frenetici un po'per tutta Italia e quindi io vi saluto sono molto felice di essere stata qui con voi
Beh che posso dirvi speriamo anche la prossima volta che ci vedremo non avremmo da da piangere ma avremo da sorridere
Grazie signora Pina Grassi la la parola Paolo Borsellino
Io sono venuto questa sera
Soprattutto per ascoltare
Purtroppo
Ragioni di lavoro mi hanno costretto ad arrivare in ritardo
Credo mi costringeranno forse allontanarmi
Prima che queste Reginone finisca
Sono venuto soprattutto per ascoltare perché
Intanto perché ritengo
Che mai come in questo momento
Sia necessario che io ricordiamo me stesso
Ricordiamo voi
Che sono un magistrato
E poiché sono magistrato
Debbo essere anche cosciente che il mio primo dovere
Non è quello
Di utilizzare
Le mie opinioni le mie conoscenze
Partecipando al convegno dibattiti
Ma quello di utilizzare una mia opinione
Le mie conoscenze
Nel mio in questo momento inoltre
Oltre che il magistrato
Io sono testimone
Sono testimone perché
Avendo vissuto a lungo
La mia esperienza di lavoro accanto Giovanni Falcone
Avendo il raccolto
Non voglio dire più d'ogni altro perché non voglio imbarcarmi
In questa gara che
Purtroppo
Vedo fare in questi giorni
Per ristabilire
Chi era più amico di Giovanni Falcone
Avendo raccolto comunque
Più o meno di altri amico di Giovanni Falcone
Tante sue confidenze
Prima di parlare in pubblico
Anche delle opinioni anche delle convenzioni
Che io mi son fatte raccogliendo le confidenze di Giovanni Falcone
Questi elementi che porto dentro di me io debbo per prima per prima cosa già assemblato dall'autorità giudiziaria che è l'unica
In grado di valutare
Quanto queste cose che io so
Possono essere utili
Alla ricostruzione
Dell'evento
Che ha posto fine
Alla vita di Giovanni Falcone
E che
Soprattutto nell'immediatezza di questa tragedia
Ha fatto pensare a me
E non soltanto a me
Che era finita anche una parte
Della mia della nostra vent'
Quindi io questa sera debbo astenermi rigidamente mi dispiace
Se
Deluderò qualcuno di voi
Dal
Riferire circostanze che probabilmente
Molti di voi si aspettano che io riferisca
A cominciare da quel
Che in questi giorni
Sono arrivate sui giornali
E che riguardano
I cosiddetti diari di Giovanni Falcone per prima ne parlerò all'autorità giudiziaria poi se del caso
Ne parla
Posso dire soltanto
E qui mi fermo affrontando l'argomento
E per evitare
Che si possano anche su questo punto
Innestare
Speculazione fuorvianti
Che questi appunti che sono stati pubblicati
Dalla stampa sul Sole ventiquattro Ore dalla giornalista
In questo momento non mi ricordo ne sia Milella
Io
Li avevo letti invita di Giovanni Falcone
Sono proprio punti di Giovanni Falcone perché non vorrei
Che su questo un giorno potessero essere avanzate del tu
Al netto giorni fa
Ho ascoltato alla televisione
In questo momento mi ricordi non sono precisi
Una
Affermazione
Gli Antonino Caponnetto
Secondo cui
Giovanni Falcone
Che è stato ucciso orsono un mese
Cominciò a morire
Nel gennaio del mille novecentottantotto
Io condivido questa affermazione di Caponnetto
Con questo non intendo dire perché dell'evento
Criminoso avvenuto a fine maggio
Per quanto io ne posso posso sapere qualche elemento che possa aiutare ricostruirlo come ho detto nel riferirlo all'autorità giudiziaria
Non voglio dire
Che cominciò a morire
Il primo gennaio del mille il nel gennaio del mille novecentottantotto
E che questo
E questa strage del maggio del mille novecentonovantadue
Sì è il naturale epilogo
Sì questo processo di Mosca
Però quello che ha detto Antonino Caponnetto è zero
Perché oggi
Che tutti ci rendiamo conto
Qual è stata la statura di quest'uomo
Ripercorrendo
Queste vicende della sua vita professionale
Ci accorgiamo come in effetti il Paese
Lo Stato la magistratura
Che forse ha più colpe di legna
Comincio proprio
A farlo morire
Il primo gennaio del mille novecentottantotto se non forse l'anno prima
In quella data che orrore
Ha ricordato lo colpiva
Cioè
Quell'articolo di Leonardo Sciascia
Sul Corriere della Sera
Che bollava me
Come
Un professionista dell'antimafia
L'amico Lupo Orlanda come professionista della politica dell'antimafia nella politica
Ma è il primo nel gennaio del mille novecentottantotto quando Falcone solo
Per continuare il suo lavoro
Propose la sua aspirazione a succedere ad Antonino Caponnetto
Il Consiglio superiore della magistratura
Con motivazioni risibili
Gli dà ferì
Il consigliere Antonino Meli
C'eravamo tutti illesi conto
Che c'era questo pericolo
E a lungo
Sperando
Che Antonino Caponnetto potesse arrestare ancora
A passare gli ultimi due anni della sua vita professionale a Palermo
Ma questo uomo Caponnetto
Il quale rischiava
Perché anziano
Perché conduceva una vita sicuramente non sopportabile da nessuno
Già da anni
E qual è rischiava
Di morire a Palermo
Perché non avrebbe superato temevamo che non avrebbe superato lo stress fisico
Quegli anni si sottoponeva
A un certo punto fummo noi stessi Falcone in testa
Pure estremamente convinti
Del pericolo
Che si correva
Così convincendo lo convincemmo
G8 sono molto G8 su
Allora allontanarsi da Palermo si aprì la corsa alla successione all'Ufficio Istruzione del tribunale di Palermo
Falcone concorse
Qualche Giuda
Si impegnò subito
A prenderlo in giro
Ed il giorno del mio compleanno
Il Consiglio superiore della magistratura e ci fece questo cioè gli altri
Preferì Antonino Meli
Giovanni Falcone
Dimostrando l'altissimo senso delle istituzioni che le aveva è la sua volontà di continuare comunque
A fare il lavoro
Che aveva inventato quale ci aveva
Tutti tutti trascinato
Comincio a lavorare
Con Antonino Meli nella convinzione
Che nonostante lo schiaffo
Datogli dal Consiglio superiore la magistratura egli avrebbe potuto continuare il suo lavoro
E continuo a crederlo nonostante io che ormai mi trovavo in un osservatorio
Abbastanza privilegiato
Perché ero stato trasferito a Marsala e quindi guarda vola bassa sia dall'esterno questa situazione mi fosse il resto mi fossi suo resoconto subito
Che nel volgere di pochi mesi
Giovanni Falcone sarebbe stato distrutto e ciò che più
Mi adorava e nel fatto
Che Giovanni Falcone sarebbe allora morto professionalmente nel Silenzio
E senza che nessuno se ne accorgesse questa fu la ragione per cui io
In un nel corso della presentazione del libro la materia di Gento denunciai quello che stava accadendo a Palermo
Con un intervento che venne subito commentato al lupo Orlando allora presente dicendo che quella sera l'aria ci sta pensando addosso per quello che era stato detto
Luca Orlando ha ricordato che cosa avvenne subito dopo
Per aver denunciato questa verità io fischiati
Conseguenze professione gravissime ma quel che è peggio
Ma quel che è peggio
Questa iniziativa che all'inizio sembrava soltanto nei miei confronti del Consiglio superiore sì
Immediatamente scoprì qual era il suo vero obiettivo
Proprio approfittando
Del problema che io avevo sollevato doveva essere
Eliminato al più presto Giovanni Falcone
è forse questo io l'avevo pure messo nel conto
Perché ero convinto che l'avrebbero eliminato comunque
Almeno disse
Se deve essere eliminato l'opinione pubblica lo deve sapere lo deve conoscere il pool antimafia deve morire davanti a tutti non deve morire
Rione pubblica fece il miracolo perché
Ricordo
Quella caldissima estate
Nell'agosto del mille novecentottantotto l'opinione pubblica si mobilitò l'opinione pubblica si mobilitò è costrinse il Consiglio superiore alla magistratura a
Rimangiarsi in parte
La sua precedente decisione dei primi di agosto tant'è che il quindici settembre
Seppur zoppicante
Il pool antimafia fu rimesso in piedi
La protervia
Del consigliere istruttore
L'intervento nefasto
Per la Cassazione
Cominciato allora e continuato sino a Vieri
Perché nonostante quello che è successo in Sicilia la Corte di Cassazione continua sostanzialmente ad affermare che la mafia non esiste
Continuarono a fare morire Giovanni Falcone
E Giovanni Falcone
L'uomo
Che ha sentirsi sempre
Di essere un uomo delle istituzioni compro fonti Simo senso lo Stato nonostante questo
Continuo incessantemente lavorarci
Approdo
Alla Procura della Repubblica di Palermo
Dove a un certo punto si tenne
Le motivazioni delle riserbo
A quella parte di espressione delle mie convinzioni che deve in questo momento essere indirizzata
Verso altri ascoltatori
Ritenne a un certo momento
Di non poterli
Continuare ad operare al meglio
Giovanni Falcone
è andato al Ministero di Grazia e Giustizia e questo lo posso dire sì prima di essere ascoltato dal giudice
Non perché aspirasse
A trovarsi al Roma in un posto privilegiato
Non perché si era innamorato dei socialisti
Non perché si era innamorato
Di Claudio Martelli
Perché a un certo punto dalla sua vita
Il ritenne da uomo delle istituzioni
Di poter continuare a svolgerle assomma
Un ruolo importante
E nelle sue convinzioni decisivo con riferimento alla lotta alla criminalità mafiosa
Quando io
Apprendendo dalla radio
La sua nomina insomma
In quel modo in quei tempi
Ci vedevamo un po'più raramente perché io ero molto impegnato personalmente a Marsala e venivo solamente a Palermo
Giovanni Falcone
Alla presenza
Del collega Leonardo Guarnotta
E di Ayala
Tiro fuori
Non so come si chiama l'ordinamento interno del Ministero di Grazia e Giustizia
Scorrendo i singoli punti
Del
Io non so quale articolo di questo regolamento di questo ordinamento ricomincio sin da allora sin dal primo giorno
A illustrare
Quel tre livelli
Poteva fare e che riteneva di poter fare
Per la lotta alla criminalità mafiosa certo
Anch'io
Talvolta
Ho assistito con un certo disagio
A quella che è la vita
Ho alcune manifestazioni
Della vita e dell'attività di un magistrato
Improvvisamente sbalzato in una struttura gerarchica
Diverso
Per quelle che sono le strutture
Anche se gerarchiche ma in altro senso
Previste dall'ordinamento giudiziario si trattava di un lavoro nuovo di una situazione nuova di vicinanza e nuove
Ma Giovanni Falcone è andato lì solo per questo
Con la mente a Palermo perché sin da quel primo momento mi illustrò
Quello che poteva riteneva di potere e di voler far Luther Palermo è in fin dei conti
Se vogliamo fare un bilancio di questa sua permanenza
Al ministero di Grazia e Giustizia
Il bilancio anche se contestato anche se criticato
è un bilancio che riguarda soprattutto la creazione di strutture che a torto o ha ragione
Lui pensava che potessero funzionare
Soprattutto con riferimento alla lotta alla criminalità organizzata e soprattutto con riferimento al lavoro che aveva fatto a Palermo cerco
Di sui creare
In campo nazionale
E con legge dello Stato
Quell'esperienza del pool antimafia che erano nate artigianalmente
Senza che la legge le prevedesse e senza che la legge anche nei momenti di maggiore successo chi sostenesse
Questa a torto o ha ragione
Ma comunque sicuramente nei suoi intenti
Era la Superprocura e quando Falcone
Sulla quale anch'io
Ho espresso
Nell'immediatezza
Delle perplessità ben sapendo firmando la lettera
Sostanzialmente critica alla Superprocura predisposta dal da Marcello Maddalena dal collega Marcello Maddalena di Torino
Ma
Mai neanche un istante ho dubitato
Che questo strumento sulla cui creazione
Giovanni Falcone aveva lavorato
Servisse
Nei suoi intenti nelle sue idee a torto o a ragione
Per ritornare soprattutto per consentire soprattutto di ritornare a fare il magistrato come li voleva
Il suo intento era questo
E l'organizzazione mafiosa
Non voglio esprimere opinioni circa
Se si è trattato di mafia è soltanto di mafia ma di mafia si è trattato comunque
L'organizzazione mafiosa
Quando ha preparato ed attuato l'attentato del ventitré maggio la preparato ed attuato
Proprio
Nel momento in cui a mio parere si erano concretizzate
Tutte le condizioni perché Giovanni Falcone nonostante la violenta opposizione
Di buona parte del Consiglio superiore alla magistratura era ormai a un passo secondo le notizie
Che io conoscevo
Che gli aveva comunicato e che egli sapeva e che ritengo fossero conosciute
Anche al di fuori del Consiglio al di fuori del Palazzo dico era ormai un passo diventare
Direttore nazionale antimafia
Ecco perché
Forse ripensandoci
Quando Caporetto dice
Cominciò a morire
Nel gennaio del mille novecentottantotto aveva proprio ragione anche con riferimento all'esito di questa volta che egli fece soprattutto
Per potere continuare a lavorarci poi possono essere avanzate tutte le critiche se avanzate in buona fede se avanzate
Riconoscendo
Quest'intento di Giovanni Falcone
Si può anche dire
Che sì presto
Alla creazione di uno strumento che poteva mettere in pericolo l'indipendenza della magistratura
Si può anche dire
Che per creare questo strumento
Elli
Si avvicinò troppo
Al potere politico ma quello che non si può contestare e che Giovanni Falcone
In questa sua breve brevissima esperienza ministeriale lavorò soprattutto per potere al più presto continuare
Ritornare a tornare a fare il magistrato ed è questo
Che gli è stato impedito perché questo che faceva paura
Io ringrazio Paolo Borsellino
La parola al freddo Callas
Vi rendete conto che non è molto facile parlare dopo Paolo Borsellino
Però credo che vi rendete anche conto che io sono felice che sia così rispetto
Perché le cose che ci ha raccontato Paolo questa sera sono
Un pezzo della nostra vita
E io vorrei quindi limitarmi
A da aggiungere qualche ricordo qualche brevissima riflessione
Vorrei cominciare col dire che se e solo mafia
Ci avrebbe già pensato ci ha già pensato Corrado Carnevale fino a ieri
Sarebbe stato sufficiente come è accaduto mantenerlo lui a dirigere la prima sezione penale perché
Assassini riconosciuti come Alfano come rotolo potessero vedere annullata
Le sentenze di condanna
Ma Corrado Carnevale e lì e ancora lì perché è stato protetto politicamente
Perché una rotazione naturale quale quella che si sarebbe potuta avere si è avuta in qualche circostanza per esempio per il maxiprocesso quando è stato sostituito lui e alcuni suoi giudici fedelissimi della prima sezione si è visto immediatamente qual è stato il risultato le condanne sono state confermate si è riaperto il capitolo dei delitti politici che riconsideri eremo in Corte di Assise di appello
Quindi si può senza stravolgere le regole dell'ordinamento giudiziario
Non è stato fatto perché Corrado Carnevale è stato a lungo difeso politicamente pubblicamente
Da ministri di questo governo
Da ministri del Partito Socialista Italiano
E dunque si è arrivati all'assurdo in questi anni ancora in questi giorni
Ho parlato proprio l'altra sera ero
A commemorare la strage di capaci a Reggio Calabria è una piazza pienissima di gente ho parlato con il procuratore Cordova il quale
Mi anche detto anche lui molto molto commosso che non è ancora riuscita a capire qual è la ragione per la quale hanno messo Cordova contro Falcone per un lungo periodo di tempo
Mi diceva
Punto Cordova che sia arrivata all'assurdo che
C'è quasi una sorta di di lotteria a seconda se
Provvedimenti restrittivi della libertà confermati dal Tribunale della libertà oppure sentenze ottenute
Apprezzo di grande lavoro e di grandi sacrifici cioè non ho confermate o meno vengono giudicate o meno a seconda che vanno in questo o in quell'altra sezione della Corte di Cassazione ma che è stato di diritto che garanzia è mai questa per loro per i magistrati e per i cittadini se c'è una sorta di lotteria
In Cassazione
Se sistematicamente
Corrado Carnevale non soltanto annullato le sentenze di condanna confermato le sentenze di assoluzione ma continua a ripetere qua me ha detto Paolo Borsellino un momento fa che la mafia non esiste che si tratta di cosche sparpagliate qua e là senza una strategia senso un vertice senza regole senza niente
E allora io credo che il primo obiettivo semplice se volete non risolutivo
Da porre con forza
A chi dice intenzionalmente mafia
E che coerentemente a questa affermazione strumentale bisogna che Corrado Carnevale sia rimosso dalla prima sezione penale della Corte
Perché bisogna perché bisogna c'è chi che chi ha chi è chi amministra la magistratura il Consiglio superiore della magistratura e anche il primo presidente della Corte di Cassazione sappiano che in un ordinamento dello ed è in uno stato di diritto contano conta di più l'interpretazione delle regole secondo la coscienza collettiva della gente che non le richieste di quattro avvocati di mafioso
Dunque
Già questo questa vicenda ormai così lunga
E la risposta è evidente che non non si tratta solo di mafia nel senso non si tratta solo di di Cosa Nostra
Dieci anni fa
Stavo al Consiglio superiore della magistratura e dopo l'assassinio di Pio la Torre di Rosario Di Salvo
Organizzai insieme con altri colleghi
Un seminario che si svolse il quattro giugno a Castel Gandolfo
Nel quale per la prima volta
Vennero insieme a discutere dei pro delle inchieste e dei processi di mafia
I magistrati pochi per la verità
Che erano impegnati in varie parti d'Italia
Ricordo una bellissima relazione introduttiva di Rocco Chinnici
Che disse una cosa molto elementare mi stava indagando in quei mesi
Paolo solo ricorderà disse che nessuna cupola la più elevata che fosse
Avrebbe potuto ideare avrebbe potuto avere interesse a realizzare delitti politici
Come quello di Piersanti Mattarella o di Pio la Torre
E aggiunse poi qualche mese dopo dopo la strage di via Carini
Che c'era un filo rosso una strategia che teneva insieme questi delitti politici
In quelle al seminario Giovanni Falcone e Giuliano Turone magistrato di Milano
Stessa era una relazione
Che rimane ancora un punto importante nella tecnica giudiziaria nella politica giudiziaria contro la mafia
Nella quale
Parlarono del primo del secondo del terzo livello dei reati di mafia
Lo voglio ricordare questo perché un altro luogo comune un'altra ipocrisia un altro imbroglio si è costruito attorno a questo terzo livello
Si è costruita perfino
Una interpretazione secondo la quale quasi macchie ti Istica caricaturale secondo la quale questo terzo livello non esisteva poi domandavano a me e a Giovanni Falcone
Ad Ayala Nando Dalla Chiesa Luco Orlando ma
Esiste dunque un luogo nel quale si mettono insieme ai mafiosi politici gli imprenditori un tavolo dove decidono chi aveva mai detto questo che aveva mai scritto questo
Si era parlato di reati di terzo livello
Cioè di quei reati nei quali si intrecciano gli interessi e i moventi criminali
Economici affaristici oggi si direbbe con maggiore accentuazione finanziari
E politici
E Falcone Turone spiegarono come in termini di tecnica giudiziaria per potere arrivare a quel terzo livello a quel terzo livello di reati di mafia bisognava prima
Indagare sul primo livello cioè quei reati che hanno a che fare con gli interessi spiccioli dell'Ama
E poi arrivare da lì al secondo livello dove ci sono gli interessi corposi di Cosa Nostra i traffici di stupefacenti i delitti tra capimafia
Per poi passare al terzo era una tecnica giudiziaria che fu sperimentata nella istruttoria e poi nella sentenza ordinanza di rinvio a giudizio che porta il nome
Di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino di Giuseppe Di Lello Di Leonardo Guarnotta è la firma in ogni pagina di Antonino Caponnetto
Sta tecnica giudiziaria fu sperimentata positivamente e si arrivò anche in quella circostanza reati di terzo livello perché quando vengono condannati per associazione mafiosa i Salvo
Quando si sta per arrivare a Ciancimino si arriva a quel punto in cui quegli interessi si compongono ma naturalmente i reati di terzo livello non si esauriscono un si possono esaurire con la condanna di Salvo o o di Ciancimino
Ma c'è una cosa che oggi si è verificata come una una intuizione importante
Di quei giorni di riflessione di iniziativa di lavoro comune
Ed è che quando si arriva al secondo livello e bisogna passare ai reati del terzo livello cioè quando si vede è scritto nella sentenza ordinanza di rinvio a giudizio che ancora i mandanti del delitto Dalla Chiesa
Debbono essere scoperti perché questo c'è scritto
E che in quella direzione si sta andando avanti e si sta indagando e si capisce chiaramente che si sta indagando nella direzione di quegli intrecci per intenderci dei Cavalieri del lavoro di Catania
O della corrente andreottiana in Sicilia
Quando si dice Gwen scossi dice anche un'altra cosa importante che nel momento in cui le indagini si fermano dinanzi ai reati di terzo livello come si sono fermati ed è stata la ragione per la quale Giovanni Falcone
Se ne è andato dalla Procura di Palermo si retrocede anche nell'impunità dei secondi del secondo e del primo livello e quindi poi per questo arrivano le assoluzioni anche gli assassini riconosciuti come Alfano è come Rocco
Perché perché il meccanismo di impunità che è un meccanismo politico di impunità che scatta dinanzi ai reati di terzo livello poi provoca la richiesta di impunità di tutto il sistema di tutti i protagonisti del sistema
E se non
Ci pensa la giustizia
Secondo le regole dello Stato di diritto può anche accadere
Che ci pensi la mafia come accaduto per Salvo Lima
E io
Credo che a questo punto
Bisogna anche ricordare
Che c'è stato rispetto a questa
Questo lavoro giudiziario a questo lavoro anche di acculturazione comune che ha valuto intorno a queste inchieste
C'è stato un attacco sistematico continuo
Ai magistrati ai poliziotti e a tutti coloro
Che tentavano di divulgare e cioè di rendere popolare
Di fare entrare nella coscienza collettiva queste conoscenze queste riflessioni questi fatti precisi
I magistrati
Del pool antimafia
Borsellino ha ricordato una sua esperienza io ricordo ma anche lì
Bisogna forse mettere i nomi e i cognomi ricordare i nomi e cognomi
Chi grasse in sostanza dinanzi al Consiglio Superiore della Magistratura dopo avere consultato i procuratori generali della Sicilia
Perché rispondesse di queste temerarie affermazioni Paolo Borsellino chi fu ve lo ricordate Francesco Cossiga
Il medesimo che poi dopo se la prese con i giudici ragazzini
Facendo una capote poi neanche riuscì a riparare successivamente
E chi sosteneva che questo pool era un guaio era un disastro perché era chiuso non non consentiva che questa professionalità si allargasse ad altri magistrati quando altri magistrati stavano imparando
Attorno al lavoro del pool chi fu qualcuno al Consiglio superiore della magistratura per esempio Vincenzo Geraci colmiamo anche i nomi
E questo è questa e questa propaganda continua questo attacco continuo avvistò schierati
Dunque non soltanto alcuni magistrati comodi
Ma anche
Ha visto schierati personaggi ai vertici delle istituzioni
In quei medesimi anni
In quei medesimi anni
Venne qui
A Palermo
Dopo che la Procura della Repubblica di Trapani dove era arrivato Carlo Palermo
Aveva messo i mandati di cattura
Nei confronti dei Cavalieri del lavoro di Catania
Perché quella falsa fatturazione che era stata scoperta Trapani realtà nascondeva collegamenti con mafiosi collegamenti che furono poi riscritti nella sentenza ordinanza di rinvio a giudizio
Quei cavalieri del lavoro per i quali il tribunale della libertà di Trapani dunque non Carlo Palermo ma quattro magistrati della procura e tre del tribunale della libertà anzi meno uno meno uno
Di cui mi ricordo il nome e che ritorna si chiama lombardo adesso al Consiglio superiore della magistratura ne sta decidendo il trasferimento di ufficio
Chi scese in Sicilia in quei in quei giorni
Scese Craxi che era presidente del Consiglio e venne a dire in un incontro insieme con Nicolosi che i magistrati siciliani
Stavano criminalizzando l'imprenditoria siciliana come se la criminalizzazione dell'imprenditoria siciliana
Venisse dai magistrati che scordo che scoprono li collegamenti mafiosi il malaffare degli in degli degli imprenditori e non dal malaffare degli imprenditori che rovina anche la sana imprenditoria
E ci fu in quei giorni e ci fu in quei giorni servire ricordate forse il massimo dell'orchestrazione del Giornale di Sicilia intorno a queste dichiarazioni
Poi puntuale poi puntuale qualche giorno dopo arriva da Roma da Corrado Carnevale fu il primo atto in cui si rese pubblico Corrado Carnevale si fece conoscere come diciamo noi
Con l'annullamento una lo lamento questo magistrato garantista io lessi allora le il provvedimento di annullamento la sentenza di un Allodi annullare questo magistrato garantista
Che piuttosto che svolgerà un giudizio di legittimità come spetta alla Cassazione cioè verificare la regolarità formale di quei mandati di cattura
Ed è la sentenza del tribunale
Della libertà entrò nel merito e disse che fare false fatturazioni non poteva costituire associazione a delinquere rompendo una regola elementare di uno Stato di diritto per cui la Corte di Cassazione specialmente con indagini in corso non può entrare nel merito di questa valutazione
Eppure l'orchestrazione nazionale della stampa o di una parte della stampa nazionale presentò Corrado con Carnevale come il massimo del garantismo
Senza che nessuno naturalmente si fosse preso la briga di andarsi a consultare una carta a vedere di che cosa si tratta
Ma
Io voglio anche ricordare che
Quando si discusse del smantellamento del del pool antimafia
A Palermo
Sì disse si ripete lo disse anche il Consiglio superiore della magistratura che però poi non ne fece niente che il Polo ha da essere un esperimento da diffondere
Ecco qual era un punto di dissenso tra me e altri e Giovanni Falcone nel negli ultimi mesi fatto cioè che appunto il coordinamento era necessario è necessario ma che era meglio realizzarlo a livello diffuso
Laddove è radicato il sistema di potere mafioso non a livello
Nazionale specialmente quando questo livello nazionale richiede comunque il consenso di un di un ministro e comunque
La superprocura nazionale diventata da tempo
Legge dello Stato ma questo famoso consenso o dissenso perché comunque si nomini questo superprocuratore nazionale ancora dal ministro della giustizia non viene adesso dice che sta aspettando il trenta giugno che decida la Corte costituzionale
Eppure
Eppure è stato propagandato anche qui in maniera io dico indecente che tutto sommato il problema era che ecco si è impedito che si nominasse Falco bene superprocuratore nazionale ma si impedito da chi se il ministro non dà il consenso al Consiglio Superiore della Magistratura non può decidere Falcone o Cordova o chi altro
Io
Ho provato a rimettere insieme alcuni tasselli ne voglio ricordare un altro soltanto e poi concludo
L'altro tassello
Non voglio ripetere anche questo vuoi lo sapete anche perché lo ripeto sempre quindi
Un altro tassello importante significativo di questo di questo sistema di potere
Che ci fa dire che non è solo mafia o meglio non è soltanto Cosa Nostra
è costituito dalla garanzia di impunità
Che come vi ho detto poi
Bisognerà vedere adesso per cosa succede di questa garanzia di impunità ma comunque per un certo periodo di tempo a proposito della mafia è stata affermata
Nella sede più alta cioè dinanzi all'autorità giudiziaria
Che ha il controllo della della legalità dinanzi alla Corte d'Assise da Giulio Andreotti
Badate che Giulio Andreotti rispetto ai suoi rapporti con
Personaggi come Lima come Ciancimino insomma rispetto a all'inquinamento della sua corrente politica in Sicilia
Che comunque si dice in decadenza ma in ogni caso comunque uno dei suoi di quelli che prendeva i voti dai mafiosi è che garantiva agli imprenditori amici dei mafiosi cioè
Cioè Mario D'Acquisto ce lo ritroviamo
Vice presidente della Camera io e Nando siamo stati costretti il primo giorno a uscire dall'aula per non assistere a questa Presidenza di di Mario D'Acquisto
Quindi una corrente in decadenza perché adesso cioè l'altra emergente di Mannino
Ci si può la politica vincente la politica perdente come c'è la mafia vincente la mafia perdente assecondare i momenti voi sui grandi interessi si ritrovano sempre tutti d'accordo
E rispetto a questo
Andreotti su questi rapporti se l'avrà sarebbe potuta cavare benissimo come Rognoni
Benissimo come Spadolini si fa per dire cioè con un minimo di dignità dicendo B generale Dalla Chiesa che mi parlava di questi pericoli di questi rischi di questi inquinamento ho detto come dissero Rognoni e Spadolini
Vada avanti lei e il prefetto della Repubblica non guardi in faccia nessuno
E invece no disse che non era vero addirittura sbagliò data
Disse che quell'incontro col generale Carlo Alberto Dalla Chiesa lui lo aveva fatto nel il diciannove e il venti settembre del mille novecentottantadue quando già era stato ammazzato generale dal
E rispetto a questo però ancora una volta io vorrei sapere chi è quel Pretto come si chiama perché non sono riuscita ad individuarlo c'è uno scarabocchio nell'ordinanza quel pretore di Roma che di fronte alla nostra richiesta di incriminazione per falsa testimonianza e per reticenza dinanzi alla Corte d'Assise archiviato dicendo che quella testimonianze per il rilevante
Non avendo neanche il coraggio di dire no ha detto la verità Giulio Andreotti si vede che ha mentito al generale Dalla Chiesa
O Nando Dalla Chiesa no era irrilevante una domanda fra l'altro formulata dal presidente della corte d'assise era irrilevante
E dunque non poteva esserci questo reato di falsa testimonianza ma che serviva tutto questo se non andare dare il massimo livello di impunità cioè fa fare intendere alla gente che ascoltava che sapeva
Che guardava che osservava che il Presidente del Consiglio quello che sarebbe stato Presidente del Consiglio
Negli negli anni e lo era stato lo sarebbe stato negli anni precedenti garantiva l'impunità del sistema di potere perfino dinanzi alla Corte di Assise questo era il senso non c'era altra spiegazione possibile
E adesso è adesso
Rispetto a questo noi dobbiamo chiedere dobbiamo chiedere per esempio lo chiederemo nel processo per il delitto di Mattarella la Torre Reina
Al ministro Rognoni che cosa gli ha detto Piersanti Mattarella quando lo andò a trovare a Roma perché la signora Trizzino
Il capo di gabinetto di Mattarella confermato sotto giuramento che
Piersanti Mattarella torno un giorno andò in volo a Roma attorno e le disse sono ho parlato col ministro Rognoni e ciò che ho detto si ricordi al ministro Rognoni se mi ammazzano si ricordi che è accaduto per quello che ho detto al ministro Rognoni
E adesso il ministro Rognoni se l'è cavata in prima battuta dicendo che avevano parlato genericamente di
Di
Dei problemi siciliani e via dicendo no il ministro Rognoni ci deve dire che cosa gli ha raccontato Piersanti Mattarella lo deve dire questa volta dinanzi ai giudici
Io
Io credo dunque che col vostro
Sostegno
Che del resto è scontato alcune richieste le andremo a formulare così come quella che riguarda la riapertura
Delle vicende del palazzo di giustizia di Palermo dopo l'esposto che abbiamo fatto per il quale il Consiglio superiore rispetto ai rapporti tra lime Bontate
E il fatto che sono stati tenuti per due anni nel cassetto ha detto bene ma chi non è addetto ai lavori però non si rende conto certe volte delle difficoltà bene io sono un addetto ai lavori e mi rendo conto che questa difficoltà si possono superare benissimo
E allora tutte queste cose le andremo a fare io voglio soltanto dirvi però per c'è una cosa sulla quale probabilmente dobbiamo prestare adesso chiusa attenzione nei prossimi giorni
Ed è che in questi anni ho credo in questi mesi è la pentola scoperchiata di Milano lo dimostra il sistema della mafia si è intrecciato con sistema della corruzione
Dall'una e dall'altra parte dall'uno e dall'altro sistema
è venuto a una richiesta di impunità
Che ha messo in ginocchio le regole gli istituti valori elementari della democrazia
Proprio questa richiesta tremenda di impunità
E del resto dei personaggi ritornano lodigiani è stato a fare il bello e cattivo tempo qui durante la ricostruzione nel Belice se ritrovato a Milano i Costanzo sono andati a Ferrara insomma c'è anche una connessione molto concreta
è stato quando dopo tante autorizzazioni a procedere concessa in questi giorni
Al al Parlamento nella giunta della quale faccio parte tra le quali
Quella che Luca ha chiesto per questo reato di diffamazione che forse era veramente l'unico caso di scuola nel quale c'era un fumus persecutionis se non altro per il fatto che è stato deciso in tre minuti tutto
Mentre Luca non era ancora arrivata alle nove e cinque della mattina stava Consiglio Superiore della Magistratura dico se c'è ma noi abbiamo detto che non importa
Se la vedrà in appello Leoluca Orlando con un giudice mi auguro un po'più imparziale più più attento di quello di primo grado non è questo il problema
Ed è stata data l'autorizzazione a procedere per Culicchia imputato di associazione mafiosa testata nata per Carlo D'Amato socialista per un per una questione che riguardava sul commissariamento di Taranto e via dicendo
Sembrava davvero che ci si trovasse in un altro mondo
Finalmente no poi d'improvviso
E arrivato Pillitteri e sono cambiate perfino le facce di quelli che stavano nella giunta l'espressione del volto i socialisti si sono irrigiditi i democristiani si sono guardati l'uno con l'altro per direbbe adesso che si fa
E non sapendo che fare si sono inventati questa mattina una richiesta istruttoria con la quale pretendono di rifare un processo che il giudice ha da fatto e badate non si tratta di Di Pietro perché il piatto forte arrivare alla settimana prossima so parlando di una piccolezza
Di alcune consulenza per qualche centinaio di milioni che il che il Comune di Milano va dato atto ad un avvocato che era contemporaneamente presidente del Coreco quindi cadono a controllare gli adempimenti del comune
Ma una sciocchezza piccoletto e quel fare fronte
Bene su questo ha già altri ne ha cambiate questa sera
Dopo che i giornali hanno pubblicato stamane le notizie che il Veneto è scosso per la Democrazia cristiana e nell'occhio del ciclone bene questa sera immediatamente la democrazia cristiana depurava presentato un disegno di legge
Praticamente copiato dal nostro
Nel senso che a prevedeva l'abolizione dell'immunità parlamentare ci ha ripensato il relatore in commissione Pier Ferdinando Casini
Ha detto che con molto lui era per una soluzione giacobina però poi non se l'è sentita e allora praticamente ancora una volta con la solita maggioranza
Risicata son riuscita a fare passare una proposta
Dalla commissione speciale la quale in sostanza si mantiene la
L'autorizzazione a procedere si inverte
I termini della del della procedura ma in sostanza resta e per di più si era introdotto lì la questione del autorizza azioni a procedere per le perquisizioni
Nei confronti dei parlamentari voi vi rendete conto adesso è stato detto anche in Commissione che significa che per fare una perquisizione ci vuole l'autorizzazione a procedere a che serva la perquisizione fatta dopo sei mesi se arriva l'autorizzazione a procedere
E l'hanno introdotta hanno avuto hanno avuto Linde hanno avuto perfino al coraggio di motivarla questa cosa di motivarla questa cosa bene questa è un'altra battaglia da fare
Questa immunità parlamentare deve essere abolita la porteremo in Parlamento e fra la gente a questa attacca mandate e cartoline cartolina mandata alla presidenza della Camera cartolina in continuazione
Bene io io voglio veramente a finire dicendomi soltanto questo anch'io un ricordo molto doloroso molto difficile
Di Giovanni Falcone devo dirvi che c'era un punto molto semplice
Sul quale a parte la procura la divergenza era netta negli ultimi negli ultimi mesi e nelle ultime settimane ed era il fatto che Giovanni Falcone aveva deciso di continuare come ha detto Paolo la sua attività
Presso il Ministero di Grazia e Giustizia me sembrava molto pericoloso non perché la verità perché pensasse chissà quale tragedia ma era pericoloso per l'UE era pericoloso per la magistratura e che questo passaggio ok Luís consideravo obbligato poteva essere in realtà disastroso del resto glielo dissi più volte in privato glielo disse una volta anche pubblicamente questo io non ho non ho
Nient'altro per un un rimpianto non ho un rimorso forse sì un piccolo rimorso ce l'ho
Ed è quello di non avere fatto insistito di un avere veramente tirato per il braccio Giovanni Falcone per costringerlo a uscire da quel palazzo pericolosissimo infido
Non averlo fatto con la determinazione dovuta non lo abbiamo fatto con la determinazione
Dovuta per esempio per portarlo una sera qui come avvenuto per Paolo Borsellino per fargli sentire il consenso della gente che è ben altra cosa ben altra forza rispetto a quello del farà
Però lo stesso però lo stesso
Però lo stesso in conclusione però lo stesso in conclusione farò lo stesso in conclusione ci spetta di dire grazie Giovanni Grazia Francescato ratio Antonio grazie Vito grazie Rocco continuiamo a noi
A
La scena
Nasce
A
Ma
Cina
Essi
Lascia
Hanno
S'
A
A
Una
Allora
Ma ma
Ma
Caduta
Ma diciamo ha
Un allora
Non ci
Nasce scelta
Esce a
Nasce da
La nascita
Lascia
Uscì c'ha Shoes sono limitate ognuno
Ci sarà
Tutta
Allora
Doveva
Ora ma ma Clara a Chamonix
Do si danno i grandi risultati perché ha ragione Nando Dalla Chiesa sono i piccolini sfatti che poi quando si cumulano preparano i grandi misfatti ma può essere vero anche l'opposto sono i piccoli passi avanti che poi preparano le grandi svolte allora
Io credo per me l'impressione più importante venendo a Palermo l'ho avuta immediatamente quando
Il tassista che mi ha portato in albergo
Si è non dico lamentato perché anzi non si lamentava fatto
Mi ha fatto presente che purtroppo dopodomani lui non potrà lavorare i tassisti non potranno lavorare perché e la città sarà assolutamente paralizzata e ma ha spiegato
Che non solo ci sarà una grandissima manifestazione ma che verranno da tutta Italia i rappresentanti di tutti quei comitati che si sono battuti perché la verità venisse a galla in tante altre stragi
In cui i politici non hanno fatto il loro dovere perché le cose e venissero fuori e mi ha spiegato che in fondo lui era felice di di non lavorare sabato perché questo significava che stava venendo meno un po'di omertà ecco io credo che è esattamente questo il senso di queste iniziative e io credo che in altre città d'Italia
Dove spesso si è guardato con sufficienza alla Sicilia come se solo la Sicilia fosse inquinata dai fenomeni di mafia e criminalità
Si incomincia a capire che il problema Italia e il problema Palermo così come il problema Italia il problema Milano delle tangenti fanno tutto uno o si vince insieme o il malaffare che la malapolitica vinceranno io credo che iniziative come queste cioè partecipazione a iniziative come queste dimostrino che forse si sta invertendo una tendenza che sta tornando la voglia di impegno la passione per le cose e non più per i grandi le grandi frasi assolute che non costringono a cambiare qualcosa ma quella passione per il relativo per le cose piccole che poi danno luogo alle grandi svolte quindi a nome di MicroMega voglio innanzitutto ringraziarti
Io voglio se mi consentite a noi tutti nuovi nuove
Del movimento per la democrazia la Rete ringraziare Micromega
Per questa pubblicazione ora sbarcare per questa iniziativa che insieme abbiamo vissuto se posso dirvi quello che penso questa sera a Palermo tutte le speranze tutti i sogni tutta la rabbia
Noi la chiamiamo in un modo solo la chiamiamo saluta la parola primavera la primavera Palermo Elvira più che mai
Anzi
Veramente
Venne a
Cambiare
Mettono